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Strategie alternative ai metodi sperimentali (prof.Filipponi

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Strategie alternative ai metodi sperimentali (prof.Filipponi
© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
Strategie alternative ai
metodi sperimentali
1. I metodi descrittivi
2. I quasi-esperimenti
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
I metodi descrittivi (non sperimentali) prevedono la descrizione del
fenomeno in esame.
Il metodo descrive le variabili in esame, non prevede alcuna
manipolazione della variabile indipendente né un controllo completo
sulle variabili che possono intervenire nella ricerca modificandone i
risultati. In questo senso è una ricerca tipicamente «esplorativa».
La ricerca non sperimentale viene definita anche correlazionale,
poiché valuta la relazione esistente tra i livelli di più variabili. La
correlazione però implica la stima del grado in cui due variabili
covariano e non dell influenzamento di una sull altra.
In questi tipi di disegni, il rapporto causale può essere inferito per via
logica, ovvero in base a specifiche ipotesi sulla natura delle variabili in
gioco.
Due sono i limiti principali della ricerca non sperimentale: il primo
limite riguarda l impossibilità di stabilire chiare relazioni causaeffetto; il secondo limite è che non si può escludere l intervento di
altre variabili sovraordinate capaci di influenzare i risultati ottenuti.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
Alcune tipologie di ricerche non sperimentali.
1. La ricerca d archivio: consiste nell analisi di dati raccolti da altre
persone, diverse dal ricercatore, e in altri momenti, che non sono
quello della ricerca. Tali dati esistono a prescindere della ricerca che si
vuole condurre e, nella maggior parte dei casi, sono conservati in
registri o archivi pubblici.
Il ricercatore si limita a scegliere ed esaminare, con metodi descrittivi
e correlazionali, i dati di interesse.
La ricerca d archivio ha il vantaggio di poter essere utilizzata
quando, per motivi sia pratici sia etici, non è possibile l utilizzo di
altre metodologie, come per esempio qualora volessimo studiare un
fenomeno accaduto nel passato. Per quanto riguarda i limiti della
ricerca d archivio, questi riguardano i dati che sono contenuti negli
archivi. Infatti si può condurre una buona ricerca se le informazioni di
cui si ha bisogno esistono in quantità e tipologia adeguata.
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
2. L osservazione naturalistica: in generale può essere definita
come una tecnica di rilevazione del comportamento che consiste nel
«guardare» cosa succede a particolari soggetti, in una data
situazione. Nell osservazione naturalistica il soggetto viene osservato
nel suo ambiente naturale, senza essere disturbato dal processo di
osservazione, ovvero si osserva il comportamento del soggetto (ci si
nasconde) senza interferire con esso e senza manipolare alcuna
variabile.
Quando il ricercatore non può (o non vuole) nascondere la propria
presenza, si può ricorrere all osservazione partecipante, in cui il
ricercatore entra nella scena da osservare senza, comunque,
interferire con essa. In questo caso, il ricercatore deve rendere la
propria presenza quanto più familiare possibile per i soggetti da
osservare.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
L osservazione naturalistica ha il principale vantaggio di rispettare la
naturalità del comportamento; tuttavia ciò costituisce anche uno dei
suoi limiti, poiché con questo metodo non si è in grado di individuare
le cause di un comportamento.
L osservazione naturalistica, per essere valida, deve attenersi ad
alcune regole fondamentali:
•  sistematicità con cui si osserva il comportamento: il ricercatore deve
scegliere solo quelle interazioni comportamentali che ritiene più
inerenti le proprie ipotesi;
•  registrazione del comportamento (videocamera, carta e matita,
ecc.) : la registrazione deve riguardare sempre i dati e mai le
deduzioni;
•  questioni etiche relative all osservazione naturalistica: bisogna
avere il consenso informato, cioè i partecipanti devono conoscere la
natura della ricerca e acconsentire a partecipare.
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
3. L inchiesta: è una particolare forma di raccolta «guidata» dei
dati, in essa le risposte vengono sollecitate mediante stimoli scritti cui
le persone devono rispondere. L inchiesta è una tecnica che ha lo
scopo di conoscere opinioni, atteggiamenti, comportamenti, stili di
vita di una data popolazione.
Essa consiste nel porre un insieme ordinato di domande (attraverso
l intervista diretta, l intervista telefonica, ecc.) relative all argomento
in esame ad un campione rappresentativo della popolazione.
Inchiesta longitudinale: sono inchieste che vengono effettuate in
periodi di tempo lunghi. Lo scopo dell inchiesta longitudinale è
verificare se avvengono dei cambiamenti della variabile di interesse
nel campione in esame. In questo caso si intervista ripetutamente lo
stesso campione di soggetti.
Inchiesta trasversale: sono inchieste che hanno lo stesso fine
dell inchiesta longitudinale, l unica differenza tra le due è che in
quest ultima si prendono in considerazione gruppi diversi di soggetti.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
4. Studi longitudinali e trasversali: entrambi hanno lo scopo di
analizzare cambiamenti che avvengono con il trascorrere del tempo.
Nello studio longitudinale (studio di panel) si seleziona un gruppo
di individui che viene poi analizzato ad intervalli di tempo regolari;
nello studio trasversale (studio di trend) si selezionano più gruppi,
con diversi livelli d età, in cui si analizzano i cambiamenti della stessa
caratteristica.
Gli studi longitudinali presentano alcuni limiti: un primo limite
consiste nel possibile abbandono dei soggetti, un secondo limite è
rappresentato dal fatto che nel tempo qualcosa può interferire con la
ricerca stessa, modificandone i risultati.
Gli studi trasversali hanno il limite dell effetto della coorte di età;
infatti questi studi analizzando gruppi di individui di età diversa, che
hanno avuto esperienze diverse, forniscono dati che spesso non sono
confrontabili tra loro.
I metodi descrittivi
metodi non sperimentali
5. Lo studio di casi singoli: è un caso particolare di ricerca
longitudinale di uno studio intensivo e prolungato nel tempo di un
singolo caso. E una metodologia di ricerca che consiste
nell analizzare, in maniera intensiva, il comportamento di una singola
persona.
Gli studi sui casi singoli vengono utilizzati quando il caso da studiare è
raro o unico e hanno il vantaggio di fornire una descrizione profonda
ed accurata del caso in esame. Il loro limite consiste proprio nell
l eccezionalità del caso, sul fatto, dunque, che i risultati che si
ottengono sono difficilmente generalizzabili.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I Quasi-esperimenti
Nei quasi-esperimenti chi conduce la ricerca non ha un controllo
completo di tutte le variabili. Nei quasi-esperimenti non è possibile
assegnare casualmente i soggetti alle varie condizioni sperimentali,
ma solo selezionarli in base a raggruppamenti già esistenti.
I quasi-esperimenti sono anche chiamati «ex post facto» (dopo il
fatto), perché la ricerca avviene dopo che i gruppi si sono formati in
base a dei criteri che non è stato il ricercatore a decidere.
I Quasi-esperimenti
1. Disegni con gruppo di controllo non equivalente
Si ricorre a questo disegno quando non è possibile avere a
disposizione due gruppi di soggetti equivalenti, perché è difficile
trovare un gruppo di controllo realmente equivalente al gruppo
sperimentale.
In questi disegni, dal momento che manca l assegnazione casuale dei
soggetti, per verificare l equivalenza dei gruppi è necessario formare
il gruppo di controllo facendo in modo che sia più simile possibile al
gruppo sperimentale.
Disegno con gruppo di controllo non equivalente
Pre-Test
Trattamento
Gruppo A
Si
Si
Gruppo B
Si
No
Post-Test
Si
Si
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I Quasi-esperimenti
Alcuni esempi di possibili risultati:
Gruppo sperimentale
Gruppo di controllo
I Quasi-esperimenti
2. Disegni con regressione discontinua
Ci sono casi in cui è il ricercatore a voler valutare l effetto del
trattamento su due gruppi già diversi in partenza. Il presupposto dei
disegni con regressione discontinua è che vi sia una correlazione fra i
risultati precedenti e quelli successivi al trattamento.
Si rileva una variabile in un gruppo di soggetti (per esempio l ansia)
(prima rilevazione).
Successivamente si creano due gruppi: il primo (gruppo
sperimentale) costituito dai soggetti che hanno riportato un punteggio
alto; il secondo (gruppo di controllo) costituito dai soggetti che hanno
riportato un punteggio medio-basso.
Sottoponiamo il gruppo sperimentale ad un trattamento e al termine
della quale, rileviamo nuovamente la variabile nei due gruppi.
Il presupposto è che vi sia una correlazione tra i valori della variabile
tra la prima e la seconda rilevazione per tutti i soggetti.
A questo punto si calcola la retta di regressione relativa al livello della
variabile sia per i soggetti del gruppo di controllo che sperimentale.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I Quasi-esperimenti
Seconda rilevazione
Seconda rilevazione
Alcuni esempi di possibili risultati:
Gruppo di
controllo
Gruppo
sperimentale
Prima rilevazione
Gruppo di
controllo
Gruppo
sperimentale
Prima rilevazione
I Quasi-esperimenti
3. Disegni senza gruppo di controllo e serie temporale
Si tratta di un disegno con un solo gruppo, in cui si rileva la variabile
dipendente (Y) più volte sia prima che dopo il trattamento (X)
Disegno a serie temporale interrotta
Prima serie
Trattamento
di rilevazione
Gruppo
Y1 Y 2 Y 3 Y 4 Y 5
X
Seconda serie
di rilevazione
Y6 Y7 Y8 Y9 …Yn
Linea di base
(base-line)
Lo scopo delle rilevazioni ripetute è quello di aumentare la validità
interna del disegno, considerando la tendenza dei dati, piuttosto che
la loro media. La tendenza dei dati prima del trattamento viene
definita linea base (base-line) e utilizzata come punto di paragone
fisso con cui confrontare i dati dopo il trattamento.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I Quasi-esperimenti
Prima del trattamento, la linea di base dovrebbe essere piatta e
stabile, mentre dopo il trattamento dovrebbe, bruscamente o
gradualmente, cambiare di livello. Alcuni esempi:
I Quasi-esperimenti
4. Disegni con serie temporale e gruppo di controllo
Si tratta di un disegno con due gruppi (controllo e sperimentale), in
cui si rileva la variabile dipendente (Y) più volte sia prima che dopo il
trattamento (X) per entrambi i gruppi e li si confrontano
Disegno a serie temporale interrotta
Prima serie di
rilevazione
(Linea di base)
Gruppo A
Gruppo B
Y1 Y 2 Y 3
Y1 Y2 Y3
Y4
Y4
Y5
Y5
Seconda serie
di rilevazione
Trattamento
Si
No
Y6
Y6
Y7
Y7
Y8
Y8
Y9
Y9
…Yn
…Yn
Con questo tipo di disegno è possibile verificare gli effetti del
trattamento sia all interno dello stesso gruppo, confrontando le
rilevazioni effettuate nel gruppo sperimentale prima e dopo il
trattamento, sia tra i gruppi, confrontando le rilevazioni del gruppo
sperimentale e di quello di controllo successive al trattamento.
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© Metodologia della ricerca in psicologia
clinica - Dott. Luca Filipponi
I Quasi-esperimenti
Serie temporali interrotte con variabili dipendenti non equivalenti: prevede
l uso di più variabili dipendenti alcune delle quali si ipotizzano siano influenzate
dal trattamento e altre si ipotizzano non dipendenti. Le serie così ottenute
possono evidenziare delle modificazioni per la variabile bersaglio e non per le
altre variabili.
Serie temporali interrotte con sottrazione del trattamento: prevede la
somministrazione e la sottrazione di un trattamento in una serie temporale. Può
essere considerato come il risultato di due serie temporali interrotte, la prima
serie è interrotta all inizio del trattamento la seconda serie è interrotta alla
sottrazione del trattamento.
Serie temporali interrotte con inversione del trattamento: si usano due
gruppi di soggetti non equivalenti, ai quali viene somministrato il trattamento in
tempi diversi. In questo modo ogni gruppo può essere considerato il controllo
dell altro.
I Quasi-esperimenti
5. Disegni con trattamenti ripetuti
Si tratta di un disegno con un solo gruppo, in cui il trattamento viene
somministrato più volte.
Disegno con trattamento ripetuto
Gruppo
R-Pre1
Trattamento
Y1 … Y5
X
R-Post1
Interruzione
Trattamento
Y6 … Y10
R-Pre: Rilevazione prima del
trattamento
R-Post: Rilevazione dopo il trattamento
R-Pre1
Trattamento
R-Post1
X
Y16 …Y20
Y11 … Y15
Possibili risultati (desiderabile) di una ricerca
condotta con disegno con trattamenti ripetuti
I cambiamenti riscontrati tra R-Pre1 e
R-Post1 dovrebbero andare nella stessa
direzione dei cambiamenti riscontrati
tra R-Pre2 e R-Post2
R-Pre1
R-Post1
R-Pre2
R-Post2
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I Quasi-esperimenti
6. Disegni a «base-line»
Questo tipo di disegno viene molto usato nelle ricerche sui casi
singoli, o su gruppi molto piccoli.
Il disegno prevede una prima fase in cui si rilevano i dati relativi alla
variabile in esame senza che venga intrapreso l intervento su questa
variabile (fase detta base-line); una seconda fase di intervento in cui
la rilevazione dei dati continua mentre si attua il trattamento; un
secondo base-line interrompendo per un periodo il trattamento, per
verificare se la variabile torna a livello di base iniziale, e così via.
Le fasi di trattamento possono essere più di una allo scopo di
confrontare tra loro due diversi tipi di trattamento.
Ulteriori base-line si effettuano al termine delle fasi di trattamento, e
nel follow-up a distanza di tempo.
Si possono programmare disegni a «base-line» sovrapposti (due
prestazioni diverse e trattate separatamente vengono confrontate tra
loro nella stessa analisi) o multipli (più base-line vengono
sovrapposti in un unica sperimentazione).
I Quasi-esperimenti
Un esempio di un disegno a base-line:
1° base-line
Trattamento
2° base-line
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I Quasi-esperimenti
7. La metanalisi
La metanalisi è un tipo di ricerca che sintetizza gli studi
precedentemente effettuati su un certo argomento, analizzandone
cumulativamente i risultati quantitativi, valutandone l effetto medio,
e poi esaminando l influenza di fattori «moderatori» o predittivi
che influenzano la variazione degli effetti ottenuti nei diversi studi.
La metanalisi può essere definita come una metodologia che consente
di sintetizzare e confrontare, in maniera sistematica, i risultati
ottenuti da più studi, al fine di avere una valutazione complessiva
degli studi che hanno verificato una determinata ipotesi.
La metanalisi può essere usata per cumulare effetti ottenuti in studi
con soggetti singoli, al fine di generalizzare risultati che altrimenti
rimarrebbero limitati nel ristretto ambito costituito dai soggetti in
esame.
La metanalisi può essere condotta su vari studi programmati dello
stesso autore o da una stessa équipe, al fine di convalidare il modello
teorico di interesse.
I Pre-esperimenti
I disegni pre-sperimentali non prevedono l assegnazione casuale dei
soggetti alle condizioni.
•  Pre e post-test con gruppo di controllo non equivalente
•  Solo post-test con gruppo di controllo non equivalente
•  Pre e post-test senza gruppo di controllo
•  Solo post-test senza gruppo di controllo
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I Pre-esperimenti
Pre e post-test con gruppo di controllo non equivalente: prevede un
gruppo sperimentale sottoposto al trattamento e un gruppo di controllo escluso
dalla sperimentazione. Non potendo assumere l equivalenza tra i due gruppi
una eventuale differenza rilevata ai rispettivi pre-test e post-test non può
essere attribuita con sicurezza al trattamento.
Solo post-test con gruppo di controllo non equivalente: lo sperimentatore
somministra solo due post-test dopo aver applicato solo al gruppo sperimentale
il trattamento.
Pre-test e post-test senza gruppo di controllo: prevede solo un gruppo
sperimentale al quale si propone un trattamento educativo e una verifica finale.
Solo pre-test senza gruppo di controllo: prevede un solo gruppo sottoposto
solo al post-test.
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Si intende l insieme delle osservazioni sui soggetti effettuate a distanza di
tempo dalla fine del trattamento. I dati ottenuti possono fornire delle
informazioni per misurare il successo del trattamento. Inoltre è possibile
rilevare se i miglioramenti ottenuti con la terapia sono mantenuti anche a
distanza di tempo.
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Il rifiuto da parte di alcuni soggetti di partecipare ad una o più fasi della ricerca
o al suo completo abbandono. Questo comporta non solo un aumento dei costi
e della durata della ricerca ma può minacciarne la validità.
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I Pre-esperimenti
Gli esperimenti su caso singolo sono una serie di trattamenti somministrati
ad un singolo soggetto, questi sono effettuati in una sequenza pianificata
prima dell inizio dell esperimento. L effetto di ciascun trattamento è
determinato comparando i progressi in relazione a ciascuno di essi.
Lo studio del caso singolo è un caso particolare di ricerca longitudinale di uno
studio intensivo e prolungato nel tempo di un singolo caso. E una metodologia
di ricerca che consiste nell analizzare, in maniera intensiva, il comportamento
di una singola persona.
Gli studi sui casi singoli vengono utilizzati quando il caso da studiare è raro o
unico e hanno il vantaggio di fornire una descrizione profonda ed accurata del
caso in esame. Però il limite consiste, proprio per l eccezionalità del caso, sul
fatto che i risultati che si ottengono sono difficilmente generalizzabili.
La caratteristica principale dello studio di casi singoli è che si esaminano
singoli esempi o meglio casi di un fenomeno.
I Pre-esperimenti
Spesso si hanno validi motivi pratici ed etici che ci impediscono di considerare
un gruppo di soggetti (campione rappresentativo) negli esperimenti.
A volte l esperimento ha scarsa significatività clinica anche se ha grossa
significatività statistica.
Ogni volta che si considera una media dei dati per molti soggetti v è la
possibilità che il quadro generale dia una rappresentazione distorta del
comportamento dei singoli individui.
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