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1° Fase - CIRIAF
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA Facoltà di Ingegneria IL CONTRIBUTO DELL’ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) ALLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI SOSTENIBILI Perugia, mercoledì 5 ottobre 2011 Corso di Pianificazione Energetica a.a. 2011-12 ing. Giorgio Baldinelli •Life Cycle Assessment (LCA) is a structured, comprehensive and internationally standardized method. It quantifies all relevant emissions and resources consumed and the related environmental and health impacts and resource depletion issues that are associated with any goods or services (“products”). •About Life Cycle Assessment (LCA) •Life Cycle Assessment takes into account a product’s full life cycle: from the extraction of resources, through production, use, and recycling, up to the disposal of remaining waste. Critically, LCA studies thereby help to avoid resolving one environmental problem while creating others: this unwanted “shifting of burdens" is where you reduce the environmental impact at one point in the life cycle, only to increase it at another point. Therefore, LCA helps to avoid, for example, causing waste-related issues while improving production technologies, increasing land use or acid rain while reducing greenhouse gases, or increasing emissions in one country while reducing them in another. •Life Cycle Assessment is therefore a vital and powerful decision support tool, complementing other methods, which are equally necessary to help effectively and efficiently make consumption and production more sustainable. •Cradle to grave, cradle to gate and gate to gate data sets as parts of the complete life cycle. •About Life Cycle Assessment (LCA) DEFINIZIONE L’analisi LCA (Life Cycle Assessment) di un prodotto permette di analizzare le implicazioni ambientali di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita "dalla culla alla tomba", comprendendo quindi l'estrazione e la lavorazione delle materie prime, la fase di fabbricazione del prodotto, il trasporto e la distribuzione, l'utilizzo e l'eventuale riutilizzo del prodotto o delle sue parti, la raccolta, lo stoccaggio, il recupero e lo smaltimento finale dei relativi rifiuti. Ciclo di vita di un prodotto OUTPUT INPUT Acquisizione materie prime Materie prime Fabricazione Energia Uso/riuso/Manutenzione Emissioni in acqua Emissioni in aria Rifiuti solidi Altri rilasci Riciclo/Gestione dei rifiuti LA PROCEDURA LCA La procedura LCA si basa sulla compilazione, quantificazione e valutazione, con procedure definite, di tutti gli ingressi e le uscite di materiali ed energia e degli impatti ambientali associati, attribuibili ad un prodotto nell’arco del suo ciclo di vita. In accordo con il contenuto della ISO 14040 e 14044, la procedura LCA si articola tecnicamente in quattro fasi distinte e consecutive: -Definizione degli obiettivi e del campo di applicazione dello studio (Goal and scope definition) -Inventario (Life Cycle Inventory) -Valutazione degli impatti (Life Cycle Impact Assessment) -Interpretazione e miglioramento (Life Cycle Improvement) LA METODOLOGIA LCA: SCHEMA FASI Queste fasi sono standardizzate da “SETAC” (Society of Environmental Toxicoly and Chemistry) e da “ISO” (International Standards Organitation) con la norma UNI EN ISO 14040 e 14044. DEFINIZIONE SCOPI E OBIETTIVI Dichiarazione degli Obiettivi Definizione del Campo di Applicazione Definizione dell’Unita’ Funzionale Definizione dei Confini del Sistema 1° Fase 2° Fase MATERIALI INVENTARIO ENERGIA PROCESSI EMISSIONI RISORSE 3° Fase CLASSIFICAZIONE CARATTERIZZAZIONE NORMALIZZAZIONE VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL DANNO AMBIENTALE Con i metodi di valutazione 4° Fase VALUTAZIONE DI POSSIBILI MIGLIORAMENTI STRUMENTI Sulle stesse fasi, standardizzate con la norma UNI EN ISO 14040 e 14044, è organizzato il codice di calcolo SimaPro 7.1 utilizzato per compiere l’analisi d’impatto ambientale Librerie Fasi Nel codice di calcolo sono implementati databases da cui si possono richiamare materiali e processi: nello studio condotto si è fatto riferimento alla libreria ECOINVENT Metodi Nel codice di calcolo sono implementati 16 metodi di valutazione che si possono richiamare al momento di analizzare i processi. Nello studio condotto sono stati usati tre metodi: Eco-indicator 99 IPCC 2001 CED 2001 LCA IN EDILIZIA “La LCA è un’analisi ambientale che permette di valutare gli impatti associati al Ciclo di vita di un processo, un’attività o un PRODOTTO” L’EDIFICIO Consumi energetici per settore di utilizzo finale,in Italia nel 2005 L’approccio LCA è completamente diverso da quello adottato dagli economisti per descrivere i processi industriali che, tradizionalmente, prevede la suddivisione dell’industria in settori (estrattivo, tessile, delle costruzioni, ecc.) L’approccio LCA è invece concentrato sull’analisi del soddisfacimento delle funzioni proprie di ogni settore e dunque, per definizione TRASVERSALE Consumi di energia: 1) 2) 3) 4) 5) 6) per la produzione dei materiali e dei componenti per l’edilizia per trasportare i materiali dalle industrie di produzione al luogo di costruzione per l’edificazione vera e propria nella fase operativa per riscaldamento, produzione d’acqua calda, ecc. nel processo di demolizione dell’edificio apporto positivo deriva dal riciclaggio di materiali e componenti Settore coinvolto: industriale trasporti industria delle costruzioni residenziale e terziario industria delle costruzioni industriale VANTAGGI E APPLICAZIONI Numerose sono le applicazioni del LCA in edilizia: 1. metodo di base per la definizione dei criteri di assegnazione dell’ECOLABEL a materiali edili; 2. metodo di base per lo sviluppo di banche dati di materiali e componenti edilizi; 3. supporto alla definizione di metodi di valutazione dell’ecocompatibilità di manufatti architettonici. In fase di scelta progettuale dei materiali e componenti vanno evidenziate le interrelazioni del componente rispetto al sistema edificio e va valutato non solo il profilo ambientale del singolo componente, ma anche il comportamento ambientale del sistema edificio, prima di poter esprimere un giudizio sulla eco-compatibilità di un prodotto o di una soluzione tecnica. Ne deriva che non esistono materiali, componenti, tecniche costruttive eco compatibili in senso assoluto ma l’eco-compatibilità dipende dalla specifica applicazione e dall’uso. VANTAGGI E APPLICAZIONI LIMITI E POTENZIALITÀ PRINCIPALI LIMITI 1) Carattere prototipico del settore edilizio; 2) Complessità del processo edilizio accresciuta dalle interazioni tra manufatto e fattori esterni; 3) Quantità di operatori interessati nel ciclo di vita dell’edificio; 4) Difficoltà nel reperimento dati. PRINCIPALI POTENZIALITÀ 1) Trasparenza del metodo: è un metodo quantitativo, quindi oggettivo; 2) Carattere iterativo del processo; 3) Quantificazione e qualificazione del danno ambientale del manufatto; 4) Verifica del danno ambientale nelle diverse fasi del ciclo di vita del manufatto (costruzione-uso- manutenzione dismissione); 5) Comparazione tra soluzioni costruttive ed impiantistiche alternative – eco design Edificio residenziale monofamiliare •Prospetto Sud - Progetto •Pianta piano terra - Progetto Si è scelto un edificio residenziale di recente costruzione, realizzato con materiali e tecniche tradizionali come rappresentativo del panorama edilizio attuale per la sua tipologia. •Prospetto Est - Progetto N • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •1. Obiettivo dello studio •1. •Evidenziare l’effettiva utilità dell’applicazione della metodologia LCA all’organismo edilizio •2. •Fornire uno schema semplificato e un modello relativo per effettuare le valutazioni LCA sull’organismo edilizio in fase di studio di fattibilità •2. Campo di applicazione •Definito dalla scheda di “Descrizione dell’organismo edilizio” • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •Descrizione dell’Organismo Edilizio Nome dell’edificio Villa Bracuto Tipologia edilizia Abitazione civile adibita a residenza di un unico nucleo familiare con carattere continuativo Luogo di costruzione Comune di Perugia, località Ponte Valleceppi Anni di costruzione 2000-2002 Progettista Dott. Ing. Alessio Burini Periodo di vita ipotizzato 50 anni Stutture Struttura portante superficiale detta a trave rovescia, struttura di elevazione puntiforme Piani Piano terra: 184 m2 riscaldati su 221 m2 calpestabili; Piano primo: 124 m2; piano secondo: 91 m2 Pareti perimetrali Realizzate in muratura a cassa vuota; paramenti realizzati in mattoni facciavista e intonaco Infissi esterni Finestre in alluminio, sistemi di oscuramento in alluminio Tetto Tetto a falda, isolamento termico: lana di vetro; Tetto piano calpestabile, isolamento termico: lastre di polistirene Orientazione Sviluppo longitudinale dell’edificio lungo l’asse nord-sud. Il portico prospiciente la zona del soggiorno e le camere del piano primo affacciano ad oriente. Pavimenti Zona giorno: grès porcellanato e travertino; Zona notte: parquet Riscaldamento Caldaia autonoma Acqua Acquedotto municipale Elettricità Rete elettrica nazionale Fognatura Depuratore • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •1. Obiettivo dello studio •4. Confini del sistema •1. •1. •Evidenziare l’effettiva utilità dell’applicazione della metodologia LCA all’organismo edilizio Stabilire le unità di processo da includere nello studio: sono quelle concepite dal “Sistema di classificazione”adottato per l’edificio, (norma UNI 8590-1) •2. •Fornire uno schema semplificato e un modello relativo per effettuare le valutazioni LCA sull’organismo edilizio in fase di studio di fattibilità •2. Campo di applicazione •Definito dalla scheda di “Descrizione dell’organismo edilizio” •3. Unità funzionale •Tutte le quantità si riferiscono all’intero edificio • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •Sistema di classificazione SISTEMA INVOLUCRO UNI 8290-1:1981 +A122:1983 - CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA TECNOLOGICO Classi di unità tecnologiche Unità tecnologiche Classi di elementi tecnici Sub-sistemi Struttura portante (3.1) Struttura di fondazione (3.1.1) 3.1.1.1. Strutture di fondazione dirette 3.1.1.1.2. Trave di fondazione (trave rovescia) Chiusura (3.2) Componenti Sub-componenti Cls per getti Cls sottofondazioni Armature e staffature Cls per getti Armature e staffature Cls per getti Armature e staffature Profilati d'acciaio Cls per getti Armature e staffature Cls per getti Armature e staffature Cls per getti Armature e staffature Mattoni pieni Mattoni forati 25x25x20 Mattoni forati 25x25x10 Malta di cemento Quantità U.di M. 85 55 8630 Strtutture di elevazione (3.1.2) 3.1.2.1. Strutture di elevazione verticali 3.1.2.1.1. Pilastri (colonne) 70,55 7605 3.1.2.1.2. Setti strutturali vani scale 4,8 400 3.1.2.1.3. Strutture di controvento 380 3.1.2.2. Strutture di elevazione orizzontali ed3.1.2.2.1. inclinateTravi 39,1 5317 3.1.2.2.2. Solette (predalles) 1,15 168 Strutture di contenimento (3.1.3) 3.1.3.1. Strutture di contenimento verticali 130 10280 Chiusura verticale (3.2.1) 3.2.1.1. Pareti perimetrali verticali 3.2.1.1.2. Tamponamenti verticali Strato di irrigidimento 5400 96390 49140 37460 5000 Strato di isolamento termico e acusticoIsolanti di origine sintetica 554 Strato di finitura interna Intonaci 5365,5 844 1547 Rivestimenti ceramici 860 16,34 3,4 Battiscopa lapidei 94,25 74 10 Battiscopa di legno 0,0261 Pitture 157,8 Strato di finitura esterna Intonaci 1437 17527 Battiscopa lapidei 51 773,5 380 Rivestimenti in laterizio 11370 81864 1516 10 Pitture 309,3 3.2.1.2. Infissi esterni verticali Finestra Vetri 873 Telai metallici 356 Isolamento termico 7,2 Guarnizioni cingivetro EPDM 5,2 Accessori - soglie travertino 2600 850 222 Sistemi di oscuramento-persiane 1120,50 Vernici 8,4 m3 m3 kg m3 kg m3 kg kg m3 kg m3 kg m3 kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg m3 kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg FASE 1: DEFINIZIONE DEI CONFINI DEL SISTEMA Classificazione del sistema tecnologico L’edificio è stato scomposto secondo la norma UNI 8290 CLASSI DI UNITÀ TECNOLOGICHE STRUTTURA PORTANTE CHIUSURA PARTIZIONE INTERNA IMPIANTO DI FORNITURA SERVIZI UNITÀ TECNOLOGICHE Struttura di fondazione Struttura di elevazione Struttura di contenimento Chiusura verticale Chiusura orizzontale inferiore Chiusura superiore Partizione interna: - orizzontale - verticale - inclinata Impianto Impianto Impianto Impianto di smaltimento liquidi idrosanitario elettrico di climatizzazione FISR GENIUS LOCI - U.O. SAPIENZA PROGETTO PILOTA: EDIFICIO SITO IN PERUGIA - PONTEVALLECEPPI LINEA 3: APPLICAZIONE E VERIFICA DELLE PROCEDURE Attivita' 2: Progettazione di interventi pilota Analisi d'inventario del sistema edificio secondo la classificazione tecnologica della UNI 8290 UNITA' TECNOLOGICA: CHIUSURA VERTICALE 3.2.1 Piano terreno ELEMENTO TECNICO: PARETI PERIMETRALI VERTICALI 3.2.1.1. 148,61 MC UNITA' TECNOLOGICA: PARTIZIONE INTERNA VERTICALE ELEMENTO TECNICO: PARETI VERTICALE 3.2.1.1. Piano terreno SUB-SISTEMA: TAMPONAMENTO VERTICALE 3.2.1.1.2. 16,06 MC N 0 1 5m • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •1. Obiettivo dello studio •4. Confini del sistema •1. •1. •Evidenziare l’effettiva utilità dell’applicazione della metodologia LCA all’organismo edilizio Stabilire le unità di processo da includere nello studio: sono quelle concepite dal “Sistema di classificazione”adottato per l’edificio, (norma UNI 8590-1) •2. •Fornire uno schema semplificato e un modello relativo per effettuare le valutazioni LCA sull’organismo edilizio in fase di studio di fattibilità •2. Campo di applicazione •Definito dalla scheda di “Descrizione dell’organismo edilizio” •3. Unità funzionale •Tutte le quantità si riferiscono all’intero edificio • 2. • Definire le fasi del ciclo di vita da includere nello studio • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •Fasi del ciclo di vita •Produzione •Materie prime •Materiale riciclato •Trasporto •Collocazione •del materiale •Lavorazione: •produzione materiali •Posa in opera •Trasporto •Scavo •Assemblaggio •(consumi elettrici) •Sostituzione •del materiale •danneggiato •Riscaldamento •Fase operativa •Produzione acqua calda •Consumi di gas •Usi cucina •Consumi elettrici •Demolizione •Dismissione •Trasporto •Discarica •Riciclo •Riutilizzo • Definizione degli Obiettivi e dei Confini del Sistema •1. Obiettivo dello studio •4. Confini del sistema •1. •1. •Evidenziare l’effettiva utilità dell’applicazione della metodologia LCA all’organismo edilizio Stabilire le unità di processo da includere nello studio: sono quelle concepite dal “Sistema di classificazione”adottato per l’edificio, (norma UNI 8590-1) •2. •Fornire uno schema semplificato e un modello relativo per effettuare le valutazioni LCA sull’organismo edilizio in fase di studio di fattibilità • • 2. Definire le fasi del ciclo di vita da includere nello studio •2. Campo di applicazione •5. Requisiti di qualità dei dati •Definito dalla scheda di “Descrizione dell’organismo edilizio” • dati disponibili da computo metrico estimativo •3. Unità funzionale •Tutte le quantità si riferiscono all’intero edificio • dall’elenco voci allegato al computo • dagli elaborati grafici di progetto • informazioni reperite in letteratura • Analisi dell’Inventario L’INVENTARIO PER LA FASE DI COSTRUZIONE: È la fase dell’LCA più delicata e dispendiosa in termini di tempo. E’ la parte contabile di raccolta ed elaborazione dati. •1° Fase •Esempio Adeguare la suddetta classificazione ai dati disponibili da computo metrico estimativo, dagli elaborati grafici di progetto, utilizzando se necessario, informazioni reperite in letteratura •il solaio in latero-cemento di cui si conosce la superficie complessiva è stato suddiviso tra i subsistemi previsti dalla classificazione sulla base degli elaborati grafici del progetto strutturale •COMPUTO METRICO ESTIMATIVO N. Art. Ord. Elenco Voci 27 3.12 Descrizione Quantità Unità di misura SOLAIO IN LATERO-CEMENTO 720 m2 •1°Approssimazione: •CLASSIFICAZIONE 3.2.2.1.2 Solaio su spazio areato (20+4) 3.2.3.1.1 Solaio su portico (16+4) 221 m2 74,16 m2 3.2.3.1.2 Solaio a "sbalzo" (terrazzo) 5,2 m2 3.2.4.1.1 Coperture inclinate: Solaio in latero-cemento 79 m2 3.2.4.1.2 Coperture piane calpestabili: Solaio in latero-cemento 51,86 m2 3.3.2.1.1 Solai su ambienti riscaldati 200,5 m2 3.3.2.1.2 Solai su ambienti non riscaldati 25,3 m2 Adattare le quantità note da computo al dettaglio richiesto dalla classificazione • Analisi dell’Inventario •2° Fase •L’edificio è un sistema complesso costituito da un numero consistente di componenti e materiali diversi ognuno dei quali necessita di un proprio LCA. Per realizzare la scomposizione dell’edificio è stato necessario creare una corrispondenza tra i materiali impiegati per realizzare l’edificio e quelli della libreria Ecoinvent, implementata nel codice di calcolo. •Limiti del database Ecoinvent •Non è pensata in modo specifico per materiali edili •È una banca dati olandese, quindi non è pensata per materiali prodotti in Italia •Mancano componenti di uso comune in edilizia, risultanti dall’assemblaggio di più materiali (come per esempio: la membrana impermeabilizzante, le porte, i radiatori, il parquet, il portoncino blindato, ecc.) •l’operazione di analisi d’inventario diventa molto gravosa per il valutatore •Si auspica la realizzazione di una banca dati italiana, che sia: •-riferita a materiali e processi produttivi italiani; •-accessibile: i valutatori possono disporre dell’analisi del ciclo di vita per alcuni prodotti, nella forma in cui sono disponibili in commercio e sono elencati nel computo metrico magari potendo scegliere tra più modelli alternativi diminuisce così il margine di arbitrarietà delle ipotesi introdotte da chi esegue la valutazione e il livello di dettaglio a vantaggio di uniformità che significa anche confrontabilità. • Analisi dell’Inventario •2° Fase •Esempio •In mancanza di un banca dati italiana, in attesa che questa venga realizzata, per facilitare gli studi che seguiranno, si propongono in questo lavoro delle ipotesi di scomposizione dei componenti forniti dal computo metrico estimativo nei materiali costituenti a cui si possono far corrispondere quelli presenti nella libreria Ecoinvent Per introdurre il solaio in latero-cemento nell’analisi del ciclo di vita condotta con il codice di calcolo SimaPro, si dispone dalla libreria Ecoinvent dei materiali calcestruzzo, laterizio e acciaio. Grazie ad informazioni reperite in letteratura si è provveduto a scomporre questo elemento nei materiali di cui è costituito Tipologia di solaio: Solaio misto semi-prefabbricato a travetti tralicciati e blocchi in laterizio: è costituito da travetti compositi in laterizio, acciaio e calcestruzzo posti ad una certa distanza chiamata interasse, tra i quali si dispongono gli elementi in laterizio, con funzione di alleggerimento ("pignatte"); al di sopra delle travi e delle pignatte si realizza infine una soletta di calcestruzzo armata. •2°Approssimazione: Scomporre un componente nei materiali di cui è costituito in base a dati reperiti in letteratura Calcestruzzo Laterizio Ferri longitudinali Staffe L=400 Totale acciaio H cm 2,5 20 L cm 9 1,5 f =5 f =7 2 10 1 S cm 100 100 Volume m3 0,00225 0,003 Densità kg/m3 2380 1800 Peso kg 5,355 5,4 S cm 100 Volume m3 0,0000775 0,0000785 Densità kg/m3 7800 7800 Peso kg 0,6045 0,6123 1,22 • Analisi dell’Inventario Pignatte Getto di completamento S (cm) L (cm) H (cm) Massa superficiale Kg/m2 20 25 38 73 Altezza solaio cm Interasse nervature cm Volume calcestruzzo in opera m3/m2 Densità Kg/m3 Peso kg 20+4 50 0,076 1800 180,88 Rete elettrosaldata 1 m2 Maglia f (mm) L barra (m) N° barre Volume m3 Densità kg/m3 Peso kg 15x15 0,0002618 7800 2,042 5 1 Solaio in latero - cemento Superficie : 1 m2 Travetti 13,3 Cls (kg) Laterizio (kg) Acciaio (kg) 10,71 10,8 2,44 Pignatte 73 Rete elettrosaldata Getto di completamento h = 20 cm H = 24 cm Armatura s = 4 cm I = 50 cm Totale 2,042 180,88 1,52 191,59 84 6 • Analisi dell’Inventario •3° Fase •Attribuzione dei materiali utilizzati a quelli contenuti nel database Ecoinvent, la scelta è stata condotta con il criterio di massima corrispondenza tra le caratteristiche del materiale descritte nell’elenco voci del computo metrico estimativo e quelle riportate nelle schede tecniche del prodotto tratta dall’inventario Ecoinvent •Esempio Cls (kg) Concrete, normal, at plant/CH U (kg) Laterizio (kg) •3°Approssimazione: Far corrispondere i materiali realmente utilizzati a quelli della libreria Ecoinvent Acciaio (kg) Brick, at plant/RER U (kg) Reinforcing steel, at plant/RER U (kg) •Elaborati prodotti nell’Analisi d’Inventario •Sostanzialmente, nell’analisi d’inventario si è provveduto a descrivere tutte le operazioni compiute per effettuare la scomposizione dell’edificio sulla base delle indicazioni fornite dalla norma UNI 8290. Di seguito per ogni sub-sistema si realizzano “tavole” che riportano anche componenti e subcomponenti; questi a loro volta sono descritti nelle “tabelle” con le informazioni necessarie per l’attribuzione al materiale scelto dal database ecoinvent “schede tecniche” •Tavola •Tabella •Scheda tecnica • Analisi dell’Inventario •Elaborati: Tavole Classi di unità tecnologiche Unità tecnologiche Classi di elementi tecnici Sub-sistemi Componenti Sub-componenti Laterizio Cls per getti Armature e staffature Componenti Sub-componenti Sottofondo (10 cm) Componenti Sub-componenti Impermeabilizzanti (membrana impermeabilizzante) Componenti Sub-componenti Polimeri espansi Componenti Sub-componenti Rivestimenti ceramici Rivestimenti lapidei Componenti Sub-componenti Materiali drenanti 3.2. Chiusura 3.2.2. Chiusura orizzontale inferiore 3.2.2.1. Solai a terra 3.2.2.1.2. Solaio su spazio areato (20+ 4) Solaio in latero-cemento Materiali Brick Concrete, normal, at plant/CH U Reinforcing steel Massetto di sottofondo Materiali Cement cast plaster floor at plant/CH U Strato di impermeabilizzazione Materiali Bitumen, at refinery Polyethylene, HDPE, granulate Strato di isolamento termico Materiali Polystyrene foam slab Pavimentazione Materiali Ceramic tiles, at regional storage/CH U Stucco, at plant/CH U Water, completely softened Limestone, at mine/CH U Cement mortar, at plant/CH U Water, completely softened Portland cement, strenght class Z 42,5, at plant/CH U Water, completely softened Strato di drenaggio Materiali Gravel, round, at mine/CH U Quantità 18564 17,79 1326 U.m. kg m3 kg L.s. 1 1 1 Quantità 58520 U.m. kg L.s. 1 Quantità 946 143 U.m. kg kg L.s. 1 1 Quantità 265 U.m. kg L.s. 1 Quantità 232 4,35 0,9 12480 5440 725 U.m. kg kg kg kg kg kg L.s. 1 1 1 1 1 1 kg kg 1 1 U.m. kg L.s. 1 158,4 33 Quantità 246500 •Il fattore di life span indica il numero di sostituzioni del materiale nell’arco della vita dell’edificio • Analisi dell’Inventario •Elaborati: Tabelle e Schede Tecniche Polistirene espanso Superficie Spessore Volume Densità Peso m2 m m3 kg/m3 kg 221 0,04 8,84 30 265 Name Location Infrastructure Process Unit Data Set Version Included Processes Amount Local Name Synonyms General Comment to reference function Start Date End Date Data Valid For Entire Period Geography text Technology text Production Volume Sampling Procedure Uncertainty Adjustments polystyrene foam slab, at plant RER 0 kg 1.01 Includes production and thermoforming of EPS 1 Faserplatte hart, ab Werk Polystyrolplatte expandiert, ab Werk Combination of material and processing module. EPS foam slab has a density of 30 kg/m3 and a thermal conductivity of 0,035-0,04 W/mK. 2003 2003 1 European average EPS production; thermoforming from 2 Factories in Switzerland unknown none none •L’inventario per la Fase di Produzione e Posa in Opera •Produzione e sostituzione materiali •Trasporto •I “processi” creati per ogni materiale comprendono l’estrazione della materia prima, i trasposto al sito di produzione e la produzione-lavorazione •Si è ipotizzata una distanza media dall’azienda al cantiere di 30 km da percorrere con un camion alimentato diesel (consumi) con portata di 16 t •Scavo •- Consumi di energia per l’escavatore - Impatto dovuto alla occupazione del suolo - Impatto dovuto alla trasformazione del suolo •Edificazione •Assemblaggio •Consumi elettrici stimati come l’1,8% della “energia totale incorporata” •L’inventario per la Fase di Utilizzo •Consumi di gas •Riscaldamento •Stimati con l’ausilio del codice di calcolo HVAC – CAD (Norma UNI EN 832) •Acqua calda •Stimati con l’ausilio del codice di calcolo HVAC - CAD •Usi cucina • Stima da dati ENEA: “Rapporto Energia e Ambiente”, 2006. •Scelta del materiale dal database Ecoinvent: • “HEAT, NATURAL GAS, AT BOILER MODULATING<100KW/RER U” •Consumi elettrici •Illuminazione e Funzionamento elettrodomestici •Dati ISTAT per l’Umbria nel 2005 •Scelta del materiale dal database Ecoinvent: • “ELECTRICITY, LOW VOLTAGE, PRODUCTION IT, AT GRID/IT U” •L’inventario per la Fase di Smaltimento: Alternative per lo smaltimento dei materiali da costruzione • Riciclaggio diretto •Il materiale viene separato dagli altri direttamente presso l’edificio in corso di demolizione e l’energia consumata è soltanto quella necessaria per lo smantellamento dei componenti, mentre l’energia spesa per il trasporto del materiale a sito in cui avviene il riciclaggio è a carico di chi utilizza il materiale riciclato, non del primo utente; si è previsto il riciclaggio di vetro, acciaio e alluminio. • Riciclaggio parziale previa selezione e separazione dei materiali idonei •si applica se il materiale è mischiato ad altri in maniera tale da non poter essere diviso sul posto, viene quindi trasportato presso un impianto in cui verrà separato e poi trasferito al riciclaggio se idoneo o altrimenti verrà mandato in discarica. Al materiale mandato in discarica viene assegnato un valore negativo; si è ipotizzata questa modalità di riciclaggio per il cemento armato. •Deposizione in discarica senza riciclaggio •è una scelta che si opera per i materiali che non possono essere riciclati per mancanza di qualità (materiali mescolati e inseparabili), mancanza di tempo o di spazio per il disassemblaggio o per assenza di mercato per il prodotto riciclato. •Analisi dei risultati: •Struttura dello studio •1.1 Produzione materiali •1. Costruzione •IPCC 2001 •CED 2001 •Eco-indicator 99 •2. Utilizzo •IPCC 2001 •CED 2001 •4. Intero ciclo di vita •3. Dismissione •Analisi dei risultati: •Metodi di valutazione •Fattori di CARATTERIZZAZIONE: Potenziale di riscaldamento globale (GWP) per ciascun gas ad effetto serra, pubblicati dall’IPCC. •( kg di CO2 equivalenti/kg di gas) •Orizzonti temporali:Il tempo medio per il quale un certo gas rimane in atmosfera, ovvero la persistenza •Per valutare il contributo all’effetto serra dei differenti gas, bisogna prendere in considerazione tre parametri: • La loro concentrazione in atmosfera; • Il forcing radiattivo di ciascun gas, ovvero la diversa capacità di intrappolare l’energia che va dalla Terra verso lo spazio; • Il tempo medio per il quale un certo gas rimane in atmosfera, ovvero la persistenza (ovviamente se un gas serra rimane in atmosfera per poco tempo avrà un effetto minore di un gas serra che rimane in atmosfera molto a lungo). •Prevede la classificazione delle diverse emissioni in base al loro effetto sul riscaldamento globale e il raggruppamento delle differenti emissioni nella categoria d’impatto cambiamenti di climatici •Category •IPCC 2001 •Analisi dei risultati: •Metodi di valutazione •CED 2001 •Fornisce l’energia consumata per ogni categoria. Sommando tali valori si ottiene il valore complessivo di energia primaria consumata •L’energia primaria è l'energia nella forma in cui è disponibile in natura, ad esempio il petrolio greggio. Dall'energia primaria attraverso un processo di trasformazione si ottiene la cosiddetta "energia finale". Così, ad esempio, nelle raffinerie dal petrolio greggio si ricava il gasolio. •L’energia utilizzata durante il ciclo di vita di un bene o di un servizio è determinata con il metodo Cumulative Energy Demand. Unità di misura: MJ-equivalenti Categorie Subcategorie Comprende Energia non rinnovabile fonti fossili carbone, lignite, petrolio,gas naturale, torba nucleare uranio biomasse legno, scarti dei cibi, biomasse dall’agricoltura come la paglia vento, sole, geotermia energia eolica, solare (termico e fotovoltaico), geotermia poco profonda (100-300 m) acqua energia idroelettrica Energia rinnovabile •Vantaggi •È un metodo molto intuitivo e di facile comprensione anche per coloro che pur non essendo addetti ai lavori devono prendere delle decisioni volte al risparmio dei consumi energetici. •Svantaggi •L’utilizzo dell’energia non fornisce un quadro completo degli impatti ambientali di una merce. Per esempio l’eutrofizzazione dovuta alla produzione animale intensiva è uno dei problemi che non possono essere valutati attraverso l’analisi dei •Analisi dei risultati: •Risultato dell’analisi d’inventario del ciclo di (LCI) relativa alla fase di costruzione Prodot t i Ceramici Mat eriali da est razione non f errosi •Gran parte dell’inventario è dedicato ai materiali da costruzione •a causa della complessità della raccolta dei dati e per il grande numero di materiali diversi presi in considerazione. Merita una particolare attenzione la valutazione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale che hanno i materiali inventariati per capire quali sono ad avere un peso maggiore nell’ambito dell’impatto globale dell’edificio e delle unità tecnologiche in cui è stato scomposto. Met alli Ferrosi 15,76% 1,80% 16,92% Piet re Nat urali 1,23% Liquidi 0,71% •P E S O Legant i 0,40% Mat erie plast iche t ermoplast iche Alt ro Mat erie plast iche t ermoplast iche 2,16% 6,66% 0,24% Prodot t i Verniciant i 4,24% Met alli non Ferrosi Fibre - Isolant i 0,21% Met alli Ferrosi 2,64% 17,45% Legno •CONSUMI Legno 0,16% 2,04% Piet re Art if iciali Prodot t i Verniciant i 62,13% Mat eriali Vet rosi 17,87% 1,04% Mat eriali Vet rosi 0,15% ristrutturazione Alt ro 2,39% Fibre - Isolant i Prodot t i Verniciant i Met alli non Ferrosi 13,22% Met alli Ferrosi •E M t i Ceramici I Prodot18,93% S S I O N I Met alli non Ferrosi 0,16% •Percentuale in peso dei materiali utilizzati nella fase di costruzione e Legant i 0,72% 0,12% 2,28% Mat eriali da est razione non f errosi 0,58% Legant i 1,94% 14,47% Piet re Art if iciali Prodot t i Ceramici Piet re Nat urali 22,26% 24,44% 0,03% Mat erie plast iche t ermoplast iche 1,92% Liquidi 0,00% •Percentuali di energia primaria (CED) utilizzata per produrre i materiali appartenenti alle famiglie previste dalla suddetta Fibre - Isolant i 1,03% classificazione Alt ro 1,95% Risultati Mat eriali Vet rosi 0,61% Mat eriali da est razione non f errosi 0,29% Piet re Nat urali Piet re Art if iciali 45,29% 0,02% Liquidi 0,002% •Percentuali delle emissioni di gas serra per la produzione dei materiali Peso CED GWP 100a kg MJ-Eq kg CO2-Eq 2253018 4886059 377983 •I risultati: •1° fase: Collocazione del materiale - Metodo CED •Dall’analisi dei risultati della caratterizzazione si osserva che i consumi totali ammontano a 390.000 MJ - eq dovuti: •• per il 31,3% alla Chiusura verticale (alluminio e mattoni) •• per il 11,4% alla Chiusura superiore (bitume e lana di vetro) •• per il 8,29% alla Struttura di elevazione • per il 7,27% alla struttura di contenimento •Per tutte le sottofasi è preponderante il consumo di risorse fossili •Chiusura verticale 31,3% •CATEGORIE DI IMPATTO VALUTATE PER OGNI SOTTOFASE •Chiusura superiore 11,4% •Struttura di elevazione •8,29% •inferiore •esterna •liquidi •orizz •vert •nimento •I risultati: •1° fase: Collocazione del materiale - Metodo IPCC •Dall’analisi della caratterizzazione si osserva che la quantità di gas serra immessi nell’ambiente ammonta a 434000 kg CO2-eq •e che l’impatto è dovuto: •• per il 28,1% alla Chiusura verticale •• per l’11,4% alla Struttura di elevazione • per l’11,1% alla struttura di contenimento •Chiusura •verticale 29,9% •Emissioni maggiori per le sottofasi in cui prevale alluminio (chiusura verticale) e calcestruzzo. •Struttura di contenimento 11,1% •Chiusura •verticale 28,1% •Struttura di elevazione 11,4% •CONTRIBUTO DELLE SOTTOFASI AL RISCALDAMENTO GLOBALE •Analisi dei risultati: •Metodi di valutazione •Eco-indicator 99 •le categorie di danno e di impatto •1 kg di SOSTANZA EMESSA •1 kg CO2 •fattori di CARATTERIZZAZIONE •Salute Umana: •(DALY: Disability •Adjusted Life Years) •Qualità •dell’ecosistema: •(PDF*m2*anno: Potentially • Disappeared Fraction) •Impoverimento •di risorse : SOSTANZE CANCEROGENE MALATTIE RESPIRATORIE (SOST. ORG.) MALATTIE RESPIRATORIE (SOST. INORG.) CAMBIAMENTI CLIMATICI IMPOVERIMENTO DELLO STRATO DI OZONO RADIAZIONI IONIZZANTI •2,1E-7daly/kg ACIDIFICAZIONE/EUTROFIZZAZIONE ECOTOSSICITA’ USO DEL TERRITORIO MINERALI COMBUSTIBILI FOSSILI •(MJ Surplus) •fattori di NORMALIZZAZIONE •Rendono adimensionali i valori delle categorie •fattori di VALUTAZIONE •Importanza relativa delle categorie di danno •64 (salute umana) •333.33 (salute umana) •0,004529 Pt/kg •In order to evaluate the Eco-indicator score, three steps are needed: • STEP 1: Inventory of all relevant emission, resource extraction and land-use in all process that form the life cycle o a product; • STEP 2: Calculation of the damages caused to Human Health, Ecosystem Quality and Resources; • STEP 3: Weighting of these three damage category. Input data requirement LCA of an axial fan About LCA •Eco-indicator 99 •In order to evaluate the Eco-indicator score, three steps are needed: • STEP 1: Inventory of all relevant emission, resource extraction and land-use in all process that form the life cycle o a product; • STEP 2: Calculation of the damages these flows cause to Human Health, Ecosystem Quality and Resources; • STEP 3: Weighting of these three damage category. •Eco-indicator 99 - Detailed representation of the damage model •To create a weighting set, 365 questionnaires were sent out to a Swiss LCA interest group. The panel members were asked to rank and weigh the three damage categories as well as a number of questions regarding attitude and perspective on society. On the basis of this information some of the respondents could be distinguished as using a perspective that fits within one of the three archetypes. •Eco-indicator 99 - Weighting •Used in the project •In the Egalitarian Individualist perspective, Human Health Healthcontributes is by far the most important category. •In the perspective, Ecosystem 50% to the overall result. The •In the default Hierarchist perspective contribution of Human Health and Ecosystem Carcinogenic substances however play virtually no role. The individualist would only relative contributions within the damage categories are about the same as in the Quality is 40% each. Respiratory and greenhouse dominate Human Health include those substances for which the carcinogenic effecteffects is fully proven (IARC class 1). Thea Hierarchist perspective, except foreffects carcinogenic substances. A Hierarchist would consider damages. Land use dominates Ecosystem Quality; Resources is dominated by fossil fuels. Individualists would also not accept (based on experience) that there a dangercarcinogenic fossil fuels substance as carcinogenic if sufficient scientific proof of a probable orispossible can beisdepleted. category is leftup). out. For this reason Minerals become quite important. effect availableThis (IARC class 3 and •I risultati: •1° fase: Collocazione del materiale - Metodo Eco-indicator •Dall’analisi dei risultati della valutazione si nota che: Il danno totale vale 32,9 KPt dovuti: •• per il 25,1% alla Chiusura verticale •• per il 10,6% alla Chiusura superiore •• per l’8,87% ai Trasporti dall’azienda al cantiere •• per il 7,69% alla Struttura di elevazione •CATEGORIE DI DANNO VALUTATE PER OGNI SOTTOFASE •Chiusura verticale 25% •Chiusura superiore 10,6% •Trasporti dalle aziende al cantiere 8,87% •Scavo 6,25% •inferiore •esterna •liquidi •orizz •vert •nimento •I risultati: •1° fase: Collocazione del materiale - Metodo Eco-indicator •Dall’analisi dei risultati della caratterizzazione si nota che il danno maggiore è causato nell’ordine alle categorie: • 55,4%“Risorse”: Il danno maggiore è causato dalla chiusura verticale. • 30,5%“Salute Umana”: Anche qui il danno maggiore è causato dalla chiusura verticale. •14,2% “Qualità dell’ecosistema”: Il danno maggiore è causato dallo scavo, in questa sottofase è compresa l’occupazione del suolo per scopi diversi da quello agricolo; •Chiusura verticale 30% •Chiusura verticale 22,7% •Scavo 42,6% •CONTRIBUTO DELLE SOTTOFASI ALLE CATEGORIE DI DANNO •I risultati: •1° fase: Collocazione del materiale - Metodo Eco-indicator •NETWORK, CONTRIBUTO (%) DI ALCUNE SOTTOFASI ALL’IMPATTO TOTALE •chiusura orizzontale inferiore •4,08 % •solaio •0,296 % •chiusura superiore •10,6 % •Fase del ciclo di vita •chiusura verticale •25,1 % •tampona•menti verticali •6,97% •strutture di conteniment o •6,51% •infissi •8,47 % •strutture di conteniment o verticale •3,83 % •scavo •6,25% •Sottofasi: Unità tecnologiche •Classi di elementi tecnici •Materiali •Flussi di materia ed energia •I risultati: •Fase operativa: Metodo Eco-indicator •Dall’analisi dei risultati della valutazione si nota che: Il danno annuo totale vale 1,99 KPt dovuti: •• per il 68% al gas per il riscaldamento •• per il 15,9% ai consumi elettrici •• per il 13,7% per la produzione di acqua calda sanitaria •• per il 2,31% per usi cucina •Il danno maggiore è quello dell’impoverimento delle risorse fossili (89,4%) •CATEGORIE DI DANNO VALUTATE PER OGNI SOTTOFASE •I risultati: •Fase di dismissione: Metodo Eco-indicator •Dismissione Fondazione •CATEGORIE DI IMPATTO VALUTATE PER OGNI SOTTOFASE •Dismissione Struttura di Contenimento •Dall’analisi dei risultati della valutazione si nota che: Il danno totale vale 1,61 KPt dovuti al bilancio tra impatto causato dalla demolizione e quello evitato grazie al riciclaggio dei materiali. Le sottofasi la cui demolizione produce un impatto maggiore sono: •• Dem. Struttura di contenimento • Dem. Fondazione • Dem. Chiusura orizzontale inferiore •Il massimo apporto all’impatto evitato è fornito dalla demolizione della Chiusura Verticale •Dismissione Chiusura Verticale •inferiore •liquidi •inclinat a •orizz •vert •I risultati: •Ciclo di vita completo: Metodo Eco-indicator •Fase di esercizio 74,2% •Costruzione 24,6% •CATEGORIE DI DANNO VALUTATE PER OGNI FASE DEL CICLO DI VITA •Dall’analisi dei risultati della valutazione si nota che: Il danno totale vale 2,68 KPt all’anno, per 50 anni che sono gli anni di vita ipotizzati per l’edificio. •• Il massimo danno è dovuto all’impoverimento delle risorse •Dismissione 1,2%