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«Il racket è quasi sconfitto»

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«Il racket è quasi sconfitto»
MARTEDÌ 31 LUGLIO 2007
LA SICILIA
Gela
.43
IL «PIZZO»
SUI RIFIUTI
LA RELIGIONE NON VA IN VACANZA
Contro i 14 imputati
si costituiscono parte civile
anche il Comune
e le imprese impegnate nello
smaltimento della spazzatura
Da sinistra Renzo
Caponetti, l’avv.
Alfredo Galasso,
l’avv. Licia
D’Amico e l’avv.
Elisa Nuara,
assessore
comunale
«Il racket è quasi sconfitto»
Si apre il processo «Munda Mundis». In 10 anni proventi per 2 milioni di euro
Non si sono lasciati intimidire. Minacciati di morte se fossero andati in Tribunale, i sette imprenditori titolari delle ditte della raccolta dei rifiuti urbani,
vittime per dieci anni delle estorsioni
di Stidda e Cosa nostra, non hanno fatto un passo indietro e anzi reclamano il
risarcimento per la reputazione lesa e
la libertà di iniziativa economica fortemente limitata dal racket.
Ieri al Tribunale di Caltanissetta all’udienza preliminare "Munda mundis" si sono costituiti parte civile non
solo il Comune con l’avv. Alfredo Galasso, la Federazione delle associazioni
antiracket difesa dall’avv. Salvatore Caradonna e l’ antiracket gelese rappresentata dall’avv. Elisa Nuara, ma anche gli imprenditori e le loro società,
con gli avv. Galasso e Licia D’Amico. Le
parti civili hanno chiesto somme notevoli per il risarcimento dei danni morali e materiali causati da Stidda e Cosa
Nostra. Il Comune ha chiesto ai 14 imputati 2 milioni e mezzo di euro per
danni patrimoniali (è la cifra incassata
dalle cosche nei dieci anni di estorsioni) e tre milioni di euro per danni morali e all’immagine della città. Lo stesso hanno fatto Fai e l’Associazione antiracket Gaetano Giordano.
Ma anche gli imprenditori hanno
avanzato le loro richieste. Oltre alla restituzione dei soldi versati per il pizzo
(le cifre per ogni impresa variano, la
più alta è quella dell’Econet che ammonta a 920 mila euro) ogni imprenditore ha chiesto 250 mila euro a ciascu-
LE FOTO SEGNALETICHE DEGLI IMPUTATI
no degli imputati per i danni subìti
dalla violazione della libertà di iniziativa economica e danno alla reputazione della loro impresa. «E’ la vera novità di questo processo - ha detto il
prof. Alfredo Galasso - le ditte che hanno pagato il pizzo sono state danneggiate nella loro libertà d’impresa e nella reputazione e di ciò chiedono conto.
E anche il Comune, a parte la sottrazione di denaro all’economia legale, ha
visto fare a pezzi la sua immagine. Sappiamo che in caso di condanna non ci si
potrà avvalere sui patrimoni di questa
gente ma si può attingere al fondo di
solidarietà nazionale per le vittime del
racket».
Di ritorno dall’udienza davanti al
Gup di Caltanissetta gli avv. Galasso,
D’Amico e Nuara ed il presidente dell’antiracket Renzo Caponetti hanno tenuto una conferenza stampa. «Per noi
questa è una battaglia di libertà - ha
detto l’avv. Nuara - una città cresce se
viene garantito che i flussi di ricchezza
non vengano sottratti alla collettività
dalla mafia. E’ importante anche il fatto che nessuna delle attività economiche di chi ha denunciato il racket abbia
chiuso i battenti».
La nostra associazione - ha aggiunto
Renzo Caponetti - è vicina alle vittime
del racket. Non le lasceremo sole, saremo sempre presenti ai processi perchè
sappiamo cosa si prova in queste circostanze». Il presidente dell’antiracket in
giro tra aule bunker e Tribunali per i
vari processi contro le cosche ha fatto
l’abitudine ai certi saluti degli imputati dietro le gabbie ed alle loro mezze
frasi.
Renzo Caponetti sa anche che con
l’approssimarsi di Ferragosto gli esattori del pizzo torneranno a farsi vivi e
lancia un appello alle vittime a resistere e a chiedere l’aiuto dell’associazione.
«Il racket ha avuto un colpo mortale continua - con le ultime operazioni
condotte dalle forze dell’ordine. In giro
sono rimasti solo "i ragazzi". E’ questo
il momento giusto per serrare le fila.
Reagendo in modo compatto riusciremo a liberare l’economia di questa
città».
RINVIO A SETTEMBRE
Per due imputati
sarà rito abbreviato
Si è aperta ieri ed è stata rinviata al 18
settembre l’udienza preliminare a carico di 14
esponenti di Stidda e Cosa Nostra - due dei
quali oggi pentiti - rei di aver attuato, per 10
anni, estorsioni ai danni delle ditte che hanno
gestito per il Comune il servizio di raccolta e di
smaltimento dei rifiuti. Davanti al Gup di
Caltanissetta Giovanbattista Tona sono
comparsi Carmelo Fiorisi, 47 anni; Enrico
Maganuco, di 43; Francesco Morteo, di 42;
Vincenzo Gueli, di 41; Gaetano Azzolina, di 37
anni; Crocifisso Smorta, di 47 anni; Massimo
Billizzi, di 31; Paolo Portelli, di 38; Gianluca
Gammino, di 32 anni, Domenico Vullo, di 31;
Francesco Vella, di 32 anni; Fortunato
Ferracane, di 35 anni; Marcello Orazio Sultano,
di 37 anni e Rosario Trubia, di 43, gli ultimi due
oggi collaboratori di giustizia. Nell’udienza di
ieri è stata ammessa la costituzione di parte
civile del Comune, dell’Associazione antiracket
Gaetano Giordano, degli imprenditori e delle
loro società. Per due imputati Fortunato
Ferracane e Vincenzo Gueli i difensori avv.
Impellizzeri, Daniele e Ventura, hanno chiesto
il giudizio con il rito abbreviato. Il Pm Antonino
Patti ha raccolto le dichiarazioni di uno degli
imprenditori taglieggiati. I difensori degli
imputati dell’inchiesta " Munda mundis" sono
l’avv. Sinatra, Tipo, Iacona, Vitello, Impellizzeri,
Giamporcaro, Gagliano e Candura.
Politica. Da una costola dei Ds nasce Sinistra Democratica. Cafà: «Leali col sindaco, ma non siamo acritici»
deoconferenza» e dice si ai corsi di
qualità con l’Università pubblica e le
imprese private come protagoniste».
Chiaramente sono forti i dubbi su un
accordo con la Kore di Enna, che è
università privata. Riguardo al contratto d’area ha affrontato il caso Zappalà denunciando anche l’ uso di carciofi della Puglia e del Nord Africa,
non della piana di Gela. Un’ulteriore
prova del fallimento del contratto d’area.
Sinistra democratica a settembre
avvierà la fase organizzativa, con la
definizione dei suoi gruppi dirigent. Il
tesseramento, invece, si è già aperto.
M.C.G.
Si è sacerdoti sempre, anche opera a Biella e in questo moquando ci si trova in spiaggia con mento sta dando una mano alla
gli amici a fare il bagno e prende- parrocchia del Carmine - dopo
re la tintarella. Anche nei mo- aver fatto il bagno a Macchitella
menti di relax, se c’è un’anima da ha visto che i componenti del
salvare il prete non si tira indie- suo gruppo stavano riposando
tro e non guarda l’orologio. La stesi sulla sabbia. Non ha voluto
confessione, peraltro, può avere disturbarli e ha pensato di fare
tempi lunghi se i
una breve passegpeccati sono tanti
giata. Ha incone se invece che in
trato così un parchiesa si svolge in
rocchiano di San
forma itinerante
Rocco, una persosul litorale.
na di sua conoUn giovane prescenza, e si è meste gelese, al mare
so a parlare con
a Macchitella con
lui.
alcuni amici della
L’uomo ha conparrocchia del
fessato i suoi pecCarmine, inconcati e i due, tra
trando un fedele NUCCIO LAVORE
una parola e l’aldesideroso
di
tra, si sono spoconfessargli i suoi
stati per diversi
Don Nuccio
peccati, è stato
km da Macchitelcosì ligio al suo
Lavore, 33 anni, la al porto rifugio.
dovere da dimenUna passeggiata
era a mare con
ticarsi della comilunghissima. Neltiva che lo attenle more però eraamici. Poi si è
deva sotto l’omscattate le riallontanato per no
brellone. Non vecerche del prete
dendolo arrivare
che gli amici aveuna lunga
dopo due ore si è
vano lasciato a fapasseggiata
pensato ad una
re il bagno. Non
disgrazia a mare
vedendolo hanno
ed è stato lanciato l’Sos per il temuto il peggio. Le ricerche soprete scomparso allertando Ca- no state sospese solo quando è
rabinieri e Guardia costiera. Sal- ricomparso giovane prete di rivo poi a vederlo ricomparire alle- torno dalla lunga confessione itigro e sereno come se nulla fosse nerante. Ai suoi amici spaventaaccaduto. Ma due ore dopo.
ti non è rimasto che ... perdonarDomenica il prete Nuccio La- lo.
M.C.G.
vore di 33 anni - è gelese ma
«Ho bisogno d’aiuto
ma finite le elezioni
il sindaco non riceve»
M.C.G.
Lavoro e ambiente per unire la sinistra
L’on. Angelo Lomaglio ed il consigliere comunale Paolo Cafà, insieme ai
tanti aderenti, hanno presentato ieri
in municipio Sinistra democratica il
movimento politico nato da una scissione dei Ds, che vuole unire le forze
di sinistra e costruire un’alleanza leale con il Partito Democratico.
Il movimento vuole dare rappresentanza al mondo del lavoro e alle
problematiche ambientali che ad esso sono sempre strettamente connesse.
L’avv.Cafà, dopo la presentazione
del movimento a livello nazionale, ha
presentato il programma locale.
«Sosterremo la giunta ma ciò non
significa che saremo acritici. A Gela
vogliamo affrontare di petto il problema dell’acqua e dell’ambiente con
un confronto con tutti i partiti politici», ha evidenziato il consigliere comunale».
Poi la parola è passata all’on. Lomaglio che sulle problematiche ambientali di Gela ha denunciato «complicità e compromessi» ed auspicato
un accordo di programma su Gela.
«In autunno organizzeremo un’iniziativa sull’ambiente a Gela con esponenti del governo», ha annunciato il
deputato.
«Noi non siamo per la protesta urlata, ma per la soluzione dei problemi.
Non si sono maggioranza e opposizione su ambiente e salute».
Sulle prossime elezioni amministrative, sul contratto d’area e sull’Università sono arrivate "stoccate" a
Collura;«Per le Provinciali - ha detto il
deputato -il centro sinistra deve riflettere. Noi abbiamo visto diverse ombre
nell’attuale governo di centro sinistra.
Siamo pronti a discutere ma non firmiamo cambiali in bianco a nessuno».
E sull’Università a Gela, Lomaglio denuncia «la presa in giro dei corsi in vi-
Sos, «il prete è annegato»
Ma era sulla spiaggia
a confessare un fedele
«In campagna elettorale il sindaco era a portata di mano. Ora
che le elezioni sono finite puoi crepare. Sono 15 giorni che
cerco invano di essere ricevuta»: è andata su tutte le furie A.G.,
una donna di 35 anni, separata, residente in via Crispi e madre
di due figlie, una di 18 e l’altra di 4. Ieri per l’ennesima volta si
è recata al palazzo municipale nel tentativo di essere ricevuta
dal sindaco. Il primo cittadino è in ferie ed alla donna non è
stato fatto presente che in sostituzione c’è il vice sindaco
Miguel Donegani.
Perciò è andata via esprimendo tutto il suo
malessere. «Ho presentato ai Servizi Sociali
istanza per avere un contributo straordinario in
quanto non ho potuto pagare la bolletta della
luce e me l’hanno staccata», ha raccontato la
donna.
«Ho presentato l’istanza tre mesi fa e l’hanno
smarrita, l’ho ripresentata un mese fa ed ancora
non sanno dirmi nulla sui tempi di erogazione del
contributo. Prima della campagna elettorale non
si comportavano così. Avevo anche allora il
problema di una bolletta da pagare. Sono stata ricevuta subito
dal sindaco ed ho avuto il contributo senza difficoltà. Ora che
le elezioni sono finite parlare con il sindaco è stato
impossibile».
La donna riferisce di non avere un lavoro e di non potere
contare economicamente sull’ex marito che, dopo la classica
«fuitina», si è completamente dimenticato della famiglia.
L’ON. LOMAGLIO INSIEME AD ALCUNI SIMPATIZZANTI DELLA SINISTRA DEMOCRATICA
M.C.G.
in breve
Di giorno mensa, di sera biblioteca
Il volontariato guarda ai bisognosi
Mensa per i bisognosi di giorno, biblioteca di sera: è la nuova iniziativa realizzata dalle associazioni di volontariato con
il Cesvop. Dal 4 agosto Gela avrà la sua
prima vera mensa della solidarietà. Sarà
gestita dai volontari del Centro di Accoglienza ServirTi guidata da Nuccio Firrarello, un volontario che si batte da dieci
anni per questo obiettivo. I pasti saranno
donati tutti i giorni dalla Raffineria Eni di
Gela. Nel giorno dell’inaugurazione si
svolgerà una tavola rotonda sul tema
«Impegno civile, responsabilità sociale
d’impresa e lotta alle povertà».
Interverranno il responsabile della delegazione CeSVoP di Gela Enzo Madonia;
l’amministratore delegato e direttore
della Raffineria Eni, Giuseppe Ricci; Nuccio Firrarello, presidente del centro di
Accoglienza ServirTi;
gli Assessori alle politiche giovanili e alla
solidarietà sociale,
Carmelo Romano e
Giuseppe Arancio; il
sindaco Rosario Crocetta. Concluderà la ENZO MADONIA
tavola rotonda mons.
Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina.
La mensa che si trova presso la Casa
del Volontariato di Gela, struttura pensata e voluta da 28 associazioni del territorio che da tre anni lavorano in rete, sarà
anche un laboratorio permanente di
educazione al servizio. Infatti, grazie al
progetto del CeSVoP «Scuola e volontariato» e la collaborazione del Centro dio-
ALLEANZA SICILIANA
Denuncia per i disagi negli uffici postali
cesano di Pastorale Giovanile, tanti ragazzi faranno esperienza concreta di volontariato servendo alla mensa.
«Una mensa che il pomeriggio, si trasforma in aula studio e biblioteca – dichiara Enzo Madonia, responsabile della delegazione CeSVoP a Gela – è il modo
del volontariato di dire che la lotta alla
povertà è azione sinergica che dà risposte a bisogni primari ma che non può
prescindere dalla promozione culturale
di singoli individui in cammino per un’esistenza serena. È un monito alle Istituzioni locali affinché siano capaci di politiche sociali attente non alla quantità di
soldi che spendono, ma ad azioni sinergiche che migliorino di fatto la qualità
della vita dei singoli cittadini».
M.C.G.
Il commissario provinciale di Alleanza Siciliana, Enzo Cascino,
denuncia lo stato di paralisi degli uffici postali. Lo sportello postale
dell’Asi è fuori uso, all’ufficio di Settefarine, invece, opera un solo
impiegato. Una lettera di protesta è stata inoltrata alla direzione
provinciale delle Poste ed al sindaco.
CONSIGLIO COMUNALE
Stasera si torna in aula per la crisi politica
Il consiglio comunale torna a riunirsi stasera alle 20,30. Due soli i
punti all’ordine del giorno: la crisi politica e la elezione dei
componenti delle sei commissioni consiliari permanenti. Sulla
crisi politica ieri si è tenuta una riunione con i segretari dei partiti
di centrosinistra nella sede della Margherita. L’orientamento pare
sia quello di stemperare i toni in attesa del confronto con il
sindaco Rosario Crocetta che dovrebbe avere luogo nella giornata
di giovedì, 2 agosto. Sulle commissioni consiliari invece continua
ad essere difficile l’intesa. Il centrosinistra dovrebbe dividersi le
presidenze di quattro ma i pretendenti sono in numero maggiore,
il centrodestra non si accontenta di due presidenze e ne ha chieste
tre.
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