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Esci dalla crisi con i Margherabond
Chirignago ❖ Marghera SABATO 28 LUGLIO 2012 LA NUOVA 25 Metalmeccanici in strada «Ocio... che si balla» contro la chiusura dell’Ilva gli anziani in piazza marghera I dipendenti della sede di Marghera hanno bloccato il traffico alla rampa Rizzardi E i lavoratori Navicolor presidiano il reparto verniciatura della Fincantieri ◗ MARGHERA Giornata movimentata quella di ieri per i metalmeccanici di Porto Marghera. Al pomeriggio, i 100 lavoratori dell’Ilva sotto le bandiere di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm hanno occupato rampa Rizzardi, dalle 15 alle 16, mandando in tilt il traffico tra Mestre, Venezia e Marghera. Un pomeriggio di fuoco quello degli automobilisti che sono rimasti bloccati in coda sotto il sole per circa un’ora. Al mattino, invece, i 54 dipendenti di Navicolor hanno presidiato il reparto di verniciatura di Fincantieri che hanno mantenuto per tutto il giorno, un presidio che non sarà tolto almeno sino a lunedì quando ci sarà un nuovo incontro con Lagomarsino Anielli. È l’azienda genovese che subentra all’impresa mestrina nell’appalto di Fincantieri riguardante le verniciature delle navi. La protesta più eclatante però è stata quella degli operai di Ilva che hanno messo in ginocchio il traffico cittadino. Al mattino, c’è stata l’assemblea dei lavoratori in cui è stata decisa la manifestazione La protesta dei lavoratori sulla rampa Rizzardi stradale. Le 100 tute blu sono uscite dallo stabilimento del Molo dei Sali alle 14.30 camminando in corteo lungo la Banchina dei Molini. Alle 15 poi sono arrivate al centro di rampa Rizzardi, dove hanno bloccato il traffico per circa un’ora. Dopo avere mandato in tilt le comunicazione tra Terraferma e centro storico, gli operai hanno Tensione in zona vaschette deciso di tornare in azienda, dove sono arrivati alle 16.30. Le tute blu contestano la decisione del gip Patrizia Todisco che l’altro ieri ha firmato il provvedimento di sequestro senza facoltà d’uso dell’Ilva di Taranto nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale. Il provvedimento giudiziario avrà l’effetto di bloccare non solo le pro- duzioni del più grande stabilimento metallurgico del Paese, dove lavorano 15.000 persone ma anche le attività del sito di Marghera da sempre impegnato nel movimentare le lamiere prodotte a Taranto. «Il tribunale del riesame dovrebbe riunirsi martedì 3 agosto per valutare il provvedimento di sequestro», affermato Diego Panisson di Uilm «non abbiamo ancora deciso se torneremo a protestare lunedì in contemporanea con i colleghi di Taranto o il giorno dopo quando dovrebbe riunirsi il Riesame per esaminare la liceità del provvedimento di sequestro». Luca Trevisan di Fiom, invece, spiega le ragioni del presidio a Fincantieri: «Abbiamo messo in atto il presidio» dice «perché durante il tavolo dell’altro ieri in Provincia Lagomarsino non ha promesso di assumere i 54 lavoratori di Navicolor, a rischio di licenziamento. Non è accettabile che si usi il cambio di appalti per licenziare i lavoratori ». Lunedì, il nuovo tavolo con l’azienda genovese. Michele Bugliari ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ MARGHERA La prima fase di Marghera Estate 2012 termina oggi con un appuntamento tra ballo, informazione e solidarietà. È infatti “Ocio... che si balla”, una serata di ballo durante la quale si esibiranno i "Ragazzi di Ieri" a chiudere la prima metà della rassegna estiva di piazza Mercato, che anche quest’anno è stata uno dei fulcri della vita estiva margherina e non solo. Nel corso della serata, tra un ballo e l’altro, come di consuetudine per gli appuntamenti di “Ocio ciò”,ci sarà la presentazione del progetto rivolto ai gruppi anziani e alle associazioni locali della terza età, nato con lo scopo di avviare una campagna informativa preventiva sul problema legato ai rischi di truffe, scippi o furti agli anziani. Dopo una prima parte in cui si ricorderanno le truffe più ricorrenti rivolte agli anziani (con alcuni casi recenti di finti addetti del gas accaduti proprio a Marghera) e si affronteranno i consigli per evitarle, si passerà poi nuovamente alle danze con musiche per tutte le età. L'evento speciale è promosso dalla Municipalità di Marghera (Servizio Cultura e Sport), con l'Unità operativa attivazione risorse (Progetti per una città sicura della Dire- Gli anziani di «Ocio... ciò» zione Politiche sociali) e l'associazione I Ragazzi della Panchina. Per l'occasione, l'arena di piazza Mercato sarà ricoperta con un grande tappeto in linoleum per ballare agevolmente all'aperto. “Ocio che si balla!” è stato proposto per la prima volta nel luglio 2008 come una semplice attività estiva “a tempo determinato”. Ora compie quattro anni grazie all'accoglienza che continua ad avere da parte di centinaia di “giovani della terza età” che la frequentano regolarmente tra Piazza Mercato e il PalaPlip di Mestre. Massimo Tonizzo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Esci dalla crisi con i Margherabond Bambino tolto alla madre I vicini bloccano i carabinieri Progetto di azionariato popolare per realizzare idee trovando i capitali necessari ◗ MARGHERA Momenti di tensione ieri in zona “vaschette” dove i condómini di una palazzina hanno cercato di impedire, ai carabinieri, di riportare in una comunità protetta il figlio di una coppia separata. Bambino di 12 anni tolto alla madre dai giudici del Tribunale. Alla fine per evitare traumi al ragazzino il giudice ha deciso di rinviare l’esecuzione del provvedimento. Una ventina di giorni fa il ragazzino che un mese prima il giudice aveva tolto alla madre separata, era scappato dalla comunità protetta nella quale era stato messo dopo la decisione del Tribunale. Il ragazzino era riuscito a rientrare a Marghera e non è chiaro se con l’aiuto di qualche adulto visto che la stessa comunità si trova parecchio distante. Sta di fatto che una volta avvisato il giudice quest’ultimo ha nuovamente incaricato i carabinieri di riportare nella comunità il bambino, ordine che ieri pomeriggio i carabinieri hanno tentato di eseguire. Quando si sono presentati nell’abitazione della donna questa non ha aperto la porta. Ha chiamato a raccolta i vicini, lo stesso marito separato e altre persone che abitano in altre parti della città. Ci sono stati momenti di tensione. Alla fine il giudice ha deciso di rinviare l’esecuzione del provvedimento. ◗ MARGHERA Gli investitori scarseggiano, i progetti sono bloccati, le belle idee accantonate e i bandi continuamente ignorati. Eppure il territorio è pieno di giovani professionisti, che supportati dai giusti soggetti istituzionali, si dichiarano in grado di attrarre piccoli capitali e di trasformarli in azioni concrete. La crisi è punto di partenza e volano di sviluppo per Margherabond, il nuovo soggetto giuridico presentato ieri alla sede della Camera di Commercio di Venezia. Da un'idea di Stefano Pesce e di Amadou Diarra, fondatori di locali storici come “Al Vapore” e “Il Baratto” e di ma- nifestazioni come il Tam Tam e il Village, Margherabond è un nuovo titolo finanziario, ma anche un incubatore di imprese e un progetto culturale per il territorio. La parola chiave è partecipazione. Saranno le persone a dover decidere, di volta in volta, (ci sarà uno stand informativo dal 15 agosto al Village) quale progetto finanziare e che cosa realizzare in città. Ad esempio se ho un'idea, la propongo a Margherabond, e investo il mio capitale (non servono cifre enormi) comprando titoli della nuova società, la quale, attraverso il suo team di consulenti, esperti e giovani ricercatori cercherà di realizzarla proponendola agli altri inve- stitori, partecipando ai bandi pubblici e favorendo l'incontro con altri soggetti interessati al mio progetto. «Si potrebbero creare tante società quanti sono i progetti approvati», spiega Enrico Sambuco, economista e coordinatore del team tecnico «i cittadini poi decideranno con il proprio voto quale finanziare». Un esempio? «Vorremmo tornare a ragionare sulla Città della Musica», spiega Stefano Pesce, «idea che risale al 1993, poi accantonata. Ma si potrà promuovere qualsiasi cosa, dalle manifestazioni culturali a nuove attività sociali o grandi opere per il territorio come una piscina o una palestra». Diversamente da quanto accade per le tasse, è il cittadino stesso che decide come verranno spesi i propri soldi. Il rischio, coi tempi che corrono, è che non si riescano a coinvolgere sufficienti investitori. Il primo “testimonial” a sostenerlo con convinzione è Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio: «Abbiamo il compito di innovare e Margherabond va proprio in questa direzione. Numerosi soggetti hanno già aderito e puntiamo a coinvolgere presto anche gli enti locali e le altre istituzioni. Anche dall'estero». L'importante è che a decidere siano le persone. Laura Fiorillo ©RIPRODUZIONERISERVATA chirignago malcontenta Il centrodestra abbandona l’aula e manca il numero legale Da fine anno i cantieri alla scuola Fratelli Bandiera di via Moranzani Consiglio, la seduta salta di nuovo 140 mila euro per l’elementare ◗ CHIRIGNAGO Doveva essere l'ultima seduta del Consiglio municipale prima della sosta estiva. A Chirignago-Zelarino, invece, l'altra sera è saltato per l'ennesima volta il numero legale. E stavolta questo è successo di fatto prima ancora che il Consiglio iniziasse. Al momento dell'illustrazione dell'ordine del giorno, erano presenti dieci consiglieri: sette della maggioranza e tre dell'opposizione. Al momento di proporre un ordine del giorno sulla biblioteca il centrodestra ha chiesto di intervenire e, non es- sendo stato accontentato, ha abbandonato l'aula. Risultato, mancanza del numero legale e Consiglio in fumo, da riconvocare il 1 agosto. «Il regolamento parla chiaro, il comportamento dell'opposizione è stato pretestuoso», ha tuonato ieri mattina il presidente Maurizio Enzo (Rifondazione), «mandando a monte una riunione per motivi futili. Segnalo che la mossa del centrodestra ci costringe a riconvocare un Consiglio che costerà 1.200 euro». «Difendiamo il nostro operato dell'altra sera», afferma Giuseppe Saccoman del Pdl, «avevamo solo chiesto di intervenire e ci è stato negato. Vista la situazione abbiamo deciso di abbandonare l'aula, considerando che la maggioranza non ha alcun rispetto delle regole democratiche». Ironia della sorte, pochi minuti dopo che era saltato il numero legale è arrivato il delegato e consigliere di maggioranza Lucio Zanetti: visto il regolamento, che individua in 2/5 dei consiglieri il numero legale in seconda convocazione, fosse giunto pochi istanti prima il Consiglio di Municipalità sarebbe potuto andare avanti. (m.t.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ MALCONTENTA Arrivano 140 mila euro per sistemare la scuola elementare Fratelli Bandiera di via Moranzani. Ad annunciarlo sono il presidente della Municipalità Flavio Dal Corso e il delegato ai Lavori pubblici della Municipalità di Marghera Valdino Marangon. «È arrivato lo stanziamento comunale per la scuola Elementare Fratelli Bandiera in via Moranzani», spiega Marangon, «per questa scuola statale sono previsti con i 140 mila euro l’avvio di una gara d’appalto, interventi per rifare i sottotetti e i bagni che sono obsoleti. L’intervento partirà entro la fine del 2012 e durerà parecchi mesi. Non creerà disagi all’attività didattica perché sarà fatto ospitando via via i ragazzi in parti della scuola che non saranno interessate dai cantieri». L’intervento era molto atteso da genitori e insegnanti che avevano lamentato il cattivo funzionamento dei servizi igienici. La Fratelli Bandiera è una scuola usata sia dai bambini residenti nel territorio del Comune di Venezia che da quelli nel Comune di Mira. Inoltre questa estate si stanno completan- do i lavori alla scuola elementare Capuozzo e la materna Nerina Volpi per collocare tre ascensori e montacarichi e per eliminare le barriere architettoniche. L’intervento più importante in programma è la costruzione della nuova scuola della “Sorgente” ( ora provvisoriamente ospitata nell’ex centro civico di via dell’Erba). La nuova scuola potrà ospitare 70 bambini, accuditi da 6 educatrici e 4 ausiliarie. Avrà una superficie di 526 metri quadrati, con un’area scoperta di 1.223 metri quadrati. (a.ab.) ©RIPRODUZIONERISERVATA