Tutti i guai del tacco alto ecco qual è la formula giusta
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Tutti i guai del tacco alto ecco qual è la formula giusta
la Repubblica MARTEDÌ 25 GENNAIO 2011 ■ 38 la Repubblica SALUTE LA MEDICINA MARTEDÌ 25 GENNAIO 2011 Evitare calzature sbagliate e sostituirle appena mostrano i segni dell’usura eccessiva. Meglio provare quelle nuove nel pomeriggio quando il piede ha il volume standard Tutti i segreti per prevenire la metatarsalgia La ricerca ARANCE DELLA SALUTE CONTRO IL CANCRO Sabato 29 gennaio torna l’iniziativa Airc, associazione italiana ricerca sul cancro, “Le arance della salute” Nelle piazze italiane tre chilogrammi di arance siciliane a fronte di un contributo di nove euro per sostenere la ricerca Airc Per individuare le piazze 840001001 oppure www.airc.it Il convegno PARADIGMI SCIENTIFICI GIORNATA DI STUDIO “L’emergere di nuovi paradigmi scientifici: per una nuova scienza dell’uomo”. Questo il tema su cui si confronteranno sabato 29 gennaio a Roma (ore 9, palazzo Valentini, via IV novembre 119a) in una giornata di studio genetisti, sociologi, psicologi, fisici, economisti, medici. Organizzato dalla Società italiana di Psiconuroendocrinoimmunologia Info www.sipnei.it L’iniziativa IN FARMACIA I CONSIGLI SULLE VITAMINE B Campagna di educazione dedicata alle vitamine del gruppo B in collaborazione tra Società italiana di pediatria e Federazione dei farmacisti È la prima settimana “Bianca” che inizia a febbraio in 500 farmacie di 11 città (Bergamo, Caserta, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino, Varese, Verona). Consigli pratici e materiale informativo Info www.settimanab.it Il sostegno UN SMS SOLIDALE PER PRONTO ALZHEIMER Un Sms solidale al 45503 per sostenere “Pronto Alzheimer”, primo servizio telefonico in Italia per il sostegno, l’assistenza e l’orientamento per i malati e i loro familiari. È già in corso e terminerà il 13 febbraio Le visite ARTROSI DELLE MANI CONSULTI IN 4 CENTRI Il 26 gennaio è la prima Giornata Nazionale dell’Artrosi alle Mani, possibilità di visite e informazioni. Questa malattia articolare cronica degenerativa colpisce in Italia circa 4 milioni di persone, nell’80% dei casi si tratta di anziani oltre i 65 anni e quasi sempre donne Tel. 0392324219, per prenotare un consulto gratuito con gli specialisti di quattro centri (Monza, Roma, Bologna e Monastier, provincia di Treviso) Info www.iicm.it (al. mar.) CLAUDIO TEDESCO * L a scarpa ideale non esiste, meglio scalzi secondo pediatri e fisiologi. La scarpa è un compromesso tra l’esigenza di proteggere il piede e il desiderio di assecondare canoni estetici. Tuttavia se la scarpa ideale non esiste, si dovrebbe tentare almeno di evitare le calzature sbagliate e sostituirle non appena mostrano segni di usura eccessiva o scorretta. Meglio aquistare le calzature nel pomeriggio quando il piede ha il giusto volume, la sera risultano infatti più gonfi e al mattino troppo asciutti per la posizione orizzontale della notte appena trascorsa. Per verificare usura e difetti aquisiti con l’uso, la scarpa va osservata appoggiata su un piano rigido: la suola deve essere in contatto con il piano d’appoggio nella parte interna e esterna, non deve avere la punta curvata in alto e la suola non deve essere consumata oltre un terzo del suo spessore originario. Vista dall’alto la scarpa non si deve accomodare su un lato e non deve mostrare la piega trasversale troppo obliqua (segno di rigidità dell’alluce). Di sicuro nella top ten delle calzature sbagliate ci sono quelle con il tacco alto. Un accessorio femminile che conferisce sensualità all’incedere, ma dannoso all’appoggio plantare, allo schema del passo e alla postura. Tre centimetri di tacco bastano a trasferire il peso dal tallone all’avampiede. Sei centimetri incrementano il peso sui metatarsi del 57% e nove centimetri fanno scari- Un compromesso tra l’esigenza di protezione e i canoni estetici I danni anche premanenti causati all’appoggio plantare per l’uso di certe calzature care il 76 % del peso corporeo sulla punta del piede, alleggerendo il tallone così sollevato da terra. La metatarsalgia è il primo effetto scatenato dalle scarpe con tacco alto specie se la punta della calzatura è stretta. Si tratta di una infiammazione e di sintomi dolorosi che colpiscono l’avampiede sotto l’attaccatura delle dita, più di frequente le tese dei metatarsi e la loro articolazione. Di qui il termine metatarsalgia che significa dolore ai metatarsi. Un’altra frequente e temibile infiammazione che colpisce l’avampiede spesso scatenata dall’uso prolungato di scarpe a tacco alto è il neuroma di Morton. Si tratta di un dolorosissimo nodulo che si sviluppa tra il terzo e quarto dito del piede sulla biforcazione di un piccolo nervo sensitivo. I suoi sintomi sono tipici: dolore © RIPRODUZIONE RISERVATA on le sue 26 ossa, 33 articolazioni e 20 muscoli, il piede rappresenta un capolavoro unico di architettura e di biomeccanica. È un punto fisso al suolo su cui grava l’intero peso del corpo e si trova alla base del sistema posturale o di equilibrio, che consente all’uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio. Il piede, infatti, nel suo ruolo di “base antigravitaria”, in un primo tempo prende contatto con la superficie di appoggio adattandosi ad essa e rilasciandosi e, successivamente, si irrigidisce, divenendo una leva per respingere la superficie stessa e per produrre l’avanzamento. I piedi meritano piú attenzione e maggiore considerazione di quella che viene loro concessa quotidianamente infilandoli nelle scarpe al mattino per poi riscoprirli solo la sera al rientro a casa. Sono organi meravigliosi, non solo di movimento ma anche di senso, e la miniera di informazioni che deriva dall’utilizzo di una suola C Tutti i guai del tacco alto ecco qual è la formula giusta urente e la sensazione di un sassolino o di un chiodo nella scarpa che insiste sotto il punto dolente, tanto che chi ne è colpito a volte per strada è costretto a fermarsi per togliere la calzatura e massaggiare il piede. Non solo: il peso che grava sulle dita accelera la predisposizione individuale a sviluppare l’alluce valgo e le dita deformate a martello. Metatarsalgie, neuroma di Morton e deformità delle dita come l’alluce valgo e dita a martello necessitano dell’intervento chirurgico: meglio limitare l’uso dei tacchi alti a poche e selezionate occasioni. Se l’uso dei tacchi alti è quotidiano e per molte ore al giorno nel tempo si produce una altro temibile effetto: il tendine di Achille e i muscoli del polpaccio si accorciano. Con il tallone sollevato il piede è bloccato in posizione di equinismo (come nella spasticità) e non ha la possibilità di articolare la caviglia alternando flessione ed estensione. Di qui la brevità permanente dei muscoli e dei tendini e la difficoltà nei casi più severi di indossare calzature con il tacco basso o senza tacco pena dolori e infiammazioni al tendine di Achille e ai muscoli del polpaccio e una innaturale ma ormai acquisita deambulazione con schema del passo invertito punta/tallone, anziché tallone/punta. Ma i danni da tacchi alti possono prodursi anche in modo acuto: con una distorsione di caviglia. Più il tacco è alto e il tallone lontano da terra e l’appoggio ridotto (tacchi a spillo), più è alta l’incidenza di distorsioni della caviglia. Nei casi lievi si produce una lesione di primo grado di uno dei legamenti del piede, che richiede solo l’uso di una cavigliera elastica e riposo per circa 10-15 giorni e l’uso locale di ghiaccio e antinfiammatori. In casi più gravi serve il chirurgo. Una curiosità: alcuni ricercatori inglesi (Paul Stevenson e collaboratori) hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sul tacco ideale per ciascuna donna, espresso da una formula matematica. Altezza=Q [12+3s/8)] dove Q rappresenta il fattore sociologico, risultanza di molte variabili, tra cui il costo e l’età della scarpa, l’apprezzamento degli uomini alla vista della scarpa indossata e perfino quanti bicchieri di vino si prevede di bere la sera che si indosserà la scarpa (l’alcol incrementa la probabilità di cadere dai tacchi e di distorsione). In altre parole Q esprime quanto “conviene socialmente rischiare di portare i tacchi alti”. * Ortopedia e Traumatologia, Spec. in Medicina dello Sport, Roma ■ 39 Postura e movimento Elogio del piede Scarpa perfetta FABIO LODISPOTO * PER SAPERNE DI PIÙ www.siot.it www.podomedic.it L’esperto INFOGRAFICA PAULA SIMONETTI Flash @ IL LIBRO Un professore di anatomia spiega perché evitare le scarpe (D. Howell, 260 pagg., 15,50 euro; Orme ed.) intelligente consente al piede, e successivamente ai nostri centri motori, di immagazzinare ed elaborare soluzioni motorie vantaggiose per una deambulazione corretta ed economica. Per coloro invece che presentano patologie specifiche del piede, come il piede piatto, valgo o cavo, alluce valgo, metatarsalgie, spine calcaneari o dismetrie rilevanti degli arti inferiori, è opportuno ricorrere all’esame baropodometrico per individuare nello studio statico, dinamico e stabilometrico dell’appoggio al suolo le soluzioni più opportune con una ortesi plantare o con della ginnastica adeguata per ricreare le corrette sinergie muscolari del piede e spesso dell’articolazione tibio-tarsica e sottoastragalica. Variazioni dell’appoggio podalico alterano inoltre il corretto allineamento posturale creando squilibri che richiedono l’intervento preventivo o rieducativo di un chinesiologo o di un posturologo, con esercizi adeguati di Back School. * Specialista in Scienze motorie e sportive © RIPRODUZIONE RISERVATA