Diapositiva 1 - Dipartimento di Informatica e Sistemistica
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Informatica e Sistemistica
Dipartimento di Informatica e Sistemistica REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE Prof. ALESSANDRO DE CARLI Dott. Ing. VINCENZO SURACI ANNO ACCADEMICO 2011-2012 Corso di AUTOMAZIONE 1 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE STRUTTURA DEL NUCLEO TEMATICO: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE ENGINEERING DEL SISTEMA DI CONTROLLO IDENTIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO CONDIZIONI OPERATIVE PROBLEMATICHE DI GESTIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO MODALITÀ DI CONTROLLO PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 2 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE 3 DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE GESTIONE DI UN PROGETTO COMPLESSO PROJECT MANAGEMENT 1. SCOPO DEL PROGETTO 2. PROGETTAZIONE CONCETTUALE 3. PREINGEGNERIA 4. INGEGNERIA 5. PROGETTAZIONE DEGLI APPARATI 6. REALIZZAZIONE DEGLI APPARATI 7. COLLAUDO PRESSO I FORNITORI 8. INSTALLAZIONE 9. ADDESTRAMENTO 10. CURVA DI APPRENDIMENTO SOFTWARE ENGINEERING 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. DEFINIZIONE DELLE FINALITÀ DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEFINIZIONE DELLA ARCHITETTURA PROGETTAZIONE DEI COMPONENTI REALIZZAZIONE DEI COMPONENTI VALIDAZIONE DEI COMPONENTI INTEGRAZIONE DEL SOFTWARE VALIDAZIONE DEL SOFTWARE INSTALLAZIONE E TRAINING MANUTENZIONE E ASSISTENZA 4 DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO SISTEMA DA CONTROLLARE STRUMENTAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO 5 DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO MODELLO & SIMULAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE FORWARD/REVERSE ENGINEERING RACCOLTA & ANALISI REQUISITI DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE REALIZZAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE 6 DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO MODELLO & SIMULAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE FORWARD/REVERSE ENGINEERING RACCOLTA & ANALISI REQUISITI DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE REALIZZAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE ARGOMENTO TESINA DI AUTOMAZIONE I 7 DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO MODELLO & SIMULAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE FORWARD/REVERSE ENGINEERING RACCOLTA & ANALISI REQUISITI REALIZZAZIONE DOCUMENTAZIONE & VALIDAZIONE REALIZZAZIONE DI SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO 8 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE ENGINEERING DEL SISTEMA DI CONTROLLO 9 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE COME AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO? PROBLEMATICHE DELLA REALIZZAZIONE 10 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE FINALITÀ DA RAGGIUNGERE CON L’APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO SPECIFICHE SULLE PRESTAZIONI E SULLA EFFICIENZA DEL SISTEMA CONTROLLATO ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO FINALIZZATO ALL’AUTOMAZIONE STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO DEI SINGOLI IMPIANTI STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO DEI SINGOLI APPARATI CONTROLLO LOCALE DEI SINGOLI ELEMENTI INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA 11 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PREREQUISITI ALLA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO È FONDAMENTALE LA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLA STRUTTURA E DELLE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE. È RICHIESTA (SE DISPONIBILE) ANCHE LA CONOSCENZA DELLE AZIONI DI CONTROLLO APPLICATE NEL SISTEMA CONTROLLATO. PREREQUISITI ALLA REALIZZAZIONE 12 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SISTEMA DI CONTROLLO FINALIZZATO ALL’AUTOMAZIONE SISTEMA COMPLESSO APPARATI ELEMENTI SINGOLI STRUTTURA DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE STRUMENTAZIONE IMPIANTI 13 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE ORIGINAL EQUIPMENT FORNITORE MANUFACTORY SEDE GENERALE DELLA SOCIETÀ ALTRO IMPIANTO CLIENTE SALA CONTROLLO RICEVIMENTO MOVIMENTAZIONE MISCELAZIONE IMPIANTI DI PRODUZIONE ESEMPIO DI SISTEMA DI PRODUZIONE CONFEZIONAMENTO SERVIZI SPEDIZIONE 14 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE AZOTO AZOTO IDROGENO IDROGENO ACQUA COMPRESSORE COMPRESSIONE DEPURATORE SINTESI EIETTORE ACQUA TORRE DI SINTESI REFRIGERAZIONE VAPORE REFRIGERATORE SEPARAZIONE NH3 POMPA SEPARATORE SEPARAZIONE NH3 SEPARATORE POMPA SCAMBIATORE SCAMBIATORE EVAPORATORE EVAPORATORE AMMONIACA LIQUIDA AMMONIACA GASSOSA POMPA VAPORE AMMONIACA LIQUIDA ESEMPIO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE AMMONIACA GASSOSA 15 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE TORRE DI SINTESI PRODOTTI INIZIALI EIETTORE SCAMBIATORE DI CALORE PRODOTTI FINALI DEPURATORE AMMONIACA GASSOSA COMPRESSORE AMMONIACA LIQUIDA AZOTO IDROGENO GAS NON REAGITI SEPARATORE POMPA SEPARATORE DISPOSITIVI COSTITUENTI L’IMPIANTO SERBATOIO POMPA SCAMBIATORE DI CALORE 16 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SCAMBIATORE DI CALORE A SERPENTINO SCAMBIATORE DI CALORE A PIOGGIA CONTROLLO DI PORTATA CONTROLLO DI PRESSIONE FC PC SERVOVALVOLA CONTROLLI PRICIPALI DELL’IMPIANTO VALVOLE A DUE VIE VALVOLA A TRE VIE 17 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE RISULTATO DELL’ANALISI DEL SISTEMA CONTROLLATO IDENTIFICAZIONE DEI SISTEMI DA CONTROLLARE IDENTIFICAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ATTUATORI DISPOSITIVI DI MISURA RETE DI COMUNICAZIONE RACCOLTA DEGLI OBIETTIVI DELLE AZIONI DI CONTROLLO FINALITÀ DEL CONTROLLO PRESTAZIONI STATICHE DEL SISTEMA CONTROLLATO PRESTAZIONI DINAMICHE DEL SISTEMA CONTROLLATO TOLLERANZE SULLE PRESTAZIONI ANALISI DI UN SISTEMA CONTROLLATO 18 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE RUOLO DELLE AZIONI DI CONTROLLO 19 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SISTEMA DA CONTROLLARE SISTEMI NATURALI COMPLESSI FINALITÀ DELLA AUTOMAZIONE PRODUTTIVITÀ QUALITÀ DEL PRODOTTO IMPIANTI DI PRODUZIONE RETI DI DISTRIBUZIONE REDDITIVITÀ DEL SISTEMA CONTROLLATO TIPOLOGIE DI AZIONI DI CONTROLLO DISPOSITIVI PER L’AUTOMAZIONE AZIONI DI CONTROLLO DISPOSITIVI DI MISURA EMPIRICHE O SISTEMATICHE ATTUATORI CONTROLLORI LOCALI AUTOMATICHE O MANUALI RETI DI COMUNICAZIONE SOFTWARE DI COMUNICAZIONE CALCOLATORI E SOFTWARE DI SUPERVISIONE IBRIDE RIGIDE O FLESSIBILI 20 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE QUANTITÀ DELLA PRODUZIONE QUALITÀ DEL PRODOTTO PRESTAZIONI NOMINALI DI EMERGENZA LIMITI SPECIFICHE VALORE NOMINALE DELLE VARIABILI TOLLERANZE RISPETTO AI VALORI NOMINALI AZIONI DI CONTROLLO CONTINUA LEGGE DI CONTROLLO ON-FF LEGGE DI COMMUTAZIONE SEGNO DELL’ERRORE FUNZIONE ANALITICA DELL’ERRORE E DELLE SUE DERIVATE AZIONI DI CONTROLLO IN FUNZIONE DELLE SPECIFICHE 21 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE LIMITI DI UNA AZIONE DI CONTROLLO - VALIDITÀ DELLA MISURA DELLE VARIABILI DA CONTROLLARE IL RISULTATO FINALE DI UN CONTROLLO A CONTROREAZIONE NON POTRÀ MAI ESSERE MIGLIORE IN PRECISIONE STATICA E DINAMICA DI QUELLO DEL DISPOSITIVO DI MISURA; - CORRETTA SCELTA DELL’ATTUATORE IL RISULTATO FINALE DI UN CONTROLLO A CONTROREAZIONE DIPENDE DALLA CAPACITÀ DELL’ATTUATORE DI IMPRIMERE IL FORZAMENTO STATICO E DINAMICO AL SISTEMA DA CONTROLLARE IN MODO DA RAGGIUNGERE LE PRESTAZIONI SENZA DANNEGGIARE IL SISTEMA DA CONTROLLARE ; LIMITI DELLE AZIONI DI CONTROLLO 22 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE GESTIONE OTTIMIZZATA LIVELLO 3 SISTEMA COMPLESSO LIVELLO 2 IMPIANTI LIVELLO 1 APPARATI LIVELLO 0 ELEMENTI SINGOLI DAGLI OBIETTIVI… SCELTA DELLE MODALITÀ DI PRODUZIONE IMPOSIZIONE DELLE VARIABILI DI GESTIONE DIAGNOSI DEI GUASTI INCIPIENTI RICONFIGURAZIONE SUPERVISIONE MIGLIORAMENTO DEL FUNZIONAMENTO IMPOSIZIONE DELLE VARIABILI DI CONDUZIONE MONITORAGGIO CALIBRAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE INDIVIDUAZIONE DEI GUASTI COORDINAMENTO SEQUENZIALIZZAZIONE DELLE VARIABILI DI COMANDO ALLARMI CONTROLLO LOCALE AZIONE SULLE VARIABILI DI CONTROLLO DEI SINGOLI ELEMENTI FINALIZZATE AD OTTIMIZZARE LA FEDELTÀ DI RISPOSTA 23 23 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE LIVELLO 3 SISTEMA COMPLESSO GESTIONE OTTIMIZZATA AZIONI SULLE VARIABILI DI GESTIONE CONDUZIONE LIVELLO 2 LIVELLO 1 IMPIANTI APPARATI SUPERVISIONE AZIONI SULLE VARIABILI DI CONDUZIONE SEQUENZIALIZZAZIONE DELLE AZIONI SULLE VARIABILI DI COMANDO LIVELLO 0 ELEMENTO SINGOLO AZIONE SULLE VARIABILI DI CONTROLLO DEI SINGOLI ELEMENTI ELEMENTO ELEMENTO SINGOLO SINGOLO …ALL’ORGANIZZAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO 24 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE APPLICAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO 1 - COMANDO PER L’AVVIAMENTO DEL SISTEMA CONTROLLATO 2 - VERIFICA CHE SUSSISTANO TUTTE LE CONDIZIONI CHE ASSICURINO L’EFFICACIA DELLE AZIONI DI CONTROLLO 3 - APPLICAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO FINALIZZATE ALL’AVVIAMENTO DEL SISTEMA CONTROLLATO 4 - APPLICAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO RELATIVE AL FUNZIONAMENTO NELLE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI 5 - VERIFICA DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE SOTTOPOSTO ALL’AZIONE DI CONTROLLO 6 - APPLICAZIONE DI AZIONI DI CONTROLLO ALTERNATIVE SE LA VERIFICA DÀ ESITO NEGATIVO, ALTRIMENTI APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE PER LA FERMATA DEL SISTEMA CONTROLLATO 7 - COMANDO PER EFFETTUARE LA FERMATA DEL SISTEMA CONTROLLATO 8 - AZIONI DI CONTROLLO FINALIZZATE ALLA FERMATA DEL SISTEMA CONTROLLATO APPLICAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO 25 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE COMANDO DI AVVIAMENTO O DI FERMATA COMANDO DI AVVIAMENTO SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO COMANDO DI ATTIVAZIONE IMPIANTO EVENTO IMPIANTO COMANDO DI ATTIVAZIONE APPARATO APPARATO DECISIONE COMANDO DI ATTIVAZIONE AZIONE DI CONTROLLO ELEMENTO SINGOLO ELEMENTO SINGOLO ATTIVAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO ELEMENTO SINGOLO 26 variabile di comando REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE VERIFICA CHE SUSSISTANO TUTTE LE CONDIZIONI PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE APPLICAZIONE AL SISTEMA DA CONTROLLARE DI TUTTE LE AZIONI DI CONTROLLO CON UN ANDAMENTO TALE DA OTTENERE UN CORRETTO AVVIAMENTO APPLICAZIONE AL SISTEMA DA CONTROLLARE DELLE AZIONI DI CONTROLLO FISSATE AI VALORI CHE ASSICURANO IL MANTENIMENTO DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO DESIDERATE MISURA DELLE VARIABILI CONTROLLATE, DELLE VARIABILI DI CONTROLLO E DELLE VARIABILI INTERNE PER RILEVARE EVENTUALI ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO COMANDO DI INIZIALIZZAZIONE tempo ALGORITMI DECISIONALI IN LOGICA BINARIA PROCEDURE DECISIONALI IN LOGICA FUZZY ALGORITMI PER IL CONTROLLO A CATENA APERTA, CATENA CHIUSA O IN CONTROREAZIONE ALGORITMI PER IL CONTROLLO A CATENA APERTA, CATENA CHIUSA O IN CONTROREAZIONE ALGORITMI DECISIONALI IN LOGICA BINARIA PER L’INDIVIDUAZINE E LA SEGNALAZIONE DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ANOMALO O DI GUASTO AVVIAMENTODI UN SISTEMA CONTROLLATO 27 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO 28 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE TECNOLOGIE UTILIZZATE ELETTROTECNICA ELETTRONICA INFORMATICA REALIZZAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE MECCATRONICA MECCANICA CHIMICA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE 1960 1970 IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE 1980 1990 ANNO 2000 29 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE TECNOLOGIE E FORMAZIONE PROFESSIONALE NELLA AUTOMAZIONE INDUSTRIALE INGEGNERIA MECCANICA POICHÉ LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE SI BASA SU TECNOLOGIE MECCANICHE NELLA QUASI TOTALITÀ DELLE APPLICAZIONI INGEGNERIA CHIMICA POICHÉ LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI MOLTE APPARECCHIATURE UTILIZZATE IN UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO SONO AFFIDATE PER TRADIZIONE A TALE SETTORE INGEGNERIA ELETTROTECNICA POICHÉ LA MOVIMENTAZIONE DELLE PARTI MECCANICHE È DI IMPORTANZA FONDAMENTALE ED È OTTENUTA QUASI ESCLUSIVAMENTE CON MOTORI ELETTRICI INGEGNERIA ELETTRONICA POICHÉ LA TECNOLOGIA ELETTRONICA HA UN RUOLO DETERMINANTE NELLA REALIZZAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE E DEI DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE INGEGNERIA INFORMATICA POICHÉ LE MODALITÀ SISTEMATICHE DI CONTROLLO SONO SVILUPPATE NEL SETTORE DEDICATO ALL’AUTOMATICA POICHÉ NELLA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE IL SOFTWARE HA SEMPRE UNA RILEVANZA PREPONDERANTE RISULTATO LA TORRE DI BABELE COMPETENZE PRESUNTE NELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 30 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE ELABORAZIONE DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI ESERCIZIO SISTEMA DI PRODUZIONE IMPIANTI APPARATI DISPOSITIVI ELEMENTI SINGOLI ELABORAZIONE DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI 31 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE GESTIONE ED ESERCIZIO DEL SISTEMA CONTROLLATO SUPERVISIONE DEGLI IMPIANTI SOFTWARE FINALIZZATI UTILIZZAZIONE ON-LINE DELLE BASE DI DATI BASE DATI CONDUZIONE DEGLI APPARATI CONSENSI ALLA ATTIVAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO COORDINAMENTO, SEQUENZIALIZZAZIONE E TEMPORIZZAZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLA FUNZIONLITÀ DESIDERATA CONTROLLORI LOCALI ATTUATORI - DISPOSITIVI DI MISURA LA PIRAMIDE DELLE AUTOMAZIONE 32 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MANUALE AUTOMATICO CONTROLLO ESERCIZIO PIANIFICAZIONE GESTIONE SUPERVISIONE CONDUZIONE COORDINAMENTO BASE DI DATI BASE DI DATI STRUMENTAZIONE BASE DI DATI ELEMENTI SINGOLI LE AZIONI DI CONTROLLO IN UN SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO 33 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE PIANIFICAZIONE OTTIMIZZAZIONE DELL’ESERCIZIO ESERCIZIO OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE GESTIONE DA OPERATORE ESPERTO O DA OPERATORE ASSISTITO DA SISTEMA ESPERTO SEQUENZIALIZZAZIONE (RIGIDA O FLESSIBILE) DI EVENTI A CATENA APERTA A CONTROREAZIONE SUPERVISIONE CONDUZIONE BASE DI DATI BASE DI DATI COORDINAMENTO STRUMENTAZIONE BASE DI DATI ELEMENTI SINGOLI OBIETTIVI DEL SISTEMA CONTROLLATO 34 PROBLEMATICHE EVENTI ESTERNI GESTIONE DEL SISTEMA VARIABILI GESTIONE DI GESTIONE CONDUZIONE COORDINAMENTO VARIABILI DI CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI VARIABILI DI COMANDO SISTEMA CONTROLLATO CAMPO COMPLESO VARIABILI DI CONTROLLO CALCOLATORE DI PROCESSO CALCOLATORE DI PROCESSO D C S PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER DISTRIBUTED CONTROL SYSTEM CALCOLATORE DI PROCESSO D C S PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER DISTRIBUTED CONTROL SYSTEM CALCOLATORE DI PROCESSO D C S PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER DISTRIBUTED CONTROL SYSTEM VARIABILI CONTROLLATE IL RUOLO DEL PLC (PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER) 35 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE GESTIONE DEL SISTEMA COMPLESSO CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI IN FUNZIONE DEL VALORE DELLE VARIABILI DI GESTIONE: 1. ATTIVAZIONE E DISATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI 2. ASSEGNAZIONE DEL VALORE ALLE VARIABILI DI CONDUZIONE VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ E DELLA EFFICIENZA DEL SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO SUPERVISIONE: VERIFICA CHE IL FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO E DI COORDINAMENTO SIA CORRETTO GESTIONE DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO IN EMERGENZA ASSEGNAZIONE DEL VALORE ALLE VARIABILI DI COMANDO CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DEGLI ALGORITMI DI CONTROLLO COORDINAMENTO SISTEMA DI PRODUZIONE CAMPO VERIFICA CHE SUSSISTANO LE CONDIZIONI PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO TEMPORIZZAZIONE E SEQUENZIALIZZAZIONE DEL VALORE DELLE VARIABILI DI RIFERIMENTO IN INGRESSO AI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELO DI CAMPO ASSEGNAZIONE DELL’ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE DI CONTROLLO ELABORAZIONE DEGLI ALGORITMI DI CONTROLLO A CATENA APERTA, A CATENA CHIUSA E A CONTROREAZIONE MISURA DELLE VARIABILI CONTROLLATE, DELLE VARIABILI DI STATO, DI INGRESSO E DEI DISTURBI STRUMENTAZIONE DI BASE 36 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE GESTIONE DEL SISTEMA COMPLESSO CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI IN FUNZIONE DEL VALORE DELLE VARIABILI DI GESTIONE: 1. ATTIVAZIONE E DISATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI 2. ASSEGNAZIONE DEL VALORE ALLE VARIABILI DI CONDUZIONE VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ E DELLA EFFICIENZA DEL SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO DI LABORATORIO STRUMENTAZIONE SUPERVISIONE: VERIFICA CHE IL FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO E DI COORDINAMENTO SIA CORRETTO GESTIONE DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO IN EMERGENZA ASSEGNAZIONE DEL VALORE ALLE VARIABILI DI COMANDO CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DEGLI ALGORITMI DI CONTROLLO PLC COORDINAMENTO SISTEMA DI PRODUZIONE CAMPO CONTROLLORI VERIFICA CHE SUSSISTANOA LELOGICA CONDIZIONI PROGRAMMABILE PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO TEMPORIZZAZIONE E SEQUENZIALIZZAZIONE DEL VALORE DELLE VARIABILI DI RIFERIMENTO IN INGRESSO AI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELO DI CAMPO ASSEGNAZIONE DELL’ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE DI CONTROLLO REGOLATORI PID O CONTROLLORI DEDICATI ELABORAZIONE DEGLI ALGORITMI DI CONTROLLO A CATENA APERTA, A CATENA CHIUSA E A CONTROREAZIONE ALGORITMI DI CONTROLLO A CONTROREAZIONE MISURA DELLE VARIABILI CONTROLLATE, DELLE VARIABILI DI STATO, DI DI CAMPO INGRESSO E STRUMENTAZIONE DEI DISTURBI STRUMENTAZIONE DI BASE 37 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE GESTIONE DEL SISTEMA COMPLESSO CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI IN FUNZIONE DEL VALORE DELLE VARIABILI DI GESTIONE: 1. ATTIVAZIONE E DISATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI 2. ASSEGNAZIONE DEL VALORE ALLE VARIABILI DI CONDUZIONE VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ E DELLA EFFICIENZA DEL SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO DI LABORATORIO STRUMENTAZIONE SUPERVISIONE: VERIFICA CHE IL FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO E DI COORDINAMENTO SIA CORRETTO GESTIONE DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO IN EMERGENZA ASSEGNAZIONE DEL VALORE ALLE VARIABILI DI COMANDO CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DEGLI ALGORITMI DI CONTROLLO DCS COORDINAMENTO SISTEMA DI PRODUZIONE CAMPO VERIFICA CHE SUSSISTANO LE CONDIZIONI PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO VERIFICA CHE SUSSISTANO LE CONDIZIONI PER IL VALORE CORRETTO TEMPORIZZAZIONE E SEQUENZIALIZZAZIONE DEL DELLE VARIABILI DI RIFERIMENTO IN INGRESSO AI SISTEMI CONTROLLATI FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI CONTROLLATI A LIVELLO DI CAMPO A LIVELO DI CAMPO DISTRIBUTED CONTROL SYSTEM ASSEGNAZIONE DELL’ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE DI CONTROLLO ELABORAZIONE DEGLI ALGORITMI DI CONTROLLO A CATENA APERTA, A CATENA CHIUSA E A CONTROREAZIONE MISURA DELLE VARIABILI CONTROLLATE, DELLE VARIABILI DI STATO, DI INGRESSO E STRUMENTAZIONE DEI DISTURBI DI CAMPO STRUMENTAZIONE DI BASE 38 MOLTISSIMI D C S PC INDUSTRIALI LIMITATO NUMERO DEI SEGNALI DI INGRESSO E DI USCITA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE REGOLATORI PLC SEQUENZIALIZZATORI DIGITALE ANALOGICO NATURA DEI SEGNALI DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE 39 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONDIZIONI OPERATIVE DI FUNZIONAMENTO 40 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DI TIPO CONTINUO RAFFINERIA, DISTILLAZIONE, CEMENTIFICIO,.. RETI DI DISTRIBUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI LAMINATOI, MACCHINE DA IMBALLAGGIO,… BATCH (INTERMITTENTE) MISCELATORI, FERMENTAZIONE, … AD EVENTI SINGOLI MOVIMENTAZIONE DI PARTI MECCANICHE, DI CARRI PONTE, DI LOCOMOTORI,... CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI CONTROLLATI 41 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONDIZIONI OPERATIVE FUNZIONAMENTO IN CONDIZIONI NOMINALI AVVIAMENTO FERMATA MALFUNZIONAMENTO PARZIALE EMERGENZA CONDIZIONI OPERATIVE 42 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE UTENTE FINALE INSTALLAZIONE MESSA IN SERVIZIO SOCIETÀ DI INGEGNERIA COSTRUTTORE DEL SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE STRUTTURA HARDWARE STRUMENTAZIONE RETI DI COMUNICAZIONE QUADRI SOFTWARE APPLICATIVO CONNESSIONE DELLA STRUMENTAZIONE, SUPERVISIONE E GESTIONE ALLARMI REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO 43 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE UTENTE FINALE SYSTEM INTEGRATOR COSTRUTTORE DEL SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE STRUTTURA HARDWARE STRUMENTAZIONE RETI DI COMUNICAZIONE QUADRI SOFTWARE APPLICATIVO CONNESSIONE DELLA STRUMENTAZIONE, SUPERVISIONE E GESTIONE ALLARMI REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE AD EVENTI 44 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE IMPIANTO DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO SALA CONTROLLO - IMPOSIZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE VARIABILI DI COMANDO - VISUALIZZAZIONE DELLA MISURA DELLE VARIABILI CONTROLLATE - SEGNALAZIONI DI CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ANOMALE APPARATO APPARATO APPARATO APPARATO IMPIANTO SPECIFICHE DELLA PRODUZIONE - GARANZIA SULLA QUALITÀ DEL PRODOTTO - PRODUZIONE ORARIA - RENDIMENTO PECULIARITÀ DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO 45 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONDIZIONI OPERATIVE CONDIZIONI NOMINALI DI FUNZIONAMENTO variabile controllata variabile di comando DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI TIPO CONTINUO tempo VARIABILI DI COMANDO E VARIABILI CONTROLLATE 46 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE y3 y2 y1,…, y6 y3n y4 VALORE NOMINALE VARIABILI CONTROLLATE y2n y4n y1n y1 CONDIZIONI NOMINALI DI FUNZIONAMENTO y5n y5 y6n y6 CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ENTRO LE SPECIFICHE CONDIZIONI ATTUALI DI FUNZIONAMENTO ANALISI DELL’ANDAMENTO DELLE VARIABILI CONTROLLATE 47 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SISTEMI DI PRODUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI QUADRO DI COMANDO - SEQUENZIALIZZAZIONE DEGLI EVENTI - APPLICAZIONE TEMPORIZZATA DELLE VARIABILI DI COMANDO - SEGNALAZIONI DI CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ANOMALE APPARATO APPARATO APPARATO APPARATO IMPIANTO SPECIFICHE DELLA PRODUZIONE - GARANZIA SULLA QUALITÀ DEL PRODOTTO - CADENZA NELLA PRODUZIONE - AFFIDABILITÀ DI FUNZIONAMENTO DEI SINGOLI SISTEMI CONTROLLATI PECULIARITÀ DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI 48 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONDIZIONI OPERATIVE CICLO DI LAVORO CICLO DI LAVORO eventi variabile di comando variabile controllata DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI tempo VARIABILI DI COMANDO E DELLE VARIABILI CONTROLLATE 49 49 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SISTEMI DI PRODUZIONE BATCH QUADRO DI COMANDO - SEQUENZIALIZZAZIONE DEGLI EVENTI - APPLICAZIONE TEMPORIZZATA DELLE VARIABILI DI COMANDO - SEGNALAZIONI DI CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ANOMALE APPARATO APPARATO APPARATO APPARATO IMPIANTO SPECIFICHE DELLA PRODUZIONE - GARANZIA SULLA QUALITÀ DEL PRODOTTO - CADENZA NELLA PRODUZIONE - AFFIDABILITÀ DI FUNZIONAMENTO DEI SINGOLI SISTEMI CONTROLLATI PECULIARITÀ DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE AD EVENTI PROGRAMMATI 50 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONDIZIONI OPERATIVE WAITING… eventi variabile di comando variabile controllata DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI TIPO BATCH tempo VARIABILI DI COMANDO E DELLE VARIABILI CONTROLLATE 51 51 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE RETI DI DISTRIBUZIONE QUADRO DI TELECOMANDO - TELERICEVIMENTO DELLE VARIABILI MISURATE - TELETRASMISSIONE DELLE VARIABILI DI COMANDO - SEGNALAZIONI DI CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ANOMALE TELETRASMISSIONE APPARATO APPARATO APPARATO ATTARATO RETE DI DISTRIBUZIONE SPECIFICHE - QUALITÀ DEL PRODOTTO - COSTANZA DEI PARAMETRI DEL PRODOTTO DISTRIBUITO - CONTINUITÀ DI FORNITURA DEL PRODOTTO PECULIARITÀ DI UNA RETE DI DISTRIBUZIONE 52 52 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONDIZIONI OPERATIVE parametro caratteristico variabile di comando variabile disturbo controllate DI UNA RETE DI DISTRIBUZIONE tempo VARIABILI DI COMANDO, DI QUELLE CONTROLLATE E DEL DISTURBO 53 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROFESSIONALITÀ RICHIESTE IMPIANTO INTEGRATORE DI SISTEMA RETE DI IMPIANTO DISPOSITIVO DISPOSITIVO DISPOSITIVO DISPOSITIVO DISPOSITIVO INSTALLAZIONE E TEMPORIZZAZIONE DEI DISPOSITIVI RETE DI CAMPO ELEMENTO SINGOLO ELEMENTO SINGOLO ELEMENTO SINGOLO ELEMENTO SINGOLO ELEMENTO SINGOLO PROFESSIONALITÀ RICHIESTE STRUMENTISTA CONOSCENZA DELLA STRUMENTAZIONE DA CAMPO MESSA IN FUNZIONE DEI CONTROLLORI LOCALI 54 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROFESSIONALITÀ RICHIESTE SISTEMA COMPLESSO RETE DI SISTEMA IMPIANTO IMPIANTO IMPIANTO IMPIANTO IMPIANTO RETE DI IMPIANTO DISPOSITIVO DISPOSITIVO DISPOSITIVO DISPOSITIVO DISPOSITIVO PROFESSIONALITÀ RICHIESTE PIANIFICATORE DELLA PRODUZIONE INTEGRATORE DI SISTEMA INSTALLAZIONE DELLA RETE E MESSA IN FUNZIONE DELLA SUPERVISIONE INTEGRATORE DI SISTEMA INSTALLAZIONE DELLA RETE E MESSA IN FUNZIONE DELLA SUPERVISIONE REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROBLEMATICHE DI GESTIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO 56 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE GESTIONE TECNICA E PRODUTTIVA DI UN IMPIANTO 1 - CONFIGURAZIONE DEGLI ELEMENTI (DISPOSITIVI DI MISURA, ATTUATORI, CONTROLLORI LOCALI) INSERITI IN UN IMPIANTO 2 - IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI DEI DISPOSITIVI DI MISURA E DEI CONTROLLORI LOCALI 3 - RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI TECNICI RELATIVI AGLI ELEMENTI CHE REALIZZANO UN IMPIANTO 4 - RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI TECNICI RELATIVI ALLA STRUMENTAZIONE 5 - RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE PARTI DI RICAMBIO, ALLE SOSTITUZIONI ED AI FORNITORI 6 - ACQUISIZIONE E MEMORIZZAZIONE DEI DATI RELATIVI ALLA CONDUZIONE 7 - MANUTENZIONE DI RIPRISTINO, PREVENTIVA, PROGRAMMATA, PREDITTIVA GESTIONE TECNICA 57 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE STATO CORRENTE SISTEMA ESPERTO LINEE DI TENDENZA INTERFACCIA OPERATORE CONTROLLO STATISTICO DELLA PRODUZIONE DIAGNOSI DEI GUASTI GESTIONE ALLARMI BASE DATI DEL SISTEMA DI PRODUZIONE SUPPORTO ALLA MANUTENZIONE DRIVERS INFORMAZIONI SUL SISTEMA DI PRODUZIONE INFORMAZIONI SUI DISPOSITIVI DI MISURA DATI MISURATI GESTIONE CENTRALIZZATA DELLE BASI DATI INFORMAZIONI SULLA GESTIONE 58 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROCEDURE DI DATA PROCESSING 1 - RESIDENTI NELLO STRUMENTO DI MISURA O NELL’ATTUATORE E FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DELLE GRANDEZZE MISURATE (FONDOSCALA, LINEARIZZAZIONE, INTERPOLAZIONE) 2 - UTILIZZATE PER DEFINIRE L’ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA (ELIMINARE RUMORE) 3 - FINALIZZATE A RENDERE SIGNIFICATIVI I DATI PER LA SUPERVISIONE E LA GESTIONE (EVIDENZIARE IL TREND) 4 - DI TIPO CONVENZIONALE OPPURE INNOVATIVO (CUSTOMIZZATO) GESTIONE DEI DATI 59 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE RICHIESTE DELL’UTENTE FINALE PER IL DATA PROCESSING 1 - IDONEO ALLA ELABORAZIONE DELLE MISURE PROVENIENTI DALLA STRUMENTAZIONE DI CAMPO (ANALOG – Banda Passante O DIGIT – hz/bit) 2 - COMPATIBILE CON IL DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DISPONIBILE (INTERFACCIA FISICA, OPTO/ELETTRICA, PROTOCOLLARE) 3 - TEMPO DI ELABORAZIONE COMPATIBILE CON IL COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CUI PROVENGONO I VALORI MISURATI (REAL TIME, SINCRONO/ASINCRONO) 4 - COMPATIBILE CON I SOFTWARE DI ELABORAZIONE DISPONIBILI 5 - COMPATIBILE CON LE EDIZIONI PRECEDENTI 6 - TRASPARENTE PER GLI AGGIORNAMENTI E LA MANUTENZIONE (USO DI STANDARD E DOCUMENTAZIONE FORMALE) GESTIONE DEI DATI 60 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE DIAGNOSI DEI GUASTI 1 - GUASTI EVIDENTI E LATENTI SEGNALATI DALLA STRUMENTAZIONE DEI DISPOSITIVI DI MISURA O DEGLI ATTUATORI 2 - STRUMENTAZIONE CON AUTODIAGNOSTICA 3 - ELIMINAZIONE DEI VALORI MISURATI ANOMALI O FUORI NORMA 4 - INTERPRETAZIONE DEI DATI MISURATI VISUALIZZATI DALL’UTENTE (APPROCCIO STATISTICO) 5 - VALUTAZIONE DEL GRADO DI FUNZIONALITÀ DI MACCHINE E APPARATI (ENTRO/FUORI NORMA, TEMPO ALLA MANUTENZIONE) GESTIONE DEI GUASTI 61 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI MANUTENZIONE 1 - REATTIVA, A SEGUITO DI GUASTO ACCERTATO 2 – PREVENTIVA, A SEGUITO DI EVENTI 2a - PROGRAMMATA, A SEGUITO DI TIMEOUT 2b - DETERMINATA DAL MANIFESTARSI DI UN GUASTO LATENTE 3 -FINALIZZATA AL MANTENIMENTO DELLA MASSIMA EFFICIENZA (RELIABILITY CENTERED MAINTENANCE RCM) GESTIONE DELLA MANUTENZIONE 62 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO 63 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE APPARATI REALIZZATI CON TECNOLOGIE MECCANICHE SISTEMA DI CONTROLLO STRUMENTAZIONE SISTEMA COMPLESSO REALIZZATA CON TECNOLOGIE MECCANICHE ELETTRICHE ELETTRONICHE INFORMATICHE MECCATRONICHE MODALITÀ DI CONTROLLO REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO 64 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE AUTOMAZIONE PROFESSIONALE ADATTAMENTO DEL MODELLO RICONFIGURAZIONE PARAMETRI MODELLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE DIAGNOSI DI GUASTI INDIVIDUAZIONE DEI SINTOMI MISURE MODALITÀ DI CONTROLLO IMPIANTO AUTOMAZIONE DI BASSO LIVELLO LIVELLI DI AUTOMAZIONE PROBLEMI EMERGENTI 65 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE COMPETENZE PER L’AUTOMAZIONE STRUMENTAZIONE TECNOLOGIE MECCANICA CHIMICA ELETTROTECNICA ELETTRONICA INFORMATICA VINCOLI AZIONI DI CONTROLLO CONTROLLO MANUALE CONTROLLO AUTOMATICO CONTROLLORI LOCALI COORDINAMENTO SUPERVISIONE GESTIONE ESERCIZIO PRESTAZIONI COMPETENZE NECESSARIE PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 66 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO EMPIRICHE SISTEMATICHE SENZA MODELLO CON MODELLO - SENZA PROVE PRELIMINARI - CON PROVE PRELIMINARI - CARATTERISTICA STATICA (SOLO FUNZIONALITÀ) - NELLA DINAMICA DOMINANTE (PRESTAZIONI REGOLAZIONE) - NELLA DINAMICA DOMINANTE E NELLA DINAMICA SECONDARIA (PRESTAZIONI INSEGUIMENTO) - NELLA DINAMICA NOMINALE E NELLA DINAMICA INCERTA (DISTURBI ALEATORI) - COMPORTAMENTALE (INPUT/OUTPUT) - STATISTICO SCELTA DI BASE NELLA PROGETAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO 67 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO EMPIRICHE SENZA MODELLO SISTEMATICHE CON MODELLO - CONTROLLORI LOCALI A CATENA APERTA PI STANDARD PI CON AUTOTUNIG - CONTROLLORI LOCALI A CATENA APERTA PID CON TUNIG OTTIMIZZATO PID A GUADAGNO PROGRAMMATO PID FUZZY - COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI CONTROLLO PLC CON PROGRAMMA RIGIDO - COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI CONTROLLO PLC CON PROGRAMMA FLESSIBILE - SUPERVISIONE CONTROLLO MANUALE DA OPERATORE DI IMPIANTO - SUPERVISIONE CONTROLLO MANUALE ASSISTITO DA SISTEMA ESPERTO E CONTROLLORI INTELLIGENTI SUDDIVISIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 68 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE È MOLTO DIFFUSA L’OPINIONE CHE BASANDOSI SOLO SULL’EMPIRISMO E SULLA ESPERIENZA SI POSSA RENDERE FUNZIONANTE UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE, UN VOLTA INSTALLATA LA STRUMENTAZIONE CIÒ CONTINUA A FAR CREDERE CHE UNA PREPARAZIONE METODOLOGICA ADEGUATA NON RISULTI DI CONCRETA UTILITÀ Quelli che s’innamoran di pratica sanza scienza, son come ‘l nocchiere, ch’entra in navillo sanza timone o bussola, che mai ha certezza di dove si va. Leonardo da Vinci ANCHE PERCHÉ GLI IMPIANTI SONO SOVRADIMENSIONATI, OVVERO SONO STATI REALIZZATI IN MODO CHE POSSANO FUNZIONARE ANCHE SENZA UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE ADEGUATO, SENZA TENER CONTO DELLE PRESTAZIONI E DEI BENEFICI CHE POSSONO ESSERE OTTENUTI APPLICANDO MODALITÀ DI CONTROLLO ADEGUATE OSSIA PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE CONGIUNTAMENTE LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E DEL SISTEMA DI CONTROLLO APPROCCIO ALLE METODOLOGIE 69 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE DIMENSIONAMENTO • Dimensionamento di un sistema rispetto alle specifiche e all’effetto di disturbi prevedibili. SISTEMA DIMENSIONATO CORRETAMENTE SISTEMA SOVRADIMENSIONATO campo di escursione della variabile controllata previsto dalle specifiche Tempo di assestamento valore nominale variabile controllata effetto del disturbo prevedibile variabile controllata variabile controllata valore nominale variabile controllata campo di escursione della variabile controllata previsto dalle specifiche Tempo di assestamento effetto del disturbo prevedibile tempo CORRETTO DIMENSIONAMENTO E SOVRADIMENSIONAMENTO tempo 70 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ EMPIRICHE RICAVATE DALLA INTUIZIONE E DALL’ESPERIENZA MODALITÀ SISTEMATICHE CONSOLIDATE RICAVATE DA UNA CONOSCENZA SUPERFICIALE DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E REALIZZATE CON DISPOSITIVI CHE COPIANO LE MODALITÀ DI INTERVENTO DI UN OPERATORE ESPERTO (AD ES. PID) EMERGENTI RICAVATE DA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE PER RAGGIUNGERE PRESTAZIONI CHE UN OPERATORE ESPERTO NON POTREBBE MAI OTTENERE (Dinamica secondaria, Inseguimenti, aleatorietà) INNOVATIVE RICAVATE DA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE NEL SISTEMA DI PRODUZIONE E REALIZZATE CON DISPOSITIVI CHE COPIANO L'ESPERIENZA E LA FLESSIBILITÀ DI OPERATORI ESPERTI CLASSIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 71 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SCELTA DI UNA MODALITÀ DI CONTROLLO SISTEMA DA CONTROLLARE DIMENSIONATO SENZA TENERE TENERE CONTO DELLA MODALITÀ DI CONTROLLO DIMENSIONATO IN FUNZIONE DELLA MODALITÀ DI CONTROLLO MODALITÀ DI CONTROLLO EMPIRICHE PRESTAZIONI SI ACCETTANO QUELLE CHE SI RIESCONO AD OTTENERE SISTEMATICHE - CONVENZIONALI VENGONO IMPOSTE TRAMITE LE MODALITÀ DI CONTROLLO IN MODO: - EMERGENTI - RIGIDO - INNOVATIVE - FLESSIBILE SCELTA DI UNA MODALITÀ DI CONTROLLO 72 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE APPLICAZIONI SENZA TEORIA SECONDO IL PRINCIPIO: “PURCHÉ FUNZIONI E ASSICURI I MARGINI DI CONVENIENZA ECONOMICA, TUTTO VA BENE” TEORIA SENZA APPLICAZIONI SECONDO IL PRINCIPIO: “UNA VOLTA FORMULATO IL PROBLEMA, DEFINITO IL MODELLO E SODDISFATTE LE IPOTESI, SI DIMOSTRA CHE ...” APPLICAZIONE DELLA TEORIA A PROBLEMI SIGNIFICATIVI E TEORIA MIRATA ALLE APPLICAZIONI SECONDO IL PRINCIPIO “MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI MEDIANTE L’APPLICAZIONE E L’ESTENSIONE DELLA TEORIA A PROBLEMI CONCRETI” APPROCCI ALLA APPLICAZIONE DELLE METODOLOGIE 73 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE APPROCCIO DA TEORICO • ENUNCIAZIONE DI UNA METODOLOGIA IN FUNZIONE DELLA FORMULAZIONE DEL MODELLO • DIMOSTRAZIONE DELLA SUA VALIDITÀ FORMALE • APPLICAZIONE SU UN ESEMPIO IDEALIZZATO APPROCCIO DA INGEGNERE • COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO DI UNA METODOLOGIA SISTEMATICA • MESSA A FUOCO DEI LIMITI DI VALIDITÀ PRATICA (AD ES. MODALITÀ DI CONTROLLO EVOLUTE PER UN SISTEMASOVRADIMENSIONATO) • MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ELABORAZIONI DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO (AD ES. TEMPO DI ESECUZIONE DEL MICROPROCESSORE) • MODALITÀ DI APPLICAZIONE A CASI REALI (SCELTA STRUMENTAZIONE) • SEMPLIFICAZIONI, VERIFICHE DI VALIDITÀ, POSSIBILI ESTENSIONI APPROCCIO ALLA APPLICAZIONE DELLE METODOLOGIE 74 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE ESEMPIO DI APPLICAZIONE A LIVELLO DI CAMPO VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE DI FORZAMENTO tempo SPECIFICHE: FACENDO RIFERIMENTO AD UNA VARIABILE DI COMANDO DI TIPO A GRADINO, IL CONTROLLORE LOCALE DEVE ESSERE REALIZZATO IN MODO CHE: - LA VARIABILE CONTROLLATA SIA PRIVA DI OSCILLAZIONI; - LA VARIABILE DI FORZAMENTO NON SUPERI MAI IL VALORE MASSIMO PREFISSATO; - IL VALORE CORRISPONDENTE AL FUNZIONAMENTO A REGIME PERMANENTE SIA RAGGIUNTO NEL TEMPO MINIMO. SPECIFICHE NELLA REALIZZIONE DI UN CONTROLORE LOCALE 75 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE APPROCCIO EMPIRICO: VIENE REALIZZATO IL SISTEMA CONTROLLATO IMPONENDO AL VALORE DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA UN ANDAMENTO TALE DA OTTENERE CHE VENGA RAGGIUNTO tempo L’OBIETTIVO DESIDERATO SENZA PROVOCARE FENOMENI INDESIDERATI E SENZA IMPORRE DURATA DEL VINCOLI STRINGENTI SULLA DURATA DEL TRANSITORIO TRANSITORIO E SULLA QUALITÀ DELLA FEDELTÀ DI RISPOSTA APPROCCIO SISTEMATICO: VIENE REALIZZATO IL SISTEMA CONTROLLATO PROGETTANDO L’ALGORITMO DI CONTROLLO IN tempo MODO DA OTTENERE CHE VENGA RAGGIUNTO L’OBIETTIVO DESIDERATO RISPETTANDO TUTTI I DURATA DEL VINCOLI SULLA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI E TRANSITORIO SULLA FEDELTÀ DI RISPOSTA NONCHÉ SULLA MINIMIZZAZIONE DELLA DURATA DEL TRANSITORIO 76 APPROCCI REALIZZIONE DI UN CONTROLORE LOCALE PROBLEMI ALLA EMERGENTI REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO - CONSOLIDATE - PLC; - REGOLATORI ON-OFF; - PI STANDARD. - EMERGENTI - PID EVOLUTI; - CONTROLLO ADATTATIVO; - CONTROLLO ROBUSTO; - CONTROLLO PREDITTIVO. - INNOVATIVE - SISTEMI ESPERTI; - CONTROLLORI FUZZY; - CONTROLLORI NEURO-FUZZY; - CONTROLLORI INTELLIGENTI. CLASSIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 77 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SISTEMA DI AUTOMAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE DEI SINGOLI IMPIANTI DI OGNI APPARATO IN CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO NOMINALI DI EMERGENZA DI GUASTO DIFFUSIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 78 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE INNOVATIVE DIFFUSIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO GESTIONE E PIANIFICAZIONE EMERGENTI SUPERVISIONE CONVENZIONALI CORDINAMENTO EMPIRICHE CONTROLLORI LOCALI MODALITÀ DI CONTROLLO 79 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE DIFFUSIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO AZIONI DI CONTROLLO ALTRI SETTORI APPLICAZIONI INDUSTRIALI A CATENA APERTA A CONTROREAZIONE APPARATO SINGOLO MOLTO DIFFUSO DIFFUSO IMPIANTO DIFFUSO IN VIA DI SVILUPPO SISTEMA COMPLESSO DIFFUSO IN VIA DI SVILUPPO DIFFUSIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 80 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE CONTROLLO INTELLIGENTE CONTROLLO ADATTATIVO ROBUSTO CONTROLLO A LOGICA CABLATA (RELÉ) CONTROLLO PROGRAMMATO (PLC) CONTROLLO CON REGOLATORI P I D 1960 1970 1980 DIFFUSIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 1990 ANNO 2000 81 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO 82 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI UN SISTEMA COMPLESSO COME AFFRONTARE LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO PER UN SISTEMA COMPLESSO? COME AFFRONTARE LE SCELTE DI BASE SULLA STRUMENTAZIONE E SULLE MODALITÀ DI CONTROLLO? COME REALIZZARE IL DISPOSITIVO DI CONTROLLO ? QUALI SONO LE METODOLOGIE DI SUPPORTO ALLA PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO ? PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO 83 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE PRESTAZIONI E SPECIFICHE - STABILITÀ - ATTENUAZIONE DELL’EFFETTO DEI DISTURBI - PRECISIONE STATICA E DINAMICA - ROBUSTEZZA E OTTIMIZZAZIONE RISORSE MODELLAZIONE E SIMULAZIONE IN REALTÀ VIRTUALE SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE - DELL’APPARATO INSERITO NELL’IMPIANTO (Statica) - DELL’APPARATO PER LA PROGETTAZIONE DELLA STRATEGIA DI CONTROLLO (Dinamica continua) - DELL’IMPIANTO PER LA PROGETTAZIONE DELLE AZIONI DI COORDINAMENTO (Dinamica Discreta) - DELL’IMPIANTO PER LA PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI GESTIONE (Ricerca Operativa) - DELL’IMPIANTO PER LA PROGETTAZIONE DEGLI ALLARMI (Statistica) - DIMENSIONAMENTO DEGLI APPARATI - SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA - DIMENSIONAMENTO DEGLI ATTUATORI PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE 84 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE QUANDO LA STRUTTURA DELL’IMPIANTO È ASSEGNATA VANNO INDIVIDUATE: LE VARIABILI CONTROLLATE (Fornite dal progettista Impianto) LE VARIABILI DI FORZAMENTO (Fornite dal progettista dell’impianto) I DISTURBI (Prevedibili Controllo sul dimensionamento, Casuali) I PARAMETRI OPERATIVI (Valori nominali delle condizioni di funz.) VA SCELTA: LA STRUMENTAZIONE DI MISURA E GLI ATTUATORI L’ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE LA RETE DI COMUNICAZIONE LOCALE VANNO PROGETTATE: LE STRATEGIE DI CONTROLLO DEI SINGOLI APPARATI LE MODALITÀ DI COORDINAMENTO DEGLI APPARATI DI CONDUZIONE DELL’IMPIANTO DI GESTIONE DEI SINGOLI IMPIANTI VANNO VALUTATI I RISULTATI PRIMA DI APPORTARE MODIFICHE PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOMAZIONE 85 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE: - SENSORI (grandezza fisica – grandezza fisica); - TRASDUTTORI (grandezza fisica – grandezza elettrica); - ATTUATORI (energia primaria – energia di ingresso); - RETI DI COMUNICAZIONE (informazione); - CONTROLLORI LOCALI (variabile di controllo); - DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE. SCELTA DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO - CONSOLIDATE - EMERGENTI - INNOVATIVE - PLC; - REGOLATORI ON-OFF (RELÈ); - PI STANDARD. - PID EVOLUTI; - CONTROLLO ADATTATIVO; - CONTROLLO ROBUSTO; - CONTROLLO PREDITTIVO. - SISTEMI ESPERTI; - CONTROLLORI FUZZY; - CONTROLLORI NEURO-FUZZY; - CONTROLLORI INTELLIGENTI. SCELTA DI BASE NELLA PROGETAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO 86 PROGETAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE 87 - METODOLOGIE DI SUPPORTO ALL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE: - DATA PROCESSING - FILTRAGGIO DAL RUMORE; - APPROSSIMAZIONE; - INTERPOLAZIONE; - PREVISIONE; - AGGREGAZIONE. - MODELLAZIONE CON TECNICHE HARD E SOFT COMPUTING - PER IL CONTROLLO DI UN APPARATO; - PER IL CONTROLLO DI UN IMPIANTO; - PER LA GESTIONE DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE. - OTTIMIZZAZIONE CON TECNICHE DI HARD E SOFT COMPUTING - FONDAMENTI DI INFORMATICA PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE - STRUTTURE HARDWARE DI TIPO DEDICATO; - SOFTWARE DI SUPERVISIONE E GESTIONE; - SOFTWARE DI SUPPORTO ALLA SIMULAZIONE (Simulink); - SOFTWARE DI SUPPORTO ALLA PROGETTAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO (Matlab); - SISTEMI OPERATIVI (LinuxRT, WindowsCE). METODOLOGIE DI SUPPORTO ALLA AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 87 PROGETAZIONE DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE ERP ENTERPRISE RESOURCE PLANNING MES MANUFACTURING EXECUTION SYSTEMS 88 • PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE • PREVISIONE VENDITE • PIANI DI BILANCIO • FATTURAZIONE • ORDINI DI VENDITA • ORDINI DI LAVORAZIONE • SPECIFICHE SULLA QUALITÀ • MANUTENZIONE • SUPPORTO ALLE DECISIONI SOFTWARE DI SUPPORTO ALLA AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 88 PROBLEMATICHE MEN MULTI ENTERPRISE NETWORK COMUNICAZIONE ERP ENTERPRISE RESOURCE PLANNING LIVELLO DI COMUNICAZIONE MESMANAGEMENT/MANUFACTORING EXECUTION SYSTEM LIVELLO DI COMUNICAZIONE CONTROLLO DEI SINGOLI APPARATI LIVELLO DI COMUNICAZIONE SENSORI, TRASDUTTORI, ATTUATORI, ELEMENTI SINGOLI, INFRASTRUTTURE FORNITURE DELL’ENERGIA NECESSARIA PER IL CONTROLLO LA PIRAMIDE DELL’AUTOMAZIONE 89