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La caduta dei caschi
Test Il nostro test Le nostre prove, svolte in un laboratorio certificato abilitato ai test di omologazione, simulano le condizioni che si creano in seguito a un impatto con materiali diversi in varie condizioni. impatto Abbiamo simulato l’impatto contro il suolo in quattro punti del casco, sia contro una superficie piatta sia ricurva (simula l’urto contro il marciapiedi), anche dopo aver sottoposto i prodotti a temperature estreme (-20°C e +50°C), come prevede la norma. tenuta Abbiamo messo alla prova la tenuta dei sistemi di chiusura e la resistenza del cinturino a forti strappi con diverse prove effettuate sul casco indossato da un manichino. La caduta dei caschi Su 15 modelli jet, ben 8 sono stati bocciati: non garantiscono a sufficienza la sicurezza. E non passano neanche le stesse prove previste per l’omologazione. Vi indichiamo i modelli validi. ulla carta, la legge provvede a garantire la qualità dei caschi da moto messi in commercio. Nella pratica, tra i 15 modelli jet che abbiamo messo alla prova, sottoponendoli a una nutrita serie di prove di laboratorio, più della metà ha dimostrato di non essere all’altezza del suo fondamentale compito: proteggere adeguatamente la testa di chi lo usa. Un aspetto importantissimo, quello della sicurezza di chi va in moto, perché i numeri sono da brividi. Mentre in Italia, nel 2008, i morti complessivi per incidenti stradali sono diminuiti del 7,8%, tra gli utenti delle due ruote sono aumentati del 12,4%. Sotto i 40 anni di età gli incidenti stradali costituiscono attualmente la prima causa di morte e il 28% dei decessi riguarda ragazze e ragazzi sotto i 29 anni. Il S 2 Altroconsumo 000 • xxx 2009 problema interessa, dunque, particolarmente i più giovani: negli ultimi 30 anni in Italia sono morte per incidenti stradali circa 300.000 persone, di cui un terzo aveva un’età compresa tra 15 e 29 anni. Non a caso, il nostro test è stato sostenuto dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale, nell’ambito del progetto “Patto per i giovani”. Il nostro test non boccia solo i caschi: mette sul banco degli imputati anche la procedura che dovrebbe garantire la presenza sul mercato soltanto di caschi sicuri. Infatti i caschi non hanno superato nemmeno le stesse prove previste per ottenere l’omologazione, benché tutti sfoggiassero l’etichetta relativa, del resto indispensabile per legge. Tra quelli che le hanno superate, diversi non passano le ulteriori prove di impatto, non previste dalla proaltroconsumo.it consigli utili ALLACCIARLO BENE È IMPORTANTE, UN ESPERTO LO SA Capita spesso di vederli, sui loro amati motorini, girare per le strade con il casco slacciato. È una stupidaggine da principianti, perché in questo modo la protezione diventa quasi del tutto inutile: al primo urto salta. Un motociclista esperto lo allaccia sempre, e ben stretto. Scegliete un casco della giusta taglia, provandolo in negozio prima dell’acquisto: deve aderire saldamente su tutta la superficie interna, senza fare male. L’imbottitura cederà un po’ con l’uso, quindi attenzione a non sceglierlo troppo largo. Due indicazioni pratiche: non dovete riuscire a far passare il dito tra testa e imbottitura e il casco non deve muoversi se girate la testa rapidamente. Se portate gli occhiali, indossateli durante la prova e verificate che la astine ci stiano senza darvi fastidio. Allacciate sempre bene il casco, 2 stringendo quanto basta (sotto il cinturino deve poter passare solo un dito). Non portate mai il casco slacciato né allacciato male. sempre il casco, anche per 3 Indossate percorsi brevissimi: del resto è quanto prescrive il Codice della Strada, se non lo fate rischiate una multa. 1 Occupatevi periodicamente della pulizia della visiera: se è sporca (o graffiata) riduce la visibilità e crea riflessi di luce fastidiosi. Per pulirla non usate prodotti abrasivi: la soluzione ideale è acqua tiepida con sapone neutro, applicata con un panno morbido. Non usate alcol per pulire la visiera e l’esterno del casco. Se l’interno del casco è estraibile, 5 lavarlo è più semplice: lo si può fare usando acqua tiepida e un sapone neutro. Se l’interno è fisso, potete proteggerlo indossando una calottina copricapo. Un lavaggio in un negozio specializzato costa 20 euro circa. non lo usate, riponete il casco 6 Quando in locali non umidi (no al box o alla cantina), al riparo dal sole e dalla polvere. Soprattutto d’estate, quando il sole picchia, è meglio non lasciarlo a lungo nel bauletto della moto, perché il caldo non gli fa bene. 4 cedura di omologazione, cui li abbiamo sottoposti. Visti i risultati complessivi del test, abbiamo preferito premiare con giudizi migliori i caschi che passano anche le nostre prove aggiuntive, piuttosto che penalizzare troppo severamente quelli che, pur non superando le prove extra, comunque hanno superato quelle previste dallo standard di omologazione. La buona notizia, in un panorama così deludente, è che il test ha identificato diversi modelli che offrono un livello di sicurezza adeguato, superando sia le prove di omologazione sia quelle aggiunte da noi. E non sono neanche sempre i più cari del test. Chiusura automatica a scatto Chiusura automatica con dentatura Chiusura a doppio anello integrali e jet: troppi non passano le prove Ii casco integrale protegge meglio e non sempre è più pesante . C’è anche in versione modulare, che consente di sollevare la mentoniera: per essere utilizzati aperti durante la guida, però, devono avere la doppia omologazione. Promossi senza merito Come per altri prodotti, tenuti ad avere determinate caratteristiche che chi acquista non può valutare da sé, anche i caschi, prima di essere messi sul mercato, devono superare un test di omologazione. Questo significa che devono superare una serie di prove che verificano le loro caratteristiche. Già in passato (vedi il nostro test sui caschi integrali, AC 225, aprile 2009) abbiamo denunciato che le prove previste per ottenere l’omologazione, benché periodicamente aggiornate, non sono sufficientemente severe. In particolare, contestiamo il fatto che i test di impatto limitino la valutazione della resistenza dei caschi in quattro punti specifici (cinque per i caschi integrali), considerati particolarmente delicati: come l’area frontale e la parte superiore della calotta. Questo potrebbe portare i produttori a curare in modo particolare le resistenza solo nei punti dove è previsto il controllo. Per altri tipi di caschi non si procede così: altroconsumo.it Li abbiamo messi alla prova con un test pubblicato su Altroconsumo nel 2009. Su 18 prodotti testati, solo quattro avevano meritato la promozione a pieni voti e quattro erano stati bocciati perché non avevano superato le norme previste per l’omologazione. Avevamo denunciato i risultati al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I modelli scelti per questo test, definiti jet, si distinguono da quelli integrali perché si fermano all’altezza delle mascelle. Non proteggono il mento e sono meno efficaci anche rispetto al viso. Tipicamente sono utilizzati da chi usa motorini o scooter, per esempio per percorrere brevi tragitti cittadini. Per questo, sono tipicamente molto usati dai giovanissimi. xxx 2009 • 000 Altroconsumo 3 Test per esempio per i caschi da bici le prove vengono fatte in zone scelte a caso. Risulta ancora più deludente, dunque, in una situazione di questo tipo, scoprire che più della metà dei campioni non passa neanche le prove previste dalla legge. Che cosa succederebbe se fossero rese più severe? Il test è stato sostenuto dalla fondazione Ania per la sicurezza stradale La nostra voce Abbiamo già denunciato che gli standard di omologazione non sono abbastanza severi. Peggio: questo test mostra che in commercio ci sono caschi che sfoggiano l’etichetta di omologazione senza avere le caratteristiche necessarie per meritarla. E non sono pochi: metà del nostro campione. I cittadini sono dunque privi della garanzia che la legge dovrebbe dare loro quando acquistano un casco. Una pesante responsabilità va ai produttori, che fortunatamente di fronte ai nostri risultati hanno mostrato in alcuni casi un atteggiamento collaborativo. Ma la responsabilità è da condividere anche con le autorità preposte al controllo. Il numero di caschi che sono risultati non sicuri rivela che il problema è frequente, troppo per non far temere che siano presenti notevoli smagliature nelle procedure di controllo della produzione. Abbiamo segnalato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i risultati, con l’invito a provvedere tempestivamente ad accertare che i prodotti in commercio siano conformi e che i processi produttivi siano sotto controllo. Aspettiamo di vedere come si muoverà il Ministero, per valutare se intraprendere altre iniziative, anche giudiziarie, a tutela della sicurezza dei cittadini. Altri punti deboli Cinque modelli sono stati bocciati nel test di scalzamento, che valuta la capacità del casco di restare ben saldo sulla testa in caso di urto e dipende soprattutto Tabella come leggerla Materiale F: fibra; T: termoplastica. Tipo di chiusura : ad: automatica con dentatura; as: automatica a scatto; dd: doppio anello. Assorbimento urti (omologazione) : un voto pessimo indica che il casco non ha superato le prove di impatto previste dalla legge per l’omologazione (standard ECE R22-5). Assorbimento urti (extra): mediocre o pessimo indica che il casco non ha superato le prove di impatto extra non previste dalla legge, ma incluse nel nostro test. Abbiamo premiato i caschi che l’hanno superato (n.t.: non testato) Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso Scalzamento (omologazione): un voto pessimo indica che il casco non ha superato la prova di scalzamento prevista dalla legge per l’omologazione (standard ECE R22-5). RISULTATI • uso con i guanti Prove pratiche di uso (comfort) QUALITA’ GLOBALE (su 100) B C A B A A A C C B B B B 77 1.440 C B A C A A B B B B C B B 71 279 - 349 F dd 1.430 C D A B A A B B C B B B B 68 NOLAN N43 Air 189 - 243 T ad 1.650 C C A B A A B B A B C B B 67 ARAI SZ-F 450 - 510 F dd 1.300 C C A B B A B B D B C B B 61 75 T as 1.200 C C A B A A B C C C B C C 61 249 - 299 F dd 1.290 C D A C A A C B D C A B C 59 X-LITE X-402 NCA J 400 SUOMY Nomad Totale comfort visiera • uso con gli occhiali 1.290 ad • appannamento Totale sicurezza dd T Totale comfort • copre tutta la testa? F 98 - 122 • sicurezza visiera • assorbimento urti (extra) 430 - 439 • tenuta cinturino • assorbimento urti (omologazione) SHOEI J-Wing GREX J2 • prova di scalzamento (omologazione) in euro min-max (gennaio 2010) Peso (grammi) un li sul test e Molti dettag o su vide o.it/ altroconsum o ot m hi sc ca Tipo di chiusura PREZZI CARATTERISTICHE Materiale CASCHI JET Ottimo Qualità buona Buono Accettabile Non comprare Mediocre Pessimo Bocciato AGV Blade 85 - 129 T ad 1.270 E n.t. E C A A E C B B B B B x AIROH Jet 55 s 149 - 160 T ad 1.490 C D E C A A E D B B B B B x CABERG Downtown S 159 - 189 T ad 1.270 C E E C A A E C B C B B B x DAINESE Ergon Jet EV1 239 - 248 T as 1.250 E n.t. A B A A E C B C C C C x DURALEU Pool Special 98 - 100 T as 1.010 E n.t. E C B E E A B C B D C x MDS Venus 69 - 79 T as 1.300 E n.t. A B A A E B C C C C C x PREMIER HELMETS Touring 3 186 - 209 F ad 1.100 C C E B A A E B B B B B B x SHARK RSJ T dd 1.460 E n.t. A C A A E B C B B B B x 4 Altroconsumo 000 • xxx 2009 259 - 320 altroconsumo.it Bocciati AGV Blade AIROH Jet 55 s CABERG Downtown S DAINESE Ergon Jet EV1 DURALEU Pool Special MDS Venus PREMIER HELMETS Touring 3 SHARK RSJ Sul nostro sito altroconsumo.it/caschimoto le foto di tutti i modelli dall’efficacia del cinturino. Buoni invece i risultati che abbiamo ottenuto sul fronte del comfort: un aspetto importante, perché un casco scomodo potrebbe indurre un adolescente a non metterlo o a non allacciarlo, rischiando, oltra alla sicurezza, anche una multa (in entrambi i casi). Il materiale incide solo sul prezzo Il nostro test include sia caschi in fibra sia in materiale termoplastico: i primi godono in generale di una fama migliore, ma i risultati mostrano che dal punto di vista della sicurezza il materiale utilizzato è indifferente. I prodotti del test promossi a pieni voti sono infatti equamente divisi: due caschi in fibra, due in materiale termoplastico. E c’è un casco in fibra tra quelli usciti male dal test, in penultima posizione. Il materiale incide invece, e molto, sul prezzo di acquisto: mentre tra i modelli in termoplastica i più cari non superano quasi mai i 250 euro, la fibra fa schizzare verso l’alto i prezzi, fino a oltre 500 euro. Decisamente non per tutte le tasche. Ma attenzione: spendere una cifra astronomica non è sufficiente a garantirsi la qualità. Benché il casco premiato come Migliore del Test (Shoei) sia anche tra i modelli più cari, l’esorbitante cifra di 510 euro (Arai) non assicura il casco migliore. Al contrario, rispetto a quest’ultimo, Grex, nostro Miglior Acquisto e secondo arrivato sul podio, ottiene una migliore valutazione e ci fa risparmiare fino a 412 euro. La nostra scelta Caschi jet Sul nostro sito altroconsumo.it/caschimoto le foto di tutti i modelli 77 SHOEI J-Wing 430 - 439 euro È il Migliore del Test, supera sia le prove di omologazione sia quelle extra. Decisamente caro, però offre anche la qualità in cui spera chi sceglie di affrontare una spesa così ingente. altroconsumo.it 71 GREX J2 98 - 122 euro In seconda posizione, il nostro Miglior Acquisto supera, anche se meno brillantemente, le prove di omologazione e quelle extra. Il prezzo, vista anche la qualità elevata, è davvero super. 61 NCA J 400 75 euro È vero che la sicurezza non ha prezzo, ma ci sono situazioni in cui il portafoglio non conosce ragioni. Costa poco, la nostra Scelta Conveniente, e protegge bene: solo è un po’ meno comodo da usare. xxx 2009 • 000 Altroconsumo 5