MariSTAeli "Stazione Elicotteri Marina" Luni Ammiraglio di Squadra
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MariSTAeli "Stazione Elicotteri Marina" Luni Ammiraglio di Squadra
MariSTAeli "Stazione Elicotteri Marina" Luni Ammiraglio di Squadra Osservatore Giovanni Fiorini MariSTAeli Luni La base elicotteristica MariSTAeli di Luni si trova a breve distanza da Sarzana (La Spezia) sul litorale ligure di Levante, nel 1999 la base viene intitolata all’Ammiraglio Giovanni Fiorini. La determinazione e la convinzione che ha sempre animato l’opera dell’Ammiraglio di Squadra Osservatore Giovanni Fiorini, possono a buon diritto, farlo considerare come uno dei più accesi fautori dell’Aviazione Navale nazionale ed in particolare il "propulsore" della componente elicotteristica. Capitano di lungo corso, sin dai primi anni della sua carriera dimostra la vocazione aeronautica conseguendo, nel 1935, il brevetto di "Osservatore" per poi essere impiegato presso le varie Squadriglie idrovolanti. Sempre in qualità di Ufficiale Osservatore ha preso parte alla Seconda Guerra Mondiale, cadendo prigioniero nell’aprile del 1941, dopo aver meritato, nel breve periodo precedente, una medaglia di bronzo e una d’argento al Valor Militare per l’eccezionale dedizione al dovere e lo spirito di abnegazione dimostrati. Dopo un periodo di comando navale su una silurante, ritorna ad occuparsi di aviazione presso il Raggruppamento Bombardieri e le scuole di Guidonia in qualità di Coadiuvatore ai corsi di Osservazione Area. Nel 1950 gli viene conferito il brevetto di specializzazione Superiore in "Aeronautica” (caratteristica O.S.), mentre dopo un altro periodo di comando navale, ricopre l’incarico di Capo servizio Cooperazione Aerea di CINCNAV. Nei primi anni 60, in qualità di Comandante del Centro Addestramento Anti-Som, dà un forte impulso allo studio di nuove tattiche e procedure per l’impiego dell’elicottero in ruolo A/S (Antisom), ruolo in cui crede fermamente sia come vettore d’arma che come unità idonea per la ricerca autonoma sia da terra che da bordo. Negli ultimi anni della sua carriera fu impiegato allo Stato Maggiore, dove con appassionata ed efficace opera, fu l’ideatore del costituendo Ispettorato Elicotteri della Marina, che accentrava tutte le responsabilità tecnico-logistiche ed addestrative derivanti dall’esercizio degli aeromobili. Dal 1964 al 1973, nell’incarico di Capo dell’Ispettorato Elicotteri, è stato tenace promotore e realizzatore di MariSTAeli Luni, è grazie al suo impegno in prima persona, dall’ufficio romano e mediante frequenti sopralluoghi, che la Base è stata realizzata con disegno estremamente funzionale e razionale pienamente idoneo a supportare le esigenze di una moderna componente elicotteri. La Stazione Elicotteri di Luni dipende dal COMFORAER (Comando delle Forze Aeree) che a sua volta dipende dal CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale). Dal COMFORAER dipende il Comando di MariSTAeli Luni come anche le altre basi di Grottaglie e Catania Fontanarossa, il Comando delle Forze Aeree della Marina Militare COMFORAER è stato costituito formalmente il 1 gennaio 2000 e poco più di cinque anni dopo, il 10 Giugno 2005, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha consegnato all’alto Comando la Bandiera di Guerra, COMFORAER ha come compito prioritario la gestione delle Basi Aeree e dei Gruppi di volo dipendenti da esse, con l’obbiettivo di assicurare alla flotta navale aeromobili, equipaggi e personale specialistico addestrato e preparato, unitamente al necessario supporto tecnico-logistico. COMFORAER inoltre è sinonimo di una Forza competitiva a livello europeo sia per qualità che per continuità di efficienza (16000 ore di volo annue, 75% di efficienza media degli aeromobili) che operando prevalentemente da bordo delle Unità Navali per l’impiego sul mare e dal mare, le varie componenti hanno saputo distinguersi nei vari teatri operativi e in tutti i contesti nazionali e internazionali a cui hanno preso parte. Nel corso di tali attività elicotteri e aerei della Marina Militare, soprattutto in ragione della versatilità e polivalenza d’impiego, efficienza e prontezza, si sono rivelati strumenti efficaci e insostituibili nel fornire assistenza e difesa alle unità navali in mare e alle truppe di terra, a favore della collettività nazionale ed internazionale. In particolare, nell’ambito nazionale, tali equipaggi e mezzi delle Forze Aeree della Marina Militare svolgono compiti d’istituto a sostegno delle differenziate esigenze peculiari della Squadra Navale (sorveglianza sul mare, impiego nella lotta antisommergibile e antinave, supporto alla guerra elettronica, impiego in supporto alle operazioni anfibie e alle attività delle Forze Speciali), prendono parte alle operazioni di ricerca e soccorso, concorrono alla lotta contro gli incendi boschivi, partecipano agli interventi per pubbliche calamità e fanno fronte a tutti i tipi di emergenza nei quali si renda necessario il loro impiego. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, si è evidenziato un impegno crescente nell’ambito del controllo antimmigrazione clandestina e della vigilanza sulla pesca. In tale contesto, svolgono attività sia da bordo delle unità in pattugliamento, sia dalle Basi di Catania e Grottaglie, garantendo anche la ricerca e il soccorso in mare. Il Comando di Luni è retto da un Ufficiale Superiore di norma con il grado di Capitano di Vascello. Da questi dipendono il Primo Gruppo Elicotteri (Grupelicot Uno) dotato di elicotteri AgustaWestland EH 101 nelle versioni ASW/ASuW, HEW, UTI/ASH, ed il Quinto Gruppo Elicotteri (Grupelicot cinque) dotato di elicotteri Agusta Bell 212ASW/ASuW. Inoltre all’interno della Base si trova anche il Centro Sperimentale Aeromarittimo (C.S.A.) che dipende direttamente dal 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina. MariSTAeli Luni è una base che ha sempre avuto una forte vocazione marittima dovuta proprio alla sua vicinanza ad una zona altamente strategica del mediterraneo con la base navale della Marina Militare Italiana di La Spezia, sede del COMSQUAFR 2 (Comando Squadra Fregate) ed il presidio del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN), dislocato nei comprensori del Varignano, di Santa Maria e Punta della Castagna, tre piccoli promontori contigui della costa occidentale del Golfo di La Spezia, a meno di 30 chilometri di distanza dalla MariSTAeli. Un altro fattore importante che ha plasmato negli anni la Base di Luni è la vicinanza al polo industriale dell’Italia settentrionale, ed alle industrie che producono sistemi militari distribuite tra Lombardia, Piemonte e Liguria. Tale vicinanza ha permesso negli anni di sviluppare stretti rapporti di collaborazione con l’industria militare nazionale. Questa è stata una delle ragioni principali per le quali è stata scelta Luni come sede del C.S.A. La base militare è dotata di una pista lunga 1000 metri con orientamento 18/36 e di una piazzola elicotteri asservite da altre due piccole piste orientate 14/32 e 05/23, in totale il complesso si estende su circa 450.000 Mq di terreno contenuti all’interno di un perimetro dallo sviluppo di 3Km. All’interno della base ci sono tutti i servizi tecnici/operativi per permetterne il corretto funzionamento, ne elenchiamo alcuni di importanza rilevante: -Il “Simulatore di ammaraggio forzato” denominato Helo Dunker. Si tratta di un Centro di addestramento Aeromarittimo, il cui compito primario è preparare gli equipaggi di volo alla fuoriuscita in emergenza da un aeromobile ammarato. Tale struttura rappresenta uno strumento di notevole efficacia ed importanza per la sicurezza delle operazioni di volo sul mare, più avanti gli dedicheremo un ampio capitolo dell’articolo. -Un simulatore Full Crew Mission Simulator (FCMS) dell’elicottero EH101 (Versione ASuW/ASW) in forza alla Marina Militare. L’impianto in fase di prossima realizzazione con una previsione di inizio attività nel 2010, il simulatore permetterà l’addestramento dell’intero equipaggio (piloti ed operatori) all’impiego del mezzo e allo svolgimento delle varie missioni. Tutti questi servizi hanno a disposizione molteplici strutture di vario tipo, tra di esse ci sono cinque grossi hangar che permettono il ricovero di tutti gli elicotteri, alcuni hangar sono attrezzati per svolgere attività di manutenzione. La base idealmente è divisa in due aree: una operativa con i due Gruppi volo ed i relativi hangar, ed un’area logistica di supporto. La Base è ottimamente inserita nella realtà locale e rappresenta con i suoi oltre 700 uomini e donne una delle più significative risorse sul territorio circostante. Comandante L’attuale Comandante della Stazione Elicotteri di Luni è il Capitano di Vascello Renato Battelli, egli ha preso il Comando della base nell’ottobre del 2007, dopo esser stato per alcuni mesi Comandante in 2^. Nato a Massa il 18 ottobre del 1958 ha completato il Corso Normale di Stato Maggiore presso l’Accademia Navale di Livorno nel 1983, subito dopo ha frequentato il corso di pilotaggio per aeromobili ed elicotteri presso le scuole di volo della Marina degli Stati Uniti conseguendo nel 1985 il brevetto di Naval Aviator. Al rientro in Italia ha trascorso un periodo presso il 4°Gruppo Elicotteri di Grottaglie, mentre nel 1987 è stato imbarcato come Ufficiale Pilota sulle Unità della Squadra Navale dove ha ricoperto gli incarichi di Capo Reparto Volo della Fregata Lupo e Capo Servizio Volo delle Fregate Alpino e Grecale. Nel 1991 promosso a Tenente di Vascello ha comandato il Cacciamine Cedro e quindi dall’ottobre del 1992, nuovamente impiegato quale Pilota a bordo delle Unità della Squadra Navale con gli incarichi di Capo Servizio Volo dei Cacciatorpedinieri Ardito, Audace e Capo Servizio Volo della 1^ Divisione Navale. Nel 1996 è stato trasferito presso il 1°Gruppo Elicotteri di Luni dove ha ricoperto gli incarichi di Capo Ufficio Operazioni, Comandante in 2^ e dal settembre 2000 all’ottobre 2002 come Comandante del Grupelicot. Terminato l’incarico a Luni Battelli viene trasferito al 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore della Marina dove, svolge l’incarico di Capo del 4° Ufficio Personale ed Esercizio del Volo, qui vi rimane fino al giugno 2006 per poi ritornare a MariSTAeli Luni. Il Capitano di Vascello inoltre è insignito delle seguenti onorificenze: - Croce di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI); - Medaglia di Bronzo per Lungo Comando (10 anni); - Croce d’oro per anzianità di servizio (25 anni) - Medaglia d’oro per lunga navigazione aerea (20 anni); - Distintivo Dorato per Attività nei Reparti Aerei M.M; - Medaglia d’onore per lunga navigazione di terzo grado (10 anni); - Medaglia nato Sharp Guard — Marittime Monitor per le operazioni nella ex — Iugoslavia; - Medaglia WEU per le operazioni in Ex-Yugoslavia; - Croce commemorativa per la missione militare di pace a Timor Est; - Medaglia commemorativa per la missione in Golfo Persico. Oltre alle onorificenze Battelli ha al suo attivo più di dieci anni di imbarco e più di 3000 ore di volo ed ha partecipato alle maggiori operazioni che, in questi ultimi anni, hanno impegnato la Marina Militare sullo scacchiere internazionale. Helo Dunker Si tratta di un Centro di addestramento Aeromarittimo, il cui compito primario è preparare gli equipaggi di volo alla fuoriuscita in emergenza da un aeromobile ammarato. Il “Simulatore di ammaraggio forzato” denominato appunto Helo Dunker, viene inoltre utilizzato per il mantenimento delle capacità operative dagli Operatori Recupero Naufraghi della Marina Militare e della Guardia Costiera e per l’addestramento specifico al recupero di un elicottero ammarato per tutti i subacquei delle Forze Armate e dei Corpi di Polizia. Si compone di una struttura attrezzata, con una piscina profonda 5 metri, lunga 25 e larga 12, al suo interno, tramite un argano dedicato, viene ammainato un simulacro il quale riproduce la carlinga di un elicottero, alle estremità, due postazioni specifiche per piloti e al suo interno otto postazioni per l’equipaggio. La simulazione consiste nella fuoriuscita dal simulacro in tre distinte condizioni di ammaraggio: -Prepianificato, dove l’elicottero ammara sotto il controllo del pilota. -Prepianificato, con capovolgimento dell’elicottero dopo l’affondamento. -Immediato, quando l’equipaggio non ha il tempo di prepararsi all’evento. In caso di ammaraggio, questo tipo di addestramento risulta molto efficace sia dal punto di vista pratico che psicologico. Apprezzamenti in merito pervengono quotidianamente da tutto il personale frequentatore, ma i ringraziamenti ottenuti dagli equipaggi che hanno vissuto un reale ammaraggio forzato conferiscono una importanza indiscutibile su tutta l’attività svolta dall’attività Helo Dunker. La Marina Militare ha adottato questo tipo di addestramento sin dalla prima acquisizione degli elicotteri, in passato con il Dilbert Dunker (più specifico per aeromobili), e dal 1991 con entrambi, acquisendo nel tempo un notevole Know How. Da circa un decennio la sezione Helo Dunker di Luni provvede a fornire corsi addestrativi per gli equipaggi di volo di tutte le Forze Armate, altri corpi dello stato, personale medico della Marina Militare e personale di Forze Armate estere quali ellenici, albanesi e maltesi. L’impianto, unico nel suo genere in ambito militare e di notevole importanza per il ruolo che svolge, viene utilizzato da circa 1000 frequentatori l’anno, impegnando quotidianamente strutture, personale istruttore e di supporto. Il personale che gestisce la struttura, proviene dalla Componente Aeronavale ed è in possesso di brevetto subacqueo, di assistente bagnante e qualifica di istruttore. I corsi si articolano su quattro giornate per gli equipaggi che impiegano l’autorespiratore, tre per i corsi interamente in apnea ed una sola giornata per l’attività di mantenimento. L’attività svolta si suddivide in corsi per il conseguimento della prima abilitazione ed attività dedita al mantenimento periodico. Oltre l’addestramento in cabina e l’addestramento al nuoto con vestizione completa, il corso prevede: teoria per le immersioni in acque poco profonde, tecniche di abbandono da un velivolo ammarato, apprendimento delle tecniche relative alla sopravvivenza in mare, illustrazione e impiego dei dispositivi in dotazione per la segnalazione in mare. C.S.A. Centro Sperimentazione Aeromarittimo Il C.S.A. (Centro Sperimentazione Aeromarittimo) è stato costituito il primo gennaio del 2006, non come nuovo ente ma rappresenta l’evoluzione del preesistente Gruppo di Lavoro EH 101, Gruppo di lavoro costituito nel 1996 che aveva il compito di seguire il completamento del programma di sviluppo dell’elicottero e la conseguente qualificazione del sistema di missione e dei sensori integrati, inoltre doveva definire le predisposizioni per l’ingresso in servizio e curare la transizione dei nuovi equipaggi. La struttura originale era composta solo da tre Ufficiali e due Sottoufficiali, inoltre situazione singolare il Gruppo di Lavoro aveva ricevuto un mandato a tempo che avrebbe dovuto concludersi con l’evasione dei compiti assegnati: evidentemente il lavoro svolto a messo in luce la sua importanza tanto che l’organico del centro è stato portato a 17 unità. Il CSA si contraddistingue come ente autonomo, anche se logisticamente è collocato all’interno della MariSTAeli di Luni, esso dipende direttamente dal 2° Ufficio del 6° Reparto Aeromobili alle dipendenze dello Stato Maggiore Marina, l’attuale Comandante del Centro è il Capitano di Fregata Paolo Gregoretti, il quale con notevole professionalità mi ha illustrato sulle attività passate e presenti del Reparto. Gregoretti è un pilota collaudatore con abilitazione conseguita presso la U.S. Naval Test Pilot School di Patuxent River (USA); classe 1970, ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno dal 1989 al 2003 conseguendo il grado di Guardiamarina. Dopo una carriera ricca di impegni, svolgendo anche alcune missioni operative all’estero nel 2007-2008 consegue il suddetto brevetto, al suo attivo Gregoretti ha oltre 2000 ore di volo su una moltitudine di velivoli tra i quali: T 38, F 18, T 44, T 34, T 6, C 12, P 3, U 6A, B 25, SH 60B, UH 60A, AB 212, NH 90, EH 101, TH 6, OH 58, CH 47, MD 902, A 109, S 58 Choctaw e Gazelle. Il Centro allo stato attuale opera con lo scopo di condurre le attività di studio, valutazione operativa degli elicotteri e dei sistemi relativi allo specifico impiego marittimo degli elicotteri della Forza Armata. Questo ruolo viene messo in pratica seguendo una serie di attività che andiamo ad elencare: - partecipazione ai gruppi di lavoro nazionali/internazionali per lo sviluppo, la standardizzazione e lo scambio di informazioni sugli aeromobili “navali” e relativi materiali. - partecipazione ed esecuzione delle attività volte a definire i limiti di impiego degli elicotteri a bordo delle Unità Navali denominate SHOL (Ship Helicopter Operation Limitation). - elaborazioni dei requisiti operativi per i nuovi aeromobili e dei sistemi imbarcati. - pianificazione ed effettuazione della valutazione operativa dei nuovi elicotteri e relativi sistemi, con lo scopo di verificarne e determinarne l’efficacia e la rispondenza dei requisiti operativi. - conduzione di attività di studio, verifica e valutazione tecnico-operativa dei sistemi di Autoprotezione e di Guerra Elettronica imbarcati sui velivoli. - conduzione delle campagne di validazione e ottimizzazione in poligono dei programmi di lancio delle contromisure per la protezione degli elicotteri. Per rendere ancor meglio l’idea sulle attività principali svolte dal CSA ricordiamo il supporto per le attività di integrazione del Missile Marte MK 2S, del Radar Early Warning HEW e del Sonar Helras sull’EH 101, mentre sempre sul medesimo velivolo ci sono state anche le valutazioni tecnico/operative sui sistemi per trasmissione/ricezione dati provenienti da sensori Video Data Link e la valutazione qualitativa del Sistema di Pianifazione/Analisi Missione (MPAS). Mentre sempre rimanendo in ambito EH 101 le attività che coinvolgono oggi il personale del CSA vedono la valutazione dei sistemi di missione in configurazione ASH 2°lotto, l’ottimizzazione per le missioni di supporto agli Incursori della Marina, il supporto per lo sviluppo del nuovo Simulatore Full Crew Mission Simulator e l’integrazione del mitragliatore GAU 19/A da 12,7 mm. Un’importante attività del CSA che merita un piccolo approfondimento è quella denominata SHOL (Ship Helicopter Operation Limitation) dove attraverso l’esecuzione di un piano di prove vengono eseguiti dai piloti collaudatori i test per determinare i limiti d’impiego di un determinato elicottero (AB 212, EH 101, etc…) su una specifica Unità Navale; questo processo consente di definire, ad esempio, i limiti del vento relativo e dello sbandamento piattaforma (rollio e beccheggio della Nave) per l’effettuazione di operazioni di decollo ed appontaggio. Questi sono in sintesi i compiti del CSA che valgono sia per i programmi in fase di attuazione sia per i programmi futuri, tanto per intenderci sull’EH 101, inteso come programma ormai in fase di completamento, sono stati consegnati 21 dei 22 elicotteri ordinati, e per quanto riguarda il futuro ormai si appresta ad operare a pieno regime sul nuovo NH 90, nuovo programma che vede il CSA come consulente per la definizione dei programmi addestrativi degli equipaggi di volo, in supporto alla casa costruttrice per l’attività di sviluppo del sistema di missione nella versione NFH 90, in particolare per l’AFSC per il Sonar, per le Boe sonore, per il Radar, per il Data Link e per i sistemi di identificazione IFF, ed infine il concorso nelle elaborazioni delle pubblicazioni tecniche. Storia L’aeroporto di Luni Sarzana sorge sul vecchio campo di aviazione militare, costruito nel 1918 è intitolato al Sergente Maggiore pilota Bartolomeo Arrigoni, eroe della Prima Guerra Mondiale. Dal 1918 il campo è stato impiegato in un susseguirsi di eventi storici e bellici legati all’aviazione militare e civile. Per ricordarne alcuni, citiamo il 1940, con l’inizio delle attività belliche della Seconda Guerra Mondiale quando operò il 24°Gruppo Caccia, passando poi per il 1941 quando fu la sede della 385^ Squadriglia Caccia Notturni, mentre verso la fine del conflitto venne rischierato l’8°Gruppo del 2°Stormo che, rientrato in Italia dall’Africa Settentrionale, fu rischierato prima a Villanova di Alberga e poi a Sarzana. Dotato di vecchi Macchi MC.200, il Reparto, assicurò i servizi di allarme e la protezione aerea della città di La Spezia, allora sede strategica della Regia Marina. Al termine del conflitto, un susseguirsi di eventi hanno legato l’aeroporto alla storia dell’Aviazione Navale, con le varie componenti aeronautiche che si sono succedute. Agli inizi degli anni ’60 prende forma l’idea di costruire la Stazione Elicotteri Marina Militare, oggi intitolata all’Ammiraglio Giovanni Fiorini. I lavori per la costruzione della Stazione Elicotteri di Luni-Sarzana iniziano il primo settembre del 1967, lavori che vengono svolti sotto la responsabilità della Direzione Demanio della Seconda Regione Aerea, il punto di partenza della futura MariSTAeli Luni è il vecchio aeroporto di Sarzana, allora sotto giurisdizione dell’Aeronautica Militare. Il 31 marzo del 1973 su ordine dello Stato Maggiore dell’Aeronautica viene disciolto il Comando Aeroporto (costituito nel 1969), all’epoca dislocato ove oggi ha la sede la Base Aeromobili della Guardia Costiera, e contemporaneamente costituito il distaccamento A.M. di Sarzana-Luni che è inserito nell’organigramma dell’Alto Comando della Squadra Aerea con base a Centocelle (Roma), gerarchicamente e logisticamente dipende dalla 46^Brigata Aerea di Pisa. I compiti del distaccamento consistono nella fornitura di servizi di navigazione aerea (TWR/ARO-UIV/METEO/TLC) al traffico aereo militare e civile autorizzato. Dopo questa piccola divagazione sulle origini della base pre Marina Militare arriviamo al primo di novembre del 1968 quando ufficialmente viene costituito il comando della Stazione Elicotteri Luni, la necessità di avere una base di appoggio alla vicina Base Navale di La Spezia ha spinto lo Stato Maggiore ad investire su Luni, necessità che sono state comuni per tutte le Stazioni MariSTAeli e MariSTAer. Il 21 ottobre del 1969 vengono trasferiti a Luni direttamente da Catania i primi due elicotteri AB 47J destinati al nascente 5°Gruppo Elicotteri, dopo pochi giorni con tre ufficiali piloti, un ufficiale tecnico ed una ventina di specialisti il Gruppo viene costituito ufficialmente, mentre bisogna aspettare a metà novembre del medesimo anno per l’inizio delle operazioni aree, nel frattempo la flotta si era arricchita di altri due AB 47 nella versione G e tre SH 34G/J Seabat. Il compito a cui deve assolvere la base è il supporto tecnico/operativo ai velivoli imbarcati sulle navi che ormeggiano nel vicino porto spezzino, mentre l’arrivo dei Seabat delinea quello che sarà uno dei compiti peculiari della futura base nel contesto odierno, l’aerocooperazione con il COMSUBIN e l’allora Battaglione San Marco, l’SH 34G/J nato come elicottero ASW (Anti Submarine Warfare) all’arrivo a Luni era ormai obsoleto in quel ruolo quindi venne deciso di utilizzarlo sino alla data del suo ritiro avvenuta nel 1979 come ASH (Amphibious Support Helicopter), per lo sviluppo di questa specialità venne anche modificata la poppa della nave Bafile per poter imbarcare due SH 34J. Un’altra tappa fondamentale per Luni è il 1971 quando viene trasferito da Catania Fontanarossa il 1°Gruppo Elicotteri e come dotazione riceve 24 nuovi SH 3D Sea King. Luni oltre a fornire supporto alla vicina base navale comincia a farsi una propria identità personale caratterizzata dal ruolo di polo logistico e tecnologico per la sua vicinanza alle industrie del nord Italia e nel ruolo di supporto alle forze speciali della Marina Militare, ruoli che vediamo nel dettaglio con lo sviluppo delle sezioni dedicate al CSA ed ai Grupelicot. L'autore desidera ringraziare il C.V. Battelli, C.F. Buralli, C.F. Bindi, C.F. Livraghi, C.F. Gregoretti, C.C. DeLuisa, C.C. Diana, LT. Bronzina e LT. Carandente. Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio Stampa dello Stato Maggiore Marina Militare a Roma Foto e Testo di Giorgio Ciarini Luglio 2009