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Mi selve l*XPM?
Ma come passa la sua giornata lavorativa il project manager ? 2 COMUNICAZIONE 3 Alcuni assiomi della comunicazione 1. Non si può non comunicare (la comunicazione è un bisogno fondamentale e una attitudine spontanea degli esseri umani in quanto “animali sociali”) 2. In ogni comunicazione c’è un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione 3. Il significato di una sequenza di informazioni è dato anche dalla punteggiatura 4. Esistono relazioni simmetriche e relazioni complementari 5. La comunicazione può essere verbale e non verbale 4 La comunicazione può essere … ma anche … Intenzionale Consapevole Efficace 6 Involontaria Inconsapevole Fraintesa Comunicazioni : stiamo sbagliando se … 7 Esercizio comunicazione : il rumore delle comunicazioni seriali 8 Tre modelli per la comunicazione 1. Comunicazione come Azione 2. Comunicazione come Transazione 3. Comunicaizone come Interazione 9 Communication as Action Meaning sent or transferred from sender to receiver; Linear input/output 5 parts: sender, message, channel, receiver, and noise Noise Noise Sender 10 Noise Message Channel Message Receiver What are these parts? Sender: originator of an idea Message: written, spoken (verbal), & unspoken (nonverbal) elements of communication to which we assign meaning Channel: how the message is sent; verbal or nonverbal Receiver: person or persons to whom the message is addressed Noise:anything that prevents effective communication at any time. EX: poor sound system, small VA’s, lose signal on cell Noise Noise Sender 11 Noise Message Channel Message Receiver Encode & Decode Encode: a process of translating ideas, feelings, and thoughts into symbols Decode: a process of translating incoming information into understandable concepts 12 What’s wrong with this model? We don’t simply send a message and stop communicating. Often we get a message back; this is called feedback. Noise Noise Sender 13 Noise Message Channel Message Receiver Communication as Transaction Shannon-Weaver model (1948) Back and forth, like a Ping-Pong game; we talk, we listen, we talk, we listen Adds feedback and context Noise Context Noise Sender Noise Message Channel Feedback 14 Message Receiver What are these added parts? Feedback: verbal or nonverbal responses to a message Context:physical, social (relationships), psychological, and time element in which communication takes place. PSPT Noise Context Noise Sender Noise Message Channel Feedback 15 Message Receiver Communication as Interaction Simultaneous; even as we talk we are reacting Most accurate to our communication process intercultural Context Noise Sender/ Receiver 16 Noise Message / Feedback Noise Sender/ Receiver Numero dei canali di comunicazione 17 Strutturare la comunicazione Catena 18 Tutti i canali (circolare) Communication system Downward Communication. Upward Communication. Lateral Communication. Diagonal Communication. Grapevine Communication. 19 Comunicazione efficace : esercizio terminologia Probabilità Tempo Sempre Appena possibile (ASAP) Mai Presto Probabilmente Oggi Di solito Domani Spesso Subito Raramente La settimana prossima 20 Il linguaggio verbale non è il solo modo di comunicare! ORALE VERBALE Parola pronunciata PARAVERBALE NON VERBALE 21 Intonazione della voce, volume, velocità, toni,pause NON ORALE Parola scritta Movimenti del viso e gestualità del corpo Nella comunicazione tra le persone si utilizzano messaggi verbali: ciò che si dice messaggi paraverbali: intonazioni e modulazioni della voce (volume, timbro), inflessioni, pause, ritmi, silenzi messaggi non verbali: distanze contatti corporei posture e movimenti gesti espressioni del volto sguardi abbigliamento, trucco … - 22 22 Ci sono due canali: Il canale A è quello dei segni che danno al messaggio un aspetto contenutistico, razionale, cosciente, voluto. il canale B è quello dei simboli collegati con l’emotività, l’affettività, l’inconscio IL CANALE B È PIÙ VELOCE DEL CANALE A. Pertanto se il contenuto non è in accordo con l’emotività espressa si crea una contraddizione nella comunicazione, che il ricevente percepisce subito 23 Alcune percentuali (indicative ...) Influenzano il nostro interlocutore: comunicazione verbale comunicazione paraverbale comunicazione non verbale 7% 38% 55% verbale paraverbale non verbale Se quello che vogliamo dire è 100 quello che diciamo è 70 quello che viene ascoltato è 40 quello che viene recepito è 20 quello che viene ricordato è 10 24 0 50 100 La comunicazione non verbale (la ricerca risale agli anni ’60: intervengono etologia, psicologia, antropologia, sociologia) prende riferimento e valore dal contesto in cui si svolge non ne è distaccabile i suoi vari aspetti sono compresenti e sinergici interagisce con la comunicazione verbale o confermandola o contraddicendola 25 Funzioni della CNV Svolge una funzione relazionale di base: gestisce le situazioni sociali comunica la presentazione di sé comunica le emozioni definisce, cambia, mantiene, difende le relazioni di potere influenza i processi di persuasione può sostituire la comunicazione verbale. 26 Caratteri distintivi Comunicazione non verbale Comunicazione verbale in gran parte inconsapevole, non per lo più consapevole e intenzionale e non controllabile intenzionale fornisce informazioni sul soggetto fornisce informazioni sugli che la esprime argomenti espressi è poco idonea ad esprimere concetti è spontanea e ambigua ha grande efficacia nelle relazioni 27 è idonea a veicolare descrizioni, argomentazioni, narrazioni è arbitraria è meno rilevante nelle relazioni La relazione tra comunicazione verbale e comunicazione non verbale può essere di Convergenza se i due livelli sono coerenti Divergenza se i due livelli si contraddicono Regolazione se la cnv disciplina la cv Sostituzione se l’una sostituisce l’altra Metacomunicazione se una fornisce informazioni sul significato dell’altra 28 Classificazione dei segnali non verbali (M.Cook, 1971) Aspetti dinamici Aspetti statici volto postura timbro di voce abiti, acconciatura, trucco, ecc. 29 orientazione Distanze gesti, movimenti espressione del volto direzione dello sguardo tono di voce ritmo dell’eloquio CNV • Sistema vocale/paraverbale (voce, tono, volume, ritmo) • Sistema cinesico (mimica facciale, sguardo, gesti e postura, movimenti del corpo, del volto e degli occhi) • Sistema prossemico (uso dello spazio) e aptico (contatto corporeo) 30 Componenti paralinguistiche (intonazione, enfasi, pause, ritmi, silenzi …) • Il tono può esprimere apprezzamento o disappunto, entusiasmo o apatia, interesse o noia (ha la funzione della matita quando leggiamo: sottolinea i concetti importanti per evidenziarli meglio) • Il • Il timbro è il colore alla voce volume corrisponde all’intensità sonora e serve a sottolineare i concetti o a ridestare l’attenzione • Il ritmo serve a dare più o meno incisività ai concetti espressi • La pausa, come il silenzio, può essere strategica o d’imbarazzo 31 Le qualità paralinguistiche dipendono da: • Fattori biologici (sesso, età) • Fattori sociali (cultura, regione di provenienza, posizione sociale) • Fattori di personalità (temperamento ansioso, depresso, euforico ecc.) • Fattori transitori situazioni, contesto) 32 (emotività, Con la voce posso mettere a disagio le persone (urlo vicino a loro) essere invadente oppure arrogante (parlo forte, aggressivo e cerco di parlare più forte di loro) comunicare tranquillità e calma (parlo normalmente, lentamente) avvicinarmi alle persone lontane (parlo forte così mi sentono) allontanarmi dalle persone troppo vicine (parlo forte così le respingo) creare una situazione di vicinanza, unione (sussurro) 33 Il silenzio E’ un modo strategico di comunicare e il suo significato varia con le situazioni, le relazioni e la cultura di riferimento. 34 Lo sguardo E’ un potente segnalatore a livello non verbale. Consente di cogliere informazioni sulla situazione relazionale in atto. 35 Lo sguardo serve a gestire la regolazione dei turni, può fungere da segnale di appello. Nella conversazione ha la funzione di sincronizzare (evitare le sovrapposizioni e favorire l’avvicendamento dei turni), di monitoraggio (controllo dell’interazione) e di segnalazione (manifestazione delle proprie intenzioni). 36 La postura : il linguaggio del corpo All’interno di ogni sistema esistono regole più o meno implicite che stabiliscono la correttezza delle posture. Rispetto ai rapporti possono essere: dominanti/sottomesse di amicizia /ostilità di formalità/informalità di autonomia/cooperazione/competizione. Rispetto all’individuo dipendono da: situazione e attività stato d’animo ed emozioni. 37 Dominanza 38 Sottomissione Espressioni del volto Indicano: caratteristiche della personalità (tipiche e costanti) emozioni (entro 7 tipi principali: felicità, sorpresa, interesse, paura, tristezza, disgusto, collera) reazioni di interattività (alla comunicazione altrui o al contesto) 39 40 Prossemica: il comportamento nello spazio Le persone comunicano con il modo di gestire lo spazio. Elementi da considerare: la distanza tra gli interlocutori l’orientazione (la posizione reciproca delle persone) il modo di muoversi nell’ambiente l’organizzazione dello spazio e degli oggetti. E.Goffman (1971) introduce concetti come riserve territoriali, contrassegni spaziali, trasgressioni spaziali. 41 violazioni territoriali, Contesti spaziali Il modo in cui è organizzato lo spazio sociale può determinare “ a monte” il comportamento comunicativo. Esistono spazi centrifughi, che tendono a mantenere le persone in isolamento reciproco ( ad es. stazioni ferroviarie) spazi centripeti, che favoriscono incontri e socialità 42 (ad es. bar, ristorante) Prossemica: le distanze La distanza che le persone assumono è indice dei loro rapporti sociali e dei loro sentimenti reciproci. Può essere (E. Hall) intima personale sociale pubblica 43 43 44 45 Differenze di genere 46 Project Communication Management : processes Communications planning: determining the information and communications needs of the stakeholders Information distribution: making needed information available to project stakeholders in a timely manner Performance reporting: collecting and disseminating performance information, including status reports, progress measurement, and forecasting Managing stakeholders: managing communications to satisfy the needs and expectations of project stakeholders and to resolve issues 47 Comunication process summary 48 Communications Planning Every project should include some type of communications management plan, a document that guides project communications Creating a stakeholder analysis for project communications also aids in communications planning 49 Communications Management Plan Contents Stakeholder communications requirements Information to be communicated, including format, content, and level of detail The people who will receive the information and who will produce it Suggested methods or technologies for conveying the information 50 Communications Management Plan Contents (continued) Frequency of communication Escalation procedures for resolving issues Revision procedures for updating the communications management plan A glossary of common terminology 51 Table 10-1: Sample Stakeholder Analysis for Project Communications 52 Information Distribution Getting the right information to the right people at the right time and in a useful format is just as important as developing the information in the first place Important considerations include: Using technology to enhance information distribution Formal and informal methods for distributing information 53 Performance Reporting Performance reporting keeps stakeholders informed about how resources are being used to achieve project objectives Status reports describe where the project stands at a specific point in time Progress reports describe what the project team has accomplished during a certain period of time Forecasts predict future project status and progress based on past information and trends 54 Managing Stakeholders Project managers must understand and work with various stakeholders Need to devise a way to identify and resolve issues Two important tools include: Expectations management matrix Issue log 55 IL PROCESSO COMUNICATIVO LA COMUNICAZIONE FALLISCE PER: CANALE NON ADEGUATO AL CONTENUTO RUMORI DI FONDO E DISTANZA SPAZIALE EMOZIONI / ATTEGGIAMENTI CHE CONTAMINANO INTERPRETAZIONI DEL MESSAGGIO E DEL CONTESTO NON UGUALI (= FRAINTENDIMENTI) ATTORI IN GIOCO: EMITTENTE:- PRE-GIUDIZI - LINGUAGGIO NON ADEGUATO - CONTENUTI NON CHIARI - INCOERENZA CON LA COMUNICAZIONE NON VERBALE RICEVENTE: - PRE-GUIDIZI - VALUTAZIONI (NO SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO) - DEFICIT DI PERCEZIONE - ANTICIPAZIONI ED INTERRUZIONI (NON SI ASCOLTA) 56 Soft Skills : la competenza sociale • Empatia: saper cambiare prospettiva • Capacità di ascoltare, gentilezza, senso di responsabilità, capacità di gestire il conflitto e di sopportare la frustrazione • Disponibilità e la capacità di interagire con gli altri in modo costruttivo, congruente ai propri veri interessi, che comprendono il poter vivere in armonia con gli altri, e quindi il rispetto dei loro bisogni e interessi quanto dei propri (assertività) • E molto altro : buone maniere, gentilezza, pazienza, generosità, consapevolezza di sé, autonomia, coraggio nel sostenere le proprie idee, motivazione, curiosità, tolleranza, competenza linguistica, senso dell'umorismo, saper lavorare in team, autodisciplina: sapersi dare scopi e motivarsi a raggiungerli 57 Sembra assurdo? Cambiamo prospettiva! 58 L’ASCOLTO PER COMUNICARE BISOGNA SAPER ASCOLTARE ASCOLTARE = DISPONIBILITA’ AD ACCETTARE L’ALTRO ESSERE APERTI ALLO SCAMBIO VERIFICARE SE IL MESSAGGIO E’ STATO COMPRESO ASCOLTARE PAROLE E VISSUTI ESPLORARE MONDI DIVERSI ACCETTARE DI POTER SBAGLIARE L’ASCOLTO DEVE ESSERE ATTIVO 1. 59 (Thomas Gordon, ’70) STARE IN SILENZIO (CON PAROLE E PENSIERO) L’ASCOLTO ATTIVO 2. RISPETTARE L’ALTRO ASPETTARE IL PRORPIO TURNO = NON INTERROMPERE ESSERE ATTENTO E PRESENTE; MOSTRARE INTERESSE (CON DOMANDE) 3. ACCOGLIERE L’ALTRO DARE FIDUCIA, SICUREZZA E TRANQUILLITA’ NON FORNIRE SUBITO LA SOLUZIONE SOSPENDERE I PRE-GIUDIZI 4. ESSERE EMPATICI (SUL Contenuto Verbale e Contenuto Non Verbale) VEDERE DAL SUO PUNTO DI VISTA RICONOSCERE LE SUE EMOZIONI 5. RIFORMULARE PRECISARE IL SIGNIFICATO DARE UN FEED-BACK 60 LA COMUNICAZIONE EFFICACE PERMETTE di CAPIRE il > N° di COSE RISPETTO a QUELLE DETTE COME NON FAR FALLIRE LA COMUNICAZIONE? 1. FACENDO USO DI GESTI, PAROLE, ESEMPI CONCRETI 2. STIMOLANDO: - RICHIAMARE ATTENZIONE - VARIANDO GLI STIMOLI (PAROLE, GESTI TECNICI, ESERCIZI..) - COINVOLGENDO (CHIAMANDO PER NOME, CON DOMANDE..) 3. SCEGLIENDO IL LINGUAGGIO DEL DESTINATARIO 4. USANDO UN LINGUAGGIO CHIARO, SEMPLICE, CONCISO 5. PENSANDO ALLE CONSEGUENZE DELLE NOSTRE PAROLE 61 LA COMUNICAZIONE EFFICACE E’ QUELLA CHE: • E’ COSTRUTTIVA (PROPONE ALTERNATIVE DI COMPORTAMENTO) • SPIEGA IL PERCHE’ DELLE COSE (SUBITO) • CHIEDE, SENZA IMPORRE • NON CRITICA LA PERSONA, MA IL COMPORTAMENTO “Sei una delusione” “Cerca di farmi capire cosa non riesci a fare” • RINFORZA I RISULATI POSITIVI • SPIEGA LE VITTORIE E LE SCONFITTE • USA PAROLE POSITIVE (EVITA IL “NON”) • E’ ADEGUATA AL CONTESTO 62 Team Building : l’allenatore efficace E’ INTROSPETTIVO DA FIDUCIA E LIBERTA’ COINVOLGE TUTTI ALLO STESSO MODO SI PONE OBIETTIVI (per se e per il gruppo) E LI CONDIVIDE PROGRAMMA LE ATTIVITA’ NON SI ACCONTENTA CREA UN CLIMA DI SERENITA’ DA RINFORZI POSITIVI TROVA PIU’ DI UNA SOLUZIONE RISPETTA E SI FA RISPETTARE “Il generale Eisenhower era solito collocare in terra una fune per far vedere ai suoi ufficiali che, se la spingeva, non otteneva alcun risultato, mentre, se era lui a tirarla, la fune lo avrebbe seguito ovunque lui desiderava che andasse.” 63 Assertività Un PM comunica efficacemente se è ASSERTIVO Uno stile di comportamento assertivo è quello che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui. Le persone assertive hanno le seguenti caratteristiche : • Autostima: si sentono libere di esprimere i propri sentimenti. • Rispettano il proprio interlocutore. • Conoscono i loro diritti. • Sanno controllare le proprie emozioni come ansia e rabbia. • Capacità di sciogliere i conflitti 64 I conflitti • I conflitti sono parte della vita di tutti i giorni. • Il conflitto è INEVITABILE. • Se non vengono risolti risentimenti e intoppi frenano e rendono spiacevole il lavoro. • Date pure la colpa all’evoluzione (lotta per la sopravvivenza). 65 Before you begin Make sure that good relationships are the first priority: As far as possible, make sure that you treat the other calmly and that you try to build mutual respect. Do your best to be courteous to one-another and remain constructive under pressure; Keep people and problems separate: Recognize that in many cases the other person is not just "being difficult" – real and valid differences can lie behind conflictive positions. By separating the problem from the person, real issues can be debated without damaging working relationships; Pay attention to the interests that are being presented: By listening carefully you'll most-likely understand why the person is adopting his or her position; 66 Before you begin (continued) Listen first; talk second: To solve a problem effectively you have to understand where the other person is coming from before defending your own position; Set out the “Facts”: Agree and establish the objective, observable elements that will have an impact on the decision; and Explore options together: Be open to the idea that a third position may exist, and that you can get to this idea jointly. 67 Stili di soluzione dei conflitti Competitive: Used by people with power, rank, position, or expertise. Collaborative: Used by people trying to meet the needs of all. They cooperate effectively and bring viewpoints together. Compromising: Used by people who want to at least partially satisfy everyone Accommodating: Used by people willing to meet the needs of others at the expense of their own needs. Avoiding: Used by people who seek to evade the conflict entirely. They often delegate and accept ineffective decisions. This approach is usually ineffective. 68 Conflict resolution tools • Listen with empathy and see the conflict from the other person’s point of view • Identify issues clearly and concisely • Use “I” statements • Remain flexible • Clarify feelings 69 Resolving conflicts “Know Thyself” and Take Care of Self. - be aware of your bias and hot buttons. Clarify Personal Needs Threatened by the Dispute. - consequences of not resolving the conflict. Identify a Safe Place for Negotiation. - safe space and appropriate time. Take a Listening Stance into the Negotiation. encourage, clarify, restate, reflect, & validate Assert Your Needs Clearly and Specifically. assert your needs calmly, clearly and specifically Approach Problem Solving with Flexibility. generate several possible solutions to the problem Manage Impasse with Calm, Patience, and Respect. focus on underlying needs, interests, and concerns Build an Agreement that Works. fair, balanced, and future-oriented. 70 Comunicazione : esercizio il dilemma del prigioniero 71 Il prigioniero B rimane in silenzio Il prigioniero B tradisce Il prigioniero A rimane in silenzio Entrambi 6 mesi A: 10 anni B : libero Il prigioniero A tradisce A : libero B : 10 anni Entrambi 5 anni Il dilemma del prigioniero reiterato 72 Il prigioniero B rimane in silenzio Il prigioniero B tradisce Il prigioniero A rimane in silenzio 3 punti a entrambi A: 0 punti B : 5 punti Il prigioniero A tradisce A : 5 punti B : 0 punti 1 punto a entrambi Internet : “nuovi” strumenti tecnologici per la comunicazione • e-mail • Instant messaging • Video conferencing • Forum • Wikis • Blogs • Social networking • Strumenti di condivisione avanzati (shared documents, calendars, …) 73 Cosa usiamo ? Quando ? 74 Ok, abbiamo i media, sappiamo comunicare … ma i contenuti ? 75 Quiz libro - I Quandoè *******si in campagna aperta, "Ognuno come il cielo lovide ha fatto, e qualche volta molto libero peggio."e sbarazzato dagli amorosi detti di Altisidora, parevagli di trovarsi nel suo centro e di sentirsi coraggio per celata, proseguire le gesta dellee sue cavallerie. ”Lucidate rinnovare le armi, fattaildel morione una dato il nome al ronzino confermato il Rivoltosi a Sancio disse: proprio, si persuase chegli non gli mancava altro se non una dama di cui dichiararsi — La libertà, o Sancio, è uno deiamore doni èpiù preziosi dal cielodiconcesso aglidi innamorato. Un cavaliere errante senza come un albero spoglio fronde e privo uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal frutti, è come un corpo senz'anima, andava dicendo a sé stesso” mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per l'onore, si può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il peggior male che possa arrivare agli uomini. Io dico questo, o Sancio, perché tu hai ben veduto co' tuoi occhi le delizie e l'abbondanza da noi godute nel castello or or lasciato; eppure ti assicuro che in mezzo a que' sontuosi banchetti e a quelle bevande gelate, sembravami di essere nello strettoio della fame. Io non gustava di alcuna cosa con quella soddisfazione con cui gustata l'avrei se fosse stata mia propia, mentre l'obbligo del dovere e della retribuzione ai benefici ed alle grazie ricevute sono altrettanti legami che non lasciano campeggiare l'animo libero. Beato colui cui ha dato il cielo un tozzo di pane senz'altro obbligo fuor quello di essergli grato. 76 Quiz libro - II "Ed ecco intanto scoprirsi da trenta o quaranta mulini da vento, che si trovavano in quella campagna; e tosto che ******** li vide, disse al suo scudiere: “La fortuna va guidando le cose nostre meglio che noi non oseremmo desiderare. Vedi là, amico Sancio, come si vengono manifestando trenta, o poco più smisurati giganti? Io penso di azzuffarmi con essi, e levandoli di vita cominciare ad arricchirmi colle loro spoglie; perciocché questa è guerra onorata, ed è un servire Iddio il togliere dalla faccia della terra sì trista semente. — Dove, sono i giganti? disse Sancio Pancia. — Quelli che vedi laggiù, rispose il padrone, con quelle braccia sì lunghe, che taluno d'essi le ha come di due leghe. — Guardi bene la signoria vostra, soggiunse Sancio, che quelli che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini da vento, e quelle che le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la macina del mulino. — Ben si conosce, disse ***** , che non sei pratico di avventure; quelli sono giganti, e se ne temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado ad entrar con essi in fiera e disugual tenzone.” 77 Realtà vs Immaginazione “Imagination is more important than knowledge. For knowledge is limited to all we now know and understand, while imagination embraces the entire world, and all there ever will be to know and understand.” A. Einstein I 78 R Etica del Project Manager Project Management Institute : Codice etico e di condotta professionale • Responsability • • Aspirational standards Mandatory standards • Respect • • Aspirational standards Mandatory standards • Fairness • • Aspirational standards Mandatory standards • Honesty • • 79 Aspirational standards Mandatory standards Morale: rappresenta la condotta diretta da norme, la guida secondo la quale l'uomo agisce. Etica : studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno “status deontico” ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Responsabilità Il nostro dovere di assumerci l’onere delle decisioni che prendiamo o manchiamo di prendere, le azioni che facciamo o non facciamo, e le conseguenze che ne risultano. 80 Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale Rispetto Il nostro dovere di mostrare un alto riguardo verso noi stessi, gli altri e le risorse affidateci. Le risorse affidateci possono includere persone, soldi, reputazione, sicurezza degli altri e risorse naturali o ambientali. Un ambiente in cui vige il rispetto genera fiducia, sicurezza, e eccellenza nella performance favorendo la mutua cooperazione – un ambiente in cui punti di vista differenti sono incoraggiati e tenuti in considerazione. Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale 81 Giustizia (Fairness) Il nostro dovere di prendere decisioni ed agire in maniera oggettiva e imparziale. La nostra condotta deve essere libera da interessi egoistici conflittuali, pregiudizi e favoritismi. Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale 82 Onestà Il nostro dovere di capire la verità e agire in maniera sincera, sia nelle comunicazioni che nella nostra condotta. Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale 83