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"spezzatino" è servito

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"spezzatino" è servito
Il Codice appalti è ormai scavalcato dalle rif‘orme delle Regioni
Gare, lo «speuatino»è servito
Tanti paradossi: l’esclusione automatica è vietata in Veneto ma è obbligatoria in Campania
M
ettiamoci nei panni
di un imprenditore
abituato anche a gareggiare oltre il proprio ristretto confine regionale.
Poniamo il caso che voglia partecipare a una gara da due milioni, sotto soglia quindi, in Campania e poniamo pure che ne abbia
adocchiata un’altra, diciamo in
Veneto, sempre sottosoglia. Gli
uffici gare sono al lavoro: ma per
loro sarà un rompicapo. Per la
Campania la cifra del ribasso va
calcolata con la massima attenzione perché lì dal 19 settembre scatta l’esclusione automatica che il
Codice appalti, anche in ossequio
alle indicazioni europee, ha invece cancellato non più tardi di un
anno fa. Giustificazioni già pronte
invece in Veneto perché Galan ha
detto no all’esclusione automatica. Un no a priori dettato per legge, quando il Codice nazionale lascia libere le stazioni appaltanti di
decidere e di esplicitare nel bando
la scelta. Se poi, per caso, a quello
stesso imprenditore venisse anche
in mente di partire alla conquista
della Sardegna... beh allora si dovrebbe armare di un’ulteriore dose
di pazienza e studiarsi con calma
il nuovo Codice regionale, forse
quello che più di tutti si discosta
dal Dlgs 163. Il nostro ipotetico
imprenditore deve stare attento infatti: nella busta deve evitare di
inserire le giustificazioni. Proprio
quelle che invece sono obbligatorie, a Roma come a Milano.
Insomma lo stesso comportamento da una parte è addirittura
obbligatorio, dall’altra è invece
vietato e determina l’esclusione
dalla gara.
L’esempio paradossale serve ai
nostri lettori per tradurre in pratica
un fenomeno a lungo temuto e
agitato come spauracchio nei convegni e nei dibattiti sugli appalti.
Che ora, però, con una improvvisa
accelerazione durante l’estate è diventato una concreta realtà: il cosiddetto «spezzatino» degli appalti. Ovvero quella fuga delle Regioni dal Codice nazionale, finora
contestato solo a colpi di ricorsi
(Toscana, Veneto, Lazio, Piemon-
te e Abruzzo oltre alla Provincia
autonoma di Trento) ma che con
l’ultima tornata di leggi regionali
sulla materia viene scavalcato e
contraddetto in decine di norme e
di situazioni. Prima ancora che la
Corte costituzionale tracci una linea, si spera il più netta possibile,
di demarcazione tra ciò che le Regioni possono o non possono dettare e ci0 che invece spetta solo allo
Stato, le Regioni si sono già mosse, in ordine sparso. Con il risultato di una legislazione a macchia di
leopardo che pone gravi difficoltà
a chi opera sull’intero territorio
nazionale.
L’ultimo pacchetto di leggi regionali è formato da tre riforme
organiche: Veneto, Toscana e Sardegna. Quest’ultima anche grazie
allo status di Regione autonoma
ha disegnato un proprio Codice
ben lontano da quello nazionale. E
così, ad esempio, per la procedura
negoziata sulla quale non sono intervenuti i tagli chirurgici effettuati da Di Pietro con il secondo decreto correttivo. E dunque sull’isola la trattativa privata senza pubblicazione di bando è ancora possibile per i lavori analoghi a quelli già
assegnati con gara. Oppure il
project financing: anche in questo
caso la Sardegna non si è allineata
e ha mantenuto la prelazione al
promotore. Un vantaggio che creerà una situazione di diseguaglianza all’interno dello stesso Paese
che difficilmente sarà giustificabile sul piano costituzionale. E ancora la Sardegna ha sdoppiato quello
che il legislatore nazionale aveva
voluto tenere unito: il responsabile del procedimento, cioè, non è
più unico. Sull’isola se ne possono nominare fino a tre, uno per la
progettazione, uno per le gare e
l’altro per l’esecuzione del contratto.
Da11’8 agosto è entrata in vigore la legge 17/2007 del Veneto
che si contraddistingue soprattutto
per una maggiore flessibilità nella
trattativa privata e per avere appunto, negato l’esclusione automatica sotto soglia. Proprio per le sue
difformità è già stata impugnata
dal Governo (si veda l’articolo a
pagina 2) e ora dovrà attendere il
giudizio della Corte costituzionale. E in vigore invece dal 16 settembre la riforma della Toscana,
anche questa censurata dal Governo, che ha praticamente cancellato
il massimo ribasso e il subappalto.
Dal 19 settembre invece scatterà il Testo unico della Campania,
anche questo con alcune significative difformità (si veda il numero
13/2007 di «Edilizia e Territorio»). Tanto per citare la più macroscopica: il divieto di avvalimento sottosoglia.
Le leggi di settore
Sono un altro ingrediente dello
spezzatino. Alcune Regioni (Piemonte, Liguria e Sicilia) anche
senza avventurarsi in riforme organiche hanno varato di recente alcune leggi di settore. E così il Piemonte ha varato la stazione unica
appaltante che però ha anche il
potere di gestire gli espropri. La
Liguria ha introdotto un filtro ai
bandi dando vita alla Sezione centrale di valutazione presso l’Osservatorio regionale. I soggetti interessati possono segnalare a questa
Sezione, errori, cattive applicazioni e inesattezze nei bandi durante
il periodo di apertura che se accertati la Sezione invita (ma non obbliga) a rettificare.
Siamo all’epilogo di un conflitto che si è aperto all’indomani
della riforma federalista, quando
la materia dei lavori pubblici è
diventata di competenza concorrente, a cavallo cioè tra lo Stato e
le Regioni? Probabilmente no: il
solco è destinato ad aggravarsi.
Anche il Piemonte, la Liguria e la
Calabria hanno in cantiere leggi
organiche sulla materia. Gli operatori guardano con ansia alla pronuncia della Corte costituzionale
sui ricorsi regionali: l’udienza è
fissata per fine ottobre. Ma occorrerà aspettare poi diverso tempo
per leggere la sentenza. Nella speranza che riesca davvero a segnare
un confine certo e inequivocabile.
Intanto per gli operatori non c’è
niente da fare: lo «spezzatino»,
anche se indigesto, va mandato
giù.
PAGINA
A CURA DI
VAIR R ~ AUVA
IREGIONE
Le
CHE VAI GIUSTIFICAZIONI
CHE TROVI
principali differenze delle leggi locali rispetto al Codice degli appalti
TOSCANA
(LR 38/2007)
VENETO
(LR 17/2007)
SARDEGNA
(LR 5/2007)
Possibile nominare tre Rup, per le
tre fasi della progettazione, affidamento ed esecuzione
Responsabile Un responsabile
unico del pro- unico per l’intero
cedimento
appalto
Escluso per gli appalti sotto soglia
Ammesso il preAwalimentostito dei requisiti
Offerte
CAMPANIA
(LR 3/2007)
No all’esclusione automatica
sotto soglia. Obbligatoria la verifica in contraddittorio
Facoltà di prevedere l’esclusione
sotto soglia
Obbligatorie
Giustificazioni Obbligatorie per per
le offertesolo
da
offerte
tutti i concorrenti verificare
Obbligatoria
l’esclusione automatica sotto soglia
Obbligatorie solo
per le offerte da Obbligatorie per
tutti i concorrenti
ver ificare
Libertà di scelta
ribasso
Criterio
tra massimo ri- ammesso
in
casi eccezionali
di aggiudicazione
più vantaggiosa da motivare
In vigore solo doDialogo
PO il Regolamento di attuaione
competitivo
tJ~~Jm~c&ent,
Appalto
integrato
Già in vigore
Non liberalizzato. Ammesso solo
soglia o
per lavori tecnologici
Liberalizzato solo
dopo il Regolamento di attuazione
L’ammi nistrazione può sanare irInteivento ’ostit’regolarità so10 reR e go l a r
th dell’amm,ini- tributive stornancontributiva strazione rinviato do ¡ fondi dai paa’ Regolamento gamenti all’appaltatore
ResponsabiliAnche sulle retribuzioni Ammesin solidodel
soloCcnl
sul rispetto
tra appaltatore e su bappalto sostitutivo deltatore
la Pa
L’amministrazione può sanare irregolarità retributive o contributive
rivalendosi su tutte le somme, compresa la cauzione
L’amministrazione può sanare irregolarità retributive o contributive
stornando i fondi
soanche
Trattativa
privata
sopra soglia
Ammessa nel caso di impossibilità di fissare i prezzi o di stabilire le
specifiche a priori. Ammessa per i
lavori analoghi al
primo
Vietata nel caso
di impossibilità di
fissare i prezzi o
di stabilire le specifiche a priori.
Vietata per i lavori
analoghi al primo
Ammessa per lavori fino a 500mila euro e, in casi
particolari
tra
500mila e un mln
Trattativa pri- Ammessa per lavata sotto so- vor¡ fino a 100miglia
la euro
Vietato alle impreSubappalto
30% s
che di
specializzate
In vigore solo dopo il Regolamento di attuazione
Liberalizzato
dopo il Regolamento di attuaione
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