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metodi analitici elettrochimici
METODI ANALITICI ELETTROCHIMICI LA CELLA VOLTAICA Un immerso in una soluzione contenente i suoi ioni genera con la stessa soluzione una differenza di potenziale a causa della tendenza che hanno gli atomi del metallo a passare in soluzione liberando elettroni. Un tale sistema chimico costituisce una semicella in cui il metallo immerso in soluzione costituisce l’elettrodo LA CELLA VOLTAICA LA CELLA VOLTAICA In una semicella avviene la reazione M0 = M+n + ne A causa del passaggio di ioni positivi in soluzione l’elettrodo si carica negativamente e viene detto anodo o polo negativo La reazione è reversibile e quando si svolge nel senso opposto gli ioni metallici dalla soluzione tendono ad acquisire elettroni e depositarsi sull’elettrodo che in questo caso viene denominato catodo o polo positivo M+n + ne = M0 LA CELLA VOLTAICA Non è possibile misurare la differenza di potenziale tra il metallo e la soluzione nell’ambito di una singola semicella. Quando si congiungono due semicelle tramite un conduttore però le differenze di potenziale generate dalle due singole semicelle si combinano e si ottiene una cella completa, la cui differenza di potenziale si manifesta sotto forma di corrente elettrica che fluisce lungo il circuito e misurata tramite un galvanometro LA CELLA VOLTAICA LA CELLA VOLTAICA Le diverse specie ioniche hanno differente affinità per gli elettroni e questo è verificato in base al valore del potenziale standard E0 della semicoppia redox. Poiche non è possibile misurare la ddp tra un metallo e la soluzione dei suoi ioni è necessario determinare il potenziale di ogni semicella per confronto con un’altra semicella di riferimento LA CELLA VOLTAICA 1)[H+] = 1M 2)pH2 = 1 atm 3)T = 298 °K (25 °C) E0 = 0 LA CELLA VOLTAICA LA CELLA VOLTAICA Se le concentrazioni delle specie che prendono parte alla reazione della cella non sono unitarie i potenziali delle 2 semicelle si calcolano mediante l’equazione di Nerst E = E0 + 0.059/n x log [Ox]/[Rid] LA CELLA VOLTAICA Nel caso in cui una delle due specie OX o Rid sia costituita da un elemento 0 valente si ha per convenzione [Ox] o [Rid] = 1 per cui l’equazione di Nerst si riduce a E = E0 + 0.059/n x log [M+n] ovvero E = E0 + 0.059/n x log 1/[M-n] LA CELLA VOLTAICA Per calcolare il potenziale di cella (Ec) occorre applicare una serie di regole convenzionali La cella si può schematicamente rappresentare scrivendo a sinistra l’elettrodo più positivo e per le varie specie chimiche presenti vanno indicate le concentrazioni (o le pressioni se si tratta di gas) LA CELLA VOLTAICA EC = Esinistra – E destra LA CELLA VOLTAICA La reazione che avviene nella cella va rappresentata mediante un’equazione in cui la specie di sinistra è nel suo stato di ossidazione più elevato in modo da presentare esattamente la reazione che avviene spontaneamente nella cella. Ad es. nella cella rame / zinco si ha Cu+2 + Zn = Cu + Zn+2 LA CELLA VOLTAICA Se l’Ec calcolato è positivo significa che la reazione procede così come scritto nella slide precedentee che quindi gli elttroni fluiscono nel circuito esternop da destra verso sinistra (nel caso della cella rame / zinco dall’anodo di zinco al catodo di rame) I TIPI DI SEMICELLE 1) SEMICELLE METALLO /IONE METALLICO Sono costituite da un metallo immerso in una soluzione contenente suoi ioni Cu I Cu+2 II Zn I Zn+2 II Cd I Cd+2 II I TIPI DI SEMICELLE 2) SEMICELLE AD ELETTRODO INERTE IN CONTATTO CON IONI DI UN ALTRO ELEMENTO IN DIVERSI STATI DI OSSIDAZIONE Pt I Fe+2 Fe+3 II L’elettrolita contiene sia ioni ferrosi che ferrici, mentre l’elettrodo è formato da un metallo inerte che agisce da semplice veicolo degli elettroni. Il potenziale della semicella dipende dalle concentrazioni delle 2 specie ioniche I TIPI DI SEMICELLE 3) SEMICELLE A GAS E IONI Ne è un esempio la semicella ad idrogeno dove l’ìelettrodo di Pt svolge le stesse funzioni della tipologia di semicella vista in precedenza. Il potenziale si genera tra H2 gassoso e gli ioni H+ in soluzione SEMICELLE DI RIFERIMENTO Per misurare il potenziale di una semicella è necessario accoppiarla ad una seconda semicella e misurare il potenziale della cella così costruita. La seconda semicella funge da riferimento (es semicella ad idrogeno in cui E0 = 0) SEMICELLE DI RIFERIMENTO Oltre all’elettrodo ad idrogeno si usano altre semicelle di riferimento. Ne è un esempio l’elettrodo a calomelano ELETTRODO A CALOMELANO Hg2Cl2 + 2e = 2Hg + 2 ClE = E0 + 0.059/n x log 1/[Cl-]2 Hg2Cl2 e Hg sono solidi/liquidi puri a concentrazione unitaria mentre n = 2 Con KCl saturo il valore di E = 0.246 V ELETTRODO A CLORURO DI ARGENTO AgCl + e = Ag + ClCon KCl saturo il valore di E = 0.222 V METODI ELETTROANALITICI 1) POTENZIOMETRIA: misura del potenziale di una semicella da cui si risale alla concentrazione dei componenti la soluzione contenuta nella stessa per mezzo dell’equazione di Nerst 2) ELETTRODEPOSIZIONE: un elemento metallico presente come ione in soluzione viene fatto depositare sull’elettrodo e determinato mediante pesata 3) COULOMBOMETRIA: misura della quantità di elettricità necessaria per ridurre o ossidare un elettrolita presente in soluzione considerando che per 1 g equiv. di elettrolita occorre 1 F di elettricità METODI ELETTROANALITICI 4) CONDUTTOMETRIA: applicando un determinato potenziale a 2 elettrodi immersi nella soluzione in esame si provoca il flusso di una corrente la cui intensità dipende dalla conduttività della soluzione, la quale a sua volta dipende da natura e concentrazione degli elettroliti disciolti. Pertanto misurando la conduttività è possibile risalire alla concentrazione della soluzione 5) POLAROGRAFIA: si basa sull’applicazione di un piccolo potenziale a due elettrodi immersi nella soluzione in esame; a differenza delle tecniche di conduttimetria questo potenziale viene gradualmente aumentato e lew variazioni di intensità di corrente dipendono dalla concentrazione degli ioni in soluzione POTENZIOMETRIA Si basa sulla misura del potenziale di una cella voltaica. Connettendo una semicella contenente la soluzione campione con una standard di riferimento si ha Ec = Ecampione – Eriferimento oppure Ec = Eriferimento - Ecampione POTENZIOMETRIA B = batteria esterna R = resistenza viariabile P = filo calibro G = galvanometro W = semicella di riferimento C = semicella APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Determinazione diretta della concentrazione di uno ione metallico Si voglia determinare la [Ag+] in una data soluzione. A tale scopo si costrusice una cella connettendo una semicella Ag I Ag+ contenente la soluzione in esame con un elettrodo di riferimento a calomelano saturo Ag I Ag+ II KCl (sat.), Hg2Cl2 I Hg APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Ag I Ag+ II KCl (sat.), Hg2Cl2 I Hg E0Ag = 0.799 V E0Hg = 0.246 Il potenziale della cella sarà dato da EC = EAg – EHg Il potenziale della semicoppia Ag/Ag+ sarà dato dall’equazione di Nerst EAg = E0Ag + 0.059 x log[Ag+] APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Ag I Ag+ II KCl (sat.), Hg2Cl2 I Hg E0Ag = 0.799 V E0Hg = 0.246 EC = E0Ag + 0.059 x log[Ag+] – EHg ovvero log[Ag+] = EC – E0Ag + EHg/0.059 log[Ag+] = EC – 0.799 + 0.246/0.059 La misura potenziometrica di Ec pertanto permette di risalire a [Ag+] TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE Determinazione del punto di equivalenza Ipotizziamo di voler titolare una soluzione di Ag+ con una soluzione di NaCl 0.1 M. La reazione è Ag+ + Cl- = AgCl Al punto di equivalenza [Ag+] = [Cl-]. Dal valore di Kps si ricava che [Ag+] = 10-5 M Colleghiamo ora una semicella Ag I Ag+ ad una semicella di riferimento a calomelano (E0 = 0.246 V) TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE Determinazione del punto di equivalenza EAg = E0Ag + 0.059 x log[Ag+] Al punto di equivalenza EAg = 0.799 + 0.059 x log10-5 = 0.504 V Il potenziale della cella completa al p.e. Ec = EAg –EHg = 0.504 – 0.246 = 0.258 V TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE Determinazione del punto di equivalenza TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE Determinazione del punto di equivalenza APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA ELETTRODI IONE-SELETTIVI A) ELETTRODI A VETRO SENSIBILI SELETTIVAMENTE ALLO IONE H+ Quando due soluzione acide a differente pH vengono separate da una sottile membrana di vetro tra le due facce della stessa membrana si genera una differenza di potenziale. Praticamente si realizza una semicella a idrogeno sensibile selettivamente allo ione H+ APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA ELETTRODO A VETRO APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA ELETTRODO A VETRO APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA ELETTRODI IONE-SELETTIVI B) ELETTRODI A VETRO SENSIBILI SELETTIVAMENTE A CATIONI DIVERSI DA H+ La selettività di un elettrodo a vetro dipende dalla composizione chimica del vetro stesso. Ad esempio un vetro contenente Na2O (11%), Al2O3 (18%) e SiO2 (71%) presenta un’elevata selettività verso lo ione Na+ e di circa 300 volte superiore allo ione K+ C) ELETTRODI SENSIBILI SELETTIVAMENTE AGLI ANIONI APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA ELETTRODI IONE-SELETTIVI D) ELETTRODI A MEMBRANA LIQUIDO-LIQUIDO Si basano sull’uso di scambiatori di ioni liquidi messi a contatto con la soluzione contenente la specie chimica da analizzare attraverso una membrana semipermeabile ad evitare che i due liquidi si mescolino. Elettrodi di questo tipo sono usati per determinare la durezza delle acque E) ELETTRODI A STATO SOLIDO Trattasi di elettrodi anione-selettivi costruiti utilizzando signoli cristalli solidi di una sale con aggiunta di piccole quantità di lantanidi (rilevazione degli alogenuri) APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA MISURA DEL pH Mediante un elettrodo a vetro H+-selettivo è possibile determinare il pH di una soluzione. A tale scopo questo elettrodo (elettrodo di misura) viene combinato a formare una cella con un elettrodo a calomelano che costituirà l’elettrodo di riferimento Hg I Hg2Cl2, KCl (sat.) II H+ I vetro APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA MISURA DEL pH APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA MISURA DEL pH Hg I Hg2Cl2, KCl (sat.) II H+ I vetro Ec = EHg – EH EH = E0H + 0.059 log [H+] Ec = EHg – E0H - 0.059 log [H+] -log [H+] = Ec – EHg + E0H /0.059 pH = Ec -0.246/ 0.059 APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA MISURA DEL pH La determinazione potenziometrica del pH permette di effettuare una titolazione acido-base senza l’uso di indicatori APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Determinazione del punto di equivalenza Metodo dei prolungamenti APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Determinazione del punto di equivalenza Metodo delle rette parallele APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Determinazione del punto di equivalenza Metodo della derivata prima APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Determinazione del punto di equivalenza Metodo della derivata seconda APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Titolazioni con elettrodo ione-selettivi E = E0 + 0.059/n log [M+n] Nel caso si debba determinare Na+ E = E0 + 0.059/n log [Na+] Bisogna però tenere presente che gli elettrodi sono solo selettivi ma non assolutamente specifici. Nel caso di Na+ l’elettrodo è 330 volte più sensibile rispetto a K+ APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Titolazioni con elettrodo ione-selettivi Fattore di selettività K = sensibilità a K+ / sensibilità a Na+ 3 x 10-3 Per ogni elettrodo ione-selettivo sono tabulati i rispettivi valori dei fattori di sensibilità APPLICAZIONI DELLA POTENZIOMETRIA Monografie FU CHINIDINA SOLFATO COMPRESSE Pesare non meno di 20 compresse e polverizzarle finemente. Ad una quantita di polvere, esattamente pesata e corrispondente a 200 mg circa di chinidina solfato, aggiungere 40 ml di anidride acetica R, scaldare a b.m. bollente per alcuni minuti, agitare di tanto in tanto e raffreddare. Filtrare, riprendendo quantitativamente con 2 porzioni da 20 ml ciascuna di anidride acetica R, titolare con acido perclorico 0,1 M Determinando potenziometricamente