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DIALOGO INTERCULTURALE
I.P. Pubblicità inferiore al 50% 2 04 08 2008 anno europeo del DIALOGO INTERCULTURALE In questo numero: •L e interviste ai saggi di Etnopoli •L ’inchiesta su alcuni vettori di integrazione: sport, musica e world food •D a Melting Box a www.meltinglab.it • Il punto di vista dei giovani di Melting Box su parità, dialogo e identità culturale C o nte nts 04 05 06 10 12 13 14 15 16 18 21 22 Editoriale: Da Melting Box a MeltingLAB. Mercedes BRESSO, Giuliana MANICA. 2008. Anno europeo per il dialogo interculturale. Paritas young è una iniziativa di comunicazione istituzionale co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo in collaborazione con: Istituzioni di Parità Regionali La filosofia del dialogo. Le opinioni di sei giovani e del filosofo Massimo Cacciari raccolte a Melting Box. Sport: la palestra del confronto. Passione, valori condivisi e spirito di squadra in campo contro la discriminazione. “Oltre il confine”. Il nuovo progetto transnazionale contro la tratta delle donne romene. MeltingLAB. Laboratorio di Innovazione sui Diritti e la Parità. Rispettarsi giocando: Etnopoli. Una simulazione ludica per imparare ad apprezzare le diversità. “Le giornate di Etnopoli”: le impressioni di alcuni protagonisti. Un crogiolo di storie, umanità e musica. L’Orchestra di Piazza Vittorio e gli Asian Dub Foundation. I “media etnici”. Quando la notizia viene declinata in più lingue. www.regione.piemonte.it/pariopportunita [email protected] “La Biblioteca Vivente”. Un progetto innovativo per abbattere i pregiudizi e incentivare il dialogo fra culture. Il keb b. Quando la gastronomia diventa vettore di integrazione. Editoriale Interazione fra culture e rispetto sono gli obiettivi del 2008 DA MELTING BOX A MELTING LAB 2008: ANNO EUROPEO PER IL DIALOGO INTERCULTURALE Un percorso che descrive il rapporto diretto fra parità e integrazione. Oltre la tolleranza c’e’ l’identita’ europea. Melting Box costituisce il sugello di un anno dedicato Tratteremo di sport: di Euro 2008, di come il calcio L’Anno Europeo 2008 per il dialogo dobbiamo andare oltre: occorre dare Attraverso l’istituzione degli “Amba- ai temi di parità, ma anche un punto di partenza per può diventare occasione di incontro multiculturale, di interculturale è stato ufficialmente varato uno stimolo decisivo per la trasforma- sciatori dell’Anno Europeo”, l’Unione ha l’implementazione della ricerca sul consolidamento della hockey su prato. l’otto gennaio a Lubiana, in Slovenia, dal zione delle nostre società che devono deciso di dare molto risalto all’aspetto cultura delle pari opportunità nel nostro Paese. Parleremo di “media etnici”, di “world food”, di “Le donne sono per natura ottimiste, ma Melting Box MeltingLAB e di “Etnopoli”; ascolteremo le storie di gio- ha superato le mie previsioni. Oltre la metà dei visitatori vani che quotidianamente si misurano con processi di sono stati giovani: è un risultato straordinario”. Queste le esclusione/integrazione e razzismo/tolleranza. parole dell’assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Giuliana Manica, a proposito delle Barroso e dal primo ministro sloveno Jànez Jansa. L’evento è interculturale come valore fondamentale buone dell’Unione divenire Manuel titolata “Il dialogo Bresso, invita a proseguire la “lotta” contro tutte le l’attuazione Josè una conferenza in- La Presidente della Regione Piemonte, Mercedes attraverso europea stato preceduto da dell’evento torinese di ottobre 2007. discriminazioni presidente della Commissione di comunicativo delle iniziative comunitarie: un’Europa fondata sull’inte- promuoveranno gli eventi, i progetti, le grazione, sullo scambio buone pratiche, i dibattiti, gli spettacoli, UE: la prossima sfida è costruire una società equa e rispettosa della dignità umana. le protagoniste culturale produttivo i laboratori in seno all’Anno del dialogo e sul rispetto per la interculturale e condivideranno le loro dignità umana”. esperienze di ricerca della reciproca Secondo Euro- comprensione. barometro, strumen- Le notevoli diversità dell’Europa to di monitoraggio costituiscono un vantaggio incalco- delle opinioni e delle labile: incoraggiano tutti a scoprire abitudini degli europei, la ricchezza del patrimonio culturale circa i due terzi dei cittadini continentale e a far proprie le diffe- Europea” pratiche suggerite dall’Unione Europea. A tal propo- alla presenza dei com- sito, Bresso e Manica precisano che “nel corso del missari europei Jàn Figel’ e 2008, gli spunti proposti in fiera verranno sviluppati con Jànez intellettuali, dianamente con almeno una persona di dopo MeltingLAB, artisti, giornalisti e scrittori provenienti etnia, cultura o religione differenti dalle coesa, condivisa e forte. di politiche ed azioni per da ogni zona del continente hanno di- proprie; oltre il 70% di essi l’innovazione sociale, scusso sulle future sfide che attendono reputa l’esperienza positiva e traghetterà la l’Europa multiculturale. fruttuosa. un laboratorio permanente che Regione zione di Melting Box nel marzo del 2009”. “Anno europeo per il dialogo Politici, Gli avvenimenti di Lubiana lanceran- Piemonte alla seconda edi- Il 2008 è stato proclamato Potocnik. comunitari Mercedes Bresso Presidente della Regione Piemonte interculturale” e Paritas Young recepisce l’iniziativa della UE interagisce quoti- Ciò testimonia che l’in- no, nel corso dell’anno, una lunga serie terazione interculturale di attività nei paesi membri dell’Unione è che incentiveranno l’interazione fra cul- molto diffuso e che ture diverse e l’approfondimento delle l’Anno Europeo va in- relazioni fra nazionalità e religioni diffe- contro a una necessità renti, sviluppando un senso di comune largamente sentire in tutti i cittadini europei. Proprio per questo motivo, un tema sociale condivisa. dedicando questo numero al Jàn Figel’, fautore dell’Anno Europeo l’euro parlamento ha predisposto che confronto fra culture. Nelle pros- 2008, dichiara che “l’Europa, nel XXI se- tutte le iniziative del 2008 non si sime pagine scriveremo di musi- colo dovrà raccogliere una nuova sfida: esauriranno con la fine dell’anno, ma ca attraverso l’impegno sociale divenire una società multiculturale basata costituiranno un laboratorio di sviluppo dell’Orchestra di Piazza Vittorio e sull’equità e rispettosa dei punti di vista di sociale permanente dotato di un fondo cittadini con retroterra culturali differenti. che finanzierà, da oggi al 2013, i progetti La mera tolleranza non è più abbastanza, che incentiveranno il dialogo. degli Asian Dub Foundation. Giuliana Manica Assessora Regionale alle Pari Opportunità renze dell’altro, costruendo, mattone mattone, un’identità europea La diversita’ come ricchezza LA FILOSOFIA DEL DIALOGO Le opinioni di sei giovani e del filosofo Massimo Cacciari raccolte a Melting Box. Giudith TELARI Massimo CACCIARI Professore ordinario di estetica 33 anni - operatrice call center È mai stata vittima di discriminazione? Come può vedere ho la pelle nera: sono stata adottata, ho origini ghanesi. Da piccola ero l’unica bambina di colore in tutta la scuola e ho sempre notato una curiosità morbosa per la mia diversità. Lei, per professione, vive tutti i giorni a contatto con i giovani: cosa si sente di consigliare ai suoi studenti a proposito di dialogo interculturale? Per i miei compagni di classe e i loro genitori credo di essere stata la prima “diversa” della loro vita. Non è facile sopportare certi sguardi, soprattutto quando inizi ad avere un’età che ti permette di interpretarli. Vive in un ambiente multiculturale? Il mio suggerimento è di vivere in maniera proficua le differenze Lavoro presso un call center. Ho notato una profonda differenza tra l’ambiente universitario e quello lavorativo. All’università altrimenti saranno dolori: se la nostra società non è capace di confron- la solidarietà fra studenti abbatteva qualsiasi barriera. In ambienti fortemente competitivi, come i call center, vengono fuori gli tarsi sulla diversità, interpretandola come un arricchimento, saremo in grado di poter fare solo delle aspetti più negativi delle persone: siamo costantemente in competizione, tutti contro tutti, e questo genera molto stress che, guerre. Perché la guerra arriva quando la parola viene meno. Ce la faremo? Sarà difficile, ma non spesso, si esplicita attraverso antipatici episodi di discriminazione. bisogna disperare. Si riferisce al conflitto fra etiche? No, mi riferisco a guerre combattute. Il problema è reale ed urgente. Il confronto/conflitto fra etiche è una dinamica presente soprattutto nel cosiddetto Occidente: il politeismo di valori e di etiche è decisamente più diffuso qui che in altre zone del mondo. Il necessario punto d’accordo va raggiunto su un piano filosofico: la mia identità sarà tanto più forte quanto più riuscirò ad essere accogliente e a dialogare. La relazione costruttiva con l’altro è qualcosa che il singolo fa per se stesso, ma l’individualità è salda solo se riesce a essere universale. Come raggiungere questo punto d’accordo? Rachele AURORI 24 anni – studentessa universitaria Secondo lei, al fine di promuovere processi di coesione sociale, quella degli “Anni Europei” è una strategia valida? Il dialogo costruttivo con l’altro è qualcosa di buono tanto per l’individuo quanto per la collettività. È opportuno che le istituzioni attuino politiche di sensibilizzazione nei confronti di problematiche Sarà opportuno costruire una cultura del rispetto delle differenze. A tale scopo, sarà necessario comunitarie, perché l’Europa è una realtà territoriale vasta su cui risiedono un gran numero di persone con culture molto diverse. educare le generazioni future alla diversità a cominciare dalla scuola. Tolleranza, comprensione e Pertanto, il processo di coesione sociale deve essere innescato dall’alto. L’eterogeneità dei popoli che compongono l’UE è propensione all’integrazione dovranno essere atteggiamenti umani spontanei e diffusi. Per raggiun- troppo rilevante per pensare che certi meccanismi possano essere attivati spontaneamente, dal basso. gere questo traguardo dobbiamo attrezzarci per proporre percorsi culturali; non si può pensare che l’equilibrio possa essere raggiunto solo attraverso un’integrazione socio-economica. Quindi, occorre moltiplicare le iniziative come Melting Box e cercare di far partecipare più cittadini possibile. Cosa ne pensa dell’Europa “allargata” a est? Non le nascondo che l’allargamento dei confini europei è qualcosa che mi entusiasma, ma che mi preoccupa al tempo stesso. Il gap che ci divide dai paesi comunitari dell’est è tanto ampio: le istituzioni europee dovranno svolgere un grosso lavoro per arrivare a un equilibrio economico, quello sociale verrà di conseguenza. Diego MACCANTI 22 anni - Circolo culturale Maurice Diego Maccanti è stato il libro più gettonato a Melting Box, perché? Io ero il libro “gay credente” e questa è stata la ragione del successo riscosso dal mio titolo, infatti, la conciliazione tra fede e omosessualità è, oggi, un argomento attuale e scottante. La scelta di chiamarmi “gay credente” senza specificare in cosa fossi credente è stata una mia precisa volontà: ho preferito che fosse il lettore a chiedermelo. In che cosa crede? Sabrina SID ONE Kumari BO SINI 29 anni – impiegata 24 anni - Volontaria associazione CIFA Secondo lei i mass media Dunque, quale sarebbe il compito dei media? parlano abbastanza di dia- I media hanno un compito delicatissimo: sono loro che logo interculturale e di coe- possono fare da collante o da terribile fattore disgregante. sione sociale europea? Molto spesso i giornalisti dimostrano di non essere all’altezza Nei giorni di Melting Box lei Integrazione sociale europea? di compiti tanto complessi. Quello dell’informazione è un ha partecipato al progetto Living Library, come è andata? Non bisogna parlarne, occorre agire. mercato, i giornalisti ne sono gli attori e, come tutti gli agenti L’Europa a ventisette è una realtà ormai consolidata. economici, si muovono per fare business. Sono abituata a Parafrasando un classico del processo di unificazione diffidare di chi cerca il vantaggio economico a ogni costo. italiano: “abbiamo fatto l’Europa, ora facciamo gli europei”. Che sia facile o meno condividere ciò che dico, io sono Siamo proprietari di una casa enorme che va dal Mediter- dell’idea che occorre agire molto e parlare poco: dai media raneo al Mar Baltico: è necessario che essa sia sempre in mi aspetto che incentivino il cittadino ad assumere un ruolo ordine, ma, proprio perché così grande, mantenere pulito attivo rispetto a tematiche che lo riguardano molto da il nostro loft è un’operazione complicata. vicino, come la convivenza armonica con il diverso da sé. È stata un’esperienza bellissima che mi ha permesso di entrare in contatto con tanti ragazzi. La living Library mi ha arricchito moltissimo perché sono riuscita non solo a raccontare tutto di me e della mia personale esperienza di vita, ma sono riuscita anche a scoprire i vissuti dei visitatori che mi hanno consultata. Questo progetto favorisce i processi di conoscenza reciproca, abbattendo la diffidenza e il pregiudizio. Il risultato è che il diverso non Sono cristiano, ma ho qualche difficoltà nel definirmi è più sconosciuto. cattolico e ritengo che omosessualità e fede non siano inconciliabili. Faccio a meno di qualsiasi intermediario nel Qual è stato il suo titolo? mio rapporto con Dio: la gerarchia cattolica lancia invettive, Sono stata il libro vivente “ragazza adottata”. Io, come che non ho mai ravvisato nella Bibbia, contro le comunità Michela RE MOGARO gay. Quindi preferisco riferirmi direttamente a Dio. tutti gli altri libri viventi, ho faticato moltissimo: l’iniziativa ha riscosso un successo notevole che ci ha costretto a parlare secondo turni di mezz’ora ognuno, per tutta Quanto le è servito confrontarsi con i tanti giovani 32 anni – contabile che l’hanno letta? la giornata. Però, la curiosità e l’interesse del pubblico sono stati così stimolanti da spingerci a passare sopra Quasi tutti i miei lettori mi hanno rivelato di essere la stanchezza, raccontando anche più di quello che credenti e di ricercare qualcosa che non riescono a trovare È mai stata vittima di discriminazione per via della sua Che cosa pensa di poter nel clero. Questo è un dato sconfortante perché significa provenienza, della sua religione o della sua cultura? fare che manca un punto di riferimento che ci accetti per Per la verità non ho mai avuto nessun problema di questo per favorire l’integrazione? come siamo: ho fede e non voglio essere attaccato, tanto genere. Del resto, sono italiana, bianca, cattolica e non ho Credo che o siamo noi, gente meno nella mia sessualità, perchè Dio ci ha insegnato mai avuto modo di fare esperienze prolungate all’estero, comune, a dimostrare di pos- Nei miei lettori ho trovato tanta curiosità e nessun pregiu- ad amare il prossimo. Il Signore è perfetto e non vedo in paesi dove la “diversa” avrei potuto essere io. sedere la volontà di attivarci per dizio. Mediamente sono stata consultata da ragazzi mol- Conosce qualcuno a cui è accaduto? convivere pacificamente o nessuno potrà farlo per noi. to diversi da me. La maggior parte di loro ha scelto me Alcuni clienti stranieri dello studio per cui lavoro sono Io cerco di mostrarmi sempre disponibile verso chiunque, perché rappresentavo un mondo sconosciuto o perché stati vittime, qui in Italia, di episodi di razzismo e xeno- porto rispetto per le tradizioni e i costumi culturali e religiosi conosceva altri ragazzi adottati o perché, in qualche fobia anche molto gravi. Un romeno in modo particolare di tutti, faccio volontariato presso un’associazione che forni- modo, era già entrata in contatto con il mondo delle ha rischiato, in un paio di circostanze, la vita. Se l’Anno sce assistenza alle donne immigrate in difficoltà. Sono con- adozioni internazionali. europeo 2008 potrà servire a migliorare la situazione, sapevole che non è molto, ma questo mi basta per farmi La domanda che mi si rivolgeva più di frequente riguar- allora l’iniziativa è benvenuta. sentire attiva all’interno del ciclo virtuoso che dovrebbe dava i sentimenti che provo ogni volta che torno nel mio portare a un mondo pacificato. Paese d’origine e se mi sento più italiana o singalese. perché debba avere sbagliato proprio con me. Tutti i lettori hanno approcciato alla mia esperienza con molta voglia di confrontarsi; mi hanno trasmesso tanta forza e coraggio, non solo attraverso il loro appoggio, ma, soprattutto, con la loro stessa presenza a Melting Box: ciò vuol dire che i ragazzi giovani non sono tutti bulli che nelle scuole causano problemi ai loro coetanei gay. lei, concretamente, avevamo previsto. Che cosa cercavano i suoi lettori consultando il suo libro? Che cosa, invece, ha trovato lei in chi l’ha letta? 10 11 Satya Bhushan CHAWLA Passione, valori condivisi e spirito di squadra in campo contro la discriminazione Chawla ha conosciuto l’hockey su prato in India, la SPORT: LA PALESTRA DEL CONFRONTO “Euro 2008”, C.U.S. Torino e l’hockey su prato di Satya Bhushan Chawla. sua terra natia, l’ha perfezionato in Inghilterra, giocando nell’Eastcote H.C. di Londra dove si è trasferito per completare i suoi studi. Satya ha una moglie italiana e la decisone di stabilirsi C.U.S. TORINO Il Centro Universitario Sportivo di Torino è a Torino non gli ha impedito di continuare a praticare il suo sport preferito. la massima espressione Paritas Young lo ha intervistato per conoscere il suo polisportiva italiana per numero di discipline praticate e rapporto con lo sport e l’importanza che attribuisce livello dei corsi effettuati. all’hockey nei processi di confronto fra culture. Il termine “sport” evoca un complesso di attività fisiche e e legittima, rispettando i compagni di squadra e gli avversari. mentali volte a corroborare l’apparato psico-fisico umano, ma Lo sport impone momenti di socializzazione in cui le La vocazione interculturale è un aspetto caratterizzante anche una modalità di trasmissione di valori universali che si regole sono: la lealtà, la dignità, l’onestà e l’integrazione. della lunga storia e dell’attività cussina: basti pensare che configura come una scuola di vita. Infatti, in questa palestra Nelle prossime pagine ci occuperemo di calcio, di Euro C.U.S. è sinonimo di “Universiade Invernale Torino 2007”. valoriale si impara a lottare per ottenere una ricompensa giusta 2008 e dialogo interculturale, di hockey e del C.U.S. Torino. Qualsiasi disciplina sportiva ti mette in condizione Fra il 17 e il 27 di gennaio 2007 atleti universitari di oltre di interagire con i tuoi compagni di squadra: c’è un 50 paesi hanno lottato per una medaglia, percorso le nostre obiettivo comune da raggiungere e lo si può conseguire strade e conosciuto la nostra cultura. solo se c’è spirito di gruppo. In questo senso, sì, lo sport Secondo lei lo sport, nel suo caso l’hockey su prato, facilita lo scambio culturale? “Il calcio è l’arte di compri- manti erbosi. Ciò che la politica riuscirà a fare solo In seno alla XXIII edizione delle Universiadi, dal 25 al 28 mere la storia universale in 90 trent’anni più tardi, lo sport lo fece già nel 1960: sgretolò gennaio 2007, si è svolta la convention “YEPpies”, un forum Non ho mai avuto problemi di discriminazione: ho muri…a pallonate. internazionale dedicato agli universitari delle associazioni stu- scoperto che, sia in Italia che in Inghilterra, l’hockey Quarantotto anni dopo, gli europei non hanno più bisogno dentesche europee: circa 2000 studenti, in rappresentanza mi ha fatto conoscere belle persone, modelli positivi Su un campo da gioco si affrontano amichevolmente di manifestazioni sportive per incontrarsi. Ma Euro 2008, di oltre 400 città e di 60 paesi, si sono dati appuntamento a dentro e fuori campo. Dopo le partite, spesso si va a cena nazioni, si confrontano culture, si scambiano esperienze, si che si svolgerà in Austria e Svizzera tra il 7 e il 29 giugno Torino per una grande occasione di dialogo e scambio culturale. insieme, si socializza e mi rendo conto che l’hockey è condividono storie, talvolta facendo la Storia, come accadde coincidendo con l’Anno Europeo del dialogo interculturale, L’evento, parte del programma dell’Universiade della uno sport pulito, ti fa incontrare gente pulita che ti aiuta in Francia nel 1960. è un’occasione importante per incrementare i processi di Cultura, è stato organizzato con l’obiettivo di facilitare Era la prima edizione dei campionati europei di calcio, vi socializzazione continentale. Un’offerta integrata che va dalla l’accesso degli studenti stranieri alle risorse formative e ai parteciparono 17 squadre: dal Portogallo di Salazar all’URSS. partita alla cena in trattorie tipiche, musei aperti giorno e not- servizi dei nostri atenei. La cronaca ci rivela che prima, seconda e terza giunsero rispet- te, feste, il lavoro di oltre 10.000 volontari provenienti da ogni Il successo di questa iniziativa ha determinato la volontà tivamente: Unione Sovietica, Jugoslavia e Cecoslovacchia. angolo d’Europa, rivelano che, intorno ad un pallone, ci si di creare un progetto stabile e replicabile nei prossimi quattro può conoscere meglio, collaborare e compiere passi decisivi anni. YEPpies, dunque, potrà diventare, oltre che un signifi- in direzione di una società multicul- cativo momento di interazione tra culture diverse, anche un turale coesa. punto di riferimento per gli universitari stranieri e per le realtà EURO 2008 minuti”, così George Bernard Shaw definisce la disciplina sportiva più amata d’Europa. Al ritmo di 90 minuti alla volta le strade di milioni di europei, all’epoca quanto mai divergenti, si incrociarono su verdi del territorio. Torino “città Erasmus” non è un sogno: il numero di studenti stranieri che fa richiesta d’iscrizione agli atenei torinesi è in costante crescita. Pertanto, le proposte del C.U.S. si stanno diversificando sempre più: una pagina del sito inter- è uno straordinario vettore d’integrazione. a mantenere pulito te stesso. Come vengono vissute le differenze negli spogliatoi? Quando scendo in campo, sono lì per divertirmi. Il resto conta poco. Ciò che mi aspetto da un mio compagno di squadra è che giochi bene a hockey almeno quanto me, meglio se è ancora più bravo. Credo che le qualità tecnico-sportive siano le uniche caratteristiche a cui noi atleti facciamo caso. Razza, religione, colore della pelle non vengono proprio presi in considerazione, figurarsi se possono essere fattori discriminanti. È vero che l’hockey è uno sport da veri gentiluomini in cui contano molto doti morali e comportamentali? net del Centro Universitario Sportivo, http://www.custorino. L’hockey è potenzialmente pericoloso: ogni giocatore it/erasmus/erasmus.aspx, presenta, in inglese, tutte le attività scende in campo con una mazza che può fare molto cussine. In aggiunta, sarà possibile recarsi, tutti i pomeriggi, male, ma la cultura del rispetto è diffusa e radicata. presso la segreteria della sede sociale di via Braccini 1 per Quando ho imparato le regole di questo sport, mi hanno avere ulteriori informazioni, in inglese, sulla vita del C.U.S. insegnato che il bastone serve solo per colpire la palla, Altre iniziative, volte all’incentivazione della pratica sportiva qualsiasi altro uso è inutile, falloso e proibito. Credo che per gli atleti stranieri, verranno attuate nel corso del 2008. nel nostro mondo, per fortuna, ci sia molto fair play e, Per tenersi aggiornati: C.U.S. Torino, Via Braccini 1 quando mi è capitato di allenare ragazzini delle scuole Tel. 011.388307 - www.custorino.it - [email protected] alle prime armi, ho cercato di trasmettere questi valori. 12 13 La Regione Piemonte capitalizza l’esperienza di Melting Box Il nuovo progetto strategico transnazionale contro la tratta delle donne romene Melting Lab “OLTRE IL CONFINE” “Laboratorio di Innovazione sui Diritti e la Parita’”. Prevenzione del fenomeno e inserimento al lavoro sono i due obiettivi principali. In Italia, come in molti paesi europei, la tratta delle donne romene a scopo di sfruttamento sessuale rappresenta una piaga sociale di notevole rilevanza. Su un totale di 30/35.000 donne che esercitano la prostituzione, circa 12/15.000 ragazze molto giovani, spesso diplomate o laureate, sono oggetto di sfruttamento. Il volto delle donne romene oggetto di tratta: giovani, colte, diplomate, talvolta con più di una laurea. “Oltre il confine” è un progetto di cooperazione transnazionale contro la MeltingLAB è uno strumento pre- lotta alla discriminazione sono alcuni dei sociale. Enti pubblici, società private disposto dalla Regione Piemonte per temi su cui si confronteranno mediatori e terzo settore renderanno esecutive, tesaurizzare il lavoro e conseguire gli culturali, esperti della comunicazione e localmente, le politiche di sensibilizza- obiettivi di Melting Box, la “Fiera dei delle relazioni sociali chiamati a svol- zione che sono state definite nel corso diritti e delle pari opportunità per tutti” gere ricerche presso un vero e proprio di Melting Box come, ad esempio, la tenutasi a Torino a ottobre 2007. laboratorio delle idee. “cena al buio” o la “biblioteca vivente”. mag- MeltingLAB avrà una valenza edu- torinese, MeltingLAB è un “sistema di A differenza dell’evento fieristico gior numero di realtà che, sul territorio cativa molto forte: le scuole e gli enti confronto permanente” volto a incuba- regionale, quotidianamente di formazione della Regione Piemonte re progetti e a garantirne l’applicazione per incentivare la cultura della parità è verranno inseriti all’interno del ciclo una priorità di MeltingLAB. virtuoso innestato dal laboratorio, attra- Attraverso un “laboratorio verso proposte di condivisione dei diffuso e partecipato”, progetti e delle iniziative in programma. quindi, sarà possibile Il sito internet http://www.meltinglab.it estendere sempre è il punto di riferimento a cui il pubblico più frontiera può rivolgersi per ricevere informazioni, dell’innovazione ma anche per vivere attivamente spazi attraverso politiche innovative. tratta che vede coinvolte le Autorità di zione della società civile, soprattutto gestione del Fondo Sociale Europeo ita- delle fasce più giovani, a scopo preven- reotipi liane e romene. Esso si snoda attraverso tivo. Infatti, sono già in agenda: campagne confronto fra culture, una pianificazione triennale che prevede d’informazione nelle scuole romene, violenza di genere, interventi a doppia sponda: iniziative interventi sociali per le fasce a rischio mirate nelle aree di maggior presenza emarginazione, produzione di video, de- del fenomeno in Romania e in quelle di pliants, programmi radio e televisivi atti ad maggior esodo migratorio in Italia. informare la maggior parte dei Romeni. Il progetto è un’esperienza pilota Seconda urgenza è il reinserimento innovativa animata da una strategia mul- delle donne vittime di tratta. A questo tidimensionale, integrata e partecipativa scopo, sono previste due fasi: una prima, in cui interagiscono istituzioni ed ONG rivolta all’accoglienza e all’orientamento; italiane e romene di cui la Direzione una seconda, tesa a restituire autonomia Istruzione professionale - Lavoro della e libertà all’individuo, attraverso l’attiva- Regione Piemonte è capofila. zione di percorsi formativi personalizzati È prioritaria, per “Oltre il confine”, la sensibilizza- Abbattimento di stee pregiudizi, Coinvolgere attivamente lavorano MeltingLAB è un laboratorio permanente di politiche ed azioni per l’innovazione sociale. la il d’incontro e di discussione. che conducano il soggetto verso la piena integrazione lavorativa. Forte è l’impegno delle istituzioni Lasciano la Romania per realizzare aspettative di migliori condizioni di vita. Trovano la prigione dello sfruttamento della prostituzione. italiane a collaborare strettamente con i servizi lavorativi e sociali romeni: nel caso in cui la beneficiaria del programma di reinserimento ne faccia esplicita richiesta, verificata la fattibilità dell’operazione, sarà possibile prevedere un suo rientro in patria. www.meltinglab.it: uno spazio virtuale per iniziative concrete. 14 15 S U E DE SAAD confronto, este giornate di qu re ta en m m Per co ando uno non o che si usa qu ab ar tto de un cito : ’emozione forte per esprimere un le ro pa le va tro are la piena vita ore per farti prov ti presto il mio cu fra il vostro non vedo confini io i gg O . do en viv che sto . mondo ed il mio ente unico che un mondo veram Abbiamo creato i e colori come e, ha tanti profum parla tante lingu è una ricdiversità culturale La . ie ez sp lle de quelli a viaggiare. si viaggiasse senz se e m co è , za chez Una simulazione ludica per imparare ad apprezzare le diversita’... per davvero. tari della palazzina, lasciata si basa sugli abitanti di un palazzo: gratuitamente in eredità da soggetti differenti per religione, cultura, un eccentrico torinese, a etnia, sesso ed età ritratti con dovizia patto che le differenti culture di particolari in 50 “carte personaggio”. del condominio trovino piena I protagonisti interagiscono fra loro integrazione. Cinquanta condomini scoprono la ricchezza delle differenze. program- di tematiche sociali. carte imprevisti” che introducono pro- pante a calarsi nei panni dell’altro, blematiche convivenza incentivando la reciproca comprensione. il Network ha indivi- complessa di tante persone così diverse Etnopoli è un progetto innovativo duato due fasi fondamentali. La prima: fra loro. Lo scopo del gioco è elimina- creato dai rappresentanti delle comunità un seminario di semiotica per mettere re i conflitti, trovando almeno quattro di migranti, sociologi, mediatori culturali, a fuoco un linguaggio condiviso che soluzioni positive su cinque situazioni giornalisti, scrittori e comunicatori costi- incentivi al dialogo e che rispetti le critiche, conseguendo, così, l’obiettivo di tuitisi in “Network per lo sviluppo della differenze. La seconda: “le Giornate di diventare proprie- comunicazione sociale in Piemonte” Etnopoli” in cui si sono confrontate le e coordinati dalla Regione. esperienze di esperti di diversa prove- Il Network è un con- nienza e cultura. L’interazione fra di essi tenitore virtuale ha permesso di verificare l’efficacia del dove Giappone – regista Il gioco è una delle principali modalità di appre ndimento, quindi anche l’intercultura può esser e veicolata attraverso di esso. In Giappone ci sono tradizioni millenarie importantissime che riesc ono a sopravvivere, nonostante la modernità e i cambiamenti epocali. Credo che questo mode llo comportamentale sia da esportare in tutte le società, cosicché ognuno possa conservar e la ricchezza della propria cultura, accettand o lo scambio con l’altro. municazione Il gioco stimola ogni parteci- alla MAR IO MIHAKAWA mi di co- attraverso 15 “carte situazioni” e “10 relative ciologa Marocco – so imparare a rispettarsi giocando: etnopoli Etnopoli è un gioco di ruolo che IA B E N K DH IM Per realizzare Etnopoli, svi- lavoro del Network e di individuare il luppare motore del gioco, le “situazioni”, nelle MOHAME D BA Senegal – artista e mediatore culturale Ogni volta che persone diverse s’incontrano danno luogo a una nuova cultura: il mio punto di vista, confrontandosi con un altro, risulterà trasformato FARIAN SABAHI Iran – scrittrice e docente universitaria Tolleranza è una parola che non mi piace: implica che ci sia qualcuno che debba essere sopportato e, dunque, nuovo in un certo senso. Ad esempio, la mia cultura è un ibrido: storicamente l’Africa è sempre stata terra di conquista e di colonie, quindi c’è sempre stata interazione con l’Europa. Le classi con difficoltà da qualcun altro. Preferirei parlare, dirigenti africane vanno a studiare in Europa e poi applicano, in Africa, i modelli europei. Pertanto, la cultura africana è molto ibridata, pur non perdendo proprie tradizioni: ogni immigrato può esprimere la propria identità profonda. tare il velo, deve poter essere libera di farlo. Libera invece, di “reciproca accettazione”. Pertanto, i cittadini stranieri devono rispettare le leggi del paese ospitante, ma possono continuare a osservare le la sua cultura secondo le modalità che vuole. Ad esempio, se una donna musulmana decide di porscelta in libero stato. storie di vita dei testimoni. Paritas seguito, pubblica, le di impressioni di alcuni protagonisti de “le Giornate di Etnopoli”. A uno di essi, Suede Saadia Benkdhim, il gioco è dedicato. Suede, scomparsa l’anno scorso, è stata una delle principali anime del progetto, riuscendo a trasformare le frontiere in spazi di contatto e non di separazione. ELISAB ET TA SIVO Italia – caporeda ttrice del “Notic iero” Quanto sono dispo sta a sentirmi meno italiana? Rinuncerei anche a molta parte della mi a cultura, purchè la mia ela sticità non mi me tta in una posizione di subalte rnità. Intercultura no n significa “spersonalizzare”: ognuno di noi, ric ercando il confronto con l’a ltro, deve mantene re serenamente la propria identità. Se riusciam o ad armonizzare cultu re, esperienze, ricchezze, lingue, emozioni div erse, coglieremo l’o pportunità di sentire le cose au tenticamente. ALVARO DUQU E ta Colombia – giornalis paesi che via via Il percorso d’integrazione nei ramente portato a mi hanno ospitato mi ha sicu à originaria, ma, con perdere molto della mia identit dire di essermi arricaltrettanta certezza, posso ciuti. Oggi riesco a chito di elementi prima sconos su aspetti di me e riflettere, con molta più facilità, , in precedenza, davo della cultura colombiana che i voluto approfondire. per scontati o che non avevo ma concetto di tolleranza, Credo che, per trasmettere il ze vive e concrete: si debba ricorrere a testimonian e della teoria. la pratica spesso è più efficac 16 17 Dall’integrazione di repertori musicali al dialogo interculturale UN CROGIOLO DI STORIE, UMANITA’ E MUSICA L’Orchestra di Piazza Vittorio e gli Asian Dub Foundation. La musica fa parte della cultura di ogni individuo: è un linguaggio con cui autori e fruitori coltivano il gusto estetico, la creatività e l’immaginazione. Orchestre, band e quartetti rap- Orchestra di Piazza Vitt orio Asian Dub Foundation presentano momenti d’interazione fra i soggetti che prendono parte all’esecuzione. Pertanto, la musica L’Orchestra di Piazza Vittorio è propone la condivisione di esperien- quartiere Tutto comincia a Londra presso composta da una ventina di artisti romano che nel 2002 fu protagonista la Community Music House, un labo- ze, facilita l’accettazione del diverso provenienti da culture molto diverse: del concretizzarsi del sogno di Mario ratorio musicale rivolto a giovani di I progetti avviati dagli Asian Dub da sé e predispone al confronto con dalla Tunisia al Brasile, da Cuba agli Stati Tronco, ex componente della Piccola origine asiatica: è il 1993 e “Dr. Das”, Foundation contribuiscono a foca- le differenze alla ricerca dell’armonia. Uniti, dall’Ungheria all’Ecuador passan- Orchestra Avion Travel: radunare attor- “Pandit G” e “Master D”, fondano il lizzare l’attenzione della società sui do per Argentina, Italia e Senegal. no a sé musicisti che fossero espres- nucleo embrionale degli Asian Dub problemi inerenti le comunità dei neri, Vi presentiamo due casi emble- l’Esquilino, multietnico e provvedendo a fornire gli strumenti necessari alle classi più disagiate. matici della capacità che la musica Ogni musicista porta con sé le sione delle più disparate comunità di Foundation (ADF). La formazione trove- degli asiatici, di tutte le minoranze ha di far riflettere su valori universali memorie della propria terra d’origine migranti per dar vita a un sodalizio rà la sua dimensione matura e definitiva etniche, dei rifugiati politici, portando come parità: e, attraverso il personale bagaglio di artistico e culturale mai tentato prima. con alla ribalta la questione della tu- L’Orchestra di Piazza Vittorio e gli musica popolare e i propri strumenti, Asian Dub Foundation. svela melodie universali. l’integrazione e la Le sonorità L’ascolto dell’Orchestra è un’esperienza esaltante in cui i suoni di tanti l’ingresso nel gruppo tela dei diritti dei “Chandrasonic”, “Sun J” e “Bubble-E”. La miscela sonora degli ADF è l’esplo- sono mondi si amalgamano in ogni brano. sivo risultato della crasi fra jungle, quelle che si ascoltano La musica è imprevedibile e caratte- reggae, dub, hip hop, musica indiana percorrendo le strade rizzata dalla ricchezza degli arrangia- e attitudini punk. Il successo è tra- del- menti e dalla varietà di accenti e suoni. volgente: otto album in dieci anni. L’Orchestra canta una canzone senza parole: l’integrazione. di Il progetto di Tronco è riuscito a I contenuti dei brani sono garantire lavoro e permessi di sog- intrisi di denuncia dell’emar- giorno per preparatissimi musicisti ginazione di cui è vittima la che, così, sono riusciti a trovare comunità asiatica inglese e di dignità professionale ed umana. richiami a far valere i propri diritti. giovani afflitti da condi- Il suono della cultura della mobilitazione. L’Orchestra di Piazza Vittorio Asian Dub Foundation Education è la prova della bontà di un (ADFED) è la concretizzazione della concetto elementare: ogni dif- sensibilità del gruppo londinese: è una zioni ferenza acquista valore quando è costola della band che permette ai che svantaggiose e da in rapporto armonico con le altre. ragazzi di poter sviluppare le proprie episodi di razzismo e doti musicali, erogando formazione omofobia. socio-economi- Per gentile concessione dell’Associazione Libre 18 19 L’informazione favorisce l’integrazione e il dialogo I “MEDIA ETNICI” Quando la notizia viene declinata in piu’ lingue. mensile Rapporti mensili sulle normative migratorie e sulle complicate rivolto soprattut- trame della politica italiana vengono “alleggeriti” da un sottile to alle comunità humor che caratterizza il giornale, rendendolo differente rispetto di immigrati francofoni provenienti dall’Africa sub-Sahariana. ad altre testate etniche. L’ampio risalto dato ai personaggi Africa Nouvelles È un Nato nel 2002 e con un pubblico di riferimento quantificabile di rilievo delle varie comunità africane, soprattutto Ivoriani e in almeno 65.000 unità, Africa Nouvelles è particolarmente Senegalesi, congiuntamente a una ricca sezione dedicata a apprezzato per la completezza delle notizie che riguar- sport e musica, si affiancano a una rubrica che offre ai lettori dano l’Africa, per l’utilità delle informazioni sull’Italia e per l’opportunità di un dialogo diretto, consentendo di poter la soluzione linguistica adottata: un patois franco-italiano. esprimere la propria opinione sugli argomenti del mese. L’accesso all’informazione è un diritto di ogni cittadino, di qualsiasi estrazione etnica egli sia. Nel caso degli stranieri in Italia, disporre di notizie specificatamente dedicate rappresenta una possibilità di riscatto e integrazione, ma anche una semplificazione dei problemi quotidiani. Negli ultimi anni sono fioriti organi di stampa, radio, siti internet e programmi televisivi curati da stranieri e rivolti ai migranti del nostro paese. Il “media etnico” è uno strumento che consente, a tutti i fruitori, di non perdere le proprie radici culturali e di essere informati sulle evoluzioni del proprio status di migrante. In aggiunta, le comunità di cittadini stranieri riescono a rinsaldare i rapporti interni e, allo stesso tempo, a facilitare il processo d’integrazione dell’individuo nel contesto socioculturale italiano. L’informazione, libera e diffusa, plasma cittadini coscienti e società coese. Di seguito vengono presentati alcuni operatori della “comunicazione etnica”: un telegiornale multilingue e sei periodici rivolti ad altrettante comunità di migranti residenti in Italia. Con 20.000 copie ebiya r h g a Al M al mese distribui- te in tutta Italia, Al Punjab E xpr ess La comunità indiana di migranti conta circa 70.000 unità, così Maghrebiya si propo- “abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di darle voce”, ne come media rivol- Roma a t e z a G neasca È l’organo di stampa dedicato ai Romeni residenti t Nasz Swia Agnieszka Bladowska, diret- trice del mensile edito in lingua polacca, sottolinea il valore di in un organo di stampa attraverso cui informare su quanto accade dichiara il direttore della testata Balraj Singh. La maggior parte Italia. Il gior- in Polonia e in Italia o per mezzo del quale far sapere come to a tutti i migranti di lingua araba. Souad Sbai, giornalista degli immigrati indiani che risiedono nel nostro Paese proven- nale, passo dopo passo, ha costruito il suo successo districarsi fra le complessità della legislazione italiana in materia marocchina, dirige la redazione del mensile con l’obiettivo gono dal Punjab, dunque, il mensile guidato da Singh adotta grazie a una rubrica di pubblica utilità: “filo diretto con di immigrazione, assunzione di lavoratori stranieri, documenti di mantenere sempre vivo il dibattito sulla condizione del- la lingua Punjabi per parlare di attualità e di politica interna i lettori” attraverso cui fornisce una consulenza per la necessari. Nonostante che le informazioni pratiche siano ritenute la donna nei paesi musulmani, aggiornando i lettori circa ed estera di Italia e India. Le informazioni legali costituiscono risoluzione di problemi quotidiani. le più utili e importanti, la Bladowska ha previsto che nel suo tutte le tappe importanti che il cammino dell’emancipa- l’elemento più importante del periodico, fungendo da vera e Giochi, annunci di lavoro, notizie dal mondo e dalla Romania giornale si parlasse anche di sport, musica, curiosità e folklore. zione femminile sta percorrendo nei paesi del Maghreb. propria guida nel dedalo burocratico statale. Non mancano, riguardanti arte, sport, diritti dell’immigrato e politica hanno La redazione di Nasz Swiat, inoltre, ha deciso di seguire, I contenuti sono davvero molto vari e spaziano dal- però, argomentazioni più leggere: le cronache sullo star system contribuito enormemente a far crescere il tasso di gradi- mese per mese, tutte le tappe che hanno scandito l’entrata la petizione per il diritto di voto al derby calcistico di indiano o i memorandum delle numerose rassegne e feste mento del mensile fra la comunità romena italiana. della Polonia nell’Unione Europea, rendendo, così, le 10.000 Casablanca, dall’iscrizione dei lavoratori all’Inail alle che le comunità locali organizzano per rinsaldare i legami copie del mensile un’utile guida ai nuovi diritti acquisiti politiche migratorie. interni e per promuovere l’integrazione con gli Italiani. dai Polacchi in seguito al loro status di cittadini europei.. 20 21 Letto in nove lingue, crescita. Noi vogliamo dare una voce diversa, non comune il primo telegiornale all’immigrazione”. Idris sottolinea che la redazione del tele- per stranieri in Italia è giornale vuole, primariamente, dare informazioni di servizio in grado di informare tutte le comunità di immigrati indipen- che aiutino lo spettatore nella vita di tutti i giorni; in secon- dentemente dall’etnia di appartenenza. da battuta, si diramano notizie di cronaca locale. Idris Sanneh, lo juventino più famoso d’Italia, è il direttore e Sanneh ha voluto, per il suo Tg Multietnico, una redazione l’ideatore del Tg che va in onda tutti i giorni su Rete Brescia, composta da giovani giornalisti immigrati perché “un gior- contribuendo a spazzare via i pregiudizi e l’emarginazione nalista che si occupa di immigrazione, essendo lui stesso di cui spesso sono vittime i migranti. immigrato, evita il sensazionalismo. L’immigrato non copre, Tg Multietnico Il direttore rivela di aver incubato il progetto per ben cinque non scappa, non cancella ciò che è successo, ma ha un anni prima di realizzarlo: “il Tg multietnico è nato dalla voglia metro di giudizio, una misura molto più sensata: narrare i di dare voce a una popolazione di immigrati in continua fatti così come sono successi”. Popoli News Un progetto innovativo per abbattere i pregiudizi LA BIBLIOTECA VIVENTE “Torino Youth Centre” incentiva il dialogo fra culture al Salone internazionale del libro. La nascita del periodico è da Dunque, da bollettino scolastico Popoli News diviene una Fra le attività in programma nel car- farsi risalire al 1997, a Torino, rivista multietnica vera e propria con una redazione struttu- tellone della “Fiera internazionale del quando araba rata e produttiva. È un mensile con distribuzione regionale libro”, che si svolgerà a Torino dall’8 “Il Nilo”, nata per iniziativa dell’Associazione Cleopatra, isti- la scuola e l’obiettivo dichiarato è favorire la conoscenza e il dialogo al 12 maggio 2008, si legge anche: tuisce un giornalino d’istituto chiamato “Cleopatra News” fra le comunità di migranti e la popolazione autoctona e “Biblioteca Vivente”, un progetto volto a redatto dagli studenti e dagli insegnanti egiziani della informare i cittadini stranieri sulle politiche migratorie italiane, fornire la possibilità di entrare in contat- scuola. Un anno dopo la testata viene registrata al sulle risorse e i servizi torinesi, sugli avvenimenti dei paesi to con realtà differenti dalla propria. tribunale civile di Torino e gli editori decidono d’origine. Il giornale, apolitico e laico, è composto da cinque Nata in Danimarca, nel corso del di trasformare il nome in “Popoli News” sezioni indipendenti redatte in altrettante lingue: italiano, Rosklid Festival 2000, come “Living rumeno, spagnolo, cinese, arabo. Library” a opera dell’o.n.g. “Stop the migranti, presenti sul territorio, Il linguaggio adottato dalla redazione è volutamente semplice Violence”, a partecipare e diretto al fine di accrescere il grado di comprensione dei riconosciuta dalle istituzioni europee al progetto contenuti nel lettore, rendendo, così, il periodico sempre come “buona prassi” per la promozione spirito dell’Anno Europeo 2008 per il più efficace ed incisivo. del dialogo interculturale. dialogo interculturale: promuovere una per incentivare le altre comunità di editoriale. la “Biblioteca Vivente” è Popoli News, in quanto media multiculturale e “trans- Si tratta di una vera e propria biblio- società pluralistica e dinamica in cui vive- comunitario”, interpreta un ruolo centrale nel favorire la lotta teca, dal catalogo molto variegato, ma re le diversità come arricchimento e oc- all’emarginazione e nell’incentivare percorsi di cittadinanza con “scaffali” riempiti da “libri viventi”. casione di pacifico scambio profittevole. attiva. Un immigrato, consapevole dei propri diritti e doveri e Il living book può essere prenotato per informato circa le logiche istituzionali che normano una “lettura” di circa mezz’ora che per- numerosi progetti presenti alla Fiera il suo status giuridico, diviene un cittadino più mette al “lettore” di venire in contatto del libro sono realizzati da “Torino cosciente e più propenso a partecipare alla vita con l’esperienza personale che il libro Youth Centre” (TYC), un network di vivente ha da raccontare. I libri, infatti, associazioni studentesche e gruppi Ibrahaem Younes, direttore di Popoli News, vede sono persone, individui disponibili a giovanili nazionali e internazionali nel futuro del suo giornale una periodicità setti- raccontare loro stessi, storie vere, vive. che si propone di incentivare le manale ed una distribuzione nazionale. Per “Gay credente”, “ragazza lesbica”, concretizzare tali aspettative, Younes auspica “persona con disabilità”, “donna musul- tadinanza attiva delle giovani la costituzione di una rete multiculturale fra le mana” sono alcuni dei titoli che saranno generazioni varie comunità regionali di stra- disponibili a raccontarsi in fiera e che le iniziative di TYC verranno nieri che sappia fare sistema, permetteranno al lettore di superare i presentate, in collaborazione contribuendo, così, a rendere propri pregiudizi dovuti alla scarsa possi- con la Regione Piemonte, meno onerosi gli investi- bilità di fare conoscenza con l’altro da sé. presso lo stand “Study in socio-culturale del paese. menti economici che questo Le interazioni culturali proposte dai tipo di sviluppo richiede. libri viventi incarnano precisamente lo La Biblioteca Vivente e gli forme di partecipazione e citeuropee. Piemonte” nel corso della kermesse torinese. Tutte altri “Fornire l’opportunità di conoscere realtà di vita diverse dalla propria, con le quali difficilmente si riuscirebbe a entrare in contatto nella quotidianità”. 22 23 La cucina etnica puo’ aiutare i processi di conoscenza reciproca WORLD FOOD: IL Keb b Quando la gastronomia diventa vettore d’integrazione. La cucina è sempre lo specchio del proprio Paese, dunque, un caso di “dialogo gastroculturale”: il Keb b. attraverso le specialità gastronomiche, siamo in grado di Il Keb b è il più chiaro esempio di quanto un piatto possa entrare in contatto ed approfondire la conoscenza di una civiltà. fare per avvicinare due popoli. La specialità mediorientale è È del tutto intuitivo che questo ragionamento assume un divenuta rapidamente una modalità di ristorazione diffusissima valore fondamentale nel momento in cui due o più popoli si e con un appeal notevole sui giovani, favorendo, al tempo incontrano in seguito a movimenti migratori: è precisamente stesso, la conciliazione fra culture che negli ultimi anni il caso dell’Italia. Le nostre città si arricchiscono di lingue, si sono trovate ad affrontare pesanti momenti di tensione. colori e profumi che ci rivelano mondi obliati. Diversi immigrati hanno aperto attività in proprio, la maggior parte di esse sono punti di ristoro. Il valore di questo tipo di imprenditoria è duplice: da una parte l’imprenditore straniero percorre un cammino d’integrazione proponendo la sua cultura alla società che lo ospita, dall’altro gli indigeni prendono confidenza con realtà diverse propria, assaporando i gusti di tradizioni Paritas Young ha deciso di analizzare lontane. dalla Il Keb b è un piatto, a base di carne, tipico della tradizione gastronomica turca, persiana e araba declinabile in più varianti. Shish Keb b, Ghiros, Sh bwarm sono denominazioni diverse che indicano lo stesso prodotto in paesi differenti. In Europa è conosciuto con il nome di Döner Keb b, “carne arrostita che gira”, ed è divenuto una golosità molto diffusa grazie alla massiccia immigrazione turca. parti grasse che, colando, evitano l’eccessivo essiccamento. Prima di passare alla fase di cottura, la carne viene insaporita con spezie come origano, peperoncino, cumino, coriandolo e aneto. A questo punto, il cilindro viene messo a ruotare carne, agnello e manzo, tagliata a fettine, viene vicino a una fonte di calore: una volta era brace verticale, fino a prendere la forma di un grosso cilindro alla cui sommità vengono adagiate preparata in apposite griglie verticali posiziomacchina elettrica o a gas. La cottura del Keb b è un ciclo continuo, infatti, mano a mano che il cilindro cuoce, la carne che occorre per confezionare una porzione viene dall’esterno verso l’interno e dal basso verso l’alto per permettere al grasso di continuare a svolgere richiesti in “formato da passeggio”: arrotolati in una piadina morbida, da cui il nome Dürüm Keb b “Keb b incartato”. Circa un secolo fa un cuoco di nome Iskender nate attorno allo spiedo, oggi, invece, è una tagliata il secondo viene sottoposto a una speziatura intensa. Entrambi vengono serviti con focaccine di grano, cipolle, insalata e burgur. Sia Adana che Urfa Keb b possono essere L’allusione a moti circolari deriva dal fatto che la plasmata e infilata in uno spiedo rotante viene addizionato di grandi quantità di peperoncino, (Alessandro), a Bursa in Turchia, inventò Dialogare mangiando: processo inconscio di avvicinamento verso l’altro. la sua funzione di ammorbidimento. una salsa a base di pomodoro, yogurt e burro fuso che ancora oggi condisce i nostri golosi Iskender Keb b. Ma le declinazioni di questa specialità sono ancora tante: Tavuk Keb b a base di pollo, Pathcanh Keb b con melanzane, So anlı Keb b ricco di cipolla, Domatesli Keb b con pomodoro. Le perversioni dei tempi moderni hanno Molteplici sono le modalità di servizio di portato a mostri gastronomici come i Keb b un Keb b: impiattato oppure steso all’interno di affogati nel ketchup patatine fritte o i Pizza Keb b. una forma di pane arabo o, ancora, arrotolato in una sorta Come prevedibile, si è accesa una vera e propria querelle di piadina. Tutte e tre le “versioni” prevedono l’aggiunta che impegna puristi e innovatori ormai da anni. A noi di condimenti a base di verdure miste e salse. piace pensare che le contaminazioni avvengano su un Adana Keb b e Urfa Keb b costituiscono altre piano diverso: non tanto incrociando ricette fra loro, quanto varianti sul tema: il loro nome discende dalle località portando la cultura culinaria di un popolo nella sua che hanno dato i natali alle due ricette. Il primo versione più pura sulle tavole di tutto il mondo.