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Comunicato Stampa

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Comunicato Stampa
MOTONAUTICA F1 Negli Emirati la penultima prova di un campionato che è ancora incerto
Le scintille di Doha accendono il Mondiale
Sono in molti a leccarsi le ferite dopo la gara in Qatar, a cominciare ovviamente da Alex
Carella, costretto al ritiro, a due giri dalla fine, dopo aver stradominato la corsa fin lì - Poi le
due vittime di Philippe Chiappe alla prima boa (Cantando deve alzare bandiera bianca,
mentre Selio ha già a disposizione un’altra barca) e Terry Rinker, che ha pagato caro una
manovra (sporca?) di Shaun Torrente, vincitore di tappa e ora di nuovo leader della
graduatoria: quante polemiche in America! - Carella: «Non è più tempo di fare calcoli,
bisogna andare giù e dare il massimo. Anche di più, se possibile: chi vuole il mio n.1 si faccia
avanti» - Lagiannella, Brigada e Osculati sono alla ricerca di qualche nuova soddisfazione
ABU DHABI, 27 novembre Fuoco e fiamme. A Doha
ne sono davvero successe
di tutti i colori: ci sono
ancora scintille in giro che
stanno accendendo il
Mondiale della F1
motonautica che, tra
domani e venerdì,
nell’ambito del Water
Festival di Abu Dhabi (da
Alex Carella letteralmente in fuga durante la prima parte del Gran Premio del Qatar a Doha
qui al 6 dicembre sono in
calendario anche gare di Aquabike, Nations Cup, F4-S e Classe 1!) ha in carnet la penultima prova di una
stagione più che mai incerta: tutta da decidere. Le discussioni (e le chiacchiere) sono state lunghe come non
mai, tanto che, più che pensare ad una vigilia, si è costretti a guardare indietro a quello che è accaduto
nella gara di sabato. Di tutti i colori, e con tante cose da chiarire. O da capire. A cominciare da quelle che
hanno coinvolto il piacentino Alex Carella, bicampione del mondo in carica, che per 36 giri su 38 («Credo di
non aver mai guidato così bene in tutta la mia vita!»), a parte Shaun Torrente, il compagno di squadra nel
Team Qatar, aveva letteralmente triturato tutti gli avversari (stracciato sarebbe riduttivo). I guai sono
cominciati con la bandiera gialla per il doppio volo di Rinker, con la Dac del piacentino che ha pagato i bassi
regimi della processione dietro la pace boat, sino a fermarsi. «Storico» se volete, e le virgolette ci vogliono
proprio: non era mai successo che il leader di una corsa non la vincesse quando la prova stessa (ci stiamo
ingarbugliando la lingua?) si è conclusa in un regime di bandiera gialla. Si è discusso a lungo prima della
premiazione, ma poi la cosa è stata chiarita: vero che si era in un regime di bandiera gialla, ma Alex non ha
preso bandiera, come si dice, non è riuscito a completare il giro quando la corsa si è arrestata. Ritirato, ma a
punti (anche questa un po’ di confusione l’aveva creata) perché aveva completato almeno il 90% dei giri.
STELLE E STRISCE E Siamo a Torrente. Il compagno di Alex è stato l’unico che (da lontano) ha tentato di
mettergli il sale sulla coda, mentre tutti gli altri, quando mancava davvero pochino alla conclusione del GP
del Qatar, pativano almeno due giri di ritardo! Poi il patatrac. Quando, appena fuori dall’ultima boa del
circuito, Shaun incrociava le armi con il connazionale Rinker (tra i due, a quanto pare, non è mai corso buon
sangue): una deviazione dell’uno, una deviazione dell’altro e la barca del Team Azerbaijan volava per aria. E
in molti, compresi i giudici dell’Uim
che hanno guardato a lungo i
filmati ritardando di un paio d’ore
la cerimonia della premiazione,
sono pronti ad affermare che si,
Shaun l’aveva fatta sporca.
Sporchina, magari, dato che gli
hanno affibbiato un cartellino
giallo. Fossero stati due, vista
anche la sua fedina penale
(sportiva) per niente candida,
sarebbe stato squalificato, con
conclusioni catastrofiche per l’alta
classifica: del poker di testa, Carella
sarebbe stato l’unico a portare a
casa, se non il pranzo, almeno la
merenda: 5 punti (invece di 4 come
è comunque avvenuto). Gli esperti,
per altro, dovrebbero chiarire e
chiarirmi (già, ci è stata suggerita)
un’altra cosetta: Shaun e Rinker, di
fatto, con la bandiera gialla che è
stata ritirata e sostituita solo da
quella a scacchi, sono stati la causa
dell’interruzione della corsa? Non
andavano squalificati per questo?
Boh? Il duello tra Shaun e Rinker, i
due arrivano entrambi dalla Florida
ed abitano a meno di 200 km di
distanza, ha per altro avuto grande eco negli States, dopo le frecciate personali scoccate nel dopo gare. Su
tutti, parteggiando palesamente per Rinker, il sito Hydro Racer Live che ha scritto (e titolato): «Shaun vince
sporco, ma si dice che una vittoria è una vittoria, non importa come la si ottiene». Capito? Cattiva. Allora,
per completare il quadro, ecco la nostra di cattiveria: non fosse stato il compagno di squadra di Alex, di
sicuro, sarebbe partito il reclamo contro Shaun, ma mettetevi nei panni di Khalid Al Kuwari, il manager del
La vigilia di lavoro per le due vittime di Philippe Chiappe a Doha: un Francesco
Cantando gruista con la barca incidentata e Sami Selio mentre verifica la nuov BaBa
Team Qatar: come si fa? Già, come si fa? E non chiedete conferma a Carella: «Ho sempre detto e continuo a
sottolineare che guardo solo alla mia corsa, non a quella degli altri. Per vincere o rivincere il Mondiale, devo
vincere io, non gli altri. Semmai posso solo maledire la serie di avversità che hanno costellato quella era
diventata la corsa più bella mai disputata in tutta la mia carriera. Pazienza. Passata la rabbia, ma mi è stato
necessario un giorno, ho realizzato che il Mondiale è ancora in gioco. Sarà dura, ma come al solito andrò giù
con lo spirito di sempre: chi vuole il mio numero 1 deve solo farsi avanti. Non è più tempo di fare calcoli».
CARRO ATTREZZI Mondiale acceso, incerto più che mai, che chiama all’appello anche Sami Selio e Philippe
Chiappe, il cinese di Francia che a Doha ne ha combinate più di Bertoldo: squalifica per irregolarità sul
motore (scarichi non a norma), un giro di penalità per posizione errata durante una bandiera gialla (stessa
cosa per Jonas Andersson), un altro giro di penalità per aver girato una boa dalla posizione sbagliata e il
tamponamento alla prima boa che ha tolto di mezzo Sami Selio e Francesco Cantando. Il Franz dovrà
restare in tribuna («E’ scoraggiante quello che mi è accaduto, ma nessuno ha mai detto che il mondo delle
corse sia facile»), mentre il finlandese si è davvero salvato per un miracolo: aveva da pochi giorni acquistato
una BaBa seminuova che è stata rapidamente portata nel paddock di Abu Dhabi. Più culo di così, scusate…
Al via ci saranno anche Rinkern(con un catamarano del Team Abu Dhabi), alla ricerca di qualche
soddisfazione, così come faranno gli altri tre italiani in acqua: Valerio Lagiannella Ivan Brigada e Rinaldo
Osculati. Il veterano monzese, per altro, ha conquistato a Doha i primi due punticini mondiali della
stagione, e la cosa l’ha riempito di soddisfazione. «Poca roba, lo so - sottolinea Rinni -, perché sono stato
anche favorito da ritiri e squalifiche, ma a volte voi nemmeno immaginate cosa succede dentro le nostre
barche. Sono arrivato in fondo, stavolta, però quello che mi ha dato una grande soddisfazione è come ci
sono arrivato, avendo avuto subìto dopo i primi giri problemi all'impianto elettrico che impedivano il
corretto funzionamento dell' idroguida. Morale: ad ogni giro mi si accendevano le tutte le spie del
cruscotto e l' idroguida smetteva di funzionare per qualche secondo. Di colpo il volante diventava
durissimo, girando da solo verso destra, con relativo rischio di barerrollata o di incidente con un altro
catamarano, che solo mi avesse affiancato in quel momento. Di conseguenza non ho più potuto guidare al
limite con una barca leggera e saltellante sulle onde, ma ho afferrato il volante come un guidatore di
camion Anni 50 (ve li ridordate?) cercando di prevenire l'inconveniente facendomi trovare con le braccia
pronte e già prevaricate, girando largo sulle boe! Il problema era poi acuito anche dal fatto che le
comunicazioni via radio erano gracchianti e saltuarie; non riuscivo a capire neanche quanti giri mancavano
alla fine e cominciavo ad essere spossato, con i crampi alle braccia. Ma ormai, con l'esperienza ormai
maturata nelle corse di F1, avevo capito che valeva la pena di provare a continuare, almeno sino a quando
perlomeno il trim ed il motore avessero continuato ad essere gli unici… amici rimastimi e su cui fare
affidamento Alla fine è andata bene: non sono mai stato soddisfatto di me stesso come in questa
occasione…». Vai, Rinni: la passione è (quasi) tutto.
Il veterano Rinni Osculati (a sinistra) e il rientrante Ivan Brigada: con Valerio Lagiannella, completano la pattuglia italiana in gara
Il programma di Abu Dhabi (ora locale, tre ore in più rispetto all’Italia) - Giovedì 28 novembre, ore 9:
prove libere F4-S; ore 9.30: prove cronometrate F4-S; ore 10.15: prove libere F1; ore 14: Gara-1 della F4-S;
ore 15.30: qualifiche F1; ore 17.30: briefing piloti F1 e F4-S. Venerdì 29 novembre, ore 9: prove libere F4-S;
ore 9.30: prove cronometrate F4-S; ore 10.15: prove libere F1; ore 14: Gara-2 della F4-S; ore 15.15: parata
F1; ore 15.30: Gran Premio degli Emirati di F1.
Sul Web - Qualifiche e gara della F1 in diretta su: www.f1h2o.com
Mondiale (dopo quattro gare): 1. Torrente (Usa, Team Qatar) punti 55; 2. Carella (Ita, Qatar) 48; 3. Selio
(Fin, Mad Croc-BaBa) 44; 4. Chiappe (Fra, Ctic China) 39; 5. Andersson (Sve, Azerbaijan) 27; 6. Al Qamzi
(Eau, Abu Dhabi) 22; 7. Al Rubayan (Kuw, Atlantic) 21; 8. Cantando (Ita, Singha) 12; 9. Benavente (Por,
Atlantic) e Stromoy (Nor, Nautica) 9; 11. Al Hameli (Eau, Abu Dhabi) e Roms (Fin, Mad Croc-BaBa) 7; 13.
Marszalek (Pol, Singha) 6; 14. Lagiannella (Ita, Singha) 3; 15. Osculati (Ita, Nautica) 2; 16. Rinker (Usa,
Azerbaijan) 1.
Le gare già disputate - Brasile (Brasilia): 1. Selio (Fin, Mad Croc BaBa); 2. Torrente (Usa, Qatar); 3. Carella
(Ita, Qatar). Ucraina (Kiev): 1. Chiappe (Fra, Ctic China); 2. Torrente Usa, Qatar); 3. Carella (Ita, Qatar). Cina
(Liuzhou): 1. Carella (Ita, Qatar); 2. Selio (Fin, Mad Croc-Baba); 3. Chiappe (Fra, Ctic China). Qatar (Doha):
1. Torrente (Usa, Team Qatar); 2. Andersson (Sve, Azerbaijan); 3. Al Rubayan (Kuw, Atlantic).
Le prossime gare - 28-29 novembre: GP Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti); 12-13 dicembre: GP Sharjah
(Emirati Arabi Uniti).
La curiosità / E’ la ventunesima volta che si gareggia nella capitale degli Emirati Arabi Uniti
Data
16 aprile 1993
10 dicembre 1993
9 dicembre 1994
13 dicembre 1996
12 dicembre 1997
3 dicembre 1998
3 dicembre 1999
24 novembre 2000
19 ottobre 2001
20 dicembre 2002
12 dicembre 2003
9 dicembre 2005
8 dicembre 2006
7 dicembre 2007
5 dicembre 2008
3 dicembre 2009
4 dicembre 2009
4 dicembre 2010
9 dicembre 2011
30 novembre 2012
Vincitore
CAPPELLINI Guido (Ita)
SERRALLES (P.Rico-Usa)
SERRALLES (P.Rico-Usa)
CAPPELLINI Guido (Ita)
GILLMAN Scott (Usa)
JONES Jonathan (Gbr)
CAPPELLINI Guido (Ita)
CANTANDO Francesco (Ita)
CANTANDO Francesco (Ita)
PHARAON Laith (Ar.S.)
PHARAON Laith (Ar.S.)
GILLMAN Scott (Usa)
CAPPELLINI Guido (Ita)
SELIO Sami (Fin)
PRICE Jay (Usa-Qat)
CAPPELLINI Guido (Ita)
PRICE Jay (Usa-Qat)
SAMI SELIO (Fin)
CARELLA Alex )Ita)
CARELLA Alex (Ita)
Secondo
Terzo
SERRALLES (P.Rico-Usa)
ELLIOTT Andy (Gbr)
BOCCA Fabrizio (Ita)
ISHIKAWA Tadaaki (Gia)
SEEBOLD Mike (Usa)
BOCCA Fabrizio (Ita)
BAKHIT Humaid (Eau)
LEPPALA Pertti (Fin)
CANTANDO Francesco (Ita)
ROGGIERO Massimo (Ita)
ROGGIERO Massimo (Ita)
MAIDANA Carlos (Arg)
ROGGIERO Massimo (Ita)
MIHALDINECZ Rudolf (Ung)
CAPPELLINI Guido (Ita) GILLMAN Scott (Usa)
DESSERTENNE Ph. (Fra)
PHARAON Laith (Ar.S.)
CANTANDO Francesco (Ita)
DESSERTENNE Ph. (Fra)
BENAVENTE Duarte (Por)
CAPPELLINI Guido (Ita)
PHARAON Laith (Ar.S.)
CAPPELLINI Guido (Ita)
GILLMAN Scott (Usa)
AL QAMZI Thani (Eau)
CAPPELLINI Guido (Ita)
ANDERSSON Jonas (Sve)
AL HAMELI Ahmed (Eau)
AL QAMZI Thani (Eau)
PRICE Jay (Usa-Qat)
SELIO Sami (Fin)
AL HAMELI Ahmed (Eau)
CHIAPPE Philippe (Fra)
PRICE Jay (Usa-Qat)
AL QAMZI Thani (Eau)
AL HAMELI Ahmed (Eau)
PRICE Jay (Usa-Qat)
AL QAMZI Thani (Eau)
SELIO Sami (Fin)
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