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SINDROME METABOLICA e DIABETE TIPO2.2011
SINDROME METABOLICA e DIABETE TIPO2 FACOLTA’ DÌ SCIENZE MOTORIE URBINO Prof.Mauro Andreani 12/aprile/2011 …..in passato Platone (427-347 a.C.) “La mancanza di attività distrugge la buona condizione di qualunque essere umano; al contrario, il movimento e l’esercizio fisico metodico la conservano e la preservano.” Si può affermare che negli ultimi 50 anni l’incremento della sindrome metabolica e del diabete tipo 2 è attribuibile a: 100% interazione gene-ambiente 0% cambiamento genoma umano Waist: marker surrogato di adiposità viscerale Donne Uomini cm >102 cm = > rischio1 >88 cm = > rischio1 1Lean MEJ, et al. Lancet;1998:351:853–6 Sindrome metabolica 1956 Sindrome dell’obesità androide 1966 Sindrome plurimetabolica 1988 Sindrome dell’ipertensione dislipidemica 1988 Sindrome X 1991 Sindrome dell’insulinoresistenza 1998 Sindrome metabolica 2001 Sindrome plurimetabolica 2003 Sindrome da insulinoresistenza Obesità androide e ginoide Jean Vague (1947) L’obesità viscerale si associa ad un cluster di alterazioni metaboliche Ipertrigliceridemia Riduzione colesterolo HDL Aumento Apo-B Incremento di LDL piccole e dense Attivazione di infiammazione Insulino-resistenza Iperinsulinemia Intolleranza al glucosio Alterata fibrinolisi Disfunzione endoteliale IGT/DM tipo 2, ipertensione arteriosa, patologie cardiovascolari PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2 Benefici attività fisica • • • • • • • • • • • Riduzione della mortalità da tutte le cause Riduzione della mortalità coronarica Miglioramento composizione corporea Assetto lipidico meno aterogeno Miglioramento sensibilità insulinica e prevenzione del diabete mellito di tipo 2 Riduzione della pressione arteriosa Probabile riduzione del rischio di ictus cerebrale Riduzione della mortalità per cancro del colon e mammella Incremento densità ossea e riduzione delle fratture Riduzione della disfunzione erettile > 50 anni Miglioramento della qualità della vita Il ruolo delle misure comportamentali: l’attività fisica L’attività dovrebbe essere svolta come minimo a giorni alterni, auspicabilmente 5 giorni a settimana, preferibilmente tutti i giorni Ogni seduta dovrebbe durare dai 20 ai 45 min Non superare livelli di pressione arteriosa sistolica pari a 180 mmHg Non superare il 50-75% del massimo sforzo Therapy for Diabetes Mellitus and Related Disorders, 2004 Effetti dell’esercizio fisico sulla composizione corporea TAC addominale (scan a livello di L3L4) prima e dopo 2 anni di attività fisica costante in un uomo di 40 anni con obesità viscerale 20-45 min di es. fisico 3 v/sett. associati alla dieta rispetto alla sola dieta riducevano in modo simile il peso (11,8 vs 9,2 kg) ma comportavano una perdita maggiore di grasso e minore di massa magra (Pavlou KN et al. Am J Clin Nutr 49: 1115, 1989) Il diabete: la nuova epidemia… Il diabete: un problema mondiale • Nel 2007, i pazienti affetti da diabete nel mondo erano 246 milioni : tale numero è destinato ad aumentare a 380 milioni nel 20251 • Il diabete causa 3.8 milioni di decessi/anno: il 6% della mortalità globale mondiale1 • I costi relativi al diabete rappresentano nel mondo il 2.5-15% della spesa sanitaria annuale2 1. International Diabetes Foundation. Diabetes Atlas 2006: 19. 2. World Health Organization. Chronic disease information sheets. 2007. COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE Microangiopatia - retinopatia ---> cecità - nefropatia ---> insufficienza renale Macroangiopatia - infarto, ictus, vasculopatia arti inferiori e carotidi, gangrena e amputazioni, etc. Neuropatia - sensitiva (dolori e perdita di sensibilità) - motoria (paralisi, atrofia muscolare) - autonomica (alterato assorbimento nutrienti, ipotensione ortostatica, aritmie, morte improvvisa, piede diabetico, etc.) Principali ormoni coinvolti nell’omeostasi glicemica Glucagone Catecolamine Cortisolo GH Insulina iperglicemia ipoglicemia Principali risposte ormonali all’esercizio fisico Aumentano: Glucagone Catecolamine Cortisolo GH iperglicemia Si riduce: Insulina ipoglicemia La straordinarietà dell’esercizio fisico aerobico anche moderato sta nell’essere in grado di modificare il meccanismo patogenetico della malattia Muscolo scheletrico principale tessuto periferico bersaglio dell’insulina 80/90% 80/90% dell’utilizzazione del glucosio VANTAGGI DELL’ ATTIVITA’ FISICA Migliora il controllo glicemico riducendo l’insulinoresistenza Riduce la pressione arteriosa Contribuisce a raggiungere/mantenere l’adeguato peso corporeo Aumenta il senso soggettivo di benessere Effetti favorevoli dell’esercizio fisico sui fattori di rischio cardiovascolare nel diabete tipo 2 • • • • • • • Aumento masse muscolari e capillarizzazione Aumento sensibilità insulinica Riduzione colesterolo LDL e trigliceridi Aumento colesterolo HDL Aumento diametro interno arterie coronarie Riduzione fattori pro-coagulanti Controllo dell’ipertensione (lieve) Riduzione mortalità cardiovascolare Riduzione della mortalità per tutte le cause Riduzione della mortalità per cause cardiovascolari di circa il 50% Dalla Sindrome Metabolica e Diabete Attività fisica Migliora la captazione muscolare del glucosio Attraverso due vie insulinodipendente Non-insulinodipendente FATTORI CHE AUMENTANO LA CAPTAZIONE MUSCOLARE DI GLUCOSIO DURANTE ESERCIZIO - Aumento del flusso sanguigno ai muscoli in attività - Apertura dei capillari con aumento del letto vascolare - Reclutamento di trasportatori del glucosio (GLUT-4) Meccanismo d’azione dell’insulina A) Attivazione del RECETTORE INSULINICO sulla membrana cellulare B) Attivazione del “Trasportatore di Glucosio” C) Il Glucosio entra nella cellula Meccanismo di trasporto del glucosio ATTIVITA’ FISICA •aumento di numero •aumento di traslocazione •aumento di attivita’ delle proteine di trasporto GLUT4 Effetto dell’insulina e della contrazione sui GLUT-4 Insulin •••• • • • •• • Exercise Glucose • • • •• • • • • paracrine Plasma membrane Autocrine IRS-1 ? PI3kinase Rab 4 • • • • • • • • •• GLUT4 Vesicles (no adenosine?) contractio n ? calcium Transvers e tubule MAPK/JNKp38 Chronic adaptations? Sarcoplasmatic reticulum Modificazioni della glicemia e dell’insulinemia durante esercizio fisico prolungato in pazienti con diabete tipo 2 8 Glicemia (mmol/l) 7 25 Insulinemia (mU/l) 20 diabetici 6 diabetici 15 5 4 3 -15 0 10 controlli controlli 30 60 90 120 150 180 minuti 5 -15 0 60 120 minuti (Devlin et al, 1987) 180 Effetti metabolici a lungo termine dell’esercizio fisico aerobico Aumento della sensibilità insulinica aumento massa magra aumento capillarizzazione muscolare aumento trasportatori di glucosio nel muscolo Sindrome Metabolica e Diabete 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Variare l’alimentazione Ridurre i grassi (specie saturi e colesterolo) Moderare il consumo di sale Moderare il consumo di alcool Fare largo uso di vegetali, frutta, cereali, pesce Utilizzare carboidrati con moderazione Distribuire i pasti nel corso della giornata Sindrome Metabolica e Diabete Giusto equilibrio tra i vari alimenti riduzione di 500/1000 Kcal/die sul fabbisogno energetico PROTEINE (15-20%) GRASSI (<30%) CARBOIDRATI (50-60%) Phisical activity increases muscle insulin sensitivity Capillarization Oxidation GLUT 4 MUSCLE La Fisiopatologia del diabete di tipo 2 include due difetti fondamentali Pancreas •Glucagone in eccesso Iperglicemia Muscoli e tessuto adiposo Fegato Aumentata produzione epatica di glucosio •Insulino-resistenza (ridotta captazione di glucosio) Adattato da Buse JB et al. In Williams Textbook of Endocrinology. 10th ed. Philadelphia, Saunders, 2003:1427–1483; Buchanan TA Clin Ther 2003;25(suppl B):B32–B46; Powers AC. In: Harrison’s Principles of Internal Medicine. 16th ed. New York: McGraw-Hill, 2005:2152–2180; Rhodes CJ Science 2005;307:380– 384. EVOLUZIONE VERSO IL DIABETE EFFETTI DELLA CONTRAZIONE SUL TRASPORTO DEL GLUCOSIO NEL MUSCOLO Aumentato rapporto AMP/ATP Attivazione Kinasi AMPdipendente Traslocazione GLUT4 Complicanze del diabete DIABETE Complicanze Macrovascolari Complicanze Microvascolari • Coronaropatia* • Stroke ischemico • Scompenso cardiaco cronico Retinopatia Diabetica Nefropatia Diabetica Neuropatia Diabetica Amputazione arti * Causa più comune di morte nel paziente diabetico Adapted from Grobbee DE. Metabolism 2003; 52: 24–28. Exercise activated glucose transport GLUCOSE L-Arginine BLOOD NITRIC OXIDE NOS GLUT 4 AMPK MUSCLE LA BETA CELLULA INSULIN RESISTANCE: THE ORIGIN OF SEVERAL ABNORMALITIES IN TYPE 2 DIABETES AND THE METABOLIC SYNDROME Hypertension Thrombophilia Hyperglycemia Hyperuricemia Dyslipidemia INSULIN RESISTANCE INSULIN RESISTANCE INSULIN RESISTANCE DIETA & ATTIVITA’ FISICA