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Gli acuti di Tosca a Rivergaro
34 Cultura e spettacoli LIBERTÀ Mercoledì 11 agosto 2010 In passerella il Coro del Municipale,Roberto Gianola dirige la Sinfolario Orchestra di Lecco Violino e piano: son preziose note Bel concerto agli Amici della Lirica Rappresentazione in Piazzetta S.Agata Il tenore Frattola ha curato l’organizzazione di uno degli eventi più attesi dell’estate rivergarese Protagonisti della Tosca di stasera.Sopra da sinistra Veio Torcigliani (Scarpia),Rossella Redoglia (Tosca) e Orfeo Zanetti (Cavaradossi) Gli acuti di Tosca a Rivergaro Stasera un super cast: Redoglia, Zanetti e Torcigliani RIVERGARO - È finita la parte delle audizioni, con le 220 prove in due giorni a Milano, al vaglio instancabile del tenore Luigi Frattola. È finita anche la caccia all’interprete, alle scarpe giuste. Adesso è il momento di entrare in scena: si apre il sipario infatti su piazzetta Sant’Agata a Rivergaro, un anfiteatro naturale che, complice lo sfondo della storica chiesa, è pronto a incoronare la Tosca consolidando la neonata tradizione lirica rivergarese, al secondo anno di esordio ma ancora carica dell’entusiasmo del successo della passata edizione. Stasera alle 21, in scena Puccini: Violetta e Alfredo, gli interpreti verdiani che conquistarono il pubblico l’11 agosto dello scorso anno, lasciano il posto alla Tosca così come il tenore Luigi Frattola, l’Alfredo del 2009, lascia il posto a una squadra di spicco nel panorama internazionale. Spicca tra le presenze il Coro del Teatro Municipale di Piacenza e ancora Rossella Redoglia nel ruolo di Floria Tosca e Orfeo Zanetti per interpretare Mario Cavaradossi. La piccola arena piacentina vedrà inoltre sul palco Veio Torcigliani (Scarpia), Tae Jeong Hwang (Angelotti), Graziano Dallavalle (sagrestano), Claudio Giovanni (Spoletta), Gianpaolo Vessella (Sciarrone) e la piacentina Giorgia Gazzola nel ruolo di pastorello. Nessuna base musicale, come è ormai triste abitudine, ma la Sinfolario Orchestra di Lecco animerà l’edizione con la direzione del maestro Roberto Gianola, considerato uno dei più giovani ed interes- santi direttori d’orchestra della nuova generazione (ha già diretto oltre 50 orchestre di tutto il mondo) con un debutto a soli 34 anni nella prestigiosa Carnegie Hall di New York. Alcune notazioni spulciando i curricula di tutto rispetto: Orfeo Zanetti ha vinto concorsi nazionali e internazionali fra i più importanti come l’Aslico, il concorso Giuseppe Verdi di Parma, l’Iris Adami Corradetti di Padova e si è esibito nei principali teatri italiani, dalla Scala di Milano (dove ha cantato nel Don Carlo assieme a Pavarotti con la regia di Franco Zeffirelli) all’Arena di Verona, dove è stato a fianco di Placido Domingo nell’opera Pagliacci e poi in Forza del destino e Macbeth. Il soprano milanese Rossella Redoglia è stata finalista del Concorso Internazionale “Voci verdiane” di Busseto nell’89 e vincitrice dei concorsi “Battistini” di Rieti (presieduto da Franca Valeri), “Voltolini” di Mantova e “Pavia lirica”. Denso il suo rapporto con Tosca: nell’estate del 2005 infatti ha debuttato con l’opera pucciniana al Festival di Monschau in Germania. E ancora nell’estate 2008 ha cantato Tosca al Castello Sforzesco di Milano. Questa volta tocca a Rivergaro; 500 posti con sedie disposte a conchiglia, prezzo fissato a 15 euro per il posto libero e 20 euro per il posto numerato; in caso di maltempo l’opera slitterà a data da destinarsi. L’evento è organizzato dal Comune e dalla proloco Tramballando con il partner della Banca Farnese. Elisa Malacalza Calenzano, ballando il Rinascimento Bella prova della scuola di danza Tersicore in occasione di “Cultura e Natura” CALENZANO - «Bisogna considerare perduto ogni giorno nel quale non si abbia ballato almeno una volta», diceva Nietzsche. E così, fin dai tempi più remoti, l’uomo ha utilizzato la danza come forma di espressione. Danza che può essere divertimento o cerimonia, disciplina o passatempo. Per la scuola di danza Tersicore, diretta da Tiziana Marzaroli e Nadia Passerini, la danza è addirittura qualcosa di più: una ricerca continua dell’armonia. Ogni stile di ballo deve ricercare la propria personale maniera di essere armonico: Tersicore si inoltra da sempre in una ricerca totale, spaziando dalla danza classica a quella moderna. Ma non solo le “ultime tendenze” dei palcoscenici interessano le due direttrici della scuola: l’associazione culturale Tersicore si occupa anche di ricercare e studiare l’evoluzione della danza nei secoli. Si arriva così alle danze rinascimentali, con un campionario estesissimo di balli, cerimoniali e non. Frutto di questa ricerca è stato lo spettacolo allestito in occasione di Cultura e Natura, organizzata dal circolo Anspi di Calenzano. Nella giornata dedicata all’“Arte insieme”, la scuola è stata invitata a proporre uno spettacolo costruito su coreografie ispirate all’epoca rinascimentale. Le coreografie, curate dalla direttrice Tiziana Marzaroli e dal maestro Andrea Tanzi, hanno ancora una volta affermato quanto la scuola piacentina educhi le proprie ballerine all’eclettismo e alla messa in scena di diversi stili di ballo. I corsi avanzati della scuola hanno infatti eseguito magnificamente le coreografie, trasportando il numeroso pubblico intervenuto nelle storiche atmosfere di un tempo che fu. Un ingegnoso espediente ha dato vita alla rievocazione storica: sulla modernissima voce di Lady Gaga, Sara Martelli si è esibita in un altrettanto moderno passo di hip-hop, salvo poi ricordarsi di essere “fuori-epoca”! Ecco allora apparire la regina, impersonata dalla maestra della scuola Alessandra Zermani, in procinto di separarsi dall’adorata principessa, Matilde, promessa sposa che Un momento del balletto di Tersicore in abiti rinascimentali a Calenzano deve abbandonare il paese natio. Per salutare la piccola sovrana, un corteo di aitanti giovani e gra- ziose fanciulle del popolo, che mettono in scena i balli di corteggiamento: dal “giro del cane”, Concorso “Eppur si muove”, a San Nazzaro in evidenza la band Nemesi Contraria SAN NAZZARO - Concorso-festi- val per band emergenti Eppur si muove: in testa i giovanissimi Nemesi Contraria, seguiti da Marco Sutti e dai Poor Mountain. Questo l’esito della prima serata della quarta edizione del concorso organizzato dal settore politiche giovanili del Comune di Monticelli in collaborazione con un folto gruppo di ragazzi, tutti volontari, di Monticelli e Castelvetro. Una bella avventura che continuerà sabato e domenica 28 e 29 agosto a Isola Serafini con diversi altri concerti ancora in via di definizione. E al termine della due giorni salterà fuori il vincitore dell’edizione di quest’anno, che entrerà di diritto nel cartellone del gemellato festival piacentino Tendenze, ottenendo come premio un’esibizione prevista per le 20.20 di sabato 4 settembre allo Spazio4 di Piacenza. Se l’anno scorso il contest monticellese aveva regalato a Tendenze gli ottimi parmigiani Black Hole Company, che incassarono poi un’altra, meritata vittoria anche lì e schizzarono subito al Mofo Studio a incidere il cd, abbiamo buoni motivi per aspettarci qualcosa di bello anche quest’anno. La serata inaugurale di Eppur si muove a San Nazzaro, intanto, ha visto la partecipazione di tre band in concorso più una di giovanissimi (gli Overwar, sedicenni) che ha avuto il compito in apertura di rompere il ghiaccio e scacciare qualche minacciosa nube carica di pioggia. A sfidarsi erano i Poor Mountain, indie-rock dai tratti ancora acerbi, i Nemesi Contraria, rock più graffiante e convincente con ampi margini di miglioramento, e Marco Sutti, storica voce e chitarra della storica grunge-band piacentina dei Padma col suo nuovo progetto “one man band”. La sua esibizione arrivava da un altro pianeta rispetto alle altre, sia per l’approccio che per i contenuti, maturati in pa- PIACENZA - Proseguono gli apmente contemporanea con gli puntamenti culturali anche in autori del Novecento, Rota e estate alla Famiglia Piasintei- Poulenc. Per esempio la Sonana. ta per violino e pianoforte di Il sodalizio di via San Gio- Nino Rota, conosciutissimo vanni ha infatti organizzato re- compositore soprattutto per le centemente un recital che ha musiche di film indimenticavisto protagobili come niste la violiquelli di Fedenista Kang rico Fellini. URyong Eun na partitura (studentessa fresca e semdel Conservaplice soprattorio Nicolini tutto negli e allieva della spunti tematiprofessoressa ci. Rota scriveMaria Luisa va in modo Ugoni) e la forse un po’ pianista Ko, Da sinistra:la docente Ugoni,la ottocentesco, con un inte- violinista Ryong Eun e la pianista Ko con grande riressante e orispetto per la ginale programma che andava melodia, senza gli estremi auda Ciaikovskij a Franck, da daci della musica contempoPoulenc al contemporaneo Ni- ranea, eppure una nuova inno Rota. quietudine si annida tra le forLa prima parte prevedeva mule tematiche apparentemusica romantica: Melody di mente molto chiare, quasi baCiaikovskij e la famosissima nali, nei passaggi tra i due struSonata in La maggiore per vio- menti e nelle strette finali del lino e pianoforte di Caesar terzo tempo. Franck. La prima trascinava Da ultimo l’esecuzione della immediatamente l’ascoltatore bellissima Sonata di Poulenc, in uno stato d’animo di grande scritta in periodo di seconda piacevolezza con la sua melo- guerra mondiale. L’eleganza dia accattivante. brillante e la sensibilità a volte Nella Sonata di Franck le un po’ mondana del’autore cedue interpreti hanno ben evi- de il passo a spunti tematici denziato il contrappunto raffi- violenti (primo tempo), malinnato e ciclico, il carattere d’im- conici (secondo tempo), neoprovvisazione del terzo tempo classici (terzo). E’ soprattutto (recitativo-fantasia) come pu- in questa Sonata che le due inre il procedimento a canone terpreti hanno saputo regalare del rondò finale. emozioni continue. Il suono Si tratta di una Sonata di in- del violino, bello e puro nella dubbio interesse perché vede altre Sonate, qui ha saputo espresenti elementi beethove- sere camaleontico: a volte dolniani e addirittura bachiani ce, a volte misterioso, a volte nella forma ma con un conte- violento e impetuoso, a volte nuto tutto neolatino, sottoli- sospeso nei ricordi enigmatici neato dalle due musiciste nel- del secondo tempo, sempre le frequenti aperture liriche, o- comunque fluido e interessanra animose, ora pacate, ma te, regalando sensazioni sempre molto espressive. profonde e struggenti a un La seconda parte dell’inte- pubblico attento ed entusiasta. s. n. ressante concerto era decisa- si passa alla gelosia tra fidanzati, che fortunatamente si risolve e dà vita ad una splendida festa di matrimonio. Interviene allora la corte, che si esibisce, indossando i veri abiti d’epoca del comune, nei giochi: trastulli, caccia alla volpe e mosca cieca, danze vivaci e giocose, intrecci complicati ma stupendamente eseguiti dal corpo di ballo. Si termina con l’Anello e la Danza di Cupido: i ballerini e le ballerine di Tersicore hanno saputo sfruttare appieno la splendida cornice di Calenzano, danzando sul palco e sul prato, intrattenendo ed interagendo col pubblico sempre più entusiasta. Uno spettacolo ben interpretato. Ancora un successo da aggiungere alla lista della scuola Tersicore. Valeria Ziliani recchi anni di esperienza e sperimentazione. Tra parentesi parlate e decantate volte all’indagine del confronto interiore tra corpo e anima, ballate e racconti accompagnati da chitarra acustica, armonica ed ukulele, ha saputo incantare il pubblico. Sarà allora un piacere rivederlo, sempre a Tendenze, venerdì 3 settembre a mezzanotte, nella sezione Dopofestival. Buon successo anche per la mostra fotografica allestita dalla fotografa Mara Takhta Bornian, che esponeva un foto reportage sugli incontri fra persone in Giappone, affiancata dagli scatti di concerti rock live di Elisa Magistrati, dalle fotografie ispirate al tema della vanità di Giulia Russo e quelle a soggetto artistico di Martina Peloponesi. Pietro Corvi MOSTRA DEL CINEMA Deneuve a Venezia: jogging e bigodini per “Potiche” di Ozon PARIGI - Simbolo dell’eleganza francese, musa di Yves Saint Laurent che l’ha vestita nella vita e sulla scena fin da Bella di giorno di Bunuel, Catherine Deneuve cambia look per Potiche di Francois Ozon, in concorso a Venezia. Tuta da jogging rossa con le classiche strisce bianche sulle maniche e lungo i pantaloni, scarpe da ginnastica e bigodini in testa trattenuti da una retina... Così l’ha voluta il regista che l’ha già diretta in 8 donne, per il ruolo di Suzanne, moglie casalinga di un ricco e insopportabile industriale del nord della Francia (Fabrice Luchini) negli anni ‘70. Un clichè che poco piacerà alle femministe. Che dovranno pazientare davanti al grande schermo in attesa della riscossa. Perché Potiche è in realtà un film femminista. Quando il marito, tirannico con la moglie ma anche con l’amante (Karin Viard) e la figlia (Judith Godreche), oltre che con gli operai della sua fabbrica di ombrelli che dirige con pugno di ferro, è sequestrato dai dipendenti nel corso di uno sciopero, è costretta a prendere le redini. La remissiva moglie che tutti, compresi i figli, considerano una potiche (più decorativa che intelligente) esce dal guscio e grazie anche all’aiuto di un deputato comunista e suo ex amante (Gerard Depardieu) si rivela un’eccellente donna d’affari capace di conquistare la fiducia di tutti. Trionfando sul maschilismo. Ma quando Robert torna da un periodo di riposo, le cose si complicano.