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tel aviv, smart city da vivere (e da godere)

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tel aviv, smart city da vivere (e da godere)
Multireligiosa, multietnica, multiculturale.
E anche molto tecnologica. Così navigare è
dolce davanti al mare della città israeliana.
Perché qui il digitale è a misura d’uomo.
E aiuta a lavorare e a divertirsi. Piccola guida
ai piaceri di un luogo che è già nel futuro
di Roberto Copello
G
erusalemme prega, Haifa lavora e Tel Aviv si diverte. La frase più
usata per descrivere lo spirito delle tre principali città d’Israele rischia di essere un luogo comune. Come attacco di un pezzo su
Tel Aviv, dunque, sarebbe poco originale, proprio come lo sarebbero slogan tipo «la città che non dorme mai» o «no stop city»,
«San Francisco israeliana» o «Città bianca» (per via dei 4mila edifici Bauhaus che l’hanno fatta inserire fra i siti Unesco). Eppure, a
Tel Aviv basta venirci davvero, perché quel detto subito assuma
sfumature originali. Ci vuole poco, infatti, a scoprire che qui non
manca chi prega (vedi l’acclamato film La sposa promessa di Rama
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1 skyline. Spiagge e grattacieli di Tel Aviv visti da Jaffa.
2 cultura. Il Tel Aviv Performing Arts Center, disegnato
da Yaakov Rechter: il Cameri Theatre e l’Opera House attirano
un milione di spettatori l’anno. 3 happy hour. Un café di
Neve Tzedek. 4 lungomare. Jogging fa rima con surfing.
5 onde. Quella della tavola qui è diventata una religione.
chana (www.hatachana.co.il), le cui 22 palazzine ospitano ristorantini e boutique di ottimi stilisti locali, come Razili e Ronen
Chen. A breve distanza, il piccolo quartiere Gan HaHashmal («il
Giardino elettrico») è stato eletto da Thrillist.com secondo quartiere più sexy del pianeta, dopo Ipanema a Rio ma prima di SoHo
a New York: qui è bello passeggiare fra atelier alternativi o consumare un piatto bio, in viuzze dal fascino rétro. E dopo tanti
albergoni (anche ultra lusso, come l’InterContinental David), ora
finalmente spuntano pure fascinosi boutique hotel, fra i quali una
gemma come The Norman mira addirittura a stabilire nuovi standard di eccellenza (www.thenorman.com). Insomma, Tel Aviv sorprende sempre, anche chi era già sicuro di conoscerla bene...
Info: www.goisrael.it, www.visit-tel-aviv.com/it,
www.tel-aviv.gov.il, www.elal.com
Class luglio / agosto 2015
VANDA BIFFANI
da vivere
(e da godere)
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KFIR BOLOTIN
tel aviv,
smart city
Burshtein, premiato a Venezia e ambientato fra gli ebrei ultraortodossi locali) e non manca chi lavora (100mila impiegati solo nel
settore della vita notturna, più quelli impegnati in 1.000 startup
e in un distretto hi-tech degno della Silicon Valley). Solo che nell’edonista Tel Aviv ci si diverte anche pregando e lavorando.
È il segreto di una città che ha fatto della gioia di vivere il suo stile. Basti citare alcune cifre: 3 milioni di turisti all’anno; 318 giorni
di sole; 14 km di spiagge; 1.741 locali notturni e ristoranti; 100
ristoranti sushi, terza maggior concentrazione pro capite al mondo;
80 palestre; 120 km di piste ciclabili; 20 agenzie di dating (più
quelle online); 100 investigatori privati; 20mila possessori di cani.
Ma anche 23 musei, nove teatri, un’infinità di gallerie d’arte, 25 fra
università e istituzioni accademiche. Insomma, una città che vibra
di pura energia. Lo si vede dal tramonto all’alba nei bar modaioli
affacciati sul dock in legno del Namal, la trendissima zona del porto vecchio, popolati da ragazze che sembrano le sorelline della supermodel Bar Refaeli. Qui la birra scorre a fiumi tutta la notte. Il che
non è poi una novità: gli archeologi in pieno centro hanno trovato
frammenti di vasi per la birra risalenti a 5mila anni fa...
E dire che Tel Aviv, la «collina della primavera», fu fondata appena 106 anni fa, inventata dal nulla proprio come una città-startup.
Oggi, promuovendo le sinergie dell’alta tecnologia presente nel
suo territorio, si è trasformata in una città «intelligente», una
smart city dove la rivoluzionaria piattaforma Digi-Tel consente ai
residenti di connettersi fra loro per ogni esigenza, mentre 180
hotspot offrono il wi-fi gratuito. Cosa di cui approfittano anche
100mila turisti all’anno. Perché Tel Aviv è città digitale pure per
chi vi arriva in vacanza o per lavoro. E che poi ha solo l’imbarazzo
della scelta, su come passare il tempo. Le spiagge dorate invitano
a stendersi al sole, a fare surf e quest’anno persino a giocare a scacchi (grazie alle scacchiere gratuite messe a disposizione dei bagnanti), i club sul mare invitano a ballare tutta la notte, il pittoresco
Carmel Market a vagare fra le bancarelle, l’infinito lungomare a
pedalare fino all’antichissima Giaffa. Il tutto sempre con un grande senso di sicurezza. Se il cuore della vita cittadina pulsa come
sempre attorno a Dizengoff Street e al Rothschild Boulevard, per
lo shopping o per un drink ora ci si sposta nel quartiere bohémien
di Neve Tzedek e nella vecchia stazione ferroviaria ottomana, HaTa-
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Dana Friedlander (2)
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www.goisrael.com
Weekend
innovazione il festival è qua
Un grande festival, il DLD Tel Aviv
Innovation Festival (6-12 settembre), con un
centinaio di eventi internazionali dedicati
all’innovazione, conferenze, ricevimenti
ed eventi di networking. E, al suo interno,
la DLD Tel Aviv Digital Conference, che l’8 e il 9 settembre
riunirà centinaia di start-up, investitori e manager di
multinazionali come Intel, Google, Amazon, Microsoft.
Così Tel Aviv si propone al mondo come città leader nello
sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie più innovative.
Un ruolo che le ha meritato il primo Smart Cities Award,
prestigioso riconoscimento tributatole al Smart City Expo
World Congress di Barcellona. http://dldtelaviv.com
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