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IPSAR "le streghe" Benevento

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IPSAR "le streghe" Benevento
I.P.S.A.R. “LE STREGHE ”
Benevento
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Approvato dal Collegio dei Docenti in data 29/10/2014
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Luigi Mottola
1
VI PRESENTIAMO IL NOSTRO POF
“È il DOCUMENTO fondamentale costitutivo della identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione culturale, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.
2
LA PREPARAZIONE PROFESSIONALE E’ LA CARTA VINCENTE
DEL FUTURO DEI NOSTRI STUDENTI …
… L’IPSAR “LE STREGHE” … E’ UNA SCUOLA CHE …
… progetta … offrendo l’opportunità di partecipare a progetti speciali in Italia e in Europa…
… è aperta … alle nuove tecnologie informatiche e multimediali
(ICT) [Information and Comunication Technology] e mira alla diffusione e alla gestione degli strumenti informatici …
…offre … l’opportunità
di effettuare l’alternanza
tra banchi di scuola e
contesti di lavoro mediante stage nel settore
turistico-alberghiero ristorativo …
… è aperta … alla mondialità… e si preoccupa di allargare gli orizzonti per sensibilizzare i giovani ai grandi
problemi dell’umanità, alle
sfide del mondo contemporaneo lavorativo e professionale superando localismi e
provincialismi…
… offre … la possibilità di proseguire gli studi all’Università …
3
… favorisce … l’integrazione ed è
attenta all’inserimento e all’integrazione di nuovi soggetti (stranieri) e all’inserimento di soggetti
con particolari situazioni di disagio…
…offre … sicure “competenze” per un immediato inserimento nel mondo del lavoro …
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E DEL POF
1.
IL CONTESTO
2.
Funzionigramma
Collaboratori e Funzioni Strumentali
Consiglio d’Istituto
Coordinatori di classe
Pag. 5
Pag. 6-8
Pag. 9
Pag. 10-11
Organigramma Sicurezza Aziendale D.lgs 81/08
Pag. 12
Chi siamo e dove siamo
Pag. 13-14
Risorse strutturali
Obiettivi culturali generali
Assi culturali
La valutazione e la certificazione delle competenze
Pag. 15
Pag. 16
Pag. 17-20
Pag. 21- 22
I NUOVI ORIZZONTI DELLA
SCUOLA E LE
SUE COMPETENZE Criteri di verifica e valutazione
Criteri di valutazione dei crediti scolastici
Diploma: rappresentazione grafica
I NUOVI CICLI
IeFP: Istruzione e formazione Professionale
SCOLASTICI
I nuovi percorsi degli Istituti Professionali
3.
MODALITA’ E
STRUMENTI
4. INDIVIDUATI
PER IL SUCCESSO
FORMATIVO
PARI OPPORTU5.
NITA’
6.
Pag. 1-4
Pag. 23-34
Pag. 35-38
Pag. 39
Pag. 40-43
Pag. 44
Obiettivi del primo biennio
Pag. 45
Obiettivi del secondo biennio e interdisciplinari
Pag. 46
Il Diploma
Le tre articolazioni del diploma
Orario scolastico settimanale
Quadro orario del primo e secondo biennio
Potenziamento dell’offerta formativa
Pag. 47-48
Pag. 49
Pag. 50
Pag. 51-52
Pag. 53
I Progetti
Pag. 54-58
Alunni diversamente abili ed integrazioni
Pag. 59-64
Regolamento iscrizione ed esami Passaggi-Esami
ISCRIZIONE ALUNNI
d’idoneità integrativi-Alunni stranieri
STRANIERI
Pag. 65-68
ART. 3 D.P.R. 235/2007
Patto di corresponsabilità educativa
Pag. 69-71
IPSAR “Le Streghe”
… è una SCUOLA …
Pag. 72
Pag. 72
7.
4
FUNZIONIGRAMMA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA PER PROCESSI
IL PROCESSO DI DIREZIONE
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Luigi MOTTOLA
COLLABORATORI DI DIRIGENZA
RESPONSABILI DI SEDE
Collaboratore Vicario
Prof.ssa Rosanna
DE NIGRO
Collaboratore di Dirigenza
Prof.ssa Genesia
DE LUCA
Responsabile
di Sede
Prof. Piera
NOVELLINO
Collaboratore
di Sede
Responsabile
Casa Circondariale
Prof.ssa Vincenza
ORSINI
Prof. Raffaele
SIGNORIELLO
FUNZIONI STRUMENTALI
FF.SS. 1
Area Orientamento
in entrata e uscita
Proff. P. MASITTO
C. CAFASSO
F.S. 2
Nuove Tecnologie
Prof. C.
PORCARO
FF.SS. 3
F.S. 4
POF - Qualità
Prof.ssa M.T. GIAMBATTISTA
Prof.ssa A.M. ZOPPOLI
IeFP
Alternanza –Stages
Prof.ssa M. MIRANDA
RSU
Consiglio d’Istituto
D.S.G.A.
SINDACATO
Giunta Esecutiva
5
DOCENTE
PRINCIPALI COMPETENZE DELEGATE :
Vicario
Sostituzione del Dirigente in caso di breve assenza/ferie, impedimento e missioni;
Formazione classi;
Coordinamento, monitoraggio e supporto delle attività didattiche = aggiornamento POF;
Alunni: criteri valutazione e crediti, certificazione competenze;
assenze, giustifiche, permessi entrata-uscita;
Pianificazione e gestione PROGETTI curriculari;
Coord. operazioni di scrutinio e esami (Stato, qualifica, integrativi, ecc.) = informative e diffusione modelli;
Verbalizzazione collegio docenti;
Coordinamento orario lezione tutte le sedi;
Coordinamento sostituzione docenti e Gestione sostituzione docenti sede centrale
Orientamento in entrata;
Preposto sede centrale sicurezza .
2° Collaboratore
Coordinamento delle attività Consigli di Classe (predisposizione tabulati, modelli e materiali,
verbali e supporti informatici);
Docenti: progettazione didattico-educativa, monitoraggio in itinere, monitoraggio finale, monitoraggio rispondenza/adeguamento progett. did. ai processi di riforma;
Coordinamento organizzativo (calendarizzazione) di tutte le attività curricolari e dei progetti
extracurricolari (ivi compresi corsi recupero, sostegno ed eccellenza);
Coord. didattico attività sostegno/recupero/eccellenza;
Giustificazioni e permessi alunni e coordinamento
Assemblee d’istituto;
Coordinamento Rapporti scuola-famiglia.
Fiduciari della sede succursale
In collaborazione con il Dirigente Scolastico o suo Collaboratore è delegato:
alla vigilanza della sede ;
alla gestione dell’orario di lezione ed alla sostituzione dei docenti assenti;
alle giustificazioni ed ai permessi alunni; ai rapporti scuola-famiglie;
all'orientamento in entrata;
alla cura comunicazioni interne;
a supportare le attività e gli interventi rivolti agli studenti e ai docenti della sede staccata “Le
Streghe”;
a prevenire la dispersione scolastica ed il disagio
a collaborare con le FF.SS. per i progetti extracurriculari, l’orientamento e i processi di qualità.
preposto sede sicurezza.
6
Funzioni Strumentali al Piano dell’offerta Formativa
COMPETENZE
Come da mandato del Collegio dei Docenti
Archiviazione della documentazione e dei materiali.
AREA 1
AREA ALUNNI
Proff. Carmine Cafasso Paola Masitto
Continuità: cura i progetti coinvolgenti le scuole medie inferiori.
Accoglienza: cura i progetti finalizzati all’inserimento degli allievi:
Progetto Verticalizzazione
Orientamento in entrata
Orientamento in uscita
Progetti connessi;
Responsabile monitoraggio e cura documentale dell’orientamento.
AREA 2
NUOVE TECNOLOGIE
Prof. Carminantonio Porcaro
Coordina e supporta l’utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti fondamentali per il funzionamento dell’istituto e per l'implementazione dell’Offerta Formativa:
Struttura sito web e implementazione comunicazione digitale;
Supporto tecnico/informatico progetti curriculari e extra- curriculari;
Comunicazioni digitale scuola-famiglia;
Implementazione uso TIC nella didattica (sostegno ai docenti nell'utilizzo delle nuove tecnologie
informatiche – formazione docenti - informatizzazione scrutini ed esami - archivio studenti diffusione software didattici – LIM – libri testo digitali – didattica a distanza, ecc.);
Coordinamento commissione digitale;
Svolge funzione di FACILITATORE per i PON FSE e di supporto per i FESR.
7
AREA 3
GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA P.O.F
Prof. sse Anna Maria Zoppoli, Maria Teresa Giambattista
Coordina i Progetti extracurriculari di arricchimento ed ampliamento dell’offerta formativa;
Responsabile processi di qualità e autovalutazione dell’Istituto;
Predispone e aggiorna il POF;
Coordina commissione POF;
Monitoraggio e cura documentale delle attività previste dal POF;
Coordina i progetti extracurriculari e ne cura il monitoraggio e la documentazione;
Coordina e cura la documentazione e il monitoraggio di tutte le attività relative ai viaggi
d’istruzione;
Responsabile della Comunicazione esterna e della promozione della Scuola sul territorio;
Coordina e cura le attività “INVALSI”.
AREA 4
COORDINAMENTO
IeFP-ALTERNANZA Stage
Prof. Marlene MIRANDA
Prende contatto con realtà lavorative presenti sul territorio.
Organizza visite aziendali. Propone e gestisce corsi e stages aziendali di formazione professionale. Promuove e supporta la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti e istituzioniesterne;
Cura i Rapporti scuola - istituzioni esterne-mondo del lavoro;
Responsabile progettazione- gestione e monitoraggio percorsi IeFP;
Responsabile progettazione- gestione e monitoraggio Alternanza scuola-lavoro;
Cura documentale delle attività connesse;
Coordinamento scrutini classi terze e esami qualifica regionale con predisposizione atti e documentazione.
Componente Commissione Aggiornamento POF.
8
CONSIGLIO DI ISTITUTO
NR
Nome e Cognome
Componente
NR
Nome e cognome
Componente
1
Luigi Mottola
Dirigente Scolastico
12
Annalisa Rossi
2
Valentino Bifaro
Docente
13
Ornella Palumbo
3
Carmine Cafasso
Docente
14
Tiziana Pedicini
4
Arturo Iengo
Docente
15
Dinuccia Zotti
5
Paola Masitto
Docente
16
Massimo Cioffi
Presidente (genitore
dell’alunno Leopoldo
Giovanni Fasulo 3 en.
Sez. D)
Genitore (genitore
dell’alunno Gabriele De
Stasio 3 sala. Sez. B)
Genitore (genitore
dell’alunno Manuel Albanese 4 en. Sez. C)
Genitore (genitore
dell’alunna Valentina
Procaccini 5 Sala sez. A)
Studente 5 sala sez. B
6
Piera Novellino
Docente
17
Christian Iacovella
Studente 5 en. Sez. C
7
Luigi Rossetti
Docente
18
Sonia Vessichelli
Studente classe 3 dol
8
Anna Maria Zoppoli
Docente
9
Paola Radice
Docente
10
Mario Angrisani
ATA
11
Giovanni Casiello
ATA
COORDINATORI DI CLASSE
Biennio
Classe
Docente
Disciplina
1^ sez. A
Prof.ssa Direttore Livia
Lab.serv. di accoglienza Turistica
1^ sez. B
Prof.ssa Rizzelli Clorinda
Scienze motorie e sportive
1^ sez. C
Prof. Verdicchio Giacomo
Scienze motorie e sportive
1^ sez. D
Prof. Fappiano Paolo
Lab. Serv. Enogastronomia Settore Cucina
1^ sez. E
Prof. Ciriello Luigi
Lab. Serv. Enogastronomia Settore Sala e Vendita
1^ sez. F
Prof. Balestri Mauro
Lab. Serv. Enogastronomia Settore Cucina
1^ sez. G
Prof.ssa Marotti Rosa
Inglese
1^ sez. H
Prof.ssa Drago Lucia
Lab. Serv. Enogastronomia Settore Cucina
1^ sez. I
Prof.ssa Errico Pasqualina
Religione Cattolica o attività alt.
1^ sez. L
Prof.ssa Meoli Amalia
Scienza degli alimenti
9
2^ sez. A
Prof.ssa Aquino Emma
Scienza degli alimenti
2^ sez. B
Prof.ssa Varriale Mariapia
Tedesco
2^ sez. C
Prof.ssa Parrella Patrizia
Scienze integrate (Chimica)
2^ sez. D
Prof.ssa Ciriello Luigi
Lab. Serv. di Accoglienza Turistica
2^ sez. E
Prof. Ciriello Luigi
Lab. Serv. di Accoglienza Turistica
2^ sez. F
Prof.ssa Iasalvatore Michelina
Lab. Serv. di Accoglienza Turistica
2^ sez. G
Prof.ssa Iasalvatore Michelina
Lab. Serv. di Accoglienza Turistica
2^ sez. H
Prof. De Pierro Marco
Lab. Serv. Enogastronomia Settore Cucina
2^ sez. I
Prof. CafassoCarmine
Triennio
Classe
Docente
Disciplina
3^ sez. A Enog. Settore Cucina
Prof.ssa Giambattista M T.
Diritto Tecn. Amm/ve Strut. Ricett.
3^ sez. B Enog. Settore Cucina
Prof.ssa Errico Amalia
Inglese
3^ sez. C Enog. Settore Cucina
Prof. Marotti Rosa
Scienze motorie e sportive
3^ sez. D Enog. Settore Cucina
Prof.ssa Melillo Giuditta
Scienze e cult. alimentazione
3^ sez. E Enog. Settore Cucina
Prof.ssa Meoli Amalia
Scienze e cult. alimentazione
3^ sez. A Settore Sala e Vendita
Prof.ssa Sgueglia Teresa
Italiano e Storia
3^ sez. B Settore Sala e Vendita
Prof.ssa Miranda Marlene
Scienze e cult. alimentazione
3^ Dol/Acc.Tur.
Prof.ssa Direttore Livia
Lab. Serv. di acc. turistica
4^ Enog. sez. A
Prof.ssa Ficociello Annarita
Inglese
4^ Enog. sez. B
Prof.ssa Mascia Maria
Scienza e cult. alimentazione
4^ Enog. sez. C
Prof.ssa Pedicini M. S.
Dir. Tecn. Amm/ve Strutt. Ricett.
4^ Enog. sez. D
Prof.ssa Scrocca Pasqualina
Dir. Tecn. Amm/ve Strutt. Ricett.
4^ Enog. sez. E
Prof.ssa Intorcia Elena
Inglese
4^ sez. A sala e vendita
Prof.ssa Di Pietro Antonietta
Italiano e Storia
4^ sez. B sala e vendita
Prof.ssa Cardano Elvira Maria
Matematica
4^ .Dol/Acc
Prof. Cafasso Carmine
Sostegno
10
Classe
Docente
Disciplina
5^ sez. A Enog.
Prof.ssa Cirnelli Marisinda
Italiano e Storia
Prof.ssa Mascia Maria
Scienze e cultura alimenti
Prof.ssa Tesauro Silvana
Italiano e Storia
Prof.ssa Ferrara M. Gabriella
Italiano e Storia
Prof. Pannella Anna Maria
Italiano e Storia
Settore Cucina
5^ sez. B Enog.
Settore Cucina
5^ sez. C Enog.
Settore Cucina
5^ sez. A
Sett. Sala e vendita
5^ Dol/Acc
11
Organigramma Sicurezza Aziendale D.lgs 81/08
DIRIGENTE SCOLASTICO D.L.
Prof. Luigi Mottola
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE
Pasquale Ing. MONGILLO
.MEDICO COMPETENTE
Giacomo Dott. CAMILLERI
RAPPRESENTANTE LAVORATORI
SICUREZZA
COORD. SERVIZI PER L’EMERGENZA
Prof. Raffaele SIGNORIELLO
Luigi Prof. ROSSETTI
ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
Sede Centrale: Salvatore RUGGIERO
Sede Succursale: Prof. Carminantonio
PORCARO
.
PREPOSTI SICUREZZA
Sede Centrale: Prof.ssa Rosanna DE NIGRO,
Prof.ssa Genesia DE LUCA
Sede Succursale: Prof.ssa Piera NOVELLINO
Prof. Raffaele SIGNORIELLO
Uffici e Pers. ATA: Rag. Roberta CANGIANO DSGA
INCARICATI GESTIONE EMERGENZA
PRIMO SOCCORSO
Sede Centrale: MARIA Guerra, Angiola AGRELLO,
M.C. PISANO, Giuseppina SANTAMARIA
Sede Succursale: Angelo VERZARO, Giovanna SACCOMANNO,
Prof. Raffaele LEPORE
.
INCARICATI GESTIONE EMERGENZA
ADDETTI ANTINCENDIO
Sede Centrale: Salvatore RUGGIERO, Faustino QUARANTIELLO
Angelo VERZARO
Sede Succursale: Orazio DEL GROSSO, Maurizio LUONGO
Responsabile Anti Fumo
Prof. Carmine CAFASSO
12
INCARICATI GESTIONE EMERGENZA
ADDETTI SERVIZIO EVACUAZIONE E
SALVATAGGIO
tutti i collaboratori scolastici
tutti i docenti di sostegno
NUMERI DI EMERGENZA
POLIZIA: 113
VIGILI DEL FUOCO: 115
CARABINIERI: 112
AMBULANZA: 118
CHI SIAMO E DOVE SIAMO
L‟I.P.S.A.R. “Le Streghe” di Benevento, è presente sul territorio a partire dall’anno scolastico 1988-89 come sede coordinata
dell’Ipsar “E.V. Cappello” di Piedimonte Matese (Caserta) per rispondere all’esigenza fortemente avvertita nel Sannio di formare personale qualificato per il settore turistico-alberghiero, senza essere costretti a rivolgersi ad altre province o regioni. Per la sua collocazione
geografica e per la peculiarità degli indirizzi, si presenta come
punto di riferimento di un vasto bacino d‟utenza che comprende b u o n a p a r t e d e l l a p r o
v i n c i a d i B e n e v e n t o , oltre alla Provincia di Avellino e di Caserta.
Un ampio territorio che da decenni ha evidenziato un notevole impulso dei settori primario e secondario e che nell‟ultimo periodo si è caratterizzato per una certa vitalità anche nel settore
terziario. Questa particolare collocazione geografica, a cavallo di aree a media densità industriale, contemporaneamente caratterizzate dalla presenza di città d‟arte, si articola fra l‟altro in una
rete di percorsi artistico-culturali ed enogastronomici che si sta di anno in anno vivacizzando e che
offre nuove e sempre più numerose attività legate a questi settori. Grazie alla sua intensa e continua
attività di apertura all’esterno, l’Istituto si è accreditato come scuola di eccellenza nel contesto territoriale, una scuola moderna, ricca di possibilità formative e di specializzazione.
L‟Istituto ha pertanto attivato da tempo una serie di indirizzi e specializzazioni che possano
rispondere in modo significativo alle peculiarità ed alle richieste del territorio.
Il Piano dell‟offerta formativo dell‟I.P.S.A.R. “Le Streghe” ha lo scopo primario di fornire le informazioni essenziali per delineare:
l‟identità culturale dell‟Istituto
i suoi obiettivi formativi
il grado di integrazione con il territorio
Esso scaturisce da proposte e pareri formulati da docenti, genitori e studenti. Approvato con delibera
del Collegio dei docenti e adottato dal Consiglio d‟Istituto, è costituito da un documento di base e da
vari allegati. È scaturito dall‟ analisi dei seguenti dati della situazione di partenza:
bisogni del territorio
bisogni dell'utenza
situazione dell'istituzione scolastica
punti di forza e punti di debolezza
indicatori di percorso
situazione dei singoli alunni
motivazione
livello delle competenze
L‟Istituto intende costruire la propria identità culturale e progettuale sulla base della realtà del
territorio e sulla consapevolezza che l‟extrascuola può offrire ai giovani e agli adulti sul piano del
lavoro, dei servizi, della cultura, un contributo formativo ed educativo essenziale. Priorità nel
Piano dell’offerta formativa sono:
la centralità della persona e del diversamente abile
la dimensione etica della funzione docente
l‟attenzione alle esigenze/aspettative del territorio
l‟attenzione all‟ambiente e alla sostenibilità
13
le iniziative di orientamento e di motivazione allo studio per il successo formativo
il potenziamento di tutte le discipline curricolari
la formazione di una professionalità aderente alle esigenze del mondo del lavoro.
L'identità del nostro Istituto professionale è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento.
In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa del nostro Istituto si articola in un'area di istruzione
generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo.
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere
autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla
soluzione di problemi.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa la scelta metodologica dell'alternanza
scuola - lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.
I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti
di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nei percorsi universitari nonché nei percorsi di
studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti
in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che
favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.
SIAMO QUI
Via Santa Colomba 52/A
Sito Web: http://www.ipsarlestreghe.gov.it/
14
RISORSE STRUTTURALI
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L' IPSAR “LE STREGHE” di Benevento " garantisce, nel rispetto della vigente normativa, gli standard
di: sicurezza, grazie all'adozione di misure antinfortunistiche e di antincendio, come previste dal
D.lgs. 81/08; igiene dei servizi e degli ambienti sorveglianza da parte del personale docente e A.T.A.
A sussidio di queste, esistono le seguenti strutture:
Sede centrale
Ufficio del Dirigente Scolastico
Ufficio di Vicepresidenza
Segreteria amministrativa/contabile
Ufficio del personale
Ufficio del Protocollo
Segreteria didattica
1 sala professori
2 laboratori di cucina
1 laboratorio di pasticceria
1 laboratorio di sala
1 laboratorio bar
1 laboratorio di ricevimento
1 laboratorio di front office-back office
2 laboratori d’informatica
1 laboratorio di scienza degli alimenti
1 laboratorio di enoteca
1 infermeria
1 aula magna/teatro
Ufficio Magazzino
Magazzino Merci
Sede staccata ”Le Streghe”
Ufficio responsabile/coordinatore di Sede
1 sala professori
1 laboratorio di ricevimento
1 laboratorio bar
1 laboratorio di scienze
1 laboratorio di cucina
1 laboratorio di sala
1 infermeria
4 spogliatoi
1 palestra, 1 tenso struttura
2 laboratori d’informatica
1 aula/magna video-conferenze
15
OBIETTIVI CULTURALI GENERALI
L‟area d‟istruzione comune ai percorsi degli istituti professionali ha l‟obiettivo di fornire ai
giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali.
Essi costituiscono il “tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all‟acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la
base per consolidare e accrescere competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai
fini della futura vita lavorativa.
Gli assi culturali che caratterizzano l‟obbligo d‟istruzione sono quattro: asse dei linguaggi,
matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale
Le otto competenze-chiave
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Imparare a imparare, acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro, organizzare il proprio
apprendimento
Progettare elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e
di lavoro, stabilendo obiettivi realistici
Comunicare, saper recepire e veicolare messaggi in vari generi (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) e contesti
Collaborare e partecipare, saper interagire in gruppo, riconoscere il valore delle diversità e
dell’operare insieme
Agire in modo autonomo e responsabile, mantenere sempre la propria autonomia di giudizio e
di operato senza lasciarsi trascinare dalle dinamiche di gruppo negative
Risolvere problemi e porsi in modo consapevole davanti al problema cercando soluzioni
Individuare collegamenti e relazioni, acquisire strumenti diversificati necessari per affrontare le
attuali dinamiche sociali, elaborare argomentazioni coerenti, collegamenti tra fenomeni, cogliendone le analogie e la natura sistemica o i contrasti e le differenze
Acquisire e interpretare informazioni, sviluppare una capacità di lettura autonoma degli eventi e
distinguere tra fatto e opinione
Asse dei linguaggi
L‟asse dei linguaggi ha l‟obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua
straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali;
un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico
di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle
discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per
esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di
sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per
esercitare pienamente la cittadinanza.
16
Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di
lavoro.
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e
letterario sollecitano e promuovono l‟attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla
tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa.
L‟integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove
conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
• Padronanza della lingua italiana:
• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l‟interazione
comunicativa verbale in vari contesti;
• Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario
• Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
L‟asse matematico ha l‟obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano
nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente
nei diversi contesti del mondo contemporaneo.
La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda
soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell‟abilità di individuare e applicare le procedure
che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.
La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti,
grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l‟acquisizione al termine dell‟obbligo d‟istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel
contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica
delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
17
Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica.
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l‟ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico-tecnologico
L‟asse scientifico-tecnologico ha l‟obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale
e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.
Si tratta di un campo ampio e importante per l‟acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l‟idea di molteplicità,
problematicità e trasformabilità del reale.
Per questo l‟apprendimento centrato sull’esperienza e l‟attività di laboratorio assumono
particolare rilievo.
L‟adozione di strategie d‟indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la
base di applicazione del metodo scientifico che, al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente
come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare l‟impatto sulla realtà concreta di applicazioni
tecnologiche specifiche.
L‟apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali,
raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in
base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiche, chimiche, biologiche.
Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della
realtà, diventano esse stesse strumento per l‟esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza.
Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei
molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale.
E‟ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono
dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti
codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche
diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera.
Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie,
della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia
dell‟ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.
18
Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall‟esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate
Asse storico-sociale
L‟asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo.
Le competenze relative all‟area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici
nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l‟economia sono distinguibili,
più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.
Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia.
Il senso dell‟appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito
in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre
alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.
La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i
suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione
La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo 18 dicembre 2006 sollecita gli Stati membri a potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. Di conseguenza,
per promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la
vita adulta, risulta importante:
fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole del
mercato del lavoro, delle competenze di base a conclusione dell‟obbligo di istruzione; comprendere il
cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto
fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali;
collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
19
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI DELL’ISTITUTO
 Conoscere e rispettare le norme contenute nel regolamento di Istituto che disciplinano:
rapporti interpersonali (compagni/adulti); uso dei locali e dell’arredamento;
 Sviluppare l‟autocontrollo, una maggiore conoscenza di sé stessi, delle proprie capacità,
attitudini e limiti;
 Sviluppare e potenziare capacità di giudizio autonomo e personale;
 Saper osservare e decodificare la realtà circostante per operare scelte motivate e consapevoli;
 Acquisire un adeguato metodo di studio e maturare una progressiva autonomia organizzativa
nel lavoro.
Obiettivi cognitivi trasversali del primo biennio







saper ascoltare in modo attivo e ricettivo
saper leggere correttamente e in modo espressivo
saper leggere e decodificare la pagina scritta
saper cogliere i nuclei centrali del testo e le informazioni esplicite contenute in esso
comprendere il significato contestuale di termini ed espressioni implicite
acquisire una più sicura padronanza morfologico/sintattica e ortografico/lessicale
sviluppare le abilità comunicative relative alla correttezza, all’organicità, alla coerenza
espressiva, maturare una progressiva padronanza dei linguaggi specifici
 potenziare le capacità logiche e deduttive
 acquisire e potenziare le capacità di analizzare una problematica di individuarne i dati
significativi e di elaborare possibili soluzioni
 conoscere le operazioni fondamentali quali strumenti/base per la risoluzione di qualunque
problema
Obiettivi cognitivi trasversali del secondo biennio e del quinto anno
 saper prendere appunti correttamente, rielaborare e integrare in modo personale e autonomo le
conoscenze acquisite
 sapersi esprimere in modo chiaro, sintetico, personale
 saper esporre le informazioni in modo corretto, coerente, organico e completo, adeguando il
registro linguistico alla situazione comunicativa
 scrivere in modo chiaro e corretto sia sotto l‟aspetto morfosintattico che lessicale
 maturare le capacità logico/matematiche e operative
 affrontare con sicurezza le diverse mansioni dei componenti delle varie brigate
 predisporre, in modo autonomo e completo, un progetto di pratica professionale
 saper ascoltare con attenzione, comprendere il contenuto e lo scopo dei messaggi
 affinare e consolidare le capacità logiche per valutare, ordinare, collegare contenuti,
informazioni e conoscenze
 saper rielaborare, in modo personale e creativo, le conoscenze disciplinari e saperle applicare
e utilizzare in contesti diversi
 produrre elaborati inerenti alle diverse tipologie testuali, adeguandone il registro linguistico alla
situazione e al destinatari.
20
La valutazione e la certificazione delle competenze
La novità introdotta da questo sistema è un approccio alla programmazione didattica basato non più
tradizionalmente sugli input (obiettivi formativi, contenuti, tempo), quanto sui risultati dell’apprendimento (o sulle competenze, in senso lato). Pertanto la programmazione didattica dovrà essere focalizzata su ciò che un discente effettivamente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di
un’esperienza di apprendimento. Al pari la valutazione riguarderà l’alunno come persona, nella sua
complessità tenendo conto di tutti i parametri che concorrono alla valutazione di tutte le capacità e
potenzialità dello studente.
Nella progettazione e nell’erogazione di ogni percorso di apprendimento completo (sia esso di istruzione, di formazione professionale iniziale, di formazione continua, di apprendimento sul luogo di lavoro) o anche solo di singole unità, si consideri sempre l’esito di certificazione previsto e si dichiari
sempre esplicitamente su quale livello del quadro europeo vadano collocati i risultati acquisiti da discente in uscita da tale percorso.
21
22
METODOLOGIA
L‟approccio didattico sarà diversificato sulla base dei bisogni conoscitivi degli alunni
e in rapporto alle esigenze delle diverse discipline.
Si farà pertanto riferimento a una pluralità di metodi e di strumenti, privilegiando comunque l'impostazione problematica dei contenuti e delle attività.
I percorsi didattici verranno comunicati alla classe affinché possa conoscere gli obiettivi stabiliti e
condividere consapevolmente le strategie adottate per poterli conseguire.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Le modalità di verifica e i criteri di valutazione dovranno essere illustrati agli studenti affinché
siano consapevoli dell’importanza formativa della verifica e possano gradualmente maturare capacità
di autovalutazione e di giudizio critico.
La valutazione sintetica dovrà essere comunque contestuale alla verifica e tempestivamente
comunicato agli alunni.
Il voto di comportamento è unico e viene deliberato dal Consiglio di classe sulla base dei
seguenti indicatori individuati a livello collegiale:
 Comportamento: osservanza delle norme del Regolamento d‟Istituto;
 Correttezza e autocontrollo, eventuali note disciplinari relative a ritardi, assenze ingiustificate,
eccessiva negligenza.
 Frequenza: ricorrenti assenze individuali, ripetute astensioni collettive.
 Partecipazione: in classe segue e si applica / non si applica e disturba.
Valutazione finale
La valutazione complessiva, che dovrà necessariamente tener conto dell'intero anno scolastico,
riguarderà il raggiungimento:
 degli obiettivi generali, riguardanti conoscenze e competenze proprie dell’indirizzo di studio,
stabiliti nelle indicazioni programmatiche nazionali e adeguati alle situazioni specifiche;
 degli obiettivi cognitivi strumentali (abilità e competenze), relativi ai vari ambiti disciplinari,
esplicitati nel POF;
 degli obiettivi di sviluppo, relativi alla maturazione globale della personalità, che faranno
riferimento: alla situazione iniziale, ai ritmi di sviluppo, alla frequenza, alle modalità di partecipazione, al metodo di studio;
 del corretto comportamento che si rifletterà sul voto di condotta, sulla base del DPR n.235 del
21/11/2007 e delle modifiche apportate allo statuto degli studenti e delle studentesse.
23
Descrittori della Valutazione
La struttura modulare dell'insegnamento comporta la ridefinizione dei criteri per la verifica e la
valutazione del processo formativo degli alunni.
Ad un sistema chiuso di conoscenze, si sostituisce un processo di apprendimento evolutivo ed
aperto attraverso conoscenze, competenze e abilità che il Modulo seleziona e organizza nel complesso
ambito disciplinare e/o pluridisciplinare.
La griglia di valutazione utilizzerà, di conseguenza, i seguenti descrittori articolandoli in maniera appropriata:
CONOSCENZA: intesa come acquisizione consapevole, possesso certo di contenuti, teorie,
principi, concetti, termini, tematiche, argomenti, regole, procedure, metodi, modelli, tecniche applicative, ecc... E' l'insieme di acquisizioni teoriche afferenti ad una o più aree disciplinari, pluridisciplinari, trasversali.
COMPETENZA: intesa come utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire determinati compiti e/o risolvere situazioni problematiche e/o produrre nuovi "oggetti" (inventare, creare). E' l'applicazione concreta di una o più conoscenze in contesti strutturati e diversificati per
complessità.
CAPACITA'/ABILITA: intesa come rielaborazione significativa, consapevole e critica di determinate
conoscenze e competenze anche in relazione e in funzione di nuove acquisizioni. E' una competenza
superiore, cioè il controllo intelligente di ciò che si conosce e si sa fare anche in funzione dell'autoapprendimento continuo. L'autovalutazione è una delle forme più alte di capacità.
Griglia di Valutazione degli apprendimenti
(/10)
Competenze
Capacità/abilità
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Gravemente errate
Espressione sconnessa
Non sa cosa fare
Non si orienta
Grosse lacune ed errori
Non riesce ad applicare le minime conoscenze, anche se guidato
Non riesce ad analizzare
Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose
Applica le conoscenze minime solo se
guidato, ma con gravi errori
Compie analisi errate, non sintetizza,
commette errori
Conoscenze frammentarie, con errori e lacune
Applica le conoscenze minime solo se
guidato, ma con errori
Compie analisi lacunose, sintesi incoerenti, commette errori
Conoscenze carenti, con errori ed
espressioni improprie
Applica le conoscenze minime, solo se
guidato
Qualche errore, analisi parziali, sintesi
scorrette
1
(/15)
Conoscenze
2
2 3
2
3
3
4
3 4
4
5
6
12
10
1
1
8
9
7
4 5
6
1
1 2 3
(/30)
Voto
24
Qualche errore, analisi e sintesi parziali
Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio
Applica autonomamente minime conoscenze, con qualche errore
Analisi parziali, sintesi imprecise
Conoscenze complete con imperfezioni, esposizione a
volte imprecisa
Applica autonomamente minime conoscenze, con imperfezioni
Analisi corrette ma difficoltà nel gestire
semplici situazioni nuove
Conoscenze complete, ma non approfondite, esposizione
semplice, ma corretta
Applica correttamente le conoscenze
minime
Coglie il significato di semplici informazioni, analizza e gestisce
semplici situazioni nuove
Conoscenze complete, poco approfondite, esposizione
corretta
Applica le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con
imperfezioni
Esatta interpretazione, sa ridefinire un
concetto, gestisce autonomamente situazioni nuove
Conoscenze complete, approfondisce ed espone correttamente, usando un registro
linguistico appropriato
Applica autonomamente le conoscenze
anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni
Coglie le implicazioni, compie analisi
complete e coerenti
Conoscenze complete, qualche
approfondimento
autonomo, esposizione corretta con proprietà linguistica
Applica autonomamente le conoscenze, anche a problemi più
complessi, in modo corretto
Coglie le implicazioni, individua correlazioni, rielabora in modo corretto
Conoscenze complete con approfondimento
autonomo,
esposizione con un lessico
appropriato
Applica in modo autonomo e corretto
le conoscenze anche a problemi
complessi, trova da solo buone
soluzioni
Coglie le implicazioni, individua correlazioni esatte, rielabora efficacemente
Conoscenze complete con approfondimento
autonomo,
esposizione con utilizzo di
un lessico ricco e appropriato
Applica in modo autonomo e corretto
le conoscenze anche a problemi
complessi, trova da solo soluzioni migliori
Coglie le implicazioni, individua correlazioni esatte e complesse, sintetizza efficacemente
Conoscenze complete e approfondite, esposizione fluida
con utilizzo di un lessico
appropriato
Applica in modo autonomo e corretto
le conoscenze anche a problemi
complessi, trova da solo soluzioni
Sa sintetizzare problematiche complesse ed esprime alcune valutazioni critiche originali
Conoscenze complete, approfondite ed ampie, esposizione
fluida con utilizzo di un
lessico ricco ed appropriato
Applica in modo autonomo e corretto
le conoscenze anche a problemi
complessi, trova da solo soluzioni migliori
Sa sintetizzare problematiche complesse ed esprimere valutazioni
critiche originali
6 7
6
5 6
5
4 5
Applica le conoscenze minime anche
autonomamente, ma con gravi
errori
7
8
8/9
7
8
9
10
11
12
12 13
13
10
9/10
9
13 14
14
15
13 14 15
16 17
18 19
20
21
22
23 24
25 26
27 28
29
30
Conoscenze carenti, espressione
difficoltosa
I punteggi in quindicesimi e trentesimi sono riservati alla valutazione del
Nuovo Esame di Stato
25
Ammissione alla classe successiva
In sede di scrutinio finale vengono ammessi dal Consiglio di classe alla classe successiva gli alunni che conseguono un voto non inferiore a sei decimi:
- in ogni disciplina di studio
- nel comportamento.
Promozione degli studenti in stato di debito formativo
All’alunno può essere attribuita la sospensione del giudizio in presenza di insufficienze di cui 2 gravi e due mediocrità al massimo in quattro discipline di cui non più di 2 dell’area professionalizzante e schematicamente:
Voto 1^ disciplina
Voto 2^ disciplina
Voto 3^ disciplina
Vote 4^ disciplina
Esito
5
5
5
5
Debito
4
4
5
5
Debito
5
5
4
4
non di indirizzo
4
di indirizzo
4
4
di indirizzo
4
di indirizzo
4
26
4
di indirizzo
4
di indirizzo
4
Debito
Non ammesso
Non ammesso
CRITERI DI VALUTAZIONE VOTO DI COMPORTAMENTO
Il Consiglio di classe è sovrano nel determinare il voto di condotta e con la sua ponderata e motivata
valutazione del comportamento di ogni studente, che riveste sempre una valenza educativa, intende
fornire ai genitori una puntuale informazione nel rispetto del Patto di corresponsabilità sottoscritto
all’atto dell’iscrizione alla scuola. La valutazione del comportamento, insieme alla valutazione del
profitto, rientra nei compiti primari della scuola che si propone la formazione dell’uomo e del cittadino
attraverso un percorso di potenziamento del livello di formazione etica, civile e culturale: forte è la
fiducia nelle potenzialità di recupero di ogni alunno. Il voto di condotta viene attribuito dal Consiglio
di classe, riunito per gli scrutini, in base all’osservanza dei doveri stabiliti dallo “Statuto delle studentesse e degli studenti”, dal “Regolamento Disciplinare dell’Istituto (All. 1) Si ribadisce che il voto
di comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente (art. 2 comma 3 legge 30 ottobre 2008, n. 169)
Griglia di valutazione del comportamento
Gli indicatori si riferiscono a:
 Comportamento
 Partecipazione all’attività didattica
 Frequenza e puntualità- Rispetto degli impegni scolastici
 Rispetto del regolamento d’Istituto
 Note disciplinari
 Rispetto del personale, dei compagni e delle strutture scolastiche
Il Consiglio, per individuare la fascia di valutazione dell’alunno, deve riferirsi alla maggior parte dei comportamenti descritti. In sede di valutazione intermedia, Il Consiglio di classe, al fine di suscitare negli alunni
apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, coinvolgendo le famiglie in merito alla condotta dei
propri figli, attribuisce l’insufficienza riferendosi anche ad un solo indicatore.
Il voto di comportamento concorre alla formulazione della media scolastica
VOTO
10
INDICATORI
DESCRITTORI
COMPORTAMENTO
Sempre corretto ed educato, rispettoso delle
regole del vivere civile; collaborativo.
PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Segue con attenzione il dialogo educativo e
assume un ruolo sempre attivo e propositivo.
FREQUENZA E PUNTUALITA’
È serio e sempre assiduo nella frequenza, assolve tutti gli impegni scolastici con costanza;
(compiti svolti) nessun ritardo (tranne documentati).
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Rispetta costantemente le norme del Regolamento d’Istituto, attivandosi anche presso i
compagni perché le seguano.
Non ha ricevuto note o sanzioni nell’arco di
ogni periodo di suddivisione dell’anno scolastico
NOTE DISCIPLINARI
27
RISPETTO DEL PERSONALE, DEI
COMPAGNI E DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
COMPORTAMENTO
Corretto ed educato, rispettoso delle regole del
vivere civile; è spesso collaborativo.
PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Assume un atteggiamento costruttivo nell’ambito del dialogo educativo.
FREQUENZA E PUNTUALITA’
Frequenta con regolarità ed è sempre puntuale
alle lezioni e adempie tutti gli impegni scolastici. (non si sottrae alle verifiche; giustificazioni portate il giorno del rientro dall’assenza
e autorizzazioni in data stabilita; entrate in ritardo e uscite anticipate entro i limiti consentiti)
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Rispetta le norme del Regolamento d’Istituto
e assume la responsabilità dei propri doveri di
alunno nei diversi contesti educativi
NOTE DISCIPLINARI
Non ha ricevuto note o sanzioni nell’arco di
ogni periodo di suddivisione dell’anno scolastico
9
RISPETTO DEL PERSONALE, DEI
COMPAGNI E DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
Rispetta generalmente gli altri, il materiale
scolastico messo a disposizione e le strutture
della scuola.
COMPORTAMENTO
Corretto ed educato, rispetta le norme del vivere civile.
PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Rispetta parzialmente le norme disciplinari,
senza ripercussioni sul normale svolgimento
dell’attività didattica.
Frequenta con regolarità e rispetta quasi sempre gli orari (entrate in ritardo e uscite anticipate entro i limiti consentiti; giustificazioni
portate il giorno del rientro dall’assenza).
FREQUENZA E PUNTUALITA’
8
Rispetta responsabilmente il personale, i
compagni, il materiale scolastico messo a disposizione e le strutture della scuola.
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Rispetta sostanzialmente le norme del Regolamento d’Istituto.
Non ha ricevuto note o sanzioni nell’arco di
ogni periodo di suddivisione dell’anno scolastico
NOTE DISCIPLINARI
RISPETTO DEL PERSONALE, DEI
COMPAGNI E DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
28
Rispetta il personale e i compagni, il materiale
scolastico messo a disposizione e le strutture
della scuola.
COMPORTAMENTO
Non sempre corretto, con qualche ripercussione sul normale svolgimento dell’attività
scolastica.
PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Segue con attenzione ma partecipa in modo
parziale al funzionamento del gruppo classe e
al dialogo educativo.
FREQUENZA E PUNTUALITA’
Non sempre puntuale nell’adempimento dei doveri scolastici. (quasi sempre rispetta gli orari;
giustificazioni qualche volta non riportate il
giorno del rientro dall’assenza; poche entrate
in ritardo e uscite anticipate al di fuori dei limiti consentiti).
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Osserva le norme del Regolamento d’Istituto
e assume solo in parte la responsabilità dei
propri doveri di alunno nei diversi contesti
educativi
NOTE DISCIPLINARI
E’ stato richiamato solo verbalmente (vd. annotazione sul registro personale del docente).
7
RISPETTO DEL PERSONALE, DEI
COMPAGNI E DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
Non sempre utilizza correttamente le strutture
scolastiche e a volte dimentica il rispetto dei
ruoli.
COMPORTAMENTO
Non sempre corretto, con qualche ripercussione sul normale svolgimento dell’attività
scolastica.
PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Scarsa partecipazione al funzionamento del
gruppo classe e al dialogo educativo (scarsa
precisione nel portare il materiale, nessuna
puntualità nei compiti).
Frequenta in modo non sempre regolare e,
spesso non è puntuale nel rispettare gli orari;
limitate astensioni collettive ed immotivate
dalle lezioni.
FREQUENZA E PUNTUALITA’
6
Frequenti inadempienze formalizzate nel rispetto del regolamento dell’Istituto. [soprattutto nei riguardi di alcune norme (es. uso del
cellulare); e, in genere, non assume le responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi
contesti educativi]
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
NOTE DISCIPLINARI
E’ stato spesso ripreso verbalmente e ha riportato note disciplinari scritte e/o lievi sanzioni disciplinari.
RISPETTO DEL PERSONALE, DEI
COMPAGNI E DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
E’ poco attento alle strutture scolastiche e dimentica spesso il rispetto dei ruoli.
29
Mantiene un comportamento non adeguato
all’ambiente scolastico; non conosce o non rispetta le regole della normale convivenza civile; non controlla le proprie reazioni e non
tiene conto dei suggerimenti e delle richieste;
disturba in modo significativo lo svolgimento
dell’attività scolastica; rapporti non corretti e
manifestazioni gravi e frequenti di disturbo
dell’attività didattica (richiami verbali, note e
rapporti sul registro) non solo all’interno della
scuola ma anche con l’invio di messaggi su
rete, offensivi e lesivi della dignità dei compagni, dell’istituzione scolastica e dei propri rappresentanti.
COMPORTAMENTO
Mostra un palese disinteresse per l’attività didattica in genere e scarsa considerazione per il
lavoro svolto in classe.
PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Frequenta in modo discontinuo ed è raramente
puntuale; numerose astensioni collettive ed immotivate dalle lezioni.
FREQUENZA E PUNTUALITA’
5
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Non rispetta le norme del Regolamento d’Istituto e non si
assume le proprie responsabilità;
comportamenti perseguiti dal Regolamento
d’Istituto con sanzioni disciplinari e aggravati
dalla mancata progressione, cambiamenti o miglioramenti, nel comportamento e nel percorso
di crescita e maturazione a seguito delle sanzioni di natura educativa e irrogate.
NOTE DISCIPLINARI
Ha riportato diverse note disciplinari scritte e
più sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla
comunità scolastica per periodi superiori a
quindici giorni.
RISPETTO DEL PERSONALE, DEI
COMPAGNI E DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
RISPETTO DEL REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Utilizza in modo irresponsabile il materiale didattico e non rispetta i ruoli.
Viola e non rispetta la dignità delle persone;
crea concrete situazioni di pericolo per l’incolumità degli altri.
1-4
Ha riportato una sanzione del C. d. I. con l’allontanamento temporaneo dalla Comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni.
NOTE DISCIPLINARI
30
COMPORTAMENTI INDISCIPLINATI E RELATIVE SANZIONI
COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO MANCANZE
DISCIPLINARI
RELATIVE SANZIONI
(ESPRESSE IN ORDINE DI
GRAVITÀ) – IN
CASO DI RECIDIVA SI APPLICA
LA SANZIONE IMMEDIATAMENTE
Organo
Competente
a disporre la
sanzione
1. Uso improprio di attrezzature, materiali ed ambienti, senza danneggiame nto degli stessi.
a - Ammonizione verbale
2. Violazione degli obblighi connessi alla
frequenza (lezioni curriculari, ore di recupero
e approfondimento, ecc.) alla giustificazione
delle assenze, alla assiduità di impegno.
a - Ammonizione verbale
b - L’annotazione sul registro di
classe - (la cosiddetta nota)
Docente che
rileva l’infrazione;
d -Allontaname nto dalla comunità scolastica per un giorno, con o senza
obbligo di frequenza
Dirigente Scolastico o un suo
delegato / Consiglio di classe.
1. Violazione dell'obbligo a partecipare al
di- alogo educativo (disturbo, rifiuto di
sottoporsi alle attività di verifica e ai lavori proposti dag- li insegnanti, ingresso
in ritardo o assenza in- giustificati dal
terzo in poi, ecc.). Tali viola- zioni vanno
annotate sul registro; a seguito di tre annotazioni il caso verrà portato
all’esame dell’organo competente,
che darà corso alla sanzione.
a - Ammonizione verbale
b - Dopo tre ritardi è avvisata la famiglia
c -. L’annotazione sul registro di
classe - (la cosiddetta nota)
Docente che
rileva l’infrazione/
coordinatore
di classe.
d -Allontanamento dalla comunità
scolastica per un giorno, con o
senza obbligo di frequenza.
Dirigente Scolastico o un suo
delegato / Consiglio di classe.
4. Violazione degli obblighi di correttezza e buona fede nelle verifiche
(copiatura, sug- gerimenti ed ogni
comportamento rivolto ad alterare
la congruità delle valutazioni)
a - Ammonizione verbale
Docente che
rileva l’infrazione.
b – L’annotazione sul registro di
classe - (la cosiddetta nota)
b - L’annotazione sul registro di
classe - (la cosiddetta nota)
c - Allontanamento dalla comunità scolastica per un giorno, con o senza
obbligo di frequenza.
5. L’infrazione al divieto di fumare in qualsiasi locale della
scuola
a – Ammonizione scritta
b - Multa di euro 27,50 ai sensi della
31
Docente che
rileva l’infrazione
Dirigente Scolastico o un suo
delegato / Consiglio di classe.
Delegato
del D.S.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed
al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
-Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie
ragioni. Una singola infrazione disciplinare di non particolare gravità non influirà sulla valutazione della condotta.
-In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
-Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile,
al principio della riparazione del danno. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in
favore della comunità scolastica o di enti territoriali.
-Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati
da un organo collegiale: il consiglio di classe (organo di disciplina) per sospensioni non superiori ai quindici
giorni o il consiglio d’istituto per sospensioni superiori ai quindici giorni o che implichino l’esclusione dagli
scrutini finali o la non ammissione all’esame di stato.
L’annotazione sul registro (la cosiddetta nota) non costituisce sanzione disciplinare, ma è la descrizione
del fatto che si configura come mancanza disciplinare.



L’ammonizione è un autorevole rimprovero avente funzione di preavviso di censura o di altro provvedimento disciplinare. Può essere verbale (irrogata dal docente) o scritta (irrogata dal dirigente scolastico o
responsabile di sede, su segnalazione del coordinatore di classe o del docente).
La censura scritta è un rimprovero caratterizzato da una severa accentuazione della gravità della mancanza
disciplinare, da inviare alla famiglia.
L’allontanamento può prevedere l’obbligo di frequenza oppure no.
Al secondo rapporto disciplinare è necessario che il coordinatore contatti la famiglia
Al terzo rapporto disciplinare, laddove si ravvisi una recidiva, è previsto l’allontanamento dalla comunità scolastica.
Qualora il fatto disciplinare costituisca ipotesi di reato (in base all’ordinamento vigente), l’avvio del procedimento disciplinare e il provvedimento disciplinare stesso non estinguono l’obbligo del Dirigente Scolastico di
presentare specifica denuncia alla competente autorità giudiziaria.
Per tutte quanto non previsto si rinvia alla normativa scolastica in materia.
IMPUGNAZIONI O RECLAMI
- Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chi vi abbia interesse, entro 5 giorni dall’avvenuta
comunicazione, all’Organo di Garanzia Interno.
- L’Organo di Garanzia è costituito dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, da un docente designato dal Consiglio d’Istituto, che svolge le funzioni di segretario, da un rappresentante dei genitori, e da uno degli studenti. La
durata dell’Organo di Garanzia è biennale. Il docente è designato dal Consiglio d’Istituto nella prima riunione
utile dopo la decadenza per fine mandato. La durata dell’incarico dello studente è annuale.
In attesa delle designazioni, l’Organo di Garanzia è composto per proroga dai membri dell’anno precedente. Per
i membri decaduti, la proroga si trasferisce sui membri supplenti.
Nel caso di conflitto d’interesse, subentra il membro supplente.
I membri supplenti sono così individuati: docente, genitore e studente presenti nella Giunta Esecutiva o nel Consiglio d’Istituto.
32
ORGANO DI GARANZIA: PROCEDURA
- Ricevuta l’impugnazione, il Dirigente Scolastico fissa, di norma, la seduta entro sette giorni scolastici. -La
seduta è valida anche nel caso di assenze dei suoi componenti, purché la convocazione risulti pervenuta agli
interessati. L’Organo di Garanzia procede sulla base della documentazione agli atti e sulla base dell’impugnazione. Può decidere di acquisire ulteriori elementi e testimonianze. Per essere dichiarata valida la seduta dell’organo di garanzia devono essere presenti almeno tre membri. La decisione dell’Organo di Garanzia, adottata a
maggioranza e debitamente motivata, viene comunicata con atto formale.
- Le decisioni dell’Organo di Garanzia sono assunte, con votazione a maggioranza assoluta dei membri, entro
cinque giorni scolastici dall’impugnazione. In caso di parità il voto del Dirigente avrà valore di dirimente. Qualora
l’Organo di Garanzia non decida entro il predetto termine, l’impugnazione deve intendersi rigettata.
- Il ricorso non incide sui tempi di esecuzione della sanzione. L’eventuale revisione e/o annullamento della sanzione avrà, quindi, effetto solo sulla valutazione periodica o finale del comportamento dell’alunno.
.
33
Visite guidate e viaggi di istruzione
Le uscite didattiche ed i viaggi di istruzione rappresentano un momento dell'attività didattica e vanno inseriti
nella programmazione educativa dei docenti, all'interno dei consigli di classe; proposte possono essere presentate dai rappresentanti eletti nel consiglio di classe, precisando che l'organizzazione spetta ai docenti.
FINALITA'PARTECIPAZIONE
DOCENTI ACCOMPAGNATORI
DURATA – PERIODI
DI EFFETTUAZIONE
VISITE GUIDATE
 integrazione
dell'attività didattica
- arricchimento
culturale e professionale degli studenti
 preventiva informazione su ogni elemento idoneo a documentare il contenuto
delle iniziative
 indispensabile una
partecipazione minima dei 2/3 degli
studenti delle singole
classi
 necessario acquisire
l'approvazione preventiva da parte di
chi esercita la potestà.
 i diversamente abili
devono avere la possibilità di partecipare alle uscite con
la classe, pertanto il
Consiglio
deve programmare le
uscite tenendone
conto.
 preferibilmente fanno
parte del Consiglio di
Classe
 l'incarico comporta
l'obbligo di vigilanza,
con assunzione delle
connesse responsabilità
 il numero degli accompagnatori è di
uno ogni 15 studenti
(per i diversamente
abili il Consiglio di
Classe valuterà la
presenza di un ulteriore accompagnatore)
 per le classi prime e
seconde è previsto un
viaggio senza pernottamento
 per le classi
successive è possibile
prevedere uno o più
pernottamenti
 periodi per stage: le
classi svolgeranno
stage e/o affiancamento al lavoro nei
periodi di sospensione delle attività
didattiche
 nell'ultimo mese di attività didattica le
uscite sono consentite
solo eccezionalmente.
 Si effettuano nell'arco di
una
sola giornata integrazioni
culturali e visite aziendali presso imprese, mostre, monumenti, musei,
gallerie, località di interesse storico-artistico,
parchi naturali
 Sono deliberate in
seno al consiglio
di classe
 E' cura dei docenti
accompagnatori
contattare preventivamente i centri per
eventuali prenotazioni.
 E' necessario indicare
la destinazione, orari
partenza- arrivo, mezzo
di trasporto, programma, costo massimo del viaggio,
elenco degli studenti
partecipanti, nomi e
firme dei docenti accompagnatori.
 Il docente promotore
organizzerà e controllerà il versamento della
quota di partecipazione
cumulativa; le ricevute
saranno consegnate in
ufficio di segreteria entro 10 giorni antecedenti l'uscita.
 sarà assicurato
l'avvicendamento dei
docenti accompagnatori
 al rientro il docente
responsabile consegnerà al Dirigente
Scolastico una relazione dettagliata.
34
 Gli alunni che hanno riportato un voto negativo
CRITERI DI RICONOSCIMENTI E VALUTAZIONE DEI CREDITI SCOLASTIC
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
per l’anno scolastico 2014/’15
1. Relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno
scolastico 2012/2013, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio
massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre
1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che: a) abbiano conseguito il credito scolastico
massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del
Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi agli
ultimi tre anni di corso solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Sempre relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione
dell’anno scolastico 2012/2013, ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo all’ultimo, al penultimo e al terzultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere
stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella
misura massima all’unanimità.
2. Nell’anno scolastico 2012/2013, la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico, indicata nelle
tabelle allegate al Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009, di cui costituiscono parte integrante,
si applica nei confronti degli studenti frequentanti il terzultimo, il penultimo e l’ultimo anno.
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata
dal D.M. n. 42/2007)
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
3-4
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
III anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fine
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione,
nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
35
l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe
successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento
non può essere inferiore a sei decimi.
Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei
voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito
delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno
nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della
banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è
rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di
qualifica di 65/centesimi corrisponde M= 6,5).
I criteri secondo i quali i C.d.c. assegneranno il credito scolastico, nell’anno scolastico 2012/2013 sono
riportati di seguito: Indicando
con:
1. M = Media dei voti (profitto)
2. A.F. = Assiduità della frequenza scolastica
3. P.I. = Interesse e impegno nella partecipazione: 1) al dialogo educativo; 2) all’insegnamento della Religione Cattolica o attività sostitutive; 3) alle attività complementari e integrative anche professionalizzanti;
4. C.F. = Credito formativo
5. P = Somma dei punteggi derivanti da A.F. , P.I. , C.F. deducibili dalla seguente tabella:
A.
F.
a = assenze
punt
i
a >141 h
0
Partec.
Attiva
Dialogo.
Educ.
85 h< a
≤141
h
a ≤85 h
0,1
p. 0.1
0,2
Relig. Catt.
o
Attiv. sostit
punti
suff.
0
Molto
(buono)
0,1
Moltissimo
(ottimo)
0.2
P.I. (*)
attività complementari
e
integrative anche professionalizzanti
10≤ n.a. <20
n.a. = n. ore durata atti20≤ vità
n.a. <30
n.a.
≥30
punti
C.F.
punti
0,1
0,2
0,2
0,3
(*) Il punteggio relativo alle attività complementari ed integrative sarà assegnato se la frequenza non
è inferiore al 75% del monte ore. Indipendentemente dal numero delle attività alle quali l’alunno partecipa,
il punteggio massimo non può superare 0,3.
Per gli allievi che sono ammessi alla classe successiva, ma ai quali sarà inviata la lettera a casa per indicare
le discipline da approfondire, a causa di carenze non gravi, verranno sottratti 0,2 punti per ogni disciplina..
Tale criterio sarà seguito anche in sede di scrutini relativi ai debiti di fine anno, nei confronti degli alunni
36
con sospensione di giudizio che hanno fatto registrare evidenti miglioramenti anche se non pienamente sufficienti Per l’attribuzione del credito scolastico si terrà conto della seguente tabella
Media
M=6
M=6
M+P
Credito scolastico
Classe III
Classe IV
Classe V
3
3
4
4
4
5
6≤ M+P <6,5
M+P ≥6,5
6< M ≤7
6< M+P <6,5
4
4
5
6< M ≤7
6,5≤ M+P≤ 7
5
5
6
7< M ≤8
7< M+P <7,5
5
5
6
7< M ≤8
7,5≤ M+P ≤8
6
6
7
8< M ≤9
8< M+P <8,5
6
6
7
8< M ≤9
8,5≤M+P  9
7
7
8
9< M ≤10
9<M+P <9,5
7
7
8
9< M ≤10
9,5  M+P ≤10
8
8
9
N.B.
1. Non si tiene conto delle assenze giustificate a norma di legge (Partecipazione a concorsi, donatore
AVIS,…..) o giustificate con certificato medico.
2. Qualora l’alunno abbia dimostrato di essere impegnato in attività non quantificabili in ore ma valide per
la crescita educativa, potrà essere attribuito il punteggio relativo all’interesse e l’impegno
nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative per attività fino a 20
ore.
37
CRITERI FISSATI PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI
Attività esterne alla scuola non episodiche e coerenti con gli obiettivi formativi del curricolo promosse da
Enti, istituzioni, Associazioni legalmente riconosciute ossia:
1. Attività culturali, artistico-espressive quali:
 periodo significativo di studio all’estero;
 frequenza di un istituto musicale statale o legalmente riconosciuto;
 attività in gruppi corali, formazioni musicali o bandistiche;
 scuola di recitazione o appartenenza ad una compagnia teatrale;
 appartenenza a compagnie di ballo o gruppi folkloristici;
 frequenza ad un corso di formazione nelle arti figurative (pittura, scultura, fotografia) per almeno
30 ore;
 frequenza di corsi di approfondimento culturale per almeno 20 ore;
 frequenza di corsi organizzati da enti statali/regionali/provinciali/comunali per almeno 30 ore.
2. Attività sportiva a livello agonistico (partecipazione a campionati federali)
3.
Attività qualificanti per lo sviluppo della persona, solo in caso di attività non episodiche
ma svolte in modo consistente e continuativo (attività di volontariato all’interno di
organismi riconosciuti).
4. Attività professionalizzanti
Esami di idoneità
Media dei voti conseguiti in esami di
idoneità
M =6
6<M <=7
7<M <=8
8<M <=9
9 < M < = 10
Credito Scolastico ( punti )
3
4-5
5–6
6-7
7-8
Nota - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio da
attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami
di idoneità relativi a 2
anni di corso in unica sessione. Esso va espresso in
numero intero. Per quanto
concerne l’ultimo anno il
punteggio è attribuito
nella misura ottenuta per
il penultimo anno.
38
Diploma in servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
1°BIENNIO
COMUNE
1° e 2° anno
2° BIENNIO
3° e 4° anno
2° BIENNIO
3° e 4° anno
ARTICOLAZIONE
ENOGASTRONOMIA
ARTICOLAZIONE
ARTICOLAZIONE
SERVIZI DI SALA E DI VENDITA
ACCOGLIENZA TURISTICA
5° ANNO
ARTICOLAZIONE
5° ANNO
ARTICOLAZIONE
5° ANNO
ARTICOLAZIONE
ENOGASTRONOMIA
OPERATORE
DELLA RISTORAZIONE:
1. FIGURA
“Preparazione Pasti”
2. FIGURA:
“Servizi di Sala
e Bar”
SERVIZI DI SALA E DI VENDITA
Al terzo anno è possibile conseguire la qualifica professionale
39
2° BIENNIO
3° e 4° anno
ACCOGLIENZA TURISTICA
OPERATORE
AI SERVIZI
DI PROMOZIONE
E ACCOGLIENZA
Offerta formativa di
Istruzione e Formazione Professionale
IeFP
Al termine del terzo anno, è possibile, presso il nostro Istituto, conseguire la qualifica professionale di ”Operatore
della Ristorazione”: FIGURA ”Preparazione Pasti; FIGURA ”Servizi di Sala e Bar”; “Operatore ai servizi di
promozione e accoglienza”.
La recente Comunicazione della Commissione europea “Ripensare l'istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socio economici” considera la IeFP come il “motore per l’innovazione e la crescita”, al fine di contrastare
gli alti tassi di disoccupazione giovanile e gli intollerabili tassi di abbandoni scolastici precoci.
La Regione Campania fa proprie queste raccomandazioni e nelle sue linee essenziali l’offerta regionale di IeFP prevede l’attivazione di interventi di orientamento, la promozione di azioni formative di contrasto al fenomeno della
dispersione, l’istituzione di moduli formativi aggiuntivi e laboratori di approfondimento, recupero e sviluppo degli
apprendimenti; tali attività sono funzionali anche al passaggio tra sistemi formativi e per l’adozione di specifiche azioni
e modalità pedagogiche flessibili, finalizzate a facilitare l’apprendimento degli allievi e a promuovere l’inclusione
sociale. L’offerta formativa regionale di IeFP prevede percorsi di durata triennale e quadriennale, finalizzati al conseguimento dei titoli di qualifica e di diploma professionale di cui all’articolo 17, comma 1, lettere a) e b) del decreto
legislativo n. 226/2005.
Percorsi triennali
Il percorso triennale porta al conseguimento delle certificazioni e attestati/diploma di qualifica con riferimento
all’Accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per
l’apprendimento permanente (EQF).
Livello 3: Titolo di qualifica di operatore professionale. Si rilascia a conclusione dei percorsi di istruzione
formazione di durata triennale e riporta l’indicazione della figura nazionale di riferimento e del profilo regionale
oltre alla denominazione della qualifica acquisita. Autorità competente: Regioni.
Tutti i percorsi triennali e quadriennali di IeFP trovano organica e univoca classificazione nel Repertorio regionale dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale, in relazione a Figure nazionali e Profili regionali.
Tale Repertorio costituisce il riferimento per le modalità di progettazione e valutazione dei percorsi formativi.
Certificazione dei percorsi
Il Profilo regionale rappresenta la declinazione/articolazione a livello regionale della Figura/Indirizzo
nazionale rispetto alle specificità/caratterizzazioni territoriali del mercato del lavoro. Nella descrizione
del profilo regionale, pertanto, possono trovare spazio ulteriori standard formativi (competenze, abilità
e conoscenze) aggiuntivi rispetto al livello nazionale. La descrizione del profilo regionale trova completezza con la declinazione degli standard professionali costituiti dalle prestazioni tecnico professionali attese dal mercato del lavoro locale e sulle quali si costruiscono le prove finali.
Standard formativi/Risultati di apprendimento
Gli standard formativi fanno riferimento:
per le competenze tecnico professionali, agli standard previsti dall’allegato 3 dell’Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010, riguardante il primo anno di attuazione (2010 – 2011) dei percorsi di IeFP a
norma dell’articolo 27, comma 2 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, ed a quelli di cui
40
all’Accordo Stato Regioni del 19 gennaio 2012, riguardante l’integrazione del Repertorio delle figure
professionali di riferimento nazionale, approvato con l’Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2011.
Standard professionale/ risultati attesi per la valutazione
L’insieme delle prestazioni professionali, proprio perché individuate a partire dall’analisi dei processi
lavorativi riconosciuti dal mercato del lavoro locale, risulta valido per tutte le tipologie di intervento
formativo rappresentando al tempo stesso, il risultato atteso in termini professionali nei confronti di
ciascun allievo al termine del processo di apprendimento. Le prestazioni indicate per ogni Figura/Profilo
si configurano come standard minimi di valutazione da assumersi come riferimento per la predisposizione dei contenuti delle prove intermedie e finali di valutazione e certificazione della qualifica.
Rapporto tra standard formativi e standard professionali
Il rapporto tra standard formativi minimi connotanti Figure nazionali/Profili regionali (descritti in termini di competenze, abilità e conoscenze secondo il modello definito dall’EQF) e standard professionali
costituiti da prestazioni professionali permette di trovare un’adeguata corrispondenza nel sistema di
valutazione ed in particolare nella progettazione della prova finale. In particolare, il sistema di valutazione adottato si focalizza sulla rilevazione del livello di padronanza con cui l'allievo è in grado
di svolgere le prestazioni professionali necessarie per realizzare prodotti/servizi caratterizzanti il
Profilo regionale di riferimento. Si assume pertanto la prestazione, e il prodotto/servizio risultante,
come espressione misurabile delle competenze possedute dall'allievo e agite in una situazione assimilabile e sufficientemente rappresentativa di quelle che caratterizzano il contesto lavorativo in cui opera il
Profilo di riferimento. Inoltre, si sottolinea che le prestazioni professionali sono finalizzate a realizzare
prodotti/servizi chiaramente identificabili. Il seguente schema riassume i collegamenti tra i diversi elementi presi in considerazione per la strutturazione del sistema di valutazione basato sulle prestazioni
professionali.
SCHEMA DI CORRISPONDENZA TRA COMPETENZA E PRESTAZIONE
Si articola in abilità che, per essere agite, richiedono conoscenze
specifiche
Deve essere contestualizzata e
situata
COMPETENZA
La sua valutazione richiede la
realizzazione di una
Richiede la definizione di criteri
per la determinazione dei livelli
PRESTAZIONE
Che può consistere
-Nella progettazione di un’attività
-nella simulazione di un caso
-nella realizzazione di un prodotto
-nella soluzione di un problema
41
Standard minimi relativi all’organizzazione dei percorsi di IeFP
Articolazione dei percorsi e loro durata
I percorsi di IeFP hanno una durata triennale o quadriennale articolata in:
- un primo biennio finalizzato allo sviluppo delle competenze trasversali per il conseguimento della
certificazione in assolvimento dell’obbligo di istruzione corrispondente al livello 2 del Quadro europeo
delle Qualifiche (EQF );
- il terzo anno, di carattere professionalizzante, porta in una logica progressiva all’ammissione
all’esame di qualifica e, quindi, al conseguimento di un Titolo di qualifica professionale di operatore,
relativo alla figura/profilo scelto al termine della prima annualità, idoneo sia per l'inserimento diretto
nel mondo del lavoro sia per il proseguimento degli studi attraverso la frequenza di un’ulteriore annualità finalizzata al conseguimento di un diploma professionale.
Modalità di organizzazione delle prove intermedie e finali
Fermo restando quanto sancito in materia dalla normativa vigente, al termine di ciascuna annualità è
prevista una prova di verifica finale che, nel caso della terza annualità, è finalizzata al rilascio degli
attestati regionali di qualifica e di diploma professionale. Gli esami finali di qualifica e di diploma
vengono organizzati in: prova di prestazione, prova multidisciplinare (eventuale) e colloquio individuale e sono realizzati secondo gli standard previsti dagli allegati alle Linee guida degli esami. Progettare
e valutare per competenze: Istituti professionali - Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento (d.P.R. 15 marzo 2010,
n. 87, articolo 8, comma 6).
Tutte le prove ruotano attorno alle competenze tecnico-professionali del Profilo oggetto della verifica, per accertare se l'allievo è idoneo per ottenere la qualifica/diploma professionale, ma tengono
anche presenti criteri utili per rilevare l'avvenuta acquisizione delle competenze di base. Nello specifico:
- la prova di prestazione pone l’allievo “in situazione”, coinvolge tutte le discipline tecnico-professionali, può coinvolgere anche discipline dell’area di base che abbiano individuato competenze disciplinari correlate; la prova deve essere coerente con le competenze del profilo professionale e deve sottoporre all’allievo un caso, un problema, una situazione che concretamente potrebbe verificarsi nei contesti nei quali presumibilmente si troverà ad operare (se richiede lo sviluppo di un progetto e la realizzazione di un prodotto può essere realizzata anche in diversi step, anche in più giorni purché gli step
siano autonomamente valutabili); per il conseguimento del diploma la prova dovrà contenere altresì
elementi di analisi e di riflessione sulle procedure applicate.
- la prova multidisciplinare (eventuale) coinvolge tutte le discipline non inserite nella prova di prestazione, può essere rappresentata da test, che prevedano sia domande a scelta multipla che quesiti a risposta singola o aperta; se l’Istituto non ritiene di adottare quale modalità di accertamento delle
competenze la prova di prestazione per aree integrate, ma predispone una prova di prestazione per l’area
di indirizzo, allora si dovrà somministrare una prova multidisciplinare per l’area di base.
- il colloquio individuale è una prova orale finalizzata alla valutazione delle competenze relazionali e
comunicative acquisite, mediante la presentazione di un prodotto preparato dall'allievo durante il percorso (il prodotto può consistere in un oggetto grafico, multimediale, informatico, artigianale
coerente con le competenze connesse alla figura professionale); l’allievo dovrà motivare la scelta e le
modalità per la sua realizzazione dimostrando di conoscere i contenuti tecnici connessi.
42
Con riferimento alla partecipazione alle prove di fine annualità e conclusive del percorso formativo di
allievi disabili, con disturbi specifici nell’apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia, ecc.) e degli
alunni con bisogni educativi speciali, nel rispetto delle regole generali di cui al presente documento, è
consentita l’adozione di modalità compensative o dispensative di somministrazione delle prove, adeguate alle specifiche abilità/disabilità degli interessati, quali ad esempio utilizzo di tempi più lunghi di
quelli ordinari, o di apparecchiature e strumenti informatici, dispensa dalla lettura o scrittura, ecc.
Per gli allievi disabili è possibile anche la predisposizione e somministrazione di prove equipollenti e
la presenza di assistenti per l’autonomia e la comunicazione. In ogni caso l’attestazione finale può
essere conseguita solo se il candidato ha effettuato tutte le prove d’esame, in relazione alla verifica di
tutti gli standard di profilo/diploma. In caso contrario, ovvero di non ottenimento dell’attestazione finale, al candidato è rilasciata una attestazione di competenza relativa alle acquisizioni effettivamente
realizzate al termine del percorso.
Modalità di valutazione degli allievi
L’obiettivo principale è quello di monitorare “non solo ciò che il soggetto sa, ma anche ciò che sa
fare con quello che sa”, ovvero la capacità del soggetto di applicare la conoscenza nella vita reale,
quotidiana e professionale.
Il processo di valutazione si sviluppa, dunque, secondo le seguenti macro dimensioni:
- Valutazione formativa: ovvero verifica delle conoscenze ed abilità a supporto delle competenze, con
la finalità specifica di rilevare le informazioni sulle modalità di apprendimento per comprendere come
si sta modificando la mappa cognitiva del soggetto in rapporto agli obiettivi didattici e per consentire
l’attivazione delle azioni di recupero, di approfondimento, di supporto alla motivazione.
- Valutazione sommativa delle prestazioni professionali previste per il Profilo: verifica della capacità di
“agire” le competenze acquisite per l'esecuzione di prestazioni professionali in un contesto lavorativo
simulato e/o reale (nel corso dello stage).
- Valutazione del percorso individuale: attraverso l’evidenza, non tanto degli esiti, quanto dei passaggi
fondamentali che caratterizzano il processo di apprendimento.
- Valutazione dello stage: prevede il coinvolgimento dell’azienda come soggetto formativo partner e
comprende la valutazione delle prestazioni professionali previste per il profilo e agite nel contesto
lavorativo reale assieme a una valutazione della crescita culturale e professionale determinata dalla
sperimentazione diretta del mondo del lavoro.
43
I nuovi percorsi degli Istituti Professionali
I nuovi percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. Il primo
biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo
biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l’acquisizione di strumenti concettuali
e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi
di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell’area di indirizzo assumono connotazioni
specifiche, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un’adeguata competenza
professionale di settore, idonea sia all’inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento
degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o
di studio e di lavoro previsto per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti
in materia.
Nell’anno scolastico 2014/2015 il nostro istituto è riorganizzato per le classi prime, seconde, terze
e quarte secondo le norme contenute nel nuovo regolamento.
In riferimento al nuovo ordinamento: in linea con le indicazioni dell’Unione Europea e in coerenza
con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l’approfondimento e l’applicazione
di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa del nostro Istituto si
articola in un’area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi e in un’area di indirizzo.
L’area di istruzione generale: competenze ed assi culturali ha l’obiettivo di fornire ai giovani la
preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione.
Gli studenti degli Istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l’uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano l’apprendimento in contesti formali, non formali e informali.
Area di indirizzo: 3 articolazioni
Ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro,
mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio
e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Al terzo anno lo studente dovrà scegliere
uno dei tre indirizzi di settore:
Articolazione enogastronomia con opzione prodotti dolciari artigianali e industriali
Articolazione di sala e vendita
Articolazione accoglienza turistica
44
Obiettivi del primo biennio
Il nostro Istituto dovendo rispondere ai pressanti bisogni educativo-formativi che caratterizzano
gran parte dei nostri alunni, nell’ambito della propria autonomia, ha deciso, in uno sforzo aggiuntivo, di concentrare le proprie energie sugli alunni del biennio al fine di intervenire in modo appropriato alla rimozione dei condizionamenti di natura ambientale che tanta parte hanno nell’innescare
processi di demotivazione all’impegno e allo studio. Acquisire basi solide di cultura generale, nella
comunicazione, nella relazione, nell’uso dei linguaggi, diventa determinante per costruire solide e
dinamiche competenze professionali in grado di consentire ai nostri alunni di poter spendere con
facilità i titoli acquisiti in ambito lavorativo. In considerazione di ciò, ci è sembrato opportuno declinare finalità ed obiettivi del primo biennio comune nei tre ambiti che caratterizzano la formazione
globale dell’alunno, raggruppandoli nelle dimensioni che compongono la persona ed il suo divenire
nei contesti sociali e professionali specifici di settore.
FINALITA’
Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro (dimensione personale)
Orientare gli studenti per tutta la durata del biennio in relazione alle loro attitudini e relazioni (dimensione personale)
Conoscere e valorizzare le diverse identità e differenze personale (dimensione personale)
Esplorare i diversi percorsi della comunicazione (dimensione sociale)
Promuovere il senso civico e della legalità (dimensione sociale)
Promuovere la cultura delle pari opportunità (dimensione sociale)
Riconoscere il proprio ruolo all’interno di un gruppo di lavoro gruppo (dimensione professionale)
Promuovere lo spirito di collaborazione e di cooperazione all’interno di un gruppo (dimensione professionale)
Saper riconoscere l’importanza di muoversi ed agire all’interno di un sistema di regole
condivise (dimensione professionale)
Riconoscere l’importanza di attenersi alle consegne e al ruolo (dimensione professionale)
Promuovere le capacità di trasformare le esperienze in competenze (dimensione professionale)
Promuovere il senso di responsabilità personale e all’interno di un gruppo (dimensione
professionale).
Obiettivi del secondo biennio
Competenze di base
Sa usare la lingua italiana con sostanziale correttezza sia nella forma scritta che parlata
Conosce le linee essenziali dello sviluppo storico della letteratura degli ultimi secoli e possiede
gli strumenti per affrontare percorsi personali di lettura
Sa cogliere la significatività degli eventi, riconoscendo le implicazioni riferibili ai grandi temi
storici, etici e di attualità
Sa utilizzare modelli logico-matematici per rappresentare e risolvere problemi
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Competenze Trasversali
E’ motivato ad accrescere le proprie competenze e a porre in essere le relative strategie
Ha abilità organizzative
Possiede buone capacità relazionali e collaborative all’interno del contesto di riferimento
Sa identificare le caratteristiche del contesto di riferimento e vi si adegua in maniera propositiva
Ha competenze di problem solving
ADOZIONE COMUNE DEI SEGUENTI OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI
Obiettivi interdisciplinari: comportamentali, educativi e cognitivi
Migliorare ulteriormente la socializzazione tra gli allievi al fine di costruire rapporti interpersonali sereni, collaborativi e stimolanti.
Rispettare le persone, il materiale scolastico e le regole della convivenza civile.
Continuare a cooperare con le famiglie.
Potenziare le abilità logiche, le capacità di sintesi e di rielaborazione.
Saper usare i linguaggi specifici delle singole discipline.
Sollecitare l’apprendimento e valorizzare bene le abilità personali.
Far acquisire una maggior autonomia e una crescente capacità di organizzare lo studio.
Abituare al collegamento interdisciplinare fra i fatti e i fenomeni culturali.
Sviluppare la capacità di elaborare schemi.
Lavori a piccoli gruppi per approfondimenti o ricerche e proposte di lavori interdisciplinari
Lezione frontale seguita da interventi e domande
Verifica puntuale dell’apprendimento e del lavoro svolto a casa
Modalità comuni di individualizzazione degli interventi
Ripasso e recupero con lavori graduati a seconda del livello
Potenziamento o approfondimento attraverso proposte di lavori individuali e interdisciplinari.
Significative scelte di contenuto delle discipline e contenuti interdisciplinari
a cura di ogni Consiglio di Classe
Modalità comuni di valutazione
Per ciascun allievo i docenti prenderanno in considerazione:
il livello di partenza e il percorso compiuto
la maturità raggiunta
il conseguimento delle competenze disciplinari
la consapevolezza dell’impegno
la partecipazione alla vita della classe
46
IL DIPLOMA
Nel nostro Istituto si consegue il Diploma di istruzione professionale
nell’indirizzo:
L’i.p.s.a.r. “le streghe” ha lo scopo di provvedere
alla formazione e alla preparazione tecnica di
personale qualificato o specializzato per i vari
servizi nel settore turistico - alberghiero e
ristorativo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei
servizi.
È in grado di:
Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità.
Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane.
Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza
e la salute nei luoghi di lavoro.
Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e
finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio.
Comunicare in almeno due lingue straniere.
Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso
a strumenti informatici e a programmi applicativi.
Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici.
Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza
turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
L’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione “Enogastronomia”.
47
Nell’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire
nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali
di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Enogastronomia”, opzione “Produzioni dolciarie artigianali e industriali”, consegue i risultati di apprendimento, di
seguito specificati in termini di competenze.
Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,
nutrizionale e gastronomico.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze
di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Diploma di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione
e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni
locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Competenze specifiche
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto profilo organolettico, merceologico,
chimico- fisico, nutrizionale e gastronomico;
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità;
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
48
Diploma di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E VENDITA
Il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo
sviluppo delle filiere per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della
clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Competenze specifiche, lo studente è in grado di:
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità;
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Diploma di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA
Il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere
i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che
valorizzano le risorse del territorio.
Competenze specifiche, lo studente è in grado di:
Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione
e intermediazione turistico -alberghiera;
Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela;
Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-culturali, ed enogastronomici del territorio;
Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche
di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
49
Il Consiglio d’Istituto ha deliberato che l’orario scolastico si svolgerà nel seguente modo:
N.4 giorni le lezioni saranno svolte dalle 8,00 alle 13,30
N.2 giorni le lezioni saranno svolte dalle 8,00 alle 13,00
con la seguente scansione:
PER LE CLASSI PRIME dal lunedì al SABATO
I ora 8.30 – 9.30; II ora 9.30 – 10.30; III ora 10.30 – 11.30; IV ora 11.30 – 12.30; V ora 12.30 – 13.30
Per le classi seconde, terze, quarte e quinte
dal lunedì al giovedì
I ora 8.30 – 9.30; II ora 9.30 – 10.30; III ora 10.30 – 11.30; IV ora 11.30 – 12.30; V ora 12.30 – 13.30
dal venerdì al sabato
I ora: 8.00 – 9.00; II ora 9.00 – 10.00; III ora 10.00 – 11.00; IV ora 11.00 – 12.00; V ora 12.00 –
13.00; VI ora 13.00 – 13.30
50
Quadro orario primo biennio unitario 1°- 2°
1° biennio
Ore settimanale
DISCIPLINE
1°anno
2°anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
Storia
2
2
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze Motorie e Sportive
2
2
RC o attività alternative
1
1
Scienze Integrate (Fisica)
2
2
Scienze Integrate (Chimica)
Geografia
1
Scienze degli alimenti
2
2
Laboratori di servizi enogastronomici- settore cucina
2
2
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita
2
2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
2
2
2
2
33
32
Seconda lingua straniera
Totale ore settimanali
Quadro orario secondo biennio
AREA COMUNE A TUTTE LE ARTICOLAZIONI
5°
ANNO
2° BIENNIO
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
RC o attività alternative
1
1
1
Seconda lingua straniera
3
3
3
Totale ore settimanali
18
18
18
51
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
2° BIENNIO
Scienza e cultura dell’alimentazione
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina
5° ANNO
3°anno
4°anno
4
3
3
6*
4*
4*
2
2
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Totale ore
4
5
5
14
14
14
Totale complessivo ore (18+14)
32
32
32
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI
2° BIENNIO
3°anno
5° ANNO
4°anno
Scienza e cultura dell’alimentazione
(di cui 2 h di compresenza)
Diritto e Tecniche Amministrative
3
3
3
-
2
2
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria
9
3
3
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari
(di cui in compresenza 2 ore)
-
3
2
Tecniche di organizzazione e gestione dei processi
produttivi
2
3
4
14
14
14
32
32
32
Totale ore
Totale complessivo ore (18+14)
ARTICOLAZIONE SALA E VENDITA
2° BIENNIO
5° ANNO
3°anno
4°anno
4
3
3
2
2
6*
4*
4*
4
5
5
Totale ore
14
14
14
Totale complessivo ore (18+14)
32
32
32
Scienza e cultura dell’alimentazione
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e
vendita
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
52
ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA
2° BIENNIO
3°anno
5° ANNO
4°anno
Scienza e cultura dell’alimentazione
4
2
2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
6*
4*
4*
4
6
6
2
2
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Tecniche della comunicazione e relazione
Totale ore
14
14
14
Totale complessivo ore (18+14)
32
32
32
*1 h di compresenza con Scienza e Cultura dell’Alimentazione
53
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L‟ampliamento dell‟offerta formativa dell’Istituto si basa su un sistema di percorsi didattici e di
esperienze formative (attività curriculari, extracurricolari e professionali) che arricchiscono le competenze degli studenti e rimuovono gli svantaggi socioculturali. Tutte le attività integrative collegate al
recupero, allo sviluppo ed al consolidamento dei contenuti disciplinari, nonché le relative attestazioni
delle competenze riguardano la formazione permanente e sono previste per innalzare il successo scolastico di ogni alunno. Questo tipo di attività prevede l‟utilizzo dei locali dell‟Istituto ò in orario
extracurricolare. Sono comprese in questo ambito le iniziative agli adulti e quelle in collaborazione
con Enti, Associazioni e altre scuole.
La scuola, attraverso le attività extracurricolari (progetti, stage, interventi realizzati con fondi strutturali (Programma Operativo Nazionale, ecc) mirerà a potenziare ed ampliare l‟offerta formativa (coerentemente con le finalità e gli obiettivi precedentemente individuati) attraverso il rafforzamento delle
abilità professionali, delle competenze informatiche, delle conoscenze delle lingue straniere e la prevenzione della dispersione scolastica e del disagio adolescenziale.
L‟orientamento scolastico e professionale mirerà a valorizzare le competenze, le abilità, le
potenzialità degli allievi.
Le attività di sostegno e di recupero saranno intese come recupero dell’allievo sotto il
profilo metodologico (acquisizione di un metodo di studio, impostazione dei problemi,
mappe concettuali, consapevolezza delle proprie possibilità, valutazione autonoma delle conoscenze) e sotto il profilo cognitivo (contenuti). Sarà opportuno ricorrere a interventi curricolari
che permettano di intervenire tempestivamente sulle carenze rilevate.
Nella fase iniziale del primo anno, dopo le operazioni relative all‟ accoglienza e dopo le prove dell‟ingresso, si dovrà verificare la rispondenza tra l‟indirizzo scelto e le attitudini dello studente al fine di
confermare o modificare le scelte effettuate. Verranno messi in atto interventi di orientamento
sia in itinere che per le classi quinte.
La Scuola è scuola capofila delle Scuole in Rete per la formazione di un Polo
Tecnologico per l’alternanza tra banchi di Scuola e contesti di lavoro mediante
stage nel settore turistico-alberghiero ristorativo.
54
I PROGETTI
L‟Istituto prevede di attivare, durante l‟anno scolastico 2013/2014, i seguenti progetti:
Al fine di garantire la qualità dei servizi erogati e di conseguire la soddisfazione delle parti
interessate, si ritiene opportuno avviare un Sistema di gestione per la qualità conforme al modello
descritto nella norma UNI EN ISO 9004-2009. Sono da considerarsi aspetti primari della politica per
la qualità:
il miglioramento continuo del livello qualitativo dei servizi realizzati e della soddisfazione
delle parti interessate;
il conseguimento della Certificazione di Qualità;
l‟attenzione alle innovazioni metodologiche e di processo, al fine di realizzare i cambiamenti
necessari.
PROGETTI PON
I Progetti cofinanziati dal F.S.E. rappresentano uno strumento finanziario gestito dalla Commissione
Europea per realizzare la coesione economica e sociale di tutte le regioni dell‟Unione e
ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo.
I fondi sono erogati alle scuole dal Ministero dell‟Istruzione dell‟Università e della Ricerca sulla
base del Programma Operativo Nazionale ideato per sostenere l‟innovazione e la qualità del
sistema scolastico in quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le sole
appartenenti all‟Obiettivo Convergenza) e colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese
e dell‟Unione Europea.
Gli obiettivi sono:
sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema scolastico;
migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti;
migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani;
accrescere la diffusione, l‟accesso e l‟uso della società dell‟informazione nella scuola;
sviluppare reti tra gli attori del sistema recependo le istanze del territorio;
promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l‟inclusione sociale;
migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l‟arco della vita.
Nel corso dell‟anno scolastico 2014/2015 saranno attivati i seguenti progetti:
Progetti per le competenze
chiave
Codice
“Français pour l’emploi”
FSEPACPOR_Stage Campania 2013-75
“ Joberfahrungen in einem
deutschspraschigen Land”
FSEPACPOR_Stage Campania 2013-75
Alunni
Numero
Destinatari
Ore
Didattica
Tempi
di attuazione
Alunni classi
quarte
“francese”
1
5
10
20/06/2015
10/07/2015
Alunni classi
tedesco
1
5
10
20/06/2015
10/07/2015
55
PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2014/2015.
Sono stati approvati i seguenti progetti presentati dai docenti.
PROGETTISTA
Vigliotti
Verdicchio
Vigliotti
Verdicchio
Servodio D.
TITOLO
Finalità
Obiettivi
Classi
Rugby femminile a
scuola
Formare l’uomo
cittadino attraverso il gioco della
mente
Educare alla convivenza civile
Alunne da
individuare
Attiv.sport.axtra
curricul
Formare alla convivenza civile
Prevenire il disagio scolastico
1-2-3-
Vivi la tua autonomia
Autonomia sociale
Sapersi orientare nel sociale
Alunni d.a.
Pasticcio, mi diverto, imparo….ovvero fai
da te e fai per tre
(30 ore)
Cucinare una torta
seguendo una ricetta
Discriminare sapori ed odori
Alunni d.a.
Cucina Gluten
Free
Sensibilizzare e
formare gli alunni
sulla celiachia
Far conoscere i prodotti gluten
free e rischi da contaminazione
3
Realizzare piatti
delle varie religioni
Conoscere le consuetudini alimentari nelle grandi religioni
4
Prevenire e contrastare il bullismo, promuovere
la peer education
Migliorare le relazioni alunni –
insegnanti, educare alla legalità
60 ore
Ciccone
De Luca G. Miranda
Melillo Miranda
28 ore
Mascia
Melillo Miranda
A tavola con le religioni
28 ore
Univ.St.Na Dipartim.di Psicologia
Capire e migliorare noi stessi
56
Affiancati
da un
alunno-tutor abile
10 alunni
delle 2
classi
CCIAA BN
Dal territorio al
territorio
Incrementare il
consumo dei prodotti locali
Far sperimentare agli allievi e
famiglie la vicinanza al mondo
del lavoro
Provincia di Bn
L’intermediazione
tra scuola e
mondo del lavoro
Ampliare la filiera
dei sistemi di intermediazione tra
domanda e offerta
di lavoro, promuovere l’apprendistato
Attivare e/o migliorare i sistemi
di intermediazione, r la gestione
dei servizi
Alunni del
triennio
Comitato
prov.VIVA
La vita nelle tue
mani
Rianimazione cardiopolmonare
Far conoscere le principali attività per affrontare un arresto
cardiaco
tutti
IFC Istituto di Fisiologia Clinica
Progetto ESPAD
Italia 2015
Prevenire l’uso di
sostanze illecite
Questionari d’indagine sull’uso
di tabacco, alcol e droghe nelle
scuole
Tutti gli
alunni
Ordine Psicologi
Campania
La settimana del
benessere psicologico
Promuovere stili Avvicinare il cittadino alla psicodi vita che svilup- logia
pano le risorse
della persona
4
Dott.ssa Maria
Paola Bianchini
La settimana del
benessere psicologico
Promuovere stili Visione del film: Il giovane favodi vita positivi
loso
4-5
Pedicini Maria
Sara
Il Gusto del Teatro
Avvicinare i giovani
ai percorsi storici
della nostra tradizione culinaria
4-5
Sgueglia Teresa
Visione del film:
Nient’altro che noi
Contrastare il bulli- Dibattito per migliorare le relasmo
zioni sociali
1-2-3-
Sgueglia Teresa
Visione del film:
Ricordare la storia
Dibattito per la giornata della
memoria
tutte
Trasmettere messaggi di natura sociale
Stimolare la riflessione e l’autoconoscenza
3-4-5-
La trasferta
Cirnelli Marisinda Il cinema come
strumento di crescita, condivisione
e apprendimento
57
Mostrare agli studenti le tracce
del passato che ci appartiene
unendole alle nostre tradizioni
culinarie
Alunni
scelti
Cirnelli Marisinda
Il teatro come
strumento di apprendimento
Cirnelli M
Il teatro e la scuola
Promuovere le risorse individuali di
ciascuna personalità
Prevenire la dispersione scolastica attraverso la preparazione
di una cena spettacolo, cantata
e recitata su ricette di personaggi illustri
Alunni a rischio dispersione
scolastica
Associazione Filosofica Culturale: Stregati da
Sophia
Festival Filosofico.
Tema: Magia, Fortuna e….
Imparare a riflettere attraverso la
filosofia
Partecipazione per potenziare
lo sviluppo di capacità critiche
Alunni da
individuare
del triennio
Porcaro C
La LIM per la didattica
Acquisire competenze e abilità per
una didattica che
accresca l’interesse all’apprendimento
Sviluppo della partecipazione
dei discenti attraverso il saper
fare e l’attitudine alla ricerca
Docenti interni
Lepore R
Visione dello spettacolo teatrale: Promessi Sposi
IPSAR LE STREGHE CAPOFILA
Docente-referente
M. P. Varriale
M.T. Giambattista
Titolo Progetto
PARTNERS
DOCENTE COACH
DEPOSITARIO DEL
SAPERE A GUIDA
PROPOSITIVA
LICEO SCIENTIFICO RUMMO BENEVENTO;
ITI LUCARELLI BN;
I. S VETRONE GALILEI BN;
LICEO SCIENTIFICO VIRGILIO S. GIORGIO DEL SANNIO
PARTNERS
FORMARSI:
“STRADA OBBLIGATA”
PROGETTO “SINERGIE CON IL TERRITORIO” PER LA VALORIZZAZIONE
DELLE ECCELLENZE
LICEO SCIENTIFICO GALILEI DI PIEDIMONTE MATESE;
LICEO SCIENTIFICO VIRGILIO S. GIORGIO DEL SANNIO;
LICEO SCIENTIFICO RUMMO BENEVENTO;
I. S VETRONE GALILEI BN;
ITI LUCARELLI BN
Il progetto è rivolto alla interazione con gli Enti territoriali e camerali,
le associazioni, soprattutto “no profit”, e in generale con il territorio,
al fine di favorire “esperienze professionalizzanti di eccellenze” “in
situazione” agli alunni dell’I.P.S.A.R. e di “esaltare” e “disseminare”
la cultura eno-gastronomica e i prodotti tipici a “filiera corta”.
58
OPEN DAY
È una attività progettuale finalizzata a favorire la realizzazione di azioni significative che siano
volte ad ampliare l‟offerta formativa delle Istituzioni scolastiche, nonchè a valorizzare le specificità
territoriali, nell‟intento di migliorare negli studenti il livello di apprendimento delle discipline curricolari e di sviluppare, in tutti i possibili fruitori del servizio, il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
59
BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Al riguardo si richiama l’attenzione sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Nella quotidiana esperienza didattica si riscontrano momenti di difficoltà nel processo di apprendimento, che possono essere osservati per periodi
temporanei in ciascun alunno. È dato poi riscontrare difficoltà che hanno un carattere più stabile o
comunque, per le concause che le determinano, presentano un maggior grado di complessità
e richiedono notevole impegno affinché siano correttamente affrontate. Il disturbo di apprendimento
ha invece carattere permanente e base neurobiologica. La scuola può intervenire nella personalizzazione in tanti modi diversi, informali o strutturati, secondo i bisogni e la convenienza; pertanto
la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre all’attivazione di un
percorso specifico con la conseguente compilazione di un Piano Didattico Personalizzato. La Direttiva ha voluto in primo luogo fornire tutela a tutte quelle situazioni in cui è presente un disturbo
clinicamente fondato, diagnosticabile ma non ricadente nelle previsioni della Legge 104/92 né in
quelle della Legge 170/2010. In secondo luogo si sono volute ricomprendere altre situazioni che si
pongono comunque oltre l’ordinaria difficoltà di apprendimento, per le quali dagli stessi insegnanti
sono stati richiesti strumenti di flessibilità da impiegare nell’azione educativo-didattica.
In ultima analisi, al di là delle distinzioni sopra esposte, nel caso di difficoltà non meglio
specificate, soltanto qualora nell’ambito del Consiglio di classe (nelle scuole secondarie) si concordi
di valutare l’efficacia di strumenti specifici questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
Si ribadisce che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che
però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura
di verbalizzare le motivazioni della decisione.
ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
In particolare, per quanto concerne gli alunni con cittadinanza non italiana, è stato già
chiarito nella C.M. n. 8/2013 che essi necessitano anzitutto di interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano Didattico
Personalizzato. Si tratta soprattutto – ma non solo – di quegli alunni neo arrivati in Italia, ultratredicenni, provenienti da Paesi di lingua non latina (stimati nel numero di circa 5.000, a fronte di oltre
750.000 alunni di cittadinanza non italiana) ovvero ove siano chiamate in causa altre problematiche.
Non deve tuttavia costituire elemento discriminante (o addirittura discriminatorio) la provenienza da
altro Paese e la mancanza della cittadinanza italiana. Come detto, tali interventi dovrebbero avere
comunque natura transitoria.
È opportuno ribadire che, in ogni caso, tutte queste iniziative hanno lo scopo di offrire maggiori opportunità formative attraverso la flessibilità dei percorsi, non certo di abbassare i livelli di
apprendimento. Il Piano Didattico Personalizzato va quindi inteso come uno strumento in più per
curvare la metodologia alle esigenze dell’alunno, o meglio alla sua persona, rimettendo alla esclusiva
discrezionalità dei docenti la decisione in ordine alle scelte didattiche, ai percorsi da seguire ed alle
modalità di valutazione.
60
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Il Piano annuale per l’inclusività deve essere inteso come un momento di riflessione di tutta
la comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione, lo sfondo ed il fondamento sul quale
sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, non dunque
come un ulteriore adempimento burocratico, ma quale integrazione del Piano dell’offerta formativa,
di cui è parte sostanziale (nota prot. 1551 del 27 giugno 2013).
Scopo del piano è anche quello di far emergere criticità e punti di forza, rilevando le
tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e
dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica - in forma di quadro sintetico
- di quanto sia consistente e variegato lo spettro delle criticità all’interno della scuola. Tale rilevazione sarà utile per orientare l’azione dell’Amministrazione a favore delle scuole che presentino
particolari situazioni di complessità e difficoltà.
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIVITÀ
In relazione alle riunioni del Gruppo di lavoro per l’inclusività ad inizio d’anno, le scuole definiranno
tempi e modalità degli incontri anche sulla base di un congruo periodo di osservazione degli alunni
in ingresso, al fine di poter stabilire eventuali necessità di interventi nell’ottica dell’inclusione.
Inoltre, in relazione ai compiti del Gruppo di lavoro per l’inclusività, che assume, secondo
quanto indicato nella C.M. 8/2013, funzioni di raccordo di tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, si rammenta il rispetto delle norme che tutelano la privacy nei confronti
di tutti gli alunni con bisogni educativi speciali. In particolare, si precisa che nulla è innovato per
quanto concerne il Gruppo di lavoro previsto all’art. 12, co. 5 della Legge 104/92 (GLH operativo), in quanto lo stesso riguarda il singolo alunno con certificazione di disabilità ai fini dell’integrazione scolastica.
A livello di Istituto, si precisa inoltre che le riunioni del Gruppo di lavoro per l’inclusività
possono tenersi anche per articolazioni funzionali ossia per gruppi convocati su tematiche
specifiche.
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
Con riferimento a quanto espresso nella C.M. 8/2013 relativamente all’attuazione dell’art.
50 della Legge 35/2012, si ribadisce che il lavoro preliminare che verrà svolto in ambito territoriale,
nella creazione di una rete di scuole-polo per l’inclusione, “risulta strategico anche per creare i
presupposti per l’attuazione dell’art. 50 del D.L. 9.2.2012, n. 5, così come modificato dalla Legge
4.4.2012, n. 35”.
Per quanto concerne i rapporti tra i vari organismi per l'integrazione degli alunni con disabilità, si informano le scuole che è in atto una riorganizzazione complessiva della rete dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) e dei Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI), a cura degli Uffici scolastici regionali, per la ridefinizione di compiti e ruoli. Al riguardo, si precisa che nulla è
innovato per quanto riguarda i Gruppi di lavoro interistituzionali (GLIP), i cui compiti e la cui
composizione sono previsti da una norma primaria (art 15 legge n. 104/92). Con successiva nota –
nell’ottica dell’ottimizzazione e della funzionalità delle specifiche competenze - saranno ulteriormente definiti i compiti dei CTS e dei CTI, fermo restando quanto disposto nel DM 12 luglio
2011 e nelle Linee guida per il diritto allo studio di alunni e studenti con DSA.
61
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ED INTEGRAZIONE
“Le parti opportunità e i diritti alla partecipazione sociale delle persone diversamente abili presuppongono una scuola per tutti e per ciascuno, qualunque sia il livello scolastico e formativo e
per tutto il corso della vita” (carta di Lussemburgo, 1996).
L‟attività di sostegno svolta nell’Istituto promuove le potenzialità di tutti gli alunni e di ciascuno e
considera, dunque, obiettivo prioritario la diffusione della cultura dell’integrazione a tutti i
livelli. A tal fine la funzione strumentale, unitamente a tutti i docenti, progetta con particolare cura
ed attenzione linee strategiche di intervento che sono poste in essere a favore degli alunni diversamente abili per assicurare loro una integrazione scolastica, sociale e lavorativa di qualità.
L‟attività educativo-didattica si concretizza in 4 linee di azione fondamentali:
Assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi in base al criterio di continuità educativa e didattica e di flessibilità
Rilevazione dei bisogni formativi degli alunni diversamente abili e delle difficoltà cognitivorelazionali esistenti - elaborazione del Piano Educativo Individualizzato
Capitalizzazione delle esperienze didattiche e dinamicità progettuale dei percorsi formativi
Integrazione scuola/lavoro
L‟assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi nelle quali sono inseriti gli alunni diversamente
abili avviene nel rispetto della continuità didattica. L‟elaborazione dell‟orario settimanale prevede
la presenza del docente di sostegno nelle ore relative alle discipline afferenti a tutte le aree (area
scientifica, area linguistica, area tecnica, area psicomotoria). In alcuni casi più docenti di sostegno
sono stati impegnati per uno stesso alunno diversamente abile, ognuno in supporto nelle discipline
relative all‟area di appartenenza. Una impostazione organizzativa di questo tipo permette di sfruttare
al meglio le risorse del personale di sostegno, evitando prestazioni rigide e pertanto poco funzionali.
Prima di procedere con la fase progettuale, nei primi mesi dell’anno scolastico l‟insegnante di sostegno, in collaborazione con gli insegnanti di classe, effettua osservazioni sistematiche dell‟alunno attraverso la somministrazione di test e prove oggettive. Sulla base dei risultati ottenuti, in seno
al consiglio di classe, alla presenza dei genitori dell’alunno, prende l‟avvio l‟elaborazione del piano
educativo individualizzato (Pei) calibrato in funzione delle esigenze dell‟alunno e alle sue effettive
capacità. In ottemperanza alla normativa vigente in materia di valutazione (Ordinanza ministeriale
n. 90 del 21 maggio 2001, articolo 15) vengono individuati due possibili percorsi articolati nel Pei:
programmazione e valutazione con obiettivi previsti dai programmi ministeriali o ad essi
globalmente corrispondenti (articoli 12 e 13 dell‟ Ordinanza ministeriale n. 90 del 21 maggio
62
2001, ex art. 12 dell‟Ordinanza ministeriale n. 80 del 9 marzo 1995).Tale percorso formativo prevede,
a conclusione degli studi, il rilascio della qualifica professionale, del diploma di specializzazione
regionale e del diploma di maturità.
programmazione con obiettivi diversificati e valutazione riferita al Pei e non ai programmi ministeriali
secondo l‟articolo 14 dell‟Ordinanza ministeriale n. 90 del 21 maggio 2001 (ex art. 13 dell‟Ordinanza
ministeriale n. 80 del 9 marzo 1995). Il percorso prevede l‟attribuzione di voti unicamente riferiti al
Pei.
L‟esame di qualifica secondo l‟art. 15 dell‟O.M. n. 90 del 21 /05/2001 prevede lo svolgimento di
prove differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all‟attestazione delle competenze e
delle abilità acquisite. L‟esame di stato prevede lo svolgimento di prove differenziate, coerenti con
il percorso svolto, così come previsto dall‟art. 7 dell‟O.M. n. 38/99, finalizzate al rilascio dell‟attestato
di credito formativo ai sensi dell‟ar.13 del DPR 23/07/98, n. 323. I titoli acquisiti sono riconosciuti
dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione professionale regionali nell‟ambito degli accordi
con le regioni in materia di integrazione.
Il percorso formativo progettato per ogni alunno gode di una funzionale dinamicità. Gli obiettivi e
il tipo di valutazione possono essere modificati durante il corso dell‟anno scolastico
assecondando progressi o carenze cognitive registrate dalle continue verifiche svolte in itinere.
L‟integrazione scuola lavoro si basa su alcuni obiettivi fondamentali:
a. informare e orientare l‟alunno riguardo il proprio futuro professionale;
b. fare acquisire conoscenze in merito alle fonti di informazione presenti sul territorio funzionali alla ricerca di un impiego;
c. fare acquisire consapevolezza in merito alle opportunità formative offerte dal territorio;
d. aiutare a definire le conoscenze e le capacità utili da sviluppare per un eventuale
inserimento in un percorso formativo e professionale .
Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso attività di informazione e mediazione tra le famiglie
degli alunni e gli uffici preposti al reclutamento del personale (centro per l‟impiego, cooperative
sociali di orientamento al lavoro, etc.). Saranno inoltre programmate simulazioni e momenti di
autovalutazione.
Scelte pedagogico-didattiche e organizzative
Le scelte pedagogico-didattiche e organizzative dell‟attività di sostegno vengono effettuate al fine
di realizzare i seguenti obiettivi generali:
1. sensibilizzazione e coinvolgimento dei consigli di classe nella progettazione di percorsi educativi per alunni disabili
2. ricerca della comunicazione umana possibile, condizione essenziale affinché il disabile riconosca e accetti il suo stato, sostenuta dalla possibilità di stabilire con gli altri un rapporto non subalterno e non mortificante.
La realizzazione di ciò determina una soddisfazione che funge da motore per i successivi sviluppi ( art. 12, legge n. 104/92, comma 3: “l‟integrazione scolastica ha come obiettivo lo
63
sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell‟apprendimento, nella comuni
cazione, nelle relazioni e nella socializzazione”);
3. fare acquisire all‟alunno disabile competenze comunicative ed espressive; stimolare la motivazione all‟acquisizione di nuove conoscenze.
4. elaborare una programmazione individualizzata con obiettivi differenziati che promuova l‟acquisizione di competenze professionali fruibili ai fini dell‟inserimento dell‟alunno diversamente
abile nel mondo del lavoro.
All‟inizio dell‟anno scolastico, gli insegnanti specializzati e quelli delle diverse discipline concordano
poi la stesura del Pei (Piano educativo individualizzato) e gli interventi specifici da promuovere in
determinati momenti del lavoro didattico e in rapporto alle particolari esigenze dei singoli alunni. Ciò
significa che è il Consiglio di Classe, e non l‟insegnante di sostegno a stendere ed attuare il Pei.
Nel momento della stesura del PEI, in seno al consiglio di classe, si potrà decidere per gli alunni
diversamente abili iscritti nelle classi IV e V dell‟istituto, l‟elaborazione di un percorso formativo
differenziato negli obiettivi e nelle strategie organizzative.
Per gli alunni di queste classi i programmi curricolari prevedono l‟acquisizione di conoscenze teoriche
nelle discipline tecnico-pratiche, sacrificando le attività pratiche di laboratorio. Il percorso
formativo individualizzato privilegerà le attività di laboratorio professionale rispetto alle ore di lezione frontale svolte in classe. Gli alunni diversamente abili coinvolti in questi percorsi differenziati, per un numero di ore stabilite dal consiglio di classe saranno impegnati in attività pratiche
nei laboratori professionali della scuola. In tal modo si potenzieranno le abilità professionali
dell‟alunno che saranno certificate a conclusione del ciclo di studi.
Il soggetto in situazione di handicap viene inoltre coinvolto in tutte le attività proposte dal
Consiglio di Classe, compresi viaggi di studio, visite guidate e stage, in tempi e modi adeguati. La
scuola prenderà inoltre contatti, ove possibile, col mondo dei lavoro affinché l‟esperienza
scolastica non rimanga fine a se stessa.
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Regolamento iscrizione ed esami Passaggi - Esami d'Idoneità'- Integrativi –
Iscrizione Alunni Stranieri
Art 1-Il TRASFERIMENTO D’ISCRIZIONE può avvenire in qualsiasi momento dell’anno scolastico
Riferimento normativo
Cosa fa la famiglia /lo studente se maggiorenne
Cosa fa la scuola
D.lvo 297/94
In caso di richiesta di cambio scuola ad iscrizione
avvenuta la famiglia presenta motivata richiesta di
trasferimento sia alla scuola di iscrizione che a
quella di destinazione
La scuola dove era iscritto invia il nulla osta all’interessato e
alla scuola di destinazione,
contattando la scuola che lo
deve accogliere per avere la
conferma dell’accettazione
Carta dei servizi
DPCM 1995
Cm110/2011
NB Se i genitori sono separati la richiesta di trasferimento va sottoscritta da entrambi
Art 2-PASSAGGIO tra indirizzi durante la frequenza IN CLASSE PRIMA
Riferimento normativo
Cosa fa la famiglia /lo studente se maggiorenne
CM 110/2011
In caso di richiesta di cambiamento dello
studente nel corso del 1° anno, nel corso
dei primi mesi (entro il 31.12 ),su richiesta motivata della famiglia si può attivare
il passaggio ad altro indirizzo di studi
della stessa scuola o di altro istituto .
Cosa fa la scuola
Concede il passaggio o il nulla osta
(vedi sopra)
Non sono ammessi passaggi durante l’anno scolastico per le classi successive alla prima, eccetto tra indirizzi
uguali .
Art 3-ESAME INTEGRATIVO
Esso permette il passaggio da un corso di studi ad un altro per lo stesso anno di ammissione, per gli alunni e
candidati promossi in sede di scrutinio finale o ad agosto .
Lo studente deve sostenere l’esame soltanto per le materie diverse da indirizzo ad indirizzo o da istituto ad istituto, relativamente al programma svolto negli anni per i quali deve integrare (es al termine 2 °anno Liceo scientifico , con promozione in 3°, a 3° anno Liceo scienze umane, dovrà presentare Diritto del 1° e 2° anno).
Gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l’idoneità alla classe successiva e vogliono cambiare indirizzi di studio possono sostenere l’esame integrativo solo per la classe corrispondente a quella frequentata con
esito negativo
Gli esami si svolgono prima dell’inizio delle lezioni , di solito a settembre e non si possono svolgere durante
l’anno scolastico .
65
Lo studente sosterrà le prove scritte ed orali per la verifica della sua preparazione. Essa verrà valutata dall’apposita Commissione nominata dal DS costituita da docenti della classe a cui aspira e da docenti delle materie oggetto di valutazione e non può mai essere inferiore a 3. Il colloquio orale per le singole discipline deve avvenire
alla presenza di almeno due docenti. Gli alunni soggetti all’obbligo scolastico, promossi al termine del primo
anno, che chiedono di essere iscritti alla seconda classe di altro indirizzo di studi, non sostengono gli esami
integrativi di cui all’art. 192 del D. Lgs n 297/94, ma possono essere iscritti a tale classe solo previo colloquio
presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi, da colmarsi mediante specifici
interventi, da realizzarsi all’inizio dell’anno scolastico successivo.
Riferimento normativo
D.lvo 297/94 art
192 /198
OM 90/2001
Art 24
Cosa fa la famiglia /lo studente se
maggiorenne
Cosa fa la scuola
I genitori o lo studente presentano la domanda alla scuola (segreteria Didattica entro il 25.08) previo colloquio
con il dirigente scolastico o il vicario
,con allegati le pagelle degli anni precedenti e i programmi delle discipline
svolte nella scuola di provenienza.
Lo studente deve avere la promozione
nella scuola di provenienza (in caso di
sospensione, sarà ammesso con riserva )
Non si può essere ammessi con debiti
I Programmi saranno esaminati dal vicepreside con eventuale consulenza per specifiche
discipline del coordinatore di dipartimento e
sarà data indicazione delle materie o parti di
esse su cui dovrà sostenere l’esame
-La segreteria didattica provvede a consegnare i programmi delle discipline oggetto
d’esame.
-Comunica entro il 05.09 tramite e-mail e affissione all’albo le date degli esami, da sostenersi prima dell’inizio delle lezioni.
Art 4-ESAME DI IDONEITA’
I candidati sostengono le prove d’esame sui programmi integrali delle classi precedenti alla quale aspirano.
I candidati in possesso del diploma o di idoneità o promozione ad una classe precedente l’ultima o ammissione
alla classe terminale sostengono le prove d’esame (scritte ,orali, pratiche, grafiche) sui programmi delle classi
precedenti a quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie o parti non comprese nei programmi della
scuola di provenienza.
All’inizio della sessione ciascuna commissione provvede alla revisione dei programmi presentati per verificarne
la sufficienza.
Supera l’esame chi ha conseguito in ogni prova scritta ed orale un voto non inferiore a 6/10. L’esame va valutato dalla Commissione nominata dal D.S. costituita da docenti della classe a cui aspira e da docenti delle materie oggetto di valutazione e non può mai essere inferiore a 3 . Il colloquio orale per le singole discipline deve avvenire alla presenza di almeno due docenti.
E’ vietato effettuare esami di idoneità durante l’anno scolastico, di solito si svolgono in un’unica sessione a fine
agosto o comunque entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
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Riferimento normativo
Dlvo 297/94 art
192/198
OM 90/2001
Art 18-19
Cosa fa la famiglia /lo studente se
maggiorenne
Cosa fa la scuola
I genitori o lo studente presentano la domanda alla scuola (segreteria Didattica entro il 30.06) previo colloquio
con il dirigente scolastico o il vicario
.(all Modello Domanda )
Entro il 30.07 lo studente consegna i
programmi svolti e dichiara i crediti formativi riguardanti esperienze di lavoro o altre certificazioni che devono
essere valutate dalla Commissione .
La vicepreside con eventuale consulenza per
materie specifiche del coordinatore di dipartimento e darà indicazione delle materie o parti
di esse su cui dovrà sostenere l’esame
-La segreteria didattica provvede a consegnare i programmi delle materie .
-la Segreteria didattica comunica tramite email e affissione all’albo le date degli esami
entro il 30.07(da sostenersi prima dell’inizio
delle lezioni-di norma a fine agosto )
Art 6-ESAME PRELIMINARE CANDIDATI ESTERNI ALL’ESAME DI STATO
L’Esame preliminare è sostenuto davanti al consiglio di classe dell’istituto ,collegato alla commissione alla quale
il candidato è assegnato.
Se il candidato ha la promozione o l’idoneità alla classe quinta sostiene l’esame sulle materie dell’ultimo anno
,oppure degli anni per i quali non è in possesso di promozione o idoneità .
Il Consiglio di classe può svolgere gli esami preliminari operando per sottocommissioni ,composte da almeno 3
componenti, compreso chi lo presiede.
Supera l’esame lo studente che consegue un punteggio minimo di 6 /10 in ciascuna delle discipline per le quali
sostiene la prova .
Riferimento normativo
Cosa fa la famiglia /lo studente se
maggiorenne
Cosa fa la scuola
OM sugli esami
I genitori o lo studente presentano la
domanda all’Ufficio scolastico provinciale entro novembre ,con la modulistica prevista .
L’ufficio scolastico Provinciale o l’ufficio Regionale comunica alla scuola i
candidati privatisti assegnati
-La segreteria verifica la correttezza della documentazione presentata
-La segreteria didattica provvede a consegnare i programmi delle materie .
-la Segreteria didattica comunica tramite email e affissione all’albo le date degli esami
entro il 20 .04 (da sostenersi a maggio o non
oltre il termine delle lezioni )
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Art 7-ISCRIZIONE STUDENTI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
Si possono iscrivere in ogni momento dell’anno scolastico .
Normativa
DPR 394/99 art 45
D.lvo 297/94 art 192
Cosa fa la scuola
Minore in età di obbligo
scolastico
(fino ai 16 anni )
Vengono iscritti alla classe corrispondente per età
anagrafica ,salvo che il collegio dei docenti deliberi
l’iscrizione ad una classe diversa ,tenendo conto di :
-ordinamento degli studi del paese di provenienza
che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto
all’età anagrafica ;
-accertamento di competenze corso di studi seguito
dall’alunno titolo di studio posseduto
Si iscrive ad una classe per la quale dimostri di possedere una preparazione sull’intero programma prescritto per l’idoneità alla classe a cui aspirano ,anche
mediante prove sulle materie indicate dal consiglio di
classe
Studente non più soggetto all’obbligo scolastico (più di 16 anni )
Ammissione agli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo d’istruzione:
(CM del 27.01.2012 –Direzione Generale degli Ordinamenti scolastici )
Non è richiesto per gli studenti di cittadinanza non italiana il superamento dell’Esame conclusivo del primo ciclo,
in quanto il Collegio Docenti (o Consiglio di Classe) ha già valutato l’ammissione alla classe all’atto dell’iscrizione,
ritenendo che avesse i prerequisiti necessari.
Art 8-ISCRIZIONE PER LA TERZA VOLTA ALLA STESSA CLASSE
Cosa fa la scuola
Normativa
Dlvo 297/94 art 192
Studente che chiede
l’iscrizione per le 3° volta
alla stessa classe
In casi eccezionali il collegio dei docenti su proposta
del Consiglio di classe ove particolari circostanze lo
giustifichino può consentire con deliberazione motivata l’iscrizione per un terzo anno
.
In caso di alunno diversamente abile si consultano gli
specialisti
Art 9-RITIRO DALLA FREQUENZA
Il termine ultimo per ritirarsi dalla frequenza delle lezioni è il 15 marzo (RD del 1925 art 15)
Gli studenti che si ritirano entro questa data non risulteranno ripetenti ,ai fini dell’iscrizione alla classe che stava
frequentando.
68
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Art. 3 D.P.R. 235/2007
Il genitore/affidatario, lo studente ed il Dirigente
Scolastico
visto l‟art. 3 del DPR 235/2007;
considerato che “La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni” (DPR 249/1998);
visti i regolamenti interni e la carta dei servizi della scuola;
riconoscendo che l‟educazione dei giovani non compete esclusivamente o separatamente alla sede scolastica
a quella familiare, ma ad entrambe, e preso atto che l‟educazione e la formazione sono processi
continui e complessi che richiedono la cooperazione di tutte le componenti
sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità, che
A] sancisce i principi di:
RECIPROCITÀ dei diritti e dei doveri, esplicitati nelle Carte fondamentali d‟Istituto,
CONDIVISIONE degli obiettivi, nel rispetto e nella responsabilità di ruoli e compiti distinti,
CORRESPONSABILITÀ, non soltanto collaborazione; ciascuna parte non é soltanto
coinvolta ma si assume un concreto impegno a rispettare ed a contribuire a far rispettare
i propri diritti e doveri
B] e costituisce impegno al rispetto:
DEI REGOLAMENTI: in particolare, del regolamento di disciplina. Il genitore/affidatario è consapevole che le infrazioni disciplinari del figlio in caso di danno, se comprovate, possono dar luogo a sanzioni, ispirate al principio della riparazione, che determinano il risarcimento dello stesso.
DELLE PROCEDURE: in particolare, della procedura di “contestazione”, che si attua in
caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente
patto. Comprende:
a) segnalazione (orale o scritta) dell‟inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario;
b) accertamento; una volta prodotta la segnalazione, il ricevente è tenuto ad effettuare ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate;
c) intervento: sulla base degli accertamenti, il ricevente é tenuto ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o contenere la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;
d) comunicazione: il ricevente è tenuto a dare informazione al titolare della segnalazione sia degli esiti
degli accertamenti sia delle eventuali misure d‟intervento adottate.
Riferimento
OFFERTA
FORMATIVA
(POF)
PRIORITÀ
La Scuola s’impegna a ...
La famiglia s’impegna a….
Proporre una OF:
• finalizzata al benessere dello
studente e al conseguimento delle
competenze chiave stabilite in
ambito transnazionale,
• attenta alle richieste del territorio
Prendere visione del
POF proposto dalla
scuola, condividerlo e
farne spunto di riflessione col proprio figlio.
Perseguire con le proprie azioni
il successo scolastico dello stu.
dente
(non solo didattico ma anche educativo e formativo), precisando le finalità ed i traguardi
da raggiungere.
Tenere in considerazione
e sostenere la funzione
formativa della scuola
69
Lo studente s’impegna a...
Prestare attenzione quando
viene reso noto il POF e partecipare attivamente, tramite i
propri rappresentanti, alla sua
definizione. Assumere un atteggiamento positivo nei confronti delle attività scolastiche.
Considerare responsabilmente il
proprio impegno scolastico, riservandogli un tempo adeguato;
rispettare le consegne, le scadenze e i regolamenti.
INTERVENTI
EDUCATIVI
INTERVENTI
DIDATTICI
Porre in atto interventi educativi finaliz- Condividere le finalità educative indi- • Non assumere comportamenti ed
zati all‟acquisizione, da parte dello stu- viduate dalla scuola e sostenerle an- atteggiamenti negativi
dente, di competenze sociali e comporta- che attraverso momenti di dialogo e di
• Conoscere e rispettare le
mentali adeguate all‟età
riflessione con il proprio figlio.
regole
• Porre in atto interventi didattici fi-
• Prendere con tato con gli in-
• Seguire i consigli e dimostrare un
nalizzati all‟acquisizione, da parte
dello studente, delle competenze chiave
segnati, in particolare in caso
di difficoltà del figlio
impegno adeguato.
•
•
Portare tempestivamente a
conoscenza dell‟alunno e della
INTERVENTI
INTEGRATIVI
IMPEGNO E ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
SCOLASTICO
•
Esprimere le proprie esigenze
Tenere un regolare contatto con
famiglia situazioni di difficoltà
gli insegnanti del figlio anche al
fine di individuare cambiamenti significativi nel rendimento
Porre in atto tutti gli IDEI resi
Informarsi in merito alle pos-
possibili dalle risorse disponibili
sibilità offerte dalla scuola
Usufruire delle possibilità offerte
dalla scuola assumendosi le proprie responsabilità
Garantire la puntualità e la con-
•
Prestare attenzione alla regolarità della frequenza e alla
puntualità
• Non
•
• Far
tinuità del servizio scolastico
Tenere sotto controllo le
effettuare assenze o ritardi
immotivati e presentare con pun-
tualità le giustificazioni;
firmare le comunicazioni
assenze, i ritardi, le giustificazioni, gli avvisi.
LAVORO
DOMESTICO
Assegnare il lavoro domestico in
coerenza con il percorso didattico e
tenendo conto del carico di lavoro
complessivo.
Preoccuparsi che il figlio dedichi
un tempo giornaliero adeguato
all‟esecuzione dei compiti
• assumere un atteggiamento
responsabile nella
pianificazione e nell‟esecuzione dei
compiti richiesti
• prendere diligentemente nota dei
compiti assegnati e svolgerli con
regolarità
•
farsi trasmettere i compiti in
caso d‟assenza
VALUTAZIONE
• Garantire un‟informazione chiara,
• Informarsi con regolarità in merito •
precisa e tempestiva sui criteri e sui
tempi.
all‟andamento scolastico del figlio.
criteri di valutazione utilizzati
• Sostenere l‟azione della scuola
•
condividendo il valore formativo
dell‟errore
valutazione per apportare utili
•
Utilizzare strumenti di
valutazione noti e condivisi.
PARTECIPAZIONE •
Favorire momenti di incontro, di
ascolto e di dialogo.
•
tenere in considerazione le
proposte di alunni e genitori
TRATTAMENTO
INFORMAZIONI
correttivi al proprio impegno
o metodo di lavoro.
Usufruire dei momenti di incontro of- Ascoltare, esprimere il proprio
ferti d alla scuola, fare proposte di mi- parere in modo pertinente, renglioramento e collaborare
alla loro realizzazione.
dersi parte attiva nella soluzione dei problemi
• Ricercare linee educative condi-
• Rispettare
vise con i docenti e il DS per garan-
•
tire un‟azione comune efficace
l‟ambiente
• Riconoscere e rispettare i ruoli
Favorire la comunicazione tra le
Creare un clima di fiducia e
rispetto, prestando attenzione a
• Informare la scuola in merito a
eventuali situazioni di disagio
particolari dinamiche o problema-
• Definire
tiche relazionali loro note
regole certe e condivise
• Tutelare il diritto alla privacy ed il
dovere di trasparenza.
• Formalizzare
le modalità di
trattamento dati e i soggetti
autorizzati al trattamento.
• Fornire
INNOVAZIONI
Utilizzare le risultanze della
parti
•
RELAZIONALITÀ
Conoscere gli strumenti ed i
un‟informazione quanto
più possibile tempestiva, accessibile e
capillare sulle innovazioni legislative
• Riconoscere
e rispettare le
regole e le procedure
Garantire la trasmissione di informazioni e/o dati personali che pos-
Non nascondere informazioni di cui
sia a conoscenza che possano essere
sano essere utili alla Scuola
nell‟espletamento della sua funzione.
utili ai fini dell‟armonica
Porre attenzione, anche
attraverso i media, alle
Recepire le informazioni trasmesse
dalla scuola e porre domande
innovazioni in atto.
in ambito scolastico.
• Sostenere
le persone e
le innovazioni in ambito
tecnologico
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convivenza e del lavoro scolastico.
• Dare il buon esempio
• Dare il buon esempio
• Promuovere e sostenere il rispetto tra • Collaborare alla promozione del
COMPORTAMENTO persone e verso l‟ambiente
• Far
rispettare i regolamenti di
legg e e interni vigenti
rispetto tra persone e verso
Assumere un atteggiamento rispettoso, nelle parole e nei fatti,
delle persone e dell‟ambiente
l‟ambiente
•
•
Conoscere e contribuire a far
rispettare i regolamenti
Essere attenta al controllo del com-
SANZIONI
portamento ed all‟applicazione di
sanzioni giuste e tempestive
• Condividere
le sanzioni applicate, o
impugnarle nei tempi previsti
•
Risarcire la scuola per i danneggiamenti provocati da uso im-
proprio o cattivo comportamento
del figlio
Firma dello studente
•
Firma del genitore
Rispettare i regolamenti ed i
divieti vigenti, in particolare il
divieto di fumo all‟inter n o
dell‟Istituto e di uso del cellulare
Rispettare le decisioni prese d alla
scuola, avvalendosi della facoltà
d‟impugnazione qualora lo ritenga
necessar io, ma
comunque considerando le
sanzioni come momento di
riflessione sui propri errori.
Firma del Dirigente Scolastico
I DOCENTI, per quanto di loro competenza, si impegnano a garantire:
• Che il
passaggio dell‟alunno dalla Scuola Media Inferiore avvenga secondo
modalità che valorizzino e consolidino le precedenti esperienze formative e
consentano
un inserimento graduale ed efficace nelle nuove classi, secondo il principio
della continuità educativa
• Che i contenuti dell‟insegnamento e dell‟attività didattica siano adeguati alle esigenze
di crescita culturale ed umana dell‟alunno e rispettino la pianificazione d‟Istituto e il
profilo professionale che essa persegue.
• Che il clima di lavoro all‟interno della scuola sia caratterizzato dal rispetto reciproco,
da una comunicazione attenta e chiara, da un ambiente curato in cui si sia aiutati a crescere.
• Che le verifiche siano distribuite in modo razionale e tendenzialmente omogeneo durante
l‟intero anno scolastico e che l‟assegnazione dei lavori domestici sia coordinata ed equilibrata.
• Che sia data informazione regolare e quanto più possibile tempestiva dei risultati
delle verifiche effettuate e, periodicamente, sull‟andamento in generale dei risultati
scolastici dell‟alunno allo stesso e alle famiglie (attraverso incontri scuola – famiglia e
"pagelline" inter- periodali, ovvero attraverso un uso continuo del libretto delle comunicazioni scuola-famiglia).
Sono da intendersi allegati alla presente bozza del P.O.F. i seguenti allegati: Piano annuale delle attività; Regolamento di istituto; Statuto delle studentesse e degli studenti;
Progetti approvati dal Collegio dei Docenti relativi all‟ampliamento.
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… l’ IPSAR “Le Streghe” di Benevento è una SCUOLA …
… per i giovani…
… aperta…
… che educa
e istruisce …
…delle competenze…
… della flessibilità e
dell’autonomia …
grazie …..
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