Ricicla l`arte e mettila da parte La bellezza nasce dagli scarti
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Ricicla l`arte e mettila da parte La bellezza nasce dagli scarti
EXTRA 4 N.19 del 7 maggio 2015 fiERA Ricicla l’arte e mettila da parte La bellezza nasce dagli scarti Apre la prima edizione di Ti-riciclo al Centro Esposizioni di Lugano Non solo tecnica ma anche molti esempi nelle arti figurative e musicali clAudio mEiER [email protected] L’idea di usare e trasformare oggetti di uso comune in opere o produzioni artistiche non è senz’altro nuova, basti pensare alle ruote di bicicletta o ai “pissoir” Marcel Duchamp ma anche alla musica country americana con i suoi cucchiai e grattuggie. Il tema si sposa però perfettamente con il concetto di sostenibilità che ha fatto irruzione nella nostra vita quotidiana e predica l’attenzione ai consumi e in particolare al riutilizzo e riciclaggio dei materiali. in scEnA Venerdì: 15.00 e 17.00 Musicateatro con Michel Poletti, Lucia Bassetti e Gil Pidoux; Sabato: 15.00 e 17.00 Musicateatro; 20.00 Drums2Streets; 20.30 Drum Head Percussion Ensemble; 21.30 Drums2Streets. Domenica: 10.00-17.00 Spakkabelli animazione musicale; 15.00 e 16.00 Musicateatro. Ogni giorno e per tutto il giorno laboratori interattivi di cucito e per bambini. Agli organizzatori della prima fiera dedicata a questo tema alle nostre latitudini, Ti-riciclo che si apre domani, venerdì, alle 14.00 al Centro Esposizioni di Lugano, è venuta l’idea di abbinare i temi più “tecnici” sulla materia a esempi di come il riciclaggio possa portare anche al bello. Sono una decina - un terzo del totale - gli spazi all’interno di Ti-riciclo dedicati alle espressioni artistiche. In uno esporrà per la prima volta le sue opere Penelope Soler Lopez, di origini spagnole ma da sempre in Svizzera, con l’atelier a Magliaso, conosciuta soprattutto per i lavori in terracotta e bronzo. Il suo progetto si chiama Sotto pelle. In cosa consiste? «È nato una quindicina di anni fa» spiega l’artista. «Ho cominciato a raccogliere in giro (alle brocantes ma anche su internet) vecchi manichini, di quelli in cartone e tessuto che usavano un tempo le sarte: uno ha addirittura 120 anni di età. Io li “sbuccio” del tessuto, li rivesto in carta velina e poi li decoro con collage di vecchi ritagli di giornali, riviste e libri. Ogni personaggio è una storia, ogni busto ha una prevalenza di colore e da qui prende il no-