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OTTOBRE 2013 - Carpiano Notizie
Carpiano Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale N O T I Z I E Ottobre 2013 In questo numero pag_2 pag_3 pag_4 pag_5 pag_6/7 Editoriale - Fronteggiare la crisi nell’equità Bilancio - Servizi in crescita malgrado l’austerity Bilancio - Invariata l’Addizionale comunale Irpef Bilancio - Il Comune non taglia la spesa sociale Bilancio - Ecco la Tares: saldo a fine dicembre pag_8/9 pag_10/11 pag_12 pag_14 pag_15 Bilancio - Tutte le novità e le incognite dell’Imu Bilancio - La Giunta investe sulla Scuola Bilancio - Tariffe stabili con le nuove fasce Isee Un Parco giochi tra via Veneto e via Europa La voce dei Gruppi Consiliari EDITORIALE del Sindaco Fronteggiare la crisi nel segno dell’equità Cari concittadini, non possiamo fare a meno di sottolineare ancora una volta che stiamo attraversando a livello nazionale, ma anche europeo, una crisi economica importante, che progressivamente diventa anche crisi sociale: giovani senza prospettive, anziani con risorse molto limitate, imprese e attività che non sopravvivono, famiglie che devono affrontare e contenere questi disagi. La nostra Amministrazione non ha l’abitudine di usare parole e slogan enfatizzanti o iniziative che fanno clamore, ma cerca di “andare alla sostanza” e fare piuttosto che apparire. Per questo, ad esempio, tra i provvedimenti meno appariscenti, ma di sostanza, abbiamo scelto di mantenere l’addizionale Irpef al livello minimo (0,2%), quando la maggior parte degli altri Comuni non ha esitato ad attingere quote ben più sostanziose dalle buste paga dei propri cittadini. Sul fronte dei servizi, basta confrontarsi con i paesi delle nostre stesse dimensioni per accorgersi delle concrete opportunità a disposizione dei cittadini di Carpiano: abbiamo scelto con fermezza di mantenerle tutte e con la stessa qualità, distribuendo in modo equo sia i fondi disponibili che il contributo a carico degli utenti. Non sono state decisioni facili, se si tiene conto del panorama generale in cui un’Amministrazione Comunale si trova oggi ad operare. Il coercitivo patto di stabilità, per esempio, istituito per controllare e limitare le spese degli enti locali, rende sempre più arduo amministrare perché, malgrado i Comuni abbiano i mezzi finanziari corrispondenti ai lavori da eseguire, vincola alla garanzia di incasso in parte corrente 2 Carpiano la possibilità di spendere per lavori pubblici, ordinarie manutenzioni, servizi scolastici, servizi sociali e perfino per gli interventi più banali. Altro esempio: le decisioni del Governo in materia di Imu (sia sulle prima casa che sugli edifici adibiti ad attività commerciali) hanno di fatto bloccato o tolto risorse ingenti ai Comuni. In questo modo i Sindaci, da sempre figure istituzionali vicine alla cittadinanza, rischiano di confrontarsi ogni giorno con le difficoltà personali e sociali dei cittadini, senza avere però a disposizione gli strumenti per affrontarle e risolverle. Per questo il 2 agosto assieme ad una cinquantina di Sindaci ho sottoscritto un documento che contiene una serie di proposte da sottoporre all’attenzione del Parlamento, del Governo e della Regione Lombardia, ciascuno per le proprie competenze, riguardanti IMU e patto di stabilità. Il nostro obiettivo, infatti, è mantenere sul territorio di ogni Comune i proventi delle imposte locali e liberare risorse per investimenti sui bilanci degli Enti Locali, escludendone il computo dal calcolo del patto di stabilità. La sensibilità dei Sindaci in geOttobre 2013 nere è più direttamente “funzionale” ai bisogni dei cittadini rispetto a quella del Governo, il quale impone continue restrizioni economiche che si ripercuotono inevitabilmente in modo negativo sui servizi e sul potere d’acquisto della popolazione, senza un’equa distribuzione dei sacrifici (non ultimo, ad esempio, il blocco degli aumenti salariali fino al 2014 del comparto sanitario, che non viene applicato però alla dirigenza amministrativa). La nostra Amministrazione ha anche adempiuto alle normative statali, che richiedono di associarsi con altri Comuni nello svolgimento di diverse funzioni. Mediante l’estensione del part-time (Ufficio Tecnico, Polizia Locale, Catasto, Protezione Civile), abbiamo diminuito le spese mantenendo lo stesso livello di efficienza operativa e creando i presupposti per la sottoscrizione di accordi e convenzioni con gli altri Comuni. E’ nostro impegno comunque monitorare e verificare tali forme associative, con senso critico e consapevole responsabilità, per evitare spreco di risorse o abbassamento della qualità dei servizi per i cittadini. Il mio migliore augurio di buona ripresa a tutti. Il Sindaco Francesco Ronchi I Comuni vivono oggi un momento di grandissimo disagio. Costretti come sono a compilare i bilanci di previsione senza alcuna certezza sulle entrate effettivamente disponibili. A partire da quelle delle ‘cosiddette’ imposte minicipali. Per queste ragioni, i Sindaci chiedono un tavolo unico tra Comuni e Governo, che affronti in modo organico e complessivo la questione degli enti locali, con un decreto di norme urgenti. Gli amministratori comunali vogliono concorrere alle scelte che li riguardano, altrimenti si vedranno costretti a esprimere il loro dissenso in modo più conflittuale. Carpiano N Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale O T I Z I E Ottobre 2013 Direttore Responsabile: Sindaco Francesco Ronchi Articoli di: Daniele Calvi Foto: archivio Comitato di redazione: Paolo Branca Progetto grafico e impaginazione: Fedogroup Srl Via Torino, 25 Cernusco sul Naviglio (Mi) - Tel. 0225546201 Stampa: Grafiche Lama REGISTRAZIONE N.287 DEL 20/12/97 Speciale Bilancio Servizi comunali in crescita malgrado l’austerity Conti in ordine senza imporre sacrifici alle famiglie A Carpiano, l’insidioso percorso minato del Bilancio di Previsione si è concluso prima della pausa estiva. In largo anticipo, dunque, sulla scadenza di legge, inizialmente rinviata dal Governo Letta a fine settembre e poi ulteriormente differita al 30 novembre (D.L n.102/2013), per consentire ai Comuni di rivedere i loro conti. Messi in pericolo dai complessi meccanismi applicativi della Tares, la nuova imposta sui rifiuti e i servizi che sostituisce la Tarsu, appesantendola di una quota riservata allo Stato. E dall’incognita dell’Imu sull’abitazione principale. Prima soltanto sospesa, ma ora abolita in via definitiva. Due grattacapi piovuti dall’alto. A riprova del modo distorto con cui, negli ultimi anni, Governo, Regione e Provincia hanno applicato il principio della sussidiarietà, scaricando molte delle loro responsabilità sui Comuni. I quali, oltre a quelli già esercitati in passato, si sono visti attribuire nuovi compiti. Sempre più impegnativi. In base al presupposto (o, meglio, al pretesto) che tutte le funzioni sociali e amministrative primarie dovrebbero competere Nessun aumento sull’aliquota dell’Addizionale Irpef Le politiche di austerità, prive dei dovuti contrappesi, cioè di provvedimenti finalizzati alla crescita economica, si sono rivelate fallimentari. Tanto da mettere a rischio la sopravvivenza stessa degli enti locali. Molti dei quali, pressati dalla costante e indiscriminata riduzione dei trasferimenti statali e regionali, si sono visti costretti sia a tagliare i servizi che a innalzare i tributi e l’addizionale Irpef. L’Amministrazione di Carpiano, invece, ha cercato di tenere i cittadini al riparo da gravosi incrementi tariffari, facendosi carico nel contempo anche di servizi scolastici ed educativi che dovrebbero essere garantiti dallo Stato. Come la quinta e la sesta sezione della Scuola per l’Infanzia, finanziate rispettivamente al 50% e al 100% da risorse del Comune. Con il bilancio 2013, nonostante le oggettive difficoltà, la Giunta Ronchi ha inteso quindi rispettare in modo chiaro e trasparente l’impegno assunto con gli elettori. E perseguire con coerenza i propri obiettivi strategici. Come? Mantenendo l’addizionale comunale Irpef all’aliquota minima dello 0,2%; confermando la quota di finanziamento comunale per i servizi a domanda individuale; adeguando le fasce ISEE a quelle della Regione Lombardia; rimodulando i coefficienti della Tares per non danneggiare le famiglie e alcune tipologie di imprese; e, infine, prima ancora di conoscere il destino dell’imposta sull’abitazione principale, aumentando le aliquote Imu solo su seconde case e immobili non abitativi. all’autorità più vicina al cittadino. Senza peraltro ricevere le risorse necessarie a gestirle in modo efficace. Anzi, subendo tagli crescenti ai loro bilanci. Anche l’Amministrazione comunale di Carpiano, quindi, si è dovuta misurare con un contesto economico, politico e culturale molto difficile. Eppure, al contrario di altre, è riuscita a conseguire l’obiettivo del pareggio finanziario evitando, al tempo stesso, di infierire sui redditi delle famiglie, già fortemente penalizzati dalla più lunga crisi del dopoguerra. Infatti, pur avendo a disposizione meno risorse rispetto al 2012, ha mantenuto in funzione l’intera rete dei servizi territoriali attivati negli anni precedenti. Accentuando addirittura il proprio impegno nel settore della Scuola e sostenendo, attraverso un sistema tariffario equo e razionale, sia i nuclei familiari in condizioni di disagio, sia le persone più deboli, come minori, anziani e disabili. L’instabilità permanente che nuoce ai Comuni e ai cittadini Il Bilancio di Previsione non è un arido documento contabile né una generica dichiarazione d’intenti, ma lo strumento di pianificazione più importante del Comune. La sua stesura, infatti, impone ogni anno agli amministratori locali una seria e rigorosa revisione del proprio operato. Costringendoli a commisurare progetti, obiettivi e risultati ai bisogni dei cittadini, sotto il profilo dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità. Una procedura complessa. Che richiederebbe leggi chiare, regole durature, tempi certi e risorse stabili. Da anni, invece, decisioni a dir poco avventurose hanno svuotato i Comuni di ogni autonomia, penalizzando per di più quelli virtuosi. I quali vivono una situazione insostenibile di precarietà e incertezza. Dovuta al ritardo e alle continue modifiche legislative con cui Governo e Parlamento regolamentano di volta in volta i meccanismi della finanza comunale. Impedendo di fatto agli enti locali di rispettare i loro programmi e di rispondere in modo adeguato e tempestivo alle esigenze della collettività. La trasformazione dell’IMU da imposta municipale a imposta statale riscossa dai Comuni e l’obbligo di devolvere allo Stato 30 centesimi di euro al metro quadro in aggiunta agli esborsi della nuova Tares sono soltanto gli ultimi effetti di questa logica. Miope e autolesionista. Perché nel frattempo la pressione fiscale ha raggiunto un livello intollerabile, senza produrre alcun beneficio allo sviluppo dei servizi o al risanamento del debito pubblico. Che, anzi, continua a crescere vertiginosamente, mentre lavoro, consumi e produzione sono scesi ai livelli di trent’anni fa, toccando ormai il loro minimo storico. Ottobre 2013 Carpiano 3 Speciale Bilancio Una gestione seria e responsabile del denaro pubblico Dal 2008 ridotti di trecentomila euro i costi del personale Dalla Relazione Previsionale e Programmatica 2013-2015 emerge l’immagine di un’Amministrazione comunale seria e responsabile. Che valorizza la partecipazione democratica, pianifica con cura i propri obiettivi e agisce in modo trasparente, coinvolgendo i cittadini e utilizzando le risorse disponibili nell’esclusivo interesse della collettività. Questa, in sintesi, la tesi di fondo sostenuta con forza dal Sindaco Ronchi e dai suoi Assessori. I quali, conti alla mano, nel corso del dibattito sul Bilancio in Consiglio Comunale, hanno rivendicato, prima di tutto, la gestione rigorosa del denaro pubblico. Testimoniata, ad esempio, dal confronto tra la costante diminuzione della spesa corrente e la crescita della popolazione, passata nell’ultimo quinquennio da 3337 a 4051 abitanti. Nel 2008, ad esempio, i costi del personale ammontavano a 1.078.000 euro. Oggi, pur erogando molti servizi in ENTRATA TITOLO I Entrate Tributarie TITOLO II Contributi da Enti TITOLO III Entrate Extratributarie TITOLO IV Trasferimenti da Enti e Privati TITOLO V Accensione prestiti TITOLO VI Entrate da Servizi conto terzi TOTALE Avanzo di amministrazione TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 2.786.919,60 105.908,82 899.157,24 241.250,12 1.660.847,53 609.500,00 6.303.583,31 201.500,00 6.505.083,31 più rispetto a cinque anni fa, il Comune spende per la stessa voce circa 770.000 euro. Con un risparmio del 25% sul dato precedente. Il secondo caposaldo strategico dell’attuale Amministrazione è l’equità fiscale. Dal 2007 l’addizionale Irpef resta ferma sull’aliquota minima dello 0,2%, mentre in tutti gli altri Comuni ormai oscilla tra lo 0,6 e lo 0,8%. Di fatto, una famiglia di reddito medio (40.000 euro) che risiede a Carpiano paga circa 80 euro all’anno contro i 360 euro che pagherebbe altrove. Un elemento non certo trascurabile, in un Paese come l’Italia dove le addizionali gravano soprattutto sui redditi di lavoratori dipendenti e pensionati. Dal punto di vista contabile, al Bilancio 2013 è stato applicato un avanzo d’amministrazione pari a 201.500 euro (€ 15.000 vincolati e € 186.500 non vincolati) derivato dall’esercizio 2012. Servirà a finanziare le spese di investimento. SPESA TITOLO I Spese Correnti TITOLO II Spese in Conto Capitale TITOLO III Spese per rimborso prestiti TITOLO IV Spese Servizi per conto terzi TOTALE Disavanzo di amministrazione TOTALE COMPLESSIVO SPESE 3.906.731,85 267.750,12 1.721.101,34 609.500,00 6.505.083,31 6.505.083,31 Qualche ulteriore chiarimento sulle entrate E alcuni det(tagli) che riguardano le spese Il gettito per il 2013 dei trasferimenti erariali, previsto sulla base della comunicazione del Ministero dell’Interno è di € 105.908,82 di cui € 11.329,49 dallo Stato, € 1.500 dalla Regione, € 2.052 dalla Provincia, € 32.500 da Aziende speciali, € 50.947,33 da altri Comuni e € 7.580 da altri Enti pubblici. Quello dell’Imposta comunale sulla pubblicità, praticamente invariato rispetto al 2012, ammonta a 41.000 euro, mentre la Tosap, la Tassa sull’occupazione di spazi e aree pubbliche, garantisce, come l’anno scorso, un’entrata di 9.000 euro. I proventi delle multe e delle contravvenzioni somministrate dalla Polizia Locale, che dovrebbero attestarsi sui 110.000 euro, sono destinati per il 50% alle finalità indicate dal codice della strada. La Giunta, infatti, ha già stanziato 10.000 euro per le spese di personale connesse all’attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale. L’incidenza percentuale delle spese di personale sul totale delle spese correnti si attesta al 20%, scendendo di oltre 10.200 euro rispetto all’anno scorso. Ridotta di 16.467,87 euro anche la spesa per ‘Acquisto beni e prestazione di servizi’, con risparmi sul 2009 superiori a quelli richiesti dalla legge: del 90% per ‘Studi e consulenze’ (da € 15.496 a € 1.600) e per ‘Relazioni pubbliche, convegni e rappresentanza’ (da € 8.407,80 a € 600); del 50% sulla ‘Formazione’ (da € 8.314,50 a € 4.157,25); del 40% su ‘Acquisto e manutenzione autovetture’ (da € 59.915,14 a € 34.045, a fronte di un limite consentito pari a € 47.932,11). Mancando progetti di importo superiore ai 100.000 euro e aree e/o immobili da vendere o alienare, non sono stati adottati né il piano triennale dei lavori pubblici né il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Carpiano ricorre per la prima volta all’anticipazione di tesoreria A causa dei ritardi registrati nei trasferimenti statali, il Comune di Carpiano si è avvalso per la prima volta dell’anticipazione di cassa. Inizialmente per tre dodicesimi delle entrate accertate nel 2011. Poi per altri due dodicesimi. Nel frattempo, il gover4 Carpiano Ottobre 2013 no Letta ha disposto il rimborso ai Comuni degli interessi per le maggiori anticipazioni di tesoreria dovute al mancato incasso dell’Imu sulla prima casa. La somma riservata a Carpiano ammonta a 144.567,44 euro. Speciale Bilancio Il Comune non taglia la spesa sociale Adottate le fasce Isee della Regione Lombardia Per i servizi a domanda individuale il Comune sostiene una spesa annuale complessiva di 892.000 euro a fronte di un’entrata che ammonta a 436.000 euro. La percentuale di copertura da parte dei cittadini utenti raggiunge quindi il 48,98%. Nel bilancio del 2013 figurano servizi di nuova istituzione, come la Sesta Sezione della Scuola per l’Infanzia, e servizi già attivati lo scorso anno, ma che, per ragioni di tecnica contabile, non figuravano ancora a carico dell’esercizio precedente. Come il Tempo Pieno nella Quinta Sezione della Scuola per l’Infanzia e la Sezione Primavera, che costa 81.000 euro rispetto a un contributo delle famiglie di circa 45.000 euro (pari al 55%). Quanto alla refezione scolastica, dove si è registrato un aumento degli utenti, il Comune spende 332.000 euro con un rimborso in buoni mensa di 240.000 euro. I costi del Pre-Scuola, invece, risultano in gran parte coperti dalle famiglie che ne usufruiscono (14.200 su 15.000 euro). Lo stesso vale per il Post-Accoglienza (12.000 su 13.000 euro), in funzione dallo scorso anno nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria. Il Trasporto scolastico, fornito gratuitamente dal Comune, costa 131.000 euro, mentre, per la prima volta, una parte della spesa per l’accompagnamento assistito degli alunni della Scuola Secondaria di I° grado (9.800 euro su un totale di 10.667) viene sostenuta dalle famiglie. Il costo annuale della Palestra e del Campo Sportivo ammonta a 66.000 euro (15.000 per l’illuminazione, 18.000 per il rimborso spese a favore dell’Asd Carpianese, 4.000 per i consumi idrici). In compenso, da tariffe d’uso e convenzioni (con U.S. Acli e altri soggetti) entrano nelle casse comunali 37.000 euro. Quest’anno sono state rimodulate anche le fasce Isee, già oggetto di revisione nel 2012, perchè ormai fornivano dati inattendibili. In base al vecchio sistema di rilevazione, infatti, circa il 1820% delle famiglie italiane non perpepisce alcun reddito e il 30% dichiara meno di 5.000 euro l’anno. In attesa di una riforma generale, il Comune ha adottato le aliquote Isee utilizzate dalla Regione Lombardia per finanziare dotescuola e bonus energia: 1^ fascia 0-7.500 euro; 2^fascia 7501 – 10000 euro; 3^fascia 10.001 – 15.500 euro; 4^fascia oltre 15.501 euro. Gli effetti perversi del Patto di Stabilità Oltre che con l’incerto destino dell’Imu sulla prima casa e le novità della Tares, la stesura del Bilancio 2013 ha dovuto “fare i conti” anche con l’estensione del patto di stabilità ai comuni tra i 1.000 e i 5.000 abitanti. Un Patto molto oneroso, che impone l’obbligo di non spendere nel triennio la cifra corrispondente al saldo obiettivo che, per Carpiano, ammonta a 474.000 euro. Si tratta di un limite “invalicabile”. Perché le sanzioni, in caso di sforamento, limiterebbero fortemente l’operatività e l’autonomia finanziaria del Comune. Tra queste, l’annullamento dei trasferimenti statali. E l’elevazione immediata del tasso di copertura di tutte le singole tariffe al 42,60%. Senza più sconti o gratuità di sorta. Con ricadute catastrofiche sui cittadini meno abbienti. Ottobre 2013 Carpiano 5 Speciale Bilancio - Tares Arriva la nuova tassa sui rifiuti e sui servizi Trenta centesimi al metro quadro vanno allo Stato Per i contribuenti italiani, che non l’hanno certamente accolta come una strenna natalizia, è la Tares. Ma per la legge istitutiva, varata il 22 dicembre 2011, è il Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi, destinato a sostituire da quest’anno sia la Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) che la Tia (Tariffa d’igiene ambientale). Un’ennesima novità che ha comportato per i Comuni l’obbligo di adottare, entro il termine di approvazione del Bilancio, un Regolamento di appli- cazione del nuovo tributo e un apposito Piano Finanziario. Nel quale vanno riportati in dettaglio i costi complessivi del servizio di gestione dei rifiuti, distinguendo la quota fissa (costi d’investimento) da quella variabile (costi d’esercizio) e definendone i criteri di ripartizione tra utenze domestiche e utenze non domestiche. Ma non è tutto. La Tares, infatti, oltre alla copertura integrale delle spese sostenute dall’ente locale per la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti avviati allo smaltimento (svolto in regime di privativa pubblica), prevede, a carico di ogni utente, anche una maggiorazione di 0,30 euro/mq. per i costi dei servizi indivisibili forniti dai Comuni. I quali, tuttavia, non ne incasseranno neppure un centesimo. Perché l’introito andrà interamente allo Stato. Il Consiglio Comunale di Carpiano si è occupato una prima volta della Tares il 9 maggio, approvando a maggioranza, con l’astensione dei consi- glieri Colleoni, Bruni, Finelli e Abbatinali, il numero di rate e le scadenze del nuovo tributo (C.C. n.9/2013). E una seconda volta il 22 luglio, deliberando all’unanimità (11 voti favorevoli) il “Regolamento per la disciplina del Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi” (C.C. n.13), e a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri Colleoni, Bruni e Finelli (Abbatinali era assente), il “Piano Finanziario” (C.C. n. 14) e le “Tariffe Tares per l’anno 2013” (C.C n.15). Due rate di acconto e saldo a dicembre Le agevolazioni previste dal Regolamento Oltre ai costi relativi alla gestione dei rifiuti, la Tares copre quelli dei cosiddetti servizi indivisibili (polizia locale, anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzione del verde e delle strade) fino ad ora a carico del Comune. Deve essere pagata da chi possegga, occupi o abiti immobili in relazione alla media ordinaria dei rifiuti prodotti per unità di superficie nonché agli usi e alla tipologia delle attività svolte. In realtà, le tariffe, determinate dall’apposito regolamento comunale, al pari del riparto dei costi tra utenze domestiche e utenze non domestiche, non tengono necessariamente conto dell’effettiva mole di rifiuti generati da ogni singolo utente, ma fanno riferimento a criteri presuntivi. Perché la Tares non è un’entrata che funziona da corrispettivo ma mantiene, al pari della Tarsu, una natura tributaria. Per gli immobili accatastati le tariffe sono calcolate sull’80% della superficie calpestabile. A fronte di un costo complessivo della gestione dei rifiuti che, secondo il Piano Finanziario del servizio ammonta a € 629.674,14, di cui € 357.178,12 (56,72%) di parte fissa (costi d’investimento) e € 272.496,02 (43,28%) di parte variabile (costi d’esercizio), il Comune ha previsto tra le entrate tributarie la somma di € 775.197. Suddivisa come segue: € 524.712 come Tarsu in acconto (prime due rate di giugno e settembre), € 105.000 come Tares (terza rata a saldo di dicembre), € 31.485 come Addizionale provinciale ed € 113.000 quale Maggiorazione di € 0,30 a metro quadro per servizi indivisibili (entrambe da riscuotere a dicembre con la terza rata di saldo). Sul Bilancio di Previsione, tuttavia, queste due ultime quote trovano contropartita contabile nelle uscite del Comune, essendo destinate rispettivamente alla Provincia e allo Stato. La discussione del Consiglio Comunale sulla Tares si è articolata in tre punti e ha visto, al contrario di altri argomenti, una sostanziale convergenza di opinioni tra maggioranza e opposizione, entrambe molto critiche riguardo ai meccanismi della nuova imposta. Convergenza sfociata nell’approvazione all’unanimità (11 voti favorevoli) del Regolamento. Che stabilisce in 18 articoli le modalità di applicazione della Tares (artt.1-4) e le agevolazioni tariffarie previste dal Comune per alcune categorie di immobili e di contribuenti (art. 5). Come le abitazioni sfitte di anziani ricoverati nelle case di riposo (50%) o di cittadini iscritti all’Aire residenti all’estero per più di sei mesi l’anno (30%), i locali adibiti a Oratori (40%), le utenze domestiche dotate di apparecchiature per il compostaggio a domicilio dei rifiuti organici (10%) e le utenze non domestiche che dimostrino di aver avviato al recupero rifiuti speciali assimilati agli urbani (art.6). La Tares si applica anche ai soggetti che occupano o detengono temporaneamente locali e aree pubbliche o di uso pubblico (artt.10-11). I quali versano una tariffa giornaliera commisurata alla superficie e alla durata dell’occupazione. Confermate (art.13) le scadenze di pagamento già deliberate dal Consiglio. Prima rata di acconto: 30 giugno (40% del totale Tarsu 2012); seconda rata di acconto: 30 settembre (di importo identico alla precedente); terza rata di saldo: 31 dicembre (tariffa Tares detratta dei due acconti già pagati e contestuale versamento sia dell’Addizionale provinciale sia della Maggiorazione di 30 euro al mq. riservata allo Stato). Ora toccherà all’Ufficio Tributi, in base al principio di “chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie”, far conoscere i dettagli della Tares a tutti i cittadini. 6 Carpiano Ottobre 2013 Speciale Bilancio - Tares Sempre più difficile calcolare quanto si dovrà pagare La complicata distinzione tra costi fissi e costi variabili Finora il calcolo della Tassa sui rifiuti, quanto meno per le famiglie, era abbastanza semplice. Perché la Tarsu si basava solo sui metri quadri dell’abitazione di residenza. Inoltre, gli abitanti di Carpiano pagavano la tariffa più bassa della zona (0,90 euro al mq.). Oggi, invece, con la Tares, introdotta dallo Stato senza consultare gli Enti locali, la situazione si è notevolmente complicata. Perché ad essere penalizzati sono paradossalmente i Comuni più virtuosi. Che, avendo come unico margine di manovra la modulazione dei coeffi- cienti stabiliti dalla legge per ogni categoria di contribuente, possono solo agire all’interno di parametri minimi e massimi, cercando di scongiurare eccessivi squilibri rispetto al sistema di tariffazione precedente o stridenti e immotivate disparità di trattamento. La Tares, infatti, separa le utenze domestiche dalle utenze non domestiche, operando anche una distinzione tra costi fissi e costi variabili. Per le utenze domestiche, ossia per le famiglie, la copertura dei costi fissi viene calcolata in base al numero dei componenti, mentre quella dei costi variabili dipende dal rapporto tra la superficie netta, in metri quadri, dell’abitazione e la quantità di persone che vi risiedono. Le utenze non domestiche, invece, sono state suddivise in 21 categorie, definite sulla base della potenziale (e presunta) produzione di rifiuti. Con indicatori diversi per i Comuni al di sotto o al di sopra dei 5.000 abitanti, generalmente più alti nelle Regioni del Nord rispetto a quelle del Centro e del Sud. Il Comune di Carpiano, per quanto riguarda le famiglie, ha applicato le tariffe minime previste dallo Stato, mentre per le utenze non domestiche ha cercato di favorire, applicando la soglia minima di categoria, quelle che rischiavano di pagare, con la nuova imposta il 400 e talvolta il 500% in più rispetto a quanto versavano con la Tarsu. I mancati o minori introiti derivati da queste ‘agevolazioni’ sono stati, in genere, compensati dall’applicazione di livelli di coefficiente più elevati (talvolta massimi) a quelle categorie che, invece, con i nuovi parametri, avrebbero pagato la metà o un terzo della quota antecedente. Utenze non domestiche: conto salato per ortofrutta, pescherie e ristoranti La Tares costerà ai contribuenti più della Tarsu, in misura contenuta per le famiglie ma più marcata per le aziende. E con oneri maggiori per alcune categorie rispetto ad altre. Gli esercizi più colpiti sono quelli ortofrutticoli, le pescherie, i negozi di fiori e piante che pagheranno quasi 32 euro al mq., seguiti da ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie (circa 18,5 euro) e da bar, caffè, pasticcerie (oltre 13,7 euro). Meno tartassate tutte le altre categorie, che oscillano dai quasi 7,9 euro di alimentari, supermercati, panifici, latterie e salumerie all’euro e 57 centesimi di musei, scuole, biblioteche, as- sociazioni e luoghi di culto. Discoteche, night club, edicole, farmacie, taccherie, invece, verseranno circa 5 euro al mq., gli alberghi con ristorante 4,57 euro, mentre la quota a carico di carrozzerie, autofficine, elettrauto, botteghe artigianali (falegnami, fabbri, idraulici, elettricisti, parrucchieri), uffici, agenzie, studi professionali, negozi di abbigliamento, cartolerie, librerie, ferramenta si attesta tra i 3,95 e i 3,85 euro. Per le fabbriche della zona industriale con capannoni di produzione la tariffa ammonta a 3,47 euro contro i 2,15 euro applicati a banche e istituti di credito. Utenze domestiche: coefficienti minimi per le famiglie di Carpiano Un lavoro certosino di riequilibrio quello compiuto sulle tariffe della Tares dall’Amministrazione con l’ausilio dei funzionari di settore. Finalizzato ad attenuare le più evidenti e macroscopi- che iniquità prodotte dalla mera applicazione dei coefficienti statali. E riconosciuto anche dai consiglieri di minoranza che, pur condividendo l’impianto complessivo della delibera e, in particolare, la scelta di ap- plicare i livelli minimi alle famiglie (vedi tabella), si sono astenuti sulla proposta della Giunta Ronchi, in attesa di verificare gli effetti concreti della nuova tassa. Nei confronti della quale restano ancora molte perplessità. La vera ‘perla’, a dir poco stupefacente, di questo tributo restano, infatti, i 30 centesimi al metro quadro. imposti senza Ottobre 2013 distinzioni a tutte le utenze, domestiche e non, che lo Stato incasserà direttamente a copertura - qui sta il paradosso - dei servizi indivisibili forniti dai Comuni. In questo modo i cittadini e le imprese pagano due volte. Perché a dicembre verseranno allo Stato quello che avrebbero dovuto semmai versare ai Comuni, rischiando poi di pagare a tariffa più alta gli altri servizi comunali. Per la necessità dei Comuni di recuperare ciò che sottrae loro lo Stato. Carpiano 7 Speciale Bilancio - Imu Si riaccende la polemica sulle aliquote per la prima casa Nella lunga maratona di tre ore che ha caratterizzato la seduta consiliare del 22 luglio dedicata all’approvazione dei vari documenti allegati al Bilancio 2013, quella sull’Imu rischiava di trasformarsi in una discussione accademica o, addirittura, “surreale”. Non tanto perché, sebbene con toni più pacati, ha riproposto la stessa contrapposizione sorta lo scorso anno tra la Giunta Ronchi, sostenuta dal gruppo di maggioranza ‘Carpiano per te’, e la minoranza rappresentata, in assenza di ‘Forza Paese’, dai consiglieri di ‘Insieme per Carpiano’, quanto per l’argomento specifico del contendere. Che riguardava, ancora una volta, l’aliquota da applicare alla prima casa. Con una differenza sostanziale, però, rispetto al 2012. Perché da oltre due mesi, cioè dalla nascita delle “Larghe Intese”, tutte le forze politiche presenti in Par- lamento, comprese quelle di opposizione, si erano pronunciate a favore di una pronta e radicale revisione dell’imposta. Dividendosi semplicemente tra chi ne sosteneva l’abolizione definitiva e chi ne prospettava la restrizione alle case con valori catastali medio-alti o ai soli immobili di lusso. Di qui la decisione assunta in maggio dal Governo Letta (D.L. n. 54/2013) di sospendere fino a settembre il pagamento della prima rata sull’abitazione principale, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Pagamento che, nel frattempo, è stato definitivamente cancellato (D.L. n.102/31 agosto 2013), in attesa del decreto di soppressione della seconda rata (che scade a dicembre). E, soprattutto, del provvedimento sui rimborsi che lo Stato dovrà versare ai Comuni per i mancati introiti, ancora in alto mare. Aumento inevitabile per tutti gli altri immobili Se nel 2012 la Giunta Ronchi ha potuto diminuire dello 0,10% l’aliquota ordinaria (0,76%) sulle seconde case concesse in locazione, portandola a 0,66%, e aumentarla solo dello 0,10% per tutti gli altri immobili, fissandola a 0,86%, senza compromettere la tenuta dei conti, quest’anno la stessa operazione si è rivelata impossibile. Anche perché lo Stato incasserà tutto il gettito dell’aliquota ordinaria sui fabbricati di tipo produttivo (0,76%), appropriandosi di quella metà (0,38%) Fattispecie Seconde case concesse in locazione Altri immobil Fabbricati rurali ad uso strumentale Abitazione principale Detrazioni prima casa, Aler e cooperative che spettava al Comune. Quindi, per raggiungere l’equiibrio finanziario, o meglio, per disporre delle entrate necessarie a garantire il funzionamento dei servizi destinati ai propri cittadini, l’Amministrazione non ha dovuto solo mantenere inalterato gettito ‘virtuale’ della prima casa, ma è stata costretta a modificare l’aliquota ordinaria, alzandola a 0,96% per le seconde case date in affitto e a 1,06% per il resto degli immobili, come hanno fatto tutti gli altri comuni. Variazione rispetto aliquota ordinaria + 0,2% (da 0,76% a 0,96%) + 0,3% (da 0,76% a 1,06%) Nessuna variazione Nessuna variazione Nessuna variazione Aliquota attuale 0,96% 1,06% 0,20% (abolita con D.L. 102/2013) 0,40% (abolita con D.L. 102/2013) € 200 + € 50 x ogni figlio residente fino a 4 figli A Carpiano metà dei proprietari era già im(m)une Che il dittattito sull’Imu in Consiglio potesse rivelarsi ‘un inutile esercizio di retorica’, era ben chiaro anche al capogruppo di ‘Insieme per Carpiano’ Colleoni. Il quale, per sottolineare la coerenza tra il voto contrario sulle aliquote e quello favorevole sul Regolamento di applicazione dell’Imposta espresso dalla sua lista, ha affermato testualmente: “Forse rischiamo di discutere del nulla, in quanto l’Imu sull’abitazione principale probabilmente verrà abolita. Tuttavia, proprio per le forti difficoltà economiche in cui versano le famiglie italiane e per la limitata consistenza degli introiti che l’imposta sulla prima casa genera nelle casse comunali, ne riproponiamo l’abbassamento allo 0,20% ritenendo questa scelta del tutto compatibile con le possibilità dell’Amministrazione”. Una proposta giudicata irricevibile dalla Giunta Ronchi, sia dal punto di vista contabile che sul piano dell’equità fiscale. Perché, come ha sostenuto nella sua relazione introduttiva il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Tosi, nel 2012 il Comune di Carpiano aveva applicato all’abitazione principale l’aliquota-base dello 0,40%, senza introdurre (al contrario 8 Carpiano Ottobre 2013 di quasi tutti gli altri comuni) gli aumenti consentiti dalla legge. Accompagnandola peraltro con una serie di esenzioni e detrazioni che hanno consentito alla metà delle famiglie residenti di non versare nulla e all’altra metà di pagare cifre generalmente inferiori a quelle ‘sborsate’ con l’Ici. Quest’anno, in attesa delle decisioni definitive del Governo, l’Amministrazione ha provveduto a iscrivere in bilancio, come prevede la legge, la stessa entrata del 2012 (circa 104.000 euro). L’unica, peraltro, rimasta interamente nelle casse comunali dato che quella prodotta dagli altri immobili era andata per il 50% allo Stato. In caso di abolizione definitiva della tassa sulla prima casa, infatti, l’ammanco procurato ai conti del Comune dovrebbe essere coperto con i trasferimenti statali promessi dal Governo. Questo, però, è solo un aspetto del problema. Perchè, in virtù dello stesso decreto che ha sospeso il pagamento dell’Imu per l’abitazione principale, mancano all’appello anche 325.000 euro forniti da terreni e fabbricati agricoli. Che a Carpiano sono molto estesi e numerosi. Speciale Bilancio - Imu Ma è davvero un affare abolire l’imposta sull’abitazione principale? “Quella dell’Imu” ha sostenuto il Vicesindaco Tosi in Consiglio Comunale “è una storia nota. Quando, nel novembre del 2011, il nostro Paese, schiacciato dal colossale debito pubblico, privo di un’autorevole guida politica e preso di mira dalla speculazione finanziaria internazionale, ha rischiato il default, cioè di fare la fine della Grecia, l’Imu, istituita qualche mese prima dal governo Berlusconi, si è trasformata nelle mani del ‘tecnico’ Monti, in una fonte di risorse certe e immediate a beneficio delle casse statali. Da qui, l’attenzione spasmodica, sapientemente alimentata e orchestra- ta a livello mediatico, sulla prima casa. Giustificata, peraltro, anche dal fatto che le famiglie votano. Ma se le famiglie votano” ha proseguito Tosi “le imprese, di questi tempi e con questi carichi fiscali, licenziano. Per cui quello che si risparmia sull’abitazione principale (e che i Comuni devono recuperare facendolo gravare sulle imprese), rischia di essere pagato a caro prezzo proprio da chi gioisce di quello sgravio”. Poi, rivolgendosi all’opposizione e difendendo l’operato della Giunta, ha concluso: “le scelte che abbiamo fatto erano praticamente obbligate. Non avevamo vie d’uscita per garantire il pareggio tra spese ed entrate, avendo già agito in modo drastico sul fronte dei risparmi. Senza contare l’incognita che ancora pesa sui mancati introiti della prima casa e degli immobili agricoli. Perché Governo e Parlamento non si sono ancora espressi su come e quando li potremo recuperare. Anzi, Carpiano rischia di subire l’ennesimo frutto avvelenato di una politica statale dissennata. In caso di abolizione definitiva dell’imposta, infatti, i Comuni che hanno applicato l’imposta massima dello 0,8%, tartassando i propri cittadini, potrebbero ricevere un rimborso di pari entità, mentre noi riceveremo solo i 104.000 euro corrispondenti all’aliquota ordinaria dello 0,4%. Se avessimo adottato lo 0,2% ne riceveremmo addirittura la metà. A conferma del principio, tutto italiano, secondo il quale essere virtuosi non conviene”. Detrazioni per anziani, disabili e cittadini che vivono all’estero Anche per l’Imu, l’approvazione all’unanimità del regolamento, che comprende 13 articoli, ha consentito al Comune di applicare alcune agevolazioni rispetto alle tarife ordinarie, per specifiche categorie, che sono praticamente le stesse previste dal regolamento Tares. Più in dettaglio, in base all’art.4, usufruiscono del medesimo regime impositivo della prima casa (aliquota 0,40%), a condizione che non siano locate o in uso a terzi, le abitazioni e le relative pertinenze possedute, a titolo di proprietà o di diritto reale di godimento, da anziani e disabili ricoverati in modo permanente presso istituti di cura o sanitari, oppure da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato (iscritti all’AIRE). Per effetto, invece, dell’art.7, sono esenti dall’Imposta Municipale Unica gli immobili ubicati nel Comune di Carpiano posseduti dallo Stato, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dalle Asl e dagli altri Enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali. Per gli edifici di interesse storico o artistico e per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili (diroccati, pericolanti, fatiscenti) e di fatto non utilizzati, posto che l’inagibilità non sia superabile con interventi di ordinaria o straordinaria manutenzione e limitatamente al periodo in cui sussistono dette condizioni, la base imponibile è ridotta del 50%. Confermata, infine, l’estensione delle detrazioni (ma non dell’aliquota) previste per la prima casa (200 euro più ulteriori 50 euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni residente in famiglia, fino a un massimo di 400 euro cumulabili) alle unità immobiliari regolarmente assegnate dagli ex IACP e a quelle adibite ad abitazione principale appartenenti a soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa. Calano gli introiti del Comune sui fabbricati commerciali e industriali Il gettito dell’Imu, determinato sulla base della Legge di Stabilità (L.n. 228/2012) e delle aliquote deliberate per l’anno 2013 è previsto in € 1.217.000, con una diminuzione di € 61.000 sul rendiconto 2012. Quello derivante dalle attività di controllo, accertamento e recupero dell’evasione Ici/ Imu (che nel 2011 ha prodotto circa 25.000 euro) dovrebbe, invece, assicurare entrate per 40.000 euro, come nel 2012. Altri 580.000 euro provengono dal Fondo di solidarietà comunale, assegnato dal Ministero dell’Interno in misura proporzionale ai proventi ottenuti nel 2012 con l’aliquota base dell’Imu (per Carpiano € 551.904,30). L’introito sugli insediamenti produttivi, per effetto della riserva statale (0,76%), scende nel 2013 a 490.000 euro (pari allo 0,30%) contro i 730.000 del 2012 (pari allo 0,48%), causando un ammanco di 240.000 euro. Ammanco non del tutto compensato dai maggiori incassi (178.500 euro) realizzati con l’aumento di tre punti (da 0,66 a 0,96%) dell’aliquota ordinaria sulle seconde case concesse in locazione (+ 2500 euro, dai 18.500 del 2012 ai 21.000 di quest’anno) e di due punti (da 0,86 a 1,06%) sugli immoOttobre 2013 bili diversi dalla prima casa, inclusi quelli commerciali o industriali non produttivi (+ 176.000 euro, dai 425.000 dell’anno passato ai 601.000 attuali). Quanto all’Addizionale comunale Irpef, mantenuta dalla Giunta Ronchi all’aliquota minima (0,2%), il Bilancio 2013 prevede, in base alle dichiarazioni dei redditi 2010 comunicate dal Ministero delle Finanze, un’entrata di € 118.260. Carpiano 9 Speciale Bilancio - Istruzione Finanziati i progetti di arricchimento dell’offerta formativa Settantacinquemila euro in più per il Diritto allo Studio 2013-2014 Nonostante le difficoltà finanziarie, l’Amministrazione comunale ha scelto come sempre di investire sulla scuola. Mettendo a punto, con gli Organi Collegiali dell’Istituto ‘Paolo Frisi’, un Piano per il Diritto allo Studio 2013-2014 all’insegna della continuità. Anzi, ancora più corposo dei precedenti. Perché gli interventi del Comune nel settore scolastico sono diventati negli ultimi anni davvero sostanziosi. Anche dal punto di vista economico. Profilandosi ormai come una vera e propria forma di com- partecipazione. Finalizzata ad integrare e, spesso, a sostituire l’apporto sempre più esiguo di altre istituzioni. Via libera, dunque, alle proposte progettuali di arricchimento dell’offerta formativa elaborate dai docenti. Che, tra l’altro, presentano costi più contenuti del 18-20% (da oltre 20.400 a circa 16.600 euro) rispetto al 2012: Teatro, Laboratorio Informatica, Diversità e Integrazione, Accoglienza, Diagnosi Precoce Disturbi Specifici di Apprendimento nella Primaria ‘Manzoni’ (9.430,90 euro); Drammatizzazione musicale, Potenziamento laboratori e Danza educativa nella Scuola per l’Infanzia ‘Arcobaleno’ (7.200 euro). Oltre a refezione (321.000 euro) e trasporto alunni (115.500 euro), risultano finanziate l’assistenza ai soggetti diversamente abili (125.000 euro) e la fornitura gratuita dei libri di testo per la Scuola Primaria (6.000 euro). Complessivamente, il Piano 2013-2014, in controtendenza rispetto a molti comuni limitrofi, impegna 769.730,90 euro (circa 75.000 in più dello scorso anno), coperti per 337.800 euro dalle rette a carico delle famiglie (contro i precedenti 291.000). Le quali versano in totale 240.000 euro per la mensa scolastica, 14.200 euro per il Pre-scuola, 12.000 euro per il Post-Accoglienza, 45.000 per la Sezione Primavera, 16.800 per gli ‘anticipi’ nella Sesta Sezione della Scuola dell’Infanzia e 9.800 euro per l’accompagnamento assistito degli studenti di scuola media inferiore. L’accompagnamento ‘oneroso’ divide e fa discutere Quest’anno nel Bilancio Comunale, tra i servizi a tariffa, compare anche la voce ‘Accompagnamento trasporto medie’, fino all’anno scorso inclusa nel trasporto scolastico fornito a titolo gratuito dal Comune. Una novità dettata da esigenze di bilancio. Ma che ha suscitato le proteste di alcuni genitori. E un acceso dibattito in Consiglio comunale. Dove il gruppo di maggioranza ‘Carpiano per te’ ha sostenuto la proposta della Giunta, mentre i tre consiglieri di ‘Insieme per Carpiano’, per rimarcare il loro disaccordo, non hanno partecipato al voto. Queste, in sintesi, le rispettive motivazioni. Le critiche del gruppo Insieme per Carpiano Gli argomenti della Giunta e di Carpiano per te Secondo la minoranza, che ha presentato in Consiglio una raccolta di firme, il contributo richiesto alle famiglie per il trasporto scolastico è inaccettabile dal punto di vista etico, contabile e legale. Perché esistono dei servizi essenziali che, in base a un principio costituzionale, devono essere garantiti gratuitamente a tutti. In primo luogo quelli che riguardano il diritto allo studio e la scuola dell’obbligo. Quando ancora non c’erano tagli o patti di stabilità, ‘Insieme per Carpiano’ aveva proposto di costruire in paese la Scuola Media. Per scelta politica quella proposta non fu praticata. E ora i ragazzi di Carpiano iscritti alla Scuola Secondaria di I° grado sono costretti a trasferirsi ogni giorno a Melegnano. La sentenza n. 23464/2012 della Corte di Cassazione ha imposto a un altro Comune di risarcire con 140.000 i genitori di un bambino infortunatosi durante il tragitto sullo scuolabus privo di accompagnatore, affermando che l’accompagnamento è parte integrante e fondamentale del trasporto scolastico.A Carpiano, quindi, questo servizio deve rimanere gratuito.Tanto più che il Comune, non essendo sull’orlo del dissesto finanziario, può trovare i 9.800 euro necessari, cioè ‘briciole’ rispetto a una spesa complessiva per i servizi comunali di circa 900.000 euro, all’interno degli stessi capitoli di Bilancio. Perché tra aumenti tariffari e revisione dell’Isee (che riduce da 22.000 a 15.000 euro il reddito massimo per l’accesso alle agevolazioni) l’impatto sulle famiglie sarà piuttosto pesante. Il concetto di gratuità del trasporto scolastico non è riferibile alla Costituzione ma a un decreto, ormai decaduto, degli anni ‘70 che istituiva a tale scopo specifici contributi regionali ai Comuni. Contributi che non esistono più e la cui abrogazione ha di fatto vanificato anche l’obbligo di fornire gratis il servizio agli utenti. La Regione Lombardia, infatti, ha scelto un’altra soluzione. Quella dei bonus, cioè del sostegno ai redditi delle famiglie tramite la ‘Dote Scuola’. Anche i genitori di Carpiano possono utilizzare questo dispositivo, tenendo conto che ormai in tutti i Comuni il trasporto scolastico è sottoposto a tariffazione, con quote che vanno dai 300 ai 400 euro l’anno.A Carpiano, il Comune chiede un contributo limitato al solo accompagnamento (9.800 euro), continuando a coprire per intero i costi del trasporto (131.000 euro). Quanto alla vecchia proposta di costruire una Scuola Media, la linea seguita in questi anni dal Ministero della Pubblica Istruzione è stata semmai quella di accorpare e non certo di moltiplicare le sedi scolastiche. E’ comprensibile che le famiglie, costrette in un periodo di difficoltà a pagare 15 euro al mese (50 centesimi al giorno), protestino. Ma proprio nei momenti critici, è necessario ripartire i sacrifici in modo equo. E la fascia delle medie inferiori era l’unica esente finora da contribuzioni. Il risarcimento imposto dalla Cassazione è dovuto alll’assenza dell’accompagnatore, obbligatoria per legge nel caso di minori, ma non al fatto che il servizio non fosse gratuito. 10 Carpiano Ottobre 2013 Speciale Bilancio - Istruzione Il Ministero latita ancora sulla Scuola dell’Infanzia Quinta e Sesta Sezione operative grazie al contributo comunale Nel corso del 2013 si sono registrati segnali molto contraddittori sul fronte dell’Istruzione. Da un lato, la cospicua crescita dell’utenza scolastica, soprattutto nella Scuola dell’Infanzia, che ha registrato, a fronte di 39 bambini giunti a fine ciclo e transitati nella Scuola Primaria, una settantina di nuove iscrizioni. Dall’altro lato, la totale chiusura nei confronti delle esigenze locali da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il quale non ha concesso il personale educativo statale necessario sia alla realizzazione del tempo pieno nella Quinta Sezione della Scuola per l’Infanzia ‘Arcobaleno’, già in funzione da due anni, sia all’apertura di una nuova Sezione (la Sesta), divenuta nel frattempo indispensabile. Sostenendo che il ‘tempo normale’ – e, quindi, la competenza dello Stato - termina con l’intervallo di mensa. E che gli ‘anticipatari’, cioè i bambini minori di tre anni a cui la legge riconosce il diritto di frequentare la Materna, non potevano essere considerati all’interno della lista d’attesa. Da qui, la frenetica ricerca di una soluzione. Che, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, si è conclusa positivamente: i bambini considerati ‘in esubero’ dal Miur, infatti, potranno frequentare le Scuola di Carpiano senza doversi spostare in altre sedi o, peggio ancora, starsene a casa e rinunciare al servizio scolastico. Il Comune si è fatto carico sia dei costi per l’attivazione del tempo pieno nella Quinta Sezione della Scuola ‘Arcobaleno’, dove opererà come l’anno scorso, un’educatrice fornita dalla Cooperativa Aurora 2000. Sia di quelli per il funzionamento della Sesta Sezione, Le strutture e i servizi di Carpiano 2012 2013 per i cittadini da 0 a 18 anni Asilo nido posti 17 17 Scuola dell’Infanzia Sezione Primavera posti 20 20 Scuola dell’Infanzia posti 5 sezioni -161 6 sezioni -168 Scuola Primaria posti 186 200 Pre-scuola fascia scuola d’infanzia posti 15 15 Pre-scuola fascia scuola primaria posti 20 20 Post-accoglienza fascia scuola d’infanzia posti 15 15 Post-accoglienza fascia scuola primaria posti 20 20 Centro Estivo presenze 280 280 Centro di Aggregazione Giovanile, Biblioteca Comunale, Palestra e Centro Sportivo Comunale (Campi calcio, tennis, calcetto) affidata in convenzione alla medesima Cooperativa, garantendo la frequenza gratuita ai 17 bambini di età ‘regolare’ e applicando ai 13 bambini ‘anticipatari’ la tariffa più bassa (170 euro mensili) in vigore nella Sezione Primavera (20 iscritti). La quale continuerà a funzionare con i soli fondi comunali, coperti per il 55% dalle rette di frequenza, senza alcun contributo da parte di Regione Lombardia. A questi oneri, si aggiungono le spese relative ai lavori di riordino dell’edificio scolastico per la sistemazione della nuova aula. 2014 2015 17 20 6 sezioni-168 200 15 20 15 20 280 17 20 6 sezioni-168 200 15 20 15 20 280 Rientri supplementari facoltativi alle Medie Il ruolo del Comune nel sistema scolastico In accordo con la Dirigenza Scolastica verrà rilanciato l’esperimento dei rientri pomeridiani supplementari per gli allievi delle medie inferiori. Che implica per il Comune il finanziamento di una terza corsa pomeridiana del trasporto scolastico in aggiunta alle due corse ordinarie. Nel frattempo, l’Amministrazione di Melegnano, che ha soppresso il proprio servizio di trasporto pubblico locale, ha chiesto di aggiungere una fermata al percorso dello scuola bus di Carpiano per raccogliere alcuni studenti melegnanesi residenti nei pressi del confine tra i due comuni. Situazione di parziale difficoltà, invece, all’Asilo Nido ‘Frutti di Bosco’. Che, come altri nidi del circondario, a causa di tariffe troppo onerose per le giovani famiglie colpite dalla crisi, fatica a coprire tutti i 17 posti disponibili. Anche nel 2013, infine, il Comune provvederà a colmare con fondi propri il taglio degli stanziamenti per l’assistenza ai disabili sensoriali operato dalla Provincia. Le famiglie di Carpiano, grazie alle scelte strategiche dell’Amministrazione Ronchi, che non ha mai smesso d’investire sulla scuola, possono disporre di strutture educative comunali perfettamente integrate nel territorio e complementari al sistema scolastico statale. L’offerta didattica del Comune comprende, infatti, il Centro Estivo, la Sezione Primavera (20 posti), la Quinta Sezione (Tempo pieno) e la Sesta Sezione (30 iscritti di cui 13 anticipatari) della Scuola per l’Infanzia, il Pre-scuola e il Post-Accoglienza (15 posti alla Scuola per l’Infanzia e 20 alla Primaria), la Mensa, il Trasporto Scolastico gratuito (con tariffazione parziale del servizio di accompagnamento per gli alunni della Scuola Secondaria di I° grado). In cantiere anche un servizio di Accoglienza Famiglie, articolato per fasce orarie, presso il Centro Civico, dove opera peraltro già da tempo, lo Spazio Compiti riservato a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Ottobre 2013 Carpiano 11 Speciale Bilancio – Servizi Sociali Tariffe stabili a dispetto delle sforbiciate sui trasferimenti statali Anche Carpiano ha subito in questi anni una consistente diminuzione dei contributi provenienti dallo Stato e dalla Regione. A cui l’Amministrazione ha dovuto sopperire facendo leva sui cosiddetti ‘proventi extratribuitari’, divenuti ormai una fonte sempre più significativa di finanziamento del Comune. Rientrano, infatti, in questa voce del bilancio gli introiti prodotti dalle tariffe sui servizi. Che possono variare in base alla natura della prestazione e alle condizioni economiche di chi ne usufruisce. Per consentire la salvaguardia dei diritti fondamentali della persona (istruzione, sicurezza, salute) è necessario però che una parte dei costi resti a carico della collettività. Per questo, la re- Entrate extratributarie Proventi dei servizi pubblici Proventi dei beni dell’ente Interessi su anticipazioni e crediti Proventi diversi (rimborsi, canoni e proventi da privati) Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione Contributi e trasferimenti correnti da altri Enti pubblici 2010 303.340,90 74.396,70 2.697,81 553.185,57 357.648,46 16.874,43 77.117,58 tura, che ha permesso di evitare eccessivi scostamenti rispetto alle tariffe dello scorso anno. Per certi servizi, inoltre, le famiglie possono dividere il versamento in due rate (Accompagnamento scolastico, Pre-Scuola e Post-Accoglienza) o usufruire di agevolazioni nel caso d’iscrizione contemporanea di fratelli (Centro Estivo e Asilo Nido). visione dell’Isee è stata fatta con il massimo rigore, chiedendo agli Uffici dati precisi e puntuali simulazioni circa le ricadute sulle diverse categorie sociali e lavorative (impiegati, operai, imprenditori, commercianti). L’impatto delle nuove fasce, modellate su quelle della Regione, risulta infatti attutito dal contestuale ribasso della percentuale di coper2011 315.762,81 88.350,83 2.659,05 539.818,20 112.559,12 3.671,02 80.823,02 2012 434.187,03 78.801,00 550,00 440.422,86 11.329,49 8.000,00 93.809,33 2013 544.957,24 79.500,00 1.000,00 273.700,00 11.329,49 1.500,00 93.079,33 2014 604.957,04 79.000,00 1.000,00 273.700,00 11.329,49 1.500,00 103.079,33 2015 604.957,04 79.000,00 1.000,00 273.700,00 11.329,49 1.500,00 103.079,33 Meno spese per un milione di euro nel prossimo triennio Il Bilancio di Previsione è suddiviso in programmi che corrispondono, a grandi linee, ai vari settori d’intervento dell’Amministrazione comunale. Ogni programma, articolato a sua volta in progetti, indica gli obiettivi da perseguire e le risorse umane, strumentali ed economiche necessarie a raggiungerli. Al termine dell’esercizio annuale, i cittadini possono quindi misurare con obiettività Programma Amministrazione e Segreteria Area Economico - Finanziaria. Urbanistica e Territorio Sicurezza e Polizia Locale Istruzione Cultura e Sport Servizi Sociali Totali l’operato dell’Amministrazione valutandolo sotto il profilo della coerenza tra intenti e risultati. Le restrizioni imposte dalla Spending Review, i vincoli del Patto di Stabilità e i tagli ai bilanci degli enti locali contenuti nelle ultime Leggi Finanziarie produrranno in due anni un ‘risparmio’ complessivo di circa 900.000 euro sulla spesa (510.000 nel 2014 e altri 390.000 nel 2015). Som- correnti 550.468,19 2.260.924,95 1.222.866,86 288.181,59 958.632,29 346.759,31 5.627.833,19 2013 investimento totali 0,00 550.468,19 8.000,00 2.268.924,95 210.500,951.433.367,81 5.000,00 293.181,59 39.749,17 998.381,46 4.500,00 351.259,31 267.750,125.895.583,31 ma che equivale ad un sesto del totale (18%), che scende dai 5.895.583,31 euro del 2013 ai 4.995.231,82 del 2015. Il settore dove la riduzione risulta più consistente è l’Area Economico – Finanziaria (760.000 euro) grazie ai processi di razionalizzazione avviati con le Gestioni Associate dei servizi e degli uffici. In flessione (circa 100.000 euro) anche le spese del settore Urbanistica e Ter- correnti 554.801,23 1.503.647,80 1.232.814,64 294.143,07 958.875,46 346.759,31 4.891.041,51 2014 investimento 0,00 0,00 26.971,98 0,00 467.230,24 0,00 494.202,22 totali 554.801,23 1.503.647,80 1.259.786,62 294.143,07 1.426.105,70 346.759,31 5.385.243,73 ritorio, mentre i programmi relativi a Istruzione, Cultura e Tempo Libero registrano un’impennata di oltre 450.000 euro nel 2014, concentrata nella parte ‘investimenti’ per la prevista ristrutturazione della Scuola Primaria dovuta all’incremento degli alunni. Stabili, invece, le uscite nei settori Amministrazione e Segreteria, Sicurezza e Polizia Locale e Servizi Sociali. 2015 correnti investimento Totali 558.592,44 0,00 558.592,44 1.500.685,92 0,00 1.500.685,92 1.231.985,31 104.190,31 1.336.175,62 294.143,07 0,00 294.143,07 958.875,46 0,00 958.875,46 346.759,31 0,00 346.759,31 4.891.041,51 104.190,31 4.995.231,82 Carpiano affronta la sfida delle Gestioni Associate I piccoli Comuni rischiano di morire. Strozzati dai tagli e dalla burocrazia. La situazione è ormai diventata insostenibile. Anche in realtà locali come Carpiano, che sono da sempre un esempio di buona e corretta amministrazione. Occorrono interventi rapidi e concreti, sia da parte del Governo che della Regione. Da dove partire? Certamente dall’immediata revisione del Patto di stabilità. Davvero devastante per i centri minori. Poi dalle gestioni associate. Che, pur tra inevitabili disagi e problemi, rappresentano un’opportunità 12 Carpiano Ottobre 2013 per migliorare i servizi, ridurre i costi e ridare efficienza agli enti locali. Carpiano, in parte, l’ha già colta, unendo in alcuni settori le sue forze a quelle di due comuni limitrofi, come Cerro al Lambro e San Zenone. Si tratta di un percorso difficile e impegnativo, che richiede politiche di incentivazione, investimenti, semplificazione burocratica e rispetto per l’autonomia delle singole amministrazioni e delle loro comunità. Senza forzature o imposizioni dall’alto. Nel segno della democrazia. Che in Italia è nata proprio dai Comuni. Speciale Bilancio – Servizi Si rafforza la rete di solidarietà diffusa sul territorio I servizi sociali e le politiche giovanili rimangono una priorità per l’Amministrazione Comunale. Oltre a mantenere la propria presenza in Assemi, che cura la gestione integrata dei servizi previsti dal Piano di Zona (Ufficio di Piano, Servizio Minori e Famiglia Terzo Polo, Centro Adozione e Affido Familiare, Assistenza Domiciliare Minori e Disabili, Centro Diurno Disabili, Centro Servizi Inserimento e Orientamento Lavorativo), il Comune provvede con risorse proprie ad assicurare numerose altre attività di tipo socio-assistenziale rivolte principalmente alle fasce più de- boli della popolazione e ai soggetti a rischio di emarginazione. Tra quelli già istituiti negli anni scorsi figurano: il Segretariato Sociale; il Servizio Sociale Professionale; l’Asilo Nido ‘Frutti di Bosco’, gestito in convenzione dalla Cooperativa ‘La Chioccia’; il Centro di Aggregazione Giovanile ‘Crazy’ (per i ragazzi dai 15 ai 20 anni) e lo Spazio Compiti (per gli alunni della Scuola Secondaria di I° Grado tra gli 11 e i 14 anni), entrambi affidati alla Cooperativa ‘Aurora 2000’; il Centro Anziani ‘Anni Verdi’, coordinato da Afol Sud Milano, che si occupa anche dello ‘Sportello Lavoro’; i Soggiorni climatici per Anziani; il Trasporto Anziani e Disabili; il Servizio di consegna pasti a domicilio; il Centro Socio-Culturale Civico 10, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo; lo ‘Sportello Legale’, in collaborazione con l’Indi (Istituto Nazionale per i diritti dell’individuo); lo ‘Sportello Affitto’. Tra le novità introdotte quest’anno, invece, lo ‘Sportello Famiglia’, a cura del Centro studi Polifunzionale Sapienza; il progetto regionale ‘Conciliazione Lavoro-Famiglia’, che mette a disposizione dei dipendenti che lavorano nella zona industriale di Carpiano, pre- Sociali vio accordo con i titolari delle Aziende, voucher da utilizzare nei servizi sociali ed educativi del territorio, in particolare nell’Asilo Nido; il progetto ‘Life +’ della Comunità Europea; l’uso dei ‘Buoni Lavoro’ dell’Inps per incarichi e prestazioni occasionali presso il Comune; l’intesa con l’associazione ‘Non siamo soli’ per l’accesso delle famiglie in difficoltà al Banco Alimentare; l’accordo di comodato con l’associazione ‘La Rana nell’Orto’ per la gestione degli Orti Condivisi. In pratica, una vasta rete di solidarietà sociale diffusa nel territorio che punta sulla prevenzione. Cultura e Sport come fattori di crescita civile Nel settore della Cultura, proseguiranno le attività della Biblioteca, incluse quelle promosse dal Sistema Bibliotecario Milano Est, i corsi d’inglese, i dibattiti e gli incontri con esperti organizzati dall’Assessorato, il supporto al programma d’iniziative multimediali proposto dal Centro Culturale Civico 10 (teatro, musica, conferenze, cineforum, spettacoli), la collaborazione con le associazioni del territorio e la Pro- Loco per i tradizionali appuntamenti collettivi con la Festa del Riso, la Festa in Strada, Carpiano in Festa. Discorso analogo per lo Sport, dove l’Amministrazione s’impegna a sostenere le società locali anche attraverso il patrocinio di tornei, gare e manifestazioni pubbliche, favorendo l’utilizzo del Centro Sportivo Comunale di viale Europa sia per le attività agonistiche che per quelle ricreative e amatoriali. Notti magiche a Carpiano in Festa per il ventennale del Gran Varietà Rispetto a molti altri comuni dell’hinterland milanese, Carpiano ha saputo conservare le proprie radici storiche, tenendo al riparo dalla speculazione edilizia il suo vasto territorio agricolo e gran parte dei suoi tesori artistici. Pochi sanno, però, che possiede due Santi Patroni. San Martino vescovo, al quale è dedicata la Chiesa parrocchiale. E santa Maria Maddalena, la ‘peccatrice penitente’. Il primo si festeggia l’11 novembre, giorno in cui scadevano i contratti agrari. La seconda il 22 luglio. Ricorrenza che un tempo coincideva con la Sagra del paese. E che oggi rivive all’interno di ‘Carpiano in Festa’, la rassegna estiva organizzata da Comune, Parrocchia, Pro-Loco e Associazioni locali presso il Parco degli Aironi. Quest’anno, a fare da anteprima, ‘Random Style’, il patchwork multimediale del Centro di Aggregazione Giovanile che ha proposto un Afternoon Party a base di Tuoch Rugby (laboratori e tornei), Pins Lab (crea la tua spilla), Serigrafia (t-shirt del Cag e del Civico 10), Lucky Slam (prendi la mira e tira), D.J. Set (Gio & Nico di Radio Clandestina), Milk Shake e Row Materials (mostra di Street Art realizzata con materiali di recupero). E un Night Show a ritmo di rap con i Fratelli Quintale e Nada D.J.; tra i promotori, anche Civico 10, Fondazione Cariplo, Cooperativa Aurora 2000 e Calice Divino. A seguire, il 19 luglio, ventesima edizione del mitico ‘Gran Varietà’, lo spettacolo musicale, coreografico e pirotecnico realizzato dal GeCA (ex “Gruppo Giovani”). Folla in delirio la sera successiva anche per il quarto ‘Festival Rock’, happening sonoro al calor bianco (con stand gastronomico), a cura del Civico 10 e del Fotoclub VisiOne, già reduce da ‘Un anno di foto’, saggio del Corso di Fotografia con 12 maghi del grandangolo a contendersi i premi della giuria Ottobre 2013 popolare. Da citare, infine, la Serata dell’Orat o r i o Estivo, che festeggiava il quindicesimo compleanno e, ovviamente, la Festa Patronale, ‘cuore sacro’ dell’intera manifestazione, con Santa Messa, rinfresco, pranzo comunitario, processione serale e tante candeline sulla torta per l’ex parroco di Carpiano Don Piercarlo Fizzotti giunto al venticiquesimo anniversario di sacerdozio. Ma non è tempo di nostalgie. Perché, con l’arrivo dell’autunno, bussa alla porta la Festa del Riso. Carpiano 13 Speciale Bilancio – Lavori pubblici Un nuovo parco giochi tra via Veneto e viale Europa Nelle priorità anche il rifacimento del campo di calcetto Nell’ambito dell’innovazione tecnologica, dove è già operativo da alcuni mesi il collegamento wifi presso il Centro Civico e i Parchi urbani, verranno forniti nuovi servizi on-line per i cittadini (e-goveranment). Importanti novità anche nel settore dell’igiene ambientale, dove, a causa dei disservizi verificatisi tra marzo e maggio 2012, il Comune ha provveduto a rescindere in anticipo il contratto con la ditta Aimeri Ambiente. E ad affidare provvisoriamente l’incarico a un altro operatore avviando nel frattempo le procedure del nuovo bando pubblico. Giun- ta ormai a scadenza anche la convenzione con la ditta Benako, che fruttava ogni anno nelle casse comunali 150.000 euro per la manutenzione del verde. In attesa di soluzioni alternative, l’Amministrazione ha predisposto un piano di contenimento dei costi nel settore dell’illuminazione pubblica intensificando l’uso di lampadine a basso consumo energetico. Sul versante dei lavori pubblici, numerosi gli interventi programmati dall’Ufficio Tecnico, tra cui il ripristino del manto stradale in località Draghetto (rotatoria e sottopasso della Statale 412, 68.000 euro) e nel tratto terminale di viale Europa (tra via Roma e via per Melegnano, 42.000 euro); l’adeguamento logistico della Scuola per l’Infanzia con sistemazione delle aule destinate alla Sesta Sezione e alla Sezione Primavera (12.500 euro); il completamento delle opere di riqualificazione del Centro Civico nell’ambito del progetto ‘Civico 10’ cofinanziato dalla Fondazione Cariplo; la messa a norma della centrale termica del Centro Sportivo e il rifacimento del campo di calcetto esterno, con richiesta di contributo statale al Ministero dello Sport tramite bando pubblico (150.000 euro); il riassetto (impianto idrico, recinzione, capanno degli attrezzi) del terreno comunale concesso in comodato d’uso all’Associazione ‘La rana nell’orto’; la realizzazione di un parco giochi (panchine, rete di protezione, attrezzature ludiche, fontanella) nell’area verde di viale Europa angolo via Veneto. Ancora in sospeso, invece, l’operazione immobiliare legata al recupero della Cascina Castello, di proprietà dell’A.S.P. Golgi-Redaelli, che prevede l’acquisizione a uso pubblico di una parte della struttura e del cortile. Risolti in tempi brevi dal Comune i disservizi nella raccolta rifiuti Le inadempienze del servizio di raccolta rifiuti sono state puntualmente segnalate dal Comune. Che ha emesso ben 17 contestazioni alla ditta Aimeri srl, ottenendo, oltre alla risoluzione consensuale del contratto, anche un risarcimento economico a titolo di indennizzo per circa 20.000 euro. Inoltre, nel periodo in cui il servizio è stato svolto dalla ditta supplente, si è registrato un risparmio di altri 15.000 euro per effetto dei minori costi di smaltimento. In pratica, il rientro complessivo tra penali, addebiti e risparmi ammonta a circa 40.000 euro. E’ probabile, tuttavia, che la base d’asta del nuovo appalto risulti superiore a quella precedente. Perché i prezzi praticati dalla ditta Aimeri erano ancora quelli della vecchia gara, effettuata oltre due anni fa. I risparmi accumulati, in questo caso, serviranno a coprire le maggiori spese che il Comune dovrà affrontare nell’ultimo trimestre del 2013. Altrimenti, non è da escludere una riduzione del saldo Tares di dicembre. A vantaggio delle famiglie di Carpiano. Ma, al momento, si tratta di un’ipotesi piuttosto remota. Sicurezza Urbana: firmata la convenzione con la Polizia Provinciale Sul piano della Sicurezza, l’Amministrazione ha colto un traguardo importante completando nel 2012 l’installazione del sistema di videosorveglianza, che ora consente il controllo integrale del territorio, ottimizzando le risorse e l’operato di tutte le forze dell’ordine presenti nel perimetro del Sud Milano. In pratica, la centrale operativa, installata presso l’Ufficio municipale di via San Martino, si avvale di trentadue telecamere fisse, sette delle quali adibite alla registrazione delle targhe dei veicoli che transitano nell’abitato del paese e di una telecamera mobile per il monitoraggio delle discariche. Grazie al rinnovo della convenzione con la Polizia Provinciale, verranno garantiti anche nel 2013 i turni di reperi14 Carpiano Ottobre 2013 bilità e di pattugliamento serali e festivi. Proseguiranno, infine, sia gli interventi sulla segnaletica, a tutela soprattutto di pedoni e ciclisti, sia i progetti di riassetto viabilistico della rete stradale, con ampliamento delle zone a velocità limitata (30 kmh) e di quelle interdette ai camion e ai mezzi pesanti (oltre 35 quintali).Verrà favorita la mobilità sostenibile con l’attuazione definitiva del Piedibus e la realizzazione, nei giorni festivi, di un’area ‘a veicoli zero’ nelle le strade comunali e interpoderali di collegamento tra Carpiano e Melegnano. Allo studio anche forme di gestione associata con i comuni limitrofi in materia di protezione civile, coordinamento dei primi soccorsi e polizia municipale. Gruppi Consiliari Il coraggio di scegliere sempre il bene comune Cari concittadini, nel corso di questo mandato e ancor più durante l’ultimo anno, l’Amministrazione ha dovuto fronteggiare numerose difficoltà. Il quadro complessivo nel quale si è trovata ad operare è alquanto complesso e non offre certo facili soluzioni. Da parte del potere centrale vi sono state decisioni a dir poco avventurose che hanno di fatto svuotato le autonomie comunali e paradossalmente penalizzato i comuni virtuosi come Carpiano, un comune non certo “ricco”, ma attento alla gestione della cosa pubblica. Si è creato un quadro di incertezza tale da mettere a rischio i servizi erogati dall’Amministrazione. Sarebbe stato facile tagliarli e aumentare imposte e tariffe. Invece, lo diciamo con orgoglio, ciò non è successo. Anzi, si è cercato di mantenere le famiglie al riparo da aumenti significativi, incrementando nel contempo dei servizi che peraltro, in alcuni casi, avrebbero dovuto essere a carico dello Stato. Il gruppo di ‘Carpiano per Te’ è rimasto unito di fronte alle difficoltà e ha sostenuto le decisioni prese dall’Amministrazione, anche di fronte a scelte magari impo- polari ma, come sempre, improntate a principi di equità. ‘Carpiano per te’ esprime nuovamente la propria fiducia alla Giunta che ha sempre operato nell’interesse della collettività, anche qualora questo abbia significato il malcontento di pochi singoli. Siamo entrati nell’ultimo anno di mandato. E siamo certi che i nostri amministratori continueranno a operare con lo stesso entusiasmo e la stessa competenza dimostrati finora. Il Cittadino e i bilanci delle Pubbliche Amministrazioni... Generalmente anche per gli “addetti ai lavori” è sempre difficile esprimere un parere appropriato, perchè tecnicamente il bilancio di per sé è, come diceva un vecchio contabile, “ come l’elastico che sorregge un indumento molto intimo, si può tirare da tutte le parti”, ma ciò che fa testo è l’effettiva capacità di spesa che permette di fare fronte agli impegni che si assumono. Molto ci sarebbe da dire sulle scelte di spesa con finalità “ politiche” effettuate da tante Pubbliche Amministrazioni. Ora siamo arrivati alla fine della corsa, chi ha sperperato per procurarsi magari qualche voto, mette ora in condizione gli Enti virtuosi di sottostare a regole molto severe, ma pare che queste, non vengano rispettate da tutti gli obbligati!! Quali sono le conseguenze? Le stiamo vivendo ogni giorno noi Cittadini sudditi di uno stato sprecone, che ci spreme sulle nostre necessità quotidiane, Luce, Acqua, Gas, Mezzi di trasporto, Scuola, Servizi Sociali quasi inesistenti, Costo della vita, Sanità, ecc.ecc. L’autonomia impositiva, tanto auspicata da tanti Amministratori, ora si rivela un boomerang, perchè i Comuni e gli Enti pub- blici se vogliono sopravvivere, devono ricorrere all’applicazione delle imposte locali. Il dramma è il disinteresse e il disamore dei Cittadini verso coloro che li amministrano, che non comprendendo che l’indifferenza gioca a favore di chi si atteggia a vittima di un sistema, per il quale invece, si è messo in corsa per vincere le elezioni. Ora IMU o SERVICE TAX per il Padre di Famiglia nulla cambia, tanto saranno sempre risorse sottratte alle Famiglie italiane che possono solo sperare di mantenere il posto di lavoro. Le finan- ze di Carpiano sono sicuramente peggiorate negli anni, e, pur facendo pagare molti servizi, le spese andranno ancora ridotte. Cosa ci riserva il futuro? E’ veramente sconfortante notare che quasi a nessuno interessa presenziare alle sedute del Consiglio Comunale. Allora quando ci saranno le prossime elezioni ci sarà qualcuno che aspirando a un posticino, sappia almeno capire, a grandi linee, come funziona una macchina comunale, o avremo sempre “dilettanti allo sbaraglio” che pretendono di governarci? Largo ai giovani, ma auspichiamo, con un minimo di conoscenza della materia. Abolita l’Imu sulla prima casa ma dal 2014 arriva la Service Tax È in vigore il Decreto Legge 102/2013 che rivede la tassazione Imu e introduce misure di sostegno per l’acquisto della prima casa, le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico. Il decreto cancella definitivamente la prima rata dell’Imu per abitazioni principali, terreni agricoli e fabbricati rurali, prefigurando anche l’annullamento del saldo di dicembre. L’esenzione viene estesa agli alloggi degli Istituti autonomi case popolari, a quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari, e, per la seconda rata, ai fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita che risultino sfitti o invenduti entro tre anni dalla fine dei lavori. Tutti gli altri immobili, comprese ville, palazzi e case di pregio (cat. catastali A/1 e A/8), restano assoggettati all’Imu. La quale, tuttavia, l’anno prossimo dovrebbe essere sostituita, insieme alla Tares, dalla Service Tax, una nuova imposta che si comporrà di due parti: la Tari per la gestione dei rifiuti urbani e la Tasi per la copertura dei servizi indivisibili. Nel frattempo, il Governo dovrà distribuire ai Comuni circa 2,4 miliardi di euro per compensarli delle minori entrate dovute alla cancellazione dell’Imu. Ottobre 2013 Carpiano 15