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dora baltea - Regione Piemonte

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dora baltea - Regione Piemonte
PIANO DI TUTELA
DELLE ACQUE
(D.C.R. n. 117-10731 del 13 marzo 2007)
REV. 03
2007
AI32
AI33
VERBANIA
AI16
AI30
BIELLA
AI18
AI14
AI15
NOVARA
VERCELLI
AI13
AI12
AI17
TORINO
AI11
AI02
AI10
AI08 AI23
AI04
AI09
ASTI
AI03
AI01
ALESSANDRIA
AI20
AI29
AI24
AI25
AI05
AI06
AI07
CUNEO
AI22
AI26
AI21
AI19
AI27
AI28
AI31
SOTTOBACINO: DORA BALTEA (porzione piemontese) B MONOGRAFIE
B.1 AREE IDROGRAFICHE
AI15 – DORA BALTEA
Direzione Pianificazione Risorse Idriche
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
REGIONE PIEMONTE
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AREA IDROGRAFICA:
AI15. DORA BALTEA
SOTTOBACINO:
DORA BALTEA
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
1
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
1
AI 15 - DORA BALTEA
Sottobacini idrografici
Sottobacino idrografico
principale
Sottobacini idrografici
minori
DORA BALTEA
Codice PTA sezione
di chiusura
3027-7
BERSELLA
801-1
CHIUSELLA
1206-4
CHIUSSUMA
19-3
RENANCHIO
19-4
RIBES
1206-1
RIO QUASSE
1206-2
SAVENCA
803-1
Le sezioni di chiusura elencate, relative ai sottobacini minori, sono riportate in tavola 1.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
2
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
2
AI 15 - DORA BALTEA
Individuazione dei corpi idrici e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione
dall’inquinamento e di risanamento
Corpi idrici superficiali significativi
Corsi d’acqua superficiali
DORA BALTEA (origine in Valle d'Aosta)
Laghi
VIVERONE, CANDIA, SIRIO (lago di rilevante interesse ambientale)
Corpi idrici superficiali potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
--Corpi idrici di rilevante interesse ambientale
CHIUSELLA
Corpi idrici a specifica destinazione
Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile
---
Acque di balneazione
Lago SIRIO, Lago CANDIA, Lago VIVERONE
Acque dolci destinate alla vita dei pesci
---
Acque con altre destinazioni d’uso definite dalla Regione (uso ricreativo e
sportivo)
---
Corpi idrici sotterranei significativi
Nel sistema idrogeologico superficiale di pianura è ricompresa interamente l'area idrogeologicamente separata identificata con il codice IV01 (Pianura
inframorenica d’Ivrea), corrispondente alla macroarea di riferimento MS4 - Anfiteatro morenico di Ivrea; subordinatamente, sono ricomprese parti delle aree
idrogeologicamente separate identificate con i codici VC03 (Pianura vercellese tra Marcova - spartiacque idrogeologico, Po e Dora Baltea) e TO01 (Pianura
torinese tra Dora Baltea, Po e Orco), corrispondenti alle macroaree di riferimento MS3 - Pianura Vercellese e MS5 - Pianura Canavese . Nel sistema
idrogeologico profondo di pianura sono ricomprese parti delle macroaree idrogeologiche di riferimento MP1 - Pianura Novarese, Biellese e Vercellese e MP2 Pianura Torinese Settentrionale.
Parte del territorio del bacino comprende aree montuose esterne al sistema idrogeologico di pianura.
Corpi idrici sotterranei potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
Non sono identificati corpi idrici sotterranei potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
Aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento
Aree sensibili
5,97%
Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola
Percentuale LV1+LV2 sull’area
31,9%
Percentuale IV1 sull’area
0,1%
Zone vulnerabili da prodotti fitosanitari
Percentuale IV2 sull’area
3,9%
Percentuale IV3 sull’area
6,5%
Percentuale IV4 sull’area
Aree di ricarica della falda
Aree RISE
Aree ad elevata protezione
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
31,7%
alto carico
medio carico
Acque superficiali: fosforo da civile-industriale
0,0%
4,2%
Acque superficiali: azoto da civile-industriale
0,0%
4,2%
Acque superficiali: fosforo da agrozootecnico
0,0%
2,1%
Aree di intervento del PsE
Acque superficiali: azoto da agrozootecnico
0,0%
6,1%
Acque sotterranee: azoto da agrozootecnico
0,9%
6,6%
Settore di piana intramorenica
Non presenti
---
3
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
3
Caratterizzazione dell’area idrografica e relativi corpi idrici
3.1
Caratteristiche generali
3.1.1
Inquadramento amministrativo
3.1.2
Sottobacino principale
Province
N° comuni
DORA BALTEA
BIELLA, TORINO, VERCELLI
92
Inquadramento organizzativo
Sottobacino principale
DORA BALTEA
3.1.3
ATO
ARPA
Biella,Grugliasco
Ivrea,Vercelli
ATO2, ATO3
Comunità Montane/Aree Omogenee
ASL
7/9/11/12
1 AO IVREA,2 AO RIVAROLO,3 AO CHIVASSO,CM
DORA BALTEA CANAVESANA,CM VAL
CHIUSELLA,CM VALLE SACRA,OA BIELLESE 3,OA
VERCELLESE 4,OA VERCELLESE 5
Caratterizzazione fisiografica
Sottobacino idrografico principale
Sottobacino
Codice sezione PTA
Superficie
Perimetro
totale
2
DORA BALTEA CONFL.PO
3027-7
[km ]
[km]
3.891
408
Quota (m s.m.)
Orientamento
prevalente
SE
pendenza media
max
min
media
[%]
4.750
154
1.871
45,1
Sottobacini idrografici
Sottobacino
Codice sezione PTA
Superficie
Perimetro
totale
2
Quota (m s.m.)
Orientamento
prevalente
pendenza media
max
min
media
[%]
[km ]
[km]
19-1
3.300
306
SE
4.750
264
2.099
49,7
DORA BALTEA A IVREA
3027-2
3.398
334
SE
4.750
221
2.058
49,1
DORA BALTEA A STRAMBINO
3027-3
3.653
347
SE
4.750
213
1.976
47,6
DORA BALTEA A SALUGGIA
3027-5
3.886
401
SE
4.750
163
1.873
45,1
CHIUSELLA A COLLERETTO G.
1206-3
152
63
SE
2.808
254
1.300
42,7
CHIUSELLA A STRAMBINO
1206-4
213
83
SE
2.808
221
1.019
32,7
DORA BALTEA A SETTIMO
VITTONE
3.1.4
Caratterizzazione climatica/meteorologica
Afflusso medio annuo
Temperatura media
annua
Evapotraspirazione
potenziale media
annua
DORA BALTEA CONFL.PO
[mm]
971
[°C]
4
[mm]
251
DORA BALTEA A SETTIMO VITTONE
945
2
DORA BALTEA A IVREA
951
2
DORA BALTEA A STRAMBINO
973
3
223
DORA BALTEA A SALUGGIA
971
4
250
CHIUSELLA A COLLERETTO G.
1.369
7
436
CHIUSELLA A STRAMBINO
1.305
9
521
Sottobacino
Sottobacino principale
Sottobacini minori
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
4
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
3.1.5
AI 15 - DORA BALTEA
Caratterizzazione geologica
La porzione di bacino montano è impostata nella serie di rocce metamorfiche pertinenti alla Zona Sesia-Lanzo, con intrusioni di plutoniti oligoceniche e
separate da importanti linee tettoniche dalle rocce della Zona di Ivrea. Il vasto anfiteatro morenico della Dora Baltea racchiude i depositi wurmiani con
formazione di bacini lacustri e locali zone torbose.
3.1.6
Caratterizzazione geomorfologica
La porzione di bacino montano si connota per la presenza di solchi vallivi di modellamento glaciale, fortemente ripresi dall’erosione fluviale, con numerose valli
laterali sospese. Le forme di circo sono numerose nei settori di testata dei tributari. Presenza di tratti di fondovalle fortemente sovralluvionati, per effetto di
fenomeni di violenta attività torrentizia lungo i tributari, con riattivazione di settori di conoide. Presenza di diffusi accumuli gravitativi di varie dimensioni. Nel
settore inferiore del bacino si estende il vasto anfiteatro morenico della Dora Baltea, con formazione di bacini lacustri nella piana intramorenica.
3.1.7
Caratteristiche socio-economiche
Il sottobacino della Dora Baltea comprende 61 comuni. La popolazione residente complessiva dell’area è pari a 92.963 abitanti (Censimento ISTAT – 2001),
con una media densità abitativa (156 ab/km2) per i 595 km2 di superficie.
La zona è prevalentemente collinare pianeggiante, con un’altitudine media dei comuni di 372 m slm.
L’area è caratterizzata da una certa diminuzione demografica ed è ragionevole assumere - in accordo con le previsioni regionali dell’IRES - che tale
decremento della popolazione residente proseguirà.
Il numero delle seconde case (7.610), ma soprattutto le presenze alberghiere (100.256) indicano un settore turistico ben sviluppato grazie anche alla presenza
di alcuni siti paesaggistici gestiti dalla Comunità Montana Dora Baltea Canevesana.
L’area ha una debole vocazione agricola poiché solo una ridotta percentuale della superficie del sottobacino risulta irrigata, soprattutto a scorrimento
superficiale ed infiltrazione laterale. Il 63% della superficie irrigua è coltivata a riso.
Per quanto riguarda l’allevamento, si nota una discreta presenza di bovini, suini ed ovini, e gli allevamenti di avicoli risultano numericamente significativi.
Una certa vocazione industriale della zona si evince dall’esistenza di due distretti industriali:
- Distretto industriale di Rivarolo Pont Canavese, specializzato nel settore metalmeccanico;
- Distretto industriale Livorno Ferraris Santhié, specializzato nel settore metalmeccanico.
Si segnalano numerosi addetti anche nei settori che fabbricano macchine ed apparecchi meccanici, macchine per ufficio, elaboratori (zona di Ivrea). Si segnala inoltre, in zona,
Ai fini del servizio idrico, l’area è contenuta negli ATO 2 e 3.
3.1.8
Uso del suolo
Classi di uso suolo
Superficie
[km2]
20,0
[%]
3,0
Zone industriali, commerciali e reti di comunicazione
3,6
0,5
Zone estrattive, discariche e cantieri
1,3
0,2
161,4
24,0
Colture permanenti
5,8
0,9
Prati stabili
10,4
1,5
Zone agricole eterogenee
170,7
25,4
Zone boscate
159,4
23,7
Zone caratterizzate da vegetazione arbustiva e/o erbacea
104,2
15,5
Zone aperte a vegetazione rada o assente
25,1
3,7
Zone umide
0,2
0,0
Zone urbanizzate
Seminativi (escluse le risaie)
Corsi d'acqua, canali e idrovie, Bacini d'acqua
Totale
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
9,6
1,4
671,7
100,0
5
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
3.1.9
AI 15 - DORA BALTEA
Caratterizzazione dell’ittiofauna
Il corso d’acqua è caratterizzato da buona qualità per il tutto il suo decorso nella parte piemontese ed è una zona a trota marmorata/temolo fino alla confluenza
con il Po. Il tratto più interessante è a valle di Ivrea, dove accanto a salmonidi e timallidi vivono comunità articolate di ciprinidi reofili. Molto interessante dal
punto di vista ittiofaunistici è il bacino del Chiusella, uno dei meno alterati della porzione occidentale del Po.
3.1.10
Aree soggette a vincoli
[km2]
% rispetto alla sup.
dell'area idrografica
Dissesti (frane e conoidi)
15,2
2,3%
Aree esondabili
1,6
0,2%
Aree in fascia A
39,8
5,9%
Aree in fascia B
44,5
6,6%
Aree individuate da PAI
Aree in fascia C
15,5
2,3%
110,1
16,3%
N° siti inquinati
(D.Lgs. 22/97)
N° miniere
N° impianti a rischio
di incidente rilevante
(D.Lgs. 334/99)
3
0
4
Aree naturali protette, SIC e ZPS
3.1.11
Altre incidenze antropiche da segnalare
N° cave attive
N° discariche
18
7
Aree inquinate
nazionali
(ex L. 426/98)
[km2]
0
Si segnala la presenza del comprensorio nucleare di Saluggia, dove sono presenti gli impianti ENEA- Eurex, Sorin e Deposito Avogadro S.r.l., la cui
regolamentazione è di competenza statale.
È attiva presso il sito, in aggiunta alla rete regionale di monitoraggio della radioattività ambientale, una rete sito-specifica di controllo dei radionuclidi gamma
emettitori di origine artificiale sulle diverse matrici ambientali, ivi comprese le acque sotterranee e le acque superficiali della Dora Baltea.
Lo scarico del comprensorio viene effettuato saltuariamente e previa verifica delle condizioni idrologiche del fiume più idonee. Inoltre l’applicazione degli
obblighi di rilascio del DMV è sufficiente alla diluizione degli stessi.
3.1.12
Comprensori irrigui
Superficie del
comprensorio irriguo
ricadente nell'area
idrografica
N°
comprens
orio
Denominazione
5
Canavese
[km2]
291,91
2
Pianura Vercellese - Baraggia
3
Angiono Foglietti
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
% Superficie
ricadente nell'area
idrografica rispetto
all'intero
comprensorio
Superficie del
comprensorio irriguo
rispetto alla superficie
totale dell'area
idrografica
[%]
[%]
29%
43,5
209,73
12%
31,2
13,3
20%
2,0
6
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
3.2
Caratteristiche dei corpi idrici superficiali
3.2.1
Corsi d’acqua significativi, di rilevante interesse ambientale e/o potenzialmente influenti su quelli significativi
3.2.1.1 Caratteristiche fisiche corsi d’acqua
Lunghezza asta
Pendenza media asta
Densità drenaggio
[km]
[%]
[km/km2]
DORA BALTEA A SETTIMO VITTONE
108
2,2
0,02
DORA BALTEA A IVREA
123
1,9
0,05
DORA BALTEA A STRAMBINO
133
1,8
0,18
DORA BALTEA A SALUGGIA
165
1,5
0,23
DORA BALTEA CONFL.PO
168
1,5
0,23
CHIUSELLA A COLLERETTO G.
31
5,8
2,3
CHIUSELLA A STRAMBINO
41
4,5
1,95
Corpo idrico
3.2.1.2 Caratteristiche del regime idrologico a livello di sottobacino idrografico minore
DMV
Portata
media
Deflusso
medio
annuo
Q10
Q91
Q182
Q274
Q355
[m3/s]
[m3/s]
[mm]
[m3/s]
[m3/s]
[m3/s]
[m3/s]
[m3/s]
DORA BALTEA A SETTIMO VITTONE
10,26
85,0
813
240,6
110,6
64,6
39,5
23,9
DORA BALTEA A IVREA
10,48
87,0
808
245,9
113,2
66,2
40,5
24,5
DORA BALTEA A STRAMBINO
11,24
93,7
809
263,6
122,0
71,5
43,9
26,5
DORA BALTEA A SALUGGIA
11,52
96,0
780
269,6
125,2
73,6
45,0
27,1
DORA BALTEA CONFL.PO
11,53
96,0
779
269,7
125,2
73,6
45,0
27,1
CHIUSELLA A COLLERETTO G.
0,70
5,1
1.052
17,0
6,4
3,3
2,0
1,2
CHIUSELLA A STRAMBINO
0,83
6,1
908
20,3
7,8
4,1
2,4
1,5
Corpo idrico
Corpo idrico
Regime idrologico (K = Qmens/Qmedia)
Kgen
Kfeb
Kmar
Kapr
Kmag
Kgiu
Klug
Kago
Kset
Kott
Knov
Kdic
DORA BALTEA A
SETTIMO VITTONE
0,40
0,34
0,45
0,80
1,90
2,57
1,78
1,11
0,90
0,77
0,59
0,42
DORA BALTEA A
IVREA
0,41
0,36
0,46
0,81
1,89
2,53
1,75
1,10
0,89
0,78
0,61
0,44
DORA BALTEA A
STRAMBINO
0,43
0,38
0,50
0,85
1,86
2,44
1,68
1,07
0,88
0,79
0,67
0,47
DORA BALTEA A
SALUGGIA
0,46
0,42
0,55
0,88
1,84
2,35
1,62
1,03
0,86
0,79
0,71
0,51
DORA BALTEA
CONFL.PO
0,46
0,42
0,55
0,88
1,84
2,35
1,62
1,03
0,86
0,79
0,71
0,51
CHIUSELLA A
COLLERETTO G.
0,54
0,55
0,72
1,14
1,65
1,68
1,12
0,85
0,91
1,01
1,13
0,70
CHIUSELLA A
STRAMBINO
0,64
0,66
0,87
1,25
1,57
1,41
0,93
0,74
0,84
1,01
1,26
0,82
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
7
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
3.2.2
AI 15 - DORA BALTEA
Canali principali
Denominazione
Monitoraggio
Codice ARPA
Corpo idrico naturale
alimentatore
Corpo idrico naturale
recettore
Tipo
utenza
Gestore
Portata
media di
concessione
Tipologia di
rivestimento
[m3/s]
Rinaturalizza
zione
[%]
CANALE CAVOUR
---
---
PO
Diramatore Vigevano
irr - idr_ind
COUTENZA AIOS
AIES
110
n.d.
n.d.
CANALE CHIVASSO
---
---
DORA BALTEA
n.d.
irr
CONSORZIO
IRRIGUO DI
CHIVASSO
2,27
n.d.
n.d.
CANALE DEL ROTTO
---
---
Canale De Pretis
n.d.
irr
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
CANALE DEPRETIS
X
721010
DORA BALTEA
ELVO
irr
COUTENZA AIOS
AIES
66
n.d.
n.d.
CANALE DI
VEROLENGO
---
---
DORA BALTEA
n.d.
irr
CONSORZIO DI
MIGLIORAMENTO
FONDIARIO DI
VEROLENGO
4
n.d.
n.d.
CANALE FARINI
---
---
DORA BALTEA
n.d.
irr
AIOS
70
n.d.
n.d.
ELEVATORE DI
CIGLIANO
---
---
Naviglio d'Ivrea
n.d.
irr
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
ELEVATORE DI
VILLAREGGIA
---
---
DORA BALTEA
n.d.
irr
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
NAVIGLIO DI IVREA
---
---
DORA BALTEA
n.d.
irr
COUTENZA AIOS
AIES
25
n.d.
n.d.
GORA DEI
MOLINI(ROGGIA
NATTA)
---
---
DORA BALTEA
n.d.
irr
CONSORZIO DI
MIGLIORAMENTO
FONDIARIO DI
VEROLENGO
4
n.d.
n.d.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
8
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Denominazione
Origine
Quota media
[m s.m. ]
Lunghezza
max [km]
Larghezza
max [km]
Area [km 2]
Volume [Mm 3]
Profondità
massima [m]
Classe
profondità
Perimetro
[km]
Indice di
sinuosità
Area
sottobacino
idrografico
[km2]
Laghi
Corpo idrico
signicativo
3.2.3
AI 15 - DORA BALTEA
VIVERONE O
D'AZEGLIO
X
INTERMORENICO
229
3,47
2,55
5,72326
125
50
III
13,06239
1,24
25,7
DI BERTIGNANO
---
INTERMORENICO
377
0,47
0,32
0,09463
n.d.
11
III
1,32965
1,13
0,6
DI CANDIA
X
INTERMORENICO
227
2,1
0,84
1,35
8,1
8
II
8,2019
1,33
7,5
D'ALICE
---
EROSIONE
GLACIALE
575
0,47
0,37
0,096
n.d.
11
III
1,21392
1,19
1,05
DI MEUGLIANO
---
INTERMORENICO
717
0,23
0,16
0,02946
n.d.
10,5
III
0,68595
1,09
0,18
NERO DI
BORGOFRANCO
---
EROSIONE
GLACIALE
299
0,51
0,31
0,10923
n.d.
27
III
1,43397
1,11
1,3
PISTONO
---
EROSIONE
GLACIALE
280
0,53
0,37
0,12097
n.d.
16
III
2,07193
1,58
2,8
SIRIO
X
EROSIONE
GLACIALE
266
0,9
0,45
0,29165
5,4
43,5
III
3,33372
1,7
1,4
CAMPAGNA
---
EROSIONE
GLACIALE
238
0,62
0,35
0,10966
n.d.
5
II
1,96313
1,59
4,1
S.MICHELE
---
EROSIONE
GLACIALE
239
0,45
0,4
0,06699
n.d.
18,5
III
1,19059
1,39
0,7
DI MAGLIONE
---
INTERMORENICO
251
0,36
0,14
0,0455
n.d.
1,8
I
0,93549
1,21
2,7
DI MONCRIVELLO
---
INTERMORENICO
263
0,37
0,09
0,0341
n.d.
2,2
II
0,86815
1,49
0,3
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
9
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
3.2.4
AI 15 - DORA BALTEA
Invasi
Denominazione
GURZIA
MAZZE'
Comune
VIDRACCO;
VISTRORIO
MAZZE
Corpo idrico alimentatore
CHIUSELLA
DORA BALTEA
Lunghezza max [km]
0,863
n.d.
Larghezza max [km]
0,262
n.d.
Area [km 2]
n.d.
n.d.
Volume massimo invasato [Μm3]
1,12
1,2
Quota media [m s.m.]
433
n.d.
Altezza sbarramento [m]
n.d.
8
Profondità media [m]
49,5
n.d.
III
n.d.
0,20753
n.d.
Indice di sinuosità
n.d.
n.d.
Area sottobacino idrografico sotteso [km2]
140
n.d.
Uso prevalente
n.d.
IDROELETTRICO
Altri usi
n.d.
n.d.
Gestore
n.d.
REG. PIEMONTE GEST. AUT. IMP.
DEMANIALI
Classe profondità
Perimetro [km]
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
10
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
3.3
AI 15 - DORA BALTEA
Caratteristiche dei corpi idrici sotterranei
Denominazione
Macroarea idrogeologica superficiale MS4 - Anfiteatro morenico di Ivrea (prevalente), MS3 Pianura Vercellese e MS5 - Pianura Canavese (subordinate). Macroaree idrogeologiche
profonde MP1 - Pianura Novarese - Biellese - Vercellese; MP2 - Pianura Torinese
Settentrionale. Parte del territorio del bacino piemontese della Dora Baltea comprende aree
esterne alla perimetrazione delle macroaree idrogeologiche omogenee.
Estensione (km2)
402,43
Provincia
Le macroaree idrogeologiche omogenee pertinenti al bacino interessano parte di territorio
compreso nelle province di Torino (in prevalenza), Biella e Vercelli (subordinatamente).
Sottobacino idrografico principale
Dora Baltea.
Tipologia di acquiferi
Settore centrale: acquifero intramorenico superficiale, nei depositi alluvionali e fluvioglaciali
interni all'anfiteatro morenico della Dora Baltea (costituito da lenti acquifere isolate tra loro,
generalmente sospese); settore meridionale: acquifero superficiale nei depositi alluvionali della
Dora Baltea. Presenza di acquiferi profondi continui nel settore meridionale, di estensione e
continuità non note nel settore intramorenico.
Modalità di alimentazione
Acquifero superficiale: ricarica meteorica, deflusso da zone pedemontane adiacenti e
fondovalle alluvionale della Dora Baltea. Acquiferi profondi alimentati dal flusso attraverso livelli
semipermeabili alla base dell’acquifero superficiale, ricarica meteorica, perdite dei corsi
d’acqua nelle zone di affioramento.
Flussi di scambio con macroaree idrogeologiche adiacenti
Flussi di scambio con il reticolo idrografico superficiale
Caratteristiche chimico-fisiche dei complessi idrogeologici
Ipotizzabili a livello di acquiferi profondi, dalla piana intramorenica verso le macroaree
superficiali MS3 e MS5 e le macroaree profonde MP1 e MP2.
Acquifero superficiale drenato dalla F. Dora Baltea e dal T.Chiusella; significativo interscambio
con il Lago di Viverone.
Generale prevalenza di facies idrochimiche carbonato-calciche.
Grado di sfruttamento
Basso tasso di prelievo complessivo da acque sotterranee; concentrazione di poli di prelievo
per uso idropotabile nel settore inferiore del bacino (C.na Giarrea - campo-pozzi idropotabile di
interesse regionale) e superiore (Acquedotto di Ivrea).
Spessore dell’acquifero superficiale
Mediamente inferiore a 25 metri a valle di Ivrea, superiore a monte; lo spessore dell'acquifero
superficiale non è definito in corrispondenza dei rilievi costituenti l'anfiteatro morenico, in
relazione alla scarsità di pozzi ivi terebrati.
Assetto piezometrico e soggiacenza
Panneggio piezometrico controllato dal generalizzato effetto drenante della Dora Baltea nei
confronti dell'acquifero superficiale, con falda subaffiorante nella regione fluviale,
progressivamente più profonda nella zona di raccordo tra piana intramorenica e rilievi morenici;
soggiacenza inferiore a 10 metri nel tratto vallivo a monte di Ivrea. Nel settore a valle
dell'anfiteatro morenico la soggiacenza decresce da oltre 40 metri sino ad avvicinarsi alla
superficie toopografica nella zona presso la confluenza con il F.Po.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
11
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
4
Reti di monitoraggio ambientale
4.1
Consistenza
Corpo idrico
AI 15 - DORA BALTEA
Numero stazioni
Corsi d’acqua naturali (monitoraggio manuale)
7
Corsi d’acqua naturali (monitoraggio automatico)
3
Laghi (monitoraggio ex D.Lgs. 152/99)
3
Canali
2
Acque sotterranee (monitoraggio manuale)
20
Acque sotterranee (monitoraggio automatico)
4
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
12
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
4.2
Stazioni di monitoraggio acque superficiali
4.2.1
Sezioni di monitoraggio chimico-fisico (cf) e biologico (b) sui corsi d’acqua naturali
4.2.2
Corso d’acqua
Comune
Località
Codice
ARPA
Tipologia
Anno inizio
osservazioni
CHIUSELLA
STRAMBINO
PONTE FRAZ. CERONE
033010
b/cf
1978
CHIUSELLA
COLLERETTO GIACOSA
CASA CERETTO
033018
b/cf
1994
CHIUSELLA
TRAVERSELLA
C.SE FONTAN
033035
b/cf
2000
DORA BALTEA
SETTIMO VITTONE
STRADA PER CESNOLA
039005
b/cf
1990
DORA BALTEA
IVREA
LAGHETTO G.S.R.O.
039010
b/cf
1978
DORA BALTEA
STRAMBINO
PONTE DI STRAMBINO
039020
b/cf
1978
DORA BALTEA
SALUGGIA
C.NA DELL’ALLEGRIA
039025
b/cf
1983
Sezioni di monitoraggio chimico-fisico (cf) e biologico (b) sui canali
Canale
Comune
Località
Codice
ARPA
Tipologia
Anno inizio
osservazioni
CANALE DE PRETIS
CARISIO
CONFLUENZA TORRENTE ELVO
721010
b/cf
2002
NAVILETTO DELLA MANDRIA
SALUSSOLA
MOLINO DEI BANDITI
804010
b/cf
2002
4.2.3
Stazioni di monitoraggio automatico quali-quantitativo sui corsi d’acqua
Corso d’acqua
Comune
Località
Codice
ARPA
Tipologia
Anno inizio
osservazioni
CHIUSELLA
PARELLA
PARELLA
279
A
2001
DORA BALTEA
TAVAGNASCO (ponte)
TAVAGNASCO (ponte)
414
A
2001
DORA BALTEA
VEROLENGO
BORGO REVEL
375
A
2000
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
13
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
4.3
Rete di monitoraggio acque sotterranee
4.3.1
Stazioni di monitoraggio manuale chimico-fisico e piezometrico
Macroarea idrogeologica di riferimento
Comune
Codice Stazione
Tipologia acquifero
Anno inizio
osservazioni
MS5-Pianura Canavese
TORRAZZA PIEMONTE
00127300002
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
CANDIA CANAVESE
00105000001
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
CASCINETTE D'IVREA
00106100001
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
IVREA
00112500007
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
MONCRIVELLO
00207900003
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
PAVONE CANAVESE
00118100005
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
PEROSA CANAVESE
00118500003
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
PIVERONE
00119600001
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
ROPPOLO
09605400003
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
STRAMBINO
00126900003
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
VESTIGNE'
00129500001
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
VESTIGNE'
00129500002
Pianura superficiale
2000
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
VISCHE
00131100002
Pianura superficiale
2000
MS3-Pianura Vercellese
CIGLIANO
00204200002
Pianura indifferenziato
2000
MS3-Pianura Vercellese
SALUGGIA
00212800006
Pianura superficiale
2000
MP2-Pianura Torinese Settentrionale
MAZZE'
00114800001
Pianura profondo
2000
MP2-Pianura Torinese Settentrionale
VEROLENGO
00129300001
Pianura profondo
2000
Esterna al sistema idrogeologico di pianura
MERCENASCO
00115000001
Pianura profondo
2000
Esterna al sistema idrogeologico di pianura
MONCRIVELLO
00207900001
Pianura profondo
2000
Esterna al sistema idrogeologico di pianura
QUASSOLO/BORGOFRANCO
D'IVREA
00120900001
Pianura superficiale
2000
Comune
Codice Stazione
Tipologia acquifero
Data inizio
osservazioni
Esterna al sistema idrogeologico di pianura
Borgofranco d'Ivrea
00103010001/P42
Falda superficiale
16/02/2001
MS3-Pianura Vercellese
Verolengo (Dora B.
SI5
Falda superficiale
In fase di
realizzazione
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
Albiano d'Ivrea
00100410001/P43
Falda superficiale
16/02/2001
MS4-Anfiteatro morenico di Ivrea
Strambino
00126910001/P44
Falda superficiale
16/02/2001
4.3.2
Stazioni di monitoraggio automatico piezometrico
Macroarea idrogeologica di riferimento
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
14
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
5
Pressioni e impatti significativi esercitati dall’attività antropica
5.1
Prelievi
Sulla Dora Baltea nel suo tratto piemontese sono localizzati alcuni fra i più importanti prelievi a scopo irriguo a servizio sia della pianura vercellese risicola sia del
canavese; i più importanti canali irrigui si dipartono in sinistra orografica fin da Ivrea, con il Naviglio d'Ivrea, per poi arrivare al canale di Villareggia, al canale De
Pretis, al canale del Rotto e al canale Farini, quest'ultimo integratore del Canale Cavour con presa dal Po. In destra orografica partono il canale di Chivasso e il
canale di Verolengo.
Importanti sono anche alcuni prelievi a scopo idroelettrico sull'asta della Dora; a monte di Ivrea ci sono i prelievi ENEL, che servono le centrali di Quincinetto e
Settimo Vittone; a valle di Ivrea il più importante è il prelievo dell'AIES, a scopo anche irriguo, a servizio della centrale di Mazzè (oltre 100 m3/s di prelievo).
5.1.1
Analisi dei prelievi per i diversi usi
Utenze idropotabili
N°
Σ Qmax
Σ Qmedia
[m3/s]
[m3/s]
da Catasto derivazioni
Acque superficiali
Q< 100 l/s
---
---
---
100 l/s ≤Q≤ 500 l/s
---
---
---
Qmax > 500 l/s
---
---
---
assente
assente
assente
1,93
assente
1,93
0,00
Superficie servita
Σ Qmax
Σ Qmedia
[ha]
[m3/s]
0,19
[m3/s]
0,08
da Sottosistema Controllo
Infrastrutture
Acque sotterranee (pozzi P e
sorgenti S)
da Sottosistema Controllo
Infrastrutture
P
62
Totale
S
121
183
Utenze irrigue
N°
Q< 100 l/s
Acque superficiali
3
---
100 l/s ≤Q≤ 500 l/s
2
315
0,60
0,44
Qmax > 500 l/s
5
20.544
98,27
73,27
Acque sotterranee
Totale
1.036
---
2,71
---
1.046
20.859
101,77
73,79
Σ Qmax
Σ Qmedia
[m3/s]
[m3/s]
Superficie servita/Superficie irrigua totale in Piemonte (%)
4,2
Utenze idroelettriche
Potenza nominale
totale P [KW]
N°
P≤3000
KW
P>3000
KW
P≤3000
KW
P>3000
KW
Qmax< 100 l/s
0
0
---
---
---
---
100 l/s ≤Qmax≤ 500 l/s
0
0
---
---
---
---
Qmax>500 l/s
3
3
6.845
19.215
369,80
237,01
3
3
6.845
19.215
369,80
237,01
Totale
2,57
Potenza nominale/Potenza nominale totale in Piemonte (%)
Utenze per produzione di beni e servizi
N°
Acque superficiali
Σ Qmax
Σ Qmedia
[m3/s]
[m3/s]
Qmax< 100 l/s
0
---
---
100 l/s ≤Qmax≤ 500 l/s
0
---
---
Qmax> 500 l/s
0
---
---
144
1,10
---
144
1,1
Acque sotterranee
Totale
Altre utenze significative
Acque superficiali
N°
Σ Qmax
Σ Qmedia
Qmax<100 l/s
1
[m3/s]
0,00
[m3/s]
0,00
100 l/s ≤Qmax≤ 500 l/s
0
---
---
Qmax > 500 l/s
0
---
---
0
---
---
1
0,00
Acque sotterranee
Totale
5.1.2
Stima della pressione antropica esercitata dal prelievo
acque superficiali
Idropotabile
Irriguo
idroelettrico
Produzione di beni e
servizi
Altro
[Mm3/anno]
---
[Mm3/anno]
1.147,62
[Mm3/anno]
7.474,32
[Mm3/anno]
---
[Mm3/anno]
0,00
---
invasi
---
---
---
---
pozzi
15,31
2,16
---
9,65
---
sorgenti
2,57
---
---
---
---
17,87
1.149,78
7.474,32
9,65
0,00
Totale
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
15
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
5.1.3
AI 15 - DORA BALTEA
Valutazione scenario evolutivo dei prelievi
Fabbisogni idropotabili lordi per la popolazione totale
Fabbisogni annui attuali (Mm3)
12,88
Fabbisogni annui al 2008 (Mm3)
12,98
Fabbisogni annui al 2016 (Mm3)
12,36
Fabbisogni annui attuali (Mm3)
Fabbisogni annui
al 2016 (Mm3)
7,86
Fabbisogni idrici irrigui
Riso
-
Fabbisogni annui
al 2008 (Mm3)
-
Mais
7,86
7,86
Foraggiere
0,64
0,62
0,6
Frutteti
0,74
0,73
0,71
Prato
0,3
0,29
0,28
Altre colture
2,11
2,07
2
11,64
11,57
11,45
Fabbisogni idrici degli allevamenti animali
Fabbisogni annui
attuali (Mm3)
0,91
Fabbisogni annui
al 2008 (Mm3)
0,82
Fabbisogni annui
al 2016 (Mm3)
0,73
Fabbisogni idrici per industria
Fabbisogni annui
attuali (Mm3)
5,08
Fabbisogni annui
al 2008 (Mm3)
4,57
Fabbisogni annui
al 2016 (Mm3)
3,92
Volumi annui
al 2008 (Mm3)
7268
Volumi annui
al 2016 (Mm3)
7894
Tipo coltura
Totale
Fabbisogni idrici per produzione energia
Volumi annui
attuali (Mm3)
6642
5.1.3.1
Analisi dei prelievi dei principali canali irrigui a servizio dei comprensori (L.R.21/99)
Volume attuale massimo concesso a
scopo irriguo
(Mm3)
Volume da erogare a scopo irriguo Volume da erogare a scopo irriguo
per il fabbisogno attuale
per il fabbisogno al 2008
(Mm3)
(Mm3)
1820,8
5.1.4
1003,1
1053,2
Volume da erogare a
scopo irriguo per il
fabbisogno al 2016
(Mm3)
973
Analisi delle caratteristiche delle utenze principali e commento su situazioni particolari
I volumi d'invaso sul territorio valdostano della Dora Baltea assommano a circa a oltre 45 Mm3.
E' da ricordare sul Chiusella l'impianto idroelettrico ENEL di Ponte Preti servito dal piccolo invaso della diga di Gurzia. Presenza di campo-pozzi
idropotabile di interesse regionale (Saluggia-C.na Giarrea), per l'approvvigionamento di vasti settori del Piemonte centrale
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
16
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
5.2
Scarichi puntuali nei corpi idrici
5.2.1
Scarichi da rete fognaria
Popolazione
afferente agli
impianti di
depurazione ed
agli scarichi
localizzati
nell'area
idrografica di
riferimento
Popolazione totale collettata
(ab)
Pop. totale collettata (ab)
115.652
5.2.1.1
N° impianti
96%
92
Tipologia
Portata trattata
trattamento
media annua
(**)
% pop. trattata su totale
popolazione afferente
76.021
(ab)
4.740
66%
Carichi in
entrata
(AE)
Stima dei carichi in entrata (t/a)
Stima dei carichi in uscita (t/a)
Ptot
Ntot
BOD5
COD
Ptot
Ntot
BOD5
COD
55,0
(Mm3)
TP,TS,A
2,50
TS
26.000
1,0
87,5
450,0
1050,0
0,3
10,5
12,5
Comprensorio di Caluso
1,40
TS
13.400
9,0
60,3
295,4
84,0
4,0
24,1
50,4
9,8
Lago di Viverone
0,76
TS
10.400
1,3
17,5
53,1
113,9
0,2
4,6
9,1
24,3
2,10
NomeEst
impianto
Ivrea
- Loc. Torre
Balfredo
Crotte
Totale Impianti > 10000 A.E.
Montalto Dora
> 2000 A.E. e > 10.000
Pop. totale
trattata (ab)
Stima dei carichi puntuali trattati - analisi depuratori
IMPIANTI
>10000 A.E.
Popolazione non
collettata
Popolazione totale trattata
% pop. collettata su totale
popolazione afferente
111.180
AI 15 - DORA BALTEA
Romano C.se
Cascine
SALUGGIA
-
TS
19.178
11,5
86,3
420,0
903,3
8,6
30,2
33,6
135,5
6,76
0,82
TS
68.978
7.452
22,8
4,5
251,6
33,5
1218,5
163,2
2151,2
351,0
13,1
3,4
69,4
11,7
105,6
13,1
224,6
52,6
0,24
0,22
TS
TS
2.180
2.009
1,3
1,2
9,8
9,0
47,7
44,0
102,7
94,6
1,0
0,9
3,4
3,2
3,8
3,5
15,4
14,2
0,98
TS
8.986
5,4
40,4
196,8
423,2
4,0
14,2
15,7
63,5
2,26
0
20.627
12,4
92,8
451,7
971,5
9,3
32,5
36,1
145,7
Fraz.
Settimo Rottaro - Reg. Tala
Totale Impianti > 2000 A.E. e <10000
Sommatoria impianti <2000 A.E.
3,35
0
30.814
18,5
138,7
674,8
1451,3
14,7
80,2
225,1
543,7
TOTALE
12,37
0
120.419
53,6
483,0
2345,1
4574,0
37,2
182,0
366,8
914,0
(**) TP = impianto a trattamento primario, TS = impianto a trattamento secondario, A = impianto a trattamento più avanzato
Scarichi meteorici di dilavamento urbano associato al lavaggio operato dalle prime
piogge
Stima dei carichi in uscita (t/a)
BOD5
COD
Ptot
Ntot
Carichi non trattati con recapito in acque superficiali
27,6
63,3
0,9
2,9
Carichi non trattati con recapito su suolo
1,5
3,4
0,0
0,2
TOTALE
29,1
66,6
1,0
3,1
5.2.1.2
Stima dei carichi di origine civile non trattati
ORIGINE CIVILE
Stima dei carichi in uscita (t/a)
BOD5
COD
Ptot
Ntot
Carichi non trattati ma collettati con recapito in acque superficiali
747,1
1606,9
20,5
153,5
Carichi non trattati ma collettati con recapito su suolo
22,8
49,1
0,6
4,7
Carichi non trattati perché non collettati scarichi domestici con rec. in acque sup.
31,1
67,0
0,9
6,4
Carichi non trattati perché non collettati scarichi domestici con rec. su suolo
72,7
156,3
2,0
14,9
TOTALE
873,8
1879,2
23,9
179,5
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
17
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
5.2.2
AI 15 - DORA BALTEA
Scarichi diretti da insediamenti produttivi non recapitanti in pubblica fognatura
N° scarichi
produttivi
ORIGINE SCARICO (prevalente)
Raffreddamento
6
Civile
23
DN14 Altre industrie estrattive
1
DN20 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, ecluso mobili
2
DN26 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
2
DN70
1
DN74 Studi legali, notai commercialisti, attività di consulenza
Totale bacino
1
7
% scarichi depurati
89
% Trattamento primario
39
% Trattamento secondario
50
Le informazioni riportate in tabella derivano dall'elaborazione condotta sul Catasto Scarichi da insediamenti produttivi della Regione Piemonte, attualmente in
fase di aggiornamento e validazione; i dati saranno pertanto verificati e aggiornati secondo le risultanze delle attività conoscitive già in atto e di quelle che
verranno realizzate in attuazione del presente Piano.
5.2.2.1
Stima dei carichi di origine produttiva non recapitanti in pubblica fognatura
Stima carico potenziale
Stima carico effettivo
[t/anno]
[t/anno]
N° addetti all'industria su bacino
Totale bacino
2.272
5.3
Sorgenti diffuse di inquinamento
5.3.1
Stima degli apporti alle acque superficiali
Azoto
Agricoltura
Zootecnia
Apporto meteorico
Totali
Fosforo
Agricoltura
Zootecnia
Apporto meteorico
Totali
5.3.2
Ptot
Ntot
COD
BOD5
Ptot
Ntot
COD
BOD5
1,1
9,8
99,7
46,6
0,8
7,5
58,4
26,5
Carichi potenziali [t/a]
Carichi effettivi run off [t/a]
2575,4
582,3
1355,9
4513,6
592,7
Carichi potenziali [t/a]
Carichi effettivi run off [t/a]
451,7
247,7
9,2
708,6
61,7
Stima degli apporti alle acque sotterranee
Stima dei carichi di azoto totali effettivi alle acque sotterranee [t/a]
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
Fertilizzazione minerale
510,0
Zootecnia
98,8
Apporto meteorico
205,0
Dispersioni di origine civile
20,6
Totale azoto (N) lisciviato
834,4
18
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
5.4
AI 15 - DORA BALTEA
Stima dei carichi totali effettivi alle acque superficiali da scarichi puntuali e inquinamento diffuso
Origine puntuale
Depuratori
P
N
BOD5
[t/a]
[t/a]
[t/a]
[t/a]
37,2
182,0
366,8
914,0
COD
acque meteoriche
0,9
2,9
27,6
63,3
Reti fognarie non trattate recapitanti in acque superficiali
21,3
159,9
778,3
1673,8
Insediamenti produttivi
0,8
7,5
26,5
58,4
Totale origine puntuale
65,8
346,8
1199,2
2709,5
Origine diffusa
P
N
BOD5
COD
[t/a]
[t/a]
[t/a]
[t/a]
Agricola
---
---
---
---
Zootecnica
---
---
43,1
232,1
---
---
---
---
Totale origine diffusa
Meteorica
61,7
592,7
43,1
232,1
Totale sul bacino
127,5
939,5
1242,4
2941,6
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
19
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
6
Stato quantitativo dei corpi idrici
6.1
Condizioni di bilancio idrico
6.1.1
Analisi dei deficit idrici sull’asta nella sezione di chiusura del bacino
L'analisi del bilancio idrico condotta a scala di bacino fa riferimento a numerose sezioni sensibili sul reticolo superficiale piemontese. In alcuni casi il
bilancio nella sezione di chiusura di un bacino idrografico rispecchia le criticità generali di tutto il sistema; in altri casi, invece, alcune sezioni fluviali
risultano particolarmente penalizzate dagli utilizzi in atto rispetto ad altre.
Le condizioni di bilancio idrico sul comparto delle acque superficiali del bacino della Dora Baltea nel tratto piemontese, analizzate alla sezione di
confluenza nel Po, mostrano situazioni di criticità sia nelle condizioni di anno medio sia nelle condizioni di anno scarso, con tempo di ritorno 5 anni; il
livello di disequilibrio può essere valutato in entrambe le condizioni come "alto" (rispetto all'intero ambito regionale), considerando sia la persistenza della
criticità durante l’anno, sia, specialmente, l'entità di deficit idrico sull'asta rispetto al volume disponibile (calcolato sui mesi critici al netto del volume
minimo vitale del DMV). Sulla Dora Baltea, di fatto, il valore di DMV non viene quasi mai garantito con le utenze in atto.Le condizioni di criticità sull'asta, in
particolare i deficit calcolati, sono relative alla presa in conto delle capacità massime di prelievo assentite dalle concessioni in atto, che in
realtà,specialmente per quanto riguarda i prelievi principali dei canali gestiti dalla Coutenza Canale Cavour, sono maggiori dei volumi che vengono
prelevati per il soddisfacimento delle idroesigenze. Ma la persistenza di criticità di deflussi alla confluenza della Dora Baltea in Po è una situazione
frequente durante l'anno, nonostante il discreto fattore di alimentazione da falda.
Volumi annui (Mm3)
Anno
medio
Anno
scarso
Deflusso annuo naturale
2962
2204
Volume prelevato dalle utenze
2459
2049
Volume naturale – Volume utenze
504
154
Volume di DMV (base)
346
346
Volume residuo
157
-192
N° mesi critici con
portata residua
(naturale-utenze)
inferiore al DMV
% media dei deficit idrici dei mesi critici
rispetto alla disponibilità idrica residua
(naturale-utenze)/DMV
anno medio
9
100,0
anno scarso (TR5 anni)
11
92,0
Indicatori di criticità
Deficit idrici su base mensile (Mm3) - (volumi in alveo minori del volume minimale DMV a causa dei prelievi)
gen
feb
mar
apr
Anno medio
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
Anno scarso
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
6.1.2
mag
giu
lug
-3,55
-28,87
ago
set
ott
nov
dic
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
-28,87
Analisi dei deficit sul comparto delle utenze
L'analisi sul comparto delle utenze è stata condotta considerando i più significativi prelievi irrigui sul reticolo idrografico principale, in quanto i deficit che si
producono sul comparto irriguo, sia nelle condizioni attuali, sia con il vincolo del rilascio del DMV, sono i più difficili da risolvere. Le idroesigenze irrigue
hanno, infatti, la stessa valenza strategica del DMV in condizioni di criticità idrologica. I deficit alle utenze, pertanto, sono stati riferiti al trimestre estivo
giugno-agosto, considerato il più critico per il sistema irriguo.
Le utenze considerate significative per le valutazioni di bilancio a scala di bacino sono rappresentate dai principali canali a scopo irriguo che prelevano
dalla Dora Baltea e portano le acque nei comprensori irrigui del distretto BST (il Naviglio d'Ivrea, il canale DePretis, il canale Farini) e nel basso canavese
(il canale di Chivasso fra i principali).
Nelle condizioni di anno medio si verificano deficit idrici alle utenze piemontesi della Dora Baltea, rispetto alle capacità di prelievo assentite dalle
concessioni di derivazione, dell'ordine dei circa 188 Mm3/anno (circa il 9 % del fabbisogno teorico stimato dai termini di concessione), sia durante i mesi
primaverili (marzo e aprile), sia in agosto.
Nell’anno scarso i deficit idrici alle utenze si verificano sugli stessi periodi primaverili ed estivi ma più prolungatamente (luglio, agosto e settembre), e
risultano pari a circa 374 Mm3/anno (circa il 19% del fabbisogno teorico annuo stimato dai dati di concessione).
Tali valori sono da intendersi come deficit di prelievo teorici rispetto alle competenze assentite, essendo calcolati in relazione alla capacità di prelievo
massimo assentito e non secondo una idroesigenza reale; pertanto possono risultare cautelativi rispetto alle esigenze reali
delle utenze irrigue, sia quelle locali sia quelle dell’ambito territoriale più ampio rappresentato dal distretto irriguo BST.
Nel trimestre irriguo, con riferimento all'anno scarso, i deficit alle utenze risultano circa il 20% dei volumi assentiti dalle concessioni di derivazione.
STIMA DEFICIT DI PRELIEVO DELLE UTENZE SUL TRIMESTRE IRRIGUO
Volume di deficit
Volume di deficit
(anno medio) (Mm3) (anno scarso) (Mm3)
113,02
183,78
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
Volume concesso
(Mm3)
% deficit rispetto al
concesso (anno
medio)
% deficit rispetto al
concesso (anno
scarso)
991,77
11%
19%
20
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
6.2
AI 15 - DORA BALTEA
Condizioni di bilancio idrogeologico
ACQUIFERO SUPERFICIALE
ENTRATE
mm/anno
Mm3/anno
m3/s
%
Infiltrazione efficace
188
75
2,4
Flusso in ingresso al contorno (orizz.)
136
55
1,7
Flusso dal 2° al 1° strato (vert.)
367
Perdite in subalveo
Totale
147
55
22
746
299
4,7
25%
18%
49%
0%
9,5
100%
USCITE
Flusso in uscita al contorno (orizz.)
78
Flusso dal 1° al 2° strato (vert.)
109
Prelievi da pozzo
Drenaggio verso reticolo principale
Drenaggio rete secondaria, fontanili
Totale
Variazione di immagazzinamento
31
44
1,0
1,4
9%
13%
32
13
0,4
4%
153
61
1,9
18%
465
187
5,9
56%
837
336
10,7
100%
-91
-37
-1,2
-11%
I principali elementi di controllo del bilancio dell' acquifero superficiale nella porzione di pianura dell'area idrografica (cfr. IV colonna, dati espressi in % del totale
delle voci di entrata e uscita) sono rappresentati dal flusso verticale tra acquifero superficiale e complesso di acquiferi profondi, dal flusso in ingresso al
contorno e dalla ricarica verticale. Il volume di prelievo ipotizzato dal complesso di acquiferi superficiali rappresenta una frazione poco rilevante del bilancio
idrogeologico. La voce principale di uscita è definita dal contributo al sistema di risorgive e al flusso di base dei corsi d'acqua.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
21
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
6.3
AI 15 - DORA BALTEA
Livello di compromissione quantitativa a scala di sottobacino
Il livello di compromissione quantitativa della risorsa idrica sul tratto piemontese della Dora Baltea, nonostante una generale abbondanza di acque proprio in
concomitanza dell'inizio della stagione irrigua legata allo scioglimento delle nevi ed un certo sostentamento dei deflussi minimi estivi ed invernali, legata alla
regolazione dei serbatoi alpini, si può stimare come alto, in relazione agli altri bacini regionali, specialmente nel tratto a valle di Mazzè. Il regime dei deflussi
sull'asta è infatti alterato e penalizzato dai prelievi principali di canali ad uso prevalentemente irriguo, sia in termini quantitativi sia in termini temporali. Alla
sezione di confluenza in Po i deflussi risultano di fatto particolarmente scarsi nel pieno della stagione irrigua, nonostante un discreto apporto dalle acque di
falda.
Per quanto concerne il comparto delle acque sotterranee, si segnala che l' 1% circa della superficie dell'area idrografica è classificabile in uno stato
quantitativo di tipo "D", in relazione alla presenza di complessi idrogeologici con intrinseche caratteristiche di scarsa potenzialità idrica.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
22
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7
Stato di qualità dei corpi idrici
7.1
Corpi idrici superficiali significativi
7.1.1
Classificazione dello stato di qualità dei corsi d’acqua
Punteggio
macro
descrittori
Livello
inquinament
o macro
descrittori
LIM
IBE
CLASSE 2
380
Livello 2
8
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
BUONO
CLASSE 2
370
Livello 2
8
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
STRAMBINO,
PONTE DI
STRAMBINO
SUFFICIENTE
CLASSE 3
370
Livello 2
n.c.
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
SALUGGIA, C.NA
DELL’ALLEGRIA
SUFFICIENTE
CLASSE 3
380
Livello 2
7
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
Stato ambientale
Stato
ecologico
SACA
SECA
BUONO
IVREA, LAGHETTO
G.S.R.O.
DORA
BALTEA
DORA
BALTEA
Corso
d’acqua
Comune/Località
DORA
BALTEA
SETTIMO
VITTONE, STRADA
PER CESNOLA
DORA
BALTEA
Metalli 75°
percentile
[µg/l]
Prodotti
Solventi 75°
fitosanitari
percentile
75° percentile
[µg/l]
[µg/l]
Indice
limitante
Parametro
critico
IBE
Classificazione dello stato di qualità dei canali
7.1.2
Canale
---
7.1.3
AI 15 - DORA BALTEA
Sezione/
punto
Stato
ambientale
Stato
ecologico
SACA
SECA
---
---
---
Punteggio
macro
descrittori
Livello inquinamento
macro descrittori
IBE
Metalli 75°
percentile
[µg/l]
---
---
Prodotti
Solventi 75°
fitosanitari
percentile
75° percentile
[µg/l]
[µg/l]
Indice
limitante
Parametro
critico
---
---
LIM
---
---
---
---
Trend evolutivo stato qualità corpi idrici significativi
Comune
Stato
1999
2000
2001
2002
SETTIMO VITTONE, STRADA PER CESNOLA
Stato ecologico(SECA)
classe 2
classe 2
classe 3
classe 2
SETTIMO VITTONE, STRADA PER CESNOLA
Stato ambientale(SACA)
buono
buono
sufficiente
buono
IVREA, LAGHETTO G.S.R.O.
Stato ecologico(SECA)
classe 3
classe 3
classe 2
classe 2
IVREA, LAGHETTO G.S.R.O.
Stato ambientale(SACA)
sufficiente
sufficiente
buono
buono
STRAMBINO, PONTE DI STRAMBINO
Stato ecologico(SECA)
classe 3
classe 3
n.c.
n.c.
STRAMBINO, PONTE DI STRAMBINO
Stato ambientale(SACA)
sufficiente
sufficiente
n.c.
n.c.
SALUGGIA, C.NA DELL’ALLEGRIA
Stato ecologico(SECA)
classe 3
classe 3
classe 3
classe 3
SALUGGIA, C.NA DELL’ALLEGRIA
Stato ambientale(SACA)
sufficiente
sufficiente
sufficiente
sufficiente
7.1.4
Trend evolutivo dei parametri limitanti/critici
Comune
Parametro
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
SALUGGIA, C.NA DELL’ALLEGRIA
IBE
n.c.
n.c.
n.c.
n.c.
7,0
7,0
7,0
7,0
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
23
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
7.2
Corpi idrici potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
7.2.1
Classificazione dello stato di qualità dei corsi d’acqua potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
Corso
d’acqua
---
7.2.2
7.2.3
Comune/Località
---
Stato ambientale
Stato
ecologico
SACA
SECA
---
---
Punteggio macro
descrittori
Livello
inquinamento
macro
descrittori
LIM
IBE
Metalli 75°
percentile
[µg/l]
---
---
---
---
Prodotti
Solventi 75°
fitosanitari
percentile
75° percentile
[µg/l]
[µg/l]
---
---
Indice
limitante
Parametro
critico
---
---
Trend evolutivo stato qualità corsi d’acqua potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
Comune
Stato
1999
2000
2001
2002
---
---
---
---
---
---
Trend evolutivo dei parametri limitanti/critici
Comune
Parametro
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
24
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
7.3
Corpi idrici di rilevante interesse ambientale
7.3.1
Classificazione dello stato di qualità dei corsi d’acqua di rilevante interesse ambientale
Corso
d’acqua
Comune/Località
IBE
CLASSE 3
360
Livello 2
7
BUONO
CLASSE 2
480
Livello 1
ELEVATO
CLASSE 1
480
Livello 1
SACA
SECA
SUFFICIENTE
COLLERETTO
GIACOSA, CASA
CERETTO
CHIUSELL TRAVERSELLA, C.SE
FONTAN
A
7.3.2
Livello
inquinament
o macro
descrittori
LIM
Stato
ecologico
CHIUSELL STRAMBINO, PONTE
FRAZ. CERONE
A
CHIUSELL
A
Punteggio
macro
descrittori
Stato ambientale
Prodotti
fitosanitari
75°
percentile
[µg/l]
Indice
limitante
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
IBE
8
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
10
< Val. Soglia < Val. Soglia
< LCL
Metalli 75°
percentile
[µg/l]
Solventi 75°
percentile
[µg/l]
Parametro
critico
Trend evolutivo stato qualità corsi d’acqua di rilevante interesse ambientale
Comune
Stato
1999
2000
2001
2002
STRAMBINO, PONTE FRAZ. CERONE
Stato ecologico(SECA)
classe 3
classe 3
classe 3
classe 2
STRAMBINO, PONTE FRAZ. CERONE
Stato
ambientale(SACA)
sufficiente
sufficiente
sufficiente
buono
COLLERETTO GIACOSA, CASA CERETTO
Stato ecologico(SECA)
classe 2
classe 2
classe 3
classe 2
COLLERETTO GIACOSA, CASA CERETTO
Stato
ambientale(SACA)
buono
buono
sufficiente
buono
TRAVERSELLA, C.SE FONTAN
Stato ecologico(SECA)
n.c.
classe 2
classe 1
classe 1
TRAVERSELLA, C.SE FONTAN
Stato
ambientale(SACA)
n.c.
buono
elevato
elevato
7.3.3
Trend evolutivo dei parametri limitanti/critici
Comune
Parametro
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
STRAMBINO, PONTE FRAZ. CERONE
IBE
n.c.
n.c.
4,0
7,0
7,0
7,0
6,0
8,0
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
25
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7.4
AI 15 - DORA BALTEA
Stima dei carichi veicolati
CARICHI TOTALI ANNUI
AREA IDROGRAFICA
STAZIONE
ANNO
Ptot
[t/a]
Ntot
[t/a]
BOD5
[t/a]
COD
[t/a]
DORA BALTEA
Dora Baltea a
Saluggia
anno 2000
52
2666
2391
9008
DORA BALTEA
Dora Baltea a
Saluggia
anno 2001
39
1958
1562
4166
DORA BALTEA
Dora Baltea a
Saluggia
media 2000-2001
57
1281
744
2273
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
26
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7.5
AI 15 - DORA BALTEA
Valutazione dei requisiti di qualità dei corpi idrici a specifica destinazione o ad altra destinazione definito
dalla Regione
Il contenuto del presente paragrafo non è riportato in quanto non attinente con l'area idrografica in esame.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
27
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7.6
AI 15 - DORA BALTEA
Caratterizzazione ecosistemica
La fascia fluviale del fiume Dora Baltea nel tratto piemontese presenta uno stato di compromissione generale non elevatissimo, ma significativo. La
valutazione dell’impatto complessivo, rappresentato dalle classi di Degrado, evidenzia che il 64% del territorio analizzato presenta situazioni di degrado alto,
molto alto e estremamente alto.
Sono state individuate 4 aree compromesse e 13 aree critiche, che rappresentano il 38% dei tratti; di queste ultime 9 sono interessate da opere trasversali che
determinano alterazioni delle normali dinamiche fluviali e/o della portata, oltre da coltivazioni intensive con apporto di sostanze inquinanti 3 aree critiche sono
comprese nei siti di importanza comunitaria (SIC): IT 1120013 Isolotto del Ritano, IT 1110050 Mulino Vecchio (Fascia fluviale del Po).
ASTA PRINCIPALE
L tot (km) asta fluviale
68
N. tratti esaminati
34
N. tratti con opere in alveo
9
CLASSE
CONDIZIONI DI STATO
CONDIZIONI DI PRESSIONE
CLASSI DI DEGRADO
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
N. tratti
territorio indagato [%]
Alto
1
3
Medio alto
5
15
Medio
12
35
Medio basso
12
35
Basso
4
12
Alta
---
---
Medio alta
13
38
Media
11
32
Medio bassa
10
29
Bassa
---
---
1-assenza
---
---
2-irrilevante
---
---
3-basso
---
---
4-medio basso
4
12
5-medio
5
15
6-medio alto
3
9
7-alto
9
26
8-molto alto
9
26
9-estremamente alto
4
12
10-massimo
---
---
28
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7.7
AI 15 - DORA BALTEA
Classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici sotterranei significativi
Classificazione dello stato chimico Falda superficiale
Macroarea idrogeologica di
riferimento
Codice Stazione
Comune
Indice di stato
chimico
(2001-2002)
Parametri limitanti
MS3
00204200002
CIGLIANO
0
Mn
MS3
00212800006
SALUGGIA
4
FST
MS4
00105000001
CANDIA CANAVESE
3
NO3
MS4
00106100001
CASCINETTE D'IVREA
4
NO3
MS4
00112500007
IVREA
0
Mn
MS4
00207900003
MONCRIVELLO
4
NO3
MS4
00119600001
PIVERONE
0
Mn
MS4
00126900003
STRAMBINO
4
NO3
MS4
00129500001
VESTIGNE'
4
NO3
MS4
00129500002
VESTIGNE'
0
Mn-Fe
MS5
00127300002
TORRAZZA PIEMONTE
4
FST
esterna al sistema idrogeologico
di pianura
00120900001
QUASSOLO
2
---
Classificazione dello stato chimico Falda profonda
Macroarea idrogeologica di
riferimento
Codice Stazione
Comune
Indice di stato
chimico
(2001-2002)
Parametri limitanti
MP2
00114800001
MAZZE'
2
---
MP2
00129300001
VEROLENGO
2
---
00115000001
MERCENASCO
3
NO3
00207900001
MONCRIVELLO
4
NO3
esterna al sistema idrogeologico
di pianura
esterna al sistema idrogeologico
di pianura
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
29
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7.7bis
AI 15 - DORA BALTEA
Classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici sotterranei significativi
Trend evolutivo dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei significativi Falda superficiale
Codice Stazione
Comune
Indice di stato chimico
2000
2001
2002
4
4-0
3
00105000001
CANDIA CANAVESE
00106100001
CASCINETTE D'IVREA
2
4
4
00204200002
CIGLIANO
n.d.
3
0
00112500007
IVREA
n.d.
2
0
00207900003
MONCRIVELLO
4
4
n.d.
00119600001
PIVERONE
0
4
0
00120900001
QUASSOLO/BORGOFRANCO D'IVREA
4
2
2
09605400003
ROPPOLO
n.d.
0
n.d.
00212800006
SALUGGIA
n.d.
4
4
00126900003
STRAMBINO
2
4
4
00127300002
TORRAZZA PIEMONTE
2
4
4
00129500001
VESTIGNE'
2
4
4
00129500002
VESTIGNE'
4
0
0
Trend evolutivo dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei significativi Falda profonda
Codice Stazione
Comune
Indice di stato chimico
2000
2001
2002
MAZZE'
n.d.
2
2
00115000001
MERCENASCO
n.d.
3
3
00207900001
MONCRIVELLO
n.d.
4
4
00129300001
VEROLENGO
n.d.
2
2
00114800001
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
30
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
7.8
AI 15 - DORA BALTEA
Corpi idrici sotterranei potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
Classificazione dello stato chimico Falda superficiale
Area idrogeologicamente
separata
Codice Stazione
Comune
Indice di stato
chimico
(2001-2002)
Parametri limitanti
---
---
---
---
---
Classificazione dello stato chimico Falda profonda
Area idrogeologicamente
separata
Codice Stazione
Comune
Indice di stato
chimico
(2001-2002)
Parametri limitanti
---
---
---
---
---
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
31
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
8
AI 15 - DORA BALTEA
Sintesi delle criticità/problematiche quali-quantitative rilevate in relazione allo stato dei
corpi idrici
Il livello di compromissione quantitativa della risorsa idrica superficiale nel tratto piemontese si può stimare come alto, in
relazione agli altri bacini regionali. Nel settore di pianura, non si riscontrano specifiche criticità in ordine al bilancio
idrogeologico delle acque sotterranee. Nella porzione di bacino montano, si segnalano temporanee e localizzate situazioni di
crisi di approvvigionamento idropotabile riferibili alla fase di esaurimento dei deflussi sorgivi.
Lo stato di qualità ambientale delle acque superficiali è da considerarsi sufficiente nel tratto di valle della Dora per la presenza
di significative derivazioni a uso irriguo.
La qualità dello stato dell'ecosistema è piuttosto bassa, le pressioni sono nel complesso abbastanza elevate e la fascia fluviale
della Dora Baltea presenta situazioni di alto e diffuso degrado.
Nel settore di pianura le criticità qualitative riscontrate nella falda superficiale riguardano la compromissione da nitrati e prodotti
fitosanitari (diffusa); nella falda profonda si riscontra compromissione da nitrati (localizzata). Localizzato superamento delle
concentrazioni di Arsenico nelle acque destinate al consumo umano (richiesta di deroga ai sensi dell'art.13 del D.L. n°31/2001,
fine lavori di rimozione della criticità: 2004), presso Quassolo. Nella porzione di bacino montano, le situazioni di criticità
potenziale sono riferibili alla insufficiente protezione sanitaria delle fonti di approvvigionamento idropotabile da acque sorgive, o
alla vulnerabilità degli acquiferi di fondovalle alluvionale.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
32
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
9
Obiettivi di qualità ambientale
9.1
Obiettivi per corpi idrici superficiali significativi
AI 15 - DORA BALTEA
Obiettivo fissato dallo Stato
Corso d'acqua
Comune/Località
DORA BALTEA
SETTIMO
VITTONE,
STRADA PER CESNOLA
DORA BALTEA
SALUGGIA,
DELL’ALLEGRIA
DORA BALTEA
IVREA,
G.S.R.O.
LAGHETTO
DORA BALTEA
STRAMBINO,
STRAMBINO
PONTE
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
Stato ambientale attuale
C.NA
DI
Eventuale obiettivo meno rigoroso
intermedio
finale
2008
2016
BUONO
BUONO
BUONO
---
SUFFICIENTE
SUFFICIENTE
BUONO
---
BUONO
BUONO
BUONO
---
n.c.
SUFFICIENTE
BUONO
---
33
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
9.2
AI 15 - DORA BALTEA
Obiettivi per corpi idrici superficiali potenzialmente influenti sui corpi idrici significativi
Obiettivo fissato
Corso d'acqua
---
Comune/Località
---
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
Stato ambientale attuale
---
intermedio
finale
2008
2016
---
---
34
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
9.3
AI 15 - DORA BALTEA
Obiettivi per corpi idrici superficiali di rilevante interesse ambientale
Obiettivo fissato
Corso d'acqua
Comune/Località
Stato ambientale attuale
CHIUSELLA
TRAVERSELLA, C.SE FONTAN ELEVATO
CHIUSELLA
COLLERETTO GIACOSA, CASA
BUONO
CERETTO
CHIUSELLA
STRAMBINO,
CERONE
PONTE
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
FRAZ.
SUFFICIENTE
intermedio
finale
2008
2016
ELEVATO
ELEVATO
BUONO
BUONO
SUFFICIENTE
BUONO
35
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
Obiettivi per corpi idrici sotterranei significativi
9.4
Codice
Comune
Macroarea
idrogeologica
Area idrogeologica
Stato ambientale attuale
separata
Obiettivo fissato
dallo Stato
Eventuale obiettivo meno Art. 5 ex D.Lgs. 152/99 (motivazione
rigoroso
obiettivo meno rigoroso)
2016
Falda superficiale
00204200002
CIGLIANO
MS3
VC03
5-Particolare
2-Buono
5-Particolare
facies idrochimiche particolari
00112500007
IVREA
MS4
IV01
5-Particolare
2-Buono
5-Particolare
facies idrochimiche particolari
00119600001
PIVERONE
MS4
IV01
5-Particolare
2-Buono
5-Particolare
facies idrochimiche particolari
00129500002
VESTIGNE'
MS4
IV01
5-Particolare
2-Buono
5-Particolare
facies idrochimiche particolari
00207900003
MONCRIVELLO
MS4
IV01
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00129500001
VESTIGNE'
MS4
IV01
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00106100001
CASCINETTE
D'IVREA
MS4
IV01
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00126900003
STRAMBINO
MS4
IV01
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00105000001
CANDIA CANAVESE
MS4
IV01
3-Sufficiente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00212800006
SALUGGIA
MS3
VC03
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00127300002
TORRAZZA
PIEMONTE
MS5
TO01
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00120900001
QUASSOLO
---
IV01
n.c.
2-Buono
in approfondimento
---
Falda profonda
00115000001
MERCENASCO
---
5-Particolare
2-Buono
5-Particolare
inquinamento di origine
diffusa/acquiferi a bassa produttività
00207900001
MONCRIVELLO
---
4-Scadente
2-Buono
3-Sufficiente
inquinamento di origine diffusa
00114800001
MAZZE'
MP2
TO01
2-Buono
2-Buono
2-Buono
---
00129300001
VEROLENGO
MP2
TO01
2-Buono
2-Buono
2-Buono
---
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
36
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
Obiettivi per corpi idrici sotterranei potenzialmente influenti sui corpi idrici sotterranei significativi
9.5
Codice
Comune
Macroarea
idrogeologica
Area idrogeologica
Stato ambientale attuale
separata
Obiettivo fissato
dallo Stato
Eventuale obiettivo meno Art. 5 ex D.Lgs. 152/99 (motivazione
rigoroso
obiettivo meno rigoroso)
2016
Falda superficiale
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
Falda profonda
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
---
37
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
9.6
AI 15 - DORA BALTEA
Obiettivi per corpi idrici a specifica destinazione
Per le Acque dolci che richiedono protezione e miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci, per le Acque dolci superficiali destinate alla produzione di
acqua potabile e per le Acque di balneazione deve essere perseguito annualmente l’obiettivo
di qualità per specifica destinazione stabilito rispettivamente nell’Allegato 2 al D.Lgs.152/99 e nel D.P.R. 470/82 e s.m.i..
In caso di mancato raggiungimento dei limiti previsti, gli obiettivi devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2016.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
38
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
10
Riequilibrio del bilancio idrico
10.1
Acque superficiali
AI 15 - DORA BALTEA
L'obiettivo di riequilibrio del bilancio idrico sui corpi idrici superficiali, che concorre alla tutela quali-quantitativa delle acque, è perseguito
attraverso:
- l'adozione del vincolo al rilascio del DMV, che per sua natura tende a riequilibrare il bilancio sull'asta sia per garantire la tutela delle
biocenosi acquatiche sia per il raggiungimento degli obiettivi di qualità;
- l'adozione di azioni volte a consentire un consumo idrico sostenibile, e pertanto a minimizzare i deficit prodotti sul comparto delle utenze dal
vincolo del rilascio del DMV.
L'obiettivo temporale del riequilibrio del bilancio segue quindi prioritariamente i tempi stabiliti per l'adozione del vincolo dell'applicazione del
deflusso minimo vitale di base e degli ulteriori fattori correttivi, e pertanto è riconducibile a due fasi:
- fase 1 - entro il 31 dicembre 2008: si deve raggiungere il cento per cento del deflusso minimo vitale di base ;
- fase 2 - entro il 31 dicembre 2016: si devono applicare tutti i fattori correttivi specifici.
Le azioni di mitigazione dei deficit sul comparto delle utenze riguardano fondamentalmente la riorganizzazione del settore irriguo (L.R.21/99).
La realizzazione di interventi gestionali e strutturali per aumentare l'efficenza delle reti e l'analisi degli effettivi fabbisogni irrigui dei
comprensori agricoli, in considerazione delle colture praticate e delle condizioni pedo-climatiche, con la conseguente azione di revisione dei
titoli di concessione dei prelievi a scopo irriguo, permette il recupero totale o parziale dei deficit indotti dal vincolo del rilascio del DMV.
Sull'area in esame, l'obiettivo di fase 1 sul corpo idrico si accompagna alla necessità di riduzione del deficit del comparto irriguo mediante
azioni di razionalizzazione degli usi riferite all’intero settore di pianura Dora Baltea – Sesia – Ticino. La rivalutazione del fabbisogno idrico
effettivo e, specialmente, i tempi previsti per gli interventi di adeguamento per aumentare l'efficienza del sistema di distribuzione risultano
sufficienti a prevedere per il 2008 solo un parziale recupero (35%) dei volumi idrici corrispondenti al deficit aggiuntivo indotto dal rilascio del
deflusso minimo vitale di base.
L'obiettivo di fase 2, rivolto a risolvere specificità locali, risulta invece condizionato dalla verifica degli effetti prodotti dall’applicazione del
DMV di base. L'obiettivo di fase 2 è invece rivolto prevalentemente a risolvere specificità locali. Sull'area, un ulteriore passo verso il
riequilibrio del bilancio idrico, sempre con termine al 2016, è l'adozione di protocolli di gestione dinamica delle criticità quantitative stagionali,
che si potrà realizzare e ottimizzare in seguito alle precedenti azioni di riequilibrio.
Si può invece prevedere una condizione di riequilibrio complessivo delle idroesigenze del settore BST, sia in relazione alla
realizzazione dei futuri invasi a uso multiplo sul Sessera e sul Mastallone, sia considerando interventi strutturali per
razionalizzare i prelievi a scopo irriguo dalla Dora (Naviletto della Mandria).
10.2
Acque sotterranee
L'obiettivo di riequilibrio del bilancio idrico per i corpi idrici sotterranei, che concorre alla tutela quali-quantitativa della risorsa, è perseguito
attraverso:
- azioni finalizzate alla razionalizzazione del sistema dei prelievi (in senso incrementale o riduttivo, rapportato alla potenzialità produttiva degli
acquiferi, favorendo altresì il ricondizionamento dei pozzi a completamento misto in rapporto agli usi);
- azioni finalizzate alla sostituzione parziale di prelievi da acque sotterranee con altre fonti di approvvigionamento;
- la conservazione dello stato quantitativo attuale.
L'obiettivo temporale di riequilibrio del bilancio idrogeologico si colloca entro il 31 dicembre 2016.
Gli obiettivi di riequilibrio del bilancio idrogeologico nel settore di pianura sono orientati alla conservazione delle attuali condizioni di stato
quantitativo. E' compatibile con gli obiettivi di riequilibrio l'export di risorsa pregiata da acquiferi in pressione verso aree idrografiche esterne,
con specifico riferimento alla zona di C.na Giarrea (Saluggia).
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
39
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
AI 15 - DORA BALTEA
Programma di misure
11
11.1
conoscenza, attività tecnico-scientifica e operativa di supporto alle decisioni, valutazione e
gestione
R.1.4.1/1 - Laghi: stati trend e processi: aspetto trofico e paleolimnologico
Descrizione
attività di studio e ricerche paleolimnologiche sui sedimenti lacustri (datazione e composizione dei sedimenti, tassi di
sedimentazione, ecc.) nonché sulla evoluzione paleoclimatica e geomorfologico-ecosistemica del territorio che ha
generato il lago
Tempi di attuazione
Dall'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
Localizzazione
laghi di Viverone, Candia, Sirio
Riferimenti norme di attuazione del Piano
--Efficacia attesa e tempistiche
ricostruzione, attraverso trend temporali di sviluppo nel medio periodo, della possibile evoluzione storica naturale del livello di
trofìa delle acque del lago (quantità dei nutrienti e delle biomasse) nonché della struttura dell’ecosistema lacuale e perilacuale
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
incremento delle conoscenze sull'evoluzione trofica pregressa del lago e sui possibili scenari futuri nell’ipotesi di
mantenimento delle attuali pressioni antropiche.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
40
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.2
AI 15 - DORA BALTEA
conoscenza, attività tecnico-scientifica e operativa di supporto alle decisioni, valutazione e
gestione
R.1.4.1/2 - Laghi: stati trend e processi: sostanze pericolose
Descrizione
per specifiche sostanze pericolose già individuate o potenzialmente presenti, attività di indagine sulle principali matrici
biotiche (seston, macrobenthos e fitobenthos, ittiofauna, vegetazione acquatica) ed abiotiche (sedimenti, particellato
sospeso) del lago
Tempi di attuazione
Dall'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
Localizzazione
Laghi di Viverone, Candia, Sirio e relativi bacini drenanti
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art.18 Obiettivi di qualità ambientale
Efficacia attesa e tempistiche
individuazione dei fenomeni di contaminazione da sostanze pericolose nelle acque o nei sedimenti lacustri nonché
potenziali processi di propagazione e biomagnificazione nella catena trofica.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
incremento delle conoscenze sullo stato di contaminazione del lago
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
41
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.3
AI 15 - DORA BALTEA
conoscenza, attività tecnico-scientifica e operativa di supporto alle decisioni, valutazione e
gestione
R.1.4.1/3 - Laghi: meccanismi generazione carichi
Descrizione
Meccanismi di generazione dei carichi: realizzazione di ricerche finalizzate alla definizione delle fonti di impatto antropiche
nel bacino drenante e dell'entità dei carichi endogeni ed esogeni di nutrienti
Tempi di attuazione
Dall'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
Localizzazione
Laghi di Viverone, Candia, Sirio e relativi bacini drenanti
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art.18 Obiettivi di qualità ambientale
Art.20 Aree sensibili
Efficacia attesa e tempistiche
definizione di un bilancio quali-quantitativo complessivo e dettagliato dei carichi effettivi di nutrienti in ingresso ed in uscita
dal lago, in relazione ai cicli stagionali di stratificazione-circolazione ed al netto dei quantitativi asportati dalle componenti
biotiche ed abiotiche del sistema lacustre
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
incremento delle conoscenze sull'evoluzione trofica attuale del lago e sui possibili scenari futuri.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
42
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.4
AI 15 - DORA BALTEA
regolamentazione, organizzazione, strumenti gestionali
R.3.1.1/1, R.3.1.1/2 - Deflusso minimo vitale
Descrizione
Applicazione del Deflusso Minimo Vitale (DMV) a tutti i prelievi da corsi d'acqua naturali secondo le modalità stabilite dalle norme di attuazione
R.3.1.1/1 DMV di base
Il parametro K, frazione della portata media corrispondente al DMV idrologico, vale 0,13
Il fattore M (1), relativo alla morfologia dell'alveo, è pari a :
0,90 - se la classe morfologica è 1
1,10 - se la classe morfologica è 2
1,30 - se la classe morfologica è 4
Il fattore A (2), relativo allo scambio idrico con la falda, è pari a:
1,2 - nei tratti della Dora Baltea che rientrano nella classe di interscambio 4
1 - per tutti i restanti corpi idrici o tratti di essi
(1) Per la identificazione delle diverse classi morfologiche fare riferimento alla carta A.2.12 allegata alla relazione
(2) Per l'individuazione delle classi di interscambio idrico con la falda fare riferimento alla carta A.2.12 allegata alla relazione
R.3.1./2 Altri fattori correttivi
I valori dei fattori naturalistico "N" da applicare ai prelievi in aree protette, e fruizionale "F" da applicare ai tratti della Dora Baltea e del torrente Chiusella
riportati sulla carta A 2.12 , saranno definiti in fase di aggiornamento della normativa d'area.
Il fattore correttivo "T" sarà definito nella normativa di attuazione
Il fattore correttivo "Q" non trova applicazione nell'area
Tempi di attuazione e gradualità
Derivazioni in atto:
100% DMV BASE entro 31/12/2008
100 % DMV completo di tutti i fattori di correzione entro 31/12/2016
Nuove concessioni:
100% DMV completo di tutti i fattori di correzione a partire dalla attivazione della nuova derivazione
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 39 - Deflusso Minimo Vitale.
Efficacia attesa
Mantenimento delle caratteristiche idrauliche, dell'estensione e della diversificazione degli habitat acquatici in condizioni compatibili con la vita delle
biocenosi esistenti nel corpo idrico. Miglioramento delle condizioni di diluizione degli inquinanti chimico-batteriologici, rispetto alla situazione di assenza di
rilasci, e conseguente potenziale effetto migliorativo sullo stato ambientale dei corsi d'acqua.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Monitoraggio ARPA ex D.Lgs. 152/99 per quanto riguarda i potenziali effetti sullo stato ambientale dei corsi d'acqua.
a
Sono in corso verifiche circa la fattibilità di accordo tra l’Ente di Gestione del Parco Fluviale del Po - tratto torinese, la Provincia di Torino, la Provincia di
Vercelli, la Regione Piemonte e la Coutenza Canali Cavour per la definizione di un protocollo di gestione dei rilasci nell’alveo della Dora Baltea a valle della
presa del canale Farini. Tale accordo consentirebbe di monitorare gli effetti dei rilasci nel tratto interessato e inoltre permetterebbe l’applicazione anticipata
degli obblighi di rilascio.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
43
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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.5
AI 15 - DORA BALTEA
regolamentazione, organizzazione, strumenti gestionali
R.3.1.1/3 - Revisione concessioni in base agli effettivi fabbisogni irrigui
Descrizione
L’azione risponde all’esigenza di commisurare le concessioni di derivazioni d'acqua destinate ad uso irriguo esclusivo o prevalente alla effettiva estensione
delle superfici irrigue, alle tipologie colturali, alle tecniche di irrigazione praticate ed alle caratteristiche del sistema di adduzione e distribuzione dell'acqua .
L'azione dovrà valutare l'entità delle riduzioni da apportare alle singole utenze, con diritti di prelievo superiore ai fabbisogni lordi ricalcolati, considerando le
portate effettivamente derivabili al netto del vincolo del DMV e le problematiche relative agli aspetti distributivi.
Tempi di attuazione
La revisione, da effettuare contestualmente per tutti i prelievi collocati sulla medesima asta fluviale, si colloca ad un livello di priorità medio-alto.
Localizzazione
Intero sistema dei prelievi irrigui attivi nell'area idrografica .
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 40 - Misure per il riequilibrio del bilancio idrico
Art. 42 - Misure per il risparmio idrico
Efficacia attesa e tempistiche
Razionalizzazione usi irrigui.
Riequilibrio regime idrologico dei corsi d'acqua.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Monitoraggio ARPA ex D.Lgs. 152/99 per gli eventuali effetti sullo stato ambientale dei corsi d'acqua.
Campagne di misura delle portate in condizioni di magra.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
44
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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.6
AI 15 - DORA BALTEA
regolamentazione, organizzazione, strumenti gestionali
R.3.1.1/18 - Area a specifica tutela “Chiusella”
Descrizione
La misura prevede il divieto di realizzare opere e interventi incidenti sia sulla quantità, sia sulla qualità delle risorse idriche ricadenti in tale area che possano
significativamente alterare l'integrità naturale della continuità fluviale e non siano finalizzate a usi marginali della risorsa volti a soddisfare idroesigenze
interne all'area. Sono escluse dal divieto le realizzazioni di opere e interventi previsti da progetti di valenza strategica riconosciuta dalla pianificazione
regionale o provinciale di settore, quelli inerenti progetti che alla data di entrata in vigore del Piano di Tutela hanno ottenuto pronuncia di compatibilità
ambientale, nonché i prelievi a scopo idropotabile.
Tempi di attuazione
Decorrenza dalla data di entrata in vigore del Piano di Tutela.
Localizzazione
Porzione di area idrografica a monte del comune di Vidracco
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 23 - Aree a elevata protezione
Efficacia attesa
Mantenimento delle caratteristiche di rilevante pregio naturalistico.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
45
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AI 15 - DORA BALTEA
regolamentazione, organizzazione, strumenti gestionali
11.7
R.3.1.2/1 - Gestione agricola orientata alla riduzione degli apporti di prodotti
fitosanitari/fosforo/azoto
Descrizione
l'insieme delle azioni di piano comprende:
a - Regolamento Regionale 9/R del 18/10/2002
b - D.C.R. n. 287 - 20269 del 17/6/2003
c - Applicazione del programma d’azione del Regolamento Regionale 9/R del 18/10/2002 alle fasce fluviali A e B del P.A.I.
e - CBPA - Fosforo
le misure di cui alle lettere "a", "b" e, "c" riguardano il recepimento di provvedimenti già vigenti ed operativi, mentre le misure di cui alla lettera "e" sono
introdotte dalle Norme di Piano, demandandone l'applicazione alle disposizioni attuative.
Tempi di attuazione
a - Vigente
b - Dall'entrata in vigore delle disposizioni del Ministero della Salute
c - Due anni dall’entrata in vigore del Piano di Tutela della Acque.
d - Dall'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
e - Dall'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
Localizzazione
a - Area idrogeologica separata IV01
b - Aree idrogeologiche separate IV01, TO01, VC04
c – Fasce fluviali A e B del P.A.I.
d - Zone potenzialmente vulnerabili da nitrati
e - Bacini drenanti laghi di Candia, Sirio e Viverone
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 21 - Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola.
Art. 22 - Aree vulnerabili da prodotti fitosanitari.
Art. 34 - Disciplina delle utilizzazioni agronomiche.
Art. 35 - Codice di buona pratica agricola per l'uso di concimi contenenti fosforo e l'utilizzo di fitofarmaci.
Efficacia attesa e tempistiche
Riduzione delle concentrazioni di nutrienti (corpi idrici) e prodotti fitosanitari (falda superficiale, falda profonda)
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Prosecuzione delle attività di controllo qualitativo dei corpi idrici sotterranei in corso con frequenza semestrale, eventualmente integrate mediante
infittimento locale, e dei corpi idrici superficiali in corso.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
46
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11.8
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.1.1 - Interventi strutturali per razionalizzazione prelievi a scopo irriguo principale
Descrizione
La misura riguarda il complesso di interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza delle reti irrigue e al risparmio di risorsa idrica relativamente a:
- razionalizzazione degli schemi funzionali delle reti;
- ottimizzazione della capacità di modulazione dei prelievi da parte delle opere di captazione;
- rimodellazione dei profili dei canali adduttori per limitare la percolazione in falda delle acque trasporate;
- adeguamento delle reti di distribuzione aziendali, dei volumi derivati alle modalità consortili di distribuzione dell'acqua e ai metodi aziendali irrigui;
- promozione di tecniche irrigue che comportano l'impiego di minori volumi idrici.
Gli interventi di razionalizzazione dei sistemi di irrigazione saranno in linea con quanto attualmente in fase di studio o finanziamento nel settore agricolo
relativamente alle seguenti categorie funzionali di azioni:
- miglioramento di retri di adduzione-distribuzione e di impianti;
- realizzazione di nuovi approvvigionamenti;
- cambiamento delle tecniche irrigue, finalizzato al risparmio di risorsa idrica (impianti esistenti);
- ottimazione delle pratiche irrigue (sperimentazione applicativa);
- utilizzo di cave sotto falda in aree golenali con funzione di piccoli invasi.
Oltre agli interventi distribuiti di razionalizzazione sopra indicati, nell'area in esame presenta specifica rilevanza lo studio ed esecuzione di una infrastruttura
di trasferimento delle portate derivate dal settore Dora Baltea al settore Sesia, con riferimento al tracciato del Naviletto della Mandria, con finalità di
miglioramento dell'efficienza del sistema di adduzione all'ambito BST.
Tempi di attuazione
Intero periodo di riferimento PTA, considerando una prima fase attuativa volta a compensare l'incremento del deficit idrico conseguente al rilascio del DMV
entro il 2008.
Localizzazione
Intero sistema prelievi irrigui collocati nell'area idrografica.
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 42 - Misure per il risparmio idrico
Art. 43 - Codice di buona pratica agricola riguardante l'irrigazione.
Efficacia attesa e tempistiche
Riduzione deficit irrigui.
Contributo al riequilibrio del regime idrologico nei corsi d'acqua.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Rilevamento dei fabbisogni e delle portate nelle reti di adduzione prima e dopo gli interventi.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
47
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AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
11.9
4.1.2 - Interventi strutturali per razionalizzazione prelievi a scopo idroelettrico e industriale
Descrizione
La misura riguarda:
- la riorganizzazione delle modalità di prelievo e degli schemi di adduzione, utilizzazione e scarico in corrispondenza di poli e aree industriali;
- l’attuazione di interventi di mitigazione degli impatti sugli ecosistemi acquatici, di carattere infrastrutturale (opere di presa) e gestionale (derivazioni da
acque supeficiali).
Gli interventi strutturali e gestionali di mitigazione degli impatti dei prelievi sui corpi idrici superficiali presentano significativa importanza nel settore delle
derivazioni idroelettriche.Tali interventi, riconducibili agli standard di adeguamento delle opere in alveo al rilascio e al controllo del DMV, al ripristino della
continuità idraulica, alla riduzione dell’impatto delle regolazioni di portata, possono essere promossi attraverso:
- gli obblighi di regolamento connessi al rinnovo o al rilascio ex novo delle concessioni;
- la progettazione e la costruzione di adeguate opere per la risalita della fauna ittica;
Tempi di attuazione
Periodo 2004÷2016.
Localizzazione
Impianti idroelettrici presenti nel bacino.
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 38 - Restituzioni e manutenzione delle opere di prelievo.
Art. 39 - Deflusso minimo vitale
Efficacia attesa e tempistiche
La misura applicata agli impianti idroelettrici non incide direttamente sullo stato ambientale dei corsi d'acqua, ma può contribuire al suo miglioramento
creando condizioni più favorevoli per il comparto biologico (fauna bentonica e IBE).
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
- Monitoraggio ARPA ex D.Lgs. 152/99.
- Eventuali rilievi idraulico-biologici a valle degli impianti interessati/Indagini sul macrobenthos.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
48
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11.10
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interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.1.3 - Progetti operativi di riqualificazione - protezione fluviale
Descrizione
Per le parti generali la misura si riferisce a quanto riportato nell capitolo A.1.11 della Relazione illustrativa.
Gli interventi di riassetto ecologico saranno definiti all'interno delle fasce fluviali in rapporto funzionale- sinergico con quanto proposto dallo "Studio di
fattibilità della sistemazione idraulica dell'asta della Dora Baltea da Aymavilles alla confluenza in Po" dell'Autorità di Bacino del Po, in ambito PAI.
La misura sarà rivolta anche al miglioramento dell'assetto ecologico e al risanamento in alcuni corsi d'acqua artificiali.
Tempi di attuazione
Periodo 2004÷2016.
Localizzazione
Tratti dell'asta principale e rete di canali irrigui nei settori di interconnessione con il Basso Sesia.
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 33 - Tutela delle aree di pertinenza dei corpi idrici.
Efficacia attesa e tempistiche
Questa linea d’azione ha effetti mirati alla riqualificazione naturalistica ed ecologica della regione fluviale, con significativi guadagni in senso ambientale e
paesaggistico, seppure non del tutto riconducibili ai parametri indicatori dello stato ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/99.
Può comunque essere prevista una relativa incidenza degli interventi sullo stato ambientale riconducibile all’atteso miglioramento dell’IBE, alla funzione-filtro
rispetto agli inquinanti distribuiti svolta dalle fasce vegetate ripariali continue e dai buffer-strips golenali, al contenimento degli inquinanti agricoli conseguente
all’allontanamento delle suddette attività dall’immediata sponda dell’alveo inciso.
I tempi necessari per il manifestarsi dei benefici indotti dagli interventi sono dell’ordine di alcuni anni dall’inizio delle attività.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
L’efficacia dell’azione potrà essere verificata attraverso gli indicatori definiti per l’indagine ecosistemica o altri specifici indicatori mirati al pacchetto di
interventi sopra elencati.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
49
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11.11
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.1.4 - Progetti operativi di riqualificazione - protezione aree sensibili e altri bersagli primari
identificati
Descrizione
progetto "recupero del lago di Viverone" riguardante: interventi per la definizione del bilancio idrologico, applicazione di tecnologie sostenibili per la riduzione
del carico endogeno di nutrienti, applicazione di tecnologie finalizzate ad un riequilibrio e ad una rivitalizzazione dell'ipolimnio, rivitalizzazione dei sistemi
tampone naturali del lago (fasce spondali, fitodepurazione); azioni sulle pratiche agricole per la riduzione dell'uso di fertilizzanti; sul lago di Candia limitazione
uso di fertilizzanti sui terreni agricoli; creazione di fasce biofiltro in corrispondenza dei punti di immissione di acque con potenziale carico inquinante sia
chimico che batteriologico; attività di biomanipolazione, basata sullo sfalcio di macrofite acquatiche sommerse dallo specchio lacustre; interventi puntuali
finalizzati al controllo della rete fognaria ed agli scarichi di case sparse.
Tempi di attuazione
Progetto "Recupero del lago di Viverone" già attivato - intervento a priorità elevata.
Sul lago di Candia, un Progetto Life ("Trelaghi") è già attivato - ulteriori interventi a priorità elevata sulle fasce perilacuali
e sui comparti fognario ed agricolo saranno attivati con l'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
Localizzazione
Laghi di Viverone e Candia e relativi bacini drenanti
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art.18 Obiettivi di qualità ambientale
Art.20 Aree sensibili
Art.23 Aree a elevata protezione
Efficacia attesa e tempistiche
Miglioramento dello stato trofico e riqualificazione dei laghi. Ripristino delle condizioni di balneabilità. Risultati finali
previsti non prima del 2016 per Viverone.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Verifica periodica dei livelli di nutrienti, clorofilla ed ossigeno disciolto nelle acque lacustri.
Monitoraggio per la verifica delle condizioni di balneabilità ex D.P.R 470/82 e L.422/00
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
50
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11.12
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.1.8 - Infrastrutturazioni di integrazione e/o accelerazione dei piani d’ambito (segmento
fognario-depurativo)
Descrizione
La misura è finalizzata all’identificazione e incentivazione degli interventi, previsti nei piani d’ambito, negli studi propedeutici agli stessi o nella delibera di
A.ATO3 sugli interventi di infrastrutturazione del SII previsti per gli anni 2003-2004 (n.151 del 17.12.2003), da considerare prioritari per la risoluzione delle
criticità qualitative incidenti sulla valutazione dello stato ambientale dei corpi idrici significativi e sul raggiungimento degli obiettivi del D.Lgs. 152/99.
La stessa misura prevede le eventuali integrazioni agli interventi individuati nei piani d’ambito per situazioni specifiche evidenziate dal monitoraggio ARPA
funzionale al PTA.
I programmi di misure dei piani d’ambito relativi a ogni area idrografica sono stati esaminati sistematicamente identificando gli interventi nel settore del
collettamento e della depurazione significativi in rapporto alla finalità del D.Lgs. 152/99.
La realizzazione degli interventi selezionati ha lo scopo di ottimizzare la compatibilità dei Piani d'ambito con gli obiettivi del PTA, anche in attuazione degli
impegni assunti in sede di pianificazione a livello di bacino del Po.
Gli interventi di rilevante significato per le finalità del Piano sono sotto indicati:
- intervento su impianto Ivrea Est;
- adeguamento funzionale ID comprensorio di Caluso.
- interventi di collettamento e depurazione nella zona circostante il lago di Viverone; eventuale separazione,ove possibile, della rete fognaria mista.
Tempi di attuazione
Interventi previsti entro il 2008.
Localizzazione
V. Descrizione
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 18 - Obiettivi di qualità ambientale
Art. 19 - Obiettivi di qualità funzionale
Art. 20 - Aree sensibili
Art. 27 - Valori limite di emissione degli scarichi
Art. 28 - Caratterizzazione qualitativa e quantitativa degli scarichi
Art. 30 - Interventi di infrastrutturazione
Art. 31 - Progettazione e gestione degli impianti di depurazione di acque reflue
Efficacia attesa e tempistiche
Riduzione degli apporti inquinanti da reflui di origine civile e industriale, razionalizzazione smaltimento e incremento efficacia di trattamento con contributo
positivo sullo stato qualitativo dei corsi d'acqua. In particolare per quanto riguarda i nutrienti si persegue l'obiettivo dell'abbattimento di almeno il 75% del
carico generato. L'intervento di collettamento e depurazione nella zona circostante il lago di Viverone persegue l'obiettivo del ripristino della balneabilità
delle spiagge del lago.
Tempistiche funzionali all'esecuzione degli interventi.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Monitoraggio ARPA ex D.Lgs. 152/99. Monitoraggio per la verifica delle condizioni di balneabilità ex D.P.R. 470/82 e L. 422/00.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.13
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.1.9 - Infrastrutturazioni di integrazione e/o accelerazione dei piani d’ambito
(approvvigionamento idrico)
Descrizione
Analogamente a quanto previsto dalla misura R.4.1.8 sul piano della qualità dei corpi idrici superficiali, la misura R.4.1.9 riguarda, sul piano quantitativo, il
coordinamento tra il piano d’azione del PTA e la programmazione dei piani d’ambito.
A partire dal quadro complessivo degli interventi previsti dai piani d’ambito nel settore dell’approvvigionamento idrico, sono stati selezionati gli interventi
ritenuti significativi per le finalità del Piano di Tutela.
Gli interventi di specifico interesse per gli assetti pianificatori del PTA sono sotto indicati:
- approvvigionamento idrico area di Ivrea.
Tempi di attuazione
Intero periodo di riferimento PTA.
Localizzazione
V. Descrizione
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 30 - Interventi di infrastrutturazione
Art. 40 - Riequilibrio del bilancio idrico
Efficacia attesa e tempistiche
Contributo al riequilibrio del bilancio idrico ed alla risoluzione di criticità dell'approvvigionamento idropotabile.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Rilievo eventuali deficit idropotabili e confronto con periodo precedente.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.14
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.2.2 - Progetti operativi di potenziamento compatibile campi pozzi esistenti
Descrizione
Con priorità per i poli di prelievo riferibili ai campi-pozzi di interesse regionale, occorre prevedere nel medio-lungo termine la progressiva sostituzione delle
fonti di prelievo da acquiferi con indici di compromissione qualitativa, nonchè delle captazioni tipologicamente inadeguate per le ragioni sopra indicate.
Per contro, in corrispondenza dei campi-pozzi di interesse regionale tecnologicamente contraddistinti da un buon livello di funzionalità, in assenza di fattori
di degrado qualitativo, occorre valutare i margini di potenziamento compatibili con la produttività idrica dell’acquifero, la sostenibilità del bilancio idrico locale,
la salvaguardia delle altre captazioni esistenti nell’intorno delle depressioni piezometriche indotte nell’assetto di progetto, nell’ottica di incrementare la
potenzialità di approvvigionamento attuale – anche per il superamento situazioni di emergenza o mediante export di risorsa su scala sub-regionale.
Tempi di attuazione
Scenario cronologico compreso tra 2008÷2016. Progetto di fattibilità idrogeologica (I fase): entro 2 anni dall'entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque.
Infrastrutturazione di potenziamento: entro i 2 anni successivi.
Localizzazione
Campo-pozzi di interesse regionale di cascina Giarrea (Comune di Saluggia).
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 24 - Zone di protezione delle acque destinate al consumo umano.
Art. 40 - Riequilibrio del bilancio idrico
Art. 41 - Obblighi di installazione dei misuratori di portata e volumetrici
Efficacia attesa e tempistiche
L'intervento di potenziamento del campo-pozzi di C.na Giarrea si inquadra nel contesto delle opzioni di riequilibrio del bilancio idrogeologico regionale, con
specifico riferimento all'attuale sovrasfruttamento dei campi-pozzi situati nel bacino astigiano occidentale. In una logica di riqualificazione complessiva,
occorre valutare la possibilità di concentrare il potenziamento del campo-pozzi di C.na Giarrea mettendo in produzione livelli acquiferi nel complesso
multifalda del "Villafranchiano", annullando al contempo il prelievo dall'acquifero superficiale in relazione al possibile peggioramento dello stato chimico per il
parametro "prodotti fitosanitari". Il progetto operativo si qualifica per un'efficacia apprezzabile nel periodo 2008÷2016.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Prosecuzione delle attività di controllo dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei in corso con frequenza semestrale, eventualmente integrata mediante
infittimento nel settore di acquifero a monte del campo-pozzi. Verifica periodica dei volumi di prelievo derivati. Monitoraggio piezometrico nei punti di
controllo della falda a monte e campo-pozzi.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
53
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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.15
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.2.3 - Ricondizionamento (con chiusura selettiva dei filtri) o chiusura dei pozzi che mettono
in comunicazione il sistema acquifero freatico con i sistemi acquiferi profondi
Descrizione
L’azione risponde all’esigenza di tutelare gli acquiferi profondi, individuati dal Piano quale risorsa strategica
Tempi di attuazione
L'attività di ricondizionamento o chiusura dei pozzi multifiltro è considerata prioritaria negli areali di cui al comma 3, art. 37 delle Norme di Piano e deve
concludersi entro il 31.12.2016 in tutto il territorio piemontese.
Localizzazione
L'intera area idrografica con priorità per le zone vulnerabili da nitrati ex regolamento 9/R : Area idrogeologica separata IV01; per le aree vulnerabili da
prodotti fitosanitari ex D.C.R. n. 287 - 20269 del 17/6/2003: Area idrogeologica separata TO01; per le aree in cui sono localizzati i campi pozzi d'interesse
regionale: Saluggia
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Arti. 21 - Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola.
Art. 22 - Aree vulnerabili da prodotti fitosanitari.
Art. 24 - Zone di protezione delle acque destinate al consumo umano.
Art. 37 - Interventi di ricondizionamento delle opere di captazione delle acque sotterranee.
Efficacia attesa e tempistiche
Eliminazione di fonti di trasferimento di potenziali inquinanti agli acquiferi profondi
Modalità di monitoraggio
Acquisizione dei dati nel SIRI
Prosecuzione delle attività di controllo qualitativo dei corpi idrici sotterranei in corso
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
54
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
11.16
AI 15 - DORA BALTEA
interventi strutturali (di infrastrutturazione)
R.4.2.4 - Progetti operativi di ATO finalizzati allo sviluppo e alla conservazione e riqualificazione
selettiva delle fonti captate in ambiente montano e pedemontano
Descrizione
Le sorgenti captate ad uso idropotabile rappresentano una fonte di approvvigionamento di rilevanza strategica nel contesto della porzione di territorio
montano-collinare.
Il progetto operativo è teso a promuovere il completamento della perimetrazione delle zone di protezione e di rispetto delle sorgenti, mediante studi
idrogeologici finalizzati all’individuazione delle idrostrutture di alimentazione e campagne di misure di portata mensili per la caratterizzazione della variabilità
stagionale dei deflussi sorgivi.
Il completamento del quadro conoscitivo consente una definizione del grado di vulnerabilità delle fonti idropotabili, da considerare come riferimento per la
pianificazione urbanistica-territoriale, la valutazione delle potenziali interferenze con la realizzazione di opere in sotterraneo, la ricorrenza di eventi idrologici
critici (periodi di esaurimento prolungato).
Tempi di attuazione
Decorrenza dall’entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque
Localizzazione
Settore montano del bacino, con carattere diffuso in relazione all'elevato numero di captazioni sorgive idropotabili presenti.
Riferimenti norme di attuazione del Piano
Art. 24 - Zone di protezione delle acque destinate al consumo umano.
Art. 25 - Aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano.
Efficacia attesa
Protezione statica delle sorgenti idropotabili, mediante perimetrazione riconoscibile negli strumenti urbanistici comunali e sovracomunali.
Modalità di monitoraggio dell’efficacia
Estensione della rete di monitoraggio delle acque sotterranee alle sorgenti captate per uso idropotabile. Verifica periodica dell'aggiornamento degli
strumenti urbanistici sovracomunali, in relazione ai contenuti specifici in materia di tutela delle acque, con particolare riferimento alla perimetrazione delle
aree di salvaguardia delle sorgenti captate per uso idropotabile.
REV. 03 - 2007 - 1570-05-01203.XLS/BU/MA/PO
55
Direzione Pianificazione Risorse Idriche
Direzione Pianificazione Risorse Idriche
PIANO DI
TUTELA
PIANO
DI TUTELA
DELLE ACQUE
DELLE ACQUE
(D.Lgs. 152/99)
(D.C.R. n. 117-10731
del 13 marzo 2007)
REV. 03
2007
REV. 03
2007
AI32
AI33
VERBANIA
AI16
AI30
AI32
AI33
BIELLA
VERBANIA
AI18
AI14
AI15
NOVARA
AI16
VERCELLI
AI13
AI12
AI30
AI17
BIELLA
AI18
TORINO AI14
AI11
AI15
AI02
AI10
AI08 AI23AI13
AI04
AI12
AI09
AI03
AI06
AI20
TORINO
AI02
AI10
AI24
AI04
AI08 AI25
AI23
AI09
AI05
ASTI
AI03
AI07
AI21
AI05
CUNEO
AI22
AI06
AI17
ALESSANDRIA
ASTI
AI11
AI01
NOVARA
VERCELLI
AI26
AI27
AI01
CUNEO
AI22
AI26
AI21
AI19
AI31
AI20
AI29
AI24
AI19
AI07
AI29
AI28ALESSANDRIA
AI25
AI27
AI28
AI31
AI01 Alto Po
AI02 Basso Po
Sottobacino Pellice
(monografia aggregata)
AI03 Pellice
AI04 Chisone
AI05 Varaita
Sottobacino Maira
(monografia aggregata)
AI06 Maira
AI07 Grana Mellea
AI08 Banna – Tepice
AI09 Chisola
AI10 Sangone
AI11 Dora Riparia
AI12 Stura di Lanzo
AI13 Malone
AI14 Orco
– DORA BALTEA
AI15 AI15
Dora Baltea
Sottobacino Sesia
(monografia
aggregata)
Scheda monografica
AI16 Cartografia
Alto Sesia
AI17 Basso Sesia
Legenda
AI18 0Cervo
1 Inquadramento
Sottobacino
Tanaro territoriale –
acque
superficiali
(monografia aggregata)
Inquadramento
territoriale –
AI19 2Alto
Tanaro
acque
sotterranee
AI20 Basso Tanaro
esistenti
3 VincoliStura
Sottobacino
di Demonte
Rete
di
monitoraggio
e stato
4
(monografia aggregata)
di
qualità
dei
corpi
idrici
a
AI21 Stura di Demonte
specifica destinazione
AI22 Gesso
Pressioni - prelievi e scarichi
5
AI23 Borbore
Pressioni - prelievi ad uso
AI24 6Belbo
irriguoBormida
Sottobacino
Pressioni
- uso del suolo e
7
(monografia
aggregata)
attività
antropiche
AI25 Basso
Bormida
Stato
quantitativo
8
AI26 Bormida di Millesimo
Stato ambientale
AI27 9Bormida
di Spigno D.Lgs.152/99
Criticità quali – quantitative
AI2810
Orba
AI29 Scrivia
AI30 Agogna
AI31 Curone
Sottobacino Ticino
(monografia aggregata)
AI32 Ticino
AI33 Toce
AI34 Terdoppio Novarese
Laghi naturali significativi e di rilevante interesse
ambientale
Laghi (cfr. unità sistemiche di riferimento)
MS02 - Pianura Biellese
MS03 - Pianura Vercellese
MS04 - Anfiteatro morenico di Ivrea
MS05 - Pianura Canavese
MS06 - Pianura Torinese
Aree idrografiche
MS07 - Pianura Pinerolese
MS08 - Pianura Cuneese
3014-1 PO
U%
õ$T
Sezioni di chiusura dei bacini idrografici
(codice PTA e corpo idrico)
Invasi
90
0
Isoiete medie annuali
(rif. periodo 1951-1991)
TAV. 2 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE
ACQUE SOTTERRANEE
#
AL01
TE01
Aree idrogeologicamente separate
(acquifero superficiale - corpo idrico
significativo)
Aree idrogeologicamente separate terrazzi (acquifero superficiale - corpi
idrici potenzialmente influenti sui corpi
idrici significativi)
Macroaree idrogeologiche di riferimento
(acquifero profondo - corpo idrico
significativo)
MP1
MP2
MP3
MP4
MP5
MS09 - Pianura Cuneese in destra Stura
di Demonte
MS10 - Altopiano di Poirino e colline
Astigiane
MS11 - Astigiano Alessandrino occidentale
MS12 - Pianura Alessandrina orientale
MS13 - Pianura Casalese
MS14 - Fondovalle Tanaro
TAV. 3 - VINCOLI ESISTENTI
Aree protette
Aree protette Nazionali
Aree protette Regionali
Parco Provinciale (Lago di Candia)
Aree di interesse comunitario e regionale
S.I.C. - siti di interesse comunitario
(direttiva 92/43/CEE "Habitat")
Pianura Novarese - Biellese Vercellese
S.I.R. Siti di Interesse Regionale (biotopi)
Pianura Torinese settentrionale
Campi pozzi idropotabili di interesse
regionale
Aree individuate dal PAI - PSFF
(fascia B)
Pianura Cuneese - Torinese
meridionale - Astigiano occidentale
Pianura Alessandrina Astigiano orientale
Pianura Casalese - Tortonese
Z.P.S. - Zone di protezione speciale
(direttiva 79/409/CEE"Uccelli")
Acque dolci che richiedono protezione
Classificazione dei corsi d'acqua
ai sensi del D.Lgs. 130/92
Tratto ad acque ciprinicole
Richiede interventi di miglioramento
Richiede interventi di protezione
Tratto ad acque salmonicole
Richiede interventi di miglioramento
Richiede interventi di protezione
Acque destinate agli sport di acqua viva
Stazioni monitoraggio acque superficiali
di monitoraggio automatico con sensore idrometrico
$T Stazioni
(Tipologia A)
di monitoraggio automatico con sensore idrometrico
$T Stazioni
e di qualità dell'acqua (Tipologia B)
di monitoraggio automatico con sensore idrometrico,
$T Stazioni
di qualità dell'acqua e sedimentatore (Tipologia C)
Sezioni di monitoraggio chimico - fisico (cf) e biologico (b)
su corsi d'acqua naturali
Sezioni
$ su canalidi monitoraggio chimico - fisico (cf) e biologico (b)
Punto di campionamento del monitoraggio delle acque dolci
per la vita dei pesci (D.Lgs. 130/92)
Stazioni di monitoraggio acque sotterranee
Acquifero superficiale
Ã
PIANO DI TUTELA
DELLE ACQUE
(D.C.R. n. 117-10731 del 13 marzo 2007)
£
REV. 03
2007
Punti in automatico
Punti manuali
U%
Stazione manuale monitoraggio chimico - fisico
Acquifero profondo
"
Corsi d'acqua naturali significativi
Corsi d'acqua naturali potenzialmente influenti sui
corpi idrici significativi e di rilevante interesse
ambientale
MS01 - Pianura Novarese
TAV. 4 - RETE DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
E STATO DI QUALITA' DEI CORPI IDRICI A
SPECIFICA DESTINAZIONE
"
Corpi idrici soggetti a obiettivi di qualità ambientale
Macroaree idrogeologiche di riferimento
(acquifero superficiale - corpo idrico
significativo)
"
TAV. 1 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE
ACQUE SUPERFICIALI
q
r
VERBANIA
Punti in automatico
Stazione manuale monitoraggio chimico - fisico
U%
AI16
AI30
BIELLA
Vol. tot. di prelievo concesso da acque superficiali (Mm³/anno)
IRRIGUO
%
IDROELETTRICO INDUSTRIALE
%
%
ALTRO
%
TORINO
AI02
AI08 AI23
AI09
AI03
Stazione conforme ai limiti
AI17
AI10
AI04
Stazione non conforme ai limiti
NOVARA
VERCELLI
AI13
AI11
ASTI
AI01
ALESSANDRIA
AI20
AI24
AI25
AI05
TAV. 5 PRESSIONI - PRELIEVI E SCARICHI
Acque superficiali
IDROPOTABILE
%
AI15
AI12
Acque dolci che richiedono protezione e miglioramento
per essere idonee alla vita dei pesci (D.Lgs. 130/1992)
Grandi derivazioni, grandi prelievi (l/s)
(fonte Catasto Derivazioni, 2003)
Uso industriale
Uso irriguo
S
#
500 - 1.000
S#
500 - 1.000
S
#
1.000 - 5.000
#S
1.001 - 5.000
S
#
5.000 - 10.000
#S > 5.000
#S
10.000 - 25.000
Uso idroelettrico
> 25.000
#
S
S#
500 - 1.000
Altro uso
S
#
1.001 - 4.000
#S > 500
S
#
4.001 - 10.000
10.001 - 50.000
S#
#S > 50.000
Infrastrutture (condotte e canali)
Non interrate
Interrate
Non interrate doppio verso
Interrate doppio verso
non classificate
Galleria
Prese ad uso idropotabile (l/s)
(fonte Catasto SCI, 2000)
Ñ
0 - 100
Ñ
101 - 500
Ñ 501 - 3.600
ALTO SESIA
Indicatori di pressione quantitativa:
1612
Volume di prelievo
0.10
0.00
99.80 0.16
0.01
(per area idrografica)
AI18
AI14
A2 Acque dolci superficiali utilizzate per la
produzione di acqua potabile (ex D.P.R. 515/82)
#
#
AI32
AI33
AI06
AI07
AI26
AI21
CUNEO
AI29
AI31
AI28
AI27
AI19
AI22
Sottobacino: DORA BALTEA
(porzione piemontese)
Area Idrografica
AI15 - DORA BALTEA
1 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE - ACQUE SUPERFICIALI
2 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE - ACQUE SOTTERRANEE
3 - VINCOLI ESISTENTI
4 - RETE DI MONITORAGGIO E STATO DI QUALITA' DEI CORPI
IDRICI A SPECIFICA DESTINAZIONE
5 - PRESSIONI - PRELIEVI E SCARICHI
6 - PRESSIONI - PRELIEVI AD USO IRRIGUO
7 - PRESSIONI - USO DEL SUOLO E ATTIVITA' ANTROPICHE
8 - STATO QUANTITATIVO
9 - STATO AMBIENTALE D.Lgs. 152/99
10 - CRITICITA' QUALI-QUANTITATIVE
SCALA METRICA TAVOLE
0
2
4 Km
ORIENTAMENTO
N
LEGENDA
TAVOLA
1/2
Acquifero profondo
Pozzi ad uso ifropotabile (m³/anno)
(Fonte Catasto SCI, 2000)
å
å
< 50000
50000 - 100000
å
å
Principali categorie di uso suolo
Zone urbanizzate
100000 - 500000
Zone industriali, commerciali e reti di comunicazione
> 500000
Zone estrattive, discariche e cantieri
Campi pozzi idropotabili di interesse regionale
Pozzi ad uso industriale (Mm³/anno)
(dato su base comunale)
<1
5 - 10
1-5
> 10
Zone verdi artificiali non agricole
Seminativi (escluse le risaie)
Risaie
Colture permanenti
Prati stabili
Zone agricole eterogenee
Sorgenti uso idropotabile
(Fonte Catasto SCI, 2000)
Scarichi
Scarichi produttivi
¶
Trattamento secondario
qr
<2.000
2.000 - 10.000
10.000 - 100.000
>100.000
rq
rq
qr
qr
qr
qr
Corsi d'acqua, canali e idrovie Bacini d'acqua
TAV. 8 STATO QUANTITATIVO
Varaita monte confl.Po
Vol. teorico
naturale
(Mm³/anno)
299
qr
%U
Scarichi civili non trattati
Punti di recapito superficiale
TAV. 6 PRESSIONI - PRELIEVI AD USO IRRIGUO
Comprensori irrigui
Densità di prelievo media su base comunale da pozzi
per uso irriguo (l/s/ha) (D.Lgs. 275/93 art.10)
0.2 - 0.8 l/s/ha
3.3 - 6.3 l/s/ha
0.8 - 1.7 l/s/ha
ALTO SESIA
Percentuale del volume di prelievo irriguo per Qmax di derivazione
Qmax < 100 l/s
100 %
100<Qmax<500 l/s 500<Qmax<1000 l/s Qmax> 1000 l/s
0%
0%
0%
Valore del prelievo irriguo
(per area idrografica)
TAV. 7 PRESSIONI - USO DEL SUOLO E ATTIVITA'
ANTROPICHE
Attività antropiche
Aree inquinate di interesse nazionale
Ñ
%U
prima categoria
Cave e miniere
Ñ
seconda categoria tipo A-B-C
$õ
õ$
õ$
õ$
õ$
Pessimo
Classe B - L'impatto antropico è ridotto, vi sono moderate
condizioni di disequilibrio del bilancio idrico, senza che
tuttavia ciò produca una condizione di sovrasfruttamento,
consentendo un uso della risorsa e sostenibile
sul lungo periodo
Classe C - Impatto antropico significativo con notevole
incidenza dell'uso sulla disponibilità della risorsa
evidenziata da rilevanti modificazioni agli indicatori
generali sopraesposti
AI32
AI33
VERBANIA
AI16
AI30
BIELLA
AI18
AI14
AI15
AI13
AI12
AI17
TORINO
AI11
AI10
AI04
NOVARA
VERCELLI
AI09
AI03
AI02
AI08 AI23
ASTI
AI01
ALESSANDRIA
AI20
AI24
AI25
AI05
AI06
AI07
AI26
AI21
CUNEO
AI29
AI31
AI28
AI27
AI19
AI22
Sottobacino: DORA BALTEA
(porzione piemontese)
Area Idrografica
AI15 - DORA BALTEA
Criticità qualitative
Porzioni di territorio suscettibili di inquinamento
di origine diffusa
Porzioni di territorio suscettibili di inquinamento
da nitrati
Situazioni di compromissione da:
Solv. Solventi clorurati
FST Prodotti fitosanitari
NO3 Nitrati
Caratterizzazione ecosistemica
dei corsi d'acqua superficiali
Compromessa
Critica
Classe 4
Corpi idrici sotterranei
Stato quantitativo
Elevato
Buono
Sufficiente
Scadente
Classe 2
REV. 03
2007
Classe 5
Tratti di corsi d'acqua a specifica destinazione per
la vita dei pesci in regime di recupero
Assetto ecologico in classe di degrado critico e
compromesso
Tratti di corsi d'acqua a forte criticità di tipo
chimico - fisico - biologico
³
Discariche
Stato ambientale dei corsi d'acqua superficiali
sul biennio 2001 - 2002
Classe 3
Criticità qualitativa
³
G
Impianti a rischio di incidenti rilevanti
Siti inquinati (interventi a breve termine)
TAV. 9 STATO AMBIENTALE D.Lgs. 152/99
Classe 1
Basso - Impatto basso dei prelievi con portate in alveo
inferiori al DMV per meno di 30 giorni/anno
³
1.7 - 3.3 l/s/ha
84
Classe A - L'impatto antropico è nullo o trascurabile
con condizioni di equilibrio idrogeologico. Le estrazioni
di acqua o alterazioni della velocità naturale di
ravvenamento sono sostenibili sul lungo periodo
Classe B - L'impatto antropico è ridotto, vi sono moderate
condizioni di disequilibrio del bilancio idrico, senza che
tuttavia ciò produca una condizione di sovrasfruttamento,
consentendo un uso della risorsa sostenibile sul
lungo periodo
Classe C - Impatto antropico significativo con notevole
incidenza dell'uso sulla disponibilità della risorsa
evidenziata da rilevanti modificazioni agli indicatori
generali sopraesposti
Classe D - Impatto antropico nullo o trascurabile, ma
con presenza di complessi idrogeologici con intrinseche
caratteristiche di scarsa potenzialità idrica
>100.000
0 - 0.2 l/s/ha
39
Vol. prelievi
irrigui
(Mm³/anno)
PIANO DI TUTELA
DELLE ACQUE
(D.C.R. n. 117-10731 del 13 marzo 2007)
Alto - Forte impatto dei prelievi con portate in alveo
inferiori al DMV per più di 100 giorni/anno
Medio - Impatto medio dei prelievi con portate in alveo
inferiori al DMV per di 30 - 99 giorni/anno
Acque superficiali - indicatori
di bilancio
(per aree idrografiche)
Acque sotterranee - indicatori di stato
rq
qr
Vol.
DMV2008
(Mm³/anno)
'W
'W
'W
'W
'W
'W
TAV. 10 CRITICITA' QUALI - QUANTITATIVE
Corpi idrici superficiali
Stato quantitativo
Stato di criticità quantitativo (rispetto al regime idrologico
naturale del corso d'acqua)
³
#
Zone aperte a vegetazione rada o assente
Elevato
Buono
Sufficiente
Scadente
Particolare
Scadente-Particolare
Stato ambientale dei laghi significativi
sul biennio 2001 - 2002
Zone caratterizzate da vegetazione arbustiva e/o erbacea
Scarichi civili trattati (A.e.)
Trattamento primario
qr <2.000
2.000 - 10.000
10.000 - 100.000
>100.000
Trattamento avanzato
qr
<2.000
2.000 - 10.000
10.000 - 100.000
V&
V&
V&
V&
V&
V&
Zone boscate
Scarichi produttivi superficiali
non trattati
$Z Attività produttiva
'] Raffreddamento
Scarichi produttivi superficiali
trattati
$T Attività produttiva
'W Raffreddamento
Stato ambientale dei corpi idrici sotterranei
sul biennio 2001 - 2002
Acquifero profondo
Acquifero superficiale
#
Acquifero superficiale
Acquifero profondo
Acquifero superficiale
Acquifero profondo
]
]
Soglia di attenzione
Contaminazione conclamata
Situazione di degrado qualitativo ricadente nelle
aree di ricarica degli acquiferi profondi
1 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE - ACQUE SUPERFICIALI
2 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE - ACQUE SOTTERRANEE
3 - VINCOLI ESISTENTI
4 - RETE DI MONITORAGGIO E STATO DI QUALITA' DEI CORPI
IDRICI A SPECIFICA DESTINAZIONE
5 - PRESSIONI - PRELIEVI E SCARICHI
6 - PRESSIONI - PRELIEVI AD USO IRRIGUO
7 - PRESSIONI - USO DEL SUOLO E ATTIVITA' ANTROPICHE
8 - STATO QUANTITATIVO
9 - STATO AMBIENTALE D.Lgs. 152/99
10 - CRITICITA' QUALI-QUANTITATIVE
LEGENDA
TAVOLA
2/2
Roggia di Favria
Can. di Chivasso
1207-4 ORCO
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1000
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INQUADRAMENTO TERRITORIALE
ACQUE SUPERFICIALI
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3027-5 DORA BALTEA
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Area Idrografica - DORA BALTEA
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Sottobacino: DORA BALTEA (porzione piemontese)
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Rivarolo C.se
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Lanzo Torinese
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Torre C.se
S.Martino C.se
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Trausella
Meugliano
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Sala Biellese
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Occhieppo Inferiore
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Occhieppo
Superiore
Muzzano
Graglia
Piatto
#
Ronco Biellese
Lago Masserano
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Tollegno
Ternengo
#
Valle Mosso
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Pollone
Sordevolo
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Vallanzengo
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Carema
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Zumaglia
Pralungo
Quincinetto
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S
Bioglio
Pont-Saint-Martin
AREA
AI15
SEZIONE
1/1
9
TAVOLA
MONOGRAFIA AGGREGATA
Direzione Pianificazione Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA
DELLE ACQUE
(D.C.R. n. 117-10731 del 13 marzo 2007)
REV. 03
2007
AI32
AI33
VERBANIA
AI16
AI30
BIELLA
AI15
NOVARA
VERCELLI
AI13
AI12
AI34
AI18
AI17
TORINO
AI11
AI2
AI10
AI8 AI23
AI4
AI9
ASTI
AI3
AI1
ALESSANDRIA
AI20
AI29
AI24
AI25
AI5
AI6
AI7
CUNEO
AI22
AI26
AI21
AI19
AI27
AI28
AI31
SOTTOBACINO: SESIA
AI14
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
SOTTOBACINO: SESIA
Inquadramento territoriale
Sottobacino idrografico principale
Codice sezione di chiusura
SESIA
Codice sezione
di chiusura
Sottobacino
idrografico
ALTO SESIA
519-3
SI
BASSO SESIA
3004-1
NO
CERVO
3023-7
SI
Area idrografica
REV. 03 -2007 1570-05-01703.DOC PO/PO/PO
3004-1
1
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
SOTTOBACINO: SESIA
Sottobacino idrografico principale: SESIA
Caratterizzazione fisiografica
Sottobacino
Codice sezione
PTA
Superficie
totale
2
Perimetro
Orientamento
prevalente
Quota (m s.m.)
pendenza media
max
min
media
[%]
SESIA A CAMPERTOGNO
505-1
[km ]
172
[km]
63
SE
4.486
817
2.101
62,9
SESIA A QUARONA
519-2
664
124
SE
4.486
388
1.543
58,4
MASTALLONE
517-1
151
61
SE
2.462
430
1.306
56,8
SERMENZA
511-1
132
51
SE
2.958
549
1.635
62,5
SESSERA A BORGOSESIA
530-1
189
69
SE
2.556
334
1.052
43,7
SESSERA A PORTULA
524-2
92
41
SE
2.556
496
1.348
52,1
SESSERA A PRAY
527-2
127
54
SE
2.556
400
1.161
44,8
STRONA DI VALDUGGIA
521-1
38
28
SO
1.143
322
638
25,6
SESIA A BORGOSESIA
519-3
695
132
SE
4.486
337
1.501
57,2
SESIA A SERRAVALLE SESIA
531-1
936
143
SE
4.486
311
1.360
52,6
SESIA A ROMAGNANO
3023-1
985
155
SE
4.486
267
1.312
50,9
SESIA A GHISLARENGO
3023-2
1.033
182
SE
4.486
194
1.262
48,6
SESIA A VERCELLI
3023-3
2.128
223
SE
4.486
119
858
30,6
SESIA A VERCELLI
3023-4
2.402
239
SE
4.486
115
780
27,2
SESIA A MOTTA DEI CONTI
3023-6
2.728
260
SE
4.486
100
704
24,0
SESIA CONFL. PO
3004-1
3.038
283
SE
4.486
94
648
21,7
CERVO CONFL. SESIA
3023-7
1.024
152
SE
2.536
126
500
14,5
CERVO A SAGLIANO MICCA
602-1
75
38
SE
2.536
582
1.492
56,1
CERVO A BIELLA (MONTE)
602-2
94
50
SE
2.536
423
1.336
49,7
CERVO A BIELLA
604-2
127
56
SE
2.536
344
1.276
46,0
CERVO A COSSATO
604-4
140
73
SE
2.536
222
1.185
42,2
CERVO A GIFFLENGA
3024-3
325
98
SE
2.536
174
767
27,4
ELVO A CASANOVA ELVO
3026-3
283
96
SE
2.533
151
589
15,9
ELVO A MONGRANDO
702-2
43
38
SE
2.533
327
1.282
42,3
ELVO A OCCHIEPPO INF.
702-1
39
34
SE
2.533
373
1.359
45,5
ELVO A SALUSSOLA
3026-1
207
64
SE
2.533
222
717
20,8
ELVO ALLA CONFL.
3024-1
300
107
SE
2.533
136
565
15,0
MARCHIAZZA A QUINTO VERCELLESE
3024-8
118
67
SE
617
136
230
2,9
MARCHIAZZA A ROVASENDA
3024-7
25
32
SE
617
218
323
8,3
ROVASENDA A ROVASENDA
3024-4
38
39
SE
723
212
365
13,9
10,2
ROVASENDA A VILLARBOIT
3024-5
54
61
SE
723
156
312
ROVASENDA ALLA CONFL
3024-6
149
73
SE
723
141
247
5,1
STRONA A CAMANDONA
605-1
15
19
SE
1.584
566
914
32,8
STRONA A COSSATO
612-2
95
44
SE
1.591
228
571
21,6
STRONA CONFL.CERVO
613-1
102
49
SE
1.591
205
551
20,5
REV. 03 -2007 1570-05-01703.DOC PO/PO/PO
2
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
SOTTOBACINO: SESIA
Caratterizzazione climatica/meteorologica
Sottobacino
Afflusso medio annuo
Temperatura
media annua
Evapotraspirazione
potenziale media
annua
[mm]
[°C]
[mm]
SESIA A BORGOSESIA
1.566
6
375
SESIA A CAMPERTOGNO
1.181
2
SESIA A QUARONA
1.559
6
365
MASTALLONE
1.887
7
453
SERMENZA
1.535
5
322
SESSERA A BORGOSESIA
1.616
9
534
SESSERA A PORTULA
1.602
7
439
SESSERA A PRAY
1.573
8
494
STRONA DI VALDUGGIA
1.672
11
655
SESIA A SERRAVALLE SESIA
1.581
7
422
SESIA A ROMAGNANO
1.577
7
434
SESIA A GHISLARENGO
1.553
7
445
SESIA A VERCELLI
1.369
10
563
SESIA A VERCELLI
1.327
10
584
SESIA A MOTTA DEI CONTI
1.273
10
605
SESIA CONFL. PO
1.234
11
620
CERVO CONFL. SESIA
1.219
11
688
CERVO A SAGLIANO MICCA
1.622
6
371
CERVO A BIELLA (MONTE)
1.583
7
417
CERVO A BIELLA
1.607
7
458
CERVO A COSSATO
1.557
8
483
CERVO A GIFFLENGA
1.346
10
610
ELVO A CASANOVA ELVO
1.269
11
664
ELVO A MONGRANDO
1.653
7
454
ELVO A OCCHIEPPO INF.
1.688
7
432
ELVO A SALUSSOLA
1.319
10
627
ELVO ALLA CONFL.
1.243
11
671
MARCHIAZZA A QUINTO VERCELLESE
1.058
13
772
MARCHIAZZA A ROVASENDA
1.268
12
745
ROVASENDA A ROVASENDA
1.344
12
733
ROVASENDA A VILLARBOIT
1.234
12
749
ROVASENDA ALLA CONFL
1.130
12
767
STRONA A CAMANDONA
1.374
9
575
STRONA A COSSATO
1.204
11
673
STRONA CONFL.CERVO
1.195
11
679
REV. 03 -2007 1570-05-01703.DOC PO/PO/PO
3
REGIONE PIEMONTE - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
SOTTOBACINO: SESIA
Corsi d’acqua principali
Corpo idrico
Lunghezza asta
Pendenza media asta
Densità drenaggio
[km]
[%]
[km/km ]
2
Designazione ex D.Lgs. 152/99
SESIA A CAMPERTOGNO
20
9,5
2,61
SESIA A QUARONA
49
4,7
2,75
SESIA A BORGOSESIA
56
4,2
2,71
MASTALLONE
25
6,8
2,77
---
SERMENZA
19
9,3
2,94
---
SESSERA A BORGOSESIA
32
5,1
2,87
SESSERA A PORTULA
21
7,1
2,78
SESSERA A PRAY
26
6,1
2,82
STRONA DI VALDUGGIA
12
5,6
2,6
SESIA A SERRAVALLE SESIA
60
3,9
2,73
SESIA A ROMAGNANO
68
3,5
2,76
SESIA A GHISLARENGO
80
3,1
2,73
SESIA A VERCELLI
103
2,5
2,48
SESIA A VERCELLI
108
2,4
2,4
SESIA A MOTTA DEI CONTI
131
2,0
2,35
SESIA CONFL. PO
140
1,8
2,28
CERVO A SAGLIANO MICCA
13
9,5
3,13
CERVO A BIELLA (MONTE)
19
7,6
2,87
CERVO A BIELLA
23
6,6
2,68
CERVO A COSSATO
32
5,2
2,5
CERVO A GIFFLENGA
41
4,1
2,36
CERVO CONFL. SESIA
56
3,3
2,24
ELVO A CASANOVA ELVO
45
4,0
2,09
ELVO A MONGRANDO
16
9,9
2,27
ELVO A OCCHIEPPO INF.
14
11,3
2,39
ELVO A SALUSSOLA
28
6,1
2,09
ELVO ALLA CONFL.
52
3,5
2,1
MARCHIAZZA A QUINTO VERCELLESE
34
1,2
2,3
MARCHIAZZA A ROVASENDA
15
2,2
2,77
ROVASENDA A ROVASENDA
18
13,2
2,76
ROVASENDA A VILLARBOIT
28
1,0
2,72
ROVASENDA ALLA CONFL
32
0,9
2,4
STRONA A CAMANDONA
6
10,2
1,96
STRONA A COSSATO
20
4,4
2,22
STRONA CONFL.CERVO
23
4,0
2,16
Significativo
Interesse ambientale
Interesse ambientale,
potenzialmente influente
Significativo
Significativo
Interesse ambientale
Interesse ambientale
Interesse ambientale
Interesse ambientale,
potenzialmente influente
Consistenza reti di monitoraggio ambientale
Corpo idrico
Numero stazioni
Corsi d’acqua naturali (monitoraggio manuale)
31
Corsi d’acqua naturali (monitoraggio automatico)
10
Laghi (monitoraggio ex D.Lgs. 152/99)
0
Canali
7
Acque sotterranee (monitoraggio manuale)
168
Acque sotterranee (monitoraggio automatico)
30
REV. 03 -2007 1570-05-01703.DOC PO/PO/PO
4
Fly UP