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IMPRESE IN UN MERCATO CONCORRENZIALE
Corso di laurea in Servizio Sociale IMPRESE IN UN MERCATO CONCORRENZIALE (Capitolo 14) Il significato della concorrenza (1/2) Un mercato perfettamente concorrenziale ha le seguenti caratteristiche: Sul mercato sono presenti molti venditori e compratori I beni offerti dai vari venditori sono perfettamente sostituibili tra loro Le imprese possono entrare e uscire liberamente dal mercato Compratori e venditori sono perfettamente informati Il significato della concorrenza (2/2) Queste caratteristiche fanno si che in un mercato perfettamente concorrenziale: La singola impresa rappresenta una piccola parte del mercato totale L’impresa non può influenzare il prezzo con le proprie decisioni (price taker): accetta il prezzo determinato dal mercato come il prezzo che riceverà per i suoi prodotti Il ricavo di un’impresa in un mercato concorrenziale (1/3) Obiettivo dell’impresa è MASSIMIZZARE il Profitto (P) Profitto = Ricavo Totale – Costi Totali Costi totali ne abbiamo già parlato. Il Ricavo totale (RT) di un’impresa è il prodotto tra prezzo di vendita e quantità prodotta. RT = (P X Q) Il Ricavo totale è proporzionale alla quantità prodotta Il ricavo di un’impresa in un mercato concorrenziale (2/3) Ricavo medio (Rme) indica quanto incassa l’impresa per unità di prodotto venduta ed è uguale al prezzo del bene Il ricavo di un’impresa in un mercato concorrenziale (3/3) Ricavo marginale è l’incremento del ricavo totale a fronte di un incremento unitario della quantità venduta RM =RT/Q Per le imprese in un mercato concorrenziale il ricavo marginale è uguale al prezzo del bene. P=RM=RMe Perché? RT=PxQ RM= RT/ Q = (PxQ)/ Q = ( PxQ+ PxQ) / Q Dato che in un mercato concorrenziale P non varia (è costante): P=0 RM=P xQ/ Q =P Quindi: RM=P=RMe Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (1/12) L’obiettivo dell’impresa in un mercato concorrenziale è la massimizzazione del profitto Questo significa che l’impresa desidera produrre la quantità che massimizza la differenza tra ricavo totale e costo totale Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (2/12) L’impresa massimizza il profitto producendo la quantità per la quale il ricavo marginale eguaglia il costo marginale PERCHÉ? Se RM > CM, un incremento di Q fa aumentare il profitto Se RM < CM, una riduzione di Q fa aumentare il profitto Se RM = CM, il profitto è massimizzato Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale: Esempio Numerico (3/12) Quantità Ricavo totale Costo totale Profitto RM CM Variaz. profitto (RM-CM) 0 1 2 3 4 5 6 0 5 10 15 20 25 30 3 5 8 12 17 23 30 -3 0 2 3 3 2 0 5 5 5 5 5 5 2 3 4 5 6 7 3 2 1 0 -1 -2 P=5 RM-CM=0 quando RM=CM che è la condizione di massimizzazione del profitto Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (4/12) Costi e ricavi CM CMeT CMeV 0 Quantità Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (5/12) Costi e ricavi CM CMeT P 0 P = RM = RMe CMeV Quantità Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (6/12) Costi e ricavi L’impresa massimizza il profitto producendo la quantità per la quale il costo marginale eguaglia il ricavo marginale (CM=RM) CM CMeT P 0 P = RM = RMe CMeV QMAX Quantità Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (7/12) Un’impresa concorrenziale opera continui adattamenti a livello di produzione (Q) fino a quando raggiunge la quantità che massimizza il profitto (QMAX) Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (8/12) Costi e ricavi CM CMeT P 0 P = RM = RMe CMeV QMAX Quantità Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (9/12) Costi e ricavi CM CMeT P = RM1 P = RM = RMe CMeV CM1 0 Q1 QMAX Quantità Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (10/12) Costi e ricavi CM CMeT P = RM1 P = RM = RMe CMeV CM1 RM > CM, aumenta Q 0 Q1 QMAX Quantity Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (11/12) Costi e ricavi CM CM2 CMeT P = RM2 P = RM = RMe CMeV 0 QMAX Q2 Quantità Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale (12/12) Costi e ricavi CM CM2 CMeT P = RM2 P = RM = RMe CMeV RM < CM, diminuisce Q 0 QMAX Q2 Quantità Un esempio usando l’algebra (1/2) Costo totale dell’impresa: CT=Q2+4Q Costo marginale: CM=2Q+4. P= 20 Quale sarà la quantità prodotta da una impresa che opera in concorrenza perfetta? Un esempio usando l’algebra (2/2) DATI CT=Q2+4Q; CM=2Q+4 P= 20 Soluzione CM= P (=RM) 2Q+4=20 2Q=20-4 Q=(20-4)/2=8 La quantità ottimale è pari a 8 Curva del CM come curva di offerta: come un’impresa concorrenziale reagisce a un cambiamento di P? Prezzo QUINDI se il prezzo aumenta da P1 a P2, la quantità offerta aumenta da Q1 a Q2. Ciò vuol dire che la curva del CM determina la Q offerta dall’impresa concorrenziale a ogni dato livello di P e corrisponde perciò alla sua curva di offerta Se P=P1 l’impresa produce la quantità Q1 per la quale CM=P Se P aumenta a P2, l’impresa scopre che il nuovo RM (cioè P2) è maggiore del CM relativo alla Q prodotta in precedenza (Q1) e decide di aumentare la produzione. La nuova quantità che max profitto sarà Q2 per la quale il CM è di nuovo uguale al P CM P2 CMeT P1 CMeV 0 Q1 Q2 Quantità Le curve di offerta dell’impresa concorrenziale La curva del CM corrisponde alla curva di offerta dell’impresa. Tutta la curva del CM? Una parte? Occorre distinguere tra curva di offerta di breve periodo e di lungo periodo. Occorre, cioè, distinguere a quali condizioni un’impresa decide di produrre/non produrre nel breve e nel lungo periodo. Detto in altri termini occorre analizzare la decisione di breve periodo di sospendere la produzione e di lungo periodo di uscire dal mercato. La decisione di breve periodo di sospendere la produzione e di lungo periodo di uscire dal mercato La sospensione è la decisione di non produrre a breve termine durante un periodo specifico, a causa di condizioni contingenti del mercato. L’uscita è la decisione di lungo periodo di lasciare il mercato. Costi sommersi (Sunk costs ) La distinzione tra breve periodo (bp) e lungo periodo (lp) deriva dal fatto che nel bp i CF sono inevitabili, ma non lo sono più nel lp: anche se si sospende la produzione i CF si devono sostenere, mentre se si esce dal mercato no. I CF che non possono essere recuperati sono detti «costi sommersi». Essendo irrecuperabili è possibile ignorarli nel prendere alcune decisioni: un’impresa ignora i costi sommersi quando decide se sospendere la produzione, ma li prende in considerazione quando decide di uscire dal mercato. La decisione di breve periodo di sospendere la produzione (1/8) L’impresa decide di sospendere la produzione nel momento in cui i proventi della vendita non riescono a coprire i costi variabili di produzione: non conviene produrre un bene che costa più del ricavato generato dalla vendita di quel bene! Sospensione della produzione se: RT < CV dividendo per Q si ottiene: RT/Q < CV/Q – RT/Q=(PxQ)/Q=P – CV/Q=CMeV Perciò si sospende la produzione se: P < CMeV La decisione di breve periodo di sospendere la produzione (2/8) Quindi se ciò che si ricava dalla vendita di un bene (P) non copre il costo variabile che si sostiene per produrlo (CMeV) conviene sospendere la produzione e riavviarla quando le condizioni cambieranno e P>CMeV. La decisione di breve periodo di sospendere la produzione (3/8) In sintesi Se l’impresa decide di produrre, produce la Q per la quale CM=P. Ma se a quel livello di produzione, P<CMeV, all’impresa conviene smettere di produrre. La curva di offerta di breve periodo dell’impresa concorrenziale (4/8) Costi CM CMeT CMeV 0 Quantità La curva di offerta di breve periodo dell’impresa concorrenziale (5/8) Costi Se P > CMeT, l’impresa continua a produrre con profitti CM CMeT CMeV 0 Quantità La curva di offerta di breve periodo dell’impresa concorrenziale (6/8) Costi Se P > CMeT, l’impresa continua a produrre con profitti CM CMeT Se P > CMeV, continua a produrre nel breve periodo 0 CMeV Quantità La curva di offerta di breve periodo dell’impresa concorrenziale (7/8) Costi Se P > CMeT, l’impresa continua a produrre con profitti CM CMeT Se P > CMeV, continua a produrre nel breve periodo Se P < CMeV, ferma la produzione 0 CMeV Quantità La curva di offerta di breve periodo dell’impresa concorrenziale (8/8) Costi Nel breve periodo la curva di offerta dell’impresa concorrenziale corrisponde al tratto della curva del costo marginale che si trova al di sopra dell’intersezione con la curva del costo medio variabile Curva di offerta dell’impresa di breve periodo CM CMeT CMeV 0 Quantità La decisione di lungo periodo di uscire dal mercato (1/7) Nel lungo periodo, l’impresa deciderà di uscire dal mercato se il ricavo che potrà trarre dal proprio prodotto sarà inferiore al costo totale di produzione (occorre cioè considerare anche i CF) Uscita dal mercato se RT < CT dividendo per Q si ottiene: RT/Q < CT/Q – RT/Q=(PxQ)/Q=P – CT/Q=CMeT Si esce dal mercato se P < CMeT La decisione di lungo periodo di uscire dal mercato (2/7) In sintesi se l’impresa è nel mercato, produce la Q per la quale CM=P MA se in corrispondenza della Q di equilibrio P<CMeT deve uscire dal mercato La decisione di lungo periodo di entrare nel mercato (3/7) Lo stesso criterio si applica alla decisione di entrare nel mercato Un’impresa entrerà nel mercato se potrà ottenere per il bene prodotto un prezzo superiore al costo medio totale di produzione. Entrata nel mercato se RT > CT Dividendo per Q: RT/Q > CT/Q Si entra nel mercato se P > CMeT La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa concorrenziale (4/7) Costi CM CMeT CMeV 0 Quantità La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa concorrenziale (5/7) Costi L’impresa entra se P > CMeT CM CMeT CMeV 0 Quantità La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa concorrenziale (6/7) Costi L’impresa entra se P > CMeT CM CMeT CMeV L’impresa esce se P < CMeT 0 Quantità La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa concorrenziale (7/7) Costi La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa concorrenziale è la porzione della sua curva del costo marginale che si trova al di sopra del costo medio totale Curva di offerta dell’impresa nel lungo periodo CM CMeT CMeV 0 Quantità Le curve di offerta di lungo e breve periodo dell’impresa concorrenziale Curva di offerta di breve periodo La porzione della sua curva del costo marginale che si trova al di sopra del costo medio variabile Curva di offerta di lungo periodo La porzione della sua curva del costo marginale che si trova al di sopra del costo medio totale Un esempio usando l’algebra (1/5) I costi totali dell’impresa concorrenziale sono: CT = Q 2 2Q 16 e CM=2Q+2 P= 8 euro 1. Quali sono i costi medi fissi, i costi medi variabili ed i costi medi totali? 2. Determinare il livello ottimale di produzione. 3. Nel breve periodo l’impresa decide di produrre oppure cessare l’attività? 4. Nel lungo periodo? Un esempio usando l’algebra (2/5) CT = Q 2 2Q 16 1. Costi • Costi medi variabili: • Costi medi fissi: CV Q 2 2Q CMV = = =Q2 Q Q CF 16 CMF = = Q Q • Costi medi totali: CT Q 2 2Q 16 CMT = = = Q 2 16 Q Q Q Un esempio usando l’algebra (3/5) DATI CM=2Q+2 P= 8 euro 2. Produzione ottimale CM = RM = P 2Q 2 = 8 Q = (8 2) / 2 Q* = 3 Un esempio usando l’algebra (4/5) Q* = 3 3. Regola per la cessazione dell’attività nel breve periodo: P CMeV CMV = Q 2 = 3 2 = 5 Dato che P=8 e CMV=5 P CMV Conclusione: l’impresa continua a produrre Un esempio usando l’algebra (5/5) Q* = 3 4. Regola per la cessazione dell’attività nel lungo periodo P CMeT CMeT = Q 2 16 Q = 3 2 163 = 10.3 Dato che P=8 e CMeT=10.3 P CMeT Conclusione: l’impresa cessa l’attività Il profitto come l’area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (1/5) Profitto= RT – CT Si moltiplica e si divide per Q: Profitto= (RT/Q – CT/Q) x Q – RT/Q= Rme=P – CT/Q=CMeT Per cui, Profitto = (P-CMeT) x Q Questa espressione della formula del profitto ci permette di misurarlo in un grafico MISURARE IL PROFITTO Il profitto come l’area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (2/5) Prezzo CM 0 CMeT Quantità Il profitto come l’area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (3/5) Prezzo CM CMeT P P = RMe = RM 0 Quantità Il profitto come l’area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (4/5) Prezzo CM P CMeT P = RMe = RM CMeT Quantità che massimizza il profitto 0 Q Quantità Il profitto come l’area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (5/5) Prezzo Rettangolo: altezza = (P-CMeT) base = Q Area= base x altezza = (P-CMeT) x Q CM CMeT Profitto P P = RMe = RM CMeT Quantità che massimizza il profitto 0 Q Quantità La perdita come area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (1/3) Prezzo CM P 0 CMeT P = RMe = RM Quantità La perdita come area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (2/3) Prezzo CM CMeT CMeT P P = RMe = RM Quantità che minimizza la perdita 0 Q Quantità La perdita come area compresa tra il prezzo e il costo medio totale (3/3) Prezzo Nel caso di perdita, la MASSIMIZZAZIONE del profitto corrisponde alla MINIMIZZAZIONE della perdita, che si raggiunge sempre producendo Q per cui P=CM. In questo caso, dato che P<CMeT, decisione ottimale è USCIRE dal mercato CM CMeT CMeT P P = RMe = RM Perdita Quantità che minimizza la perdita 0 Q Quantità Un esempio usando l’algebra (1/2) Costo totale dell’impresa: CT=Q2+4Q Costo marginale: CM=2Q+4. P= 20 Quale sarà la quantità prodotta da una impresa che opera in concorrenza perfetta? Data la quantità ottimale, quale sarà il profitto? Un esempio usando l’algebra (2/2) DATI CT=Q2+4Q; CM=2Q+4 P= 20 Soluzione Quantità prodotta CM= P (=RM) 2Q+4=20 2Q=20-4 Q=(20-4)/2=8 La quantità ottimale è pari a 8 Profitti : RT-CT RT = P x Q= 20x 8=160 CT= Q2+4Q = [82+(4x8)]= 64+32=96 Profitti = 160-96=64 Offerta in un mercato concorrenziale Dopo avere analizzato la decisione della singola impresa, occorre passare alla curva di OFFERTA di mercato. L’offerta di mercato è uguale alla somma delle quantità offerte dalle singole imprese in un mercato. Occorre distinguere tra: • mercato con un numero fisso di imprese (b.p.) • mercato con libertà di entrata e uscita (l.p.) Offerta in un mercato concorrenziale (breve periodo) (1/2) Offerta di mercato con un numero fisso di imprese (breve periodo) Per ogni dato prezzo, ogni impresa produce la quantità di prodotto per la quale il prezzo eguaglia il costo marginale La curva di offerta del mercato riflette le curve dei costi marginali delle singole imprese La curva di mercato con n. fisso di imprese (2/2) Operano 1000 imprese identiche: ad ogni dato p, ogni impresa produce q per cui P=CM (fig.a). Quindi CM e Offerta dell’impresa coincidono (finché P>CMeV). Offerta di mercato: somma della q offerta da ogni impresa per ogni P (fig.b). Quindi Q offerta è 1.000 volte quella offerta dalla singola impresa. (a) Offerta singola impresa (b) Offerta di mercato Prezzo Prezzo Offerta CM 2 2 1 1 0 100 200 Quantità (impresa) 0 100.000 200.000 Quantità (mercato) Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo (1/6) Offerta di mercato con libertà di entrata e uscita (lungo periodo) Le imprese continuano ad entrare e uscire dal mercato finché il profitto non diventa nullo Ipotesi. Tutte le imprese hanno accesso: 1) alla stessa tecnologia per la produzione del bene 2) allo stesso mercato dei fattori produttivi Queste ipotesi implicano che le imprese hanno le stesse curve di costo Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo (2/6) Se profitto è positivo (negativo) le imprese continuano ad entrare (uscire), aumenta (diminuisce) il numero di imprese, aumenta (diminuisce) l’offerta e ciò fa diminuire (aumentare) il prezzo e il profitto finché non diventa nullo Nel lungo periodo il profitto è nullo P=(RT)-(CT)=0 P=(PxQ)-(CMeTxQ)=0 P=(P - CMeT)xQ=0 P=0 se Q=0 e P=CMeT Perciò l’impresa realizza profitto economico nullo se P=CMeT Se P>CMeT, P>0, nuove imprese entrano nel mercato Se P<CMeT, P<0, imprese esistenti escono dal mercato Processo di E e U termina solo quando P=CMeT Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo (3/6) Nel lungo periodo P=CMeT Ma sappiamo anche che l’impresa produce la quantità per cui P=CM QUINDI P=CMeT=CM Considerato che la curva di CM e quella di CMeT sono uguali (cioè si intersecano) nel punto di minimo della curva di CMeT : nel lungo periodo il prezzo è uguale al minimo del costo medio totale (dimensione efficiente) La curva di offerta di mercato di lungo periodo è una linea orizzontale corrispondente al suddetto livello di prezzo Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo (4/6) (a) Condizioni di profitto nullo per l’impresa (b) Offerta di mercato Prezzo Prezzo CM CMeT P= CMeT minimo Offerta 0 Quantità (impresa) 0 Quantità (mercato) Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo (5/6) Se P>CMeT, P>0, nuove imprese entrano nel mercato, aumenta l’offerta Se P<CMeT, P<0, imprese esistenti escono dal mercato, diminuisce l’offerta Numero imprese attive sul mercato si aggiusta in modo da: – P=min CMeT – Ci sono abbastanza imprese da soddisfare tutta la domanda a quel prezzo Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo (6/6) Perché le imprese in regime di concorrenza continuano ad operare anche se i profitti sono nulli? Profitto = RT-CT Il CT include tutti i costi opportunità dell’impresa, compreso il costo-opportunità del tempo e del denaro che l’imprenditore dedica all’attività dell’impresa. Perciò anche se il profitto è nullo, l’imprenditore viene remunerato per il tempo e il denaro che dedica alla conduzione dell’impresa. Conclusioni (1/4) • Poiché l’impresa che opera in un mercato concorrenziale prende il prezzo come dato, il suo ricavo (RT) è proporzionale alla quantità di prodotto che offre (Q). • Il prezzo del bene è uguale sia al ricavo medio che al ricavo marginale (P=RMe=RM) Conclusioni (2/4) • Per massimizzare il profitto l’impresa decide di produrre la quantità di bene che permette di eguagliare il ricavo marginale al costo marginale (RM=CM). • Questa, per un’impresa in un mercato concorrenziale, è anche la quantità in corrispondenza del quale il prezzo è uguale al costo marginale (P=CM). Conclusioni (3/4) • Nel breve periodo un’impresa decide di sospendere temporaneamente la produzione se il prezzo è inferiore al costo medio variabile (P<CMeV). • Nel lungo periodo un’impresa decide di uscire dal mercato se il prezzo è inferiore al costo medio totale (P<CMeT). Conclusioni (4/4) • In un mercato in cui le imprese possono entrare e uscire liberamente i profitti tendono a zero nel lungo periodo. • Nell’equilibrio di lungo periodo il prezzo è uguale al costo medio totale e il numero delle imprese presenti nel mercato si aggiusta in modo da soddisfare la quantità domandata a quel prezzo.