ROADBOOK porto Orgogliosa dei suoi ponti sul fiume Douro e
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ROADBOOK porto Orgogliosa dei suoi ponti sul fiume Douro e
ROADBOOK porto la città sospesa testo Paolo Sormani fotografie Antonio Pedrosa 100 Riders Roadbook Orgogliosa dei suoi ponti sul fiume Douro e affezionata alle sue tradizioni plurisecolari, Porto è l’ingresso alla regione vinicola più antica al mondo. Vive il suo tempo con uno sguardo critico sulla modernità, incerta fra il passato rassicurante e le grandi incognite della crisi Buttati prima tu Sopra. Giovani studenti preparano gli esami al Tea Shop di rua Bombarda. A destra. I ragazzi si tuffano nel Douro dal ponte Maria Pia, costruito nel 1877 di fronte alla città vecchia su progetto di Gustave Eiffel. Ai confini dell’Europa L a vetrina è minuscola e affollata di gommini. Gommini grandi, gommini piccoli. E poi lampadine, gancetti, aggeggi e aggeggini con il cartellino del prezzo segnato a biro. I ferramenta resistono ancora nella rua do Almada, la strada del centro di Porto dove difendono le loro vecchie insegne dall’apertura dei bar pretenziosi e alla moda. Per ogni negozietto aperto ce n’è accanto uno sbarrato e un altro chissà, perché soldi ne girano pochi in questa città che è uno scherzo del tempo, da quanto ricorda la provincia italiana di 30, 40 anni fa. Così vive Porto. In un presente sospeso fra il fiume Douro e le incerte prospettive dell’oceano. Fra le rassicuranti abitudini di una regione ai margini dell’Europa e la modernità incombente. Una numero due: operosa, ma senza il carisma di Lisbona. Storica, senza essere monumentale. 102 Riders Roadbook Con poca vocazione turistica e una squadra di calcio da Champions League. Dove la gente lavora, si saluta mentre rientra a casa e la sera non esce volentieri. Ecco perché, fino a 15 anni fa, a Porto i turisti erano entità incomprensibili. Finché sono accadute diverse cose. Nel 1996 l’UNESCO ha riconosciuto patrimonio dell’umanità la Ribeira, la città vecchia a saliscendi con la sua architettura tra Barocco e Art déco, il ferro battuto e gli azulejos, le tipiche piastrelle a disegni blu che decorano e proteggono le facciate di case e chiese. Poi sono arrivati i brasiliani con le tasche gonfie di reais, per fare shopping col pretesto di riscoprire le origini portoghesi. E si è finalmente scoperto che il vino può essere un eccezionale volano del turismo internazionale di qualità. Porto catalizza un intero ecosistema che sembra creato per un unico scopo, la produzione del celebre vino fortificato che prende il nome dalla città. Per secoli le botti di Porto hanno navigato sul Douro dalle quintas, le tenute dell’alta valle, fino agli enormi magazzini di stoccaggio sulla riva di Vila Nova de Gaia, di fronte alla Ri- In senso orario. Parrucchieri di tendenza; in crociera sul Douro sotto il ponte di Eiffel; la bottega di Manel, cafezeiro del centro storico dal 1932. beira. La storia del vinho do Porto affonda le sue origini fino al Seicento. Come per lo Sherry e il Marsala, nacque grazie a un’intuizione dei mercanti inglesi. Ne esistono sette tipi fondamentali: il bianco, il ruby e il tawny, più disimpegnati; poi il tawny invecchiato fino a 40 anni, il Colheita, il Porto LBV (late bottled wine) e il Vintage, in assoluto il più pregiato. È una scienza da studiare degustando, anche con l’acqua tonica se fa troppo caldo, una delle rare innovazioni tollerate in città. La gente di Porto è riluttante al futuro, restia a staccarsi da un passato che l’ha cullata senza sussulti. Mantiene uno sguardo critico sulle no- Tradizioni che contano Dall’alto. Una Vespa destrutturata al Museo Serralves di arte contemporanea; l’alte valle del Douro. dove si produce il Porto di qualità; fuochi artificiali illuminano la notte di San Joao. RIDERS MAP Nella valle del Douro La città è lo sbocco sull’Oceano Atlantico della più antica regione vinicola del mondo. Qui da tre secoli si fa una cosa sola: il Porto. DORMIRE Hotel Infante Sagres Praça D. Filipa de Lencastre 62, Porto. T +351 223398500 W hotelinfantesagres.pt Nonostante la discutibile intrusione della modernità nel recente restauro, nei corridoi si respira ancora l’aria di quando a Porto comandavano gli inglesi e i grandi industriali tessili. Doppie da 110 euro, colazione inclusa. Quinta da Pacheca Cambres, Lamego T +351 157324792 W quintadapacheca.com Passata Mesao Frio, la visita della valle del Douro può cominciare idealmente in questa che fu la prima tenuta a imbottigliare vino con il proprio marchio. Arredamento moderno in una cantina con tanta storia. Prezzi da 120 euro per la doppia con colazione. ➊ Hotel Bessa Senhora do Carmo Covas do Douro. T +351 254730430 W quintanova.com Ospitalità di alta qualità in una tenuta isolata e con una vista incantevole sul Douro. Per nascondersi, o per il fine settimana con la donna della vostra vita. Doppia da 126 euro. Rua Doutor Marques de Carvalho 111, Porto. T +351 226050000 W bessahotel.com Quattro stelle nel quartiere Boavista con un ottimo rapporto qualità prezzo. Doppia da 60 euro colazione inclusa. vità, anche se poi vi si abitua in fretta, ma intanto resta come indecisa fra un presente di crisi generale e il futuro che ancora non si sa cosa sarà. Depressa? Non proprio. Il luogo comune del portoghese triste svapora nell’allegria conviviale delle tascas, le trattorie dove le persone e le classi sociali si mischiano volentieri davanti a un piatto di antipasti unti e un bicchiere di vino. Un altro antidoto alla crisi sono i cinquantini due tempi anni Settanta e Ottanta, il Portogallo autarchico pre Unione Europea. Si chiamano Macal, Casal Boss, V5, Florett, SIS Sachs e Famel, le mini cafe racer recuperate dall’oblio e restaurate dai giovani. Belli e a buon mercato, in qualche modo i cinquantini conservano l’identità nazionale. Dal 2008, Paulo Mesquita li fa correre ogni ultimo weekend di luglio nella Xassos Urban Cup. Ovvero tre ore di endurance per rottami (xassos) sul circuito stradale di un villaggo del Douro, Vila de Fontes. In questa folle via di mezzo fra il TT e le Wacky Races si rischiano i gomiti fra gli spigoli delle case, con contorno di tinozze di vino rosso e feste notturne. E chiamali tristi i tripeiros (mangiatrippa, il soprannome dei portuensi) mentre si sventolano i fiori d’aglio in faccia e si tirano delle gran martellate (di plastica) in testa nel giorno di San Joao, il patrono di Porto. La sera, i palloncini aerostatici con il lumino votivo si levano dalla spiaggia e dai ponti per ascendere al cielo stellato. È la poesia di una città che, intorno al vino, continua a preservare ciò che più ama. L’Europa può sempre aspettare. 104 Riders Roadbook ➋ Quinta Nova Nossa MANGIARE Book M. Rua de Aviz 10, Porto T +351 917953387 W restaurante-book.com A Porto poco si crea, ma nulla si distrugge davvero. Questo ristorante del centro è stato ricavato da una cartolibreria. I libri ci sono ancora. Menù da 40 euro a testa, vini esclusi. ➌ Tasca da Badalhoca Rua Dr. Alberto Macedo 437, Boavista, Porto. T +351 222618532 W tascas.pt Vicino al museo di Serralves, nel quartiere di Boavista c’è una delle più antiche tascas di Porto. ➊ ➋ ➌ ➍ A Badalhoca, la Zozzona, è il soprannome della proprietaria. Fate voi. Vinaccio rosso, tripes, bacalhau e ambiente da Gruppo TNT. Attenzione agli orari, chiude alle 20 . ➍ Rui Paula DOP Palacio das Artes, largo de S. Domingos 18, Porto T +351 222014 313 W ruipaula.com Questo chef portoghese è stato il primo a innovare la cucina tradizionale di Porto con inventiva e ingredienti scelti. I prezzi sono medio alti, la cantina è notevole. VEDERE E DEGUSTARE ➎ Ramos Pinto Av. Ramos Pinto 380, Gaia, Porto. T +351 223707000 W ramospinto.pt Se siete a Porto per il vino, questa è la cantina giusta. Ramos Pinto ne fu uno dei primi e più geniali produttori indipendenti. Livraria Lello Rua das Carmelitas 144, Porto. T +351 222002037 Gestita da Anterio Braga, questa libreria è stata definita la terza più bella del mondo. Una cattedrale gotica per bibliofili. Museu de Serralves Rua Dom João de Castro 210, Boavista, Porto. T +351 226156500 W serralves.pt Arte contemporanea e Déco convivono in un ➎ bellissimo parco all’italiana. ➏ Quinta do Panascal Valença do Douro T +351 223742800 W fonseca.pt/en/ visitors-centre In una valletta laterale del Douro, fra Régua e Pinhao, c’è una delle cantine più importanti della Fonseca Guimaraes, classificata A. Fermatevi per il tour guidato e la degustazione. COME ARRIVARE TAP Portugal predispone voli aerei dalle principali città italiane (Flytap.com). La Ribeira si visita a piedi, per la Valle del Douro meglio affittare un’auto. Per ogni informazione affidatevi al dettagliato sito Visitportoandnorth.travel. triumph tiger 800 Occorreva una turistica versatile e comoda per due, con la ripresa e la leggerezza che servono per cavarsela sia sui saliscendi lastricati della vecchia Porto, sia sulle stradine impervie intorno alla valle del Douro. La Tiger 800 si è confermata la moto giusta, con quel motore tre cilindri va dove vuole. Costa 9.700 euro, 10.200 con ABS. ➏ Roadbook Riders 105