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Prostitute, seccatori cercansi
Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI NEI DINTORNI 35 VENERDÌ 2 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 50 Quanto si rischia per i detriti a Cascina Rubina? Scaduto l’ultimatum POIRINO - Il termine per met- terla in sicurezza è scaduto: quanto è “bomba ambientale” Cascina Rubina con la sua montagna di rifiuti nella campagna tra frazione Avatanei e borgata Cacceri? «Nei prossimi giorni l’agenzia di protezione ambientale manderà di nuovo i suoi tecnici a monitorare la situazione - risponde il sindaco Sergio Tamagnone - Noi come Comune non abbiamo fatto recentemente dei controlli: sappiamo che una parte è stata portata via, ma non sappiamo se l’area si possa considerare in sicurezza». Il 24 giugno, infatti, si è esaurito il termine perentorio stabilito dallo stesso per rimediare ai rischi creati dalla società Crio Engineering, che ha stipato quel deposito di detriti. Fino a quando tutto è finito in Tribunale, con un processo tuttora in corso contro otto imputati. Reato ipotizzato: per avere continuato ad accumulare detriti nonostante le autorizzazioni fossero scadute. Risulta, anzi, che talvolta sia stata falsificata la documentazione amministrativa. Il capannone è di proprietà del poirinese Filippo Gariglio (che non è tra gli imputati), dato in affitto alla società di Fedrico Castoldi (già condannato a 3 anni di reclusione con rito abbreviato). Lì avrebbe dovuto trattare esclusivamente rifiuti plastici e legnosi, ma già nel 2007 COMUNALE Ora al nido di Poirino ci si iscrive tutto l’anno POIRINO - Iscrizioni tutto l’an- no e orario modificato per i bimbi di genitori che fanno i turni di lavoro. Queste le modifiche al regolamento dell’asilo nido “Silvio Dissegna” approvate nel Consiglio comunale di martedì. Rispondono a richieste delle famiglie arrivate al Comune e alla Cooperativa Valdocco che gestisce la scuola. «Ora le iscrizioni potranno essere fatte nei mesi dispari – spiega l’assessore all’istruzione Rosario Di Fiore – mentre l’inserimento nella sezione potrà avvenire già il mese successivo». Inoltre, l’orario del “tempo parziale 2” è stato modificato: anziché dalla 7,30 alle 15,30, scivola dalle 11 alle 17. Nanni Nicco, consigliere della minoranzai La Svolta, ha il sospetto che le siano una mossa promozionale per un servizio non sufficientemente richiesto. «No, di sicuro - replica l’assessore - Le richieste ci sono, eccome. Tant’è vero che il prossimo anno i bimbi accolti saranno il doppio». Infatti gli iscritti attuali sono 16 ma a settembre ne dovranno venire inseriti altri 18. Per quel che riguarda il costo, si va dai 297 euro mensili per le fasce di reddito più basse e la permanenza quotidiana più breve, ai 550 euro per i redditi più alti e il tempo lungo. Per quanto possano essere gravose, non ripagano tutto il costo del servizio: al Comune ogni bambino al nido costa circa 800 euro al mese. PRALORMO - Abolire lo scuo- labus e rimborsare le famiglie che portano a scuola anche i figli altrui: questa sera, venerdì, alle 21 in municipio verrà lanciato il progetto di “car sharing”, che il Comune propone alle famiglie da settembre. In pratica si chiede a chi accompagna i figli a scuola di aprire le portiere della propria auto anche ad altri ragazzi. A promuovere quest’idea è il vicesindaco Giovanna Scaglia: «Fino all’anno appena concluso il servizio scuolabus era gestito da una ditta esterna, si accumularono grandi quantità di macerie provenienti anche da cantieri edili. Comprese lastre di eternit cancerogeno La questione è entrata di recente anche in Consiglio regionale, portata da un’interrogazione di Davide Gariglio, che ha chiesto qual è la prospettiva per il risanamento del sito. In teoria, l’ordinanza di Tamagnone imponeva di portare dentro il caponne i rifiuti lasciati all’esterno, imballando l’eternit per renderlo innocuo; inoltre, di recintare tutto e di prendere misure anti incendio Sono stati svolti questi interventi? E da chi? Tamagnone, infatti, ha rivolto l’ordinanza a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella faccenda. Ora, tutto è legato al responso dei tecnici dell’Arpa, nuovamente chiamati in campo da Tamagnone: se invece l’Arpa giudicherà insufficienti gli interventi operati fin qui, si aprirà una nuova fase di “battaglia” su chi si dovrà accollarsi la spesa della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti. Una spesa quantificabile in centinaia di migliaia di euro. Le figure coinvolte, infatti, sono diverse (proprietà, Crio Engineering, Comune stesso) e i rispettivi doveri non sono chiari. Il rischio, quindi, è che nel frattempo Cascina Rubina resti un luogo a rischio. Prostitute, seccatori cercansi La Svolta denuncia quattro luoghi per il mercato del sesso a Poirino Il sindaco: «Le multe non servono, ma se qualcuno le disturbasse...» POIRINO - Sulla strada per Chie- ri, su quella per Carmagnola, a volte verso Villanova e nella zona di Ternavasso. Questi i posti dove sostano le prostitute nel territorio poirinese. E dove, probabilmente, continueranno a sostare. Il gruppo di minoranza della Svolta solleva infatti il problema, ma dal sindaco giunge una risposta disincantata: finché non sarà reato, poco si potrà fare contro il mercato del sesso. Sulle strade di Poirino il fenomeno non ha grandi dimensioni, ma è sicuramente un brutto biglietto da visita per il paese. Senza contare i disagi per chi vive e lavora nelle vicinanze e per le famiglie con i bambini che transitano in quelle zone. «Ha intenzione di fare qualcosa la nostra amministrazione comunale? – chiede il gruppo La Svolta con un’in- POIRINO - Sono solo due gli al- loggi liberi nelle case popolari, ma le famiglie che li vorrebbero sono molte. Fra le altre, sostiene l’assessore Delfina Novara, «ce ne sono tre in condizioni particolarmente difficili». Però almeno fino a fine anno l’Agenzia Territoriale per la casa, proprietaria degli immobili, non aprirà il bando d’assegnazione. Così il Comune, in base ad una convenzione stabilità con ENERGIA COMPATIBILE - I A OTTOBRE ◗◗ POIRINO - I contadini di tutto il mondo cercano ospitalità nella provincia di Torino. Dal 21 al 25 ottobre si terrà nel capoluogo la quarta edizione di “Terra Madre”, che riunirà i rappresentanti di oltre 1.200 comunità mondiali per discutere di produzione agricola, sostenibilità e salvaguardia della biodiversità. Per dare alloggio ai partecipanti anche il Comune di Poirino cerca volontari che mettano a disposizione le loro case. Già nel 2008 una quindicina di per- terpellanza rivolta alla Giunta Tamagnone – Molti Comuni del circondario si sono attivati per ridurre questo fenomeno. E Poirino?». La segnalazione ai rappresentanti de La Svolta è arrivata da alcuni cittadini già lo scorso inverno, quando sulla provinciale 129 per Carma- Poirino cerca famiglie che ospitino i contadini di Terra Madre sone, in arrivo dall’India e dalla Russia del nord e dell’estremo oriente, avevano trovato un letto tra le famiglie poirinesi. Chi volesse ospitare gratuitamente i “contadini del mondo” tra il 21 e il 25 ottobre può aderire telefonando agli uffi- gnola si incontravano più prostitute di adesso. Anche sulla strada tra Marocchi e Santena per un periodo erano comparse le “lucciole”. «Non avevamo presentanto questa interpellanza in precedenza, perché c’è un tetto massimo di interpellanze che ogni consigliere può presentare – fa ci comunali allo 011-945.01.14 interno 228, oppure scrivendo una mail a [email protected]. Oltre a un posto dove dormire, gli ospiti dovranno garantire la prima colazione, mentre le cene saranno organizzate nel centro anziani di via Burzio che in quei giorni diventerà un centro interculturale dove diversi modi di vivere il lavoro della terra potranno entrare in contatto. Moreno Strazza notare Angelita Mollo, portavoce da La Svolta – Abbiamo dato precedenza ad altre situazioni, ora invece vogliamo sapere cosa ci risponderà in sindaco». Risposta che Sergio Tamagnone ha ben chiara: «La soluzione non c’è, perché la prostituzione non è un reato. So che altri Comuni hanno previsto addirittura delle multe per chi si ferma e si rivolge alle prostitute, ma non penso che sia possibile farlo. Non mi sembra comunque che il fenomeno sulle strade poirinesi sia un grosso problema, anche se ammetto che lo diventa per chi ci abita vicino». Case “sociali”: Poirino detta le regole Ma scoppia la polemica sui politici nella commissione che le assegnerà la stessa Atc, ha deciso di stilare una graduatoria dei richiedenti ed assegnare gli alloggi il più presto possibile. Per stabilire chi avrà la precedenza, è stato necessario redigere un regolamento. Portato alla votazione del Consiglio comunale martedì sera. E subito si scatena la rissa. Tutti d’accordo sulla necessità di non aspettare l’Atc. Tutti d’accordo nello stabilire con punteggi le precedenze. Ma tutti insieme in ordine sparso sulla composizione della commissione che deciderà a chi dare gli alloggi. Novara, che ha stilato il regolamento, dice di essersi i- spirata a quelli analoghi delle grandi città. Quindi ha previsto che, insieme ad assistenti sociali, funzionari comunali, dell’Asl e di altri enti pubblici, ci siano anche due politici, uno di maggioranza ed uno di minoranza. «Togliamoli: deve essere un organismo tecnico», attacca Nanni Nicco di La Svolta. Gli dà manforte la capogruppo Angelita Mollo: «La graduatoria dev’essere ferrea, basata su punteggi precisi». Novara non si convince: «In tutte quelle degli altri Comuni ci sono: hanno una funzione di controllo sui funzionari». Sergio Trucco, leader L’unica soluzione, già sperimentata in passato, è quella di sorvegliare la zona e fare in modo che i clienti siano disturbati e non si fermino. «Bisogna rompere le scatole», è chiaro Tamagnone. In che maniera? «In passato avevamo predisposto delle pattuglie, che andassero nelle zone dove sostano le prostitute e sostassero lì per qualche tempo. Oltre ai vigili, avevamo richiesto l’intervento anche ai volontari Gerp della protezione civile e ai Carabinieri in congedo - ricorda il sindaco - Nell’ultimo periodo non abbiamo più preso in considerazione questo problema e non ci sono state segnalazioni di intralcio del traffico. Tra l’altro, sicuramente non è gradevole sostare con l’auto e magari leggersi il giornale a bordo strada sentendo gli improperi delle signorine...». Moreno Strazza di Poirino è Viva, salta sulla sedia: «E’ vero il contrario!». L’accordo non si trova. Tamagnone, che prima propone il rinvio ad un altro Consiglio, si stanca delle polemiche. Si vota alle condizioni della Giunta. Risultano eletti il vicesindaco Rosario Di Fiore e Gianpaolo Becchis di Poirino è Viva, entrambi medici. Ma quest’ultimo, in disaccordo, annucia le dimissioni. campi “convertiti” hanno ormai superato i 30 ettari. Al Comune andranno soldi e forniture gratuite Spunta la terza piantagione solare a Riva Una società di Napoli userà il pioppeto in strada Ronello per produrre e vendere elettricità RIVA - Una terza “piantagione solare” sorgerà nelle campagne rivesi: dopo quelle in frazione Tamagnone e Cascina Cremonese, lunedì il Consiglio comunale ha detto “sì” a un altro complesso, stavolta lungo strada Ronello, a due passi dall’ecoarea municipale. Ma non è stato affatto un “sì” unanime. Anzi, la minoranza ha contestato l’operazione temendo che, di questo passo, nelle campagne rivesi i pannelli fotovoltaici scacceranno pascoli e mais. A ottenere il consenso dal municipio stavolta è stata una società campana, la Megasolare di Napoli, che ha preso in affitto il terreno dalla famiglia Pennazio. Attualmente l’area, che misura 18.500 metri quadri, è occupata da un pioppeto. Rispetto agli altri due progetti, il campo avrà una struttura diversa: «Anziché su pali piantati nel terreno, i pannelli saranno collocati su serre, che saranno comunque avvitate nel terreno e avranno un’altezza massima di 3,50 metri - descrive il sindaco Lodovico Gillio - I pannelli saranno larghi quattro metri e tra una serra e l’altra ci sarà un passaggio di circa cinque metri. In tutto occuperanno un terzo dell’area e il campo avrà una produzione di circa 905.000 kilowatt annui, quindi al di sotto della potenza che implicherebbe una valutazione di impatto ambientale da parte della Provincia». Facile intuire che l’azienda napoletana, che sta co- struendo molti campi in altre zone del centro e sud Italia (una trentina in Campania, numerosi anche in Pu- glia e Calabria) venderà l’energia prodotta. Insomma: la corsa all’elettricità raccolta dal sole è in piena ac- celerzaione. «I contributi pubblici sono molto vantaggiosi fino a fine 2010 - motiva Gillio - Dal DIBATTITO SOLAREX Giuseppe Ferrantelli (a sinistra) e il sindaco Lodovico Gillio La minoranza fa barriera «Fermate questa invasione» RIVA - Il terzo “campo solare” sul territorio rivese non poteva non provocare la reazione della minoranza in Consiglio comunale: l’approvazione della convenzione per il complesso in strada Ronello porta infatti a più di 310.000 i metri quadrati di campagne che nei prosimi decenni verranno “coltivate” per raccogliere energia dal Sole. Il complesso più vasto sarà in frazione Tamagnone: 267.000 metri quadrati del marchese Gianluca Spinola, affidati alla Solesa Green Power per produrre 9,3 megawatt di elettricità all’anno. A Cascina Cremonese, invece, la famiglia Berruto userà 27.000 metri quadrati di terra per produrre 0,990 megawatt. Ora, con strada Ronello, altri 18.500 metri quadrati e 0,905 megawatt. Globalmente, dai pannelli solari rivesi dovrebbe nascere energia capace di sodisfare i fabbisogni di circa 32.000 famiglie; praticamente di una cittadina come Chieri. Ad accendere il fuoco è una battuta del consigliere di minoranza Giuseppe Ferrantelli: «Non è che adesso Riva si ricopre di pannelli solari?». La reazione del sindaco Gillio è ferma: «Nell’ultimo Consiglio comunale del 2009 abbiamo approvato delle linee guida abbastanza chiare: abbiamo stabilito che, chi vuole costruire dei campi solari a Riva, lo può fare occupando al massimo il 10 % dei suo terreni, proprio per evitarne il proliferare». Il 10 %, in realtà, è riferito a tutti i terreni di un singolo proprietario, anche se si trovano nel territorio di altri Comuni. Ma la difficoltà di evitare un assalto nasce altrove: c’è una legge nazionale che permette la costruzione di questi campi e, anzi, la incentiva. Di fronte a una legge che lascia molta autonomia agli accordi tra privati (i proprietari dei terreni e le società produttrici), i Co- prossimo anno verranno ridotti del 18 % e per le aziende saranno meno convenienti. Quindi, tutti quelli che vo- muni hanno armi piuttosto spuntate per opporsi. Di fatto, i limiti che molti municipi stanno introducendo (anche Poirino e Villanova, per esempio) servono soprattutto a spingere le società a trattare con i municipi, più che ha tenerle fuori dai propri confini. «Il Comune può fare ben poco - sostiene Gillio - Se ci mettessimo di traverso, non riusciremmo nemmeno ad ottenere quei vantaggi economici che a lungo andare possono rivelarsi importanti per Riva. Non solo: se finissimo in cusa davanti a un giudice, ci ritroveremmo quasi sicuramente a dover pagare i danni per il mancato guadagno di queste aziende». Sulla questione agricoltura insiste l’altro consigliere di minoranza, Antonio Ciminiera: «In queste settimane, dopo l’approvazione delle convenzioni degli altri due campi, ho raccolto le perplessità degli agricoltori: sono spaventati non tanto dagli effetti sul clima, quanto dall’eventuale deprezzamento delle loro proprietà. A loro non si pensa?». Anche in questo caso Gillio ribadisce la legittimità del procedimento: «Posso capire le perplessità degli agricoltori, ma la commissione agricoltura, che fa anche i loro interessi, lo ha approvato. E la Giunta sta valutando i progetti da mesi. E poi in tutti e tre i casi parliamo di terreni che non erano coltivati, in particolare quest’ultimo in strada Ronello è confinante con l’area di smaltimento rifiuti ed è attualmente occupato da un pioppeto». Il sindaco prova a rassicurare: «Oltre alle nostre “linee guida”, che pongono dei paletti abbastanza seri, la Provincia in autunno approverà il piano territoriale di coordinamento, che impedirà di costruire campi fotovoltaici su terreni agricoli di prima e seconda classe. E il territorio di Riva è per il 95 % di seconda classe, per cui non penso che ci saranno altri campi solari di queste dimensioni nel nostro territorio». Tuttavia la minoranza non è convinta: «Nelle prossime settimane cercheremo di far capire al sindaco i dubbi degli agricoltori rivesi». «Basta scuolabus, usiamo le auto» Pralormo offre un rimborso a chi porterà i ragazzini a scuola con un costo di circa 15.000 euro per il Comune. La situazione di Pralormo è però particolare: la distanza del paese dalla sede dei potenziali partecipanti alla gara d’appalto ha limitato la concorrenza e ha mantenuto alti i costi». Ma i problemi non sono solo economici: la particolare conformazione del territorio costringe infatti il bus a un giro di quasi 35 chilometri. Iil primo bambino che sale rimane a bordo per circa un’ora. Inoltre, negli ultimi anni la partecipazione è dimi- nuita: solo una quindicina di alunni ha fruito dello scuolabus nell’ultimo anno, molti solo per l’andata o il ritorno. E’ per questo che il Comune ha pensato al “car sharing”: «A Pralormo in media ogni anno ci sarebbero una quarantina di fa- miglie che avrebbero diritto al trasporto alunni e se solo dieci ne fruiscono vuol dire che ci sono diverse auto che circolano sul territorio - spiega Scaglia - Queste potrebbero "dare un passaggio" e condividere la propria auto. L’amministrazione comu- nale poi rimborserà, in base alle tabelle chilometriche dell’Aci, chi si farà carico di questo servizio». Nei mesi scorsi sono state effettuate delle simulazioni, che hanno dimostrato come sia aumentato il numero di partecipanti e diminuito il tempo di percorrenza: «Ma non solo: abbiamo calcolato che nella peggiore delle ipotesi il Comune spenderebbe circa la metà rispetto al servizio scuolabus - precisa Scaglia - Le risorse liberate potrebbero essere investite comunque nella scuola, per ag- gliono goderne dovranno attivare i campi entro la fine dell’anno. Questo vuol dire che i tre campi di Riva saranno completati per l’autunno, visto che poi l’Enel per l’allacciamento impiega quasi due mesi». Tra i punti salienti della convenzione trentennale, il Comune ha imposto una “cintura” di rispetto di dieci metri di arbusti sul perimetro del campo, perché i pannelli non siano visibili dall’esterno. E poi la rimozione di tutti gli impoianti allo scadere dell’accordo. «Il terreno infatti tornerà agricolo e la Megasolare dovrà occuparsi dello sgombero di tutti i pannelli - assicura Gillio - Se ad un anno dalla scadenza della convenzione il terreno non sarà libero, il Comune potrà rivalersi sulla società». Altro punto importante dell’accordo saranno i soldi che finiranno nelle casse del municipio: 40.000 euro, che verranno utilizzati per il ripristino di strade e altri interventi di manutenzione. Ma non solo: «Anche la Megasolare ci offrirà ogni anno una quantità di energia che verrà utilizzata per le scuole e i locali di proprietà comunale - conclude il sindaco Se pensiamo alla durata trentennale della convenzione, ecco che i vantaggi per Riva diventano molto importanti». Giuseppe Totaro giungere servizi o continuare nell’ammodernamento delle attrezzature». L’incontro di questa sera ha l’obiettivo di coinvolgere quante più famiglie possibile: «Nelle scorse settimane abbiamo incontrato quanti avevano prenotato il servizio per il prossimo anno scolastico conclude Scaglia - Ora avremo un incontro allargato per presentare la nostra proposta a tutti i potenziali fruitori. Se le adesioni saranno pari ai due terzi dei potenziali utenti, daremo il via al progetto». POIRINO Cancellata la centrale L’area torna agricola POIRINO - La centrale a biomasse ipotizzata in via Colombo non si potrà più fare: né la società Benarco (che la propose tre anni fa) né nessun altro. Il terreno su cui doveva sorgere, vicino alla ex Sitca, è infatti vincolato ad attività agricole. Il Comune è così tornato sui suoi passi, con la variante parziale votata martedì sera in Consiglio. Motivo: la società savonese che aveva proposto la costruzione non ha più mandato avanti il progetto. Probabilmente non avendo più la certezza di ottenere i contributi statali che rendono conveniente queste centrali. Ma non è l’unica ragione: «La variazione da agricolo a produttivo di quei 60 mila metri quadrati era stata chiesta dalla Sitca per potersi ampliare – ricorda il sindaco Sergio Tamagnone – Pochi mesi dopo la richiesta, l’azienda ha chiuso i battenti ed è arrivata la Canessa. Anche questa in difficoltà, ha spostato le lavorazioni nella sede centrale fuori paese. Ora non c’è più motivo per mantenere a destinazione produttiva quell’area». La marcia indietro non piacerà certo al proprietario dell’area, prevede il capo della Giunta: «Il terreno a destinazione produttiva vale molto di più di quello agricolo. E’ facile prevedere che il proprietario farà ricorso. Ma di quei 60 mila metri,10 mila saranno destinati a servizi, mentre il resto rimarrà agricolo». A servizi per fare cosa? Un giardino, un parcheggio? «Non è ancora deciso. Vogliamo però tenere a disposizione del Comune un’area. Che nella realtà esiste già, ma non è stata precisamente individuata sulle cartografie». Si chiude così una vicenda che ha allarmato molti per un paio d’anni. La proposta di costruire una centrale a biomassa (che produce energia elettrica bruciando legna o scarti agricoli vegetali) arriva sulla scrivania del sindaco Tamagnone nell’estate del 2007. Nell’autunno successivo, si trova il terreno adatto: quella vicino alla Sitca: l’azienda si amplierà ma lascerà un’area alla centrale. All’inizio tutto sembra filare liscio: ad una riunione con la gente in autunno nessuno sembra preoccupato. La calma dura solo alcuni mesi. Nella primavera del 2008 inizia a montare la protesta. Alcune centinaia di persone riunitesi in un comitato temono l’inquinamento da fumi e da micropolveri. Perdipiù, a poche centinaia di metri ci sono le scuole di corso Fiume e stanno costruendo la nuova materna ed il nido. Il malumore viene abbondantemente cavalcato da chi si prepara a fronteggiare Tamagnone alle elezioni che si svolgeranno l’anno dopo. A nulla servono le rassicurazioni dei tecnici e del sindaco. Fumi e particolato saranno fermati dai filtri sul camino. Dalla centrale arriverà acqua calda per i termosifoni delle case e si potranno spegnere caldaie che inquinano di più: il saldo è positivo. Anche sotto l’aspetto economico, calcola il sindaco: la Benarco regalerà acqua calda per scaldare scuole, municipio, Polifunzionale. Un risparmio di centinaia di migliaia di euro per le casse comunali. Argomenti che non bastano a raffreddare gli animi. Dietro le motivazioni “ecologiche” di chi protesta se ne nascondono anche di economiche. Le case della zona perderanno valore se affacciandosi dalla finestra il panorama è una centrale elettrica. Poco per volta, però, la faccenda si ridimensione da sola. Nel novembre del 2008 Benarco dice: se non abbiamo i contributi statali faremo una centrale più piccola. Ma da allora non se ne sa più nulla. E ora, col cambio di destinazione del terreno, la vicenda si chiude. Una variante inconsueta, sostiene alla fine il sindaco: «In Regione mi hanno detto: è la prima volta in tutta la provincia di Torino che un terreno produttivo torna agricolo». Mario Grieco Rassegna stampa 20 Luglio 2010 Comune di Poirino Venerdì 2-7-2010 RECENSIONI LIBRARIE Il ruolo dell’alta finanza nella guerra al terrorismo “Charlie Parker, vita e musica” La star che ha creato I soldi dei banchieri il “jazz moderno” dietro le guerre Il libro che recensiamo le, una scuola per tutti i muquesta settimana, dal titolo sicisti che sono venuti dopo. di Bush “Charlie Parker, vita e Il sassofonista americano è Dietro le aggressioni americane all’Afghanistan e all’Iraq ( e forse tra non molto all’Iran) c’è stato un ben preciso progetto economico che viene minuziosamente descritto in questo stupendo libro di Simone Falanca, intitolato “Banche Armate alla guerra. L’intrigo politico-finanziario dietro la Guerra Infinita” (pagine 251, Euro 14,00), pubblicato dalle edizioni genovesi Fratelli Frilli Editori. Il volume analizza con grande acume e precisione tutti i loschi piani di predominio economico e degli “integralismi finanziari trasversali” che stanno dietro alla Guerra Preventiva così tanto voluta da Bush jr., Cheney, Rumsfield, Rice e dalla cricca oligarchica che li spalleggia. Si inizia con l’esaminare i torbidi affari tra la famiglia Bush e il clan Bin Laden, per poi addentrarsi negli intrighi del Carlyle Group e negli affari sporchi di Cheney, nei rapporti ignobili tra il narcotraffico internazionale e le multinazionali petrolifere, sino a giungere al marciume che si annida nel cuore stesso dell’Impero Ameri- cano. Ne vieni fuori un ritratto assai inquietante del nostro mondo contemporaneo, dell’America di Bush jr., di quella carognata architettata a tavolino che è stata la tragedia dell’11 settembre 2001, dei retroscena che hanno portato all’abbattimento dello scomodo regime di Saddam Hussein e all’occupazione statunitense dell’Iraq con i relativi massacri e genocidi che ne sono seguiti (la mattanza di Falluja e gli orrori di Abu Ghraib ne sono stati gli esempi più efferati e più vistosi). Il ritratto che Falanca ci offre di questo mondo aberrante non appartiene certo al filone complottistico o addirittura fantapolitico (che sembra riscuotere molto successo in questi ultimi anni), ma, piuttosto, ad una seria, attenta, precisa e ben documentata analisi di quelli che sono i retroscena politici-finanziari ed economici di ciò che è seguito all’11 settembre 2001. Lo potete richiedere nelle migliori librerie. Sito internet dell’editore: www.frillieditori.com FA. LE. musica” (pag. 308, euro 20,00) di Carl Woideck, è edito da E.D.T. Woideck è un sassofonista professionista e dal 1982, insegna “Storia del Jazz” all’Università dell’Oregon. Laureato in musicologia ed etnografia, ha pubblicato anche “The John Coltrane Companion” e “The Charlie Parker Companion (Schirmer)”. “Charlie Parker, vita e musica”, inquadra la genialità della brillantezza della musica di una delle star che hanno creato il “jazz moderno”, ma anche uno sti- riuscito a stravolgere in modo positivo, innovativo, le “regole” della melodia, con armonie complesse e magistrali. L’autore mette in luce, anche l’aspetto burrascoso della sua vita, come la dipendenza da eroina, dall’alcol o l’internazione sovente nell’ospedale psichiatrico di Camarillo per via della sua salute instabile, senza tralasciare la lucidità nel suonare a livelli altissimi. I primi ingaggi professionali e la sua infanzia a Kansas City decorano le pagine iniziali di questo fantastico manoscritto. Woideck è bravissimo, per via della sua alta conoscenza della teoria e cultura musicale, ad analizzare in modo sintetico, chiaro la struttura armonica di alcune composizioni celebri del repertorio di Parker, come “Ornithology”, “Oh, Lady Be Good!”, “Body and Soul”, “Cherokee”. Un libro acquistabile nelle migliori librerie o richiedibile sul sito www.edt.it A. G 100 ricette di dolci “etnici” La pasticceria tradizionale è spesso limitata da schemi che prevedono una serie di ingredienti base ritenuti essenziali, come uova, burro, latte e miele. Ma il numero dei celiaci, degli allergici, dei trapiantati, degli obesi e dei diabetici di ogni età è in aumento. Tutti abbiamo diritto alla dolcezza, per cui occorre adeguarsi, scovando soluzioni alternative, a casa e in bottega. Come cavarsela in questi casi? “La cucina etica dolce” delle Edizioni Sonda (euro 24,50, pag.232) propone oltre 100 ricette di dolci e dessert della tradizione ed etnici, rigorosamente vegani. Dai «classici irrinunciabili» come il tiramisù, la torta della nonna, il millefoglie, o ancora i cannoli siciliani, la Sacher, i bignè e la panna cotta, ai dolci più casalinghi e a quelli per le occasioni speciali. Per non dimenticare biscotti, torte alla frutta e farcite, gelatine, bavaresi e gelati. Ricche e preziose specialità che fanno venire l’acquolina in bocca, illustrate da belle foto a colori. All’interno di questa edizione di pregio e rilegata, ogni preparazione è arricchita da trucchi per esecuzioni ottimali, varianti, tempi e livello di difficoltà e consigli su guarnizioni e degustazione. La cucina etica dolce è il il Settimanale del pinerolese Recapito postale: C.P. 22 - 10064 Pinerolo Proprietario ed Editore: Associazione Primapagina Direttore Responsabile: dott. Silvio Mondino Direzione e Redazione: Via Virginio 62 - 10064 Pinerolo Tel. 0121 - 70.400 Fax 0121 - 39.76.23 Videoimpaginazione: in proprio Stampa: Sarnub S.p.A.- Via Abate Bertone, 14 13881 Cavaglià (Biella) Spedizione in abbonamento postale - Pubbl. Inf. al 45% - Art. 2 c. 20/b L. 662/96 - Filiale di Torino n. 42/2007 Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Pinerolo al N. 8/89 Iscrizione al Registro degli Operatori della più qualificato ricettario di pasticceria vegana: per tutti i palati golosi e curiosi, per chi è a dieta, per chi privilegia la leggerezza unita alla bontà e ama sperimentare gusti parzialmente nuovi o dolci dal nome e dall’aspetto tradizionale, ma reinterpretati con sfumature diverse. Un ricettario capace di smentire i pregiudizi di limitatezza o di sacrificio verso l’alimentazione vegana. La cucina etica dolce è un’importante dimostrazione di come si possa rinunciare a qualche ingrediente senza perdere di vista la soddisfazione di avere gustato dessert ricchi e preziosi, pieni di emozione. Gli autori, Dora Grieco e Roberto Politi, hanno coinvolto anche lo chef pasticciere Giuseppe Morra e la cuoca di cucina naturale Silvia Tonelli. Edi Morini Un libro dedicato agli ultimi momenti dello statista sabaudo Camillo Cavour si convertì in punto di morte? Erina Russo de Caro è l’autrice di questo bel libretto (pagine 96, Euro 11,00) pubblicato dalle Edizioni Neos (Rivoli) e intitolato “Domine non sum dignus. La controversa conversione di Cavour”, un libro che indaga a tutto campo sugli ultimi momenti di vita del grande statista al servizio dei Savoia, detto “Il Tessitore”, per la sua grande abilità diplomatica. In una stanza in penombra giace il grande statista, mortalmente malato: al suo fianco un confessore, padre Giacomo da Poirino, il quale deve rendere conto ai suoi superiori se Cavour, in punto di morte, abbia chiesto perdono a Dio e si sia affidato alla Clemenza divina. Chissà, se Cavour morente si convertì? Un gesto, questo, che non può passare inosservato, dati i pessimi rapporti esistenti tra la monarchia sabauda e lo Stato della Chiesa. La figura di Cavour, ritratta in queste pagine, è molto umana, toccante: appare maggiormente l’uomo, con le sue debolezze, le sue paure, le sue ritrosie, e si fa minore quella dello statista, anche perché, in punto di morte, è l’uomo che salta fuori, così com’è nella sua realtà, e non il professionista o il politico che è stato. Un libro avvincente, che offre la lettore belle pagine, ricche si storia, umanità e spunti di meditazione. Richiedibile in tutte le librerie, oppure a www.neosedizioni.it Fabrizio Legger Questa settimana pubblichiamo una poesia del nostro abbonati Mario Parodi, poeta e scrittore, docente in pensione, appassionato di calcio e letteratura, autore di molti libri in prosa e in versi. Una poesia dai toni semplici, domestici, che ricorda un po’ Gozzano e Pascoli: un inno alla dolcezza della quotidianità. Un avvincente libro di memorie Dall’inferno della Guyana Le foto nella cucina di Michela alle nevi del Monviso Livia Bernardi è la curatrice di questo interessante libro di memorie di Giacomo Bernardi (1908-1974), intitolato “Dall’Inferno al Monviso. La vera storia di Giacu Cayenna” (pagine 205, Euro 16,00) pubblicato da Lar Editore. Si tratta di un testo che avvince non solo per la storia avventurosa (un piemontese che emigra in Francia, uccide accidentalmente un uomo, viene arrestato e condannato a dieci anni di lavori forzati nella Guyana francese, in Sudamerica, da cui, poi riesce a fuggire e a tornare in Italia), ma anche per la profonda umanità che contraddistingue molte delle sue pagine. La vicenda drammatica di un uomo assurge, in qualche modo,a emblema dell’intera vita umana, costretta a soggiacere ai colpi atroci della sorte, dell’ignoto destino, delle avversità che la vita dissemina a piene mani sul nostro cammino. Queste memorie di Giacomo Bernardi sono davvero coinvolgenti e costituiscono una grande testimonianza umana e storica di una vicenda che a prima vista può sembrare quasi salgariana, un po’ romanzesca, ma che invece fu drammatica realtà vissuta. Il libro è richiedibile in tutte le librerie del Pinerolese. Fab. Leg. Mi hai lasciato la porta aperta. Sapevi che il crepuscolo è l’ora di inquietanti punti interrogativi. E io venivo da te per trovare il conforto dell’esclamativo, quello inossidabile, il fosforo nelle ansietà notturne. E tu mi hai offerto il tè migliore. I pasticcini non c’erano, non sarebbero serviti. Mi hai inondato la cucina di parole taglienti, ma salvifiche. Il tuo sorriso era fonte provenzale di profumo, il tuo cuore batteva generosità infinita. Dolce Michela, carissima amica. Sul tavolo la foto con le bambine. Carola e Marica, occhietti curiosi, sembravano librarsi, uscire fuori dal portaritratto, magicamente farsi carne nel Tempo, come se volessero ricordarmi al di là del mio tempo. Sono stato veramente bene. Mario Parodi (Torino). Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 6 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 51 Sempre più solare Poirino, l’energia rinnovabile alla conquista di Ternavasso Altri due impianti nasceranno sui terreni di Cascina Ruà POIRINO - Altri pannelli solari cre- IN BREVE ASSOCIAZIONI Alto Astigiano Decolla il forum ◗◗ Il “forum” delle associazioni dell’Alto Astigiano ha gettato le sue basi. Mario Saini, sindaco di Cerreto e assessore alla cultura della Comunità collinare, illustra i progressi di un progetto ambizioso: «Siamo agli inizi: al momento i legami principali sono tra Cerreto d’Arte e le castelnovesi When the Saints e Il Calzolaio Scalzo... E’ mia intenzione allargare maggiormente il gruppo, organizzando alcuni incontri a partire da fine estate». Ma lo scambio di sinergie tra tre associazioni che sono presenti in due soli paesi di una comunità che ne coinvolge 13, non è forse poco? «Questi primi scambi dimostrano che il progetto può funzionare, considerando che le associazioni citate sono tra le più attive – risponde Saini – Passati questi mesi estivi, cominceremo a riunirci regolarmente, facendo un calendario degli incontri. Ora sarebbe impossibile, in estate gruppi e Pro loco organizzano eventi in continuazione e non ci sarebbe il tempo per definire bene il sodalizio». Al momento, nei piani di Saini, tramonta invece l’idea di una “casa comune” per le associazioni del territorio: «Dobbiamo prima puntare a una collaborazione attiva – sostiene l’assessore – La nostra idea è quella di fare cultura e creare eventi anche per alimentare il turismo...». PINO TOR. Donazioni con la Fidas ◗◗ Donazioni di sangue domani, mercoledì, per i volontari del gruppo Fidas, dalle 8 alle 11,30 ospiti nella Residenza Seniores di via Galliera 3. Per informazioni: 011-84.10.25. TROFARELLO Esami di terza media ◗◗ Nessun “10” e ben tre “non licenziati” fra i 92 alunni della Leopardi che nei giorni scorsi hanno affrontato l’esame di terza media. Altrettanti non erano neppure stati ammessi alla prova. Salgono così complessivamente a 20 i fermati nella media inferiore cittadina: 10 in prima, 4 in seconda e 6 in terza su una popolazione scolastica di 255 unità. sceranno a produrre elettricità a Ternavasso: dopo il mega-intervento di Paolo Thaon di Revel, due impianti da poco meno di 600 kilowatt di potenza massima totale verranno costruiti sui terreni della Cascina Ruà. La convenzione collegata ai permessi edilizi è stata approvata dal Consiglio comunale di martedì. «Ma che fatica ho dovuto fare – commenta Franco Borello, 48 anni, coltivatore e allevatore di suini che vuole realizzare gli impianti - Ho dovuto sopportare tre anni di continui rinvii fra leggi che cambiano, burocrazia e invidie di vicini. Ho fatto anche una gran fatica nei rapporti con la Provincia. E poi tutti dicono di voler incentivare le energie alternative!». Gli impianti sono di tipo diverso. Uno, da circa 295 kilowatt di picco, è di pannelli “ad inseguimento”, quelli cioè che si girano seguendo il moto del sole. Si estenderà su circa due ettari. L’altro, da poco meno di 300 kilowatt, è di pannelli poggiati sul terreno e grosso la metà. Si stima che produrranno insieme circa 700.000 kilowatt l’anno di elettricità, da vendere quasi completamente all’Enel. «La nostra azienda ne consuma annualmente attorno ai 40.000», quantifica Borello. Sull’impianto “a inseguimento” il gruppo di minoranza “Poirino è Viva” ha espresso voto contrario. Motivo: i pannelli che ruotano sono alti sei-sette metri e poggiano su una base di cemento. Dunque un impatto visivo piuttosto pesante sul panorama. Infatti, lo stesso regolamento comunale approvato a dicembre, li vieta in campagna, mentre sono consentiti nelle zone industriali. «Non abbiamo però potuto negare il permesso, perché la richiesta era molto precedente al nostro regolamento – spiega il sindaco Sergio Tamagnone – Inoltre, non si vedranno quasi dalla strada che dal paese porta a Ternavasso perché davanti a quell’area c’è una peschiera rialza- ta dal piano di campagna di quasi sei metri. Dalle altre parti sì, ma dalla strada più battuta non si vedranno quei pannelli». Il regolamento comunale prevede che ogni proprietario possa coprire con questi impianti al massimo il dieci per cento del proprio terreno… «Rientro abbondantemente nei limiti: in totale posseggo 46 ettari e ne utilizzo solo 3», è tranquillo Borello. Dunque, col vialibera del Consiglio, può iniziare. «Non subito e non tutti due insieme – conclude l’interessato – Farò per primo l’impianto da un ettaro coi pannelli a terra. Ma l’impresa di Terni che lo costruirà dice di non poter iniziare prima delle fine di agosto». Per il secondo impianto, quello vasto il doppio e “ad inseguimento” ci vuole più tempo: «Devo ricevere ancora la conferma sugli incentivi Gse, quelli che coprono il 65 per cento delle spese e rendono questi impianti convenienti». Mario Grieco XSANTENAX SANTENA - Un uomo comune ca- tapultato nel violento mondo del nazismo. La scoperta di una tragica verità. Il misterioso omicidio di una ragazza. Questi gli ingredienti del nuovo libro di Flavio Vasile, “L’eredità del male”, appena pubblicato dalla casa editrice Giancarlo Zedde. La vicenda è ambientata nella Germania del 1939, in pieno nazismo. Il suo autore vive invece a Santena. Il protagonista, Hans Bauer, è un giovane poliziotto. Flavio Vasile ha 41 anni, una laurea in ingegneria elettronica, una moglie (Monica, tre anni più giovane) e due figli di 2 e 7 anni, Alessandro e Eleonora. Invece di inseguire delinquenti, progetta impianti elettronici all’Iveco Daily. Entrambi, Hans e Flavio, si trovano davanti al lato più oscuro e inquietante dell’umanità. «L’aspetto che ho voluto esaminare più a fondo è proprio il male – spiega l’autore – Ho cercato di descrivere l’atteggiamento di un personaggio ordinario, come potrebbe essere ognuno di noi, di fronte a questa forza oscura e inspiegabile che ancora oggi si manifesta costantemente nella realtà». Nel suo libro sviluppa anche altri argomenti importanti, come il tema della convivenza del cattolicesimo con il nazismo, la difficile situazione degli omosessuali in quel periodo, il rapporto tra un padre e un figlio e l’eredità che i nazisti vorrebbero lasciare al mondo. Il titolo deriva proprio da queste ultime riflessioni. I protagonisti si richiamano a figure storiche realmente esistite e a personaggi inventati. «Per alcuni di loro mi sono ispirato a persone che conosco, anche a me stesso – rivela Flavio - Il protagonista ha un carattere simile al mio, Lo scrittore santenese Flavio Vasile Il mondo nazista in un romanzo Tragedia e misteri nonostante esteriormente sia l’opposto di come sono io. Ho preso spunto anche dal mio migliore amico, Massimo Della Malva, senza il quale questa storia non sarebbe mai esistita». La prima ideazione è infatti avvenuta proprio dietro esortazione dell’amico: «Era il giorno del mio compleanno, il 9 ottobre del 2008. Quel mattino Max è venuto da me per propormi la storia, che mi è subito piaciuta. Così ho cominciato a scrivere. Quando invento una vicenda non so mai come va a finire. Quello che costruisco mi suggerisce il finale. Man mano che le pagine aumentavano facevo leggere le bozze a Massimo, che commentava con piacere i nuovi sviluppi». La stesura del libro è venuta come un torrente: 253 pagine in meno di cinque mesi. «Se una storia mi piace, è come se le parole fluissero da sole, non provo alcuna difficoltà. Cerco di visualizzare la situazione come se fosse la scena di un film. Rivedo il pezzo fotogramma per fotogramma finchè non mi viene naturale riportarlo sulla carta com’è nella mia immaginazione. Scrivere è come un’alchimia, qualcosa che non mi spiego e che ho dentro fin da quando ero bambino». In effetti, a 6 anni il futuro ingegnere inventava fumetti e testi di canzoni da suonare insieme agli amici. Dopo il di- ploma ha cominciato a scrivere racconti seguendo la passione per la fantascienza e le avventure ai confini con la realtà. Quegli anni sono stati una sorta di laboratorio dove formarsi e accettare giudizi e consigli da amici e parenti. Poi, nel 2008 autoproduce “Job one”, vicenda romanzata di un esperimento di lavoro condotto nel campo dell’automotive. Nel 2009 esce il secondo libro, “Nove veli neri” (Zeroundiciedizioni), raccolta di racconti di genere noir-fantastico. La stesura del suo ultimo libro è avvenuta soprattutto di sera e di notte. «Lavoro tutto il giorno e l’unico momento libero è la sera. Invece di guardare la televisione, preferisco leggere un buon libro o scrivere; magari rimango sveglio fino alle due di notte. E’ il momento più calmo, nessuno che disturba, solo il silenzio. Con la mia stufa vicina, quest’inverno riempivo le ore di immagini e personaggi inventati. Non riesco a trovare un passatempo migliore». Il problema - come per tutti gli autori esordienti - è trovare qualcuno che creda in te: «Ho mandato la copia di “L’eredità del male” a 52 case editrici. Una decina mi ha risposto in modo entusiastico, ma volevano essere pagate. Alla fine sono stato contattato dalla casa editrice Giancarlo Zedde, che ha accettato di pubblicare il romanzo senza spese. La correzione delle bozze è durata più della stesura stessa del libro, da settembre a febbraio». Adesso comincia il lavoro più arduo, quello di farsi conoscere. Per questo l’autore ha creato una pagina su Facebook (Eredità del male editoria) e preso contatti con molti blogger specializzati in “noir”, a cui chiedere un giudizio sull’opera. Margherita Ghibaudi OCCUPAZIONE - L’azienda non ha portato i documenti all’incontro Lamp di Villanova Il vertice ha fatto flop VILLANOVA - L’azienda non ha portato i documenti per capire qual è la sua situazione: è finito con un nulla di fatto il vertice sulla Lamp. L’incontro di venerdì in Provincia tra azienda, sindacati, Comune e l’assessore provinciale al lavoro Marco Versè, non ha chiarito la situazione dell’azienda in strada Valminier. La situazione era precipitata il 25 giugno, quando l’azienda aveva bloccato la produzione, incolpando i dipendenti di essere in ritardo con le consegne. L’azienda cerca di nascondere la verità, ma nel pomeriggio, durante un colloquio con i dirigenti, viene fuori che in realtà gli impianti sono stati sequestrati dall’agenzia di riscossione tributi Equitalia Sestri per non avere effettuato pagamenti dell’Iva. «I macchinari saranno messi all’asta tra il 12 e 14 luglio, per un valore di circa 218.000 euro» informa Claudio Chierchiello, sindacalista Cgil.«Anche i conti correnti sono stati bloccati, così né gli stipendi né i crediti verso terzi possono essere versati». Di conseguenza, è stato rivisto l’accordo sulla cassa straordinaria, firmato a marzo. Da una settimana è scattata la cassa a zero ore, per cui i 20 dipendenti non lavoreranno per 24 mesi. «Solo tre operai continuano a lavorare», specifica Marco Vantaggiato, rappresentante sindacale. Dopodichè, l’azienda potrebbe dichiarare il fallimento, essere acquisita da nuovi padroni e rinascere sotto un altro nome. Adesso i lavoratori chiedono chiarezza e garanzie sul futuro. Per questo si aspettavano maggiore disponibilità dall’azienda, durante il vertice di venerdì scorso. «I titolari avrebbero dovuto portare dei documenti, richiesti per capire come agire e dimostrare di avere fatto il possibile per evitare di arrivare al pignoramento dei macchinari e al blocco dei conti – è dubbioso Vantaggiato – L’azienda domanda aiuto al sindacato e poi agisce in questo modo... Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni». Federica Costamagna RINGRAZIAMENTI E LAUREE Vuoi uno spazio per ricordare il conseguimento della LAUREA di un amico oppure vuoi RINGRAZIARE pubblicamente qualcuno? Il “Corriere” ti mette a disposizione uno spazio A COLORI al prezzo speciale di EURO 20* L’offerta è valida anche per avvisi di CLASSI DI LEVA (la foto del gruppo è pubblicata gratuitamente) * + IVA e diritto fisso (base 2 colonne, altezza cm 3) 3 Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI 12 CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 6 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 51 RIVA SUPERGA Cascina Macondo Artisti di strada fra danza e teatro ◗◗ RIVA - Artisti di strada a Cascina Macondo. Sabato 10 luglio, appuntamento alle 21,30 per festeggiare l’apertura della stagione estiva con “Il ritorno di Melquiades”. Il cortile “Alce Nero” ospiterà spettacoli di danza, teatro, cabaret, musica, abilità e improvvisazione. Tutti possono proporre le proprie performances, a titolo gratuito, per una durata massima di 12 minuti. Per essere inseriti nel programma è necessario iscriversi contattando lo 011.946.83.97 o il 328.426.25.17 o scriven- do a [email protected] E nelle pause tra un’esibizione e l’altra, si mangia: ogni partecipante porterà cibo e bevande per una cena in compagnia. Ai presenti verrà richiesta un’offerta libera che sarà destinata alla realizzazione del progetto “Quattro tavoli a testa” e alla pubblicazione del libro “Viaggi fuori dai Paraggi” sul tema della disabilità. Per maggiori informazioni, visitare il sito www.cascinamacondo.com POIRINO Brani dell’800 per chitarra con Palamidessi ◗◗ SUPERGA - Dalla chitarra ottocentesca alle composizioni anglo-mediterranee: oggi, martedì, alle 21 nel chiostro della Basilica di Superga tornerà la rassegna musicale “Six Ways” con il chitarrista Stefano Palamidessi. L’appuntamento è organizzato dal Centro di cooperazione culturale di Torino e vede protagonista uno dei chitarristi più importanti a livello internazionale. Palamidessi ha vinto concorsi in tutto il mondo e tenuto concerti in Europa, Asia e Africa. La serata è dedicata a tre autori che hanno fatto la storia della chitarra: Fernando Sor, una delle figure più importanti dell’Ottocento, autore di vere opere didattiche che ancora oggi sono fondamento per chiunque affronti lo studio della chitarra; i chitarristi Heitor Villa-Lobos e William Walton, quest’ultimo compositore inglese innamorato dell’Italia e del Mediterraneo. Ad aprire il concerto Michele Ambrosi e Andrea Monarda del Conservatorio di Torino. Ingresso gratuito; per i possessori della Torino+Piemonte card e Torino musei 2010 è possibile prenotare i posti. Info: 011414.32.31, o [email protected] Bocce e calcetto Nei campi si fa il bagno ◗◗ POIRINO - Lavori eseguiti un anno fa ed ora rifatti. Dopo che le piogge hanno trasformato in piscina il campo da bocce dei Favari, ora è la volta del campo da calcetto. «Perché sono stati rifatti lavori eseguiti meno di un anno fa? - chiede Marco Sisca del gruppo di minoranza La Svolta – Nei giorni scorsi sono state cambiate delle tubazioni piazzate la scorsa primavera con altre nuove in pvc. Quanto costa al Comune tutto ciò?». L’assessore Pier Luigi Cavallino, che abita e si occupa dei problemi della frazione, ammette l’errore ma nega che si siano spesi altri soldi: «Non è costato nulla, l’impresa ha dovuto fare i lavori a spese sue perché non andavano bene. E’ stato un disguido a cui ora abbiamo rimediato». Però non rinuncia alla polemica: «Su quel piccolo impianto sportivo si continua a fare una caccia alle streghe», conclude riferendosi alle polemiche dei mesi scorsi per gli allagamenti del campo da bocce. Barovero come araba fenice Santena, industria dolciaria riapre dopo l’incendio del 2007. «Siamo ottimisti» ▼ COMMERCIO Chiusure estive dei negozi a Trofarello TROFARELLO - Per consentire ai trofarellesi di raccapezzarsi durante i prossimi mesi di ferie, anche quest’anno il servizio commercio del Comune ha ufficializzato i turni di chiusura dei negozi. Il primo esercizio ad abbassare le saracinesche è stato la panetteria Giachello Claudio di via Torino 106 (7/6-6/7), che sarà seguito dalla macelleria Perinetto Francesco di via Torino 62 (29/6-21/7). Tutte le altre attività si fermeranno tra luglio, agosto e settembre. ESERCIZI PUBBLICI. Ristorante La Spada d’oro (via San Giovanni Bosco 11) 3-19/7, bar Roma (via Roma 37) 26/7-23/8, hotel Damian (via Torino 141) 1-29/8, bar Winchester (via Piave 18) 131/8, pasticceria Scalenghe (via Torino 72) 131/8, Virgilio Alfonso (via Roma 12) 3-30/8, bar Il Dodo (via Torino 24) 5/8-5/9, Caffè I Due Mori (via Torino 130) 7-22/8, Abaco Cafè (via Torino 31) 8-15/8, bar Papillon (piazza I Maggio 8) 829/8, Walter’s Pub (via Torino 65) 9-19/8, torrefazione Aromi e dolcezze (piazza I Maggio 20) 923/8, bar Delfo (via Umberto I 106) 9-31/8, selfservice Eurobar (via Sabbioni 2) 14-28/8, cremeria La Fenice (via Battisti 11) 18/8-5/9. ALIMENTARI. Paolino Rocco (via Torino 53) 822/8, La Bottega di Carmen (viale della Resistenza 3) 16-28/8, Dotta Flavio (via Torino 60) 2030/8. MACELLERIE. Boccardo (via Umberto I 108) 26/7-23/8, Mascherpa Agostino (viale della Resistenza 3) 26/7-23/8, Gandiglio Giuseppe (via Torino 1) 9-21/8, Nada Luigi (via Roma 3) 9/87/9. PANETTERIE. Castellani Mauro (via Torino 62) 5/7-3/8, Ballari Michele (via Umberto I 108) 19/7-21/8, Sitzia Luigi (via Torino 28/D) 29/71/9, Giaccardi fratelli (via Torino 78) 2/8-4/9. Rimarranno invece aperti tutta l’estate i supermercati Carrefour (via Torino 236/238), Diperdì (via Roma 42) e Dico Center (via Togliatti 4), il discount Lombardini (via Torino 149/A), la panetteria Di Ciancia Anna Maria (via Torino 108, agosto ore 7-12), gli alimentari Turello Giovanni (via Torino 106/B) e Lamberti Nicola (via Torino 68, 30/8-15/9 solo il mattino), i bar San Giuseppe (via Torino 55, 26/7-5/9 fino alle 12), Crazy Cafè (via Torino 4), Gran Bar (via Torino 65) e Buffet Stazione (via Roma 54) 5-21/8, il ristorante Blu Separè (via Torino 146), la pizzeria Charlot (via Torino 11), la trattoria Da Pia (via Torino 222) e il Park Hotel (via Vicoforte 2). SANTENA - Duemila chili di biscotti prodotti al giorno e 5.000 clienti. Così risorge dalle ceneri Barovero, tre anni dopo l’incendio. Giovedì è stato inaugurato il nuovo stabilimento, in strada Cappellette 8, con cerimonia di gala e visita all’azienda. Nonostante la ditta abbia dovuto stringere i denti, è positivo Carletto Barovero, amministratore delegato: «Il nostro gruppo cerca di affrontare il momento difficile con ottimismo». A sostenere la fiducia sono i numeri: «In generale, l’impatto della crisi è stato meno importante nei fatturati e nei volumi del settore alimentare - descrive -Anche il nostro gruppo ha sostanzialmente mantenuto i dati dello stesso periodo dell’anno precedente». Il problema è un altro: riscuotere i crediti. E teme altre ripercussioni: «La preoccupazione rimane perché è previsto un ulteriore aumento della disoccupazione: passerà dal 8 % attuale al 10 % del 2012 che vuol dire allinearsi alla media europea». L’azienda, nata nel 1949 a Torino con il nome di Stema, nel 1980 entrò come socio fondatore del gruppo Lekkerland e nel 1991 traslocò ai Ponticelli con appena una ventina di dipendenti. Intanto, l’azienda s’ingrandiva e nel 2005 acquisì la Feletti, antica ditta valdostana produttrice di cioc- Da sinistra, in senso orario: il nuovo stabilimento Barovero in strada Cappellette; la famiglia Barovero all’inaugurazion e dello stabilimento; l’incendio che distrusse la ditta nel febbraio 2007; il magazzino; l’area della produzione colato. Poi la paura nel 2007: nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 febbraio un inferno di fuo- co devastò l’intero magazzino di dolciumi, pronti a essere spediti per la Pasqua, gli uffici e tre camion. Su 10.500 metri quadrati di superficie coperta, 8.000 metri vennero resi inagibili. Si ipotizzò un corto circuito nel- la zona di carico e scarico delle merci. L’azienda si trasferì per qualche tempo nell’area industriale di Moncalieri: cas- Si schianta sulla Rezza Motociclista all’ospedale traversa improvvisamente strada della Rezza, un motociclista che cerca di evitarlo e finisce fuori strada, capitombolando nel campo sottostante. E’ ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore Massimiliano Franceschi, 31 anni, giardiniere di Baldissero che, nella notte tra venerdì e sabato, è rimasto ferito nell’incidente avvenuto all’altezza del Green Cafè. doppiati investendo 15 milioni di euro. Il magazzino misura 16.500 metri quadrati, è automatizzato e gli ordini Federica Costamagna CONFRONTO POLITICO BALDISSEROX CHIERI - Un animale che at- sa integrazione e una iniziale riduzione del personale. Ora magazzino e biscottificio sono stati ricostruiti e rad- vengono trasmessi al sistema in radiofrequenza. Gli uffici sono disposti su circa 2.000 metri quadrati ed è stata ampliata alla stessa metratura anche l’area produttiva del biscottificio. Mentre non è stato ingrandito il supermercato del dolce, cioè uno spazio di 400 metri quadrati dove si vendono prodotti Barovero e di altre case. Non solo fabbricati, la scorsa primavera è stata anche terminata la rotatoria in strada vecchia per Chieri, all’incrocio con strada Cappellette, per realizzare un accesso più sicuro. Oggi Barovero impiega 110 addetti e circa 40 agenti di vendita; conta 5.000 clienti tra alimentari, grossisti, panetterie, bar, tabacchi, “superette”, cioè supermercati di piccola metratura, supermercati e stazioni di servizio; i prodotti trattati sono 3.060: «La capogruppo Barovero. che controlla anche il biscottificio Mautino, produce 2.000 chilogrammi di biscotti al giorno, distribuiti su tutto il territorio italiano». L’amministratore delegato guarda al futuro così: «Le strategie devono soddisfare richieste di clienti sempre più esigenti, ma con un potere d’acquisto in netta diminuzione dopo l’avvento dell’euro. Stiamo studiando nuovi prodotti, ma per ora non abbiamo ancora nulla di certo». Il giovane era in sella alla sua Honda Cbr 600 quando, verso le 2,30, ha perso il controllo del mezzo. Aveva trascorso la serata alla festa della birra di Andezeno e si dirigeva verso casa. Subito dopo la caduta, ha avuto la forza di impugnare il cellulare e chiamare la fidanzata che lo stava raggiungendo in auto. Difficile dire al buio in che punto si trovava. La ragazza ha dovuto chiedere aiuto ai vigili del fuoco di Chieri per illuminare la campagna di strada della Rezza e trovare il centauro. Il giovane è rimasto cosciente, ma ha subito traumi all’addome e alcune fratture: dopo un’operazione al braccio, ora è ricoverato in rianimazione. I familiari che lo assistono si stanno intanto occupando della sua azienda di giardinaggio: «Tutti i lavori iniziati o per i quali sono stati fatti preventivi e accordi - assicurano - saranno svolti senza problemi, anche durante l’assenza temporanea di Massimiliano». Provocazione di Casa Pound contro il presidio antifascista “Leoni contro iene”. E’ la risposta di Casa Pound al presidio antifascista di due settimane fa in via Vittorio. I giovani della destra sociale hanno appeso uno striscione con la scritta sul Bastione della Mina. Marco Racca, coordinatore regionale, rivendica l’azione: «Questi gruppuscoli si meritano l’epiteto di “iene” perché sono sciacalli della politica e usano come armi le menzogne». Racca parla di flop dell’iniziativa di due sabati fa, organizzata dal Comitato antifascista come risposta al gazebo di Casa Pound. Però apre al confronto: «Dicono di voler discutere di disoccupazione, xenofobia e stato sociale: allora andiamo d’accordo. Anche se, conoscendo i metodi dell’antifascismo, immagino che vogliano unicamente lo scontro politico. Siamo pronti al dibattito, accetteranno l’invito?». P. Ch. appuntamenti CHITARRA D’ESTATE Sono aperte le iscrizioni al Guitar Summer Workshop 2010 organizzato da Guitar Art Francesco Pallaro di Chieri, strada Baldissero 82. Dall’1 al 31 luglio, quattro lezioni di chitarra con orario e argomento personalizzato: per tutti la possibilità di imparare i propri pezzi preferiti, approfondire un argomento, iniziare a suonare. Costo: 49 euro, posti limitati. Info: 348-292.77.85, www.guitarart.it oppure [email protected] ESCURSIONE SUI MONTI - Adesioni aperte alla camminata di domenica 18 luglio con il Club alpino italiano in Val Germanasca da Miande Bou du Col al Bric Bucie (2.998 metri). Info: 349887.35.89, [email protected] o il giovedì sera in sede: Santena vicolo San Lorenzo 27, ore 2122,30. MOSTRA ESTRATTISTA Mery Rigo espone i suoi dipinti. Castelnuovo, chiesa di S.Bartolomeo (via Mercandillo). Orari: da venerdì a domenica 16,30-19. Fino al 25 luglio. Ingresso libero. IN MONTAGNA - Escursione guidata alla Punta Basei (Valle Locana) domenica 18 luglio con il Cai-Uget di Trofarello. Info: 335686.12.29 o in sede (viale Resistenza 21) giovedì ore 21-22,30. ORCHESTRA BAGUTTI A partire dalle 21,30, serata di musica e ballo all’area spettacoli Polo Culturale di Chieri, via Vittorio Emanuele 1. Suonerà l’Orchestra Bagutti. Info: 333265.11.49 Ingresso 10 euro. MARTEDI’ 6 PADRE PIO - Il gruppo di Preghiera Padre Pio organizza un incontro alla Casa della Pace di Chieri, via Albussano 17, alle 20,30. Verrà recitato il rosario e verrà celebrata la messa. ARMONIA OMEOPATICA - Gloria Alcover Lillo parla delle terapie omeopatiche come via verso l’armonia. Pino Tor., Viale Art Gallery (via Martini 5 A) ore 21. Ingresso libero. CHITARRA CLASSICA Stefano Palamidessi esegue brani di Sor, Villa-Lobos e Walton. Basilica di Superga, chiostro, ore 21. Ingresso libero. Info e prenotazioni: 011-414.32.31, [email protected] ■ PIAZZETTA IN SCENA - Serata dedicata al teatro per bambini nella piazzetta di San Giorgio, a Chieri. Alle 21 la compagnia Erbamil si esibirà nello spettacolo “Amare acque dolci”. Info: 338473.42.59 Ingresso libero. GIOVEDI’ 8 VENERDI’ 9 BANCARELLA DI LUNA Dalle 19,30 alle 24, l’Ascom organizza “Bancarella di Luna” nell’area pedonale di Chieri: in occasione dei saldi estivi, i negozianti metteranno in vendita la merce scontata su bancarelle di fronte ai loro negozi. Ai clienti sarà offerto il caffé oppure il gelato. ENRICO RUGGERI - Alle 21, serata di musica all’area spettacoli Polo Culturale di Chieri, via Vittorio Emanuele 1. Sarà ospite Enrico Ruggeri. Info: 333265.11.49 Ingresso 12 euro. MOSTRA ACQUERELLI Alle 18, inaugurazione della rassegna di acquerelli “Nel segno dell’acqua” alla galleria di Palazzo Opesso a Chieri, via San Giorgio 3. La mostra rimarrà aperta fino al 25 luglio, nei giorni feriali dalle 16 alle 19, sabato e festivi orario 10,30-12,30 e 16-19. Info: 011-946.91.23 Ingresso libero. SERATA COI TELESCOPI - Osservazione astronomica guidata con gli Astrofili Friedrich Argelander. Berzano, chiesetta di S.Pietro (str. S.Pietro) ore 21,45. Partecipazione libera, munirsi di torcia. Info: 338-124.64.85, http://astronomia.co mze.com SABATO 10 BALLO SOTTO LE STELLE - Per la rassegna “Chieri In Festival”, serata di musica e ballo sotto le stelle all’area spettacoli Polo Culturale di Chieri, via Vittorio Emanuele 1, alle 21. Info: 333265.11.49 Ingresso libero. MUSICA IRONICA - Cantano i Sient Mamò tra sentimenti e ironia. Basilica di Superga, cortile sinistro, ore 21,30. Ingresso libero. DOMENICA 11 MUSICA NELLE PIEVI Canzoni e balli dalle corti del 1500 con l’Ensemble Grifonetto. Castelnuovo, chiesa di S.Maria di Raseto (località Garesio) ore 17,45. Ingresso libero. INSETTI DA SCOVARE Escursione guidata alla scoperta dei più piccoli abitanti del bosco con giochi e attività per bambini. Superga, centro visite (str. Funicolare 55) ore 15,3018,30. Quota 7 euro (5 euro bambini fino a 14 anni). Prenotazione obbligatoria. Info: 011890.36.67, www.parks.it/parco.col lina.torinese GIARDINI E ARREDI - Vi- site guidate alla dimora storica con arredi piemontesi dal 1600 al 1800 e ai giardini delle erbe aromatiche. Marentino, Casa Zuccàla (via Profonda, 0) ore 15 e 17. Ingresso alla casa-museo 7 euro, ingresso ai giardini 6 euro. Prenotazione necessaria. Info: 011-943.53.43, www.casazuccala.it PIFFERI E TROMBONI Canzoni e balli dalle corti del 1500 con l’Ensemble Grifonetto. Castelnuovo, chiesa di S.Maria di Raseto (località Garesio) ore 17,45. Ingresso libero. VILLA CAVOUR - Visite guidate nelle sale che ospitarono il conte Camillo. Santena, piazza Visconti Venosta, ingressiu ore 10,30, 15, 16,30 e 18. Ingresso 5 euro (ridotto 4). Info: 011949.21.55, www.camillocavour.com La rubrica segnala gli appuntamenti della settimana. Quelli introdotti dal “quadratone” ■ ■ sono sviluppati in un servizio. Gruppi ed associazioni che intendono segnalare loro iniziative possono portare un comunicato in redazione, via Chieri, 62 - Andezeno, inviare un fax allo 0119472224, via e-mail a [email protected] Rassegna stampa Luglio 2010 informazioni: Comune di Per Poirino sito web: http://archivio.lastampa.it email: [email protected] In breve Pubblicazione: [08-07-2010, STAMPA, TORINO, pag.67] Sezione: Autore: Santena Presidio Ages E' durata meno di un'ora la protesta dei lavoratori Ages in piazza Castello, che chiedevano alla Regione la convocazione di un tavolo istituzionale per salvare la fabbrica dal fallimento. L'assessore Massimo Giordano, e' sceso dagli operai e ha confermato che l'incontro si svolgera' mercoledi' 14 luglio. Saranno invitati la Provincia, i sindaci di Santena e Villastellone, e i rappresentanti del Lingotto. Cambiano Consiglio sul web La minoranza vuole trasmettere su internet le riprese dei Consigli comunali. <<Sarebbe un modo trasparente per avvicinare i cittadini alla politica>> sostiene Bruno Ratti di Uniti per Cambiano. Chieri Ladro a scuola I carabinieri del radiomobile l'hanno sorpreso mentre, scardinata una finestra, frugava nel frigorifero della scuola materna di Borgo Venezia. Angelo Baggio, pregiudicato chierese di 64 anni, e' stato arrestato per furto. Poirino Pannelli solari Frazione Ternavasso si conferma regno del solare. Due nuovi impianti da 300 kilowatt andranno presto ad affiancare l'immensa piantagione del consigliere di maggioranza, Paolo Vandini Thaon di Revel, che misura quanto 30 campi da calcio. I lavori potrebbero iniziare a settembre. - Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati - Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI 28 NEI DINTORNI VENERDÌ 9 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 52 Geova bussa a Poirino: cerca una casa Il Comune preparerà un regolamento: serve un numero minimo di richiedenti POIRINO - Quanti poirinesi servono perché il Comune dia la terra dove costruire un loro tempio? Il 5 per cento? Sono troppi? Sono pochi? Dovrà rispondere a questa domanda il Consiglio comunale. I Testimoni di Geova cercano infatti un terreno per costruire una “casa del regno”, dove riunire i loro fedeli da Santena a Villanova, e chiedono al Comune un’area a servizi dove edificarla. La domanda è stata portata in discussione durante l’ultima riunione del “parlamento” municipale. E’ la prima richiesta di questo tipo, perciò è stato deciso di redigere un regolamento che valga per domande analoghe che arrivino in futuro da altre confessioni religiose. «Vorremmo poterla costruire a Poirino perché sia facilmente raggiungibile dagli oltre 250 fedeli che ci sono fra Villanova e Santena – spiega Alberto Bertone addetto stampa piemontese dei Testimoni – Ora ci sono una Casa del Regno a Santena, in via Trinità e un’altra a Villanova, ma quest’ultima è in un locale in affitto». L’idea è per- ciò di costruirne una sola, più ampia, che sia baricentro di quest’area. «Quella santenese è di nostra proprietà, ma ormai non soddisfa più le nostre necessità – prosegue Bertone – Così vorremmo venderla e costruirne una nuova che sia utile per tutti i tre paesi». La richiesta è di un terreno di un migliaio di metri quadrati su cui costruire una “casa del regno” di circa 250 metri qua- drati, mentre il resto dell’area sarebbe destinato a parcheggio. Perché chiedere un’area a servizi? «Per poterla pagare un prezzo equo – ragiona l’addetto stampa – Se fosse un terreno edificabile privato, sicuramente ci verrebbe chiesto un prezzo molto alto. Se invece fosse un terreno agricolo, dovremmo aspettare chissà quanto per la variazione d’uso e poterci costruire sopra». Il Comune ha disponibili diverse aree. Molte sono in zone abitate e il Consiglio comunale s’è posto il problema che i luoghi di culto possono creare problemi di parcheggio. Nel caso dei Testimoni di Geova, le “adunanze di studio biblico” si svolgono al pomeriggio e alla sera di domenica. Inoltre vi sono incontri settimanali al giovedì e venerdì. «In una futura variante, si potrebbe disporre che gli edifici di culto possano essere costruiti anche in aree produttive, dove la disponibilità di parcheggi è molto maggiore...», immagina il sindaco. Evidentemente, sono cambiati i sistemi di valore rispetto a quando le chiese venivano costruite nel cuore delle città, proprio perché potessero accogliere più fedeli possibile: ora il raduno a fini religiosi è un potenziale disturbo e va confinato dove Poirino Un’anima da sfogliare POIRINO - Un fiume di emozioni che dal cuore si fissano indelebili nelle pagine di un libro. Un viaggio nell’anima di Francesca Barbieri, 24enne poirinese, che recentemente ha pubblicato “Unico come tutti gli altri. In viaggio tra i frammenti dell’io”, edito da Albatros. Si tratta di un percorso attraverso l’esistenza e le esperienze dell’autrice, ma allo stesso tempo di un’intera generazione. Un volume che ha visto la luce grazie al primo posto ottenuto in un concorso per giovani emergenti, indetto dalla stessa casa editrice. Francesca Barbieri «È nato tutto per caso, in un momento particolare della mia vita – racconta Francesca, che frequenta il primo anno della specialistica in biotecnologie molecolari all’Università di Torino e lavora parttime come commessa – È un percorso di autoanalisi espresso attraverso immagini e metafore». L’autrice nel volume si firma come Paola T, pseudonimo che mette insieme la T di Tau (simbolo dei francescani) e il nome Paola, che significa “piccolo”. La giovane è molto legata alla spi- ritualità francescana, in particolare al concetto di povertà e all’attenzione verso i piccoli, i poveri e gli emarginati. Nei nove mesi trascorsi da volontaria lontano da casa, Francesca ha potuto riflettere molto sull’esistenza, ed è proprio da lì che trae origine il libro. «Una volta tornata a Poirino ho deciso di iscrivermi di nuovo all’Università e di cominciare a lavorare. Ho trovato un’occupazione in pizzeria e questo mi ha permesso di avere molto tempo libero durante il giorno per cominciare a scrivere». Mario Grieco Don Giovanni Manella e don Antonio Marino (sotto il titolo) compagni di seminario e ordinati sacerdoti entrambi nel 2006 S.MARIA MAGGIORE - A settembre verrà sostituito da don Antonio Marino Scambio di viceparroci Don Manella lascia Poirino POIRINO - Passaggio di testimone tra don Giovanni Manella e don Antonio Marino: scambio di viceparroci tra la parrocchia di Poirino e quella torinese di Gesù Redentore. La decisione presa dal cardinale Severino Poletto, ormai al termine del mandato di arcivescovo, diventerà realtà nei primi giorni di settembre: il viceparroco di campagna andrà in città e viceversa. «Il vescovo ha voluto che ci scambiassimo i ruoli e facessimo esperienze diverse prima della nomina a parroci – spiega don Manella, 29 anni a metà agosto – Sono realtà differenti e per alcuni aspetti complementari». Proveniente da Settimo Torinese, alle spalle un liceo classico ed entrato in seminario nel 2000, don nessuno lo possa vedere, di fianco alle fabbriche: la vendita di spiritualità accanto allo spaccio aziendale. Una reazione, anche, alla “invasione” islamica e al pensiero che una moschea possa attirare centinaia di musulmani. E’ questo il problema? «Occorre prendere atto che la nostra società è diventata multiconfessionale», commentano i consiglieri di minoranza de La Svolta. Da qui l’unanimità sulla proposta di stilare un regolamento. Dunque, per adesso, una risposta diretta alla richiesta dei Testimoni non è ancora stata data: prima ci vorrà il regolamento. Ed è ancora tutto da studiare. Un orientamento, però, è certo: conterrà un vincolo sul numero minimo dei richiedenti. «Un’ipotesi è che la domanda venga sottoscritta da almeno il 5 per cento dei maggiorenni residenti in paese, anche se non di quella confessione – propone Tamagnone – Se poi ci saranno le firme, sarà il Consiglio comunale a decidere se accogliere o meno la richiesta». Manella è stato prima impegnato come chierico nella parrocchia di Santa Maria di Testona per due anni, fino al 2004 quando è approdato a Santa Maria Maggiore di Poirino per dare una mano al parroco don Ottavio Paglietta. Qui è rimasto anche dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta nel giugno 2006, prendendo in mano le redini della pastorale giovanile, del catechismo e della formazione delle famiglie. Don Manella è anche il responsabile dell’équipe giovani dell’Unità Pastorale che insieme a Poirino raggruppa Cambiano, Santena, Villastellone, Favari, La Longa, Trofarello, Valle Sauglio e Moriondo. «Ho avvisato i ragazzi della notizia un giorno prima che uscisse ufficialmen- te sul giornale della diocesi – racconta il viceparroco – Ora sono impegnato con campi estivi per tutto luglio, poi avrò un paio di settimane di vacanze ma in parrocchia chiuderò con un altro campo tra fine agosto e inizio settembre». Don Manella e don Ma- rino si conoscono bene, infatti sono stati compagni di corso in seminario ed ordinati sacerdoti nello stesso anno: «Ho già visitato la parrocchia di Poirino per la festa della mamma, in modo non ufficiale, per parlare con don Giovanni – racconta don An- tonio, 35enne e originario di Nichelino – Ho visto un bel gruppo di giovani ed un oratorio molto attivo; io provengo da una parrocchia di periferia dove invece è presente la Gioc, Gioventù Cristiana, e dove c’è da lavorare per combattere il disagio sociale». Don Marino, fatti alcuni corsi professionali, ha iniziato il cammino vocazionale a 16 anni scegliendo di frequentare le scuole superiori dei Giuseppini del Murialdo a Valbrembo, in provincia di Bergamo; conseguita la maturità ha iniziato il noviziato e quindi studiato filosofia e teologia nell’istituto di Viterbo. Tornato a Valbrembo come supplente di religione per un anno, ne ha poi trascorso un altro in una parrocchia di periferia a Milano: «E’ stato durante quel periodo che ho scelto di rientrare nella diocesi di Torino e fare i quattro anni di seminario Maggiore. Nel 2006 sono stato ordinato sacerdote cinque mesi dopo don Giovanni». Vincenzo Cora trova nei boschi l’ispirazione per il suo scalpello Così Vincenzo Cora libera a Poirino le divinità greche imprigionate nei ceppi POIRINO - Erano ceppi abbandonati. Le sue mani li hanno trasformati in gufi, divinità greche, scene contadine... Lui li raccoglie nei boschi, la sua creatività vede le forme che nascondono e poi entrano in azione sgorbie e scalpelli. Così Vincenzo Cora ha trovato la sua strada d’artista. Le sue opere sono state ospitate fino a qualche settimana fa nella collettiva “Una primavera figurativa” alla Villa della Tesoriera di Torino e prima ancora, a dicembre, a Cairo Montenotte paese natio. Ora sono tornate sugli scaffali nella sua casa poirinese. «Faccio tre, quattro pezzi all’anno, non di più - racconta l’artista - Per ora sono arrivato in tutto a un centinaio. La maggior parte è qui a Poirino, gli altri sparsi a casa di mia madre a Cairo, da parenti, figlie...» Nessuna scuola d’arte nella sua storia; solo qualche corso qua e là. A 64 anni, guardandosi indietro, Vincenzo Cora crede che la genesi delle sue creazioni sia stata in contrasto con il lavoro quotidiano: «Sono stato 38 anni in Iveco, tra lamiere e motori- racconta -ma le mie origini sono contadine, nei boschi di Cairo Montenotte». Adesso è in pensione ma fino al 2006 era responsabile delle prove su strada dei veicoli«e il contatto con la natura e i boschi non esisteva: passavamo anche settimane in autostrada per provare i mezzi». Dall’autostrada di vedono le distese di alberi sull’Appennino che cavalca il confine tra Liguria e Piemonte. I suoi boschi. Ecco allora la scelta di crearsi uno spazio tutto suo:«Ho iniziato scolpendo d’estate durante le ferie, quando andavo a trovare mia madre in Liguria. Ora che ho smesso di lavorare, faccio qualcosa anche d’inverno». Tutturo, d’estate scolpisce nell’aia della casa a Cairo, d’inverno in un ex stalla sempre in provincia di Savona, ma sta pensando di trasferire la sua arte in Piemonte: «Sto allestendo uno spazio a Poirino, per avere più tempo da dedicarci e sviluppare nuovi soggetti». La scintilla, però, è scoccata trent’anni fa durante una vacanza in Val Gardena. «E’ stata come una folgorazione. Lì gli artigiani lavorano in vetrina. Passavo i pomeriggi a osservare le mani di quegli artisti che dai ceppi di legno realizzavano forme incredibili. Decisi di iscrivermi a un breve laboratorio di intaglio». Così l’autodidatta, anno dopo anno, si è avvicinato sempre più al professionismo, imparando sul campo:«Ricordo la prima volta che ho partecipato a un evento pubblico: eravamo una serie di artisti che dovevano scolpire in diretta. Lì ho imparato che chi intaglia legno usa il mazzuolo. - sorride - Ero l’unico ad essersi presentato con un martello in ferro da carpentiere». La scelta dei soggetti spesso arriva da temi sociali: «Come la tragedia dello tsunami, la storia del pane e del vino, la maternità o gli ideali di pace e uguaglianza. Altre invece sono frutto dell’osservazione della natura, episodi di un libro, quadri». E altre sono omaggi alla sua famiglia: a sua moglie Ivana e alle due figlie Simona e Lorena. «Come l’opera intitolata “La mia famiglia: forme dei valori più veri”». Cora ha partecipato a diverse esposizioni e manifestazioni tra il Piemonte e la Liguria. Nel garage di Poirino custodisce la fonte delle sue ispirazioni: un “parco ceppi” pronto a essere tramutato: «Mi piace variare e provare nuove esperienze, colori, profumi, consistenze -descrive -ho fatto anche dei mosaici in legno mischiando le varie tonalità.» Ma in che modo sceglie i legni?«Non sono io a scegliere il tronco o la radica, ma è lui che mi invita. Uso sempre legno che trovo nelle mie passeggiate. Vado nell’entroterra ligure o nella piana di Poirino e cerco il pezzo che nasconde la mia idea...». Debora Pasero Sara Bauducco Dove trovare pane e giornali Gli esercizi di Poirino fanno la staffetta durante l’estate POIRINO - Arrivano le vacan- ze anche per i negozianti poirinesi. Queste sono le chiusure previste per il periodo estivo. Panetterie. Gallo, via Maina 6, dal 9/8 all’ 1/9. Marocco, via Indipendenza 32, dal 26/7 al 15/8. Magie di Pane, via Marocchi 39 A, dal 16/8 al 18/8. Casa del Pane, via Amaretti 32, dal 15/8 al 12/9. Vergnano Vincenzo, regione Bagatto 33, aperto solo al mattino dal 9/8 al 21/8. Rubinetto, via Cavour 2, dal 5/7 al 31/7. Fabaro Maria, via del Vaschetto 29 A, dal 14/7 al 2/8. Bellanova Lucia, via XX settembre 14, sempre aperto, Bellanova Cataldo, via Colombo 122, da giugno ad agosto. Alimentari. Ferrari Ada, via Amaretti 10, dall’8/8 al 18/8. Antichi sapori, via Amaretti 1, dal 2/7 al 22/7. Poirino Ortofrutta, via XX settembre 6, sempre aperto; piazza Italia 10, dal 23/8 al 31/8. Luzzi Adamo, via Amaretti 3, dal 16/8 all’1/9. Ronco Silvia, via Asparagi 1, dall’1/8 al 15/8. Quattro stagioni, via Indipendenza 21, aperto solo al mattino per tutto agosto, chiuso dal 15/8 al 2/8. Marocco Marco, via Marocchi 55B, dal 15/8 al 30/8. Gross Iper, strada Savona 151, aperto. Famila, strada Savona 2 bis, aperto. Carrefour express, via Colombo 2, aperto. Macellerie. Piazza Italia, piazza Italia 9, dal 19/7 al 9/8. Marocco, via Mazzucchi 1, dal 16/8 al 25/8. La Rubina s.a.s., via XX settembre 15, sempre aperto. Salumificio Pennano, via Colombo 112, dal 15/8 al 30/8. Tabaccherie. Bechis Anna, piazza Italia 11, dal 9/8 al 21/8. Marocco Liliana, via Indipendenza 52, sempre aperto. Pizzi Maria Pia, via Indipendenza 4, dal 7/8 al 22/8. Fiorai. Perri Gilda, via Indipendenza 19, dall’8/8 al 29/8. Aloi Sandra, via Indipendenza 52, dal 14/8 al 24/8. Giornalai. Regis snc, via Indipendenza 17, dal 2/8 al 15/8. Il Chiosco di Sensei, piazza Italia, aperto solo al mattino nel mese di agosto. Distributori di carburante. Agip, via Torino 9, dal 9/8 al 23/8. Tamoil, via Indipendenza 16, dal 9/8 al 21/8. Shell, SS 29, dal 14/8 al 29/8. Q8, Statale 29, dal 14/8 al 29/8. Erg, Statale 29, dal 23/8 al 5/9. Pubblici esercizi e pasticcerie. Ristorante Bue rosso, via Torino 3, dall’1/8 al 29/8. Ristorante Le Lune, via Villastellone 78, aperto solo venerdì, sabato e domenica nel periodo compreso tra il 5/7 e l’8/8. Alex bar, via Indipendenza 64, dal 9/8 al 28/8. Trattoria Avatanei, via Vaschetto 22, dal 4/8 al 27/8. Ristorante Il moro, via Indipendenza 27, dal 19/7 al 26/7, dal 2/8 al 9/8, mentre dall’11/8 solo apertura serale. Pizzeria Trau Brusà, corso Fiume 69 bis, dal 2/8 al 26/8. Garden pub birreria, via Vaschetto 45, aperto. Pizzeria Il Nilo, via Panizza 20, aperto. Break & Go, via Torino 54, aperto. Pizzeria Zi Marì, via Indipendenza 30, dal 15/6 al 30/6. Caffè dell Riva, passeggiata Marconi 4, dall’8/8 al 27/8. Caffè Carignano, piazza Italia 8, dal 10/8 al 23/8. Morra Giovanni, via Indipendenza 58, dal 3/8 al 29/8. La Rosa Scarlatta, via dei Gerani 7, dal 9/8 al 24/8. Ristorante Piemonte, via Indipendenza 36, dal 7/7 al 23/7. Pasticceria Orchidea, via Indipendenza 40, aperto. Palluda Gelateria, via Indipendenza 46, aperto. Ristobar Il Baruccio, via Colombo 96, dal 30/8 al 20/9. Ristorante Cascina Canta- venna, cascina Cantavenna 12, dal 26/7 al 27/8. Caffè Liberty, via Indipendenza 18, dal 8/8 al 24/8. Osto ‘d San Roch, via Amaretti 28, dal 23/6 al 22/7. Ristorante Andrea, via Pessione 12, dal 6/8 al 22/8. Hotel Brindor, via Pessione 12, dal 13/8 al 22/8. Caracolito Cafè, via Roma 2, dal 12/8 al 3/9. Fabaro snc, via del Vaschetto 29/A, dal 17/7 al 2/8. Gulliver Cafè, via Torino, dall’8/8 al 22/8. Plaza Cafè, piazza Italia 4, dal 9/8 al 2/8. Albergo Marocchi, via Marocchi 41, dall’8/8 al 22/8. Caffetteria Borgo Antico, via Rossi 9, dal 2/7 al 18/7. Il Mondo Fricandò, via N. Costa 23, dal 2/8 al 10/9. Bar Memole, piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, dal 2/7 all’11/7, dall’8/8 al 22/8. Agrigelateria San Pè, Cascina S. Pietro, aperto. Pizzeria Piscina, via dalla Chiesa 13, aperto. Cit bar, strada Savona 151, sempre aperto. Bari Agip, via Torino 9, dall’8/8 al 22/8. Bar Erg, starda provinciale 29, dal 23/8 al 5/9. Rassegna stampa Luglio 2010 CORRIERE DI CHIERI CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 13 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 53 Balli e shopping a Poirino POIRINO - Le ore si fanno “piccole” nella notte bianca poirinese. Sabato dalle 20 fino a notte fonda si potrà camminare tra le vie del centro scegliendo dove mangiare, che musica ballare e quali acquisti fare. Il centro storico, sarà totalmente pedonabile: chiuse al traffico oltre a Piazza Italia e Piazza Europa, anche via Amaretti partendo da via Carlo Sabato notte bianca nel centro liberato dalle auto Maina fino a piazza Italia, via Indipendenza tra via Carlo Maina e piazza Morioni, e via XX Settembre fino a all’incrocio con via Roma. Nella piazza del campanile musica e ballo liscio con l’orchestra di Beppe Giotto, sua via Indipendenza atmosfere caraibiche con musica latino americana ed esibizione di danza country, spazio invece alla musica italiana in via Amaretti e alla tradizione popolare con tarantelle e tammurriate in via XX Settembre. Via Cesare Rossi sarà invece allesttita a mercatino, una via piena di bancarelle che condurrà fino a piazza Morioni dove troveranno posto i gokart. Sparsi per il centro anche artisti di strada, castelli gonfiabili, trampolini elastici e un trenino per fare un giro tra le vie della festa. Ma la notte bianca è anche un’opportunità per i negozianti poirinesi. Bar, pizzerie e ristoranti garantiranno cibo e bevande con postazioni esterne ai locali, tutte allietate da musica dal vivo. Mentre i commercianti terranno alzate le serrande dei negozi e saranno presenti al di fuori delle mura dei negozi con i banchetti per presentare i loro prodotti in saldo. Moreno Strazza Lamp: sospesa la sentenza capitale Il Tribunale aspetta il piano di rientro Venti giorni per salvare la fabbrica di Villanova ▼ TURNI Dove si compra il giornale durante l’estate CHIERI - Arriva il perio- do di ferie estive per le edicole. Qui di seguito, le date in cui le attività rimarranno chiuse. Aster, corso Matteotti 7, dal 25/7 al 17/8 - Barbiero, piazza Umberto I°, dal 2/8 al 16/8 - Cafe’ Ylios, strada Cambiano, dal 20/8 al 9/9 - Centro Giochi, corso Torino 30, dal 2/8 al 16/8 - De Grandis, via C.Battisti 42, dal 17/8 al 30/8 - Gaiotto, via Roma, dal 2/8 al 15/8 - Giordano, viale Cappuccini 23, dal 17/8 al 4/9 - Girola, strada Padana Inf. 40, dal 16/8 al 30/8 - Matarrese, centro commerciale Il Gialdo, dall’1/8 al 20/8 - Peron, strada Andezeno 31, dal 9/8 al 30/8 - Raviola, via Palazzo di Città 1, dal 17/8 al 3/9 - Sb, via C.R. Montelera 6, dal 16/8 al 30/8 - Tabaccheria Borello, piazza Duomo 3, dal 15/8 al 5/9 - Tabaccheria Delmastro, via Vittorio Emanuele 8/b, dal 2/8 al 15/8 - Tabaccheria Santinelli, via Tana 32, dal 9/8 al 6/9. Rimarranno invece aperti per tutto il periodo estivo: Bar Richy, via Buschetti 4 Calvarese, via Garibaldi 31 - Edicola del distributore Erg - Kalos, centro commerciale La Filanda - La Squola, via Roaschia 11 - Edicola della stazione, piazza Don Bosco - Ristor Matik (edicola ospedale) - Valenza, supermercato A&O. VILLANOVA - La ghigliottina è stata fermata un istante prima dell’esecuzione: il Tribunale di Asti ha sospeso l’asta che ieri mattina, lunedì, avrebbe messo in vendita i macchinari della Lamp. Ha infatti accolto il provvedimento d’urgenza, firmato da dirigenti e sindacati venerdì, e ha concesso fino al 2 agosto per programmare un piano di rientro e verificare se ci sono i presupposti per salvare lo stabilimento di strada Valminier. A deciderlo sarà un giudice. Intanto, l’azienda incontrerà Equitalia Sestri e le banche, in modo da capire quali misure adottare. In parallelo, è stata sospesa la protesta dei 19 lavoratori che avevano scoperto le manovre dell’azienda e lanciato l’allarme il 25 giugno quando, per caso, scoprono che la ditta è sull’orlo della chiusura. Quel giorno i dirigenti avevano infatti bloccato la produzione, incolpando i lavoratori di essere in ritardo con le consegne. Loro insorgono davanti ai cancelli dello stabilimento, dove si producono stampi in lamiera e acciaio inox, e bloccano il camion, che avrebbe dovuto portare via i pezzi su cui stavano lavorando. All’inizio l’azienda cerca di nascondere la verità, ma nel pomeriggio viene fuori che la ditta ha un debito di 3 milioni e 470 mila euro con l’Agenzia dell’Entrate. Era stato concordato di restituire la somma a rate, ma da ottobre l’azienda non avrebbe più effettuato i pagamenti. Pertanto Equitalia Sestri di Asti, la società incaricata di riscuotre i tributi, ha ordinato il sequestro e la messa all’asta dei macchinari per 218.000 euro. Non solo: pure i conti correnti vengono bloccati, rtendendo arduo pagare gli stipendi e i crediti verso terzi. Nel frattempo, viene rivisto l’accordo sulla XVERSO ISOLABELLAX La Punto distrutta dopo lo scontro Frontale a Poirino Ferita giovane donna POIRINO - Rivese perde il controllo dell’auto e finisce contro un’altra vettura. Ferita la conducente, Malgorzata Fedorovic, polacca residente a Riva, mentre solo qualche ferita lieve per l’autista dell’altra vettura e il figlio di due anni, residenti a La Loggia. Sono quasi le 12,30 di domenica quando avviene lo scontro in frazione Palazzo Valgorrera, lungo la provinciale 131 che collega Poirino a Isolabella. La donna, 28 anni, sta tornando verso Poirino dopo essere stata in pasticceria a Isolabella ad acquistare dolci per il figlio. Da una prima ricostruzione, sembra che in una curva la sua Fiat Punto perda aderenza, forse a causa dell’asfalto bagnato dopo la pioggia della mattina. L’auto invade la corsia di marcia opposta e si schianta contro una Seat Altea, che arriva dalla direzione opposta. Al volante c’è Efrem Miglietta, italiano di 38 anni, residente a La Loggia. Accanto a lui il figlio di 2 anni. Anche loro, come la donna, stanno andando in pasticceria a Isolabella. Entrambe le auto finiscono nel fosso al bordo della strada: la Punto è distrutta ma Fedorovic riesce a uscirne con le sue gambe. Subito dopo però si sdraia a terra dolorante. E’ la Croce rossa di Poirino a trasportare la giovane all’ospedale di Chieri con escoriazioni a spalla e torace. cassa integrazione straordinaria: dal 28 giugno i dipendenti passano a zero ore per 24 mesi, ovvero nessuno lavorerà. Si accende la rabbia: in teoria, secondo i sindacati, il provvedimento pareva mirato alla chiusura, per riaprire sotto un altro nome. Ad alimentare la paura sono anche due importanti preventivi sfumati per la nuova Fiat Panda e l’Idea. A questo punto, Provincia, sindacati e Comune tentano il possibile per evitare il peggio. I lavoratori si rivolgono agli avvocati Fabrizio Brignolo e Roberto Gatta dell’Unione Consumatori. Mentre l’azienda sembra prendere tempo. La svolta arriva solo venerdì, dopo un’estenuante braccio di ferro tra i dirigenti e lavoratori: i legali di entrambe le parti discutono un provvedimento d’urgenza e lo presentano al Tribunale di Asti, per bloccare l’asta. La richiesta è accolta. «Siamo soddisfatti che Lamp abbia sottoscritto quest’impegno - commenta Marco Vantaggiato, rappresentante sindacale – In settimana, l’azienda incontrerà Equitalia e gli altri enti coinvolti». L’obiettivo è redigere un piano di rientro: «Il tribunale esaminerà se il programma è interessante e credibile – spiega - Se l’esito sarà positivo, il provvedimento verrà annullato definitivamente». L’azienda, rimasta finora in silenzio stampa, si limita a confermare: «Abbiamo preso accordi con le istituzioni, non ho altre notizie da dare - è secco il proprietario Vannino Calligari - Abbiamo aspettato per avere le idee chiare e capire cosa fare». Federica Costamagna BAR & RISTORANTIX Pizza e caffè: guida agli esercizi aperti in estate CHIERI - Dove fare colazione o pranzo nel periodo estivo? L’ufficio Attività economiche del Comune ha redatto un elenco dei servizi pubblici (bar e ristoranti) che saranno aperti nei mesi di luglio e agosto. Il municipio ha stabilito due turni, tenendo conto della posizione degli esercizi, della tipologia e delle ferie godute nel 2009. Sono obbligati a tenere aperto dal 5 luglio al primo agosto i seguenti esercizi pubblici: BAR: il bar Cavour di piazza Cavour 2/A, Avidano di via Vittorio Emanuele 46, il bar Chieri di piazza Duomo 4, Safa di corso Matteotti 26, il Caffè Millenium di corso Torino 26, il bar Richy di via Buschetti 4, la caffetteria Oasi di via Palazzo di Città 12, la panetteria in via Garibaldi 18, il bar sotto i portici di via Vittorio 14, la Free time service di via Andezeno 6, la società Accari di corso Torino 52, Plaza di piazza Pellico 11/A, Riccobono di via XX settembre 6, Daga in via Marconi 8, Di Zeo di corso Matteotti 7, Rotundo in strada Riva 17, il Tandem di via Vittorio 54, Trione in strada Roaschia 11, Tre BicChieri in via Vittorio 32, A. e G. in via San Francesco 1, Gierre di via delle Orfane 1, la Cantina del Convento di via Sant’Antonio 6, lo Chery Comune di Poirino bar in via Vittorio 95, il Green cafè di strada Padana Inferiore (chiuso dal 14 al 29 agosto), la cremeria del Ponte Nuovo in viale Fasano 36 (chiuso dal 16 al 30 agosto), la Crota di strada Andezeno 2, il caffè Movie di strada Andezeno 37-39 (chiuso dal 7 al 22 agosto), Arrobio di via Cesare Battisti (chiuso dal 7 al 22 agosto), Il Sogno nel cassetto di piazza Mazzini 9. RISTORANTI: Hu Sheng Qin di corso Matteotti 23, Je Gao Ming in viale Fasano 36, la Rosa Bianca di strada Andezeno, Le Terrazze di corso Matteotti 7, Sale e Pepe di via Trofarello 2, il ristorante San Domenico, situato nella via omonima al civico 2/B, All’Emanuel Vittorio di via Vittorio 105, Novia di corso Torino 38, Moro in via Roma 5, Caudana in via San Giorgio 28, il Capriccio di via Palazzo di Città 6, la Cantina in strada della Rezza 91 (frazione Airali), l’Old Building pub di piazza Trieste 4, il buffet della stazione in piazza Don Bosco 2, il bar Victor 37 in via Vittorio 37, l’osteria Da Piera in piazza Rossi 4 a Pessione, il birrificio Gra- do Plato in viale Fasano 36, il Si.Co. di strada Baldissero 66, il bar della stazione in piazza Don Bosco, Perbacco in via Principe Amedeo, il caffè letterario Pickwick in via Vittorio 1, il bar delle Erbe di piazza Umberto 4, la Galerie cafè di piazza Europa 27, l’Establo di strada Passatempo 3 a Madonna della Scala (chiusura dal 18 agosto al 15 settembre), Piazza Trento, al civico 4 della piazza omonima, Co.Ra. di via Vittorio 113, il bar del centro commerciale Gialdo, al civico 51 di via Conte Rossi di Montelera, Madec di viale Cappuccini 23, al Locale in via Fea 10, l’Enoscalo di via Roma 29, Marchisio in via Lombroso. Per il secondo turno di apertura obbligatoria, dal 2 al 29 agosto, rimarranno con le serrande alzate: BAR: Bosco in via Marconi 14, il Pool cafè di via dei Giardini 13, il Witchery di via Buschetti 13, il caffè San Silvestro di corso Matteotti 23, il Madrugada (eccetto i giorni dal 13 al 16 agosto), Momo di via Vittorio 71/A, il Centro giochi di corso Torino 30, il chiosco di via Giovanni XXIII (non effettua chiusura né a luglio né ad agosto), l’Incrocio dei Sapori in via Tana 8, la pasticceria Buttiglieri in via XX settembre 10, B.S.D. in via Martini e Rossi (provinciale 128 al chilometro 7 + 700), Felice di strada Andezeno 27, Savio in via Principe Amedeo 30, il Tre stelle di piazza Umberto 5. RISTORANTI: Ghironi in corso Cibrario 18, il Cavallino Bianco di via Palazzo di Città 12, Casa Casellae in piazza Caselli 4 , la Locanda Fior di Loto in strada Santa Margherita 14, Al 9 di via Martiri della Libertà 9, l’Hostaria del Don Camillo in via Taricco 1, Saperlo di piazza Umberto 5, il Royal di via Cesare Battisti 1/A, il Nazionale di via Vittorio 30, Sordini in via Martini e Rossi 105 a Pessione, il caffè Ylios in strada Cambiano, Gillio in strada Andezeno 14, la Autoservizi chieresi sulla strada statale 10 (chilometro 18), la caffetteria Incontri di via Vittorio 15, la Vigna di strada Airali 50, il Fiorino di viale Fasano 74, il bar del centro commerciale “la Filanda” in vial Fasano 8, il bar In di via Martibi e Rossi 26 a Pessione, il bar del centro sportivo San Silvestro, al civico 29 della via omonima, il ristorante la Chiocciola di via San Giorgio 12. 3 Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 13 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 53 5 Morte con mistero lungo la ciclabile La vittima è Rosa De Tommasi, sorella del fondatore della “BigMat”. Incidente o malore? CHIERI - Anziana chierese muo- IN BREVE POIRINO Centro giovani chiuso per ferie ◗◗ Il Centro Giovani di via Eugenia Burzio resta chiuso per ferie. Riapre venerdì 10 settembre col consueto orario 21-24. In ottobre verranno comunicati programmi e novità per i mesi successivi. Per informazioni: [email protected] o.to.it. VALLE CEPPI Donazioni di sangue ◗◗ E’ di turno Valle Ceppi per le donazioni di sangue Fidas: i prelievi avverranno domenica dalle 8,30 alle 12 nel centro incontri di via Tepice 120. MONCUCCO Coro polifonico a San Giorgio ◗◗ Il Coro Polifonico Astense ospite nella chiesa romanica di frazione San Giorgio di Vergnano per la rassegna “Musica nelle pievi”. L’appuntamento è per domenica alle 17,45. Ingresso libero. Diretto da Elena Enrico, con le soliste Elsa Fregnan, Marzia Grasso ed Emanuela Tartaglino, soprano; Luigi Nosenzo, tenore; e Daniele Ferretti, pianoforte; il gruppo eseguirà un concerto intitolato “Il canto dell’anima”, con musiche di Mozart e Vivaldi. re lungo la pista ciclabile di via Montù, che collega Chieri a Riva. Ma è giallo sulla dinamica della tragedia: collisione o malore? La donna, Rosa De Tommasi, 79 anni, sorella del fondatore della “BigMat De Tommasi”, è stata trovata, ieri, lunedì, con il cranio sfondato e una profonda ferita sulla fronte. Stava andando a Riva a comprare il mangime per i conigli che allevava nella sua casa di via Macario 7, a borgo Venezia. L’incidente avviene intorno alle 10,30 di ieri, lunedì, mentre la donna percorre la ciclabile che collega Chieri a Riva. A chiamare ambulanza e carabinieri è un uomo che percorreva la pista con un trattore più rimorchio, anche lui in direzione di Riva. Alle forze dell’ordine racconta di non aver urtato la donna ma di esserle passato accanto. Ci sono comunque segni di ruote nel prato accanto alla ciclabile. Per questo motivo i militari dispongono il sequestro sia della bicicletta sia del trattore. La donna muore prima dell’arrivo dei soccorsi. Ha il cranio sfondato e dai primi rilievi la ferita al capo pare compatibile con un urto contro un mezzo. Ma i carabinieri ritengono possibile anche che la tragedia si debba a un semplice malore e che la donna abbia battuto il capo contro l’asfalto: circostanza tuttavia esclusa dalla prima valutazione del medico legale. Intanto viene disposta l’autopsia sul corpo della donna La vittima, Rosa De Tommasi, e la sua bicicletta lungo la pista ciclabile di via Montù, dov’è avvenuta la disgrazia proprio per accertare la dinamica precisa dell’incidente. Anche perché non ci sono testimoni. La donna, classe 1930, abitava in via Macario con il marito Ivo Meneghini. I due coniugi erano molto legati alla famiglia, infatti la sera prima dell’incidente avevano cena- to insieme alle famiglie dei due figli, i quali abitano nello stesso edificio: Nazzareno, dipendente della Cartotecnica chierese, e Tiziano, infermiere al Maggiore di Chieri. Anche la signora aveva lavorato in ospedale, nella sartoria. Ora era in pensione e si dedicava all’orto e agli animali che allevava: conigli e galline. L’anziana era molto conosciuta in città e in particolare a Borgo Venezia. Era famosa a Chieri anche perché suo fratello Bruno è il fondatore della “BigMat De Tommasi”, azienda con sede in viale Fasano che da trent’anni si occupa di distribuzione di edili- zia all’ingrosso e non. E’ proprio il fratello a tracciare un ricordo della donna: «Era una donna piena di vita, una forza della natura: lo dimostra il fatto che andasse ancora in bici da sola. Aveva una parola buona per tutti e lascia un grande vuoto». Federico Gottardo POIRINOX POIRINO - Si schianta con- Contro un palo ha finito la sua traiettoria Fernando Ugarti Solis tro la rotonda e distrugge un palo della luce. E’ successo domenica, intorno alle 22, alla rotonda che regola l’intersezione tra via Torino e via Pessione, davanti all’hotel Brindor. Una Fiat Brava grigia arriva da via Torino, proveniente dal centro di Santena. Alla guida c’è Fernando Ugarti Solis, trentaduenne residente a Mango nel Cuneese. L’auto, anziché im- PRESENTATO IL CONTOX Centra la rotonda in via Torino e distrugge il palo della luce boccare la rotatoria, si schianta contro un’aiuola spartitraffico andando anche a sbattere contro un palo dell’illuminazione pubblica, divergendolo. L’uomo, cosciente ma confuso, racconta ai soccorritori della Croce Rossa di Poirino che si stava dirigendo verso casa. Spiega che un’auto davanti a lui ha frenato all’improvviso e lui, per e- vitare l’urto, ha mancato l’ingresso nella rotonda. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, i quali dovranno chiarire la dinamica precisa dell’incidente. Il cuneese alla guida lamenta dolori in molte parti del corpo: viene trasportato all’ospedale di Chieri con un sospetto politrauma. Salata la neve di Trofarello Oltre il doppio del preventivo TROFARELLO - Sono costate care al Comune le nevicate. La cooperativa Moncalieri Servizi ha presentato il conto del servizio effettuato quest’anno: 149.140 euro per lo spargimento di sabbia e sale e lo sgombero della neve sul territorio di Trofarello, cioè 70.000 euro in più rispetto all’importo annuo previsto nel contratto stipulato due anni fa. «Tra dicembre e marzo è gelato e nevicato molto, facendo lievitare il numero di interventi – spiega l’architetto Giorgio Berruto dall’ufficio lavori pubblici del Comune – La cifra pattuita viene rispettata solo negli inverni dove non sono necessari molti interventi straordinari. Nel 2008 era andata ancora peggio: a causa delle frequenti ed eccezionali nevicate, avevamo sborsato 180.000 euro». SCOPERTE I patroni Vincenzo e Anastasio sono opera di Angelo Capisano, pittore del re. Chi aveva la forza di ingaggiare un maestro simile? CAMBIANO - Chi ha scolpito e dipinto statue e quadri della chiesa parrocchiale? A quali stili e correnti artistiche si possono abbinare? A queste domande ha cercato di rispondere Arianna Sanin nella sua tesi di laurea dedicata alla chiesa parrocchiale di Cambiano. Cambianese, 24 anni, le sue 130 pagine di ricerca l’hanno laureata in storia dell’arte moderna all’Accademia Albertina di Belle Arti, sotto la guida del prof. Giuseppe Dardanello. La sua esplorazione tra statue, tele e altari custoditi nella chiesa dedicata ai santi Vincenzo e Anastasio, però, parte da lontano, più o meno dal luglio 2008. «La mia ricerca è cominciata dall’archivio della parrocchia – racconta la neo-dottoressa - L’obiettivo era trovare tutti i documenti che portassero traccia di opere realizzate fra il 1600 e i primi anni del 1800: mi servivano quelle di questo periodo perché volevo studiare il Barocco». E’ stato un lavoro meticoloso, affiancata dai Vincenza Gianotti ed Elsa Maffei, le due archiviste volontarie in parrocchia. «Oltre ovviamente al parroco don Mietek Olowski, che mi ha lasciato libertà di azione: l’unico modo per poter realizzare un lavoro del genere». In soccorso di Arianna è venuto anche un librone, le cui prime righe sono state vergate nel 1584. «A partire da quell’anno, sono riportate tutte le visite pastorali effettuati dal vescovo o dai suoi vicari nella chiesa». Ogni volta, tra le altre cose venivano segnate tutte le opere d’arte contenute nella chiesa: «In questo modo, le si può datare con una certa precisione». Non basta però a superare le difficoltà: «Mi serviva sapere i nomi degli autori, per poterli abbinare alle varie correnti dell’epoca, e nel libro non erano riportati. Anche riusci- Da sinistra la Madonna di Loreto, i patroni Vincenzo e Anastasio e la Madonna del Rosario (qui sotto), opere custodite nella chiesa parrocchiale (a destra). In basso, Arianna Sanin cordia è quella di Loreto. «La tela venne ritrovato nella legnaia della chiesa parrocchiale nel 1869. Il priore dell’epoca, don Alessio, scrisse l’episodio come un evento miracoloso». Pare infatti che a partire dalla notte di Natale del 1868 una donna che abitava nei pressi della casa parrocchiale ogni sera, a partire dalle 22, affacciandosi alla finestra vedesse un bagliore provenire dalla legnaia. Dopo molte insistenze, il priore decise di andare a vedere se lì dietro c’era effettivamente qualcosa e trovò il dipinto. «Molti quadri sulla Madonna di Loreto sono trovate in condizioni “miracolose” segnala la giovane studiosa All’epoca aveva colpito anche il fatto che il quadro, a giudicare dalla struttura, risalisse al 1500 o al ’600 e fosse solo leggermente rovinato ai lati: eppure, da chissà da quanto tempo era lì fuori». La sorpresa del dipinto raffigurante i patroni Vincenzo e Anastasio, invece, non sta nel suo ritrovamento. Il suo interesse artistico sta nella fusione fra tre stili: «I cherubini, presumibilmente realizzati da Baratta, sono del 1600, la cornice marmorea del ’700 e la tela dell’800». Ma il bello arriva quando si parla dell’autore: «Sull’opera non c’è alcuna firma. Secondo quanto scritto dal vecchio parroco don Minchiante, dovrebbe trovarsi sul retro ed essere quella di Angelo Capisano, datata tra il 1830 e il 1850. In quel periodo l’artista lavorava per Casa Savoia e quindi, se trovava anche il tempo per venire a lavorare qua, può voler dire due cose: o c’era qualcuno che lo pagava bene oppure che l’opera gli era stata commissionata da qualche persona all’epoca molto importante». Quella Madonna ritrovata per un miracolo Arianna Sanin ha studiato le opere d’arte custodite nella chiesa di Cambiano re a trovare la loro firma su quadri e statue è molto difficile, perché nell’Ottocento gli originali sono stati pesantemente modificati a seguito di una serie di restauri». In suo soccorso è però giunto un altro testo scritto da don Giovanni Minchiante, parroco per mezzo secolo fino all’inizio del 2000, campione mondiale di meticolosità: «Ci sono segnate tutte le opere presenti nella chiesa con il nome dell’autore». Il risultato finale è stato una sorta di “catalogazione” delle opere presenti nel tempio e realizzate nel periodo del barocco. «Del ’600 le due opere più notevoli sono la Madonna delle Grazie e quella del Rosario. Pur essendo state realizzate più o meno nello stesso periodo, hanno stili e storie differenti. La prima è arrivata a Cambiano a inizio ’800, sfuggita al saccheggio napoleonico nel convento cappuccino di Chieri, e si vede che la cappella che le sta intorno non è stata costruita per accoglierla. La seconda invece è stata costruita proprio per essere messa sull’altare dov’è ancora oggi». Risalenti al 1700 sono invece due quadri probabilmente realizzati da Rocco Comaneddi e, soprattutto, la fac- ciata della chiesa progettata da Bernardo Vittone, massimo architetto del Barocco piemontese. «La concepì dopo il suo viaggio a Roma, che all’epoca era la capitale dell’arte mondiale. Infatti, rispetto ad altre sue opere realizzate prima, come la facciata della chiesa di Pecetto, le curve sono più slanciate e morbide: due caratteristiche salienti dello stile barocco». Ricercando fra i libri e direttamente sulle opere, sono venute anche fuori delle storie interessanti. Due di queste, in particolare, hanno attirato l’attenzione della com- missione che ha valutato il lavoro di Arianna Sanin. Si tratta della Madonna della Misericordia, la tela al centro della prima cappella di sinistra, e dell’affresco raffigurante i santi Vincenzo e Anastasio che campeggia dietro l’altare maggiore. La Madonna della Miseri- Matteo Dalla Francesca Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CRONACA Territorio 14 LUGLIO 2010 < 5 Cristina Buonacucina, ferita due mesi fa in Afghanistan, ci ha accolti al Cto «Voglio tornare a camminare per poter fare l’alpino... e scoprire Moncalieri» MONCALIERI - A distanza di due mesi dal criminale e terribile attentato di Herat, che ha causato la morte di due alpini italiani, il sergente Massimiliano Ramadù e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, continua ad essere bloccata in un letto d’ospedale Cristina Buonacucina, 27 anni, con domicilio a Moncalieri, che era sullo stesso autoblindato dei colleghi uccisi. “Io ero nella parte posteriore del mezzo e l’esplosione l’ha colpito nella parte centrale, disintegrandolo. Un botto terribile, che non potrò mai più dimenticare”. Sono le prime parole che Cristina Buonacucina, caporale degli Alpini del 32° Reggimento Genio Guastatori della Taurinense, rivolge all’inizio dell’incontro che cortesemente ci ha concesso. Ad accompagnarci in questa emozionante visita è il Generale di Corpo d’Armata degli Alpini, Franco Cravarezza, che il mese scorso, in occasione del trasferimento a Torino del caporale, si era recato all’aeroporto a darle il benvenuto. Presenti all’incontro sono stati anche un delegato della Brigata Taurinense e il fondatore del gruppo Alpini Rotaryani, il moncalierese Adriano Gillino, Il caporale degli alpini Cristina Buonacucina al Cto insieme (a sinistra) al Generale di Corpo d’Armata Franco Cravarezza e al direttore de Il Mercoledi Mel Menzio che ha portato anche il saluto delle Penne Nere della nostra città. Cristina Buonacucina ci accoglie distesa sul letto di una camera dei piani superiori del Cto di Torino; questa giovane donna dal sorriso che conquista e dal carattere d’acciaio, è la prima volta che parla della sua disa vventura in Afghanistan. “Da qualche giorno si avvertiva una strana tensione, ma nulla lasciava pensare ad un attacco così violento da parte dei terroristi - spiega la Buonacucina, che senza entrare troppo nei dettagli ricorda - Ci trovavamo nella zona di Bala Murghab, procedevamo incolonnati, noi eravamo il quarto mezzo, e ad un certo punto quella terribile esplosione, provocata probabilmente con l’ausilio di un telecomando a distanza. La potenza di quell’ordigno è stata devastante, tanto che l’autoblindato Lince sul quale ci trovavamo è stato distrut- Il ricordo dell’attentato al nostro contingente Sull’autoblindo saltato in aria persero la vita due soldati MONCALIERI - Nell’attentato in cui rimase ferita Cristina persero la vita due alpini: il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni di Velletri e al caporalmaggiore Luigi Pascazio di 25 anni, originario della Puglia. Un altro, il caporalmaggiore originario di Palermo Gianfranco Sciré, 28enne, riportò la frattura della tibia. Per suo fortuna Cristina riuscì ad uscire vita da quel disastro. Ma prima di tornare in Italia venne ricoverata e operata nella base americana di Ramstein, in Germania, il primo luogo in Europa dove i soccorritori la por- tarono in seguito al suo incidente. La tappa successiva era stata Roma, poi finalmente Torino, a poca distanza quindi dalla sua abitazione di Moncalieri, dove vive da poco meno di un anno, ovvero dal momento del suo ingresso nella brigata alpina Taurinense. Divide con un’amica un appartamento in vicolo Buonarroti, a borgo Aje, da dove era partita per affrontare la missione in Afghanistan. Al momento dell’attentato si trovava a bordo di un autoblindo che venne fatto saltare mentre transitava nel territorio di Herat, nella parte nord occidentale della nazione asiatica. A causa dell’esplosione la ragazza riportò fratture multiple alle gambe, la frattura della clavicola, lo schiacciamento di una vertebra e la frattura dell’articolazione tibiotarsica destra. Una situazione clinica delicata che rese necessario il suo immediato trasferimento in Europa, durante il quale Cristina venne tenuta in coma farmacologico per precauzione. Prima dell’agguato Cristina era in forza al 32o Reggimento genio guastatori della Taurinense, presisamente nella «Task-Force Genio». Viaggiava con il papà. L’incidente a Poirino Scontro frontale fra due auto bimbo loggese in ospedale LA LOGGIA - Scontro frontale tra due auto, domenica scorsa, a Poirino. Feriti una polacca di 28 anni, residente a Riva di Chieri, e un bimbo loggese di appena 2 anni. L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, lungo la strada provinciale 131. Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri della locale stazione, la donna, M.F., si trovava al volante di una Fiat Punto, proveniente da Isolabella e diretta verso Poirino, quando ad un tratto, nell’affrontare una curva, avrebbe perso il con- trollo della sua macchina. Forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia scesa in mattinata, la vettura sarebbe sbandata e avrebbe invaso la corsia di marcia opposta, finendo contro una Seat Altea che stava sopraggiungendo proprio in quel momento. Alla guida c’era E.M., 38 anni, di casa a La Loggia, che viaggiava in compagnia del figlio di 2 anni. L’impatto tra i due mezzi è stato inevitabile e violento, al punto da scaraventare i veicoli in un fosso che costeggia la carreggiata. Ad avere la peggio è stata la Punto della polacca, che è andata praticamente distrutta. L’allarme è scattato subito e sul posto sono intervenuti, oltre ai militari, i soccorritori della Croce Rossa di Poirino, che hanno trasportato i feriti in diversi ospedali. La ragazza polacca è finita al Maggiore di Chieri, mentre per il bimbo loggese i volontari del 118 hanno preferito ricorrere al Regina Margherita di Torino. Nessuna di queste persone, però, avrebbe riportato lesioni ritenute particolarmente gravi. Pressoché illeso, invece, il giovane papà. to nella parte centrale. Io mi trovavo nella zona posteriore ed ho avuto entrambe le gambe imprigionate dalle lamiere. Nonostante tutto ho perso i sensi solo per pochissimo tempo e il fatto di essere cosciente mi ha permesso di salvare le gambe, anche se sono state ridotte piuttosto male”. A distanza di due mesi sono ancora immobilizzate, ma i medici assicurano che ci sono costanti e confortanti progressi e la via della guarigione è decisamente imboccata, anche se il percorso sarà ancora lungo e non privo di sofferenze e forse ci dovranno essere ulteriori interventi chirurgici. Prima di arrivare a Torino in giugno, il caporale Buonacucina era stata condotta in Germania, dove nel centro militare specializzato di Ramstein era stata sottopposta ad un lungo intervento per ridurre le fratture agli arti e alla schiena, che in un primo tempo sembrava quella che maggiormente preoccupava. “Qui al Cto di Torino mi trovo davvero bene sia per la professionalità dei medici che mi seguono, sia per le attenzioni e le cure di chi mi assiste, ma anche per il tempo che mi dedicano i miei commilitoni, che mi tengono compagnia in vari momenti della giornata. Nelle settimane passate ci sono stati anche i miei familiari, che però adesso hanno dovuto ritornare a casa a Foligno”. Cosa Le manca di più in questi lunghi giorni di immobilità? “Innanzitutto la possibilità di muovermi e di essere indipendente afferma l’alpino Cristina E poi il mio lavoro nell’esercito che ho iniziato cinque anni fa e che svol- gevo con passione ed entusiasmo. Quindi mi mancano il mio computer e tutte le cose personali, rimaste in tre bauli in Afghanistan, e poi la mia Ziva, la Golden Retriver, che vive nella mia casa di Moncalieri e ora è affidata alle cure e alle attenzioni dell’amica e coinquilina Rita”. Dopo essere scampata ad una tragedia di queste dimensioni come immagina il suo futuro? “Quello prossimo che proceda la guarigione e che possa presto ritornare a stare in piedi e quindi muovere i primi passi - è l’auspicio che si fa Cristina Buonacucina - Guardando un po’ più in là, vorrei tornare alla normalità e quindi continuare a fare il mestiere che ho voluto e scelto, quello di alpino della Taurinense, che per me è una vera famiglia. E poi, se dovesse esserci l’opportunità, mi piacerebbe ripartire per una missione analoga a quella svolta in Afghanistan, della quale comunque ho un ricordo molto importante”. Questo caporale, che immaginiamo riceverà presto una promozione, è una donna davvero in gamba, con un carattere deciso, una forte personalità e le idee chiare. I moncalieresi e in particolare gli alpini dei diversi gruppi cittadini, che hanno trepidato per la sua salute e sovente hanno chiesto notizie sulle sue condizioni, possono essere orgogliosi di avere una concittadina come Cristina Buonacucina, che nel salutare ci affida questo messaggio. “Quando mi dimetteranno voglio conoscere di più e meglio Moncalieri, scoprire tutte le sue bellezze; portate i saluti e ringraziate tutte le persone che si sono interessate a me: la loro vicinanza mi dà molta forza e mi aiuta ad abbreviare i tempi della guarigione”. Mel Menzio Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CRONACA CITTADINA VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54 Marchisio, presidente del Ccs: «Non decidiamo noi i costi per smaltire il non recuperabile e l’organico» CHIERI RIFIUTI & prezzi 2010 UTENZE DOMESTICHE TARIFFA FISSA* Nucleo familiare 1 componente 2 componenti 3 componenti 4 componenti 5 componenti 6 o più componenti Rifiuti, i Comuni approvano le nuove tariffe. E sono tutte più alte rispetto al 2009, nonostante la riduzione dei passaggi per la raccolta prevista dal nuovo appalto: «Ma è grazie a quelli che siamo riusciti a contenere i costi», si giustifica il presidente del Consorzio, Ilario Marchisio. I Comuni di Chieri, Carmagnola, Pecetto, Poirino, Cambiano, Santena e Pino Torinese sono quelli che applicano la Tariffa di igiene ambientale (Tia) che prevede una quota fissa e una variabile, in base agli svuotamenti dei bidoni della raccolta differenziata. Ogni anno, entro luglio, le Giunte devono approvare le tariffe per l’anno in corso ed è a loro discrezione, dopo incontri con i tecnici consortili, stabilire le cifre. Qualcuno può anche stabilire altre modifiche, come Pecetto che ha cambiato le fasce Isee. Lo stesso Comune, inoltre, grazie a un accordo col Consorzio, riceve dal Ccs un euro a tonnellata conferita alla discarica di Cambiano, come “compensazione” per la sua vicinanza. Il Comune che ospita l’impianto, invece, ha diritto a 3 euro per tonnellata, versati dallo stesso Consorzio. Starà poi alla Giunta decidere come impiegare i soldi incassati. Magari per ridurre le tariffe. Infatti chi si aspettava costi contenuti grazie al nuovo appalto per la raccolta resterà deluso. Perché le bollette saranno anche più alte dello scorso anno: «Ciò è dovuto ad altri parametri, indipendenti dalla nostra vo- CONTENITORE 2009 TARIFFA FISSA* 0,605 0,711 0,794 0,863 0,931 0,984 0,575 0,676 0,755 0,820 0,884 0,935 TARIFFA VARIABILE ** TARIFFA VARIABILE ** 0,072 6 0,056 6 TARIFFA UNITARIA*** TARIFFA UNITARIA*** Rifiuto non rec. N. minimo svuot. Conferimento sfalci e potature 0,166 0,152 UTENZE NON DOMESTICHE TARIFFA VARIABILE ** TARIFFA VARIABILE ** Rifiuto non rec N. min. svuotamenti 0,065 6 0,057 6 CONTENITORE TARIFFA TARIFFA VARIABILE*** VARIABILE*** Carta Vetro Organico 0,308 0,450 1,386 0,273 0,409 1,260 SANTENA 2010 TARIFFA FISSA* 0,648 0,761 0,851 0,923 0,996 1,053 TARIFFA VARIABILE ** 0,089 6 TARIFFA UNITARIA*** 0,111 TARIFFA VARIABILE ** 0,071 4 2009 TARIFFA FISSA* 0,610 0,717 0,800 0,869 0,938 0,991 TARIFFA VARIABILE ** 0,080 6 TARIFFA UNITARIA*** 0,111 TARIFFA VARIABILE ** 0,962 4 TARIFFA TARIFFA VARIABILE*** VARIABILE*** 0,248 0,370 2,005 0,255 0,540 1,606 POIRINO 2010 TARIFFA FISSA* 0,598 0,702 0,784 0,852 0,919 0,971 TARIFFA VARIABILE ** 0,096 6 TARIFFA UNITARIA*** 0,067 TARIFFA VARIABILE ** 0,081 6 2009 TARIFFA FISSA* 0,422 0,496 0,554 0,602 0,649 0,686 TARIFFA VARIABILE ** 0,060 6 TARIFFA UNITARIA*** 0,152 TARIFFA VARIABILE ** 0,055 6 TARIFFA TARIFFA VARIABILE*** VARIABILE*** 0,193 0,398 1,644 0,123 0,218 2,190 P I N O T. S E 2010 TARIFFA FISSA* 0,496 0,578 0,646 0,661 0,714 0,751 TARIFFA VARIABILE ** 0,120 6 TARIFFA UNITARIA*** 0,277 TARIFFA VARIABILE ** 0,117 4 2009 TARIFFA FISSA* 0,491 0,573 0,640 0,655 0,707 0,774 TARIFFA VARIABILE ** 0,099 6 TARIFFA UNITARIA*** 0,228 TARIFFA VARIABILE ** 0,074 4 TARIFFA TARIFFA VARIABILE*** VARIABILE*** 0,391 0,261 2,094 0,217 0,262 1,438 PECETTO 2010 TARIFFA FISSA* 0,338 0,394 0,435 0,467 0,499 0,523 TARIFFA VARIABILE ** 0,127 n.p. TARIFFA UNITARIA*** 0,153 TARIFFA VARIABILE ** 0,060 n.p. 2009 TARIFFA FISSA* 0,284 0,331 0,365 0,392 0,419 0,439 TARIFFA VARIABILE ** 0,097 8 TARIFFA UNITARIA*** 0,122 TARIFFA VARIABILE ** 0,048 8 TARIFFA TARIFFA VARIABILE*** VARIABILE*** 0,395 0,630 2,150 0,306 0,558 1,971 *EURO/MQ - **EURO/LIT/SVUOTAMENTO - ***EURO/LIT Toh, i rifiuti sono più cari Tariffe in crescita nel Chierese, nonostante i tagli al servizio lontà – spiega Marchisio – Costi come lo smaltimento del non recuperabile e dell’organico non vengono stabiliti né da noi né dai Comuni: è competenza degli enti superiori». La colpa dei rincari, quindi, non sarebbe del Consorzio. Anche perché, secondo il presidente, si è cercato di fare il possibile per tagliare: «Abbiamo ridotto abbondantemente i costi di personale e amministratori del Ccs. Stiamo cercando di collaborare anche noi: dobbiamo lavorare insieme agli utenti per mantenere bassi i costi». Anche se la parte maggiore la devono fare proprio i cittadini: «Per pagare meno sulle bollette bisogna aumentare la propria capacità di differenziare. In questo modo si riducono anche i passaggi e di conseguenza anche il prezzo». Ma gli utenti del Chierese hanno già dovuto impegnarsi molto per far fronte alle riduzioni previste dal nuovo appalto, entrato in vigore alla fine dello scorso anno. A Chieri, per esempio, i passaggi per la raccolta del non recuperabile sono rimasti settimanali solo in centro e nelle utenze non domestiche particolari; per le aree periferiche, invece, lo svuotamento è ogni 15 giorni, in modo da evitare i “viaggi parassiti”. Per l’organico il passaggio è bisettimanale soltanto in centro e per utenze non domestiche particolari, come i ristoranti; per le altre zone, lo è soltanto nei mesi più caldi, da maggio a settembre mentre il resto dell’anno è settimanale. Possibile che tutto questo non sia bastato a ridurre le bollette? «No, ma è stato fondamentale per contenerle – risponde Marchisio – Senza queste contromisure saremmo in una situazione gravissima. Ho visto le tariffe di altri Consorzi e non in grande difficoltà. Noi, grazie a questi tagli saggi, manteniamo costi accettabili». Non è detto che gli utenti li accettino, però: dopo i disagi di fine 2009, si aspettavano dei risparmi e invece riceveranno bollette più alte. Considera il presidente del Ccs: «Credo che i cittadini, informati sulla situazione, capiranno il problema. Ovvio che se uno non conosce la vicenda si arrabbia, e tanto. Però al momento non si può fare altro e i chieresi dovranno accettare questi aumenti. Bisogna capire che abbiamo lavorato tanto per contenere i costi e questo è il massimo che si poteva ottenere». Medaglia d’oro dell’immondizia Il Consorzio chierese è il con 69,5% e 76,90; Villamigliore del Piemonte: lo stellone (membro del Codice la classifica 2010 di var, 154°) con 74,8% e “Comuni Ricicloni”, l’a- 76,54; Baldissero (198°) nalisi annuale dei dati sui con 74,7% e 74,80; Camrifiuti promossa da Re- biano (319°) con 66,7% e gione e Legambiente (ri- 71,86; Pavarolo (369°) con ferita all’anno preceden- 65,2% e 70,58; Montaldo te, quindi al 2009). (651°) con 60,9% e 63,21; Sono ancora troppo Marentino (670°) con lontani i Consorzi del Ve- 60,3% e 62,59%; Andezeneto, che lasciano il Chie- no (895°) con 59,7% e rese al 19° posto. 55,10; appena dietro PraNon fanno molto me- lormo (896°), con 59,6% e glio i Comuni del territo- 55,10. rio: se a livello regionale Ma cose’è questo “insono tutti ai primi posti, dice di gestione”? E’ un non si può dire lo stesso insieme di parametri che su scala nazionale dove i tecnici di Legambiente prevalgono veneti e lom- utilizzano per determibardi. Tra i Comuni so- nare i migliori tra i Conpra i 10 misorzi e i Comuni: contala abitanti no la riRICONOSCIMENTO (area Nord) duzione il primo è della Il Consorzio chierese Poirino (57° quantità per i rifiuti posto) con totale di è il migliore una raccolrifiuti del Piemonte ta differenprodotti, nella classifica ziata del la residella differenziata 65,5% e un dualità indice di gefra i Comuni Ricicloni dello stione di smalti73,20. mento Segue in discaChieri (73° posto) con rica, la sicurezza dello 66,1% di differenziata ma smaltimento finale e il con solo 71,35 di indice. In recupero di energia. via Palazzo di Città posTra i fattori considesono comunque conso- rati nel punteggio finale larsi facendo il paragone c’è anche il recupero econ altri Comuni di gran- nergetico dei rifiuti: in dezza simile (tra i 30 e i 40 questo parametro Chiemila abitanti): solo altri ri e dintorni hanno prequattro sono davanti. so il minimo dei voti perIn classifica anche Tro- ché, finchè non sarà in farello, paese membro del funzione il termovaloCovar 14 anziché del Con- rizzatore del Gerbido, sorzio Chierese: è arriva- tutti gli scarti non recuto al 148° posto con 62,48 perabili verranno portadi indice e 63,6% di diffe- ti in discarica. renziata. Ma il Ccs può vantare Nella classifica per i un 65,5% di differenziaComuni sotto i 10 mila a- ta (l’anno scorso era bitanti (area Nord), si 65,8%) e la palma di mipiazzano: Pino (124°) con glior Consorzio del Pie75,1% di raccolta e 77,58 monte, risultato che il di indice; Pecetto (140°) Chierese ottiene da anni. 3 Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino Dintorni Corriere CORRIERE DI CHIERI VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54 23 CASTELNUOVO PINO D’ASTI SANTENA Cow boy nell’area industriale per fermare il cavallo al galoppo in mezzo alle auto ➤ PAG. 26 Dal demolitore fino a Pechino Bellocchio inizia l’avventura sulla vecchia Panda ➤ PAG. 26 «Il segreto è incuriosire i ragazzi» Vera Zaffiro lascia la scuola dopo trent’anni ➤ PAG. 37 «Minoranze di Cambiano, uniamoci» Prime manovre verso le elezioni, mentre l’opposizione uscente rischia di estinguersi CAMBIANO - Una lista unitaria che rappresenti tutte le forze di centrosinistra. Tira la prima aria elettorale a Cambiano. E scende in campo Pietro Mitrione, mentre scricchiola la minoranza uscente. Sabato la “notte bianca” chiuderà il centro storico Remondino a pag. 33 Spagna canta a Villastellone Sabato sera insieme a talenti di belle speranze Bauducco a pag. 30 RIVA Con acqua e luce ora il mercato torna in piazza RIVA - Finisce l’esilio del mer- cato del mercoledì, dopo qualche rinvio di troppo. Totaro a pag. 34 Tr a m p o l i e f a r i n a t a Po i r i n o n o n d o r m e STRAZZA A PAGINA 30 MONCUCCO - Più controlli sui bilanci ARIGNANO Il Comune censisce le associazioni Il giallo delle lettere Bar dimezzato per ricavare l’ambulatorio dei medici MONCUCCO - E’ partita con il giallo delle raccomandate la campagna di “regolarizzazione” delle associazioni, voluta dal sindaco Grande. Chi vuole contributi deve presentare statuto, bilancio e accogliere nel direttivo un rappresentante del Comune. ARIGNANO - Affidata dal Co- a pag. 26 Villanova affitta i tetti di scuola Energia fotovoltaica in cambio di coperture gratis per il Comune Bernardi a pag. 25 BERZANO «Tutti all’erta Non vogliamo i Rambo nei boschi» BERZANO - Il sindaco pacifista chiama a accolta contro i guerrieri della collina di fronte. Marchina a pag. 27 MONTALDO - «Nessuno ci dà il cambio». Le chiavi vanno al sindaco Il circolo perde i padri Ora serve un gestore mune la costruzione dell’ambulatorio, dimezzando il bar della polisportiva. L’ampio locale sarà sezionato da un muro: una parte per prendere il caffé, l’altra per farsi misurare la pressione. a pag. 34 Pavarolo sogna aule e palestra Ecco il progetto del polo vicino al campo sportivo che spera nella Regione a pag. 36 MONTALDO - La gestione del Circolo polisportivo, in via Ma- rentino 3, da settembre sarà affidata a un’associazione esterna al paese. Quale sia, però, il sindaco Giancarlo Vidotto ancora non lo dice: «Il 31 luglio scade il mandato del direttivo del Circolo Polisportivo, che è dimissionario. Nei mesi scorsi ho ricevuto le offerte da parte di numerosi privati, e di due associazioni disposte a subentrare». La firma della convenzione segnerà l’uscita di scena dell’associazione che gestisce il circolo sin dalla sua nascita nel 1994. Bassignana a pag. 35 TERRENI EDIFICABILI: - MONCUCCO T.se (fraz. Barbaso): Rich. a partire da A 70.000,00 CHIERI: Via Biscaretti, alloggio di recentissima costruzione con ottime rifiniture, al piano terra con giardino privato composto di ingresso su soggiorno, angolo cottura, 2 camere, doppi servizi, ripostiglio, cantina e box auto doppio. Rich. A 220.000,00 RIVA PRESSO CHIERI: centro paese. Ultima unità abitativa di circa 150 mq. con cortile privato, box auto e posto auto. Rich.a partire da A78.000,00 da ultimare oppure da A 190/200.000,00 già ultimata. 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Fa discutere l’orientamento del Consiglio comunale, che la scorsa settimana ha affrontato la richiesta dei Testimoni di Geova per avere un terreno pubblico su cui edificare una propria “sala del regno”. I politici poirinesi, infatti, hanno deciso due cose. Primo: redigere un regolamento da applicare in questa e nelle future richieste analoghe. Secondo: valutare una variante al piano regolatore, che consenta di costruire chiese, sale, moschee nelle aree industriali. Templi di fianco alle ciminiere... Il passato dell’umanità racconta un’altra storia: templi nel cuore di paesi e città per servire le loro comunità (e mostrare il proprio potere); oppure templi sulle montagne, nei boschi per pregare e meditare senza essere disturbati. Qui, invece, la preoccupazione è rovesciata: sono le funzioni religiose a poter creare problemi alla gente; problemi di parcheggio. Applicando lo stesso concetto, dovrebbero essere relegate tra le fabbriche tutte le attività che inducono traffico: sportelli pubblici, posta, ambulatori... Perfino i bar e i negozi. Invece, pare che le vetrine disturbino meno delle vetrate: la vendita di merci sì, la vendita di spirito no. E’ giusto così? I Testimoni di Geova sono abituati ad essere messi ai margini e l’addetto stampa Alberto Bertone non si scandalizza: «Non ci formalizziamo su queste cose. Purché sia un posto facilmente raggiungibile ci va bene. Anzi, potrebbe essere meno di disturbo per la gente». Con senso pratico, Bertone fa un discorso economico: «Una sala in centro sicuramente costerebbe di più. Dato che faremo tutto con le nostre forze, dobbiamo badare anche al costo del terreno. In ogni caso non ci sentiamo emarginati». Molto diversa l’opinione di Yassin Lafram, componente del direttivo nazionale dei giovani musulmani d’Italia, che vive a Torino: «Mi pare un’ipotesi assolutamente riduttiva. Come è possibile che in pieno centro ci siano discoteche, bar e pub che creano disagi e su questo si chiude un occhio. Se invece devo pregare devo an- VILLASTELLONE - Sei tirocini di quattro mesi con una borsa lavoro di 300 euro al mese saranno attivati in autunno per giovani tra i 16 e 25 anni: l’iniziativa, intitolata “Idee al lavoro” e finanziata dalla Provincia, coinvolge otto comuni del Piano Locale Giovani: oltre a Villastellone, Carmagnola, Carignano, Castagnole Piemonte, Lombriasco, O- dare in periferia. O magari nascondermi?». In effetti, dietro l’indicazione del Consiglio comunale si potrebbe leggere qualcosa di più: il timore che prendano piede religioni culturalmente distanti dall’Occidente. Magari l’Islam: una moschea in centro a Poirino farebbe venire i brividi a più di un politico. In periferia, invece... Ma il sindaco Sergio Tamagnone respinge l’idea di un intento discriminatorio: «Anche se fosse una chiesa cattolica, costruendola in centro nascerebbero sicuramente problemi». Tamagnone conferma la sua filosofia: «Crea problemi qualsiasi altro tipo di edificio che richiami molto pubblico, anche un supermercato. Comunque, non ho detto che gli edifici di culto debbano andare per forza in zona produttive: va bene anche una zona centrale, se ha spazi per i parcheggi. Però, se è prevedibile che richiamino parecchia gente, incentiviamo una scelta in periferia». Tra i politici dichiaratamente cattolici c’è Franco Gambino, ex sindaco che ha seguito lo sviluppo urbanistico di Poirino dagli anni Novanta. Lui non si sorprende: «Le ultime chiese nei centri dei paesi sono state costruite quattro secoli fa, quando la pressione della mobilità urbana VILLASTELLONE - Musica in piazza con la bionda Ivana Spagna e il Quartetto Italiano, che giocherà in casa: il tradizionale appuntamento con Artestate, giunto all’undicesima edizione, si terrà sabato dalle 21,30 in piazza Libertà (ingresso libero). L’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con Alex Carrera Management e patrocinato da sponsor privati, ha variato un po’ la sua formula rispetto al passato, dando più spazio alla musica e a talenti emergenti. Non ci sarà inve- trove «sono valutazioni urbanistiche piuttosto che culturali. L’importante è che sia garantita la libertà di culto, a prescindere dalla logistica». Non si sbilancia don Mietek Olowski, parroco a Cambiano e coordinatore dell’U- rantino e Andrea De Marchi, affiancati dalla piccola villastellonese Gaia Sartore di quattro anni. A Spagna, la cantante con occhi di ghiaccio che ha conquistato il pubblico cantando “Lupi solitari”, “Gente come noi” e la colonna sonora del cartone animato Disney “Il re leone”, farà da spalla lo stesso Quartetto Italiano (insieme a Sabadin, cantano Marisa Gatti, Andrea Civa e Stefania Giustetto). «Sappiamo che si so- no attivati diversi fan club per venire ad ascoltare la cantante – annuncia Sabadin – Desideriamo però che Artestate non ospiti solo cantanti famosi, ma sia una vetrina per i giovani artisti e ci piacerebbe strutturare le prossime edizioni aggiungendo una specie di giuria che li valuti, un po’ come si fa a Castrocaro». In questa chiave si possono già leggere la partecipazione della ballerina Federica Nicolò, formatasi al- Settembre, dove tra una pizzica, una tarantella e una tammurriata si potrà scegliere cosa mangiare tra bruschette, orecchiette, polpette al sugo e patatine fritte. Niente musica né cibo in via Cesare Rossi che ospiterà però le bancarelle, spazio invece alle esibizioni di go-kart in piazza Morioni. In aggiunta a tutto questo negozi aperti con i saldi esposti nelle bancarelle esterne, e poi gli artisti di strada con trampoli e palloncini, il castello gonfiabile e i trampolini elastici per i bambini, e un trenino per fare il giro tra le vie della festa. Moreno Strazza Mario Grieco Ivana Spagna è tra gli artisti che si esibiranno in piazza Libertà In piazza con Spagna e Quartetto Italiano ce la sfilata di moda che di solito apriva la serata. «Quest’anno non siamo riusciti ad organizzarla per questioni di tempo – spiega Luciano Sabadin, villastellonese, voce del Quartetto Italiano e direttore artistico dell’evento – Stiamo pensando però ad un Festival che raccolga diversi tipi di arte tra cui la moda. Faremo una riunione in seguito a questa manifestazione». Il concerto spettacolo sarà presentato da Elia Ta- nità Pastorale della zona: «Non credo che centro o periferia siano un problema vero: l’importante è consentire la li- la Gypsy Musical Academy di Torino, e della villastellonese Patrizia Campagna. «Mi ha portato un demo e ho sentito una voce bellissima aggiunge Sabadin – Il talento bisogna farlo conoscere». Salirà sul palco anche la quattordicenne torinese Federica Lasagno, che proviene dalla Gypsy Musical Academy ed ha partecipato ai provini per la trasmissione “Io canto”: la ragazza si esibirà con un brano di Beyoncé. Durante la serata sarà proiettato un video di tre minuti per tratteggiare Vil- lastellone, realizzato per festeggiare il decennale di Artestate lo scorso anno. Ma non mancherà l’aspetto più sociale: «Lanceremo inoltre messaggi per sensibilizzare la gente sulla donazione di organi: siamo ambasciatori ufficiali dell’Aido – conclude Sabadin - E ricorderemo l’importanza della tutela del patrimonio architettonico e ambientale che porta avanti il Fondo pèer l’Ambiente Italiano». Sara Bauducco SABATO - Centro storico sveglio fino alle 4,30 e negozi aperti POIRINO - Musica, cibo, bal- Il centro storico di Poirino sta per passare una notte in bianco li e divertimenti per tutta la notte. Anche i negozi rimarranno aperti domani, sabato, durante la quarta edizione della “Notte bianca” poirinese: «Una serata per incotrarsi, per creare un momento lieto di aggregazione – presenta l’evento Delfina Novara, assessore al commercio – Deve essere un momento per stare insieme, come principio di socialità e divertimento. Speriamo di ripetere il successo dello scorso anno, quano fino alle 4,30 del mattino c’era gente in giro per il centro del paese». Proprio il centro storico, reso totalmente pedonale, a partire dalle 20 Sei tirocini a Villastellone Borsa lavoro di 300 euro al mese sasio, Pancalieri, Piobesi Torinese e Pancalieri. Per rientrare tra i fortunati bisogna presentare una domanda e superare un test motivazionale. La modulistica si può scaricare dal sito del Comune (www.comune.villastellone.to.it, sezione “Bandi e avvisi”) o si può ritirare Cinema sotto le stelle per quattro giovedì nel Centro incontri stivo di via Eugenia Burzio, ma a pagamento. Dal 22 luglio per quattro giovedì alle 21 il giardino del centro incontri diventerà un sala di proiezioni sotto le stelle. Il progetto del cinema estivo è rimasto in bilico fino all’ultimo per mancanza di fondi. Negli anni passati c’è stato un ottimo successo di pubblico, dettato anche dalla gratuità delle proiezioni. Quest’anno invece è previsto un ingresso a pagamento: 3 euro per ogni film, 10 euro per l’abbonamento che include tutte e 4 le serate. «Il Comune non ha i fondi necessari per finanziare il cinema estivo – è chiaro Giorgio parcheggi». Secondo Gambino, se gli edifici di culto debbano andare in zone industriali od al- SABATO A VILLASTELLONEX negli uffici di via Cossolo 32 e deve essere consegnata all’Ufficio Protocollo del Comune di Carmagnola (piazza Manzoni 10; per informazioni, 011 – 972.42.13) entro le 12 del 30 luglio. Sono una trentina (di cui sei o sette villastellonesi) le aziende che hanno dato di- Miletto, assessore alla cultura – Il fornitore dei film si è quindi assunto il rischio: incasserà le quote d’ingresso e spera di riuscire a guadagnarci. Il Comune non ci rimette nulla». Anzi in aiuto del municipio c’è la pro Poirino, co-organizzatrice dell’evento, che si è fatta carico delle spese di Siae. Il giardino del centro anziani si affaccia sulla strada e la cancellata non è così alta da impedire a chi è fuori di guardare il film senza pagara il biglietto. Che fare contro eventuali “portoghesi”? «Nulla, se la gente non pagherà un biglietto così basso, significa che non riproporremo più il cinema. Ma che poi non ci si la- sponibilità al progetto e le proposte spaziano da mansioni di carpentiere edile, pasticcere e idraulico a impiegato contabile, pizzaiolo e commesso. «In fase di compilazione della domanda, i candidati potranno già esprimere due preferenze, valutando settore e Notte bianca poirinese fra musica e mercatini sarà il cuore pulsante della festa che ospiterà mercatini di artigianato, concerti e postazioni dove mangiare e bere. Stop alle auto in piazza Italia che darà invece spazio al ballo al palchetto con l’orchestra di Beppe Giotto. I bar della piazza garantiranno il servizio ristorazione con polletto allo spiedo, patatine fritte, agnolotti, orecchiette zucchine e gamberi, patate e gamberi. Comune. Poi la Commissione esaminatrice deciderà verificando titoli di studio, esperienze lavorative passate e scelte – tratteggia Piercarlo Buggin, consigliere comunale incaricato al progetto insieme al collega Dario Bosco – Il progetto non è finalizzato all’assunzione, ma alla conoscenza e sperimentazione di un particolare lavoro». In piazzetta Cavalieri di Vittorio Veneto ci sarà il piano bar con musica anni ’60 e ’70, da ascoltare mangiando salsiccia alla griglia e braciole di maiale. Via Amaretti resterà interamente chiusa al traffico e sarà animata sia dalle musiche country dell’associazione Old Wild West, che dal concerto tributo ai Creedence Clearwater Revival, gruppo rock americano degli VILLASTELLONE - Proroga fino al 31 dicembre per la bonifica dell’amianto presente nell’ex ditta Filtes di via Borgonuovo. Il Comune concede ai proprietari del capannone ancora sei mesi per rimuovere le coperture in eternit, che mostrano evidenti segni di friabilità e risultano quindi assai pericolose per la salute. anni ’60 e ‘70. Per il mangiare si potrà scegliere invece tra la pizza, le tinche, le anguille e altre specialità piemontesi, servite dai locali della via. Il menù di via Indipendenza prevede invece pizza e farinata, panzerotti pugliesi, tagliere di salumi e formaggi, gelati e dolci, il tutto da mangiare ballando al ritmo della musica latinoamericana. Tamburelli e organetti del sud Italia in via XX Villastellone proroga la bonifica Filtes L’azienda ora è chiusa, ma per circa vent’anni, dal 1974 ai primi anni ’90, era attiva nella lavorazione dell’amianto.A giugno dell’anno scorso, dopo alcune segnalazioni degli abitanti della zona, Legambiente aveva chiesto all’ente locale alcuni controlli sul tetto in eternit e sul- la struttura dei capannoni. La segnalazione era stata girata dal Comune al Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Asl. «È stato effettuato un sopralluogo e l’Asl non ha accertato rischi concreti per la salute – assicura Diego Lucco, assessore all’ambiente – Nel frattempo, i proprietari del capannone ci hanno chiesto una proroga di alcuni mesi prima di effettuare la bonifica e glieli abbiamo concessi. Avrebbero intenzione di abbattere parte della struttura e di ricostruirla, oltre a ristrutturare la porzione che rimarrà in piedi. Per chiarire tutta la situazione bisognerà attendere ancora». VILLASTELLONE - Parrocchiale, Addolorata, Santa Croce e Borgo Cornalese candidate ai restauri POIRINO - Al via con Cecco Zalone POIRINO - Riapre il cinema e- non era paragonabile a oggi. Ora gli spazi sono un po’ ristretti ed è logico che un sindaco si preoccupi d traffico e bertà di fede. Ci vuole buon senso». Nel buon senso deve trovare spazio anche la conciliazione tra esigenze e sili di vita differenti: «Bisogna stare attenti, perché ci sono orari e modi di esprimersi diversi nelle diverse religioni – considera don Olowski – Certo, se mai costruissero una moschea davanti all’oratorio qualcuno la potrebbe leggere quasi come una concorrenza. E’ giusto che ci sia libertà e autonomia per tutte le confessioni, ma è anche corretto pianificare in modo che non ci siano motivi di frizione fra la gente. Comuque, voglio anche ricordare che in alcuni paesi musulmani non è consentita la costruzione di chiese cristiane, nemmeno in periferia». Chiede di superare gli steccati Lafram: «Bisogna avere il coraggio di affrontare il problema di tutte le libertà di culto. Non si risolvono i problemi mettendo lontani i luoghi di culto. Si evita solo di affrontare il problema. Se c’è la volontà reale di integrare culture diverse le comunità straniere non devono essere ghettizzate. E allora c’è da chiedersi: sono i musulmani o i testimoni di Geova che non si integrano oppure è la società che li emargina?». Gambino, realisticamente, ammette che il timore di vedere fronteggiarsi campanile e minareto ci può essere in molti: «Ci vuole molta prudenza per non innescare inutili frizioni. Poi occorre considerare che ci sono esigenze, modi e tempi diversi nelle varie confessioni. D’altra parte, anche nei paesi musulmani per quel che ne so io, le moschee vengono edificate in zone periferiche o comunque con grandi spazi attorno». Ribadisce l’invito alla cautela Tamagnone: «Bisogna tenere in considerazione tutti i fattori per non suscitare malumori. Magari ingiustificati, ma non per questo meno dannosi». Ma cos’è più dannoso: la vicinanza fra diversi o la spinta dei diversi verso i margini? «I musulmani sono quelli più presi di mira perché ci sono partiti che creano preconcetti e alimentano le paure della gente - sostiene Lafram - Ma mi chiedo: come possono aver voglia di integrarsi o sentirsi parte di una nazione dei ragazzi arabi che siano sempre costretti a pregare dentro magazzini o scantinati?». menti che non viene fatto nulla in paese. Se dopo le prime due serate ci accorgeremo che c’è più gente fuori che dentro decideremo se interrompere o meno il programma. Comunque non penso che ci saranno di questi problemi». Anche perché sarebbe uno spreco mandare in pensione dopo solo 2 stagioni un megaschermo da 30 metri quadrati, costato 13 mila euro alle casse municipali. Il primo film in calendario, giovedì 22 luglio, è “Cado dalle nubi” un successo del comico di Zelig Checco Zalone. Seguiranno il cartone animato “Piovono polpette” il 29 luglio, “Matrimoni a altri disastri” con Fabio Volo, Margherita Buy e Luciana Littizzetto il 5 agosto, e ultima proiezione il 12 agosto “Happy family” del premio oscar Gabriele Salvatores con Diego Abatantuono e Fabio De Luigi. Per informazioni: 335573.17.96 o 348-823.91.76. Una firma per i luoghi del cuore Villastellone spinge le sue chiese nel censimento del Fai VILLASTELLONE - Quattro chiese di Villastellone possono diventare un “luogo del cuore”: un gruppo di volontari guidati dal professor Gian Carlo Quaglia ha infatti avviato una raccolta di firme per aderire al censimento nazionale del Fondo Ambiente Italiano. La parrocchiale, la chiesetta dell’Addolorata, i templi di S.Croce (da anni sconsacrata e in gestione al Comune) e di Borgo Cornalese potranno così concorrere per essere tra quei luoghi che, come cita il bando sul sito www.iluoghidelcuore.it, «occupano un posto speciale nella vita di chi li ha nel cuore». L’obiettivo dell’iniziativa Fai, promossa con Intesa San- CONFERENZA ◗◗ VILLASTELLONE - Si parlerà di tutela e conservazione di quattro chiese villastellonesi questa sera, venerdì, alle 21 nella chiesa di S.Croce (angolo tra via Assom e via Cossolo, ingresso libero). Alla serata, organizzata dall’istituto S.Croce in collaborazione con il Comune, è intitolata “Come salvare le chiese di Villastellone?”; relazionerà il professor Gian Carlo Quaglia, ex docente universitario di restauro, nominato dal Comune “reggente per la tutela e la con- paolo, è dare visibilità ai luoghi votati per sensibilizzare sulla loro tutela: «Se le chiese rientreranno tra i luoghi del Chiese villastellonesi fra tutela e conservazione servazione dei beni storici, artistici, architettonici e culturali”. Sotto la lente d’ingrandimento saranno la parrocchia San Giovanni Battista, la chiesetta dell’Addolorata, la chiesa di Borgo Cornalese dedicata alla “Vergine dei Dolori” e la stessa chie- cuore, si potranno proporre con più forza raccolte fondi presso vari enti per sostenere interventi di restauro - tratteggia fi- sa di Santa Croce costruita dall’omonima confraternita, poi sconsacrata nel 2003 e passata dalla Curia al Comune. Con l’ausilio di filmati, Quaglia illustrerà storia e caratteristiche di ogni edificio spiegando gli interventi di recupero e come provare ad ottenere i fondi per i lavori. «Questo incontro è la prima risposta al monitoraggio – sintetizza Quaglia – Esporrò anche una linea di lavoro condivisa da Elena Corradini, Soprintendente dell’Emilia Romagna». ducioso Quaglia, nominato dal Comune referente per i beni storico-artistici – Ho stilato una scheda storica per ogni chiesa; in un secondo tempo farò un’analisi degli interventi necessari». In genere per arrivare tra i primi sei “luoghi del cuore” occorrono circa 2.000 firme: «Il bando spiega che per i luoghi più votati ci saranno eventuali contributi economici, ma quest’anno saranno di sicuro ai primi posti la cattedrale e altri edifici dell’Aquila». Per aderire al bando 2010, occorre che i luoghi proposti siano “inconfondibilmente italiani, noti o sconosciuti, potenzialmente a rischio o da restaurare”. Queste caratteristiche le chiese villastellonesi le hanno: «La chiesa di Santa Croce è un gioiello del 1700 e custodisce un organo del Concone. La chiesa dell’Addolorata, che ha una statua quattrocentesca della Madonna, necessita di interventi. La chiesa di Borgo è stata costruita su progetto dell’architetto Benedetto Brunati ed è danneggiata dalle infiltrazioni. Infine, in parrocchia trovano casa molti quadri importanti e anche qui ci sono lavori di manutenzione da fare». Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI NEI DINTORNI 31 VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54 FRAZIONE dormitorio? Marocchi, chiuso per deserto Batte in ritirata l’ennesima gestione al Centro incontri. Non ce ne sarà un’altra POIRINO - Di nuovo chiuso il centro d’incontro di via della Margherita ai Marocchi: per la quarta volta un gestore non ce l’ha fatta a mandarlo avanti. E stavolta si potrebbe arrendere pure il Comune, proprietario dell’immobile: potrebbe venderlo. Se i marocchesi non usano l’unico luogo d’incontro della borgata, allora tanto vale metterci qualcos’altro, magari un hard-discount o un falegname. E’ l’ennesimo fallimento di una struttura che esiste da sei anni ma è rimasta aperta neanche tre. Eppure, tolto il piccolo oratorio nato dalla buona volontà di don Perlo, è l’unico punto di aggregazione della frazione che ormai supera i 1.100 abitanti. Ci sono bar, due saloncini (al piano terra e al primo) e un campetto da calcio. In Municipio di questa nuova chiusura non sapevano nulla. L’hanno scoperto per caso: «L’abbiamo saputo solo quando abbiamo chiesto la sala per la riunione con la popolazione di mercoledì scorso», si è sorpresa l’assessore Delfina Novara. Resta abbottonata Rosanna Sodano, presidente dei Poirino Tigers la società di rugby, ultimo gestore dello sfortunato centro. E’ appena tornata da Roma e la sorpresa è stata una doccia fredda anche per lei «E’ un problema che si è ribaltato su di noi. Preferisco non dire nulla finché non avrò parlato e concordato qualcosa con il sindaco». La società rugbistica, infatti, gestiva il centro tramite uno dei suoi soci. Che al momento pare sia irreperibile. Quel che è certo è che le porte sono chiuse e sono stati staccati luce e gas. «Probabilmente non sono state pagate le bollette; ma non si riesce a sapere nulla di certo - prosegue Novara – Qualche avvisaglia c’era stata a metà giugno: durante una riunione col comitato spontaneo della borgata la luce andava e veniva. Avevano già ridotto la potenza». Lo stesso sindaco Sergio Tamagnone non ha notizie cesi due mutui, l’uno di 10 e l’altro di 15 anni». Le rate sono di 12.000 euro l’anno e per il prestito più lungo ce n’è ancora per otto. La vendita non potrà neanche essere fatta in tempi brevi: «Considerato com’è la struttura, l’unica possibilità sarebbe di trasformarlo in locale ad uso commerciale. Ma dovremo prima fare una variante urbanistica. Come abbiamo fatto per l’ex magazzino dei cantonieri. Lo impone una legge recente, mentre solo pochi mesi fa sarebbe bastata una deliberadi Giunta. Però, visto che è piazzato in un posto piuttosto nascosto, non so se possa interessare a qualcuno». Novara ipotizza anche una soluzione diversa: «Potrebbe forse andare bene per un artigiano: magari al primo piano fa le lavorazioni mentre al terreno l’esposizione dei prodotti. Naturalmente qualche lavoro non rumoroso, dal momento che è vicino alle case». Perché questo centro non è A sinistra i delusi Delfina Novara e Sergio Tamagnone mai riuscito a prendere il volo? «Chissa... Forse proprio perché è in una zona nascosta – ipotizzano sindaco ed assessore – Forse perché gli stessi abitanti della frazione non l’hanno mai frequentato granché. O forse perché lì attorno si sono spesso radunati personaggi poco raccomandabili». Il sindaco è sconfortato: «Se si suona, la gente protesta. Se si balla alla sera la gente protesta. Capisco che sia vicino ai condomìni, ma quel centro poteva portare un po’ di vita in una zona difficile». L’unica via d’uscita è dunque la vendita? «Penso non ci resti molto altro da fare – conclude Tamagnone – Abbiamo provato più e più volte a farlo funzionare e non ci siamo mai riusciti. In ogni caso, prima di fine anno non si potrà mettere sul mercato. Nel frattempo magari contatterò in modo ufficioso qualche hard-discount». Si arrende a sua volta Delfina Novara, di casa ai Marocchi da vent’anni: «Forse è proprio vero che qui per molti è solo un dormitorio». Mario Grieco Marzo 2008: i ragazzi lavorano per rimettere in piedi i locali affidati all’Uds. A sinistra il centro incontri visto dall’esterno e a destra Aldo Rubbonello POIRINO - «Se non ci sono po- lenta e salsicce gratis, qui ai Marocchi non interessa nulla». E’ drastico Aldo Rubbonello. Lui è un altro che si è arreso, insieme a tutto il comitato Marocchiaperti: per quattro anni hanno provato ad accendere la frazione di mille abitanti, gente venuta sulle due sponde della regionale 29 dagli anni Sessanta in poi con il miraggio di un alloggio o di una villetta a schiera a costo contenuto. Ci hanno provato per quattro anni, poi il sodalizio ha alzato bandiera bianca, come fa ora il centro incontri. Secondo lei, perché il centro polifunzionale non è mai decollato? Non sapevo che fosse chiuso. Temo che questo sia la conferma di ciò che dicono molti: questa frazione è solo un dormitorio. Quando esisteva la sua associazione avrà avuto modo di incontrare anche molti giovani della frazione: cosa fanno nel loro tempo libero? Per quel che posso dire io, molti giocavano nel campetto di calcio della Polisportiva. Quando era aperto ed anche quando era chiuso, scavalcando la recinzione. Eppure il centro è stato certe: «Aspetto la comunicazione ufficiale: ora l’ho avuta solo verbalmente dalla dottoressa Sodano. Poi decideremo che farne. Penso però che la soluzione migliore sia venderlo». In effetti, sarebbe l’unico modo per recuperare un po’ di soldi: il Comune, infatti, sta ancora pagando il mutuo di 150.000 euro contratto sette anni fa dalla Polisportiva Marocchese, di cui s’era fatto garante con una fidejussione. Quanto resta ancora da pagare? «Ricordo che vennero ac- «Marocchesi campioni di lamento ma qui tira solo la polenta gratis» Parla il presidente del comitato che si è arreso spesso quasi deserto: come mai? L’unica cosa che so è che i ragazzi hanno sempre mal sopportato di dover pagare per associarsi al centro e per l’assicurazione. Hanno sempre detto che quel terreno era loro, ci andavano a giocare prima che sorgesse la Polisportiva. Insomma, lo sentivano come un posto loro e volevano conservare il diritto di giocarci liberamente, senza vincoli. Insomma, quella struttura era mal sopportata. Ripeto: penso che non la sentissero come una cosa per loro e volessero mantenere quello che ritenevano un diritto acquisito, senza dover sottostare a norme in qualche modo restrittive. Eppure doveva esserci una qualche agevolazione per i ragazzi della borgata. Certo. Il Comune ha sempre messo nero su bianco nelle convenzioni coi gestori che si sono succeduti che ci fossero delle precedenze, delle facilitazioni per i residenti, soprattutto i più giovani. Ma era anche logico e giusto che, trattandosi di una struttura comunale , ci fossero delle norme da rispettare. Ed è corretto che, per tutelarsi in caso di infortuni di chi lo frequentava, ci fosse la richiesta di un pagamento, sia pure minimo, per l’assicura- zione. Ma anche quel minimo veniva percepito come un’imposizione. Rifiutata da chi considerava quello spazio una cosa propria, sempre stata fino ad allora a loro disposizione. Senza dover pagare nulla. Calcio, calcetto, arti marziali, rugby: il centro, nelle sue successive gestioni, ha cercato di offrire opportunità diverse, che soddisfacessero interessi differenziati. Non è andato bene niente? Quel che so è che tutte quelle proposte non hanno suscitato interesse. Ma mi pare anche di aver capito che non piacesse come veniva gestito il bar. Quali ne fossero i motivi non è mai emerso con chiarezza. Erano tutte sbagliate le proposte per il tempo libero? Non so se si possa dire così. Anzi non credo. Piuttosto penso che lì il problema principale fosse che purtroppo molti vivono situazioni economiche difficili. Che, ancor più che mal tollerare regole, non possano davvero disporre di denaro, neppure per somme minime. E, meno che mai, per una cosa così normale come passare il tempo libero. Penso che alla base ci siano motivi prettamente economici. Quindi qualsiasi prezzo venisse stabilito, non sarebbe andato bene. Dunque possiamo dire che il centro d’incontro veniva visto come un corpo estraneo? Forse dire così è eccessivo. Certo, so che molto spesso c’è stata una convivenza difficile. In particolare con le persone che abitano nei palazzi più vicini. La vostra associazione Marocchiaperti, che cercava di organizzare eventi culturali piuttosto che tempo libero e sport, ha collaborato per cercare di far funzionare la Polisportiva? Nel settembre 2009, proprio due mesi prima di scioglierci avendo visto che nessuno era interessato alle no- stre proposte, avevamo fatto un accordo. Prevedeva il pagamento del 10 per cento dell’affitto da corrispondere al Comune. In cambio chiedevamo di poter utilizzare la struttura per le nostre iniziative. Mettendoci d’accordo in modo che i nostri programmi non interferissero con le loro attività. Insomma, nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare una mano. Però, dopo due mesi, senza aver mai usato quello spazio, abbiamo chiuso baracca e burattini. Purtroppo non è questo il solo fallimento nella borgata. Anche altre iniziative sono naufragate negli ultimi anni: gli ambulatori medici, il pullman. IL mercato settimanale ha chiuso una prima volta e ora ci sta riprovando, sperimentale dallo scorso aprile... Purtroppo le persone chiedono, firmano petizioni e poi, quando ottengono le cose che hanno domandato, le lasciano morire. Anche noi abbiamo cercato per quattro anni di creare momenti di aggregazione. E’ stato inutile. La gente si lamenta che non c’è nulla ma poi, quando c’è da mettersi in gioco, spariscono tutti. Storia di un centro tra vandali e idee POIRINO - E’ una storia di disillusioni quella del centro di via della Margherita. Concepito a fine anni Novanta dall’associazione Polisportiva Marocchese, doveva costare 100.000 euro, ma il conto presto raddoppiò, costringendo il Comune a scendere in campo. L’apertura, prevista per il settembre 2003, sfora di un anno esatto e ad una delle prime feste dopo l’inaugurazione subito scattano le polemiche: i vicini di casa protestano per la musica. Non solo si deve abbassare la musica: si scopre che all’edificio manca ancora l’agibilità. Il centro vivacchia ma non decolla. E’ aperto a intermittenza, la gente non lo frequenta quasi per nulla. La Polisportiva Marocchese si scioglie nel febbraio 2006 e la struttura passa in mano al Comune. Ma è carico di debiti. Si dovrà attingere alle casse comunali per la restituzione dei due mutui: uno decennale da 60.000 euro e l’altro quindicennale da 90.000. Il Comune lancia un bando per trivare un gestore. Vince la Cooperativa La Cometa nel giugno 2006 e trova l’edificio disastrato: le incursioni notturne dei vandali hanno rotto tutti i vetri. Il presidente Fiorenzo Bosticco accetta la sfida: ripara e fa progetti. Pensa di aprire un “internet-cafè”, di ospitare le manifestazioni di altre associazioni, organizzare conferenze e corsi di italiano per stranieri, costruire un campo da bocce, trasformare il campo da calcio a sette in due da calcetto, aprire una mensa a prezzi popolari. Buone intenzioni che si perdono nel deserto: la gente della frazione non si fa vedere. Nel gennaio 2007 la famiglia che gestiva il bar per conto della Cometa se ne va: gli incassi non coprono nemmeno le spese vive. Poche settimane e anche la cooperativa si arrende. Bosticco restituisce le chiavi dopo appena otto mesi. Passa un anno con le porte sbarrate. Nel marzo 2008 ci prova l’associazione Uds guidata da Natale Zanotel. La sera della nuova inaugurazione Brunello Ruà, che collabora con l’Uds, è pieno di entusiasmo. Patrola d’ordine: differenziare le attività sportive. Non solo calcio ma anche qualcosa di nuovo per la borgata, come judo e aikido. E poi corsi di danza, serate musicali, piccoli spettacoli teatrali. E inoltre un’attenzione particolare per i meno abbienti e i disabili. Il parroco don Perlo è d’accordo e benedice tutti. Il risultato non cambia: spesso il centro è quasi deserto. «Certi giorni eravamo aperti con due persone sedute al bar», ricordano dall’Uds. Zanotel e Ruà provano e riprovano. Ma dopo un anno anche loro devono arrendersi e vanno dal sindaco a riconsegnare le chiavi. Sbatte contro il muro dell’indifferenza della frazione anche l’ultimo gestore, Nell’aprile 2009 le chiavi passano nelle mani di Rosanna Sodano, presidente della società di rugby Poirino Tigers. Unica concorrente all’ennesimo bando emesso dal Comune, si aggiudica la gestione per cinque anni. Sodano utilizza già da tempo il campo esterno per gli allenamenti. E’ contenta di avere in gestione tutto l’impianto e prevede di non limitarsi al solo rugby: «Vogliamo rendere vivo questo centro non solo con il nostro sport, ma anche con altre attività. Per esempio potremo organizzare un’estate ragazzi ad indirizzo prevalentemente ludico-sportivo», annunciava entusiasta un anno e mezzo fa. E ora si ritrova con la porta del centro chiusa e luce e gas tagliati. Rassegna stampa Luglio 2010 informazioni: Comune di Per Poirino sito web: http://archivio.lastampa.it email: [email protected] In breve Pubblicazione: [16-07-2010, STAMPA, TORINO, pag.66] Sezione: Autore: Arignano Nuovo asfalto La citta' rimette a nuovo le strade del centro: per riasfaltare via Robiola, via Roma e via Garibaldi sono a disposizione quasi 90 mila euro. Poirino Acquedotto guasto Gli abitanti di frazione Marocchi si lamentano da giorni per la scarsa pressione dell'acqua, che soprattutto di sera fa fatica a raggiungere le abitazioni di via Margherita. Il gruppo di minoranza La svolta ha chiesto che il Comune solleciti un rapido intervento della Smat. Riva presso Chieri Acqua gratis Il Comune fara' installare un distributore gratuito di acqua potabile in piazza Carlo Emanuele. Ad eseguire i lavori, che dovrebbero iniziare alla fine dell'estate, ci pensera' la Smat. Si paghera' soltanto l'acqua frizzante: non piu' di 5 centesimi al litro. Moriondo Torinese Internet in piazza Attivata la rete wireless che permettera' di connettersi gratuitamente dalle panchine che si affacciano sul Municipio. Per accedere al servizio bastera' richiedere in Comune la password giornaliera, che consentira' la navigazione per 60 minuti. Santena Un aiuto alla Cri Il Comune ha deciso di donare alla Croce rossa locale un contributo di 7 mila euro: serviranno a coprire le spese di affitto della sede, di proprieta' della stessa amministrazione pubblica. Chivasso Incontri nei quartieri Nell'ambito dell'iniziativa <<Fuori dal Comune>>, oggi dalle 17,30 alle 19, nei giardini di via De Gasperi, il sindaco Bruno Matola incontra gli abitanti del quartiere per conoscere eventuali problematiche della zona. Brandizzo Il via alla patronale Iniziano oggi (fino a martedi') i festeggiamenti patronali brandizzesi. In programma serate gastronomiche e danzanti. Stasera alle 18, nella sala del Consiglio comunale, inaugurazione della mostra fotografica <<Brandizzo, luoghi e persone>>. Rondissone Turni irrigazione Al fine di adeguare l'utilizzo delle acque per l'irrigazione alle proassime disposizioni di Regione e Provincia, i consorzi irrigui hanno dispono nuovi turni nei territori di Rondissone, Verolengo, Torrazza Piemonte e Saluggia. Informazioni presso consorzi Roggia Natta, in via Torino 2 a Verolengo. - Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati - Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino 23 DISTRETTI DOMENICA, 18 LUGLIO 2010 SÌ A FOTOVOLTAICO IN TERRENI DI POCO PREGIO SAN MAURO: RESTAURATO IL «CROCIFISSO DELLA PULCHERADA Carmagnola «apre» all’energia alternativa Il Consiglio comunale di Carmagnola ha approvato nei gorni scorsi una delibera che prepara la strada a un bando per la concessione di un terreno comunale con un’unica destinazione possibile: un campo di pannelli solari per produrre energia elettrica. Questione di un paio di settimane, e poi il bando sarà preparato e pubblicato, ma già fin d’ora alcuni aspetti sono chiari e definitivi: la superficie dell’area che verrà concessa è pari a 25 mila metri quadrati; la localizzazione: è in una parte della zona in via Umberto II, l’ex area Teksid sottoposta a bonifica; il prezzo iniziale dell’asta pubblica è di 150 mila euro; la durata della concessione è ventennale; il ripristino dello stato originale al termine della concessione, con lo smantellamento degli impianti Cae, è a carico della ditta concessionaria. Nulla si dice invece su quanta energia sarà prodotta dai pannelli e su come verrà utilizzata. «Starà al privato ricavare l’energia e usarla come riterrà opportuno: il bando riguarda solo la concessione dell’area» - ha spiegato il sindaco Gian Luigi Surra. Il progetto è stato approvato anche dalla minoranza, alla quale restano tuttavia alcuni dubbi, principalmente di carattere amministrativo e ambientale: «Ottenere subito 150 mila euro per vent’anni di utilizzo dell’area vincolerà le prossime amministrazioni senza concedere alcun beneficio» - ha dichiarato il coordinatore della minoranza Emilio Gamna, al quale si è aggiunto il verde Elio Canavesio: «Si tratta di un’area bonificata con il sistema del ‘cupping’ - prosegue Canavesio - i residui delle vecchie lavorazioni depositate in quella zona sono stati coperti con uno strato impermeabile di 50 centimetri; nulla da obiettare, se l’eventuale impianto per ricavare energia elettrica da quella solare sarà completamente in superficie; ma ci potrebbero essere seri problemi in caso di scavi: bucando lo strato impermeabile, si vanificherebbe il lavoro fatto per mettere in sicurezza il terreno». Inoltre, tutta questa operazione come si concilia con il documento di indirizzo di Agenda 21 e la delibera di Giunta che vieta simili impianti nei terreni agricoli? Senza contare che almeno in un paio di casi recenti il Comune ha detto «no» alle richieste per impiantare nuove installazioni fotovoltaiche su terreni privati. «Le due questioni sono in linea – afferma il primo cittadino – il fotovoltaico non è vietato in assoluto sul territorio carmagnolese, ma solo sul suolo agricolo di prima e di seconda classe, cioè sui cosiddetti ‘terreni di pregio’ questo perché non vogliamo che venga indebolita l’agricoltura, che è una fondamentale risorsa per l’economia locale, e non solo. Mentre lo spazio che abbiamo destinato per il bando è già compromesso e non potrebbe servire ad alcun uso agricolo». Domenico AGASSO jr POIRINO CENTRO GIOVANI «Cinema sotto le stelle» Dal 22 luglio al 12 agosto l’area verde antistante il Centro giovani e anziani di via Eugenia Burzio a Poirino ospiterà ogni giovedì sera una proiezione cinematografica all’aperto. Si ripete così, per il terzo anno consecutivo, l’appuntamento con la rassegna “Cinema sotto le stelle”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura stavolta in collaborazione con la Pro Loco. 011.945.01.14. Si comincia giovedì 22 luglio con «Cado dalle nubi», per proseguire giovedì 29 luglio con «Piovono polpette», giovedì 5 agosto con «Matrimoni e altri disastri» e giovedì 12 agosto con «Happy family». Le proiezioni avranno inizio alle ore 21 con ingresso a 3 euro (10 euro l’abbonamento per tutte e quattro le serate). POIRINO CENTRO GIOVANI Rivarossa, festa patronale Due dipinti secenteschi restaurati e riconsegnati ai Comuni di Reano e San Mauro Torinese. Si tratta rispettivamente della Vergine del Rosario del Molineri e della tela di scuola lombardopiemontese del XVII secolo nota come Cristo inchiodato alla croce e attribuita ad un seguace del Moncalvo. A settembre è prevista la restituzione di altre due opere ai Comuni di Torre Pellice e Alpignano (Crocifisso ligneo del ‘700, attribuibile alla Scuola del PRESENTATO IL BILANCIO DELLA FONDAZIONE PER LA RICERCA SUL CANCRO Candiolo, la sfida continua All’inizio del 2010 già in 176 mila hanno devoluto il 5 per mille all’Istituto L’ Istituto di ricerca e cura del Cancro di Candiolo continua a crescere negli spazi e nelle attrezzature grazie al sostegno della gente che continua a credere in una realtà scientifica la cui peculiarità è di umanizzare sempre più il rapporto medico-ricercatoremalato. L’ occasione per fare il punto della situazione è stata la presentazione nei giorni scorsi del Bilancio sociale della Fprc Onlus (Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro). Un appuntamento ormai tradizionale che ha riunito all’ Istituto di Candiolo, costruito con i fondi raccolti dalla Fprc, un centinaio di personalità del mondo medico, scientifico ed economico. L’ incontro è stato aperto dall’ intervento della presidente della Fondazione, Allegra Agnelli: «Il Bilancio sociale racconta un anno di lavoro, una pagina della nostra storia che è partita nel 1986 e che nel 2011 compirà 25 anni». Allegra Agnelli ha sottolineato la fiducia che la Fondazione continua a riscuotere fra i piemontesi. Lo dimostrano gli ultimi dati del 5 per mille, quelli che si riferiscono alle denunce dei redditi del 2008 e di cui si è avuta conoscenza in questi primi mesi del 2010: sono stati più di 176 mila i cittadini che hanno scelto la Fprc, il 18% in più rispetto all’ anno precedente. Un aiuto importante che ha in parte controbilanciato la stagnazione di altri contributi a causa della profonda crisi economica. Un ruolo significativo per mantenere vivo questo legame col territorio lo giocano le Presto il cantiere dell’Interdisciplinary cancer center, un secondo polo di ricerca sulle cause dei tumori 23 delegazioni torinesi e piemontesi, che nel 2009 hanno svolto molte iniziative e raccolto direttamente più di 270 mila euro. Allegra Agnelli ha ricordato che dall’ inizio di quest’ anno è diventata operativa la Fondazione del Piemonte per l’ Oncologia (50% Fprc, 50% Regione Piemonte), che ha il compito di gestire le attività sanitarie e di ricerca clinica. Il Consigliere delegato, Giampiero Gabotto, e il direttore In breve scientifico, Federico Bussolino, hanno parlato dell’ attività svolta e dei progetti futuri. «Siamo pronti a partire con i lavori di un secondo edificio per la ricerca, l’Interdisciplinary cancer center, destinato a comprendere meglio, attraverso un approccio multidisciplinare, la ragione per la quale si sviluppano le metastasi» - ha sottolineato Gabotto. Vi lavoreranno, fianco a fianco, medici, biologi, fisici, matematici e informatici che cercheranno di utilizzare al meglio le conoscenze e le tecnologie sviluppate dopo la descrizione del genoma umano. L’ Istituto avrà poi ulteriori possibilità di espansione grazie alla convenzione stipulata nell’ aprile scorso tra il Comune di Candiolo e la Fprc che consente un incremento di superficie edificabile di oltre 14 mila metri quadrati. Saranno destinati a un campus dove potranno essere ospitati medici e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo. Sui successi scientifici si è soffermato il professor Bussolino che ha ricordato: «Nel 2009 le pubblicazioni scientifiche internazionali prodotte dalle nostre 18 unità di ricerca di base e clinica sono state 82». Plura). L’iniziativa fa parte del progetto per contribuire al recupero e alla valorizzazione del patrimonio artistico dei Comuni avviato nel 2007 dalla Provincia di Torino. Un stanziamento di 300 mila euro per diagnosi, conservazione e restauro del patrimonio culturale dei Comuni della Provincia di Torino (111 interventi in tutto) grazie all’insostituibile lavoro degli specialisti del Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali «La Venaria Reale». Il Cristo di San Mauro il cui restauro è stato diretto da Pinin Brambilla, direttore del laboratorio venariese, ed effettuato da Alessandro Gatti, di 31 anni e Michela Cardinali di 34 è stato benedetto dal parroco don Claudio Furnari (nella foto) e riconsegnato alla chiesa abbaziale di Pulcherada nella serata di venerdì 9 luglio. Emanuele FRANZOSO L’orologio di Barbania È tornato a scandire le ore il vecchio orologio settecentesco del campanile di Barbania. L’opera, datata 1793, è stata restaurata e riconsegnata alla comunità in una solenne cerimonia a Palazzo municipale sabato 26 giugno. Pezzo raro- sembra – l’orologio del campanile del Ciuché barbaniese, che denota una certa agiatezza di cui doveva godere il piccolo comune alla fine del XVIII secolo. (t.m.) Nell’ambito della festa patronale di Rivarossa domenica 18 in mattinata Messa solenne e processione della statua di Santa Maria Maddalena. Nel pomeriggio esercitazione dimostrativa della protezione civile, giochi e attività. Alle 19 finale del torneo di calcetto; dalle 21 intrattenimento musicale e alle 23 spettacolo pirotecnico. (t.m.) GUIDA DELLA CALABESTA Abbazia di Vezzolano Gli aspetti storici, artistici e religiosi della Canonica di Santa Maria di Vezzolano, vicino ad Albugnano, sono oggetto di una guida pubbilcata in questi giorni da EditTo di Riva (Chieri). Le 112 pagine del volume sono corredate di illustrazioni a colori e dalle prefazioni di Aldo Settia e Paola Salerno. Il libro è curato da Maurizio Pistone, presidente dell’Associazione «La Cabalesta». Rassegna stampa 2 Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 55 La vittima, Maurizio Fraccon, falegname di Berzano Schianto mortale in moto Berzano, vittima un falegname di 38 anni. Viaggiava solo BERZANO - Una cena con un rappresentante della sua ditta di famiglia, poi un giretto in moto per godersi il fresco della sera in sella alla sua Harley Davidson. Pochi chilometri nelle campagne dell’astigiano prima di tornare a casa dalla sua Veronica. E una caduta quasi inspiegabile, che ora non dà pace alla sua famiglia e a chi gli voleva bene. Maurizio Fraccon, falegname trentottenne di Berzano, è morto così, sul colpo, dopo esser finito fuori strada a Roatto, sulla provinciale che collega Montafia a a Villafranca. L’incidente è avvenuto venerdì sera, verso le 22,45. Nessun testimone, nessun segno di frenata che faccia presuppore ai carabinieri della compagnia di Villanova il coinvolgimento di un altro veicolo. Dopo l’allarme dato da un passante, i militari della stazione Villafranca hanno trovato solo Fraccon e la sua motocicletta. I segni delle ruote lungo il prato, poi quel terrapieno dove la sua corsa incontrollata è finita, purtroppo ferendolo al collo e uccidendolo sul colpo. Inutili i soccorsi prestati dai volontari della Croce rossa. La sua salma, visitata dal medico legale, è stata composta in serata nella camera mortuaria del cimitero di Roatto. Oggi pomeriggio, martedì, alle 15, saranno celebrati i funerali nella parrocchia di Berzano. Maurizio Fraccon fa parte di una delle fami- glie più radicate e stimate in paese. Abitava in centro, in via Rinaldi 6, con la compagna Veronica. Ma le sue giornate trascorrevano di fatto con la sua famiglia, nella falegnameria fondata da papà Renato e ora gestita insieme a lui e al fratello Giovanni, in strada Balegno, località Valle Ochera. «Venerdì sera era andato a cena a Moncucco, alla Trattoria del Frei- CASTELNUOVO Ripristinate due strade danneggiate dalle piogge CASTELNUOVO - Ripristinate con interventi urgenti: strada Collina Margherita, Ranello e Nevissano, fortemente danneggiate dalle piogge dello scorso 14 maggio. I lavori, che hanno richiesto una variazione di bilancio urgente da 27 mila euro, sono stati eseguiti dall’impresa Acquiland, che in alcuni punti ha realizzato opere d’ingegneria naturale con palificazioni sotterranee. «La situazione più brutta era a Nevissano – commenta il sindaco Giorgio Musso – Un tratto di carreggiata di circa 12 metri è franato completamente. Naturalmente abbiamo anche interessato la Provincia». sa, con un nostro rappresentante - racconta proprio il fratello, che si fa forza per trattenere le lacrime - Verso le 22,15 ha detto che sarebbe tornato a casa, ma come tante altre volte penso abbia deciso di andare a fare un giro tranquillo per godersi il fresco dopo una giornata afosa: mi raccontava spesso di queste uscite che amava fare per rilassarsi prima di torna- re a casa...». Fraccon era in sella a una Harley Davidson comprata circa tre anni fa. Un mezzo tranquillo, dopo anni trascorsi a cavallo moto decisamente più sportive e più veloci: le guidava da quando aveva 14 anni. Anche per questo la sua caduta sembra inspiegabile. «Qualcosa però dev’essere successo, perché non ci sono altri mezzi coinvolti e lui, al fondo di un rettilineo non ha fatto la curva ed è andato dritto. Dando un primo sguardo alla moto mi sembra che la ruota posteriore si sia bloccata, forse c’è stato un guasto al motore, al cambio - ipotizza senza soluzione il fratello Chiederemo che venga fatta una perizia per capire». Maurizio Fraccon aveva la passione per i motori. Quelli su due ruote, ma anche quelli in miniatura, montati sui modellini a scoppio radiocomandati. «Erano il suo passatempo preferito, faceva gare in tutta Italia - racconta ancora Giovanni Fraccon - Condivideva questo hobby con un gruppo di amici liguri, di Genova, dove trascorreva spesso il fine settimana, ma anche con altri appassionati della nostra zona e di Cavagnolo». Tanti amici che ricordano Maurizio Fraccon come una «persona allegrissima e di compagnia». Proprio come il suo amore, Veronica, come papà Renato e POIRINO - Dopo cinquant’anni avanti così: l’Asl non ce lo consente e le proroghe sono ormai scadute – lancia l’allarme Elsa Rosa, consigliera della locale sezione dei donatori di sangue ed anche consigliera provinciale – Finiamo questo mese ma a settembre non potremo riprendere in queste condizioni. Da dieci anni il Co- mune ci promette una nuova sede, ma ora non dispone i soldi per fare i pochi lavori necessari». L’Avis dovrebbe andare al piano terreno della casetta, ora assai malandata, di via Alfazio 5. Nel passato era sede del Centro Anziani ed ora viene utilizzata per attività po- Paola Chiara Lo stabile di via Alfazio 5 possibile futura sede Avis. Sotto il titolo, l’edificio di via Indipendenza che dev’essere abbandonato Poirino, Avis verso la chiusura La vecchia sede non regge e quella nuova non si sblocca di attività, a settembre l’Avis potrebbe ruidurre di molto le sue attività, se non chiudere. Motivo: il Comune non ha 10.000 euro per sistemare la nuova sede. E in marzo è scaduta la nuova proroga all’attività concessa dall’Asl. A inizio mese, poi, l’azienda sanitaria ha inviato una nuova lettera in cui ricorda che la sede attuale, in via Indipendenza 48, è fuori norma. I motivi sono molti. L’ambiente è insufficiente, meno dei 100 metri quadri richiesti; è al secondo piano senza ascensore, gli impianti di tutto l’edificio sono fuori norma. Per adeguarli, ha più volte ricordato il sindaco Sergio Tamagnone, ci vorrebbero più soldi che a farne uno nuovo e più funzionale. Tant’è vero che l’intenzione è di vendere tutto il palazzo. «Non possiamo più andare mamma Lina, il fratello Giovanni, la cognata Rosa e il nipotino Davide. E l’intera comunità di Berzano, che lo vedeva «passare tutti i giorni», come il sindaco Sergio Teja. Si stringeranno tutti intorno a lui oggi pomeriggio. Per l’ultimo saluto. Per un abbraccio corale in parrocchia sostenuto dalle parole di Don Silvano Canta. meridiane con i bambini. I lavori da fare sono pochi, ammette il sindaco: «Ci sono da costruire alcuni tramezzi per separare i locali, mettere alcuni sanitari, sistemare gli impianti e poco altro. Ma nella situazione attuale non possiamo spendere un euro. Ce lo impedisce l’ulteriore inaspri- mento del Patto di stabilità del governo». E’ indignata Rosa: «Ma insomma, quanti soldi ci vogliono? Penso che 5.000 euro sarebbero sufficienti. Eppure non si trovano e così un servizio utilissimo rischia la chiusura. Però il sangue serve e già si fatica a trovare nuovi donatori». L’unica alterativa resterebbe un’autoemoteca. Il sindaco qualche speranza la dà: «Non dico che il lavoro sia annullato. Anzi, proprio venerdì ho inviato una lettera all’Asl ripetendo che i locali adatti ci sono e dovremmo poterli attrezzare al più presto. E’ un intervento solo in attesa. Non costa neanche molto: pen- so attorno ai 10.000 euro». Ma in attesa di che? «Noi i soldi li abbiamo, ma sono in capitoli di bilancio ora bloccati. Se in autunno, come pare molto probabile, il governo allenterà i vincoli sulla spesa, almeno per i Comuni con i conti a posto come il nostro, potremo procedere. E la sistemazione della nuova sede non richiede molto tempo». Ma anche questa dovrebbe essere una soluzione transitoria. Se infatti la stretta sulle finanze locali si allentasse e consentisse maggiori spese, il Comune ha in progetto da tempo di costruire un nuovo edificio in piazza Reggimenti Alpini. Potrebbe ospitare gli uffici locali dell’Asl, la Croce Rossa (anch’essa allo stretto nello stesso palazzotto di via Indipendenza 48), l’Avis e l’Aidas. Mario Grieco Con i Fratelli di Soledad Giovedì la band torinese apre il Cherium Rock Fest CHIERI - I Fratelli di Soledad inaugurano il Cherium Rock Fest. Giovedì il celebre gruppo ska reggae torinese darà il via all’ottava edizione della rassegna, organizzata quest’anno dal 22 al 25 luglio all’area Tabasso (ingresso da via fratelli Giordano o da via Vittorio Emanuele). I Fratelli di Soledad suoneranno a partire dalle 21,30 (ingresso libero). Il concerto di giovedì è anche l’occasione per i musicisti torinesi di presentare il loro ultimo album “Fratelli senza paura”, il settimo in vent’anni di carriera. Il gruppo nasce infatti nel 1989, dopo una breve parentesi come “Soledad Brothers”. Il nome è preso dal titolo del libro di George Jackson, attivista delle Black Panthers ucciso nel 1971. Della band fanno parte Roberto “Bobo” Boggio (voce), Giorgio “Zorro” Silvestri e Alberto Vacchiotti (chitarra), Luca “Scasso” Pisu (basso), Gianluca Vacha (tastiere), Sergio Pollone (batteria), Luigi “Giotto” Napolitano (tromba), Gabriele Biei (trombone). Silvestri è l’autore di quasi tutte le canzoni: il genere è un misto tra ska e reggae, contaminato dal combat rock, dal pop e da testi che trattano argomenti anche a sfondo sociale. Ma sempre visti con ironia. Il primo disco in studio arriva nel 1992, intitolato “Barzellette e massacri”. Seguiranno “Gridalo forte” nel ’94, la raccolta di cover “Salviamo il salvabile” lo stesso anno e “Balli e pistole” nel ’96. Dopo più di 500 concerti in tutta la penisola, nel ‘98 il gruppo si scioglie. Fratelli di Soledad, gruppo torinese ska reggae Ma dopo quattro anni di silenzio il gruppo si ricompone e comincia un tour di 60 date. Alcune so- no state registrate e nel giugno 2003 è uscito “Sulla strada in concerto”. Ci vorranno altri due an- ni prima di “Mai Dire Mai”, il primo disco in studio dopo la riunione. Infine, l’8 maggio 2010 e- Municipio E gli oneri finiscono nell’asfalto CHIERI - Aumentano gli oneri e il Comune li utilizza per finanziare le opere. La Giunta ha approvato una variazione di bilancio da 656 mila euro, che dovrà essere ratificata dal Consiglio entro luglio. Spiegano Antonio Vigliani, assessore al bilancio, e Vincenzo Accardo, responsabile delle finanze del Comune: «Abbiamo preso atto dell’incremento degli oneri di urbanizzazione, così abbiamo scelto di non accendere un mutuo per reperire i 500 mila euro necessari alla manutenzione straordinaria delle strade cittadine». Per ufficializzare questo cambio di strategia, il municipio deve approvare una modifica al bilancio e al Piano delle opere pubbliche. La modifica comporta di destinare 656 mila euro alla manutenzione delle strade e del verde utilizzando gli oneri e parte dell’avanzo di amministrazione (1 milione e 630 mila euro). Così la Giunta può conti- nuare con la politica della riduzione del debito, inaugurata dal predecessore di Vigliani, Federico Feyles. Conferma Accardo: «L’intenzione è di non accendere nuovi mutui ma di spegnere quelli decisi in passato». Ma spesso tagli governativi e crisi impongono ai Comuni nuovi debiti per finanziare le opere pubbliche irrinunciabili. La manutenzione delle vie di Chieri è una di queste: nel progetto da 500 mila euro si prevede il rifacimento dell’asfalto in alcune delle vie principali della città come strada Baldissero, strada Cambiano e via Roaschia. Il Comune ha messo a bilancio 500 mila euro ma nel 2010 potrà utilizzarne solo 150 mila a causa dei vincoli imposti dal Patto di stabilità. Il resto dei soldi verranno impiegati il prossimo anno quando, sperano in Comune, nuove costruzioni finanzieranno altre opere fondamentali attraverso gli oneri di urbanizzazione. sce “Fratelli senza paura”: contiene brani inediti ed è l’album che celebra i vent’anni di concerti. Il gruppo torinese è la prima (e forse la più celebre) attrazione del Cherium 2010. Il quale continuerà, dopo l’esibizione dei Fratelli, per altri tre giorni. Venerdì sarà il turno delle cover band. Suoneranno gli “EiCiDi” (Ac/Dc tribute) e i “Black Diamonds” (Kiss tribute). Sabato pomeriggio, invece, ci sarà spazio per alcuni gruppi locali emergenti, tutti provenienti dal Chierese: a partire dalle 16 saliranno sul palco della Tabasso gli “Unknown”, gli “Slow rider” e gli “Hub”. La sera (ore 21) toccherà a “Gli Splendidi”, (cover di Jovanotti), agli “Oronero” (cover band di Ligabue), ai balli dell’associazione “Make a better world foundation” e agli esercizi di ginnastica ritmica del “J.Dance G.roup”. Domenica si comincerà alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio: Manuel Signoretto presenterà “Tamburi in preghiera”. Poi, alle 16,15 all’ex Tabasso, Walter Calloni presenterà il seminario “Energia attraverso i tamburi”. Quindi, alle 18,30, un’altra conferenza, curata proprio dalla Steam Project, dal titolo “Diversamente ritmo”. Seguirà un concerto dei Drum Theatre, gruppo di percussionisti disabili e non. Concluderanno il festival, dalle 21, i Reunion, i quali proporranno uno spettacolo latin jazz con la partecipazione del batterista Carmelo Contino. F.G. Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 55 9 Visita ai druidi nel bosco poirinese Ai Marocchi un’area con piante sacre ai Celti, su cui gli antichi leggevano l’oroscopo POIRINO - Sono soltanto degli alberelli. Però custodiscono la conoscenza e le suggestioni dei druidi, maghi e sapienti che legavano le forze della natura alla vita degli antichi Celti. Questo vuole essere il “Bosco di Passatempo” ai Marocchi: un’area di 5.000 metri quadrati con piante sacre, su cui l’antico popolo leggeva l’oroscopo degli uomini. La loro era una cultura orale, completamente radicata nei tempi e nei ritmi della natura. Le piante ad alto fusto erano abbinate ai periodi dell’anno solare e dunque ai nati nei vari periodi. Ed era una cultura guidata da una concezione circolare del tempo, la più ancestrale: tutto nasce, cresce e muore in un movimento infinito che ripete se stesso, fino alla reincarnazione. Per loro non avevano senso concetti come “progresso” o “sviluppo”, su cui si fonda l’uomo occidentale moderno. Infatti il mondo romano, con il suo progresso tecnologico e sociale, li distrusse. «Per questo il nome è Passatempo. Anche il suo simbolo sarà studiato partendo dal triplo cerchio celtico che simboleggia l’unione di passato, presente e futuro», introduce nel bosco Mariangela Marocco, titolare dell’agriturismo Fricandò in via Nino Costa, su cui si affaccia ispirata ai Celti. L’idea è nata due anni fa: «Due attori ci hanno regalato un pero e un melo e l’ anno seguente due ciliegi, che ora fanno da sentinelle a un anfiteatro di alberi. Sono regali insoliti. Abbiamo pensato di unire il messaggio di attenzione per l’ambiente a qualcosa di più coinvolgente per i visitatori». Oltre alle ventun piante dell’oroscopo celtico, ne sono state messe altre per creare spazi; una sorta di piazzetta si apre in mezzo a salici, pioppi e cipressi. «Con questi tre tipi di quinte differenti si creeranno atmosfere uniche per ambientare letture e rappresenta- zioni», accenna Marocco. Si è pensato anche ai bambini, perché trenta alberi di nocciolo definiscono la sagoma di una piazzetta che sarà dedicata alle attività con i più piccoli e per questo già chiamata “Cip e Ciop”, in onore ai due noti scoiattoli della Di- sney. «Speriamo che il bosco diventi davvero una casa per gli scoiattoli. Contatteremo anche la Lipu per sapere se vi sono progetti per il ripopolamento di alcune specie di uccelli». Il bosco, che confina con una strada sterrata, sarà delimitato per metà da una sie- pe che costituirà anche una barriera naturale contro il freddo dell’inverno. «Ci sono ancora tanti particolari da sistemare, ma la parte più grossa è fatta», mostra Marocco. Lo zio Bartolomeo Quattrocolo, di casa a Cascina San Carlo, è stato nomina- to “guardiano del bosco”: è lui a controllare che le piante non patiscano il freddo, abbiano abbastanza acqua e quali necessitano di potatura: «Il bosco sorge su un terreno che drena bene. Fino ad una decina di anni fa qui c’era una peschiera, poi è stata riportata tanta terra per coprirla – spiega il 65enne, esperto potatore d amante delle piante con fiori - Questi alberi vogliono un terreno per lo più asciutto: prima di piantarli, in alcuni punti, abbiamo calcolato una lieve pendenza per quelli più delicati perché ogni albero ha le sue esigenze». Il primo disegno del bosco è stato fatto da un architetto, ma il progetto ha subito modifiche per avvicinarsi a un aspetto più rustico e naturale, senza dimenticare le esigenze delle varie essenze. «Per fare un esempio, il carpino si trova bene vicino all’ulivo, ma non PIANTE & UMORI - Dal sogno malinconico del salice alla commozione e al sacrificio del profumatissimo tiglio Gli antichi celti associavano ai giorni dell’anno un albero, le cui virtù avrebbero influito sui nati. Quercia (21 MARZO): - esprime un carattere ragionevole e coraggioso. Betulla (24 GIUGNO): - incarna l’equilibrio e ha una naturale eleganza. Ulivo (23 SETTEMBRE): - ama le buone maniere, disprezza violenza e gelosia. Faggio (22 DICEMBRE): - è un “ragioniere” che sa ben organizzare vita e carriera. Abete (2-11 GENNAIO E 5-14 LUGLIO): - personalità misteriosa e di umore mutevole, amante del bello ed ambizioso. Olmo (2-24 GENNAIO E 15-25 LUGLIO): - tende a dirigere, non a obbedire, e in amore è un compagno fedele e generoso. Cipresso (25 GENNAIO-3 FEBBRAIO E 26 LUGLIO-4 AGOSTO): - fedele, forte e molto passionale. Pioppo (4-8 FEBBRAIO, 1°-14 MAGGIO, 5-13 AGOSTO E 3-11 NOVEMBRE): - è affidabile e ha in- clinazione per la filosofia e le arti. Bagolaro (9-18 FEBBRAIO E 1423 AGOSTO): - gli piace la vita affascinante e farsi notare. Pino (19-9 FEBBRAIO E 24 AGOSTO-2 SETTEMBRE): - s’innamora facilmente. Salice (1-10 MARZO E 3-12 SET- Da sinistra, in senso orario:Mariangela Marocco, titolare dell’agriturismo Fricandò, Bartolomeo Quattrocolo, “guardiano del bosco”; speciale protezione per l’ulivo, suggestiva inquadratura invernale di un albero, spettacoli folcloristici sui Celti Ogni giorno un albero, ogni albero una virtù Secondo i celti, la quercia esprime il coraggio, l’abete il mistero, il cipresso la fedeltà TEMBRE): - è di solito malin- conico, viaggiatore e sognatore. Tiglio (11-20 MARZO E 13-22 SETTEMBRE): - si commuove con facilità e si sacrifica per gli altri. Nocciòlo (22-31 MARZO E 24 SETTEMBRE-3 OTTOBRE): - tollerante, sensibile ma talvolta capriccioso. Corniolo (1-10 APRILE E 4-13 OTTOBRE): - esuberante, intuitivo e idealista. Acero (11 AL 20 APRILE E 14-23 OTTOBRE): - sicuro di sé e fantasioso. Noce (21-30 APRILE E 24 OTTOBRE-2 NOVEMBRE): - ama sorprendere e non accetta compromessi. Castagno (5-24 MAGGIO E 1221 NOVEMBRE): - è la personificazione dell’onestà ma tende a irritarsi. Frassino (25 MAGGIO-3 GIUGNO E 22 NOVEMBRE-1° DICEMBRE): - ambizioso e impulsivo sen- za temere le critiche. Carpino (4-13 GIUGNO E 2-11 DICEMBRE): - ha spirito imprenditoriale e grazia. Fico (14-23 GIUGNO E 12-21 DICEMBRE): - pratico, testardo e pigro con un forte senso dell’umorismo. Melo (25 GIUGNO-4 LUGLIO E 23 DICEMBRE-1° GENNAIO) - cerca l’amore in ogni aspetto della vita, è fragile ma sa risollevarsi. al salice. E l’ulivo non deve essere molto esposto, perché va protetto dal gelo d’inverno». Tutti potranno accedere al Bosco di Passatempo gratuitamente. Ci saranno orari di apertura e si potrà visitare anche su prenotazione: «L’organizzazione è ancora da definire, ma vogliamo trovare un modo per controllo l’afflusso di persone. A chi entra sarà dato il decalogo con le regole per rispettare l’area – accenna Marocco – Su ogni albero, sarà poi messo un cartello per illustrare le caratteristiche caratteriali di chi è nato sotto quella pianta secondo l’oroscopo celtico». Tra gli alberi sarà creato un percorso guidato. «Diventerà un’oasi per passeggiare e leggere in tranquillità. Per questo, accanto a ogni pianta, posizioneremo una panchina in legno». In scaletta c’è anche il coinvolgimento delle scuole in attività didattiche; le visite guidate si dovranno prenotare. In autunno potrebbero partire le prime iniziative nel bosco. Per esempio un incontro con una grafologa che, al termine del percorso, proporrà il test dell’albero per interpretare la propria personalità come avrebbe magari fatto un druido dalla barba bianca. Intanto, tra chi ha saputo che il bosco sta prendendo forma, c’è anche chi ha già chiesto di poter portare li il proprio albero di Natale: «Stiamo pensando se realizzare uno spazio-riposo per abeti e pini – immagina Marocco – Calmi, facciamo un passo alla volta. Però, certo che sarebbe bello ricostruire un villaggio di Natale...». Sara Bauducco Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CHIERI E DINTORNI 11 MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 55 ALBERGHI I LIMITI alternativi Purtroppo manca una buona informazione da parte dei Comuni e della Provincia I gestori dei B&B si aspetterebbero più collaborazione CHIERI - Una famosa canzo- ne per bambini comincia così: «Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più». Sono le parole d’ordine dei bed and breakfast (dall’inglese: letto e prima colazione) che operano nel territorio di Chieri e dintorni. A metà strada fra l’albergo e la casa dove si vive tutti i giorni, il bed and breakfast punta sull’accoglienza, ma anche sull’intimità e sullo star bene del cliente fra le cose semplici. Niente parcheggi affollati, quindi, niente acsnensori super moderni con specchi e musica in sottofondo, niente corridoi interminabili con centinaia di stanze tutte uguali. Perché nel bed and breakfast il turista non è un numero, ma una persona, con la quale si può perfino stringere un’amicizia che lo condurrà di nuovo dove ha trovato semplicità e simpatia. Unico problema: tanta gente non sa ancora che il fenomeno B&B esiste anche nel Chierese. E pensare che in Gran Bretagna (e non solo) accade da sempre che le famiglie con una o due stanze in più a disposizione, le cedano in affitto ai viaggiatori per una o più notti. «L’esperienza insegna che durante un viaggio è bello sentirsi ben accolti in un luogo», spiega Anna Danielato, 53 anni, proprietaria di Sogno nel Verde, a Pino Torinese. «Desideriamo che le persone, quando arrivano, respirino aria di casa. Spesso ci sediamo con i nostri ospiti per chiacchierare e bere un caffè. Offriamo consigli sulle visite nei dintorni, ascoltiamo i loro racconti, diventiamo noi stessi una parte di quelle storie che, chissà, magari riferiranno ad altri con piacere». Elisabetta ed Enrico Rubiola, 40 anni, proprietari dell’Arzigà di Chieri, raccontano: «L’idea deriva dall’esperienza all’estero che abbiamo fatto. Arzigà in piemontese significa “rischiato”. La nostra è un’avventura in cui ci siamo impegnati accogliendo tutti i rischi e le gioie che comporta. Ci piace condividere spazi della nostra casa con altre persone. Ascoltare il bagaglio di avventure ed esperienze che si portano dietro. Confrontarci. Possiamo definirlo un hobby, una passione. Abbiamo cominciato con le Olimpiadi del 2006. La prima esperienza è forse stata la più bella. Abbiamo accolto per 15 giorni i genitori del portiere svedese di hockey che ha poi vinto la medaglia d’oro. In Italia non capita spesso di vedere i parenti di un famoso giocatore di calcio dormire in una semplice casa familiare. All’estero invece il Bed and Breakfast è molto più diffuso». L’origine dell’attività risale al mondo anglosassone. Pian piano si è diffusa nei vari paesi d’Europa, in particolare la Francia, fino ad arrivare anche in Italia. «Quello che mi piace di più è stare a contatto con realtà di passaggio - rivela Silvana Delbosco,62 anni, titolare del Bric San Lorenzo a Poirino - Dare ospitalità fa parte della mia educazione. Io e mio fratello abbiamo cominciato questa attività dopo la morte dei nostri genitori, sette anni fa. Lavoravamo en- con il desiderio di mostrare le bellezze del territorio: «La nostra casa si trova in un posto molto tranquillo immerso nel verde - spiega Maria nella Cappelline, 71 anni, descrivendo la propria Cascina nel Bosco, a Vernone - Non abbiamo vicini di casa. Non si vede un tetto fino a Moncucco. Far vedere a qualcun altro questo paradiso è una grande emozione. Fa piacere sentirsi dire che è un bel posto. Io e mio marito abbiamo cominciato dieci anni fa. Volevamo ricavare un minimo di reddito che ci permettesse di mantenere la cascina, che risale al 1700. In realtà non viene molta gente». Silvana Delbosco conferma: «Ci sono pochi clienti. Solo in seguito all’ostensione della sindone a Torino è arrivato qualche turista». La smentisce Giuseppe Rosa, 60 anni, proprietario del Bed and Breakfast Via Torino 54 a Trofarello: «La nostra attività funziona bene, ci sono parecchi clienti. Ad esempio con il salone del libro, abbiamo avuto tutti i fine settimana prenotati». La tipologia dei clienti è molto varia: «Accogliamo famiglie, studentesse universitarie, operai e turisti stranieri - spiega Silvana Delbosco - Siamo contattati soprattutto da chi non ama l’esperienza degli alberghi, dove le persone sono considerate poco più che un numero». La fama del Bed and Breakfast Sogno nel Verde si è particolarmente diffusa nel Veneto, da cui arrivano la maggior parte degli ospiti: «Mentre dall’estero abbiamo poco riscontro, sembra che nel Veneto ci siano molte persone interessate a visitare questo piccolo angolo di mondo - spiega Elisa Danielato Spesso i clienti alla fine socializzano tra loro. C’è stato un periodo in cui l’ospedale Villa Pia ci ha mandato alcuni familiari di pazienti che non sapevano dove alloggiare. In quel momento di sofferenza così difficile per loro siamo serviti come punto di riferimento e di appoggio». Elisabetta ed Enrico Rubiola rivelano con piacere come a volte si instaurino amicizie che durano a dispetto del tempo e della distanza: «Molti ritornano qui più volte, e così inevitabilmente ci ritroviamo tutti insieme a bere un caffè e a fare due chiacchere». Interviene Giuseppe Rosa: «Nel 2006 una coppia di olandesi si è fermata qui due settimane. Da allora tornano a trovarci spesso, portando anche parenti e amici». Il problema principale che affligge un po’ tutti i Bed and Breakfast della zona è la poca informazione divulgata dagli enti del turismo, dalla Provincia e dai Comuni, da cui ci si aspetterebbe una maggior collaborazione, visti gli alti costi degli investimenti pubblicitari su siti internet e riviste specializzate. Per il futuro, le opinioni sono concordi: continuare sulla strada dell’accoglienza senza trascurare le piccole cose. «E perché no? - conclude Elisa Danielato - Magari anche uno scambio con albergatori come noi che hanno la stessa attività da altre parti del mondo». Si chiama bed and breakfast un po’ casa e un po’ hotel Nuova ospitalità in crescita nel Chierese Dall’alto: il Bed and Breakfast “Via Torino 54”, di Trofarello; “Cascina nel Bosco” di Vernone; Giuseppe Rosa, titolare di “Via Torino 54”; Silvana Belbosco seduta davanti al suo “Bric San Lorenzo” a Poirino; l’ingresso dell’“Arzigà” di Chieri trambi a Torino, ma sapevamo che non potevamo lasciare la casa vuota, così ci è venuta quest’idea. Ab- biamo entrambi una relazione molto aperta con gli altri, non siamo vincolati dalla paura di mettere a di- sposizione la casa a persone estranee». Il piacere dell’accoglienza spesso si mescola “B&B” DEL CHIERESEX Dove sono e quanto costano Ed ecco una veloce panoramica su prezzi e caratteristiche principali di al cuni “B&B” del Chierese. Il Bed and Breakfast “Sogno Nel Verde” si trova a Pino Torinese, in Via Casaverde 31: il prezzo, 60 euro per la camera matrimoniale e 40 euro per la singola. La colazione, compresa nel servizio, comprende frutta fresca di stagione e torte fatte in casa. Il Bed and Breakfast “Bric San Lorenzo” di Poirino, in Via Cavour 47, consiste in una casa di campagna indipendente con parcheggio, accesso disabili e giardino. Consiglio per i buongustai: le uova fresche. Prezzi: 45 euro a notte per 2 persone, 35 euro per il singolo. Il Bed and Breakfast “Via Torino 54”, a Trofarello, dispone di due stanze da letto, “voglia d’oriente” e “il classico”, un salotto dotato di spazi per la lettura, un bagno, un locale cucina. La camera singola costa 35 euro a notte, la doppia 60 euro per due persone. Per i bambini da 0 a 6 anni l’alloggio è gratis, tra i 7 e i 12 anni viene fatto il 50 % di sconto. Il Bed and Breakfast “Cascina nel bo- sco” si trova a Vernone, una piccola frazione di Marentino, in località Cascina Pianta. E’ una cascina dell’800 con una camera con due letti e un bagno, fornita di parcheggio e grande giardino. Non c’è radio né TV, solo natura e silenzio. Le tariffe sono variabili in base alla stagione e vanno da un minimo di 25 a un massimo di 35 euro a persona per camera doppia, un minimo di 40 a un massimo di 45 euro per camera doppia a uso singolo. Il periodo minimo di soggiorno è di due notti. Il Bed and Breakfast “Arzigà”, a Chieri, in Strada Della Rezza 109, dispone di quattro posti letto in camere doppie e singole. Le stanze sono dotate di bagno interno con doccia e asciugacapelli, balcone riservato con vista sulla campagna, aria condizionata e tv. La struttura è anche dotata di un soggiorno con tv satellitare e di libreria e offre ai suoi ospiti spazi esterni e biciclette per escursioni. Per colazione vengono serviti cibi dolci e salati, a seconda delle preferenze degli ospiti.Per la camera singola il prezzo è di 35 euro, per la doppia di 60 euro. Margherita Ghibaudi • LINEA 30 • ORARIO LUGLIO E AGOSTO • LINEA 30 • Strutture frequentate da gente di ogni età, anche stranieri Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CRONACA CITTADINA 13 VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 56 Tre sindaci preoccupati per i tagli ai bilanci dei loro Comuni. A sinistra: Andrea Biglia primo cittadino di Pino Torinese. Sotto il titolo da sinistra: i colleghi Maurizio Tomeo di Trofarello e Francesco Lancione di Chieri Massacrati dalla manovra Tagli, fino al 13% a Pino. Insorgono i Comuni del Chierese Consiglio comunale urbanistica al centro Il Consiglio comunale vota gno. Al ritorno delle vala variante 20. Nella sedu- canze, quindi, ci saranno ta prevista dalle 19,30 di molte mie interrogazioni». L’esponente di Chieri giovedì, uno dei punti principali sarà proprio l’ap- Futura lascia così la scena provazione della variante a Moderati e Pd: i primi parziale al Piano regolato- chiedono notizie sui lavore. Ma si discuterà anche ri previsti in strada Andedi due piani convenziona- zeno (asfaltatura e passeti, una modifica di 656 mi- rella pedonale sul rio Rala al bilancio 2010 e l’alie- vetta); il secondo presenta nazione di strada del Rita- otto interrogazioni e tratta temi come le piste ciclano. Quest’ultimo punto è in- bili, la mensa e il personatrecciato a uno dei Pec: il le comunale: si chiedono municipio vuole vendere informazioni alla Giunta, parte di strada del Ritano per esempio, sulle dichiaalla “Big Mat De Tomma- razioni rese al Corriere da si”, azienda che sta realiz- Vincenzo Caivano. Il conzando la sua nuova sede al- sigliere dell’Udc considel’incrocio tra strada Pada- rava: «Non sappiamo se i na Inferiore e la circon- dipendenti lavorano con o vallazione cittadina. Il Pia- contro di noi». Il Pd presenta anche un no esecutivo convenzionaordine del giorno e una to verrà modificato. Altro argomento forte, mozione: con il primo, prola variazione di bilancio: il posto insieme ai Moderati, si richiede Consiglio di spostare il dovrà ratifimonumento care quanto alle vittime deciso dalla del lavoro da Giunta, cioè piazza Cal’utilizzo devour ai giargli oneri di dini davanti urbanizzaall’ex Tabaszione per fiso, più visinanziare la bile rispetto manutenalla posiziozione di verne attuale. Ide e strade. noltre i due In precegruppi di opdenza si Il vice sindaco Sodano posizione prevedeva l’accensione di un mutuo chiedono di intitolare una ma un incremento impre- via ai caduti sul posto di lavisto degli oneri lo rende voro. La mozione del Pd, insuperfluo. L’ultimo punto sarà vece, riguarda il giardino quello, probabilmente, più pubblico di via San Giordibattuto: la variante par- gio: si chiede alla Giunta ziale 20 al Piano regolato- di mantenerlo anche in care. Si discuterà di aliena- so di alienazione di Palazzioni, cubature e il riuti- zo Diverio e dell’immobile lizzo di ex hotel che chie- al civico 19. Presenta una mozione e dono di diventare case di un ordine del giorno anche riposo. Oltre ai punti presenta- Pino Iannò, capogruppo ti dalla Giunta, il Consiglio della Lista per Chieri e cridi giovedì e venerdì con- ticato nell’ultima seduta tiene anche alcune mozio- per il litigio con il vicesindaco Luigi Sodano. Il prini e interrogazioni. Colpisce, in primis, l’as- mo documento, firmato ansenza di interrogazioni del- che dal consigliere Angelo lo “specialista” Raffaele Rubatto, chiede di realizFurgiuele, il quale spiega: zare parcheggi riservati ai «Avrei tanti temi da af- motocicli; l’ordine del giorfrontare, ma adesso ci sono no, invece, punta a impele ferie: se le mie proposte gnare il sindaco e la Giunvenissero accolte, il Comu- ta a definire un programne non potrebbe comunque ma di manifestazioni e iprovvedere. Meglio atten- niziative in occasione dei dere settembre, in modo da festeggiamenti per i 150 andare risposte immediate ai ni dell’Unità d’Italia, precittadini che hanno biso- visti per il 2011. Per una volta sono tutti d’accordo, sindaci di centrodestra e di centrosinistra: un coro di “no” da tutto il Chierese si alza contro la nuova manovra finanziaria del Governo e i tagli previsti nei trasferimenti agli enti locali e le ulteriori restrizioni sul rispetto del Patto di stabilità. Dalle prime stime, nel prossimo biennio le percentuali dei tagli sui bilanci dei Comuni Chieresi potrebbero oscillare da un minimo del 5% ad un massimo del 10, con punte anche del 12-13% come nel caso di Pino Torinese. Soltanto Santena sembrerebbe uscire indenne da quella che si potrebbe rivelare una vera e propria Waterloo per gli enti locali. I Comuni, infatti, sono stretti in una morsa: da una parte, la riduzione dei trasferimenti statali e, dall’altra, i vincoli sempre più stretti del Patto di stabilità interno, che ogni ente è chiamato a rispettare. Quest’ultimo è uno strumento voluto dalla Comunità europea per controllare l’indebitamento dei Comuni, che ogni anno non possono spendere più di quanto incassato. Sono quindi costretti a utilizzare per opere e investimenti solo la liquidità in entrata nei 12 mesi; per cifre superiori si rischia lo sforamento del Patto, mentre quello che non viene utilizzato deve essere accantonato e non può più essere u- sato l’anno seguente. «La situazione è davvero pesante – esordisce Michele Mammolito, primo cittadino di Cambiano, che fa parte di una coalizione di centrodestra – Oltre a questa manovra, stiamo già subendo un bel danno dalla decisione di togliere l’Ici per la prima casa». Benedetto Nicotra, sindaco PdL di Santena, condivide la posizione del collega e aggiunge: «Ci stiamo trasformando in prestatori d’opera e in questo modo non possiamo più amministrare e garantire servizi. Chi sta a Roma prima di fare il ministro dovrebbe avere un’esperienza come amministratore per capire le nostre problematiche. Invece dimostrano incapacità e incompetenza. Dovrebbero istituire un tavolo di discussione con le piccole-medie comunità». Una posizione particolarmente dura, nonostante a Santena l’impatto della manovra dovrebbe sentirsi meno che altrove, con un taglio sui bilanci 2011-2012 dello 0,6%, una contrazione dei trasferimenti pari a 44.000 euro all’anno e l’obbligo di risparmiare “solo” 440.000 euro all’anno per rispettare il Patto di stabilità. La realtà dei fatti è che se il Governo proseguisse lungo la strada intrapresa, molti enti locali fino al 2012 non potranno più garantire una serie di servizi, come la manutenzione di strade, scuole ed edifici. «Se non si fanno investimenti non aumenta la ricchezza dei Comuni – sottolinea Maurizio Tomeo, primo cittadino di Trofarello, appartenente al centrodestra – Sulla spesa corrente abbiamo già tagliato tutto il possibile. Anche gli stipendi dei dipendenti comunali, una quarantina, sono stati ridotti all’osso. Le difficoltà si ripercuoteranno su infrastrutture, strade, edilizia scolastica, servizi sociali». È particolarmente preoccupato Andrea Biglia, sindaco di centrosinistra a Pino Torinese: «Fino a qualche anno fa eravamo un Comune super virtuoso, con solo il 7% delle entrate provenienti da TONINO SIDARIX «Lega Nord? Ben più delle ronde» «La Lega non è soltanto “ronde”». Il capogruppo in Consiglio Tonino Sidari (due settimane fa, per errore, il “Corriere” aveva attribuito la carica a Gian Pietro Toaldo) rivendica le attività svolte nel primo anno di mandato: «Si parla sempre del nostro impegno per le ronde, che effettivamente sono un cavallo di battaglia da anni. Ma ce ne sono altri, e tutti utili alla città». Orti urbani, dissipatori di rifiuti e trasmissione delle pratiche attraverso la posta elettronica certificata: sono le iniziativa rivendicate dal consigliere, delegato alla Semplificazione e all’efficienza amministrativa. L’iniziativa a cui Sidari tiene di più sono gli orti urbani, destinati ad anziani e ad attività didattiche: «In accordo con la Giunta, sono riuscito a ottenere di partire con i lavori a settembre. Investiremo i primi 20 mila euro per il livellamento del terreno e la preparazione dei viottoli di collegamento all’interno dell’area prevista a Fontaneto. Ho battuto i pugni proprio perché ritengo importante questo progetto, utile a scuole e anziani». Già attiva un’altra iniziativa promossa dal capogruppo leghista: «E’ possibile trasmettere in formato elettronico via posta certificata: richieste, documentazioni e istanze che non necessitano del bollo». La trasmissione deve avvenire via Pec (Posta elettronica certificata) all’indirizzo del Comune [email protected] che provvede in automatico a trasmettere al mittente la ricevuta (che per legge sostituisce la raccomandata A/R). Aggiunge Sidari: «Per denunce d’inizio attività e integrazioni, per esempio, il sistema è già attivo e permette di risparmiare in diritti e risorse umane. A breve vedremo se sarà possibile far valere questo sistema anche per i documenti che necessitano del bollo». Altra idea del consigliere, in fase embrionale, riguarda i dissipatori di rifiuti umidi: «Sto lavorando con Smat e altri interlocutori per fare un esperimento che prevede l’installazione, per un anno, dei dissipatori sotto il lavello. L’umido verrebbe polverizzato e inviato al depuratore di Fontaneto. Sono convinto che porterebbe grossi vantaggi ambientali ed economici: gli utenti riceverebbero sgravi sulla bolletta». Sidari guarda anche a obiettivi politici, locali e non: «Per esempio, siamo a favore dell’acqua pubblica. E puntiamo a modificare la Ztl: il Movimento Giovani Padani ha presentato una proposta che la Lega chierese appoggia in pieno». Roma, oggi ci hanno trasformato in un ente che dipende quasi esclusivamente dai trasferimenti statali. L’Ici per noi rappresentava un’entrata molto pesante, pari al 60% del bilancio. Oltretutto, non possiamo neanche contare sull’addizionale Irpef». Nel Comune collinare l’effetto della manovra potrebbe essere davvero pesante: i tagli sui bilanci si stimano del 9% nel 2011 e quasi del 12% l’anno successivo, con una riduzione dei trasferimenti di oltre 500.000 euro all’anno, la stessa cifra che si dovrà accantonare per non sforare il Patto di stabilità. «Se la finanziaria venisse approvata così com’è oggi, po- tremmo chiudere i battenti – scuote la testa Biglia – Abbiamo già cercato di diminuire le spese. Ora dovremo capire come recuperare risorse. Non possiamo vivere soltanto di multe, e non è giusto tagliare su certi servizi. Inoltre, le entrate per le urbanizzazioni sono ridotte all’osso per via della crisi». Per protestare contro il Governo il sindaco ha deciso di aderire all’iniziativa “Comuni al buio, paghiamo sempre noi” e stasera, venerdì, dalle 22 a mezzanotte spegnerà le luci di via Molina e via Folis. Particolarmente difficile la situazione di Poirino: la ricostruzione della scuola del- l’infanzia che nel 2009 era stata distrutta da un incendio causerà lo sforamento del Patto di stabilità per una cifra pari a 1.500.000 euro Con il nuovo provvedimento del Governo, il Comune andrebbe incontro al rischio di subire un taglio nei trasferimenti pari alla stessa cifra. «Fino all’anno scorso chi non rispettava il Patto riceveva “solo” un’ammenda di qualche migliaia di euro – spiega Sergio Tamagnone, sindaco di Poirino, che fa parte di una coalizione di centrodestra – Con la nuova manovra, invece, i tagli nei trasferimenti sono direttamente proporzionali all’entità dello sforamento: se non ho rispettato il Patto per 1.500.000 euro, lo Stato mi darà 1.500.000 in meno». Tamagnone è però speranzoso che qualcosa possa ancora cambiare: «L’Associazione nazionale Comuni italiani ha fatto una serie di richieste, il mio auspicio è che il Governo possa accentarne almeno qualcuna. Una di queste chiede che le spese di edilizia scolastica non vengano considerate nel Patto di stabilità: se venisse accolta gran parte dei nostri problemi sarebbero risolti. L’altra è che vengano riconosciuti come virtualmente incassati i crediti che le Regioni hanno nei confronti degli enti locali». Il sindaco di centrodestra Francesco Lancione, in carica a Chieri da poco più di un anno, ha le idee chiare sul da farsi: «Bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di risparmiare il più possibile. Per recuperare risorse potremmo vendere e valorizzare gli immobili comunali. Ma il vero problema è quello del Patto di stabilità: non è possibile avere un capitale in casa e non poterlo utilizzare». Proprio a causa del Patto di stabilità, Chieri nel biennio 2011-2012 dovrà risparmiare oltre 3 milioni all’anno. Inoltre andrà incontro a un taglio sui bilanci del 4% per il 2011 e del 6,2% per il 2012, con i trasferimenti statali che si ridurranno di oltre 1 milione di euro all’anno. Daniele Marucco Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI CRONACA CITTADINA 15 VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 56 L’accesso semplice si aggira sui dieci euro. Impianti all’aperto a Chieri (due), Riva, Pino, Villastellone, Poirino Giochi e nuotate nelle piscine di tutto il Chierese. A destra: massaggi d’acqua alla Moby Dick ESTATE in acqua Il caldo asfissiante di questi giorni porta al tutto esaurito nelle piscine del Chierese. Soprattutto il sabato e domenica, ma anche in settimana nel tardo pomeriggio, quando all’uscita dagli uffici in molti si concedono una nuotata rigenerante. E dall’anno scorso è aumentata l’offerta delle strutture nel Chierese, con l’apertura dei nuovissimi impianti di Poirino e Villastellone. Per chi ancora dovrà resistere alla canicola fino ad agosto e per coloro che non avranno la possibilità di andare in villeggiatura, l’estate 2010 si presenta come la più ricca nell’opportunità di scelta delle piscine più congeniali o con i prezzi più accessibili. In pochi minuti d’automobile ci si può tranquillamente trovare a bordo vasca di una delle due strutture di Chieri, oppure alla Moby Dick di Pino Torinese o alla piscina di Riva; in alternativa ci sono quelle di Villastellone, Poirino o Pecetto. «La stagione quest’anno è cominciata più tardi a causa del freddo e del maltempo - tira un primo bilancio della stagione Michelangelo Lazzaro, titolare dello Zero Club in strada Baldissero 66 - Fino al 20 giugno abbiamo avuto poca gente, poi è scoppiato il caldo: da quel momento, l’afflusso di persone è stato superiore al 2009». Una tendenza che si riscontra in tutte le piscine del Chierese. «Se continua a fa- Il mare sotto casa Prezzi e offerte nelle piscine del Chierese re così caldo, a settembre potremo brindare», esclama soddisfatto Luca Longo, responsabile della piscina di Poirino, che da inizio giugno ha già registrato oltre 5.000 ingressi. Allo Zero Club di Chieri la novità di quest’anno è la piscina per bambini, che si aggiunge alla semiolimpionica già presente da anni. L’orario d’apertura è dalle 12 alle 19 il lunedì e dalle 10 alle 19 tutti gli altri giorni. Il costo per i non soci è di 11 euro il lunedì, 13 da martedì a venerdì e 15 il fine settimana; per i soci rispettivamente 8, 10 e 12 euro. Dopo le 15 viene applicata una riduzione di 2 euro, così come per gli under 12; i bambini sotto i 6 anni pagano 3 euro. Lettini e ombrelloni sono gratuiti fino ad esaurimen- to. Viene offerta anche la possibilità di organizzare feste serali a bordo vasca. Per informazioni: 347-463.11.60. La giornata principale per andare in piscina rimane la domenica, con giovani e famiglie che prendono d’assalto lettini e vasche per concedersi qualche ora di svago, relax e un po’ di tintarella. «Addirittura a inizio luglio abbiamo dovuto bloccare gli ingressi perché era tutto pieno», riferiscono Davide Dabene e Romina Pitzus, gestori della Splash in via San Silvestro 29. In settimana, invece, le piscine diventano il posto prediletto di bambini e giovanissimi, soprattutto la mattina. Sono molteplici le proposte per l’estate dai diversi impianti sparsi sul territorio, occasioni da cogliere per chi non potrà andare in va- so solo in certi momenti delcanza. la giornata, come mattina, Alla Splash di Chieri si pomeriggio o nella pausa possono trovare una vasca pranzo. da 22 metri e un’altra per Vengono organizzati anbambini, poi il prato, i letti- che corsi di acquagym e nuoni, gli ombrelloni e una to per bambini. «Domenica spiaggia artifi25 luglio ci sarà una festa in ciale. La strutpiscina dalle CHI CI VA tura è aperta 19 a mezzatutti i giorni in notte, con Giovanissimi e bimbi orario 9,30-19; musica, durante la settimana, da lunedì a vecocktail e famiglie e ragazzi nerdì il costo grigliata: vengono in massa per i non soci è l’ingresso è sabato e domenica di 10 euro al gratuito – a caccia di svago giorno e il fine anticipa Dasettimana 11; e di un po’di tintarella vide Dabene per i soci ridell’Associaspettivamente zione “Sport 7 e 8 euro. Il da urlo” che prezzo del lettino è di 1,50 eu- insieme a “Chieri sport 97” ro. gestisce l’impianto – A FerSono previsti sconti per ragosto poi faremo una grigli over 65 e under 12, oltre gliata con giochi in piscina, a riduzioni in caso d’ingres- mentre a fine mese ci sarà la festa di chiusura della stagione». Per informazioni: 011-947.06.28, 349-300.44.31, [email protected] Tra le proposte di Chieri rimane la piscina comunale coperta Rari Nantes, in via Fea 1, adatta più che altro per chi vuole solo farsi una nuotata: rimarrà aperta fino a fine luglio, poi chiuderà i battenti per manutenzioni fino al 22 agosto. Per informazioni: 011-941.28.05. Tra gli impianti più importanti nei Comuni dei dintorni c’è sicuramente la Moby Dick di Pino Torinese, in via Valle Miglioretti 28. È la struttura più grande, con una piscina relax con idromassaggio e sali del Mar Morto, due vasche per i bambini, una dotata pure di scivoli, una piscina semiolimpionica per il nuoto libero, il bagno turco, bagno scozzese, percorso Kneipp, parco e solarium. Il lunedì è aperta in orario 12-19, mentre il resto della settimana 10,30-19. «Quest’anno abbiamo una serie di novità - illustra il titolare Marcello Calemme - Una passerella immersa nella vasca principale con massaggio riflessogeno ai piedi, una sessantina di lettini con nebulizzatori d’acqua e un abbonamento speciale per il mese di agosto». Il costo d’ingresso è di 15 euro da lunedì a venerdì e 20 euro il fine settimana; per gli under 12 rispettivamente 12 e 16 euro. Dopo le 15,30 il prezzo del biglietto intero è di 10 euro in settimana e 12 il sabato e domenica. Per informazioni: 011-811.10.12. Alla piscina Victoria Ivest di Riva di Chieri, in via Faustina Mazzeti, si può nuotare, prendere il sole e giocare a beach volley. Il vantaggio rispetto agli altri impianti è l’apertura serale. «Siamo aperti fino alle 23, a volte vengono organizzate feste a bordo vasca - spiega Williams Verdiani, amministratore della struttura - Per la prima volta, l’attività di questa piscina non chiuderà a settembre ma proseguirà in autunno e inverno, grazie alla nuova copertura telescopica che abbiamo realizzato». L’impianto è aperto da lunedì a venerdì in orario 1023, mentre sabato e domenica 9,30-23. Il costo è di 9 euro al giorno nel corso della settimana e di 7 per il ridotto; 11 euro al giorno nel weekend e 9 il ridotto. Dalle 15 in poi, da lunedì a venerdì, vie- ne applicata una riduzione di 1 euro e 50, mentre il fine settimana è di 2 euro. In serata il prezzo è di 5 euro. Info011-946.40.56, 339105.03.39. Alla Villasport di Villastellone, in corso Savona 60, si può trovare una piscina semiolimpionica e una per bambini, un prato di 2.500 metri quadrati e un po’ d’animazione per i più piccoli. È aperta dalle 10 alle 19, il costo è di 8 euro al giorno in settimana, 11 euro il sabato e la domenica. «Abbiamo anche sconti per le famiglie: due genitori più un figlio pagano 20 euro in settimana e 26 il week-end; con due figli costa 25 euro in settimana e 31 sabato e domenica - snocciola Cristian Donetti, titolare della struttura, che da inizio giugno ha staccato 3.500 tagliandi d’ingresso - Qui offriamo anche la possibilità di organizzare feste private la sera». Per informazioni: 011-969.65.05. Alla nuova piscina di Poirino, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa 11, c’è una vasca semiolimpionica, una piscina per bambini e una idromassaggio. L’impianto è aperto tutti i giorni dalle 10,30 alle 19,30. Il costo d’ingresso è il più basso di tutto il Chierese: in settimana 6 euro al giorno e 8 euro sabato e domenica; il ridotto è rispettivamente di 5 e 6 euro; i bambini fino a 3 anni non pagano. Per tutta l’estate vengono organizzati corsi di nuoto, acquagym e idrobike. Per informazioni: 011-943.08.78. Allo Sporting Club 77 di Pecetto, in strada Chieri 34, è possibile nuotare fino all’ora di cena. Lunedì è aperta in orario 12-21, da martedì a venerdì 9-21 e il fine settimana 9-19. «Programmiamo corsi di nuoto e attività diacquagym – illustra Carlo Valfré, uno dei titolari del club – Finché il tempo ce lo permetterà, cercheremo di tenere scoperta la piscina». Info 011-860.99.05. Daniele Marucco Rassegna stampa Luglio 2010 Comune di Poirino CORRIERE DI CHIERI 38 NEI DINTORNI VILLANOVA - Alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, oppure “accompagnati” da coltelli proibiti. Sono cinque le persone denunciate nella notte tra venerdì e sabato, durante i controlli stradali eseguiti dai carabinieri di Villanova. R. D., villanovese di 41 anni, deve rispondere di guida in stato d’ebbrezza. Fermato al volante di una Opel Astra, sulla strada regionale 10 che attraversa Dusino San Mi- PRALORMO Scivola all’autunno la rinascita del lago PRALORMOL’estate passerà senza poter inaugurare il ritorno alla vita del lago della Spina: slittano a fine ottobre la chiusura del cantiere di messa in sicurezza dell’area del bacino e l’inaugurazione dell’invaso. L’impresa catanese Tecnis non ce l’ha fatta a rispettare i tempi previsti a gennaio 2009, quand’erano cominciati ai lavori. Secondo il cronoprogramma, avrebbe dovuto terminare gli interventi entro l’estate. Sono diverse le ragioni per cui si è accumulato questo ritardo. «Le ripetute nevicate degli ultimi inverni hanno rallentato i lavori – è la motivazione del sindaco Lorenzo Fogliato – Nel 2009 abbiamo raggiunto a Pralormo 80 centimetri di manto nevoso, mentre quest’anno ci sono stati 40 giorni ininterrotti di neve». Ma non c’è solo questo: l’ingegnere Pier Giorgio Perelli, che non troppo velatamente punta il dito sull’impresa che sta realizzando gli interventi: «Mi hanno fatto un po’ disperare... Comunque siamo quasi alla fine». L’opera di messa in sicurezza del lago ha un costo di circa 3 milioni e mezzo di euro, di cui 600.000 stanziati dalla Regione e il resto dal Ministero per le Infrastrutture, attraverso la Protezione Civile. Numerosi i lavori di una certa entità eseguiti in questi mesi: il più importante è stato la realizzazione di un particolare “sfioratore a calice”, una costruzione in cemento armato che è stata posta in uno degli angoli dell’invaso e avrà il compito di canalizzare le acque del lago quando supereranno la soglia di attenzione. Le acque verranno così indirizzate attraverso una vasca di pompaggio verso il rio Riserasco e il rio Torto, con vantaggi per l’agricoltura visto il recupero delle acque in pressione. «È in corso il ripristino della galleria della gronda di Montà e del rio Riserasco – illustra Perelli – Questi interventi serviranno al Consorzio Chierese-Astigiano per distribuire le acque del lago agli agricoltori della zona ed eventualmente sfruttarle per creare aree per coltivazioni di pregio». Sono state realizzate anche altre due gallerie di scarico del lago con immissione nel Torrente Banna e nel Rio Verde, passando sotto la strada statale 29. A breve verranno abbattuti gli arbusti e le pianticelle all’interno dell’invaso, in modo da consentire al lago di riempirsi senza problemi con l’arrivo delle piogge autunnali. Grazie a questi interventi, dopo più di quindici anni il lago della Spina potrà tornare al suo stato originario, quello precedente all’alluvione del 1994, quando rischiò di tracimare e la diga fu sbrecciata per oltre 80 metri rendendo insicura tutta l’area. Nei dieci anni successivi vennero presentati alcuni progetti di recupero, senza mai essere approvati. Gli unici interventi eseguiti furono il parziale svuotamento dell’invaso e un ripristino dello sbarramento per mettere provvisoriamente in sicurezza il bacino. Poi il Comune di Pralormo prese in carico la concessione per lo sfruttamento del lago e venne realizzato l’attuale progetto. Finalmente, nell’ottobre del 2008 arrivò l’affidamento dell’appalto alla Tecnis e a gennaio dell’anno scorso cominciarono i lavori. Daniele Marucco VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 56 Ubriachi alla guida provocano incidenti chele, aveva un tasso alcolemico di 0,71, poco superiore al limite consentito. Quanto basta per il ritiro della patente. Stessi provvedimenti per G. Z., ventenne di Monale, anche lui controllato a Dusino alla guida di una Toyota Yaris: l’etilometro è salito a 1,38. Il record è però di A. C., villanovese di 27 anni fermato al volante di un autocarro Fiat Ducato: il suo tasso alcolemico era di 1,93. I militari non hanno però potuto sequestrargli il mezzo solo perché intestato ad altri. Guida sotto gli effetti degli stupefacenti G. R., 35enne di Montechiaro denunciato a seguito di un incidente avvenuto a Dusino, all’angolo tra via Umberto I e via alle Poste. L’uomo, in sella a una moto- cicletta Kawasaki, si è scontrato con un Ford Transit ed è stato portato all’ospedale di Asti con ferite guaribili in 30 giorni. Sottoposto ad analisi, è però risultato positivo ai cannabinoidi. Deve invece rispondere di porto abusivo di oggetti atti a offendere Z. P., camionista polacco di 52 anni, fermato a Villafranca: sul suo mezzo nascondeva un coltello a serramanico. POIRINO - Un’estate lirica per Poirino grazie all’associazione Vissi d’Arte. Domani, sabato, alle 21 nel giardino di Cà Delbosco in via dell’Ospedale, andrà in scena “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. L’opera, di inizio 1800, racconta l’amore tra il conte d’Almaviva e la bella Rosina, promessa sposa del suo tutore don Bartolo. Ma grazie a Figaro, barbiere e factotum della città, il Figaro canta a Cà Delbosco Un agosto lirico per i poirinesi conte riuscirà a coronare il suo sogno d’amore. Figaro è intepretato da Lorenzo Battagion, Rosina è Barbara Fasol, il conte d’Almaviva è Andrea Bragiotto, don Bartolo è Valter Carignano e don Basilio è Riccardo Ristori. Regia di Ettore Lalli, direzione artistica a cura di Susy Dardo e Valentina Oddenino. Ingresso 13 euro, 10 per i tesserati all’as- sociazione. La lirica torna poi sabato 31 luglio con la “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni. Lo spettacolo avrà lo stesso costo e sarà messo in scena sempre nel giardino di Cà Delbosco. Interpreti dell’opera saranno Susy Dardo, Roberto Costi, Jae Hong Park, Marta Leung Kwing Chung e Licia Stara, regia di Ettore Lalli, di- rezione artistica di Susy Dardo, direzione tecnica di Valentina Oddenino. Il 26 agosto la grande opera sarà in scena invece in uno dei suoi templi mondiali, l’Arena di Verona. L’associazione organizza un pullman con partenza alle 7 e rientro in nottata. Costo di circa 55 euro, iscrizioni entro il 31 luglio al 333-235.43.82. Ultimo appuntamento estivo con l’opera è il master di tecnica vocale che si terrà a Poirino dal 29 al 31 agosto, per principianti ed esperti. Sarà tenuto da Susy Dardo con la presenza di Aurelio De Vicaris, specialista in foniatria. La sede e l’orario è ancora da definire. Quota di partecipazione 150 euro, più 25 di iscrizione. Informazioni al 333235.43.82 o [email protected]. Passi carrai: ancora troppi i furbi Ultime settimane per pagare il tributo a Poirino. Poi arriveranno le multe POIRINO - Solo un centinaio i poirinesi che hanno regolarizzato i passi carrai. Sono passati quattro mesi da quando il municipio ha avviato la campagna informativa per la messa norma degli accessi privati sulle strade pubbliche. C’è tempo fino al 30 settembre per mettersi in regola, ma molti mancano all’appello. Dal 1° ottobre partiranno controlli e multe salate. «In queste cose tutti si muovono solo all’ultimo momento – analizza Piero Becchio, responsabile dell’ufficio tecnico – Non abbiamo numeri precisi, ma possiamo dire che, prima di questa campagna informativa, erano circa 350 i passi carrai già autorizzati, mentre un centinaio sono quelli registrati nell’ultimo periodo. Stimiamo che ne manchi qualche centinaio». Oggetto della regolarizzazione sono tutti gli accessi privati, utilizzati dai veicoli, su strade pubbliche nel concentrico di Poirino e nelle frazioni maggiori come Marocchi, Avatanei, Favari, Masio, Torre Valgorrera, Tetto Cellaro, Becchio, Cascina Rubina. Sono esclusi dal provvedimento i passaggi pedonali e le immissioni delle strade dei campi. Entro il 30 settembre tutti i passi carrai dovranno esibire un cartello con il divieto di sosta rilasciato dall’ufficio tecnico comunale. «Tutti i segnali sono numerati e devono essere rilasciati dal Comune, quelli “fai da te” sono illegali e punti con il massimo dell’ammenda – ricordava in primavera Cavagliato, comandante della polizia territoriale – Tutte le uscite su strada predisposte per il passaggio dei veicoli sono soggette alla norma, anche se non vengono mai utilizzate. L’alternativa in questo caso è la chiusura del passaggio». Chiusura che va dichiarata ufficialmente all’ufficio tecnico e poi attuata bloccando l’acc- cesso in modo definitivo. Per mettersi in regola con la norma del codice della strada bisogna presentare domanda con marca da bollo da 14,62 presso l’ufficio tecnico di via Cesare Rossi 12. Insieme alla domanda è necessario presentare l’attestato di versamento di 20 euro, tramite bollettino postale disponibile presso l’ufficio stesso, per i diritti di segreteria. Altri 30 euro dovranno invece essere versati al ritiro dell’autorizzazione, o sempre tramite bolletti- no, come rimborso spesa per il cartello che dovrà poi essere affisso sul passo carrabile. «Tale somma non è una tassa, ma una “regolarizzazione” prevista dal Codice della strada – sottolinea Cavagliato – È anche un modo per aiutare il Sorpresi a Villanova In manette i predoni dei rottami venuti da Poirino POIRINO - Predatori di ferro e rottami al- l’assalto dell’isola ecologica nascosta tra le campagne di strada San Paolo a Villanova. Li hanno sorpresi e arrestati i carabinieri del nucleo radiomobile di Villanova, grazie alla segnalazione di un passante che lunedì ha visto due uomini armeggiare attorno all’area di conferimento. Erano circa le 19, il sole era ancora alto, ma i ladri agivano convinti di passare inosservati. A selezionare ed asportare rottami erano due giovani già noti alle forze dell’ordine: Nicolae Dulea, ventisettenne romeno residente a Poirino in via Panizza 8, e il connazionale Marian Rosca, 23 anni, anche lui di casa a Poirino in via Arpino 36. Avevano già portato fuori dalla recinzione diverso materiale ed erano in procinto di caricarlo sul Renault Traffic di proprietà di Dulea. Sono però stati bloccati dalla pattuglia del radiomobile che li ha arrestati e trasferiti nel carcere di Quarto d’Asti. L’accusa nei loro confronti è di concorso in furto aggravato. lavoro dei vigili: se per esempio un’auto blocca un passaggio non segnalato con il cartello autorizzato, noi non possiamo rimuoverla». Chi non si metterà in regola andrà incontro a una sanzione tra 38 e 389 euro, come previsto dalla norma del 1996. Norma mai fatta rispettare dall’ex sindaco Avataneo: «La definizione di “passo carraio” è piuttosto ampia e comprende anche quelli agricoli – ricordava l’ex primo cittadino in un consiglio comunale di dieci anni fa – Considerato il numero degli accessi agricoli, su un territorio come il nostro è impensabile applicare una simile normativa». Anche l’attuale sindaco Sergio Tamagnone è al corrente dell’impossibilità di applicare tale balzello a tutte uscite dei campi. Per questo motivo ha circoscritto la norma solo ai centri maggiori presenti nel territorio comunale, escludendo proprio i passaggi utilizzati dai trattori. Una situazione non del tutto chiara e che non può però definirisi priva di interpretazioni personali. E non è neanche chiaro se in futuro questa regolarizzazione si trasformerà in tassa di possesso. Una quota quindi da pagare annualmente per ogni passaggio carraio denunciato registrato. «Per ora non abbiamo ipotizzato questa eventualità, cosa che invece accade a Torino – è chiaro Tamagnone – Certo è che continueranno a esserci tagli per i Comuni, prima di inventarci delle tasse nuove utilizzeremo quelle che già esistono da altre parti». Moreno Strazza Parla don Perlo «Tanti immigrati Una sola bancarella cento giorni dopo l’avvio. «Non molliamo» e nessun centro» Marocchi: il mercato è in agonia POIRINO - Il mercato del mer- coledì pomeriggio agonizza. In queste settimane, causa il gran caldo, è sospeso. Al primo appuntamento, a fine aprile, erano presenti quattordici ambulanti. L’ultima volta che avrebbe dovuto svolgersi, due mercoledì fa, di banchetti ce n’era uno solo. Sono bastati quattro mesi per il crollo verticale. La richiesta della gente pareva ci fosse. In quasi trecento avevano firmato una petizione avviata da Mariangela Marocco dell’agriturismo Fricandò, l’autunno scorso. Il posto, la piazzetta davanti alla scuola materna di via Maria Grosso, sembrava adatto: c’è qualche possibilità di parcheggiare e può richiamare gente di passaggio perché si vede dalla strada regionale. Parevano adatti anche giorno e orario: il mercoledì pomeriggio, quando molti negozi sono chiusi. Allora, perché sta fallendo? Per ora non se lo spiega l’assessore: «Volevo capirlo incontrando gli ambulanti ma la riunione è slittata alla prossima settimana. La funzionaria che se ne occupa ed alcuni dei commercianti interessati sono in ferie. Cercheremo di capire se sia il caso di proseguire l’esperimento». Perché di esperimento si tratta. Che dovrebbe terminare il 30 settembre. «Ma ogni novità ha bisogno di un tempo ragionevole per entrare nelle abitudini della gente – protesta Marocco – Forse sei mesi non sono abbastanza». Ma l’assessore è disposta a proseguire il tentativo: «Se si pensa che serva più tempo, per il Comune non c’è nessun problema: possiamo anche andare avanti fino a fine anno. Sempre che vengano gli ambulanti. Lo scopriremo solo nei prossimi giorni». Marocco poi punta il dito anche contro la mancanza di attrezzature: «Il posto è giusto, ma non ci sono un gabinetto decente né una colonnina per l’elettricità. Senza queste alcuni banchetti di generi alimentari non possono lavorare» Novara sostiene che il Comune non può fare di più trattandosi di un esperimen- to: «Abbiamo messo un gabinetto chimico, ma non possiamo spendere soldi per un allacciamento elettrico che POIRINO - Il fallimento del mer- cato dei Marocchi arriva insieme alla chiusura del centro d’incontro di via della Margherita. E sette mesi dopo lo scioglimento dell’associazione Marocchiaperti, che per quattro anni ha tentato, pressoché invano, di organizzare qualche evento culturale. Nel recente passato è fallito un altro tentativo di avviare un mercato settimanale, ed hanno chiuso per mancanza di pazienti due ambulatori medici. La settimana scorsa, l’assessore Delfina Novara (marocchese da vent’anni) e Aldo Rubbonello (per quattro anni presidente di Marocchiaperti) hanno sostenuto che i fallimenti dipendano dal fatto che questa è una frazione-dormitorio. Proprio non ci sta Mariangela Marocco, proprietaria dell’agriturismo Fricandò: «Non è vero. Non si può addossare alla gente la colpa dei fallimenti del centro d’incontro o del mercato. Non ci sentiamo un dormitorio: ci sono una farmacia, la materna e la scuola elementare, un alberghetto e due ristoranti fre- serve per pochi mesi. Ha un costo fisso notevole, che lo si usi o no. D’altra parte se un ambulante ha interesse, lavo- ra anche con un generatore, come fanno quando ci sono feste e sagre. Gli attacchi non ci sono neanche tutti in piazza «Ma non dite che la frazione è un dormitorio» Mariangela Marocco e Carlo Bosio. In alto, il primo giorno del mercato, lo scorso 21 aprile quentati anche da gente che arriva da lontano». Non solo. Anche l’agriturismo Fricandò fa la sua parte: «Non vorrei parlarne perché sembra che voglia farmi pubblicità, ma ormai da qualche tempo organizzo un “salotto letterario” di incontri con scrittori ed attori. Abbiamo fondato il Ma- ria Paiato Fans Club, in onore di un’ottima attrice pluripremiata in Italia. E anche alcune gite culturali. La risposta della gente c’è. Alle serate vengono 40-60 persone. Quattro anni fa per uno spettacolo teatrale nel nostro cortile abbiamo avuto 480 spettatori». E’ arrabbiato anche Carlo Italia». Dunque il vero motivo sarebbe che gli ambulanti si sono presto stancati perché la Bosio, ex consigliere comunale, che ha la sua azienda nella borgata: «Dire che i Marocchi sono un dormitorio è offensivo. Fin dall’inizio era evidente che il centro d’incontro era troppo grosso e nel posto sbagliato, in mezzo alle case. La gente non ha voglia di sentire tutte le sere la confusione di chi gioca a calcetto. Ed i ragazzini, anche se si tratta solo di pochi soldi per l’assicurazione, non vogliono pagare per giocare in un posto che era loro. Quella era un’area comunale su cui doveva sorgere un giardino o qualcosa di simile. Ma da usare gratis». Bosio conclude polemicamente: «L’errore è stato fatto dalla Polisportiva (nella quale c’era anche Novara), poi i costi sono raddoppiati e il peso s’è scaricato sul Comune. E ora i cittadini pagano». Il rimborso del mutuo contratto dalla Polisportiva che ha costruito il centro e poi s’è sciolta, infatti, è ora a carico del Comune che c’è fatto garante dell’associazione. «Quel posto è troppo grosso e le spese non coprono i costi. La gente della borgata non ha nessuna colpa». gente non ci andava, come hanno sostenuto alcuni alla riunione quadrimestrale della borgata? I pareri sono opposti. «Per quel che ne so, passata la novità, la gente non ci andava». sostiene l’assessore. «Quando sono andata io, di gente ne ho vista», ribatte Marocco. Nella frazione più d’uno ha detto che i prezzi erano alti … «E’ la voce che girava nella borgata. Ma penso che chi ha chiesto un mercato qui non abbia considerato che molta gente lavora a Torino e Moncalieri e tornando a casa passa davanti a molti centri commerciali con supermercati. E, d’altra parte, c’è il Basko della Clessidra di Santena a 5 minuti di auto», argomenta Novara. Non ha certezze Marocco: «Non so se fosse caro. Non posso né confermare né smentire. Penso piuttosto che non si sia tenuto conto che siamo in una frazione rurale: forse un banchetto di sementi e attrezzi agricoli, o per l’abbigliamento qualcosa di adatto per chi vive in campagna, non cose per i giovani che spesso vanno nei centri commerciali fuori dal paese» Fra i colpevoli del tracollo ci sarebbe anche il tempo, secondo Marocco: «La primavera è stata molto piovosa e adesso il gran caldo: tutte condizioni che non invogliano ad andare al mercato. O a tenere un banchetto aperto sapendo di guadagnare ben poco». Ma il tempo potrebbe non aiutare neanche nei prossimi mesi, secondo l’assessore: «Possiamo anche proseguire con l’esperimento, ma mi chiedo chi possa andare lì quando in autunno il buio cala presto e magari c’è la nebbia... Primavera ed estate erano il periodo migliore». Scarso interesse della gente, prezzi alti, tempo avverso. Probabilmente tutto vero. Ma già dieci anni fa un esperimento analogo è fallito in cinque mesi. Allora si disse che non andava bene il posto, via del Lobetto. Ora si è provato nel luogo più in vista. Ma il risultato non è cambiato. Mario Grieco POIRINO - I Marocchi un dorcase sono molto sparse. Ora mitorio? In qualche modo più che mai. Se prendiamo sì. Ma soprattutto una bor- come centro la chiesa, che gata cresciuta troppo in effettivamente una volta efretta. Così giudica la sua ra nel cuore della frazione, frazione don Michele Perlo, ci sono case nel raggio di un da 55 anni parroco della chilometro. Dunque non c’è la claschiesa Martiri di Maria. «Effettivamente sono mol- sica vita del paese? Stento proprio a dirlo. tissimi quelli che lavorano fuori, a Torino, Moncalieri, Manca un centro vero e proChieri; so di una signora che prio. Anzi, ce ne sono due o lavora a Ivrea. Quindi tor- tre: quello originario attornano a casa solo alla sera. no alla chiesa (ma anche Ma non bisogna esagerare. questo spezzato in due dalGente che resta qui ce n’è: la strada regionale), l’altro molte mogli, nonni, pensio- a ridosso dell’incrocio con via del Lobetto, dove ci sonati, ragazzini». Se la vita sociale è scar- no i negozi, e volendo un sa, secondo don Perlo, i terzo attorno alla scuola emotivi sono due: una cre- lementare. Però il resto delscita troppo rapida e l’a- le abitazioni sono lontane, nella campagna». bitato molto sparso. Dunque la comunità... Fino agli anni Ottanta i Una volta c’era. Caspita residenti erano circa 350. Un numero non variato se c’era! E gravitava tutto granché nei decenni prece- attorno alla chiesa. Si facevano feste, gidenti. Poi, in te, spettacoli tre mesi sono teatrali. E quearrivate 700 sto si rifletteva persone quananche sulla vido l’impresa ta civile. Vezzaro di Tant’è vero Chieri ha coche ci sono stastruito quelle ti parecchi sinsette palazzidaci dei Mane di tre piani rocchi. Non socon tre scale lo: la scuola eciascuna, prolementare dal prio quelle at1846 fino al torno alla zo1932 è stata nel na del centro saloncino della d’incontro di parrocchia. via della MarDon Michele Perlo Anche questo gherita. era un motivo di aggregaCon quale impatto? E’ chiaro che con un’im- zione. Poi è stata spostata migrazione così massiccia, nella villetta dove ora c’è la di gente che arriva da tutte materna e solo nel 1984 è le parti d’Italia, l’integra- stata costruito l’edificio atzione non è né facile né ra- tuale. L’ha dovuto fare lo pida. Forse, perché ci sia un stesso costruttore Vezzaro vero amalgama ci vorran- come oneri di urbanizzazione per tutte le palazzine no ancora trent’anni. Un altro incremento che aveva fatto. Ma già una volta il cennotevole c’è stato più di tro originario era tagliarecente. Cinque anni fa eravamo to a metà dalla strada. Il nucleo più vecchio era già arrivatia quota 1.100, ma ora siamo saliti a 1300, attorno a via Nino Costa. con una certa prevalenza di Ma anche la zona di Tetto Nuovo e Case Nuove, daldonne. Altro motivo della l’altra parte della strada ufrantumazione sociale è na volta statale raccoglieva i marocchesi di nascita. E la vastità della borgata. Oltre all’abitato lungo la tutto quanto ruotava attorstrada regionale, ci sono u- no alla chiesa. Dopo l’imna cinquantina di cascine migrazione massiccia di ormai quasi tutte riadatta- trent’anni fa, molto è camte e diventate case civili. Le biato.