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Sinceramente: Lombardi Gabriele

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Sinceramente: Lombardi Gabriele
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Burrasca
di velluto
Sinceramente: Lombardi Gabriele
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Burrasca di velluto
na collezione di poesie scritte di getto che r ispecchiano i differenti stati d’animo di un adolescente che cresce affettivamente scoprendo
ed esprimendo in versi i sentimenti che cara tterizzano la vita ed il suo evolve rsi.
L’espressione sincera di pensieri rivolti spesso a sé
stesso per una migliore comprensione del proprio io e
delle motivazioni che definiscono la successione degli
eventi. Una racco lta non solo di riflessioni ma anche di
dediche di vario tipo (per riservatezza non sono riportati i nomi delle persone a cui le poesie sono d ed icate).
U
Lombardi Gabriele
Scritte a partire dall’anno 1995
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Ricordo
Bruciàti
Il vento, che spira
tra i tui capelli
che, sempre più belli,
pensier tuo rimira
Con voi, assieme, l’infanzia trascorsi;
eravam piccini,
a dir po’ bambini,
n’v’erano problemi.
la mente mia persa
in loro profumo.
Porti per ciascuno,
meglio di ‘ste versa,
Ma avviene come sempre a porsi
un fermo, un fine.
Non più cavalline,
non più le rinvieni.
di donna ricordo.
Rimembro di quelli
momenti sì belli,
quando in accordo
Ora tante cose son avvenute,
il temp’è volato
e tutt’è cambiato;
non più mi ritrovo.
nui rotolavamo
sul prato fiorito;
ma or appassito
valor di “TI AMO”!
Ma importante son tue cadute:
rialzarti vorrei;
ma poi, ci riuscirei?
Questo “SE” rinnovo.
Lombardi Gabriele
Io mai non feci alcun tir di spina;
ciò è cosa buona,
che non la cannona.
Dopo come starai?
Non siete felici poi la mattina.
Scrivendo mi chiedo,
mentre non ti vedo:
- Cosa or penserai? Lombardi Gabriele
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Pensandoti
Innamorato
Mi sdraio sul letto a te pensando,
la mente mia fino alla tua vola,
pian piano il pensier mio stai colmando,
forgiando mi stai come una mola.
Amore mio bello,
sai come si dice:
l’amore è fenice
se litigarello,
Come un lieve torpore m’abbraccia,
e mi annebbia come una droga
il cervello distendendom’in faccia,
il pensier tuo che tanto m’affoga.
che dal foco nasce
dopo esser morto;
veloc’è risorto
e veloc’or cresce.
Appoggio le mani dietro la testa
e penso a come di noi parlarti:
son ora chiuso ne la “SE ‘ndigesta”
ove “prima ingran’e prima parti”!
Son innamorato
ancor più di prima,
e questa mattina
la luce m’ha lumato.
Vorrei dirti “TI AMO” ma non posso,
tante te ne vorrei dir picciol fiore,
ma meglio quattro versi aver mosso
per poterti confidar il mio amore.
‘Na febbre improvvisa
allora m’ha colto,
e null’ha risolto
l’amor che n’avvisa.
Lombardi Gabriele
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Lombardi Gabriele
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La vita
Nulla rimane com’è
La vita va presa;
se brutta sembra n’po’,
resta in attesa:
dice ‘l mondo: ”Cambierò”!
Nulla rimane com’è,
tutto si modifica,
col tempo si trasforma,
cambian le genti con me,
‘l passato sacrifica
pel presente ch’adorna.
Sappi aspettare
ed i tui progetti
non dovrai rifare;
pensa e rifletti.
Passerà il tempo,
e ti annoierai;
come fuor dal campo
l’uomo fa: “Gioco mai!”.
Ma poi stai sicuro
che chi usa la mente,
io qui te lo giuro,
dopo n’se ne pente.
Della tua attesa
sarai ripagato,
sarà la ripresa
che hai aspettato.
Lascia i sospetti
or che sei deciso,
tranquill’e aspetti:
‘l fato è preciso.
Nulla riman del vecchio,
se non ricordo vano,
che or limpido torna
per poi svanir dall’occhio
d’una mente man mano
più stanca che s’addorma.
Rimembro mei primi passi,
esperienze lontane:
un dolor vien dal cuore
al pari se l’trapassi
con le acute spine
d’un antico amore.
La tua dolce figura:
il delicato viso,
gli occhi infiniti,
divina creatura
di cui m’abbaglia ‘l riso,
cui pensier son rosati:
Lombardi Gabriele
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tutto cambia nel mondo,
ti svaniscon ricordi,
si corrode la mente
nell’intimo profondo;
ma che di te mi scordi
è cos’inesistente!
Lombardi Gabriele
Carezza
Qual motivo ha 'l cane,
d'uomo fedel'amico,
di seguir, or mi dico,
docilmente 'l padrone?
Qual motivo mai porta
picciol bimbo sereno
star al di madre seno
sempr' a distanza corta
stringendole 'l bisaccio,
e crescer lei cercando,
e di lei coccolando
idea di cald' abbraccio?
Sfiorar dolce care zza,
d'affetto suo sincero
spira d'amore vero
più delicata brezza,
calor d'umana vita
ch'aiut' e riscalda 'l cor
superando 'l suo dolor
di gioventù sopita.
Di vit' affetto liba
senso d'esser vissuta
se col gest'è marcata
d'altrui carezza ciba.
Lombardi Gabriele
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Fiume silenzioso
Mio fiume silenzioso
triste scorre fra rocce
fredde giù verso l'delta,
e senza armonioso
moto di sassi facce
bagna e non ribalta.
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mai potrà. Commentando suo scorrere
l'fiume triste futuro s'abbandona
cercando nel profondo di vivere
ragione, e fuggevole s'arena
all'idea del non poter godere,
prima di sfociar, di vita serena.
Lombardi Gabriele
N'vè cinguettio alcuno
che rallegri l'cammino,
e nell'acqua osservar
non si nota nemmeno
pinneggiar pesciolino
solitudin' attenuar.
Ruscelletta compagna
manca con il suo calor,
rigagnola parente
di affetto rassegna;
l'mio fiume cerca amor,
di coccol'è carente!
Mancagli l'fondamento
per chiamar l'suo scivolar
vero puro vivere;
solo scende l'suo manto
verso valle per sfociar,
sorte che niun togliere.
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Ghigno di luna
Oh luna, che risplendi
or ghignante e serena,
tutt’osservi e attendi
con sguardo par sorniona
dell’alba ‘l dolce venir
ed altra notte svanir.
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Ancor ci son sincere
persone che portano
essenza, e piacere
di vita risaltano.
Sguardo fermar su loro
dovrai per tuo rincuoro.
Lombardi Gabriele
Noti l’umana pazzia,
il suo pensier feroce,
la continua frenesia,
il suo viaggiar ve loce
fra conoscenze nuove
e disumane prove.
Ghigno triste par il tuo,
mille e mille anni
cors’evolutivo suo
vedi crear si danni;
or tua lagrima noto
scivolar giù nel vuoto.
Or voglio serenarti:
potrai col dolce viso
commossa sincerarti
di affetto sorriso
fra noi esiste ancor
e roseo è l’amor.
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Vita serena
Lontananza vicina
Vita serena, quale utopia.
Vita tranquilla, non me ne illudo.
Mi vien voglia silente d’andar via,
perché di tristezza or non son nudo!
Di bei tempi or mi vien l’amnesia,
s’è così io con questa vita chiudo.
La distanza crudele
solo inerti separa;
ma l’amore fedele,
come passione pura,
accorcia generoso.
“Morte tua, vita mia!” dice il saggio,
al pensier sudo, a far male per sé
o a volerlo ci vuol del coraggio!
“Fai così: prendi quel che serve a te,
devi sfruttar sempre il tuo vantaggio!”
dice il mondo squallido parland’a me.
Ma qual ortaggio mi da la semina
se modo non v’è che io lo raccolga?
Mente mia da sola si esamina
perché ad altri io non mi rivolga:
perché vita ragazza non nomina?
Perché non v’è interesse che valga?
Mente rumina vuoto d’interesse,
non che salga con mio vivere nullo,
un pensier pian piano sembra dicesse
che motivo di vita più fasullo
di studio o lavoro non ci fosse!
D’amor non v’è desiderio più bello!
Una vita tediosa,
anche se frenetica,
se di affetto fusa,
di altri non critica,
e l’odio a riposo,
le distanze svanite
a noi mostra grata.
Con fare dolc’e mite
mia mente s’è librata
fra soffici nuvole
ove pazient’attende
tua solare visione
che angelica prende
il mio cuore di piume
sentimento nobile
a te dono, mio fiorellino.
Lombardi Gabriele
Lombardi Gabriele
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Sempre con me
Saluto
Poche ore vi ho accompagnato,
breve incontro il nostro,
ma l’affetto e ‘l calore tornato
‘L sole carezza semi,
il vento li coccola,
terriccio li accoglie.
Pianta ora divieni,
or non mandragola,
ma calla mondo coglie.
al meco core non risuona sordo.
A dolcezza mi prostro,
sempre con me resta ‘l vostro ricordo.
Lombardi Gabriele
Sole, vento, terriccio,
spero d’esservi stato,
anche se ‘l tempo muto
ruolo mi dà meticcio.
‘L tempo or’ è passato,
v’è l’ora del saluto.
Cresci mio fior robusto,
mostra legn’e petali
al prato fiorito,
insegui sempre ‘l giusto,
raggira i dedali.
Saluto fior basito.
Lombardi Gabriele
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Margheritella
Passato Presente Futuro
Mio pensier ricorrente,
altrui pari fra tante,
per mei occhi sei ‘l foco.
Solare t’ho veduta
prima volta per gio co,
e passione cresciuta;
ma d’altrui eri vita,
giusta luce sopita.
Le piccole crepe s’accumulano;
grandi crepe non si rimarginano,
troppe crepe fan crollare il mondo.
Vedo ‘l passato quand’ero giocondo;
vedo primi fallimenti tentati;
vita infranta da cuori spezzati;
pressioni continue che crean muri;
sei fogli di difficili sapori;
lontani siam diversi ma vic ini.
Rapidi passan l’anni dei cretini;
storie che si ripetono crudeli;
storie di donne non proprio fedeli.
Fra molte danza ‘l prato,
tuo riso m’ha stordito;
allegra, fresca, sana,
tui petali candidi,
corolla d’amor piena.
In me corron brividi
per tuo sguardo felice,
che dolce dona pace.
Tui petali vicino
io sogno da lontano,
di tue foglie carezze
cerco; ma io non cerco
per timor d’amarezze,
e ‘l semplice contorco.
Ad altro ‘l vento t’offre,
timoroso cuor soffre.
Lombardi Gabriele
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Problemi muovon la mente sopita,
che d’oziosa inerzia s’è nutrita.
Tempo non cuce ma, falso, nasconde;
ora passato dolor mi riprende
crudele, per scuotermi, svegliar mente
che rinunzia di vita dolce fonte.
Vedo l’altri sofferenza più dura;
vedo l’altri gioia più duratura;
di bimba sorriso satura ‘l core,
di papà e mamma ‘l sincer’amore.
Il trist’e dolente ora distrutto,
riceve l’attente cure d’affetto .
Triste passato e cupo presente
non distruggon mente d’adolescente:
ricordi mostran nascosti messaggi,
attuale svela utili passaggi;
sentiero di vita porta lontano,
difficile scorger proprio destino;
utile viver densi mei momenti,
costruendo ‘l futuro come pensanti.
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Non scorgo ‘l futuro ma l’immagino,
ricco di vita qual d’uva l’acino;
splend’al sole sanza ‘l pensier passato
o futuro, di vita impregnato.
Confusione
Lombardi Gabriele
La vita serena è premio ambito
ma arduo per chi visse il dolore,
anima non scorda, è dura lotta.
A volte lasciare ‘l core sopito
pare la soluzione senz’amore,
ma ‘l tempo luma come disfatta.
V’e chi non medita proprie azioni,
non valuta conseguenze altrui,
spezza crudelmente vite non schiuse.
Non frenasti istinti su bambini,
né ora ripari danni tui,
pens’ e rifletti su queste accuse.
Tu, picciol fiore carico d’affetto,
hai perduto tua speranz’ e fiducia
in te stessa e in vita futura.
Ascolta saggio consiglio diretto:
riccio chiuso per altrui ferocia
perde ‘l succo di vita per paura.
In confusione non so esser luce
che mostri via di salvezza sicura,
ma luce pura vedo di conforto
per tua anima che vi trova pace:
con lui or la via non pare più scura,
con lui tepore d’amor è risorto.
Lombardi Gabriele
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Fuga dalla vita
Vita serba rancori,
per tui lievi misfatti,
c’arrivan da dolori
causa di grand’affetti.
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Ottimist’è ‘l pensier mio
per futuro glorioso
di tua vit’Odisseo
dà premio generoso.
Lombardi Gabriele
Un tulipano nero
unico e nascosto,
dedalo tuo pensiero
dond’è cuor tuo riposto.
Non fuggire da vita,
che può serbar sorprese
che la rendon gradita,
sanza d’affett’offese.
Cuor mio per te palpita
di sincero amore,
ma tu fugg’impaurita
d’affetto e calore.
Perché paura di me?
Perché paura di noi?
Perché paura di te?
Tem’il gran passo di poi?
Capisco tui pensieri,
un po’ tue paure,
poco li tui sentieri,
nulla fughe amare.
Per te cerco un cielo
nuovo meno oscuro,
vita pregna di velo
e calor più maturo.
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Eroi
Caduto nel fango
Ch’è di gloria attuale
Ch’aspiro ‘l sapore;
Che mi batto d’ardore
non pel sol potenziale;
Ardua battaglia vidi,
ferito caddi nel fango e pioggia.
Destai pensieri crudi,
ma rialzar membra fu cosa saggia.
Che ‘l traguard’allontano
Ch’è rinnovata forza
Che vittoria la smorza;
sai ch’è valor di sano.
Destino è crudele,
scur’è brandita dal nemico Fato,
cuore l’arma fedele,
bipenne vicino or m’ha colpito.
E’ vittoria da vivi;
E’ ‘l successo sull’altro;
E’ di lotta attivi;
di conoscenza filtro.
E’ l’impresa dinnanzi;
E’ tuo grand’obbiettivo;
E’ nobil scopo ch’anzi
saresti sanz’arrivo.
Nel fango son tornato,
profond’è la nuova pozza rossastra,
dolor di po’ cresciuto,
spietata battaglia d’attrito la nostra.
Son supino pensoso,
leverò rinnovato mio vigore,
capanna per riposo,
cerco or cambio d’antico dolore.
Lombardi Gabriele
Ma fuga è ‘l vil gesto di rinuncia
d’alter ego confronto l’ardua vita,
forte d’Odisseo scagli con lancia
tuo valor puro sommo a me noto,
sconfiggi ‘l tuo nemico agguerrita
e ti troverò ch’è colmato ‘l vuoto.
Lombardi Gabriele
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Rondine
Come fumo
Rondine ferita dischiude ali
precipitand ‘in freddi grigi ghiacci;
cieca attese l’anni non normali
ignorando l’altre pari e ‘l volo.
Indaffarata raccogliea cocci
d’antica caduta e schiant’al suolo.
Come fumo m’invade
dentro ogni anfratto,
alveoli corrode
fitta nebbia d’affetto.
Costruì, attiva come formica,
freddo futuro laborio so certo;
seguendo passione in lei antica
crea nido ma l’ teme sanza volo;
vuol mediare dolore inferto
dal muto tempo trascorso da solo.
L’anni son trascorsi, or cerca svolta;
compagna, or amica, gli mostrò via
che dolce battito d’ali esalta
di vita profu mo e gusto vero.
Compagna cerca come malattia,
ma non più corrispost’amor sincero.
Ringrazia jéntili dolci momenti,
calde parole, corretti costumi;
saluta triste antichi eventi
trascorsi con sempre gradit’amica.
Ora scruta terra, mari e fiumi
per nuovo volo che ‘l cuor s’inerpica.
Lombardi Gabriele
Una sola boccata,
rapida, ha bruciato
sogni, ars’è finita
dopo avermi cullato.
Resta or pregno filtro
e la grigia cenere,
dispersa ‘l vento scaltro,
dur’è il mio onere.
Nel vento or volteggia,
laggiù li ha portati,
resti caldi vagheggia
di ardor or sfaldati.
Malinconic’osservo,
tiepido filtro vecchio,
ma or non più li scorgo,
di errori mi macchio.
Gettato via rotolo
tra la folla che, cieca,
ignora mio rantolo
e luce ormai fioca.
Tra tanti resto solo,
tra tanti cupo penso,
descrivo ‘l breve volo
di vita pien’e denso.
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Dico: “Mente mia scorda,
il passato non torna!”,
ma come una corda
in me vibra or scarna.
Lombardi Gabriele
Pescatrice
Risacca interrompe
silenzio di scogliera,
sole tiepido scalda
aria e chiare rocce.
Acqua verde smeraldo
poco mostr’e nasconde
tesori di natura.
Son scintillii vivaci.
Silenzio interiore.
Profumo di gran pace.
Qui scorgo pescatrice
bella e silenziosa,
dai capelli legati
mossi poco dal vento.
Cerca forse sé stessa?
Tutto che la circonda
permea e carezza
sua visione serena.
Si alza e osserva,
si siede, tutt’è pace.
Lombardi Gabriele
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Formia
Strano piccol paese,
di gente pare pieno
agli occhi d’illuse
persone par sereno.
Ma cuori sempre soli
e menti in ammollo
in pensieri confusi,
in silenzio barcollo.
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Mi ignora e scappa,
fugge strani costumi,
indignata galoppa,
diffidenti barlumi.
Anziani son le genti
che popolano piazze,
alcune in lor menti,
veleno riempion tazze.
Lombardi Gabriele
Trist’occhi annoiati
di giovani delusi,
da vita son privati,
tra vie nude racchiusi.
Vit’ha ‘l sapor filtrato
da regole non scritte,
argento è sbiadito
opache son sconfitte.
Bimbo sereno gioca
per poco in stretta via,
già con sua luce fioca
vede malinconia.
Ragazzi diffidenti
crescon con fitta nebbia
in loro fresche menti
che ne assorbon rabbia.
Parlo a una ragazza,
non risponde nemmeno,
ignora gente pazza
che qui porta ‘l sereno.
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Granelli di sabbia
Voce gentile
Tra dita disattente sempre scorre
fine impalpabile sabbia bianca,
accumulandosi nel mio passato,
svuotand’ampolla di futuro corre,
inesorabile, per ogni stanca
anima che percorre il selciato.
Voce gentile odo
dop’ interminabile
manciata di pochi dì;
di effetto cessato
illudevo mia mente,
ma ‘l core batte forte
e l’ansia mi pervade.
Come musa ispira
brevi versi liberi
che in me risuonano
confusi, insistenti.
Musica attorn’ a me,
non la sento per nulla;
prati verdi e boschi,
non li scorgo nemmeno.
Miei sensi son racchiusi
in prigione soffusa,
impalpabile gogna.
Sovente scorre sanza lasciar traccia,
scivolano via inutil silenzi,
ciò ch’io temo più d’ogni altra cosa.
In acqua placida vedo mia faccia,
rugata dal tempo perso dinnanzi
a rifiuti di vita incompresa.
Altri granelli cadono sofferti
lasciando ferite liev’e profonde,
altri ancora carezzan mia pelle,
delicati e tiepidi son certi
diamanti lucenti, queste gioconde
manciate rendon mia vita ribelle.
Lombardi Gabriele
Odio inutile fluir di voci,
fatti, luoghi e persone afone;
sciocco transito sanza alcun scopo
ved’ovunque in genti notevoli.
Decido che or dal mio gran boccione
non cada granello ch’io penta dopo.
Lombardi Gabriele
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Vento nel sole
Pioggia
Da libero passeggio
per strade affollate,
paron come miraggio
seren’ e spensierate.
Pioggia fine picchietta sul mio viso,
formiche del sol amanti fuggono
per un riparo da dolci ricordi,
al cielo volgo lo sguardo e ‘l sorriso.
Vento di seta lieve
dolce carezza pelle,
sciolta pari a neve
da caldo sol ribelle.
D’improvviso riemergon desideri,
calore d’un affetto ricerca to,
pensieri per mei errori commessi,
sciocche dure speranze di ritorno,
timore d’un errato tentativo
irrispettoso di sue scelte prese.
Assaporo carezza
offerta da natura,
passante non disprezza
ma ignora calura.
Son insignificanti
quotidiani semplici,
questi tanti momenti
densi resi lirici.
Gocce rinfrescan mia mente bruciata,
ora solo cammino nella notte
per strade deserte, piovose, cupe;
sognavamo passeggiata assieme
sotto fresche acque da Dio donate,
ora son lagrime amare scese
da guance note di grande affetto
per sempre perduto in questa notte.
Lombardi Gabriele
Ricerca riparo altrui comprendo:
con ombrelli di memorie scomparse
riparan cuore da gocce d’acido
che corrodono a fondo mente persa.
Cerco riparo, affetto, calore;
speranzoso masochista osservo
pioggia in attesa di goccia giusta.
Lombardi Gabriele
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Cento colpi di spazzola
Occhi d’acqua
Cento colpi di spazzola meschini
distruggon vita d’adolescente,
esistenza corrotta da felin i
ch’han graffiato un fiore delicato,
ancora acerbo e indifeso,
strade serene han davvero chiuso?
Passeggio sanza meta
per la via affollata,
siam tanti e nessuno,
divisi da ognuno
per densa nebbia scura,
diffidente natura.
Isolat’osserviamo,
specchi nostri scrutiamo,
alto stupit’osservo
e occhi d’acqua scorgo:
sensi esposti chiari,
pensieri spesso scuri,
occhi desiderosi
da speranza dischiusi,
occhi sereni rari
risplendon al pari
di faro nella notte,
invisibili lotte.
Mille turbini menti
mostran sguardi sgomenti,
osservan esistenza
e vivono speranza.
Sento meno confuso
mio di tempo abuso;
vedo traccia di mia via,
seguo lasciando che sia.
Ricerca calore, occhi sereni,
mei nun diedero quanto affannata
cerchi, e or nemmeno li rinvieni,
or profondo spero sia ridestata
speranza, fiducia e desiderio
di sole riposto in tuo rosario.
Futuro non scorgo come umano,
desideri intuisco limpidi,
non accetto presenza di destino,
non credo in istanti insipidi,
miro speranzoso di fresche rose
avvenir sanza giornate uggiose.
Lombardi Gabriele
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Nostra luna
Sono stato e sarò
Tu ch’attendi come me
nostro incontro dolce,
fioritura d’alcun ché
renda la vita felce,
sottobosco futuro
di rapporto sincero.
Storia di adolescenza rubata,
è colpa di tutti e di nessuno,
causa solo di chi non se l’è presa,
e tardi vede chiara situazione.
Perla inesistente,
impreziosirai vera
appassionata mente,
d’affetto stai sicura.
Cerco meticoloso,
ma governa il caso.
Ammiro luna piena,
m’illumina il pensier
d’osservarla serena
scrutare mond’e veder
anima mia gemella
attender la novella.
Lombardi Gabriele
Finalmente comprendo mio passato
con adulto occhio trist’obiettivo,
accetto ch’è stato come assioma,
futuro s’ha da scrivere ancora.
Noto d’aver compiuto grand’imprese,
aver affrontato duri eventi
ferm’ e risoluto responsabile,
altri istintivo erroneamente.
Cerebrale quale son sempre stato
volgo l’occhio all’impalpabile dì
che ancora libero so forgiare,
grand’imprese m’attendono reali.
Or rinnovata colonna portante
sento d’esser pel dì mio de le genti;
non ragazzo o uomo son cresciuto,
ma persona nel giusto costruttivo.
Or pronto resto persona corretta,
ma la complemento con ciò che manca,
perché posso e sarò chi decido
divenire grande più di passato.
Lombardi Gabriele
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Istantanea di società
Erba bruciata
“Ribelli giovani sanza valori”
lamentan generazioni passate;
non comprendono, non analizzano.
“Ottusi ladri di vita vissuta”
lamentan generazioni future;
non comprendono, non analizzano.
Fresco prato sereno,
vivi steli vibrano,
ovunque v’è armonia.
Mai vidi tale quiete
esteriore unita,
piacevole tripudio
di intensa sinfonia,
reale sensazione.
Ogn’animale cura ‘l territorio;
fiere avid’azzannano, segnano,
calpestano altri m’anche sé stesse:
non notano propria autodisfatta.
Deboli cedono altrui e proprio,
esitano sovente per paura,
altri cedono per rispetto vero:
lor notano propria autodisfatta.
Correttezza mista con grinta viva,
passione per sé e altrui essere,
costruire assieme sol pel gusto
di non essere insipida goccia
in vaso d’amaro veleno.
Lombardi Gabriele
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Subdolo fu l’incendio
che nascosto minava
tanto verde splendore.
Lievi le avvisaglie,
seguite da tempesta:
alte fiamme ardono
rapide, impetuose,
distruttiv’avanzano.
Fresc’alberi, cespugli
di certezze illuse,
bruciano all’istante;
veloce corre nera
realtà dolente, cupa.
Altro, ultimo segno
di di vegetazion fresca
è caduto tra fiamme.
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Or scorgo solo arso,
morto resto di prato,
ricordo di ciò che fu,
testimone di ciò che è,
silenziosa distesa
di diffuso gran nulla.
Osservo, triste piango
il potenziale perso.
Fumo non diradato,
vedo solo il grigio,
non può esser tutto qui,
altro prato crescere
può in vita distrutta,
deve, senso alcuno
non avrebbe il tempo,
lo spazio, esistere.
Con mio immane sforzo
non miro più il vecchio
splendente prato verde,
sogno futuro nuovo
prato fiorito fresco,
ragione d’altri sforzi
ch’ora posso e voglio
compiere da sereno.
Lombardi Gabriele
Infami concomitanze
Com’un bimbo ho pianto,
ancor fresche vibrano
in me tue espe rienze,
trasmissione d’incanto
porta vision ch’urlano,
lame rompon speranze.
Minuti, giorni, mesi;
sempre meglio comprendo;
or più chiaro io piango.
Per questo non intesi,
s’assoda sol vivendo
l’esperienze, ritengo.
Con gomma cancellerei
tui ricordi amari,
tue sfortune frequenti.
Dolce ti coccolerei
per sentimenti veri,
ci sogno sorridenti.
Ma sogn’e desideri
di vederti felice
paion sempre lontani;
in speranza sinceri
ripongo la fenice
di tui giorni sereni.
Lombardi Gabriele
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Vitale nutrimento
Da arido brulicar
d’idee, attività
e lavoro, non vita,
ho veduto comparir
tua tiepida fiaccola,
scaldar anim’e core.
Suo vegliar dolcemente
con puri sentimenti,
liba mia vita d’altro
nettare di sereno
abbandono, unione,
intricato intreccio
d’anime che, vicine,
son lontane ma forti.
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Sognar nostro domani
è gioco divertente,
stimola desiderio
d’esperienze comuni;
io desidero realtà,
osservar tuoi pensieri,
legger luce d’occhi tui,
usmar le sensazioni
dolci o amare ch’hai;
ber nettare di vita
da tue fresche labbra mie,
per quietar sete d’amor
insaziabil’antica,
dono sereno amor.
Lombardi Gabriele
Mia semplicità muta,
in te, divien speciale;
dal terreno fertile
sai ricavar bei frutti:
sfamarti desidero
con fragole e mele.
Sanz’impegno sintesi,
di lauti sorrisi
noto coprir tue labbra;
ripetut’esperienza
che scalda le anime,
avvicina i cuori,
con la altre assieme
ci fonde sentimento.
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Sigillo
Formiche
Sigillo abbiam tolto,
unendo ancor di più;
miro tuo chiaro volto,
ed or vivo volendo.
In questi momenti detesto Milano,
vedo file indiane di formiche
scivolare tra le altre operaie,
operose, ipnotiche,
paiono inconsapevoli d’esser puntini
in una società di numeri,
dove la grandezza del singolo
muta freddamente in dati,
mesi uomo,
produttività,
PIL,
crescita globale..
meccanicismo.
Un puntino mi và stretto,
non respiro,
cerco aria salubre di individuale significato,
amore può in questo,
nei momenti di mentale isolame nto
di anima da corpo d’operaio ribelle.
Ancor non puoi sapere
Quanto son tuo, qua nto mia;
potrai presto scoprire,
notizia gradita sia.
E’ unione intensa,
è unione serena,
di testa che non pensa,
di cuor che s’abbandona.
Eri tu ed ero io,
ora in più siamo noi;
miriam valle dal pendio,
percorri con me se vuoi.
Lombardi Gabriele
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Lombardi Gabriele
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Domenica: vivo
Risveglio
Il sole sorge identicamente a ieri,
ma oggi è un altro giorno,
particolare,
oggi vita concede d’esser vissuta,
a pieno assaporerò essenza profumata,
dolce assaggio d’un futuro più vicino,
meno difficile,
con più domeniche,
tutte.
Treno mi porta da lei,
attesa, truce prova;
alimenta desiderio,
non grava fatica di viaggio.
Questa sera giornata fantastica saluterà,
ma ora non è sera,
ora è qui,
promette affetto,
ora desidero vivere ogni goccia d’essenza;
prossima domenica cercherò vicina.
Sveglio oggi, come ieri, corro,
per lavoro,
frenesia d’una città che non sopporto.
Pensier mio trova però dolce rifugio
in tua figura,
tua dolcezza,
tua unica persona.
Giorni speziati d’attesa d’incontro.
Lombardi Gabriele
Lombardi Gabriele
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Diffidenza
Bambino
Sguardi di fanciulle implumi,
commenti di adolescenti moderne,
viziate, irriguardose, aggressive, sconce.
Mostran forza ma conoscon limiti,
san d’esser indifese da mostri
mossi da troppo misere vestigia.
Riconosco generazione non mia,
so d’esser passato per quell’età,
nuovo mondo che non m’appartiene,
spero equilibrio in futuro,
or non apprezzo impudenza e diffidenza.
Sorriso, parole sussurrate,
attesa, pensieri frequenti:
alimentano copiosamente desiderio,
appagano affetto,
colmano vita di fondamentale nettare.
Lombardi Gabriele
Penso.. al prossimo incontro.
Soffro.. per l’attesa forzata.
Gioisco.. per un calore che sa scaldarmi.
Farnetico.. quando tua visione mi co nfonde.
In te un tenero bambino trova ciò che gli è mancato,
in te un bambino riconosce sé stesso,
in te un uomo ritrova il suo bambino.
Lombardi Gabriele
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Amorevole libertà
Sensazioni
Acquario può sembrar prigione
per pesciolini confinati, attoniti,
lontani, perduti in ferme acque,
una volta calde, ma or tiepide.
Come perla lucente,
caldo tuo aroma
permea e permane,
vision tua sovviene
che istinti non d oma:
usmo fresc’avvolgente.
Ampolla fedele, non prigione ma protezione,
sempre vorrebbe accudire, ma ama,
per questo lascia via di fuga, pertugio,
sbocco su oceano, sempre aperto,
sperando inesplorate quelle acque,
sperando non diventino dedalo,
sperando pesciolini sempre vicini.
Sentimento profondo non può tarpare
l’ali e spezzare volo di compagna,
quind’è pront’a supportar d’ogni
pur d’alleviar sofferenze
e saper di rinnovato futuro sorriso.
Lombardi Gabriele
Ormai parte di me,
diffondo, assaporo,
curiosa simbiosi:
sognan l’occhi socchiusi,
fioco odo l’respiro,
poi contatto sublime.
Scorgo nudo intreccio
di anime trovate,
un sol corpo e mente,
ore in un istante;
vere or son mischiate,
amore solido laccio.
Indelebil visione,
viva di reali sensi,
illude tua presenza;
ma di Dio esistenza
fa che scettico pensi
scopo di creazione.
Lombardi Gabriele
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Giochi di concetto
Fresche colline fioriscono
Nell’universo Riemann rappresenta
diga tra densa elegante realtà
ed ambiziosa scienza per bambini,
giocan con l’eccitanti concetti,
aguzzan indomabil intelletto.
Ricercate fresche
colline ammiro;
fuggevoli scorgo
forme armoniche;
pace, segno raro,
sano frutto d’Argo.
Poesia l’arte del comprendere,
stimola intensa mia fantasia,
fa rimpianger brevità dell’essere.
Le regole ludiche son complesse,
ancor non appaio un giocatore.
Lombardi Gabriele
Polmone saturo
di libera brezza,
attesa, mi sfiora.
Fruscio venturo
pregno di bellezza
usmo per calura.
Or forza sicura
ambisco d’impresa
per scopo raggiunto
in scelta futura.
Mente incompresa
s’apprest’ al confronto.
Fisica distanza
pare ostacolo
insormontabile;
d’ego differenza
diviene zoccolo
inamovibile.
Odo mea voce
doppia controversa,
favella confusa:
chi buio, chi luce;
realtà sommersa
or si mostra schiusa.
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Può ardor unire
incompatibili
animi opposti?
Curiose figure
di improbabili
giacigli discosti.
Vera sintonia,
è dono prezioso,
con pochi vissuto
lasciando che sia;
ricerc’a riposo
o ‘l vaco rifiuto?
Al falso destino
lascio le redini,
affinché mei giochi
conduca per primo;
vicissitudini
note saran fuochi.
Lombardi Gabriele
Domenica, funerale
Domenica, giorno di festa:
fu, perché potevo vederti;
fu, perché fresco
sulla mia pelle,
caldo nel p etto,
potevo libarmi a volontà
del nostro amore,
tuo tepore per un bimbo
che altro non desiderava.
Or ignari mi osservano
Interrogando sul lutto,
scorgendo ‘l grigio
d’autunnale tristezza.
Ottobre dà, ottobre toglie;
vita crudele, destino sadico.
E’ morto:
sogno sublime termina;
sempre caloroso attivo,
or sento fredde le vene,
nulla posson tuoi vestiti
se non illudere calore;
nebbia cala ovunque,
desidero solo dormire.
Lombardi Gabriele
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Spina a orologeria
Alberi cadenti
Amore, spina a orologeria:
impregna, ghermisce,
muta senso di vita,
infine conficca impietoso
acuminato artiglio velenoso.
Osservo ‘l parco verde,
sole dà fresca vita,
d’alberi frond’ aperte,
natura n’è sopita.
Improvvisamente
sogni svaniscono;
ricordi brillano paradisiaci,
trascinando negli inferi
chiunque vi si aggrappi.
Se, condizionale frequente;
del senno di poi
ne son piene le fos sa;
immutabile causalità
governa il creato.
Nulla può togliermi
ciò che m’hai donato;
ma fato avverso,
assieme divisi,
nel fango ci ha gettato.
Hai freddo, tremi,
scaldarti m’è impossibile:
ghiaccio m’avvolge,
immutabile tagliente
cupa realtà.
Due giovani alberi,
di radice vicini,
gravità non liberi,
si respingon lontani.
Tempo allarg’ e piega
anticamente forti
fusti, con sforza sbrega,
decidendo le sorti.
Distendon flebil rami
per attutir caduta,
ma condizion’ infami
dan speranza perduta.
Sicur terreno sogno
onde piantar radici
fort’ intrecciando legno,
verdi dolci pendici.
Sogni rari fioriscon;
nostre forze servono,
anche vene che ardon
infine periscono.
Lombardi Gabriele
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Lombardi Gabriele
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Lenta carne pensante
A volte, il peso del proprio corpo,
ci fa sentire legati
a una realtà terrena da cui fuggire;
lo si vorrebbe abbandonare,
seppur momentaneamente,
per inibirne le distrazioni,
per eliminare dalla mente
gli effetti dei suoi capricci.
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Riapro gli occhi,
tornano i sensi,
strette pareti.
Mi opprimono,
mi soffocano.
Uccidono.
Lombardi Gabriele
M'immagino senza carne,
pensiero puro librante,
capace di incredibili voli pindarici
che mi portino ovunque:
nel cuore di persone fantastiche,
nel cuore di luoghi fantastici,
nel cuore di teorie fantastiche.
Ma il fardello è qui, da trasportare;
la realtà ci mantiene
in uno spazio-tempo limitato;
solo un sospiro e una carezza
possono dar l'illusione della libertà.
Chiudo gli occhi: per un attimo volo.
Tempo fuggevole, luoghi lontani,
li focalizzo chiaramente:
canyon, foreste, oceani e ghiacciai;
luoghi dove dispiegare le ali
d'una ricercata serenità.
Ne carezzo la freschezza,
ne vedo i bagliori,
ne respiro l'aria,
ne odo i silenzi.
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Parole, pensieri e sensazioni
Ali tarpate
Pare incredibile,
quanto nascosti restin
sensazioni, affetto,
dispiaceri, tristezza,
delusi desideri,
sentimenti profondi.
Ali tarpate iteratamente;
sovente accennan volo libero;
poi Tu, e io servo e aiutante,
scagli rose di cupi pallettoni
contro librante illuso misero,
un ascoltatore di emozioni.
Pensieri già tradiscon:
non posson descrivere;
parole riassumon:
troppo vorremo dire;
timori mi strozzano
favellar sul nascere.
Tu, immortal d'Odiesseo irato,
sballotti ludicamente tui figli,
disperdi nel mar del pensier brumato:
tarli profondi brulicano svelti,
picchian sul cuore come grossi magli;
ed io, complice, causa di risvolti.
A volte trovo, forte
d'inferto minor danno,
silenzio soluzione:
trattener dentro di sé,
per non infligger colpi
di certo non voluti.
Ma probabilmente Tu non esisti,
se non nelle nostre menti bacate:
Tu sei solo casualità, fingesti
d'esser divinità, per assolverci
da nostre azioni; tornan spietate
conseguenze, s'adopran per ferirci.
Di tante cicatrici,
silenzio reciproco,
non so dove si pone:
lenta medicazione,
o truce e crudele
reciproco supplizio?
Tarpate t'ho l'ali, troncando netto
nostro volo una volta sereno;
pensandoci par mi sento d'inetto.
Chiedi se t'odio: mai potrei, in questa
o altra vita, amandoti, veleno
d'odio provar, tua scelta non lo desta.
Lombardi Gabriele
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Istinti opposti distruggono
Scarnificato
A volte inspiegabil, istintiva
reazione a propri desideri,
i più intimi, profondi e dolci,
carezza, sguardo, affetto trasmesso,
distrugge realtà che fu rosea.
Casualità d'un incontro, donato
da colui che domina l'avvenire,
aveva mutato mia esistenza.
Prati fioriti, boschi, laghi, monti;
tutto splendeva con te al mio fianco.
Cercavo solo lievi tue carezze;
esprimevo come peggio si possa.
Avrei trovato con gesti soavi,
avrei dovuto comprender che tu
altrettanto cercavi mei sussurri.
Ci siamo raccontati, accuditi,
osservati, carezzati, amati;
compenetrati e complementati.
Fulminea entrasti nel profondo,
crescendo nella mia vita: fu tua.
Non ho capito e non ho spiegato,
ho solo mostrato forte mancanza
con scontento arrogante, lascivo.
Avrei dovuto, ma non ho fatto,
or me ne pento, è tardi purtroppo.
Pensieri, speranze e sogni freschi;
polpa di esistenza calda, rosa.
Or hai abbandonato questo sangue,
appaio carcassa scarnificata,
vuoto incolmabile: or ti sogno.
Mente mia s'attorciglia su sè stessa,
cuor si contrae, dolor inespresso.
Ancor non riesco a capacitarmi
d'a ver perso simil tua ricchezza,
per stupidità d'opposti istinti.
deside rio d'affetto tuo pervade,
m'impregna, umido 'l guanciale, freddo;
io caloroso, ora sento 'l gelo.
Tuo pensiero, via lo caccio tremante,
ma m'insegue, nei sogni e nel cuore.
Del senno di poi son piene le fossa,
ora vero come mai chiaro vidi.
Or darei tutto per poter trasmetter
parola, carezza, sorriso, bacio.
In me stesso, resto solo, afflitto.
Lombardi Gabriele
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Memorie
Mutamento
Fotografie al sapore di antica felicità;
la tua voce che mi scaldò l’anima,
ora gelida m’inumidisce attraverso un filmato;
parole dolci hai inciso nella mia anima,
le leggo, le trascrivo, le conservo.
Fui bimbo tenero, amoroso,
che conobbe soffice calor tuo;
mi cambiasti in sincero amante.
Poi il laccio si ruppe lentamente,
cosa ci portò a tanta distanza?
Dolcezza che mi fece innamorare,
affetto che mi legò indelebilmente,
amore che mi manca come ossigeno,
soffoco, senza di te non respiro più
quel fresco tepore d’un viso sfiorato.
Permeasti nella mente fertile,
trovasti caldo concime d'abbraccio.
Or nulla esiste di tutto questo,
solo lontano ricordo tiepido;
in me permani incisa, mutando.
Hai donato ciò che di più grande esiste,
hai trasmesso ciò che ho sempre cercato;
ora non più, non mio, ma concedi ancora,
a chi saprà apprezzarlo,
il tuo dono unico e prezioso.
M'hai conosciuto bimbo cercatore,
m'hai trasformato in dolce compagno;
m'hai lasciato vulnerabil sperduto,
mutando il mio animo gentile
in un uomo dolce, forte, libero.
Lombardi Gabriele
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Lombardi Gabriele
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Tramonto
Un tramonto,
a volte affascinante,
ma a volte malinconico,
non può che chiudere una giorn ata
lasciando spazio al buio e al silenzio.
Una giornata, sperata interminabile,
si è conclusa scemando lentamente;
ma domani un nuovo sole
si leverà alto e lucente,
scaldandomi.
Lombardi Gabriele
La vita
La vita
è una collezione di rare isole di equilibrio,
immerse in un mare di tempo
speso per cercarle.
Lombardi Gabriele
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