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Isolante termico e acustico in lana di pecora

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Isolante termico e acustico in lana di pecora
Isolante
termico e acustico
in lana di pecora
Prestazioni elevate dalla fibra naturale animale
Il segreto nella struttura della fibra
Con il nome lana si intendono i peli dei velli di alcuni mammiferi,
soprattutto pecora, capra, alpaca, lama, cammello, vigogna e coniglio.
Un pelo è composto per l’85% da cheratina, una sostanza presente
anche nei capelli e nelle unghie, e per il restante 15% da sostanze
lipidiche, soprattutto lanolina e sali
minerali. Al microscopio una fibra di
lana assomiglia al tronco di una
palma. La parte esterna è infatti
costituita da scaglie sovrapposte
come le tegole di un tetto, mentre
quella interna è formata da cellule
disposte come in muro in una
struttura detta “a calce e mattoni”.
Le scaglie, che sono composte
interamente di cheratina, aumentano la superficie complessiva e
consentono alla fibra di
intrappolare una
maggior quantità di
aria. Questo aumenta le
capacità di isolamento
termico della lana, che
come in tutti i tessuti è
proporzionale alla
quantità di aria che le
fibre riescono a
trattenere.
Provenienza e lavorazione della
lana di pecora
L’operazione mediante la quale si toglie la lana dalla pecora è detta
tosa e viene eseguita all’arrivo dei primi caldi, prima che le greggi
vengano condotte al pascolo in montagna.
La tosa viene effettuata con l’uso di cesoie manuali o elettriche e
serve per accorciare il vello dell’animale, che risulterebbe ingombrante
e fastidioso nel periodo estivo. Dopo il taglio il vello inizia subito a
rigenerarsi.
Prima di qualsiasi utilizzo, la lana tosata viene lavata e pettinata per
togliere la polvere e tutti i residui estranei. In questo modo viene
eliminata, ma non completamente, la sostanza cerosa che serve alla
pecora da impermeabile contro la pioggia: la lanolina. E’ la lanolina,
parte della quale resiste a tutte le lavorazioni, la materia che rende la
fibra di lana idrorepellente, cioè incapace di assorbire l’acqua. Senza
ostacolare l’assorbimento del vapore acqueo, proprietà che conferisce
alla fibra le sue caratteristiche di igroscopicità.
La lanolina è impiegata nell’industria cosmetica per la produzione di
cosmetici ecologici per le labbra.
Dieci e lode contro l’umidità
La lana è la fibra più igroscopica che esista. Questo fa della lana
di pecora un ottimo climatizzante, in grado di assorbire il vapore
acqueo fino a un terzo del suo peso senza dare la sensazione di
bagnato. Ciò è reso possibile dai particolari aminoacidi di cui è
composta, che incorporano e assorbono il vapore per poi cederlo
molto lentamente, riuscendo in questo modo a equilibrare l’umidità
relativa dell’aria.
Ma se la lana è apprezzata fin dalla preistoria è perché tiene caldo. O
meglio: ha un elevato potere di isolamento termico, che funziona
sia col caldo sia col freddo. Ecco perché i beduini del deserto usano un
copricapo di lana, con il quale si difendono dalle alte temperature
durante il giorno e dal freddo pungente di notte.
Rispetto alle altre fibre tessili, la lana è più resistente allo sporco,
soprattutto alla polvere. Infatti la struttura a scaglie del pelo di lana fa
in modo che lo sporco aderisca alla superficie ma non penetri in
profondità.
Inoltre la lana prende fuoco con difficoltà, produce un calore
moderato e poco fumo. Per questo motivo sono spesso a base di lana
i tessuti che rivestono i sedili di cinema e locali pubblici ma anche di
pullman, treni e aerei.
Eco-Bio compatibilità
La lana di pecora è una materia prima conosciuta da migliaia di anni,
rinnovabile e facilmente riciclabile con un processo a basso impatto
energetico. L’Italia ne fa una discreta produzione e l’impiego di questo
materiale in edilizia apre nuove prospettive economiche agli allevatori
e indirettamente a tutto il settore primario nazionale.
Tutto il ciclo di lavorazione, dalla tosa del vello animale, al lavaggio,
alla cardanatura, avviene senza emissioni inquinanti e senza impiego
di sostanze chimiche. La lana di pecora è facile da usare, non si
polverizza, non innesca reazioni allergiche e in fase di applicazione
non genera polveri irritanti.
Le virtù della lana di pecora si esaltano in LanKot
Madre natura ci insegna
Cosa mangiare per vivere sani, come vestirci per stare bene in ogni
stagione e anche come proteggere la nostra casa per difenderci dal
freddo, dal caldo e dai rumori?
Direttamente dalla natura arriva LanKot, un materiale a base di fibra
di lana di pecora per la coibentazione termoacustica di pareti,
coperture, pavimenti in legno e controsoffittature.
Un prodotto ecologico sano, destinato a sostituire le lane minerali che,
senza offesa per nessuno, qualche grattacapo lo danno.
La lana di pecora, insieme alla seta, appartiene alla famiglia delle
fibre di origine animale. Paragonata alle fibre di canapa, di cocco, di
lino e di cotone, parenti nell’affollata famiglia dei coibenti di origine
vegetale, garantisce prestazioni termiche e acustiche elevate, una
maggior facilità di impiego, un’eccezionale resistenza all’umidità e
anche un prezzo decisamente interessante.
In LanKot ci sono il 75% di pura fibra di lana di pecora e il 25% di
poliestere. Attenzione però: anche il poliestere in questione è di
provenienza rigorosamente ecologica: arriva infatti dal riciclaggio
delle bottiglie di plastica, di quelle che portiamo in tavola tutti i giorni
con l’acqua minerale e che rappresentano la parte più ingombrante
dei rifiuti domestici. Il riutilizzo del poliestere, un prodotto moderno
che troviamo anche nei vestiti che indossiamo, è una pratica utile
perché consente di ridurre il carico di rifiuti che altrimenti finirebbe al
forno inceneritore o in discarica.
Direttamente
da madre natura
un prodotto
a base
di fibra
di lana
di pecora
made in Italy
Dalla lana al LanKot
Una volta lavata, la lana viene cardata, affaldata e miscelata con il
25% di poliestere ad alta retrazione, che serve ad “ingabbiare” le
fibre di lana. Senza l’aggiunta di questo materiale la lana di pecora
non avrebbe quella rigidità minima necessaria per la produzione di
pannelli o rotoli pronti per la posa. Tuttavia il poliestere, che nel caso
di LanKot è ricavato interamente dal riciclaggio delle bottiglie di
plastica, svolge anche l’importante funzione di proteggere la lana
dall’attacco di tarli e insetti.
Il dosaggio 75% fibra di lana – 25% poliestere costituisce il migliore
equilibrio per garantire un’ottima coibentazione termoacustica e la
durata nel tempo anche in condizioni difficili.
Voce di capitolato
..... strato isolante costituito da pannelli in lana di pecora LanKot
termolegata con fibre riciclate di poliestere in percentuale del 25% di
spessore ...cm densità 30 kg/mc e formato 120x60 cm …
Dati tecnici
Composizione:
Utilizzo
Nell’intercapedine dei muri perimetrali e divisori, nei tetti, nei
sottofondi di pavimenti in legno, come isolamento termoigrometrico e
acustico per i rumori aerei e al calpestio.
Applicazione
- Posato a secco o con ancoranti nelle intercapedini fra due muri, sia
interni divisori fra alloggi, sia perimetrali esterni e nelle contropareti
in cartongesso
- Posato a secco in doppio strato o in un unico strato per sottotetti e
tetti di legno o in latero cemento
- Posato a secco nei sottofondi di pavimenti in legno
- Posato a secco nell’estradosso dei controsoffitti
75% lana di pecora, 25%
fibre riciclate di poliestere.
Confezione:
polietilene
Formato pannelli:
120x60 cm rifilati a 90°
Spessori disponibili:
3-4-5-6-7-8-9-10 cm
Densità:
kg/mc 30
Conduttività termica ␭:
W/m°K 0.037
Calore specifico:
Kj/Kg K 1.72
Permeabilità al vapore:
Kg/smPa (E-12) 134
Resistenza alla diffusione del vapore ␮:1,4
Contenuto umidità:
assorbimento e rilascio
fino al 33%
Resistenza all’umidità nel tempo:
ottima
Putrescibilità:
nulla
Attaccabilità da insetti e roditori:
nulla
Stabilità all’invecchiamento:
illimitata
Le caratteristiche tecniche e strutturali dei prodotti rappresentati in questo stampato possono subire delle variazioni senza preavviso.
La storia della lana è la storia dell’uomo
L’uso della lana animale risale alla preistoria e ha accompagnato
l’uomo in tutte le epoche. Gli studiosi hanno confermato che i primi
tessuti di lana vennero prodotti nelle regioni del Medio Oriente, dove
si svilupparono anche i primi allevamenti di ovini.
Da subito questo materiale ebbe una grande importanza economica
nel commercio tra i popoli, come testimonia l’etimologia della parola
latina “pecunia” (denaro) che deriva da “pecus” (pecora).
Da sempre regina delle fibre tessili per le sue qualità naturali, oggi la
lana animale (in modo particolare quella di pecora che è la più
disponibile) trova la sua applicazione in edilizia nell’ambito della
coibentazione termoacustica eco-bio-compatibile degli
edifici, come naturale sostituto delle fibre
minerali. L’abbinamento con il
032_lankot_dpl_0810 - CMS2215
poliestere, che invece è un
materiale riciclabile dei tempi
moderni, protegge LanKot
dall’attacco di tarli e
insetti.
Dall’esperienza dell’uomo e dalla tecnologia
al servizio dell’ambiente nasce
xmedium®
LanKot di CoVerd
un perfetto mix di tradizione e modernità
per la qualità dell’abitare
Tecnologia applicata del sughero naturale per l’isolamento acustico e bioclimatico - Divisione Acustica - Divisione Energetica
Via Sernovella 1 - 23878 Verderio Superiore (LC) Italy Telefono 039 512487 Fax 039 513632 e-mail [email protected]
www.coverd.it
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