Diapositiva 1 - Agenda - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
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Diapositiva 1 - Agenda - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
VIII Seminario sul Software per la Fisica Nucleare, Subnucleare e ApplicataINFN- ALGHERO 6-10 gigno 2011 Il Metodo del Cavallo di Troia in Astrofisica Nucleare Claudio Spitaleri Dipartimento di Fisica ed Astronomia -Università di Catania Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali del Sud Catania NASCITA DELL’ASTROFISICA NUCLEARE Qual è il legame tra L’ EVOLUZIONE STELLARE e LA FISICA DEI NUCLEI ? [ MACRO-COSMO e MICRO-COSMO ] LA FISICA NUCLEARE E’’ UNA DELLE CHIAVI PER LA COMPRENSIONE DI QUESTE RELAZIONI NASCITA DELL’ASTROFISICA NUCLEARE ASTROFISICA NUCLEARE Nasce come un nuovo campo della conoscenza che cerca di “sposare” le conoscenze nel campo dell’Astrofisica con quelle della Fisica dei Nuclei Per realizzare questo obiettivo W.A. Fowler mise William A. Fowler insieme a collaborare, per la prima volta, un gruppo di Premio Nobel Fisica ricerca composto da astronomi, astrofisici, e fisici (1983) nucleari sperimentali 3 NASCITA DELL’ASTROFISICA NUCLEARE Burbidge M.Burbidge W.A.Fowler Hoyle TEORIA DELLA NUCLEOSINTESI (1956) l'origine degli elementi e la generazione di energia nelle stelle A. Cameron Dall’esame delle abbondanze degli elementi e da considerazioni legate alle penetrazioni delle barriere Coulombiane, Burdidge, Burbidge, Fowler and Hoyle (B2FH) (1956) e Cameron (1957) furono condotti a postulare che una serie di processi nucleosintetici potrebbero avere preso parte e prendere ancora parte nellevarie fasi dievoluzione dell’universo. Queste intuizioni hanno portato allo sviluppo di ricerche, per tutti questi anni, sia sperimentali che teoriche. LINEE DI RICERCHE PRINCIPALI. Astrofisica Nucleare Sperimentale si occupa principalmente dello studio in Laboratorio dei processi nucleari che portano nelle stelle alla - reazioni termonucleari giocano un ruolo “chiave” nella comprensione Le dei sue campi di ricerca: -produzione d’energia - FUSIONE NUCLEARE - nucleosintesi degli elementi -SEQUENZA DI REAZIONI - NUCLEARI PRODUZIONE DELL’ENERGIA:CATENA PROTONE-PROTONE pep 1H + 1H 2H + n e + e + 1H 1H + 2H He + g 3He+3He4He+2p Ramo pp I 3He+4He 7Be+e-7Li 7Li+1H ppI + e- + 1H 2H + ve + ne 2 4He ppII ppIV o Hep 7Be + g 3He+1H4He+e++n e 7Be+1H 8B +g 8B8Be+e++ ppIII ne 6 PRODUZIONE DELL’ENERGIA: CICLI CNO CICLO CNO 12C + 1H → 13N + γ + 1,95 MeV 13N → 13C + e+ + νe + 2,22 MeV 13C + 1H → 14N + γ + 7,54 MeV 14N + 1H → 15O + γ + 7,35 MeV 15O → 15N + e+ + νe + 2,75 MeV CNO - II CNO - I 15N + 1H → 12C + 4He + 4,96 MeV CNO - III 15N + 1H→16O + γ + 12.13 MeV 16O + 1H→17F + γ + 0.60 MeV 17F→17O + e+ + νe + 2.76 MeV 17O + 1H → 18F 18F → 18O + e+ + νe 18O + 1H 15N + 4He 17O + 1H→14N + 4He +1.19 MeV 7 - LA GENERAZIONE D’ ENERGIA NELLE STELLE Log10(L/L) SOLE T (107 k) La produzione di energia stellare in funzione della temperatura per la catena pp e del ciclo CN., che mostra il predominio della prima a temperatura solare. 11 CICLO STELLARE NASCITA Contrazione gravitazionale Stella GAS INTERSTELLARE REAZIONI TERMONUCLEARI produzione d’energia nucleosintesi abundance distribution esplosione MORTE Ciclo Stellare Gas interstellare Contrazione gravitazionale NASCITA Stella Una stella nasce quando il gas interstellare, principalmente costituito da idrogeno ed elio, condensa e , come risultato della conversione di energia gravitazionale in energia termica, si riscalda. In altre parole: Una stella si può considerare il risultato della contrazione di una massa di gas interstellare nel quale il campo gravitazionale abbia finito col prevalere sull’energia termica delle particelle. Ciclo Stellare Gas interstellare Contrazione gravitazionale NASCITA Stella Quando la temperatura al centro diventa sufficientemente alta, cominciano ad“innescarsi” reazioni nucleari. Nella prima fase viene coinvolto il più facilmente “bruciabile” combustibile nucleare: l’idrogeno. L’energia liberata dalle reazioni nucleari stabilizza la stella raggiungimento di un equilibrio tra pressione termica e forze gravitazionali il quale persiste senza un significativo cambio della temperatura fino all’esaurimento di quel particolare combustibile nucleare. Ciclo Stellare Gas interstellare Contrazione gravitazionale NASCITA Stella La stella allora si contrae, nuovamente convertendo energia gravitazionale in energia termica, fino a che la temperatura e la densità diventano così alta da“accendere” il successivo combustibile (elio) disponibile Ciclo Stellare Mixing di Gas Interstellari Stella Reazioni Termodnucleari Esplosione MORTE produzione d’energia stabilità successivo collasso sintesi di “metalli” PROCESSI PRINCIPALI 1- Combustione dell’idrogeno (conversione di idrogeno in elio) 2. Combustione dell’elio (conversione dell’elio in carbonio, ossigeno…) 3. Combustione del carbonio ossigeno, neon 4. Combustione del silicio (produzione di elementi 16<A<60) (produzione di elementi con 28<A<60) 5. processi s, r, e p (produzione di elementi con A>60) METODOLOGIA DEGLI STUDI DEI PROCESSI EVOLUTIVI STELLARI: A –PREVISIONI TEORICHE Networks di simulazioni sempre più sofisticati 21 METODOLOGIA DEGLI STUDI DEI PROCESSI EVOLUTIVI STELLARI: CONFRONTO INCERTEZZE su: Dati osservativi e Simulazioni teoriche -parametri stellari -proprietà nucleari NECESSSITÀ DI NUOVI DATI Verifica della compatibilità tra: -le abbondanze degli elementi calcolate con codici nucleosintetici -le abbondanze misurate nei laboratori spaziali -Nucleari sempre con più piccole incertezze (< 3 – 7 %) - (misure di sezioni d’urto e vite medie …) -Astrofisici sempre più complessi e precisi - (modelli convettivi, --------) 22 PRODUZIONE 15N: DISTRUZIONE 15O → 15N + e+ + n (dec ) 15N + 1H → 12C + 4He 18O + 1H → 15N +4He 15N + 1H → 14N + 1H → 15O +γ 18F + 1H → 16O +g (p,a) (p,g) 15O: 15O + 4He 15O 15O + 4He → 15Ne + γ → 15N + e+ + n 17F: 16O + 1H → 14O+ 4He → 17F +γ 17F + 1H 17F 17F + 4He → 18Ne + γ → 17O + e+ + n 23 MISURE di sezioni d’urto PROBLEMI La comprensione della maggior parte delle caratteristiche critiche delle stelle come ad esempio le scale di tempo, la produzione di energia, e la nucleosintesi degli elementi, dipende direttamente dal Rate totale di reazione RaB = Na NB <sv> aB / (1+daB ) Na , NB = numero di particelle a, B per cm3 Rate di reazione per coppia di particelle <s v>aB Questa equazione caratterizza il rate di reazione ad una data temperatura T di una stella. Poichè la stella evolve, la sua temperatura cambia, e quindi il rate di reazione <s v> deve essere valutato ciascuna temperatura d’interesse astrofisico. <s v>aB La stella evolve Cambia la temperatura T Cambia il rate di reazione totale RaB : La valutazione di questi rate di reazione è noiosa e, in termine di tempo, al di la della capacità anche dei più grandi computer. E’ quindi desiderabile ed importante, ottenere un’espressione analitica di <s v> = f(T) in funzione dell temperatura T. : Dal punto di vista sperimentale significa che occorre una misura della sezione d’urto s(E) in opportuni intervalli d’energia d’interesse astrofisico E quindi trovare la funzione analitica che descrive la funzione d’eccitazione misurata. [s(E) = funzione d’eccitazione] Il “lavoro” dei fisici sperimentali è quello di determinare la quantità <sv> alle velocità rilevanti nelle stelle e quindi di determinazione del rate totale di reazione kT ~ 8.6 x 10-8 T[K] keV Reazioni Termonucleari nelle stelle : sezioni d’urto Le funzioni d’eccitazioni che sono necessarie per le applicazioni astrofisiche debbono essere misurate nell’intervallo d’energia corrispondente alla regione del picco di Gamow relative probability Distribuzione diMaxwell-Boltzmann Barriera Coulombiana Gamow peak E0 kT E0 Energy Reazioni Termonucleari nelle stelle : sezioni d’urto Esempio: T ~ 15x106 K (T6 = 15) reaction Coulomb barrier (MeV) E0 (keV) exp(-3E0/kT) E0 p + p 0.55 5.9 7.0x10-6 3.43 56 5.9x10-56 14.07 237 2.5x10-237 a + 16O + 12C 16O MISURE “DIRETTE” DI SEZIONI D’URTO DI REAZIONI TRA PARTICELLE CARICHE REAZIONI TRA PARTICELLE CARICHE Sarebbe quella di misurarla a B D c direttamente attraverso la reazione “binaria” a+ Bc+D. Idealmente la via migliore per misurare la sezione s(E) di una reazione B(a,c)D ad energie d’interesse astrofisico Nelle misure tra particelle cariche sono presenti due limiti: -la presenza Coulombiana della barriera -gli effetti dovuti allo “screening” elettronico - REAZIONI TRA PARTICELLE CARICHE V Ecoul ~ Z1Z2 (MeV) Coulomb potential Ekin ~ kT (keV) tunnel effec rt 0 nuclear well r tunnel effect Poiché l’energia a disposizione nel caso di una stella nella fase quiescente è quella legata al moto termico kT che è dell’ordine dei keV o delle decine di keV L’energia disponibile per effetto del moto termico kT ~ 8.6 x 10-8 T[K] Il limite principale nelle misure delle sezioni d’urto s(E) di reazioni tra particelle cariche è la presenza della barriera Coulombiana tra i nuclei interagenti. keV T ~ 15x106 K (e.g. our Sun) kT ~ 1 keV T ~ 1010 K (Big Bang) kT ~ 2 MeV REAZIONI TRA PARTICELLE CARICHE V Ecoul ~ Z1Z2 (MeV) Coulomb potential Ekin ~ kT (keV) tunnel effec rt 0 nuclear well r tunnel effect Il limite principale nelle misure delle sezioni d’urto s(E) di reazioni tra particelle cariche è la presenza della barriera Coulombiana tra i nuclei interagenti. Poiché l’energia a disposizione nel caso di una stella nella fase quiescente è quella legata al moto termico kT che è dell’ordine dei keV o delle decine di keV T ~ 15x106 K (e.g. our Sun) kT ~ 1 keV L’energia kT è molto più bassa della energia corrispondente alla barriera Coulombiana che è dell’ordine del MeV kT << Ekin REAZIONI TRA PARTICELLE CARICHE V Coulomb potential Ekin ~ kT (keV) Ecoul ~ Z1Z2 (MeV) tunnel effec rt 0 nuclear well tunnel effect Le reazioni possono avvenire solo attraverso EFFETTO TUNNEL r Sezioni d’urto La sezione d’urto per una particolare reazione dipende dalla natura delle forze coinvolte e può variare per diversi ordini di grandezza. Strong (nuclear) force 15N(p,a)12C s = o.5 b Ep = 2.0 MeV Eletromagnetic force 3He(a,g)7Be s = 10-6 b Ep = 2.0 MeV Weak force p(p,e+v)d s = 10-20 b Ep = 2.0 MeV Al decrescere della sezione d’urto, la sfida agli sperimentali di effettuare precise misure di sezioni d’urto aumenta enormemente. Infatti, solo le prime due sezioni d’urto tra quelle presenti in tabella sono state determinate sperimentalmente. La terza sezione d’urto è una stima teorica ma abbastanza affidabile. REAZIONI TRA PARTICELLE CARICHE V Ecoul ~ Z1Z2 (MeV) Spesso le sezioni d’urto s(E) sono dell’ordine dei nano- pico barn Coulomb potential Ekin ~ kT (keV) tunnel effec rt r 0 nuclear well tunnel Il numero di eventi misurati Nriv è molto piccolo Nriv. nbersaglioninc. E effect Da un evento all’ora ad un evento eventi ogni uno due giorni Gamow peak relative probability Distribuzione diMaxwellBoltzmann Barriera Coulombiana Gamow peak L’intervallo energetico in cui occorre misurare le sezioni d’urto nelle applivazioni astrofisiche è quello corrispondente al picco di GAMOW E Esempio: T ~ 15x106 K (T6 = 15) 0 k T E0 Energy reaction Coulomb barrier (MeV) E0 (keV) exp(-3E0/kT) E0 p + p 0.55 5.9 7.0x10-6 3.43 56 5.9x10-56 14.07 237 2.5x10-237 a + 16O + 12C 16O Gamow peak relative probability Distribuzione diMaxwellBoltzmann Barriera Coulombiana Gamow peak E 0 k T E0 Energy In generale, la misura diretta della s(E) è spesso molto complicata e in molti casi al di la delle attuali possibilità sperimentali. Nei casi in cui le misure dirette alle energie (velocità) d’interesse astrofisiche non sono possibili . La sola soluzione utilizzabile per ottenere il valore della sezione d’urto s(EG) nell’intervallo del picco di Gamow è l’ESTRAPOLAZIONE dalle misure ad energie più alte utilizzando anche modelli teorici. ESTRAPOLAZIONE Dato l’andamento della s(E) la estrapolazione della sezione d’urto è molto delicata e complessa. 3He(a,g)7Be Per questo motivo è stato introdotto i fattore astrofisico S(E) definito dalla relazione: Fattore Astrofisico di nucleo nudo s b(E) =(1 /E) GAMOW exp(-2) Sb (E) La procedura d’estrapolazione è in questo caso più semplice da applicare. PEAK 41 PERICOLI DELL’ESTRAPOLAZIONE ? PERICOLI DELL’ESTRAPOLAZIONE ? PERICOLI DELL’ESTRAPOLAZIONE AD ESTRAPOLARE SI PUO’ SBAGLIARE ! ! ! REAZIONI NUCLEARI TRA PARTICELLE CARICHE : PERICOLO DELL’ESTRAPOLAZIONE La possibilità di commettere valutazioni errate con l’estrapolazione è dimostrata nel caso della reazione di cattura radiativa 2H(d,g)4He 2H(d,g)4He ESTRAPOLAIONE Nuovi dati a bassa energia SOLUZIONE SPERIMENTALE SOLUZIONE SPERIMENTALE -per superare il problema delle incertezze nell’estrapolazione MIGLIORAMENTI SPERIMENTALE PER AUMENTARE IL NUMERO DELLE PARTICELLE RIVELATE Il numero di eventi misurati Nriv Nriv. nbersaglioninc. E -Aumentare al massimo l’angolo solido -(limite massimo 4 detectors) - Aumentare l’intensità delle particelle incidenti ninc. Costruzioni di nuovi acceleratori ad alta intensità Problema delle targette (gas target,……) Con i miglioramenti introdotti negli apparati sperimentali alcuni esperimenti sono stati effettuati all’energia di Gamow. 2H(d,g)3He GRAN SASSO GANOW ENERGY Esperimento LUNA Laboratori Nazionali Gran Sasso S( E) (MeVb) 2H(d,g)3He E( KeV) Fattore astrofisico S(E) per la reazione d(p,γ)3He La reazione governa la vita delle proto-stelle, cioè le stelle in cui non si è ancora accesa la fusione dell'idrogeno. Utilizzando nuovi apparati sono state effetuate misure ad energie sempre più basse ma sono stati evidenziati dei nuovi effetti legati agli elettroni. S( E) (MeVb) 3He(d,p)4He E( KeV) Utilizzando nuovi apparati sono state effetuate misure ad energie sempre più basse ma sono stati evidenziati dei nuovi effetti legati agli elettroni. S( E) (MeVb) 9Be(p,a)6Li E( KeV) Utilizzando nuovi apparati sono state effetuate misure ad energie sempre più basse ma sono stati evidenziati dei nuovi effetti legati agli elettroni. S( E) (MeVb) 3He(3He,2p)4He E( KeV) Fattore astrofisico S(E) per la reazione 3He(3He,2p)4He La reazione 3He(3He,2p)4He è fondamentale nel ciclo di fusione pp, con effetti sul flusso di neutrini solari, 3He+3He4He+2p Adelberger et al : Rev. Mod. Phys. 2011 E( KeV) E( KeV) S( E) (MeVb) NACRE . Nucl. Phys. 1999 [eVb] E) (MeVb) S( S(E) S( E) (MeVb) LUNA 2003 E( KeV) 55 Astrophysical factor bare nucleus s b(E) =(1 /E) exp(-2) Sb (E) In questa relazione si assume che il potenziale Coulombiano tra il nucleo targhetta e il nucleo proiettile è quello che si ha quando il nucle “nudo” Ma in laboratorio la targhetta ed il proiettile sono sotto forma di atomi neutri o di molecole e di ioni rispettivamente A causa di ciò si ha una riduzione della barriera Coulombiana dovuta alla nube di elettroni della targhetta Enhancement flab(E) in the astrophysical Sb(E)-factor Ss (E ) U e flab (E ) exp 1 E Sb (E ) Ss(E ) Sb (E ) f lab Ue electron screening potential energy Esempi: reazioni con Litio 6Li + d a + aS0= 16.9 MeV b Ue (ad) 186 eV Ue (Dir) 6Li+d 330 ± 120 eV NUOVO PROBLEMA Le reazioni che coinvolgono nuclei leggeri hanno mostrato che l’incremento delle sezioni d’urto 7Li + p a + aS0=55 3 keV b Ue (ad) 186 eV 6Li+p Ue (Dir) 7Li+p 300 ± 160 eV a+3He So = 3 0.9 MeVb osservato nelle misure R-matrix calculation di laboratorio è in quasi tutti i casi significativamente più grande (circa un fattore 2-3) Di quello che si dovrebbe avere tenendo conto degli attuali modelli di fisica atomica , i.e.del limite Ue (ad) 186 eV Ue(Dir) 6Li+p 440 ± 80 eV adiabatico (Ue) ad 6Li + d a + aS0= 16.9 MeV b 6Li+d Ue (ad) 186 eV 7Li Ue (Dir) 6Li+d 330 ± 120 eV + p a + aS0=55 3 keV b Ue (ad) 186 eV 6Li+p a+a Ue (Dir) R-matrix calculation 7Li+p 300 ± 160 eV 7Li+p a+a a+3He So = 3 0.9 MeVb Ue (ad) 186 eV Ue(Dir) 6Li+p 440 ± 80 eV 6Li+p a + 3He 60 QUALE GRANDEZZA E’ NECESSARIA PER L’APPLICAZIONE ALL’ ASTROFISICA? Applicazione astrofisica <splasma vplasma > splasma=sb fplasma sb è ottenuta o per via sperimentale o teorica fplasma è ottenuto per via teorica : teoria di Debay Hucher FATTORE ASTROFISICO DI NUCLEO NUDO Se noi conoscessimo una teoria per calcolare Ue allora avremmo Ss Sb S (E ) dalle misure dirette s dalla teoria Bare Nucleus Astrophyisical Ss(E)-factor lab U e f lab (E ) exp E Ss (E ) S b (E ) f lab FATTORE ASTROFISICO DI NUCLEO NUDO Non essendovi una via teorica di calcolo di Ue il fattore astrofisico di nucleo nudo è ottenuto per estrapolazione dai dati misurati ad energie più alte Ss Sb Dalle misure dirette S (E ) s ESTRAPOLAZIONE Bare Nucleus Astrophyisical Ss(E)-factor Sb (E ) lab Misura del potenziale di screening elettronico S(E) (MeV b) L’approccio sperimentale per estrarre il valore del potenziale di screening Ue da una reazione binaria è quello di ottenerlo attraverso un auto-fit dei dati dalla relazione U e Ss (E ) Sb (E )exp E electron screening potential E Sb (E) Ue ln SS (E) 3He(d,p)4He E( KeV) Ottenuto attraverso estrapolazione Direttamente misurato 6Li + d a + aS0= 16.9 MeV b 6Li+d Ue (ad) 186 eV 7Li Ue (Dir) 6Li+d 330 ± 120 eV + p a + aS0=55 3 keV b Ue (ad) 186 eV 6Li+p a+a Ue (Dir) R-matrix calculation 7Li+p 300 ± 160 eV 7Li+p a+a a+3He So = 3 0.9 MeVb Ue (ad) 186 eV Ue(Dir) 6Li+p 440 ± 80 eV 6Li+p a + 3He 67 LIMITE DELLE MISURE DIRETTE (binarie) PER SUPERARE IL PROBLEMA DELLE INCERTEZZE LEGATE ALL’ ESTRAPOLAZIONE NELLE MISURE DELLA REAZIONE BINARIA A+B C +D , SONO STATE SVILUPPATE ED INTRODOTTE NUOVE TECNICHE SPERIMENTALI DOPO AVER EFFETTUATE MISURE AD ENERGIE SEMPRE PIU’ BASSE SONO STATI SCOPERTI GLI EFFETTI DI SCREENING ELETTRONICO LIMITE DELLE MISURE DIRETTE (binarie) PER ESTRARRE DALLE MISURE DIRETTE IL FATTORE ASTROFISICO DI NUCLEO NUDO Sb(E) NECESSARIO PER LE APPLICAZIONI ASTROFISICHE, L’ESTRAPOLAZION DALLE MISURE A PIU’ ALTA ENERGIA DEVE ESSERE UTILIZZATA IN CONCLUSIONE A CAUSA DLLO SCREENING ELETTRONICO L’ESTRAPOLAZIONE RESTA L’UNICA VIA PER ESTRARRE LE SEZIONI D’URTO ALL’ENERGIE DI GAMOW. LIMITE DELLE MISURE DIRETTE (binarie) DATO I LIMITI DESCRITTI DELLE MISURE DIRETTE NUOVI METODI SI SONO RESI NECESSARI IN ASTROFISICA NUCLEARE PER OTTENERE MISURE DELLE SEZIONI D’URTO DI NUCLEO NUDO AD ENERGIE PROSSIME AD ENERGIE DI GAMOW DOVE NON SONO POSSIBILI MISURE DIRETTE -PER OTTENEREINFORMAZIONI SUGLI EFFETTI DI SCREENING NEI CASI IN CUI ESISTONO ANCHE MISURE DIRETTE NECESSITA’ DI METODI INDIRETTI PER OTTENERE INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI DI SCREENING NEI CASI IN CUI ESISTONO ANCHE MISURE EFFETTI DALLO SCREENING ELETTRONICO OTTENUTO ATTRAVERSO TECNICHE INDIRETTE Ue E ln Sb (E) SS (E) DIRETTAMENTE MISURATO METODI INDIRETTI a) - Coulomb dissociation b) - Asymptotic Normalization Coefficients (ANC) c) - Transfer reactions d) - b-delayed particle emission e) - Breakup of RNB f)- R-matrix g) - The Trojan Horse Method (THM) h)………… Il METODO DEL CAVALLO DI TROIA Trojan Horse Method Limite di applicazione: - Reazioni nucleari indotte da particelle cariche con tre particelle nello stato finale a + B c + D + E Allo stato attuale non vi è una teoria formulata per l’applicazione al caso di due particelle nello stato finale o per reazioni di cattura (p,g), (a,g) Principali applicazioni -Misure di sezioni d’urto di nucleo nudo sB(E) -Informazioni sul potenziale di screening Ue nel vaso di reazzioni con presenza di misure dirette ad energie prossime all’energie di Gamow. Trojan Horse Method IDEA BASE Dalla selezione del contributo del meccanismo di reazione di tipo quasi libero di una opportuna reazione a tre corpi A + B C + D + S studiata ad energie incidenti superiori alla barriera coulombiana (tra le paricelle A e B) è possibile estrarre la sezione d’urto a 2-corpi sb(E) di nucleo nudo ad energia d’interesse astrofisico della reazione B + x C + D A S x B libera da effetti coulombiani. C D G.Baur: Phys. Lett.B178,(1986),135 MECCANISMO DI REAZIONE DEL TIPO QUASI-LIBERO: Basic theory A S x Definiremo una reazione tra le particelle A e B come quasi-free QF B C B(A, CD)S D Se la reazione con A = x S clusters Può essere descritta attraverso un diagramma di Feynman,dove è presente solo il primo termine della serie di Feynman. MECCANISMO DI REAZIONE DEL TIPO QUASI-LIBERO: Basic theory il (pole approximation), Sotto queste ipotesi , la particella B è considerara interagire solo con una parte (x cluster) del nucleo A, mentre l’altra parte (il cluster S) è considerato spettatore alla reazione virtuale B(x, C)D A S x Il diagramma rappresenta meccanismo dominante B C D MECCANISMO DI REAZIONE DEL TIPO QUASI-LIBERO: Basic theory In Impulse approximation (IA) la reazione a 3 cprpi nello stato finale è proporzionale alla sezione d’urto della reazione binaria virtuale. A S x B D Seguendo la semplice IA in ONDE PIANE La sezione d’urto a tre corpi pùo essere fattorizzata in due termini corrispondenti ai vertici ed è data da: ds KF (pxS ) dE C dC dD 3 C 2 ds HOES d MECCANISMO DI REAZIONE DEL TIPO QUASI-LIBERO: Basic theory S A 2 ds d 3s KF (pxS ) d dE C dC dD x HOES B C D ds HOES è la sezione d’urto differenziale half-off-energy-shel (HOES d per la reazione binaria B(x,C)D all’energia del centro di massa e data in reaction at post-collision prescription (PCP) dalla relaz dove E= ECD−Q2 Q2b è il Q-value per la reazione binaria x + B → C + D e EC D è l’energia relativa delle particelle C D nel canale d’uscita MECCANISMO DI REAZIONE DEL TIPO QUASI-LIBERO: Basic theory 2 ds HOES d A x ds KF (pxS ) dE C dC dD 3 S B C D KF è un fattore cinematico funzione delle masse, dei momenti e degli angol delle particelle uscenti. 1 mB mX )(mC mD )kC kD K i ( mC mC kC mD k B KF cosCD cos D 1 2 h mX k A K f mS mS kD mB k D where Ki e Kf sono i numeri d’onda negli stati iniziali e finali, θCD è l’angolo realativo tra le direzioni delle particelle rivelate. MECCANISMO DI REAZIONE DEL TIPO QUASI-LIBERO: Basic theory 2 ds d 3s KF (pxS ) d dE C dC dD A HOES x S B C D Φ(pxS) è la trasformata di Fourier della funzione d’onda of the radiale χ(rxS) del moto intercluster usualmente descritta in termini delle funzioni fenomenologiche Hankel, Eckart, or Hulthen. Applicability Of The Pole Approximation Condizione d’ applicabilità della pole approximation 0 pxmax S kx S kx-S il momento, in on energy shell (OES), del cluster x all’stante d’interazione con la particella B off energy shell (HOES) px-S il momento in half kx S 2x S Bx S 2x S Qx S xS mx mS mx mS ( la massa ridotta) I.S.Shapiro, V.M.Kolybasov and G.R.Augst et al. Nuc. Phys. A 61 353 (1965) Sono necessarie misure ed energetica con alta risoluzione angolare The A nucleus present a strong cluster structure: A = x S clusters A = is the so-called “Trojan Horse nucleus” A S x C B D “Trojan Horse Nucleus” candidates clusters Inter-cluster momentum l-relative Bindind energy (MeV) A S x Nucleus Trojan Horse 1 d p-n 0 2.2 2 t d-n 0 6.3 3 3He d-p 0 5.5 4 6Li d-a 0 1.5 5 7Li t-a 1 2.5 6 7Be 3He-a 1 1.6 1 n d, 3H 7 9Be 5He-a 0 2.5 2 p d, 3He 3 d 3He, 3H, 6Li 4 t 7Li 5 3He 7Be 6 a 7 5He C B D Indirect “Trojan Horse nucleus” Beam 6Li, 7Li, 7Be, 9Be 9B “Trojan Horse Nucleus” candidates clusters Inter-cluster momentum l-relative Bindind energy (MeV) 1 d p-n 0 2.2 2 t d-n 0 6.3 3 3He d-p 0 5.5 4 6Li d-a 0 1.5 5 7Li t-a 1 2.5 6 7Be 3He-a 1 1.6 7 9Be 5He-a 0 2.5 A S x Nucleus Trojan Horse C B D Principali applicazioni (p,a) reactions “Trojan Horse Nuclei” selezionati 2H, 3He, 6Li Inter-cluster momentum l-relative : l=0 -ESTRAZIONE DELLA SEZIONE D?URTO A DUE CORPI 2 ds d 3s KF (pxS ) d dEC dC dD HOES A S x B C D x B C D ds HOES d d 3s dEC dC dD KF (pxS ) Calcolate Misurate 2 88 - TESTS DI VALIDITA’ DELL’APPROSSIMAZIONE IMPULSIVA “It is very important to have same criterion with the aid of which we may establish experimentally the correctness of the pole approximation in each specific case” (I. S. Shapiro Lectures Varenna School 1967). SONO NECESSARI TEST DI VALIDITA’ DELL’APPROSSIMAZIONE IMPULSIVA ds(E, ) HOES ds(E, ) OES d d Indirect 2-body cross section Direct 2-body cross section REAZIONE INDIRETTA: TEST DI VALIDITA’ Energia incidente Incidente EAB maggiore della Barriera Coulombiana A S C x B D BAB - TEST DI VALIDITA’ DELL’APPROSSIMAZIONE POLARE CONDIZIONE NECESSARIA : LA DISTRIBUZIONE ANGOLARE E LA FUNZIONE D’ECCITAZIONE HALF OFF ENERGY SHELL HOES ds(E, ) d CM Indirect 2-body cross section DEVE MOSTRARE LO STESSO ANDAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE ANGOLARE E DELLA FUNZIONE D’ECCITAZIONE DELLA REAZIONE BINARIA (ON ENERGY SHELL) OES ds(E, ) d CM BINARY 2-body cross section - TEST DI VALIDITA’ DELL’APPROSSIMAZIONE POLARE CONDIZIONE NECESSARIA : HOES ds(E, ) d CM DEVE ESSERE Indirect 2-body cross section OES PROPORZIONALE A ds(E, ) d CM BINARY 2-body cross section - VALIDITY TESTS OF THE POLE APPROXIMATION: examples Direct-indirect excitation function 7Li(p,a)4He studied through the 7Li(d,aa)n reaction E7Li =28-48 MeV Direct-indirect excitation function 6Li(p,a)3He studied through the 6Li(d,a 3He)n reaction E7Li =21.6-33.6 MeV 6Li(p,a)3He 7Li(p,a)4He Tandem , LNS- Catania PWIA PWIA HOES HOES ds(E ) ds(E ) d CM d CM indirect data G. Calvi et al.: Phys.Rev.C 41,(1990),1848 direct data M. Zadro et al.: Phys.Rev.C 40,(1989),181 - VALIDITY TESTS OF THE POLE APPROXIMATION Direct-indirect excitation function 7Li(p,a)4He studied through the 7Li(3He,aa)n reaction 7Li(p,a)4He 3He 3He pp Li 7Li 7 Cyclotron, NPI- Rez E3He =28 MeV indirect data HOES HOES ds(E ) ds(E ) d CM d CM direct data A.Tumino et al: EPJ A 2005 dd aa aa - VALIDITY TESTS OF THE POLAR APPROXIMATION p(t,t) p studied through the d(t,t p )n reaction 35.5 MeV p(t,t))p PWIA Tandem Daresbury HOES OES ds(E, ) ds(E, ) d CM d CM indirect data d direct data n p p La Cognata et al Two Body (2008) t t A S DAI MECCANISMI “STANDARD” DI REAZIONE C xx B B D QUASI-FREE AL METODO DEL CAVALLO DI TROIA THM: ENERGY PRESCRIPTION A EAB > BAB 2- The nucleus A can be brought into nuclear field of nucleus B and the cluster x induces the reaction B + x C + D 3- Ecm = ExB < BxB x 1- In the quasi-free kinematical condition, the incoming “Trojan horse “ particle A is accelerated at energies EA above the Coulomb barrier energy S C B D A S x Overcoming the problem of the Coulomb barrier in the cross section measurements in reactions between charged particles to astrophysical energies C B D NO exponential decrease of the cross section No electron screening. No Coulomb effects If A EC-D = Q2B S C x B D Ecm = 0 Ec.m. is given in postcollisin prescription by Ecm = EC-D - Q2B Q2b is the two-body Q-value of the x + B C + D reaction EC-D is the relative energy between the outgoing particles C and D TO COMPARE THM AND OES ds(E, ) THM ds(E, ) HOES x d d THM Indirect 2-body cross section Indirect 2-body cross section Pl Penetration factor Below the Coulomb barrier correction for the Penetration factor is necessary Fl and Gl are the regular and irregular Coulomb wave functions, kxB and rxB the x-B relative wave number and interaction radius, respectively . - VALIDITY TESTS OF THE POLE APPROXIMATION Energia incidente ExB SOTTO l’energia corrispondente alla Barriera Coulombiana BxB ds(E, ) THM ds(E, ) OES d d THM Indirect 2-body cross section Binary 2-body cross section - VALIDITY TESTS OF THE POLE APPROXIMATION CONDIZIONE NECESSARIA : LA DISTRIBUZIONE ANGOLARE E LA FUNZIONE D’ECCITAZIONE DELLA REAZIONE A 2 CORPI INDIRETTA HALF OFF ENERGY SHELL DEVE MOSTRARE LO STESSO ANDAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE ANGOLARE E DELLA FUNZIONE D’ECCITAZIONE DELLA SEZIONE D’URTO BINARIA ON ENERGY SHELL NELL’INTERVALLO ENERGETICO DOVE DOVE LO SCREENING EMLETTRONICO NON E’ PRESENTE. ds(E, ) THM ds(E, ) OES d d CM CM THM Indirect 2-body cross section Binary 2-body cross section - VALIDITY TESTS OF THE POLE APPROXIMATION ELi =2 MeV Barrier below 6Li above +p a + 3He MPWBA ⏏ direct data THM A.Tumino et al. :PRC 67,(2003),065803 - VALIDITY TESTS OF THE POLE APPROXIMATION C.Spitaleri et al. Phys. Rev C 2004 Tandem Catania – INFN LNS E=.5 ± .1 MeV E=.7 ± .1 MeV Direct data (Becker, 1987) THM data (2003) THM direct data θCM(deg) E=.9 ± .1 MeV THM Data THM direct data Excitation function (Becker et al: ZPhys.327,341,1987) θCM(deg) Angular distributions ao )8Be studied through the 2H(11B,a0 8Be)n reaction 27 MeV 1H(11B, 104 ABSOLUTE VALUE ds(E, ) THM ds(E, ) THM d d arb.units abs.units -No absolute cross section is directly measurable ds(E, ) THM ds(E, ) THM d arb.units d abs.units BUT -If the excitation functions at energies BELOW Coulomb barrier is known direct measurements from The absolute value of ds(E, ) THM d normalization to abs.units must be found by ds(E, ) OES direct measurements at higher d abs.units energies where electron screening is absent. ds(E, ) THM ds(E, ) OES CNorm. d arb.units d abs.units THM ds(E, ) d abs.units ABSOLUTE VALUE : INDIRECT TWO-BODY CROSS SECTION A.Mukhamedzhanov et al: JPG (2008) a) Energy dependence of the halfoff- shell (red dashed line) and on-shell (black solid line astrophysical factors for the 7Li(p,a)4He reaction; 7Li(p,a)4He 6Li(d,a)4He The Energy dependences are the same !! ABSOLUTE VALUE : INDIRECT TWO-BODY CROSS SECTION A.Mukhamedzhanov et al: JPG (2008) 7Li(p,a)4He 6Li(d,a)4He b) Energy dependence of the halfoff- shell (red dashed line) and on-shell (black solid line) astrophysical factors for the 6Li(d,a)4He reaction The Energy dependences are the same !! Typical examples of experimental apparatus 3 Position Sensitive Detectors. (1cm x 5cm) in coincidence 1 Dual Position Sensitive Detectors. No E detectors necessary 1 Monitor Target: deuterated polyethylene CD2 target (about 220 μg/cm2) Position Sensitive centered at quasi free angular couples 110 Magnifying glass effect: [Baur, Rebel, Bertulani] The relative energy Ex-B must be reconstructed event by event. Example: (Ea-d)/(Ea)5% Magnifying glass effect: [Baur, Rebel, Bertulani] The relative angle between the particles C and D must be measured with good resolution to obtain a good relative energy resolution. Maxima distance between Detectors and target + Beam Spot of the order 1 mm Measurements with high angular and energy resolutions are needed; 2000 Chamber INFN-LNS Catania THM: EXPERIMENTAL PROCEDURE WHAT HAS TO BE DONE PRACTICALLY? After data taking 1) Selection of the three body reaction of interest. 2) Check if the quasi free reaction mechanism is present and can be discriminated from others (sequential decay). 3) Reconstruct s2bbare and multiply it by the penetration factor Pl. 4) Normalise s2bTHM to s2bDirect . THM: EXPERIMENTAL PROCEDURE 5) Verify that all direct data are reproduced - excitation functions including resonances -angular distributions (Validity tests) If points 1-5 are true, we believe that THM data are reliable where direct data are not available. (pxS ) 2 d 3s dE C dC dD ds (E, ) HOES CM KF d CM const. ECM const. ds (E, ) HOES CM const. d STUDIED REACTIONS Depletion lights nuclei: Li, B, Be ELECTRON SCREENING DIRECT REACTIONS INDIRECT REACTIONS 7Li 7Li + d a a + nspett. 7Li +3He a a + dspett 6Li + 6Li a a + aspett. 6Li + 3He a a + dspett 6Li + d a + 3He + nspett. 6Li + 3He a + 3He + dspett 6Li 6Li +p a+ a +d aa + p a+3He SS(E) Direct data Sb(E) Extrapolation Sb(E) Ue (ad) 186 eV Ue (THM) 7Li+p 330 ± 40 eV 7Li THM Ue (Dir) 7Li+p 300 ± 160 eV (p,a)4He SS(E) Direct data R-matrix calculation Sb(E) Ue (ad) 186 eV Ue (THM) 7Li+p 330 ± 40 eV THM Ue (Dir) Spitaleri et al. PRC (1999) Lattuada et al. ApJ (2001) 7Li+p 300 ± 160 eV 7Li + p a + a S0=55 3 keV b , BY indirect measurement of the bare nucleus astrophysical factor Sb(E) it possible extract the electron screening potential Ue . At low energies where electron screening becomes important, comparison of the astrophysical factor determinated from the TH Method to the direct result provides a determination of the screening potential Ue. Obtained by THM E Sb (E) Ue ln SS (E) Ue (ad) 186 eV Ue (THM) 7Li+p 330 ± 40 eV (Dir) Ue 7Li+p 300 ± 160 eV Directly measured SS(E) Direct data Sb(E) Extrapolation 6Li Sb(E) THM 6Li (p,a)33He (p,a) He SS(E) Direct data Sb(E) THM E (MeV) Ue (ad) 186 eV Ue(THM) 6Li+p 435 ± 40 eV Ue(Dir) 6Li+p 440 ± 80 eV 6Li+p a+3He So = 3 0.9 MeVb SS(E) Direct data Sb(E) Extrapolation 6Li Sb(E) THM 6Li (p,a)43He (d,a) He SS(E) Direct data Sb(E) Ue (ad) 186 eV Ue (THM) 6Li+d 340 ± 50 eV THM Ue (Dir) 6Li+d 330 ± 120 eV 6Li + d a + a S0= 16.9 MeV b Li reactions 6Li Ue + d a + aS0= 16.9 MeV b (ad) 186 eV Ue (THM) 6Li+d 340 ± 50 eV Ue (Dir) 6Li+d 330 ± 120 eV 7Li + p a + aS0=55 3 keV b Ue (ad) 186 eV 6Li+p Ue (ad) 186 eV Ue (THM) 7Li+p 330 ± 40 eV Ue (Dir) 7Li+p 300 ± 160 eV a+3He So = 3 0.9 MeVb Ue(THM) 6Li+p 435 ± 40 eV Ue(Dir) 1. Present extrapolations are confirmed for the studied reactions; 2. The measured Ue agrees with direct measurements; 3. The systematic discrepancy, experiment-theory, for Ue is confirmed 4. The isotopical independence of the electron screening effect is confirmed. 6Li+p 440 ± 80 eV Unchanged astrophysical implications !!! 143 Depletion lights nuclei: Li, B, Be ELECTRON SCREENING DIRECT REACTIONS 11B + p 8Be + a0 11B 10B 9B + p 8Be + a1 + p 7Be a0 + p 6Li a INDIRECT REACTIONS 11B + d 8Be + a+ nspett. 10B + p 7Be a+ nspett. 10B + p 7Be a+ nspett. 9B + d 6Li a+ nspett. Study of the reaction 10B + p ao + 7Be via the 10B + d ao + 7Be + n Sb(E) Extrapolation SS(E) Direct data E10B = 27 MeV TANDEM – DFN ,San Paolo, Brazil E10B = 27 MeV TANDEM – LNS Catania,Italy L.Lamia et al.NPA 787,309c(2007) Sb(E) THM Study of the reaction 9B + p ao + 6Li via the 9Be + d ao + 6Li + n E9Be = 27 MeV TANDEM –CIAE, Bejing SS(E) Direct data E9Be = 27 MeV TANDEM – LNS Catania Sb(E) PRC 2009 THM : 3He + d a+ p d + d p + t d + d p + t d + d 3He + n 3He + 6Li d + 6Li a+ p + aspett p + t + aspett 3He + d t + p + pspett 3He + d 3He + n + pspett Study of the reaction 3He + d a+ p via the 3H + 6Li a+ a+ p E3He = 27 MeV TANDEM – DFN ,Bochum, Germany La Cognata et al. PRC (2005) SS(E) Direct data Sb(E) Extrapolation Sb(E) THM The Fluorine problem in the AGB : INDIRECT REACTIONS DIRECT REACTIONS 15N + p a+ 18O + p a + 19F + a p + 12C 15N 22Ne 15N + d a + 12C + nspett. 18O + d a + 15N + nspett. 19F + 6Li p + 22Ne + dspett. Example of application: Study of the reaction 18N + p ao + 12C via the 1%N + d a + 12C + n o SS(E) Direct data CYCLOTRON- TAMU, College Station,Texas, USA E15= 60 MeV Target CD2 Sb(E) Extrapolation Sb(E) THM M. La Cognata et a. PRC, (2008)) SS(E) Direct data Sb(E) Extrapolation Sb(E) M. La Cognata et a. PRC, (2008)) THM Example of application: Study of the reaction 18O + p ao + 15N via the 15N + n 18O + d ao + CYCLOTRON- TAMU, College Station, Texas, USA E18O= 60 MeV Target CD2 TANDEM – LNS Catania, Italy E 18O = 60 MeV Target CD2 M. La Cognata et a. PRC, (2008)) M. La Cognata et a. PRC, (2008)) Novae: 17O + p a + 14N 18F + p a + 15O 17O + d a + 18F + p a + 14N + nspett. 15O + nspett. Example of application: Study of the reaction 17O + p ao + 14N via the 14N + n 17O TANDEM – LNS Catania, Italy E 17O = 41 MeV Target CD2 L. Sergi et al. et PRC, (2010) + d ao + I- Example of application: Study of the reaction 6Li + n ao + 3He via the 6Li + d ao + 3He + n d E6Li = 14 MeV p n Tandem –LNS, Catania (2004) 6Li a Tandem- LNS, Catania (2006) 6Li 3He + d 3He +a p A. Tumino et al. EPJ (2003) M.Gulino et al. JPG (2010) II- Example of application: Study of the reaction 17O+ n ao + 14C via the 17O + d ao + 14C + p E6Li = 41 MeV Tandem –LNS, Catania Tandem- Notre Dame, USA (2006) Target CD2 d p n 17O 14C a SUMMARY A-The main advantages of the THM are that the extracted cross section of the binary subprocess does not contain the Coulomb barrier factor. No Coulomb barrier effects B-TH cross section can be used to determine the energy dependence of the astrophysical factor, S(E), of the binary process x+ B c + C,down to zero relative k without distortion due to electron screening. No extrapolation No electron screening effects C -At low energies where electron screening becomes important, comparison of the astrophysical factor determinated from the TM Method to the direct result provides a determination of the screening potential. THE MAIN ADVANTAGES OF THE THM D-It is possible to measure excitation function in a “ relatively” short time because typical order of magnitude for a three- bod cross- section is of oder 10-100 mb – -Possibility of application to the radioactive beam measurements; E - It is possible to study many nuclear reactions induced light nuclear projectiles (both stable and unstable). e.g. : p, n, d, t, 3He, a, 5He F- No complex experimental apparatus COLLABORATIONS CIAE San PaoloASTROPHYSICS INDIRECT TECHNIQUE NUCLEAR RIKEN-CNS Pechino Brasil international Collaboration Tokyo China Japan San Paolo ATOMKI Debrecen Hungary Brasil REZ Praga Notre Dame LNS USA Rep. Ceca Italy IRB BOCHUM Zagabria Germany Croatia ORSAY Parigi France FSU Taallassee USA TAMU College Station USA Giovanni Domenico TIEPOLO Italian painter, Venetian school (b. 1727, Venezia, d. 1804, Venezia) 166 C.S., S. CHERUBINI, V.CRUCILLÀ, M.GULINO,M.LA COGNATA, M.LAMIA, R.G.PIZZONE, , S.PUGLIA, G.RAPISARDA, S.ROMANO, , L.SERGI, A.TUMINO I N F N, Laboratori Nazionali del Sud, Catania, Italy C.ROLFS, F.STREIDER Institut für Experimentalphysik III- Ruhr Universität Bochum, Germany G. BAUR Forschungzentrum, Jülich, Germany S.TYPEL GSI, German A.MUKHAMEDZHANOV, B.TRIBBLE, L.TRACHE, V.GOLDBERG Ciclotron Institute, Texas A&M University, USA G.ROGACHEV Florida State University, USA XIATANG Notre Dame University, Indiana, USA V.BURJAN, V.KROHA, J. MRAZEK Nuclear Physics Institute, Academic of Science,Rez, Czech Rep ORIGINE DELL’UNIVERSO: Big-Bang non omogeneo? Misura della sezione d’urto della reazione 8Li + alfa 11B + n 168 Homogenous Big-Bang:- Processo stellare Il Carbonio si forma attraverso la reazione con 3 alfa nelle stelle a+a8Be 8Be+ a 12C Per ottenere Carbonio dovrebbero trascorrere milioni anni •(ordine di grandezza dei tempi di evoluzione stellare) • Homogenous Big-Bang: •La nucleosintesi primordiale si ferma al Litio • 1H(n,g)2H(n,g)3H(d,n)4He(t,g)7Li 169 Inhomogenous Big-Bang: 8Li+a 11B+ 12B n+ 11B n g + 12B 12C + b n •Il Carbonio si formerebbe entro i primi minuti •Stelle di popolazione terza conterrebbero Carbonio •(Prima generazione) La nucleosintesi primordiale porterebbe alla formazione del Carbonio 1H(n,g)2H(n,g)3H(d,n)4He(t,g)7Li(n,g)8Li (a,n)11B(n,g)12B(bn)12C. 170 S. ZHOU, LI CENGBO, WEN QUN-GANG CIAE , Bejin, CHINA Z.ELEKES, Z.FULOP, G.GYURKY, G.KISS, E.SOMORJAI Inst. of Nuclear Research ofAcademic of Science Debrecen,Ungaria N.CARLIN, M.GAMEIRO MUNHOZ, M.GIMENEZ DEL SANTO, R.LIGUORI NETO, M.DE MOURA, F.SOUZA, A.SUAIDE, E.SZANTO, A.SZANTO DE TOLEDO Dipartimento de Fisica Nucleare, Universidade de Sao Paulo,Brasil