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Mi selve l*XPM?

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Mi selve l*XPM?
Ma come passa la sua giornata
lavorativa il project manager ?
2
COMUNICAZIONE
3
Alcuni assiomi della comunicazione
1. Non si può non comunicare
(la comunicazione è un bisogno
fondamentale e una attitudine spontanea degli esseri umani in quanto
“animali sociali”)
2. In ogni comunicazione c’è un aspetto di contenuto e
un aspetto di relazione
3. Il significato di una sequenza di informazioni è dato
anche dalla punteggiatura
4. Esistono relazioni simmetriche e relazioni
complementari
5. La comunicazione può essere verbale e non verbale
4
La comunicazione può essere …
ma anche …
Intenzionale
Consapevole
Efficace
6
Involontaria
Inconsapevole
Fraintesa
Comunicazioni : stiamo sbagliando se …
7
Esercizio comunicazione : il rumore delle comunicazioni seriali
8
Tre modelli per la comunicazione
1. Comunicazione come Azione
2. Comunicazione come Transazione
3. Comunicaizone come Interazione
9
Communication as Action
Meaning sent or transferred from sender to
receiver; Linear input/output
5 parts: sender, message, channel, receiver, and
noise
Noise
Noise
Sender
10
Noise
Message
Channel
Message
Receiver
What are these parts?
Sender: originator of an idea
Message: written, spoken (verbal), & unspoken (nonverbal)
elements of communication to which we assign meaning
Channel: how the message is sent; verbal or nonverbal
Receiver: person or persons to whom the message is addressed
Noise:anything that prevents effective communication at any time.
EX: poor sound system, small VA’s, lose signal on cell
Noise
Noise
Sender
11
Noise
Message
Channel
Message
Receiver
Encode & Decode
Encode: a process of translating ideas, feelings, and thoughts into
symbols
Decode: a process of translating incoming information into
understandable concepts
12
What’s wrong with this model?
We don’t simply send a message and stop
communicating. Often we get a message
back; this is called feedback.
Noise
Noise
Sender
13
Noise
Message
Channel
Message
Receiver
Communication as Transaction
Shannon-Weaver model (1948)
Back and forth, like a Ping-Pong game; we talk, we listen, we talk,
we listen
Adds feedback and context
Noise
Context
Noise
Sender
Noise
Message
Channel
Feedback
14
Message
Receiver
What are these added parts?
Feedback: verbal or nonverbal responses to a message
Context:physical, social (relationships), psychological, and time
element in which communication takes place. PSPT
Noise
Context
Noise
Sender
Noise
Message
Channel
Feedback
15
Message
Receiver
Communication as Interaction
Simultaneous; even as we talk we are reacting
Most accurate to our communication process
intercultural
Context
Noise
Sender/
Receiver
16
Noise
Message / Feedback
Noise
Sender/
Receiver
Numero dei canali di comunicazione
17
Strutturare la comunicazione
Catena
18
Tutti i canali (circolare)
Communication system





Downward Communication.
Upward Communication.
Lateral Communication.
Diagonal Communication.
Grapevine Communication.
19
Comunicazione efficace : esercizio terminologia
Probabilità
Tempo
Sempre
Appena possibile (ASAP)
Mai
Presto
Probabilmente
Oggi
Di solito
Domani
Spesso
Subito
Raramente
La settimana prossima
20
Il linguaggio verbale non è il solo modo di comunicare!
ORALE
VERBALE
Parola
pronunciata
PARAVERBALE
NON VERBALE
21
Intonazione della
voce, volume,
velocità, toni,pause
NON ORALE
Parola scritta
Movimenti del
viso e gestualità
del corpo
Nella comunicazione tra le persone si utilizzano
messaggi verbali: ciò che si dice
messaggi paraverbali: intonazioni e modulazioni della
voce (volume, timbro), inflessioni, pause, ritmi, silenzi
messaggi non verbali:
distanze
contatti corporei
posture e movimenti
gesti
espressioni del volto
sguardi
abbigliamento,
trucco …
-
22
22
Ci sono due canali:
Il canale A è quello dei segni che danno al messaggio un
aspetto contenutistico, razionale, cosciente, voluto.
il canale B è quello dei simboli collegati con l’emotività,
l’affettività, l’inconscio
IL CANALE B È PIÙ VELOCE DEL CANALE A. Pertanto
se il contenuto non è in accordo con l’emotività espressa
si crea una contraddizione nella comunicazione, che il
ricevente percepisce subito
23
Alcune percentuali (indicative ...)
Influenzano il nostro interlocutore:
comunicazione verbale
comunicazione paraverbale
comunicazione non verbale
7%
38%
55%
verbale
paraverbale
non verbale
Se quello che vogliamo dire è 100
quello che diciamo è
70
quello che viene ascoltato è 40
quello che viene recepito è 20
quello che viene ricordato è 10
24
0
50
100
La comunicazione non verbale
(la ricerca risale agli anni ’60: intervengono etologia, psicologia,
antropologia, sociologia)
prende riferimento e valore dal contesto in cui si
svolge
non ne è distaccabile
i suoi vari aspetti sono compresenti e sinergici
interagisce con la comunicazione verbale o
confermandola o contraddicendola
25
Funzioni della CNV
Svolge una funzione relazionale di base:
 gestisce le situazioni sociali
 comunica la presentazione di sé
 comunica le emozioni
 definisce, cambia, mantiene, difende le
relazioni di potere
 influenza i processi di persuasione
 può sostituire la comunicazione verbale.
26
Caratteri distintivi
Comunicazione non verbale
Comunicazione verbale
in gran parte inconsapevole, non
per lo più consapevole e
intenzionale e non controllabile
intenzionale
fornisce informazioni sul soggetto
fornisce informazioni sugli
che la esprime
argomenti espressi
è poco idonea ad esprimere
concetti
è spontanea e ambigua
ha grande efficacia nelle relazioni
27
è idonea a veicolare descrizioni, argomentazioni,
narrazioni
è arbitraria
è meno rilevante nelle relazioni
La relazione tra comunicazione verbale
e comunicazione non verbale può
essere di
 Convergenza se i due livelli sono coerenti
 Divergenza se i due livelli si contraddicono
 Regolazione se la cnv disciplina la cv
 Sostituzione se l’una sostituisce l’altra
 Metacomunicazione se una fornisce informazioni sul
significato dell’altra
28
Classificazione dei segnali
non verbali
(M.Cook, 1971)
Aspetti dinamici
Aspetti statici




volto
postura
timbro di voce
abiti, acconciatura, trucco,
ecc.
29







orientazione
Distanze
gesti, movimenti
espressione del volto
direzione dello sguardo
tono di voce
ritmo dell’eloquio
CNV
• Sistema vocale/paraverbale (voce, tono,
volume, ritmo)
• Sistema cinesico (mimica facciale,
sguardo, gesti e postura, movimenti del
corpo, del volto e degli occhi)
• Sistema prossemico (uso dello spazio) e
aptico (contatto corporeo)
30
Componenti paralinguistiche
(intonazione, enfasi, pause, ritmi, silenzi …)
• Il
tono può esprimere apprezzamento o disappunto,
entusiasmo o apatia, interesse o noia
(ha la funzione della matita quando leggiamo: sottolinea i concetti
importanti per evidenziarli meglio)
• Il
• Il
timbro è il colore alla voce
volume corrisponde all’intensità sonora e serve a
sottolineare i concetti o a ridestare l’attenzione
• Il ritmo serve a dare più o meno incisività ai concetti
espressi
• La pausa, come il silenzio, può essere strategica o
d’imbarazzo
31
Le qualità paralinguistiche dipendono da:
• Fattori biologici (sesso, età)
• Fattori sociali (cultura, regione di
provenienza, posizione sociale)
• Fattori di personalità
(temperamento ansioso, depresso, euforico
ecc.)
• Fattori transitori
situazioni, contesto)
32
(emotività,
Con la voce posso
 mettere a disagio le persone (urlo vicino a loro)
 essere invadente oppure arrogante (parlo forte, aggressivo e
cerco di parlare più forte di loro)
 comunicare tranquillità e calma (parlo normalmente,
lentamente)
 avvicinarmi alle persone lontane (parlo forte così mi sentono)
 allontanarmi dalle persone troppo vicine (parlo forte così le
respingo)
 creare una situazione di vicinanza, unione (sussurro)
33
Il silenzio
E’ un modo strategico di comunicare e il suo
significato varia con le situazioni, le relazioni e la
cultura di riferimento.
34
Lo sguardo
E’ un potente segnalatore a livello
non verbale. Consente di cogliere
informazioni
sulla
situazione
relazionale in atto.
35
Lo sguardo serve a gestire la regolazione dei
turni, può fungere da segnale di appello.
Nella
conversazione
ha
la
funzione
di
sincronizzare (evitare le sovrapposizioni e
favorire
l’avvicendamento
dei
turni),
di
monitoraggio (controllo dell’interazione) e di
segnalazione
(manifestazione
delle
proprie
intenzioni).
36
La postura : il linguaggio del corpo
All’interno di ogni sistema esistono regole più o meno
implicite che stabiliscono la correttezza delle posture.
Rispetto ai rapporti possono essere:
 dominanti/sottomesse
 di amicizia /ostilità
 di formalità/informalità
 di autonomia/cooperazione/competizione.
Rispetto all’individuo dipendono da:
 situazione e attività
 stato d’animo ed emozioni.
37
Dominanza
38
Sottomissione
Espressioni del volto
Indicano:
caratteristiche della personalità
(tipiche e costanti)
emozioni (entro 7 tipi principali:
felicità, sorpresa, interesse, paura, tristezza,
disgusto, collera)
reazioni di interattività (alla comunicazione altrui o al
contesto)
39
40
Prossemica:
il comportamento nello spazio
Le persone comunicano con il modo di gestire lo spazio.
Elementi da considerare:
la distanza tra gli interlocutori
l’orientazione (la posizione reciproca delle persone)
il modo di muoversi nell’ambiente
l’organizzazione dello spazio e degli oggetti.




E.Goffman (1971) introduce concetti come
riserve territoriali, contrassegni spaziali,
trasgressioni spaziali.
41
violazioni
territoriali,
Contesti spaziali
Il modo in cui è organizzato lo spazio sociale può
determinare “ a monte” il comportamento
comunicativo.
Esistono
 spazi centrifughi, che tendono a mantenere le
persone in isolamento reciproco ( ad es. stazioni
ferroviarie)
 spazi centripeti, che favoriscono incontri e
socialità
42
(ad es. bar, ristorante)
Prossemica: le distanze
La distanza che le persone assumono è indice dei
loro rapporti sociali e dei loro sentimenti reciproci.
Può essere (E. Hall)
intima
personale
sociale
pubblica
43
43
44
45
Differenze di genere
46
Project Communication Management : processes
 Communications planning: determining the information and
communications needs of the stakeholders
 Information distribution: making needed information available
to project stakeholders in a timely manner
 Performance reporting: collecting and disseminating
performance information, including status reports, progress
measurement, and forecasting
 Managing stakeholders: managing communications to satisfy
the needs and expectations of project stakeholders and to
resolve issues
47
Comunication process summary
48
Communications Planning
 Every project should include some type of communications
management plan, a document that guides project communications
 Creating a stakeholder analysis for project communications also aids
in communications planning
49
Communications Management
Plan Contents

Stakeholder communications requirements

Information to be communicated, including format, content, and level of
detail

The people who will receive the information and who will produce it

Suggested methods or technologies for conveying the information
50
Communications Management
Plan Contents (continued)

Frequency of communication

Escalation procedures for resolving issues

Revision procedures for updating the communications management plan

A glossary of common terminology
51
Table 10-1: Sample Stakeholder Analysis for
Project Communications
52
Information Distribution
 Getting the right information to the right people at the right time and in a
useful format is just as important as developing the information in the first
place
 Important considerations include:
 Using technology to enhance information distribution
 Formal and informal methods for distributing information
53
Performance Reporting
 Performance reporting keeps stakeholders informed about how resources are
being used to achieve project objectives
 Status reports describe where the project stands at a specific point in
time
 Progress reports describe what the project team has accomplished
during a certain period of time
 Forecasts predict future project status and progress based on past
information and trends
54
Managing Stakeholders
 Project managers must understand and work with various stakeholders
 Need to devise a way to identify and resolve issues
 Two important tools include:
 Expectations management matrix
 Issue log
55
IL PROCESSO COMUNICATIVO
LA COMUNICAZIONE FALLISCE PER:
CANALE NON ADEGUATO AL CONTENUTO
RUMORI DI FONDO E DISTANZA SPAZIALE
EMOZIONI / ATTEGGIAMENTI CHE CONTAMINANO
INTERPRETAZIONI DEL MESSAGGIO E DEL CONTESTO NON UGUALI (= FRAINTENDIMENTI)
ATTORI IN GIOCO:
EMITTENTE:- PRE-GIUDIZI
- LINGUAGGIO NON ADEGUATO
- CONTENUTI NON CHIARI
- INCOERENZA CON LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
RICEVENTE: - PRE-GUIDIZI
- VALUTAZIONI (NO SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO)
- DEFICIT DI PERCEZIONE
- ANTICIPAZIONI ED INTERRUZIONI (NON SI ASCOLTA)
56
Soft Skills : la competenza sociale
• Empatia: saper cambiare prospettiva
• Capacità di ascoltare, gentilezza, senso di responsabilità, capacità di gestire il conflitto e di
sopportare la frustrazione
• Disponibilità e la capacità di interagire con gli altri in modo costruttivo, congruente ai propri
veri interessi, che comprendono il poter vivere in armonia con gli altri, e quindi il rispetto dei
loro bisogni e interessi quanto dei propri (assertività)
• E molto altro : buone maniere, gentilezza, pazienza, generosità, consapevolezza di sé,
autonomia, coraggio nel sostenere le proprie idee, motivazione, curiosità, tolleranza,
competenza linguistica, senso dell'umorismo, saper lavorare in team, autodisciplina: sapersi
dare scopi e motivarsi a raggiungerli
57
Sembra assurdo? Cambiamo prospettiva!
58
L’ASCOLTO
PER COMUNICARE BISOGNA SAPER ASCOLTARE
ASCOLTARE = DISPONIBILITA’ AD ACCETTARE L’ALTRO
ESSERE APERTI ALLO SCAMBIO
VERIFICARE SE IL MESSAGGIO E’ STATO COMPRESO
ASCOLTARE PAROLE E VISSUTI
ESPLORARE MONDI DIVERSI
ACCETTARE DI POTER SBAGLIARE
L’ASCOLTO DEVE ESSERE ATTIVO
1.
59
(Thomas Gordon, ’70)
STARE IN SILENZIO (CON PAROLE E PENSIERO)
L’ASCOLTO ATTIVO
2.
RISPETTARE L’ALTRO
ASPETTARE IL PRORPIO TURNO = NON INTERROMPERE
ESSERE ATTENTO E PRESENTE; MOSTRARE INTERESSE (CON DOMANDE)
3.
ACCOGLIERE L’ALTRO
DARE FIDUCIA, SICUREZZA E TRANQUILLITA’
NON FORNIRE SUBITO LA SOLUZIONE
SOSPENDERE I PRE-GIUDIZI
4.
ESSERE EMPATICI (SUL Contenuto Verbale e Contenuto Non Verbale)
VEDERE DAL SUO PUNTO DI VISTA
RICONOSCERE LE SUE EMOZIONI
5.
RIFORMULARE
PRECISARE IL SIGNIFICATO
DARE UN FEED-BACK
60
LA COMUNICAZIONE EFFICACE
PERMETTE di CAPIRE il > N° di COSE RISPETTO a QUELLE DETTE
COME NON FAR FALLIRE LA COMUNICAZIONE?
1.
FACENDO USO DI GESTI, PAROLE, ESEMPI CONCRETI
2.
STIMOLANDO: - RICHIAMARE ATTENZIONE
- VARIANDO GLI STIMOLI (PAROLE, GESTI TECNICI, ESERCIZI..)
- COINVOLGENDO (CHIAMANDO PER NOME, CON DOMANDE..)
3.
SCEGLIENDO IL LINGUAGGIO DEL DESTINATARIO
4.
USANDO UN LINGUAGGIO CHIARO, SEMPLICE, CONCISO
5.
PENSANDO ALLE CONSEGUENZE DELLE NOSTRE PAROLE
61
LA COMUNICAZIONE EFFICACE
E’ QUELLA CHE:
•
E’ COSTRUTTIVA (PROPONE ALTERNATIVE DI COMPORTAMENTO)
•
SPIEGA IL PERCHE’ DELLE COSE (SUBITO)
•
CHIEDE, SENZA IMPORRE
•
NON CRITICA LA PERSONA, MA IL COMPORTAMENTO
“Sei una delusione”
“Cerca di farmi capire cosa non riesci a fare”
•
RINFORZA I RISULATI POSITIVI
•
SPIEGA LE VITTORIE E LE SCONFITTE
•
USA PAROLE POSITIVE (EVITA IL “NON”)
•
E’ ADEGUATA AL CONTESTO
62
Team Building : l’allenatore efficace
E’ INTROSPETTIVO
DA FIDUCIA E LIBERTA’
COINVOLGE TUTTI ALLO STESSO MODO
SI PONE OBIETTIVI (per se e per il gruppo) E LI CONDIVIDE
PROGRAMMA LE ATTIVITA’
NON SI ACCONTENTA
CREA UN CLIMA DI SERENITA’
DA RINFORZI POSITIVI
TROVA PIU’ DI UNA SOLUZIONE
RISPETTA E SI FA RISPETTARE
“Il generale Eisenhower era solito collocare in terra una fune per far vedere ai suoi
ufficiali che, se la spingeva, non otteneva alcun risultato, mentre, se era lui a
tirarla, la fune lo avrebbe seguito ovunque lui desiderava che andasse.”
63
Assertività
Un PM comunica efficacemente se è ASSERTIVO
Uno stile di comportamento assertivo è quello che permette a una
persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di
vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e
disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza
ignorare quelli altrui.
Le persone assertive hanno le seguenti caratteristiche :
• Autostima: si sentono libere di esprimere i propri sentimenti.
• Rispettano il proprio interlocutore.
• Conoscono i loro diritti.
• Sanno controllare le proprie emozioni come ansia e rabbia.
• Capacità di sciogliere i conflitti
64
I conflitti
• I conflitti sono parte della vita di
tutti i giorni.
• Il conflitto è INEVITABILE.
• Se non vengono risolti
risentimenti e intoppi frenano
e rendono spiacevole il lavoro.
• Date pure la colpa
all’evoluzione (lotta per la
sopravvivenza).
65
Before you begin
Make sure that good relationships are the first priority:
As far as possible, make sure that you treat the other
calmly and that you try to build mutual respect. Do your
best to be courteous to one-another and remain
constructive under pressure;
Keep people and problems separate: Recognize that in
many cases the other person is not just "being difficult" –
real and valid differences can lie behind conflictive
positions. By separating the problem from the person, real
issues can be debated without damaging working
relationships;
Pay attention to the interests that are being presented:
By listening carefully you'll most-likely understand why the
person is adopting his or her position;
66
Before you begin (continued)
Listen first; talk second: To solve a problem
effectively you have to understand where the
other person is coming from before defending
your own position;
Set out the “Facts”: Agree and establish the
objective, observable elements that will have an
impact on the decision; and
Explore options together: Be open to the idea that
a third position may exist, and that you can get to
this idea jointly.
67
Stili di soluzione dei conflitti
Competitive: Used by people with power, rank, position, or expertise.
Collaborative: Used by people trying to meet the needs of all. They
cooperate effectively and bring viewpoints together.
Compromising: Used by people who want to at least partially satisfy
everyone
Accommodating: Used by people willing to meet the needs of others at
the expense of their own needs.
Avoiding: Used by people who seek to evade the conflict entirely. They
often delegate and accept ineffective decisions. This approach is
usually ineffective.
68
Conflict resolution tools
• Listen with empathy and see the conflict from the other person’s point
of view
• Identify issues clearly and concisely
• Use “I” statements
• Remain flexible
• Clarify feelings
69
Resolving conflicts
“Know Thyself” and Take Care of Self.
- be aware of your bias and hot buttons.
Clarify Personal Needs Threatened by the Dispute.
- consequences of not resolving the conflict.
Identify a Safe Place for Negotiation.
- safe space and appropriate time.
Take a Listening Stance into the Negotiation.
encourage, clarify, restate, reflect, & validate
Assert Your Needs Clearly and Specifically.
assert your needs calmly, clearly and specifically
Approach Problem Solving with Flexibility.
generate several possible solutions to the problem
Manage Impasse with Calm, Patience, and Respect.
focus on underlying needs, interests, and concerns
Build an Agreement that Works.
fair, balanced, and future-oriented.
70
Comunicazione : esercizio il dilemma del prigioniero
71
Il prigioniero B
rimane in silenzio
Il prigioniero B
tradisce
Il prigioniero A rimane
in silenzio
Entrambi 6 mesi
A: 10 anni
B : libero
Il prigioniero A
tradisce
A : libero
B : 10 anni
Entrambi 5 anni
Il dilemma del prigioniero reiterato
72
Il prigioniero B
rimane in
silenzio
Il prigioniero B
tradisce
Il prigioniero A
rimane in
silenzio
3 punti a
entrambi
A: 0 punti
B : 5 punti
Il prigioniero A
tradisce
A : 5 punti
B : 0 punti
1 punto a
entrambi
Internet : “nuovi” strumenti tecnologici per la comunicazione
• e-mail
• Instant messaging
• Video conferencing
• Forum
• Wikis
• Blogs
• Social networking
• Strumenti di condivisione
avanzati (shared documents,
calendars, …)
73
Cosa usiamo ? Quando ?
74
Ok, abbiamo i media, sappiamo comunicare … ma i contenuti ?
75
Quiz libro - I
Quandoè *******si
in campagna
aperta,
"Ognuno
come il cielo lovide
ha fatto,
e qualche volta
molto libero
peggio."e sbarazzato dagli
amorosi detti di Altisidora, parevagli di trovarsi nel suo centro e di
sentirsi
coraggio
per celata,
proseguire
le gesta
dellee sue
cavallerie.
”Lucidate rinnovare
le armi, fattaildel
morione una
dato il nome
al ronzino
confermato
il
Rivoltosi
a Sancio
disse:
proprio, si persuase
chegli
non
gli mancava altro se non una dama di cui dichiararsi
—
La libertà,
o Sancio,
è uno
deiamore
doni èpiù
preziosi
dal
cielodiconcesso
aglidi
innamorato.
Un cavaliere
errante
senza
come
un albero
spoglio
fronde e privo
uomini:
i tesori
tutti
che si trovano
in terra
o che
stanno ricoperti dal
frutti, è come
un corpo
senz'anima,
andava dicendo
a sé
stesso”
mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per l'onore, si
può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il peggior
male che possa arrivare agli uomini. Io dico questo, o Sancio, perché tu
hai ben veduto co' tuoi occhi le delizie e l'abbondanza da noi godute nel
castello or or lasciato; eppure ti assicuro che in mezzo a que' sontuosi
banchetti e a quelle bevande gelate, sembravami di essere nello
strettoio della fame. Io non gustava di alcuna cosa con quella
soddisfazione con cui gustata l'avrei se fosse stata mia propia, mentre
l'obbligo del dovere e della retribuzione ai benefici ed alle grazie ricevute
sono altrettanti legami che non lasciano campeggiare l'animo libero.
Beato colui cui ha dato il cielo un tozzo di pane senz'altro obbligo fuor
quello di essergli grato.
76
Quiz libro - II
"Ed ecco intanto scoprirsi da trenta o quaranta mulini da vento, che si trovavano in
quella campagna; e tosto che ******** li vide, disse al suo scudiere: “La fortuna va
guidando le cose nostre meglio che noi non oseremmo desiderare. Vedi là, amico
Sancio, come si vengono manifestando trenta, o poco più smisurati giganti? Io penso
di azzuffarmi con essi, e levandoli di vita cominciare ad arricchirmi colle loro spoglie;
perciocché questa è guerra onorata, ed è un servire Iddio il togliere dalla faccia della
terra sì trista semente. — Dove, sono i giganti? disse Sancio Pancia. — Quelli che
vedi laggiù, rispose il padrone, con quelle braccia sì lunghe, che taluno d'essi le ha
come di due leghe. — Guardi bene la signoria vostra, soggiunse Sancio, che quelli
che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini da vento, e quelle che
le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la
macina del mulino. — Ben si conosce, disse ***** , che non sei pratico di avventure;
quelli sono giganti, e se ne temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado
ad entrar con essi in fiera e disugual tenzone.”
77
Realtà vs Immaginazione
“Imagination is more
important than knowledge.
For knowledge is limited to
all we now know and
understand, while
imagination embraces the
entire world, and all there
ever will be to know and
understand.”
A. Einstein
I
78
R
Etica del Project Manager
Project Management Institute : Codice etico e di condotta professionale
• Responsability
•
•
Aspirational standards
Mandatory standards
• Respect
•
•
Aspirational standards
Mandatory standards
• Fairness
•
•
Aspirational standards
Mandatory standards
• Honesty
•
•
79
Aspirational standards
Mandatory standards
Morale: rappresenta la condotta
diretta da norme, la guida secondo la
quale l'uomo agisce.
Etica : studia i fondamenti oggettivi e
razionali che permettono di assegnare ai
comportamenti umani uno “status deontico”
ovvero distinguerli in buoni, giusti, o
moralmente leciti, rispetto ai comportamenti
ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.
Responsabilità
Il nostro dovere di
assumerci l’onere delle
decisioni che prendiamo o
manchiamo di prendere, le
azioni che facciamo o non
facciamo, e le
conseguenze che ne
risultano.
80
Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale
Rispetto
Il nostro dovere di mostrare un
alto riguardo verso noi
stessi, gli altri e le risorse
affidateci.
Le risorse affidateci possono includere
persone, soldi, reputazione, sicurezza
degli altri e risorse naturali o
ambientali.
Un ambiente in cui vige il rispetto genera fiducia,
sicurezza, e eccellenza nella performance favorendo
la mutua cooperazione – un ambiente in cui punti di
vista differenti sono incoraggiati e tenuti in
considerazione.
Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale
81
Giustizia (Fairness)
Il nostro dovere di prendere
decisioni ed agire in
maniera oggettiva e
imparziale. La nostra
condotta deve essere libera
da interessi egoistici
conflittuali, pregiudizi e
favoritismi.
Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale
82
Onestà
Il nostro dovere di capire la verità e agire in
maniera sincera, sia nelle comunicazioni che nella
nostra condotta.
Project Management Institute – Codice etico e di condotta professionale
83
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