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E tu, Dio, sconfitto più di noi
“Trasformeranno le loro lance in falci, INTRODUZIONE le loro spade in aratri” canto: (Isaia 2,4 Noi ti preghiamo, uoo della croce: figlio e fratello, noi speriamo in te. E tu, Dio, sconfitto più di noi PORDENONE BASE USAF AVIANO domenica 28 marzo 2004 PRESENTAZIONE riflessione di don Pierluigi Di Piazza riflessione di mons Ovidio Poletto vescovo di Concordia-Pordenone salmo 2 Perché questa ressa di gente, queste grida deliranti: <<Crocifiggilo>>? I capi religiosi sobillano il popolo e chiedono una condanna esemplare. Il Sinedrio si allea con Pilato, Pilato stringe amicizia con Erode contro il tuo inviato, Signore, per soffocare l' annuncio del Regno. Si dicono: <<Per noi é troppo scomodo questo giovane Rabbi di Galilea, il suo messaggio di amore e perdono, il suo Dio che chiama a libertà. Facciamolo tacere per sempre perché scardina le radici del potere; é un motivo più che sufficiente per un equo accordo tra le parti>>. Il Signore li osserva dal cielo e sorride di questo complottare; attraverso gli uomini del potere Lui realizza il suo progetto di salvezza Non credono, anche se l'hanno scritto, che quell'uomo mite e coraggioso é veramente il sovrano di quel Regno che libera gli uomini alla verità. E proprio col compiersi di quell' ora che manifesta il potere delle tenebre per gli uomini risplende la luce e tutti sono attirati al suo fulgore. E dal cuore di un soldato romano sgorga l' annuncio profetico che squarcia il velo dei Templi: <<Quest' uomo era il Figlio di Dio!>>. Dal monte del cranio e dei delitti si é staccata una pietra d' amore ad iniziare un' incontenibile valanga che sgretola il potere dei giganti. Guardate a quest' uomo crocifisso governanti e giudici della terra; riconoscete che Lui é la verità, la giustizia e il diritto. Non deridete i valori dello spirito non scavate tombe ai profeti perché in esse cadrete sconfitti. Solo Dio regna sempre 1a STAZIONE martoriati da dolori e sconfitte. Con lui ti saremo fedeli! canto: Noi ti preghiamo, uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te. GETSEMANI : paura e coerenza di Gesù Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo PERCHE’ CON LA TUA CROCE HAI REDENTO IL MONDO riflessione parrocchia Grazie PN salmo 19 Il Signore accolga la tua preghiera, il sudore freddo della tua fronte, la grande angoscia del tuo cuore e mandi un angelo a consolarti. Ricordi il Signore le tue scelte, l'obbedienza alla sua volontà e come hai annunciato il Vangelo con segni e grande autorità. Ti sostenga il Signore in quest'ora che sancisce la tua fedeltà fino al dono supremo d'amore. Sei tu il suo Messia per gli uomini. E' un segno che ha valore emblematico questo amore che dona la vita proprio per chi lo disprezza: è la suprema rivelazione di Dio. Ti ascolti il Signore, ti sorregga di fronte al dolore, alla morte; non prevalga la paura dell'uomo, non sentirti solo e smarrito. Abbi fede! Il Signore è vicino e ascolta la tua invocazione; da un seme marcito nel solco farà crescere un frutto abbondante. Tu puoi chiedere legioni di angeli o le spade di tutti i fanatici ma non è questa la via della pace, non così si riscatta la storia. Chi confida nella forza dell'uomo ha coraggio per meno di un giorno; chi confida nel Dio dell'amore sa vincere perfino la morte. Ascolta, Signore, la preghiera del Nazareno prostrato nell'orto; con lui ti preghiamo anche noi nei momenti di dolore e di morte. La passione di Cristo continua nella carne di tutti gli uomini 2a STAZIONE canto: Noi ti preghiamo, uomo della croce Figlio e fratello, noi sperariamo in te. BACIO DI GIUDA E CATTURA: Tradimento e solitudine di Gesù Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo PERCHE’ CON LA TUA CROCE HAI REDENTO IL MONDO riflessione gruppo studenti-superiori PN salmo 53 Stammi vicino, Signore, mio amico e consigliere, Dio che promuovi la giustizia; fà trionfare la verità perché io ti chiamo a testimoniare. Mi accusano ingiustamente, Signore, riportano i fatti in modo distorto, giudizi per sentito dire; mi criticano con asprezza e tenacia ma senza esporsi direttamente. Sono infastiditi dalle mie parole ma soprattutto dalle scelte che faccio perché non vogliono mettere in discussione sicurezze e antichi privilegi, interessi e ruoli di potere. Difendono una mentalità conservatrice che non tollera critiche e discussioni ma vuole ossequio e sciatteria; temono ogni proposta che apra strade di partecipazione. E così spargono calunnie senza che possa difendermi, usano ricatti e sotterfugi per emarginarmi e stancarmi, per squalificare quello che vivo. Fanno male queste accuse, Signore, anche a chi è abituato a lottare, a dire con coraggio ciò che pensa, a pagare in prima persona. Ho voglia di urlare la mia rabbia a quei quattro caporioni arroganti e agli stupidi che li seguono ossequiosi col gusto maligno del pettegolezzo. Non hanno rispetto neppure per la morte! E' triste e avvilente, Signore, veder trionfare il servilismo anche nella comunità dei credenti e sentirsi impotenti e derisi. Mi sfogo con te, Signore, perché mi sento in confidenza e so che sei giusto e verace. Giudica tu l'onestà delle mie scelta. Fà, Signore, che trionfi la verità e i calunniatori siano smascherati; fà che possa andare a testa alta senza più vergogna o timore. Tu sei la roccia nei tempi di prova, il coraggio nel crescere della paura; tu sei l'ultima istanza di giustizia, vera fonte di gioia e di pace. Ti ringrazio, Signore Dio di verità, ti ringrazio dal profondo del cuore! 3a STAZIONE canto: Noi ti preghiamo, uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te. PROCESSO E CONDANNA A MORTE: impotenza e nonviolenza di Gesù Ti adoriamo, o Crtisto, e ti benediciamo PERCHE’ CON LA TUA CROCE HAI REDENTO IL MONDO riflessione gruppo Gorizia salmo 3 Signore, mi hanno trascinato da un tribunale all'altro: accuse, percosse, insulti, menzogne e rabbioso accanimento, prese in giro e lavarsene le mani. La mia vita stroncata per invidia. Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché lasci che mi deridano e beffardamente mi provochino dicendo: " Se veramente sei il Figlio di Dio scendi da quel trono di legni". Dio mio, vicino e assente, Dio mio, pregato e obbedito, Dio mio parola e silenzio, solo tu sei difesa dei deboli, protezione e speranza degli innocenti. Per te ha senso perfino questa morte! Ti supplico mandami un segno dalle nere nubi degli accusatori, dai soldati esecutori di sentenze o dalle croci innalzate a confondere il disonore di quest' ingiusta sentenza. Ho sete della tua presenza, Signore. Ma il segno mi nasce dal cuore con l' incontenibile forza dello Spirito che trasforma la rabbia in preghiera: " Perdona questa gente testarda e questo ladro che soffre con me. Non sanno che tu mi hai mandato". Benedici, e non maledire, benedici questo popolo e i suoi figli col mio sangue innocente versato. Proteggi mia madre in dolore e i discepoli smarriti e delusi. Li affido al tuo Spirito Santo. Ora tutto è veramente compiuto! La pace invade il mio spirito e mi abbandono sereno alla morte. Nelle tue mani, o Padre, io affido il senso e il frutto della mia vita nell' attesa del mattino di Pasqua. 4a STAZIONE canto: Noi ti preghiamo, uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te. TORTURA CON LA CROCE: sopraffazione e sadismo su Gesù canto: Noi ti preghiamo, uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te. riflessione ass. Emergency salmo 57 riflessione del gruppo missionario Comboniani PD Governanti, magistrati e banchieri e voi tutti uomini del potere cercate veramente la giustizia, difendete i diritti dei deboli? Voi cercate interessi e carriere, fama, onore e privilegi; la vostra scalata al potere è segnata da violenze ed inganni. e gloria di Dio Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo PERCHE’ CON LA TUA CROCE HAI REDENTO IL MONDO riflessione del gruppo missionario Comboniani PD salmo 144 L'astuzia è un cuore di pietra li stimate doti importanti; doppi giochi e alleanze di comodo l'arte del retto governo. Padre nostro che sei nei celi, nella dimensione dello spirito e della vita, tu sei degno di ricevere il canto e la lode di tutti gli uomini. Siete come serpenti sibilanti, dei serpenti tra i più velenosi, sordi al grido dei poveri, insensibili al pianto dei miseri. Ogni giorno, all'alba e al tramonto, si elevi la preghiera dei credenti a te che sei il Grande, il Santo, l' Onnipotente Signore del mondo. Spezzagli i denti, Signore, le mascelle inchiodagli a vita; impedisci loro di nuocere, di distruggere la fiducia nel bene. Ogni uomo racconti ai suoi figli le meraviglie che tu hai compiuto; invochi, contempli e agisca perché venga il tuo Regno sulla terra. Sotterra queste fogne puzzolenti, dimentica anche il nome che portano; i loro progetti abortiscano, non vengano mai realizzati. Il tuo Regno é il crescere della pace, della riconciliazione e dell'amore fraterno; é il fiorire della giustizia e del perdono, della fiducia e del servizio ai fratelli. Siate maledetti per sempre, o potenti, maledetti da Dio e dagli uomini, svergognati, puniti, umiliati, costretti a completa impotenza. Il tuo Regno é il maturare della fede nel cuore e nelle comunità dei credenti; é il dono e insieme la scelta di fare in tutto la tua volontà. Solo a Dio affidiamo il giudizio, a Lui che è amore e perdono, ma per noi sarà certo una festa il giorno della vostra rovina. La tua volontà sia fatta nei celi dagli uomini cittadini dell'eternità e sia fatta anche qui sulla terra dagli uomini pellegrini nel tempo. In quel giorno si urlerà nelle piazze: "Questa è proprio una bella notizia; la fiducia degli uomini onesti alla fine riceve il suo premio". Perché solo tu sei il liberatore, Signore, la sapienza e la speranza dell'uomo; solo tu sei amore e giustizia, forza e misericordia infinita. Sì, l'onesto uomo di pace può cantare i suoi canti gioiosi; sì, è vero, Dio esiste, la giustizia alla fine trionfa Provvedi, Signore, ai tuoi figli la casa, il cibo, il vestito, un lavoro, un po' di cultura e la dignità di uomini liberi. 5a STAZIONE canto: Noi ti preghiamo, uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te. MORTE E SEPOLTURA: sconfitta umana di Gesù Sorreggi chi é debole e solo, conforta chi é nel dolore; fatti amico di chi é emarginato, accompagna chi affronta la morte. Perdona, Signore, i peccati che l'uomo stupidamente commette: le violenze, le guerre, i razzismi, l'ingiusto accaparramento dei beni. Perdona il falso pietismo, l'orgoglio e la durezza di cuore; perdona e insegnaci a perdonare con la misura del tuo amore per noi. E sia pace tra popolo e popolo e tra credenti di confessioni diverse; sia pace tra famiglia e famiglia e all' interno della stessa famiglia. Non permettere che siano tentati dal consumismo che rende vigliacchi, dalla violenza che uccide l'amore, dall'ideologia che snatura la fede. Libera l'uomo e la terra, Signore, da ogni potere che umilia e incatena, da un progresso che porta la morte, da un futuro senza speranza. Libera e salva tutti i tuoi figli pellegrini sulle strade del mondo, falli crescere alla statura adulta del tuo amore che é amore di Padre. riflessioni e preghiere Padre, non sei tu che ci sottometti alla tentazione. Siamo noi che soccombiamo per debolezza e stanchezza, dopo una lotta ardente e una timida resistenza. Siamo così fragili, così sprovveduti alla vista di tanti idoli che ci attirano lontano da Te! Restiamo come sospesi tra la tua grazia e la nostra libertà che è così precaria e talora così restìa. Noi ti preghiamo, Padre: salvaci dalla tentazione, liberaci dai tranelli del denaro, degli onori, del potere... Resta con noi con il tuo Spirito all’incrocio delle strade, lì dove dobbiamo scegliere tra il sentiero della vita e quello che conduce alla morte. Resta con noi, Signore, per tutti i secoli dei secoli.Amen Anche se senti la stanchezza, anche se il trionfo ti abbandona, anche se uno sbaglio ti addolora, anche se un affare fallisce, anche se un tradimento ti ferisce, anche se un’illusione si spegne, anche se il dolore brucia i tuoi occhi, anche se ignorano le tue fatiche, anche se l’ingratitudine è la paga, anche se l’incomprensione taglia il tuo sorriso, anche se tutto diventa niente, ricomincia... BUONA PASQUA DONNA Cristo, sono una donna. Dicono che soltanto le donne sanno pregare Forse perché è l'unica cosa che gli uominici lasciano fare impunemente. Soprattutto se si tratta di chiederti la pazienza per continuare a essere la piccoIa o la grande schiava dell’ uomo. Oggi però voglio pregarti non con la preghiera che ci hanno imposto come sesso più debole. Voglio pregarti con la mia fede di persona. Forse per noi è più facile pregarti perché ti riconosciamo come quell'unico uomo che anche sfidando la mentalità e la legge del suo tempo ha accettato la donna senza pregiudizi, senza paure, senza riserve, senza compressi e senza razzismi. Molti avrebbero preferito che tu, Dio, non fossi ricorso a una donna per farti presente nel mondo. Ma tu non hai voluto rinunciare all'amore materno. Hai accettato con naturalezza iI dialogo, l'amicizia e la collaborazione di tutte le donne. Prima di tutto pietà anche per gli uomini che dimenticano troppo spesso che se il mondo è ancora in piedi è perché dietro ogni uomo vive sempre nascosta la forza d'amore e di speranza della donna che continua a credere nel valore della vita. E poi rispondimi Cristo a due domande indiscrete: se nell'orto degli ulivi ci fosse stata una donna in quella notte di infinita tristezza, pensi che si sarebbe addormentata come hanno fatto gli apostoli? E se invece di un uomo ci fosse stata una donna a dettare la tua condanna a morte, pensi che saresti finito sulla croce? Non possiamo dimenticare che è stata una donna, la moglie di Pilato, che lo supplicò di non condannarti. Ma lei non aveva il potere: solo l'intuizione della giustizia. Se la donna potesse creare insieme con l'uomo la vera storia, la vera politica, la vera giustizia, la vera comunità umana, è molto probabile che parole come « guerra », sarebbero definitivamente cancellate dal nostro dizionario, perché noi meglio degli uomini sappiamo che cos'è il dolore e la morte, dal momento che la vita comincia a piangere e a ridere nella nostra stessa carne. INFLUENZE Signore, in noi hanno messo dimora tante influenze che ci inducono a pensare che vivere è innanzitutto un affare in cui bisogna dominare, anche se per farlo bisogna passar sopra su quelli che ci circondano, in noi si sono incrostate tante pressioni che ci inducono a pensare che vivere è innanzitutto un affare in cui bisogna cercare prima di tutto soddisfarsi, anche se per fare questo bisogna dimenticare quelli che ci circondano, in noi si sono stabiliti tanti bisogni che ci inducono a pensare che vivere è innanzitutto un affare in cui bisogna possedere anche se per fare questo bisogna abbandonare la ricerca spirituale, dimenticare la preghiera e allontanare te, Signore, fino al giorno in cui ne avremo bisogno, tante influenze, pressioni, bisogni che fanno soffiare in noi uno spirito nocivo! Signore nostro Dio, è tempo di cambiare spirito! Ecco perché siamo qui a supplicarti: venga in noi il tuo Spirito, si metta all'opera nella nostra volontà e nella nostra libertà. Così, facendo spirare su di noi il vento del Vangelo, il tuo Spirito farà apparire in pieno giorno il volto dell'amore e del servizio che tu hai creato in noi fin dall'origine. Sì, il mondo che crede soltanto nella forza della guerra, ride difronte a queste parole. Ma io non posso dimenticare che sono tue, Signore, pronunciate nel momento tragico in cui eri condannato a morte e in cui ti sei rifiutato di farti difendere dalla spada dei tuoi amici. A noi soldati non ci si chiede altro che accettare la decisione del potere, mentre sappiamo dalla storia che la maggioranza delle guerre non sono una difesa giusta ma piuttosto una strategia economica, ideologica, politica. Lascia, Signore, che dica una parola dolorosa ; ai nostri padri e alle nostre madri. Non per accusarli,visto che anche loro sono stati strumentalizzati e ingannati,ma per sveglıarli. Voi padri e madri è inutile che continuiate a mettere al mondo figli se poi questi figli ve li strappano dalle vostre famiglie, ve li umiliano come uomini e gli si affída il compito di uccidere altri vostri figli. Voi che siete la sorgente della vita, i custodi dell'amore, perché non reagite con maggiore forza di fronte allo scandalo che spinge il frutto del vostro amore verso la morte? Se una madre non è capace di ribellarsi a qualsiasi guerra e a qualsiasi apprendistato alla guerra, l'umanità non avrà un futuro. Siete voi, madri tutte della terra che dovete portare avanti la più forte delle obiezioni di coscienza prima di permettere che il frutto della vostra vita parta per la scuola più assurda che possa esistere, la scuola che insegna a uccidere. Cristo, perdona se la mia preghiera è dura e se ha tutta la violenza di un cuore giovane che sente fremere in sè il gran dono della vita. La mia preghiera non è una condanna di qualcuno in particolare. E’ un grido di angoscia e di speranza allo stesso tempo nella grande piazza dell’umanità per dire a tutti i responsabili - e il primo sono io che l’uomo è stato creato per la vita e per la convivenza, per il dialogo e per l’amore. SOLDATO Ci sono persone che sono luminose. Irradiano luce attorno a sé, a tal punto che fanno levare gli occhi. Quando le si guarda ci si sente invitati a rialzarsi da terra, ad abbandonare le posizioni causate dalla stanchezza e dall'abitudine. A salire sulla montagna insieme ad esse. A diventare persone diverse. A seguire le loro tracce per divenire se stessi, sviluppando pienamente le belle risorse che sono nascoste in noi. Nella vita molto dipende dalle persone che si è deciso di guardare perché in un certo modo si è scelto di seguirle. Perché si sa anticipatamente che esse ci condurranno. Signore, sono un giovane soldato costretto a fare il militare. Non so, Signore, se è la rabbia o il dolore, però oggi sento l’urgenza di pregarti. Tu forse puoi capirmi perchè hai sperimentato nella tua carne il dramma del soldato che si abbrutisce fino al punto di non rispettare la dignità degli altri uomini. Non è con un “signorsì”, nè con un “dente per dente” che si possono difendere i valori della comunità, ma con la dignità, universalmente riconosciuta, di ogni persona umana, che difronte all’ingiusta oppressionedeve gridare dinanzi al mondo: “Se ho fatto male, dimmelo; e se no, perchè mi offendi?” SGUARDO Perché in qualche maniera ci si prepara ad assomigliare loro. Non ad imitarle! Mai! Ma ad inventare da sé la propria vita, lasciandosi illuminare. Se si guarda a colui che non ha paura di parlare con coraggio per smascherare le ingiustizie e le malvagità, o a colei che agisce per fare in modo che tutti vengano rispettati. . . Se si guarda a colui o a colei che è sempre disponibile a rendere servizio, a far passare l'altro davanti, che dà senza misurare, che condivide quanto ha e lotta contro la povertà... Se si guarda a colui o a colei che ha sempre il sorriso sulle labbra, che non ricorre a critiche malevole, che parla e valuta con bontà e con tolleranza, che non giudica. .. Se si guarda a Gesù di Nazaret e al suo Vangelo che è una Buona Novella... Guardando sempre verso la luce, essa finisce per posarsi sul nostro volto, vi rimane e lo trasfigura. HO VISTO Ho visto il dolore impresso sul volto di una donna come una maschera tragica. Ho visto le lacrime di un bimbo malato e denutrito: ho visto le mani callose di un vecchio ormai solo. Ho visto... La mia pochezza, Signore, la mia ignoranza e il mio egoismo ho visto in quei sguardi, perchè io non voglio e non so intervenire. Non voglio, non ho la disponibilità e la generosità per soccorrere, per lenire. Non so, non ho l’intelligenza per capire ciò che può essere utile ed efficace. Ti chiedo, Signore, la sapienza del cuore, quella che nasce dalla mente, la si raffina nel crogiolo della sensibilità e della bontà. Non mi basta, Signore, avere intelligenza e capire tante cose. Desidero anche aver cuore. Perchè solo così saprò offrire la mia vita per gli altri... POVERTA’ COME METODO Una Chiesa povera, semplice, mite. Che sperimenta il travaglio umanissimo della perplessità. Che condivide coi comuni mortali la più lancinante delle loro sofferenze: quella della insicurezza. Una Chiesa sicura solo del suo Signore, e, per il resto, debole. Ma non per tattica, bensì per programma, per scelta, per vocazione. Non una Chiesa arrogante, che ricompatta la gente, che vuole rivincite, che attende il turno per le sue rivalse temporali, che fa ostentazioni muscolari col cipiglio dei culturisti. Ma una Chiesa disarmata, che si fa “compagna” del mondo. Che mangia il pane amaro del mondo. Che nella piazza del mondo non chiede spazi propri per potersi collocare. Non chiede aree per la sua visibilità compatta e minacciosa, così come avviene per i tifosi di calcio quando vanno in trasferta, a cui la città ospitante riserva un ampio settore dello stadio. Una Chiesa che, pur cosciente di essere il sale della terra, non pretende una grande saliera per le sue concentrazioni o per l’esibizione delle sue raffinatezze. Ma una chiesa che condivide la storia del mondo. Che sa convivere con la complessità. Che lava i piedi al mondo senza chiedergli nulla in contraccambio, neppure il prezzo di credere in Dio, o il pedaggio di andare alla messa la domenica, o la quota, da pagare senza sconti e senza rateazioni, di una vita morale meno indegna e più in linea con il vangelo. Tonino Bello TACI e OSSERVA Non devi far altro che guardare: una stella, un fiore, una foglia che cade, un sasso, un uccello... Ogni frammento della creazione va bene. Guarda. Ascolta. Odora. Tocca. Gusta. Il tuo cuore può riempirsi di una meraviglia senza parole nell’udire il canto di un uccello. Sii totalmente nel presente. Abbandona ogni pensiero del futuro. Abbandona ogni pensiero del passato. Sii presente a ciò che accade. Chi non ha ansietà per il domani assomiglia agli uccelli del cielo e ai gigli dei campi. Se vuoi vedere Dio, osserva attentamente il creato. Non rifiutarlo, non riflettere su di esso. Limitati a guardare. Studia le “Scritture”, ma leggi anche la creazione per trovare il posto riservato per te. Puoi essere capace di sentire che ti è stata data, una certa volta, la vita. Puoi sentirlo davvero con emozione. Comprenderai il valore del dono. Il cuore che vive con gratitudine ospita la felicità. IL MIO DIO E’ POVERO Sì è povero il mio Dio: « Imparate da me che sono povero ». Il mio Cristo-Dio fu un umile. Lavorò con le sue stesse mani. Al termine delle sua vita non aveva neppure una casa: « Le volpi hanno la tana, gli uccelli il nido, ma il figlio dell'uomo non ha dove dormire Per questo il mio Dio è libero. Non ha amato quello che ci incatena: il potere, I'onore, la ricchezza. Ha amato quello che ci renderebbe liberi: il bene, la giustizia, la misericordia, la spontaneità. Ha amato suo padre. Povero com'è il mio Dio ama ciò che è piccolo, semplice, dimenticato, umile, cbiaro, genuino. La ricchezza è come l'unto: macchia. La povertà è come il sapone: pulisce. Acqua chiara di sorgente; acqua povera e pulita è il mio Dio. Nei suoi occhi c'è la luce, tutta la luce. E’ il sole la ricchezza dei poveri. E’ il giorno la ricchezza di chi vive del suo lavoro La notte è sottanto per i ricchi. Il mio Dio è luce e sole e gíorno perchè è povero. E’ difficile il io Dio povero, il mio Dio chiaro, il mio Dio senza oro, il mio Dio libero per l’uomo che ha sete di tutto quello che lo incatena, che vuole quello che brilla, che è complicato; per l'uomo insensibile di fronte a un filo di erba fresca. Per questo molti uomini provano la tentazione di presentare Dio e sua madre ricchi; di appensantire d’oro i suoi templi e le sue immagini; di vestire di seta i suoi ministri; di cedere il primo posto e togliersi il cappello e inginocchiarsi di fronte a chi ha un pezzo più grande di potere e un conto corrente più solido. Ma il mio Dio non cambia, il mio Diò è povero e amico dei poveri. Il mio Dio è di quelli che sono liberi, di quelli che sanno amarlo tutto senza che rimanga niente tra le mani. Il mio Dio è di quelli che sanno scoprire nella povertà 1’unica ricchezza possibile: la luce che ama. CANTI PACENELLEMANI 1. Ci rompe dentro l'amara verità di fratelli e sorelle senza dignità di chi con meno di un dollaro al giorno non sa se la vita è paradiso oppure inferno. Cantiamo con loro e con tutti i senza voce con i senza lavoro, con chi cerca la pace con tutti gli uomini e donne senza terra perché i grandi del mondo vogliono la guerra Y sess paz de nuestros pueLlos Y sess paz de nuestros corazones Y gritando h justicia de cada dia La paz en nuestras manos no es solo utopia In piedi amici per la libertà degli schiavi di turno di questa società di chi si vende per un pezzo di pane costretto alla strada dalla sete e dalla fame Giochiamo la vita con chi è prigioniero al lato di chi soffre di un lavoro nero causa comune con un mondo stremato perché il Dio della vita non ci ha abbandonato Y seas paz... Apriamo le mani pronte per amare il nostro impegno: accogliere e donare artigiani di pace e profeti di speranza col coraggio di chi crede nella nonviolenza. Resistere insieme è formare un solo cuore la nostra lotta per un mondo migliore il nostro cammino con la gente oppressa sapendo che l'arnore mantiene la promessa. Y seas paz KUMBAYA Vieni qui, Signor, vieni qui. Vieni qui, Signor, vieni qui. 2. 2. L’uomo nuovo che lotta con speranza nella vita cerca verità. L’uomo nuovo che stretto da catene, l’uomo nuovo che esige libertà. 3. L’uomo nuovo che più non vuole frontiere, nè violenze in questa società. L’uomo nuovo a fianco di chi soffre dividendo con il tetto e il pace. Vieni qui, Signor, vieni qui. Signor, vieni qui 1. C’è chi piange, Signor, vieni qui. C’è chi soffre, Signor, vieni qui. C’è chi muore, Signore, vieni qui 2. C’è chi spera, Signor, vieni qui. C’è chi canta, Signor, vieni qui. C’è chi ama, Signo, vieni qui. 3. Noi crediamo in Te, o Signor. Noi speriamo in Te, o Signor. Noi amiamo Te, o Signor. Tu ci ascolti, o Signor. 4. Sei con noi, Signo, sei con noi: nella gioia Tu sei con noi. Nel dolore Tu sei con noi Tu per sempre sei con noi. IL SOGNO DI UN UOMO UNIDOS 3. 1. Camminare per ore ed ore, per giorni e settimane nel deserto, camminare verso quello che all'inizio era solo il sogno di un uomo che amava la vita, iı sogno di un uomo che non voleva arrendersi di fronte al mondo. E una speranza è nata nella tua vita, portare la gioia a chi soffre. E con l'aiuto di un uomo potremo strappare ogni catena, eliminare l'ingiustizia, liberare dall'oppressione. 2. Cominciò per causa di un uomo solo, ora dal seme è nata una pianta, non era solo il sogno quello che per Lui era una speranza, ora per noi è realtà, il non voler arrendersi di fronte al mondo. 3. Per shingere tra le braccia e dare un bacio di pace ai miei fratelli, nessuna pena, nessuna fatica mi scoraggia persino la morte sarebbe a me cara, ove potesse essere di qualche utilità. 4. Ed ora per noi credere nella vita è affrontarla senza paura, via tutti gli eroi senza macchia che si perdono, la via è quella di chi sa rischiare sulla propria pelle sino all'ultimo attimo, nel nome di Cristo. L’UOMO NUOVO 4. Dammi un cuore, Signore, grande per amare. Dammi un cuore, Signore, pronto a lottare con te. 1. L’uomo nuovo creatore della storia costruttore di nuova umanità. L’uomo nuovo che vive l’esistenza come rischio che il mondo cambierà. 5. Vieni amico e cangta insieme a noi per la pace e per la libertà. Mai più violenza nè guerre per le vie il Regno è vicino ormai. Quel sogno di giustizia cambierà la paura di questa città. E l’oppressione è finita perchè c’è un Dio che lotta con noi. Unidos unidos podemos caminar unidos unidos podemo triunfar. Unidos unidos podemo avanzar unidos unidos podemos amar. La la la la .... Senza cuore e senza dignità senza il pane che sfamerà Dio della gente che danzi per le vie dacci coraggio perchè... Todavìa cantamos, todavìa pedimos, 6. todavìa sonamos, todavìa esperamos. Apesar de los golpes que asesto en nuestras vidas el ingensio del odio desterrando al olvido a nuestros seres queridos. Que nos digan a donde han escondido las flores que aromaron las calles persiguiendo un destino donde, done se han ido. Que nos den la esperanza de saber que ese posible que el jardin s eilumine con las risas y el canto de los que amabamos tanto. SIGNORA DELLA PACE 7. Dolce Signora vestia di cielo, Madre dolce della speranza, gli uomini corrono senza futuro, ma nelle loro mani c’è ancora quella forza per stringere la pace e non farla andare vi dal cuore della gente. Ma tu portaci a Dio nel mondo cambieremo le strade e gli orizzonti e noi apriremo nuove vie che partono dal cuore e arrivano alla pace e noi non ci fermeremo mai, perchè insieme a te l’amore vincerà. Dolce Signora vestita di cielo Madre dolce dell’innocenza, libera il mondo dalla paura, dal buio senza fine della guerra e della fame dall’odio che distrugge gli orizzonti della vita dal cuore della gente. y olvidate de nuestro mal si olvidamos el de los demàs no permitas que caigamos en tentaciòn oh Senor, y ten piedad del mundo. HOPES OF PEACE MANI 8. Vorrei che le parole mutassero in preghiera e rivederti o Padre che dipingevi il cielo. Sapessi quante volte, guardando questo mondo, vorrei che Tu tornassi a ritoccarne il cuore. Vorrei che le mie mani avessero la forza per sostenere chi non può camminare. Vorrei che questo cuore, che esplode in sentimenti diventasse culla per chi non ha più madre. Mani, prendi queste mie mani, fanne vita fanne amore, braccia aperte per ricevere chi è solo. Cuore, prendi questo mio cuore, fa che si spalanchi al mondo, germogliando per quegli occhi che non sanno pianger più. Sei Tu lo spazio che desidero da sempre, so che mi stringerai e mi terrai la mano. Fa' che le mie strade si perdano nel buio ed io cammini dove cammmeresti Tu. Tu soffio della vita prendi la mia giovinezza con le contraddizioni e le falsità. Strumento fa' che sia per annunciare il Regno a chi per queste vie Tu chiami beati. Rit. Noi giovani di un mondo che cancella i sentimenti e inscatola le forze nell'asfalto di città. Siamo stanchi di guardare, siamo stanchi di gridare ci hai chiamati, siamo tuoi: cammineremo insieme. Mani, prendi questi nostre mani, fanne vita fanne amore, braccia aperte per ricevere chi è solo. Cuore, prendi questi nostri cuori, fa che siano testimoni che Tu chiami ogni uomo a fare festa con Dio. Padre nuestro tu que estàs en los que aman la verdad haz que Reino que por ti se diò llengue pronto a nustro corazon. Y el amor que tu Hijo nos dejò, el amor, habite en nosotros. Y en el pan la unidad Cristo danos tu la paz 9. 10. Senti il cuore della tua città batte nella notte intomo a te, sembra una canzone muta che cerca un'alba di serenità. Semina la pace e tu vedrai che la tua speranza rivivrà; spine tra le mani piangerai, ma un mondo nuovo nascerà. (2 volte) Sì, nascerà il mondo della pace; di guerra non si parlerà mai più. La pace è un dono che la vita ci darà; un sogno che si avvererà. Pace al popolo americano Open wide the vision of your world feel the love that reigns in everything now is your chance to start again breathe in hopes of peace, of light, of love. Pace all'America Latina Abre el horizonte entorno a ti, siente el latido de amor; ahora es el momento de empezar una senda de paz, de luz y de amor. Pace a tutti i popoli Semina la pace e tu vedrai che la tua speranza rivivrà; spine tra le mani piangerai, ma un mondo nuovo nascerà. (2 volte) SHEMA’, ISRAELE 11. Shemà Israel, Adonai Elohenu, Adonai Ehod! Shemà Israel, Adoani Elohenu, Adonai Ehod! Shemà Israel, Adonai Elohenu, Adonai Ehod! Shemà Israel, Adonai Elohenu, Adonai Ehod! Ascolta Israele, il Signore è nostro Dio, il Signore è uno (4v) AUSCHWITZ 12. Son morto che ero bambino son morto con altri cento passato per un cammino ed ora sono nel vento. Ad Auschwitz c’era la neve e il fumo saliva lento nei campi tante persone che ora sono nel vento. Nel vento tante persone ma un solo grande silenzio è strano, non ho imparato a sorridere qui nel vento. No, io non credo che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e che il vento mai si poserà. Ancora tuona il cannone ancora non è contenta di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento. 13. O Signore fa’ di me uno strumento fa’ di me uno strumento della tua pace dov’è odio che io porti l’amore dov'è offesa che io porti perdono. Dov’è dubbio che io porti la fede dov’è discordia che io porti l’unione dov’è errore che io porti verità a chi dispera che io porti la speranza dov’è errore che io porti verità a chi dispera che io porti la speranza. O maestro dammi tu un cuore grande che sia goccia di rugiada per il mondo che si voce di speranza che sia un buon mattino per il giorno di ogni uomo e con gli ultimi del mondo sia il pio passo lieto nella povertà, nella povertà. O Signore fa’ di me il tuo canto fa’ di me il tuo canto di pace a chi è triste che io porti la gioia a chi è nel buio che io porti la luce. E’ donando che si ama la vita è servendo che si vive con gioia perdonando si ritrova il perdono è morendo che si vive in eterno perdonando si ritrova il perdono è morendo che si vive in eterno. RISPOSTA Quante le strade che un uomo farà e quando fermarsi potrà? Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar per giungere e per riposar? Quando tutta la gente del mondo riavrà per sempre la sua libertà? Risposta non c’è, o forse chi lo sa, caduta nel vento sarà. Quando dal mare un’onda verrà che i monti lavare potrà? Quante volte un uomo dovrà litigar spendo che è inutile odiar? E poi quante persone dovranno morir perchè siano troppe a morir? Quanti cannoni dovranno sparar e quando la pace verrà? Quanti bimbi innocenti dovranno morir e senza saperne il perchè? Quanto giovane sangue versato sarà finchè un’alba nuova verrà? ********************************* carovana della pace 8 e 9 settembre a Gorizia VITA PIENA PER TUTTI: adesso non domani! cammini di liberazione per la chiesa e la società civile Oggi si parla di "nuovo ordine mondiale". Ma chi lo definisce? Per chi vale? Quanto durerà questo ordine che conserva pochi ricchi e potenti, tutti gli altri poveri e senza alcun potere? L' 'ordine' oggi è assicurato con violenza da chi si sente privo della sua sicurezza e si impone su tutti. Il potere si spartisce tra i forti e più di quattro miliardi di poveri continuano a non contare nulla nella riorganizzazione del mondo. Adesso, non domani! E' urgente che la nostra storia italiana dia risposte decise su questo. Invece stiamo diventando dei "notai dello status quo e non i profeti del luturo nuovo", di cieli nuovi e terra nuova. Idoli suadenti bussano alle porte delle nostre case e conquistano il cuore di tutti, ricchi e poveri: il mito della bellezza, del profitto, del potere a tutti i costi. In questo tutti sono nemici di tutti: detta legge il desiderio, che parte dai bisogni e dimentica i diritti; la produzione sirenata soddisfa l'appetito ma affama popoli interi e inaridisce il pianeta. Nel settembre 2002 la Carovana della Pace dei missionari-e comboniani ha incontrato migliaia di persone - molti i giovani - da Verona a Trento, da Mestre a Milano, da Genova a Firenze, da Terracina (LT) a Moltetta (BA) e da Pesaro a Bologna. Siamo ripartiti nello sforzo comune di superare la logica della guerra e del nemico, abbattere le barriere dell'ingiustizia economica e sociale, per recuperare il senso della comunità e di un'informazione che intesse relazioni umane, non di esclusione. E' ancora troppo poco' Continuiamo a credere in un millennio senza esclusi dove la società civile e la chiesa, popolo di Dio in cammino, devono mettersi al servizio del bene comune, del diritto internazionale e della costruzione attiva della pace: un cammino di spiritualità e di liberazione nonviolento, iniziando sempre dalle periferie. Per questo le Carovane della Pace ripartono dai confini della nostra Italia, luoghi di incontro e non barriere di divisione. Interroghiamo l'Unione Europea. La sfidiamo a redimere la sua storia di violenza e recuperare il suo patrimonio di civiltà: è tempo di preparare politiche alternative all'unica autorità imposta. Tempo di rilanciare la solidarietà internazionale ed il diritto dei più deboli. Lo gridiamo ai confini del nostro paese e lo invochiamo nell'azione politica delle piccole comunità locali, vigilanti sulla cooperazione, sul disarmo e su politiche di accoglienza. Crediamo nel Mediterraneo come luogo di incontro, culla delle civiltà, crogiuolo dei popoli, riscattandolo dal ruolo di tomba dei disperati che finora ha tenuto lontano le carovane di nuovi schiavi dalla nostra terra. Riflettiamo con la società civile e la chiesa sulla liberazione da tutte le forme di schiavitù moderne. Chiediamo alla comunità civile e alle comunità cristiane di varcare i confini dentro cui si sono rinchiuse, per cominciare a dialogare tra loro e lasciarsi abitare dai poveri. Guardare alla storia con i loro occhi è attraversare uno dei confini più profondi che separano gli esseri umani tra loro. Sulla strada andiamo a cercare la chiesa locale e la societi civile. La chiesa locale deve recuperare l'esperienza delle piccole comunità cristiane di base che vivono e resistono nel sud del mondo, fondate sulla Parola di Dio. E' urgente il bisogno di una società civile organizzata, soggetto politico capace di parlare ai partiti e alle istituzioni, stretta attorno ad una carta d'intentità chiara e condivisa. Cosi camminiamo con tre carovane regionali, tutte dirette verso le origini: appuntamento finale a Nola, uno dei luoghi dove hanno trovato Vita le prime comunità cristiane in resistenza nel cuore dell'impero romano. Le nostre origini ci insegnino il coraggio della condivisione dei beni e il dono della vita come alternativa al potere oppressivo. Da Limone sul Garda, un limen ("confíne") che Daniele Comboni ha dischiuso all'Africa nell'800, partiranno tre Carovane di Pace: la prima incontrerà Gorizia, Treviso, Cesena, Jesi, Teramo, la seconda Varese, Torino, Modena, Fiesole, Roma; la terza Brindisi, Scanzano Jonico, Locri, Licata e Palermo. Vogliamo ascoltare la voce e la speranza dei popoli del sud del mondo: Valdeci, dal Brasile, p. Joseph Mumbere, dal Congo, p. Daniele ed un giovane testimone dalle baraccopoli del Kenya. Il nostro impegno comincia da ieri con i profeti che, anche se perseguitati e uccisi, hanno denunciato le cause delle povertà proponendo vita per tutti. Insieme a loro viviamo nell'oggi la fatica della costruzione di un mondo altro. La storia è nei poveri. Loro sono chiamati ad essere soggetti attivi di ogni cambio storico e non risorsa pietistica della nostra solidarietà. A loro ridiamo la parola... Missionari e Missionarie Comboniani in Italia I giovani del cammino G.I.M. Ulteriori informazione e approfondimenti Al sito: www.giovaniemissione.it ********************************************** siti di particolare interesse per la pace www.beati.org www.paxchristi.it www.peacelink.it www.unimondo.org www.warnews.it www.bandieredipace.org www.fermiamolaguerra.it www.vialebasi.net SEGNI DELLA VIA CRUCIS alcuni minuti di silenzio al suono dei rintcocchi della campana della pace per tutti morti, aggrediti e aggressori, della guerra in Irak enelle atre parti del mondo poniamo una firma sulle bandiere della pace che verranno consegnate ai pacifisti americani che hanno indetto la grande manifestazione del 20 marzo scorso in occasione del 1° anniversario della guerra all’Irak