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E tu, Dio, sconfitto più di noi

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E tu, Dio, sconfitto più di noi
“Trasformeranno le loro lance in falci, INTRODUZIONE
le loro spade in aratri” canto:
(Isaia 2,4 Noi ti preghiamo, uoo della croce:
figlio e fratello, noi speriamo in te.
E tu, Dio,
sconfitto
più di noi
PORDENONE
BASE USAF AVIANO
domenica 28 marzo
2004
PRESENTAZIONE
riflessione di don Pierluigi Di Piazza
riflessione di mons Ovidio Poletto
vescovo di Concordia-Pordenone
salmo 2
Perché questa ressa di gente,
queste grida deliranti: <<Crocifiggilo>>?
I capi religiosi sobillano il popolo
e chiedono una condanna esemplare.
Il Sinedrio si allea con Pilato,
Pilato stringe amicizia con Erode
contro il tuo inviato, Signore,
per soffocare l' annuncio del Regno.
Si dicono: <<Per noi é troppo scomodo
questo giovane Rabbi di Galilea,
il suo messaggio di amore e perdono,
il suo Dio che chiama a libertà.
Facciamolo tacere per sempre
perché scardina le radici del potere;
é un motivo più che sufficiente
per un equo accordo tra le parti>>.
Il Signore li osserva dal cielo
e sorride di questo complottare;
attraverso gli uomini del potere
Lui realizza il suo progetto di salvezza
Non credono, anche se l'hanno scritto,
che quell'uomo mite e coraggioso
é veramente il sovrano di quel Regno
che libera gli uomini alla verità.
E proprio col compiersi di quell' ora
che manifesta il potere delle tenebre
per gli uomini risplende la luce
e tutti sono attirati al suo fulgore.
E dal cuore di un soldato romano
sgorga l' annuncio profetico
che squarcia il velo dei Templi:
<<Quest' uomo era il Figlio di Dio!>>.
Dal monte del cranio e dei delitti
si é staccata una pietra d' amore
ad iniziare un' incontenibile valanga
che sgretola il potere dei giganti.
Guardate a quest' uomo crocifisso
governanti e giudici della terra;
riconoscete che Lui é la verità,
la giustizia e il diritto.
Non deridete i valori dello spirito
non scavate tombe ai profeti
perché in esse cadrete sconfitti.
Solo Dio regna sempre
1a STAZIONE
martoriati da dolori e sconfitte.
Con lui ti saremo fedeli!
canto:
Noi ti preghiamo, uomo della croce,
Figlio e fratello, noi speriamo in te.
GETSEMANI :
paura e coerenza di Gesù
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
PERCHE’ CON LA TUA CROCE
HAI REDENTO IL MONDO
riflessione parrocchia Grazie PN
salmo 19
Il Signore accolga la tua preghiera,
il sudore freddo della tua fronte,
la grande angoscia del tuo cuore
e mandi un angelo a consolarti.
Ricordi il Signore le tue scelte,
l'obbedienza alla sua volontà
e come hai annunciato il Vangelo
con segni e grande autorità.
Ti sostenga il Signore in quest'ora
che sancisce la tua fedeltà
fino al dono supremo d'amore.
Sei tu il suo Messia per gli uomini.
E' un segno che ha valore emblematico
questo amore che dona la vita
proprio per chi lo disprezza:
è la suprema rivelazione di Dio.
Ti ascolti il Signore, ti sorregga
di fronte al dolore, alla morte;
non prevalga la paura dell'uomo,
non sentirti solo e smarrito.
Abbi fede! Il Signore è vicino
e ascolta la tua invocazione;
da un seme marcito nel solco
farà crescere un frutto abbondante.
Tu puoi chiedere legioni di angeli
o le spade di tutti i fanatici
ma non è questa la via della pace,
non così si riscatta la storia.
Chi confida nella forza dell'uomo
ha coraggio per meno di un giorno;
chi confida nel Dio dell'amore
sa vincere perfino la morte.
Ascolta, Signore, la preghiera
del Nazareno prostrato nell'orto;
con lui ti preghiamo anche noi
nei momenti di dolore e di morte.
La passione di Cristo continua
nella carne di tutti gli uomini
2a STAZIONE
canto:
Noi ti preghiamo, uomo della croce
Figlio e fratello, noi sperariamo in te.
BACIO DI GIUDA E CATTURA:
Tradimento e solitudine di Gesù
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
PERCHE’ CON LA TUA CROCE
HAI REDENTO IL MONDO
riflessione gruppo studenti-superiori PN
salmo 53
Stammi vicino, Signore,
mio amico e consigliere,
Dio che promuovi la giustizia;
fà trionfare la verità
perché io ti chiamo a testimoniare.
Mi accusano ingiustamente, Signore,
riportano i fatti in modo distorto,
giudizi per sentito dire;
mi criticano con asprezza e tenacia
ma senza esporsi direttamente.
Sono infastiditi dalle mie parole
ma soprattutto dalle scelte che faccio
perché non vogliono mettere in discussione
sicurezze e antichi privilegi,
interessi e ruoli di potere.
Difendono una mentalità conservatrice
che non tollera critiche e discussioni
ma vuole ossequio e sciatteria;
temono ogni proposta
che apra strade di partecipazione.
E così spargono calunnie
senza che possa difendermi,
usano ricatti e sotterfugi
per emarginarmi e stancarmi,
per squalificare quello che vivo.
Fanno male queste accuse, Signore,
anche a chi è abituato a lottare,
a dire con coraggio ciò che pensa,
a pagare in prima persona.
Ho voglia di urlare la mia rabbia
a quei quattro caporioni arroganti
e agli stupidi che li seguono ossequiosi
col gusto maligno del pettegolezzo.
Non hanno rispetto neppure per la morte!
E' triste e avvilente, Signore,
veder trionfare il servilismo
anche nella comunità dei credenti
e sentirsi impotenti e derisi.
Mi sfogo con te, Signore,
perché mi sento in confidenza
e so che sei giusto e verace.
Giudica tu l'onestà delle mie scelta.
Fà, Signore, che trionfi la verità
e i calunniatori siano smascherati;
fà che possa andare a testa alta
senza più vergogna o timore.
Tu sei la roccia nei tempi di prova,
il coraggio nel crescere della paura;
tu sei l'ultima istanza di giustizia,
vera fonte di gioia e di pace.
Ti ringrazio, Signore Dio di verità,
ti ringrazio dal profondo del cuore!
3a STAZIONE
canto:
Noi ti preghiamo, uomo della croce,
Figlio e fratello, noi speriamo in te.
PROCESSO
E CONDANNA A MORTE:
impotenza e nonviolenza di Gesù
Ti adoriamo, o Crtisto, e ti benediciamo
PERCHE’ CON LA TUA CROCE
HAI REDENTO IL MONDO
riflessione gruppo Gorizia
salmo 3
Signore, mi hanno trascinato
da un tribunale all'altro:
accuse, percosse, insulti,
menzogne e rabbioso accanimento,
prese in giro e lavarsene le mani.
La mia vita stroncata per invidia.
Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Perché lasci che mi deridano
e beffardamente mi provochino dicendo:
" Se veramente sei il Figlio di Dio
scendi da quel trono di legni".
Dio mio, vicino e assente,
Dio mio, pregato e obbedito,
Dio mio parola e silenzio,
solo tu sei difesa dei deboli,
protezione e speranza degli innocenti.
Per te ha senso perfino questa morte!
Ti supplico mandami un segno
dalle nere nubi degli accusatori,
dai soldati esecutori di sentenze
o dalle croci innalzate a confondere
il disonore di quest' ingiusta sentenza.
Ho sete della tua presenza, Signore.
Ma il segno mi nasce dal cuore
con l' incontenibile forza dello Spirito
che trasforma la rabbia in preghiera:
" Perdona questa gente testarda
e questo ladro che soffre con me.
Non sanno che tu mi hai mandato".
Benedici, e non maledire,
benedici questo popolo e i suoi figli
col mio sangue innocente versato.
Proteggi mia madre in dolore
e i discepoli smarriti e delusi.
Li affido al tuo Spirito Santo.
Ora tutto è veramente compiuto!
La pace invade il mio spirito
e mi abbandono sereno alla morte.
Nelle tue mani, o Padre, io affido
il senso e il frutto della mia vita
nell' attesa del mattino di Pasqua.
4a STAZIONE
canto:
Noi ti preghiamo, uomo della croce,
Figlio e fratello, noi speriamo in te.
TORTURA CON LA CROCE:
sopraffazione e sadismo
su Gesù
canto:
Noi ti preghiamo, uomo della croce,
Figlio e fratello, noi speriamo in te.
riflessione ass. Emergency
salmo 57
riflessione del gruppo missionario Comboniani PD
Governanti, magistrati e banchieri
e voi tutti uomini del potere
cercate veramente la giustizia,
difendete i diritti dei deboli?
Voi cercate interessi e carriere,
fama, onore e privilegi;
la vostra scalata al potere
è segnata da violenze ed inganni.
e gloria di Dio
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
PERCHE’ CON LA TUA CROCE
HAI REDENTO IL MONDO
riflessione del gruppo missionario Comboniani PD
salmo 144
L'astuzia è un cuore di pietra
li stimate doti importanti;
doppi giochi e alleanze di comodo
l'arte del retto governo.
Padre nostro che sei nei celi,
nella dimensione dello spirito e della vita,
tu sei degno di ricevere il canto
e la lode di tutti gli uomini.
Siete come serpenti sibilanti,
dei serpenti tra i più velenosi,
sordi al grido dei poveri,
insensibili al pianto dei miseri.
Ogni giorno, all'alba e al tramonto,
si elevi la preghiera dei credenti
a te che sei il Grande, il Santo,
l' Onnipotente Signore del mondo.
Spezzagli i denti, Signore,
le mascelle inchiodagli a vita;
impedisci loro di nuocere,
di distruggere la fiducia nel bene.
Ogni uomo racconti ai suoi figli
le meraviglie che tu hai compiuto;
invochi, contempli e agisca
perché venga il tuo Regno sulla terra.
Sotterra queste fogne puzzolenti,
dimentica anche il nome che portano;
i loro progetti abortiscano,
non vengano mai realizzati.
Il tuo Regno é il crescere della pace,
della riconciliazione e dell'amore fraterno;
é il fiorire della giustizia e del perdono,
della fiducia e del servizio ai fratelli.
Siate maledetti per sempre, o potenti,
maledetti da Dio e dagli uomini,
svergognati, puniti, umiliati,
costretti a completa impotenza.
Il tuo Regno é il maturare della fede
nel cuore e nelle comunità dei credenti;
é il dono e insieme la scelta
di fare in tutto la tua volontà.
Solo a Dio affidiamo il giudizio,
a Lui che è amore e perdono,
ma per noi sarà certo una festa
il giorno della vostra rovina.
La tua volontà sia fatta nei celi
dagli uomini cittadini dell'eternità
e sia fatta anche qui sulla terra
dagli uomini pellegrini nel tempo.
In quel giorno si urlerà nelle piazze:
"Questa è proprio una bella notizia;
la fiducia degli uomini onesti
alla fine riceve il suo premio".
Perché solo tu sei il liberatore, Signore,
la sapienza e la speranza dell'uomo;
solo tu sei amore e giustizia,
forza e misericordia infinita.
Sì, l'onesto uomo di pace
può cantare i suoi canti gioiosi;
sì, è vero, Dio esiste,
la giustizia alla fine trionfa
Provvedi, Signore, ai tuoi figli
la casa, il cibo, il vestito,
un lavoro, un po' di cultura
e la dignità di uomini liberi.
5a STAZIONE
canto:
Noi ti preghiamo, uomo della croce,
Figlio e fratello, noi speriamo in te.
MORTE E SEPOLTURA:
sconfitta umana di Gesù
Sorreggi chi é debole e solo,
conforta chi é nel dolore;
fatti amico di chi é emarginato,
accompagna chi affronta la morte.
Perdona, Signore, i peccati
che l'uomo stupidamente commette:
le violenze, le guerre, i razzismi,
l'ingiusto accaparramento dei beni.
Perdona il falso pietismo,
l'orgoglio e la durezza di cuore;
perdona e insegnaci a perdonare
con la misura del tuo amore per noi.
E sia pace tra popolo e popolo
e tra credenti di confessioni diverse;
sia pace tra famiglia e famiglia
e all' interno della stessa famiglia.
Non permettere che siano tentati
dal consumismo che rende vigliacchi,
dalla violenza che uccide l'amore,
dall'ideologia che snatura la fede.
Libera l'uomo e la terra, Signore,
da ogni potere che umilia e incatena,
da un progresso che porta la morte,
da un futuro senza speranza.
Libera e salva tutti i tuoi figli
pellegrini sulle strade del mondo,
falli crescere alla statura adulta
del tuo amore che é amore di Padre.
riflessioni e preghiere
Padre, non sei tu
che ci sottometti alla tentazione.
Siamo noi che soccombiamo
per debolezza e stanchezza,
dopo una lotta ardente
e una timida resistenza.
Siamo così fragili, così sprovveduti alla vista di
tanti idoli
che ci attirano lontano da Te!
Restiamo come sospesi
tra la tua grazia e la nostra libertà
che è così precaria e talora così restìa.
Noi ti preghiamo, Padre:
salvaci dalla tentazione,
liberaci dai tranelli del denaro,
degli onori, del potere...
Resta con noi con il tuo Spirito
all’incrocio delle strade,
lì dove dobbiamo scegliere
tra il sentiero della vita
e quello che conduce alla morte.
Resta con noi, Signore,
per tutti i secoli dei secoli.Amen
Anche se senti la stanchezza,
anche se il trionfo ti abbandona,
anche se uno sbaglio ti addolora,
anche se un affare fallisce,
anche se un tradimento ti ferisce,
anche se un’illusione si spegne,
anche se il dolore brucia
i tuoi occhi,
anche se ignorano le tue fatiche,
anche se l’ingratitudine è la paga,
anche se l’incomprensione
taglia il tuo sorriso,
anche se tutto diventa niente,
ricomincia...
BUONA PASQUA
DONNA
Cristo,
sono una donna.
Dicono che soltanto le donne sanno pregare
Forse perché è l'unica cosa che gli uominici
lasciano fare impunemente.
Soprattutto se si tratta di chiederti la pazienza
per continuare a essere la piccoIa
o la grande schiava dell’ uomo.
Oggi però voglio pregarti non con la preghiera
che ci hanno imposto come sesso più debole.
Voglio pregarti con la mia fede di persona.
Forse per noi è più facile pregarti perché ti
riconosciamo come quell'unico uomo che anche
sfidando la mentalità e la legge del suo tempo ha
accettato la donna senza pregiudizi, senza paure,
senza riserve, senza compressi e senza razzismi.
Molti avrebbero preferito che tu, Dio, non
fossi ricorso a una donna per farti presente nel
mondo. Ma tu non hai voluto rinunciare all'amore
materno.
Hai accettato con naturalezza iI dialogo, l'amicizia e
la collaborazione di tutte le donne.
Prima di tutto pietà anche per gli uomini che
dimenticano troppo spesso che se il mondo è ancora
in piedi è perché dietro ogni uomo vive sempre
nascosta la forza d'amore e di speranza della donna
che continua a credere nel valore della vita.
E poi rispondimi Cristo a due domande indiscrete:
se nell'orto degli ulivi ci fosse stata una donna
in quella notte di infinita tristezza, pensi che si
sarebbe addormentata come hanno fatto gli apostoli?
E se invece di un uomo ci fosse stata una donna a
dettare la tua condanna a morte, pensi che saresti
finito sulla croce?
Non possiamo dimenticare che è stata una donna, la
moglie di Pilato, che lo supplicò di non condannarti.
Ma lei non aveva il potere: solo l'intuizione della
giustizia.
Se la donna potesse creare insieme con l'uomo
la vera storia, la vera politica, la vera giustizia, la
vera comunità umana, è molto probabile che parole
come « guerra », sarebbero definitivamente
cancellate dal nostro dizionario, perché noi meglio
degli uomini sappiamo che cos'è il dolore e la morte,
dal momento che la vita comincia a piangere e a
ridere nella nostra stessa carne.
INFLUENZE
Signore, in noi hanno messo dimora
tante influenze
che ci inducono a pensare
che vivere è innanzitutto un affare
in cui bisogna dominare,
anche se per farlo bisogna passar sopra
su quelli che ci circondano,
in noi
si sono incrostate tante pressioni
che ci inducono a pensare
che vivere è innanzitutto un affare
in cui bisogna cercare
prima di tutto soddisfarsi,
anche se per fare questo bisogna dimenticare
quelli che ci circondano,
in noi
si sono stabiliti tanti bisogni
che ci inducono a pensare che vivere
è innanzitutto un affare in cui bisogna possedere
anche se per fare questo
bisogna abbandonare la ricerca spirituale,
dimenticare la preghiera
e allontanare te, Signore,
fino al giorno in cui ne avremo bisogno,
tante influenze, pressioni, bisogni
che fanno soffiare in noi
uno spirito nocivo!
Signore nostro Dio,
è tempo di cambiare spirito!
Ecco perché siamo qui a supplicarti:
venga in noi il tuo Spirito,
si metta all'opera nella nostra volontà
e nella nostra libertà.
Così, facendo spirare su di noi il vento del
Vangelo, il tuo Spirito farà apparire
in pieno giorno il volto dell'amore e del servizio
che tu hai creato
in noi fin dall'origine.
Sì, il mondo che crede soltanto nella forza della
guerra, ride difronte a queste parole.
Ma io non posso dimenticare che sono tue, Signore,
pronunciate nel momento tragico
in cui eri condannato a morte
e in cui ti sei rifiutato di farti difendere
dalla spada dei tuoi amici.
A noi soldati non ci si chiede altro che accettare la
decisione del potere, mentre sappiamo dalla storia
che la maggioranza delle guerre
non sono una difesa giusta ma piuttosto una
strategia economica, ideologica, politica.
Lascia, Signore, che dica una parola dolorosa ; ai
nostri padri e alle nostre madri.
Non per accusarli,visto che anche loro sono stati
strumentalizzati e ingannati,ma per sveglıarli.
Voi padri e madri è inutile che continuiate a mettere
al mondo figli se poi questi figli ve li strappano dalle
vostre famiglie, ve li umiliano come uomini
e gli si affída il compito di uccidere altri vostri figli.
Voi che siete la sorgente della vita, i custodi
dell'amore, perché non reagite con maggiore forza di
fronte allo scandalo che spinge il frutto del vostro
amore verso la morte?
Se una madre non è capace di ribellarsi a qualsiasi
guerra e a qualsiasi apprendistato alla guerra,
l'umanità non avrà un futuro.
Siete voi, madri tutte della terra che dovete portare
avanti la più forte delle obiezioni di coscienza prima
di permettere che il frutto della vostra vita parta per
la scuola più assurda che possa esistere, la scuola
che insegna a uccidere.
Cristo, perdona se la mia preghiera è dura
e se ha tutta la violenza di un cuore giovane
che sente fremere in sè il gran dono della vita.
La mia preghiera non è una condanna di qualcuno in
particolare.
E’ un grido di angoscia e di speranza allo stesso
tempo nella grande piazza dell’umanità per dire a
tutti i responsabili - e il primo sono io che l’uomo è stato creato per la vita e per la
convivenza, per il dialogo e per l’amore.
SOLDATO
Ci sono persone che sono luminose. Irradiano
luce attorno a sé, a tal punto che fanno
levare gli occhi. Quando le si guarda ci si
sente invitati a rialzarsi da terra, ad
abbandonare le posizioni causate dalla
stanchezza e dall'abitudine. A salire sulla
montagna insieme ad esse. A diventare
persone diverse. A seguire le loro tracce per
divenire se stessi, sviluppando pienamente le
belle risorse che sono nascoste in noi.
Nella vita molto dipende dalle persone che si
è deciso di guardare perché in un certo
modo si è scelto di seguirle. Perché si sa
anticipatamente che esse ci condurranno.
Signore,
sono un giovane soldato costretto a fare il militare.
Non so, Signore, se è la rabbia o il dolore,
però oggi sento l’urgenza di pregarti.
Tu forse puoi capirmi
perchè hai sperimentato nella tua carne
il dramma del soldato
che si abbrutisce fino al punto
di non rispettare la dignità degli altri uomini.
Non è con un “signorsì”, nè con un “dente per dente”
che si possono difendere i valori della
comunità, ma con la dignità, universalmente
riconosciuta, di ogni persona umana, che difronte
all’ingiusta oppressionedeve gridare dinanzi al
mondo: “Se ho fatto male, dimmelo;
e se no, perchè mi offendi?”
SGUARDO
Perché in qualche maniera ci si prepara ad
assomigliare loro.
Non ad imitarle! Mai! Ma ad inventare da sé
la propria vita, lasciandosi illuminare.
Se si guarda a colui che non ha paura di
parlare con coraggio per smascherare le
ingiustizie e le malvagità, o a colei che
agisce per fare in modo che tutti vengano
rispettati. . .
Se si guarda a colui o a colei che è sempre
disponibile a rendere servizio, a far passare
l'altro davanti, che dà senza misurare, che
condivide quanto ha e lotta contro la
povertà...
Se si guarda a colui o a colei che ha sempre il
sorriso sulle labbra, che non ricorre a critiche
malevole, che parla e valuta con bontà e con
tolleranza, che non giudica. ..
Se si guarda a Gesù di Nazaret e al suo Vangelo
che è una Buona Novella...
Guardando sempre verso la luce, essa finisce per
posarsi sul nostro volto, vi rimane e lo trasfigura.
HO VISTO
Ho visto il dolore
impresso sul volto di una donna
come una maschera tragica.
Ho visto le lacrime di un bimbo
malato e denutrito:
ho visto le mani callose
di un vecchio ormai solo.
Ho visto...
La mia pochezza, Signore,
la mia ignoranza
e il mio egoismo
ho visto in quei sguardi,
perchè io non voglio
e non so intervenire.
Non voglio,
non ho la disponibilità
e la generosità
per soccorrere, per lenire.
Non so,
non ho l’intelligenza
per capire
ciò che può essere utile ed efficace.
Ti chiedo, Signore,
la sapienza del cuore,
quella che nasce dalla mente,
la si raffina
nel crogiolo
della sensibilità e della bontà.
Non mi basta, Signore,
avere intelligenza
e capire tante cose.
Desidero anche aver cuore.
Perchè solo così
saprò offrire la mia vita
per gli altri...
POVERTA’ COME METODO
Una Chiesa povera, semplice, mite. Che sperimenta il
travaglio umanissimo della perplessità. Che condivide coi
comuni mortali la più lancinante delle loro sofferenze:
quella della insicurezza. Una Chiesa sicura solo del suo
Signore, e, per il resto, debole. Ma non per tattica, bensì
per
programma,
per
scelta,
per
vocazione.
Non una Chiesa arrogante, che ricompatta la gente, che
vuole rivincite, che attende il turno per le sue rivalse
temporali, che fa ostentazioni muscolari col cipiglio dei
culturisti. Ma una Chiesa disarmata, che si fa “compagna”
del mondo. Che mangia il pane amaro del mondo. Che
nella piazza del mondo non chiede spazi propri per
potersi collocare. Non chiede aree per la sua visibilità
compatta e minacciosa, così come avviene per i tifosi di
calcio quando vanno in trasferta, a cui la città ospitante
riserva un ampio settore dello stadio.
Una Chiesa che, pur cosciente di essere il sale della
terra, non pretende una grande saliera per le sue
concentrazioni o per l’esibizione delle sue raffinatezze.
Ma una chiesa che condivide la storia del mondo. Che sa
convivere con la complessità. Che lava i piedi al mondo
senza chiedergli nulla in contraccambio, neppure il
prezzo di credere in Dio, o il pedaggio di andare alla
messa la domenica, o la quota, da pagare senza sconti e
senza rateazioni, di una vita morale meno indegna e più in
linea con il vangelo.
Tonino Bello
TACI e OSSERVA
Non devi far altro che guardare:
una stella, un fiore, una foglia che cade, un sasso, un
uccello...
Ogni frammento della creazione va bene.
Guarda. Ascolta. Odora. Tocca. Gusta.
Il tuo cuore può riempirsi di una meraviglia
senza parole nell’udire il canto di un uccello.
Sii totalmente nel presente.
Abbandona ogni pensiero del futuro.
Abbandona ogni pensiero del passato.
Sii presente a ciò che accade.
Chi non ha ansietà per il domani
assomiglia
agli uccelli del cielo e ai gigli dei campi.
Se vuoi vedere Dio, osserva attentamente il creato.
Non rifiutarlo, non riflettere su di esso.
Limitati a guardare.
Studia le “Scritture”,
ma leggi anche la creazione
per trovare il posto
riservato per te.
Puoi essere capace di sentire
che ti è stata data, una certa volta, la vita.
Puoi sentirlo davvero con emozione.
Comprenderai il valore del dono.
Il cuore che vive con gratitudine
ospita la felicità.
IL MIO DIO E’ POVERO
Sì è povero il mio Dio:
« Imparate da me che sono povero ».
Il mio Cristo-Dio fu un umile.
Lavorò con le sue stesse mani.
Al termine delle sua vita non aveva
neppure una casa:
« Le volpi hanno la tana, gli uccelli il nido,
ma il figlio dell'uomo non ha dove dormire
Per questo il mio Dio è libero.
Non ha amato quello che ci incatena:
il potere, I'onore, la ricchezza.
Ha amato quello che ci renderebbe liberi:
il bene, la giustizia, la misericordia,
la spontaneità.
Ha amato suo padre.
Povero com'è il mio Dio ama ciò che è piccolo, semplice,
dimenticato, umile,
cbiaro, genuino.
La ricchezza è come l'unto: macchia.
La povertà è come il sapone: pulisce.
Acqua chiara di sorgente;
acqua povera e pulita è il mio Dio.
Nei suoi occhi c'è la luce, tutta la luce.
E’ il sole la ricchezza dei poveri.
E’ il giorno la ricchezza di chi vive del suo lavoro
La notte è sottanto per i ricchi.
Il mio Dio è luce e sole e gíorno
perchè è povero.
E’ difficile il io Dio povero, il mio Dio chiaro, il mio Dio
senza oro,
il mio Dio libero
per l’uomo che ha sete di tutto quello che lo incatena, che
vuole
quello che brilla, che è complicato;
per l'uomo insensibile di fronte
a un filo di erba fresca.
Per questo molti uomini provano
la tentazione
di presentare Dio e sua madre ricchi;
di appensantire d’oro i suoi templi
e le sue immagini;
di vestire di seta i suoi ministri;
di cedere il primo posto e togliersi il cappello e
inginocchiarsi di fronte a chi ha un pezzo più grande di
potere
e un conto corrente più solido.
Ma il mio Dio non cambia, il mio Diò è povero e amico
dei poveri.
Il mio Dio è di quelli che sono liberi,
di quelli che sanno amarlo tutto senza che
rimanga niente tra le mani.
Il mio Dio è di quelli che sanno scoprire
nella povertà
1’unica ricchezza possibile:
la luce che ama.
CANTI
PACENELLEMANI
1.
Ci rompe dentro l'amara verità
di fratelli e sorelle senza dignità
di chi con meno di un dollaro al giorno
non sa se la vita è paradiso oppure inferno.
Cantiamo con loro e con tutti i senza voce
con i senza lavoro, con chi cerca la pace
con tutti gli uomini e donne senza terra
perché i grandi del mondo vogliono la guerra
Y sess paz de nuestros pueLlos
Y sess paz de nuestros corazones
Y gritando h justicia de cada dia
La paz en nuestras manos no es solo utopia
In piedi amici per la libertà
degli schiavi di turno di questa società
di chi si vende per un pezzo di pane
costretto alla strada dalla sete e dalla fame
Giochiamo la vita con chi è prigioniero
al lato di chi soffre di un lavoro nero
causa comune con un mondo stremato
perché il Dio della vita non ci ha abbandonato
Y seas paz...
Apriamo le mani pronte per amare
il nostro impegno: accogliere e donare
artigiani di pace e profeti di speranza
col coraggio di chi crede nella nonviolenza.
Resistere insieme è formare un solo cuore
la nostra lotta per un mondo migliore
il nostro cammino con la gente oppressa
sapendo che l'arnore mantiene la promessa.
Y seas paz
KUMBAYA
Vieni qui, Signor, vieni qui.
Vieni qui, Signor, vieni qui.
2.
2. L’uomo nuovo che lotta con speranza
nella vita cerca verità.
L’uomo nuovo che stretto da catene,
l’uomo nuovo che esige libertà.
3. L’uomo nuovo che più non vuole frontiere,
nè violenze in questa società.
L’uomo nuovo a fianco di chi soffre
dividendo con il tetto e il pace.
Vieni qui, Signor, vieni qui.
Signor, vieni qui
1. C’è chi piange, Signor, vieni qui.
C’è chi soffre, Signor, vieni qui.
C’è chi muore, Signore, vieni qui
2. C’è chi spera, Signor, vieni qui.
C’è chi canta, Signor, vieni qui.
C’è chi ama, Signo, vieni qui.
3. Noi crediamo in Te, o Signor.
Noi speriamo in Te, o Signor.
Noi amiamo Te, o Signor.
Tu ci ascolti, o Signor.
4. Sei con noi, Signo, sei con noi:
nella gioia Tu sei con noi.
Nel dolore Tu sei con noi
Tu per sempre sei con noi.
IL SOGNO DI UN UOMO
UNIDOS
3.
1. Camminare per ore ed ore, per giorni e settimane
nel deserto, camminare
verso quello che all'inizio era solo il sogno
di un uomo che amava la vita,
iı sogno di un uomo che non voleva
arrendersi di fronte al mondo.
E una speranza è nata nella tua vita, portare la
gioia a chi soffre.
E con l'aiuto di un uomo potremo strappare
ogni catena,
eliminare l'ingiustizia, liberare
dall'oppressione.
2. Cominciò per causa di un uomo solo,
ora dal seme è nata una pianta,
non era solo il sogno quello che per Lui
era una speranza, ora per noi è realtà,
il non voler arrendersi di fronte al mondo.
3. Per shingere tra le braccia
e dare un bacio di pace ai miei fratelli,
nessuna pena, nessuna fatica mi scoraggia
persino la morte sarebbe a me cara,
ove potesse essere di qualche utilità.
4. Ed ora per noi credere nella vita è affrontarla
senza paura, via tutti
gli eroi senza macchia che si perdono,
la via è quella di chi sa rischiare
sulla propria pelle sino all'ultimo attimo,
nel nome di Cristo.
L’UOMO NUOVO
4.
Dammi un cuore, Signore, grande per amare.
Dammi un cuore, Signore, pronto a lottare con te.
1. L’uomo nuovo creatore della storia
costruttore di nuova umanità.
L’uomo nuovo che vive l’esistenza
come rischio che il mondo cambierà.
5.
Vieni amico e cangta insieme a noi
per la pace e per la libertà.
Mai più violenza nè guerre per le vie
il Regno è vicino ormai.
Quel sogno di giustizia cambierà
la paura di questa città.
E l’oppressione è finita perchè
c’è un Dio che lotta con noi.
Unidos unidos podemos caminar
unidos unidos podemo triunfar.
Unidos unidos podemo avanzar
unidos unidos podemos amar.
La la la la ....
Senza cuore e senza dignità
senza il pane che sfamerà
Dio della gente che danzi per le vie
dacci coraggio perchè...
Todavìa cantamos, todavìa pedimos,
6.
todavìa sonamos, todavìa esperamos.
Apesar de los golpes que asesto en nuestras vidas
el ingensio del odio desterrando al olvido
a nuestros seres queridos.
Que nos digan a donde han escondido las flores
que aromaron las calles persiguiendo un destino
donde, done se han ido.
Que nos den la esperanza de saber que ese posible
que el jardin s eilumine con las risas y el canto
de los que amabamos tanto.
SIGNORA DELLA PACE
7.
Dolce Signora vestia di cielo,
Madre dolce della speranza,
gli uomini corrono senza futuro,
ma nelle loro mani c’è ancora quella forza per
stringere la pace
e non farla andare vi
dal cuore della gente.
Ma tu portaci a Dio
nel mondo cambieremo
le strade e gli orizzonti
e noi apriremo nuove vie
che partono dal cuore
e arrivano alla pace
e noi non ci fermeremo mai,
perchè insieme a te
l’amore vincerà.
Dolce Signora vestita di cielo
Madre dolce dell’innocenza,
libera il mondo dalla paura,
dal buio senza fine
della guerra e della fame
dall’odio che distrugge
gli orizzonti della vita
dal cuore della gente.
y olvidate de nuestro mal
si olvidamos el de los demàs
no permitas que caigamos en tentaciòn
oh Senor, y ten piedad del mundo.
HOPES OF PEACE
MANI
8.
Vorrei che le parole mutassero in preghiera e
rivederti
o Padre che dipingevi il cielo.
Sapessi quante volte, guardando questo mondo,
vorrei che Tu tornassi a ritoccarne il cuore.
Vorrei che le mie mani avessero la forza
per sostenere chi non può camminare.
Vorrei che questo cuore, che esplode in sentimenti
diventasse culla per chi non ha più madre.
Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita fanne amore,
braccia aperte per ricevere chi è solo.
Cuore, prendi questo mio cuore,
fa che si spalanchi al mondo,
germogliando per quegli occhi
che non sanno pianger più.
Sei Tu lo spazio che desidero da sempre,
so che mi stringerai e mi terrai la mano.
Fa' che le mie strade si perdano nel buio
ed io cammini dove cammmeresti Tu.
Tu soffio della vita prendi la mia giovinezza
con le contraddizioni e le falsità.
Strumento fa' che sia per annunciare il Regno
a chi per queste vie Tu chiami beati. Rit.
Noi giovani di un mondo che cancella
i sentimenti e inscatola le forze nell'asfalto di città.
Siamo stanchi di guardare, siamo stanchi di gridare
ci hai chiamati, siamo tuoi: cammineremo insieme.
Mani, prendi questi nostre mani, fanne vita fanne
amore, braccia aperte per ricevere chi è solo. Cuore,
prendi questi nostri cuori, fa che siano testimoni
che Tu chiami ogni uomo a fare festa con Dio.
Padre nuestro tu que estàs
en los que aman la verdad
haz que Reino que por ti se diò
llengue pronto a nustro corazon.
Y el amor que tu Hijo nos dejò,
el amor, habite en nosotros.
Y en el pan la unidad
Cristo danos tu la paz
9.
10.
Senti il cuore della tua città
batte nella notte intomo a te,
sembra una canzone muta che
cerca un'alba di serenità.
Semina la pace e tu vedrai
che la tua speranza rivivrà;
spine tra le mani piangerai,
ma un mondo nuovo nascerà. (2 volte)
Sì, nascerà il mondo della pace;
di guerra non si parlerà mai più.
La pace è un dono che la vita ci darà;
un sogno che si avvererà.
Pace al popolo americano
Open wide the vision of your world
feel the love that reigns in everything
now is your chance to start again
breathe in hopes of peace, of light, of love.
Pace all'America Latina
Abre el horizonte entorno
a ti, siente el latido de amor;
ahora es el momento de empezar
una senda de paz, de luz y de amor.
Pace a tutti i popoli
Semina la pace e tu vedrai
che la tua speranza rivivrà;
spine tra le mani piangerai,
ma un mondo nuovo nascerà. (2 volte)
SHEMA’, ISRAELE
11.
Shemà Israel, Adonai Elohenu, Adonai Ehod!
Shemà Israel, Adoani Elohenu, Adonai Ehod!
Shemà Israel, Adonai Elohenu, Adonai Ehod!
Shemà Israel, Adonai Elohenu, Adonai Ehod!
Ascolta Israele, il Signore è nostro Dio,
il Signore è uno (4v)
AUSCHWITZ
12.
Son morto che ero bambino son morto con altri
cento passato per un cammino
ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c’era la neve
e il fumo saliva lento
nei campi tante persone
che ora sono nel vento.
Nel vento tante persone ma un solo grande silenzio
è strano, non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
No, io non credo che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e che il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
13.
O Signore fa’ di me uno strumento
fa’ di me uno strumento della tua pace
dov’è odio che io porti l’amore
dov'è offesa che io porti perdono.
Dov’è dubbio che io porti la fede
dov’è discordia che io porti l’unione
dov’è errore che io porti verità
a chi dispera che io porti la speranza
dov’è errore che io porti verità
a chi dispera che io porti la speranza.
O maestro dammi tu un cuore grande
che sia goccia di rugiada per il mondo che
si voce di speranza che sia un buon
mattino per il giorno di ogni uomo e con
gli ultimi del mondo sia il pio passo lieto
nella povertà, nella povertà.
O Signore fa’ di me il tuo canto
fa’ di me il tuo canto di pace
a chi è triste che io porti la gioia
a chi è nel buio che io porti la luce.
E’ donando che si ama la vita
è servendo che si vive con gioia
perdonando si ritrova il perdono
è morendo che si vive in eterno
perdonando si ritrova il perdono
è morendo che si vive in eterno.
RISPOSTA
Quante le strade che un uomo farà
e quando fermarsi potrà?
Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar
per giungere e per riposar?
Quando tutta la gente del mondo riavrà
per sempre la sua libertà?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.
Quando dal mare un’onda verrà
che i monti lavare potrà?
Quante volte un uomo dovrà litigar
spendo che è inutile odiar?
E poi quante persone dovranno morir
perchè siano troppe a morir?
Quanti cannoni dovranno sparar
e quando la pace verrà?
Quanti bimbi innocenti dovranno morir
e senza saperne il perchè?
Quanto giovane sangue versato sarà
finchè un’alba nuova verrà?
*********************************
carovana della pace
8 e 9 settembre a Gorizia
VITA PIENA PER TUTTI:
adesso non domani!
cammini di liberazione per la chiesa e la
società civile
Oggi si parla di "nuovo ordine mondiale". Ma chi lo
definisce? Per chi vale? Quanto durerà questo ordine che
conserva pochi ricchi e potenti, tutti gli altri poveri e
senza alcun potere?
L' 'ordine' oggi è assicurato con violenza da chi si sente
privo della sua sicurezza e si impone su tutti. Il potere si
spartisce tra i forti e più di quattro miliardi di poveri
continuano a non contare nulla nella riorganizzazione del
mondo.
Adesso, non domani! E' urgente che la nostra storia
italiana dia risposte decise su questo.
Invece stiamo diventando dei "notai dello status quo e
non i profeti del luturo nuovo", di cieli nuovi e terra
nuova. Idoli suadenti bussano alle porte delle nostre case e
conquistano il cuore di tutti, ricchi e poveri: il mito della
bellezza, del profitto, del potere a tutti i costi.
In questo tutti sono nemici di tutti: detta legge il desiderio,
che parte dai bisogni e dimentica i diritti; la produzione
sirenata soddisfa l'appetito ma affama popoli interi e
inaridisce il pianeta.
Nel settembre 2002 la Carovana della Pace dei
missionari-e comboniani ha incontrato migliaia di persone
- molti i giovani - da Verona a Trento, da Mestre a
Milano, da Genova a Firenze, da Terracina (LT) a
Moltetta (BA) e da Pesaro a Bologna. Siamo ripartiti nello
sforzo comune di superare la logica della guerra e del
nemico, abbattere le barriere dell'ingiustizia economica e
sociale, per recuperare il senso della comunità e di
un'informazione che intesse relazioni umane, non di
esclusione.
E' ancora troppo poco'
Continuiamo a credere in un millennio senza esclusi dove
la società civile e la chiesa, popolo di Dio in cammino,
devono mettersi al servizio del bene comune, del diritto
internazionale e della costruzione attiva della pace: un
cammino di spiritualità e di liberazione nonviolento,
iniziando sempre dalle periferie.
Per questo le Carovane della Pace ripartono dai confini
della nostra Italia, luoghi di incontro e non barriere di
divisione.
Interroghiamo l'Unione Europea. La sfidiamo a
redimere la sua storia di violenza e recuperare il suo
patrimonio di civiltà: è tempo di preparare politiche
alternative all'unica autorità imposta. Tempo di rilanciare
la solidarietà internazionale ed il diritto dei più deboli. Lo
gridiamo ai confini del nostro paese e lo invochiamo
nell'azione politica delle piccole comunità locali, vigilanti
sulla cooperazione, sul disarmo e su politiche di
accoglienza.
Crediamo nel Mediterraneo come luogo di
incontro, culla delle civiltà, crogiuolo dei popoli,
riscattandolo dal ruolo di tomba dei disperati che finora
ha tenuto lontano le carovane di nuovi schiavi dalla nostra
terra. Riflettiamo con la società civile e la chiesa sulla
liberazione da tutte le forme di schiavitù moderne.
Chiediamo alla comunità civile e alle comunità
cristiane di varcare i confini dentro cui si sono rinchiuse,
per cominciare a dialogare tra loro e lasciarsi abitare dai
poveri.
Guardare alla storia con i loro occhi è attraversare uno dei
confini più profondi che separano gli esseri umani tra
loro.
Sulla strada andiamo a cercare la chiesa locale e la
societi civile.
La chiesa locale deve recuperare l'esperienza delle piccole
comunità cristiane di base che vivono e resistono nel sud
del mondo, fondate sulla Parola di Dio.
E' urgente il bisogno di una società civile organizzata,
soggetto politico capace di parlare ai partiti e alle
istituzioni, stretta attorno ad una carta d'intentità chiara e
condivisa.
Cosi camminiamo con tre carovane regionali, tutte dirette
verso le origini: appuntamento finale a Nola, uno dei
luoghi dove hanno trovato Vita le prime comunità
cristiane in resistenza nel cuore dell'impero romano.
Le nostre origini ci insegnino il coraggio della
condivisione dei beni e il dono della vita come alternativa
al potere oppressivo.
Da Limone sul Garda, un limen ("confíne") che Daniele
Comboni ha dischiuso all'Africa nell'800, partiranno tre
Carovane di Pace: la prima incontrerà Gorizia, Treviso,
Cesena, Jesi, Teramo, la seconda Varese, Torino,
Modena, Fiesole, Roma; la terza Brindisi, Scanzano
Jonico, Locri, Licata e Palermo.
Vogliamo ascoltare la voce e la speranza dei popoli del
sud del mondo: Valdeci, dal Brasile, p. Joseph Mumbere,
dal Congo, p. Daniele ed un giovane testimone dalle
baraccopoli del Kenya.
Il nostro impegno comincia da ieri con i profeti che,
anche se perseguitati e uccisi, hanno denunciato le cause
delle povertà proponendo vita per tutti. Insieme a loro
viviamo nell'oggi la fatica della costruzione di un mondo
altro. La storia è nei poveri. Loro sono chiamati ad essere
soggetti attivi di ogni cambio storico e non risorsa
pietistica della nostra solidarietà. A loro ridiamo la
parola...
Missionari e Missionarie Comboniani in Italia
I giovani del cammino G.I.M.
Ulteriori informazione e approfondimenti
Al sito: www.giovaniemissione.it
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siti di particolare interesse per la pace
www.beati.org
www.paxchristi.it
www.peacelink.it
www.unimondo.org
www.warnews.it
www.bandieredipace.org
www.fermiamolaguerra.it
www.vialebasi.net
SEGNI DELLA VIA CRUCIS
alcuni minuti di silenzio al suono dei
rintcocchi della campana della pace per
tutti morti, aggrediti e aggressori, della
guerra in Irak enelle atre parti del mondo
poniamo una firma sulle bandiere della
pace che verranno consegnate ai pacifisti
americani che hanno indetto la grande
manifestazione del 20 marzo scorso in
occasione del 1° anniversario della guerra
all’Irak
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