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MariSTAeli "Stazione Elicotteri Marina" Luni Ammiraglio di Squadra

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MariSTAeli "Stazione Elicotteri Marina" Luni Ammiraglio di Squadra
MariSTAeli
"Stazione
Elicotteri
Marina"
Luni
Ammiraglio
di
Squadra
Osservatore
Giovanni
Fiorini
MariSTAeli Luni
La base elicotteristica MariSTAeli di Luni si trova a breve distanza da Sarzana (La
Spezia) sul litorale ligure di Levante, nel 1999 la base viene intitolata all’Ammiraglio
Giovanni Fiorini.
La determinazione e la convinzione che ha sempre animato l’opera dell’Ammiraglio di
Squadra Osservatore Giovanni Fiorini, possono a buon diritto, farlo considerare come
uno dei più accesi fautori dell’Aviazione Navale nazionale ed in particolare il
"propulsore" della componente elicotteristica.
Capitano di lungo corso, sin dai primi anni della sua carriera dimostra la vocazione
aeronautica conseguendo, nel 1935, il brevetto di "Osservatore" per poi essere
impiegato presso le varie Squadriglie idrovolanti.
Sempre in qualità di Ufficiale Osservatore ha preso parte alla Seconda Guerra
Mondiale, cadendo prigioniero nell’aprile del 1941, dopo aver meritato, nel breve
periodo precedente, una medaglia di bronzo e una d’argento al Valor Militare per
l’eccezionale dedizione al dovere e lo spirito di abnegazione dimostrati.
Dopo un periodo di comando navale su una silurante, ritorna ad occuparsi di aviazione
presso il Raggruppamento Bombardieri e le scuole di Guidonia in qualità di
Coadiuvatore ai corsi di Osservazione Area.
Nel 1950 gli viene conferito il brevetto di specializzazione Superiore in "Aeronautica”
(caratteristica O.S.), mentre dopo un altro periodo di comando navale, ricopre
l’incarico di Capo servizio Cooperazione Aerea di CINCNAV.
Nei primi anni 60, in qualità di Comandante del Centro Addestramento Anti-Som, dà
un forte impulso allo studio di nuove tattiche e procedure per l’impiego dell’elicottero in
ruolo A/S (Antisom), ruolo in cui crede fermamente sia come vettore d’arma che come
unità idonea per la ricerca autonoma sia da terra che da bordo.
Negli ultimi anni della sua carriera fu impiegato allo Stato Maggiore, dove con
appassionata ed efficace opera, fu l’ideatore del costituendo Ispettorato Elicotteri della
Marina, che accentrava tutte le responsabilità tecnico-logistiche ed addestrative
derivanti dall’esercizio degli aeromobili.
Dal 1964 al 1973, nell’incarico di Capo dell’Ispettorato Elicotteri, è stato tenace
promotore e realizzatore di MariSTAeli Luni, è grazie al suo impegno in prima
persona, dall’ufficio romano e mediante frequenti sopralluoghi, che la Base è stata
realizzata con disegno estremamente funzionale e razionale pienamente idoneo a
supportare le esigenze di una moderna componente elicotteri.
La Stazione Elicotteri di Luni dipende dal COMFORAER (Comando delle Forze Aeree) che
a sua volta dipende dal CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale).
Dal COMFORAER dipende il Comando di MariSTAeli Luni come anche le altre basi di
Grottaglie e Catania Fontanarossa, il Comando delle Forze Aeree della Marina Militare
COMFORAER è stato costituito formalmente il 1 gennaio 2000 e poco più di cinque anni
dopo, il 10 Giugno 2005, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha
consegnato all’alto Comando la Bandiera di Guerra, COMFORAER ha come compito
prioritario la gestione delle Basi Aeree e dei Gruppi di volo dipendenti da esse, con
l’obbiettivo di assicurare alla flotta navale aeromobili, equipaggi e personale specialistico
addestrato e preparato, unitamente al necessario supporto tecnico-logistico.
COMFORAER inoltre è sinonimo di una Forza competitiva a livello europeo sia per qualità
che per continuità di efficienza (16000 ore di volo annue, 75% di efficienza media degli
aeromobili) che operando prevalentemente da bordo delle Unità Navali per l’impiego sul
mare e dal mare, le varie componenti hanno saputo distinguersi nei vari teatri operativi e in
tutti i contesti nazionali e internazionali a cui hanno preso parte.
Nel corso di tali attività elicotteri e aerei della Marina Militare, soprattutto in ragione della
versatilità e polivalenza d’impiego, efficienza e prontezza, si sono rivelati strumenti efficaci
e insostituibili nel fornire assistenza e difesa alle unità navali in mare e alle truppe di terra,
a favore della collettività nazionale ed internazionale.
In particolare, nell’ambito nazionale, tali equipaggi e mezzi delle Forze Aeree della Marina
Militare svolgono compiti d’istituto a sostegno delle differenziate esigenze peculiari della
Squadra Navale (sorveglianza sul mare, impiego nella lotta antisommergibile e antinave,
supporto alla guerra elettronica, impiego in supporto alle operazioni anfibie e alle attività
delle Forze Speciali), prendono parte alle operazioni di ricerca e soccorso, concorrono alla
lotta contro gli incendi boschivi, partecipano agli interventi per pubbliche calamità e fanno
fronte a tutti i tipi di emergenza nei quali si renda necessario il loro impiego.
Nel corso degli ultimi anni, inoltre, si è evidenziato un impegno crescente nell’ambito del
controllo antimmigrazione clandestina e della vigilanza sulla pesca. In tale contesto,
svolgono attività sia da bordo delle unità in pattugliamento, sia dalle Basi di Catania e
Grottaglie, garantendo anche la ricerca e il soccorso in mare.
Il Comando di Luni è retto da un Ufficiale Superiore di norma con il grado di Capitano di
Vascello. Da questi dipendono il Primo Gruppo Elicotteri (Grupelicot Uno) dotato di
elicotteri AgustaWestland EH 101 nelle versioni ASW/ASuW, HEW, UTI/ASH, ed il Quinto
Gruppo Elicotteri (Grupelicot cinque) dotato di elicotteri Agusta Bell 212ASW/ASuW.
Inoltre all’interno della Base si trova anche il Centro Sperimentale Aeromarittimo (C.S.A.)
che dipende direttamente dal 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina.
MariSTAeli Luni è una base che ha sempre avuto una forte vocazione marittima dovuta
proprio alla sua vicinanza ad una zona altamente strategica del mediterraneo con la base
navale della Marina Militare Italiana di La Spezia, sede del COMSQUAFR 2 (Comando
Squadra Fregate) ed il presidio del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN),
dislocato nei comprensori del Varignano, di Santa Maria e Punta della Castagna, tre piccoli
promontori contigui della costa occidentale del Golfo di La Spezia, a meno di 30 chilometri
di distanza dalla MariSTAeli. Un altro fattore importante che ha plasmato negli anni la Base
di Luni è la vicinanza al polo industriale dell’Italia settentrionale, ed alle industrie che
producono sistemi militari distribuite tra Lombardia, Piemonte e Liguria. Tale vicinanza ha
permesso negli anni di sviluppare stretti rapporti di collaborazione con l’industria militare
nazionale. Questa è stata una delle ragioni principali per le quali è stata scelta Luni come
sede del C.S.A.
La base militare è dotata di una pista lunga 1000 metri con orientamento 18/36 e di una
piazzola elicotteri asservite da altre due piccole piste orientate 14/32 e 05/23, in totale il
complesso si estende su circa 450.000 Mq di terreno contenuti all’interno di un perimetro
dallo sviluppo di 3Km. All’interno della base ci sono tutti i servizi tecnici/operativi per
permetterne il corretto funzionamento, ne elenchiamo alcuni di importanza rilevante:
-Il “Simulatore di ammaraggio forzato” denominato Helo Dunker. Si tratta di un Centro di
addestramento Aeromarittimo, il cui compito primario è preparare gli equipaggi di volo alla
fuoriuscita in emergenza da un aeromobile ammarato. Tale struttura rappresenta uno
strumento di notevole efficacia ed importanza per la sicurezza delle operazioni di volo sul
mare, più avanti gli dedicheremo un ampio capitolo dell’articolo.
-Un simulatore Full Crew Mission Simulator (FCMS) dell’elicottero EH101 (Versione
ASuW/ASW) in forza alla Marina Militare. L’impianto in fase di prossima realizzazione con
una previsione di inizio attività nel 2010, il simulatore permetterà l’addestramento
dell’intero equipaggio (piloti ed operatori) all’impiego del mezzo e allo svolgimento delle
varie missioni.
Tutti questi servizi hanno a disposizione molteplici strutture di vario tipo, tra di esse ci sono
cinque grossi hangar che permettono il ricovero di tutti gli elicotteri, alcuni hangar sono
attrezzati per svolgere attività di manutenzione. La base idealmente è divisa in due aree:
una operativa con i due Gruppi volo ed i relativi hangar, ed un’area logistica di supporto.
La Base è ottimamente inserita nella realtà locale e rappresenta con i suoi oltre 700 uomini
e donne una delle più significative risorse sul territorio circostante.
Comandante
L’attuale Comandante della Stazione Elicotteri di Luni è il Capitano di Vascello Renato
Battelli, egli ha preso il Comando della base nell’ottobre del 2007, dopo esser stato per
alcuni mesi Comandante in 2^.
Nato a Massa il 18 ottobre del 1958 ha completato il Corso Normale di Stato Maggiore
presso l’Accademia Navale di Livorno nel 1983, subito dopo ha frequentato il corso di
pilotaggio per aeromobili ed elicotteri presso le scuole di volo della Marina degli Stati Uniti
conseguendo nel 1985 il brevetto di Naval Aviator.
Al rientro in Italia ha trascorso un periodo presso il 4°Gruppo Elicotteri di Grottaglie,
mentre nel 1987 è stato imbarcato come Ufficiale Pilota sulle Unità della Squadra Navale
dove ha ricoperto gli incarichi di Capo Reparto Volo della Fregata Lupo e Capo Servizio
Volo delle Fregate Alpino e Grecale.
Nel 1991 promosso a Tenente di Vascello ha comandato il Cacciamine Cedro e quindi
dall’ottobre del 1992, nuovamente impiegato quale Pilota a bordo delle Unità della
Squadra Navale con gli incarichi di Capo Servizio Volo dei Cacciatorpedinieri Ardito,
Audace e Capo Servizio Volo della 1^ Divisione Navale.
Nel 1996 è stato trasferito presso il 1°Gruppo Elicotteri di Luni dove ha ricoperto gli
incarichi di Capo Ufficio Operazioni, Comandante in 2^ e dal settembre 2000 all’ottobre
2002 come Comandante del Grupelicot.
Terminato l’incarico a Luni Battelli viene trasferito al 6° Reparto Aeromobili dello Stato
Maggiore della Marina dove, svolge l’incarico di Capo del 4° Ufficio Personale ed
Esercizio del Volo, qui vi rimane fino al giugno 2006 per poi ritornare a MariSTAeli Luni.
Il Capitano di Vascello inoltre è insignito delle seguenti onorificenze:
- Croce di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI);
- Medaglia di Bronzo per Lungo Comando (10 anni);
- Croce d’oro per anzianità di servizio (25 anni)
- Medaglia d’oro per lunga navigazione aerea (20 anni);
- Distintivo Dorato per Attività nei Reparti Aerei M.M;
- Medaglia d’onore per lunga navigazione di terzo grado (10 anni);
- Medaglia nato Sharp Guard — Marittime Monitor per le operazioni nella ex —
Iugoslavia;
- Medaglia WEU per le operazioni in Ex-Yugoslavia;
- Croce commemorativa per la missione militare di pace a Timor Est;
- Medaglia commemorativa per la missione in Golfo Persico.
Oltre alle onorificenze Battelli ha al suo attivo più di dieci anni di imbarco e più di 3000 ore
di volo ed ha partecipato alle maggiori operazioni che, in questi ultimi anni, hanno
impegnato la Marina Militare sullo scacchiere internazionale.
Helo Dunker
Si tratta di un Centro di addestramento Aeromarittimo, il cui compito primario è preparare
gli equipaggi di volo alla fuoriuscita in emergenza da un aeromobile ammarato. Il
“Simulatore di ammaraggio forzato” denominato appunto Helo Dunker, viene inoltre
utilizzato per il mantenimento delle capacità operative dagli Operatori Recupero Naufraghi
della Marina Militare e della Guardia Costiera e per l’addestramento specifico al recupero
di un elicottero ammarato per tutti i subacquei delle Forze Armate e dei Corpi di Polizia.
Si compone di una struttura attrezzata, con una piscina profonda 5 metri, lunga 25 e larga
12, al suo interno, tramite un argano dedicato, viene ammainato un simulacro il quale
riproduce la carlinga di un elicottero, alle estremità, due postazioni specifiche per piloti e al
suo interno otto postazioni per l’equipaggio. La simulazione consiste nella fuoriuscita dal
simulacro in tre distinte condizioni di ammaraggio:
-Prepianificato, dove l’elicottero ammara sotto il controllo del pilota.
-Prepianificato, con capovolgimento dell’elicottero dopo l’affondamento.
-Immediato, quando l’equipaggio non ha il tempo di prepararsi all’evento.
In caso di ammaraggio, questo tipo di addestramento risulta molto efficace sia dal punto di
vista pratico che psicologico. Apprezzamenti in merito pervengono quotidianamente da
tutto il personale frequentatore, ma i ringraziamenti ottenuti dagli equipaggi che hanno
vissuto un reale ammaraggio forzato conferiscono una importanza indiscutibile su tutta
l’attività svolta dall’attività Helo Dunker.
La Marina Militare ha adottato questo tipo di addestramento sin dalla prima acquisizione
degli elicotteri, in passato con il Dilbert Dunker (più specifico per aeromobili), e dal 1991
con entrambi, acquisendo nel tempo un notevole Know How.
Da circa un decennio la sezione Helo Dunker di Luni provvede a fornire corsi addestrativi
per gli equipaggi di volo di tutte le Forze Armate, altri corpi dello stato, personale medico
della Marina Militare e personale di Forze Armate estere quali ellenici, albanesi e maltesi.
L’impianto, unico nel suo genere in ambito militare e di notevole importanza per il ruolo
che svolge, viene utilizzato da circa 1000 frequentatori l’anno, impegnando
quotidianamente strutture, personale istruttore e di supporto.
Il personale che gestisce la struttura, proviene dalla Componente Aeronavale ed è in
possesso di brevetto subacqueo, di assistente bagnante e qualifica di istruttore.
I corsi si articolano su quattro giornate per gli equipaggi che impiegano l’autorespiratore,
tre per i corsi interamente in apnea ed una sola giornata per l’attività di mantenimento.
L’attività svolta si suddivide in corsi per il conseguimento della prima abilitazione ed attività
dedita al mantenimento periodico. Oltre l’addestramento in cabina e l’addestramento al
nuoto con vestizione completa, il corso prevede: teoria per le immersioni in acque poco
profonde, tecniche di abbandono da un velivolo ammarato, apprendimento delle tecniche
relative alla sopravvivenza in mare, illustrazione e impiego dei dispositivi in dotazione per
la segnalazione in mare.
C.S.A. Centro Sperimentazione
Aeromarittimo
Il C.S.A. (Centro Sperimentazione Aeromarittimo) è stato costituito il primo gennaio
del 2006, non come nuovo ente ma rappresenta l’evoluzione del preesistente Gruppo
di Lavoro EH 101, Gruppo di lavoro costituito nel 1996 che aveva il compito di
seguire il completamento del programma di sviluppo dell’elicottero e la conseguente
qualificazione del sistema di missione e dei sensori integrati, inoltre doveva definire le
predisposizioni per l’ingresso in servizio e curare la transizione dei nuovi equipaggi.
La struttura originale era composta solo da tre Ufficiali e due Sottoufficiali, inoltre
situazione singolare il Gruppo di Lavoro aveva ricevuto un mandato a tempo che
avrebbe dovuto concludersi con l’evasione dei compiti assegnati: evidentemente il
lavoro svolto a messo in luce la sua importanza tanto che l’organico del centro è stato
portato a 17 unità.
Il CSA si contraddistingue come ente autonomo, anche se logisticamente è collocato
all’interno della MariSTAeli di Luni, esso dipende direttamente dal 2° Ufficio del 6°
Reparto Aeromobili alle dipendenze dello Stato Maggiore Marina, l’attuale
Comandante del Centro è il Capitano di Fregata Paolo Gregoretti, il quale con
notevole professionalità mi ha illustrato sulle attività passate e presenti del Reparto.
Gregoretti è un pilota collaudatore con abilitazione conseguita presso la U.S. Naval
Test Pilot School di Patuxent River (USA); classe 1970, ha frequentato l’Accademia
Navale di Livorno dal 1989 al 2003 conseguendo il grado di Guardiamarina. Dopo una
carriera ricca di impegni, svolgendo anche alcune missioni operative all’estero nel
2007-2008 consegue il suddetto brevetto, al suo attivo Gregoretti ha oltre 2000 ore di
volo su una moltitudine di velivoli tra i quali: T 38, F 18, T 44, T 34, T 6, C 12, P 3, U
6A, B 25, SH 60B, UH 60A, AB 212, NH 90, EH 101, TH 6, OH 58, CH 47, MD 902,
A 109, S 58 Choctaw e Gazelle.
Il Centro allo stato attuale opera con lo scopo di condurre le attività di studio,
valutazione operativa degli elicotteri e dei sistemi relativi allo specifico impiego
marittimo degli elicotteri della Forza Armata.
Questo ruolo viene messo in pratica seguendo una serie di attività che andiamo ad
elencare:
- partecipazione ai gruppi di lavoro nazionali/internazionali per lo sviluppo, la
standardizzazione e lo scambio di informazioni sugli aeromobili “navali” e relativi
materiali.
- partecipazione ed esecuzione delle attività volte a definire i limiti di impiego degli
elicotteri a bordo delle Unità Navali denominate SHOL (Ship Helicopter Operation
Limitation).
- elaborazioni dei requisiti operativi per i nuovi aeromobili e dei sistemi imbarcati.
- pianificazione ed effettuazione della valutazione operativa dei nuovi elicotteri e
relativi sistemi, con lo scopo di verificarne e determinarne l’efficacia e la rispondenza
dei requisiti operativi.
- conduzione di attività di studio, verifica e valutazione tecnico-operativa dei sistemi di
Autoprotezione e di Guerra Elettronica imbarcati sui velivoli.
- conduzione delle campagne di validazione e ottimizzazione in poligono dei
programmi di lancio delle contromisure per la protezione degli elicotteri.
Per rendere ancor meglio l’idea sulle attività principali svolte dal CSA ricordiamo il
supporto per le attività di integrazione del Missile Marte MK 2S, del Radar Early
Warning HEW e del Sonar Helras sull’EH 101, mentre sempre sul medesimo velivolo
ci sono state anche le valutazioni tecnico/operative sui sistemi per
trasmissione/ricezione dati provenienti da sensori Video Data Link e la valutazione
qualitativa del Sistema di Pianifazione/Analisi Missione (MPAS). Mentre sempre
rimanendo in ambito EH 101 le attività che coinvolgono oggi il personale del CSA
vedono la valutazione dei sistemi di missione in configurazione ASH 2°lotto,
l’ottimizzazione per le missioni di supporto agli Incursori della Marina, il supporto per
lo sviluppo del nuovo Simulatore Full Crew Mission Simulator e l’integrazione del
mitragliatore GAU 19/A da 12,7 mm.
Un’importante attività del CSA che merita un piccolo approfondimento è quella
denominata SHOL (Ship Helicopter Operation Limitation) dove attraverso
l’esecuzione di un piano di prove vengono eseguiti dai piloti collaudatori i test per
determinare i limiti d’impiego di un determinato elicottero (AB 212, EH 101, etc…) su
una specifica Unità Navale; questo processo consente di definire, ad esempio, i limiti
del vento relativo e dello sbandamento piattaforma (rollio e beccheggio della Nave)
per l’effettuazione di operazioni di decollo ed appontaggio.
Questi sono in sintesi i compiti del CSA che valgono sia per i programmi in fase di
attuazione sia per i programmi futuri, tanto per intenderci sull’EH 101, inteso come
programma ormai in fase di completamento, sono stati consegnati 21 dei 22 elicotteri
ordinati, e per quanto riguarda il futuro ormai si appresta ad operare a pieno regime
sul nuovo NH 90, nuovo programma che vede il CSA come consulente per la
definizione dei programmi addestrativi degli equipaggi di volo, in supporto alla casa
costruttrice per l’attività di sviluppo del sistema di missione nella versione NFH 90, in
particolare per l’AFSC per il Sonar, per le Boe sonore, per il Radar, per il Data Link e
per i sistemi di identificazione IFF, ed infine il concorso nelle elaborazioni delle
pubblicazioni tecniche.
Storia
L’aeroporto di Luni Sarzana sorge sul vecchio campo di aviazione militare, costruito nel
1918 è intitolato al Sergente Maggiore pilota Bartolomeo Arrigoni, eroe della Prima Guerra
Mondiale. Dal 1918 il campo è stato impiegato in un susseguirsi di eventi storici e bellici
legati all’aviazione militare e civile.
Per ricordarne alcuni, citiamo il 1940, con l’inizio delle attività belliche della Seconda
Guerra Mondiale quando operò il 24°Gruppo Caccia, passando poi per il 1941 quando fu
la sede della 385^ Squadriglia Caccia Notturni, mentre verso la fine del conflitto venne
rischierato l’8°Gruppo del 2°Stormo che, rientrato in Italia dall’Africa Settentrionale, fu
rischierato prima a Villanova di Alberga e poi a Sarzana. Dotato di vecchi Macchi MC.200,
il Reparto, assicurò i servizi di allarme e la protezione aerea della città di La Spezia, allora
sede strategica della Regia Marina.
Al termine del conflitto, un susseguirsi di eventi hanno legato l’aeroporto alla storia
dell’Aviazione Navale, con le varie componenti aeronautiche che si sono succedute. Agli
inizi degli anni ’60 prende forma l’idea di costruire la Stazione Elicotteri Marina Militare,
oggi intitolata all’Ammiraglio Giovanni Fiorini. I lavori per la costruzione della Stazione
Elicotteri di Luni-Sarzana iniziano il primo settembre del 1967, lavori che vengono svolti
sotto la responsabilità della Direzione Demanio della Seconda Regione Aerea, il punto di
partenza della futura MariSTAeli Luni è il vecchio aeroporto di Sarzana, allora sotto
giurisdizione dell’Aeronautica Militare.
Il 31 marzo del 1973 su ordine dello Stato Maggiore dell’Aeronautica viene disciolto il
Comando Aeroporto (costituito nel 1969), all’epoca dislocato ove oggi ha la sede la Base
Aeromobili della Guardia Costiera, e contemporaneamente costituito il distaccamento A.M.
di Sarzana-Luni che è inserito nell’organigramma dell’Alto Comando della Squadra Aerea
con base a Centocelle (Roma), gerarchicamente e logisticamente dipende dalla
46^Brigata Aerea di Pisa. I compiti del distaccamento consistono nella fornitura di servizi
di navigazione aerea (TWR/ARO-UIV/METEO/TLC) al traffico aereo militare e civile
autorizzato.
Dopo questa piccola divagazione sulle origini della base pre Marina Militare arriviamo al
primo di novembre del 1968 quando ufficialmente viene costituito il comando della
Stazione Elicotteri Luni, la necessità di avere una base di appoggio alla vicina Base
Navale di La Spezia ha spinto lo Stato Maggiore ad investire su Luni, necessità che sono
state comuni per tutte le Stazioni MariSTAeli e MariSTAer.
Il 21 ottobre del 1969 vengono trasferiti a Luni direttamente da Catania i primi due
elicotteri AB 47J destinati al nascente 5°Gruppo Elicotteri, dopo pochi giorni con tre
ufficiali piloti, un ufficiale tecnico ed una ventina di specialisti il Gruppo viene costituito
ufficialmente, mentre bisogna aspettare a metà novembre del medesimo anno per l’inizio
delle operazioni aree, nel frattempo la flotta si era arricchita di altri due AB 47 nella
versione G e tre SH 34G/J Seabat. Il compito a cui deve assolvere la base è il supporto
tecnico/operativo ai velivoli imbarcati sulle navi che ormeggiano nel vicino porto spezzino,
mentre l’arrivo dei Seabat delinea quello che sarà uno dei compiti peculiari della futura
base nel contesto odierno, l’aerocooperazione con il COMSUBIN e l’allora Battaglione San
Marco, l’SH 34G/J nato come elicottero ASW (Anti Submarine Warfare) all’arrivo a Luni
era ormai obsoleto in quel ruolo quindi venne deciso di utilizzarlo sino alla data del suo
ritiro avvenuta nel 1979 come ASH (Amphibious Support Helicopter), per lo sviluppo di
questa specialità venne anche modificata la poppa della nave Bafile per poter imbarcare
due SH 34J.
Un’altra tappa fondamentale per Luni è il 1971 quando viene trasferito da Catania
Fontanarossa il 1°Gruppo Elicotteri e come dotazione riceve 24 nuovi SH 3D Sea King.
Luni oltre a fornire supporto alla vicina base navale comincia a farsi una propria identità
personale caratterizzata dal ruolo di polo logistico e tecnologico per la sua vicinanza alle
industrie del nord Italia e nel ruolo di supporto alle forze speciali della Marina Militare, ruoli
che vediamo nel dettaglio con lo sviluppo delle sezioni dedicate al CSA ed ai Grupelicot.
L'autore desidera ringraziare il C.V. Battelli, C.F. Buralli, C.F. Bindi, C.F.
Livraghi, C.F. Gregoretti, C.C. DeLuisa, C.C. Diana, LT. Bronzina e LT.
Carandente.
Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio
Stampa dello Stato Maggiore Marina Militare a Roma
Foto e Testo di Giorgio Ciarini
Luglio 2009
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