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Business Plan Albergo Diffuso - Istituto D`Istruzione Secondaria

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Business Plan Albergo Diffuso - Istituto D`Istruzione Secondaria
Business Plan
Albergo Diffuso
Il Borgo dei Borboni
D E FI N I Z I O N E D E L L ’ I D E A - pres enta zione
s intetic a

L’albergo diffuso “Il Borgo dei Borboni” nasce dall’idea
imprenditoriale di un gruppo di ragazzi della classe …. dell’ITC
…………. di ………….. che dopo aver approfondito gli studi del
settore del turismo hanno deciso di costituire un particolare tipo di
albergo, l’albergo diffuso, che ha come obiettivo principale quello di
offrire servizi utili ad accogliere il turista e rendere ottimale il suo
soggiorno a ……….. La forma giuridica scelta è di s.a.s. (società in
accomandita semplice).
Prof. Luigi Trojano
2
D E FI N I Z I O N E D E L L ’ I D E A - pres enta zione
s intetic a
Un pó casa e un pó albergo, questa é in poche parole la nuova forma
di ospitalità che prende il nome di Albergo Diffuso. Le sue
componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano
all'interno dello stesso nucleo urbano.
L'aggettivo "diffuso", denota dunque una struttura orizzontale e non
verticale come quella degli alberghi tradizionali, che spesso
assomigliano ai condomini.
L'Albergo Diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare
in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti,
più che con gli altri turisti e ad usufruire di normali servizi
alberghieri, come la colazione in camera od il servizio ristorante.
L'albergo diffuso é particolarmente adatto per valorizzare il centro
storico di Palermo, di grande interesse artistico e architettonico che,
in tal modo, può recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non
utilizzati ed al tempo stesso, può evitare di risolvere i problemi della
ricettività turistica con nuove costruzioni.
Prof. Luigi Trojano
3
L ’A lberg o D iffus o
Un albergo diffuso è sostanzialmente due cose:
 un modello di ospitalità originale
 un modello di sviluppo turistico del territorio.
Prof. Luigi Trojano
4
Q ua ndo è na to
Se il termine “albergo diffuso” ha origine in Carnia, nel 1982 all’interno
di un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di recuperare
turisticamente case e borghi ristrutturati a seguito del terremoto
degli anni ‘70, il modello di ospitalità “albergo diffuso” è stato messo
a punto da Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, ed ha
una storia che affonda le radici nello specifico dell’ospitalità italiana
(calda e relazionale), ed è stato riconosciuto in modo formale per la
prima volta in Sardegna con una normativa specifica che risale al
1998.
Nel 2008 l’idea dell’albergo diffuso è stata premiata a Budapest in
occasione del Convegno Helping new talents to grow come migliore
pratica di crescita economica da trasferire nei paesi in sviluppo.
Prof. Luigi Trojano
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C os a è
In sintesi si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti
l’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese,
potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza,
assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti,
alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal
“cuore” dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la
reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro.
Ma l’AD è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea
impatto ambientale.
Per dare vita ad un Albergo Diffuso infatti non è necessario costruire
niente, dato che ci si limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in
rete quello che esiste già. Inoltre un AD funge da “presidio sociale”
e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i
produttori locali considerati come componente chiave dell’offerta.
Un AD infatti, grazie all’autenticità della proposta, alla vicinanza delle
strutture che lo compongono, e alla presenza di una comunità di
residenti riesce a proporre più che un soggiorno, uno stile di vita.
Proprio per questo un AD non può nascere in borghi abbandonati, ma
recuperati e inseriti in un contesto territoriale attivo.
Prof. Luigi Trojano
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P unti di fo rza dell’idea di A lberg o diffus o
L'offerta dell'albergo diffuso si pone nel mercato turistico come tipologia
ricettiva in grado di offrire diversi plus:

Capacità di soddisfare i desideri di un’utenza esigente ed esperta: si tratta di
persone che hanno il gusto di viaggiare, che hanno trascorso vacanze e
soggiorni in diversi tipi di alberghi e località, e che sono alla ricerca di
formule innovative e al tempo stesso in grado di rispecchiare il più possibile
le caratteristiche del luogo.

Rispetto dell’ambiente culturale: la proposta dell’albergo diffuso si muove
direttamente nella direzione di recupero del patrimonio artistico e culturale
dei centri minori, perseguito con tenacia sia dalla politiche comunitarie che
da quelle nazionali e locali, e mostra di possedere la potenzialità per
incrementare il reddito e l’occupazione dei piccoli centri, per mantenere o
incrementare la popolazione, senza per questo intervenire contaminando la
cultura, l’ambiente, l’identità dei luoghi.
L’albergo diffuso può avere la funzione di “animatore” culturale ed economico
dei centri storici, in particolare nelle città di piccole dimensioni; con
l’apertura di un albergo diffuso che utilizza la “reception” anche come “ufficio
informazioni” della località, magari in accordo con la Pro Loco, il centro
storico può rivitalizzarsi mantenendo al suo interno una complessità di
funzioni, residenziale, commerciale, artigianali.
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P unti di fo rza dell’idea di A lberg o diffus o



Autenticità: a differenza degli alberghi tradizionali, l’albergo diffuso permette
ai turisti di vivere l’esperienza di un soggiorno in case e palazzi progettati
per essere vere abitazioni, con aspetti strutturali, quali muri, spazi, infissi,
arredi ed impianti diversi da quelli progettati per “turisti”.
Articolazione della proposta: il turista che si indirizza verso l’albergo diffuso
ha a sua disposizione un vasta gamma di scelte tutte offerte dallo stesso
operatore ricettivo. Il prodotto “albergo diffuso” è di per sé differenziato in
termini di diverso livello di comfort delle varie unità abitative, diversa
distanza dal centro, diverse caratteristiche architettoniche degli edifici… e
consente una politica di differenziazione (anche di prezzi) con l’intendimento
di rivolgersi con proposte diverse a differenti fasce di utenza.
Originalità-Novità della proposta: una soluzione ricettiva in gran parte
originale comporta una maggior visibilità ed offre numerosi vantaggi in
termini di strategia di posizionamento nel mercato turistico.
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P unti di fo rza dell’idea di A lberg o diffus o


Servizi alberghieri: gli alberghi diffusi garantiscono tutti i servizi alberghieri,
dal ristorante alle sale comuni, alla piccola colazione eventualmente servita
anche in camera; e quindi alloggio, vitto e servizi accessori. Inoltre la
dimensione complessiva dell’albergo diffuso permette di personalizzare i
servizi, di aumentare il coinvolgimento degli ospiti, di avviare il processo di
fidelizzazione e di sviluppare il passaparola.
Stile gestionale: si caratterizza nell’universo ricettivo per l’atmosfera
originale, per le modalità di erogazione dei servizi e per il suo collegamento
con il territorio. L’albergo diffuso ha uno stile unico perché rispecchia
contemporaneamente la personalità di chi lo ha voluto e lo spirito del
territorio. La gestione ha l’obiettivo di offrire un’esperienza legata al territorio
anche nei tempi e nei ritmi del servizio, oltre che nei servizi e nei prodotti
offerti.
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R iferim enti no rm a tivi
La legge Quadro sul turismo 217/1983 non menziona l’Albergo Diffuso
come tipologia di impresa turistica, supplisce a questa mancanza la
normativa regionale della Sardegna con la legge n.22 14 maggio
1984, integrata nel 1998, che è stata la prima a riconoscerlo e
classificarlo, si può definire l’albergo diffuso come “una multistruttura dislocata in più edifici con una struttura non più verticale,
come i tipici alberghi, ma orizzontale, ovvero più edifici all’interno di
una determinata area di un centro storico a gestione unitaria e
centralizzata, ma con servizi e camere dislocate in edifici distanti
non più di 200 mt dalla reception e con almeno 80 posti letto”.
Inoltre l’albergo diffuso si differenzia dalle altre tipologie per la sua
marcata attenzione all’ambiente, infatti non si costruisce ex-novo,
ma si recupera il patrimonio edilizio già esistente, non più utilizzato,
nel massimo rispetto degli stili architettonici, senza modificare
l’assetto territoriale, favorendo lo sviluppo economico e turistico
locale, con ricadute positive sull’occupazione.
Prof. Luigi Trojano
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R iferim enti no rm a tivi
Gli enti locali possono favorire la nascita di tale struttura, ma la
gestione riguarda comunque l’imprenditoria privata; a differenza
delle imprese turistiche tradizionali, l’albergo diffuso, necessita di
una gestione flessibile e dinamica, non standard, e chi gestisce tale
struttura deve essere capace di integrarsi con il territorio, con la sua
cultura, con l’economia locale, portando inevitabilmente a
considerare e a gestire l’albergo e il territorio come un unico
prodotto, diventando un ottimo strumento di gestione strategica del
territorio.
La competitività di un albergo diffuso dipende quindi anche dalle
sinergie attivate tra i vari soggetti (privati, volontaristici e pubblici)
tramite una filiera capace di relazionare gli attori del processo dal
punto di vista produttivo, organizzativo, finanziario, tecnologico e
commerciale.
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L a s itua zione ita lia na
Analizzando la situazione italiana, secondo i dati resi noti dal secondo
convegno nazionale sull’albergo diffuso, in Italia oggi sono presenti
35 alberghi diffusi, le località dove sorgono tali alberghi sono: per il
33% nei comuni con un numero di abitanti compreso tra
1.000-5.000; per il 30% località con meno 500 abitanti; per il
restante 37% in località con un numero abitanti superiori alle 5.000
unità.
I progetti iniziati oggi in Italia sono circa 200.
Prof. Luigi Trojano
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P R O FI L O P R O FE S S I O N A L E D E I S O C I
Nella nostra ipotesi i 19 componenti della compagine sociale, di
comune accordo, hanno suddiviso tra loro i compiti istituzionali
dell’impresa definendo funzioni e ruoli tra di essi.
In particolare la gestione societaria è affidata a un C.d.A. composto da
10 persone: ………………………………………(soci accomandatari).
Questi hanno eletto di comune accordo un direttore generale e un vice
direttore, nella persona di ……………………………….
 Responsabile commerciale marketing:……………………..
 Responsabile eventi:……………………………..
 Responsabile comunicazione e promozione:…………………..
 Responsabile rapporto fornitori:…………………………
 Accounting:…………………………………
 Responsabile segreteria organizzativa:…………………………..
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OR G A N IG R A M M A A Z IE N DA LE
Direzione
………………..
Amministrazione
Contabilità
Fatturazione
……………………
……………………
……………………
Prof. Luigi Trojano
Produzione
Lavorazione
Manutenzione
…………………………
…………………………
…………………...........
Commerciale
Marketing
Vendita
……………………..
……………………..
……………………..
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LO S C E N A R IO


IL TERRITORIO (Analisi del Territorio:
analisi storica; analisi demografica;
analisi socio-culturale; analisi economica)
- LA CITTA’ DI ……………….
Prof. Luigi Trojano
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S W O T A N A L Y S I S : P unti di forza e di debolezza del territorio
Punti di forza del territorio
Punti di debolezza del territorio
Clima ottimale, stagione lunga (da marzo a ottobre)
Necessità di potenziare il numero di posti letto nelle
strutture ricettive
Turismo culturale, congressuale, d’affari, religioso, enogastronomico, rurale, sportivo, termale e del
benessere, eco-turismo, turismo di nicchia (es.
soggiorni in residenze fortificate o dimore storiche di
pregio)
Scarsa presenza di strutture adeguate all’accoglienza del
turista (assenza quasi totale nella città di campeggi,
ostelli per la gioventù, aree adibite alla sosta dei
caravan, servizi pubblici igienici, strutture adeguate
all’accoglienza di portatori di handicap e disabili).
Buona posizione geografica
Forte stagionalità (giugno-agosto)
Tradizioni popolari e folklore (soprattutto in provincia:
eventi, manifestazioni, sagre tipiche)
Trasporto pubblico interno poco efficiente
Presenza di numerose località di interesse storico-artistico
Mancanza di infrastrutture turistiche
Aree paesaggistico-naturalistiche
Scarsa presenza di assistenza e consulenza al turista
Eno-gastronomia locale basata sull’utilizzo dei prodotti tipici
territoriali
Mancanza di cooperazione tra gli operatori locali
Calore nella cura dell’accoglienza del turista da parte della
popolazione
Mediocre rete di collegamenti aerei, ferroviari e stradali
Interesse degli enti pubblici a promuovere il territorio locale
Poca attenzione alla pulizia e salvaguardia del territorio (es.
luoghi verdi spesso soggetti allo scarico dei rifiuti da
parte dei villeggianti)
Spinta al recupero dei centri storici
Assenza di una normativa in materia
Prof. Luigi Trojano
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L’ A N A LIS I DE L M E R C A TO: LOC A LIZ Z A Z ION E
Dove si pensa di localizzare l’iniziativa:
 Località…………. – (cenni storici)
Scelta della localizzazione dell’iniziativa:
 all’interno del centro storico;
 possibilità di zone con parcheggi;
 presenza di negozi di prodotti tipici e attività artigiane;
 vicinanza del frequentato mercato cittadino;
 in prossimità della Stazione di…………..;
 a 50 metri dalle fermate degli autobus per raggiungere località
vicine.
Prof. Luigi Trojano
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L’ A N A LIS I DE L M E R C A TO: C ON C OR R E N Z A
Come si pensa di differenziarsi dai concorrenti: Elementi d’innovazione
dell’iniziativa.
L’Albergo Diffuso, è caratterizzato dalla dislocazione delle sue componenti in
immobili diversi all’interno dello stesso nucleo urbano con alloggi (case e
camere) che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso,
ovvero, lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni e
l’area ristoro.
Una nuova formula di ospitalità innovativa e soprattutto alternativa a quella
tradizionale, l’albergo diffuso si rivela più spesso un ottimo strumento di
gestione strategica del territorio.
Un albergo diffuso è un modello di ospitalità originale e di sviluppo turistico del
territorio e un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto
ambientale. Per dare vita ad un Albergo diffuso non è necessario costruire
niente, dato che ci si limita a recuperare, ristrutturare e mettere in rete
quello che esiste già.
Un Albergo diffuso funge da "presidio sociale" e anima i centri storici
stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come
componente chiave dell'offerta. Grazie all'autenticità della proposta, alla
vicinanza delle strutture che lo compongono e alla presenza di una
comunità di residenti, riesce a proporre più che un soggiorno, uno stile di
vita. Offrire uno stile di vita è spesso indipendente dal clima, l'Albergo
diffuso è fortemente destagionalizzato e può generare indotto economico e
può offrire un contributo allo spopolamento dei centri storici.
Prof. Luigi Trojano
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L’ A N A LIS I DE L M E R C A TO: C ON C OR R E N Z A
(s eg ue)
Con la nascita di un Albergo diffuso infatti si avvia un progetto che ha
gli obiettivi di:
 sviluppare un prodotto turistico di qualità, espressione del territorio e
della cultura locale, senza generare impatti negativi;
 sviluppare forme di integrazione e di rete tra le offerte e le risorse
locali;
 facilitare il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio e
storico a scopi turistici;
 promuovere la conoscenza di destinazioni di valore storico e
ambientale, in linea con un´operazione di diversificazione dell
´offerta in sintonia con la domanda;
 promuovere la cultura dell'accoglienza, i prodotti locali, la cultura del
luogo e la cucina tradizionale;
 incrementare forme di turismo sostenibile nei centri storici;
 contribuire a frenare lo spopolamento dei centri storici.
Prof. Luigi Trojano
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L ’ A N A L I S I D E L M E R C A T O : S U C C E S S O D E L L ’I N I Z I A T I V A
Perché si dovrebbe avere successo.
 L’albergo Diffuso rappresenta una forma di ospitalità ritenuta
particolarmente adatta a innescare sul territorio processi virtuosi di
riqualificazione del patrimonio abitativo, di costruzione dell'offerta
turistica nonché di un miglioramento dell'attrattività del luogo.
 Rappresenta anche una risposta concreta a una domanda turistica
sempre più orientata alla qualità e alla tipicità, con la proposta di
nuovi "prodotti" fortemente caratterizzati, che valorizzino la storia, i
sapori, i prodotti e le tradizioni dei centri storici.
 L'Albergo diffuso, a differenza di altre forme ricettive, rappresenta
anche una filosofia dell´ospitalità e dello sviluppo turistico dei
territori, un modello di sviluppo sostenibile, attento alla cultura dei
luoghi.
 Il turista dell’AD è un turista “capace di adattarsi”, a cui devono
essere garantiti tutti i comfort propri di una struttura ricettiva, ma allo
stesso tempo deve esso stesso adeguarsi ai ritmi, alla tradizioni
culturali del centro storico in cui ha deciso di alloggiare.
Prof. Luigi Trojano
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IL PIA N O M A R K E TIN G



Il piano marketing per l’Albergo Diffuso “Il Borgo dei Borboni” ha
avuto inizio con un’analisi del territorio locale e con
l’individuazione delle risorse turistiche del contesto. Inoltre, si è
proceduto ad evidenziare i Punti di Forza e di Debolezza del
territorio, al fine di scegliere le azioni mirate di marketing
promozionale che l’albergo si propone di raggiungere.
Sono stati prefissati in primo luogo gli obiettivi e il
posizionamento all’interno del mercato; si è scelta la
localizzazione per la struttura; si è poi passati all’analisi della
concorrenza, valutando come
potersi differenziare. Successivamente, è stata evidenziata la
mission aziendale, il target a cui ci si rivolge, la tipologia di
prodotti-servizi offerti, le attività di promozione e marketing che si
intendono realizzare e, infine, il perché l’iniziativa dovrebbe avere
successo.
Prof. Luigi Trojano
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IL PIA N O M A R K E TIN G
Attività di promozione e marketing turistico territoriale che si intende realizzare:
PUBBLICITA’
Attraverso mass-media, ovvero la televisione e la radio; cartelli e totem pubblicitari;
attività di promotion mediante quotidiani e periodici.
PROMOZIONE E
VENDITA
-Partecipazioni a fiere e borse turistiche di settore;
-partecipazione a workshop turistici nazionali e internazionali;
-inserimento in cataloghi specializzati di settore;
-presenze nei maggiori portali internet
- inserimento nei CRS (computer reservation sistem).
RELAZIONI
PUBBLICHE
Cura delle pubbliche relazioni e collaborazioni con enti pubblici e privati: Provincia,
Comuni, Regioni, Enit, Camera di Commercio, CONFCOMMERCIO,
ASSINDUSTRIA, CONFARTIGIANATO, associazioni per tour operator e
agenzie di viaggi, associazioni congressuali, consorzi turistici territoriali.
MARKETING
DIRETTO
Attività commerciale con tour operator nazionali e internazionali al fine di promuovere
il prodotto offerto.
FORZA
VENDITE
Professionalità e operatività dei singoli collaboratori dell’azienda e forte capacità
nell’intermediazione commerciale e nel rapporto diretto con i clienti.
Prof. Luigi Trojano
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LA M IS S ION A Z IE N DA LE DE LL’ IM PR E S A
TU R IS TIC A
C H I S I R I Vguardarsi
O L G E L ’I Nattorno
I Z I A T I Vper
A E scoprire
Q U A L I Sche
O N Oa Ifianco
“P O T Edella
N Z I Agenerazione
LI” C LIE N TI
ÈA sufficiente
dello standard è cresciuta una nuova generazione di turisti,
caratterizzata da una diversa maturità, da una maggiore esperienza,
capacità di scegliere e di confrontare.
Una generazione multiforme, difficile da descrivere sulla base di tratti
comuni. In generale si può affermare che si tratta di persone che:
 se possono, preferiscono autorganizzarsi, o chiedere ai fornitori servizi
molto mirati;
 sono piuttosto diffidenti rispetto a tutto ciò che è palesemente finto o
artefatto, banale;
 amano il paesaggio umano almeno tanto quanto amano il contesto
storico-ambientale;
 chiedono proposte diverse, chiedono di vivere la cultura dei luoghi,
chiedono esperienze più che semplici soggiorni. Un nuovo tipo di turista
dunque.
L'antropologo Canestrini parla di turista permeabile. Il turista permeabile è
"chi si lascia toccare dallo spirito del luogo, dai problemi, dagli
imprevisti; chi non si limita a scattare foto, ma perde tempo a parlare
con le persone. È permeabile chi cerca, nei limiti entro cui è possibile, di
instaurare un rapporto di reciprocità con chi incontra".
Prof. Luigi Trojano
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LA M IS S ION A Z IE N DA LE DE LL’ IM PR E S A
TU R IS TIC A
Le
turisti
A caratteristiche
C H I S I R I V O del
LG E
L ’I NaI cui
Z I Anoi
T I Vfacciamo
A E Q Uriferimento
A L I S O N Osono:
I “P O T E N Z I A L I ” C L I E N T I

desiderio di personalizzazione dei servizi . Le esperienze di vacanza portano ad un
raffinamento dei gusti e alla richiesta di personalizzazione che diventa un tratto
caratteristico della domanda turistica attuale.

Richiesta di esperienze autentiche. Il sociologo francese Bernard Cova stima che
oltre il 50% della domanda oggi cerchi autenticità. La ricerca di autenticità si
inserirebbe nel filone della ricerca identitaria, diretta conseguenza del senso di
sradicamento che caratterizza la società moderna e dell'idealizzazione del tempo
trascorso, lontano dai fenomeni di globalizzazione.

Esigenza di un maggiore legame con la cultura locale. In uno slogan: Going Local,
immergersi nella cultura dei luoghi, essere considerati non tanto turisti o consumatori,
ma residenti, seppure temporanei.

Esigenza di maggiori informazioni. Rispetto al passato il turista odierno, e in
particolare i turisti della terza generazione, si caratterizzano anche per una maggiore
esigenza di informazioni. Chi parte desidera conoscere le mete, ipotizzare le
escursioni o le visite da prevedere, comparare i prodotti, cercare il prezzo migliore,
vedere le vacanze anche come l'occasione per apprendere e aumentare le
conoscenze.

Bisogno di relazioni. Uno degli ingredienti di base del prodotto turistico è dato da chi
lo consuma, dalle persone stesse. Le relazioni sono il cuore dell'esperienza di
vacanza. Il turismo vive di relazioni e la relazione è la parte essenziale del prodotto e
del servizio turistico. La centralità delle relazioni nell'esperienza di vacanza è
confermata da molte ricerche, leggendo le quali si scopre che tra le tendenze in atto
vi è la ricerca di relazioni non stereotipate, ma per così dire di "maggiore spessore" .
Prof. Luigi Trojano
24
P R O D O T T I /S E R V I Z I C H E S I P E N S A D I O FFR I R E
Prodotti/servizi
Descrizione
Pacchetti turistici
Si tratta di pacchetti formati da molteplici elementi utili al turista e comprendono i seguenti
servizi: sistemazione alberghiera; servizio transfert; servzio di accoglienza/assistenza;
visite guidate; animazione; assicurazione.
Visite guidate
Si tratta di servizi di accompagnamento durante itinerari e/o pacchetti turistici, con l’obiettivo di
fornire informazioni specifiche sui luoghi, sui monumenti, sulle risorse ambientali,
artigianali, eno-gastronomiche e sulle più ampie tradizioni popolari e folcloristiche
territoriali
Intermediazione
Turistica
Si tratta di fornire il servizio di intermediazione tra il “potenziale” cliente individuale e/o gruppo
turistico che necessita di alloggio e/o servizi ristorativi sul territorio e il fornitore dei servizi
stessi.
Consulenza Turistica
Si tratta di fornire servizio di consulenza a strutture ricettive, enti pubblici e/o privati, aziende,
istituti di formazione, ecc. che necessitano di un supporto professionale per la
realizzazione di loro progetti, manifestazioni, corsi di formazione, eventi e non, ecc.
Servizio Transfert
Si tratta di fornire il trasporto dei turisti-clienti dal punto di arrivo (es. stazione, porto, aeroporto,
city-terminal) al punto di destinazione.
Servizio
Animazione
di
Si tratta di fornire un servizio completo di animazione, mediante l’organizzazione di serate e/o
giornate per l’intrattenimento turistico del “potenziale” cliente.
Assistenza Turistica
Si tratta di fornire servizio di assistenza turistica durante il soggiorno del “potenziale” cliente.
Servizio di Biglietteria
Si tratta di elaborare, pianificare e progettare eventi di natura culturale, sociale e ludoricreativa con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le risorse turistico territoriale.
Prof. Luigi Trojano
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P res enta zione del P ia no deg li inves tim enti
Attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti
Beni di investimento
Quantità
Costo unitario
Totale investimenti
(Iva esclusa)
Bancone Front-Office
1
170,00
170,00
Sgabelli Front-Office
3
40,00
120,00
Armadio-Archivio
4
100,00
400,00
Cassettiera-portadocumenti
4
90,00
360,00
Scrivanie direzionali
2
150,00
300,00
50,00
100,00
Poltrone Direzionali
2
Scrivanie Operative
1
70,00
70,00
Poltroncine Operative
1
50,00
50,00
Tavolo Riunioni
1
600,00
600,00
Poltroncine da Riunione
10
80,00
800,00
Mensole/Scaffali
5
50,00
250,00
Sedie Modello Flip per ospiti
15
30,00
450,00
Divanetto attesa
2
150,00
300,00
Tavolini
2
100,00
200,00
Attaccapanni
6
20,00
120,00
Cestini getta-carte
6
5,00
30,00
TOTALE
Prof. Luigi Trojano
4320,00
26
P res enta zione del P ia no deg li inves tim enti
COSTI PLURIENNALI IMMATERIALI
Beni di investimento
Quantità
Costo unitario
Totale investimenti
(Iva esclusa)
Licenza Sistema Operativi Windows
8
130,00
1.040,00
licenza office
8
500,00
4000,00
Pacchetto office
1
Altri Applicativi Specifici
2
400,00
100,00
200,00
Costi pluriennali di ristrutturazione e
adeguamento
280.000,00
Costi di impianto
15.000,00
TOTALE
Prof. Luigi Trojano
300.640,00
27
P res enta zione del P ia no deg li inves tim enti
ATTREZZATURE E STRUMENTI:HARDWERE
Beni di investimento
Quantità
Costo unitario
Totale investimenti
(Iva esclusa)
Centralino digitale
1
150,00
150,00
Work-Station
2
150,00
300,00
Personal Computer
6
1.400,00
8.400,00
Computer Portatili
2
1.700,00
3.400,00
Stampanti
4
525,00
2.100,00
Scanner
1
200,00
200,00
Fotocopiatore digitale
1
200,00
200,00
Fax
2
90,00
180,00
Accessori ed altro
2
50,00
100,00
TOTALE
Prof. Luigi Trojano
15.030,00
28
P res enta zione del P ia no deg li inves tim enti
BENI PLURIENNALI
Beni
Q.tà
Costo unitario
Totale
Struttura letto singolo
10
79,00
790,00
Struttura letto matrimoniale
15
159,00
2.385,00
Materasso matrimoniale
15
129,00
1.935,00
Materasso singolo
30
59,00
1.770,00
Rete matrimoniale
15
129,85
1.947,75
Rete singola
45
80,85
3.638,25
Cuscino letto
90
0,99
89,10
Armadio (camera singola)
10
160,00
1.600,00
Armadio (camera matrimoniale)
15
200,00
3.000,00
Cassettiera (camera singola)
10
119,00
1.190,00
Cassettiera (camera matrimoniale)
15
150,00
2.250,00
Comodino
45
39,95
1.797,75
Faretto per comodino
45
11,99
537,75
Plafoniera
25
19,99
499,75
SEGUE
Prof. Luigi Trojano
29
Specchio da bagno
25
29,95
748,75
Lampada bagno
25
19,99
499,75
Lavabo bagno
25
269,00
6725,00
Rubinetto
25
139,00
3475,00
Porta asciugamani
25
8,99
224,75
Porta scopino da bagno
25
3,99
99,75
Porta carta igienica
25
3,99
99,75
Pattumiera
25
8,99
224,75
Dispenser per sapone
25
7,99
239,70
Portaspazzolino
25
3,99
99,75
Attaccapanni bagno
25
8,99
224,75
Scaffale bagno
25
49,95
1.248,75
doccia
17
800,00
13.600,00
Vasca da bagno
10
600,00
6.000,00
Vaso e Bidet
30
400,00
1.2000,00
Orologio
25
7,50
187,50
Quadro camere
30
9,99
229,70
Tappeto bianco
15
59,90
898,50
Tappeto nero
10
59,90
599,00
Tende
25
9,95
248,75
Bastone per tenda
25
3,99
99,75
Televisore
25
100,00
2.500,00
Condizionatori
18
200,00
3.600,00
TOTALE
Prof. Luigi Trojano
77.304,00
30
C o nto E c ono m ic o
A
VALORE DELLA PRODUZIONE
1
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
5
Altri ricavi e proventi
380.000
15.000
Totale A
B
COSTI DELLA PRODUZIONE
6
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci:
> Acquisti materiali di consumo
> Acquisti prodotti vari
7
395.000
6.500
800
> Acquisti prodotti alimentari
9.500
> Materiali per pulizia ed igiene
6.000
Per servizi:
> Servizi per conto clienti
5.500
> Servizi lavanderia e accessori da terzi
6.700
> Servizi di ristorazione, catering e bar da terzi
12.700
> Energia elettrica
6.600
> Gas, metano
3.000
> Manutenzioni/ripar. Beni propri
3.800
> Servizi di vigilanza
6.000
> Pubblicità
8.500
> Spese telefoniche
2.600
> Servizi di pulizia
7.700
> Consulenze amministrative
3.500
> Consulenze commerciali
4.200
SEGUE
Prof. Luigi Trojano
31
C o nto E c ono m ic o
8
> Collaborazioni coordinate e continuative
7.900
> Contributi previd.
6.500
> Spese bancarie
2.000
> Servizi di riscaldamento
3.700
Per godimento di beni di terzi
Canoni di locazione immobili
9a
15.000
Salari e stipendi
Salari, stipendi dipendenti
9b
80.000
Oneri sociali
Contributi assistenziali/previdenziali dipendenti
9c
16.000
Trattamento di fine rapporto
Accantonamento Tfr
9.000
10a
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
15.000
10b
Ammortamento immobilizzazioni materiali
25.000
17
Interessi ed oneri finanziari
Interessi passivi bancari
5.000
Totale B
Risultato prima delle imposte (Totale A – totale B)
22
278.700
116.300
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
46.520
Utile d’esercizio
69.780
Prof. Luigi Trojano
32
P R E V E N T I V O E C O N O M I C O A N N I 2014/2015/2016
PREVENTIVO ECONOMICO
2014
2015
2016
RICAVI E ALTRE PRESTAZIONI
395.000,00
410.800,00
427.232,00
COSTI E ALTRI ONERI
278.700,00
284.274,00
289.959,48
RISULTATO LORDO
116.300,00
126.526,00
137.272,52
IMPOSTE
46.520,00
50.610,40
54.909,01
RISULTATO NETTO
69.780,00
75.915,60
82.363,51
Prof. Luigi Trojano
33
P R E V E N T I V O FI N A N Z I A R I O 2014
FABBISOGNO FINANZIARIO MEDIO LUNGO TERMINE
DILAZIONE MEDIA DEI PAGAMENTI
397.294,00
45 gg
COSTI D’ESERCIZIO
278.700,00
COSTI NON MONETARI
- 40.000,00
COSTI MONETARI
238.700,00
FABBISOGNO FINANZIARIO A BREVE TERMINE
29.428,77
COSTI MONETARI*DILAZIONE MEDIA/365
238700*45/365
TOTALE
IVA 22% SU TOTALE
FABBISOGNO COMPLESSIVO
Prof. Luigi Trojano
426.722,77
93.879,01
520.601,18
34
C O N C L U S I O N I – no te dida ttic he
L’obiettivo che si è proposto di raggiungere all’inizio del triennio, è stato quello
di costituire una società in accomandita semplice con ragione sociale “Il
Borgo dei Borboni”.
Un’attività che svolge principalmente il servizio di ricezione e accoglienza al
turista.
c.
In primis si è realizzato un organigramma aziendale, ripartendo ad ogni
singolo allievo delle responsabilità ben precise: si è composto un Consiglio
di amministrazione, formato da quattro membri.
d. Successivamente, si è proceduto a nominare un direttore, un vice-direttore,
i responsabili commerciali e marketing, il responsabile eventi, il responsabile
comunicazione e promozione, l’artdirector, il responsabile rapporto fornitori,
l’accaunting manager e il responsabile della segreteria organizzativa.
e. La classe è stata divisa in piccoli gruppi. Ognuno di essi si occupava di
realizzare e redigere un’idea originale per realizzare un prodotto turistico
adatto a soddisfare le varie richieste dei clienti. Tutte le notizie su cui si è
lavorato, sono state estrapolate da Internet, cataloghi, depliant, brochure
informative; successivamente sono state rielaborate, mettendo nero su
bianco tutte le idee che ogni gruppo realizzava.
Prof. Luigi Trojano
35
C O N C L U S I O N I – no te dida ttic he
Suddivisioni dei compiti:
2)
Un gruppo si è occupato di rilevare informazioni circa il territorio
palermitano: la sua posizione geografica, la storia, le bellezze marine,
tradizioni ed eventi folkloristici.
3)
Un secondo gruppo si è occupato di ricercare e selezionare gli elementi
d’arredo e di software utili all’interno dell’agenzia.
4)
Un terzo gruppo ha ricercato i punti di forza e di debolezza del territorio.
5)
Un quarto gruppo ha analizzato quali potessero essere i potenziali clienti
e concorrenti.
6)
Un quinto gruppo ha stilato il piano economico-finanziario (i soci ritengono
di non dovere fare ricorso all’indebitamento per i primi due anni, dal
momento che il capitale apportato è risultato più elevato rispetto alle
attuali esigenze. Si sta valutando di acquistare gli immobili che
attualmente sono in locazione.) e il piano Marketing.
Al termine delle ricerche i lavori sono stati assemblati in un unico documento e
si è proceduto alla stesura definitiva del suredatto “BUSINESS PLAN”.
Prof. Luigi Trojano
36
37
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