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DIALOGO INTERCULTURALE

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DIALOGO INTERCULTURALE
I.P.
Pubblicità inferiore al 50%
2
04 08
2008
anno europeo del
DIALOGO INTERCULTURALE
In questo numero:
•L
e interviste
ai saggi di Etnopoli
•L
’inchiesta
su alcuni vettori
di integrazione: sport,
musica e world food
•D
a Melting Box
a www.meltinglab.it
• Il punto di vista
dei giovani di Melting Box
su parità, dialogo
e identità culturale
C o nte nts
04
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18
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22
Editoriale:
Da Melting Box a MeltingLAB. Mercedes BRESSO, Giuliana MANICA.
2008.
Anno europeo per il dialogo interculturale.
Paritas young
è una iniziativa di comunicazione
istituzionale co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo
in collaborazione con:
Istituzioni di Parità Regionali
La filosofia del dialogo.
Le opinioni di sei giovani e del filosofo Massimo Cacciari raccolte a Melting Box.
Sport: la palestra del confronto.
Passione, valori condivisi e spirito di squadra in campo contro la discriminazione.
“Oltre il confine”.
Il nuovo progetto transnazionale contro la tratta delle donne romene.
MeltingLAB.
Laboratorio di Innovazione sui Diritti e la Parità.
Rispettarsi giocando: Etnopoli.
Una simulazione ludica per imparare ad apprezzare le diversità.
“Le giornate di Etnopoli”:
le impressioni di alcuni protagonisti.
Un crogiolo di storie, umanità e musica.
L’Orchestra di Piazza Vittorio e gli Asian Dub Foundation.
I “media etnici”.
Quando la notizia viene declinata in più lingue.
www.regione.piemonte.it/pariopportunita
[email protected]
“La Biblioteca Vivente”.
Un progetto innovativo per abbattere i pregiudizi e incentivare il dialogo fra culture.
Il keb b.
Quando la gastronomia diventa vettore di integrazione.
Editoriale
Interazione fra culture e rispetto sono gli obiettivi del 2008
DA MELTING BOX
A MELTING LAB
2008: ANNO EUROPEO
PER IL DIALOGO INTERCULTURALE
Un percorso che descrive il rapporto diretto fra parità e integrazione.
Oltre la tolleranza c’e’ l’identita’ europea.
Melting Box costituisce il sugello di un anno dedicato
Tratteremo di sport: di Euro 2008, di come il calcio
L’Anno Europeo 2008 per il dialogo
dobbiamo andare oltre: occorre dare
Attraverso l’istituzione degli “Amba-
ai temi di parità, ma anche un punto di partenza per
può diventare occasione di incontro multiculturale, di
interculturale è stato ufficialmente varato
uno stimolo decisivo per la trasforma-
sciatori dell’Anno Europeo”, l’Unione ha
l’implementazione della ricerca sul consolidamento della
hockey su prato.
l’otto gennaio a Lubiana, in Slovenia, dal
zione delle nostre società che devono
deciso di dare molto risalto all’aspetto
cultura delle pari opportunità nel nostro Paese.
Parleremo di “media etnici”, di “world food”, di
“Le donne sono per natura ottimiste, ma Melting Box
MeltingLAB e di “Etnopoli”; ascolteremo le storie di gio-
ha superato le mie previsioni. Oltre la metà dei visitatori
vani che quotidianamente si misurano con processi di
sono stati giovani: è un risultato straordinario”. Queste le
esclusione/integrazione e razzismo/tolleranza.
parole dell’assessora alle Pari Opportunità della Regione
Piemonte,
Giuliana
Manica,
a
proposito
delle
Barroso e dal primo ministro sloveno Jànez
Jansa.
L’evento
è
interculturale come
valore fondamentale
buone
dell’Unione
divenire
Manuel
titolata “Il dialogo
Bresso, invita a proseguire la “lotta” contro tutte le
l’attuazione
Josè
una conferenza in-
La Presidente della Regione Piemonte, Mercedes
attraverso
europea
stato preceduto da
dell’evento
torinese di ottobre 2007.
discriminazioni
presidente della Commissione
di
comunicativo delle iniziative comunitarie:
un’Europa fondata sull’inte-
promuoveranno gli eventi, i progetti, le
grazione, sullo scambio
buone pratiche, i dibattiti, gli spettacoli,
UE: la prossima
sfida è costruire
una società equa
e rispettosa della
dignità umana.
le
protagoniste
culturale
produttivo
i laboratori in seno all’Anno del dialogo
e sul rispetto per la
interculturale e condivideranno le loro
dignità umana”.
esperienze di ricerca della reciproca
Secondo
Euro-
comprensione.
barometro, strumen-
Le notevoli diversità dell’Europa
to di monitoraggio
costituiscono un vantaggio incalco-
delle opinioni e delle
labile: incoraggiano tutti a scoprire
abitudini degli europei,
la ricchezza del patrimonio culturale
circa i due terzi dei cittadini
continentale e a far proprie le diffe-
Europea”
pratiche suggerite dall’Unione Europea. A tal propo-
alla presenza dei com-
sito, Bresso e Manica precisano che “nel corso del
missari europei Jàn Figel’ e
2008, gli spunti proposti in fiera verranno sviluppati con
Jànez
intellettuali,
dianamente con almeno una persona di
dopo
MeltingLAB,
artisti, giornalisti e scrittori provenienti
etnia, cultura o religione differenti dalle
coesa, condivisa e forte.
di politiche ed azioni per
da ogni zona del continente hanno di-
proprie; oltre il 70% di essi
l’innovazione
sociale,
scusso sulle future sfide che attendono
reputa l’esperienza positiva e
traghetterà
la
l’Europa multiculturale.
fruttuosa.
un
laboratorio
permanente
che
Regione
zione di Melting Box nel
marzo del 2009”.
“Anno europeo per il dialogo
Politici,
Gli avvenimenti di Lubiana lanceran-
Piemonte alla seconda edi-
Il 2008 è stato proclamato
Potocnik.
comunitari
Mercedes Bresso
Presidente della Regione Piemonte
interculturale” e Paritas Young
recepisce l’iniziativa della UE
interagisce
quoti-
Ciò testimonia che l’in-
no, nel corso dell’anno, una lunga serie
terazione interculturale
di attività nei paesi membri dell’Unione
è
che incentiveranno l’interazione fra cul-
molto diffuso e che
ture diverse e l’approfondimento delle
l’Anno Europeo va in-
relazioni fra nazionalità e religioni diffe-
contro a una necessità
renti, sviluppando un senso di comune
largamente
sentire in tutti i cittadini europei.
Proprio per questo motivo,
un
tema
sociale
condivisa.
dedicando questo numero al
Jàn Figel’, fautore dell’Anno Europeo
l’euro parlamento ha predisposto che
confronto fra culture. Nelle pros-
2008, dichiara che “l’Europa, nel XXI se-
tutte le iniziative del 2008 non si
sime pagine scriveremo di musi-
colo dovrà raccogliere una nuova sfida:
esauriranno con la fine dell’anno, ma
ca attraverso l’impegno sociale
divenire una società multiculturale basata
costituiranno un laboratorio di sviluppo
dell’Orchestra di Piazza Vittorio e
sull’equità e rispettosa dei punti di vista di
sociale permanente dotato di un fondo
cittadini con retroterra culturali differenti.
che finanzierà, da oggi al 2013, i progetti
La mera tolleranza non è più abbastanza,
che incentiveranno il dialogo.
degli Asian Dub Foundation.
Giuliana Manica
Assessora Regionale alle Pari Opportunità
renze dell’altro, costruendo, mattone
mattone,
un’identità
europea
La diversita’ come ricchezza
LA FILOSOFIA DEL DIALOGO
Le opinioni di sei giovani
e del filosofo Massimo Cacciari
raccolte a Melting Box.
Giudith TELARI
Massimo CACCIARI
Professore ordinario di estetica
33 anni - operatrice call center
È mai stata vittima di discriminazione?
Come può vedere ho la pelle nera: sono stata adottata, ho origini ghanesi. Da piccola ero l’unica
bambina di colore in tutta la scuola e ho sempre notato una curiosità morbosa per la mia diversità.
Lei, per professione, vive tutti i giorni a contatto con i giovani:
cosa si sente di consigliare ai suoi studenti a proposito di
dialogo interculturale?
Per i miei compagni di classe e i loro genitori credo di essere stata la prima “diversa” della loro vita. Non è facile sopportare
certi sguardi, soprattutto quando inizi ad avere un’età che ti permette di interpretarli.
Vive in un ambiente multiculturale?
Il mio suggerimento è di vivere in maniera proficua le differenze
Lavoro presso un call center. Ho notato una profonda differenza tra l’ambiente universitario e quello lavorativo. All’università
altrimenti saranno dolori: se la nostra società non è capace di confron-
la solidarietà fra studenti abbatteva qualsiasi barriera. In ambienti fortemente competitivi, come i call center, vengono fuori gli
tarsi sulla diversità, interpretandola come un arricchimento, saremo in grado di poter fare solo delle
aspetti più negativi delle persone: siamo costantemente in competizione, tutti contro tutti, e questo genera molto stress che,
guerre. Perché la guerra arriva quando la parola viene meno. Ce la faremo? Sarà difficile, ma non
spesso, si esplicita attraverso antipatici episodi di discriminazione.
bisogna disperare.
Si riferisce al conflitto fra etiche?
No, mi riferisco a guerre combattute. Il problema è reale ed urgente. Il confronto/conflitto fra etiche
è una dinamica presente soprattutto nel cosiddetto Occidente: il politeismo di valori e di etiche è
decisamente più diffuso qui che in altre zone del mondo. Il necessario punto d’accordo va raggiunto
su un piano filosofico: la mia identità sarà tanto più forte quanto più riuscirò ad essere accogliente
e a dialogare. La relazione costruttiva con l’altro è qualcosa che il singolo fa per se stesso, ma
l’individualità è salda solo se riesce a essere universale.
Come raggiungere questo punto d’accordo?
Rachele AURORI
24 anni – studentessa universitaria
Secondo lei, al fine di promuovere processi di coesione sociale, quella degli “Anni Europei”
è una strategia valida?
Il dialogo costruttivo con l’altro è qualcosa di buono tanto per l’individuo quanto per la collettività.
È opportuno che le istituzioni attuino politiche di sensibilizzazione nei confronti di problematiche
Sarà opportuno costruire una cultura del rispetto delle differenze. A tale scopo, sarà necessario
comunitarie, perché l’Europa è una realtà territoriale vasta su cui risiedono un gran numero di persone con culture molto diverse.
educare le generazioni future alla diversità a cominciare dalla scuola. Tolleranza, comprensione e
Pertanto, il processo di coesione sociale deve essere innescato dall’alto. L’eterogeneità dei popoli che compongono l’UE è
propensione all’integrazione dovranno essere atteggiamenti umani spontanei e diffusi. Per raggiun-
troppo rilevante per pensare che certi meccanismi possano essere attivati spontaneamente, dal basso.
gere questo traguardo dobbiamo attrezzarci per proporre percorsi culturali; non si può pensare che
l’equilibrio possa essere raggiunto solo attraverso un’integrazione socio-economica. Quindi, occorre
moltiplicare le iniziative come Melting Box e cercare di far partecipare più cittadini possibile.
Cosa ne pensa dell’Europa “allargata” a est?
Non le nascondo che l’allargamento dei confini europei è qualcosa che mi entusiasma, ma che mi preoccupa al tempo stesso.
Il gap che ci divide dai paesi comunitari dell’est è tanto ampio: le istituzioni europee dovranno svolgere un grosso lavoro per
arrivare a un equilibrio economico, quello sociale verrà di conseguenza.
Diego MACCANTI
22 anni - Circolo
culturale Maurice
Diego Maccanti è stato il libro
più gettonato a Melting Box,
perché?
Io ero il libro “gay credente” e questa è stata la ragione
del successo riscosso dal mio titolo, infatti, la conciliazione tra fede e omosessualità è, oggi, un argomento attuale
e scottante. La scelta di chiamarmi “gay credente” senza
specificare in cosa fossi credente è stata una mia precisa
volontà: ho preferito che fosse il lettore a chiedermelo.
In che cosa crede?
Sabrina SID ONE
Kumari BO SINI
29 anni – impiegata
24 anni - Volontaria
associazione CIFA
Secondo lei i mass media
Dunque, quale sarebbe il compito dei media?
parlano abbastanza di dia-
I media hanno un compito delicatissimo: sono loro che
logo interculturale e di coe-
possono fare da collante o da terribile fattore disgregante.
sione sociale europea?
Molto spesso i giornalisti dimostrano di non essere all’altezza
Nei giorni di Melting Box lei
Integrazione sociale europea?
di compiti tanto complessi. Quello dell’informazione è un
ha partecipato al progetto
Living Library, come è andata?
Non bisogna parlarne, occorre agire.
mercato, i giornalisti ne sono gli attori e, come tutti gli agenti
L’Europa a ventisette è una realtà ormai consolidata.
economici, si muovono per fare business. Sono abituata a
Parafrasando un classico del processo di unificazione
diffidare di chi cerca il vantaggio economico a ogni costo.
italiano: “abbiamo fatto l’Europa, ora facciamo gli europei”.
Che sia facile o meno condividere ciò che dico, io sono
Siamo proprietari di una casa enorme che va dal Mediter-
dell’idea che occorre agire molto e parlare poco: dai media
raneo al Mar Baltico: è necessario che essa sia sempre in
mi aspetto che incentivino il cittadino ad assumere un ruolo
ordine, ma, proprio perché così grande, mantenere pulito
attivo rispetto a tematiche che lo riguardano molto da
il nostro loft è un’operazione complicata.
vicino, come la convivenza armonica con il diverso da sé.
È stata un’esperienza bellissima che mi ha permesso di
entrare in contatto con tanti ragazzi. La living Library mi
ha arricchito moltissimo perché sono riuscita non solo a
raccontare tutto di me e della mia personale esperienza
di vita, ma sono riuscita anche a scoprire i vissuti dei
visitatori che mi hanno consultata. Questo progetto favorisce i processi di conoscenza reciproca, abbattendo la
diffidenza e il pregiudizio. Il risultato è che il diverso non
Sono cristiano, ma ho qualche difficoltà nel definirmi
è più sconosciuto.
cattolico e ritengo che omosessualità e fede non siano
inconciliabili. Faccio a meno di qualsiasi intermediario nel
Qual è stato il suo titolo?
mio rapporto con Dio: la gerarchia cattolica lancia invettive,
Sono stata il libro vivente “ragazza adottata”. Io, come
che non ho mai ravvisato nella Bibbia, contro le comunità
Michela RE MOGARO
gay. Quindi preferisco riferirmi direttamente a Dio.
tutti gli altri libri viventi, ho faticato moltissimo: l’iniziativa
ha riscosso un successo notevole che ci ha costretto
a parlare secondo turni di mezz’ora ognuno, per tutta
Quanto le è servito confrontarsi con i tanti giovani
32 anni – contabile
che l’hanno letta?
la giornata. Però, la curiosità e l’interesse del pubblico
sono stati così stimolanti da spingerci a passare sopra
Quasi tutti i miei lettori mi hanno rivelato di essere
la stanchezza, raccontando anche più di quello che
credenti e di ricercare qualcosa che non riescono a trovare
È mai stata vittima di discriminazione per via della sua
Che cosa pensa di poter
nel clero. Questo è un dato sconfortante perché significa
provenienza, della sua religione o della sua cultura?
fare
che manca un punto di riferimento che ci accetti per
Per la verità non ho mai avuto nessun problema di questo
per favorire l’integrazione?
come siamo: ho fede e non voglio essere attaccato, tanto
genere. Del resto, sono italiana, bianca, cattolica e non ho
Credo che o siamo noi, gente
meno nella mia sessualità, perchè Dio ci ha insegnato
mai avuto modo di fare esperienze prolungate all’estero,
comune, a dimostrare di pos-
Nei miei lettori ho trovato tanta curiosità e nessun pregiu-
ad amare il prossimo. Il Signore è perfetto e non vedo
in paesi dove la “diversa” avrei potuto essere io.
sedere la volontà di attivarci per
dizio. Mediamente sono stata consultata da ragazzi mol-
Conosce qualcuno a cui è accaduto?
convivere pacificamente o nessuno potrà farlo per noi.
to diversi da me. La maggior parte di loro ha scelto me
Alcuni clienti stranieri dello studio per cui lavoro sono
Io cerco di mostrarmi sempre disponibile verso chiunque,
perché rappresentavo un mondo sconosciuto o perché
stati vittime, qui in Italia, di episodi di razzismo e xeno-
porto rispetto per le tradizioni e i costumi culturali e religiosi
conosceva altri ragazzi adottati o perché, in qualche
fobia anche molto gravi. Un romeno in modo particolare
di tutti, faccio volontariato presso un’associazione che forni-
modo, era già entrata in contatto con il mondo delle
ha rischiato, in un paio di circostanze, la vita. Se l’Anno
sce assistenza alle donne immigrate in difficoltà. Sono con-
adozioni internazionali.
europeo 2008 potrà servire a migliorare la situazione,
sapevole che non è molto, ma questo mi basta per farmi
La domanda che mi si rivolgeva più di frequente riguar-
allora l’iniziativa è benvenuta.
sentire attiva all’interno del ciclo virtuoso che dovrebbe
dava i sentimenti che provo ogni volta che torno nel mio
portare a un mondo pacificato.
Paese d’origine e se mi sento più italiana o singalese.
perché debba avere sbagliato proprio con me.
Tutti i lettori hanno approcciato alla mia esperienza con
molta voglia di confrontarsi; mi hanno trasmesso tanta
forza e coraggio, non solo attraverso il loro appoggio, ma,
soprattutto, con la loro stessa presenza a Melting Box:
ciò vuol dire che i ragazzi giovani non sono tutti bulli che
nelle scuole causano problemi ai loro coetanei gay.
lei,
concretamente,
avevamo previsto.
Che cosa cercavano i suoi lettori consultando il suo
libro? Che cosa, invece, ha trovato lei in chi l’ha letta?
10
11
Satya Bhushan CHAWLA
Passione, valori condivisi e spirito di squadra
in campo contro la discriminazione
Chawla ha conosciuto l’hockey su prato in India, la
SPORT: LA PALESTRA DEL CONFRONTO
“Euro 2008”, C.U.S. Torino e l’hockey su prato
di Satya Bhushan Chawla.
sua terra natia, l’ha perfezionato in Inghilterra, giocando
nell’Eastcote H.C. di Londra dove si è trasferito per completare i suoi studi.
Satya ha una moglie italiana e la decisone di stabilirsi
C.U.S. TORINO
Il Centro Universitario Sportivo di Torino è
a Torino non gli ha impedito di continuare a praticare il
suo sport preferito.
la massima espressione
Paritas Young lo ha intervistato per conoscere il suo
polisportiva italiana per numero di discipline praticate e
rapporto con lo sport e l’importanza che attribuisce
livello dei corsi effettuati.
all’hockey nei processi di confronto fra culture.
Il termine “sport” evoca un complesso di attività fisiche e
e legittima, rispettando i compagni di squadra e gli avversari.
mentali volte a corroborare l’apparato psico-fisico umano, ma
Lo sport impone momenti di socializzazione in cui le
La vocazione interculturale è un aspetto caratterizzante
anche una modalità di trasmissione di valori universali che si
regole sono: la lealtà, la dignità, l’onestà e l’integrazione.
della lunga storia e dell’attività cussina: basti pensare che
configura come una scuola di vita. Infatti, in questa palestra
Nelle prossime pagine ci occuperemo di calcio, di Euro
C.U.S. è sinonimo di “Universiade Invernale Torino 2007”.
valoriale si impara a lottare per ottenere una ricompensa giusta
2008 e dialogo interculturale, di hockey e del C.U.S. Torino.
Qualsiasi disciplina sportiva ti mette in condizione
Fra il 17 e il 27 di gennaio 2007 atleti universitari di oltre
di interagire con i tuoi compagni di squadra: c’è un
50 paesi hanno lottato per una medaglia, percorso le nostre
obiettivo comune da raggiungere e lo si può conseguire
strade e conosciuto la nostra cultura.
solo se c’è spirito di gruppo. In questo senso, sì, lo sport
Secondo lei lo sport, nel suo caso l’hockey su prato,
facilita lo scambio culturale?
“Il calcio è l’arte di compri-
manti erbosi. Ciò che la politica riuscirà a fare solo
In seno alla XXIII edizione delle Universiadi, dal 25 al 28
mere la storia universale in 90
trent’anni più tardi, lo sport lo fece già nel 1960: sgretolò
gennaio 2007, si è svolta la convention “YEPpies”, un forum
Non ho mai avuto problemi di discriminazione: ho
muri…a pallonate.
internazionale dedicato agli universitari delle associazioni stu-
scoperto che, sia in Italia che in Inghilterra, l’hockey
Quarantotto anni dopo, gli europei non hanno più bisogno
dentesche europee: circa 2000 studenti, in rappresentanza
mi ha fatto conoscere belle persone, modelli positivi
Su un campo da gioco si affrontano amichevolmente
di manifestazioni sportive per incontrarsi. Ma Euro 2008,
di oltre 400 città e di 60 paesi, si sono dati appuntamento a
dentro e fuori campo. Dopo le partite, spesso si va a cena
nazioni, si confrontano culture, si scambiano esperienze, si
che si svolgerà in Austria e Svizzera tra il 7 e il 29 giugno
Torino per una grande occasione di dialogo e scambio culturale.
insieme, si socializza e mi rendo conto che l’hockey è
condividono storie, talvolta facendo la Storia, come accadde
coincidendo con l’Anno Europeo del dialogo interculturale,
L’evento, parte del programma dell’Universiade della
uno sport pulito, ti fa incontrare gente pulita che ti aiuta
in Francia nel 1960.
è un’occasione importante per incrementare i processi di
Cultura, è stato organizzato con l’obiettivo di facilitare
Era la prima edizione dei campionati europei di calcio, vi
socializzazione continentale. Un’offerta integrata che va dalla
l’accesso degli studenti stranieri alle risorse formative e ai
parteciparono 17 squadre: dal Portogallo di Salazar all’URSS.
partita alla cena in trattorie tipiche, musei aperti giorno e not-
servizi dei nostri atenei.
La cronaca ci rivela che prima, seconda e terza giunsero rispet-
te, feste, il lavoro di oltre 10.000 volontari provenienti da ogni
Il successo di questa iniziativa ha determinato la volontà
tivamente: Unione Sovietica, Jugoslavia e Cecoslovacchia.
angolo d’Europa, rivelano che, intorno ad un pallone, ci si
di creare un progetto stabile e replicabile nei prossimi quattro
può conoscere meglio, collaborare e compiere passi decisivi
anni. YEPpies, dunque, potrà diventare, oltre che un signifi-
in direzione di una società multicul-
cativo momento di interazione tra culture diverse, anche un
turale coesa.
punto di riferimento per gli universitari stranieri e per le realtà
EURO 2008
minuti”, così George Bernard
Shaw definisce la disciplina sportiva più amata d’Europa.
Al ritmo di 90 minuti alla volta le strade di
milioni di europei, all’epoca quanto mai divergenti, si incrociarono su verdi
del territorio.
Torino “città Erasmus” non è un sogno: il numero di
studenti stranieri che fa richiesta d’iscrizione agli atenei
torinesi è in costante crescita. Pertanto, le proposte del C.U.S.
si stanno diversificando sempre più: una pagina del sito inter-
è uno straordinario vettore d’integrazione.
a mantenere pulito te stesso.
Come vengono vissute le differenze negli spogliatoi?
Quando scendo in campo, sono lì per divertirmi.
Il resto conta poco. Ciò che mi aspetto da un mio compagno di squadra è che giochi bene a hockey almeno
quanto me, meglio se è ancora più bravo. Credo che le
qualità tecnico-sportive siano le uniche caratteristiche a
cui noi atleti facciamo caso. Razza, religione, colore della
pelle non vengono proprio presi in considerazione,
figurarsi se possono essere fattori discriminanti.
È vero che l’hockey è uno sport da veri gentiluomini
in cui contano molto doti morali e comportamentali?
net del Centro Universitario Sportivo, http://www.custorino.
L’hockey è potenzialmente pericoloso: ogni giocatore
it/erasmus/erasmus.aspx, presenta, in inglese, tutte le attività
scende in campo con una mazza che può fare molto
cussine. In aggiunta, sarà possibile recarsi, tutti i pomeriggi,
male, ma la cultura del rispetto è diffusa e radicata.
presso la segreteria della sede sociale di via Braccini 1 per
Quando ho imparato le regole di questo sport, mi hanno
avere ulteriori informazioni, in inglese, sulla vita del C.U.S.
insegnato che il bastone serve solo per colpire la palla,
Altre iniziative, volte all’incentivazione della pratica sportiva
qualsiasi altro uso è inutile, falloso e proibito. Credo che
per gli atleti stranieri, verranno attuate nel corso del 2008.
nel nostro mondo, per fortuna, ci sia molto fair play e,
Per tenersi aggiornati: C.U.S. Torino, Via Braccini 1
quando mi è capitato di allenare ragazzini delle scuole
Tel. 011.388307 - www.custorino.it - [email protected]
alle prime armi, ho cercato di trasmettere questi valori.
12
13
La Regione Piemonte capitalizza
l’esperienza di Melting Box
Il nuovo progetto strategico transnazionale
contro la tratta delle donne romene
Melting Lab
“OLTRE IL CONFINE”
“Laboratorio di Innovazione
sui Diritti e la Parita’”.
Prevenzione del fenomeno e inserimento al lavoro
sono i due obiettivi principali.
In Italia, come in molti paesi europei,
la tratta delle donne romene a scopo
di sfruttamento sessuale rappresenta
una piaga sociale di notevole rilevanza.
Su un totale di 30/35.000 donne
che esercitano la prostituzione, circa
12/15.000 ragazze molto giovani, spesso
diplomate o laureate, sono oggetto di
sfruttamento.
Il volto delle
donne romene
oggetto di tratta:
giovani, colte,
diplomate, talvolta
con più di una
laurea.
“Oltre il confine” è un progetto di
cooperazione transnazionale contro la
MeltingLAB è uno strumento pre-
lotta alla discriminazione sono alcuni dei
sociale. Enti pubblici, società private
disposto dalla Regione Piemonte per
temi su cui si confronteranno mediatori
e terzo settore renderanno esecutive,
tesaurizzare il lavoro e conseguire gli
culturali, esperti della comunicazione e
localmente, le politiche di sensibilizza-
obiettivi di Melting Box, la “Fiera dei
delle relazioni sociali chiamati a svol-
zione che sono state definite nel corso
diritti e delle pari opportunità per tutti”
gere ricerche presso un vero e proprio
di Melting Box come, ad esempio, la
tenutasi a Torino a ottobre 2007.
laboratorio delle idee.
“cena al buio” o la “biblioteca vivente”.
mag-
MeltingLAB avrà una valenza edu-
torinese, MeltingLAB è un “sistema di
A differenza dell’evento fieristico
gior numero di realtà che, sul territorio
cativa molto forte: le scuole e gli enti
confronto permanente” volto a incuba-
regionale,
quotidianamente
di formazione della Regione Piemonte
re progetti e a garantirne l’applicazione
per incentivare la cultura della parità è
verranno inseriti all’interno del ciclo
una priorità di MeltingLAB.
virtuoso innestato dal laboratorio, attra-
Attraverso un “laboratorio
verso proposte di condivisione dei
diffuso e partecipato”,
progetti e delle iniziative in programma.
quindi, sarà possibile
Il sito internet http://www.meltinglab.it
estendere sempre
è il punto di riferimento a cui il pubblico
più
frontiera
può rivolgersi per ricevere informazioni,
dell’innovazione
ma anche per vivere attivamente spazi
attraverso politiche innovative.
tratta che vede coinvolte le Autorità di
zione della società civile, soprattutto
gestione del Fondo Sociale Europeo ita-
delle fasce più giovani, a scopo preven-
reotipi
liane e romene. Esso si snoda attraverso
tivo. Infatti, sono già in agenda: campagne
confronto fra culture,
una pianificazione triennale che prevede
d’informazione nelle scuole romene,
violenza di genere,
interventi a doppia sponda: iniziative
interventi sociali per le fasce a rischio
mirate nelle aree di maggior presenza
emarginazione, produzione di video, de-
del fenomeno in Romania e in quelle di
pliants, programmi radio e televisivi atti ad
maggior esodo migratorio in Italia.
informare la maggior parte dei Romeni.
Il progetto è un’esperienza pilota
Seconda urgenza è il reinserimento
innovativa animata da una strategia mul-
delle donne vittime di tratta. A questo
tidimensionale, integrata e partecipativa
scopo, sono previste due fasi: una prima,
in cui interagiscono istituzioni ed ONG
rivolta all’accoglienza e all’orientamento;
italiane e romene di cui la Direzione
una seconda, tesa a restituire autonomia
Istruzione professionale - Lavoro della
e libertà all’individuo, attraverso l’attiva-
Regione Piemonte è capofila.
zione di percorsi formativi personalizzati
È prioritaria, per “Oltre il confine”,
la sensibilizza-
Abbattimento di stee
pregiudizi,
Coinvolgere
attivamente
lavorano
MeltingLAB
è un laboratorio
permanente di
politiche ed azioni
per l’innovazione
sociale.
la
il
d’incontro e di discussione.
che conducano il soggetto verso la piena
integrazione lavorativa.
Forte è l’impegno delle istituzioni
Lasciano
la Romania per realizzare
aspettative di migliori condizioni
di vita. Trovano la prigione dello
sfruttamento della prostituzione.
italiane
a
collaborare
strettamente
con i servizi lavorativi e sociali romeni:
nel caso in cui la beneficiaria del programma di reinserimento ne faccia
esplicita richiesta, verificata la fattibilità
dell’operazione, sarà possibile prevedere
un suo rientro in patria.
www.meltinglab.it: uno spazio virtuale per iniziative concrete.
14
15
S U E DE SAAD
confronto,
este giornate di
qu
re
ta
en
m
m
Per co
ando uno non
o che si usa qu
ab
ar
tto
de
un
cito
:
’emozione forte
per esprimere un
le
ro
pa
le
va
tro
are la piena vita
ore per farti prov
ti presto il mio cu
fra il vostro
non vedo confini
io
i
gg
O
.
do
en
viv
che sto
.
mondo ed il mio
ente unico che
un mondo veram
Abbiamo creato
i e colori come
e, ha tanti profum
parla tante lingu
è una ricdiversità culturale
La
.
ie
ez
sp
lle
de
quelli
a viaggiare.
si viaggiasse senz
se
e
m
co
è
,
za
chez
Una simulazione ludica
per imparare ad apprezzare le diversita’... per davvero.
tari della palazzina, lasciata
si basa sugli abitanti di un palazzo:
gratuitamente in eredità da
soggetti differenti per religione, cultura,
un eccentrico torinese, a
etnia, sesso ed età ritratti con dovizia
patto che le differenti culture
di particolari in 50 “carte personaggio”.
del condominio trovino piena
I protagonisti interagiscono fra loro
integrazione.
Cinquanta
condomini
scoprono la
ricchezza delle
differenze.
program-
di
tematiche
sociali.
carte imprevisti” che introducono pro-
pante a calarsi nei panni dell’altro,
blematiche
convivenza
incentivando la reciproca comprensione.
il Network ha indivi-
complessa di tante persone così diverse
Etnopoli è un progetto innovativo
duato due fasi fondamentali. La prima:
fra loro. Lo scopo del gioco è elimina-
creato dai rappresentanti delle comunità
un seminario di semiotica per mettere
re i conflitti, trovando almeno quattro
di migranti, sociologi, mediatori culturali,
a fuoco un linguaggio condiviso che
soluzioni positive su cinque situazioni
giornalisti, scrittori e comunicatori costi-
incentivi al dialogo e che rispetti le
critiche, conseguendo, così, l’obiettivo di
tuitisi in “Network per lo sviluppo della
differenze. La seconda: “le Giornate di
diventare proprie-
comunicazione sociale in Piemonte”
Etnopoli” in cui si sono confrontate le
e coordinati dalla Regione.
esperienze di esperti di diversa prove-
Il Network è un con-
nienza e cultura. L’interazione fra di essi
tenitore virtuale
ha permesso di verificare l’efficacia del
dove
Giappone – regista
Il gioco è una delle principali modalità di appre
ndimento, quindi anche l’intercultura può esser
e
veicolata attraverso di esso. In Giappone ci
sono
tradizioni millenarie importantissime che riesc
ono
a sopravvivere, nonostante la modernità e i
cambiamenti epocali. Credo che questo mode
llo
comportamentale sia da esportare in tutte
le
società, cosicché ognuno possa conservar
e la
ricchezza della propria cultura, accettand
o lo
scambio con l’altro.
municazione
Il gioco stimola ogni parteci-
alla
MAR IO MIHAKAWA
mi di co-
attraverso 15 “carte situazioni” e “10
relative
ciologa
Marocco – so
imparare a rispettarsi
giocando: etnopoli
Etnopoli è un gioco di ruolo che
IA B E N K DH IM
Per realizzare
Etnopoli,
svi-
lavoro del Network e di individuare il
luppare
motore del gioco, le “situazioni”, nelle
MOHAME D BA
Senegal – artista e mediatore culturale
Ogni volta che persone diverse s’incontrano danno
luogo a una nuova cultura: il mio punto di vista,
confrontandosi con un altro, risulterà trasformato
FARIAN SABAHI
Iran – scrittrice e docente universitaria
Tolleranza è una parola che non mi piace: implica
che ci sia qualcuno che debba essere sopportato
e, dunque, nuovo in un certo senso. Ad esempio,
la mia cultura è un ibrido: storicamente l’Africa è
sempre stata terra di conquista e di colonie, quindi
c’è sempre stata interazione con l’Europa. Le classi
con difficoltà da qualcun altro. Preferirei parlare,
dirigenti africane vanno a studiare in Europa e poi
applicano, in Africa, i modelli europei. Pertanto, la
cultura africana è molto ibridata, pur non perdendo
proprie tradizioni: ogni immigrato può esprimere
la propria identità profonda.
tare il velo, deve poter essere libera di farlo. Libera
invece,
di
“reciproca
accettazione”.
Pertanto,
i cittadini stranieri devono rispettare le leggi del paese
ospitante, ma possono continuare a osservare le
la sua cultura secondo le modalità che vuole. Ad
esempio, se una donna musulmana decide di porscelta in libero stato.
storie di vita dei testimoni.
Paritas
seguito,
pubblica,
le
di
impressioni
di alcuni protagonisti de
“le Giornate di Etnopoli”.
A
uno
di
essi,
Suede
Saadia Benkdhim, il gioco è
dedicato. Suede, scomparsa
l’anno scorso, è stata una
delle
principali
anime
del
progetto, riuscendo a trasformare le frontiere in spazi di
contatto e non di separazione.
ELISAB ET TA SIVO
Italia – caporeda
ttrice del “Notic
iero”
Quanto sono dispo
sta a sentirmi meno
italiana?
Rinuncerei anche a
molta parte della mi
a cultura,
purchè la mia ela
sticità non mi me
tta in una
posizione di subalte
rnità. Intercultura no
n significa
“spersonalizzare”:
ognuno di noi, ric
ercando
il confronto con l’a
ltro, deve mantene
re serenamente la propria
identità. Se riusciam
o ad
armonizzare cultu
re, esperienze,
ricchezze,
lingue, emozioni div
erse, coglieremo l’o
pportunità
di sentire le cose au
tenticamente.
ALVARO DUQU E
ta
Colombia – giornalis
paesi che via via
Il percorso d’integrazione nei
ramente portato a
mi hanno ospitato mi ha sicu
à originaria, ma, con
perdere molto della mia identit
dire di essermi arricaltrettanta certezza, posso
ciuti. Oggi riesco a
chito di elementi prima sconos
su aspetti di me e
riflettere, con molta più facilità,
, in precedenza, davo
della cultura colombiana che
i voluto approfondire.
per scontati o che non avevo ma
concetto di tolleranza,
Credo che, per trasmettere il
ze vive e concrete:
si debba ricorrere a testimonian
e della teoria.
la pratica spesso è più efficac
16
17
Dall’integrazione di repertori musicali al dialogo interculturale
UN CROGIOLO DI STORIE,
UMANITA’ E MUSICA
L’Orchestra di Piazza Vittorio e gli Asian Dub Foundation.
La musica fa parte della cultura di
ogni individuo: è un linguaggio con cui
autori e fruitori coltivano il gusto estetico, la creatività e l’immaginazione.
Orchestre, band e quartetti rap-
Orchestra di
Piazza Vitt orio
Asian Dub
Foundation
presentano momenti d’interazione
fra i soggetti che prendono parte
all’esecuzione. Pertanto, la musica
L’Orchestra di Piazza Vittorio è
propone la condivisione di esperien-
quartiere
Tutto comincia a Londra presso
composta da una ventina di artisti
romano che nel 2002 fu protagonista
la Community Music House, un labo-
ze, facilita l’accettazione del diverso
provenienti da culture molto diverse:
del concretizzarsi del sogno di Mario
ratorio musicale rivolto a giovani di
I progetti avviati dagli Asian Dub
da sé e predispone al confronto con
dalla Tunisia al Brasile, da Cuba agli Stati
Tronco, ex componente della Piccola
origine asiatica: è il 1993 e “Dr. Das”,
Foundation contribuiscono a foca-
le differenze alla ricerca dell’armonia.
Uniti, dall’Ungheria all’Ecuador passan-
Orchestra Avion Travel: radunare attor-
“Pandit G” e “Master D”, fondano il
lizzare l’attenzione della società sui
do per Argentina, Italia e Senegal.
no a sé musicisti che fossero espres-
nucleo embrionale degli Asian Dub
problemi inerenti le comunità dei neri,
Vi presentiamo due casi emble-
l’Esquilino,
multietnico
e provvedendo a fornire gli strumenti
necessari alle classi più disagiate.
matici della capacità che la musica
Ogni musicista porta con sé le
sione delle più disparate comunità di
Foundation (ADF). La formazione trove-
degli asiatici, di tutte le minoranze
ha di far riflettere su valori universali
memorie della propria terra d’origine
migranti per dar vita a un sodalizio
rà la sua dimensione matura e definitiva
etniche, dei rifugiati politici, portando
come
parità:
e, attraverso il personale bagaglio di
artistico e culturale mai tentato prima.
con
alla ribalta la questione della tu-
L’Orchestra di Piazza Vittorio e gli
musica popolare e i propri strumenti,
Asian Dub Foundation.
svela melodie universali.
l’integrazione
e
la
Le
sonorità
L’ascolto dell’Orchestra è un’esperienza esaltante in cui i suoni di tanti
l’ingresso
nel
gruppo
tela dei diritti dei
“Chandrasonic”, “Sun J” e “Bubble-E”.
La miscela sonora degli ADF è l’esplo-
sono
mondi si amalgamano in ogni brano.
sivo risultato della crasi fra jungle,
quelle che si ascoltano
La musica è imprevedibile e caratte-
reggae, dub, hip hop, musica indiana
percorrendo le strade
rizzata dalla ricchezza degli arrangia-
e attitudini punk. Il successo è tra-
del-
menti e dalla varietà di accenti e suoni.
volgente: otto album in dieci anni.
L’Orchestra
canta una canzone
senza parole:
l’integrazione.
di
Il progetto di Tronco è riuscito a
I contenuti dei brani sono
garantire lavoro e permessi di sog-
intrisi di denuncia dell’emar-
giorno per preparatissimi musicisti
ginazione di cui è vittima la
che, così, sono riusciti a trovare
comunità asiatica inglese e di
dignità professionale ed umana.
richiami a far valere i propri diritti.
giovani afflitti
da condi-
Il suono
della cultura della
mobilitazione.
L’Orchestra di Piazza Vittorio
Asian Dub Foundation Education
è la prova della bontà di un
(ADFED) è la concretizzazione della
concetto elementare: ogni dif-
sensibilità del gruppo londinese: è una
zioni
ferenza acquista valore quando è
costola della band che permette ai
che svantaggiose e da
in rapporto armonico con le altre.
ragazzi di poter sviluppare le proprie
episodi di razzismo e
doti musicali, erogando formazione
omofobia.
socio-economi-
Per gentile concessione dell’Associazione Libre
18
19
L’informazione favorisce l’integrazione e il dialogo
I “MEDIA ETNICI”
Quando la notizia
viene declinata in piu’ lingue.
mensile
Rapporti mensili sulle normative migratorie e sulle complicate
rivolto soprattut-
trame della politica italiana vengono “alleggeriti” da un sottile
to alle comunità
humor che caratterizza il giornale, rendendolo differente rispetto
di immigrati francofoni provenienti dall’Africa sub-Sahariana.
ad altre testate etniche. L’ampio risalto dato ai personaggi
Africa Nouvelles
È
un
Nato nel 2002 e con un pubblico di riferimento quantificabile
di rilievo delle varie comunità africane, soprattutto Ivoriani e
in almeno 65.000 unità, Africa Nouvelles è particolarmente
Senegalesi, congiuntamente a una ricca sezione dedicata a
apprezzato per la completezza delle notizie che riguar-
sport e musica, si affiancano a una rubrica che offre ai lettori
dano l’Africa, per l’utilità delle informazioni sull’Italia e per
l’opportunità di un dialogo diretto, consentendo di poter
la soluzione linguistica adottata: un patois franco-italiano.
esprimere la propria opinione sugli argomenti del mese.
L’accesso all’informazione è un diritto di ogni cittadino, di qualsiasi
estrazione etnica egli sia. Nel caso degli stranieri in Italia, disporre di notizie
specificatamente dedicate rappresenta una possibilità di riscatto e integrazione,
ma anche una semplificazione dei problemi quotidiani.
Negli ultimi anni sono fioriti organi di stampa, radio, siti internet e programmi
televisivi curati da stranieri e rivolti ai migranti del nostro paese. Il “media
etnico” è uno strumento che consente, a tutti i fruitori, di non perdere le
proprie radici culturali e di essere informati sulle evoluzioni del proprio status
di migrante. In aggiunta, le comunità di cittadini stranieri riescono a rinsaldare
i rapporti interni e, allo stesso tempo, a facilitare il processo d’integrazione
dell’individuo nel contesto socioculturale italiano.
L’informazione,
libera e diffusa,
plasma cittadini
coscienti e società
coese.
Di seguito vengono presentati alcuni operatori della “comunicazione
etnica”: un telegiornale multilingue e sei periodici rivolti ad altrettante comunità
di migranti residenti in Italia.
Con 20.000 copie
ebiya
r
h
g
a
Al M
al
mese
distribui-
te in tutta Italia, Al
Punjab E xpr ess
La comunità indiana
di migranti conta circa 70.000 unità, così
Maghrebiya si propo-
“abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di darle voce”,
ne come media rivol-
Roma
a
t
e
z
a
G
neasca
È l’organo di
stampa dedicato ai Romeni
residenti
t
Nasz Swia
Agnieszka
Bladowska,
diret-
trice del mensile edito in lingua
polacca, sottolinea il valore di
in
un organo di stampa attraverso cui informare su quanto accade
dichiara il direttore della testata Balraj Singh. La maggior parte
Italia. Il gior-
in Polonia e in Italia o per mezzo del quale far sapere come
to a tutti i migranti di lingua araba. Souad Sbai, giornalista
degli immigrati indiani che risiedono nel nostro Paese proven-
nale, passo dopo passo, ha costruito il suo successo
districarsi fra le complessità della legislazione italiana in materia
marocchina, dirige la redazione del mensile con l’obiettivo
gono dal Punjab, dunque, il mensile guidato da Singh adotta
grazie a una rubrica di pubblica utilità: “filo diretto con
di immigrazione, assunzione di lavoratori stranieri, documenti
di mantenere sempre vivo il dibattito sulla condizione del-
la lingua Punjabi per parlare di attualità e di politica interna
i lettori” attraverso cui fornisce una consulenza per la
necessari. Nonostante che le informazioni pratiche siano ritenute
la donna nei paesi musulmani, aggiornando i lettori circa
ed estera di Italia e India. Le informazioni legali costituiscono
risoluzione di problemi quotidiani.
le più utili e importanti, la Bladowska ha previsto che nel suo
tutte le tappe importanti che il cammino dell’emancipa-
l’elemento più importante del periodico, fungendo da vera e
Giochi, annunci di lavoro, notizie dal mondo e dalla Romania
giornale si parlasse anche di sport, musica, curiosità e folklore.
zione femminile sta percorrendo nei paesi del Maghreb.
propria guida nel dedalo burocratico statale. Non mancano,
riguardanti arte, sport, diritti dell’immigrato e politica hanno
La redazione di Nasz Swiat, inoltre, ha deciso di seguire,
I contenuti sono davvero molto vari e spaziano dal-
però, argomentazioni più leggere: le cronache sullo star system
contribuito enormemente a far crescere il tasso di gradi-
mese per mese, tutte le tappe che hanno scandito l’entrata
la petizione per il diritto di voto al derby calcistico di
indiano o i memorandum delle numerose rassegne e feste
mento del mensile fra la comunità romena italiana.
della Polonia nell’Unione Europea, rendendo, così, le 10.000
Casablanca, dall’iscrizione dei lavoratori all’Inail alle
che le comunità locali organizzano per rinsaldare i legami
copie del mensile un’utile guida ai nuovi diritti acquisiti
politiche migratorie.
interni e per promuovere l’integrazione con gli Italiani.
dai Polacchi in seguito al loro status di cittadini europei..
20
21
Letto in nove lingue,
crescita. Noi vogliamo dare una voce diversa, non comune
il primo telegiornale
all’immigrazione”. Idris sottolinea che la redazione del tele-
per stranieri in Italia è
giornale vuole, primariamente, dare informazioni di servizio
in grado di informare tutte le comunità di immigrati indipen-
che aiutino lo spettatore nella vita di tutti i giorni; in secon-
dentemente dall’etnia di appartenenza.
da battuta, si diramano notizie di cronaca locale.
Idris Sanneh, lo juventino più famoso d’Italia, è il direttore e
Sanneh ha voluto, per il suo Tg Multietnico, una redazione
l’ideatore del Tg che va in onda tutti i giorni su Rete Brescia,
composta da giovani giornalisti immigrati perché “un gior-
contribuendo a spazzare via i pregiudizi e l’emarginazione
nalista che si occupa di immigrazione, essendo lui stesso
di cui spesso sono vittime i migranti.
immigrato, evita il sensazionalismo. L’immigrato non copre,
Tg Multietnico
Il direttore rivela di aver incubato il progetto per ben cinque
non scappa, non cancella ciò che è successo, ma ha un
anni prima di realizzarlo: “il Tg multietnico è nato dalla voglia
metro di giudizio, una misura molto più sensata: narrare i
di dare voce a una popolazione di immigrati in continua
fatti così come sono successi”.
Popoli News
Un progetto innovativo
per abbattere i pregiudizi
LA BIBLIOTECA VIVENTE
“Torino Youth Centre”
incentiva il dialogo fra culture
al Salone internazionale del libro.
La nascita del periodico è da
Dunque, da bollettino scolastico Popoli News diviene una
Fra le attività in programma nel car-
farsi risalire al 1997, a Torino,
rivista multietnica vera e propria con una redazione struttu-
tellone della “Fiera internazionale del
quando
araba
rata e produttiva. È un mensile con distribuzione regionale
libro”, che si svolgerà a Torino dall’8
“Il Nilo”, nata per iniziativa dell’Associazione Cleopatra, isti-
la
scuola
e l’obiettivo dichiarato è favorire la conoscenza e il dialogo
al 12 maggio 2008, si legge anche:
tuisce un giornalino d’istituto chiamato “Cleopatra News”
fra le comunità di migranti e la popolazione autoctona e
“Biblioteca Vivente”, un progetto volto a
redatto dagli studenti e dagli insegnanti egiziani della
informare i cittadini stranieri sulle politiche migratorie italiane,
fornire la possibilità di entrare in contat-
scuola. Un anno dopo la testata viene registrata al
sulle risorse e i servizi torinesi, sugli avvenimenti dei paesi
to con realtà differenti dalla propria.
tribunale civile di Torino e gli editori decidono
d’origine. Il giornale, apolitico e laico, è composto da cinque
Nata in Danimarca, nel corso del
di trasformare il nome in “Popoli News”
sezioni indipendenti redatte in altrettante lingue: italiano,
Rosklid Festival 2000, come “Living
rumeno, spagnolo, cinese, arabo.
Library” a opera dell’o.n.g. “Stop the
migranti, presenti sul territorio,
Il linguaggio adottato dalla redazione è volutamente semplice
Violence”,
a partecipare
e diretto al fine di accrescere il grado di comprensione dei
riconosciuta dalle istituzioni europee
al progetto
contenuti nel lettore, rendendo, così, il periodico sempre
come “buona prassi” per la promozione
spirito dell’Anno Europeo 2008 per il
più efficace ed incisivo.
del dialogo interculturale.
dialogo interculturale: promuovere una
per incentivare le altre comunità di
editoriale.
la “Biblioteca Vivente” è
Popoli News, in quanto media multiculturale e “trans-
Si tratta di una vera e propria biblio-
società pluralistica e dinamica in cui vive-
comunitario”, interpreta un ruolo centrale nel favorire la lotta
teca, dal catalogo molto variegato, ma
re le diversità come arricchimento e oc-
all’emarginazione e nell’incentivare percorsi di cittadinanza
con “scaffali” riempiti da “libri viventi”.
casione di pacifico scambio profittevole.
attiva. Un immigrato, consapevole dei propri diritti e doveri e
Il living book può essere prenotato per
informato circa le logiche istituzionali che normano
una “lettura” di circa mezz’ora che per-
numerosi progetti presenti alla Fiera
il suo status giuridico, diviene un cittadino più
mette al “lettore” di venire in contatto
del libro sono realizzati da “Torino
cosciente e più propenso a partecipare alla vita
con l’esperienza personale che il libro
Youth Centre” (TYC), un network di
vivente ha da raccontare. I libri, infatti,
associazioni studentesche e gruppi
Ibrahaem Younes, direttore di Popoli News, vede
sono persone, individui disponibili a
giovanili nazionali e internazionali
nel futuro del suo giornale una periodicità setti-
raccontare loro stessi, storie vere, vive.
che si propone di incentivare le
manale ed una distribuzione nazionale. Per
“Gay credente”, “ragazza lesbica”,
concretizzare tali aspettative, Younes auspica
“persona con disabilità”, “donna musul-
tadinanza attiva delle giovani
la costituzione di una rete multiculturale fra le
mana” sono alcuni dei titoli che saranno
generazioni
varie comunità regionali di stra-
disponibili a raccontarsi in fiera e che
le iniziative di TYC verranno
nieri che sappia fare sistema,
permetteranno al lettore di superare i
presentate, in collaborazione
contribuendo, così, a rendere
propri pregiudizi dovuti alla scarsa possi-
con la Regione Piemonte,
meno onerosi gli investi-
bilità di fare conoscenza con l’altro da sé.
presso lo stand “Study in
socio-culturale del paese.
menti economici che questo
Le interazioni culturali proposte dai
tipo di sviluppo richiede.
libri viventi incarnano precisamente lo
La Biblioteca Vivente e gli
forme di partecipazione e citeuropee.
Piemonte” nel corso della
kermesse torinese.
Tutte
altri
“Fornire
l’opportunità di
conoscere realtà di vita
diverse dalla propria,
con le quali difficilmente
si riuscirebbe a entrare
in contatto nella
quotidianità”.
22
23
La cucina etnica puo’ aiutare i processi
di conoscenza reciproca
WORLD FOOD: IL Keb b
Quando la gastronomia diventa vettore d’integrazione.
La cucina è sempre lo specchio del proprio Paese, dunque,
un caso di “dialogo gastroculturale”: il Keb b.
attraverso le specialità gastronomiche, siamo in grado di
Il Keb b è il più chiaro esempio di quanto un piatto possa
entrare in contatto ed approfondire la conoscenza di una civiltà.
fare per avvicinare due popoli. La specialità mediorientale è
È del tutto intuitivo che questo ragionamento assume un
divenuta rapidamente una modalità di ristorazione diffusissima
valore fondamentale nel momento in cui due o più popoli si
e con un appeal notevole sui giovani, favorendo, al tempo
incontrano in seguito a movimenti migratori: è precisamente
stesso, la conciliazione fra culture che negli ultimi anni
il caso dell’Italia. Le nostre città si arricchiscono di lingue,
si sono trovate ad affrontare pesanti momenti di tensione.
colori e profumi che ci rivelano mondi obliati.
Diversi immigrati hanno aperto attività in proprio, la maggior parte di esse sono punti di ristoro. Il valore di questo tipo di
imprenditoria è duplice: da una parte l’imprenditore straniero
percorre un cammino d’integrazione proponendo la sua cultura alla società che lo ospita, dall’altro gli indigeni prendono
confidenza
con
realtà
diverse
propria, assaporando i gusti
di
tradizioni
Paritas
Young
ha deciso di
analizzare
lontane.
dalla
Il Keb b è un piatto, a base di carne, tipico della tradizione
gastronomica turca, persiana e araba declinabile in più varianti.
Shish Keb b, Ghiros, Sh bwarm
sono denominazioni
diverse che indicano lo stesso prodotto in paesi differenti.
In Europa è conosciuto con il nome di Döner Keb b,
“carne arrostita che gira”, ed è divenuto una golosità molto
diffusa grazie alla massiccia immigrazione turca.
parti grasse che, colando, evitano l’eccessivo essiccamento.
Prima di passare alla fase di cottura, la carne viene
insaporita
con
spezie
come
origano,
peperoncino,
cumino, coriandolo e aneto.
A questo punto, il cilindro viene messo a ruotare
carne, agnello e manzo, tagliata a fettine, viene
vicino a una fonte di calore: una volta era brace
verticale, fino a prendere la forma di
un grosso cilindro alla cui
sommità vengono
adagiate
preparata in apposite griglie verticali posiziomacchina elettrica o a gas.
La cottura del Keb b è un ciclo
continuo, infatti, mano a mano che il
cilindro cuoce, la carne che occorre
per confezionare una porzione viene
dall’esterno
verso
l’interno
e dal basso verso l’alto per permettere al grasso di continuare a svolgere
richiesti in “formato da passeggio”: arrotolati in una piadina
morbida, da cui il nome Dürüm Keb b “Keb b incartato”.
Circa un secolo fa un cuoco di nome Iskender
nate attorno allo spiedo, oggi, invece, è una
tagliata
il secondo viene sottoposto a una speziatura intensa.
Entrambi vengono serviti con focaccine di grano, cipolle, insalata e burgur. Sia Adana che Urfa Keb b possono essere
L’allusione a moti circolari deriva dal fatto che la
plasmata e infilata in uno spiedo rotante
viene addizionato di grandi quantità di peperoncino,
(Alessandro), a Bursa in Turchia, inventò
Dialogare
mangiando:
processo inconscio
di avvicinamento
verso l’altro.
la sua funzione di ammorbidimento.
una salsa a base di pomodoro, yogurt e
burro fuso che ancora oggi condisce
i nostri golosi Iskender Keb b.
Ma le declinazioni di questa specialità
sono ancora tante: Tavuk Keb b a base
di pollo, Pathcanh Keb b con melanzane, So anlı Keb b
ricco di cipolla,
Domatesli Keb b con pomodoro.
Le perversioni dei tempi moderni hanno
Molteplici sono le modalità di servizio di
portato a mostri gastronomici come i Keb b
un Keb b: impiattato oppure steso all’interno di
affogati nel ketchup patatine fritte o i Pizza Keb b.
una forma di pane arabo o, ancora, arrotolato in una sorta
Come prevedibile, si è accesa una vera e propria querelle
di piadina. Tutte e tre le “versioni” prevedono l’aggiunta
che impegna puristi e innovatori ormai da anni. A noi
di condimenti a base di verdure miste e salse.
piace pensare che le contaminazioni avvengano su un
Adana
Keb b
e
Urfa
Keb b
costituiscono
altre
piano diverso: non tanto incrociando ricette fra loro, quanto
varianti sul tema: il loro nome discende dalle località
portando la cultura culinaria di un popolo nella sua
che hanno dato i natali alle due ricette. Il primo
versione più pura sulle tavole di tutto il mondo.
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