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OTTOBRE 2013 - Carpiano Notizie

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OTTOBRE 2013 - Carpiano Notizie
Carpiano
Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale
N O T I Z I E
Ottobre
2013
In questo numero
pag_2
pag_3
pag_4
pag_5
pag_6/7
Editoriale - Fronteggiare la crisi nell’equità
Bilancio - Servizi in crescita malgrado l’austerity
Bilancio - Invariata l’Addizionale comunale Irpef
Bilancio - Il Comune non taglia la spesa sociale
Bilancio - Ecco la Tares: saldo a fine dicembre
pag_8/9
pag_10/11
pag_12
pag_14
pag_15
Bilancio - Tutte le novità e le incognite dell’Imu
Bilancio - La Giunta investe sulla Scuola
Bilancio - Tariffe stabili con le nuove fasce Isee
Un Parco giochi tra via Veneto e via Europa
La voce dei Gruppi Consiliari
EDITORIALE
del Sindaco
Fronteggiare la crisi
nel segno dell’equità
Cari concittadini,
non possiamo fare a meno di
sottolineare ancora una volta che stiamo attraversando
a livello nazionale, ma anche
europeo, una crisi economica
importante, che progressivamente diventa anche crisi sociale: giovani senza prospettive, anziani con risorse molto
limitate, imprese e attività che
non sopravvivono, famiglie
che devono affrontare e contenere questi disagi. La nostra
Amministrazione non ha l’abitudine di usare parole e slogan
enfatizzanti o iniziative che
fanno clamore, ma cerca di
“andare alla sostanza” e fare
piuttosto che apparire.
Per questo, ad esempio, tra i
provvedimenti meno appariscenti, ma di sostanza, abbiamo scelto di mantenere
l’addizionale Irpef al livello minimo (0,2%), quando la
maggior parte degli altri Comuni non ha esitato ad attingere quote ben più sostanziose dalle buste paga dei propri
cittadini. Sul fronte dei servizi,
basta confrontarsi con i paesi
delle nostre stesse dimensioni
per accorgersi delle concrete
opportunità a disposizione dei
cittadini di Carpiano: abbiamo
scelto con fermezza di mantenerle tutte e con la stessa
qualità, distribuendo in modo
equo sia i fondi disponibili
che il contributo a carico degli utenti. Non sono state decisioni facili, se si tiene conto
del panorama generale in cui
un’Amministrazione Comunale si trova oggi ad operare.
Il coercitivo patto di stabilità, per esempio, istituito per
controllare e limitare le spese
degli enti locali, rende sempre più arduo amministrare
perché, malgrado i Comuni
abbiano i mezzi finanziari
corrispondenti ai lavori da
eseguire, vincola alla garanzia
di incasso in parte corrente
2
Carpiano
la possibilità di spendere per
lavori pubblici, ordinarie manutenzioni, servizi scolastici,
servizi sociali e perfino per gli
interventi più banali.
Altro esempio: le decisioni del
Governo in materia di Imu
(sia sulle prima casa che sugli
edifici adibiti ad attività commerciali) hanno di fatto bloccato o tolto risorse ingenti ai
Comuni.
In questo modo i Sindaci, da
sempre figure istituzionali vicine alla cittadinanza, rischiano di confrontarsi ogni giorno
con le difficoltà personali e
sociali dei cittadini, senza avere però a disposizione gli strumenti per affrontarle e risolverle. Per questo il 2 agosto
assieme ad una cinquantina di
Sindaci ho sottoscritto un documento che contiene una serie di proposte da sottoporre
all’attenzione del Parlamento,
del Governo e della Regione
Lombardia, ciascuno per le
proprie competenze, riguardanti IMU e patto di stabilità. Il nostro obiettivo, infatti,
è mantenere sul territorio
di ogni Comune i proventi
delle imposte locali e liberare risorse per investimenti
sui bilanci degli Enti Locali, escludendone il computo
dal calcolo del patto di stabilità.
La sensibilità dei Sindaci in geOttobre 2013
nere è più direttamente “funzionale” ai bisogni dei cittadini
rispetto a quella del Governo,
il quale impone continue restrizioni economiche che si
ripercuotono inevitabilmente
in modo negativo sui servizi
e sul potere d’acquisto della
popolazione, senza un’equa
distribuzione dei sacrifici (non
ultimo, ad esempio, il blocco
degli aumenti salariali fino al
2014 del comparto sanitario,
che non viene applicato però
alla dirigenza amministrativa).
La nostra Amministrazione
ha anche adempiuto alle normative statali, che richiedono
di associarsi con altri Comuni
nello svolgimento di diverse
funzioni. Mediante l’estensione del part-time (Ufficio Tecnico, Polizia Locale, Catasto,
Protezione Civile), abbiamo
diminuito le spese mantenendo lo stesso livello di efficienza operativa e creando i presupposti per la sottoscrizione
di accordi e convenzioni con
gli altri Comuni. E’ nostro
impegno comunque monitorare e verificare tali forme
associative, con senso critico
e consapevole responsabilità,
per evitare spreco di risorse o
abbassamento della qualità dei
servizi per i cittadini. Il mio
migliore augurio di buona ripresa a tutti.
Il Sindaco
Francesco Ronchi
I Comuni vivono oggi un momento di grandissimo disagio.
Costretti come sono a compilare i bilanci di previsione
senza alcuna certezza sulle entrate effettivamente disponibili. A partire da quelle delle ‘cosiddette’ imposte minicipali. Per queste ragioni, i Sindaci chiedono un tavolo unico
tra Comuni e Governo, che affronti in modo organico e
complessivo la questione degli enti locali, con un decreto
di norme urgenti. Gli amministratori comunali vogliono
concorrere alle scelte che li riguardano, altrimenti si vedranno costretti a esprimere il loro dissenso in modo più
conflittuale.
Carpiano
N
Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale
O
T
I
Z
I
E
Ottobre
2013
Direttore Responsabile: Sindaco Francesco Ronchi
Articoli di: Daniele Calvi
Foto: archivio
Comitato di redazione: Paolo Branca
Progetto grafico e impaginazione: Fedogroup Srl
Via Torino, 25 Cernusco sul Naviglio (Mi) - Tel. 0225546201
Stampa: Grafiche Lama
REGISTRAZIONE N.287 DEL 20/12/97
Speciale
Bilancio
Servizi comunali in crescita
malgrado l’austerity
Conti in ordine senza imporre sacrifici alle famiglie
A Carpiano, l’insidioso percorso minato del Bilancio di
Previsione si è concluso prima
della pausa estiva. In largo anticipo, dunque, sulla scadenza
di legge, inizialmente rinviata
dal Governo Letta a fine settembre e poi ulteriormente
differita al 30 novembre (D.L
n.102/2013), per consentire ai
Comuni di rivedere i loro conti.
Messi in pericolo dai complessi meccanismi applicativi
della Tares, la nuova imposta
sui rifiuti e i servizi che sostituisce la Tarsu, appesantendola
di una quota riservata allo Stato. E dall’incognita dell’Imu
sull’abitazione principale. Prima soltanto sospesa, ma ora
abolita in via definitiva. Due
grattacapi piovuti dall’alto. A
riprova del modo distorto con
cui, negli ultimi anni, Governo, Regione e Provincia hanno
applicato il principio della sussidiarietà, scaricando molte
delle loro responsabilità sui
Comuni. I quali, oltre a quelli
già esercitati in passato, si sono
visti attribuire nuovi compiti.
Sempre più impegnativi. In
base al presupposto (o, meglio,
al pretesto) che tutte le funzioni sociali e amministrative primarie dovrebbero competere
Nessun aumento
sull’aliquota
dell’Addizionale Irpef
Le politiche di austerità, prive dei dovuti contrappesi, cioè
di provvedimenti finalizzati alla crescita economica, si sono
rivelate fallimentari. Tanto da mettere a rischio la sopravvivenza stessa degli enti locali. Molti dei quali, pressati dalla
costante e indiscriminata riduzione dei trasferimenti
statali e regionali, si sono visti costretti sia a tagliare i
servizi che a innalzare i tributi e l’addizionale Irpef. L’Amministrazione di Carpiano, invece, ha cercato di tenere i
cittadini al riparo da gravosi incrementi tariffari, facendosi
carico nel contempo anche di servizi scolastici ed educativi che dovrebbero essere garantiti dallo Stato. Come la
quinta e la sesta sezione della Scuola per l’Infanzia,
finanziate rispettivamente al 50% e al 100% da risorse del
Comune. Con il bilancio 2013, nonostante le oggettive
difficoltà, la Giunta Ronchi ha inteso quindi rispettare in
modo chiaro e trasparente l’impegno assunto con gli
elettori. E perseguire con coerenza i propri obiettivi strategici. Come? Mantenendo l’addizionale comunale Irpef
all’aliquota minima dello 0,2%; confermando la quota di
finanziamento comunale per i servizi a domanda individuale; adeguando le fasce ISEE a quelle della Regione
Lombardia; rimodulando i coefficienti della Tares per
non danneggiare le famiglie e alcune tipologie di imprese;
e, infine, prima ancora di conoscere il destino dell’imposta sull’abitazione principale, aumentando le aliquote Imu
solo su seconde case e immobili non abitativi.
all’autorità più vicina al cittadino. Senza peraltro ricevere le
risorse necessarie a gestirle
in modo efficace. Anzi, subendo tagli crescenti ai loro
bilanci. Anche l’Amministrazione comunale di Carpiano,
quindi, si è dovuta misurare
con un contesto economico,
politico e culturale molto difficile. Eppure, al contrario di
altre, è riuscita a conseguire
l’obiettivo del pareggio finanziario evitando, al tempo
stesso, di infierire sui redditi
delle famiglie, già fortemente
penalizzati dalla più lunga crisi del dopoguerra. Infatti, pur
avendo a disposizione meno
risorse rispetto al 2012, ha
mantenuto in funzione l’intera rete dei servizi territoriali
attivati negli anni precedenti. Accentuando addirittura il
proprio impegno nel settore
della Scuola e sostenendo,
attraverso un sistema tariffario equo e razionale, sia i
nuclei familiari in condizioni
di disagio, sia le persone più
deboli, come minori, anziani
e disabili.
L’instabilità permanente
che nuoce ai Comuni
e ai cittadini
Il Bilancio di Previsione non è un arido documento contabile né una generica dichiarazione d’intenti, ma lo strumento di pianificazione più importante del Comune. La
sua stesura, infatti, impone ogni anno agli amministratori locali una seria e rigorosa revisione del proprio operato. Costringendoli a commisurare progetti, obiettivi e risultati ai
bisogni dei cittadini, sotto il profilo dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità. Una procedura complessa.
Che richiederebbe leggi chiare, regole durature, tempi
certi e risorse stabili. Da anni, invece, decisioni a dir poco
avventurose hanno svuotato i Comuni di ogni autonomia,
penalizzando per di più quelli virtuosi. I quali vivono una
situazione insostenibile di precarietà e incertezza. Dovuta al ritardo e alle continue modifiche legislative con
cui Governo e Parlamento regolamentano di volta in volta
i meccanismi della finanza comunale. Impedendo di fatto
agli enti locali di rispettare i loro programmi e di rispondere in modo adeguato e tempestivo alle esigenze della
collettività. La trasformazione dell’IMU da imposta municipale a imposta statale riscossa dai Comuni e l’obbligo di
devolvere allo Stato 30 centesimi di euro al metro quadro
in aggiunta agli esborsi della nuova Tares sono soltanto gli
ultimi effetti di questa logica. Miope e autolesionista. Perché nel frattempo la pressione fiscale ha raggiunto un
livello intollerabile, senza produrre alcun beneficio allo sviluppo dei servizi o al risanamento del debito pubblico. Che,
anzi, continua a crescere vertiginosamente, mentre lavoro,
consumi e produzione sono scesi ai livelli di trent’anni fa,
toccando ormai il loro minimo storico.
Ottobre 2013
Carpiano
3
Speciale
Bilancio
Una gestione seria e responsabile
del denaro pubblico
Dal 2008 ridotti di trecentomila euro i costi del personale
Dalla Relazione Previsionale
e Programmatica 2013-2015
emerge l’immagine di un’Amministrazione comunale seria
e responsabile. Che valorizza
la partecipazione democratica, pianifica con cura i propri
obiettivi e agisce in modo trasparente, coinvolgendo i cittadini e utilizzando le risorse disponibili nell’esclusivo interesse
della collettività. Questa, in sintesi, la tesi di fondo sostenuta
con forza dal Sindaco Ronchi e
dai suoi Assessori. I quali, conti
alla mano, nel corso del dibattito sul Bilancio in Consiglio
Comunale, hanno rivendicato,
prima di tutto, la gestione rigorosa del denaro pubblico.
Testimoniata, ad esempio, dal
confronto tra la costante diminuzione della spesa corrente e la crescita della popolazione, passata nell’ultimo
quinquennio da 3337 a 4051
abitanti. Nel 2008, ad esempio,
i costi del personale ammontavano a 1.078.000 euro. Oggi,
pur erogando molti servizi in
ENTRATA TITOLO I Entrate Tributarie
TITOLO II Contributi da Enti
TITOLO III Entrate Extratributarie
TITOLO IV Trasferimenti da Enti e Privati
TITOLO V Accensione prestiti
TITOLO VI Entrate da Servizi conto terzi
TOTALE
Avanzo di amministrazione
TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE
2.786.919,60
105.908,82
899.157,24
241.250,12
1.660.847,53
609.500,00
6.303.583,31
201.500,00
6.505.083,31
più rispetto a cinque anni fa,
il Comune spende per la stessa voce circa 770.000 euro.
Con un risparmio del 25% sul
dato precedente. Il secondo caposaldo strategico dell’attuale
Amministrazione è l’equità fiscale. Dal 2007 l’addizionale
Irpef resta ferma sull’aliquota
minima dello 0,2%, mentre
in tutti gli altri Comuni ormai
oscilla tra lo 0,6 e lo 0,8%. Di
fatto, una famiglia di reddito
medio (40.000 euro) che risiede
a Carpiano paga circa 80 euro
all’anno contro i 360 euro che
pagherebbe altrove. Un elemento non certo trascurabile,
in un Paese come l’Italia dove le
addizionali gravano soprattutto
sui redditi di lavoratori dipendenti e pensionati. Dal punto
di vista contabile, al Bilancio
2013 è stato applicato un avanzo d’amministrazione pari a
201.500 euro (€ 15.000 vincolati e € 186.500 non vincolati)
derivato dall’esercizio 2012.
Servirà a finanziare le spese di
investimento.
SPESA
TITOLO I Spese Correnti
TITOLO II Spese in Conto Capitale
TITOLO III Spese per rimborso prestiti
TITOLO IV Spese Servizi per conto terzi
TOTALE
Disavanzo di amministrazione
TOTALE COMPLESSIVO SPESE
3.906.731,85
267.750,12
1.721.101,34
609.500,00
6.505.083,31
6.505.083,31
Qualche ulteriore
chiarimento sulle entrate
E alcuni det(tagli)
che riguardano le spese
Il gettito per il 2013 dei trasferimenti erariali, previsto
sulla base della comunicazione del Ministero dell’Interno
è di € 105.908,82 di cui € 11.329,49 dallo Stato, € 1.500
dalla Regione, € 2.052 dalla Provincia, € 32.500 da Aziende speciali, € 50.947,33 da altri Comuni e € 7.580 da altri
Enti pubblici. Quello dell’Imposta comunale sulla pubblicità, praticamente invariato rispetto al 2012, ammonta
a 41.000 euro, mentre la Tosap, la Tassa sull’occupazione
di spazi e aree pubbliche, garantisce, come l’anno scorso,
un’entrata di 9.000 euro. I proventi delle multe e delle
contravvenzioni somministrate dalla Polizia Locale, che
dovrebbero attestarsi sui 110.000 euro, sono destinati per
il 50% alle finalità indicate dal codice della strada. La Giunta,
infatti, ha già stanziato 10.000 euro per le spese di personale connesse all’attività di controllo e accertamento delle
violazioni in materia di circolazione stradale.
L’incidenza percentuale delle spese di personale sul totale delle spese correnti si attesta al 20%, scendendo di oltre
10.200 euro rispetto all’anno scorso. Ridotta di 16.467,87
euro anche la spesa per ‘Acquisto beni e prestazione di
servizi’, con risparmi sul 2009 superiori a quelli richiesti
dalla legge: del 90% per ‘Studi e consulenze’ (da € 15.496
a € 1.600) e per ‘Relazioni pubbliche, convegni e rappresentanza’ (da € 8.407,80 a € 600); del 50% sulla ‘Formazione’ (da € 8.314,50 a € 4.157,25); del 40% su ‘Acquisto e manutenzione autovetture’ (da € 59.915,14 a €
34.045, a fronte di un limite consentito pari a € 47.932,11).
Mancando progetti di importo superiore ai 100.000 euro
e aree e/o immobili da vendere o alienare, non sono stati
adottati né il piano triennale dei lavori pubblici né il piano di
valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale.
Carpiano ricorre per la prima volta
all’anticipazione di tesoreria
A causa dei ritardi registrati nei trasferimenti statali, il Comune di Carpiano si è avvalso per la prima volta dell’anticipazione
di cassa. Inizialmente per tre dodicesimi delle entrate accertate
nel 2011. Poi per altri due dodicesimi. Nel frattempo, il gover4
Carpiano
Ottobre 2013
no Letta ha disposto il rimborso ai Comuni degli interessi per
le maggiori anticipazioni di tesoreria dovute al mancato incasso
dell’Imu sulla prima casa. La somma riservata a Carpiano ammonta a 144.567,44 euro.
Speciale
Bilancio
Il Comune non taglia
la spesa sociale
Adottate le fasce Isee della Regione Lombardia
Per i servizi a domanda individuale il Comune sostiene
una spesa annuale complessiva di 892.000 euro a fronte
di un’entrata che ammonta
a 436.000 euro. La percentuale di copertura da parte
dei cittadini utenti raggiunge
quindi il 48,98%. Nel bilancio del 2013 figurano servizi
di nuova istituzione, come la
Sesta Sezione della Scuola per l’Infanzia, e servizi
già attivati lo scorso anno,
ma che, per ragioni di tecnica contabile, non figuravano
ancora a carico dell’esercizio
precedente. Come il Tempo
Pieno nella Quinta Sezione
della Scuola per l’Infanzia e
la Sezione Primavera, che
costa 81.000 euro rispetto a
un contributo delle famiglie
di circa 45.000 euro (pari al
55%). Quanto alla refezione
scolastica, dove si è registrato un aumento degli utenti,
il Comune spende 332.000
euro con un rimborso in buoni mensa di 240.000 euro. I
costi del Pre-Scuola, invece,
risultano in gran parte coperti
dalle famiglie che ne usufruiscono (14.200 su 15.000 euro).
Lo stesso vale per il Post-Accoglienza (12.000 su 13.000
euro), in funzione dallo scorso
anno nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria. Il
Trasporto scolastico, fornito
gratuitamente dal Comune,
costa 131.000 euro, mentre,
per la prima volta, una parte
della spesa per l’accompagnamento assistito degli
alunni della Scuola Secondaria di I° grado (9.800 euro su
un totale di 10.667) viene sostenuta dalle famiglie. Il costo
annuale della Palestra e del
Campo Sportivo ammonta a
66.000 euro (15.000 per l’illuminazione, 18.000 per il rimborso spese a favore dell’Asd
Carpianese, 4.000 per i consumi idrici). In compenso, da
tariffe d’uso e convenzioni
(con U.S. Acli e altri soggetti)
entrano nelle casse comunali
37.000 euro. Quest’anno sono
state rimodulate anche le fasce Isee, già oggetto di revisione nel 2012, perchè ormai
fornivano dati inattendibili.
In base al vecchio sistema di
rilevazione, infatti, circa il 1820% delle famiglie italiane non
perpepisce alcun reddito e il
30% dichiara meno di 5.000
euro l’anno. In attesa di una
riforma generale, il Comune
ha adottato le aliquote Isee
utilizzate dalla Regione Lombardia per finanziare dotescuola e bonus energia: 1^
fascia 0-7.500 euro; 2^fascia
7501 – 10000 euro; 3^fascia
10.001 – 15.500 euro; 4^fascia
oltre 15.501 euro.
Gli effetti perversi del Patto di Stabilità
Oltre che con l’incerto destino dell’Imu sulla prima
casa e le novità della Tares, la stesura del Bilancio 2013
ha dovuto “fare i conti” anche con l’estensione del patto di stabilità ai comuni tra i 1.000 e i 5.000 abitanti.
Un Patto molto oneroso, che impone l’obbligo di non
spendere nel triennio la cifra corrispondente al saldo
obiettivo che, per Carpiano, ammonta a 474.000 euro.
Si tratta di un limite “invalicabile”. Perché le sanzioni, in
caso di sforamento, limiterebbero fortemente l’operatività e l’autonomia finanziaria del Comune. Tra queste,
l’annullamento dei trasferimenti statali. E l’elevazione
immediata del tasso di copertura di tutte le singole
tariffe al 42,60%. Senza più sconti o gratuità di sorta.
Con ricadute catastrofiche sui cittadini meno abbienti.
Ottobre 2013
Carpiano
5
Speciale
Bilancio - Tares
Arriva la nuova tassa
sui rifiuti e sui servizi
Trenta centesimi al metro quadro vanno allo Stato
Per i contribuenti italiani,
che non l’hanno certamente accolta come una strenna
natalizia, è la Tares. Ma per
la legge istitutiva, varata il 22
dicembre 2011, è il Tributo
Comunale sui Rifiuti e sui
Servizi, destinato a sostituire da quest’anno sia la Tarsu
(Tassa sui rifiuti solidi urbani) che la Tia (Tariffa d’igiene ambientale). Un’ennesima
novità che ha comportato
per i Comuni l’obbligo di
adottare, entro il termine di
approvazione del Bilancio,
un Regolamento di appli-
cazione del nuovo tributo e
un apposito Piano Finanziario. Nel quale vanno riportati in dettaglio i costi
complessivi del servizio di
gestione dei rifiuti, distinguendo la quota fissa (costi d’investimento) da quella
variabile (costi d’esercizio)
e definendone i criteri di ripartizione tra utenze domestiche e utenze non domestiche. Ma non è tutto.
La Tares, infatti, oltre alla copertura integrale delle spese
sostenute dall’ente locale per
la gestione dei rifiuti urbani
e dei rifiuti avviati allo smaltimento (svolto in regime di
privativa pubblica), prevede,
a carico di ogni utente, anche una maggiorazione di
0,30 euro/mq. per i costi
dei servizi indivisibili forniti dai Comuni. I quali, tuttavia, non ne incasseranno
neppure un centesimo.
Perché l’introito andrà interamente allo Stato. Il Consiglio Comunale di Carpiano si è occupato una prima
volta della Tares il 9 maggio,
approvando a maggioranza,
con l’astensione dei consi-
glieri Colleoni, Bruni, Finelli e Abbatinali, il numero di
rate e le scadenze del nuovo
tributo (C.C. n.9/2013). E
una seconda volta il 22 luglio, deliberando all’unanimità (11 voti favorevoli) il
“Regolamento per la disciplina del Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi”
(C.C. n.13), e a maggioranza,
con l’astensione dei consiglieri Colleoni, Bruni e Finelli (Abbatinali era assente),
il “Piano Finanziario” (C.C.
n. 14) e le “Tariffe Tares per
l’anno 2013” (C.C n.15).
Due rate di acconto
e saldo a dicembre
Le agevolazioni previste
dal Regolamento
Oltre ai costi relativi alla gestione dei rifiuti, la Tares copre quelli dei cosiddetti servizi indivisibili (polizia locale,
anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzione del verde e
delle strade) fino ad ora a carico del Comune. Deve essere
pagata da chi possegga, occupi o abiti immobili in relazione
alla media ordinaria dei rifiuti prodotti per unità di
superficie nonché agli usi e alla tipologia delle attività
svolte. In realtà, le tariffe, determinate dall’apposito regolamento comunale, al pari del riparto dei costi tra utenze domestiche e utenze non domestiche, non tengono necessariamente conto dell’effettiva mole di rifiuti generati da ogni
singolo utente, ma fanno riferimento a criteri presuntivi.
Perché la Tares non è un’entrata che funziona da corrispettivo ma mantiene, al pari della Tarsu, una natura tributaria. Per gli immobili accatastati le tariffe sono calcolate
sull’80% della superficie calpestabile. A fronte di un costo complessivo della gestione dei rifiuti che, secondo il
Piano Finanziario del servizio ammonta a € 629.674,14,
di cui € 357.178,12 (56,72%) di parte fissa (costi d’investimento) e € 272.496,02 (43,28%) di parte variabile (costi d’esercizio), il Comune ha previsto tra le entrate tributarie la somma di € 775.197. Suddivisa come segue: €
524.712 come Tarsu in acconto (prime due rate di giugno
e settembre), € 105.000 come Tares (terza rata a saldo
di dicembre), € 31.485 come Addizionale provinciale ed €
113.000 quale Maggiorazione di € 0,30 a metro quadro per
servizi indivisibili (entrambe da riscuotere a dicembre con
la terza rata di saldo). Sul Bilancio di Previsione, tuttavia,
queste due ultime quote trovano contropartita contabile
nelle uscite del Comune, essendo destinate rispettivamente alla Provincia e allo Stato.
La discussione del Consiglio Comunale sulla Tares si è articolata in tre punti e ha visto, al contrario di altri argomenti,
una sostanziale convergenza di opinioni tra maggioranza e
opposizione, entrambe molto critiche riguardo ai meccanismi della nuova imposta. Convergenza sfociata nell’approvazione all’unanimità (11 voti favorevoli) del Regolamento.
Che stabilisce in 18 articoli le modalità di applicazione
della Tares (artt.1-4) e le agevolazioni tariffarie previste
dal Comune per alcune categorie di immobili e di contribuenti (art. 5). Come le abitazioni sfitte di anziani ricoverati nelle case di riposo (50%) o di cittadini iscritti all’Aire
residenti all’estero per più di sei mesi l’anno (30%), i locali
adibiti a Oratori (40%), le utenze domestiche dotate di apparecchiature per il compostaggio a domicilio dei rifiuti organici (10%) e le utenze non domestiche che dimostrino di
aver avviato al recupero rifiuti speciali assimilati agli urbani
(art.6). La Tares si applica anche ai soggetti che occupano
o detengono temporaneamente locali e aree pubbliche o di uso pubblico (artt.10-11). I quali versano una
tariffa giornaliera commisurata alla superficie e alla durata
dell’occupazione. Confermate (art.13) le scadenze di
pagamento già deliberate dal Consiglio. Prima rata di acconto: 30 giugno (40% del totale Tarsu 2012); seconda
rata di acconto: 30 settembre (di importo identico alla
precedente); terza rata di saldo: 31 dicembre (tariffa Tares
detratta dei due acconti già pagati e contestuale versamento sia dell’Addizionale provinciale sia della Maggiorazione
di 30 euro al mq. riservata allo Stato). Ora toccherà all’Ufficio Tributi, in base al principio di “chiarezza e trasparenza
delle disposizioni tributarie”, far conoscere i dettagli della
Tares a tutti i cittadini.
6
Carpiano
Ottobre 2013
Speciale Bilancio -
Tares
Sempre più difficile calcolare
quanto si dovrà pagare
La complicata distinzione tra costi fissi e costi variabili
Finora il calcolo della Tassa
sui rifiuti, quanto meno per le
famiglie, era abbastanza semplice. Perché la Tarsu si basava
solo sui metri quadri dell’abitazione di residenza. Inoltre,
gli abitanti di Carpiano pagavano la tariffa più bassa della
zona (0,90 euro al mq.). Oggi,
invece, con la Tares, introdotta dallo Stato senza consultare
gli Enti locali, la situazione si è
notevolmente complicata. Perché ad essere penalizzati sono
paradossalmente i Comuni più
virtuosi. Che, avendo come
unico margine di manovra
la modulazione dei coeffi-
cienti stabiliti dalla legge per
ogni categoria di contribuente,
possono solo agire all’interno
di parametri minimi e massimi, cercando di scongiurare
eccessivi squilibri rispetto al
sistema di tariffazione precedente o stridenti e immotivate disparità di trattamento. La
Tares, infatti, separa le utenze
domestiche dalle utenze non
domestiche, operando anche
una distinzione tra costi fissi
e costi variabili. Per le utenze domestiche, ossia per le
famiglie, la copertura dei costi
fissi viene calcolata in base al
numero dei componenti,
mentre quella dei costi variabili
dipende dal rapporto tra la superficie netta, in metri quadri,
dell’abitazione e la quantità di
persone che vi risiedono. Le
utenze non domestiche, invece, sono state suddivise in 21
categorie, definite sulla base
della potenziale (e presunta)
produzione di rifiuti. Con indicatori diversi per i Comuni al
di sotto o al di sopra dei 5.000
abitanti, generalmente più alti
nelle Regioni del Nord rispetto
a quelle del Centro e del Sud.
Il Comune di Carpiano, per
quanto riguarda le famiglie,
ha applicato le tariffe minime
previste dallo Stato, mentre
per le utenze non domestiche
ha cercato di favorire, applicando la soglia minima di categoria, quelle che rischiavano di
pagare, con la nuova imposta
il 400 e talvolta il 500% in più
rispetto a quanto versavano
con la Tarsu. I mancati o minori introiti derivati da queste
‘agevolazioni’ sono stati, in
genere, compensati dall’applicazione di livelli di coefficiente
più elevati (talvolta massimi)
a quelle categorie che, invece,
con i nuovi parametri, avrebbero pagato la metà o un terzo
della quota antecedente.
Utenze non domestiche:
conto salato per ortofrutta, pescherie e ristoranti
La Tares costerà ai contribuenti più della Tarsu, in misura
contenuta per le famiglie ma più marcata per le aziende. E
con oneri maggiori per alcune categorie rispetto ad altre.
Gli esercizi più colpiti sono quelli ortofrutticoli, le pescherie, i negozi di fiori e piante che pagheranno quasi 32 euro
al mq., seguiti da ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie (circa
18,5 euro) e da bar, caffè, pasticcerie (oltre 13,7 euro). Meno
tartassate tutte le altre categorie, che oscillano dai quasi 7,9
euro di alimentari, supermercati, panifici, latterie e salumerie all’euro e 57 centesimi di musei, scuole, biblioteche, as-
sociazioni e luoghi di culto. Discoteche, night club, edicole,
farmacie, taccherie, invece, verseranno circa 5 euro al mq., gli
alberghi con ristorante 4,57 euro, mentre la quota a carico
di carrozzerie, autofficine, elettrauto, botteghe artigianali (falegnami, fabbri, idraulici, elettricisti, parrucchieri), uffici, agenzie, studi professionali, negozi di abbigliamento, cartolerie,
librerie, ferramenta si attesta tra i 3,95 e i 3,85 euro. Per le
fabbriche della zona industriale con capannoni di produzione
la tariffa ammonta a 3,47 euro contro i 2,15 euro applicati a
banche e istituti di credito.
Utenze domestiche:
coefficienti minimi per le famiglie di Carpiano
Un lavoro certosino di riequilibrio quello compiuto sulle tariffe della Tares
dall’Amministrazione con
l’ausilio dei funzionari di
settore.
Finalizzato ad attenuare le
più evidenti e macroscopi-
che iniquità prodotte dalla
mera applicazione dei coefficienti statali.
E riconosciuto anche dai
consiglieri di minoranza che,
pur condividendo l’impianto
complessivo della delibera e,
in particolare, la scelta di ap-
plicare i livelli minimi alle
famiglie (vedi tabella), si
sono astenuti sulla proposta della Giunta Ronchi, in
attesa di verificare gli effetti
concreti della nuova tassa.
Nei confronti della quale
restano ancora
molte perplessità. La vera ‘perla’, a dir poco
stupefacente, di
questo tributo
restano, infatti,
i 30 centesimi al
metro quadro.
imposti senza
Ottobre 2013
distinzioni a tutte le utenze,
domestiche e non, che lo
Stato incasserà direttamente
a copertura - qui sta il paradosso - dei servizi indivisibili forniti dai Comuni. In
questo modo i cittadini e le
imprese pagano due volte.
Perché a dicembre verseranno allo Stato quello che
avrebbero dovuto semmai
versare ai Comuni, rischiando poi di pagare a tariffa più
alta gli altri servizi comunali.
Per la necessità dei Comuni
di recuperare ciò che sottrae
loro lo Stato.
Carpiano
7
Speciale
Bilancio - Imu
Si riaccende la polemica
sulle aliquote
per la prima casa
Nella lunga maratona di tre
ore che ha caratterizzato la
seduta consiliare del 22 luglio
dedicata all’approvazione dei
vari documenti allegati al Bilancio 2013, quella sull’Imu
rischiava di trasformarsi in una
discussione accademica o,
addirittura, “surreale”. Non
tanto perché, sebbene con toni
più pacati, ha riproposto la
stessa contrapposizione sorta lo scorso anno tra la Giunta
Ronchi, sostenuta dal gruppo
di maggioranza ‘Carpiano per
te’, e la minoranza rappresentata, in assenza di ‘Forza Paese’, dai consiglieri di ‘Insieme
per Carpiano’, quanto per l’argomento specifico del contendere. Che riguardava, ancora
una volta, l’aliquota da applicare alla prima casa. Con una
differenza sostanziale, però,
rispetto al 2012. Perché da oltre due mesi, cioè dalla nascita
delle “Larghe Intese”, tutte le
forze politiche presenti in Par-
lamento, comprese quelle di
opposizione, si erano pronunciate a favore di una pronta e
radicale revisione dell’imposta. Dividendosi semplicemente tra chi ne sosteneva
l’abolizione definitiva e chi
ne prospettava la restrizione
alle case con valori catastali
medio-alti o ai soli immobili
di lusso. Di qui la decisione
assunta in maggio dal Governo Letta (D.L. n. 54/2013) di
sospendere fino a settembre
il pagamento della prima rata
sull’abitazione principale,
i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Pagamento che,
nel frattempo, è stato definitivamente cancellato (D.L.
n.102/31 agosto 2013), in attesa del decreto di soppressione
della seconda rata (che scade a
dicembre). E, soprattutto, del
provvedimento sui rimborsi
che lo Stato dovrà versare ai
Comuni per i mancati introiti,
ancora in alto mare.
Aumento inevitabile per tutti gli altri immobili
Se nel 2012 la Giunta Ronchi ha potuto diminuire dello 0,10%
l’aliquota ordinaria (0,76%) sulle seconde case concesse in
locazione, portandola a 0,66%, e aumentarla solo dello 0,10%
per tutti gli altri immobili, fissandola a 0,86%, senza compromettere la tenuta dei conti, quest’anno la stessa operazione si
è rivelata impossibile. Anche perché lo Stato incasserà tutto il gettito dell’aliquota ordinaria sui fabbricati di tipo
produttivo (0,76%), appropriandosi di quella metà (0,38%)
Fattispecie
Seconde case concesse in locazione
Altri immobil
Fabbricati rurali ad uso strumentale
Abitazione principale
Detrazioni prima casa, Aler e cooperative
che spettava al Comune. Quindi, per raggiungere l’equiibrio
finanziario, o meglio, per disporre delle entrate necessarie a
garantire il funzionamento dei servizi destinati ai propri
cittadini, l’Amministrazione non ha dovuto solo mantenere
inalterato gettito ‘virtuale’ della prima casa, ma è stata costretta a modificare l’aliquota ordinaria, alzandola a 0,96%
per le seconde case date in affitto e a 1,06% per il resto
degli immobili, come hanno fatto tutti gli altri comuni.
Variazione rispetto aliquota ordinaria
+ 0,2% (da 0,76% a 0,96%)
+ 0,3% (da 0,76% a 1,06%)
Nessuna variazione
Nessuna variazione
Nessuna variazione Aliquota attuale
0,96%
1,06%
0,20% (abolita con D.L. 102/2013)
0,40% (abolita con D.L. 102/2013)
€ 200 + € 50 x ogni figlio residente fino a 4 figli
A Carpiano metà dei proprietari era già im(m)une
Che il dittattito sull’Imu in Consiglio potesse rivelarsi ‘un
inutile esercizio di retorica’, era ben chiaro anche al capogruppo di ‘Insieme per Carpiano’ Colleoni. Il quale, per
sottolineare la coerenza tra il voto contrario sulle aliquote e
quello favorevole sul Regolamento di applicazione dell’Imposta espresso dalla sua lista, ha affermato testualmente: “Forse
rischiamo di discutere del nulla, in quanto l’Imu sull’abitazione
principale probabilmente verrà abolita. Tuttavia, proprio per
le forti difficoltà economiche in cui versano le famiglie italiane e per la limitata consistenza degli introiti che l’imposta
sulla prima casa genera nelle casse comunali, ne riproponiamo l’abbassamento allo 0,20% ritenendo questa scelta del
tutto compatibile con le possibilità dell’Amministrazione”.
Una proposta giudicata irricevibile dalla Giunta Ronchi,
sia dal punto di vista contabile che sul piano dell’equità fiscale. Perché, come ha sostenuto nella sua relazione introduttiva il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Tosi, nel 2012 il
Comune di Carpiano aveva applicato all’abitazione principale
l’aliquota-base dello 0,40%, senza introdurre (al contrario
8
Carpiano
Ottobre 2013
di quasi tutti gli altri comuni) gli aumenti consentiti dalla legge. Accompagnandola peraltro con una serie di esenzioni
e detrazioni che hanno consentito alla metà delle famiglie residenti di non versare nulla e all’altra metà di pagare cifre generalmente inferiori a quelle ‘sborsate’ con l’Ici.
Quest’anno, in attesa delle decisioni definitive del Governo,
l’Amministrazione ha provveduto a iscrivere in bilancio, come
prevede la legge, la stessa entrata del 2012 (circa 104.000
euro). L’unica, peraltro, rimasta interamente nelle casse comunali dato che quella prodotta dagli altri immobili era andata per il 50% allo Stato. In caso di abolizione definitiva
della tassa sulla prima casa, infatti, l’ammanco procurato ai
conti del Comune dovrebbe essere coperto con i trasferimenti statali promessi dal Governo. Questo, però, è
solo un aspetto del problema. Perchè, in virtù dello stesso
decreto che ha sospeso il pagamento dell’Imu per l’abitazione
principale, mancano all’appello anche 325.000 euro forniti da
terreni e fabbricati agricoli. Che a Carpiano sono molto
estesi e numerosi.
Speciale Bilancio -
Imu
Ma è davvero un affare
abolire l’imposta
sull’abitazione principale?
“Quella dell’Imu” ha sostenuto
il Vicesindaco Tosi in Consiglio
Comunale “è una storia nota.
Quando, nel novembre del
2011, il nostro Paese, schiacciato dal colossale debito pubblico, privo di un’autorevole
guida politica e preso di mira
dalla speculazione finanziaria internazionale, ha rischiato
il default, cioè di fare la fine
della Grecia, l’Imu, istituita
qualche mese prima dal governo Berlusconi, si è trasformata
nelle mani del ‘tecnico’ Monti,
in una fonte di risorse certe
e immediate a beneficio delle
casse statali. Da qui, l’attenzione spasmodica, sapientemente alimentata e orchestra-
ta a livello
mediatico,
sulla prima casa.
Giustificata, peraltro,
anche dal
fatto che
le famiglie
votano. Ma
se le famiglie votano” ha proseguito Tosi “le imprese, di
questi tempi e con questi carichi fiscali, licenziano. Per cui
quello che si risparmia sull’abitazione principale (e che i Comuni devono recuperare facendolo gravare sulle imprese),
rischia di essere pagato a caro
prezzo proprio da chi gioisce
di quello sgravio”.
Poi, rivolgendosi
all’opposizione e
difendendo l’operato della Giunta,
ha concluso: “le
scelte che abbiamo fatto erano
praticamente
obbligate. Non
avevamo vie d’uscita per garantire il pareggio tra spese
ed entrate, avendo già agito
in modo drastico sul fronte
dei risparmi. Senza contare
l’incognita che ancora pesa sui
mancati introiti della prima
casa e degli immobili agricoli.
Perché Governo e Parlamento
non si sono ancora espressi
su come e quando li potremo
recuperare. Anzi, Carpiano rischia di subire l’ennesimo frutto avvelenato di una politica
statale dissennata. In caso di
abolizione definitiva dell’imposta, infatti, i Comuni che hanno applicato l’imposta massima dello 0,8%, tartassando
i propri cittadini, potrebbero
ricevere un rimborso di pari
entità, mentre noi riceveremo
solo i 104.000 euro corrispondenti all’aliquota ordinaria dello 0,4%. Se avessimo adottato
lo 0,2% ne riceveremmo addirittura la metà. A conferma del
principio, tutto italiano, secondo il quale essere virtuosi non
conviene”.
Detrazioni per anziani, disabili e cittadini che vivono all’estero
Anche per l’Imu, l’approvazione all’unanimità del regolamento, che comprende 13 articoli, ha consentito al Comune di
applicare alcune agevolazioni rispetto alle tarife ordinarie,
per specifiche categorie, che sono praticamente le stesse previste dal regolamento Tares. Più in dettaglio, in base
all’art.4, usufruiscono del medesimo regime impositivo
della prima casa (aliquota 0,40%), a condizione che non
siano locate o in uso a terzi, le abitazioni e le relative
pertinenze possedute, a titolo di proprietà o di diritto
reale di godimento, da anziani e disabili ricoverati in
modo permanente presso istituti di cura o sanitari, oppure da cittadini italiani non residenti nel territorio
dello Stato (iscritti all’AIRE). Per effetto, invece, dell’art.7,
sono esenti dall’Imposta Municipale Unica gli immobili ubicati nel Comune di Carpiano posseduti dallo Stato, dalla
Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dalle
Asl e dagli altri Enti del servizio sanitario nazionale,
destinati esclusivamente ai compiti istituzionali. Per gli edifici di interesse storico o artistico e per i fabbricati
dichiarati inagibili o inabitabili (diroccati, pericolanti, fatiscenti) e di fatto non utilizzati, posto che l’inagibilità non
sia superabile con interventi di ordinaria o straordinaria
manutenzione e limitatamente al periodo in cui sussistono
dette condizioni, la base imponibile è ridotta del 50%.
Confermata, infine, l’estensione delle detrazioni (ma
non dell’aliquota) previste per la prima casa (200 euro
più ulteriori 50 euro per ogni figlio di età inferiore a 26
anni residente in famiglia, fino a un massimo di 400 euro
cumulabili) alle unità immobiliari regolarmente assegnate dagli ex IACP e a quelle adibite ad abitazione
principale appartenenti a soci di cooperative edilizie
a proprietà indivisa.
Calano gli introiti del Comune sui fabbricati commerciali e industriali
Il gettito dell’Imu, determinato
sulla base della Legge di Stabilità (L.n. 228/2012) e delle
aliquote deliberate per l’anno
2013 è previsto in € 1.217.000,
con una diminuzione di €
61.000 sul rendiconto 2012.
Quello derivante dalle attività
di controllo, accertamento e
recupero dell’evasione Ici/
Imu (che nel 2011 ha prodotto circa 25.000 euro) dovrebbe,
invece, assicurare entrate per
40.000 euro, come nel 2012.
Altri 580.000 euro provengono dal Fondo di solidarietà
comunale, assegnato dal Ministero dell’Interno in misura
proporzionale ai proventi ottenuti nel 2012 con l’aliquota
base dell’Imu (per Carpiano
€ 551.904,30). L’introito sugli insediamenti produttivi,
per effetto della riserva statale (0,76%), scende nel 2013 a
490.000 euro (pari allo 0,30%)
contro i 730.000 del 2012
(pari allo 0,48%), causando un
ammanco di 240.000 euro.
Ammanco non del tutto compensato dai maggiori incassi
(178.500 euro) realizzati con
l’aumento di tre punti (da 0,66 a
0,96%) dell’aliquota ordinaria
sulle seconde case concesse
in locazione (+ 2500 euro,
dai 18.500 del 2012 ai 21.000
di quest’anno) e di due punti
(da 0,86 a 1,06%) sugli immoOttobre 2013
bili diversi dalla prima casa,
inclusi quelli commerciali o
industriali non produttivi
(+ 176.000 euro, dai 425.000
dell’anno passato ai 601.000 attuali). Quanto all’Addizionale
comunale Irpef, mantenuta
dalla Giunta Ronchi all’aliquota
minima (0,2%), il Bilancio 2013
prevede, in base alle dichiarazioni dei redditi 2010 comunicate dal Ministero delle Finanze, un’entrata di € 118.260.
Carpiano
9
Speciale
Bilancio - Istruzione
Finanziati i progetti
di arricchimento
dell’offerta formativa
Settantacinquemila euro in più per il Diritto allo Studio 2013-2014
Nonostante le difficoltà finanziarie, l’Amministrazione comunale ha scelto come sempre
di investire sulla scuola. Mettendo a punto, con gli Organi
Collegiali dell’Istituto ‘Paolo
Frisi’, un Piano per il Diritto
allo Studio 2013-2014 all’insegna della continuità. Anzi,
ancora più corposo dei precedenti. Perché gli interventi del
Comune nel settore scolastico
sono diventati negli ultimi anni
davvero sostanziosi. Anche
dal punto di vista economico.
Profilandosi ormai come una
vera e propria forma di com-
partecipazione. Finalizzata
ad integrare e, spesso, a sostituire l’apporto sempre più
esiguo di altre istituzioni. Via
libera, dunque, alle proposte
progettuali di arricchimento
dell’offerta formativa elaborate dai docenti. Che, tra
l’altro, presentano costi più
contenuti del 18-20% (da
oltre 20.400 a circa 16.600
euro) rispetto al 2012: Teatro, Laboratorio Informatica,
Diversità e Integrazione, Accoglienza, Diagnosi Precoce Disturbi Specifici di Apprendimento nella Primaria
‘Manzoni’ (9.430,90 euro);
Drammatizzazione musicale,
Potenziamento laboratori e
Danza educativa nella Scuola
per l’Infanzia ‘Arcobaleno’
(7.200 euro). Oltre a refezione (321.000 euro) e trasporto
alunni (115.500 euro), risultano finanziate l’assistenza ai
soggetti diversamente abili
(125.000 euro) e la fornitura gratuita dei libri di testo
per la Scuola Primaria (6.000
euro).
Complessivamente,
il Piano 2013-2014, in controtendenza rispetto a molti
comuni limitrofi, impegna
769.730,90 euro (circa 75.000
in più dello scorso anno), coperti per 337.800 euro dalle
rette a carico delle famiglie
(contro i precedenti 291.000).
Le quali versano in totale
240.000 euro per la mensa
scolastica, 14.200 euro per il
Pre-scuola, 12.000 euro per
il Post-Accoglienza, 45.000
per la Sezione Primavera,
16.800 per gli ‘anticipi’ nella
Sesta Sezione della Scuola
dell’Infanzia e 9.800 euro
per l’accompagnamento assistito degli studenti di scuola
media inferiore.
L’accompagnamento ‘oneroso’ divide e fa discutere
Quest’anno nel Bilancio Comunale, tra i servizi a tariffa, compare anche la voce ‘Accompagnamento trasporto medie’,
fino all’anno scorso inclusa nel trasporto scolastico fornito a
titolo gratuito dal Comune. Una novità dettata da esigenze di
bilancio. Ma che ha suscitato le proteste di alcuni genitori. E
un acceso dibattito in Consiglio comunale. Dove il gruppo di
maggioranza ‘Carpiano per te’ ha sostenuto la proposta della
Giunta, mentre i tre consiglieri di ‘Insieme per Carpiano’, per
rimarcare il loro disaccordo, non hanno partecipato al voto.
Queste, in sintesi, le rispettive motivazioni.
Le critiche del gruppo
Insieme per Carpiano
Gli argomenti della Giunta
e di Carpiano per te
Secondo la minoranza, che ha presentato in Consiglio una raccolta di firme, il contributo richiesto alle famiglie per il trasporto scolastico è inaccettabile dal punto di vista etico, contabile
e legale. Perché esistono dei servizi essenziali che, in base a un
principio costituzionale, devono essere garantiti gratuitamente a tutti. In primo luogo quelli che riguardano il diritto allo
studio e la scuola dell’obbligo. Quando ancora non c’erano
tagli o patti di stabilità, ‘Insieme per Carpiano’ aveva proposto di costruire in paese la Scuola Media. Per scelta politica
quella proposta non fu praticata. E ora i ragazzi di Carpiano
iscritti alla Scuola Secondaria di I° grado sono costretti a trasferirsi ogni giorno a Melegnano. La sentenza n. 23464/2012
della Corte di Cassazione ha imposto a un altro Comune di
risarcire con 140.000 i genitori di un bambino infortunatosi
durante il tragitto sullo scuolabus privo di accompagnatore,
affermando che l’accompagnamento è parte integrante e fondamentale del trasporto scolastico.A Carpiano, quindi, questo
servizio deve rimanere gratuito.Tanto più che il Comune, non
essendo sull’orlo del dissesto finanziario, può trovare i 9.800
euro necessari, cioè ‘briciole’ rispetto a una spesa complessiva
per i servizi comunali di circa 900.000 euro, all’interno degli
stessi capitoli di Bilancio. Perché tra aumenti tariffari e revisione dell’Isee (che riduce da 22.000 a 15.000 euro il reddito
massimo per l’accesso alle agevolazioni) l’impatto sulle famiglie
sarà piuttosto pesante.
Il concetto di gratuità del trasporto scolastico non è riferibile
alla Costituzione ma a un decreto, ormai decaduto, degli anni ‘70
che istituiva a tale scopo specifici contributi regionali ai Comuni.
Contributi che non esistono più e la cui abrogazione ha di fatto
vanificato anche l’obbligo di fornire gratis il servizio agli utenti. La
Regione Lombardia, infatti, ha scelto un’altra soluzione. Quella
dei bonus, cioè del sostegno ai redditi delle famiglie tramite la
‘Dote Scuola’. Anche i genitori di Carpiano possono utilizzare
questo dispositivo, tenendo conto che ormai in tutti i Comuni il
trasporto scolastico è sottoposto a tariffazione, con quote che
vanno dai 300 ai 400 euro l’anno.A Carpiano, il Comune chiede
un contributo limitato al solo accompagnamento (9.800 euro),
continuando a coprire per intero i costi del trasporto (131.000
euro). Quanto alla vecchia proposta di costruire una Scuola
Media, la linea seguita in questi anni dal Ministero della Pubblica
Istruzione è stata semmai quella di accorpare e non certo di
moltiplicare le sedi scolastiche. E’ comprensibile che le famiglie,
costrette in un periodo di difficoltà a pagare 15 euro al mese
(50 centesimi al giorno), protestino. Ma proprio nei momenti
critici, è necessario ripartire i sacrifici in modo equo. E la fascia
delle medie inferiori era l’unica esente finora da contribuzioni.
Il risarcimento imposto dalla Cassazione è dovuto alll’assenza
dell’accompagnatore, obbligatoria per legge nel caso di minori,
ma non al fatto che il servizio non fosse gratuito.
10
Carpiano
Ottobre 2013
Speciale Bilancio -
Istruzione
Il Ministero latita ancora
sulla Scuola dell’Infanzia
Quinta e Sesta Sezione operative grazie al contributo comunale
Nel corso del 2013 si sono
registrati segnali molto contraddittori sul fronte dell’Istruzione. Da un lato, la cospicua
crescita dell’utenza scolastica, soprattutto nella Scuola
dell’Infanzia, che ha registrato,
a fronte di 39 bambini giunti a fine ciclo e transitati nella
Scuola Primaria, una settantina
di nuove iscrizioni. Dall’altro lato, la totale chiusura nei
confronti delle esigenze locali
da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il quale
non ha concesso il personale
educativo statale necessario sia
alla realizzazione del tempo
pieno nella Quinta Sezione della Scuola per l’Infanzia
‘Arcobaleno’, già in funzione
da due anni, sia all’apertura di
una nuova Sezione (la Sesta),
divenuta nel frattempo indispensabile. Sostenendo che il
‘tempo normale’ – e, quindi, la
competenza dello Stato - termina con l’intervallo di mensa.
E che gli ‘anticipatari’, cioè
i bambini minori di tre anni a
cui la legge riconosce il diritto
di frequentare la Materna, non
potevano essere considerati
all’interno della lista d’attesa.
Da qui, la frenetica ricerca di
una soluzione. Che, grazie
all’impegno dell’Amministrazione comunale, si è conclusa
positivamente: i bambini considerati ‘in esubero’ dal Miur,
infatti, potranno frequentare
le Scuola di Carpiano senza
doversi spostare in altre sedi o,
peggio ancora, starsene a casa
e rinunciare al servizio scolastico. Il Comune si è fatto carico sia dei costi per l’attivazione
del tempo pieno nella Quinta
Sezione della Scuola ‘Arcobaleno’, dove opererà come l’anno
scorso, un’educatrice fornita
dalla Cooperativa Aurora
2000. Sia di quelli per il funzionamento della Sesta Sezione,
Le strutture e i servizi di Carpiano
2012
2013
per i cittadini da 0 a 18 anni
Asilo nido
posti
17
17
Scuola dell’Infanzia Sezione Primavera
posti
20
20
Scuola dell’Infanzia
posti
5 sezioni -161 6 sezioni -168
Scuola Primaria
posti
186
200
Pre-scuola fascia scuola d’infanzia
posti
15
15
Pre-scuola fascia scuola primaria
posti
20
20
Post-accoglienza fascia scuola d’infanzia
posti
15
15
Post-accoglienza fascia scuola primaria
posti
20
20
Centro Estivo
presenze
280
280
Centro di Aggregazione Giovanile, Biblioteca Comunale, Palestra e Centro Sportivo Comunale (Campi calcio, tennis, calcetto)
affidata in convenzione alla
medesima Cooperativa, garantendo la frequenza gratuita ai
17 bambini di età ‘regolare’ e
applicando ai 13 bambini ‘anticipatari’ la tariffa più bassa
(170 euro mensili) in vigore
nella Sezione Primavera (20
iscritti). La quale continuerà
a funzionare con i soli fondi
comunali, coperti per il 55%
dalle rette di frequenza, senza
alcun contributo da parte di
Regione Lombardia. A questi
oneri, si aggiungono le spese
relative ai lavori di riordino
dell’edificio scolastico per la
sistemazione della nuova aula.
2014
2015
17
20
6 sezioni-168
200
15
20
15
20
280
17
20
6 sezioni-168
200
15
20
15
20
280
Rientri supplementari
facoltativi alle Medie
Il ruolo del Comune
nel sistema scolastico
In accordo con la Dirigenza Scolastica verrà rilanciato
l’esperimento dei rientri pomeridiani supplementari per gli allievi delle medie inferiori. Che implica per il
Comune il finanziamento di una terza corsa pomeridiana del trasporto scolastico in aggiunta alle due corse
ordinarie. Nel frattempo, l’Amministrazione di Melegnano,
che ha soppresso il proprio servizio di trasporto pubblico
locale, ha chiesto di aggiungere una fermata al percorso
dello scuola bus di Carpiano per raccogliere alcuni studenti melegnanesi residenti nei pressi del confine tra i due
comuni. Situazione di parziale difficoltà, invece, all’Asilo
Nido ‘Frutti di Bosco’. Che, come altri nidi del circondario,
a causa di tariffe troppo onerose per le giovani famiglie
colpite dalla crisi, fatica a coprire tutti i 17 posti disponibili.
Anche nel 2013, infine, il Comune provvederà a colmare
con fondi propri il taglio degli stanziamenti per l’assistenza
ai disabili sensoriali operato dalla Provincia.
Le famiglie di Carpiano, grazie alle scelte strategiche
dell’Amministrazione Ronchi, che non ha mai smesso d’investire sulla scuola, possono disporre di strutture educative
comunali perfettamente integrate nel territorio e complementari al sistema scolastico statale. L’offerta didattica del
Comune comprende, infatti, il Centro Estivo, la Sezione
Primavera (20 posti), la Quinta Sezione (Tempo pieno) e la Sesta Sezione (30 iscritti di cui 13 anticipatari)
della Scuola per l’Infanzia, il Pre-scuola e il Post-Accoglienza (15 posti alla Scuola per l’Infanzia e 20 alla Primaria), la Mensa, il Trasporto Scolastico gratuito (con
tariffazione parziale del servizio di accompagnamento per
gli alunni della Scuola Secondaria di I° grado). In cantiere
anche un servizio di Accoglienza Famiglie, articolato per
fasce orarie, presso il Centro Civico, dove opera peraltro
già da tempo, lo Spazio Compiti riservato a ragazze e
ragazzi tra gli 11 e i 14 anni.
Ottobre 2013
Carpiano
11
Speciale
Bilancio – Servizi Sociali
Tariffe stabili a dispetto
delle sforbiciate
sui trasferimenti statali
Anche Carpiano ha subito in
questi anni una consistente
diminuzione dei contributi
provenienti dallo Stato e dalla Regione. A cui l’Amministrazione ha dovuto sopperire facendo leva sui cosiddetti
‘proventi
extratribuitari’,
divenuti ormai una fonte sempre più significativa di finanziamento del Comune. Rientrano, infatti, in questa voce
del bilancio gli introiti prodotti
dalle tariffe sui servizi. Che
possono variare in base alla
natura della prestazione e alle
condizioni economiche di chi
ne usufruisce. Per consentire la salvaguardia dei diritti
fondamentali della persona
(istruzione, sicurezza, salute)
è necessario però che una parte dei costi resti a carico della
collettività. Per questo, la re-
Entrate extratributarie
Proventi dei servizi pubblici
Proventi dei beni dell’ente
Interessi su anticipazioni e crediti
Proventi diversi (rimborsi, canoni e proventi da privati) Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato
Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione
Contributi e trasferimenti correnti da altri Enti pubblici
2010
303.340,90
74.396,70
2.697,81
553.185,57
357.648,46
16.874,43
77.117,58
tura, che ha permesso di evitare eccessivi scostamenti rispetto alle tariffe dello scorso
anno. Per certi servizi, inoltre,
le famiglie possono dividere il
versamento in due rate (Accompagnamento scolastico,
Pre-Scuola e Post-Accoglienza) o usufruire di agevolazioni nel caso d’iscrizione contemporanea di fratelli (Centro
Estivo e Asilo Nido).
visione dell’Isee è stata fatta
con il massimo rigore, chiedendo agli Uffici dati precisi
e puntuali simulazioni circa le
ricadute sulle diverse categorie
sociali e lavorative (impiegati,
operai, imprenditori, commercianti). L’impatto delle nuove
fasce, modellate su quelle della Regione, risulta infatti attutito dal contestuale ribasso
della percentuale di coper2011
315.762,81
88.350,83
2.659,05
539.818,20
112.559,12
3.671,02
80.823,02
2012
434.187,03
78.801,00
550,00
440.422,86
11.329,49
8.000,00
93.809,33
2013
544.957,24
79.500,00
1.000,00
273.700,00
11.329,49
1.500,00
93.079,33
2014
604.957,04
79.000,00
1.000,00
273.700,00
11.329,49
1.500,00
103.079,33
2015
604.957,04
79.000,00
1.000,00
273.700,00
11.329,49
1.500,00
103.079,33
Meno spese per un milione di euro nel prossimo triennio
Il Bilancio di Previsione è
suddiviso in programmi che
corrispondono, a grandi linee, ai vari settori d’intervento
dell’Amministrazione comunale. Ogni programma, articolato
a sua volta in progetti, indica gli
obiettivi da perseguire e le risorse umane, strumentali ed economiche necessarie a raggiungerli. Al termine dell’esercizio
annuale, i cittadini possono
quindi misurare con obiettività
Programma
Amministrazione e Segreteria
Area Economico - Finanziaria. Urbanistica e Territorio
Sicurezza e Polizia Locale
Istruzione Cultura e Sport
Servizi Sociali
Totali
l’operato dell’Amministrazione valutandolo sotto il profilo
della coerenza tra intenti e risultati. Le restrizioni imposte
dalla Spending Review, i vincoli del Patto di Stabilità e i
tagli ai bilanci degli enti locali
contenuti nelle ultime Leggi
Finanziarie produrranno in
due anni un ‘risparmio’ complessivo di circa 900.000 euro
sulla spesa (510.000 nel 2014
e altri 390.000 nel 2015). Som-
correnti
550.468,19
2.260.924,95
1.222.866,86
288.181,59
958.632,29
346.759,31
5.627.833,19
2013
investimento totali
0,00 550.468,19
8.000,00 2.268.924,95
210.500,951.433.367,81
5.000,00 293.181,59
39.749,17 998.381,46
4.500,00 351.259,31
267.750,125.895.583,31
ma che equivale ad un sesto del
totale (18%), che scende dai
5.895.583,31 euro del 2013 ai
4.995.231,82 del 2015. Il settore dove la riduzione risulta più
consistente è l’Area Economico – Finanziaria (760.000
euro) grazie ai processi di razionalizzazione avviati con le
Gestioni Associate dei servizi
e degli uffici. In flessione (circa
100.000 euro) anche le spese
del settore Urbanistica e Ter-
correnti
554.801,23
1.503.647,80
1.232.814,64
294.143,07
958.875,46
346.759,31
4.891.041,51
2014
investimento
0,00
0,00
26.971,98
0,00
467.230,24
0,00
494.202,22
totali
554.801,23
1.503.647,80
1.259.786,62
294.143,07
1.426.105,70
346.759,31
5.385.243,73
ritorio, mentre i programmi
relativi a Istruzione, Cultura
e Tempo Libero registrano
un’impennata di oltre 450.000
euro nel 2014, concentrata
nella parte ‘investimenti’ per
la prevista ristrutturazione
della Scuola Primaria dovuta
all’incremento degli alunni.
Stabili, invece, le uscite nei settori Amministrazione e Segreteria, Sicurezza e Polizia Locale
e Servizi Sociali.
2015
correnti investimento Totali
558.592,44
0,00
558.592,44
1.500.685,92
0,00 1.500.685,92
1.231.985,31 104.190,31 1.336.175,62
294.143,07
0,00
294.143,07
958.875,46
0,00
958.875,46
346.759,31
0,00
346.759,31
4.891.041,51 104.190,31 4.995.231,82
Carpiano affronta la sfida delle Gestioni Associate
I piccoli Comuni rischiano di morire. Strozzati dai tagli e dalla
burocrazia. La situazione è ormai diventata insostenibile. Anche
in realtà locali come Carpiano, che sono da sempre un esempio
di buona e corretta amministrazione. Occorrono interventi rapidi e
concreti, sia da parte del Governo che della Regione. Da dove partire? Certamente dall’immediata revisione del Patto di stabilità. Davvero devastante per i centri minori. Poi dalle gestioni associate. Che,
pur tra inevitabili disagi e problemi, rappresentano un’opportunità
12
Carpiano
Ottobre 2013
per migliorare i servizi, ridurre i costi e ridare efficienza agli enti locali. Carpiano, in parte, l’ha già colta, unendo in alcuni settori le sue
forze a quelle di due comuni limitrofi, come Cerro al Lambro e San
Zenone. Si tratta di un percorso difficile e impegnativo, che richiede
politiche di incentivazione, investimenti, semplificazione burocratica
e rispetto per l’autonomia delle singole amministrazioni e delle loro
comunità. Senza forzature o imposizioni dall’alto. Nel segno della
democrazia. Che in Italia è nata proprio dai Comuni.
Speciale Bilancio – Servizi
Si rafforza la rete
di solidarietà diffusa
sul territorio
I servizi sociali e le politiche
giovanili rimangono una priorità per l’Amministrazione Comunale. Oltre a mantenere la
propria presenza in Assemi,
che cura la gestione integrata
dei servizi previsti dal Piano
di Zona (Ufficio di Piano, Servizio Minori e Famiglia Terzo
Polo, Centro Adozione e Affido
Familiare, Assistenza Domiciliare Minori e Disabili, Centro
Diurno Disabili, Centro Servizi
Inserimento e Orientamento
Lavorativo), il Comune provvede con risorse proprie ad assicurare numerose altre attività
di tipo socio-assistenziale rivolte
principalmente alle fasce più de-
boli della popolazione e ai soggetti a rischio di emarginazione.
Tra quelli già istituiti negli anni
scorsi figurano: il Segretariato Sociale; il Servizio Sociale
Professionale; l’Asilo Nido
‘Frutti di Bosco’, gestito in convenzione dalla Cooperativa ‘La
Chioccia’; il Centro di Aggregazione Giovanile ‘Crazy’ (per
i ragazzi dai 15 ai 20 anni) e lo
Spazio Compiti (per gli alunni della Scuola Secondaria di I°
Grado tra gli 11 e i 14 anni), entrambi affidati alla Cooperativa
‘Aurora 2000’; il Centro Anziani ‘Anni Verdi’, coordinato da
Afol Sud Milano, che si occupa
anche dello ‘Sportello Lavoro’;
i Soggiorni climatici per Anziani; il Trasporto Anziani e
Disabili; il Servizio di consegna
pasti a domicilio; il Centro
Socio-Culturale Civico 10,
cofinanziato dalla Fondazione
Cariplo; lo ‘Sportello Legale’, in collaborazione con l’Indi
(Istituto Nazionale per i diritti
dell’individuo); lo ‘Sportello
Affitto’. Tra le novità introdotte
quest’anno, invece, lo ‘Sportello Famiglia’, a cura del Centro
studi Polifunzionale Sapienza; il
progetto regionale ‘Conciliazione Lavoro-Famiglia’, che
mette a disposizione dei dipendenti che lavorano nella zona
industriale di Carpiano, pre-
Sociali
vio accordo con i titolari delle
Aziende, voucher da utilizzare
nei servizi sociali ed educativi del
territorio, in particolare nell’Asilo Nido; il progetto ‘Life +’ della Comunità Europea; l’uso dei
‘Buoni Lavoro’ dell’Inps per
incarichi e prestazioni occasionali presso il Comune; l’intesa
con l’associazione ‘Non siamo
soli’ per l’accesso delle famiglie
in difficoltà al Banco Alimentare; l’accordo di comodato con
l’associazione ‘La Rana nell’Orto’ per la gestione degli Orti
Condivisi. In pratica, una vasta
rete di solidarietà sociale diffusa nel territorio che punta sulla
prevenzione.
Cultura e Sport come fattori di crescita civile
Nel settore della Cultura, proseguiranno le attività della
Biblioteca, incluse quelle promosse dal Sistema Bibliotecario Milano Est, i corsi d’inglese, i dibattiti e gli incontri con
esperti organizzati dall’Assessorato, il supporto al programma d’iniziative multimediali proposto dal Centro Culturale
Civico 10 (teatro, musica, conferenze, cineforum, spettacoli),
la collaborazione con le associazioni del territorio e la Pro-
Loco per i tradizionali appuntamenti collettivi con la Festa
del Riso, la Festa in Strada, Carpiano in Festa. Discorso
analogo per lo Sport, dove l’Amministrazione s’impegna a
sostenere le società locali anche attraverso il patrocinio di
tornei, gare e manifestazioni pubbliche, favorendo l’utilizzo del
Centro Sportivo Comunale di viale Europa sia per le attività agonistiche che per quelle ricreative e amatoriali.
Notti magiche a Carpiano in Festa
per il ventennale del Gran Varietà
Rispetto a molti altri comuni
dell’hinterland milanese, Carpiano ha saputo conservare le
proprie radici storiche, tenendo
al riparo dalla speculazione edilizia il suo vasto territorio agricolo e gran parte dei suoi tesori
artistici. Pochi sanno, però, che
possiede due Santi Patroni. San
Martino vescovo, al quale è dedicata la Chiesa parrocchiale. E
santa Maria Maddalena, la ‘peccatrice penitente’. Il primo si
festeggia l’11 novembre, giorno in cui scadevano i contratti
agrari. La seconda il 22 luglio.
Ricorrenza che un tempo coincideva con la Sagra del paese.
E che oggi rivive all’interno di
‘Carpiano in Festa’, la rassegna
estiva organizzata da Comune,
Parrocchia, Pro-Loco e Associazioni locali presso il Parco
degli Aironi. Quest’anno, a fare
da anteprima, ‘Random Style’, il patchwork multimediale
del Centro di Aggregazione
Giovanile che ha proposto
un Afternoon Party a base di
Tuoch Rugby (laboratori e tornei), Pins Lab (crea la tua spilla),
Serigrafia (t-shirt del Cag e del
Civico 10), Lucky Slam (prendi la mira e tira), D.J. Set (Gio
& Nico di Radio Clandestina),
Milk Shake e Row Materials
(mostra di Street Art realizzata
con materiali di recupero). E
un Night Show a ritmo di rap
con i Fratelli Quintale e Nada
D.J.; tra i promotori, anche Civico 10, Fondazione Cariplo,
Cooperativa
Aurora 2000 e
Calice Divino.
A seguire, il 19
luglio, ventesima edizione del
mitico ‘Gran
Varietà’, lo spettacolo musicale, coreografico e pirotecnico realizzato dal GeCA (ex
“Gruppo Giovani”). Folla in
delirio la sera successiva anche
per il quarto ‘Festival Rock’,
happening sonoro al calor
bianco (con stand gastronomico), a cura del Civico 10 e del
Fotoclub VisiOne, già reduce
da ‘Un anno di foto’, saggio
del Corso di Fotografia con
12 maghi del grandangolo a
contendersi i premi della giuria
Ottobre 2013
popolare.
Da citare, infine,
la Serata
dell’Orat o r i o
Estivo,
che festeggiava il quindicesimo
compleanno e, ovviamente, la
Festa Patronale, ‘cuore sacro’
dell’intera manifestazione, con
Santa Messa, rinfresco, pranzo
comunitario, processione serale e tante candeline sulla torta
per l’ex parroco di Carpiano
Don Piercarlo Fizzotti giunto al venticiquesimo anniversario di sacerdozio. Ma non è
tempo di nostalgie. Perché, con
l’arrivo dell’autunno, bussa alla
porta la Festa del Riso.
Carpiano
13
Speciale
Bilancio – Lavori pubblici
Un nuovo parco giochi tra
via Veneto e viale Europa
Nelle priorità anche il rifacimento del campo di calcetto
Nell’ambito
dell’innovazione
tecnologica, dove
è già operativo da
alcuni mesi il collegamento wifi
presso il Centro
Civico e i Parchi
urbani, verranno forniti nuovi
servizi on-line per i cittadini (e-goveranment). Importanti novità anche nel settore
dell’igiene ambientale, dove,
a causa dei disservizi verificatisi tra marzo e maggio 2012,
il Comune ha provveduto
a rescindere in anticipo il
contratto con la ditta Aimeri
Ambiente. E ad affidare provvisoriamente l’incarico a un
altro operatore avviando nel
frattempo le procedure del
nuovo bando pubblico. Giun-
ta ormai a scadenza anche la
convenzione
con la ditta Benako, che fruttava ogni anno
nelle casse comunali 150.000
euro per la manutenzione del
verde. In attesa di soluzioni
alternative, l’Amministrazione ha predisposto un piano
di contenimento dei costi nel
settore
dell’illuminazione
pubblica intensificando l’uso
di lampadine a basso consumo energetico. Sul versante
dei lavori pubblici, numerosi gli interventi programmati
dall’Ufficio Tecnico, tra cui il
ripristino del manto stradale
in località Draghetto (rotatoria e sottopasso della Statale
412, 68.000 euro) e nel tratto
terminale di viale Europa (tra
via Roma e via per Melegnano,
42.000 euro); l’adeguamento logistico della Scuola per
l’Infanzia con sistemazione
delle aule destinate alla Sesta
Sezione e alla Sezione Primavera (12.500 euro); il completamento delle
opere di riqualificazione del
Centro Civico
nell’ambito del
progetto ‘Civico 10’ cofinanziato dalla Fondazione Cariplo; la messa a norma della
centrale termica del Centro
Sportivo e il rifacimento
del campo di calcetto esterno, con richiesta di contributo statale al Ministero dello
Sport tramite bando pubblico
(150.000 euro); il riassetto
(impianto idrico, recinzione,
capanno degli attrezzi) del
terreno comunale concesso
in comodato d’uso all’Associazione ‘La rana nell’orto’;
la realizzazione di un parco
giochi (panchine, rete di protezione, attrezzature ludiche, fontanella) nell’area
verde di viale
Europa angolo
via Veneto. Ancora in sospeso,
invece, l’operazione immobiliare legata al recupero della
Cascina Castello, di proprietà
dell’A.S.P. Golgi-Redaelli, che
prevede l’acquisizione a uso
pubblico di una parte della
struttura e del cortile.
Risolti in tempi brevi dal Comune
i disservizi nella raccolta rifiuti
Le inadempienze del servizio
di raccolta rifiuti sono state
puntualmente segnalate dal
Comune. Che ha emesso ben
17 contestazioni alla ditta Aimeri srl, ottenendo, oltre alla
risoluzione consensuale del
contratto, anche un risarcimento economico a titolo
di indennizzo per circa 20.000
euro. Inoltre, nel periodo in cui
il servizio è stato svolto dalla
ditta supplente, si è registrato
un risparmio di altri 15.000
euro per effetto dei minori costi di smaltimento. In pratica, il
rientro complessivo tra penali,
addebiti e risparmi ammonta a
circa 40.000 euro. E’ probabile,
tuttavia, che la base d’asta del
nuovo appalto risulti superiore a quella precedente. Perché
i prezzi praticati dalla ditta Aimeri erano ancora quelli della
vecchia gara, effettuata oltre
due anni fa. I risparmi accumulati, in questo caso, serviranno
a coprire le maggiori spese che
il Comune dovrà affrontare
nell’ultimo trimestre del 2013.
Altrimenti, non è da escludere
una riduzione del saldo Tares
di dicembre. A vantaggio delle famiglie di Carpiano. Ma, al
momento, si tratta di un’ipotesi
piuttosto remota.
Sicurezza Urbana: firmata la convenzione
con la Polizia Provinciale
Sul piano della Sicurezza, l’Amministrazione ha colto un traguardo importante completando nel 2012 l’installazione del
sistema di videosorveglianza, che ora consente il controllo integrale del territorio, ottimizzando le risorse e l’operato
di tutte le forze dell’ordine presenti nel perimetro del Sud
Milano. In pratica, la centrale operativa, installata presso l’Ufficio municipale di via San Martino, si avvale di trentadue telecamere fisse, sette delle quali adibite alla registrazione delle
targhe dei veicoli che transitano nell’abitato del paese e di
una telecamera mobile per il monitoraggio delle discariche. Grazie al rinnovo della convenzione con la Polizia Provinciale, verranno garantiti anche nel 2013 i turni di reperi14
Carpiano
Ottobre 2013
bilità e di pattugliamento serali e festivi. Proseguiranno,
infine, sia gli interventi sulla segnaletica, a tutela soprattutto di
pedoni e ciclisti, sia i progetti di riassetto viabilistico della rete stradale, con ampliamento delle zone a velocità
limitata (30 kmh) e di quelle interdette ai camion e ai mezzi
pesanti (oltre 35 quintali).Verrà favorita la mobilità sostenibile con l’attuazione definitiva del Piedibus e la realizzazione, nei giorni festivi, di un’area ‘a veicoli zero’ nelle le strade
comunali e interpoderali di collegamento tra Carpiano e
Melegnano. Allo studio anche forme di gestione associata
con i comuni limitrofi in materia di protezione civile, coordinamento dei primi soccorsi e polizia municipale.
Gruppi
Consiliari
Il coraggio di scegliere
sempre il bene comune
Cari concittadini, nel corso di
questo mandato e ancor più
durante l’ultimo anno, l’Amministrazione ha dovuto fronteggiare numerose difficoltà.
Il quadro complessivo nel
quale si è trovata ad operare
è alquanto complesso e non
offre certo facili soluzioni.
Da parte del potere centrale
vi sono state decisioni a dir
poco avventurose che hanno
di fatto svuotato le autonomie
comunali e paradossalmente
penalizzato i comuni virtuosi
come Carpiano, un comune
non certo “ricco”, ma
attento alla gestione
della cosa pubblica. Si è creato
un quadro di incertezza tale da
mettere a rischio
i servizi erogati
dall’Amministrazione. Sarebbe stato
facile tagliarli e aumentare
imposte e tariffe. Invece, lo diciamo con orgoglio, ciò non è
successo. Anzi, si è cercato di
mantenere le famiglie al riparo
da aumenti significativi, incrementando
nel contempo dei
servizi che peraltro, in alcuni
casi, avrebbero
dovuto essere a
carico dello Stato.
Il gruppo di ‘Carpiano per Te’ è rimasto
unito di fronte alle difficoltà e
ha sostenuto le decisioni prese
dall’Amministrazione, anche
di fronte a scelte magari impo-
polari ma, come sempre, improntate a principi di equità.
‘Carpiano per te’ esprime nuovamente la propria fiducia alla
Giunta che ha sempre operato
nell’interesse della collettività,
anche qualora questo abbia
significato il malcontento di
pochi singoli. Siamo entrati
nell’ultimo anno di mandato. E siamo certi che i nostri
amministratori continueranno
a operare con lo stesso entusiasmo e la stessa competenza
dimostrati finora.
Il Cittadino e i bilanci delle
Pubbliche Amministrazioni...
Generalmente anche per gli
“addetti ai lavori” è sempre
difficile esprimere un parere
appropriato, perchè tecnicamente il bilancio di per sé è, come
diceva un vecchio contabile, “
come l’elastico che sorregge un
indumento molto intimo, si può
tirare da tutte le parti”, ma ciò
che fa testo è l’effettiva capacità di spesa che permette di fare
fronte agli impegni che si assumono. Molto ci sarebbe da dire
sulle scelte di spesa con finalità
“ politiche” effettuate da tante Pubbliche Amministrazioni.
Ora siamo arrivati alla fine della corsa, chi ha sperperato per
procurarsi magari qualche voto,
mette ora in condizione gli Enti
virtuosi di sottostare a regole molto
severe, ma pare
che queste, non
vengano rispettate da tutti gli
obbligati!! Quali
sono le conseguenze? Le stiamo vivendo
ogni giorno noi Cittadini
sudditi di uno stato sprecone,
che ci spreme sulle nostre necessità quotidiane, Luce, Acqua,
Gas, Mezzi di trasporto, Scuola,
Servizi Sociali quasi inesistenti,
Costo della vita, Sanità, ecc.ecc.
L’autonomia impositiva, tanto
auspicata da tanti Amministratori, ora si rivela un boomerang,
perchè i Comuni e gli Enti pub-
blici se vogliono sopravvivere, devono ricorrere all’applicazione
delle imposte locali. Il dramma è
il disinteresse e il
disamore dei Cittadini verso coloro che
li amministrano, che
non comprendendo che l’indifferenza gioca a favore di chi si
atteggia a vittima di un sistema,
per il quale invece, si è messo in
corsa per vincere le elezioni. Ora
IMU o SERVICE TAX per il
Padre di Famiglia nulla cambia,
tanto saranno sempre risorse
sottratte alle Famiglie italiane che
possono solo sperare di mantenere il posto di lavoro. Le finan-
ze di Carpiano sono sicuramente peggiorate negli anni, e, pur
facendo pagare molti servizi, le
spese andranno ancora ridotte. Cosa ci riserva il futuro? E’
veramente sconfortante notare
che quasi a nessuno interessa
presenziare alle sedute del Consiglio Comunale. Allora quando
ci saranno le prossime elezioni
ci sarà qualcuno che aspirando
a un posticino, sappia almeno
capire, a grandi linee, come
funziona una macchina comunale, o avremo sempre “dilettanti allo sbaraglio” che pretendono di governarci? Largo ai
giovani, ma auspichiamo, con
un minimo di conoscenza della
materia.
Abolita l’Imu sulla prima casa ma dal 2014 arriva la Service Tax
È in vigore il Decreto Legge 102/2013 che rivede la tassazione
Imu e introduce misure di sostegno per l’acquisto della prima casa, le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico. Il
decreto cancella definitivamente la prima rata dell’Imu per
abitazioni principali, terreni agricoli e fabbricati rurali, prefigurando anche l’annullamento del saldo di dicembre. L’esenzione viene estesa agli alloggi degli Istituti autonomi case popolari, a quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa
adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari, e, per la
seconda rata, ai fabbricati destinati dall’impresa costruttrice
alla vendita che risultino sfitti o invenduti entro tre anni dalla
fine dei lavori. Tutti gli altri immobili, comprese ville, palazzi e
case di pregio (cat. catastali A/1 e A/8), restano assoggettati
all’Imu. La quale, tuttavia, l’anno prossimo dovrebbe essere
sostituita, insieme alla Tares, dalla Service Tax, una nuova
imposta che si comporrà di due parti: la Tari per la gestione
dei rifiuti urbani e la Tasi per la copertura dei servizi indivisibili. Nel frattempo, il Governo dovrà distribuire ai Comuni circa
2,4 miliardi di euro per compensarli delle minori entrate
dovute alla cancellazione dell’Imu.
Ottobre 2013
Carpiano
15
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