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Gli strumenti a supporto della valutazione e della costruzione del

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Gli strumenti a supporto della valutazione e della costruzione del
Università di Roma Tre
Facoltà di Scienze della Formazione
Corso di Laurea in Servizio Sociale
A.A. 2015 – 2016
Tecniche e Strumenti Professionali
GLI STRUMENTI A SUPPORTO
DELLA VALUTAZIONE E
DELLA COSTRUZIONE DEL
PROGETTO
Dott.ssa Elisa Noci
Genogramma
Genogramma
Il genogramma è la
rappresentazione grafica
delle diverse generazioni
che costituiscono una
famiglia (di solito, tre
generazioni)
Trae origine dall’albero
genealogico, cui aggiunge
una rappresentazione delle
relazioni tra i membri della
famiglia
Genogramma
 Permette di vedere a colpo
d’occhio alcune dinamiche
familiari (es. di alleanza o
contrapposizione) e di
comprendere meglio i punti di
forza e di debolezza del nucleo.
 Se costruito con l’utente, ha di
per sé un valore terapeutico
(usato anche in ambito di
psicoterapia – psicogenealogia,
Jodorowski)
Genogramma
Simboli standard:
 Maschio: quadrato
 Femmina: cerchio
 Legami matrimoniali: linea di
connessione, sbarrata nel mezzo
in caso di divorzio
 Linee di collegamento
raddoppiate: relazione
eccessivamente stretta tra due
persone
 Segmento a zig zag: relazione
conflittuale
Genogramma
Genogramma
Genogramma
Ecomappa
Ecomappa
 Al centro del foglio si disegna un
cerchio in cui è collocata la famiglia (si
può inserire il genogramma)
 All’esterno del cerchio se ne
collocano altri che sono le diverse
sfere di relazione (scuola, amici,
famiglia allargata ecc) dentro i quali
sono segnati i soggetti principali in
relazione con la famiglia, collegati con
l’intero nucleo o solo con uno o alcuni
suoi membri.
Ecomappa
Le linee di collegamento
possono essere differenti
per segnalare la forza del
legame, eventuali tensioni,
conflittualità o rotture.
Può essere utile marcare o
scrivere lungo le linee anche
il tipo di scambio (aiuto
materiale, supporto
emotivo…)
Ecomappa
 Si possono aggiungere frecce
per indicare la direzione della
relazione e commenti relativi
ai contenuti.
 Anche questo strumento può
essere utilizzato insieme con
l’utente per riflettere insieme
sul sistema di relazioni e per
individuare eventuali
opportunità non colte.
Biogramma
CARRIERA
ANNO
Lavorativa
Familiare
Relazionale
Assistenziale
1990
Disoccupata
Nascita
Laura.
Separazione
Compagno.
Il padre di
Claudia abita
con figlia e
nipote.
Separazione dal
compagno.
Interventi
Economici
“Una Tantum”.
1993
1996
Visite
sporadiche
da parte del
padre di
Laura.
Saltuari
lavoretti come
rammendatric
e
Sanitaria
Rapporto
Con le
Istituzioni
Economica
Abitativa
Morale
Pensione del
Padre di
Claudia.
Abitazione
molto
piccola:
Due vani +
servizi e
cortile
privato.
Casa
popolare
del padre.
Ansie
eccessive
nei
confronti di
Laura.
Interventi per
inserimento
Laura in asilo.
Il padre di
Claudia non ha
influenza sulla
figlia. Rapporto
patologico tra
Claudia e Laura.
Nessun
rapporto
significativo al di
fuori della
famiglia.
Aiuto suore
parrocchia.
Interventi per
inserimento
Laura in scuola
elementare.
Aiuto suore per
accompagnare
Laura a scuola.
Progetto
educativo per
inserimento
scolastico.
Visite domiciliari
settimanali.
Segnalazione
da parte del
direttore
didattico per
la non
frequenza di
Laura a scuola.
Segnalazione
Tribunale
Minori.
Rapporto
Patologico
tra Laura
e Claudia.
Claudia è
depressa,
con ansie e
fobie.
Appare
chiusa e
sfuggente.
Biogramma
Strumento che nasce
nell’ambito del cosiddetto
approccio biografico o campo
biografico: legato alla sociologia
delle storie di vita, dal
contadino polacco di Thomas e
Znaniecki a autori come Bertaux
Legato al costruttivismo e alla
ricerca qualitativa, intesa come
modello di ricerca basato sulla
costruzione di significati più che
sulla raccolta dei dati
Biogramma
 Duccio Demetrio, Raccontarsi.
L’autobiografia come cura di sé,
Cortina, 1996
 Chicco, Amione, Bassa Poropat
Narrazione e ascolto. L’autobiografia
come strategia di intervento nel
processo di aiuto, Carocci 2003
 A. Meo, Vite in bilico. Sociologia
delle reazioni a eventi spiazzanti,
Liguori 2000
 P. Jedlowski, Storie comuni. La
narrazione nella vita quotidiana,
2000
Biogramma
Intelligenza autobiografica
(Demetrio): insieme di tante
capacità cognitive stimolate dal
pensiero autobiografico.
Caratteristiche del pensiero
autobiografico:
 retrospettivo (evidenzia vuoti
e pieni dell’esistenza)
 attivo
Biogramma
 evolutivo (il passato viene ricostruito
anche in funzione del presente)
 introspettivo (maggiore auto-
conoscenza e concentrazione)
 abduttivo (procedere per metafore e
analogie nel racconto di sé permette
di trovare nuovi rapporti tra le cose e
stimola creatività, intuizione,
immaginazione)
Biogramma
 Lo scopo dell’autobiografia è
creare nuove interconnessioni
concettuali e categoriali
 Se prodotta in un colloquio
assume anche valenza
relazionale
Biogramma
Finalità di chi ascolta: portare il soggetto a
costruire un storia significativa condivisa,
supportarlo nel ritrovare la propria soggettività
in ciò che narra, dare dignità di evento a azioni
frammentate, riflettere in modo non intrusivo o
valutativo per comprendere il punto di vista e
l’immagine che l’altro vuole trasmettere.
 Finalità di chi narra: recuperare la propria
soggettività, ricomponendo la propria storia e i
propri sistemi di riferimento secondo nuove
interconnessioni, conquistando nuove strategie
di intervento sulla realtà.

Biogramma
L’approccio biografico…
 È coerente con i principi del
servizio sociale, pone al centro
la persona
 Aiuta a ri-costruire i significati
individualmente attribuiti
 Sollecita riflessione e
consapevolezza, attraverso la
costruzione e ri-costruzione
della propria storia
Biogramma
L’assistente sociale può
ricostruire la storia di vita con
la persona (valore
terapeutico
dell’autobiografica)
oppure a partire dalla cartella
sociale, integrando diverse
fonte di informazione: lavoro
molto utile per la
valutazione, che può
avvalersi del biogramma
come strumento
Biogramma

Biografia vista come un processo
dinamico, costituito da una molteplicità di
carriere interconnesse e interdipendenti,
che si sviluppano e evolvono nel tempo.

Le carriere sono relative alle diverse
dimensioni o sfere di cui si compone
l’esistenza, e sono scandite da eventi.

Per evento si intende una transizione che
determina un cambiamento di stato in
una carriera (e si ripercuote su tutte).
Biogramma
 Ogni evento può risultare
stressante se richiede
l’attivazione di risorse
eccedenti le capacità
dell’individuo.
 L’impatto di un evento
dipende da molteplici fattori,
comprese le caratteristiche
delle reti in cui si è inseriti.
Biogramma
Ricostruire le diverse carriere su cui
si è strutturata l’esistenza della
persona:
 permette di valutare i livelli di
emarginazione
 evidenzia i meccanismi dei diversi
contesti di appartenenza
dell’utente e le capacità di
fronteggiamento (coping)
possedute o meno,
 fa emergere i diversi i meccanismi
sociali che operano nelle diverse
circostanze.
Biogramma
 Nel biogramma si inseriscono tante
colonne quante sono le carriere
significative nella storia della
persona.
 Le prime due colonne devono dare
ancoraggio temporale: si inserisce
l’anno in cui si è verificato un certo
evento e l’età della persona.
 Nella colonna di ogni carriera si
inseriscono gli eventi, cercando di
evidenziare ripercussioni e
connessioni, e riflettendo sui vuoti
che emergono.
Biogramma
 Gli eventi esercitano la propria
influenza in modo interattivo e
cumulativo
 Le carriere non sono percorsi
predeterminati, lineari e automatici.
 In ogni biogramma si introdurranno
le carriere significative per quella
specifica storia – anche se alcune
compaiono in modo ricorrente
Biogramma
 Carriera familiare: eventi che
incidono e modificano il sistema
familiare in cui si è inseriti
 Carriera scolastica – lavorativa:
eventi in ambito scolastico e
lavorativo, sia positivi sia negativi
 Carriera morale: carriera dello
sviluppo del sé. Insieme dei
mutamenti regolari nel sé e
nell’immagine di sé di una persona,
così come nel giudizio degli altri –
definizioni che vengono attribuite al
soggetto dagli altri e da sé.
Biogramma
 Carriera sociale: eventi che
influiscono in modo significativo sulle
relazioni sociali/amicali. È la carriera
delle risorse acquisite attraverso
legami, radicate nei rapporti sociali.
 Carriera deviante: eventi che
possono portare a esclusione sociale
 Carriera istituzionale: contatti molto
intrusivi con le istituzioni
Biogramma
 Carriera assistenziale: rapporti con i
servizi
 Carriera di salute: eventi significativi
per lo stato di salute
 Carriera abitativa: trasferimenti,
traslochi, cambiamenti di contesto
abitativo
Contratto

L’a. s. è chiamato a costruire percorsi partecipati per il
raggiungimento degli obiettivi di un suo qualsiasi
intervento: costruire piani di intervento rispettosi dei
diritti delle persone, che valorizzino le risorse, che
rendano il contatto con i servizi un processo di
empowerment e non di indebolimento.

Il “come” si arriva a una certa soluzione, i modi in cui le
persone avvicinano le risorse, i processi relazionali
attraverso cui si arriva a una risposta, sono tanto cruciali
quanto il tipo di risorse messe in campo.
Contratto

In questa cornice, il contratto è lo strumento in cui la
partecipazione emerge in modo esplicito, con la
formalizzazione di un piano di azione concordato.

Consiste in un esplicito accordo tra due o più soggetti circa i
compiti di cui rispettivamente decidono di farsi carico in
funzione dello sviluppo dell’intervento, definiti in base agli
scopi che si intendono raggiungere.
Contratto

Si fonda sul principio
dell’autodeterminazione della persona:
l’utente collabora attivamente alla
definizione e attuazione del processo di
aiuto, facendo ricorso alle proprie risorse
personali, in un’ottica di promozione
dell’autonomia.

In Italia il termine è stato introdotto da
Ferrario, riprendendo una lunga tradizione
nel servizio sociale internazionale.
Contratto
Contiene:
 gli obiettivi dell’intervento e i
risultati attesi
 le modalità operative
 i diversi compiti assunti dai
soggetti coinvolti
 le condizioni poste dal servizio
 le prestazioni che saranno
attivate;
 i tempi e le scadenze.
Contratto
Caratteristiche distintive di un lavoro
basato sul contratto:
 Mutualità: l’accordo non deve
essere formale ma sostanziale, deve
basarsi sulle intenzioni e sui punti di
vista di tutti i soggetti coinvolti
 Esplicitazione, intesa come onestà e
apertura nella comunicazione
 Realisticità: il contratto deve essere
verificato rispetto alla fattibilità
Contratto
 Dinamicità: disponibilità a
rivedere gli accordi presi –
non deve essere inteso in
termini coercitivi, perché
rappresenta un riferimento
forte, non un obbligo: ciò che
fa sì che venga rispettato non
è la presenza di sanzioni, ma
la consistenza del mutuo
accordo.
 Definizione precisa dei
contenuti dell’intervento e di
confini anche temporali
Punti di forza:
Contratto
 Attenzione alle risorse degli
esseri umani
 Visione delle persone come
comunque capaci di assumersi la
responsabilità delle proprie
azioni, enfasi
sull’autodeterminazione
 Stimolo a partecipazione,
attivazione, motivazione degli
utenti
Contratto
 Stimolo verso un rapporto
caratterizzato da pariteticità
 Possibilità di rendere gli
interventi più strutturati e mirati
 Possibilità di rendere l’operato
degli as più visibile e verificabile
anche da parte degli utenti
 Aiuto nel monitorare il livello di
comprensione reciproca
Contratto
 Diventa base
per la riflessione
anche su eventuali battute
d’arresto e difficoltà
manifestate: in questo senso
ha anche una funzione
educativa e di apprendimento.
Criticità:



Contratto
Può essere considerato troppo rigido rispetto alla
necessità di esprimere empatia e creare una relazione di
aiuto basata sulla fiducia.
Se non rispettato potrebbe avere un effetto boomerang
sulla motivazione al cambiamento dell’utente.
Se da una parte richiama una relazione paritetica tra
adulti, dall’altra richiama linguaggi percepiti come lontani
e per certi versi antitetici rispetto ai principi del servizio
sociale. Per cui può essere ritenuto più opportuno
parlare di accordi.
Contratto
 In certi contesti è particolarmente
complesso usarlo (quando gli utenti
non hanno chiesto aiuto; con
persone non in grado di assumere
decisioni autonome; quando ci sono
più soggetti con interessi divergenti)
 Criticità legate alla asimmetria di
potere tra as e utente
 Rischio che diventi uno strumento
perverso di controllo
Contratto
 Per tutti questi motivi deve sempre
essere usato in seguito a una scelta
ragionata, non in modo
indiscriminato
 Grave confusione nella prassi: si sta
diffondendo idea di contratto come
patti predefiniti che limitano
l’accesso alle risorse, ossia erogare
prestazioni in cambio di un impegno
a svolgere una determinata
operazione o attività.
Contratto
“Lungi dall’essere accordi basati
sulla giustizia, alcuni di questi sono
chiaramente piani unilaterali e
imposti, disegnati dai
professionisti in accordo con i
propri standard professionali, e
presentati agli utenti in modo
intimidatorio”, con l’obiettivo
ultimo di scaricare i problemi
sociali sui singoli.
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