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Resistere, resistere, resistere?
O EUR0 0,5 Pulizie Professionali industriali e private Pulizie Professionali industriali e private www.ecoluxsrl.it e-mail: [email protected] www.ecoluxsrl.it e-mail: [email protected] Direttore editoriale Giovanni Coviello Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona Anno 2 - Numero 67 - Sabato 14 luglio 2007 Vuoti di potere e nuovi poteri Resistere, resistere, resistere? L’estate non è ancora bollente, ma i Consigli dei governi locali continuano a languire. Quello comunale è camomillato da una maggioranza diventata così risicata (21 consiglieri su 40) da innescare sempre più spesso la bomba della mancanza del numero legale, l’unica utilizzata da un’opposizione che si chiama così solo per i media, perché ben poche sono le battaglie di contenuti e di idee che ha al suo attivo. L’altro Consiglio, quello provinciale, neoletto con numeri da plebiscito, a due mesi dal responso delle urne è incapace di dotarsi di una Giunta per becere lotte per un assessore in più o in meno. E il Governo regionale brilla a livello vicentino soprattutto per gli scontri mediatici, e non solo, tra il suo Governatore e i Poteri forti locali. Si preparano all’autunno caldo dei blitz e dei blocchi, i No Dal Molin asserragliati al Presidio di Rettorgole. Ma dovranno fare i conti con un’incognita: l’arrendevolezza dei vicentini. Reportage sotto il tendone degli irriducibili di Giovanni Coviello da pagina 6 foto di Luigi De Frenza (continua a pagina 11) Veglia notturna al Presidio in strada Ponte del Marchese La ricetta del sindacato multiutility: aggregare e privatizzare & COPPIELLO GIOVANNI s.n.c. Via S.G. Barbarigo, 26 35010 VIGONZA (PD) tel. 049/725596 - Fax 049/8930525 Stab. di Prod. e Conf. via Muggia, 2 - 35010 VIGONZA (PD) www.coppiello.it Terme di Recoaro, quello strano appalto a pagina 4 da pagina 10 Scaroni “er Trivella” Uno yesman a caccia di petrolio Volley, un’altra big alla Minetti: Manuela Leggeri a pagina 9 a pagina 15 Apertura Piscina Comunale Scoperta Viale Forlanini, 13 – Vicenza dal 19 Maggio 2007 tel 0444-924758 fax 0444-924868 Apertura Acquapark Altavilla Vicentina Via Mazzini – Altavilla dal 26 Maggio 2007 tel/fax 0444-574868 Orari di apertura Dall’apertura al 10 giugno Dal lun al ven 12.00-19.30 Sab/Dom 9.00-19.30 Dall’11 giugno Dal lun al ven 9.00-19.30 Mer/Ven 9.00-21.00 www.piscinedivicenza.it [email protected] Scherzi e gadget simpatici per addii al celibato, al nubilato, compleanni e altre ricorrenze ALTE DI MONTECCHIO M. (VI) S.S. 11 (VICINO EX BOOM) Tel. 0444 698302 APERTO 13,00-21,00 www.sexyshoppuntog.it 3 14 LUGLIO 2007 interventi Dibattito sull’AMCPS. Asproso contrario a “qualsiasi tentativo di privatizzazione”. Per Equizi un carrozzone da eliminare subito Va salvata, e i privati alla larga Va chiusa, e tutti da un bene della città i lavori in appalto La scorsa settimana, evidenziando luci e ombre di AMCPS, il vostro giornale si pose una domanda alquanto impertinente: “A che serve?”. Io, non meno provocatoriamente vorrei chiedervi: “A chi fa gola?”. E’ dai tempi della Giunta Quaresimin che non si assisteva ad un attacco così deciso alla struttura di AMCPS. A quel tempo si era da poco costituita l’Azienda Speciale - che prendeva il posto dell’azienda municipalizzata case popolari e servizi – ed era soprattutto Forza Italia, sensibile alle lamentazioni dell’Associazione Costruttori, a mettere in discussione il ruolo di un’azienda che, per conto del Comune, agiva in sostanziale regime di monopolio. Oggi le critiche sono traversali a tutte le forze politiche e si concentrano sui costi della gestione e su certe inefficienze del servizio. Non nego la veridicità di tale analisi e ritengo, io pure, che molte cose siano facilmente migliorabili, tuttavia invito tutti a considerare che AMCPS è, innanzi tutto, una grande risorsa per la città e una garanzia di regolarità In sintesi, porte aperte all’ottimizzazione delle risorse e al contenimento della spesa, da attuarsi con tutte le strategie possibili, ma nello stesso tempo, un no deciso a qualsiasi tentativo di privatizzazione e parcellizzazione di quest’azienda, che ritengo tuttora strategica per gli interessi della collettività. Il rapporto fra il Comune e Amcps è un monopolio bilaterale: vi è un unico committente e un unico fornitore. La normativa in vigore per i lavori pubblici prevede la gara pubblica. L’osservatorio regionale degli appalti, in un voluminoso carteggio con il Comune di Vicenza, parla di situazioni al limite della legalità e di mancata trasparenza. La normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di appalti La sede AMCPS a Sant’Agostino prevede l’affidamento dei lavori in economia fino i dipendenti, a seconda al limite di 50.000 euro, delle mansioni, parte neltale normativa elusa con l’organigramma comunal’affidamento frazionato le e parte in AIM. I lavoo a stralci dei lavori ad ri attualmente gestiti da AMCPS. Questa alterazio- AMCPS con trattativa prine delle regole di mercato vata devono essere asseimpedisce la competizio- gnati con regolari gare di ne fra fornitori e impe- appalto pubbliche, come disce al committente di fanno da tempo tutti gli ottenere minori prezzi e altri comuni. Il direttore spesso maggiore qualità. Ledda ha fra i dipendenScopriamo poi ti la figlia seche AMCPS a gretaria e il frasua volta appal- “Siamo sicuri tello tecnico? ta oltre il 60% che, a parità E’ sicuramente dei lavori a terun caso anomadi servizi, zi per lo più con lo e morale, ma i prezzi trattativa priche dire allora siano i più vata. Si evita la di un consigliegara d’appalto convenienti?” re di maggiocon un escamoranza fornitore tage e si chiamadi AMCPS? Di no i fornitori con trattati- un sindaco con la moglie va privata, quali controlli dirigente dell’Ufficio Terpossono essere effettua- ritorio? Di una presidente ti sulla regolarità di tali di Provincia per anni anprocedure? Ma soprat- che consigliere comunatutto, siamo sicuri che a le, presidente della Fiera parità di servizio i prezzi prima e vicepresidente siano i più convenienti? della società Autostrade prima? Il Comune deve chiudere l’azienda, risparmiando Il sito internet dell’azienda subito sui costi del cda da riporta l’elenco dei e del direttore, inserendo fornitori fra i quali figura un consigliere comunale della Lega Nord: mi piacerebbe verificare se altre ditte siano in qualche modo legate ad esponenti politici includendo i componenti delle circoscrizioni, se usufruiscano di contratti a trattativa privata e per quali importi totali annui. Ciro Asproso consigliere comunale dei Verdi Franca Equizi consigliere comunale Gruppo Misto Operatori all’opera per la manutenzione del verde pubblico nell’esecuzione dei contratti. Diverso ragionamento è Mi riferisco alla gestione e alla quello sui costi della politimanutenzione del ca, sull’opportuverde, dell’edilinità di mantene“AMCPS è, zia popolare, degli re in vita un CdA immobili comuna- innanzi tutto, autonomo, al li, di scuole e asili: una grande solo scopo di fiun’utenza sociale di risorsa per la nanziare il sottotutto rispetto, che città” governo dei parben difficilmente titi; sulla ricerca potrà trovare nel della massima libero mercato una risposta al- efficacia ed efficienza del trettanto convincente. servizio, sull’entità di certi onorari. In questa direzione è orientato l’ordine del giorno, votato a stragrande maggioranza dal consiFatti, personaggi e vita vicentina glio comunale, che chiede www.vicenzapiu.com di avviare un serio [email protected] fondimento sulla possibiliDirettore Editoriale Redazione sportiva tà di unificazione con AIM TOMMASO QUAGGIO GIOVANNI COVIELLO [email protected] (in questo momento, forse [email protected] PAOLO MUTTERLE un po’ intempestivo), ma [email protected] Direttore Responsabile anche di dotare l’amminiROBERTO BERTOLDI Collaborano: strazione comunale di un ANDREA ALBA ANDREA BASSO essenziale Ufficio di ConFRANCESCO CAVALLARO Editori trollo, che vigili sull’attiviGIULIANO CORÀ PIÙ MEDIA SRL GIOVANNI MAGALOTTI tà dell’Azienda Speciale e Strada Marosticana, 3 – Vicenza [email protected] della ex Municipalizzata. Redazione di Verona & EDIZIONI LOCALI SRL via Nizza, 8 – Verona Redazione di Vicenza Strada Marosticana, 3 Vicenza tel. 0444 923362 - 922766 Fax 0444 926780 [email protected] Redattori LUCA MATTEAZZI [email protected] ALESSIO MANNINO [email protected] ILARIO TONIELLO [email protected] Via Nizza, 8 telefono 045 8015855; Fax 0458041460 Pubblicità Strada Marosticana, 3 Vicenza tel. 0444 923362 - 922766 Fax 0444 926780 [email protected] Stampa Stampato dalla Pentagraph S.r.l. via Tavagnacco, 61 33100 Udine Autorizz.Tribunale C.P. di Verona nr. 736/03 del 29/09/2003 Supplemento della Cronaca di Trento del 3 febbraio 2007 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Iscrizione al Registro Nazionale della stampa n.8857 del 15-12-2000 Il “casermon”, recuperato da AMCPS 4 14 LUGLIO 2007 fatti¬izie Secondo Toscani, presidente Confservizi Veneto, le multiservizi devono allearsi a livello provinciale e poi regionale. In attesa di una vera liberalizzazione Confservizi: “Holding Nordest? Subito. Sì ai privati nell’energia” Lamberto Toscani, presidente regionale di Confservizi (il sindacato delle aziende multiservizi): aggregazioni e alleanze fra aziende di diverse città (Trieste-Padova, MilanoBrescia, Genova-Torino) si stanno diffondendo un po’ ovunque. E’ percorribile anche la strada delle alleanze fra utilities di una stessa provincia, come nell’ipotesi di un’unione Aim-Pasubio Servizi (Alto Vicentino)? Nell’ambito del progetto ambizioso ma indispensabile di creare una multiutility a livello regionale, è quanto mai auspicabile che si possa progredire per stadi, quindi che si venga a costituire una serie di multiutilities a livello provinciale e queste poi creino quella regionale. Nel territorio veneziano, proprio in questi giorni si sono fuse le tre maggiori realtà pluriservizi: ASP di Chioggia, ACM di Dolo e Vesta di Venezia, dando vita a Veritas Spa. Per quanto riguarda il vicentino ben venga l’unione tra Aim e Pasubio Servizi, ma nella prospettiva più ampia di collegare questa nuova realtà con Etra che ha creato l’altro asse vicentino-padovano. interni e queste a una riduzione graduale dei costi gestionali. Per quanto riguarda i vertici amministrativi, bisogna saper cogliere la sostanza delel cose. Queste sono società con forti radici nel territorio, quindi non mi stupisco se anche per i consigli d’amministrazione si segue la strada delle gradualità. Comunque, spesso le nuove società frutto di fusioni sono state oggetto di snellimento dei cda. Quello di cui non ci si rende conto è che nella stragrande maggioranza dei casi vengono create delle holding all’interno delle quali operano vari settori di serviziche sono vere e proprie aziende, e come tali vanno gestite e amministrate. Ma questo accade nel pubblico quanto nel privato. Aim è arrivata a essere il centro di una galassia di più di trenta aziende, fra collegate, controllate e partecipate. Scatole societarie e operazioni azionarie in che modo contribuiscono all’aspetto industriale, cioè quello dei servizi veri e propri? Un conto sono le scatole cinesi delle quali le cronache finanziarie degli ultimi mesi hanno riempito i giornali e che hanno visto in prima linea il gotha della Quando si imprenditoria procede ad una privata e dell’alta a g g r e g a z i o n e , “Vogliamo finanza. Altra è corretto salvaguardare parlare di una un’imprenditoria cosa, ripeto, è la costituzione di fusione, cioè di sia essa società operative accorpamento pubblica o facenti parte di e conseguente un gruppo più taglio di uffici e privata, oppure ampio che al vertici, oppure svendere proprio interno i posti da i gioielli di hanno una spartire per la famiglia?” diferenziazione politica restano di servizi erogati immutati? che devono avere quindi un Sui tagli bisogna usare proprio bilancio, una propria un minimo di attenzione gestione sia economica che soprattutto per quanto riguarda finanziaria. Anche se vivono i posti di lavoro, cioè di sotto l’ombrello di una famiglie che potrebbero essere holding devono comunque da un giorno all’altro senza saper vivere di vita propria un reddito. Ecco perchè noi nell’ambito di una strategia siamo favorevoli alle gare per imprenditoriale più ampia. la liberalizzazione dei servizi, ma chiediamo che nei bandi Per Aim circola l’idea di gara siano salvaguardati di uno spezzatino in cui i posti di lavoro. Non c’è trasporti e raccolta rifiuti dubbio che le fusioni portino rimangano pubblici (e a razionalizzazioni dei servizi Lamberto Toscani acqua, ma nell’ambito Ato), mentre gas e smaltimenti rifiuti vadano a società a maggioranza privata, con industrie energivore locali in pole position. Che scenario si produrrebbe, soprattutto per le tasche degli utenti? Non parlerei tanto di spezzatino, quanto della necessità, per la stragrande maggioranza dei casi imposta dalle leggi in vigore, di separare la gestione di alcuni servizi da altri, e di separare la proprietà dalle gestioni. Ci sono servizi che vengono classificati per legge industriali ed altri no. Da qui la necessità di creare delle società operative settoriali ad hoc. Il trasporto pubblico vive di finanza derivata, quindi non si può mettere insieme ad altri settori quali il gas o l’energia che devono vivere di risorse proprie (anche se spesso le tariffe sono imposte dalle varie autorità o da un mercato in mano ad un paio di colossi nazionali). Come possiamo stupirci che ci siano dei privati interessati ad entrare nei mercati dei servizi con una maggiore potenzialità di reddività? Vogliamo salvaguardare un’imprenditoria, sia essa Da quali fattori dipende la riuscita del progetto del governatore Galan di una holding sovraregionale delle multiutilities (Ascopiave Treviso, Agsm Verona, Acegas-Aps Padova-Trieste)? Si tratta di un’idea industrialmente valida, o conta più l’ombrello politicofinanziario (RegioneVeneto Sviluppo)? L’Aim ha le carte in regola per aggiungersi alla partita? Il progetto della holding regionale è tecnicamente il frutto di un nostro ragionamento, fatto proprio dalla politica ed in particolare dal governatore Galan. Quindi possiamo essere solamente favorevoli. Purtroppo si tratta di un progetto di non facile realizzazione in un Veneto dai mille campanili. Ma guardiamoci attorno: Emilia Romagna docet. Il Nordest questa volta sta dimostrando di non brillare nell’idea innovativa e fa fatica a scrollarsi di dosso la politica del “piccolo è bello”. pubblica o privata, del Veneto Anche l’imprenditoria privata o del Nordest, oppure vogliamo del mitico Nordest si sta svendere i gioielli di famiglia agli ricredendo, bisogna pensare più stranieri? Io mi preoccuperei in grande e quasi il territorio maggiormente che esistesse regionale rischia di essere una sana imprenditoria locale fin troppo stretto soprattutto in grado di competere con nell’ambito dei servizi. Il Veneto Spagnoli, Tedeschi, Francesi. deve guardare verso est, al Friuli. Aps non Il settore ha rimpianti per elettricità è stato essersi aggregata l i b e r a l i z z a t o . “Per vedere dei alla triestina A v r e m o seri benefi ci Acegas: peccato cambiamenti non sia stata concreti nel bisognerebbe seguita a ruota medio periodo, che ci fosse dagli altri player oppure si tratta una vera regionali forti. Ma della solita liberalizzazione ormai i tempi sono rivoluzione di di chi detiene la maturi, Ascopiave carta? è entrata in borsa, Per vedere dei produzione” Agsm e Aim seri benefici devono entrare nel bisognerebbe che gioco e non più stare a guardare. ci fosse una vera liberalizzazione Tutto il resto poi arriverà di di chi detiene la produzione conseguenza. Naturalmente il ed anche i grandi canali di supporto finanziario è necessario importazione e distribuzione. e quindi Veneto Sviluppo può Nessuno conosce qual è il prezzo aiutare a trovare le risorse iniziale della materia prima, e adeguate per il raggiungimento chi vuole distribuire energia e dell’obbiettivo. Se non lo fa gas deve sottostare alle regole una società veneta, ci sono di chi li produce oli fa arrivare ben altre società finanziarie dall’estero. La vera competizione pronte, ma non vorremmo ci sarà quando altri operatori assistere al film già visto nel potranno produrre o importare, sistema bancario. altrimenti sarà un bagno di A.M. sangue, una lotta tra poveri. 5 RISTORANTE PIZZERIA SPECIALITÀ PESCE GIADA MONTE BERICO s.r.l. Piazzale della Vittoria, 7 – Vicenza Tel 0444 235470 [email protected] – www.aisettesanti.it Chiuso il lunedì DI 14 LUGLIO 2007 fatti¬izie LUCA MATTEAZZI La data del matrimonio è fissata da tempo, il 14 ottobre. Ma i nodi ancora da sciogliere non mancano. A partire dalla casa in cui andranno ad abitare Ds e Margherita dopo aver celebrato la fusione nel nuovo Partito Democratico. Tra fiumi di parole sulla scelta di Veltroni come candidato leader e discussioni interminabili sulle regole con cui si dovrà votare il futuro condottiero del Pd, la questione delle sedi del nuovo partito è rimasta finora un po’ in secondo piano. Se ne è parlato, poco, e più cha altro in termini folcloristici, dando spazio ai margheritini che dichiarano di non voler mettere piede nelle ex case del popolo o ai dibattiti sulle foto da appendere al muro: meglio Gramsci o don Sturzo? Il problema, però, è molto concreto, e a livello nazionale gli apparati dei partiti già al lavoro per risolvere una questione che muove interessi milionari. A chi finiranno le sedi di Ds e Margherita? Con il nuovo partito cambia anche la geografia delle sezioni di partito. Con tante incognite e qualche litigio Il Partito Democratico cerca casa all’ombra della Quercia Il punto è che c’è una forte di- rita resterà alla Margherita, sparità tra il patrimonio dei Ds mentre i Ds si terranno le mie quello della Margherita. Sem- gliaia di stanze, circoli ed ex pre a livello nazionale, si parla di case del popolo sparsi in tutta quasi 7 mila sezioni per i Ds, che Italia. E il Partito Democratico hanno ereditato la tradizione del dovrà trovarsi un nuovo tetto. partito comunista, e di oltre 15 mila per i loro alleati della Mar- Partito nuovo casa nuova gherita. Ma mentre quelle della La situazione, nel vicentino, non Margherita sono quasi tutte sedi è troppo diversa: i Ds hanno dedi rappresentanza, quelle dei cine di sedi – due in città, le alDs sono praticamente tutte di tre in quasi tutti i comuni magproprietà. Una disparità troppo giori e in molti di quelli minori, forte per pensare – tanto per soprattutto nell’alto vicentino -, rimanere nella metafora matri- la Margherita praticamente nesmoniale – ad una suna: le tre sedi di Vicenza Bassano e comunione dei beni. “La direzione Schio sono in affitE se qualcuno, nelverso cui to, gli atri 60 circoli l’ala cattolica, aveva ci si sta fatto un pensiero usano stanze messe a disposizione da alla possibilità di orientando è comuni e circoscritrasformare i circoli invece quella zioni. “La Marghedei Ds in future sedi di mantenere del Pd, la risposta rita è un partito giovane, e sedi nostre della Quercia è sta- ben distinte non ne abbiamo”, ta chiara: Scorda- le rispettive spiega il segretario tevelo, il passaggio proprietà” non è automatico, provinciale Giuseppe Doppio. ha detto il tesoriere Ugo Sposetti. La direzione Quindi? Quindi il Partito Deverso cui ci si sta orientando è mocratico dovrà ricominciare invece quella di mantenere ben da capo. “Servono sedi nuove distinte le rispettive proprietà: – continua Doppio -. Quelle dei quel poco che è della Marghe- Ds sono loro e resteranno loro. Si preparano le liste di candidati alla presidenza dell’ente: Assindustria si prenota. In campo anche la lobby azzurra Camera di Commercio, Calearo al posto di Menarin. Ma Galan affila le armi Pare che se la sia presa di brutto, Dino Menarin. E’ successo come per entrare nei locali più esclusivi: “ci spiace, non è in lista”. Messo da poco a capo della Fiera come uomo di fiducia di Assindustria, Menarin non è stato inserito nell’elenco dei papabili a succedergli nella carica di presidente della Camera di Commercio. Incazzatura dovuta al carattere, evidentemente. Perché Menarin è persona troppo intelligente per non sapere che nella sfilza di nomi che stanno circolando in questi giorni quello che ha le maggiori chances di farsi largo è il più potente e determinato di tutti: Massimo Calearo, dominus degli industriali. Ubi maior RISTORANTE PIZZERIA minor cessat, dicevano i latini. D’altronde, con la nomina in Fiera, pare proprio essere caduto in piedi. E cadere in piedi, ben intronizzato a una poltrona che dà visibilità, posizioni e regala molti nastri da tagliare, è Calearo. Vuole costruirsi un prestigioso salvagente per quando dovrà lasciare Palazzo Bonin Longare per strascaduti termini di mandato, nella primavera 2008. Ma la partita è ancora tutta da giocare. Per incoronare il nuovo Danilo Longhi (storico commis dell’ente camerale, che lui seppe usare come formidabile centro di potere e d’interessi), il re delle antenne dovrà vedersela col suo acerrimo nemico: Giancarlo Galan. E’ infatti il presidente della giunta regionale che nomina il Consiglio camerale, il quale poi elegge il nuovo presidente dell’ente. Le ambizioni del pupillo di Montezemolo dovranno perciò superare le forche caudine della lobby rivale, capitanata dai forzisti Galan e Lia Sartori. Prepariamoci dunque a un altro capitolo della saga guerriera fra il Montezemolino in cerca di gloria e il corpulento Doge dalle aspirazioni assolutiste. Col povero Dino vittima augurale prima della battaglia. A.M. Inoltre, avere sedi che non siano SPECIALITÀ PESCE GIADA MONTE BERICO s.r.l. Piazzale della Vittoria, 7 – Vicenza Tel 0444 235470 [email protected] – www.aisettesanti.it Chiuso il lunedì formula di convivenza tra quella Poco spazio per le margherite all’ombra della quercia state di Ds e Margherita va nella direzione di creare un partito davvero nuovo: che si farà sì con gli uomini, con le idee e con i programmi, ma anche con i luoghi fisici”. Di ufficiale ancora non c’è nulla, ma il problema è già stato messo sul tavolo: l’idea, per il momento, è di trovare una sede per il Pd provinciale in una zona facilmente raggiungibile e con molti parcheggi, ad esempio attorno alla Fiera, e magari una sede per la sezione cittadina in centro, in modo da garantire visibilità anche nel salotto buono della città. Fuori dal capoluogo, si valuterà caso per caso, anche se in alcune situazioni (Bassano su tutte) Ds e Margherita stanno già lavorando assieme per trovare una casa comune. “In ogni caso non se ne parlerà prima del 2008, anche perché non è che Ds e Margherita spariranno dopo il 14 ottobre – aggiunge il segretario del partito di Rutelli -. Adesso gli scogli da superare sono altri”. Le fronde della Quercia La questione però non è del tutto chiusa. Più che altro il confronto si sposta dai tavoli in cui si cerca di disegnare il futuro Partito Democratico a quelli dei Ds . Non tutto il partito, infatti, ha scelto di seguire la strada della fusione, e bisognerà trovare una parte dei Ds (maggioritaria) che confluirà nel Pd, e la Sinistra Democratica del correntone Mussi, che ha deciso di continuare un cammino autonomo e che, almeno in città, raccoglie quasi la metà degli iscritti della Quercia. “C’è un patrimonio alla cui formazione tutti abbiamo contribuito – mette in chiaro Giovanni Rolando, responsabile cittadino di Sinistra Democratica -. Nel momento in cui ci siamo divisi questo patrimonio diventa oggetto di discussione, soprattutto a livello nazionale. Anche perché è facile immaginare cosa può voler dire il patrimonio dei Ds in regioni come l’Emilia o la Toscana”. Nel vicentino i numeri non sono paragonabili con quelli delle regioni rosse, ma il problema resta, in particolare per quanto riguarda la gestione. Perché se la proprietà degli immobili sembra destinata a rimanere per almeno un’altra decina d’anni nelle mani della Fondazione Ds, i diessini di Sinistra Democratica chiedono almeno di poter continuare ad usare le sedi per riunioni e incontri. Possibilmente senza rischiare di trovarsi chiusi fuori perché la serratura era stata cambiata senza preavviso, come è accaduto un paio di settimane fa con la sede Ds di via del Mercato Nuovo. 6 14 LUGLIO 2007 inchiesta Il Presidio di Rettorgole prepara la strategia: “bloccheremo i lavori”. Le incognite: scelte dei partiti e rassegnazione dei vicentini ALESSIO MANNINO Irriducibili e determinati ad andare fino in fondo. Immersi nella pensosa fase di elaborazione di blitz e strategie. Oggetto di minacce non si sa quanto serie, ma certamente inquietanti, come il proiettile spedito in busta il 9 luglio scorso a un cugin o della casalingapasionaria Cinzia Bottene. Ora però i duri e puri del Presidio Permanente anti-Dal Molin di Ponte Marchese si trovano a combattere su due fronti: da una parte il non-più-amico governo Prodi e il suo “pretoriano” (come lo chiamano loro), il commissario Paolo Costa; dall’altra l’ondata di riflusso che avvolge la protesta. Stanchezza, rassegnazione, calo di libido ribellistica: è il nuovo, grosso problema dei presidianti. fare i bagagli il questore Dario Rotondi, “lo sbirro buono” che finora ha sempre cercato il dialogo coi contestatori, ottenendo in cambio un pacifico e indolore svolgersi di manifestazioni e occupazioni (della stazione Fs, della Basilica Palladiana, dell’aeroporto). Un nuovo “interlocutore” con diverso ordini dall’alto – più manganello e meno conciliaboli – potrebbe concorrere a un’escalation pericolosa. “Fino ad adesso siamo stati abbastanza corretti. Abbastanza perché – spiega Raniero – abbiamo superato il confine della legalità ma solo da un punto di vista formale, senza rompere nemmeno una bottiglia e senza far danni. Quanto abbiamo occupato la Basilica, per esempio, siamo andati a parlare col capo-cantiere e la ditta è stata tranquilla. Che posso dire? Speriamo che l’eventuale successore di Rotondi sia come lui. E comunque i funzionari rimangono gli stessi”, conclude all’insegna della fiducia. Cambio alla questura “Questo è un movimento popolare, senza ultras, ma con famiglie, donne e bambini, e continueremo con azioni dimostrative cercando sempre di interloquire con le forza di polizia”, esordisce Germano Raniero, capo storico dei sindacati di base cittadini (gli RdB-Cub) e anima movimentista di Ponte Marchese. Da settembre in poi, infatti, potrebbe Embargo totale Escalation, appunto. Quello che si prepara, a detta degli stessi No Dal Molin più combattivi, è un periodo caldo di blocco dei lavori e resistenza fisica alla costruzione della base Usa. Diversa l’impostazione dei contrari che si riconoscono nel Coordinamento dei Comitati diretti dall’ex diessino (oggi in Sinistra Democratica) Giancarlo Albera e nella DI galassia dei cattolici pacifisti di Lilliput e Beati i Costruttori di Pace: loro cercano ancora uno spiraglio fra le forze di governo, bussando alla porta del commissario Costa. “Noi intendiamo bloccare i lavori, tutti i lavori”, mette in chiaro Raniero. Non soltanto, quindi, le ruspe che andranno a scavare il terreno di viale Sant’Antonino, ma, prima di queste, la posa di cavi e il rifacimento delle tubature, il passaggio di camion e lavoratori, “tutto ciò, uomini e mezzi, che arriverà da fuori l’area del Dal Molin”. Aspettiamoci dunque blocchi autostradali, sit-in nelle vie di accesso all’aeroporto, manifestazioni davanti alle imprese appaltatrici. Le mille anime del “No al Dal Molin” si riuniranno ancora? Il problema partecipazione Ma ce la faranno? Per una campagna di ostruzionismo a oltranza serve gente, tanta gente. E motivata anche. Senza la paura (una volta la si sarebbe definita ‘borghese’) di beccarsi denunce penali. Il fronte del No che si identifica nel Presidio può contare su un migliaio di “sempre pronti” (almeno stando all’ultima iniziativa pubblica, quella in piazza dei Signori per la festa alternativa del 4 luglio), e fra questi su un centoduecento di “truppe d’assalto”, cioè coloro che partecipano ogni settimana all’assemblea del martedì. Per evitare la mannaia giudiziaria più si è e meglio è, visto che i tribunali riconoscono la valenza sociale delle Cattaneo: “Finora abbiamo scelto il basso profilo”. Referendum? Inutile Il Sì: “In autunno saremo in piazza” Per gli schei dell’indotto E i favorevoli alla base, i filoamericani, i dipendenti della Ederle riuniti nel Comitato del Sì? Come si preparano ai prossimi mesi? “Dal 16 gennaio quando il presidente del consiglio Prodi ha dato il suo sì, noi cerchiamo la sinergia con le istituzioni per portare a casa di più per Vicenza”, risponde Roberto Cattaneo, di Forza Italia, a capo del comitato. ‘Contropartite e indotto, questo il nostro motto’, sembrano dire quelli del Sì. “Abbiamo lavorato e lavoreremo per questo nel sottobosco, senza tanta pubblicità”, specifica il dipendente Ederle Cattaneo. Be’, gli facciamo notare, con il governo fermo sulla sua decisione e con l’invio del commissario Paolo Costa per dirimere la questione impatto urbanistico, non c’è ormai bisogno di molto altro. “Certo, se non appunto strappare più contropartite possibili”. Nessun’altra mobilitazione da parte vostra? “A fine settembre-inizio ottobre abbiamo in programma una manifestazione. Coinvolgeremo anche associazioni e dipendenti di altre basi in Italia. Abbiamo preso contatti con Aviano, con Sigonella”. Non vi manca un punto di aggregazione come il Presidio per i contrari? “Ci era venuta l’idea di un punto esterno, ma poi abbiamo desistito per i costi. Ci ritroviamo nella sede della Cisl e della Uil all’interno della caserma”. Il vostro peso politico è sembrato meno incisivo di quello del fronte opposto, e il prossimo futuro promette un aumento della tensione e della lotta sul Dal Molin. “Ma quanti sono i vicentini contrari?”, Simone Ramella “Gli faremo vedere i sorci verdi”. Sì, ma in quanti? sbotta Cattaneo. “Se i No Dal Molin chiamano i no-base da altre parti d’Italia, vuol dire che hanno bisogno di gente”. Si potrebbe ancora andare ‘alla conta’, con il referendum promosso dal comitato Più Democrazia e Partecipazione. “Io ero favorevole prima del via libera di Prodi, ora non ha più senso. Se lo facessimo allora sì che nel mondo ci prenderebbero per dei quaraquaquà”. Il forzista Cattaneo, 1680 voti alle ultime provinciali, è del parere che “a Vicenza esiste una maggioranza silenziosa di favorevoli, attirati da contratti e dall’indotto che gli Americani porteranno in città”. Silenziosi e amanti degli schei vicentini, senza dubbio. A.M. Inerzia ideologica e vicentinità Insinuiamo il dubbio: non potrebbe invece essere una forza, dato che proprio gli equilibri e le doppiezze tipiche delle macchine-partito impediscono loro di sposare una causa come questa, timorose come sono di perdere Palazzo Chigi? Prendiamo il Patto di Mutuo Soccorso, ossia il coordinamento nazionale dei comitati locali contro opere osteggiate dalle popolazioni (Tav, basi, rigassificatori, trivelle, etc): non potrebbe essere il punto di partenza per una forza di delusi al di fuori dello schema destrasinistra? “Il Patto è un punto di rifePartiti-serpenti Tutto da vedere se ci riusciranno. Gli rimento in crescita, ma i processi di ostacoli non sono da poco. Anzitutto cambiamento sono lunghi e difficili, e poi è caratterizzato l’influenza dei partiti dall’aspetto territodi governo fra gli stesriale e locale”, replica si irriducibili. Raniero “Il conflitto Raniero. Come dire: scansa il problema costringerà oltre alla passione inrivendicando l’autonomia del movimen- tutti i vicentini surrezionale di marca ambientalista, localito: “Se un esponente a prendere sta e pacifista, dov’è il del governo come il posizione. verde Paolo Cento, Non si lascerà programma politico di questa nuova forza? per esempio, vuole Non essendo state suvenire qui, io non la spazio alla perate le appartenenze manderò via. Ma che indifferenza” ideologiche del pascontemporaneamente sato, è giocoforza che stia al governo è un problema suo. Per noi questo non l’esperimento sia prematuro. è un governo amico”. Questo è evi- Certo è che, come dichiara lo stesso dente, ma molti No Dal Molin (dai Raniero, “il conflitto e l’esperiencomitati alla Cgil, da molti Verdi a za cambiano le persone, facendo PdCi e a Rifondazione) sono legati emergere figure nuove come Cinzia a forze che lo sostengono e che con- Bottene, Patrizia Balbo, lo stesso Altinueranno a votare centrosinistra, bera. Io le ringrazio perché fin dagli dato lo scontato orrore per il centro- inizi hanno lavorato sodo per fare il destra. “I partiti subordinano le loro salto di qualità”. Resta l’altro grande azioni alle logiche e agli equilibri ostacolo: il nerbo dei vicentini. Sagovernativi. E voglio sottolineare pranno emulare i montanari della che le strutture dei partiti, qui, sono Val di Susa? Qui la risposta stenta. assenti. Ma non sono contento che “Noi costringeremo la controparte, si facciano i fatti loro. E invece pos- cioè il governo, a trattare. Faranno siamo contare solo su singole perso- dei blitz per accelerare i tempi, venalità”. La crisi locale dei partiti, e drete. Noi dobbiamo essere pronti”. in particolare di quelli di sinistra in Quanti placidi e pantofolai vicentini li seguiranno? Veneto, è vista come un handicap. azioni di massa. “Certo che bisogna creare il pathos” dice Raniero, che si lascia scappare una sofferta confessione: “A volte uno diventa cinico, visto come vanno a finire le cose”. Sfiducia nell’esito finale? “Una cosa è sicura: il conflitto costringerà tutti i vicentini a prendere posizione. Non si lascerà spazio all’indifferenza”, afferma convinto il sindacalista. Il Presidio, con le buone e con le cattive, chiamerà a raccolta i contrari, costringendoli a dare man forte ai resistenti e ingrossandone le fila: questo è l’obbiettivo. 7 inchiesta 14 LUGLIO 2007 Reportage. Da sette mesi al presidio di Rettorgole “vigilanza” 24 ore su 24: tra falò, buone letture e qualche insulto Ponte del Marchese, il tendone che non dorme mai DI LUCA MATTEAZZI A pochi passi dal grande tendone, seduti sotto un piccolo gazebo, un bambino, un paio di signore e un anziano passano il pomeriggio a chiacchierare. Tranquilli, interrotti solo dal vento, che a tratti sembra voler far volare via ombrelloni L’interno e l’esterno degli ambienti del Presidio, dal grande tendone ai tavoli informativi e bidoni per la spazzatura, tira avanti con le donaziole assemblee in cui si de- puntualizzano gli organiz- zona”. e dal passaggio di qualche auto che rallenta giusto il cidono manifestazioni e zatori -. In ogni caso qui si Le difficoltà non manca- ni e con la produzione e la tempo di strombazzare e strategie. Lo stesso accade fa solo autoconsumo: non no. L’acqua corrente, ad vendita di magliette, banlanciare qualche gestaccio. in quelle sere in cui sono si vende niente. Semplice- esempio, non c’è, e biso- diere e altro materiale. Ma Scene di ordinaria quoti- in programma dibattiti, mente, chi si ferma qui la gna arrangiarsi con le ta- l’entusiasmo non manca. E dianità al presidio di Pon- incontri, o concerti. Al- notte, ha la possibilità di niche: “Non ci fanno gli c’è già chi pensa di orgate del Marchese, da sette trimenti si va ad ondate: mangiare un boccone o di allacciamenti, perché per nizzare a Ponte del Marmesi il simbolo di quel- mattinate tranquille, po- farsi un caffé. Oppure di Aim noi non esistiamo uf- chese dei camp estivi. “Ma la fetta di Vicenza che la meriggi un po’ più anima- condividere una delle tor- ficialmente”, spiegano i per questo bisognerebbe nuova caserma degli ame- ti, serate per i ragazzi e do- te fatta dalle signore della responsabili. Per i fondi, si riorganizzare un po’ tutto; ricani in via Sant’Antonino meniche formato famiglia. Qualcosa da fare, comunproprio non la vuole. Si è organizzato in fretta, il que, lo si trova sempre. Ci Volantini, radio, internet e giornali. Così parla il movimento No Dal Molin fronte del No, dopo quella sono le foto delle manifestazioni di piazza, tavolasera di metà gennaio in cui da Bucarest arrivò l’annun- te e cartelloni stracarichi cio del via libera al proget- di volantini, libri e documenti a dito da parte sposizione di del governo Siamo nella società della co- ma è un giornale aperto: noi Marina sull’ultimo numero del chi vuole apProdi. E si municazione. Questo gli ani- lo seguiamo dal punto di vi- mensile. E in effetti la “sala” profondire è organizzamatori del presidio l’hanno sta tecnico, ma c’è molto spa- registrazione è in un container il caso Dal to bene, pur intuito fin da subito. E si sono zio per i contributi esterni”. I piazzato a pochi metri del preMolin; una senza perdeadeguati: tre siti internet, una contenuti, ovviamente, ruo- sidio. Da lì, ogni sera all’ora di vecchia telere quel pizziradio, un mensile e montagne tano attorno all’attività e ai cena, sulla frequenza del 92,6 visione in un co di genuina di volantini diffondono, senza documenti prodotti dal mo- messa a disposizione da Radio angolo, caso improvvisaintermediazioni, le voci che si vimento e dai vari comitati Sherwood, va in onda un promai ci fosse zione che in levano dal tendone di Ponte sorti in provincia. Con uno gramma fatto di commenti qualcosa di questi casi del Marchese. “Il mondo del- sguardo costante, però, verso ai fatti del giorno, approfoninteressante l’informazione è complesso, a l’esterno, in particolare verso dimenti, interviste, un po’ di non manca da seguire; la volte difficile da penetrare, e le questioni internazionali che musica e molto divertimento. mai. C’è il per noi è fondamentale poter riguardano le basi e le attività Infine, il vero motore della chitarra lagruppo che si comunicare in modo diretto militari: una volta tocca alla macchina da comunicazione sciata su una occupa delle con i cittadini”, spiega Marco protesta di Praga contro lo del No dal Molin: internet. sedia, che incombenPalma, che coordina la comu- scudo spaziale, un’altra alle Sul sito , www.nodalmolin.it, una canzone ze pratiche, nicazione del momanifestazioni vengono pubblicati tutti i coin compagnia a cominciare vimento. per impedire la municati, le ultime notizie, i Le bandiere garriscono e salutano i viisitatori non guasta dalle pulizie, del presidio di Ponte del Marchese L’ultimo nato, in “La costruzione di pdf del giornale e le trasmismai. Su uno quello che orordine di tempo, è una base Usa in sioni della radio; su www. scaffale sta ganizza i turil Giornale No Dal comunicazione Ecuador, un’al- altravicenza.it, invece, l’inforni di sorveglianza (al pre- prendendo forma la biblioMolin, un nome è anche un tra ancora alle mazione ha un carattere più scelto, non a caso, ultime notizie generale: c’è la ricostruzione sidio c’è sempre qualcuno, teca popolare, costituita segno della ricalcando caratin arrivo dal- della storia del movimento, 24 ore su 24), quello che grazie prestiti dei presiteri e testata del forza del le Filippine. Un tutti i documenti prodotti, si impegna per la realiz- dianti, con testi che spaGiornale di Vicengiornale fatto in notizie sulle campagne d boizazione di giornale e tra- ziano dalla Bibbia a Noam movimento, za: in tutto una casa, forse, ma cottaggio, links e approfondismissione radio. E poi, na- Chomsky, dal No Logo di decina di pagine con cura, atten- menti di vario tipo. Naturalche non turalmente, c’è tante gente Naomi Klein ai racconti di che, con cadenza zione, e una veste mente, non poteva mancare dipende che passa semplicemente Melville e Calvino. E non mensile, vengono quasi professio- un blog, il diario di bordo del per tenersi informata sugli manca la cambusa, una via stampate in circa dall’esterno” nale. presidio. “La comunicazione di mezzo tra una dispensa ultimi sviluppi, per scamdiecimila copie e Molto più ru- è anche un segno della forza e una cucina con le provvibiare qualche parola, per distribuite a mano spante, nel senso del movimento, che non disalutare gli amici, per dare ste per chi si ferma al prenei bar, nelle parrocchie, nei migliore del termine, l’espe- pende dall’esterno ma che è sidio e un’ordinata fila di centri sociali, nelle piazze, nei rienza della radio. “Trasmet- in grado di produrre da solo un’occhiata in giro. mercati. “Siamo in otto a la- tiamo da una gabiotto in un moltissimo materiale”, conA volte sotto il tendone c’è raccoglitori per la raccolta vorarci – racconta Palma -, campo di sorgo”, racconta clude Palma. la ressa, soprattutto quan- differenziata: “Su questo do in programma ci sono siamo molto rigorosi – Blog e gabioti nel sorgo Cronache dal Presidio 8 14 LUGLIO 2007 fatti¬izie Consigli pratici per rilanciare il turismo a Vicenza. Firmati da Jan Van der Borg, presidente di economia dei sistemi turistici all’università di Venezia Voli low cost e spot Dal Molin Vicenza come la Provenza DI LUCA MATTEAZZI Il turismo, il marketing urbano e la promozione turistica sono da sempre il suo terreno di lavoro. Jan Van Der Borg è direttore del corso di laurea specialistico in economia dei sistemi turistici all’università Cà Foscari di Venezia, docente alla Erasmus University di Rotterdam e, tra le altre Il turismo a Vicenza è troppo spesso del tipo “mordi e fuggi”, ma anche l’offerta di strutture è inadeguata cose, è stato presidente della società Venice Cards, che si Vicenza, dal punto di vista miamo prodotto secondario, occupa della gestione degli turistico, non riesce a fare cioè la ristorazione, gli alberaccessi turistici a Venezia. il salto di qualità. Perché? ghi e tutte le strutture ricettive Un osservatore attento dei “Credo che sia principalmente e commerciali: a me Vicenza flussi e delle politiche turistiperché Vicenza non si è mai piace molto, ma obiettivamenche nella nostra regione, in trovata costretta a sviluppare il te se si fa una passeggiata la grado di fornire un punto di turismo, ha sempre avuto delle sera una città come Padova dà vista esterno su quello che si alternative. In altre realtà non l’impressione di essere molto sta facendo in questo campo è così: in centro a Venezia, cosa più viva”. a Vicenza. E anche su quello vuoi fare se non del turismo? che non si sta facendo, visto Vicenza invece, ha una tradiQuesto è dovuto anche al che in una città in cui tutti zione industriale importante, e fatto che in città il turismo parlano di turismo, a volte si ha ancora oggi delle eccellenze è stato sempre molto legafa fatica a scorgere una vera e un’economia forte. Il territo al mondo degli affari, politica di promotorio, quindi, non alla Fiera, ai rappresenzione che vada al ha mai avvertito tanti. Oggi che questo setBisogna di là dei soliti dil’esigenza di puntore è in difficoltà, come si scorsi sul Palladio sfruttare tutte tare sul turismo. In può cambiare rotta? e sull’Unesco. Con le possibilità: prospettiva, però, “Effettivamente ci sono delil rischio che Vi- non solo sarebbe scandalole carenze. Di alberghi o di cenza finisca stri- Palladio so non sfruttare le bed&breakfast in centro, ad tolata tra i colossi possibilità che si esempio: gli alberghi a Vicenza ma anche di Verona, Padova hanno a disposizioOvest vanno bene per chi va in e Venezia, supera- relax dei colli ne”. Fiera, meno per il turista norta anche da quel- e - perché no male che la sera vuole uscire a le città che sulla - la notorietà In questo senso, godersi la città. Ma per cambiacarta avrebbero della base quali sono le prire questo serve una strategia, meno attrattive, Usa ma cose da fare? bisogna dare una prospettiva ma che hanno “Vicenza è molto concreta agli operatori. E quesaputo proporsi forte con quello che sto non lo può fare solo l’Apt. prima, meglio e in modo più noi chiamiamo prodotto priDevono muoversi Comune e aggressivo. “Vicenza, con il mario: cioè ha un patrimonio Provincia”. patrimonio artistico e monudi beni culturali molto attraenmentale che ha, si ritrova con te. Quello che manca è la masCos’altro manca per fare delle potenzialità enormi, in sa critica: servirebbe un evento di Vicenza una città davparticolare legate al marchio o una serie di appuntamenti in vero turistica? Unesco, che al momento non grado di allargare fortemente il “Beh, il fatto che Vicenza sia sono sfruttate pienamente”, pubblico, di catturare persone raggiungibile solo in auto, in conferma Van Der Borg. Epche non fanno solo un salto a prospettiva, è un limite. Se pure gli esempi da seguire vedere la città, ma che si fermai treni veloci e la Tav non si non mancherebbero. E nemno di notte, per il fine settimafermeranno in città, da questo meno le idee: dal collegamenna. Gli esempi non mancano, punto di vista la situazione to alla rete dei voli low cost, basta guardare a quanto hanno può anche peggiorare. Bisoall’idea di fare del vicentino fatto Treviso, Brescia, Ferrara gna stare attenti a non restare una piccola oasi di relax in o Rovereto: gli spunti ci sono, tagliati fuori. E lo stesso vale stile Provenza, magari sfrutanche senza snaturare l’idenper gli aeroporti. Si potrebtando l’eco della vicenda Dal tità della città. E poi bisogna bero sfruttare molto di più Molin. lavorare su quello che noi chiagli scali di Verona, di Trevi- so, anche di Bergamo: perché non studiare dei pacchetti con qualche tour operator e con qualche compagnia low cost, ad esempio”. possibile rilassarsi e ritrovare una qualità di vita diversa. Come hanno fatto in Provenza o, per stare più vicini, nelle Langhe”. Visto che altre città si sono mosse prima e in modo più aggressivo di Vicenza, ci sono ancora degli spazi di manovra? E su quali mercati bisognerebbe puntare? “Gli spazi ci sono, perché la domanda turistica è in continua crescita. Noi facciamo sempre la battuta dei milioni di turisti indiani o cinesi in arrivo. Ma anche in Italia ormai si va in ferie più volte all’anno: la prima si va a Venezia, la seconda a Ferrara, la terza magari si potrebbe andare a Vicenza. Per quanto riguarda i mercati, il primo è sicuramente quello italiano. Poi bisogna cercare di collegarsi con il circuito del low cost: non è più un discorsi di vicinanza, ma di mercati che devono essere serviti dai collegamenti internazionali. Per questo, ripeto, serve una strategia forte”. Se il presidente della Provincia le chiedesse tre consigli pratici per potenziare il turismo, cosa direbbe? “Per prima cosa di puntare molto di più sull’etichetta Unesco. Poi di cercare di sviluppare il turismo di relax, non quello d’affari. E per terzo di fare sistema: l’offerta di Vicenza deve essere collegata alle altre proposte locali, al sistema dei trasporti, alle attività degli altri capoluoghi. Ma per tutto questo serve una strategia credibile, di lungo periodo, che dia agli operatori la sicurezza di poter fare degli investimenti. E poi c’è il discorso della base”. A parte Palladio, su cosa può puntare Vicenza? “Sulla qualità della vita, sull’enogastronomia, e anche sul turismo religioso, inteso in senso lato: sfruttando anche il territorio collinare potrebbe proporsi come luogo in cui è Cioè? “Ormai Vicenza è conosciuta come la città della base, e la cosa potrebbe essere sfruttata. Potreste presentarvi come quelli che vogliono la base, o come quelli che non la vogliono. Come dicono gli artisti, con la pubblicità l’importante è che se ne parli, non importa se bene o male. E in effetti è un po’ così: nel senso che a volte un nome, in questo caso il nome di una città, entra nella testa per motivi che alla fine non si ricordano neanche più”. Numeri ok, ma restiamo sempre agli ultimi posti Il turismo a Vicenza è in crescita, seppur di poco. Ma le altre località della Regione, e in parte anche della provincia, si muovono a velocità ben superiori. Per dare qualche cifra, nel 2006 le presenze turistiche nel comune di Vicenza sono state 407 mila, 11 mila in più rispetto al 2005, con un aumento del 2,9 per cento. A livello provinciale, invece, il conto delle presenze è passato da 1 milione e 760 mila a 1 milione e 922 mila, con un balzo in avanti di 160 mila unità, pari al 9,2 per cento. Come si vede Bassano, Asiago e gli altri centri del vicentino superano di gran lunga il capoluogo, anche se va detto che sul bilancio provinciale pesa, e non poco, l’invasione delle penne nere in occasione dell’adunata nazionale di maggio. In ogni caso i numeri sono molto piccoli se confrontati con i 60 milioni di presenze fatte registrare dal Veneto nello stesso anno. Vicenza, insomma, rimane tra le cenerentole di una delle regioni più turistiche d’Italia. 9 HOTEL RISTORANTE PIZZERIA CENTRO CONGRESSI GIADA RISTORA s.r.l. Via Nazionale, 10 - Grumolo delle Abbadesse (Vi) Tel 0444 580057 [email protected] www.hotelristorantegiada.it DI 14 LUGLIO 2007 fatti¬izie L’ad vicentino dell’Eni incolpa i localismi di mancate estrazioni di petrolio e gas in Italia. Ma la verità è un’altra Scaroni, la corsa ai pozzi e l’effetto nimby ALESSIO MANNINO Parafrasando il rauco e sicilianissimo Andrea Camilleri a difesa della Val di Noto, come reagirebbero i vicentini se dicessero loro che vogliono trivellare petrolio davanti alla Basilica Palladiana? Altro che No Dal Molin: vedremmo l’azzimato sindaco Hüllweck in fascia tricolore e gessato a fare i sit-in di protesta (così almeno vorremmo immaginarlo, nella nostra ingenuità). Potrebbe essere la fantasia neanche tanto inconscia dell’amministratore delegato Eni Paolo Scaroni, orgoglio di Vicenza ai piani alti dell’industria italiana. “In Italia il petrolio c’è, ma non riusciamo a estrarlo. Conviene di più comprarlo dall’Alaska”, s’è lamentato il 4 luglio il manager pubblico che quest’anno ha dichiarato un reddito di 10 milioni di euro. Li merita, tutti questi soldi (nostri)? Be’, quando si sente per la cento milionesima volta il ritornello delle riserve italiane inutilizzate e poi si va a dare un’occhiata agli affari firmati da Scaroni, verrebbe da rispondersi: no, non se li merita. economici coi maggiori produttori, Medio Oriente e Venezuela in testa. Fiumi di miliardi, compravendite a ogni lato del globo, rapporti d’affari cementati da convenienze politiche come quelli che intercorrono coi nostri grandi fornitori Libia e Algeria, Paesi che vivono di energia venduta a noi e all’Occidente, e che se vedessero diminuire le esportazioni riverserebbero milioni di disperati sulle nostre strade. Quale petrolio? Il futuro dell’Italia è quello di trasformarsi in una selva di pozzi petroliferi? energetica con la Russia di Putin. Una partnership, come dicono quelli che la sanno lunga, che però ha inquietanti punti oscuri. Eni (assieme ad Enel) ha rilevato per quasi 6 miliardi di dollari le spoglie dell’impero gas-petrolifero Yukos depredato dal governo Il russofilo di Mosca al suo proprietario oggi in carcere, Khodorkovskji. Messi Il polemista Marco Travaglio l’ha da parte gli scrupodefinito uno “yeli morali di essersi sman”, uno che dice accaparrati i resti di sempre di sì pur di una vera e propria stare a galla e accu- “In Italia rapina di Stato, resta mulare onori. Quel il petrolio da capire qual è la che è certo è che non c’è, ma non logica economica in si è mai segnalato per riusciamo un acquisto fatto in uscite controcorrenad estrarlo. tutta fretta (24 ore) te, il vicentino Scache include un unico roni. Classe 1946, da Conviene di due anni alla guida più comprarlo braccio effettivamente operativo, cioè con del cane a sei zampe in Alaska” pozzi produttivi (la su nomina del goGazpromneft), di cui verno Berlusconi e la Gazprom mantieconfermato da quelne il 75%, e con una contropartita lo Prodi, tangentista reo confesso che consiste in giacimenti inattiai tempi d’oro del craxismo (ha vi nel circolo polare artico. Non patteggiato una pena a 1 anno e solo, ma i condotti per l’esporta4 mesi nel 1996 per aver girato zione del petrolio estratto là dove mazzette al Psi quand’era alla mimuggiscono le renne non esistono lanese Techint), dal 1997 al 1999 neppure. Investimento a lungo presidente del Vicenza Calcio, nel termine, potrebbe replicare uno. 2002 presidente dell’Enel fino alIntanto però dalle tasche degli l’avvicendamento all’Eni con l’alitaliani viene trasferito l’equivatro vicentino d’oro, Vittorio Minlente di una manovra finanziaria cato da Torrebelvicino, il Paolo nell’arco di una giornata. Si tratta è l’artefice di una ferrea alleanza di 12 mila miliardi di vecchie lire in un sol colpo, e per giunta per un’azienda a rischio di istanze giudiziali internazionali. Caccia all’oro nero Scaroni è lanciato in una campagna acquisti senza sosta: batte ogni latitudine, incurante di temperie politiche e presagi di guerra. L’Iran, secondo lui, è un “Eldorado”: e non a caso l’Eni è il primo operatore straniero nel Paese degli ayatollah. Vaglielo a spiegare ai tappetini nostrani filo-Usa, che gli iraniani andrebbero trattati coi guanti invece di accodarsi alla grancassa mediatica che monta contro Teheran. Scaroni, dicevamo, è dappertutto: fa una puntata in Nigeria e libera sotto riscatto gli ostaggi italiani in mano ai guerriglieri che lottano per riappropriarsi delle ricchezze nazionali vendute alle multinazionali (fra cui l’Eni); mette la bandierina sulla zona di Nassiriya in Irak per aggiudicarsi i locali giacimenti di petrolio, già prenotati ai tempi di Saddam; nel Golfo del Messico scopre un nuovo pozzo e conta di espandersi proprio sotto il naso delle sette sorelle Usa. Smania di conquista? No, corsa all’accaparramento di siti per diversificare le fonti in caso di conflitti politico- Posto tutto ciò, Scaroni parla di carotare la Penisola alla ricerca dei pozzi perduti. Sì, buonanotte. La bolletta energetica che l’Italia pagherà alla fine di quest’anno è prevista aggirarsi sui 45 miliardi di euro, ma molto probabilmente supererà questa soglia (nel 2006 è stata di 48). 24 miliardi andranno per il petrolio. Di tutto l’insieme, la produzione nazionale copre il 10%, e la maggior parte di essa viene erogata da centrali idroelettriche (acqua). Il petrolio italiano vale meno del 5%: praticamente non esiste. Gli impianti sono troppo piccoli, e non uno studio sopra le parti ha mai accertato la possibilità concreta che il suolo patrio possa garantire un afflusso energetico di rilevanza significativa. Ma allora perché Scaroni estrae dalla muffa questo cavallo di battaglia vetero-autarchico? Facile, basta sentire a chi dà la colpa delle mancate trivellazioni nello Stivale: “i problemi italici di Nimby (Not in my backyard, ‘non nel mio giardino’, a indicare le co- Paolo Scaroni ai tempi della sua Presidenza Enel HOTEL RISTORANTE PIZZERIA CENTRO CONGRESSI GIADA RISTORA s.r.l. Via Nazionale, 10 - Grumolo delle Abbadesse (Vi) Tel 0444 580057 [email protected] www.hotelristorantegiada.it munità locali che si oppongono agli interventi invasivi sotto casa, ndr), ma anche delle negoziazioni con le amministrazioni locali per ottenere i permessi necessari”. Et voilà la verità: resuscitare lo stantìo e inconsistente caso dell’italian oil per dare addosso a quel fenomeno – che non è per niente solo italiano: negli Usa, in cui l’associazionismo è ben più forte del nostro, non si contano i movimenti spontanei sparsi sul territorio – che i critici tacciano di egoismo localista e invece altro non è che sana reazione contro devastazioni calate dall’alto da cui gli abitanti non ricevono ritorni ma solo danni. Non per niente a spalleggiare il Paolo c’è l’Assomineraria con la proposta di coinvolgere come soci o partner gli enti locali, per farli in qualche misura partecipi dei profitti. Cioè per comprarli. Solo che, restando al petrolio, se trasformano una valle, una piazza o una zona verde in un cratere rumoroso e maleodorante, il povero cristo che vive lì che se ne fa, poniamo, di una strada nuova e fiammeggiante per compensare il sì allo scavo? Avrà una pista in più su cui sfrecciare con la sua auto, ma perde un pezzo della sua città o del suo paese. E ci perde in salute, in vivibilità, in difesa del suo ambiente. E noi vicentini, caro Scaroni, ne sappiamo qualcosa: vogliono “regalarci” una circonvallazione nel nord della città come contropartita a una base militare americana da cui partiranno truppe per delle guerre a cui noi non è detto parteciperemo. Più che nimby, a noi viene in mente una parola più terra terra: fregatura. 10 Busin Salumi dell’Alto Vicentino via Trieste, 158 - Zané (Vi) Tel. 0445 314103 www.salumificiobusin.it DI 14 LUGLIO 2007 altovicentino ANDREA ALBA Una società con pochi giorni di vita, un bando troppo restrittivo, il silenzio delle istituzioni Tutti i punti critici di un’operazione vitale per la Conca di Smeraldo Recoaro, le Terme fanno acqua: i dubbi sul piano di rilancio della situazione hanno infatti immediatamente presentato un’interrogazione urgente al Consiglio Regionale sull’intera operazione, finora rimasta senza risposta. Sella in questi giorni ha ulteriormente insistito per avere tutta la convenzione di vendita stipulata. Terme di Recoaro Spa, ovvero come comprare dalla Regione una struttura che vale 4 milioni di euro fondando la società acquirente, da 10mila euro, la settimana prima, e versandone di fatto come capitale sociale circa un terzo, 2500. Il Terme senza fondo tutto con tanto di complimen- Ma che accade, nella Conca ti e auguri da Galan. Sembra di Smeraldo? Accade che lo una battuta, ma l’operazio- splendido complesso termane – in atto – di vendita del le di proprietà della Regione, complesso termale recoarese la società a capitale pubblico qualche scheletro nell’arma- Terme di Recoaro Spa che dio sembra avercelo. Certo, comprende il pacchetto alberper la città è una buona noti- ghiero hotel Dolomiti – hotel zia, potrebbe essere una grande possibilità di rilancio turistico. Certo, per la Regione è una boccata d’ossigeno, visto che il complesso termale a pieno regime fattura un bel 300mila euro di perdi- La Conca di Smeraldo cerca di rilanciarsi ta secca ogni anno, struttuGiorgetti – villa Tonello, l’aurale. Ma le ombre nell’opera- torimessa e il Centro termale zione ci sono, e tanto evidenti siano un pozzo senza fondo da far sobbalzare sulla sedia e soprattutto speranza. Non due consiglieri regionali “no- sono delle “boutade”, lo distrani”: i margheritini Giu- cono gli stessi bilanci della seppe Berlato Sella e Achille società: ogni anno le Fonti Variati venuti a conoscenza recoaresi registrano una per- I numeri dell’operazione Il piano di rilancio del comprensorio termale di Recoaro prevede la cessione, per la cifra di 4 milioni di euro, dell’albergo Giorgetti, dell’hotel Dolomiti, di villa Tonello e dell’autorimessa alla società R.E. Due Torri srl. Il centro termale rimane invece di proprietà della Terme di Recoaro Spa, anche se il recupero e la trasformazione in un vero e proprio centro benessere saranno a carico della Due Torri, che poi li gestirà per 30 anni pagando un canone annuo di 50 mila euro. In tutto l’area ceduta è di 6mila metri quadrati, su un totale di 147.500. Il futuro centro benessere sarà diviso in tre parti: il reparto wellness, con una piscina termale di 70 mq, una di 13 mq, dedicata agli idro- massaggi, ed un ampio solarium con vista diretta sulle montagne, oltre a sauna, bagno turco e cromoterapia; l’area fitness, costituita da una grande palestra ed attrezzature di ultima generazione e, infine, l’area beauty, dedicata alla cura e all’estetica. L’inizio dei lavori è previsto in autunno, entro 90 giorni dal 15 agosto 2007 e nei successivi 6 mesi saranno presentati i progetti delle unità immobiliari acquistate. A prescindere dall’accordo, che vede il termine dei lavori entro 24 mesi dalla stipula del contratto, gli amministratori della società di Milano stimano di concludere il Centro Benessere per Pasqua 2009, ma forse anche per Natale 2008. Busin Salumi dell’Alto Vicentino via Trieste, 158 - Zané (Vi) Tel. 0445 314103 www.salumificiobusin.it dita di circa 350mila euro, definita puntualmente nelle note integrative “fisiologica”, strutturale, dall’amministratore Francesco Casa. Del resto le Terme recoaresi sono frequentate praticamente solo da anziani: arrivano da tutta Italia per i fanghi e l’acqua ferrosa, sì, ma vengono rigorosamente convenzionati con le Ulss. C’è poco da fare: si tratta di clienti terribilmente “sparagnini”. E per le terme si traducono in utili molto scarsi. Terme a caccia di fondi Il presidente Casa era ed è convinto, l’unica soluzione per salvare le Terme e riportarle in attivo è ampliarle creandovi un vero e proprio Centro Benessere: piscine termali, piscine da idromassaggi, e solarium con vista sulle cime montuose che circondano la Conca. Un complesso termale, insomma, in grado di reggere il confronto a livello europeo. Tutto bene, solo che per farlo servono soldi. Non pochi: e la Regione non li mette. Parte così una gara europea per trovare fondi, con un acquirente del “pacchetto Terme”: si vuole vendere per 3 milioni 500mila euro solo la parte del pacchetto alberghiero più l’autorimessa, con l’accordo però di affittare alla società acquirente i locali del centro termale per trent’anni, per 50mila euro l’anno. Locali in cui, sempre secondo l’accordo, deve sorgere il Centro Benessere. Un bando molto severo. Forse troppo Tutti pronti? Parte la gara europea: nel 2006 vengono fatti due bandi, validi per tutto il continente, alla ricerca di un acquirente intenzionato a investire sul complesso termale. I requisiti richiesti peraltro sono mica da ridere: per la capacità economico-finanziaria si richiede un fatturato complessivo, realizzato negli anni 2002, 2003 e 2004, non inferiore a 3 milioni di euro complessivi e due referenze bancarie rilasciate da un Istituto di credito primario; per la capacità tecnica un elenco dei Una foto storica del complesso termale principali lavori svolti duran- bene informati, avverta al te gli anni 2002, 2003, 2004 contempo chi di dovere: quecon il rispettivo importo, data sto è l’ultimo anno che “sgane stazione appaltante, servizi ciamo”, qui bisogna trovare con retribuzione complessiva una soluzione. non inferiore a un milione di euro; infine l’eventuale acqui- Il salvagente che non ti rente deve essere in possesso aspetti della Soa nella categoria OG1 E come per magia, il “salvaclasse 5, ovvero il vecchio cer- gente” si concretizza una beltificato di iscrizione all’albo la mattina di giugno 2007, per costruttori. Anche solo que- la precisione martedì 12. In st’ultimo documento è estre- quel giorno, infatti, la società mamente difficile da ottenere: milanese R.E. Due Torri s.r.l. pure da solo sarebbe garanzia firma un preliminare d’acquiche l’eventuale sto del pacchetto acquirente è una alberghiero, comazienda di prova- “L’unica presa realizzata e pluriennale soluzione zione del Centro esperienza tecni- per salvare Benessere e salca, e con un corpo- le Terme e vataggio delle terso capitale finanme. Sono disposti riportarle ziario. In pratica a pagare anche in attivo è si richiedevano capiù del previsto: ampliarle ratteristiche tecni4 milioni di euro che molto precise, creandovi contro i 3 milioni come chiunque del un vero e 500mila previsti resto può verifica- proprio Centro nei bandi europei. re: i bandi europei Pochi giorni dopo Benessere” sono ancora dispoalla Regione Venibili e scaricabili neto viene versato dal sito delle Terme di Recoa- un anticipo-caparra di mezzo ro. Peraltro, poi, era previsto milione di euro. Il resto verrà per l’acquirente un sostan- versato entro 60 giorni dalla zioso contributo europeo al- stipula del contratto definil’acquisto pari a un milione e tivo, l’inizio dei lavori è pre700mila euro. Forse i requisiti visto in autunno. Francesco sono troppo severi, nonostan- Casa, presidente delle terme, te il contributo? Forse l’idea è raggiante. Il sindaco nonché di realizzare un “solarium” ex parroco di Recoaro, Franco a Recoaro (dove, a onor del Viero, in un affollato incontro vero, pure d’estate fa un po’ pubblico di fine giugno in cui freschino) non piace troppo? l’operazione viene presentata Boh… Fatto sta che entrambi i ai recoaresi si commuove adbandi vengono disertati. Non dirittura fino alle lacrime. Del si presenta nessuno. Succede resto, l’operazione è un po’ la quindi che la Regione paghi chiave di volta che può salvaancora il “buco” annuale di re la città, centro turistico da 300mila euro ma, a dire dei tempo in declino. E l’intera 11 operazione viene “benedetta” dal governatore Giancarlo Galan, con un “blitz” a Recoaro il 4 luglio scorso. 14 LUGLIO 2007 altovicentino Tutto legale, per carità. Anche il fatto che i famosi requisiti tecnici-economici-professionali previsti dal bando europeo siano andati a farsi benedire: Due Torri, molti dubbi proprio perché le gare europee Tutti vissero felici e conten- sono state disertate si tratta ti? No. Perché a di garanzie non più spulciare nelle necessarie, ora che La carte della società si parla di trattativa documentazione R. E. Due Torri si privata. E’ tutto sesull’operazione scopre qualcosa condo la legge. Cerdi curioso. Ovve- è stata to però che qualche ro che la società richiesta dubbio viene: prima presieduta dal- nuovamente serviva una specie di l’amministratore mostro dell’edilizia, nei giorni delegato 64enne con una competenLaura Pesce – di scorsi, ma non za tecnica di livello professione cura- è ancora stata internazionale per tore fallimentare, resa pubblica acquistare Terme, amministratore o annessi e connessi; liquidatore a seora basta una società conda dei casi in altre 11 socie- neocostituita, con un capitatà – è stata costituita il 4 giu- le di 10mila 200 euro. Per un gno 2007 e registrata 4 giorni affare da 4 milioni. Dubbi che dopo. Altri 4 giorni e veniva fatta l’offerta per le Terme: in pratica, tutto farebbe pensare ad una società “ad hoc”, apposta per l’affare. Poi, è interessante guardare anche il capitale sociale: 10mila 200 euro, di cui versati almeno inizialmente solo un terzo, 2mila 500. Passo di Campogrosso il presidente Casa, interpellato telefonicamente, reputa strumentali e rifiuta di fugare: “E’ già stato detto e spiegato tutto all’assemblea pubblica”. Pazienza. L’assemblea è quella di cui sopra, in cui il sindaco si è commosso sino alle lacrime. Strano però, perché chi c’è andato giurerebbe di non aver sentito i relatori affrontare questi argomenti e togliere di mezzo ogni perplessità sul caso. Non devono essersi convinti del tutto nemmeno Berlato Sella e Variati, visto l’interpellanza presentata: nella quale, in pratica, esprimono tutti i punti critici di cui si è detto, e chiedono vengano esplicitate le garanzie fornite dalla società R.E. Due Torri e i dettagli dell’intera operazione. Berlato Sella ha richiesto nuovamente, nei giorni scorsi, di ottenere la documentazione, che però non è ancora stata resa pubblica. Si spera che avvenga al più presto. Perché, è chiaro, tutti sarebbero contenti nel vedere la Conca di Smeraldo trovare finalmente un valido cavallo da montare per il rilancio: cavallo tanto sospirato, da tutti, in questi anni. Purché venga fatto tutto alla luce del sole, e purché le perplessità esposte trovino esauriente risposta. I nuovi scenari della politica vicentina segue dalla prima In questa atmosfera da nebbie estive, complici i vuoti ricorrenti di potere politico oltre che di reali progetti per la città e per l’area vicentina, Sergio Berlato, il capo di An che sponsorizza un’utility a controllo pubblico, amici suoi a parte, bisticcia contro l’amministratore unico pro tempore di Aim, Mauro Zanguio, accusato di voler andare oltre il suo mandato di ‘certificatore dell’esistente’ per costruire una strategia che porti a privati non graditi. E in questo clima, che assomiglia tanto alla mai defunta Prima Repubblica, anche un uomo di fiducia di Assindustria come Dino Menarin (issato nel frattempo alla Presidenza della Fiera), viene ‘scaricato’ contro la sua volontà dalla poltrona di presidente della Camera di Commercio. Poltrona sulla quale la ‘sua’ Assindustria vuole invece far sedere l’attuale presidente Massimo Calearo una volta giunto al termine della sua contestata proroga a capo dell’Associazione e della galassia di interessi, non solo imprenditoriali, che questa rappresenta in città e in provincia. Ora, Calearo non è certo amico del Governatore Giancarlo Galan, sponsor principe di nuovi assetti di potere in città, tra cui quello, primario e ‘madre di tutte le guerre’, associato al futuro sindaco di Vicenza, da lui ‘indicato’ nell’eurodeputato forzista Lia Sartori. La situazione è dunque questa: Galan, a cui è demandata la nomina del Consiglio della Camera di Commercio che Calearo vorrebbe presiedere, è in rotta di collisione con un uomo che conta anche fuori dai confini della Provincia, come Presidente di Federmeccanica, e che è molto stimato dal presidente nazionale di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. Dal canto suo, il numero uno della Ferrari, prima di lasciare il mandato in scadenza, ha chiaramente indicato alle sue truppe di presidenti locali che la strada da percorrere per gli imprenditori non è più solo quella della sponsorizzazione dei politici, ma quella dell’ingresso diretto nella competizione politica, utilizzando i propri mezzi economici e i media controllati. E Vicenza, dai tempi dello show berlusconiano in Fiera, sembra diventata la terra in cui sperimentare la nuova via: interessante se portasse ai politici, che dovrebbero individuare gli interessi generali, gli stimoli della cultura degli imprenditori; pericolosa se fosse solo il modo per imporre dagli scanni dei vari governi i propri interessi particolari. Giovanni Coviello 12 14 LUGLIO 2007 bassanese Entra nel vivo la nuova edizione di Opera Estate: un cartellone da grande città, con un programma che coinvolge ben trenta comuni Cultura e spettacoli: Bassano opera già da capoluogo DI LUCA MATTEAZZI Il progetto di fare di Bassano l’ottava provincia del Veneto sarà anche finito (per ora) in qualche cassetto, ma c’è un campo in cui la città degli Ezzelini e dello storico ponte di legno si comporta già come fosse un capoluogo. Un punto di riferimento capace di coordinare le attività di una trentina di comuni sparpagliati sul territorio di tre province, ma fortemente uniti quando si tratta Marie Chouinard, la ‘femme sauvage du Quebec’, presenterà due creazioni di ispirazione neoclassica di mettere insieme un prore il fulcro di un cartellone di gno. E la cosa importante è gramma come quello di Opeeventi che, per qualità e quan- che il programma del festival ra Estate, una delle rassegne tità, trova pochi paragoni an- non è semplicemente la somestive più importanti e riuscite che andando a sbirciare cosa ma di quello che fanno i sindella regione. “Non siamo un succede a Vero- goli comuni: noi cerchiamo di capoluogo – rina, a Venezia o a valorizzare la storia, la cultura, batte l’assessore “Il programma Padova. la tradizione, i luoghi di ogni allo spettacolo paese. Soprattutto i luoghi: del festival e al turismo LuIn principio le piazze, i castelli, le ville”. ciano Fabris, che non è solo era la lirica Come dire che gli spettacoli Opera Estate l’ha la somma di Tutto comin- sono cuciti su misura, pensanseguita fin dalla quello che cia 26 anni fa, do già alla cornice che li ospisua nascita -. Noi fanno i Comuni: nel 1981, quan- terà: a Possagno, nelle terre ragioniamo in do il comune di di Canova, si darà spazio alla termini assoluta- noi cerchiamo Rossano veneto danza neoclassica; a Bassano mente paritetici di valorizzare comincia ad or- si potrà organizzare uno spetcon tutti gli altri la cultura, ganizzare una tacolo sulla celebre famiglia di comuni: in querassegna di mu- stampatori dei Remondini; a la tradizione sto tra Bassano e sica lirica, quel- Molvena, dove il palcoscenico il più piccolo dei e i luoghi l’Opera Estate è allestito in una antica villa di paesi coinvolti di ogni Paese” che una decina campagna, si punterà su spetnon c’è nessuna di anni dopo, tacoli teatrali di ispirazione differenza”. Vero. Però è ancon lo stesso nome, emigrerà che vero che è stata Bassano, a Bassano. “Quando l’abbiasia pure con la collaborazione mo presa, nel 1991, faceva 14 della Regione e di tutte le altre mila presenze e si svolgeva soamministrazioni, a diventalamente a Rossano – ricorda Fabris -. Adesso sono coinvolte 30 città palcoscenico, e arImpossibile riassumere in poco riviamo a 120 mila spettatori. spazio il programma di un FeNel corso degli anni sono austival come Opera estate, che mentati considerevolmente i coinvolge 30 comuni e che in luoghi, gli spettacoli e le predue mesi di spettacoli ha in senze del Festival”. programma oltre 400 eventi tra i castelli, i parchi, le ville Una crescita costante e contie le piazze della pedemonnua, a cui hanno contribuito tana veneta. Già archiviato il vari fattori. “Per cominciare Teatro Festival Bis, la rasse– continua l’assessore -, Opegna dedicata al palcoscenico ra Estate ha messo insieme contemporaneo dove Bis sta situazioni diverse. Si è creato per Bassano Innovation sceuna sorta di vero e proprio dine, da adesso fino ai primi di stretto culturale che interessa settembre sarà un susseguirsi tutta l’area pedemontana, da di concerti, balletti e spettacoli teatrali. Tra gli altri, vanno Bassano a Montecchio Mag27 anni di storia e 30 Comuni partecipanti ricordati almeno Gian Antogiore, da Cittadella a Possaper il festival OperaEstate goldoniana. riuscito, almeno a considerare Largo all’innovazione i consensi che, nonostante una E così via, affiancando spettacoli concorrenza sempre più agguerd’avanguardia, sperimentali, in- rita, continuano a circondare la novativi, ad eventi in grado di ca- manifestazione bassanese. “È lamitare l’attenzione di un pub- vero, oggi tutti fanno qualcosa blico più vasto. “Questo è un altro – soggiunge Fabris -. Per distinfatto positivo del festival – sotto- guerci noi puntiamo sulla qualità linea ancora Fabris -. Un festival e su un pubblico selezionato. Per non può non avere spazi popolari, fare i grandi numeri oggi servoma noi crediamo che debba avere no i grandi cantanti: noi invece anche spazio per l’innovazione e abbiamo avviato percorsi di colla ricerca, aspetti a cui noi ci stia- laborazione che ci caratterizzano mo aprendo sempre di più: con a livello internazionale. Ci sono produzioni proprie, dando fidu- compagnie che scelgono Bassano cia ai giovani talenti, collaboran- per presentare i loro lavori, e chi do con le principali fondazioni ama quel settore, ad esempio la artistiche della Regione, da quel- danza contemporanea, sa che in la della Fenice a città, in quel pequella dell’Areriodo può trovana. Per il teatro re il meglio”. e la danza, ad Più facile a diresempio, abbiasi che a farsi, mo due festival ma Bassano nel festival che c’è riuscita: cofanno proprio struendo, con il della ricerca e tempo, uno staff dell’innovazione di prima qualiil proprio punto tà e riuscendo di forza”. a tessere una Nel cartellone, rete di rapporti dunque, convicon i privati che vono il comico va al di là della Antonio Cornacsemplice sponchione (per una sorizzazione, e volta lontano dai Natalino Balasso sarà sicuramente uno dei che assicura una mattatori della sezione teatrale del festival panni dell’ultrà solida base ecoberlusconiano) nomica da cui e coreografi sconosciuti al gran- partire. Forse il segreto, alla fine, de pubblico, il Don Giovanni e è solo uno, ed è il classico segreto il teatro sperimentale, le note di Pulcinella: “Il fatto è che Basjazz di Edmar Castaneda e i film sano vuole investire in cultura: e hollywoodiani delle rassegne al non solo per il suo comune, ma chiaro di luna. Un mix inedito e per un territorio ben più ampio”, Paolini, Balasso e danza d’avanguardia C’è solo l’imbarazzo della scelta nio Stella e il suo spettacolo – lettura sugli anni Cinquanta (il 31 luglio), Marco Paolini in una versione all’italiana dei Miserabili (2 agosto), Gabriele Vacis e Natalino Balasso con le loro storie di Viaggiatori di pianura (28 agosto) e una rassegna dedicata a Goldoni. Questo per il teatro. Altrettanto ricco il capitolo danza: tre gran galà classici (con i solisti italiani e Alessandra Martines, i solisti del Balletto del teatro dell’Opera di Ekaterinburg e il New York City Ballet), danze popolari, appuntamenti in prima nazionale e spettacoli d’avanguardia come quelli del B-Motion, i sei giorni del Bassano Body Motion tutti concentrati sulle nuove frontiere della ricerca artistica. E poi ancora la musica - con i concerti dell’Orchestra La Fenice, l’omaggio a Morricone e la settimana di Veneto jazz (dal 16 al 25 luglio) – gli spettacoli in piazze, le arene estive per il cinema sotto le stelle. Una miriade di proposte, in cui sembra davvero difficile non trovare qualcosa adatto ai proprio gusti. L.M. Direttore editoriale Giovanni Coviello Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiare di Verona L’ex capitano del Vicenza approda al Parma da allenatore e arriva nell’Olimpo del calcio dopo la splendida stagione con il Mantova in serie B Arriva Manuela Leggeri la Minetti studia da grande La serie A nel sangue a pagina 15 DI Basket, il Famila e l’addio a Fossati, i retroscena a pagina 16 Orienteering, tra i boschi di Asiago si punta alla Coppa del Mondo a pagina 17 Vicenza in corsa contro il tempo una serie B da un milione di euro in più a pagina 18 Anno 2 - Numero 25- Sabato 14 luglio 2007 Supplemento al settimanale VicenzaPiù n°67 FRANCESCO CAVALLARO Mimmo Di Carlo: il capitano, la bandiera, la storia del Vicenza. Che ricordi. Su tutti la clamorosa conquista della Coppa Italia dieci anni fa - e la successiva avventura in Coppa delle Coppe, terminata solo in semifinale allo Stamford Bridge contro il Chelsea (3 a 1 per gli inglesi al ritorno, dopo l’1-0 Di Carlo quando giocava nel Vicenza dell’andata firmato da Lamberto Zauli). Di Carlo ora è un uomo più esperta di noi in campo inmaturo; 43 anni, è stato chiama- ternazionale, spiega l’ex capitato un mese fa alla guida del Par- no; come tutte le inglesi, era una ma. Con il Mantova ha sfiorato formazione che poteva ribaltare la promozione in serie A. Ma la il risultato in ogni momento. Ma massima serie era non che mi abbia nel suo destino: e lui “con la impressionato nelha risposto presente. maglia della l’arco dei 180 miAlla vigilia del ranuti, tutt’altro. Se gloriosa duno dei gialloblù c’era una squadra sono Di Carlo ritorna con che doveva andare la mente (e con il cresciuto in finale era il Vicuore) ai nove anni prima di cenza. Nella gara trascorsi tra le fila tutto come di ritorno abbiamo biancorosse. “Sono uomo” avuto le nostre tre, arrivato a Vicenza quattro palle gol; che avevo 26 anni e mi ricordo in parme ne sono andato a 35, racconta ticolare l’occasione mancata da l’ex capitano; con la maglia del- parte di Ambrosetti. Sì, a quel la gloriosa sono cresciuto prima punto tutti quanti avevamo fatdi tutto come uomo. Dal punto to un pensierino alla finale; e di vista sportivo ho vissuto dei perché no, anche alla conquimomenti che rimarranno inde- sta dell’ambito trofeo. Erano lebili. Come la conquista della anni favolosi, poteva starci un Coppa Italia, un evento incredi- trionfo in Europa. Pazienza, ci bilmente bello, storico, frutto di siamo comunque tolti le nostre un ottimo lavoro di squadra. A soddisfazioni”. Deve essere distanza di tanto tempo quel tro- stato strano per Di Carlo, una feo io e i miei ex compagni ce lo volta smessi i panni del capitateniamo stretto”. Gli facciamo no nel 1999, tornare a Vicenza notare che ha appena parlato al come allenatore della Primaveplurale. “Apposta - commenta ra. “Strano ma bello, aggiunge; Di Carlo -; i successi di quegli è stata la mia prima esperienza anni sono stati merito di tutta la da mister. Avevo grande carica e squadra. Io ero un tassello di un voglia di fare bene. E anche un mosaico molto più grande”. La senso di maggiore responsabilifavola del Vicenza è continuata tà. D’altronde se una squadra va anche nel 1998, l’anno della se- male il primo a pagare è sempre mifinale in Coppa delle Coppe. l’allenatore: ero chiamato a ri“Siamo usciti dalla competizio- spondere delle mie scelte. Alla ne perché il Chelsea era squadra fine abbiamo fatto un buon cam- Mimmo Di Carlo, ora allenatore del Parma, durante una conferenza stampa pionato”. E il Vicenza dieci anni dopo? “Nell’ultima stagione mister Angelo Gregucci ha svolto un lavoro egregio -, sottolinea Di Carlo -; e la società sta portando avanti una campagna acquisti di tutto rispetto. Si vede che la dirigenza ha obiettivi importanti. Non mi va di fare pronostici; intanto facciamo tutti il tifo per Gregucci”. Una battuta sul Parma è doverosa. Di Carlo è pronto per la nuova avventura: “Sono molto sereno, consapevole di far parte di una società che vanta un grandissimo passato. La serie A è una vetrina importante in termini di visibilità; ma per me non cambia molto. Dirò ai miei giocatori, e spero che in rosa ci sia anche Giuseppe Rossi, di lottare per la vittoria dal primo al novantacinquesimo minuto. Mi auguro di soffrire meno rispetto alla scorsa stagione, quando il Parma si è salvato all’ultimo. I programmi della società sono buoni, ora occorre metterli in pratica”. Andrà lontano Di Carlo. Scommettiamo? VICENZA Via Lanza, 40/44 Tel. 0444.291060 VICENZA Corso Padova, 35 Tel. 0444. 304137 ABANO TERME Via Previtali, 2 Tel. 049.667690 14 14 LUGLIO 2007 Basket C1. Si delinea a poco a poco la formazione della prossima stagione che riparte da tre “vecchie” conferme e una novità www.minettigroup.com DI TOMMASO QUAGGIO Le grandi manovre per il Vbg sono iniziate. Dopo l’ingaggio di Marco Gallina, playmaker trevigiano classe 1987, 172 centimetri, e dopo le riconferme di Peter Acco, Umberto Campiello, anche la guardia biancorossa Federico Selle resta alla corte del tecnico Christin Fedrigo. La terza conferma nella rosa del Vicenza Basket Giovane, classe 1985, 190 centimetri, era già agli ordini del tecnico berico nella scorsa stagione e la decisione di restare, nonostante le proposte, è dovuta a diversi fattori. «Ho parlato con la società – ci racconta Federico – e ci sono programmi futuri per salire di categoria che mi sembrano molto concreti. Inoltre sono vicino a casa, devo laurearmi, e la squadra è giovane, siamo un bel gruppo di amici». Se dal mercato arrivassero altri giocatori nel tuo ruolo? «Sarebbe uno stimolo in più, anzi lo spero per rendere ancora più competitiva la squadra in campo e in allenamento». La pedina più importante, tra quelle restate a Vicenza, è però certamente capitan Umberto Pronti alla riscossa. Vbg alle grandi manovre Campiello, del 1985, 198 cm, bandiera del Vbg, al quale le proposte non erano mancate. «Nel mercato, quando sei un Under 23 sei molto richiesto, ma qui ho un bravo allenatore e una squadra giovane. Io volevo giocare i play off e la società vuole fare un salto di qualità, quindi le due cose collimano. Ho parlato con i dirigenti e quello del Vbg è un bel progetto. Adesso comunque devo soprattutto migliorare e lavorare con Fedrigo, poi se arrivano i risultati sarà ancora più bello». Il campionato del prossimo anno non dovrà però essere una fotocopia delle ultime stagioni sportive. Per il terzo anno il Vbg ha dovuto fare i conti con la zona playout, tutto è andato per il verso giusto grazie alla tenacia della formazione vicentina e agli ingredienti della cucina di Fedrigo che hanno impresso alla formazione, soprattutto nel fiale di campionato, un sprint senza traumi, ma con qualche ferita. Sul fronte formazione Tommaso Milani è di proprietà del Castelfranco e si dovrà ancora decidere su destino del giocatore anche se la squadra sembrerebbe intenzionata a confermarlo visto la giovane età e le sue potenzialità. Enrico Casentino invece è nell’anno di svincolo e può decidere autonomamente, ma l’intenzione della società sarebbe di prolungare il rapporto: Il pubblico biancorosso spera per la prossima stagione di risparmiarsi il batticuore finale e magari vivere fino in fondo un turno decisivo di playoff. Nel frattempo la società è a caccia un colpo di mercato che potrebbe regalare ai tifosi vicentini un campionato più avvincente come quello della B2. Il direttore sportivo Paolo Palucci per ora si sta guardando attorno e così il colpo estivo potrebbe essere li li per arrivare. “Ci sono molte squadre propense a vendere i diritti, e a noi interessano, ma stiamo valutando attentamente per non fare il passo più lungo della gamba e trovarci poi in difficoltà economiche”. Se questo piccolo sogno si realizzasse per la Vicenza cestistica sarebbe un bel regalo, visto anche la cessione dei diritti dell’As Vicenza e di fatto la fine di una realtà che nel panorama del basket ha fatto storia. La città infatti meriterebbe una serie B e forse in questo il Vbg ha più di una semplice possibilità. D’altronde Fedrigo riconfermato sulla panchina ha dato il via ad un processo di crescita che adesso deve continuare: “in queste ultime stagioni si è lottato per la salvezza e siamo andati incontro a sconfitte. Ora dobbiamo imparare a vincere”. di Artini Roberto & C. s.a.s. TELEFAX - FOTOCOPIATORI - ATTREZZATURE PER UFFICIO concessionario esclusivo via Lago Maggiore, 2 - 36077 TAVERNELLE DI ALTAVILLA VICENTINA (VI) Tel. 0444.371531 0444.334027 - Fax 0444.370922 www.copymac.it - E-mail: [email protected] www.minettigroup.com Hockey in line. Asiago prepara con cura la nuova formazione per la prossima stagione “Roccia” Robinson rimane sull’Altopiano La Emisfero Ipermercati Asiago ha riconfermato un tassello importantissimo del proprio terzo difensivo: Darcy Anthony Robinson vestirà la casacca stellata per il terzo anno consecutivo. Robinson, nato il 3 Maggio 1981 a Kamloops, è approdato sull’altopiano nella stagione 2005/06 nell’Asiago ‘targato’ Martino. In quella stagione il roccioso difensore Italo-Canadese si è messo in mostra anche se a fine anno potrà vantare solo 8 punti, bottino equa- Darcy Anthony Robinson, all’Asiago dalla stagione 2005/06 mente diviso tra goal e assists, con ben 111 minuti di Possedendo il passaporto itapenalità all’attivo. liano ed avendo maturato i caLeggermente migliore si è ri- nonici 24 mesi nel nostro paevelata la stagione appena con- se, Robinson sarà schierabile, clusa che ha visto il difensore a a partire da questa stagione, a segno 6 volte a cui si aggiungo- tutti gli effetti come un italiano no 3 assists in soli 25 incontri: e sarà eleggibile per la convoinfatti, Robinson ha dovuto ri- cazione nel Blue Team. nunciare a gran parte del campionato per dei problemi fisici. T.Q. 15 14 LUGLIO 2007 Volley. Dopo Darina Mifkova, la Minetti ingaggia la capitana della nazionale campione del mondo nel 2002 Manuela Leggeri Ritorno a “Casa Coviello” oltre che ovviamente a tutti i tifosi, della Minetti Infoplus. PAOLO MUTTERLE Arriverà per la prossima stagione la centrale Manuela Leggeri, capitana della nazionale azzurra campione del mondo a Berlino nel 2002 e tra le più forti giocatrici nel suo ruolo degli ultimi dieci anni. Un acquisto di classe, esperienza e personalità che va arricchire il roster biancorosso già forte di un’altra campionessa iridata, la schiacciatrice Darina Mifkova. Entrambe le atlete mundial hanno giocato nell’ultima stagione nel Megius Padova. Interminabile il palmares di Manuela Leggeri, nata a Sezze (Latina) nel 1976, che oltre ai Mondiali del 2002 comprende con la nazionale due ori ai Giochi del Mediterraneo (1997 e 2001), un argento e un bronzo agli Europei; a livello di club Manuela ha invece vinto con Modena scudetto nel 1999/00, Champions League nel 2000/01 e Coppa Italia Proprio il neo-acquisto ricorda questo re-incontro nella sua prima dichiarazione in maglia biancorossa: “Arrivo alla Minetti molto carica, lo dico sinceramente, e sono anche molto contenta di ritrovare dopo tanti anni il presidente Coviello, con il quale avevo fatto il salto dalla serie D alla serie A. Manuela Leggeri ha un ricco palmares tra cui spiccano i Mondiali e gli Europei Ricordo ancora la cena a Priverno con Gianni (Conel 2001/02; tre inoltre le sue vitviello, n.d.r.) e Simonetta torie nella Coppa CEV, denominaAvalle in cui mi convinsero ad anzione dell’attuale Challenge Cup a dare a giocare a Roma. Per me si cui parteciperà la Minetti Infoplus trattava dell’esordio nel massimo nella prossima stagione: nel 2002 campionato e da subito si instausempre con l’Edison Modena, nel rò un ottimo clima, anche grazie 1999 con l’Inn Napoli e prima ancoa molte delle mie ex compagne di ra nel 1993 con la Fincres Roma. E squadra come Crockett, Turetta, a portarla a Roma quindici anni fa Solazzi e altre, che mi aiutarono a era stato Giovanni Coviello, allora integrarmi. Cosa mi ha convinto sponsor e vice-presidente dell’Unia venire qui? Beh, innanzitutto la bit Colli Aniene Roma. L’arrivo di presenza di Manù Benelli, che non Manuela Leggeri fa quindi partiha certo bisogno di presentazioni; colarmente piacere al presidente, sarà un onore poter lavorare con lei, per il nostro sport è sempre un idolo. E poi so che arrivo in un club organizzato, che sta allestendo una squadra competitiva. Sono sicura che nella prossima stagione potremo far bene e toglierci delle belle soddisfazioni sia in campionato che in Challenge Cup. Conosco già molte delle nuove compagne, ho giocato assieme a Darina e a Pacca, ma conosco anche le altre che ho affrontato da avversaria negli ultimi anni. Ho avuto anche la fortuna di giocare insieme a Manù in nazionale nel ‘94”. La soddisfazione per questo nuovo arrivo è ricambiata dal tecnico della Minetti Infoplus Manù Benelli: “Sicuramente un gran bell’acquisto, non c’è che dire! La squadra sta prendendo un’impronta diversa dall’anno scorso, con più giocatrici di personalità ed esperienza che potranno correggere quelli che erano i nostri ‘peccati di gioventù della passata stagione. Avere a disposizione più centrali non mi dispiace, ci sarà spazio per tutte visti i molti impegni e anche a seconda delle esigenze. Come sempre chi giocherà dipenderà dagli equilibri di squadra”. “Quello che si realizza per me è un piccolo sogno - commenta il presidente della Minetti Infoplus Giovanni Coviello - Se il curriculum di Manuela Leggeri parla da solo e ci sono pochi commenti da fare, per me è particolarmente bello avere finalmente con una mia squadra la ragazza che avevo ingaggiato per la mia ex Roma a fine stagione 91-92, senza però poi averla mai con me in squadra, visto che subito dopo avevo lasciato la città eterna e mai poi ero riuscito a ingaggiare la ragazza, che. tra laltro, è originaria anche della mia stessa provincia, Latina. È stata una follia, ma ben ... ragionata, che rientra anche nell’ottica della competizione europea a cui ci siamo qualificati. Quella che si sta concretizzando inizia ad essere una formazione pericolosa. Manù quando ha saputo dell’ingaggio mi ha scritto in un messaggio che a questo punto non vede l’ora che inizi il campionato e che ci sarà da divertirsi anche con le grandi... Passato l’annuncio della partenza di Arrighetti per Bergamo ora è arrivato l’ingaggio della Leggeri, ovvero la giocatrice che Valentina un giorno mi auguro che diventi”. Porta il Vicenza Volley a casa tua Scopri il mondo del Vicenza Volley con gli esclusivi prodotti selezionati Orologi, maglie e accessori. Ma anche vini e grappe da meditazione, moda e cosmetica Perché i veri sportivi si riconoscono in campo e nella vita di tutti i giorni Il merchandising del Vicenza Volley lo trovi al PalaCia negli esercizi Durante tutte le partite del gruppo Vicenza Volley su internet www.vicenzavolley.it • [email protected] • Tel 0444 923362 DI www.vicenzapiu.com cliccando su Merchandising presso tutti i Vicenza VolleyFriend (www.vicenzavolleycenter.it) informazioni: Strada Marosticana, 3 - tel. 0444 922766 • PalaCia, Via Goldoni, 12 • 0444 925537 [email protected] • www.vicenzavolley.it • tel. 0444 922766 • fax 0444 926780 MONICA DE GENNARO libero della Minetti Infoplus e della Nazionale Italiana 16 14 LUGLIO 2007 Basket. Dopo l’estromissione di Fabio Fossati, il tecnico dei due scudetti, il general manager Paolo De Angelis racconta i retroscena Il Famila chiama i suoi tifosi: “Ci sarà da divertirsi” DI FRANCESCO CAVALLARO Due mesi fa riportavamo su queste pagine la volontà di Fabio Fossati di rimanere alla guida del Famila Basket. “Ho in mente solo questa squadra”, ci aveva confidato. Tuttavia, la sua dichiarazione d’amore ai colori arancioni non è bastata per strappare la riconferma; lo scorso 23 maggio la società faceva sapere tramite un comunicato ufficiale che Fossati non sarebbe stato il coach del Famila nella stagione 2007/08. “La decisione, seppur con rammarico, è stata presa perché si vogliono dare nuovi stimoli e nuove motivazioni dopo il campionato concluso con l’eliminazione nei quarti di finale dei play-off scudetto”, recita il comunicato. Che continua con attestati di stima nei confronti dell’ex allenatore: “A Fossati il nostro sentito ringraziamento per quanto dato a Schio sia sotto il profilo sportivo che umano e per la grande professionalità e competenza dimostrata. La coppia Fossati - Altobelli, appena riconfermato nei ranghi tecnici del club, ha contribuito in maniera determinante alla conquista di due scudetti che non saranno mai dimenticati. Ora si cambia; ma quanto ha dato Fossati sarà la base di partenza per nuovi traguarFabio Fossati. Il suo allontanamento dal Famila apre nuove prospettive di che il Fami- la si impone di raggiungere in tempi brevi”. Tutto chiaro e lineare? Non è che fra Fossati e la società si fosse rotto qualcosa? “Niente di tutto questo - assicura il general manager Paolo De Angelis -; il comunicato stampa, che ho voluto scrivere di mio pugno, è molto esplicativo. Siamo riconoscenti a Fossati per il lavoro svolto negli ultimi tre anni; con lui abbiamo raggiunto traguardi importanti. E la mia non è retorica. Solo che adesso è arrivato il momento di voltare pagina per dare nuovi input alla squadra. Sappiamo quanto Fossati sia attaccato alla maglia del Famila; la stessa cosa vale per noi: personalmente con il mister mi sento ancora al telefono, non si è incrinato alcun rapporto”. Sarà una coincidenza, ma Fossati è stato esonerato dopo la prematura uscita ai quarti dei play-off. “Questo non significa niente, precisa De Angelis; nel basket femminile il ciclo di vita di un allenatore è più breve rispetto al maschile. Entrano in gioco tutta una serie di dinamiche che con Schio nella stagione 2002/03. l’andare del tempo diventano “Conoscevamo già Orlando difficili da gestire. Già essere commenta il general manager il coach di una squadra per -; non ha mai avuto la possitre stagioni consebilità di allenare cutive è un evento una squadra comstrano. Chiaro che “Quanto ha petitiva: noi siaabbiamo dovuto dato Fossati mo pronti a dargli compiere una scel- sarà la base questa opportunita sofferta; tuttatà. Sono sicuro che di partenza via, con Fossati farà bene. L’anno per nuovi in panca anche scorso non è riul’anno prossimo traguardi scito a salvare il avremmo rischiato che il Famila Maddaloni, ma sadi abbatterci alla rebbe stata un’imsi impone di prima difficoltà. presa impossibile; E nel basket ce ne raggiungere in Orlando vive di sono di momenti tempi brevi” pane e basket, è negativi nell’arco la persona giusta di un’intera staper noi”. E ai tifosi gione. No, non ci sono moti- cosa si sente di dire De Angevazioni tecnico-tattiche, tan- lis? “Che continuino a seguirt’è vero che non ci siamo mai ci sempre più numerosi. Mi intromessi nel suo lavoro: permetta la battuta: il Famila con Fossati c’è sempre stato il vince se e solo se c’è un bel massimo rispetto della parti, tifo. Sono convinto che quein un senso e nell’altro. Pur- st’anno ci sarà da divertirsi”. troppo per voi giornalisti non ci sono margini per le polemiche”. Meglio così. Con un Fabio Fossati che parte c’è un Sandro Orlando che arriva. Il nuovo coach è già stato Sandro Orlando. Il nuovo allenatore vive di pane e basket assistente a 17 14 LUGLIO 2007 Settima edizione della gara internazionale degli “Highlands Open” Atleti entusiasti, e qualcuno pensa già alla Coppa del Mondo Mappa, bussola e un po’ di fantasia Altopiano la Mecca dell’orienteering DI BEPPA RIGONI Sono stati tre giorni di sole, divertimento e sano agonismo in una cornice da sogno. La gara internazionale di orienteering “Highlands Open”, svoltasi a cavallo tra giugno e luglio, ha visto le contrade e i boschi dell’Altopiano invasi pacificamente da un migliaio di atleti, provenienti da tutta Europa. Un successo, per una manifestazione nata nel 2001, anno in cui si è svolta in un’area più limitata dell’attuale, compresa fra il Turcio e il Barenthal. Negli anni successivi, in particolare nel 2003 e nel 2004, si è avuto un afflusso di iscritto che ha superato il migliaio, mentre nella sessione dello scorso anno si è registrato un forte incremento di atleti stranieri, provenienti in particolare dagli stessi paesi nord-europei, che han visto nascere questa disciplina. Organizzatrice dell’evento, la Società dilettantistica Il contatto con la Natura è assicurato durante le gare di Orienteering sportiva vicentina “Erebus” (dal nome da un vulcano dell’Antartide), nata nel 1990 per volontà di appassionati praticanti, particolari tute traspiranti, sottili ma repoi perché non pretende che i praticanti in particolare di Renzo Donatello, che sistenti agli strappi e scarpe con tacchetsiano degli atleti ma solo degli escursiohanno scelto di unirsi in un’unica Assoti, simili a quelle da football. I concorrennisti amanti degli spazi aperti (ecco il ciazione. La compagine di “Erebus” è diti dispongono inoltre di carta topografica perché di tante categorie); infine perché ventata nel tempo la terza e bussola, con cui orientarsi in direzione è riuscito a trovare apsquadra italiana come imdei punti di controllo, segnalati da parplicazioni anche in altre portanza e risultati, dopo ticolari lanterne triangolari bianco/arandiscipline. “CO”, “SciO” la sudtirolese “Terlaner L’orienteering cione (corrispondenti ai segnali riportati , “MtbO” e “TrailO”, non Orienteering Laufer” e la è in continua in pianta), presso cui vi sono delle postasono formule algebriche, trentina “U.S. Primiero”, zioni elettroniche, dove ogni concorrente ma orienteering a piedi, ma la prima come nume- crescita deve segnalare il proprio passaggio. praticato con gli sci, con ro di iscritti: ben 140 tes- perché non la Mtb e di precisione. serati. Hanno patrocinato L’Orienteering, disciplina che in Italia si Quest’ultima attività è l’evento, oltre ai Comuni pretende che i adatta anche ai disabili, pratica ufficialmente dal 1970, è una prodi Asiago, Gallio e Roa- praticanti siano in quanto i circuiti preva contro il tempo: i concorrenti devono na, la Regione Veneto, la degli atleti raggiungere il traguardo nel minor temscelti sono percorribili Provincia di Vicenza, la po possibile, scegliendo più rapidamente anche con la carrozzina Comunità Montana e il ma solo degli i percorsi da prendere e il vincitore alla e vince non chi impieConsorzio Turistico. fine, non sarà l’atleta più veloce, ma il ga meno tempo, ma chi escursionisti più tattico. La Società “Erebus” è redudimostra maggior diLa pratica dell’Orienteeece da molti successi: a maggio, al lago mestichezza con carta ring è in continua crescidi Fusine, per la quarta prova di Coppa e bussola. Per praticare ta: in primo luogo perché è uno sport per Italia; il primo week-end di giugno alla in scioltezza questa disciplina, è bene tutti (viene praticato da ragazzini sotto i “Barricata” (Marcesina), per i Campiousare capi sportivi, pantaloni lunghi e 10 anni e da veterani ultrasettantenni e vi nati Regionali per le Società; il 10 giuscarpe a buona aderenza, come quelle sono 26 categorie, maschili e femminili), gno, al Parco Albanese di Mestre, per il da trekking. I professionisti usano invece Campionato Veneto Sprint e il 13, ancora in Altopiano per i Campionati Regionali. Gli atleti Erebus, sempre primi! Nella mitica manifestazione internazionale “Jukola 2007”, in Finlandia, del 16 e 17 giugno scorso, si sono presentati anche i concorrenti Erebus, prima volta in assoluto, per una squadra di atleti italiani; 9576 i concorrenti provenienti da tutto il mondo. Riuscire a portare a termine questa gara, è come prendere una laurea in Orienteering e la squadra Erebus, pur essendo giunta al 444° posto sulle 1368 formazioni presenti al via, è soddisfattissima di essere arrivata al traguardo e già mentalmente proiettata alla “Jukola 2008”. La vittoria, com’era prevedibile, è andata ad una delle più quotate formazioni finlandesi, la “Kalevan Rasti”. Per quanto riguarda la competizione asiaghese, tre sfavillanti giornate di sole hanno benedetto le gare e hanno mostrato nella luce migliore il territorio dell’Altopiano: la scelta delle aree di gara ha trovato alto gradimento da parte degli atleti, in particolare da quelli stranieri, di solito molto esigenti e poco abituati al sole. Tutti i partecipanti, hanno definito i percorsi molto tecnici, il territorio impareggiabile e tutta l’organizzazione perfettamente funzionante: una dimostrazione di riscatto di quella che è un’opinione diffusa, ovvero che noi italiani siamo… un po’ casinisti. E infatti spunta anche l’idea di candidare l’Altopiano ad ospitare una gara di Coppa del Mondo. Il sogno sarebbe averla già nel 2008, ma secondo la dirigenza di “Erebus”,la prospettiva potrebbe essere attuata solo nel 2009, per questioni organizzative. Se son rose... Tutti i risultati degli Highlands Open Vincitori per categorie di “Highlands Open”: ■ Matteo Ronzani (Erebus Vicenza – M12) ITA e Louise Bergström (Nyköpings OK – W12) SWE ■ Samuele Curzio (JuniorPiemonteam – M13/14) ITA e Giada Franz (Semiperdo Maniago – W13/14) ITA ■ Giacomo Barbone (CAI XXX Ottobre – M15/16) ITA ■ Nicholas Sbrizzi (Semiperdo Maniago – M17/18) ITA ■ Marco Genuzio (Friuli MTB&O – M19/20) ITA e Veronica Horàkovà (BMWTurbo Team – W19/20) CZE ■ Olaf Binsch (Tigers – M35) NDL e Mita Crepaz (CAI XXX Ottobre – W35) ITA ■ Helge Fossøy (Lia – M40) NOR e Marina Plesnicar (CAI XXX Ottobre – W40) ITA ■ Staffan Käll (OK Alme – M45) SWE e Britt Thörn (OK Vilse – W45) SWE ■ Margrit Hofer (OLG Kakowa – W50) SUI ■ Franco Tamanini (Or. Mezzocorona – M55) ITA e Gunnel Månsson (OK Vilse – W55) SWE ■ Timo Harju (Vehkalahden Veikot – M60) FIN e Cristina Casatta (Or. Mezzocorona – W60) ITA ■ Eric Bucher (Bucher - M65) SUI ■ Renate Fauner (Erebus – WAK) ITA e Giaime Origgi (IK Prato – MAK) ITA ■ Martin Baier (BMWTurbo Team – MAL) CZE e Beate Schloesser (TSV Berlin – WAL) GER ■ Luca Farina (Unione Lombarda – MB) ITA e Ingvild Fossøy (Lia – WB) NOR ■ Giovanni Greco (Ist. Croce – MC) ITA ■ Alessio Tenani (Gruppo Sportivo FO - M Elite) ITA e Maria Novella Sbaraglia (Gruppo Orienteering - W Elite) ITA Nuovo esclusivo servizio: conosci il partner in ufficio prima dell’iscrizione! Invia il tuo profilo: 340.9425847 Valeria, responsabile Club Di Più Paola 32enne, sono una ragazza a posto, semplice, concreta. Vorrei costruire un buon rapporto ed una buona famiglia, avere una casa viva, piena di calore umano. Sono straniera e per questo mi trovo in difficoltà, non ho amici. Mi sento molto sola. Mi piacerebbe avere una persona a fianco. Gli altri mi dicono che sono stupida perché sono una bella donna giovane ed ho una vita d'avanti, però a me manca l’amore. 35enne separata senza figli. Un matrimonio finito, è una grande sconfitta. Ma la vita continua. Cerco un compagno affidabile, coccolone, deciso a costruire un sano rapporto. Alessandra 37enne libera. Il cuore è il motore della nostra vita. Le emozioni necessarie per vivere bene. Sono una ragazza passionale, estroversa, piacevole, SOLA. 44enne, alto 178, fisico asciutto. Imprenditore, ho girato il mondo per lavoro, parlo tre lingue. Non amo i compromessi e le storielle. Cerco una relazione importante, una donna indipendente, che sa quello che vuole. 45enne ingegnere, posizionato, molto impegnato nel lavoro. Posso trovare importanti spazi liberi per una relazione che vale. La mia donna deve essere femminile, spontanea ed indipendente. 49enne, sono uno sportivo, amo i cavalli ne ho posseduto uno, facevo concorsi. Sono riflessivo e dinamico, credo intelligente e sensibile e non ho problemi economici. Cerco amicizia, e poi si vedrà. 50enne bi-laureato, bella presenza. occhi verdi, cerca una lei “intrigante” per incontri che possano cominciare da una amicizia e proseguire con un rapporto stabile. Sono Roberto, 50 anni, portati molto bene. Sportivo, dinamico, giovanile. Amo la musica, la lettura, il cinema, le cene al ristorante, la colazione alla domenica mattina. Mi ritengo intelligente e lavoro come assistente presso un Istituto. 42enne cantante lirica, sensualità, tatto, pazienza e carisma sono le mie migliori qualità. Naturalmente ho anche qualche difetto, come tutti. Cerco un uomo capace di farmi sognare. 45enne attrice di teatro. Sono molto gratificata dal mio lavoro. Molto meno nel campo sentimentale. Cerco un uomo simpatico, socievole, pieno di calore umano. 50enne imprenditore-manager presso una multinazionale. Master in comunicazione alla Bocconi. Bella presenza, ottima condizione economica. Cerco un ragazza speciale, giovane, libera, solare, con le bollicine. 50enne chirurgo estetico. Nelle mie giornate lavorative vedo molte belle donne. Ma il mio tipo, non è artefatto, cerco una donna che si accetta così com’è: naturale, saggia, sensuale, amante della vita. Altri annunci su www.clubdipiu.com 18 14 LUGLIO 2007 Calcio. Iniziano i lavori di adeguamento al decreto Pisanu del Menti. Tutto deve essere pronto per il 10 agosto. Altrimenti si gioca a porte chiuse Corsa contro il tempo per avere la serie B DI TOMMASO QUAGGIO Caro vecchio Menti, ma quanto mi costi? Partiamo da un dato di fatto: se il Vicenza per la prossima stagione punta a tornare ai vecchi fasti della serie A lo stadio di via Schio di certo non basterà. Quella che è stata chiamata “la corsa contro il tempo” per dare la possibilità alla società biancorossa di giocare a porte aperte il campionato prossimo, inizio previsto per il 25 agosto, è partita. La spesa, circa un milione di euro, per piazzare 9 tornelli doppi a due entrate, 18 in tutto, ad altezza uomo con una capacità d’afflusso pari a 1125 ciascuno, in ogni settore della struttura. A questo si aggiungono gli adeguamenti per le vie di fuga esterne allo stadio poi l’inserimento dei sistemi informatici e cavi per rendere attiva la bigliettazione nominativa. La data per terminare i lavori sarà il 10 di agosto, appuntamento che vedrà l’osservato- Il Vicenza Calcio durante gli allenamenti allo stadio cittadino rio sulle manifestazione sportive del Ministero dell’Interno dar un giudizio sullo stato di sicurezza dell’impianto. La sicurezza però inizierà ben prima grazie al posizionamento di impianti di prefiltraggio che saranno fissi e mobili. Questo dovrebbe consentire di operare un primo filtro per verificare se i tifosi hanno titolo o meno per accedere allo stadio. Ad aggiungersi a questo un impianto di videosorveglianza, si interno che esterno, che permetterà di avere una visione completa di tutte le aree, ed in più un sevizio di steward. Se il giudizio sarà negativo la scure del decreto Pisanu/Amato si abbatterà sul Vicenza Calcio e si giocherà a porte chiuse, o addirittura si dovrà trovare un altro impianto per ospitare gli incontri. La capienza massima dello stadio con i nuovi interventi potrebbe arrivare a più di 17mnila posti, ma vista la collocazione nel centro della città si arriverà, quasi certamente, ad una capienza di 12-13mila posti. Ma tutto questo rischia di diventare un lavoro inutile perché la direzione del comune, come ha ricordato recentemente l’assessore alla Sport Gianfranco Morsoletto, è quella di andare verso la realizzazione del nuovo stadio, l’ormai famosa cittadella dello sport di via Cà Balbi con piscine alberghi, negozi e un palasport da 5mila posti. Anche se la società biancorossa ha già dichiarato che non siglerà l’accordo tra Comune e Vicenza Futura. “Di certo c’è che Vicenza ha bisogno di un nuovo stadio — commenta l’amministratore delegato del Vicenza calcio Danilo Preto —. Tutto quello che ruota intorno al nuovo progetto essendo un investimento immobiliare è giusto che riguardi Comune e Vicenza Futura. Noi siamo favorevoli al nuovo impianto, ma se si farà ci occuperemmo solo dell’evento calcio”. Ma come mai si arrivati agli sgoccioli prima di dare il via ai lavori del Menti? “Ci sono stati degli intoppi anche burocratici, ora sarà una corsa contro il tempo”. La quota che verrà spesa per “rimettere in piedi” il vecchio Menti parla di un milione di euro, soldi quindi che dovrà sborsare la società, anche se nel resto d’Italia le società sportive e chi detiene la proprietà degli impianti hanno raggiunto intese per sgravare dai carichi economici ingenti le socie- tà stesse. “Questo è un dato di fatto. Anche se da parte dell’amministrazione c’è una collaborazione in questo verso”. L’aiuto dovrebbe arrivare con la sigla della prossima convenzione che prevede l’affitto dello stadio, il cui contratto è scaduto il 30 giugno scorso. L’importo, finora di 135mila euro l’anno, potrebbe essere quindi ridimensionato portando ad una agevolazione. Anche se l’intervento sembrerebbe essere a “fondo perduto”. Si sta chiudendo così un’estate di luci e ombre sullo sport vicentino: la formazione di pallavolo di serie A, con in tasca anche la competizione alla terza coppa europea, ha traslocato a Imola per la questione palazzetto di via Goldoni, la storica formazione di pallacanestro femminile As Vicenza ha ceduto i sui diretti a Padova, le società piccole soccombono, ma cosa sta succedendo alla città. “Di certo si stanno perdendo delle opportunità importanti, forse ci dovrebbe essere meno rissosità politica, vista anche la situazione delicata che si sta vivendo, e un’auto maggiore verso le società più piccole”. appuntamenti sportivi Ciclismo Cronoscalata a coppie Formula 3000 Davide Rigon torna in pista I team dell’Euroseries 3000 si apprestano ad una doppia trasferta che farà tappa questo week-end a Magny-Cours e quello successivo al Mugello. Gli orari delle gare: Magny Cours – gara 1: Sabato 14 luglio, ore 14.45 Magny Cours – gara 2: Domenica 15 luglio, ore 11.15. Per entrambi gli eventi è prevista la diretta televisiva sia della gara sprint del sabato che di quella endurance della domenica, che ripropone lo stesso spettacolare format della GP2 con i primi otto piloti che partono a posizioni invertite. I negozi e le attività amiche di VicenzaPiù • [email protected] • Tel 0444 923362 Sabato ritorna il “Comunità di Tretto”. Si ritorna al passato: merito dell’Uc Schio 2000 di Giovanni Greselin, che sabato 14 luglio (partenza da località Timonchio alle 9.45) ha organizzato una cronoscalata a coppie (20 coppie di allievi e 6 di allieve), valida per il 1° Gp “Antica Comunità di Tretto”. E.C. Le testate di Più Media Comunicazione (società del gruppo Vicenza Volley) ereditano il programma VicenzaVolley Point ampliando i vantaggi offerti dalla precedente iniziativa. Infatti, il settimanale VicenzaPiù ed il periodico VicenzaPiù Sport sono i promotori del nuovo programma VicenzaPiù Point 2007. Tanti i vantaggi, sia per i negozi convezionati, sia per i titolari della VicenzaPiù Card. I possessori della card hanno: Fino a venerdì 26 l u g l i o si terrà “Danziamo l’estate 2007”. Si potranno seguire le lezioni gratuite al Parco Querini di danze con il seguente calendario: tutti i martedì dalle ore 19.45 alle ore 20.30 Hip-Hop danze urbane; tutti i mercoledì dalle 19.00 alle 20.00 Jazzercise; tutti i giovedì dalle ore 19.00 alle 20.30 danza del ventre. Agenzie immobiliari Agenzia Immobiliare Piazza delle Erbe piazza delle Erbe 11, Vicenza tel. 0444 545825 Alimenti biologici e biodinamici Silene prodotti biologici via Sella 39 - corso Padova 222, Vicenza tel. 0444 291693 • accesso ad offerte esclusive con gli Apparecchi da intrattenimento esercizi convenzionati Gap Games via Div. 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Gottardo Zovencedo (Vi) tel. 0444 893035 Imballaggi Vicenza Imballaggi via L. Da Vinci 2/4 (Z.I.) Arcugnano (Vi) tel. 0444 964472 Imprese di pulizie Diamante, impresa di pulizie via Casermette 103, Vicenza tel. 0444 306016 Industrie dolciarie Dolciaria A. Loison, ss Pasubio 6, Costabissara tel. 0444 557844 Internet cafè Cyber Cafè Sirena via Btg. Val Leogra 46, Vicenza tel. 0444 561000 Disinfestazioni 3D Antiparassitaria di Luca Raffaelli via Pologni 22 Priabona di Monte di Malo (Vi) tel. 0445 589074 Internet provider Goldnet via della Meccanica1/A, Vicenza tel. 0444 965600 Estetica Estetica Sandra di Sandra Miccoli via Maggio 24, Lonigo (Vi) tel. 0444 830086 Istituti di bellezza e profumerie Istituto Karina Snc C.so Palladio 168, Vicenza tel. 0444 545330 Fitness e benessere Break Even Center ss Marosticana, 24, Vicenza tel. 0444 921694 Armonia Istituto di Estetica Snc galleria Tiziano 20 Centro Comm. 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A) Cogollo del Cengio (Vi) tel. 0445 320512 Gommisti Pieretti F.lli viale della Pace 78, Vicenza tel. 0444 513880 Odontoiatri Studio Medico Dentistico Dr. Claudio Randon piazza Redentore 75, Dueville (Vi) tel. 0444 593314 Officine Autorizzate Mercedes Benz e Smart Vicenza Star Srl via dei Laghi 39, Altavilla Vicentina (Vi) tel. 0444 334613 Ottica Ottica Palladio Srl corso Fogazzaro 78, Vicenza tel. 0444 545000 Hotel Viest Hotel strada Pelosa 244, Vicenza tel. 0444 582677 Packaging Lacea Snc viale della Scienza 9, Vicenza tel. 0444 346073 Hotel Aries NCA Sas via Leonardo Da Vinci 28, Vicenza tel. 0444 239239 Parrucchieri A.R. Team Action Donna Uomo viale Del Verme 8/B, Vicenza tel. 0444 929212 Hotel-Ristoranti Hotel Giada - Centro congressi, ristorante, pizzeria via Nazionale 10 Grumolo delle Abbadesse (Vi) tel. 0444 580057 Pasticcerie Pasticceria Artigiana via Medici 69, Vicenza tel. 0444 921426 Pizzerie Ai Sette Santi Pizzeria Ristorante piazzale Monte Berico, Vicenza tel. 0444 235470 Ai 2 Fogher ss Pasubio 2, Vicenza tel. 0444 564790 Pizzeria Ristorante Albergo Belvedere strada Casale 4 (ang. str. del Cavalcavia), Vicenza tel. 0444 504218 Pronto Intervento S.P.R.I.N.T. service viale del Sole 8, Vicenza tel. 348 1422564 Ristoranti Castellani Ristorante Pizzeria ss Pasubio 358, Vicenza tel. 0444 980286 Osteria con cucina “All’Arciere” via Biron, 72, Monteviale (Vi) tel. 0444 561103 Ristorante Pizzeria Zì Teresa contrà S. Antonio 1, Vicenza tel. 0444 321411 Gran Caffè Garibaldi piazza dei Signori, Vicenza tel. 0444 542455 Ristoranti Tipici La Tangueria Restaurant Argentino contrà Pusterla 13, Vicenza tel. 0444 543737 Salute e benessere Blu mediterraneo via Orobica 11 Camisano Vicentino (Vi) tel. 0444 411377 Scommesse Carma Servizi di Spaziani Testa Carlo Snc - Pianeta Scommesse via Lanza, 40/44, Vicenza tel. 0444 291060 Trasporti Logistici Dyvitech Group Transport & Logistic via dei Montecchi 23, Vicenza tel. 0444 564425 Trattorie Trattoria Molin Vecio via Giaroni 56, Caldogno (Vi) tel. 0444 585168 Antica trattoria Ai Colli Berici via Mazzanta 19, Arcugnano (Vi) tel. 0444 550061 Vendita al dettaglio materassi Dorelan dormire bene dormire meglio (Notte Più) viale Milano, 68/70, Vicenza tel. 0444 235347 Per conoscere le convenzioni invia una e-mail a: [email protected] o visita www.vicenzapiu.com Vicenza Più e VicenzaPiù Sport sono settimanali editi da Più Media Comunicazione e sono media partner di: 20 14 LUGLIO 2007 intervista doppia La trasgressione vicentina raccontata dai gestori dei sexy shop: divertimento, ironia e richieste molto particolari INFOPLUS s.r.l. Via Cecchin 2 - 36063 Marostica VI Tel. 0424/470772 Fax.0424/471255 www.infoplus.gare.it E-mail: [email protected] Lingerie e profumi al feromone Trucchi da slaves e sex bomb Paolo, proprietario del Sexy Shop PuntoG, di Alte di Montecchio Maggiore Emanuela Gambin e Mirone Zanovello, della Boutique dell’eros “Rosso Lacca” di viale San Lazzaro Come ti è venuta l’idea di un sexy shop? “Mi è venuta perché cercavo un settore che difficilmente andasse in crisi e che comprendesse un bacino di utenza enorme”. Come ti è venuta l’idea di un sexy shop? “Volevamo dare ai vicentini un locale diverso da quelli che già ci sono, più stimolante, più divertente, insomma una boutique dell’eros. Rispetto ad un sexy shop tradizionale infatti questo locale non ha le vetrine oscurate, grazie al fatto che abbiamo dedicato una sezione a parte all’oggettistica”. Qual è la clientela di un sexy shop? “Comprende tutte le persone, di qualsiasi classe sociale e qualsiasi età, ovviamente dai 18 anni in su”. Cosa cerca il cliente di un sexy shop? Si viene solo per acquistare o anche per conoscere persone che condividano gli stessi interessi? “Quello che cercano è la soddisfazione! Si viene prevalentemente per acquistare, ed in certi casi si fanno anche incontri interessanti”. Qual è la richiesta più strana che ti è stata fatta? “Se avevamo la riproduzione del fallo di un cavallo!! E la cosa bella è che effettivamente c’era e possiamo dire che è stata davvero un’ottima vendita”. Qual è l’oggetto intramontabile che anche se datato si vende sempre? “Di certo il vibratore”. Quali sono i prodotti che si vendono di più? “Scherzi, vibratori e film in dvd. Il mercato però va e sempre più verso i vestiti sexy e le scarpe”. I nostalgici del mare apprezzano questo modellino con pesci al seguito provincia e il conto è presto fatto”. Come è cambiato il tuo settore dopo il boom di internet? “Sicuramente in meglio. Internet è un’ottima vetrina, noi ovviamente abbiamo il nostro sito ed è ottimo per chi desidera acquistare in totale riservatezza”. Che cosa consiglieresti a: “Più che la quantità è fondamentale la qualità. Solo dopo un rapporto di qualità si è soddisfatti...” Come reagisce la gente ad avere un negozio di questo tipo sotto casa. Vicenza, città bigotta o trasgressiva? “Per fortuna siamo ubicati in una bellissima zona riservata al commerciale, quindi niente vicini. Vicenza all’apparenza è una città bigotta, ma sotto sotto molto trasgressiva. Basta contare tutti i locali a sfondo sessuale che ci sono in città e - una moglie che vuole fare una sorpresa al marito per il loro anniversario “Un bel completino, un bel gioco di coppia e un pizzico di trasgressione in più!!” - due amiche che vogliono osare in una serata in discoteca: “Un vestito sexy e delle scarpe con tacco a spillo.. Se vogliono farla completa , il profumo a base di ferormone scalda veramente gli animi!!”. - dei ragazzi per un addio al celibato indimenticabile: “Come prima cosa l’addio al celibato per regola deve essere fatto la sera prima del matrimonio. Con le centinaia di scherzi che abbiamo noi e un locale “giusto” si tira mattina e lo si porta all’altare. Solo in quel momento lo si “riconsegna” alla futura moglie”. Commenta le frasi seguenti: - Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori. (Woody Allen) “Pienamente d’accordo”. - Il sesso è come il denaro; solamente quando è troppo è abbastanza. (Anonimo) “Non sono d’accordo: più che la quantità è fondamentale la qualità. Solo dopo un rapporto di qualità si è soddisfatti e noi con i prodotti che vendiamo riusciamo ad alzare gli standard!!”. Capi in latex, per le occasioni particolari INFOPLUS s.r.l. Via Cecchin 2 - 36063 Marostica VI Tel. 0424/470772 Fax.0424/471255 www.infoplus.gare.it E-mail: [email protected] Qual è la tua idea di erotismo e seduzione? “La seduzione è una cosa personale, l’erotismo idem. Diciamo che noi aiutiamo entrambe queste cose con i nostri prodotti, che di fatto diventano un’ottima arma di seduzione”. Qual è la clientela di un sexy shop? “Non c’è una clientela ben definita: qui da noi arrivano tutti i generi di persone, dai giovani ai meno giovani. C’è chi viene solo per curiosare, oppure coppie che cercano qualcosa di particolare”. Cosa cerca il cliente di un sexy shop? Si viene solo per acquistare o anche per conoscere persone che condividano gli stessi interessi? “Di certo il divertimento, il cosiddetto “gioco di coppia”: poi qualcuno ricerca qualcosa di personale. Qui da noi entra la signora curiosa o chi ricerca magari un indumento che lo soddisfi. Il negozio non è un luogo di incontro ma di certo si possono conoscere persone che hanno magari gli stessi gusti, per questo esiste anche una piccola bacheca di annunci”. Una passione per le macchine? Nei sexy shop si trova abbigliamento adatto a qualsiasi situazione che i vicini erano molto cordiali. Qui però c’è molta più visibilità e devo dire che i riscontri si sono già visti”. Come è cambiato il tuo settore dopo il boom di internet? “I negozio hanno risentito delle rete come settore di commercio. Ma si può dire che i locali e la vendita su internet vanno di pari passo. Sul sito si possono trovare tante più cose, ci sono 8mila prodotti, qui non si possono tenere tutti. Poi la rete ci dà una valenza su tutto il territorio nazionale, quindi su un bacino di utenza più vasto. E sul web possiamo tenere gli oggetti che qui ingombrano un po’ per esempio una gabbia”. Qual è la richiesta più strana che ti è stata fatta? “Nella nostra esperienza ci è capitato di tutto. Di sicuro è dalla rete che arrivano le “C’è stato richieste più strane, ma anqualcuno che nel locale non mancano le richieste particolari. Ad che prima di esempio c’è stato qualcuno acquistare che prima di acquistare delle fruste ha voluto provarle su di delle fruste sé: cosa di può fare in queste ha voluto circostanze? Oppure c’è chi ha provarle su chiesto di lucidarmi le scarpe, di sé...” il classico feticista”. Qual è l’oggetto intramontabile che si vende sempre? “Non c’è dubbio il vibratore. Oggi in commercio ce ne sono di tutti i tipi, da quelli per lei a quelli per lui. Nell’arco degli anni è stato il prodotto più venduto e che forse si venderà sempre. Sul mercato oggi si trovano con i materiali più svariati. Un altro oggetto che si sta diffondendo rapidamente è l’anello vibrante, anche per il fatto che viene molto pubblicizzato”. Quali sono i prodotti che si vendono di più? “Oltre a quelli citati si vende molto la lingerie da donna: l’intimo particolare, un perizoma, una sottoveste trasparente”. Come reagisce la gente ad avere un negozio di questo tipo sotto casa. Vicenza, città bigotta o trasgressiva? “Bè trasgressiva direi proprio di no, ma non abbiamo avuto mai problemi con vicini o altre persone. Ci siamo trasferiti da Alte di Montecchio qui a Vicenza da una settimana. Nel paese dove lavoravamo devo dire Che cosa consiglieresti a: - una moglie che vuole fare una sorpresa al marito per il loro anniversario “Per sedurre un uomo un completino intimo è sempre la cosa più indicata. - due amiche che vogliono osare in una serata in discoteca: “Un abito molto sexy, con qualche particolare accattivante” dei ragazzi per un addio al celibato indimenticabile: “L’oggettistica per l’uomo va sempre bene, magari la classica bambola gonfiabile”. Commenta le frasi seguenti: - Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori. (Woody Allen) “Per noi donne — commenta Emanuela — il sentimento viaggia insieme al sesso, anche se ovviamente ci sono delle eccezioni. Gli uomini mettono questo su un piano diverso. Quindi — aggiunge Mirone — se capita, perché no”. -Il sesso è come il denaro; solamente quando è troppo è abbastanza. (Anonimo) “Niente è troppo, almeno per noi”. 21 14 LUGLIO 2007 giovani Tornano di moda le Converse All Star. Tanti modelli e colori, ma le più gettonate sono sempre le introvabili Chuck Taylor bianche Non c’è due senza tre. È tornata la Stellamania DI ANDREA BASSO Toh, chi si rivede! Le scarpe più famose del mondo. Quelle con il semicerchio bianco in gomma sulla punta, quelle di tela che, al minimo contatto con un qualsiasi pallone, rischiano di aprirsi in due. Le stesse che, già in passato, si sono impossessate di una bella fetta di storia. Riecco piombare nel mercato italiano le Converse All Star. Della serie: ‘a volte ritornano’. Già, la calzatura più conosciuta nel globo sembra avere sette vite. Ogni tanto scompare nel nulla, non la si vede più. Poi, come per magia, spunta nuovamente ai piedi di tutti. Negli ultimi anni il marchio americano non aveva riscosso molto successo anche se, guardandosi attorno, la si poteva pizzicare qua e là soprattutto ai piedi degli amanti del punk, del rock e di altri generi simili. Era la scarpa degli alternativi, delle persone un po’ estrose e dal vestiario fuori dal comune, l’accessorio principale nonché l’oggetto distintivo delle ‘persone sinistroidi’ e degli anarchici. Ma i tempi cambiano, e le mode si fanno un baffo della politica. Da un anno a questa parte la scarpa con la stella è tornata a monopolizzare tutto il mercato calzaturiero italiano. Nei concerti punk come nella discoteca più chic, ai piedi del no global o calzate dal figlio di papà: le Converse si sono accaparrate davvero tutti i clienti. Come è accaduto nella metà degli anni ’70, come già è successo anche nei non lontani anni ’90, è scoppiata per l’ennesima volta nell’italiano quella che potremmo chiamare ‘stellamania’. personalizzata. Proprio così: nel sito ufficiale dell’azienda americana c’è una sezione dedicata al ‘fai da te’. In questa area in cui viene data la possibilità di ideare interamente una scarpa scegliendo forme e colori di ogni singolo componente della calzatura stessa. Un divertente modo per improvvisarsi artisti e sbizzarrirsi creando le più inusuali e inconsuete paia di scarpe. Anni ’70: il primo boom Daniela, casalinga di 47 anni, ricorda il Chi non muore boom di vendite degli si rivede anni ’70. Un’esplosioSopravissuta a due ne di fama e successo intervalli di magra, Le introvabili per la casa sportiva l’azienda detentrice del La più richiesta, comunque, resta americana che a molmarchio All Star ha sa- la classica Converse Chuck Taylor to assomiglia a quella puto rialzare la testa e di tela bianca: sono quasi quattro che si sta registrando rimettersi in gioco. Un mesi che, nel Veneto, questo moda un anno a questa Nonostante siano scarpe per ogni età, le All Star sono preferite dai giovani anno fa, per la terza dello di scarpa è praticamente parte. “Tutti erano alla volta in quarant’anni, il introvabile. Imperversano le riricerca di quelle scarpe di tela della grande rinascita, prima tentativo di rilanciare le celeber- chieste di riassortimento da par– racconta -. Code alla cassa di prendersi una rivincita con rime Chuck Tylor. Arriva dunque te della clientela ma, anche per il dei negozi, interminabili atte- chi dava la ditta statunitense nel 2006 la consacrazione per commerciante, sembra una ‘misse per ricevere assistenza dai vicina al fallimento: la Conver- questo modello storico: le vendi- sion impossible’ quella di riuscire commessi che, in quel perio- se torna alla ribalta ripropo- te vanno a gonfie vele, i designer a rifornire il proprio magazzino. do, erano letteralmente presi nendo il modello Chuck Tylor, sono costantemente all’opera Dopo un anno di grandi vendid’assalto”. Una vera e propria calzatura che prende il nome per mettere sul mercato model- te, la moda Converse sembra sia febbre da All Star. Tantissimi da un celebre cestista dell’NBA li sempre più pazzi e variopinti. ancora in grado di mietere tante gli italiani che nutrivano qua- noto per aver creato una linea Converse alte, basse, con e senza vittime. Ora, nel bel mezzo del si un amore viscerale verso le personalizzata di scarpe. Ecco lacci. All Star a doppia linguet- successone che la marca Converscarpe da ginnastica più famo- dunque comparire anche il ta, in tela, se sta attrase del mondo. Poi, pian piano, modello basso, seguito da un di pelle e versando, le botteghe si sono svuotate, i gamma più vasta di colori: il addirittura sorge sponcommessi hanno ricominciato rosso, il verde e il blu, che si in laccato. taneo ina respirare e l’oggetto del de- affiancano ai preesistenti nero E poi le si terrogarsi:” siderio, inizialmente tenuto in e bianco. Una scarpa bella, t r o v a n o Sarà l’enneesposizione appena qualche confortevole ed economica. a quadri, simo trionora prima di essere preso e Già, nel 1990 era infatti pos- a righe, a fo prima di portato a casa orgogliosamen- sibile acquistarne un paio con pois e con colare nuote, giaceva ora su di un piedi- poche migliaia di lire. “All’asi- i disegni. vamente a stallo per settimane, talvolta lo – rimembra con un sorriso Una variepicco, oppuL’introvabile Converse Chuck Taylor per interi mesi. Beatrice, 21enne studentessa tà infinita re riuscirà - sembravamo pronti a girare di colori e a cavalcare Alte e basse uno spot in favore della marca forme, e per chi non si acconten- l’onda del successo ancora per tra alti e bassi americana: non c’era bambino tasse della vasta gamma messa a molti anni?”. Chi vivrà, vedrà: ai Qualche anno di divismo per la che non indossasse le Conver- disposizione dalla Converse, c’è posteri l’ardua sentenza. marca Converse prima di esse- se. Non erano certo il massimo la possibilità di crearsene una re brutalmente costretta a tor- in quanto a solidità, ma per nare con i piedi per terra. Sono 5000 lire non ci si poteva cergli anni ’80, il marchio ameri- to aspettare che fossero anche cano trascorrerà una paio di lu- super resistenti”. stri ai margini del mercato che conta. Solo una pausa prima Rodman, tante squadre, una scarpa Dopo l’esplosione degli anni ’90, inizia un altro periodo buio per la casa di abbigliamento sportivo statunitense. A tenerla a galla ci pensa nuovamente un cestista: Dennis un altro ampio mercato nel Rodman, eccentrica ala nota mondo della musica, trainate da tanto per le sue abilità in campersonaggi come Angus Young degli Ac/Dc e Joey Ramone po, quanto per le sue scorridei Ramones. Dal 9 luglio bande nella vita personale. Il 2003 la Converse appartiene giocatore originario del New alla galassia della Nike, dalla Jersey ha cambiato spesso quale è stata comprata per 305 maglia giocando per i Detroit milioni di dollari. Nell’estate Pistons, i San Antonio Spurs, 2007 è prevista l’uscita di una i Chicago Bulls, i Los Angeles serie super limited edition fatta Lakers e altre note squadre in collaborazione con il leader dell’NBA, senza però cambiadegli U2 Bono Vox. re mai la marca di scarpe. Ai piedi sempre e comunque un Dal basket agli U2, un secolo di storia La Converse è stata fondata nel 1908 da Marquis M. Converse a Malden, nel Massachussets. Il primo modello di All Star è stato invece ideato nel 1923 grazie alla collaborazione con il cestista Chuck Taylor, e per molti anni queste scarpe in tela è rimasto legato all’ambiente del basket (le indossava, tra gli altri, il grandissimo Wit Chamberlain). Solo negli anni ’70 e ’80 le All Satr trovarono paio di Converse All Star. Nel periodaccio della ditta americana la maggior parte degli introiti giungeva dalla vendita dei modelli di calzature e di altri gadgets usati da questo campione. 22 14 LUGLIO 2007 terzapagina Un bibliofilo impenitente e vagabondo alla ricerca della libreria perduta Reportage fra i ‘venditori di sapere’ della città Andar per libri. E il cazzeggiar m’è colto in questo mare Ci sono molti modi di passare un pomeriggio d’estate in città. Se volete una ‘vacanza intelligente’, niente di meglio che un giro alla scoperta delle librerie del centro, per esempio cercando quel libro che vi è appena venuto in mente e senza il quale sapete che non potrete vivere altre ventiquattr’ore. Così, girando senza meta e senza un piano preciso, potreste imbattervi, in Contrà Cabianca 14, a pochi passi da Palazzo Chiericati, in un angolo davvero delizioso, la libreria Il Fiore Azzurro. Aperta nel 2003 e ceduta pochi mesi fa, prende il nome da un verso del poeta Novalis. Azzurro è il colore della dimensione spirituale della conoscenza, quella che è possibile trovare nelle lunghe file di volumi Adelphi e Meridiani Mondadori che ricoprono le pareti della bella stanza al pianterreno, assieme ad un’ottima scelta di Neri Galla, “la” libreria della città Pozza. Al piano superiore, un altro spazio simile, ricolmo di volumi d’arte, fotografici, di architettura, di design ed anche di moda. Un luogo sereno, che induce ad una colta flânerie, favorita anche dalla cortesia con cui vi accoglie Alice, la nuova proprietaria. Una libreria ‘minore’, che ha dimostrato un encomiabile coraggio imprenditoriale, e che merita attenzione e successo. Nulla di più naturale, poi, Librerie che vanno, librerie che vengono Un ricordo e un annuncio. Il primo è per una libreria che non c’è più: Le Scie, in via Pigafetta. Visse una breve estate, pochi anni tra il ’90 e il ’95 circa, ma a chi l’ha frequentata sono rimasti nel cuore l’estrema raffinatezza del piccolo locale in cui aveva sede e l’uguale eleganza della signorina Silvia, che la gestiva: solo per averci provato, gli Dèi le saranno sempre benevoli. Il secondo per segnalarne una che non c’è ancora: la nuova Libreria Mondadori, che aprirà dopo le ferie in Piazza Erbe. Poche cose danno gioia, e fanno ben sperare nel futuro di una comunità civile, come l’apertura di una nuova libreria: un caldo benvenuto dunque a Mondadori, ed un arrivederci a tutti a settembre nei suoi nuovi locali. G.C. che risalire il Corso, e subito sotto i portici, vicino al cinema Odeon, ecco una libreria che, possiamo dirlo, discende da magnanimi lombi: quella di Giuseppe Traverso. Pochi infatti rammentano come, all’epoca della sua apertura, nel ’76, la libreria avesse sede in Contrà Santa Barbara. Là infatti si trovava la mitica Cartolibreria Chiovato, scomparso appunto in quell’anno, di cui Traverso – vicentino trapiantato a Padova, ove gestisce un magazzino di libri all’ingrosso – acquistò la licenza: una specie di ritorno alle radici. Trasferitasi nella sede attuale due anni dopo, la Libreria Traverso è diventata in breve uno dei punti di riferimento ‘culturali’ più significativi della città. Forse per la sua prossimità al Teatro Olimpico, al Museo ed alla Basilica Palladiana, una tappa da Traverso è diventata un appuntamento irrinunciabile per stranieri, intellettuali ed artisti in visita nella nostra città, che apprezzano anche la cura e il rapporto particolare che sempre si cerca di stabilire col cliente. Una specie di ‘libreria delle donne’, la definisce con la sua sede originale, in affetto e riconoscenza via Paolo Lioy, nei primi Giuseppe Traverso, pen- anni Novanta la libreria sando alla moglie Maria venne rilevata da Enrico Francesca – senza il cui Marchesini, Giorgio Mofondamentale sostegno randini ed altri, che nel non sarebbe mai riuscito ’95 la trasferirono nela mandare avanti l’impre- la sede attuale. In tutti questi anni, la sa – ed a ValenSpazioPiù ha tina, la figlia, sempre cercato che anche dopo Dalle grandi società con di avere un’atuna laurea pretenzione partistigiosa ha scel- più negozi colare ai nuovi to di rimanere a alle piccole linguaggi: mulcollaborare con librerie timedialità (è l’azienda di fa- preziose stata la prima miglia. e raffinate, in città ad avePoco più avanti, a Vicenza re un internet ecco la libreria point), cyberSan Paolo. Ge- ci sono tomi stita dall’omo- per tutti i gusti punk eccetera, aprendosi annima Comunità che ad associadi religiosi, che ne possiede una simile anche zioni e come sede di ina Padova, la San Paolo è contri. Una scelta, dice presente a Vicenza dal- Enrico, che ha funzionala fine degli anni Qua- to finché questi temi non ranta: anch’essa, ormai, sono divenuti di massa. un’istituzione della cit- Oggi essi appaiono meno tà. Definire la San Paolo ‘originali’, ma questo è una libreria confessiona- solo uno dei fattori che le sarebbe estremamente hanno concorso a toglieriduttivo. Le tematiche a re ossigeno alla libreria cui essa si rivolge sono (e non soltanto a quecerto di tipo religioso, sta, come vedremo). Un ma anche umano nel sen- colpo quasi mortale, per so più lato del termine: esempio, è stata quella ne fanno fede, per esem- norma del decreto Bersapio, le bellissime edizio- ni che ha liberalizzato il ni della Jaca Book – che prezzo dei libri: un provvedimena Vicenza to che non praticadanneggia mente si – anzi protrovano babilmensolo qui – te favorisce e l’ampia – i grandi e qualitapunti ventivamendita, ma te ricca che rischia scelta di di uccidedvd che re la rete essa ofdelle picfre. Ma… cole librea b b i a rie, impormo corso tante non troppo, e, solo da un seminapunto di scosta in vista comStradella merciale, S. Barquanto sobara, ci è prattutto sfuggita la libreria SpazioPiù. per la diversificazione Non tira buona aria, pur- culturale. Auguri di cuotroppo, in quei locali, che re, SpazioPiù. pure ormai hanno an- E per una piccola che che loro una storia. Dal- naviga in cattive acque, Makinano/USAF/DOD @ pingnews DI GIULIANO CORÀ 23 14 LUGLIO 2007 terzapagina Libravit è caduta sotto i duri colpi del mercato. Ma le librerie sono come l’araba fenice: dovrebbe riaprire tra poco un’altra che invece risor- dano. Da sempre attenti ge: Librarsi, in Contrà alla letteratura cosiddetMorette. Aperta nell’89 ta ‘di genere’ – fantasy, da Stefania e Daniele, fantascienza, giallistica, aveva attraversato ulti- noir, fumetto – Stefania mamente un gran brutto e Daniele rimangono puri periodo, dal quale è usci- e duri nel difendere una ta proprio in queste set- loro visione della cultura timane, con l’acquisto da e della letteratura antiparte del gruppo Galla. crociana e ‘progressista’ Un’acquisizione che non (“Non esistono libri belli solo permetterà alla li- o brutti: quello che conbreria di crescere, avendo ta è il piacere di leggere”: alle spalle un’organizza- Moccia è sdoganato!), che rende il zione stoloro sparicamente zio un unie finanziacum assoriamente lutamente solida, ma particoche sopratlare nel tutto non panorama ha camcittadino. biato nulla Una buonella filona notizia, sofia che dura concorrenza permette ai lettori - sempre più ha sempre La raffinati - di avere a disposizione vere “botteghe del libro” d u n q u e , ma pochi ispirato i passi più due fratelli, che tutt’ora la gui- in là eccone subito un’al- ificio “VERZA m u l ” Sa tra di cattiva. Ha chiuso in io abbia frequentato da ra- di Primo Levi”) – più che queste settimane Libra- gazzino, nella sua vecchia commessi sono amici, e di vit, che aveva preso il po- sede di Corso Palladio, in- quelli preziosi, dalla pasto della mitica Do Rode, timidito dai lunghissimi e zienza infinita (“Senta, la di Virgilio Scapin. Gestita severi banconi di legno, la settimana scorsa su quelcon simpatia ed umanità prima in cui abbia passato lo scaffale c’era un libro ore a sfogliare grosso e con la copertina da Rosetta, ha i libri, confron- verde, ma non ricordo alceduto ai colpi tando e rubando tro: me lo può trovare?”: del ‘mercato’ – I commessi una pagina qua questa l’ho detta io, senza Marchesini pare sono e là, la prima di che la signora Maria Elena, essere buon pro- d’eccezione: cui abbia impa- moglie di Alberto Galla, mi feta, purtroppo. non si rato a conoscere abbia spaccato la testa con Ora pare che sia stata cedu- scompongono personalmente un volume della Treccani, i commessi, in come avrei meritato). Galta, e che deb- nemmeno primis la mitica la, fino a ieri uno e trino ba riaprire tra se chiedi poco: speriamo “Sequestro un signora Grazia, – oltre alla sede centrale ci di rivedere pre- uomo” di Levi oggi in pensione. sono anche, in viale Verdi, Grazia di nome la bella Girapagina, presto illuminate e di fatto, tanto ziosa libreria per l’infanquelle vetrine, esemplare era zia, e in viale Roma Galla che da decenni costituivano un elemento la sua finezza e la sua di- 2000, particolarmente deessenziale della vita cul- sponibilità verso i clienti. dicata alla multimedialità, Galla, la più antica libre- all’informatica e alla letteturale vicentina. Siamo quasi alla fine di ria di Vicenza – 1880, sta ratura tecnica, scientifica, Corso Palladio, e in Stra- scritto nel suo logo – fino giuridica e fiscale – e oggi quadruplo, della Loschi troviamo la al ’46 collocon l’aclibreria Giunti Il Punto. cata nella quisizione Fino a pochi mesi fa la co- b e l l i s s i m a appunto di noscevamo come Libreria sede all’anLibrarsi. Demetra, e si qualificava golo con via Galla, in per un’attenzione partico- Cesare Batcui ho spelare alla manualistica. Poi tisti (ancor so fortune la Giunti, del cui gruppo oggi cono(ho sempre Demetra fa parte, ha de- sciuto come pensato ciso di rilanciarla diret- Canton del che, quantamente col suo nome, ed Galla, poi do moriora è una libreria onni- ex Comit), rò, sulla comprensiva, che ha al- s u c c e s s i facciata largato la sua gamma a v a m e n t e ci mettetutti i generi editoriali, appunto in ranno una cercando di accontenta- Corso e, dal lapide: “A re i gusti di ogni possibile ’95, nei loGiuliano tipo di cliente. Una bella cali attuali. Corà che scommessa, che le gentili Galla, i cui ci ha fatto signorine che vi accolgono i commesricchi, risvolgono con disponibilità si, prepaè stata acquistata da Galla. Questo permetterà conoscenti e cortesia. E finalmente, rati e colti Librarsi alla libreria di continuare la sua gestione sperimentale i proprietalast but not least, la Li- – a volte ri posero”). breria Galla. Ah, Galla più di cer… Per chi scrive non è una ti clienti, di cui ascoltano Galla, I love you. delle librerie di Vicenza: è con britannico aplomb gli ‘la’ libreria. La prima che spropositi (“Scusi, vorrei Sequestro un uomo, SALUMI VALLIGIANI DELL’ALTO ASTICO E POSINA SPECIALITÀ: SALAMI • SOPPRESSE • VALLIGIANE Azienda certificata UNI EN ISO 9001: 2000 CERT. n. 3134 CSQA Salumificio VERZA di Toniolo Andrea 36010 Cogollo del Cengio (VI) Via delle Calcare, 1 (Zona A) Tel./Fax 0445 320512 Email [email protected] 24 satira 14 LUGLIO 2007 Passatempi estivi. Seconda puntata del gioco dei separati alla nascita. Ne conoscete altri? Segnalateceli Doppiati & Scoppiati: i gemelli diversi Gianni Zonin - Paolo Frajese Giorgio Carollo - Groucho Marx Presidente Banca Popolare e “re” del vino l’uno, giornalista e volto storico del TG1 l’altro Europarlamentare del PPE l’uno, attore comico statunitense l’altro Marco Zocca - Roberto Mancini Vincenzo Riboni - Krusty il Clown Assessore comunale e tifoso milanista l’uno, giocatore ed attuale allenatore dell’Inter l’altro Primario ospedaliero ed ex-candidato sindaco l’uno, pagliaccio e riccone di Springfield l’altro Tiziano Treu - Ronald Lacey Patrizia Barbieri - Stefania Belmondo Parlamentare della Margherita ed ex-ministro l’uno, attore inglese e ex-nemico di Indiana Jones l’altro Caparbia assessora comunale l’una, imbattibile campionessa di sci l’altra Stefano Stefani - Enzo Iacchetti Michele Amenduni - Maurizio Belpietro Parlamentare della Lega Nord l’uno, attore e presentatore di Striscia la Notizia l’altro Vicepresidente Assindustria Vicenza l’uno, direttore de “Il Giornale” l’altro 25 edicola 14 LUGLIO 2007 Ogni settimana, tratto dalla stampa locale o nazionale, un articolo che fa riflettere, discutere o arrabbiare. O anche divertire Sigonella, base gemella. Con Maltauro e Zonin in prima fila del pool di banche che hanno concorso di Cosa Nostra nei lavori per il radMille casette a schiera, un imprecisaal finanziamento del megacentro comdoppio della linea ferroviaria Messito numero di residence, attrezzature merciale di Belpasso. Costituita a Palerna-Palermo. La Maltauro Costruzioni per l’istruzione e lo svago, parcheggi mo nel 2000, Banca Nuova è oggi uno ha inoltre realizzato la nuova casa circoperti, impianti sportivi, due centrali degli istituti di credito più aggressivi condariale di Siracusa, un liceo scientelefoniche, cabine per l’energia eletnell’isola. Prima ha assorbito la Banca tifico a Rosolini (altro piccolo comune trica, le immancabili “guardiole per del Popolo di Trapani, poi ha rilevato del siracusano), ed il tronco autostrail presidio di controllo e sicurezza”. È dal Gruppo Intesa una ventina di spordale Palermo-Caltavuturo sulla A/19. quanto previsto dal progetto di urbatelli sparsi in tutta la Sicilia, buona parSempre in Sicilia la società di Vicenza nizzazione approvato dalla giunta di te dei quali già appartenuti alla Banca ha appena concluso i lavori di Etnapocentrosinistra del comune siciliano di Agricola Etnea del cavaliere di mafia lis, il maggiore centro commerciale di Lentini (Siracusa) per ospitare 6.800 Gaetano Graci. Coincidenza vuole che tutto il Mezzogiorno d’Italia. Ricadencittadini statunitensi (militari e fail presidente della Banca Popolare di te nel comune di Belpasso – lo stesso miglie al seguito) della base nucleare Vicenza sia l’industriale vinicolo Giodove sorge da due anni un residence di Sigonella. Con un investimento vanni Zonin, propriecon 526 unità abitative che dovrebbe sfiorare i 300 milioni tario dei più prestigiosi per i militari di Sigodi euro, 91 ettari di rigogliosi aranDiminuisce vigneti siciliani. Il 9 nella – Etnapolis è un ceti dovranno lasciare il posto ad un gennaio 2007, durante vero e proprio scempio il numero di megacomplesso residenziale con un la breve visita a Vicenza urbanistico-territoriale volume di 670.000 metri cubi di comilitari Usa dell’ambasciatore Usa in con i suoi 270.000 mestruzioni, superiore perfino a quello Italia, Ronald P. Spogli tri quadrati di superfi- in Italia ma previsto dalla Us Army per la conver– oggetto un “sopralluocie e parcheggi per oltre aumenta la sione a fini bellici dell’aeroporto Dal La pista d’atterraggio di Sigonella. Molti i parallelismi con l’insediamento americano a Vicenza go” alla base di Ederle e 6.000 auto. Molin di Vicenza. Procede a colpi di progettazione gara a Vicenza per accaparrarsi i lavori Altro elemento è la “delega” alle socieall’aeroporto El Molin variante ai piani regolatori il procesper la nuova megabase Usa. La società private (mercenarie) di molti dei - Zonin è stato l’unico La Maltauro ha anche di immobili. so di espansione della maggiore delle tà di costruzioni veneta è particolarservizi bellici un tempo attribuiti ai imprenditore locale ad aderito al consorzio pubinfrastrutture della Marina Usa nel Rischiamo mente attiva in Sicilia. Nel novembre coscritti. Così assistiamo ad un trend essere ammesso ad un blico-privato “EtnaFiere Mediterraneo. Dall’autunno 2003 la 2006 ha rilevato l’impresa Ferrari di negativo nelle presenze Usa in Sicilia colloquio privato con il Spa” che prevede di rea- molti progetti base di Sigonella è al centro di un vaGenova, la quale, a sua volta, aveva ace in buona parte delle infrastrutture diplomatico. L’incontro, lizzare ancora a Belpas- speculativi sto programma di potenziamento delquisito due aziende storiche in mano allestite a livello internazionale, nonomanco a dirlo, è avvenuso, nei terreni adiacenti le infrastrutture, il cosiddetto “Piano ai chiacchierati “cavalieri” dell’apostante Washington sia impegnata in to presso la sede centraad Etnapolis, un centro Mega IV”: una spesa di 675 milioni di calisse mafiosa di Catania (Gaetano sanguinose guerre globali. le della Banca Popolare di Vicenza. fieristico di 180.000 metri quadrati. dollari in 4 anni per ampliare le piste Graci e Giuseppe Costanzo): l’IRA e la Tra i soci della S.p.A. fieristica compadi volo per i cacciabombardieri, miFratelli Costanzo. Proprio la Ferrari e Legittimi i sospetti che dietro la proAntonio Mazzeo re Banca Nuova, istituto interamente gliorare la logistica e creare migliaia l’ex IRA sono state al centro di imporgettazione di nuovi residence per i Terrelibere.org / Carta controllato dalla Banca Popolare di Vidi nuovi alloggi per i reparti di stanza tanti indagini relative all’infi ltrazione militari di Sigonella si nascondano 17 febbraio 2007 cenza. Banca Nuova ha pure fatto parte in Sicilia. Due residence sono già staoperazione meramente speculative. ti consegnati nei territori di Belpasso Nel caso del megaprogetto di Lentini e Mineo per un totale di 930 alloggi. c’è però una fitta ragnatela d’interessi Con Lentini sarebbero tre i megacomche accomunano e non solo strategiplessi per i militari Usa, quattro se si camente, la grande base di Sigonella a giungesse a realizzare anche quello Vicenza, rendendolo particolarmente analizzato e approvato dal consiglio credibile. A presentare il piano per comunale di Motta Sant’Anastasia, col’approvazione in consiglio comunale mune alla falde dell’Etna. In realtà in ci ha pensato la Scirumi Srl, società Sicilia è in atto una vera e propria gara con sede a Catania in via XX Settemall’oro americano. Sono già una decibre 42 presso lo studio del professore na i progetti approvati da comuni viciGaetano Siciliano, già presidente delni a Sigonella per insediare complessi l’ordine dei commercialisti ed odierno “chiusi ad uso collettivo” per i militari presidente del collestatunitensi. È come gio dei revisori dei se si attendesse una conti del Comune moltiplicazione in di Catania. Tra i soci tempi brevissimi della Scirumi comdegli addetti e dei pare invece la Caprispettivi familiari, pellina Srl, società condizione che però nella titolarità della non trova conferma famiglia di Mario nei documenti del Ciancio Sanfilippo, Pentagono relativi l’ultimo dei cavalieri ai piani di ammodi Catania, già alla dernamento delle Divisione tecnica della Tecnocopy di G. Casarotti guida della Fieg (la infrastrutture miliFederazione degli tari Usa all’estero. Ci troveremmo invece Una manifestazione contro l’ampliamento editori di testate giornalistiche), proad una consisten- della base siciliana prietario dell’impete diminuzione del ro industriale-editoriale de La Sicilia personale in forza a Sigonella. Il “Base ed azionista di tutti i quotidiani e di Structure Report” del Dipartimento buona parte delle emittenti radioteledella Difesa alla data del 30 settembre visive che operano nel Sud Italia. Da 2005 fissa la presenza nella base sicisempre Ciancio e le sue testate sono liana di 2.310 militari e 788 tra civili e stati tra i più fervidi sostenitori dei contractor. Due anni prima i militari processi di militarizzazione del terrierano invece 3.438 mentre i “civili” torio siciliano, sponsorizzando inoltre 829. Conti alla mano, pertanto, il perle più devastanti opere implementate sonale di Sigonella è calato nell’ultimo o progettate nell’isola, prima fra tutte biennio del 27,4%. La riduzione del il Ponte sullo Stretto di Messina. numero dei militari statunitensi risponde al nuovo modello di “offesa” Altro importante socio della Scirumi delle forze armate Usa: da una parte si Via Olmo 40 – 36051 Creazzo (VI) Srl è la Maltauro Costruzioni di Virisparmia sui reparti terrestri e navaTelefono e Telefax 0444/340660-340739 cenza, azienda attiva nel settore delle li per destinare la spesa allo sviluppo grandi opere pubbliche e private con delle tecnologie di guerra aerea; dalE-mail [email protected] un portafoglio lavori di circa 220 mil’altra c’è uno spostamento di reparti lioni di euro all’anno. La Maltauro ha su nuove basi “avanzate” (nel Golfo operato ad Aviano per l’ampliamento Persico, nei Balcani ed in alcuni scali della base della Us Air Force ed è in aerei di Polonia, Bulgaria e Romania). C.M. SERVICE S.R.L. NOLEGGIO E ASSISTENZA COPIATRICI - FAX - STAMPANTI *nati fino al 1988 AAA ASPIRANTI CAMPIONI CERCANSI Il Vicenza Volley invita tutti i ragazzi* appassionati di pallavolo ad un provino per far parte del vivaio della Palladiogroup.it di serie B1, allenata da Mario Fangareggi (azzurro dell’Italia di Velasco) e l’unica in un campionato nazionale a Vicenza Per informazioni: tel. 0444 922766 email: [email protected] Fangareggi, dall’Italia di Velasco a Vicenza • [email protected] • Tel 0444 923362 Mario Fangareggi ha debuttato con la Nazionale di Velasco a L’Havana e ha giocato con i più grandi campioni degli ultimi anni. Con Il Messaggero Ravenna di Kiraly, Timmons e Vullo ha vinto uno scudetto e tre Coppe dei Campioni. Ora Fangareggi, anche lui giovane (34 anni) ma coach di spessore anche per aver avuto grandi allenatori (oltre a Velasco, Bebeto, Prandi, Pupo Dall’Olio, Menarini, Polidori e Bonitta), ha scelto Vicenza per allenare la Palladiogroup.it di B1, la squadra maschile di punta della società, e per coordinare il suo vivaio affidato a Maurizio Baraldo, tecnico vicentino, e a Claudio Michetti, toscano, già forgiato nelle giovanili femminili con Peppe Nica. Mario Fangareggi: l’esperienza della Nazionale per allenare il Vicenza Palladiogroup.it, la B1 della passione Espressione al maschile della filosofia della Minetti Infoplus di A1 femminile, la Palladiogroup.it ha riportato Vicenza città in una serie nazionale (nel 2003-2004 in B2, l’anno successivo in B1). Oggi, oltre alla squadra, di B1, il Vicenza Volley al maschile conta su una serie D di giovani e su una prima divisione di giovanissimi e punta con voi tutti ad avere tutte le squadre under 18, 16 e 14. Con professionalità e passione. Il Vicenza Volley crede da sempre nei giovani, con professionalità e passione. La stessa che hai tu. informazioni: [email protected] • www.vicenzavolley.it • tel. 0444 922766 • fax 0444 926780 27 14 LUGLIO 2007 regione Comicità e satira al Villafranca Festival 2007 La scorsa settimana si è parlato del Villafranca Festival riguardo i concerti di Patty Smith, Carmen Consoli e Giovanni Allevi dei quali abbiamo tracciato brevemente le biografie. Questa settimana esponiamo invece le biografie teatrali dell’esilarante trio di Aldo, Giovanni e Giacomo e del comico-blogger-opinionista Beppe Grillo. I “fantastici tre” arriveranno il 31 agosto mentre Grillo arriverà il 17 settembre. I biglietti degli spettacoli si possono acquistare presso Box Office, Fnac, sportelli Unicredirt circuito Ticket One e Get Ticket. ALDO, GIOVANNI E GIACOMO il trio comico tricolore Aldo, Giovanni & Giacomo è il popolarissimo trio comico di attori e registi teatrali, televisivi e cinematografici. Cataldo Baglio, ovvero Aldo, incontra Giovanni Storti a Milano e insieme studiano danza mimica e frequentano una scuola di melodramma. Aldo si diploma nel 1978 e subito prende parte a vari spettacoli di cabaret. Giacomo Poretti inizia da solo la carriera nel 1988 esibendosi in spettacoli dai titoli stravaganti e, in uno di questi, conosce Giovanni che ne è il regista. Dopo anni di apprendistato, il trio ribattezzatosi Aldo, Giovanni e Giacomo, dimostra di possedere i tempi perfetti per una comicità ingenua e senza forzature. In televisione fanno la loro prima apparizione nell'estate del 1992 accanto al duo comico Zuzzurro e Gaspare nel TG delle vacanze, nello stesso anno arriva il grande successo con la partecipazione a Su la testa! di Paolo Rossi, per non parlare delle esilaranti scenette in ‘Mai dire Gol’, la fortunata trasmissione della Gialappa's Band. Il 1997 è l'anno della svolta cinematografica affrontata insieme a Marina Massironi. Ed ecco due dei loro film più famosi: Tre uomini e una gamba e La leggenda di Al, John & Jack. Nel 1999 i tre ottengono ancora un notevole successo di pubblico grazie al nuovo spettacolo Tel chi el telùn, che viene ripreso e trasmesso su Canale 5, per la regia di Egidio Romito. Nel 2004 girano ‘Tu la conosci Claudia?’ con Paola Cortellesi come protagonista. Il trio è tornato in scena nel 2006 con “Anplagghed” - il titolo storpia il temine inglese che definisce i concerti acustici delle rock star – Aldo Giovanni e Giacomo raccontano storie fantastiche che si svolgono in un quartiere di periferia di una grande città, il tutto con gergo milanese e inflessioni meridionali secondo le migliori tradizioni cabarettistiche. BEPPE GRILLO, la satira della verità Giuseppe Grillo è un comico e attore italiano di cinema, televisione e teatro, nonché blogger e opinionista. Diplomato in ragioneria, si scoprì comico improvvisando un monologo nel corso di un provino. Fu scoperto e lanciato da Pippo Baudo nel varietà Secondo voi nel 1977, cui fecero seguito altre partecipazioni a Luna Park ed a Fantastico. Nel cinema ha lavorato, tra il 1982 e il 1988, come attore in tre film diretti, rispettivamente, da Luigi Comencini, Dino Risi e Francesco Laudadio. In seguito sono diventate rare le sue apparizioni televisive e, riguardo a questo, molti parlano di ostracismo "d'apparato". Nel 1993 mise in scena una recital-satira al Teatro delle Vittorie di Roma in cui si rivolgeva contro alcune storture della vita pubblica e delle grandi aziende italiane. Nell'ottobre 2005 il Time lo ha eletto tra gli eroi europei dell'anno per gli sforzi e il coraggio nel campo dell'informazione pubblica. Oltre a collaborare attivamente nella lotta contro la costruzione degli inceneritori, rilevanti sono i suoi interessi per quanto riguarda le risorse energetiche e le fonti alternative come anche in campo politico ed economico. Il 26 giugno 2007 Grillo ha tenuto un discorso al parlamento europeo nel quale ha discusso anche dei problemi italiani. Grillo è conduttore di un blog primo in Italia per numero di link entranti tanto che Technorati lo posiziona tra quelli più seguiti a livello mondiale. Il 14 dicembre 2005 il blog ha vinto il Premio WWW come miglior sito internet italiano nella categoria "news e informazione". Grillo si definisce come un sostenitore della democrazia diretta e delle iniziative dal basso. Attraverso il suo blog ha lanciato numerose iniziative, l’ultima è il Vaffanculo Day che partirà davanti ai comuni di tutte le città italiane l'8 settembre 2007. Verrà proposta una legge popolare per "pulire" il Parlamento riguardo l'impossibilità di un cittadino condannato in via definitiva di candidarsi; il limite massimo di due legislature per ogni cittadino eletto ad una carica politica; il voto ai candidati e non più ai partiti. Martedì 31 Luglio Villa Venier Sommacampagna Incognito in concerto Ogni concerto degli Incognito è una miscela pirotecnica di ritmi funky, jazz, blues, groove e con la loro energia e il loro sound riescono a contagiare ogni genere di pubblico. Gli Incognito sono tra i precursori dell’acid jazz, come testimonia il loro album del 1981 dal profetico titolo "Jazz Funk". Il grande successo internazionale per il gruppo arriva nel 1992 con l'album "Tribes, vibes and scribes", a cui fa eccellente seguito "Positivity”, due dischi fondamentali per questa nuova formula musicale che mescola il jazz alle sonorità pop-dance. Nel 2005 gli Incognito hanno festeggiato i venticinque anni di carriera suggellati dal CD di inediti “Adventures In Black Sunshine ” che vede l'acclamato ritorno alla voce di Maysa Leak , la storica voce femminile del gruppo che sa dare una verve del tutto particolare agli elementi funk e jazz tipici degli Incognito. Elementi che “Bluey” (il leader del gruppo, vero nome Jean Paul Maunick) e soci esprimono in chiave del tutto personale e coinvolgente e comunque sempre moderna, sempre più orientati al contemporany R&B. L’anno scorso è inoltre uscito il CD “Let the music play” che raccoglie i più grandi successi del gruppo. In tutti questi anni di attività gli Incognito hanno mantenuto fede alla loro idea musicale, ovvero quella di un sound non solo da ballare ma anche da ascoltare, che potesse conciliare la raffinatezza del jazz con il calore e la sensualità sonora del soul-funk. Questi sono ancora gli Incognito che arriveranno il 31 luglio a Sommacampagna: musica coinvolgente, arrangiamenti ineccepibili ricchi di fiati e percussioni e un groove irresistibile per un concerto indimenticabile! I biglietti costano 22 euro (più diritti di prevendita) e sono disponibili da Verona Box Office (via Pallone, 12), sportelli Unicredit Banca, circuito Green Ticket e la sera dello spettacolo, alla biglietteria di Villa Venier, a partire dalle 19.00. Informazioni al numero 045 - 80 11 154 [email protected] Informazioni sul web: www.boxofficelive.it - www.provinciainfestival.it 28 14 LUGLIO 2007 regione VENETO FOR YOU - Un importante workshop internazionale organizzato dalla Regione e dal Centro Estero delle Camere di Commercio Zaia: il turismo veneto vuole crescere ancora "Il fatto di essere già e di gran lunga i primi della classe non ci basta. Il Veneto turistico ha voglia di crescere ancora". Luca Zaia, vicepresidente della Giunta regionale, ha sintetizzato con queste parole il significato della 6ª edizione di "Veneto for You", Workshop Internazionale del Turismo veneto, organizzato dalla Regione e dal Centro Estero delle Camere di Commercio nell'ambito del progetto Buy Veneto. Si tratta di una vera e propria borsa dell'offerta turistica veneta, che vede presenti oggi al Venezia Terminal Passeggeri di Venezia 206 buyers internazionali di 34 Paesi, 403 operatori veneti dell'offerta turistica e 17 delegati Enit, tra i quali sono stati già programmati in anticipo 6.617 appuntamenti. Nei prossimi giorni, la stampa accreditata e gli operatori parteciperanno ad alcuni educational tours che permetterà di toccare con mano alcune delle straordinarie proposte turistiche della regione. Alla cerimonia di apertura della manifestazione sono intervenuti tra gli altri, oltre a Zaia, il presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia, il presidente di Unioncamere e del Centro Estero del Veneto Federico Tessari e il direttore generale dell'ENIT Eugenio Magnani. Nell'occasione, Zaia ha inoltre incontrato Max Stich, vicepresidente dell'ADAC, la prestigiosa associazione cui aderiscono otre 15 milioni di automobilisti tedeschi, in Veneto, come ogni anno, per verificare personalmente la qualità delle acque e delle strutture turistiche. "Come Regione siamo impegnati a creare un forte effetto di marketing territoriale - ha detto Zaia - per accrescere i nostri primati assoluti. L'anno scorso abbiamo registrato circa 60 milioni di pernotta- menti, e nei primi sei mesi del 2007 abbiamo verificato una ulteriore crescita del 9,2 per cento, con un +14,8 per cento per le spiagge. Mentre siamo impegnati a valorizzare l'immagine del Veneto - ha aggiunto - non dobbiamo piangerci addosso con effetti autolesionistici, evitando ad esempio di parlare di ticket turistici, che spaventano i potenziali ospiti. Venezia è in overbooking turistico, ma dobbiamo avere il coraggio di programmare gli afflussi, lasciando aperta la porta ad ogni tipo di target, anziché adottare provvedimenti che spingono al solo turismo elitario". "Per contro, siamo in grado di offrire numerosi altri percorsi, anche di nicchia del nostro territorio, magari quelli decantati da Goethe, da Stendhal, Monet, Shelley, o da altri artisti e letterati del passato". Zaia ha quindi ribadito che il Veneto è in grado di offrire risposte alle richieste e alle aspettative di tutti i turisti ed ha invitato a non fare paragoni impropri, mettendo il Veneto a fianco di altre località e altri Paesi. "Noi lavoriamo sulla qualità e per la qualità, offriamo di tutto e diamo in più sicurezza, servizi sanitari, garanzie, accoglienza della gente ovunque, enogastonomia ai vertici mondiali". "Certo - ha concluso - per fare una promozione all'altezza dei primati veneti ci vorrebbero grossi investimenti che oggi non ci sono, mentre la situazione sarebbe totalmente diversa se avessimo il federalismo fiscale, tenuto conto che il Veneto produce quasi il 10 per cento del PIL nazionale". INZIATIVE - La festa si arricchisce, grazie alle generose sponsorizzazioni tecniche ed economiche, di una serie di eventi collaterali Redentore 2007: presentato il programma Quest'anno la tradizionale Festa del Redentore - la più sentita e partecipata delle feste veneziane che si celebra annualmente la terza domenica di luglio si arricchisce, grazie alle generose sponsorizzazioni tecniche ed economiche, di una serie di eventi collaterali. Un Festival di musica sacra che avrà luogo, sul sagrato di sei chiese veneziane (Frari, San Zaccaria, San Trovaso, San Giacomo dell'Orio, San Giovanni in Bragora e San Giovanni e Paolo) e all'interno della Chiesa del Redentore con un grande concerto del violinista Ino Mirkovich accompagnato dal pianista Odil Chakirov, che seguirà la Messa Votiva presieduta dal patriarca Scola. Vari spettacoli di Light art del grande artista svizzero Gerry Hofstetter che proietterà sulle facciate del Mulino Stucky, della chiesa del Redentore e delle Zitelle, ma anche sull'area marciana, fantasie e temi legati all'immagine di Venezia e dell'evento. Il ponte votivo che, come di consueto, collegherà l'isola della Giudecca con le Zattere - realizzato anche quest'anno da Insula Spa su incarico dell'Amministrazione comunale - sarà inaugurato sabato 14, alle ore 19, alla presenza delle autorità cittadine e sarà percorribile fino a domenica notte. L'evento clou - secondo la tradizione restano i fuochi d'artificio, che quest'anno per la prima volta saranno uno spettacolo piro-musicale, come già proposto nelle due ultime edizioni del Carnevale e a Capodanno 2007. E - novità nella novità - per permettere anche a chi assisterà allo spettacolo al di fuori della zona in cui le musiche saranno udibili, di gustare pienamente delle sensazioni suscitate dall'ascolto della colonna sonora e materializzate dai fuochi - Gv radio inBlu trasmetterà in diretta la colonna sonora che accompagna i fuochi sulle frequenze FM 92.00 e 94.60. "Per tutte queste novità lo sforzo economico è maggiore rispetto alle passate edizioni - ha spiegato il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ringraziando tutti gli sponsor e quantificando le spese ad un effettivo costo di 340 mila euro, che ammonterebbe però a 400-450 mila se si contassero i vari contributi tecnici. La novità dello spettacolo piro-musicale ha aggiunto - è stata studiata anche per evitare gli impatti che i fuochi d'artificio delle precedenti edizioni avevano avuto sulle fragili strutture dell'area marciana." Anche l'assessore comunale al Turismo, Augusto Salvadori, ha ringraziato uno per uno tutti gli sponsor, ricordando che il Redentore, manifestazione storica civile e religiosa, è la festa più sentita dai veneziani insieme a quella della Salute e ha espresso i suoi più vivi apprezzamenti al produttore esecutivo dell'evento, Alessandro Dal Pra, per aver coniugato nel programma di quest'anno tutti questi aspetti della celebrazione. Dal Pra, oltre ad illustrare le principali novità del programma, ha insistito molto sugli straordinari contributi offerti anche sul piano tecnico e professionale da tutte le ditte che hanno lavorato e partecipano all'evento e sul fatto che - grazie a queste straordinarie collaborazioni sul piano locale - ci si trovi di fronte ad una sfida da vincere: quella di far diventare questa festa sempre più un evento internazionale, pur accentuandone la "venezianità". A conclusione della conferenza, Cacciari ha annunciato che l'agenzia che dovrebbe curare tutti gli eventi di Venezia è ormai in fase di decollo: sarà una società aperta a tutti gli imprenditori disposti a rischiare versando quote di capitale sociale per metterla in piedi, senza alcuna selezione o limitazione, controllata dall'Amministrazione comunale attraverso una sua partecipata al 100%, la Casinò di Venezia Spa che, per questa edizione del Redentore, ha contribuito a circa 1/3 delle spese. L'Agenzia degli eventi potrebbe essere operativa già dal prossimo Capodanno, sicuramente dal Carnevale 2008 e "darà ha sottolineato il sindaco -un grande impulso qualitativo alle nostre feste". Sommiamo relazioni. Sottraiamo ostacoli. Moltiplichiamo idee. Condividiamo esperienze. 26-28 Salus - Salone della salute e del benessere FEBBRAIO 10-18 Luxury & Yachts - Salone internazionale del lusso 10-18 Nauticshow - Salone internazionale della nautica 15-18 Legno & Edilizia - Mostra internazionale sull’impiego del legno nell’edilizia 23-25 Forum “Il nuovo club” - International congress & trade show for fitness, wellness and acquatic clubs MARZO 29/3-2/4 Vinitaly - Salone internazionale del vino e dei distillati 29/3-2/4 Enolitech - Salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olivicole ed olearie 29/3-2/4 Sol - Salone internazionale dell’olio d’oliva extravergine di qualità 29/3-2/4 Anteprima Agrifood - Laboratorio per il salone internazionale dell’alimentare made in Italy APRILE 17-19 Pte Expo - Progetto Terza Età - Fiera e congresso delle tecnologie, prodotti e servizi per la terza età 19-21 Greenbuilding - Mostra e convegno internazionale su efficienza energetica e architettura sostenibile 19-21 Solarexpo - Mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita MAGGIO 5-9 Siab - International techno-bake exhibition 8-11 Fieracavalli - Fiera internazionale dei cavalli e salone delle attrezzature e delle attività ippiche 17-20 Agrifood - Salone internazionale dell’alimentare made in Italy 21-24 Bus & Bus Business - Salone internazionale del trasporto in autobus 22-24 Job & Orienta - Scuola, orientamento, formazione e lavoro 23-25 Big Buyer - Mostra convegno del settore cartoleria e cancelleria di prodotti ufficio/casa/scuola per grandi compratori italiani ed esteri 23-25 Cartoshow - Mostra di prodotti e servizi per il mondo della cartoleria DICEMBRE *** Model Expo Italy - Fiera del modellismo *** Elettroexpo - Mostra mercato di elettronica, radiantismo, strumentazione, componentistica informatica *** Data da definire MANIFESTAZIONI ALL’ESTERO 15 Vinitaly India - Mumbay - Salone dei migliori vini italiani Gennaio 17-18 Vinitaly India - New Delhi - Salone dei migliori vini italiani Gennaio 23-25 Marmomacc USA / Stonexpo East - Mostra internazionale di marmi, pietre e tecnologie Marzo 17 Samoter Tour Polonia - Workshop e business meeting tra aziende italiane e aziende locali Maggio dell’edilcantieristica 10-12 Saldat - Mostra convegno della saldatura e taglio Giugno Samoter Tour Russia - Workshop e business meeting tra aziende italiane e aziende locali dell’edilcantieristica 16-17 Automotive Dealer Day - Informazione, strategie, strumenti per la commercializzazione automobilistica 25-27 Veronafil 1 - Manifestazione filatelica, numismatica, cartofila 4-5 Vinitaly Russia - Mosca - Salone dei migliori vini italiani Giugno 7 Vinitaly Russia - San Pietroburgo - Salone dei migliori vini italiani Giugno 25-27 Verona Mineral Show Geo Business GIUGNO 5-8 Pulire - Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale 14-16 Saloni della verniciatura 2007: Polveri, Cleantech, Ecocoating Mostre convegno sui prodotti, servizi e tecnologie di verniciatura e altri trattamenti superficiali SETTEMBRE 20-24 Abitare il Tempo - Giornate internazionali dell’arredo Settembre Fieragricola Eastern Europe Tour - Raid di 4.500 km con trattori e macchine agricole attraverso Italia, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia Ottobre Vinitaly - US Tour - Salone di vini, olio d’oliva e prodotti tipici italiani Novembre Marmomacc USA / Stonexpo - Mostra internazionale di marmi, pietre e tecnologie 8 Samoter Tour Romania - Workshop e business meeting tra aziende italiane e aziende locali Novembre dell’edilcantieristica Novembre Vinitaly Japan - Salone dei migliori vini italiani Novembre Vinitaly China - Salone di vini, olio d’oliva e prodotti tipici italiani CALENDARIO SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI IN COLLABORAZIONE CON www.veronafiere.it 30 Carciofini sott’odio Corruzione: legalizzatela! di Alessio Mannino E se legalizzassimo la corruzione? Pensateci: se invece di ingrossarci il fegato a denunciare le collusioni fra politica e imprese, con la loro scia di mazzette e favori e quella disgustosa zona franca di rapporti privati sul labile confine dell’illecito - se facessimo una prova e democratizzassimo l’ungere tangentizio? Prima di esportare la democrazia a Paesi che ne farebbero volentieri a meno, importiamola qui, a tutti i livelli. Anche nel giro delle tangenti. Perché solo politici scaltri e imprenditori senza scrupoli devono giocare al corrotto e al concussore? Ennò, tutti devono potarlo fare! Anche la portinaia, il postino e il salumiere all’angolo. Non è mica giusto che solo lorsignori si strafoghino di denaro pubblico o di regalìe private in cambio di appalti, consulenze e project financing vari. Mangino pure, i magnoni dei partiti e i loro amici d’affari. Ma vogliamo farlo pure noi, sempliciotti cittadini comuni. Estendiamo la regola di “Mister 5%”, alias Gianni De Michelis, e applichiamo una tariffa per ogni transazione interpersonale, di qualsiasi tipo. Vuoi che si faccia un lavoro nel tuo condominio? Paghi la mazzetta all’amministratore. Vuoi che il tuo edicolante ti tenga i tuoi fumetti preferiti? Sgancia la mancia. Devi farti protocollare un esposto giudiziario? Tira fuori il contante. Hai bisogno di un rimborso dal fisco? Obolo, please. Passare un qualunque esame? Passa una busta alla commissione. Far rispettare un regolamento? Aprire il portafoglio, prego. Di questo passo anche il minimo favore verrà contabilizzato, nulla resterà all’arbitrio dei sentimenti né tanto meno alla stupida rigidità delle leggi. In ogni dove si udrà l’appetitoso frusciar di banconote, e il giro di denaro aumenterà vertiginosamente, facendo saltare in aria quell’odioso sistema di oppressione che sono la tasse. A quel punto, però, le casse statali si prosciugheranno, la massiccia profusione di soldi pubblici all’imprenditoria verrà ridotta ai minimi termini, e allora giungerà il momento in cui saranno i tangentari di oggi a voler ripristinare a tutti i costi il divieto di tangenti. E tutto tornerà come prima, in un eterno ritorno dell’identico problema: fregare gli altri, ma restando in pochi a farlo. 14 LUGLIO 2007 tempo libero L’angolo dell’oste. Ghiaccio, sciroppi, fette di agrumi: è il momento di drinks (quasi) analcolici e a base di frutta Poco grado, tanta freschezza: aperitivi a prova di estate L’estate finora è stata clemente: le giornate davvero calde si sono contate sulle dita di una mano, e la cappa di afa opprimente che dura settimane ancora non si è vista. Anche senza le “scuse” meteorologiche, però, basta una passeggiata con gli amici o una serata in compagnia per stuzzicare la voglia di un qualcosa di rinfrescante: un aperitivo, un cocktail, o uno di quegli spritz che oggi vanno tanto di moda. L’ideale, visto il periodo, è puntare sulle bevande alla frutta, e stare attenti a non esagerare con l’alcol. Le possibilità non mancano, bastano qualche ingrediente, un po’ di fantasia, un buon mixer (quando serve) e magari un buon libro di ricette o una sbirciatina ad uno dei tanti siti che parlano di long drinks. Ecco alcuni spunti. Per un Sun Orange bastano del succo d’arancia (4/5) e del san Bit- Quando il caldo estivo arriva, non c’è niente di meglio che qualcosa di rinfresccante ter (1/5), da mescolare e servire con cubetti di ghiaccio. Per il Casablanca servono Coca Cola, un po’ di crema di caffé, del succo di arancia e dei cubetti di ghiaccio: in un bicchiere da bibita si uniscono ghiaccio, crema di caffé e succo. Si aggiunge la Coca cola, si decora con una fetta di arancia, e il tutto è pronto per essere servito. Altra possibilità, il Piccolo Principe: mettere nel mixer, con una manciata di cubetti di ghiaccio, del succo di albicocca (1/4), di limone (1/4) e di mela frizzante (2/4), miscelare, filtrare e versare in un bicchiere highball con una buccia di limone. Procedura simile per il Cinderella: nel mixer, questa volta, finiscono, in parti uguali, succo di limone, di ananas e di arancia (oltre ai soliti cubetti di ghiaccio): il risultato va poi decorato con fettine di limone e arancia, cubetti di ananas, una ciliegina sciroppata e una scorza di pompelmo. Per una versione riveduta e aggiornata della tradizionale limonata, la Fruit lemonade, invece, shakerare insieme del succo di arancia, del succo di limone, un po’ di granatina, una fetta d’arancia e una di limone, e alla fine aggiungere gazzosa, prima di decorare con spicchi di agrumi e una gamba di sedano. Infine, il segreto del Virgin Mary sta in due decilitri di succo di pomodoro mescolati con un po’ di succo di limone, un po’ di tabasco, una spruzzatina di sale e una di pepe. Appuntamenti. Un festival innovativo tra musica e poesia a Mossano. A Schio spettacoli fino all’alba Il suono della pace nella lunga notte bianca Eventi Unire i suoni e la pace, l’armonia con il dialogo, la musica con la poesia. Parte con questi obiettivi il “Marvellous sound project”, l’innovativo festival in programma dal 13 al 15 luglio nella villa di Montruglio a Mossano: una tre giorni dedicata ai suoni del mondi, con tutte le sfumature della musica (classica, contemporanea, jazz, etnica, sacra e profana) e con incontri, dibattiti e momenti di meditazione. Tra gli ospiti presenti, Fernando Bandini, la cantante siberiana Sainkho Namtchylak, il poeta e musicista Giacinto Scelsi. Altro appuntamento da non perdere la lunga notte bianca di Schio, che torna ad animare la cittadina scledense dopo il grande successo della prima edizione (oltre 50 mila persone). Si comincia all’ora di cena, e si continua fino all’alba con concerti, spettacoli teatrali, visite guidate, eventi culturali, mostre, feste e shopping di mezzanotte. E con la grande novità della spiaggia allestita in piazza Falcone e Borsellino con tanto di torneo non stop di beach volley. Tra le tante cose da segnalare, da ricordare almeno il concerto dei Verdena (alle 21 alla Fabbrica Alta), l’apertura straordinaria dei giardini Jacquard, l’angolo dell’avventura attorno a piazza Almerico da Schio (esibizioni di trial e bmx, palestra di roccia e tunnel dimostrativo di speleologia), e lo spettacolo conclusivo che accompagnerà verso il risveglio con le atmosfere celtiche create da arpa chitarra e flauto. Domenica 15, infine, concerto finale affidato alla voce di Fiorella Mannoia Teatro A Bassano, sul palco del Teatro Astra, va in scena un inedito Antonio Cornacchione. Smessi i panni del fan berlusconiano, il comico diventato celebre con lo show Povero Silvio si misura invece con una delle più riuscite commedie di Gerard Lauzier, sotto la direzione di Elio de Capitani (direttore della Compagnia dell’Elfo di Milano, ma anche attore cinematografico: ha indossato i panni del protagonista nel Caimano di Moretti). Il titolo è “Non svegliate Cecile, è innamorata”, e il divertimento è assicurato. Musica Prosegue la rassegna dei Concerti in Villa, uno dei punti fermi dell’estate vicentina. Sabato 14, alle 21, nello splendido scenario della palladiana villa Pisani Bonetti di Bagnolo di Lonigo, il coro ensemble del progetto Kang Lang Italia presenta i celebri Carmina Burana di Carl Off. Per chi invece preferisce le atmosfe- re delle feste rock, il rendez-vouz è con le serate finali di Ferrock, la festa del quartiere dei Ferrovieri giunta quest’anno alla decima edizione: sabato 14, nel parco del Retrone, si esibiranno il gruppo Le Fatine e Peppevoltarelli con la sua pachanka calabrese, mentre domenica 15 la chiusura della kermesse toccherà al folk degli Agricantus. di Bagnolo di Lonigo, il coro ensemble del progetto Kang Lang Italia presenta i celebri Carmina Burana di Carl Off. Per chi invece preferisce le atmosfere delle feste rock, il rendez-vouz è con le serate finali di Ferrock, la festa del quartiere dei Ferrovieri giunta quest’anno alla decima edizione: sabato 14, nel parco del Retrone, si esibiranno il gruppo Le Fatine e Peppevoltarelli con la sua pachanka calabrese, mentre domenica 15 la chiusura della kermesse toccherà al folk degli Agricantus. Feste È una delle manifestazioni folcloristiche più radicate della provincia. Nel terzo weekend di luglio torna, puntuale, la Festa delle Trebbiatura di Sandrigo: un fine settimana in cui si fa un salto indietro nel tempo, ritrovando ritmi e abitudini della campagna di una volta, tra canti, balli e tavole imbandite. Nel pomeriggio di domenica, esposizione di antiche macchine agricole e di antichi mestieri. Gruppo Vicenza Volley - Più Media (Rif.VP1) Cercasi ragioniere con buona esperienza per ufficio contabilità generale, adempimenti Iva e bilanci. Si offre impiego a tempo indeterminato con sede a Vicenza. Ottima retribuzione. Solo qualificati. (Rif.VP2) Si selezionano ambosessi da inserire in struttura commerciale di Vicenza. Si richiede disponibilità immediata, cultura, capacità comunicativa, spirito di iniziativa. Guadagni superiori alla media. Inviare curriculum (citando il riferimento) via e-mail a [email protected] o al fax 0444 926780 31 14 LUGLIO 2007 tempo libero Popcorn. In Proprietà Privata di Joachim Lafusse (2006), il tormento claustrofobico di una madre in ostaggio di figli mai cresciuti Quando la famiglia è una gabbia di egoismi DI GIULIANO CORÀ Pascale vive nella casa che ha avuto dal marito dopo il divorzio. Sta assieme ai figli, due gemelli sui vent’anni, Thierry e François. François deve finire gli studi e lavoricchia per casa, Thierry disperde senza costrutto il suo tempo. Passano le giornate col pingpong o coi videogiochi, sono adulti, ma sembrano due bambini: fanno il bagno insieme, proprio come quando erano piccoli, si pic- chiano, giocano. Chiedono denaro alla madre o al padre, che si è risposato e vive a poca distanza; il suo rapporto coi figli sembra basarsi soprattutto sui soldi, che lui elargisce generosamente. Tutto potrebbe procedere così per sempre, ma Pascale ha una relazione col vicino, vuole vendere la casa, trasferirsi altrove con lui. Per i ragazzi è un terremoto: dove andranno? Cosa faranno? Cominciano a perseguitare la madre, meschinamente, ostinatamente. Soprattutto Thierry, violento, maschilista e volgare, che la tortura fino a sfinirla. Pascale fugge a casa di un’amica, ma la solitudine e l’indipendenza saranno una rovina per i gemelli, che daranno libero sfogo alla loro immaturità. Storia familiare claustrofobica e ‘intimista’ dove non ci sono buoni o cattivi, non ci sono dei ‘giusti’ per cui prendere le parti, e soprattutto non c’è una soluzione che tranquillizzi le coscienze, in primis quella dello spettatore. C’è solo questa analisi, oggettiva ma non spietata, pacata ma non fredda, di un universo di ‘egoismi’: la madre, che vuole ‘rifarsi una vita’; il nuovo compagno, che le vuole bene ma ha bisogno dei suoi soldi; il padre, che appare e scompare, col portafogli in mano; i ragazzi, bambini mal cresciuti. Ognuno ha le sue ragioni in questa storia, ma è incapace di capire quelle Pascale, madre tormentata nel film di Lafusse degli altri, e per ossessioni. Un bel film, che non questo percorre la propria strada dà risposte, ma racconta. E infatti, da solo. Ottima la fotografia: lunghi molto umanamente, è dedicato apcampi fissi che isolano i personaggi punto “ai nostri limiti”. nella rigidità delle loro egoistiche Sul comodino. Viaggio alle origini del pensiero politico contemporaneo con una guida d’eccezione: il presidente della Corte Costituzionale Zagrebelsky Da Aristofane a Bobbio, piccola storia della democrazia DI GIOVANNI MAGALOTTI Quante volte per le strade, alla televisione, sui giornali, da parte dei politici e della gente comune, sentiamo parlare di “democrazia”. Ma cos’è veramente la democrazia, quando è nata, come si è sviluppato il suo concetto nel tempo, e cosa è diventata oggi? A queste e ad altre domande, grazie anche a una scelta di brani di autori antichi e moderni come Aristofane, Brecht, Orwell e Bob- bio, risponde un agile saggio di Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale e docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino. Se oggi il termine “democrazia” ha una connotazione evidentemente positiva, visto che sottintende, fra l’altro, la piena partecipazione del popolo alle questioni che lo riguardano, in passato non era del tutto così. Nell’antica Grecia, quando la democrazia iniziò a prendere forma (modello ideale di ogni democrazia è quella ateniese del V° secolo), essa richiamava una valenza politica negativa, data la libertà sfrenata e arbitraria che il concetto di “potere del popolo” sembrava implicare. La soluzione più corretta, celebrata da Polibio e successivamente dal romano Cicerone, apparve allora una formula di “governo misto” che fondesse con equilibrio il principio monarchico, quello aristocratico e quello democratico appunto. Con il passare dei secoli, il concetto di democrazia ha poi subìto ulteriori aggiustamenti che hanno permesso di chiarire gli equivoci e che hanno vittoriosamente condotto la democrazia alla quasi incondizionata accettazione generale come valore, se non come prassi. In un decalogo sui contenuti minimi dell’etica democratica oggi, Zagrebelsky mette in evidenza alcuni punti chiave: l’urgenza del dialogo e perciò l’importanza delle parole nei rapporti sociali, la necessità di uno spirito d’uguaglianza e quindi del rispetto verso identità diverse, la ricerca di un atteggiamento sperimentale che diffidi dell’assoluto e dell’irrimediabile. La fiducia nello spirito della democrazia diventa così impegno personale: «La democrazia non promette nulla a nessuno, ma richiede molto a tutti. Non è un idolo […], ma un ideale corrispondente a un’idea di dignità umana. Gustavo Zagrebelsky La sua ricompensa sta nello stesso agire per realizzarla». Gustavo Zagrebelsky, Imparare democrazia, Einaudi, 186 pp. € 11,50 HANNO DETTO INAUGURAZIONE 15 LUGLIO 2007 “Fabrizio Corona simboleggia quanto di peggiore la nostra società è in grado di esprimere. Se c’è una negazione vivente del Family Day la si può trovare in Corona”. Mario Cervi Il Giornale 11 luglio 2007 FISIOTERAPIA e MASSAGGIO “Oggi il problema delle pensioni viene declinato in due soli modi. Si dice che l’età pensionabile va innalzata perchè le aspettative di vita si sono allungate, e perchè il sistema non è in equilibrio dal punto di vista finanziario. (…) Dove sono le donne e gli uomini, dietro queste risposte?”. Fausto Bertinotti La Repubblica 6 luglio 2007 centro medico 1 A3 DA O RA IC ST ST TO DA AU VAL VICENZA TORRI DI QUARTESOLO M AUT IL O AN S O TR - V AD EN A EZ A4 IA A ER A VI IC RI ER B LONGARE CASTAGNERO PA D NANTO VE NT A CMM srl Ponte di Barbarano - Piazza degli Alpini tel. 0444 877860 mail: [email protected] NO “…il vecchio modo di fare politica… è caratterizzato da un doppio gioco nel quale i politici sono insinceri, o mentono, quando spiegano al popolo bue quello che fanno, mentre sono muti come pesci sulle vere ragioni del loro fare. (…) Non è una politica fondata sulla trasparenza, come ci viene spudoratamente raccontato, ma invece sull’inganno, sul dire una cosa e farne un’altra”. Giovanni Sartori Corriere della Sera 5 luglio 2007 IN COLLABORAZIONE CON Via IV Novembre, 47 36021 Barbarano (VI) Tel/Fax 0444 776083 www.palextra-center.it PONTE DI BARBARANO OV A