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Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti

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Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti
Titolo
Protocolli di legalità e codice degli appalti
Sottotitolo Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti
CECILIA SALUZZI
DIRETTORE SETTORE CENTRALE LEGALE APPALTI E CONTRATTI GRUPPO CAP SALONE VALENTE 5 maggio 2016
CHI SIAMO
Chi siamo
Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti 5 maggio 2016 ‐ Protocolli di legalità e codice degli appalti
Il Gruppo CAP è il gruppo industriale che gestisce l’intero Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) nei territori della Città Metropolitana di Milano e in alcuni comuni delle province di Monza‐Brianza, Pavia, Varese e Como. Il Gruppo dispone di 828 dipendenti e si colloca, a livello di clienti serviti, volumi di acqua distribuita e lunghezza della rete, ai primissimi posti in Italia tra le organizzazioni che erogano il Servizio Idrico Integrato. 2
Requisiti di ordine generale o di moralità
Art. 38 D.lgs. 163/2006
Requisiti di ordine generale
Condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione pena se richiesta ex art 444 cpp per reati gravi in danno allo Stato e Comunità che incidano sulla moralità
professionale organizzazione criminale, corruzione, frode e riciclaggio
Comma 1. lett. c)
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Articolo 80 D.lgs. 50/2016
Motivi di esclusione
Annoverate le fattispecie di reati che determinano l’esclusione quali in via esemplificativa
•Associazione a delinquere, Ass. di tipo mafioso, corruzione, peculato, turbata libertà del procedimento, frode per pubbliche forniture, etc.
•Reati connessi ad attività
terroristiche, reciclaggio, sfruttamento lavoro minorile
•Delitto da cui derivi incapacità di contratte con P.A. (unica generica)
Comma 1. 3
Requisiti di ordine generale o di moralità
 In precedenza, rappresentava causa di esclusione la mancata dichiarazione di una qualsiasi condanna indipendentemente dalla tipologia del reato stesso. Alla stazione appaltante era lasciata discrezionalità
valutativa in ordine al requisito di moralità del soggetto dichiarante.
 Con l’art. 80 del d. lgs. n. 50/2016 vengono definite le ulteriori tipologie di reati quali: delitti e reati a fini terroristici nonché altri reati connessi al finanziamento di attività criminose o del terrorismo; sfruttamento del lavoro minorile o altre forme di tratta di esseri umani.
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Requisiti di ordine generale o di moralità
Art. 38 D.lgs. 163/2006
Requisiti di ordine generale
Quando risulta essere pendente procedimento per applicazione di una delle misure di prevenzione e i suoi effetti di cui agli artt. 6 e 67 D.Lgs. n.159/2011
Comma 1 lett. b)
Articolo 80 D.lgs. 50/2016
Motivi di esclusione
Sentenza definitiva, decreto penale di condanna per cause di decadenza sospensione o divieto di cui all’art. 67 del D.lgs. N. 159/2011 e art. 84 c. 4 (tentativi di infiltrazione che determina informazione antimafia interdittiva) Comma 2 In precedenza, rappresentava causa di esclusione anche il procedimento pendente; il legislatore – in tal modo aveva attribuito rilievo alle distinte fattispecie che precedono l’emanazione del provvedimento definitivo e dell’avvenuta irrogazione della sanzione.
Con il nuovo dettato legislativo, la causa ostativa ha efficacia solo attraverso il provvedimento definitivo.
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Requisiti di ordine generale o di moralità
Art. 38 D.lgs. 163/2006
Requisiti di ordine generale
Dichiarazioni devono essere rese dai soggetti indicati al Comma 1 lett. b) II periodo e lett. c) II periodo
Articolo 80 D.lgs. 50/2016
Motivi di esclusione
Dichiarazioni devono essere rese dai soggetti indicati al Comma 3 ma con riferimento ai casi di cui al solo comma 1
 Le dichiarazioni sono estese anche ai «membri del consiglio
di amministrazione, di direzione o di vigilanza o dei soggetti
muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo»
 Tale formulazione comporterebbe che le cause di esclusione
di ci al comma 2 e al comma 5 lett. l) non andrebbe riferita a
nessuno dei soggetti indicati al comma 3, attesa l’assenza di
un espresso richiamo.
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Oneri documentali e autocertificazione dei requisiti di partecipazione
In questa prima fase in attesa di indicazioni che potrebbero provenire dal legislatore o dall’Autorità si potrebbe operare in continuità con il passato e dunque riferire:
la causa di esclusione di cui al c. 1 dell’articolo 80 a tutti i soggetti indicati al comma 3, come espressamente previsto;
la causa di esclusione di cui al secondo comma dell’articolo 80 a tutti i soggetti indicati al comma 3, fatta eccezione per i cessati dalla carica;
la causa di esclusione di cui al c. 5 lettera l) dell’articolo 80 a tutti i soggetti indicati al comma 3, fatta eccezione, anche in questo caso, per i cessati dalla carica.
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Oneri documentali e autocertificazione dei requisiti di partecipazione
Nel nuovo Codice sono previste norme volte a ridurre gli oneri documentali ed economici a carico dei partecipanti, consentendo inoltre a quest’ultimi di dare integrazione documentale non onerosa di qualsiasi elemento di natura formale della domanda di partecipazione, purché non attengano ad elementi oggetto di valutazione sul merito dell’offerta.
documento di gara unico europeo (DGUE)
che i concorrenti potranno utilizzare, per la partecipazione alla gara, per autocertificare il possesso dei requisiti di partecipazione. Lo stesso documento potrà essere utilizzato per più gare (con riferimento al possesso dei requisiti di carattere generale e di cui all’art. 80). Il DGUE costituisce prova documentale preliminare
Il DGUE in formato elettronico non è allo stato disponibile
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Mezzi di prova
La documentazione comprovante il possesso dei requisiti sopraddetti è
acquisita con elenco completo di banche dati contenenti informazioni pertinenti sugli operatori economici (certificati o le forme di prova documentali) che possono essere consultate dalle stazioni appaltanti
Banca Dati Nazionale Operatori Economici (c/o Ministero Infrastrutture e Trasporti)
Art. 81 comma 1 D.lgs. n.50/2016
Registro on line dei certificati (e‐Certis)
per presentazione offerte trasfrontaliere
Art. 88 D.Lgs. N. 50/2016 Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti 5 maggio 2016 ‐ Protocolli di legalità e codice degli appalti
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Mezzi di prova
Art. 86 D.Lgs. n. 50/2016
strumento di semplificazione mediante la richiesta in fase di gara delle certificazioni attestanti l’insussistenza dei motivi di esclusione di cui all’art. 80 del D.lgs. N. 50/2016 quali:
Certificato Casellario Giudiziario o documento equivalente per attestazione requisiti di cui commi 1 e 2;
DURC e Certificazione Agenzia delle Entrate per attestazione requisiti di cui al comma 4;
Relativamente alle verifiche di cui agli artt. 88 e 92 del Lgs. 159/2011 (comunicazione; informazione antimafia) è già operativa la Banca Dati Nazionale Antimafia (BDNA).
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Piano di Prevenzione della corruzione
Programma triennale per la trasparenza e l’integrità
Protocollo di legalità e annesso atto aggiuntivo sottoscritto tra la Prefettura di Milano e CAP Holding spa Altre misure in materia di appalti
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Piano di Prevenzione della corruzione
In esso sono state individuate diverse misure tra le quali  approvazione e adozione Protocollo di Legalità
 altre misure riguardanti principalmente i processi di appalto e
approvvigionamento, l’informatizzazione dei procedimenti etc (Programmazione annuale acquisti servizi e forniture; utilizzo di sistemi informatizzati per individuazione degli operatori da consultare per procedure da esperire medianti SQ ex art 134 D. Lgs 50/2016)
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Protocollo di Legalità
Protocollo Prefettura ‐ CAP Holding: controlli sempre più stringenti nel settore degli appalti pubblici
‐ 26 settembre 2014 sottoscritto apposito Protocollo di Legalità ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità
organizzata; ‐ 5 dicembre 2014 specifico atto aggiuntivo al suddetto Protocollo in materia anticorruzione finalizzato : • alla prevenzione dell’illegalità e della corruzione;
• a garantire una corretta e trasparente esecuzione delle opere.
Soggetti aderenti al Protocollo di Legalità
Assimprendil, Assolombarda, la Direzione Territoriale del Lavoro e le OO.SS CGIL, CISL Milano Metropoli, UIL, FILLEA‐CGIL, FILCA‐CISL Milano Metropoli e FENEAL‐UIL.
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Protocollo di Legalità
Un valido strumento capace di assicurare:
un decisivo e più efficace controllo nella esecuzione degli appalti di lavori in modo da prevenire qualsivoglia condizionamento criminale;
un maggiore livello di certezza giuridica, correttezza e trasparenza dei lavori pubblici, nel rispetto degli adempimenti previsti dalla Legge 190/2012 e dal D.L. 90/2014 convertito in L.114/2014. un costante monitoraggio da parte del Gruppo Interforze nei cantieri oggetto dei lavori relativi a gare indette dalla società CAP Holding S.p.A. nell’area della Città Metropolitana di Milano, aventi ad oggetto la realizzazione e manutenzione straordinaria delle reti fognarie, impianti di depurazione ed acquedotti pubblici afferenti al Servizio Idrico Integrato, nonché con riferimento alla realizzazione di erogatori di acqua naturale, frizzante e refrigerata (c.d. Case dell’Acqua). Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti 5 maggio 2016 ‐ Protocolli di legalità e codice degli appalti
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Protocollo di Legalità
REALIZZAZIONE di una “Banca dati” su apposita PIATTAFORMA che contiene due diverse sezioni:  Anagrafe degli esecutori Essa viene popolata in una prima fase dalla stazione appaltante e in una seconda fase dalle imprese. Contiene dati relative alle procedure di gara che dati riferiti alle società esecutrici dei lavori in particolare i soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 159/2011 e s.m.i.,(Legge antimafia); i “mezzi” in possesso dell’azienda; il “personale” in servizio presso l’azienda
 Piano di controllo coordinato del cantiere e del subcantiere contenente il “Settimanale di cantiere o subcantiere”, i cui lavori dello stesso siano superiori a 5 giorni
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Protocollo di Legalità
L’ufficio Cantieri Trasparenti trasmette al Settore Centrale Legale Appalti e Contratti il Report Monitoraggio Cantieri redatto ogni settimana. Viene verificato per ciascun cantiere l’avvenuto inserimento dati da parte delle aziende e richiede motivazioni al settore tecnico e alle aziende qualora ciò non fosse avvenuto, esortando le stesse ad effettuare tale inserimento per non incorrere in eventuali sanzioni.
L’obbligo di conferimento dati nella Piattaforma sussiste per l’Appaltatore e per tutta la filiera delle Imprese collegate ai lavori di ciascun progetto. In essa sono inseriti anche le anagrafiche di Subappaltatore/subcontraente allegando tutta la documentazione relativa al subappalto/subcontratto.
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Piattaforma di Legalità
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Piattaforma di Legalità
Ufficio Contratti Gruppo CAP Inserimento dati impresa aggiudicataria
aggiudicazione definitiva ‐ contratto – atti gara – dichiarazione L. 136/2010 – richieste antimafia ‐ Documentazione relativa a subappalti/subcontratti/noli –
controllo settimanale di cantiere
Imprese aggiudicatarie
Inserimento dati
anagrafica impresa ‐ personale ‐ mezzi compilazione settimanale del cantiere
Ufficio Ispettori Gruppo CAP
Inserimento dati relativi alla gestione cantieri
apertura – sospensioni ‐ proroghe ‐ chiusure
Gruppo interforze Accesso ai dai inseriti Verifica dei requisiti nel nuovo codice degli appalti 5 maggio 2016 ‐ Protocolli di legalità e codice degli appalti
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CECILIA SALUZZI
DIRETTORE SETTORE CENTRALE LEGALE APPALTI E CONTRATTI
GRUPPO CAP 20
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