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Prostitute, seccatori cercansi

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Prostitute, seccatori cercansi
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
NEI DINTORNI 35
VENERDÌ 2 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 50
Quanto si rischia
per i detriti
a Cascina Rubina?
Scaduto l’ultimatum
POIRINO - Il termine per met-
terla in sicurezza è scaduto:
quanto è “bomba ambientale” Cascina Rubina con la sua
montagna di rifiuti nella
campagna tra frazione Avatanei e borgata Cacceri? «Nei
prossimi giorni l’agenzia di
protezione ambientale manderà di nuovo i suoi tecnici a
monitorare la situazione - risponde il sindaco Sergio Tamagnone - Noi come Comune
non abbiamo fatto recentemente dei controlli: sappiamo
che una parte è stata portata
via, ma non sappiamo se l’area si possa considerare in sicurezza».
Il 24 giugno, infatti, si è esaurito il termine perentorio
stabilito dallo stesso per rimediare ai rischi creati dalla società Crio Engineering,
che ha stipato quel deposito
di detriti. Fino a quando tutto è finito in Tribunale, con
un processo tuttora in corso
contro otto imputati. Reato ipotizzato: per avere continuato ad accumulare detriti
nonostante le autorizzazioni
fossero scadute. Risulta, anzi, che talvolta sia stata falsificata la documentazione amministrativa.
Il capannone è di proprietà
del poirinese Filippo Gariglio
(che non è tra gli imputati),
dato in affitto alla società di
Fedrico Castoldi (già condannato a 3 anni di reclusione con rito abbreviato). Lì avrebbe dovuto trattare esclusivamente rifiuti plastici e legnosi, ma già nel 2007
COMUNALE
Ora al nido
di Poirino
ci si iscrive
tutto l’anno
POIRINO - Iscrizioni tutto l’an-
no e orario modificato per i
bimbi di genitori che fanno i
turni di lavoro. Queste le modifiche al regolamento dell’asilo nido “Silvio Dissegna” approvate nel Consiglio comunale di martedì. Rispondono a
richieste delle famiglie arrivate al Comune e alla Cooperativa Valdocco che gestisce
la scuola. «Ora le iscrizioni potranno essere fatte nei mesi dispari – spiega l’assessore all’istruzione Rosario Di Fiore
– mentre l’inserimento nella sezione potrà avvenire già il mese successivo». Inoltre, l’orario del “tempo parziale 2” è
stato modificato: anziché dalla 7,30 alle 15,30, scivola dalle
11 alle 17.
Nanni Nicco, consigliere
della minoranzai La Svolta,
ha il sospetto che le siano una mossa promozionale per
un servizio non sufficientemente richiesto. «No, di sicuro - replica l’assessore - Le richieste ci sono, eccome. Tant’è
vero che il prossimo anno i
bimbi accolti saranno il doppio». Infatti gli iscritti attuali
sono 16 ma a settembre ne dovranno venire inseriti altri 18.
Per quel che riguarda il costo, si va dai 297 euro mensili
per le fasce di reddito più basse e la permanenza quotidiana più breve, ai 550 euro per i
redditi più alti e il tempo lungo. Per quanto possano essere gravose, non ripagano tutto il costo del servizio: al Comune ogni bambino al nido
costa circa 800 euro al mese.
PRALORMO - Abolire lo scuo-
labus e rimborsare le famiglie che portano a scuola anche i figli altrui: questa sera, venerdì, alle 21
in municipio verrà lanciato il progetto di “car
sharing”, che il Comune
propone alle famiglie da
settembre. In pratica si
chiede a chi accompagna
i figli a scuola di aprire le
portiere della propria auto anche ad altri ragazzi.
A promuovere quest’idea è il vicesindaco Giovanna Scaglia: «Fino all’anno appena concluso il
servizio scuolabus era gestito da una ditta esterna,
si accumularono grandi
quantità di macerie provenienti anche da cantieri edili. Comprese lastre di eternit
cancerogeno
La questione è entrata di
recente anche in Consiglio regionale, portata da un’interrogazione di Davide Gariglio,
che ha chiesto qual è la prospettiva per il risanamento
del sito. In teoria, l’ordinanza di Tamagnone imponeva
di portare dentro il caponne
i rifiuti lasciati all’esterno,
imballando l’eternit per renderlo innocuo; inoltre, di recintare tutto e di prendere
misure anti incendio
Sono stati svolti questi interventi? E da chi? Tamagnone, infatti, ha rivolto l’ordinanza a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella faccenda.
Ora, tutto è legato al responso dei tecnici dell’Arpa,
nuovamente chiamati in
campo da Tamagnone: se invece l’Arpa giudicherà insufficienti gli interventi operati fin qui, si aprirà una nuova fase di “battaglia” su chi si
dovrà accollarsi la spesa della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti. Una spesa
quantificabile in centinaia di
migliaia di euro. Le figure
coinvolte, infatti, sono diverse (proprietà, Crio Engineering, Comune stesso) e i
rispettivi doveri non sono
chiari. Il rischio, quindi, è
che nel frattempo Cascina
Rubina resti un luogo a rischio.
Prostitute, seccatori cercansi
La Svolta denuncia quattro luoghi per il mercato del sesso a Poirino
Il sindaco: «Le multe non servono, ma se qualcuno le disturbasse...»
POIRINO - Sulla strada per Chie-
ri, su quella per Carmagnola,
a volte verso Villanova e nella zona di Ternavasso. Questi i posti dove sostano le prostitute nel territorio poirinese. E dove, probabilmente,
continueranno a sostare.
Il gruppo di minoranza della Svolta solleva infatti il problema, ma dal sindaco giunge una risposta disincantata:
finché non sarà reato, poco si
potrà fare contro il mercato
del sesso.
Sulle strade di Poirino il fenomeno non ha grandi dimensioni, ma è sicuramente
un brutto biglietto da visita
per il paese. Senza contare i
disagi per chi vive e lavora
nelle vicinanze e per le famiglie con i bambini che transitano in quelle zone.
«Ha intenzione di fare qualcosa la nostra amministrazione comunale? – chiede il
gruppo La Svolta con un’in-
POIRINO - Sono solo due gli al-
loggi liberi nelle case popolari, ma le famiglie che li vorrebbero sono molte. Fra le altre, sostiene l’assessore Delfina Novara, «ce ne sono tre in
condizioni particolarmente
difficili». Però almeno fino a fine anno l’Agenzia Territoriale per la casa, proprietaria
degli immobili, non aprirà il
bando d’assegnazione.
Così il Comune, in base ad
una convenzione stabilità con
ENERGIA COMPATIBILE - I
A OTTOBRE
◗◗ POIRINO - I contadini di tutto il mondo
cercano ospitalità nella provincia di Torino. Dal 21 al 25 ottobre si terrà nel capoluogo la quarta edizione di “Terra Madre”, che riunirà i rappresentanti di oltre 1.200 comunità mondiali per discutere di produzione agricola, sostenibilità e salvaguardia della biodiversità.
Per dare alloggio ai partecipanti anche il Comune di Poirino cerca volontari che mettano a disposizione le loro
case. Già nel 2008 una quindicina di per-
terpellanza rivolta alla Giunta Tamagnone – Molti Comuni del circondario si sono attivati per ridurre questo fenomeno. E Poirino?».
La segnalazione ai rappresentanti de La Svolta è arrivata da alcuni cittadini già lo
scorso inverno, quando sulla
provinciale 129 per Carma-
Poirino cerca famiglie
che ospitino i contadini
di Terra Madre
sone, in arrivo dall’India e dalla Russia
del nord e dell’estremo oriente, avevano
trovato un letto tra le famiglie poirinesi.
Chi volesse ospitare gratuitamente i
“contadini del mondo” tra il 21 e il 25 ottobre può aderire telefonando agli uffi-
gnola si incontravano più
prostitute di adesso. Anche
sulla strada tra Marocchi e
Santena per un periodo erano
comparse le “lucciole”.
«Non avevamo presentanto
questa interpellanza in precedenza, perché c’è un tetto massimo di interpellanze che ogni
consigliere può presentare – fa
ci comunali allo 011-945.01.14 interno 228,
oppure scrivendo una mail a [email protected].
Oltre a un posto dove dormire, gli ospiti dovranno garantire la prima colazione, mentre le cene saranno organizzate nel centro anziani di via Burzio che
in quei giorni diventerà un centro interculturale dove diversi modi di vivere il lavoro della terra potranno entrare in contatto.
Moreno Strazza
notare Angelita Mollo, portavoce da La Svolta – Abbiamo dato precedenza ad altre
situazioni, ora invece vogliamo sapere cosa ci risponderà
in sindaco».
Risposta che Sergio Tamagnone ha ben chiara: «La soluzione non c’è, perché la prostituzione non è un reato. So
che altri Comuni hanno previsto addirittura delle multe
per chi si ferma e si rivolge alle prostitute, ma non penso che
sia possibile farlo. Non mi
sembra comunque che il fenomeno sulle strade poirinesi sia
un grosso problema, anche se
ammetto che lo diventa per chi
ci abita vicino».
Case “sociali”: Poirino detta le regole
Ma scoppia la polemica sui politici nella commissione che le assegnerà
la stessa Atc, ha deciso di stilare una graduatoria dei richiedenti ed assegnare gli alloggi il più presto possibile.
Per stabilire chi avrà la precedenza, è stato necessario redigere un regolamento. Portato alla votazione del Consiglio comunale martedì sera.
E subito si scatena la rissa.
Tutti d’accordo sulla necessità di non aspettare l’Atc.
Tutti d’accordo nello stabilire
con punteggi le precedenze.
Ma tutti insieme in ordine
sparso sulla composizione
della commissione che deciderà a chi dare gli alloggi.
Novara, che ha stilato il regolamento, dice di essersi i-
spirata a quelli analoghi delle grandi città. Quindi ha previsto che, insieme ad assistenti sociali, funzionari comunali, dell’Asl e di altri enti pubblici, ci siano anche due
politici, uno di maggioranza
ed uno di minoranza.
«Togliamoli: deve essere un
organismo tecnico», attacca
Nanni Nicco di La Svolta. Gli
dà manforte la capogruppo
Angelita Mollo: «La graduatoria dev’essere ferrea, basata
su punteggi precisi».
Novara non si convince:
«In tutte quelle degli altri Comuni ci sono: hanno una funzione di controllo sui funzionari». Sergio Trucco, leader
L’unica soluzione, già sperimentata in passato, è quella di sorvegliare la zona e fare in modo che i clienti siano
disturbati e non si fermino.
«Bisogna rompere le scatole»,
è chiaro Tamagnone.
In che maniera? «In passato avevamo predisposto delle
pattuglie, che andassero nelle
zone dove sostano le prostitute e sostassero lì per qualche
tempo. Oltre ai vigili, avevamo richiesto l’intervento anche ai volontari Gerp della
protezione civile e ai Carabinieri in congedo - ricorda il
sindaco - Nell’ultimo periodo
non abbiamo più preso in considerazione questo problema
e non ci sono state segnalazioni di intralcio del traffico.
Tra l’altro, sicuramente non
è gradevole sostare con l’auto
e magari leggersi il giornale
a bordo strada sentendo gli
improperi delle signorine...».
Moreno Strazza
di Poirino è Viva, salta sulla
sedia: «E’ vero il contrario!».
L’accordo non si trova.
Tamagnone, che prima
propone il rinvio ad un altro
Consiglio, si stanca delle polemiche. Si vota alle condizioni della Giunta. Risultano
eletti il vicesindaco Rosario
Di Fiore e Gianpaolo Becchis
di Poirino è Viva, entrambi
medici. Ma quest’ultimo, in
disaccordo, annucia le dimissioni.
campi “convertiti” hanno ormai superato i 30 ettari. Al Comune andranno soldi e forniture gratuite
Spunta la terza piantagione solare a Riva
Una società di Napoli userà il pioppeto in strada Ronello per produrre e vendere elettricità
RIVA - Una terza “piantagione solare” sorgerà nelle campagne rivesi: dopo quelle in
frazione Tamagnone e Cascina Cremonese, lunedì il
Consiglio comunale ha detto “sì” a un altro complesso,
stavolta lungo strada Ronello, a due passi dall’ecoarea
municipale.
Ma non è stato affatto un
“sì” unanime. Anzi, la minoranza ha contestato l’operazione temendo che, di questo passo, nelle campagne rivesi i pannelli fotovoltaici
scacceranno pascoli e mais.
A ottenere il consenso dal
municipio stavolta è stata una società campana, la Megasolare di Napoli, che ha
preso in affitto il terreno dalla famiglia Pennazio. Attualmente l’area, che misura 18.500 metri quadri, è occupata da un pioppeto.
Rispetto agli altri due progetti, il campo avrà una
struttura diversa: «Anziché
su pali piantati nel terreno, i
pannelli saranno collocati su
serre, che saranno comunque
avvitate nel terreno e avranno un’altezza massima di
3,50 metri - descrive il sindaco Lodovico Gillio - I pannelli saranno larghi quattro
metri e tra una serra e l’altra
ci sarà un passaggio di circa
cinque metri. In tutto occuperanno un terzo dell’area e
il campo avrà una produzione di circa 905.000 kilowatt
annui, quindi al di sotto della potenza che implicherebbe
una valutazione di impatto
ambientale da parte della
Provincia».
Facile intuire che l’azienda napoletana, che sta co-
struendo molti campi in altre zone del centro e sud Italia (una trentina in Campania, numerosi anche in Pu-
glia e Calabria) venderà l’energia prodotta. Insomma:
la corsa all’elettricità raccolta dal sole è in piena ac-
celerzaione.
«I contributi pubblici sono
molto vantaggiosi fino a fine
2010 - motiva Gillio - Dal
DIBATTITO SOLAREX
Giuseppe Ferrantelli
(a sinistra) e il sindaco
Lodovico Gillio
La minoranza fa barriera
«Fermate questa invasione»
RIVA - Il terzo “campo solare” sul territorio rivese
non poteva non provocare
la reazione della minoranza in Consiglio comunale:
l’approvazione della convenzione per il complesso
in strada Ronello porta infatti a più di 310.000 i metri quadrati di campagne
che nei prosimi decenni
verranno “coltivate” per
raccogliere energia dal Sole.
Il complesso più vasto
sarà in frazione Tamagnone: 267.000 metri quadrati
del marchese Gianluca Spinola, affidati alla Solesa
Green Power per produrre
9,3 megawatt di elettricità
all’anno. A Cascina Cremonese, invece, la famiglia
Berruto userà 27.000 metri
quadrati di terra per produrre 0,990 megawatt. Ora,
con strada Ronello, altri
18.500 metri quadrati e
0,905 megawatt. Globalmente, dai pannelli solari
rivesi dovrebbe nascere energia capace di sodisfare
i fabbisogni di circa 32.000
famiglie; praticamente di
una cittadina come Chieri.
Ad accendere il fuoco è
una battuta del consigliere di minoranza Giuseppe
Ferrantelli: «Non è che adesso Riva si ricopre di pannelli solari?». La reazione
del sindaco Gillio è ferma:
«Nell’ultimo Consiglio comunale del 2009 abbiamo
approvato delle linee guida
abbastanza chiare: abbiamo stabilito che, chi vuole
costruire dei campi solari a
Riva, lo può fare occupando
al massimo il 10 % dei suo
terreni, proprio per evitarne il proliferare».
Il 10 %, in realtà, è riferito a tutti i terreni di un
singolo proprietario, anche se si trovano nel territorio di altri Comuni. Ma
la difficoltà di evitare un
assalto nasce altrove: c’è una legge nazionale che permette la costruzione di
questi campi e, anzi, la incentiva.
Di fronte a una legge che
lascia molta autonomia agli accordi tra privati (i
proprietari dei terreni e le
società produttrici), i Co-
prossimo anno verranno ridotti del 18 % e per le aziende saranno meno convenienti. Quindi, tutti quelli che vo-
muni hanno armi piuttosto spuntate per opporsi.
Di fatto, i limiti che molti
municipi stanno introducendo (anche Poirino e Villanova, per esempio) servono soprattutto a spingere le società a trattare con
i municipi, più che ha tenerle fuori dai propri confini.
«Il Comune può fare ben
poco - sostiene Gillio - Se ci
mettessimo di traverso, non
riusciremmo nemmeno ad
ottenere quei vantaggi economici che a lungo andare
possono rivelarsi importanti per Riva. Non solo: se
finissimo in cusa davanti a
un giudice, ci ritroveremmo
quasi sicuramente a dover
pagare i danni per il mancato guadagno di queste aziende».
Sulla questione agricoltura insiste l’altro consigliere di minoranza, Antonio Ciminiera: «In queste
settimane, dopo l’approvazione delle convenzioni degli altri due campi, ho raccolto le perplessità degli agricoltori: sono spaventati
non tanto dagli effetti sul
clima, quanto dall’eventuale deprezzamento delle
loro proprietà. A loro non
si pensa?».
Anche in questo caso
Gillio ribadisce la legittimità del procedimento:
«Posso capire le perplessità
degli agricoltori, ma la
commissione agricoltura,
che fa anche i loro interessi,
lo ha approvato. E la Giunta sta valutando i progetti
da mesi. E poi in tutti e tre
i casi parliamo di terreni
che non erano coltivati, in
particolare quest’ultimo in
strada Ronello è confinante con l’area di smaltimento rifiuti ed è attualmente
occupato da un pioppeto».
Il sindaco prova a rassicurare: «Oltre alle nostre
“linee guida”, che pongono
dei paletti abbastanza seri,
la Provincia in autunno approverà il piano territoriale di coordinamento, che impedirà di costruire campi
fotovoltaici su terreni agricoli di prima e seconda classe. E il territorio di Riva è
per il 95 % di seconda classe, per cui non penso che ci
saranno altri campi solari
di queste dimensioni nel nostro territorio».
Tuttavia la minoranza
non è convinta: «Nelle prossime settimane cercheremo
di far capire al sindaco i
dubbi degli agricoltori rivesi».
«Basta scuolabus, usiamo le auto»
Pralormo offre un rimborso a chi porterà i ragazzini a scuola
con un costo di circa 15.000
euro per il Comune. La situazione di Pralormo è
però particolare: la distanza del paese dalla sede dei potenziali partecipanti alla gara d’appalto
ha limitato la concorrenza e ha mantenuto alti i costi».
Ma i problemi non sono
solo economici: la particolare conformazione del
territorio costringe infatti il bus a un giro di quasi 35 chilometri. Iil primo
bambino che sale rimane
a bordo per circa un’ora.
Inoltre, negli ultimi anni
la partecipazione è dimi-
nuita: solo una quindicina di alunni ha fruito dello scuolabus nell’ultimo
anno, molti solo per l’andata o il ritorno.
E’ per questo che il Comune ha pensato al “car
sharing”: «A Pralormo in
media ogni anno ci sarebbero una quarantina di fa-
miglie che avrebbero diritto al trasporto alunni e
se solo dieci ne fruiscono
vuol dire che ci sono diverse auto che circolano
sul territorio - spiega Scaglia - Queste potrebbero
"dare un passaggio" e condividere la propria auto.
L’amministrazione comu-
nale poi rimborserà, in base alle tabelle chilometriche dell’Aci, chi si farà carico di questo servizio».
Nei mesi scorsi sono
state effettuate delle simulazioni, che hanno dimostrato come sia aumentato il numero di partecipanti e diminuito il
tempo di percorrenza:
«Ma non solo: abbiamo
calcolato che nella peggiore delle ipotesi il Comune
spenderebbe circa la metà
rispetto al servizio scuolabus - precisa Scaglia - Le
risorse liberate potrebbero essere investite comunque nella scuola, per ag-
gliono goderne dovranno attivare i campi entro la fine
dell’anno. Questo vuol dire
che i tre campi di Riva saranno completati per l’autunno, visto che poi l’Enel per
l’allacciamento impiega quasi due mesi».
Tra i punti salienti della
convenzione trentennale, il
Comune ha imposto una
“cintura” di rispetto di dieci metri di arbusti sul perimetro del campo, perché i
pannelli non siano visibili
dall’esterno. E poi la rimozione di tutti gli impoianti
allo scadere dell’accordo.
«Il terreno infatti tornerà
agricolo e la Megasolare dovrà occuparsi dello sgombero
di tutti i pannelli - assicura
Gillio - Se ad un anno dalla
scadenza della convenzione
il terreno non sarà libero, il
Comune potrà rivalersi sulla società».
Altro punto importante
dell’accordo saranno i soldi
che finiranno nelle casse del
municipio: 40.000 euro, che
verranno utilizzati per il ripristino di strade e altri interventi di manutenzione.
Ma non solo: «Anche la Megasolare ci offrirà ogni anno
una quantità di energia che
verrà utilizzata per le scuole
e i locali di proprietà comunale - conclude il sindaco Se pensiamo alla durata
trentennale della convenzione, ecco che i vantaggi per Riva diventano molto importanti».
Giuseppe Totaro
giungere servizi o continuare nell’ammodernamento delle attrezzature».
L’incontro di questa sera ha l’obiettivo di coinvolgere quante più famiglie possibile: «Nelle scorse settimane abbiamo incontrato quanti avevano
prenotato il servizio per il
prossimo anno scolastico conclude Scaglia - Ora avremo un incontro allargato per presentare la nostra proposta a tutti i potenziali fruitori. Se le adesioni saranno pari ai
due terzi dei potenziali utenti, daremo il via al progetto».
POIRINO
Cancellata
la centrale
L’area torna
agricola
POIRINO - La centrale a biomasse ipotizzata in via Colombo non si potrà più fare:
né la società Benarco (che la
propose tre anni fa) né nessun
altro. Il terreno su cui doveva
sorgere, vicino alla ex Sitca,
è infatti vincolato ad attività
agricole. Il Comune è così tornato sui suoi passi, con la variante parziale votata martedì
sera in Consiglio.
Motivo: la società savonese che aveva proposto la costruzione non ha più mandato avanti il progetto. Probabilmente non avendo più la
certezza di ottenere i contributi statali che rendono conveniente queste centrali.
Ma non è l’unica ragione:
«La variazione da agricolo a
produttivo di quei 60 mila metri quadrati era stata chiesta
dalla Sitca per potersi ampliare – ricorda il sindaco Sergio Tamagnone – Pochi mesi
dopo la richiesta, l’azienda ha
chiuso i battenti ed è arrivata
la Canessa. Anche questa in
difficoltà, ha spostato le lavorazioni nella sede centrale fuori paese. Ora non c’è più motivo per mantenere a destinazione produttiva quell’area».
La marcia indietro non piacerà certo al proprietario dell’area, prevede il capo della
Giunta: «Il terreno a destinazione produttiva vale molto di
più di quello agricolo. E’ facile prevedere che il proprietario farà ricorso. Ma di quei 60
mila metri,10 mila saranno
destinati a servizi, mentre il
resto rimarrà agricolo».
A servizi per fare cosa? Un
giardino, un parcheggio?
«Non è ancora deciso. Vogliamo però tenere a disposizione
del Comune un’area. Che nella realtà esiste già, ma non è
stata precisamente individuata sulle cartografie».
Si chiude così una vicenda
che ha allarmato molti per un
paio d’anni. La proposta di costruire una centrale a biomassa (che produce energia
elettrica bruciando legna o
scarti agricoli vegetali) arriva sulla scrivania del sindaco
Tamagnone nell’estate del
2007. Nell’autunno successivo, si trova il terreno adatto:
quella vicino alla Sitca: l’azienda si amplierà ma lascerà
un’area alla centrale.
All’inizio tutto sembra filare liscio: ad una riunione
con la gente in autunno nessuno sembra preoccupato.
La calma dura solo alcuni
mesi. Nella primavera del
2008 inizia a montare la protesta. Alcune centinaia di persone riunitesi in un comitato
temono l’inquinamento da fumi e da micropolveri. Perdipiù, a poche centinaia di metri ci sono le scuole di corso
Fiume e stanno costruendo la
nuova materna ed il nido. Il
malumore viene abbondantemente cavalcato da chi si
prepara a fronteggiare Tamagnone alle elezioni che si
svolgeranno l’anno dopo.
A nulla servono le rassicurazioni dei tecnici e del sindaco. Fumi e particolato saranno fermati dai filtri sul camino. Dalla centrale arriverà
acqua calda per i termosifoni
delle case e si potranno spegnere caldaie che inquinano
di più: il saldo è positivo. Anche sotto l’aspetto economico,
calcola il sindaco: la Benarco
regalerà acqua calda per scaldare scuole, municipio, Polifunzionale. Un risparmio di
centinaia di migliaia di euro
per le casse comunali.
Argomenti che non bastano a raffreddare gli animi.
Dietro le motivazioni “ecologiche” di chi protesta se ne nascondono anche di economiche. Le case della zona perderanno valore se affacciandosi dalla finestra il panorama
è una centrale elettrica.
Poco per volta, però, la faccenda si ridimensione da sola. Nel novembre del 2008 Benarco dice: se non abbiamo i
contributi statali faremo una
centrale più piccola. Ma da allora non se ne sa più nulla. E
ora, col cambio di destinazione del terreno, la vicenda si
chiude.
Una variante inconsueta,
sostiene alla fine il sindaco:
«In Regione mi hanno detto: è
la prima volta in tutta la provincia di Torino che un terreno produttivo torna agricolo».
Mario Grieco
Rassegna stampa
20
Luglio 2010
Comune di Poirino
Venerdì 2-7-2010
RECENSIONI LIBRARIE
Il ruolo dell’alta finanza nella guerra al
terrorismo
“Charlie Parker, vita e musica”
La star che ha creato
I soldi dei banchieri
il “jazz moderno”
dietro le guerre
Il libro che recensiamo le, una scuola per tutti i muquesta
settimana, dal titolo sicisti che sono venuti dopo.
di Bush
“Charlie Parker, vita e Il sassofonista americano è
Dietro le aggressioni
americane all’Afghanistan e
all’Iraq ( e forse tra non molto all’Iran) c’è stato un ben
preciso progetto economico
che viene minuziosamente
descritto in questo stupendo
libro di Simone Falanca, intitolato “Banche Armate
alla guerra. L’intrigo politico-finanziario dietro la
Guerra Infinita” (pagine
251, Euro 14,00), pubblicato dalle edizioni genovesi
Fratelli Frilli Editori.
Il volume analizza con
grande acume e precisione
tutti i loschi piani di predominio economico e degli “integralismi finanziari trasversali” che stanno dietro alla
Guerra Preventiva così tanto voluta da Bush jr., Cheney, Rumsfield, Rice e dalla
cricca oligarchica che li spalleggia. Si inizia con l’esaminare i torbidi affari tra la famiglia Bush e il clan Bin Laden, per poi addentrarsi negli intrighi del Carlyle Group
e negli affari sporchi di Cheney, nei rapporti ignobili tra
il narcotraffico internazionale e le multinazionali petrolifere, sino a giungere al marciume che si annida nel cuore stesso dell’Impero Ameri-
cano.
Ne vieni fuori un ritratto
assai inquietante del nostro
mondo contemporaneo, dell’America di Bush jr., di quella carognata architettata a
tavolino che è stata la tragedia dell’11 settembre 2001,
dei retroscena che hanno
portato all’abbattimento dello scomodo regime di Saddam Hussein e all’occupazione statunitense dell’Iraq con
i relativi massacri e genocidi
che ne sono seguiti (la mattanza di Falluja e gli orrori di
Abu Ghraib ne sono stati gli
esempi più efferati e più vistosi).
Il ritratto che Falanca ci
offre di questo mondo aberrante non appartiene certo al
filone complottistico o addirittura fantapolitico (che sembra riscuotere molto successo in questi ultimi anni), ma,
piuttosto, ad una seria, attenta, precisa e ben documentata analisi di quelli che
sono i retroscena politici-finanziari ed economici di ciò
che è seguito all’11 settembre 2001. Lo potete richiedere nelle migliori librerie. Sito
internet
dell’editore:
www.frillieditori.com
FA. LE.
musica” (pag. 308, euro
20,00) di Carl Woideck, è
edito da E.D.T. Woideck è
un sassofonista professionista e dal 1982, insegna “Storia del Jazz” all’Università
dell’Oregon. Laureato in musicologia ed etnografia, ha
pubblicato anche “The John
Coltrane Companion” e “The
Charlie Parker Companion
(Schirmer)”. “Charlie Parker,
vita e musica”, inquadra la
genialità della brillantezza
della musica di una delle star
che hanno creato il “jazz
moderno”, ma anche uno sti-
riuscito a stravolgere in modo
positivo, innovativo, le “regole” della melodia, con armonie complesse e magistrali.
L’autore mette in luce, anche
l’aspetto burrascoso della
sua vita, come la dipendenza da eroina, dall’alcol o l’internazione sovente nell’ospedale psichiatrico di Camarillo per via della sua salute instabile, senza tralasciare la lucidità nel
suonare a livelli altissimi. I primi ingaggi professionali e la sua infanzia a Kansas City
decorano le pagine iniziali di questo fantastico manoscritto. Woideck è bravissimo, per
via della sua alta conoscenza della teoria e
cultura musicale, ad
analizzare in modo sintetico, chiaro la struttura armonica di alcune composizioni celebri del repertorio di
Parker, come “Ornithology”, “Oh, Lady Be
Good!”, “Body and Soul”,
“Cherokee”. Un libro acquistabile nelle migliori librerie
o richiedibile sul sito
www.edt.it
A. G
100 ricette di dolci “etnici”
La pasticceria tradizionale è spesso limitata da schemi che prevedono una serie
di ingredienti base ritenuti
essenziali, come uova, burro, latte e miele. Ma il numero dei celiaci, degli allergici, dei trapiantati, degli obesi e dei diabetici di ogni età
è in aumento. Tutti abbiamo
diritto alla dolcezza, per cui
occorre adeguarsi, scovando
soluzioni alternative, a casa
e in bottega.
Come cavarsela in questi
casi? “La cucina etica dolce” delle Edizioni Sonda
(euro 24,50, pag.232) propone oltre 100 ricette di dolci e
dessert della tradizione ed
etnici, rigorosamente vegani.
Dai «classici irrinunciabili»
come il tiramisù, la torta della nonna, il millefoglie, o ancora i cannoli siciliani, la
Sacher, i bignè e la panna
cotta, ai dolci più casalinghi
e a quelli per le occasioni
speciali. Per non dimenticare biscotti, torte alla frutta e
farcite, gelatine, bavaresi e
gelati.
Ricche e preziose specialità che fanno venire l’acquolina in bocca, illustrate
da belle foto a colori. All’interno di questa edizione di
pregio e rilegata, ogni preparazione è arricchita da trucchi per esecuzioni ottimali,
varianti, tempi e livello di difficoltà e consigli su guarnizioni e degustazione.
La cucina etica dolce è il
il
Settimanale del pinerolese
Recapito postale: C.P. 22 - 10064 Pinerolo
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Associazione Primapagina
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Pubblicazione registrata presso il Tribunale di
Pinerolo al N. 8/89
Iscrizione
al Registro
degli Operatori della
più qualificato ricettario di
pasticceria vegana: per tutti
i palati golosi e curiosi, per
chi è a dieta, per chi privilegia la leggerezza unita alla
bontà e ama sperimentare
gusti parzialmente nuovi o
dolci dal nome e dall’aspetto tradizionale, ma reinterpretati con sfumature diverse.
Un ricettario capace di
smentire i pregiudizi di limitatezza o di sacrificio verso
l’alimentazione vegana. La
cucina etica dolce è un’importante dimostrazione di
come si possa rinunciare a
qualche ingrediente senza
perdere di vista la soddisfazione di avere gustato dessert ricchi e preziosi, pieni
di emozione.
Gli autori, Dora Grieco e
Roberto Politi, hanno coinvolto anche lo chef pasticciere Giuseppe Morra e la cuoca di cucina naturale Silvia
Tonelli.
Edi Morini
Un libro dedicato agli ultimi momenti
dello statista sabaudo
Camillo Cavour
si convertì in
punto di morte?
Erina Russo de Caro è
l’autrice di questo bel libretto (pagine 96, Euro 11,00)
pubblicato dalle Edizioni
Neos (Rivoli) e intitolato “Domine non sum dignus. La
controversa conversione
di Cavour”, un libro che indaga a tutto campo sugli ultimi momenti di vita del grande statista al servizio dei
Savoia, detto “Il Tessitore”,
per la sua grande abilità diplomatica. In una stanza in
penombra giace il grande
statista, mortalmente malato: al suo fianco un confessore, padre Giacomo da Poirino, il quale deve rendere
conto ai suoi
superiori se Cavour, in punto di
morte, abbia
chiesto perdono a Dio e si sia
affidato alla Clemenza divina.
Chissà, se Cavour morente si
convertì? Un
gesto, questo,
che non può
passare inosservato, dati i
pessimi rapporti esistenti tra
la monarchia
sabauda e lo
Stato
della
Chiesa. La figura di Cavour, ritratta in queste
pagine, è molto umana, toccante: appare maggiormente l’uomo, con le sue debolezze, le sue paure, le sue
ritrosie, e si fa minore quella
dello statista, anche perché,
in punto di morte, è l’uomo
che salta fuori, così com’è
nella sua realtà, e non il professionista o il politico che è
stato. Un libro avvincente,
che offre la lettore belle pagine, ricche si storia, umanità e spunti di meditazione.
Richiedibile in tutte le librerie,
oppure
a
www.neosedizioni.it
Fabrizio Legger
Questa settimana pubblichiamo una poesia del nostro
abbonati Mario Parodi, poeta e scrittore, docente in pensione, appassionato di calcio e letteratura, autore di molti libri
in prosa e in versi. Una poesia dai toni semplici, domestici,
che ricorda un po’ Gozzano e Pascoli: un inno alla dolcezza della quotidianità.
Un avvincente libro di memorie
Dall’inferno della Guyana Le foto nella cucina
di Michela
alle nevi del Monviso
Livia Bernardi è la curatrice di questo interessante
libro di memorie di Giacomo
Bernardi (1908-1974), intitolato “Dall’Inferno al Monviso. La vera storia di Giacu
Cayenna” (pagine 205, Euro
16,00) pubblicato
da Lar Editore. Si
tratta di un testo
che avvince non
solo per la storia
avventurosa (un
piemontese che
emigra in Francia,
uccide accidentalmente un uomo,
viene arrestato e
condannato a dieci anni di lavori forzati nella Guyana francese,
in Sudamerica, da cui, poi
riesce a fuggire e a tornare
in Italia), ma anche per la
profonda umanità che contraddistingue molte delle sue
pagine. La vicenda drammatica di un uomo assurge, in
qualche modo,a emblema
dell’intera vita umana, costretta a soggiacere ai colpi
atroci della sorte, dell’ignoto
destino, delle avversità che
la vita dissemina a piene
mani sul nostro cammino.
Queste memorie di Giacomo Bernardi sono davvero coinvolgenti e costituiscono una
grande testimonianza
umana e storica di una vicenda che a
prima vista
può sembrare quasi salgariana, un po’ romanzesca, ma
che invece fu drammatica
realtà vissuta. Il libro è richiedibile in tutte le librerie del
Pinerolese.
Fab. Leg.
Mi hai lasciato
la porta aperta.
Sapevi che il crepuscolo
è l’ora di inquietanti
punti interrogativi.
E io venivo da te
per trovare il conforto
dell’esclamativo,
quello inossidabile, il fosforo
nelle ansietà notturne.
E tu mi hai offerto il tè migliore.
I pasticcini non c’erano, non sarebbero serviti.
Mi hai inondato la cucina
di parole taglienti, ma salvifiche.
Il tuo sorriso era fonte provenzale di profumo,
il tuo cuore batteva generosità infinita.
Dolce Michela, carissima amica.
Sul tavolo la foto con le bambine.
Carola e Marica, occhietti curiosi,
sembravano librarsi, uscire fuori
dal portaritratto, magicamente
farsi carne nel Tempo,
come se volessero ricordarmi al di là
del mio tempo.
Sono stato veramente bene.
Mario Parodi (Torino).
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CHIERI E DINTORNI
MARTEDÌ 6 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 51
Sempre più solare
Poirino, l’energia rinnovabile alla conquista di Ternavasso
Altri due impianti nasceranno sui terreni di Cascina Ruà
POIRINO - Altri pannelli solari cre-
IN BREVE
ASSOCIAZIONI
Alto Astigiano
Decolla il forum
◗◗ Il “forum” delle
associazioni dell’Alto
Astigiano ha gettato le sue
basi. Mario Saini, sindaco di
Cerreto e assessore alla
cultura della Comunità
collinare, illustra i progressi
di un progetto ambizioso:
«Siamo agli inizi: al
momento i legami principali
sono tra Cerreto d’Arte e le
castelnovesi When the
Saints e Il Calzolaio
Scalzo... E’ mia intenzione
allargare maggiormente il
gruppo, organizzando alcuni
incontri a partire da fine
estate».
Ma lo scambio di sinergie
tra tre associazioni che
sono presenti in due soli
paesi di una comunità che
ne coinvolge 13, non è
forse poco? «Questi primi
scambi dimostrano che il
progetto può funzionare,
considerando che le
associazioni citate sono tra
le più attive – risponde Saini
– Passati questi mesi estivi,
cominceremo a riunirci
regolarmente, facendo un
calendario degli incontri. Ora
sarebbe impossibile, in
estate gruppi e Pro loco
organizzano eventi in
continuazione e non ci
sarebbe il tempo per
definire bene il sodalizio».
Al momento, nei piani di
Saini, tramonta invece l’idea
di una “casa comune” per
le associazioni del territorio:
«Dobbiamo prima puntare a
una collaborazione attiva –
sostiene l’assessore – La
nostra idea è quella di fare
cultura e creare eventi
anche per alimentare il
turismo...».
PINO TOR.
Donazioni
con la Fidas
◗◗ Donazioni di sangue
domani, mercoledì, per i
volontari del gruppo Fidas,
dalle 8 alle 11,30 ospiti
nella Residenza Seniores di
via Galliera 3. Per
informazioni: 011-84.10.25.
TROFARELLO
Esami
di terza media
◗◗ Nessun “10” e ben tre
“non licenziati” fra i 92
alunni della Leopardi che
nei giorni scorsi hanno
affrontato l’esame di terza
media. Altrettanti non erano
neppure stati ammessi alla
prova. Salgono così
complessivamente a 20 i
fermati nella media inferiore
cittadina: 10 in prima, 4 in
seconda e 6 in terza su una
popolazione scolastica di
255 unità.
sceranno a produrre elettricità a
Ternavasso: dopo il mega-intervento di Paolo Thaon di Revel, due
impianti da poco meno di 600 kilowatt di potenza massima totale
verranno costruiti sui terreni della
Cascina Ruà.
La convenzione collegata ai permessi edilizi è stata approvata dal
Consiglio comunale di martedì.
«Ma che fatica ho dovuto fare –
commenta Franco Borello, 48 anni,
coltivatore e allevatore di suini che
vuole realizzare gli impianti - Ho
dovuto sopportare tre anni di continui rinvii fra leggi che cambiano,
burocrazia e invidie di vicini. Ho fatto anche una gran fatica nei rapporti
con la Provincia. E poi tutti dicono
di voler incentivare le energie alternative!».
Gli impianti sono di tipo diverso.
Uno, da circa 295 kilowatt di picco,
è di pannelli “ad inseguimento”,
quelli cioè che si girano seguendo il
moto del sole. Si estenderà su circa
due ettari. L’altro, da poco meno di
300 kilowatt, è di pannelli poggiati
sul terreno e grosso la metà. Si stima che produrranno insieme circa
700.000 kilowatt l’anno di elettricità,
da vendere quasi completamente all’Enel. «La nostra azienda ne consuma annualmente attorno ai
40.000», quantifica Borello.
Sull’impianto “a inseguimento”
il gruppo di minoranza “Poirino è
Viva” ha espresso voto contrario.
Motivo: i pannelli che ruotano sono alti sei-sette metri e poggiano su
una base di cemento. Dunque un
impatto visivo piuttosto pesante sul
panorama.
Infatti, lo stesso regolamento comunale approvato a dicembre, li
vieta in campagna, mentre sono
consentiti nelle zone industriali.
«Non abbiamo però potuto negare il
permesso, perché la richiesta era
molto precedente al nostro regolamento – spiega il sindaco Sergio Tamagnone – Inoltre, non si vedranno
quasi dalla strada che dal paese porta a Ternavasso perché davanti a
quell’area c’è una peschiera rialza-
ta dal piano di campagna di quasi
sei metri. Dalle altre parti sì, ma dalla strada più battuta non si vedranno quei pannelli».
Il regolamento comunale prevede che ogni proprietario possa coprire con questi impianti al massimo il dieci per cento del proprio
terreno… «Rientro abbondantemente nei limiti: in totale posseggo
46 ettari e ne utilizzo solo 3», è tranquillo Borello.
Dunque, col vialibera del Consiglio, può iniziare. «Non subito e non
tutti due insieme – conclude l’interessato – Farò per primo l’impianto da un ettaro coi pannelli a terra.
Ma l’impresa di Terni che lo costruirà dice di non poter iniziare prima delle fine di agosto».
Per il secondo impianto, quello
vasto il doppio e “ad inseguimento”
ci vuole più tempo: «Devo ricevere
ancora la conferma sugli incentivi
Gse, quelli che coprono il 65 per cento delle spese e rendono questi impianti convenienti».
Mario Grieco
XSANTENAX
SANTENA - Un uomo comune ca-
tapultato nel violento mondo
del nazismo. La scoperta di una tragica verità. Il misterioso omicidio di una ragazza.
Questi gli ingredienti del nuovo libro di Flavio Vasile, “L’eredità del male”, appena pubblicato dalla casa editrice
Giancarlo Zedde.
La vicenda è ambientata
nella Germania del 1939, in
pieno nazismo. Il suo autore
vive invece a Santena. Il protagonista, Hans Bauer, è un
giovane poliziotto. Flavio Vasile ha 41 anni, una laurea in
ingegneria elettronica, una
moglie (Monica, tre anni più
giovane) e due figli di 2 e 7 anni, Alessandro e Eleonora. Invece di inseguire delinquenti, progetta impianti elettronici all’Iveco Daily.
Entrambi, Hans e Flavio, si
trovano davanti al lato più oscuro e inquietante dell’umanità. «L’aspetto che ho voluto
esaminare più a fondo è proprio il male – spiega l’autore –
Ho cercato di descrivere l’atteggiamento di un personaggio ordinario, come potrebbe
essere ognuno di noi, di fronte
a questa forza oscura e inspiegabile che ancora oggi si manifesta costantemente nella
realtà».
Nel suo libro sviluppa anche altri argomenti importanti, come il tema della convivenza del cattolicesimo con
il nazismo, la difficile situazione degli omosessuali in
quel periodo, il rapporto tra
un padre e un figlio e l’eredità
che i nazisti vorrebbero lasciare al mondo. Il titolo deriva proprio da queste ultime
riflessioni.
I protagonisti si richiamano a figure storiche realmente esistite e a personaggi inventati. «Per alcuni di loro mi
sono ispirato a persone che conosco, anche a me stesso – rivela Flavio - Il protagonista
ha un carattere simile al mio,
Lo scrittore santenese Flavio Vasile
Il mondo nazista
in un romanzo
Tragedia e misteri
nonostante esteriormente sia
l’opposto di come sono io. Ho
preso spunto anche dal mio migliore amico, Massimo Della
Malva, senza il quale questa
storia non sarebbe mai esistita».
La prima ideazione è infatti avvenuta proprio dietro esortazione dell’amico: «Era il
giorno del mio compleanno, il
9 ottobre del 2008. Quel mattino Max è venuto da me per propormi la storia, che mi è subito piaciuta. Così ho cominciato a scrivere. Quando invento
una vicenda non so mai come
va a finire. Quello che costruisco mi suggerisce il finale. Man
mano che le pagine aumentavano facevo leggere le bozze a
Massimo, che commentava con
piacere i nuovi sviluppi».
La stesura del libro è venuta come un torrente: 253 pagine in meno di cinque mesi.
«Se una storia mi piace, è come se le parole fluissero da sole, non provo alcuna difficoltà.
Cerco di visualizzare la situazione come se fosse la scena di
un film. Rivedo il pezzo fotogramma per fotogramma finchè non mi viene naturale riportarlo sulla carta com’è nella mia immaginazione. Scrivere è come un’alchimia, qualcosa che non mi spiego e che ho
dentro fin da quando ero bambino».
In effetti, a 6 anni il futuro
ingegnere inventava fumetti
e testi di canzoni da suonare
insieme agli amici. Dopo il di-
ploma ha cominciato a scrivere racconti seguendo la passione per la fantascienza e le
avventure ai confini con la
realtà. Quegli anni sono stati
una sorta di laboratorio dove
formarsi e accettare giudizi e
consigli da amici e parenti.
Poi, nel 2008 autoproduce
“Job one”, vicenda romanzata di un esperimento di lavoro condotto nel campo
dell’automotive. Nel 2009 esce
il secondo libro, “Nove veli neri” (Zeroundiciedizioni), raccolta di racconti di genere
noir-fantastico.
La stesura del suo ultimo libro è avvenuta soprattutto di
sera e di notte. «Lavoro tutto
il giorno e l’unico momento libero è la sera. Invece di guardare la televisione, preferisco
leggere un buon libro o scrivere; magari rimango sveglio fino alle due di notte. E’ il momento più calmo, nessuno che
disturba, solo il silenzio. Con
la mia stufa vicina, quest’inverno riempivo le ore di immagini e personaggi inventati. Non riesco a trovare un passatempo migliore».
Il problema - come per tutti gli autori esordienti - è trovare qualcuno che creda in te:
«Ho mandato la copia di “L’eredità del male” a 52 case editrici. Una decina mi ha risposto in modo entusiastico, ma
volevano essere pagate. Alla fine sono stato contattato dalla
casa editrice Giancarlo Zedde,
che ha accettato di pubblicare
il romanzo senza spese. La correzione delle bozze è durata più
della stesura stessa del libro,
da settembre a febbraio».
Adesso comincia il lavoro
più arduo, quello di farsi conoscere. Per questo l’autore
ha creato una pagina su Facebook (Eredità del male editoria) e preso contatti con molti blogger specializzati in
“noir”, a cui chiedere un giudizio sull’opera.
Margherita Ghibaudi
OCCUPAZIONE - L’azienda non ha portato i documenti all’incontro
Lamp di Villanova
Il vertice ha fatto flop
VILLANOVA - L’azienda non ha portato i documenti per capire qual è la sua situazione: è finito con un nulla di fatto il vertice sulla Lamp.
L’incontro di venerdì in Provincia tra azienda, sindacati, Comune e l’assessore provinciale al lavoro Marco Versè, non ha chiarito
la situazione dell’azienda in strada Valminier.
La situazione era precipitata il 25 giugno,
quando l’azienda aveva bloccato la produzione, incolpando i dipendenti di essere in ritardo con le consegne. L’azienda cerca di nascondere la verità, ma nel pomeriggio, durante
un colloquio con i dirigenti, viene fuori che in
realtà gli impianti sono stati sequestrati dall’agenzia di riscossione tributi Equitalia Sestri per non avere effettuato pagamenti dell’Iva.
«I macchinari saranno messi all’asta tra il
12 e 14 luglio, per un valore di circa 218.000 euro» informa Claudio Chierchiello, sindacalista Cgil.«Anche i conti correnti sono stati bloccati, così né gli stipendi né i crediti verso terzi
possono essere versati».
Di conseguenza, è stato rivisto l’accordo sulla cassa straordinaria, firmato a marzo. Da una settimana è scattata la cassa a zero ore, per
cui i 20 dipendenti non lavoreranno per 24 mesi. «Solo tre operai continuano a lavorare», specifica Marco Vantaggiato, rappresentante sindacale. Dopodichè, l’azienda potrebbe dichiarare il fallimento, essere acquisita da nuovi
padroni e rinascere sotto un altro nome.
Adesso i lavoratori chiedono chiarezza e garanzie sul futuro. Per questo si aspettavano
maggiore disponibilità dall’azienda, durante
il vertice di venerdì scorso. «I titolari avrebbero
dovuto portare dei documenti, richiesti per capire come agire e dimostrare di avere fatto il
possibile per evitare di arrivare al pignoramento dei macchinari e al blocco dei conti – è
dubbioso Vantaggiato – L’azienda domanda
aiuto al sindacato e poi agisce in questo modo...
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni».
Federica Costamagna
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3
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
12 CHIERI E DINTORNI
MARTEDÌ 6 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 51
RIVA
SUPERGA
Cascina Macondo
Artisti di strada
fra danza e teatro
◗◗ RIVA - Artisti di strada a
Cascina Macondo. Sabato
10 luglio, appuntamento
alle 21,30 per festeggiare
l’apertura della stagione
estiva con “Il ritorno di Melquiades”.
Il cortile “Alce Nero” ospiterà spettacoli di danza, teatro, cabaret, musica,
abilità e improvvisazione. Tutti possono proporre le proprie performances, a
titolo gratuito, per una durata massima di 12 minuti.
Per essere inseriti nel programma è
necessario iscriversi contattando lo
011.946.83.97 o il 328.426.25.17 o scriven-
do a [email protected]
E nelle pause tra un’esibizione e l’altra, si mangia: ogni partecipante
porterà cibo e bevande per una cena in
compagnia.
Ai presenti verrà richiesta un’offerta libera che sarà destinata alla realizzazione del progetto “Quattro tavoli a
testa” e alla pubblicazione del libro
“Viaggi fuori dai Paraggi” sul tema della disabilità. Per maggiori informazioni, visitare il sito www.cascinamacondo.com
POIRINO
Brani dell’800
per chitarra
con Palamidessi
◗◗ SUPERGA - Dalla chitarra ottocentesca alle composizioni anglo-mediterranee: oggi, martedì, alle 21 nel chiostro della Basilica di Superga tornerà la rassegna musicale “Six Ways”
con il chitarrista Stefano Palamidessi. L’appuntamento è organizzato dal Centro di cooperazione culturale di Torino e vede protagonista uno dei chitarristi più importanti a
livello internazionale. Palamidessi ha vinto concorsi in tutto il mondo e tenuto concerti in Europa, Asia e Africa.
La serata è dedicata a tre autori che hanno fatto la storia della chitarra: Fernando
Sor, una delle figure più importanti dell’Ottocento, autore di vere opere didattiche
che ancora oggi sono fondamento per chiunque affronti lo studio della chitarra; i chitarristi Heitor Villa-Lobos e William Walton, quest’ultimo compositore inglese innamorato dell’Italia e del Mediterraneo.
Ad aprire il concerto Michele Ambrosi e
Andrea Monarda del Conservatorio di Torino. Ingresso gratuito; per i possessori della Torino+Piemonte card e Torino musei
2010 è possibile prenotare i posti. Info: 011414.32.31, o [email protected]
Bocce e calcetto
Nei campi
si fa il bagno
◗◗ POIRINO - Lavori eseguiti un anno fa ed ora rifatti.
Dopo che le piogge hanno trasformato in piscina il campo da bocce dei Favari, ora è
la volta del campo da calcetto. «Perché
sono stati rifatti lavori eseguiti meno di
un anno fa? - chiede Marco Sisca del
gruppo di minoranza La Svolta – Nei
giorni scorsi sono state cambiate delle
tubazioni piazzate la scorsa primavera
con altre nuove in pvc. Quanto costa al
Comune tutto ciò?».
L’assessore Pier Luigi Cavallino, che
abita e si occupa dei problemi della frazione, ammette l’errore ma nega
che si siano spesi altri
soldi: «Non è costato nulla, l’impresa ha dovuto fare i lavori a
spese sue perché non andavano bene. E’
stato un disguido a cui ora abbiamo rimediato».
Però non rinuncia alla polemica: «Su
quel piccolo impianto sportivo si continua a fare una caccia alle streghe», conclude riferendosi alle polemiche dei mesi scorsi per gli allagamenti del campo
da bocce.
Barovero come araba fenice
Santena, industria dolciaria riapre dopo l’incendio del 2007. «Siamo ottimisti»
▼ COMMERCIO
Chiusure estive
dei negozi
a Trofarello
TROFARELLO - Per consentire ai trofarellesi di raccapezzarsi durante i
prossimi mesi di ferie,
anche quest’anno il servizio commercio del Comune ha ufficializzato i
turni di chiusura dei negozi.
Il primo esercizio ad
abbassare le saracinesche è stato la panetteria Giachello Claudio di
via Torino 106 (7/6-6/7),
che sarà seguito dalla
macelleria Perinetto
Francesco di via Torino
62 (29/6-21/7). Tutte le altre attività si fermeranno tra luglio, agosto e
settembre.
ESERCIZI PUBBLICI.
Ristorante La Spada d’oro (via San Giovanni Bosco 11) 3-19/7, bar Roma
(via Roma 37) 26/7-23/8,
hotel Damian (via Torino 141) 1-29/8, bar Winchester (via Piave 18) 131/8, pasticceria Scalenghe (via Torino 72) 131/8, Virgilio Alfonso
(via Roma 12) 3-30/8, bar
Il Dodo (via Torino 24)
5/8-5/9, Caffè I Due Mori (via Torino 130) 7-22/8,
Abaco Cafè (via Torino
31) 8-15/8, bar Papillon
(piazza I Maggio 8) 829/8, Walter’s Pub (via
Torino 65) 9-19/8, torrefazione Aromi e dolcezze (piazza I Maggio 20) 923/8, bar Delfo (via Umberto I 106) 9-31/8, selfservice Eurobar (via
Sabbioni 2) 14-28/8, cremeria La Fenice (via
Battisti 11) 18/8-5/9.
ALIMENTARI. Paolino
Rocco (via Torino 53) 822/8, La Bottega di Carmen (viale della Resistenza 3) 16-28/8, Dotta
Flavio (via Torino 60) 2030/8.
MACELLERIE. Boccardo (via Umberto I
108) 26/7-23/8, Mascherpa Agostino (viale della
Resistenza 3) 26/7-23/8,
Gandiglio Giuseppe (via
Torino 1) 9-21/8, Nada
Luigi (via Roma 3) 9/87/9.
PANETTERIE. Castellani Mauro (via Torino
62) 5/7-3/8, Ballari Michele (via Umberto I 108)
19/7-21/8, Sitzia Luigi
(via Torino 28/D) 29/71/9, Giaccardi fratelli
(via Torino 78) 2/8-4/9.
Rimarranno invece aperti tutta l’estate i supermercati Carrefour
(via Torino 236/238), Diperdì (via Roma 42) e Dico Center (via Togliatti
4), il discount Lombardini (via Torino 149/A),
la panetteria Di Ciancia
Anna Maria (via Torino
108, agosto ore 7-12), gli
alimentari Turello Giovanni (via Torino 106/B)
e Lamberti Nicola (via
Torino 68, 30/8-15/9 solo
il mattino), i bar San
Giuseppe (via Torino 55,
26/7-5/9 fino alle 12),
Crazy Cafè (via Torino
4), Gran Bar (via Torino
65) e Buffet Stazione (via
Roma 54) 5-21/8, il ristorante Blu Separè (via
Torino 146), la pizzeria
Charlot (via Torino 11),
la trattoria Da Pia (via
Torino 222) e il Park Hotel (via Vicoforte 2).
SANTENA - Duemila chili di biscotti prodotti al giorno e 5.000
clienti. Così risorge dalle ceneri Barovero, tre anni dopo
l’incendio. Giovedì è stato inaugurato il nuovo stabilimento, in strada Cappellette
8, con cerimonia di gala e visita all’azienda.
Nonostante la ditta abbia
dovuto stringere i denti, è positivo Carletto Barovero, amministratore delegato: «Il nostro gruppo cerca di affrontare il momento difficile con ottimismo».
A sostenere la fiducia sono
i numeri: «In generale, l’impatto della crisi è stato meno
importante nei fatturati e nei
volumi del settore alimentare
- descrive -Anche il nostro
gruppo ha sostanzialmente
mantenuto i dati dello stesso
periodo dell’anno precedente».
Il problema è un altro: riscuotere i crediti.
E teme altre ripercussioni:
«La preoccupazione rimane
perché è previsto un ulteriore
aumento della disoccupazione:
passerà dal 8 % attuale al 10 %
del 2012 che vuol dire allinearsi
alla media europea».
L’azienda, nata nel 1949 a
Torino con il nome di Stema,
nel 1980 entrò come socio fondatore del gruppo Lekkerland
e nel 1991 traslocò ai Ponticelli
con appena una ventina di dipendenti. Intanto, l’azienda
s’ingrandiva e nel 2005 acquisì la Feletti, antica ditta valdostana produttrice di cioc-
Da sinistra, in
senso orario: il
nuovo
stabilimento
Barovero in
strada
Cappellette; la
famiglia
Barovero
all’inaugurazion
e dello
stabilimento;
l’incendio che
distrusse la
ditta nel
febbraio 2007; il
magazzino;
l’area della
produzione
colato.
Poi la paura nel 2007: nella
notte tra giovedì 22 e venerdì
23 febbraio un inferno di fuo-
co devastò l’intero magazzino
di dolciumi, pronti a essere
spediti per la Pasqua, gli uffici e tre camion.
Su 10.500 metri quadrati di
superficie coperta, 8.000 metri vennero resi inagibili. Si ipotizzò un corto circuito nel-
la zona di carico e scarico delle merci. L’azienda si trasferì
per qualche tempo nell’area
industriale di Moncalieri: cas-
Si schianta sulla Rezza
Motociclista all’ospedale
traversa improvvisamente
strada della Rezza, un motociclista che cerca di evitarlo e finisce fuori strada,
capitombolando nel campo
sottostante.
E’ ricoverato nel reparto
di rianimazione dell’ospedale Maggiore Massimiliano Franceschi, 31 anni, giardiniere di Baldissero che,
nella notte tra venerdì e sabato, è rimasto ferito nell’incidente avvenuto all’altezza del Green Cafè.
doppiati investendo 15 milioni di euro. Il magazzino misura 16.500 metri quadrati, è
automatizzato e gli ordini
Federica Costamagna
CONFRONTO POLITICO
BALDISSEROX
CHIERI - Un animale che at-
sa integrazione e una iniziale
riduzione del personale.
Ora magazzino e biscottificio sono stati ricostruiti e rad-
vengono trasmessi al sistema
in radiofrequenza. Gli uffici
sono disposti su circa 2.000
metri quadrati ed è stata ampliata alla stessa metratura
anche l’area produttiva del biscottificio. Mentre non è stato ingrandito il supermercato del dolce, cioè uno spazio di
400 metri quadrati dove si
vendono prodotti Barovero e
di altre case. Non solo fabbricati, la scorsa primavera è stata anche terminata la rotatoria in strada vecchia per Chieri, all’incrocio con strada Cappellette, per realizzare un accesso più sicuro.
Oggi Barovero impiega 110
addetti e circa 40 agenti di
vendita; conta 5.000 clienti tra
alimentari, grossisti, panetterie, bar, tabacchi, “superette”, cioè supermercati di piccola metratura, supermercati e stazioni di servizio; i prodotti trattati sono 3.060: «La
capogruppo Barovero. che controlla anche il biscottificio
Mautino, produce 2.000 chilogrammi di biscotti al giorno,
distribuiti su tutto il territorio
italiano».
L’amministratore delegato
guarda al futuro così: «Le strategie devono soddisfare richieste di clienti sempre più esigenti, ma con un potere d’acquisto in netta diminuzione dopo l’avvento dell’euro. Stiamo
studiando nuovi prodotti, ma
per ora non abbiamo ancora
nulla di certo».
Il giovane era in sella alla sua Honda Cbr 600 quando, verso le 2,30, ha perso il
controllo del mezzo. Aveva
trascorso la serata alla festa
della birra di Andezeno e si
dirigeva verso casa. Subito
dopo la caduta, ha avuto la
forza di impugnare il cellulare e chiamare la fidanzata
che lo stava raggiungendo
in auto.
Difficile dire al buio in
che punto si trovava. La ragazza ha dovuto chiedere
aiuto ai vigili del fuoco di
Chieri per illuminare la
campagna di strada della
Rezza e trovare il centauro.
Il giovane è rimasto cosciente, ma ha subito traumi all’addome e alcune fratture: dopo un’operazione al
braccio, ora è ricoverato in
rianimazione. I familiari
che lo assistono si stanno intanto occupando della sua azienda di giardinaggio:
«Tutti i lavori iniziati o per
i quali sono stati fatti preventivi e accordi - assicurano
- saranno svolti senza problemi, anche durante l’assenza temporanea di Massimiliano».
Provocazione di Casa Pound
contro il presidio antifascista
“Leoni contro iene”. E’ la risposta di Casa Pound al presidio
antifascista di due settimane fa in via Vittorio. I giovani
della destra sociale hanno appeso uno striscione con la
scritta sul Bastione della Mina. Marco Racca, coordinatore
regionale, rivendica l’azione: «Questi gruppuscoli si
meritano l’epiteto di “iene” perché sono sciacalli della
politica e usano come armi le menzogne». Racca parla di
flop dell’iniziativa di due sabati fa, organizzata dal Comitato
antifascista come risposta al gazebo di Casa Pound. Però
apre al confronto: «Dicono di voler discutere di
disoccupazione, xenofobia e stato sociale: allora andiamo
d’accordo. Anche se, conoscendo i metodi dell’antifascismo,
immagino che vogliano unicamente lo scontro politico.
Siamo pronti al dibattito, accetteranno l’invito?».
P. Ch.
appuntamenti
CHITARRA D’ESTATE Sono aperte le iscrizioni al Guitar Summer
Workshop 2010 organizzato da Guitar Art
Francesco Pallaro di
Chieri, strada Baldissero 82. Dall’1 al 31
luglio, quattro lezioni
di chitarra con orario e
argomento personalizzato: per tutti la possibilità di imparare i propri pezzi preferiti, approfondire un argomento, iniziare a suonare. Costo: 49 euro,
posti limitati. Info:
348-292.77.85,
www.guitarart.it oppure [email protected]
ESCURSIONE SUI MONTI - Adesioni aperte alla camminata di domenica 18 luglio con il
Club alpino italiano in
Val Germanasca da
Miande Bou du Col al
Bric Bucie (2.998 metri). Info: 349887.35.89, [email protected] o il
giovedì sera in sede:
Santena vicolo San Lorenzo 27, ore 2122,30.
MOSTRA ESTRATTISTA Mery Rigo espone i suoi
dipinti. Castelnuovo,
chiesa di S.Bartolomeo
(via Mercandillo). Orari:
da venerdì a domenica
16,30-19. Fino al 25 luglio. Ingresso libero.
IN MONTAGNA - Escursione guidata alla Punta Basei (Valle Locana) domenica 18 luglio
con il Cai-Uget di Trofarello. Info: 335686.12.29 o in sede
(viale Resistenza 21)
giovedì ore 21-22,30.
ORCHESTRA BAGUTTI A partire dalle 21,30,
serata di musica e ballo all’area spettacoli
Polo Culturale di Chieri, via Vittorio Emanuele 1. Suonerà l’Orchestra Bagutti. Info: 333265.11.49 Ingresso
10 euro.
MARTEDI’ 6
PADRE PIO - Il gruppo
di Preghiera Padre Pio
organizza un incontro
alla Casa della Pace di
Chieri, via Albussano
17, alle 20,30. Verrà
recitato il rosario e
verrà celebrata la messa.
ARMONIA OMEOPATICA
- Gloria Alcover Lillo
parla delle terapie omeopatiche come via
verso l’armonia. Pino
Tor., Viale Art Gallery
(via Martini 5 A) ore
21. Ingresso libero.
CHITARRA CLASSICA Stefano Palamidessi esegue brani di Sor, Villa-Lobos e Walton. Basilica di Superga, chiostro, ore 21. Ingresso
libero. Info e prenotazioni: 011-414.32.31,
[email protected]
■ PIAZZETTA IN SCENA
- Serata dedicata al
teatro per bambini nella piazzetta di San
Giorgio, a Chieri. Alle
21 la compagnia Erbamil si esibirà nello
spettacolo “Amare acque dolci”. Info: 338473.42.59 Ingresso
libero.
GIOVEDI’ 8
VENERDI’ 9
BANCARELLA DI LUNA Dalle 19,30 alle 24,
l’Ascom organizza
“Bancarella di Luna”
nell’area pedonale di
Chieri: in occasione
dei saldi estivi, i negozianti metteranno in
vendita la merce scontata su bancarelle di
fronte ai loro negozi.
Ai clienti sarà offerto il
caffé oppure il gelato.
ENRICO RUGGERI - Alle
21, serata di musica
all’area spettacoli Polo Culturale di Chieri,
via Vittorio Emanuele
1. Sarà ospite Enrico
Ruggeri. Info: 333265.11.49 Ingresso
12 euro.
MOSTRA ACQUERELLI Alle 18, inaugurazione
della rassegna di acquerelli “Nel segno
dell’acqua” alla galleria di Palazzo Opesso
a Chieri, via San Giorgio 3. La mostra rimarrà aperta fino al
25 luglio, nei giorni feriali dalle 16 alle 19,
sabato e festivi orario
10,30-12,30 e 16-19.
Info: 011-946.91.23
Ingresso libero.
SERATA COI TELESCOPI
- Osservazione astronomica guidata con gli
Astrofili Friedrich Argelander. Berzano, chiesetta di S.Pietro (str.
S.Pietro) ore 21,45.
Partecipazione libera,
munirsi di torcia. Info:
338-124.64.85,
http://astronomia.co
mze.com
SABATO 10
BALLO SOTTO LE STELLE - Per la rassegna
“Chieri In Festival”,
serata di musica e ballo sotto le stelle all’area spettacoli Polo
Culturale di Chieri, via
Vittorio Emanuele 1,
alle 21. Info: 333265.11.49 Ingresso
libero.
MUSICA IRONICA - Cantano i Sient Mamò tra
sentimenti e ironia.
Basilica di Superga,
cortile sinistro, ore
21,30. Ingresso libero.
DOMENICA 11
MUSICA NELLE PIEVI Canzoni e balli dalle
corti del 1500 con
l’Ensemble Grifonetto.
Castelnuovo, chiesa di
S.Maria di Raseto (località Garesio) ore
17,45. Ingresso libero.
INSETTI DA SCOVARE Escursione guidata alla scoperta dei più piccoli abitanti del bosco
con giochi e attività
per bambini. Superga,
centro visite (str. Funicolare 55) ore 15,3018,30. Quota 7 euro
(5 euro bambini fino a
14 anni). Prenotazione
obbligatoria. Info: 011890.36.67,
www.parks.it/parco.col
lina.torinese
GIARDINI E ARREDI - Vi-
site guidate alla dimora storica con arredi
piemontesi dal 1600
al 1800 e ai giardini
delle erbe aromatiche.
Marentino, Casa
Zuccàla (via Profonda,
0) ore 15 e 17. Ingresso alla casa-museo 7
euro, ingresso ai giardini 6 euro. Prenotazione necessaria. Info:
011-943.53.43,
www.casazuccala.it
PIFFERI E TROMBONI Canzoni e balli dalle corti
del 1500 con l’Ensemble
Grifonetto. Castelnuovo,
chiesa di S.Maria di Raseto (località Garesio) ore
17,45. Ingresso libero.
VILLA CAVOUR - Visite
guidate nelle sale che
ospitarono il conte
Camillo. Santena, piazza
Visconti Venosta, ingressiu ore 10,30, 15, 16,30
e 18. Ingresso 5 euro
(ridotto 4). Info: 011949.21.55, www.camillocavour.com
La rubrica segnala gli appuntamenti della settimana. Quelli introdotti dal “quadratone” ■ ■ sono sviluppati in un servizio. Gruppi ed associazioni che intendono segnalare loro iniziative possono portare un comunicato in redazione, via Chieri, 62 - Andezeno, inviare un fax allo 0119472224, via e-mail a [email protected]
Rassegna stampa
Luglio 2010
informazioni:
Comune di Per
Poirino
sito web: http://archivio.lastampa.it
email: [email protected]
In breve
Pubblicazione: [08-07-2010, STAMPA, TORINO, pag.67] Sezione:
Autore:
Santena Presidio Ages E' durata meno di un'ora la protesta dei
lavoratori Ages in piazza Castello, che chiedevano alla Regione la
convocazione di un tavolo istituzionale per salvare la fabbrica dal
fallimento. L'assessore Massimo Giordano, e' sceso dagli operai e ha
confermato che l'incontro si svolgera' mercoledi' 14 luglio. Saranno
invitati la Provincia, i sindaci di Santena e Villastellone, e i
rappresentanti del Lingotto. Cambiano Consiglio sul web La minoranza
vuole trasmettere su internet le riprese dei Consigli comunali.
<<Sarebbe un modo trasparente per avvicinare i cittadini alla
politica>> sostiene Bruno Ratti di Uniti per Cambiano. Chieri Ladro
a scuola I carabinieri del radiomobile l'hanno sorpreso mentre,
scardinata una finestra, frugava nel frigorifero della scuola
materna di Borgo Venezia. Angelo Baggio, pregiudicato chierese di 64
anni, e' stato arrestato per furto. Poirino Pannelli solari Frazione
Ternavasso si conferma regno del solare. Due nuovi impianti da 300
kilowatt andranno presto ad affiancare l'immensa piantagione del
consigliere di maggioranza, Paolo Vandini Thaon di Revel, che misura
quanto 30 campi da calcio. I lavori potrebbero iniziare a settembre.
- Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati -
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
28 NEI DINTORNI
VENERDÌ 9 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 52
Geova bussa a Poirino: cerca una casa
Il Comune preparerà un regolamento: serve un numero minimo di richiedenti
POIRINO - Quanti poirinesi
servono perché il Comune
dia la terra dove costruire
un loro tempio? Il 5 per
cento? Sono troppi? Sono
pochi? Dovrà rispondere a
questa domanda il Consiglio comunale.
I Testimoni di Geova
cercano infatti un terreno
per costruire una “casa del
regno”, dove riunire i loro
fedeli da Santena a Villanova, e chiedono al Comune un’area a servizi dove
edificarla. La domanda è
stata portata in discussione durante l’ultima riunione del “parlamento”
municipale. E’ la prima richiesta di questo tipo, perciò è stato deciso di redigere un regolamento che
valga per domande analoghe che arrivino in futuro
da altre confessioni religiose.
«Vorremmo poterla costruire a Poirino perché sia
facilmente raggiungibile
dagli oltre 250 fedeli che ci
sono fra Villanova e Santena – spiega Alberto Bertone addetto stampa piemontese dei Testimoni – Ora ci sono una Casa del Regno a Santena, in via Trinità e un’altra a Villanova,
ma quest’ultima è in un locale in affitto». L’idea è per-
ciò di costruirne una sola,
più ampia, che sia baricentro di quest’area.
«Quella santenese è di nostra proprietà, ma ormai
non soddisfa più le nostre
necessità – prosegue Bertone – Così vorremmo venderla e costruirne una nuova che sia utile per tutti i tre
paesi».
La richiesta è di un terreno di un migliaio di metri quadrati su cui costruire una “casa del regno” di circa 250 metri qua-
drati, mentre il resto dell’area sarebbe destinato a
parcheggio.
Perché chiedere un’area
a servizi? «Per poterla pagare un prezzo equo – ragiona l’addetto stampa – Se
fosse un terreno edificabile
privato, sicuramente ci verrebbe chiesto un prezzo
molto alto. Se invece fosse
un terreno agricolo, dovremmo aspettare chissà
quanto per la variazione
d’uso e poterci costruire sopra».
Il Comune ha disponibili diverse aree. Molte sono
in zone abitate e il Consiglio comunale s’è posto il
problema che i luoghi di
culto possono creare problemi di parcheggio. Nel
caso dei Testimoni di Geova, le “adunanze di studio
biblico” si svolgono al pomeriggio e alla sera di domenica. Inoltre vi sono incontri settimanali al giovedì e venerdì.
«In una futura variante,
si potrebbe disporre che gli
edifici di culto possano essere costruiti anche in aree
produttive, dove la disponibilità di parcheggi è molto maggiore...», immagina
il sindaco.
Evidentemente, sono
cambiati i sistemi di valore rispetto a quando le
chiese venivano costruite
nel cuore delle città, proprio perché potessero accogliere più fedeli possibile: ora il raduno a fini religiosi è un potenziale disturbo e va confinato dove
Poirino
Un’anima da sfogliare
POIRINO - Un fiume di emozioni che dal
cuore si fissano indelebili nelle pagine di un libro. Un viaggio nell’anima
di Francesca Barbieri, 24enne poirinese, che recentemente ha pubblicato “Unico come tutti gli altri. In viaggio tra i frammenti dell’io”, edito da
Albatros.
Si tratta di un percorso attraverso
l’esistenza e le esperienze dell’autrice, ma allo stesso tempo di un’intera
generazione. Un volume che ha visto
la luce grazie al primo posto ottenuto
in un concorso per giovani emergenti, indetto dalla stessa casa editrice.
Francesca Barbieri
«È nato tutto per caso, in un momento particolare della mia vita –
racconta Francesca,
che frequenta il primo anno della specialistica in biotecnologie molecolari
all’Università di Torino e lavora parttime come commessa – È un percorso
di autoanalisi espresso attraverso immagini e metafore».
L’autrice nel volume si firma come
Paola T, pseudonimo che mette insieme
la T di Tau (simbolo dei francescani)
e il nome Paola, che significa “piccolo”. La giovane è molto legata alla spi-
ritualità francescana, in particolare al concetto di povertà e all’attenzione verso i piccoli, i poveri e gli emarginati. Nei nove mesi trascorsi
da volontaria lontano da casa, Francesca ha potuto riflettere molto sull’esistenza, ed è proprio da lì che trae origine il libro.
«Una volta tornata a Poirino ho deciso di iscrivermi di nuovo all’Università e di cominciare a lavorare. Ho trovato un’occupazione in pizzeria e questo mi ha permesso di avere molto tempo libero durante il giorno per cominciare a scrivere».
Mario Grieco
Don Giovanni Manella
e don Antonio Marino
(sotto il titolo)
compagni di seminario
e ordinati sacerdoti
entrambi nel 2006
S.MARIA MAGGIORE - A settembre verrà sostituito da don Antonio Marino
Scambio di viceparroci
Don Manella lascia Poirino
POIRINO - Passaggio di testimone tra don Giovanni
Manella e don Antonio Marino: scambio di viceparroci tra la parrocchia di
Poirino e quella torinese
di Gesù Redentore. La decisione presa dal cardinale Severino Poletto, ormai
al termine del mandato di
arcivescovo, diventerà
realtà nei primi giorni di
settembre: il viceparroco
di campagna andrà in città
e viceversa.
«Il vescovo ha voluto che
ci scambiassimo i ruoli e facessimo esperienze diverse
prima della nomina a parroci – spiega don Manella,
29 anni a metà agosto – Sono realtà differenti e per alcuni aspetti complementari».
Proveniente da Settimo
Torinese, alle spalle un liceo classico ed entrato in
seminario nel 2000, don
nessuno lo possa vedere, di
fianco alle fabbriche: la
vendita di spiritualità accanto allo spaccio aziendale.
Una reazione, anche, alla “invasione” islamica e
al pensiero che una moschea possa attirare centinaia di musulmani. E’ questo il problema? «Occorre
prendere atto che la nostra
società è diventata multiconfessionale», commentano i consiglieri di minoranza de La Svolta. Da qui
l’unanimità sulla proposta
di stilare un regolamento.
Dunque, per adesso, una
risposta diretta alla richiesta dei Testimoni non
è ancora stata data: prima
ci vorrà il regolamento. Ed
è ancora tutto da studiare.
Un orientamento, però, è
certo: conterrà un vincolo
sul numero minimo dei richiedenti. «Un’ipotesi è che
la domanda venga sottoscritta da almeno il 5 per
cento dei maggiorenni residenti in paese, anche se non
di quella confessione – propone Tamagnone – Se poi
ci saranno le firme, sarà il
Consiglio comunale a decidere se accogliere o meno la
richiesta».
Manella è stato prima impegnato come chierico nella parrocchia di Santa Maria di Testona per due anni, fino al 2004 quando è approdato a Santa Maria
Maggiore di Poirino per
dare una mano al parroco
don Ottavio Paglietta.
Qui è rimasto anche dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta nel giugno
2006, prendendo in mano
le redini della pastorale
giovanile, del catechismo
e della formazione delle famiglie. Don Manella è anche il responsabile dell’équipe giovani dell’Unità
Pastorale che insieme a
Poirino raggruppa Cambiano, Santena, Villastellone, Favari, La Longa,
Trofarello, Valle Sauglio e
Moriondo.
«Ho avvisato i ragazzi
della notizia un giorno prima che uscisse ufficialmen-
te sul giornale della diocesi – racconta il viceparroco – Ora sono impegnato
con campi estivi per tutto
luglio, poi avrò un paio di
settimane di vacanze ma in
parrocchia chiuderò con un
altro campo tra fine agosto
e inizio settembre».
Don Manella e don Ma-
rino si conoscono bene, infatti sono stati compagni
di corso in seminario ed
ordinati sacerdoti nello
stesso anno: «Ho già visitato la parrocchia di Poirino per la festa della mamma, in modo non ufficiale,
per parlare con don Giovanni – racconta don An-
tonio, 35enne e originario
di Nichelino – Ho visto un
bel gruppo di giovani ed un
oratorio molto attivo; io
provengo da una parrocchia di periferia dove invece è presente la Gioc, Gioventù Cristiana, e dove c’è
da lavorare per combattere il disagio sociale».
Don Marino, fatti alcuni
corsi professionali, ha iniziato il cammino vocazionale a 16 anni scegliendo
di frequentare le scuole superiori dei Giuseppini del
Murialdo a Valbrembo, in
provincia di Bergamo;
conseguita la maturità ha
iniziato il noviziato e quindi studiato filosofia e teologia nell’istituto di Viterbo.
Tornato a Valbrembo come supplente di religione
per un anno, ne ha poi trascorso un altro in una parrocchia di periferia a Milano: «E’ stato durante quel
periodo che ho scelto di
rientrare nella diocesi di
Torino e fare i quattro anni di seminario Maggiore.
Nel 2006 sono stato ordinato sacerdote cinque mesi dopo don Giovanni».
Vincenzo Cora trova nei boschi l’ispirazione per il suo scalpello
Così Vincenzo Cora libera a Poirino
le divinità greche imprigionate nei ceppi
POIRINO - Erano ceppi abbandonati. Le sue
mani li hanno trasformati in gufi, divinità
greche, scene contadine... Lui li raccoglie
nei boschi, la sua creatività vede le forme
che nascondono e poi entrano in azione
sgorbie e scalpelli. Così Vincenzo Cora ha
trovato la sua strada d’artista.
Le sue opere sono state ospitate fino a
qualche settimana fa nella collettiva “Una
primavera figurativa” alla Villa della Tesoriera di Torino e prima ancora, a dicembre, a Cairo Montenotte paese natio.
Ora sono tornate sugli scaffali nella sua casa poirinese.
«Faccio tre, quattro pezzi all’anno, non
di più - racconta l’artista - Per ora sono arrivato in tutto a un centinaio. La maggior
parte è qui a Poirino, gli altri sparsi a casa
di mia madre a Cairo, da parenti, figlie...»
Nessuna scuola d’arte nella sua storia;
solo qualche corso qua e là. A 64 anni, guardandosi indietro, Vincenzo Cora crede che
la genesi delle sue creazioni sia stata in contrasto con il lavoro quotidiano: «Sono stato 38 anni in Iveco, tra lamiere e motori- racconta -ma le mie origini sono contadine, nei
boschi di Cairo Montenotte».
Adesso è in pensione ma fino al 2006 era
responsabile delle prove su strada dei veicoli«e il contatto con la natura e i boschi non
esisteva: passavamo anche settimane in autostrada per provare i mezzi».
Dall’autostrada di vedono le distese di
alberi sull’Appennino che cavalca il confine tra Liguria e Piemonte. I suoi boschi.
Ecco allora la scelta di crearsi uno spazio
tutto suo:«Ho iniziato scolpendo d’estate durante le ferie, quando andavo a trovare mia
madre in Liguria. Ora che ho smesso di lavorare, faccio qualcosa anche d’inverno».
Tutturo, d’estate scolpisce nell’aia della
casa a Cairo, d’inverno in un ex stalla sempre in provincia di Savona, ma sta pensando di trasferire la sua arte in Piemonte: «Sto allestendo uno spazio a Poirino, per
avere più tempo da dedicarci e sviluppare
nuovi soggetti».
La scintilla, però, è scoccata trent’anni fa
durante una vacanza in Val Gardena. «E’
stata come una folgorazione. Lì gli artigiani lavorano in vetrina. Passavo i pomeriggi a osservare le mani di quegli artisti che dai
ceppi di legno realizzavano forme incredibili. Decisi di iscrivermi a un breve laboratorio di intaglio».
Così l’autodidatta, anno dopo anno, si è
avvicinato sempre più al professionismo,
imparando sul campo:«Ricordo la prima
volta che ho partecipato a un evento pubblico: eravamo una serie di artisti che dovevano scolpire in diretta. Lì ho imparato che
chi intaglia legno usa il mazzuolo. - sorride - Ero l’unico ad essersi presentato con un
martello in ferro da carpentiere».
La scelta dei soggetti spesso arriva da temi sociali: «Come la tragedia dello tsunami, la storia del pane e del vino, la maternità o gli ideali di pace e uguaglianza. Altre invece sono frutto dell’osservazione della natura, episodi di un libro, quadri».
E altre sono omaggi alla sua famiglia: a
sua moglie Ivana e alle due figlie Simona e
Lorena. «Come l’opera intitolata “La mia
famiglia: forme dei valori più veri”».
Cora ha partecipato a diverse esposizioni e manifestazioni tra il Piemonte e la Liguria. Nel garage di Poirino custodisce la
fonte delle sue ispirazioni: un “parco ceppi” pronto a essere tramutato: «Mi piace variare e provare nuove esperienze, colori, profumi, consistenze -descrive -ho fatto anche
dei mosaici in legno mischiando le varie tonalità.»
Ma in che modo sceglie i legni?«Non sono io a scegliere il tronco o la radica, ma è
lui che mi invita. Uso sempre legno che trovo nelle mie passeggiate. Vado nell’entroterra ligure o nella piana di Poirino e cerco
il pezzo che nasconde la mia idea...».
Debora Pasero
Sara Bauducco
Dove trovare pane e giornali
Gli esercizi di Poirino fanno la staffetta durante l’estate
POIRINO - Arrivano le vacan-
ze anche per i negozianti
poirinesi. Queste sono le
chiusure previste per il periodo estivo.
Panetterie. Gallo, via
Maina 6, dal 9/8 all’ 1/9. Marocco, via Indipendenza 32,
dal 26/7 al 15/8. Magie di
Pane, via Marocchi 39 A,
dal 16/8 al 18/8. Casa del Pane, via Amaretti 32, dal 15/8
al 12/9. Vergnano Vincenzo, regione Bagatto 33, aperto solo al mattino dal 9/8
al 21/8. Rubinetto, via Cavour 2, dal 5/7 al 31/7. Fabaro Maria, via del Vaschetto 29 A, dal 14/7 al 2/8.
Bellanova Lucia, via XX
settembre 14, sempre aperto, Bellanova Cataldo, via
Colombo 122, da giugno ad
agosto.
Alimentari. Ferrari Ada, via Amaretti 10, dall’8/8
al 18/8. Antichi sapori, via
Amaretti 1, dal 2/7 al 22/7.
Poirino Ortofrutta, via XX
settembre 6, sempre aperto; piazza Italia 10, dal 23/8
al 31/8. Luzzi Adamo, via
Amaretti 3, dal 16/8 all’1/9.
Ronco Silvia, via Asparagi
1, dall’1/8 al 15/8. Quattro
stagioni, via Indipendenza
21, aperto solo al mattino
per tutto agosto, chiuso dal
15/8 al 2/8. Marocco Marco, via Marocchi 55B, dal
15/8 al 30/8. Gross Iper,
strada Savona 151, aperto.
Famila, strada Savona 2
bis, aperto. Carrefour express, via Colombo 2, aperto.
Macellerie. Piazza Italia, piazza Italia 9, dal 19/7
al 9/8. Marocco, via Mazzucchi 1, dal 16/8 al 25/8. La
Rubina s.a.s., via XX settembre 15, sempre aperto.
Salumificio Pennano, via
Colombo 112, dal 15/8 al
30/8.
Tabaccherie. Bechis
Anna, piazza Italia 11, dal
9/8 al 21/8. Marocco Liliana, via Indipendenza 52,
sempre aperto. Pizzi Maria
Pia, via Indipendenza 4, dal
7/8 al 22/8.
Fiorai. Perri Gilda, via
Indipendenza 19, dall’8/8 al
29/8. Aloi Sandra, via Indipendenza 52, dal 14/8 al
24/8.
Giornalai. Regis snc, via
Indipendenza 17, dal 2/8 al
15/8. Il Chiosco di Sensei,
piazza Italia, aperto solo al
mattino nel mese di agosto.
Distributori di carburante. Agip, via Torino 9,
dal 9/8 al 23/8. Tamoil, via
Indipendenza 16, dal 9/8 al
21/8. Shell, SS 29, dal 14/8
al 29/8. Q8, Statale 29, dal
14/8 al 29/8. Erg, Statale 29,
dal 23/8 al 5/9.
Pubblici esercizi e pasticcerie. Ristorante Bue
rosso, via Torino 3, dall’1/8
al 29/8. Ristorante Le Lune, via Villastellone 78, aperto solo venerdì, sabato
e domenica nel periodo
compreso tra il 5/7 e l’8/8.
Alex bar, via Indipendenza
64, dal 9/8 al 28/8. Trattoria
Avatanei, via Vaschetto 22,
dal 4/8 al 27/8. Ristorante
Il moro, via Indipendenza
27, dal 19/7 al 26/7, dal 2/8
al 9/8, mentre dall’11/8 solo apertura serale. Pizzeria
Trau Brusà, corso Fiume
69 bis, dal 2/8 al 26/8. Garden pub birreria, via Vaschetto 45, aperto. Pizzeria
Il Nilo, via Panizza 20, aperto. Break & Go, via Torino 54, aperto. Pizzeria Zi
Marì, via Indipendenza 30,
dal 15/6 al 30/6. Caffè dell
Riva, passeggiata Marconi
4, dall’8/8 al 27/8. Caffè Carignano, piazza Italia 8, dal
10/8 al 23/8. Morra Giovanni, via Indipendenza 58,
dal 3/8 al 29/8. La Rosa
Scarlatta, via dei Gerani 7,
dal 9/8 al 24/8. Ristorante
Piemonte, via Indipendenza 36, dal 7/7 al 23/7. Pasticceria Orchidea, via Indipendenza 40, aperto. Palluda Gelateria, via Indipendenza 46, aperto. Ristobar Il Baruccio, via Colombo 96, dal 30/8 al 20/9.
Ristorante Cascina Canta-
venna, cascina Cantavenna 12, dal 26/7 al 27/8. Caffè
Liberty, via Indipendenza
18, dal 8/8 al 24/8. Osto ‘d
San Roch, via Amaretti 28,
dal 23/6 al 22/7. Ristorante
Andrea, via Pessione 12,
dal 6/8 al 22/8. Hotel Brindor, via Pessione 12, dal
13/8 al 22/8. Caracolito
Cafè, via Roma 2, dal 12/8
al 3/9. Fabaro snc, via del
Vaschetto 29/A, dal 17/7 al
2/8. Gulliver Cafè, via Torino, dall’8/8 al 22/8. Plaza
Cafè, piazza Italia 4, dal 9/8
al 2/8. Albergo Marocchi,
via Marocchi 41, dall’8/8 al
22/8. Caffetteria Borgo Antico, via Rossi 9, dal 2/7 al
18/7. Il Mondo Fricandò,
via N. Costa 23, dal 2/8 al
10/9. Bar Memole, piazza
Cavalieri di Vittorio Veneto, dal 2/7 all’11/7, dall’8/8
al 22/8. Agrigelateria San
Pè, Cascina S. Pietro, aperto. Pizzeria Piscina, via dalla Chiesa 13, aperto. Cit
bar, strada Savona 151,
sempre aperto. Bari Agip,
via Torino 9, dall’8/8 al
22/8. Bar Erg, starda provinciale 29, dal 23/8 al 5/9.
Rassegna stampa
Luglio 2010
CORRIERE DI CHIERI
CHIERI E DINTORNI
MARTEDÌ 13 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 53
Balli e shopping a Poirino
POIRINO - Le ore si fanno
“piccole” nella notte
bianca poirinese.
Sabato dalle 20 fino
a notte fonda si potrà
camminare tra le vie
del centro scegliendo
dove mangiare, che
musica ballare e quali
acquisti fare.
Il centro storico,
sarà totalmente pedonabile: chiuse al traffico oltre a Piazza Italia e Piazza Europa,
anche via Amaretti
partendo da via Carlo
Sabato notte bianca nel centro liberato dalle auto
Maina fino a piazza Italia, via Indipendenza tra via Carlo Maina
e piazza Morioni, e via
XX Settembre fino a
all’incrocio con via
Roma.
Nella piazza del campanile musica e ballo
liscio con l’orchestra
di Beppe Giotto, sua
via Indipendenza atmosfere caraibiche
con musica latino americana ed esibizione di danza country,
spazio invece alla musica italiana in via Amaretti e alla tradizione popolare con tarantelle e tammurriate in via XX Settembre.
Via Cesare Rossi
sarà invece allesttita
a mercatino, una via
piena di bancarelle
che condurrà fino a
piazza Morioni dove
troveranno posto i gokart.
Sparsi per il centro
anche artisti di strada, castelli gonfiabili,
trampolini elastici e
un trenino per fare un
giro tra le vie della festa.
Ma la notte bianca è
anche un’opportunità
per i negozianti poirinesi. Bar, pizzerie e ristoranti garantiranno
cibo e bevande con postazioni esterne ai locali, tutte allietate da
musica dal vivo.
Mentre i commercianti terranno alzate
le serrande dei negozi
e saranno presenti al
di fuori delle mura dei
negozi con i banchetti
per presentare i loro
prodotti in saldo.
Moreno Strazza
Lamp: sospesa la sentenza capitale
Il Tribunale aspetta il piano di rientro
Venti giorni per salvare la fabbrica di Villanova
▼ TURNI
Dove si compra
il giornale
durante l’estate
CHIERI - Arriva il perio-
do di ferie estive per le
edicole. Qui di seguito,
le date in cui le attività
rimarranno chiuse.
Aster, corso Matteotti 7, dal 25/7 al 17/8
- Barbiero, piazza Umberto I°, dal 2/8 al 16/8
- Cafe’ Ylios, strada
Cambiano, dal 20/8 al
9/9 - Centro Giochi,
corso Torino 30, dal
2/8 al 16/8 - De Grandis, via C.Battisti 42,
dal 17/8 al 30/8 - Gaiotto, via Roma, dal 2/8 al
15/8 - Giordano, viale
Cappuccini 23, dal 17/8
al 4/9 - Girola, strada
Padana Inf. 40, dal 16/8
al 30/8 - Matarrese,
centro commerciale Il
Gialdo, dall’1/8 al 20/8
- Peron, strada Andezeno 31, dal 9/8 al 30/8
- Raviola, via Palazzo
di Città 1, dal 17/8 al
3/9 - Sb, via C.R. Montelera 6, dal 16/8 al
30/8 - Tabaccheria Borello, piazza Duomo 3,
dal 15/8 al 5/9 - Tabaccheria Delmastro, via
Vittorio
Emanuele
8/b, dal 2/8 al 15/8 - Tabaccheria Santinelli,
via Tana 32, dal 9/8 al
6/9.
Rimarranno invece
aperti per tutto il periodo estivo: Bar Richy, via Buschetti 4 Calvarese, via Garibaldi 31 - Edicola del
distributore Erg - Kalos, centro commerciale La Filanda - La
Squola, via Roaschia
11 - Edicola della stazione, piazza Don Bosco - Ristor Matik (edicola ospedale) - Valenza,
supermercato
A&O.
VILLANOVA - La ghigliottina è stata fermata un istante prima dell’esecuzione: il Tribunale di Asti ha sospeso l’asta che
ieri mattina, lunedì, avrebbe messo in vendita
i
macchinari
della
Lamp.
Ha infatti accolto il
provvedimento d’urgenza, firmato da dirigenti
e sindacati venerdì, e ha
concesso fino al 2 agosto
per programmare un
piano di rientro e verificare se ci sono i presupposti per salvare lo stabilimento di strada Valminier. A deciderlo sarà
un giudice. Intanto, l’azienda incontrerà Equitalia Sestri e le banche,
in modo da capire quali
misure adottare.
In parallelo, è stata sospesa la protesta dei 19
lavoratori che avevano
scoperto le manovre dell’azienda e lanciato l’allarme il 25 giugno quando, per caso, scoprono
che la ditta è sull’orlo
della chiusura. Quel
giorno i dirigenti avevano infatti bloccato la produzione, incolpando i lavoratori di essere in ritardo con le consegne.
Loro insorgono davanti ai cancelli dello
stabilimento, dove si
producono stampi in lamiera e acciaio inox, e
bloccano il camion, che
avrebbe dovuto portare
via i pezzi su cui stavano lavorando.
All’inizio l’azienda
cerca di nascondere la
verità, ma nel pomeriggio viene fuori che la ditta ha un debito di 3 milioni e 470 mila euro con
l’Agenzia dell’Entrate.
Era stato concordato
di restituire la somma a
rate, ma da ottobre l’azienda non avrebbe più
effettuato i pagamenti.
Pertanto Equitalia Sestri di Asti, la società incaricata di riscuotre i
tributi, ha ordinato il sequestro e la messa all’asta dei macchinari per
218.000 euro.
Non solo: pure i conti
correnti vengono bloccati, rtendendo arduo
pagare gli stipendi e i
crediti verso terzi.
Nel frattempo, viene
rivisto l’accordo sulla
XVERSO ISOLABELLAX
La Punto distrutta dopo lo scontro
Frontale a Poirino
Ferita giovane donna
POIRINO - Rivese perde il controllo dell’auto e finisce
contro un’altra vettura. Ferita la conducente, Malgorzata Fedorovic, polacca residente a Riva, mentre solo qualche ferita lieve per l’autista dell’altra
vettura e il figlio di due anni, residenti a La Loggia.
Sono quasi le 12,30 di domenica quando avviene
lo scontro in frazione Palazzo Valgorrera, lungo la
provinciale 131 che collega Poirino a Isolabella.
La donna, 28 anni, sta tornando verso Poirino dopo essere stata in pasticceria a Isolabella ad acquistare dolci per il figlio.
Da una prima ricostruzione, sembra che in una
curva la sua Fiat Punto perda aderenza, forse a causa dell’asfalto bagnato dopo la pioggia della mattina. L’auto invade la corsia di marcia opposta e si
schianta contro una Seat Altea, che arriva dalla direzione opposta.
Al volante c’è Efrem Miglietta, italiano di 38 anni, residente a La Loggia. Accanto a lui il figlio di 2
anni. Anche loro, come la donna, stanno andando in
pasticceria a Isolabella.
Entrambe le auto finiscono nel fosso al bordo della strada: la Punto è distrutta ma Fedorovic riesce
a uscirne con le sue gambe. Subito dopo però si
sdraia a terra dolorante.
E’ la Croce rossa di Poirino a trasportare la giovane all’ospedale di Chieri con escoriazioni a spalla e torace.
cassa
integrazione
straordinaria: dal 28 giugno i dipendenti passano a zero ore per 24 mesi, ovvero nessuno lavorerà.
Si accende la rabbia:
in teoria, secondo i sindacati, il provvedimento
pareva mirato alla chiusura, per riaprire sotto
un altro nome. Ad alimentare la paura sono
anche due importanti
preventivi sfumati per la
nuova Fiat Panda e l’Idea.
A questo punto, Provincia, sindacati e Comune tentano il possibile per evitare il peggio. I
lavoratori si rivolgono agli avvocati Fabrizio
Brignolo e Roberto Gatta dell’Unione Consumatori. Mentre l’azienda sembra prendere tempo.
La svolta arriva solo
venerdì, dopo un’estenuante braccio di ferro
tra i dirigenti e lavoratori: i legali di entrambe
le parti discutono un
provvedimento d’urgenza e lo presentano al Tribunale di Asti, per bloccare l’asta. La richiesta è
accolta.
«Siamo soddisfatti che
Lamp abbia sottoscritto
quest’impegno - commenta Marco Vantaggiato, rappresentante
sindacale – In settimana,
l’azienda incontrerà Equitalia e gli altri enti
coinvolti».
L’obiettivo è redigere
un piano di rientro: «Il
tribunale esaminerà se il
programma è interessante e credibile – spiega - Se
l’esito sarà positivo, il
provvedimento verrà annullato definitivamente».
L’azienda, rimasta finora in silenzio stampa,
si limita a confermare:
«Abbiamo preso accordi
con le istituzioni, non ho
altre notizie da dare - è
secco il proprietario
Vannino Calligari - Abbiamo aspettato per avere le idee chiare e capire
cosa fare».
Federica Costamagna
BAR & RISTORANTIX
Pizza e caffè: guida agli esercizi aperti in estate
CHIERI - Dove fare colazione o pranzo
nel periodo estivo?
L’ufficio Attività economiche del
Comune ha redatto un elenco dei servizi pubblici (bar e ristoranti) che saranno aperti nei mesi di luglio e agosto. Il municipio ha stabilito due
turni, tenendo conto della posizione
degli esercizi, della tipologia e delle
ferie godute nel 2009.
Sono obbligati a tenere aperto dal
5 luglio al primo agosto i seguenti esercizi pubblici:
BAR: il bar Cavour di piazza Cavour 2/A, Avidano di via Vittorio Emanuele 46, il bar Chieri di piazza
Duomo 4, Safa di corso Matteotti 26,
il Caffè Millenium di corso Torino
26, il bar Richy di via Buschetti 4, la
caffetteria Oasi di via Palazzo di Città
12, la panetteria in via Garibaldi 18,
il bar sotto i portici di via Vittorio
14, la Free time service di via Andezeno 6, la società Accari di corso Torino 52, Plaza di piazza Pellico 11/A,
Riccobono di via XX settembre 6, Daga in via Marconi 8, Di Zeo di corso
Matteotti 7, Rotundo in strada Riva
17, il Tandem di via Vittorio 54, Trione in strada Roaschia 11, Tre BicChieri in via Vittorio 32, A. e G. in
via San Francesco 1, Gierre di via
delle Orfane 1, la Cantina del Convento di via Sant’Antonio 6, lo Chery
Comune di Poirino
bar in via Vittorio 95, il Green cafè di
strada Padana Inferiore (chiuso dal
14 al 29 agosto), la cremeria del Ponte Nuovo in viale Fasano 36 (chiuso
dal 16 al 30 agosto), la Crota di strada Andezeno 2, il caffè Movie di strada Andezeno 37-39 (chiuso dal 7 al 22
agosto), Arrobio di via Cesare Battisti (chiuso dal 7 al 22 agosto), Il Sogno nel cassetto di piazza Mazzini 9.
RISTORANTI: Hu Sheng Qin di
corso Matteotti 23, Je
Gao Ming in viale Fasano 36, la Rosa Bianca
di strada Andezeno, Le
Terrazze di corso Matteotti 7, Sale e Pepe di
via Trofarello 2, il ristorante San Domenico, situato nella via omonima al civico 2/B,
All’Emanuel Vittorio
di via Vittorio 105, Novia di corso Torino 38,
Moro in via Roma 5,
Caudana in via San
Giorgio 28, il Capriccio di via Palazzo di Città 6, la Cantina in strada della Rezza 91 (frazione Airali), l’Old
Building pub di piazza Trieste 4, il
buffet della stazione in piazza Don
Bosco 2, il bar Victor 37 in via Vittorio 37, l’osteria Da Piera in piazza
Rossi 4 a Pessione, il birrificio Gra-
do Plato in viale Fasano 36, il Si.Co.
di strada Baldissero 66, il bar della
stazione in piazza Don Bosco, Perbacco in via Principe Amedeo, il caffè
letterario Pickwick in via Vittorio 1,
il bar delle Erbe di piazza Umberto 4,
la Galerie cafè di piazza Europa 27,
l’Establo di strada Passatempo 3 a
Madonna della Scala (chiusura dal
18 agosto al 15 settembre), Piazza
Trento, al civico 4 della piazza omonima, Co.Ra. di via Vittorio 113, il bar del centro commerciale Gialdo, al civico 51 di via
Conte Rossi di Montelera, Madec di viale
Cappuccini 23, al Locale in via Fea 10, l’Enoscalo di via Roma 29,
Marchisio in via Lombroso.
Per il secondo turno
di apertura obbligatoria, dal 2 al 29 agosto,
rimarranno con le serrande alzate:
BAR: Bosco in via Marconi 14, il
Pool cafè di via dei Giardini 13, il Witchery di via Buschetti 13, il caffè San
Silvestro di corso Matteotti 23, il Madrugada (eccetto i giorni dal 13 al 16
agosto), Momo di via Vittorio 71/A,
il Centro giochi di corso Torino 30, il
chiosco di via Giovanni XXIII (non
effettua chiusura né a luglio né ad agosto), l’Incrocio dei Sapori in via Tana 8, la pasticceria Buttiglieri in via
XX settembre 10, B.S.D. in via Martini e Rossi (provinciale 128 al chilometro 7 + 700), Felice di strada Andezeno 27, Savio in via Principe Amedeo 30, il Tre stelle di piazza Umberto 5.
RISTORANTI: Ghironi in corso
Cibrario 18, il Cavallino Bianco di
via Palazzo di Città 12, Casa Casellae
in piazza Caselli 4 , la Locanda Fior
di Loto in strada Santa Margherita
14, Al 9 di via Martiri della Libertà 9,
l’Hostaria del Don Camillo in via Taricco 1, Saperlo di piazza Umberto 5,
il Royal di via Cesare Battisti 1/A, il
Nazionale di via Vittorio 30, Sordini
in via Martini e Rossi 105 a Pessione, il caffè Ylios in strada Cambiano,
Gillio in strada Andezeno 14, la Autoservizi chieresi sulla strada statale 10 (chilometro 18), la caffetteria Incontri di via Vittorio 15, la Vigna di
strada Airali 50, il Fiorino di viale
Fasano 74, il bar del centro commerciale “la Filanda” in vial Fasano 8, il
bar In di via Martibi e Rossi 26 a Pessione, il bar del centro sportivo San
Silvestro, al civico 29 della via omonima, il ristorante la Chiocciola di
via San Giorgio 12.
3
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CHIERI E DINTORNI
MARTEDÌ 13 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 53
5
Morte con mistero lungo la ciclabile
La vittima è Rosa De Tommasi, sorella del fondatore della “BigMat”. Incidente o malore?
CHIERI - Anziana chierese muo-
IN BREVE
POIRINO
Centro giovani
chiuso per ferie
◗◗ Il Centro Giovani di via
Eugenia Burzio resta chiuso
per ferie. Riapre venerdì 10
settembre col consueto orario
21-24. In ottobre verranno
comunicati programmi e novità
per i mesi successivi. Per
informazioni:
[email protected]
o.to.it.
VALLE CEPPI
Donazioni
di sangue
◗◗ E’ di turno Valle Ceppi per
le donazioni di sangue Fidas: i
prelievi avverranno domenica
dalle 8,30 alle 12 nel centro
incontri di via Tepice 120.
MONCUCCO
Coro polifonico
a San Giorgio
◗◗ Il Coro Polifonico Astense
ospite nella chiesa romanica
di frazione San Giorgio di
Vergnano per la rassegna
“Musica nelle pievi”.
L’appuntamento è per
domenica alle 17,45. Ingresso
libero. Diretto da Elena Enrico,
con le soliste Elsa Fregnan,
Marzia Grasso ed Emanuela
Tartaglino, soprano; Luigi
Nosenzo, tenore; e Daniele
Ferretti, pianoforte; il gruppo
eseguirà un concerto intitolato
“Il canto dell’anima”, con
musiche di Mozart e Vivaldi.
re lungo la pista ciclabile di
via Montù, che collega Chieri
a Riva. Ma è giallo sulla dinamica della tragedia: collisione o malore?
La donna, Rosa De Tommasi, 79 anni, sorella del fondatore della “BigMat De Tommasi”, è stata trovata, ieri, lunedì, con il cranio sfondato e
una profonda ferita sulla fronte.
Stava andando a Riva a
comprare il mangime per i conigli che allevava nella sua casa di via Macario 7, a borgo
Venezia.
L’incidente avviene intorno alle 10,30 di ieri, lunedì,
mentre la donna percorre la
ciclabile che collega Chieri a
Riva.
A chiamare ambulanza e
carabinieri è un uomo che
percorreva la pista con un
trattore più rimorchio, anche
lui in direzione di Riva. Alle
forze dell’ordine racconta di
non aver urtato la donna ma
di esserle passato accanto. Ci
sono comunque segni di ruote nel prato accanto alla ciclabile. Per questo motivo i
militari dispongono il sequestro sia della bicicletta sia del
trattore.
La donna muore prima dell’arrivo dei soccorsi. Ha il cranio sfondato e dai primi rilievi la ferita al capo pare compatibile con un urto contro un
mezzo. Ma i carabinieri ritengono possibile anche che
la tragedia si debba a un semplice malore e che la donna
abbia battuto il capo contro
l’asfalto: circostanza tuttavia
esclusa dalla prima valutazione del medico legale.
Intanto viene disposta l’autopsia sul corpo della donna
La vittima,
Rosa De
Tommasi, e
la sua
bicicletta
lungo la
pista
ciclabile di
via Montù,
dov’è
avvenuta la
disgrazia
proprio per accertare la dinamica precisa dell’incidente.
Anche perché non ci sono testimoni.
La donna, classe 1930, abitava in via Macario con il marito Ivo Meneghini. I due coniugi erano molto legati alla
famiglia, infatti la sera prima
dell’incidente avevano cena-
to insieme alle famiglie dei
due figli, i quali abitano nello
stesso edificio: Nazzareno, dipendente della Cartotecnica
chierese, e Tiziano, infermiere al Maggiore di Chieri. Anche la signora aveva lavorato
in ospedale, nella sartoria. Ora era in pensione e si dedicava all’orto e agli animali
che allevava: conigli e galline.
L’anziana era molto conosciuta in città e in particolare
a Borgo Venezia. Era famosa
a Chieri anche perché suo fratello Bruno è il fondatore della “BigMat De Tommasi”, azienda con sede in viale Fasano che da trent’anni si occupa di distribuzione di edili-
zia all’ingrosso e non.
E’ proprio il fratello a tracciare un ricordo della donna:
«Era una donna piena di vita,
una forza della natura: lo dimostra il fatto che andasse ancora in bici da sola. Aveva una parola buona per tutti e lascia un grande vuoto».
Federico Gottardo
POIRINOX
POIRINO - Si schianta con-
Contro un palo ha finito la sua traiettoria Fernando Ugarti Solis
tro la rotonda e distrugge un palo della luce.
E’ successo domenica,
intorno alle 22, alla rotonda che regola l’intersezione tra via Torino e
via Pessione, davanti all’hotel Brindor.
Una Fiat Brava grigia
arriva da via Torino,
proveniente dal centro
di Santena. Alla guida
c’è Fernando Ugarti Solis, trentaduenne residente a Mango nel Cuneese.
L’auto, anziché im-
PRESENTATO IL CONTOX
Centra la rotonda in via Torino
e distrugge il palo della luce
boccare la rotatoria, si
schianta contro un’aiuola spartitraffico andando anche a sbattere contro un palo dell’illuminazione pubblica, divergendolo.
L’uomo, cosciente ma
confuso, racconta ai soccorritori della Croce
Rossa di Poirino che si
stava dirigendo verso casa.
Spiega che un’auto davanti a lui ha frenato all’improvviso e lui, per e-
vitare l’urto, ha mancato l’ingresso nella rotonda.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, i quali dovranno
chiarire la dinamica precisa dell’incidente.
Il cuneese alla guida
lamenta dolori in molte
parti del corpo: viene
trasportato all’ospedale
di Chieri con un sospetto politrauma.
Salata la neve di Trofarello
Oltre il doppio del preventivo
TROFARELLO - Sono costate care al Comune le nevicate. La cooperativa Moncalieri Servizi ha presentato il conto del servizio effettuato quest’anno: 149.140
euro per lo spargimento di sabbia e sale e lo sgombero della neve sul territorio di Trofarello, cioè
70.000 euro in più rispetto all’importo annuo previsto nel contratto stipulato due anni fa.
«Tra dicembre e marzo è gelato e nevicato molto, facendo lievitare il numero di interventi – spiega l’architetto Giorgio Berruto dall’ufficio lavori pubblici del Comune – La cifra pattuita viene rispettata solo negli inverni dove non sono necessari molti interventi straordinari. Nel 2008 era andata ancora peggio: a causa delle frequenti ed eccezionali nevicate,
avevamo sborsato 180.000 euro».
SCOPERTE I patroni Vincenzo e Anastasio sono opera di Angelo Capisano, pittore del re. Chi aveva la forza di ingaggiare un maestro simile?
CAMBIANO - Chi ha scolpito e dipinto statue e quadri della
chiesa parrocchiale? A quali
stili e correnti artistiche si
possono abbinare? A queste
domande ha cercato di rispondere Arianna Sanin nella sua tesi di laurea dedicata
alla chiesa parrocchiale di
Cambiano.
Cambianese, 24 anni, le sue
130 pagine di ricerca l’hanno
laureata in storia dell’arte
moderna all’Accademia Albertina di Belle Arti, sotto la
guida del prof. Giuseppe Dardanello. La sua esplorazione
tra statue, tele e altari custoditi nella chiesa dedicata ai
santi Vincenzo e Anastasio,
però, parte da lontano, più o
meno dal luglio 2008.
«La mia ricerca è cominciata dall’archivio della parrocchia – racconta la neo-dottoressa - L’obiettivo era trovare tutti i documenti che portassero traccia di opere realizzate fra il 1600 e i primi anni del 1800: mi servivano
quelle di questo periodo perché volevo studiare il Barocco».
E’ stato un lavoro meticoloso, affiancata dai Vincenza
Gianotti ed Elsa Maffei, le
due archiviste volontarie in
parrocchia. «Oltre ovviamente al parroco don Mietek Olowski, che mi ha lasciato libertà di azione: l’unico modo
per poter realizzare un lavoro
del genere».
In soccorso di Arianna è
venuto anche un librone, le
cui prime righe sono state vergate nel
1584. «A partire da
quell’anno, sono riportate tutte le visite pastorali effettuati dal vescovo o
dai suoi vicari nella chiesa». Ogni
volta, tra le altre
cose venivano segnate tutte le opere
d’arte contenute
nella chiesa: «In questo modo,
le si può datare con una certa
precisione».
Non basta però a superare
le difficoltà: «Mi serviva sapere i nomi degli autori, per
poterli abbinare alle varie correnti dell’epoca, e nel libro non
erano riportati. Anche riusci-
Da sinistra
la Madonna
di Loreto,
i patroni
Vincenzo
e Anastasio
e la
Madonna
del Rosario
(qui sotto),
opere
custodite
nella chiesa
parrocchiale
(a destra).
In basso,
Arianna
Sanin
cordia è quella di Loreto. «La
tela venne ritrovato nella legnaia della chiesa parrocchiale nel 1869. Il priore dell’epoca, don Alessio, scrisse l’episodio come un evento miracoloso».
Pare infatti che a partire
dalla notte di Natale del 1868
una donna che abitava nei
pressi della casa parrocchiale ogni sera, a partire dalle 22,
affacciandosi alla finestra vedesse un bagliore provenire
dalla legnaia. Dopo molte insistenze, il priore decise di
andare a vedere se lì dietro
c’era effettivamente qualcosa e trovò il dipinto.
«Molti quadri sulla Madonna di Loreto sono trovate
in condizioni “miracolose” segnala la giovane studiosa All’epoca aveva colpito anche
il fatto che il quadro, a giudicare dalla struttura, risalisse
al 1500 o al ’600 e fosse solo leggermente rovinato ai lati: eppure, da chissà da quanto tempo era lì fuori».
La sorpresa del dipinto raffigurante i patroni Vincenzo
e Anastasio, invece, non sta
nel suo ritrovamento. Il suo
interesse artistico sta nella
fusione fra tre stili: «I cherubini, presumibilmente realizzati da Baratta, sono del 1600,
la cornice marmorea del ’700
e la tela dell’800».
Ma il bello arriva quando
si parla dell’autore: «Sull’opera non c’è alcuna firma. Secondo quanto scritto dal vecchio parroco don Minchiante,
dovrebbe trovarsi sul retro ed essere
quella di Angelo Capisano, datata tra
il 1830 e il
1850. In quel
periodo l’artista lavorava per Casa
Savoia
e
quindi, se trovava anche il tempo per venire a lavorare qua, può voler
dire due cose: o c’era qualcuno che lo pagava bene oppure
che l’opera gli era stata commissionata da qualche persona all’epoca molto importante».
Quella Madonna ritrovata per un miracolo
Arianna Sanin ha studiato le opere d’arte custodite nella chiesa di Cambiano
re a trovare la loro firma su
quadri e statue è molto difficile, perché nell’Ottocento gli
originali sono stati pesantemente modificati a seguito di
una serie di restauri».
In suo soccorso è però
giunto un altro testo scritto
da don Giovanni Minchiante, parroco per mezzo secolo
fino all’inizio del 2000, campione mondiale di meticolosità: «Ci sono segnate tutte le
opere presenti nella chiesa con
il nome dell’autore».
Il risultato finale è stato una sorta di “catalogazione”
delle opere presenti nel tempio e realizzate nel periodo
del barocco. «Del ’600 le due
opere più notevoli sono la Madonna delle Grazie e quella
del Rosario. Pur essendo state realizzate più o meno nello
stesso periodo, hanno stili e
storie differenti. La prima è
arrivata a Cambiano a inizio
’800, sfuggita al saccheggio
napoleonico nel convento cappuccino di Chieri, e si vede che
la cappella che le sta intorno
non è stata costruita per accoglierla. La seconda invece è
stata costruita proprio per essere messa sull’altare dov’è
ancora oggi».
Risalenti al 1700 sono invece due quadri probabilmente realizzati da Rocco Comaneddi e, soprattutto, la fac-
ciata della chiesa progettata
da Bernardo Vittone, massimo architetto del Barocco
piemontese.
«La concepì dopo il suo
viaggio a Roma, che all’epoca
era la capitale dell’arte mondiale. Infatti, rispetto ad altre
sue opere realizzate prima, come la facciata della chiesa di
Pecetto, le curve sono più slanciate e morbide: due caratteristiche salienti dello stile barocco».
Ricercando fra i libri e direttamente sulle opere, sono
venute anche fuori delle storie interessanti. Due di queste, in particolare, hanno attirato l’attenzione della com-
missione che ha valutato il
lavoro di Arianna Sanin. Si
tratta della Madonna della
Misericordia, la tela al centro della prima cappella di sinistra, e dell’affresco raffigurante i santi Vincenzo e Anastasio che campeggia dietro l’altare maggiore.
La Madonna della Miseri-
Matteo Dalla Francesca
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CRONACA
Territorio
14 LUGLIO 2010
<
5
Cristina Buonacucina, ferita due mesi fa in Afghanistan, ci ha accolti al Cto
«Voglio tornare a camminare per poter
fare l’alpino... e scoprire Moncalieri»
MONCALIERI - A distanza di due mesi dal criminale e terribile attentato di
Herat, che ha causato la
morte di due alpini italiani, il sergente Massimiliano Ramadù e il caporalmaggiore Luigi Pascazio,
continua ad essere bloccata in un letto d’ospedale
Cristina Buonacucina, 27
anni, con domicilio a
Moncalieri, che era sullo
stesso autoblindato dei
colleghi uccisi.
“Io ero nella parte posteriore del mezzo e l’esplosione l’ha colpito nella
parte centrale, disintegrandolo. Un botto terribile, che non potrò mai
più dimenticare”. Sono le
prime parole che Cristina
Buonacucina, caporale degli Alpini del 32° Reggimento Genio Guastatori
della Taurinense, rivolge
all’inizio dell’incontro che
cortesemente ci ha concesso. Ad accompagnarci in
questa emozionante visita
è il Generale di Corpo
d’Armata degli Alpini,
Franco Cravarezza, che il
mese scorso, in occasione
del trasferimento a Torino
del caporale, si era recato
all’aeroporto a darle il benvenuto.
Presenti all’incontro sono
stati anche un delegato
della Brigata Taurinense e
il fondatore del gruppo
Alpini Rotaryani, il moncalierese Adriano Gillino,
Il caporale degli alpini Cristina Buonacucina al Cto insieme (a sinistra) al Generale
di Corpo d’Armata Franco Cravarezza e al direttore de Il Mercoledi Mel Menzio
che ha portato anche il saluto delle Penne Nere della nostra città.
Cristina Buonacucina ci
accoglie distesa sul letto
di una camera dei piani superiori del Cto di Torino;
questa giovane donna dal
sorriso che conquista e dal
carattere d’acciaio, è la prima volta che parla della
sua disa vventura in Afghanistan. “Da qualche
giorno si avvertiva una
strana tensione, ma nulla
lasciava pensare ad un
attacco così violento da
parte dei terroristi - spiega la Buonacucina, che
senza entrare troppo nei
dettagli ricorda - Ci trovavamo nella zona di Bala
Murghab, procedevamo
incolonnati, noi eravamo
il quarto mezzo, e ad un
certo punto quella terribile esplosione, provocata
probabilmente con l’ausilio di un telecomando a
distanza. La potenza di
quell’ordigno è stata devastante, tanto che l’autoblindato Lince sul quale ci
trovavamo è stato distrut-
Il ricordo dell’attentato al nostro contingente
Sull’autoblindo saltato in aria
persero la vita due soldati
MONCALIERI - Nell’attentato in cui rimase ferita
Cristina persero la vita due
alpini: il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni
di Velletri e al caporalmaggiore Luigi Pascazio di 25
anni, originario della Puglia. Un altro, il caporalmaggiore originario di Palermo Gianfranco Sciré,
28enne, riportò la frattura
della tibia. Per suo fortuna
Cristina riuscì ad uscire
vita da quel disastro. Ma
prima di tornare in Italia
venne ricoverata e operata
nella base americana di
Ramstein, in Germania, il
primo luogo in Europa
dove i soccorritori la por-
tarono in seguito al suo incidente. La tappa successiva era stata Roma, poi finalmente Torino, a poca
distanza quindi dalla sua
abitazione di Moncalieri,
dove vive da poco meno
di un anno, ovvero dal momento del suo ingresso
nella brigata alpina Taurinense. Divide con un’amica un appartamento in vicolo Buonarroti, a borgo
Aje, da dove era partita per
affrontare la missione in
Afghanistan. Al momento
dell’attentato si trovava a
bordo di un autoblindo
che venne fatto saltare
mentre transitava nel territorio di Herat, nella parte
nord occidentale della nazione asiatica. A causa
dell’esplosione la ragazza
riportò fratture multiple
alle gambe, la frattura della clavicola, lo schiacciamento di una vertebra e la
frattura dell’articolazione
tibiotarsica destra. Una situazione clinica delicata
che rese necessario il suo
immediato trasferimento
in Europa, durante il quale Cristina venne tenuta in
coma farmacologico per
precauzione. Prima dell’agguato Cristina era in
forza al 32o Reggimento
genio guastatori della Taurinense, presisamente
nella «Task-Force Genio».
Viaggiava con il papà. L’incidente a Poirino
Scontro frontale fra due auto
bimbo loggese in ospedale
LA LOGGIA - Scontro
frontale tra due auto, domenica scorsa, a Poirino.
Feriti una polacca di 28
anni, residente a Riva di
Chieri, e un bimbo loggese
di appena 2 anni.
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, lungo la strada provinciale
131.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte
dei carabinieri della locale stazione, la donna, M.F.,
si trovava al volante di una
Fiat Punto, proveniente da
Isolabella e diretta verso
Poirino, quando ad un tratto, nell’affrontare una curva, avrebbe perso il con-
trollo della sua macchina.
Forse a causa dell’asfalto
reso viscido dalla pioggia
scesa in mattinata, la vettura sarebbe sbandata e
avrebbe invaso la corsia di
marcia opposta, finendo
contro una Seat Altea che
stava sopraggiungendo
proprio in quel momento.
Alla guida c’era E.M., 38
anni, di casa a La Loggia,
che viaggiava in compagnia del figlio di 2 anni.
L’impatto tra i due mezzi è
stato inevitabile e violento, al punto da scaraventare i veicoli in un fosso che
costeggia la carreggiata.
Ad avere la peggio è stata
la Punto della polacca, che
è andata praticamente distrutta.
L’allarme è scattato subito
e sul posto sono intervenuti, oltre ai militari, i soccorritori della Croce Rossa di Poirino, che hanno
trasportato i feriti in diversi ospedali.
La ragazza polacca è finita al Maggiore di Chieri,
mentre per il bimbo loggese i volontari del 118 hanno preferito ricorrere al Regina Margherita di Torino.
Nessuna di queste persone,
però, avrebbe riportato lesioni ritenute particolarmente gravi.
Pressoché illeso, invece, il
giovane papà.
to nella parte centrale. Io
mi trovavo nella zona posteriore ed ho avuto entrambe le gambe imprigionate dalle lamiere. Nonostante tutto ho perso i sensi solo per pochissimo tempo e il fatto di essere cosciente mi ha permesso di
salvare le gambe, anche se
sono state ridotte piuttosto male”.
A distanza di due mesi
sono ancora immobilizzate, ma i medici assicurano
che ci sono costanti e confortanti progressi e la via
della guarigione è decisamente imboccata, anche se
il percorso sarà ancora lungo e non privo di sofferenze e forse ci dovranno essere ulteriori interventi
chirurgici.
Prima di arrivare a Torino
in giugno, il caporale Buonacucina era stata condotta in Germania, dove nel
centro militare specializzato di Ramstein era stata
sottopposta ad un lungo
intervento per ridurre le
fratture agli arti e alla
schiena, che in un primo
tempo sembrava quella
che maggiormente preoccupava.
“Qui al Cto di Torino mi
trovo davvero bene sia per
la professionalità dei medici che mi seguono, sia per
le attenzioni e le cure di
chi mi assiste, ma anche
per il tempo che mi dedicano i miei commilitoni,
che mi tengono compagnia in vari momenti della giornata. Nelle settimane passate ci sono stati
anche i miei familiari, che
però adesso hanno dovuto ritornare a casa a Foligno”.
Cosa Le manca di più in
questi lunghi giorni di immobilità? “Innanzitutto la
possibilità di muovermi e
di essere indipendente afferma l’alpino Cristina E poi il mio lavoro nell’esercito che ho iniziato
cinque anni fa e che svol-
gevo con passione ed entusiasmo. Quindi mi mancano il mio computer e tutte
le cose personali, rimaste
in tre bauli in Afghanistan, e poi la mia Ziva, la
Golden Retriver, che vive
nella mia casa di Moncalieri e ora è affidata alle
cure e alle attenzioni dell’amica e coinquilina Rita”.
Dopo essere scampata ad
una tragedia di queste dimensioni come immagina
il suo futuro? “Quello
prossimo che proceda la
guarigione e che possa
presto ritornare a stare in
piedi e quindi muovere i
primi passi - è l’auspicio
che si fa Cristina Buonacucina - Guardando un
po’ più in là, vorrei tornare alla normalità e quindi
continuare a fare il mestiere che ho voluto e scelto,
quello di alpino della
Taurinense, che per me è
una vera famiglia. E poi,
se dovesse esserci l’opportunità, mi piacerebbe ripartire per una missione
analoga a quella svolta in
Afghanistan, della quale
comunque ho un ricordo
molto importante”.
Questo caporale, che immaginiamo riceverà presto
una promozione, è una
donna davvero in gamba,
con un carattere deciso,
una forte personalità e le
idee chiare. I moncalieresi
e in particolare gli alpini
dei diversi gruppi cittadini, che hanno trepidato per
la sua salute e sovente hanno chiesto notizie sulle sue
condizioni, possono essere orgogliosi di avere una
concittadina come Cristina Buonacucina, che nel
salutare ci affida questo
messaggio. “Quando mi dimetteranno voglio conoscere di più e meglio Moncalieri, scoprire tutte le
sue bellezze; portate i saluti e ringraziate tutte le
persone che si sono interessate a me: la loro vicinanza mi dà molta forza e
mi aiuta ad abbreviare i
tempi della guarigione”.
Mel Menzio
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
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Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CRONACA CITTADINA
VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54
Marchisio, presidente del Ccs: «Non decidiamo noi i costi per smaltire il non recuperabile e l’organico»
CHIERI
RIFIUTI
& prezzi
2010
UTENZE
DOMESTICHE
TARIFFA
FISSA*
Nucleo familiare
1 componente
2 componenti
3 componenti
4 componenti
5 componenti
6 o più componenti
Rifiuti, i Comuni approvano le nuove tariffe. E sono
tutte più alte rispetto al 2009,
nonostante la riduzione dei
passaggi per la raccolta prevista dal nuovo appalto: «Ma
è grazie a quelli che siamo
riusciti a contenere i costi»,
si giustifica il presidente del
Consorzio, Ilario Marchisio.
I Comuni di Chieri, Carmagnola, Pecetto, Poirino,
Cambiano, Santena e Pino
Torinese sono quelli che applicano la Tariffa di igiene
ambientale (Tia) che prevede una quota fissa e una variabile, in base agli svuotamenti dei bidoni della raccolta differenziata.
Ogni anno, entro luglio, le
Giunte devono approvare le
tariffe per l’anno in corso ed
è a loro discrezione, dopo incontri con i tecnici consortili, stabilire le cifre. Qualcuno può anche stabilire altre modifiche, come Pecetto
che ha cambiato le fasce Isee. Lo stesso Comune, inoltre, grazie a un accordo col
Consorzio, riceve dal Ccs un
euro a tonnellata conferita
alla discarica di Cambiano,
come “compensazione” per
la sua vicinanza. Il Comune
che ospita l’impianto, invece, ha diritto a 3 euro per
tonnellata, versati dallo stesso Consorzio.
Starà poi alla Giunta decidere come impiegare i soldi incassati.
Magari per ridurre le tariffe. Infatti chi si aspettava
costi contenuti grazie al
nuovo appalto per la raccolta resterà deluso. Perché le
bollette saranno anche più
alte dello scorso anno: «Ciò
è dovuto ad altri parametri,
indipendenti dalla nostra vo-
CONTENITORE
2009
TARIFFA
FISSA*
0,605
0,711
0,794
0,863
0,931
0,984
0,575
0,676
0,755
0,820
0,884
0,935
TARIFFA
VARIABILE **
TARIFFA
VARIABILE **
0,072
6
0,056
6
TARIFFA
UNITARIA***
TARIFFA
UNITARIA***
Rifiuto non rec.
N. minimo svuot.
Conferimento
sfalci e potature
0,166
0,152
UTENZE NON
DOMESTICHE
TARIFFA
VARIABILE **
TARIFFA
VARIABILE **
Rifiuto non rec
N. min. svuotamenti
0,065
6
0,057
6
CONTENITORE
TARIFFA
TARIFFA
VARIABILE*** VARIABILE***
Carta
Vetro
Organico
0,308
0,450
1,386
0,273
0,409
1,260
SANTENA
2010
TARIFFA
FISSA*
0,648
0,761
0,851
0,923
0,996
1,053
TARIFFA
VARIABILE **
0,089
6
TARIFFA
UNITARIA***
0,111
TARIFFA
VARIABILE **
0,071
4
2009
TARIFFA
FISSA*
0,610
0,717
0,800
0,869
0,938
0,991
TARIFFA
VARIABILE **
0,080
6
TARIFFA
UNITARIA***
0,111
TARIFFA
VARIABILE **
0,962
4
TARIFFA
TARIFFA
VARIABILE*** VARIABILE***
0,248
0,370
2,005
0,255
0,540
1,606
POIRINO
2010
TARIFFA
FISSA*
0,598
0,702
0,784
0,852
0,919
0,971
TARIFFA
VARIABILE **
0,096
6
TARIFFA
UNITARIA***
0,067
TARIFFA
VARIABILE **
0,081
6
2009
TARIFFA
FISSA*
0,422
0,496
0,554
0,602
0,649
0,686
TARIFFA
VARIABILE **
0,060
6
TARIFFA
UNITARIA***
0,152
TARIFFA
VARIABILE **
0,055
6
TARIFFA
TARIFFA
VARIABILE*** VARIABILE***
0,193
0,398
1,644
0,123
0,218
2,190
P I N O T. S E
2010
TARIFFA
FISSA*
0,496
0,578
0,646
0,661
0,714
0,751
TARIFFA
VARIABILE **
0,120
6
TARIFFA
UNITARIA***
0,277
TARIFFA
VARIABILE **
0,117
4
2009
TARIFFA
FISSA*
0,491
0,573
0,640
0,655
0,707
0,774
TARIFFA
VARIABILE **
0,099
6
TARIFFA
UNITARIA***
0,228
TARIFFA
VARIABILE **
0,074
4
TARIFFA
TARIFFA
VARIABILE*** VARIABILE***
0,391
0,261
2,094
0,217
0,262
1,438
PECETTO
2010
TARIFFA
FISSA*
0,338
0,394
0,435
0,467
0,499
0,523
TARIFFA
VARIABILE **
0,127
n.p.
TARIFFA
UNITARIA***
0,153
TARIFFA
VARIABILE **
0,060
n.p.
2009
TARIFFA
FISSA*
0,284
0,331
0,365
0,392
0,419
0,439
TARIFFA
VARIABILE **
0,097
8
TARIFFA
UNITARIA***
0,122
TARIFFA
VARIABILE **
0,048
8
TARIFFA
TARIFFA
VARIABILE*** VARIABILE***
0,395
0,630
2,150
0,306
0,558
1,971
*EURO/MQ - **EURO/LIT/SVUOTAMENTO - ***EURO/LIT
Toh, i rifiuti sono più cari
Tariffe in crescita nel Chierese, nonostante i tagli al servizio
lontà – spiega Marchisio –
Costi come lo smaltimento del
non recuperabile e dell’organico non vengono stabiliti né
da noi né dai Comuni: è competenza degli enti superiori».
La colpa dei rincari, quindi, non sarebbe del Consorzio. Anche perché, secondo
il presidente, si è cercato di
fare il possibile per tagliare:
«Abbiamo ridotto abbondantemente i costi di personale e amministratori del
Ccs. Stiamo cercando di collaborare anche noi: dobbiamo lavorare insieme agli utenti per mantenere bassi i costi».
Anche se la parte maggiore la devono fare proprio i
cittadini: «Per pagare meno
sulle bollette bisogna aumentare la propria capacità
di differenziare. In questo
modo si riducono anche i passaggi e di conseguenza anche
il prezzo».
Ma gli utenti del Chierese
hanno già dovuto impegnarsi molto per far fronte
alle riduzioni previste dal
nuovo appalto, entrato in vigore alla fine dello scorso anno.
A Chieri, per esempio, i
passaggi per la raccolta del
non recuperabile sono rimasti settimanali solo in
centro e nelle utenze non domestiche particolari; per le
aree periferiche, invece, lo
svuotamento è ogni 15 giorni, in modo da evitare i
“viaggi parassiti”.
Per l’organico il passaggio
è bisettimanale soltanto in
centro e per utenze non domestiche particolari, come i
ristoranti; per le altre zone,
lo è soltanto nei mesi più caldi, da maggio a settembre
mentre il resto dell’anno è
settimanale.
Possibile che tutto questo
non sia bastato a ridurre le
bollette? «No, ma è stato fondamentale per contenerle – risponde Marchisio – Senza
queste contromisure saremmo in una situazione gravissima. Ho visto le tariffe di altri Consorzi e non in grande
difficoltà. Noi, grazie a questi tagli saggi, manteniamo
costi accettabili».
Non è detto che gli utenti
li accettino, però: dopo i disagi di fine 2009, si aspettavano dei risparmi e invece
riceveranno bollette più alte. Considera il presidente
del Ccs: «Credo che i cittadini, informati sulla situazione, capiranno il problema.
Ovvio che se uno non conosce
la vicenda si arrabbia, e tanto. Però al momento non si
può fare altro e i chieresi dovranno accettare questi aumenti. Bisogna capire che abbiamo lavorato tanto per contenere i costi e questo è il massimo che si poteva ottenere».
Medaglia d’oro
dell’immondizia
Il Consorzio chierese è il con 69,5% e 76,90; Villamigliore del Piemonte: lo stellone (membro del Codice la classifica 2010 di var, 154°) con 74,8% e
“Comuni Ricicloni”, l’a- 76,54; Baldissero (198°)
nalisi annuale dei dati sui con 74,7% e 74,80; Camrifiuti promossa da Re- biano (319°) con 66,7% e
gione e Legambiente (ri- 71,86; Pavarolo (369°) con
ferita all’anno preceden- 65,2% e 70,58; Montaldo
te, quindi al 2009).
(651°) con 60,9% e 63,21;
Sono ancora troppo Marentino (670°) con
lontani i Consorzi del Ve- 60,3% e 62,59%; Andezeneto, che lasciano il Chie- no (895°) con 59,7% e
rese al 19° posto.
55,10; appena dietro PraNon fanno molto me- lormo (896°), con 59,6% e
glio i Comuni del territo- 55,10.
rio: se a livello regionale
Ma cose’è questo “insono tutti ai primi posti, dice di gestione”? E’ un
non si può dire lo stesso insieme di parametri che
su scala nazionale dove i tecnici di Legambiente
prevalgono veneti e lom- utilizzano per determibardi. Tra i Comuni so- nare i migliori tra i Conpra i 10 misorzi e i Comuni: contala abitanti
no la riRICONOSCIMENTO
(area Nord)
duzione
il primo è
della
Il Consorzio chierese
Poirino (57°
quantità
per i rifiuti
posto) con
totale di
è il migliore
una raccolrifiuti
del
Piemonte
ta differenprodotti,
nella classifica
ziata del
la residella differenziata
65,5% e un
dualità
indice di gefra i Comuni Ricicloni dello
stione di
smalti73,20.
mento
Segue
in discaChieri (73° posto) con rica, la sicurezza dello
66,1% di differenziata ma smaltimento finale e il
con solo 71,35 di indice. In recupero di energia.
via Palazzo di Città posTra i fattori considesono comunque conso- rati nel punteggio finale
larsi facendo il paragone c’è anche il recupero econ altri Comuni di gran- nergetico dei rifiuti: in
dezza simile (tra i 30 e i 40 questo parametro Chiemila abitanti): solo altri ri e dintorni hanno prequattro sono davanti.
so il minimo dei voti perIn classifica anche Tro- ché, finchè non sarà in
farello, paese membro del funzione il termovaloCovar 14 anziché del Con- rizzatore del Gerbido,
sorzio Chierese: è arriva- tutti gli scarti non recuto al 148° posto con 62,48 perabili verranno portadi indice e 63,6% di diffe- ti in discarica.
renziata.
Ma il Ccs può vantare
Nella classifica per i un 65,5% di differenziaComuni sotto i 10 mila a- ta (l’anno scorso era
bitanti (area Nord), si 65,8%) e la palma di mipiazzano: Pino (124°) con glior Consorzio del Pie75,1% di raccolta e 77,58 monte, risultato che il
di indice; Pecetto (140°) Chierese ottiene da anni.
3
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
Dintorni
Corriere
CORRIERE DI CHIERI
VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54
23
CASTELNUOVO
PINO D’ASTI
SANTENA
Cow boy nell’area industriale
per fermare il cavallo al galoppo
in mezzo alle auto ➤ PAG. 26
Dal demolitore fino a Pechino
Bellocchio inizia l’avventura
sulla vecchia Panda ➤ PAG. 26
«Il segreto è incuriosire i ragazzi»
Vera Zaffiro lascia la scuola
dopo trent’anni ➤ PAG. 37
«Minoranze di Cambiano, uniamoci»
Prime manovre verso le elezioni, mentre l’opposizione uscente rischia di estinguersi
CAMBIANO - Una lista unitaria
che rappresenti tutte le forze
di centrosinistra. Tira la prima aria elettorale a Cambiano. E scende in campo Pietro
Mitrione, mentre scricchiola
la minoranza uscente.
Sabato la “notte bianca” chiuderà il centro storico
Remondino a pag. 33
Spagna canta
a Villastellone
Sabato sera
insieme a talenti
di belle speranze
Bauducco a pag. 30
RIVA
Con acqua e luce
ora il mercato
torna in piazza
RIVA - Finisce l’esilio del mer-
cato del mercoledì, dopo
qualche rinvio di troppo.
Totaro a pag. 34
Tr a m p o l i e f a r i n a t a
Po i r i n o n o n d o r m e
STRAZZA A PAGINA 30
MONCUCCO - Più controlli sui bilanci
ARIGNANO
Il Comune censisce
le associazioni
Il giallo delle lettere
Bar dimezzato
per ricavare
l’ambulatorio
dei medici
MONCUCCO - E’ partita con il
giallo delle raccomandate la
campagna di “regolarizzazione” delle associazioni, voluta dal sindaco Grande. Chi
vuole contributi deve presentare statuto, bilancio e
accogliere nel direttivo un
rappresentante del Comune.
ARIGNANO - Affidata dal Co-
a pag. 26
Villanova affitta
i tetti di scuola
Energia fotovoltaica
in cambio di coperture
gratis per il Comune
Bernardi a pag. 25
BERZANO
«Tutti all’erta
Non vogliamo
i Rambo
nei boschi»
BERZANO - Il sindaco pacifista
chiama a accolta contro i guerrieri della collina di fronte.
Marchina a pag. 27
MONTALDO - «Nessuno ci dà il cambio». Le chiavi vanno al sindaco
Il circolo perde i padri
Ora serve un gestore
mune la costruzione dell’ambulatorio, dimezzando
il bar della polisportiva.
L’ampio locale sarà sezionato da un muro: una parte
per prendere il caffé, l’altra
per farsi misurare la pressione.
a pag. 34
Pavarolo sogna
aule e palestra
Ecco il progetto del polo
vicino al campo sportivo
che spera nella Regione
a pag. 36
MONTALDO - La gestione del Circolo polisportivo, in via Ma-
rentino 3, da settembre sarà affidata a un’associazione esterna al paese. Quale sia, però, il sindaco Giancarlo Vidotto
ancora non lo dice: «Il 31 luglio scade il mandato del direttivo del Circolo Polisportivo, che è dimissionario. Nei mesi
scorsi ho ricevuto le offerte da parte di numerosi privati, e
di due associazioni disposte a subentrare». La firma della
convenzione segnerà l’uscita di scena dell’associazione che
gestisce il circolo sin dalla sua nascita nel 1994.
Bassignana a pag. 35
TERRENI EDIFICABILI:
- MONCUCCO T.se (fraz.
Barbaso): Rich. a partire da A 70.000,00
CHIERI: Via Biscaretti, alloggio di recentissima costruzione
con ottime rifiniture, al piano
terra con giardino privato composto di ingresso su soggiorno,
angolo cottura, 2 camere, doppi servizi, ripostiglio, cantina e
box auto doppio.
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BUTTIGLIERA D’ASTI (frazione): si prenotano villette libere 3
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Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
24
VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54
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Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
30 NEI DINTORNI
VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54
Da sinistra Alberto Bertone,
don Mietek Olowski
e Franco Gambino.
Qui accanto, la processione
per la patrona Sant’Orsola
nel cuore di Poirino
Pregare disturba la quiete
Poirino vorrebbe far costruire i templi vicino alle fabbriche. E’giusto?
L’islamico contesta. I cristiani: «L’importante è non discriminare»
POIRINO - Coltivare lo spirito di-
sturba la quiete pubblica? E’
meglio pregare vicino alle case oppure tra le fabbriche?
Fa discutere l’orientamento del Consiglio comunale, che
la scorsa settimana ha affrontato la richiesta dei Testimoni di Geova per avere un
terreno pubblico su cui edificare una propria “sala del regno”. I politici poirinesi, infatti, hanno deciso due cose.
Primo: redigere un regolamento da applicare in questa
e nelle future richieste analoghe. Secondo: valutare una
variante al piano regolatore,
che consenta di costruire
chiese, sale, moschee nelle aree industriali.
Templi di fianco alle ciminiere... Il passato dell’umanità
racconta un’altra storia: templi nel cuore di paesi e città
per servire le loro comunità
(e mostrare il proprio potere);
oppure templi sulle montagne, nei boschi per pregare e
meditare senza essere disturbati. Qui, invece, la preoccupazione è rovesciata: sono le
funzioni religiose a poter creare problemi alla gente; problemi di parcheggio.
Applicando lo stesso concetto, dovrebbero essere relegate tra le fabbriche tutte le
attività che inducono traffico:
sportelli pubblici, posta, ambulatori... Perfino i bar e i negozi. Invece, pare che le vetrine disturbino meno delle
vetrate: la vendita di merci sì,
la vendita di spirito no. E’ giusto così?
I Testimoni di Geova sono
abituati ad essere messi ai
margini e l’addetto stampa Alberto Bertone non si scandalizza: «Non ci formalizziamo
su queste cose. Purché sia un
posto facilmente raggiungibile ci va bene. Anzi, potrebbe essere meno di disturbo per la
gente».
Con senso pratico, Bertone
fa un discorso economico:
«Una sala in centro sicuramente costerebbe di più. Dato
che faremo tutto con le nostre
forze, dobbiamo badare anche
al costo del terreno. In ogni caso non ci sentiamo emarginati».
Molto diversa l’opinione di
Yassin Lafram, componente
del direttivo nazionale dei giovani musulmani d’Italia, che
vive a Torino: «Mi pare un’ipotesi assolutamente riduttiva. Come è possibile che in pieno centro ci siano discoteche,
bar e pub che creano disagi e
su questo si chiude un occhio.
Se invece devo pregare devo an-
VILLASTELLONE - Sei tirocini di
quattro mesi con una borsa
lavoro di 300 euro al mese saranno attivati in autunno per
giovani tra i 16 e 25 anni: l’iniziativa, intitolata “Idee al
lavoro” e finanziata dalla Provincia, coinvolge otto comuni del Piano Locale Giovani:
oltre a Villastellone, Carmagnola, Carignano, Castagnole Piemonte, Lombriasco, O-
dare in periferia. O magari nascondermi?».
In effetti, dietro l’indicazione del Consiglio comunale
si potrebbe leggere qualcosa
di più: il timore che prendano piede religioni culturalmente distanti dall’Occidente. Magari l’Islam: una moschea in centro a Poirino farebbe venire i brividi a più di
un politico. In periferia, invece...
Ma il sindaco Sergio Tamagnone respinge l’idea di un
intento discriminatorio:
«Anche se fosse una chiesa cattolica, costruendola in centro
nascerebbero sicuramente problemi».
Tamagnone conferma la
sua filosofia: «Crea problemi
qualsiasi altro tipo di edificio
che richiami molto pubblico,
anche un supermercato. Comunque, non ho detto che gli
edifici di culto debbano andare per forza in zona produttive: va bene anche una zona
centrale, se ha spazi per i parcheggi. Però, se è prevedibile
che richiamino parecchia gente, incentiviamo una scelta in
periferia».
Tra i politici dichiaratamente cattolici c’è Franco
Gambino, ex sindaco che ha
seguito lo sviluppo urbanistico di Poirino dagli anni Novanta. Lui non si sorprende:
«Le ultime chiese nei centri dei
paesi sono state costruite quattro secoli fa, quando la pressione della mobilità urbana
VILLASTELLONE - Musica in
piazza con la bionda Ivana
Spagna e il Quartetto Italiano, che giocherà in casa:
il tradizionale appuntamento con Artestate, giunto all’undicesima edizione,
si terrà sabato dalle 21,30 in
piazza Libertà (ingresso libero).
L’evento, organizzato dal
Comune in collaborazione
con Alex Carrera Management e patrocinato da sponsor privati, ha variato un
po’ la sua formula rispetto
al passato, dando più spazio alla musica e a talenti emergenti. Non ci sarà inve-
trove «sono valutazioni urbanistiche piuttosto che culturali. L’importante è che sia garantita la libertà di culto, a
prescindere dalla logistica».
Non si sbilancia don Mietek Olowski, parroco a Cambiano e coordinatore dell’U-
rantino e Andrea De Marchi, affiancati dalla piccola
villastellonese Gaia Sartore di quattro anni. A Spagna, la cantante con occhi
di ghiaccio che ha conquistato il pubblico cantando
“Lupi solitari”, “Gente come noi” e la colonna sonora del cartone animato Disney “Il re leone”, farà da
spalla lo stesso Quartetto Italiano (insieme a Sabadin,
cantano Marisa Gatti, Andrea Civa e Stefania Giustetto). «Sappiamo che si so-
no attivati diversi fan club
per venire ad ascoltare la
cantante – annuncia Sabadin – Desideriamo però che
Artestate non ospiti solo cantanti famosi, ma sia una vetrina per i giovani artisti e ci
piacerebbe strutturare le
prossime edizioni aggiungendo una specie di giuria
che li valuti, un po’ come si
fa a Castrocaro».
In questa chiave si possono già leggere la partecipazione della ballerina Federica Nicolò, formatasi al-
Settembre, dove tra una
pizzica, una tarantella e una tammurriata si potrà
scegliere cosa mangiare
tra bruschette, orecchiette, polpette al sugo e patatine fritte.
Niente musica né cibo
in via Cesare Rossi che ospiterà però le bancarelle, spazio invece alle esibizioni di go-kart in piazza Morioni. In aggiunta a
tutto questo negozi aperti
con i saldi esposti nelle
bancarelle esterne, e poi
gli artisti di strada con
trampoli e palloncini, il
castello gonfiabile e i
trampolini elastici per i
bambini, e un trenino per
fare il giro tra le vie della
festa.
Moreno Strazza
Mario Grieco
Ivana Spagna è tra gli artisti
che si esibiranno
in piazza Libertà
In piazza con Spagna e Quartetto Italiano
ce la sfilata di moda che di
solito apriva la serata.
«Quest’anno non siamo
riusciti ad organizzarla per
questioni di tempo – spiega
Luciano Sabadin, villastellonese, voce del Quartetto
Italiano e direttore artistico
dell’evento – Stiamo pensando però ad un Festival
che raccolga diversi tipi di
arte tra cui la moda. Faremo una riunione in seguito
a questa manifestazione».
Il concerto spettacolo
sarà presentato da Elia Ta-
nità Pastorale della zona:
«Non credo che centro o periferia siano un problema vero:
l’importante è consentire la li-
la Gypsy Musical Academy
di Torino, e della villastellonese Patrizia Campagna.
«Mi ha portato un demo e ho
sentito una voce bellissima aggiunge Sabadin – Il talento bisogna farlo conoscere».
Salirà sul palco anche la
quattordicenne torinese Federica Lasagno, che proviene dalla Gypsy Musical
Academy ed ha partecipato
ai provini per la trasmissione “Io canto”: la ragazza
si esibirà con un brano di
Beyoncé.
Durante la serata sarà
proiettato un video di tre
minuti per tratteggiare Vil-
lastellone, realizzato per festeggiare il decennale di Artestate lo scorso anno. Ma
non mancherà l’aspetto più
sociale: «Lanceremo inoltre messaggi per sensibilizzare la gente sulla donazione di organi: siamo
ambasciatori ufficiali
dell’Aido – conclude Sabadin - E ricorderemo l’importanza della tutela del patrimonio architettonico e ambientale che porta avanti il
Fondo pèer l’Ambiente Italiano».
Sara Bauducco
SABATO - Centro storico sveglio fino alle 4,30 e negozi aperti
POIRINO - Musica, cibo, bal-
Il centro storico di Poirino sta per passare una notte in bianco
li e divertimenti per tutta
la notte. Anche i negozi rimarranno aperti domani,
sabato, durante la quarta
edizione della “Notte
bianca” poirinese: «Una
serata per incotrarsi, per
creare un momento lieto di
aggregazione – presenta
l’evento Delfina Novara,
assessore al commercio –
Deve essere un momento
per stare insieme, come
principio di socialità e divertimento. Speriamo di ripetere il successo dello scorso anno, quano fino alle
4,30 del mattino c’era gente in giro per il centro del
paese».
Proprio il centro storico, reso totalmente pedonale, a partire dalle 20
Sei tirocini a Villastellone
Borsa lavoro di 300 euro al mese
sasio, Pancalieri, Piobesi Torinese e Pancalieri.
Per rientrare tra i fortunati bisogna presentare una domanda e superare un test motivazionale. La modulistica
si può scaricare dal sito del
Comune (www.comune.villastellone.to.it, sezione “Bandi e avvisi”) o si può ritirare
Cinema sotto le stelle
per quattro giovedì
nel Centro incontri
stivo di via Eugenia Burzio,
ma a pagamento. Dal 22 luglio
per quattro giovedì alle 21 il
giardino del centro incontri
diventerà un sala di proiezioni sotto le stelle.
Il progetto del cinema estivo è rimasto in bilico fino all’ultimo per mancanza di fondi. Negli anni passati c’è stato un ottimo successo di pubblico, dettato anche dalla gratuità delle proiezioni. Quest’anno invece è previsto un
ingresso a pagamento: 3 euro
per ogni film, 10 euro per l’abbonamento che include tutte
e 4 le serate.
«Il Comune non ha i fondi
necessari per finanziare il cinema estivo – è chiaro Giorgio
parcheggi».
Secondo Gambino, se gli edifici di culto debbano andare in zone industriali od al-
SABATO A VILLASTELLONEX
negli uffici di via Cossolo 32
e deve essere consegnata all’Ufficio Protocollo del Comune di Carmagnola (piazza
Manzoni 10; per informazioni, 011 – 972.42.13) entro le 12
del 30 luglio.
Sono una trentina (di cui
sei o sette villastellonesi) le
aziende che hanno dato di-
Miletto, assessore alla cultura – Il fornitore dei film si è
quindi assunto il rischio: incasserà le quote d’ingresso e
spera di riuscire a guadagnarci. Il Comune non ci rimette nulla». Anzi in aiuto del
municipio c’è la pro Poirino,
co-organizzatrice dell’evento,
che si è fatta carico delle spese di Siae.
Il giardino del centro anziani si affaccia sulla strada
e la cancellata non è così alta
da impedire a chi è fuori di
guardare il film senza pagara
il biglietto. Che fare contro eventuali “portoghesi”? «Nulla, se la gente non pagherà un
biglietto così basso, significa
che non riproporremo più il cinema. Ma che poi non ci si la-
sponibilità al progetto e le
proposte spaziano da mansioni di carpentiere edile, pasticcere e idraulico a impiegato contabile, pizzaiolo e
commesso.
«In fase di compilazione della domanda, i candidati potranno già esprimere due preferenze, valutando settore e
Notte bianca poirinese
fra musica e mercatini
sarà il cuore pulsante della festa che ospiterà mercatini di artigianato, concerti e postazioni dove
mangiare e bere. Stop alle auto in piazza Italia che
darà invece spazio al ballo al palchetto con l’orchestra di Beppe Giotto. I
bar della piazza garantiranno il servizio ristorazione con polletto allo
spiedo, patatine fritte, agnolotti, orecchiette zucchine e gamberi, patate e
gamberi.
Comune. Poi la Commissione
esaminatrice deciderà verificando titoli di studio, esperienze lavorative passate e
scelte – tratteggia Piercarlo
Buggin, consigliere comunale incaricato al progetto insieme al collega Dario Bosco
– Il progetto non è finalizzato
all’assunzione, ma alla conoscenza e sperimentazione di
un particolare lavoro».
In piazzetta Cavalieri di
Vittorio Veneto ci sarà il
piano bar con musica anni ’60 e ’70, da ascoltare
mangiando salsiccia alla
griglia e braciole di maiale.
Via Amaretti resterà interamente chiusa al traffico e sarà animata sia
dalle musiche country
dell’associazione Old Wild
West, che dal concerto tributo
ai
Creedence
Clearwater Revival, gruppo rock americano degli
VILLASTELLONE - Proroga fino al
31 dicembre per la bonifica
dell’amianto presente nell’ex
ditta Filtes di via Borgonuovo. Il Comune concede ai proprietari del capannone ancora sei mesi per rimuovere
le coperture in eternit, che
mostrano evidenti segni di
friabilità e risultano quindi
assai pericolose per la salute.
anni ’60 e ‘70. Per il mangiare si potrà scegliere invece tra la pizza, le tinche,
le anguille e altre specialità piemontesi, servite
dai locali della via.
Il menù di via Indipendenza prevede invece pizza e farinata, panzerotti
pugliesi, tagliere di salumi e formaggi, gelati e dolci, il tutto da mangiare
ballando al ritmo della
musica latinoamericana.
Tamburelli e organetti
del sud Italia in via XX
Villastellone proroga
la bonifica Filtes
L’azienda ora è chiusa, ma
per circa vent’anni, dal 1974
ai primi anni ’90, era attiva
nella lavorazione dell’amianto.A giugno dell’anno
scorso, dopo alcune segnalazioni degli abitanti della zona, Legambiente aveva chiesto all’ente locale alcuni controlli sul tetto in eternit e sul-
la struttura dei capannoni.
La segnalazione era stata girata dal Comune al Servizio
prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Asl.
«È stato effettuato un sopralluogo e l’Asl non ha accertato rischi concreti per la
salute – assicura Diego Lucco, assessore all’ambiente –
Nel frattempo, i proprietari
del capannone ci hanno chiesto una proroga di alcuni mesi prima di effettuare la bonifica e glieli abbiamo concessi. Avrebbero intenzione di
abbattere parte della struttura e di ricostruirla, oltre a ristrutturare la porzione che rimarrà in piedi. Per chiarire
tutta la situazione bisognerà
attendere ancora».
VILLASTELLONE - Parrocchiale, Addolorata, Santa Croce e Borgo Cornalese candidate ai restauri
POIRINO - Al via con Cecco Zalone
POIRINO - Riapre il cinema e-
non era paragonabile a oggi.
Ora gli spazi sono un po’ ristretti ed è logico che un sindaco si preoccupi d traffico e
bertà di fede. Ci vuole buon senso».
Nel buon senso deve trovare spazio anche la conciliazione tra esigenze e sili di vita differenti: «Bisogna stare
attenti, perché ci sono orari e
modi di esprimersi diversi nelle diverse religioni – considera
don Olowski – Certo, se mai costruissero una moschea davanti all’oratorio qualcuno la
potrebbe leggere quasi come una concorrenza. E’ giusto che
ci sia libertà e autonomia per
tutte le confessioni, ma è anche
corretto pianificare in modo
che non ci siano motivi di frizione fra la gente. Comuque,
voglio anche ricordare che in
alcuni paesi musulmani non è
consentita la costruzione di
chiese cristiane, nemmeno in
periferia».
Chiede di superare gli steccati Lafram: «Bisogna avere il
coraggio di affrontare il problema di tutte le libertà di culto. Non si risolvono i problemi
mettendo lontani i luoghi di
culto. Si evita solo di affrontare il problema. Se c’è la volontà
reale di integrare culture diverse le comunità straniere non
devono essere ghettizzate. E allora c’è da chiedersi: sono i musulmani o i testimoni di Geova
che non si integrano oppure è
la società che li emargina?».
Gambino, realisticamente,
ammette che il timore di vedere fronteggiarsi campanile e
minareto ci può essere in molti: «Ci vuole molta prudenza
per non innescare inutili frizioni. Poi occorre considerare
che ci sono esigenze, modi e
tempi diversi nelle varie confessioni. D’altra parte, anche
nei paesi musulmani per quel
che ne so io, le moschee vengono edificate in zone periferiche
o comunque con grandi spazi
attorno».
Ribadisce l’invito alla cautela Tamagnone: «Bisogna tenere in considerazione tutti i
fattori per non suscitare malumori. Magari ingiustificati,
ma non per questo meno dannosi».
Ma cos’è più dannoso: la vicinanza fra diversi o la spinta
dei diversi verso i margini? «I
musulmani sono quelli più
presi di mira perché ci sono
partiti che creano preconcetti
e alimentano le paure della
gente - sostiene Lafram - Ma
mi chiedo: come possono aver
voglia di integrarsi o sentirsi
parte di una nazione dei ragazzi arabi che siano sempre
costretti a pregare dentro magazzini o scantinati?».
menti che non viene fatto nulla in paese. Se dopo le prime
due serate ci accorgeremo che
c’è più gente fuori che dentro
decideremo se interrompere o
meno il programma. Comunque non penso che ci saranno
di questi problemi». Anche
perché sarebbe uno spreco
mandare in pensione dopo solo 2 stagioni un megaschermo
da 30 metri quadrati, costato
13 mila euro alle casse municipali.
Il primo film in calendario,
giovedì 22 luglio, è “Cado dalle nubi” un successo del comico di Zelig Checco Zalone.
Seguiranno il cartone animato “Piovono polpette” il 29 luglio, “Matrimoni a altri disastri” con Fabio Volo, Margherita Buy e Luciana Littizzetto il 5 agosto, e ultima
proiezione il 12 agosto “Happy
family” del premio oscar Gabriele Salvatores con Diego Abatantuono e Fabio De Luigi.
Per informazioni: 335573.17.96 o 348-823.91.76.
Una firma per i luoghi del cuore
Villastellone spinge le sue chiese nel censimento del Fai
VILLASTELLONE - Quattro chiese
di Villastellone possono diventare un “luogo del cuore”:
un gruppo di volontari guidati dal professor Gian Carlo
Quaglia ha infatti avviato una raccolta di firme per aderire al censimento nazionale
del Fondo Ambiente Italiano.
La parrocchiale, la chiesetta dell’Addolorata, i templi di
S.Croce (da anni sconsacrata
e in gestione al Comune) e di
Borgo Cornalese potranno così concorrere per essere tra
quei luoghi che, come cita il
bando sul sito www.iluoghidelcuore.it, «occupano un posto speciale nella vita di chi li
ha nel cuore».
L’obiettivo dell’iniziativa
Fai, promossa con Intesa San-
CONFERENZA
◗◗ VILLASTELLONE - Si parlerà di tutela e
conservazione di quattro chiese villastellonesi questa sera, venerdì, alle 21
nella chiesa di S.Croce (angolo tra via
Assom e via Cossolo, ingresso libero).
Alla serata, organizzata dall’istituto
S.Croce in collaborazione con il Comune, è intitolata “Come salvare le chiese
di Villastellone?”; relazionerà il professor Gian Carlo Quaglia, ex docente universitario di restauro, nominato dal
Comune “reggente per la tutela e la con-
paolo, è dare visibilità ai luoghi votati per sensibilizzare
sulla loro tutela: «Se le chiese
rientreranno tra i luoghi del
Chiese villastellonesi
fra tutela
e conservazione
servazione dei beni storici, artistici, architettonici e culturali”.
Sotto la lente d’ingrandimento saranno la parrocchia San Giovanni Battista, la chiesetta dell’Addolorata, la
chiesa di Borgo Cornalese dedicata alla “Vergine dei Dolori” e la stessa chie-
cuore, si potranno proporre con
più forza raccolte fondi presso
vari enti per sostenere interventi di restauro - tratteggia fi-
sa di Santa Croce costruita dall’omonima confraternita, poi sconsacrata nel
2003 e passata dalla Curia al Comune.
Con l’ausilio di filmati, Quaglia illustrerà storia e caratteristiche di ogni edificio spiegando gli interventi di recupero e come provare ad ottenere i fondi per i lavori. «Questo incontro è la prima risposta al monitoraggio – sintetizza Quaglia – Esporrò anche una linea di
lavoro condivisa da Elena Corradini, Soprintendente dell’Emilia Romagna».
ducioso Quaglia, nominato
dal Comune referente per i beni storico-artistici – Ho stilato
una scheda storica per ogni
chiesa; in un secondo tempo
farò un’analisi degli interventi necessari».
In genere per arrivare tra i
primi sei “luoghi del cuore”
occorrono circa 2.000 firme: «Il
bando spiega che per i luoghi
più votati ci saranno eventuali contributi economici, ma quest’anno saranno di sicuro ai
primi posti la cattedrale e altri
edifici dell’Aquila».
Per aderire al bando 2010,
occorre che i luoghi proposti
siano “inconfondibilmente italiani, noti o sconosciuti, potenzialmente a rischio o da restaurare”.
Queste caratteristiche le
chiese villastellonesi le hanno: «La chiesa di Santa Croce
è un gioiello del 1700 e custodisce un organo del Concone. La
chiesa dell’Addolorata, che ha
una statua quattrocentesca della Madonna, necessita di interventi. La chiesa di Borgo è
stata costruita su progetto dell’architetto Benedetto Brunati
ed è danneggiata dalle infiltrazioni. Infine, in parrocchia
trovano casa molti quadri importanti e anche qui ci sono lavori di manutenzione da fare».
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
NEI DINTORNI 31
VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 54
FRAZIONE
dormitorio?
Marocchi, chiuso per deserto
Batte in ritirata l’ennesima gestione al Centro incontri. Non ce ne sarà un’altra
POIRINO - Di nuovo chiuso il
centro d’incontro di via della
Margherita ai Marocchi: per
la quarta volta un gestore non
ce l’ha fatta a mandarlo avanti. E stavolta si potrebbe
arrendere pure il Comune,
proprietario dell’immobile:
potrebbe venderlo. Se i marocchesi non usano l’unico
luogo d’incontro della borgata, allora tanto vale metterci
qualcos’altro, magari un
hard-discount o un falegname.
E’ l’ennesimo fallimento di
una struttura che esiste da sei
anni ma è rimasta aperta
neanche tre. Eppure, tolto il
piccolo oratorio nato dalla
buona volontà di don Perlo, è
l’unico punto di aggregazione
della frazione che ormai supera i 1.100 abitanti. Ci sono
bar, due saloncini (al piano
terra e al primo) e un campetto da calcio.
In Municipio di questa nuova chiusura non sapevano
nulla. L’hanno scoperto per
caso: «L’abbiamo saputo solo
quando abbiamo chiesto la sala per la riunione con la popolazione di mercoledì scorso», si
è sorpresa l’assessore Delfina
Novara.
Resta abbottonata Rosanna
Sodano, presidente dei Poirino Tigers la società di rugby,
ultimo gestore dello sfortunato centro. E’ appena tornata da Roma e la sorpresa è stata una doccia fredda anche
per lei «E’ un problema che si
è ribaltato su di noi. Preferisco
non dire nulla finché non avrò
parlato e concordato qualcosa
con il sindaco».
La società rugbistica, infatti, gestiva il centro tramite
uno dei suoi soci. Che al momento pare sia irreperibile.
Quel che è certo è che le porte sono chiuse e sono stati
staccati luce e gas. «Probabilmente non sono state pagate
le bollette; ma non si riesce a
sapere nulla di certo - prosegue Novara – Qualche avvisaglia c’era stata a metà giugno:
durante una riunione col comitato spontaneo della borgata la luce andava e veniva. Avevano già ridotto la potenza».
Lo stesso sindaco Sergio
Tamagnone non ha notizie
cesi due mutui, l’uno di 10 e l’altro di 15 anni». Le rate sono di
12.000 euro l’anno e per il prestito più lungo ce n’è ancora
per otto.
La vendita non potrà neanche essere fatta in tempi brevi: «Considerato com’è la struttura, l’unica possibilità sarebbe di trasformarlo in locale ad uso commerciale. Ma dovremo prima fare una variante urbanistica. Come
abbiamo fatto per l’ex magazzino dei cantonieri. Lo impone
una legge recente, mentre solo
pochi mesi fa sarebbe bastata
una deliberadi Giunta. Però,
visto che è piazzato in un posto piuttosto nascosto, non so
se possa interessare a qualcuno».
Novara ipotizza anche una
soluzione diversa: «Potrebbe
forse andare bene per un artigiano: magari al primo piano
fa le lavorazioni mentre al terreno l’esposizione dei prodotti.
Naturalmente qualche lavoro
non rumoroso, dal momento
che è vicino alle case».
Perché questo centro non è
A sinistra
i delusi
Delfina
Novara
e Sergio
Tamagnone
mai riuscito a prendere il volo? «Chissa... Forse proprio
perché è in una zona nascosta
– ipotizzano sindaco ed assessore – Forse perché gli stessi abitanti della frazione non
l’hanno mai frequentato granché. O forse perché lì attorno si
sono spesso radunati personaggi poco raccomandabili».
Il sindaco è sconfortato: «Se
si suona, la gente protesta. Se
si balla alla sera la gente protesta. Capisco che sia vicino ai
condomìni, ma quel centro poteva portare un po’ di vita in
una zona difficile».
L’unica via d’uscita è dunque la vendita? «Penso non ci
resti molto altro da fare – conclude Tamagnone – Abbiamo
provato più e più volte a farlo
funzionare e non ci siamo mai
riusciti. In ogni caso, prima di
fine anno non si potrà mettere
sul mercato. Nel frattempo magari contatterò in modo ufficioso qualche hard-discount».
Si arrende a sua volta Delfina Novara, di casa ai Marocchi da vent’anni: «Forse è
proprio vero che qui per molti
è solo un dormitorio».
Mario Grieco
Marzo 2008: i ragazzi
lavorano per rimettere in
piedi i locali affidati all’Uds.
A sinistra il centro incontri
visto dall’esterno
e a destra Aldo Rubbonello
POIRINO - «Se non ci sono po-
lenta e salsicce gratis, qui ai
Marocchi non interessa nulla». E’ drastico Aldo Rubbonello. Lui è un altro che si è
arreso, insieme a tutto il comitato Marocchiaperti: per
quattro anni hanno provato
ad accendere la frazione di
mille abitanti, gente venuta
sulle due sponde della regionale 29 dagli anni Sessanta
in poi con il miraggio di un
alloggio o di una villetta a
schiera a costo contenuto. Ci
hanno provato per quattro
anni, poi il sodalizio ha alzato bandiera bianca, come fa
ora il centro incontri.
Secondo lei, perché il
centro polifunzionale non
è mai decollato?
Non sapevo che fosse chiuso. Temo che questo sia la
conferma di ciò che dicono
molti: questa frazione è solo
un dormitorio.
Quando esisteva la sua
associazione avrà avuto
modo di incontrare anche
molti giovani della frazione: cosa fanno nel loro
tempo libero?
Per quel che posso dire io,
molti giocavano nel campetto di calcio della Polisportiva. Quando era aperto ed anche quando era chiuso, scavalcando la recinzione.
Eppure il centro è stato
certe: «Aspetto la comunicazione ufficiale: ora l’ho avuta
solo verbalmente dalla dottoressa Sodano. Poi decideremo
che farne. Penso però che la soluzione migliore sia venderlo».
In effetti, sarebbe l’unico
modo per recuperare un po’
di soldi: il Comune, infatti, sta
ancora pagando il mutuo di
150.000 euro contratto sette
anni fa dalla Polisportiva Marocchese, di cui s’era fatto garante con una fidejussione.
Quanto resta ancora da pagare? «Ricordo che vennero ac-
«Marocchesi campioni di lamento
ma qui tira solo la polenta gratis»
Parla il presidente del comitato che si è arreso
spesso quasi deserto: come
mai?
L’unica cosa che so è che i
ragazzi hanno sempre mal
sopportato di dover pagare
per associarsi al centro e per
l’assicurazione. Hanno sempre detto che quel terreno era loro, ci andavano a giocare prima che sorgesse la Polisportiva. Insomma, lo sentivano come un posto loro e
volevano conservare il diritto di giocarci liberamente,
senza vincoli.
Insomma, quella struttura era mal sopportata.
Ripeto: penso che non la
sentissero come una cosa per
loro e volessero mantenere
quello che ritenevano un diritto acquisito, senza dover
sottostare a norme in qualche modo restrittive.
Eppure doveva esserci
una qualche agevolazione
per i ragazzi della borgata.
Certo. Il Comune ha sempre messo nero su bianco nelle convenzioni coi gestori che
si sono succeduti che ci fossero delle precedenze, delle
facilitazioni per i residenti,
soprattutto i più giovani. Ma
era anche logico e giusto che,
trattandosi di una struttura
comunale , ci fossero delle
norme da rispettare. Ed è corretto che, per tutelarsi in caso di infortuni di chi lo frequentava, ci fosse la richiesta di un pagamento, sia pure minimo, per l’assicura-
zione. Ma anche quel minimo veniva percepito come
un’imposizione. Rifiutata da
chi considerava quello spazio una cosa propria, sempre
stata fino ad allora a loro disposizione. Senza dover pagare nulla.
Calcio, calcetto, arti
marziali, rugby: il centro,
nelle sue successive gestioni, ha cercato di offrire opportunità diverse,
che soddisfacessero interessi differenziati. Non è
andato bene niente?
Quel che so è che tutte
quelle proposte non hanno
suscitato interesse. Ma mi
pare anche di aver capito che
non piacesse come veniva gestito il bar. Quali ne fossero
i motivi non è mai emerso
con chiarezza.
Erano tutte sbagliate le
proposte per il tempo libero?
Non so se si possa dire così. Anzi non credo. Piuttosto
penso che lì il problema principale fosse che purtroppo
molti vivono situazioni economiche difficili. Che, ancor
più che mal tollerare regole,
non possano davvero disporre di denaro, neppure per
somme minime. E, meno che
mai, per una cosa così normale come passare il tempo
libero. Penso che alla base ci
siano motivi prettamente economici. Quindi qualsiasi
prezzo venisse stabilito, non
sarebbe andato bene.
Dunque possiamo dire
che il centro d’incontro veniva visto come un corpo
estraneo?
Forse dire così è eccessivo.
Certo, so che molto spesso c’è
stata una convivenza difficile. In particolare con le persone che abitano nei palazzi
più vicini.
La vostra associazione
Marocchiaperti, che cercava di organizzare eventi culturali piuttosto che
tempo libero e sport, ha
collaborato per cercare di
far funzionare la Polisportiva?
Nel settembre 2009, proprio due mesi prima di scioglierci avendo visto che nessuno era interessato alle no-
stre proposte, avevamo fatto
un accordo. Prevedeva il pagamento del 10 per cento dell’affitto da corrispondere al
Comune. In cambio chiedevamo di poter utilizzare la
struttura per le nostre iniziative. Mettendoci d’accordo in modo che i nostri programmi non interferissero
con le loro attività. Insomma,
nel nostro piccolo abbiamo
cercato di dare una mano.
Però, dopo due mesi, senza aver mai usato quello spazio,
abbiamo chiuso baracca e
burattini.
Purtroppo non è questo
il solo fallimento nella
borgata. Anche altre iniziative sono naufragate
negli ultimi anni: gli ambulatori medici, il pullman. IL mercato settimanale ha chiuso una prima
volta e ora ci sta riprovando, sperimentale dallo
scorso aprile...
Purtroppo le persone chiedono, firmano petizioni e poi,
quando ottengono le cose che
hanno domandato, le lasciano morire. Anche noi abbiamo cercato per quattro anni
di creare momenti di aggregazione. E’ stato inutile. La
gente si lamenta che non c’è
nulla ma poi, quando c’è da
mettersi in gioco, spariscono
tutti.
Storia di un centro
tra vandali e idee
POIRINO - E’ una storia di disillusioni quella del
centro di via della Margherita. Concepito a fine
anni Novanta dall’associazione Polisportiva Marocchese, doveva costare 100.000 euro, ma il conto presto raddoppiò, costringendo il Comune a
scendere in campo.
L’apertura, prevista per il settembre 2003, sfora di un anno esatto e ad una delle prime feste
dopo l’inaugurazione subito scattano le polemiche: i vicini di casa protestano per la musica. Non solo si deve abbassare la musica: si scopre che all’edificio manca ancora l’agibilità.
Il centro vivacchia ma non decolla. E’ aperto
a intermittenza, la gente non lo frequenta quasi per nulla. La Polisportiva Marocchese si scioglie nel febbraio 2006 e la struttura passa in mano al Comune. Ma è carico di debiti. Si dovrà attingere alle casse comunali per la restituzione
dei due mutui: uno decennale da 60.000 euro e
l’altro quindicennale da 90.000.
Il Comune lancia un bando per trivare un gestore. Vince la Cooperativa La Cometa nel giugno 2006 e trova l’edificio disastrato: le incursioni notturne dei vandali hanno rotto tutti i vetri. Il presidente Fiorenzo Bosticco accetta la
sfida: ripara e fa progetti. Pensa di aprire un
“internet-cafè”, di ospitare le manifestazioni di
altre associazioni, organizzare conferenze e corsi di italiano per stranieri, costruire un campo
da bocce, trasformare il campo da calcio a sette
in due da calcetto, aprire una mensa a prezzi popolari.
Buone intenzioni che si perdono nel deserto:
la gente della frazione non si fa vedere. Nel gennaio 2007 la famiglia che gestiva il bar per conto della Cometa se ne va: gli incassi non coprono nemmeno le spese vive. Poche settimane e
anche la cooperativa si arrende. Bosticco restituisce le chiavi dopo appena otto mesi.
Passa un anno con le porte sbarrate. Nel marzo 2008 ci prova l’associazione Uds guidata da
Natale Zanotel. La sera della nuova inaugurazione Brunello Ruà, che collabora con l’Uds, è
pieno di entusiasmo. Patrola d’ordine: differenziare le attività sportive. Non solo calcio ma
anche qualcosa di nuovo per la borgata, come judo e aikido. E poi corsi di danza, serate musicali, piccoli spettacoli teatrali. E inoltre un’attenzione particolare per i meno abbienti e i disabili. Il parroco don Perlo è d’accordo e benedice tutti.
Il risultato non cambia: spesso il centro è quasi deserto. «Certi giorni eravamo aperti con due
persone sedute al bar», ricordano dall’Uds. Zanotel e Ruà provano e riprovano. Ma dopo un
anno anche loro devono arrendersi e vanno dal
sindaco a riconsegnare le chiavi.
Sbatte contro il muro dell’indifferenza della
frazione anche l’ultimo gestore, Nell’aprile 2009
le chiavi passano nelle mani di Rosanna Sodano, presidente della società di rugby Poirino Tigers. Unica concorrente all’ennesimo bando emesso dal Comune, si aggiudica la gestione per
cinque anni. Sodano utilizza già da tempo il campo esterno per gli allenamenti.
E’ contenta di avere in gestione tutto l’impianto e prevede di non limitarsi al solo rugby:
«Vogliamo rendere vivo questo centro non solo
con il nostro sport, ma anche con altre attività.
Per esempio potremo organizzare un’estate ragazzi ad indirizzo prevalentemente ludico-sportivo», annunciava entusiasta un anno e mezzo
fa. E ora si ritrova con la porta del centro chiusa e luce e gas tagliati.
Rassegna stampa
Luglio 2010
informazioni:
Comune di Per
Poirino
sito web: http://archivio.lastampa.it
email: [email protected]
In breve
Pubblicazione: [16-07-2010, STAMPA, TORINO, pag.66] Sezione:
Autore:
Arignano Nuovo asfalto La citta' rimette a nuovo le strade del
centro: per riasfaltare via Robiola, via Roma e via Garibaldi sono a
disposizione quasi 90 mila euro. Poirino Acquedotto guasto Gli
abitanti di frazione Marocchi si lamentano da giorni per la scarsa
pressione dell'acqua, che soprattutto di sera fa fatica a
raggiungere le abitazioni di via Margherita. Il gruppo di minoranza
La svolta ha chiesto che il Comune solleciti un rapido intervento
della Smat. Riva presso Chieri Acqua gratis Il Comune fara'
installare un distributore gratuito di acqua potabile in piazza
Carlo Emanuele. Ad eseguire i lavori, che dovrebbero iniziare alla
fine dell'estate, ci pensera' la Smat. Si paghera' soltanto l'acqua
frizzante: non piu' di 5 centesimi al litro. Moriondo Torinese
Internet in piazza Attivata la rete wireless che permettera' di
connettersi gratuitamente dalle panchine che si affacciano sul
Municipio. Per accedere al servizio bastera' richiedere in Comune la
password giornaliera, che consentira' la navigazione per 60 minuti.
Santena Un aiuto alla Cri Il Comune ha deciso di donare alla Croce
rossa locale un contributo di 7 mila euro: serviranno a coprire le
spese di affitto della sede, di proprieta' della stessa
amministrazione pubblica. Chivasso Incontri nei quartieri
Nell'ambito dell'iniziativa <<Fuori dal Comune>>, oggi dalle 17,30
alle 19, nei giardini di via De Gasperi, il sindaco Bruno Matola
incontra gli abitanti del quartiere per conoscere eventuali
problematiche della zona. Brandizzo Il via alla patronale Iniziano
oggi (fino a martedi') i festeggiamenti patronali brandizzesi. In
programma serate gastronomiche e danzanti. Stasera alle 18, nella
sala del Consiglio comunale, inaugurazione della mostra fotografica
<<Brandizzo, luoghi e persone>>. Rondissone Turni irrigazione Al
fine di adeguare l'utilizzo delle acque per l'irrigazione alle
proassime disposizioni di Regione e Provincia, i consorzi irrigui
hanno dispono nuovi turni nei territori di Rondissone, Verolengo,
Torrazza Piemonte e Saluggia. Informazioni presso consorzi Roggia
Natta, in via Torino 2 a Verolengo.
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Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
23
DISTRETTI
DOMENICA, 18 LUGLIO 2010
SÌ A FOTOVOLTAICO IN TERRENI DI POCO PREGIO
SAN MAURO: RESTAURATO IL «CROCIFISSO DELLA PULCHERADA
Carmagnola «apre»
all’energia alternativa
Il Consiglio comunale di Carmagnola ha approvato nei
gorni scorsi una delibera che
prepara la strada a un bando
per la concessione di un terreno comunale con un’unica destinazione possibile: un campo
di pannelli solari per produrre
energia elettrica.
Questione di un paio di settimane, e poi il bando sarà preparato e pubblicato, ma già fin
d’ora alcuni aspetti sono chiari
e definitivi: la superficie dell’area che verrà concessa è pari
a 25 mila metri quadrati; la
localizzazione:
è in una parte
della zona in
via Umberto II,
l’ex area Teksid sottoposta
a bonifica; il
prezzo iniziale
dell’asta pubblica è di 150 mila
euro; la durata
della concessione è ventennale;
il ripristino dello stato originale al termine della concessione,
con lo smantellamento degli
impianti Cae, è a carico della
ditta concessionaria.
Nulla si dice invece su quanta
energia sarà prodotta dai pannelli e su come verrà utilizzata. «Starà al privato ricavare
l’energia e usarla come riterrà
opportuno: il bando riguarda
solo la concessione dell’area»
- ha spiegato il sindaco Gian
Luigi Surra.
Il progetto è stato approvato
anche dalla minoranza, alla
quale restano tuttavia alcuni
dubbi, principalmente di carattere amministrativo e ambientale: «Ottenere subito 150 mila
euro per vent’anni di utilizzo
dell’area vincolerà le prossime
amministrazioni senza concedere alcun beneficio» - ha dichiarato il coordinatore della
minoranza Emilio Gamna, al
quale si è aggiunto il verde Elio
Canavesio: «Si tratta di un’area
bonificata con il sistema del
‘cupping’ - prosegue Canavesio - i residui delle vecchie lavorazioni depositate in quella
zona sono stati coperti con
uno strato impermeabile di 50
centimetri; nulla da obiettare,
se l’eventuale impianto per ricavare energia elettrica da quella solare sarà completamente
in superficie; ma ci potrebbero
essere seri problemi in caso di
scavi: bucando
lo strato impermeabile, si
vanificherebbe
il lavoro fatto
per mettere in
sicurezza il terreno».
Inoltre, tutta
questa operazione come si
concilia
con
il documento
di indirizzo di
Agenda 21 e
la delibera di Giunta che vieta simili impianti nei terreni
agricoli? Senza contare che almeno in un paio di casi recenti
il Comune ha detto «no» alle
richieste per impiantare nuove
installazioni fotovoltaiche su
terreni privati. «Le due questioni sono in linea – afferma il
primo cittadino – il fotovoltaico non è vietato in assoluto sul
territorio carmagnolese, ma
solo sul suolo agricolo di prima e di seconda classe, cioè sui
cosiddetti ‘terreni di pregio’
questo perché non vogliamo
che venga indebolita l’agricoltura, che è una fondamentale
risorsa per l’economia locale, e
non solo. Mentre lo spazio che
abbiamo destinato per il bando è già compromesso e non
potrebbe servire ad alcun uso
agricolo».
Domenico AGASSO jr
POIRINO CENTRO GIOVANI
«Cinema
sotto le stelle»
Dal 22 luglio al 12 agosto l’area
verde antistante il Centro giovani e anziani di via Eugenia
Burzio a Poirino ospiterà ogni
giovedì sera una proiezione
cinematografica all’aperto. Si
ripete così, per il terzo anno
consecutivo, l’appuntamento
con la rassegna “Cinema sotto
le stelle”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura stavolta in
collaborazione con la Pro Loco.
011.945.01.14. Si comincia giovedì 22 luglio con «Cado dalle
nubi», per proseguire giovedì 29
luglio con «Piovono polpette»,
giovedì 5 agosto con «Matrimoni e altri disastri» e giovedì
12 agosto con «Happy family».
Le proiezioni avranno inizio alle
ore 21 con ingresso a 3 euro (10
euro l’abbonamento per tutte e
quattro le serate).
POIRINO CENTRO GIOVANI
Rivarossa,
festa patronale
Due dipinti secenteschi restaurati e riconsegnati ai Comuni
di Reano e San Mauro Torinese.
Si tratta rispettivamente della
Vergine del Rosario del Molineri
e della tela di scuola lombardopiemontese del XVII secolo nota
come Cristo inchiodato alla croce e attribuita ad un seguace del
Moncalvo. A settembre è prevista
la restituzione di altre due opere
ai Comuni di Torre Pellice e Alpignano (Crocifisso ligneo del
‘700, attribuibile alla Scuola del
PRESENTATO IL BILANCIO DELLA FONDAZIONE PER LA RICERCA SUL CANCRO
Candiolo, la sfida continua
All’inizio del 2010 già in 176 mila hanno devoluto il 5 per mille all’Istituto
L’ Istituto di ricerca e cura
del Cancro di Candiolo continua a crescere negli spazi e
nelle attrezzature grazie al
sostegno della gente che continua a credere in una realtà
scientifica la cui peculiarità è
di umanizzare sempre più il
rapporto medico-ricercatoremalato. L’ occasione per fare
il punto della situazione è stata la presentazione nei giorni
scorsi del Bilancio sociale della Fprc Onlus (Fondazione
Piemontese per la Ricerca sul
Cancro). Un appuntamento
ormai tradizionale che ha riunito all’ Istituto di Candiolo,
costruito con i fondi raccolti
dalla Fprc, un centinaio di
personalità del mondo medico, scientifico ed economico.
L’ incontro è stato aperto
dall’ intervento della presidente della Fondazione,
Allegra Agnelli: «Il Bilancio
sociale racconta un anno di
lavoro, una pagina della nostra storia che è partita nel
1986 e che nel 2011 compirà
25 anni». Allegra Agnelli ha
sottolineato la fiducia che la
Fondazione continua a riscuotere fra i piemontesi. Lo
dimostrano gli ultimi dati del
5 per mille, quelli che si riferiscono alle denunce dei redditi
del 2008 e di cui si è avuta conoscenza in questi primi mesi
del 2010: sono stati più di 176
mila i cittadini che hanno
scelto la Fprc, il 18% in più
rispetto all’ anno precedente.
Un aiuto importante che ha
in parte controbilanciato la
stagnazione di altri contributi a causa della profonda crisi
economica.
Un ruolo significativo per
mantenere vivo questo legame col territorio lo giocano le
Presto il cantiere
dell’Interdisciplinary
cancer center,
un secondo polo
di ricerca sulle cause
dei tumori
23 delegazioni torinesi e piemontesi, che nel 2009 hanno
svolto molte iniziative e raccolto direttamente più di 270
mila euro.
Allegra Agnelli ha ricordato
che dall’ inizio di quest’ anno
è diventata operativa la Fondazione del Piemonte per l’
Oncologia (50% Fprc, 50%
Regione Piemonte), che ha il
compito di gestire le attività
sanitarie e di ricerca clinica.
Il Consigliere delegato, Giampiero Gabotto, e il direttore
In breve
scientifico, Federico Bussolino, hanno parlato dell’ attività svolta e dei progetti futuri.
«Siamo pronti a partire con i
lavori di un secondo edificio
per la ricerca, l’Interdisciplinary cancer center, destinato
a comprendere meglio, attraverso un approccio multidisciplinare, la ragione per la
quale si sviluppano le metastasi» - ha sottolineato Gabotto. Vi lavoreranno, fianco
a fianco, medici, biologi, fisici, matematici e informatici
che cercheranno di utilizzare
al meglio le conoscenze e le
tecnologie sviluppate dopo
la descrizione del genoma
umano. L’ Istituto avrà poi
ulteriori possibilità di espansione grazie alla convenzione
stipulata nell’ aprile scorso
tra il Comune di Candiolo e
la Fprc che consente un incremento di superficie edificabile di oltre 14 mila metri quadrati. Saranno destinati a un
campus dove potranno essere
ospitati medici e ricercatori
provenienti da ogni parte del
mondo.
Sui successi scientifici si è
soffermato il professor Bussolino che ha ricordato: «Nel
2009 le pubblicazioni scientifiche internazionali prodotte dalle nostre 18 unità di
ricerca di base e clinica sono
state 82».
Plura). L’iniziativa fa parte del
progetto per contribuire al recupero e alla valorizzazione del
patrimonio artistico dei Comuni avviato nel 2007 dalla Provincia di Torino. Un stanziamento
di 300 mila euro per diagnosi,
conservazione e restauro del patrimonio culturale dei Comuni
della Provincia di Torino (111 interventi in tutto) grazie all’insostituibile lavoro degli specialisti
del Centro per la conservazione
e il restauro dei beni culturali
«La Venaria Reale». Il Cristo di
San Mauro il cui restauro è stato
diretto da Pinin Brambilla, direttore del laboratorio venariese, ed
effettuato da Alessandro Gatti,
di 31 anni e Michela Cardinali di
34 è stato benedetto dal parroco
don Claudio Furnari (nella foto)
e riconsegnato alla chiesa abbaziale di Pulcherada nella serata
di venerdì 9 luglio.
Emanuele FRANZOSO
L’orologio
di Barbania
È tornato a scandire
le ore il vecchio orologio settecentesco del
campanile di Barbania.
L’opera, datata 1793, è
stata restaurata e riconsegnata alla comunità in
una solenne cerimonia
a Palazzo municipale
sabato 26 giugno. Pezzo
raro- sembra – l’orologio
del campanile del Ciuché
barbaniese, che denota
una certa agiatezza di cui
doveva godere il piccolo
comune alla fine del XVIII
secolo. (t.m.)
Nell’ambito della festa patronale di Rivarossa domenica 18
in mattinata Messa solenne e
processione della statua di Santa
Maria Maddalena. Nel pomeriggio esercitazione dimostrativa
della protezione civile, giochi e
attività. Alle 19 finale del torneo
di calcetto; dalle 21 intrattenimento musicale e alle 23 spettacolo pirotecnico. (t.m.)
GUIDA DELLA CALABESTA
Abbazia
di Vezzolano
Gli aspetti storici, artistici e religiosi della Canonica di Santa
Maria di Vezzolano, vicino ad
Albugnano, sono oggetto di
una guida pubbilcata in questi
giorni da EditTo di Riva (Chieri). Le 112 pagine del volume
sono corredate di illustrazioni a
colori e dalle prefazioni di Aldo
Settia e Paola Salerno. Il libro
è curato da Maurizio Pistone,
presidente
dell’Associazione
«La Cabalesta».
Rassegna stampa
2
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CHIERI E DINTORNI
MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 55
La vittima, Maurizio
Fraccon, falegname di
Berzano
Schianto mortale in moto
Berzano, vittima un falegname di 38 anni. Viaggiava solo
BERZANO - Una cena con
un rappresentante della
sua ditta di famiglia,
poi un giretto in moto
per godersi il fresco della sera in sella alla sua
Harley Davidson. Pochi
chilometri nelle campagne dell’astigiano
prima di tornare a casa
dalla sua Veronica. E una caduta quasi inspiegabile, che ora non dà
pace alla sua famiglia e
a chi gli voleva bene.
Maurizio Fraccon, falegname trentottenne
di Berzano, è morto così, sul colpo, dopo esser
finito fuori strada a
Roatto, sulla provinciale che collega Montafia
a a Villafranca.
L’incidente è avvenuto venerdì sera, verso le
22,45. Nessun testimone, nessun segno di frenata che faccia presuppore ai carabinieri della compagnia di Villanova il coinvolgimento
di un altro veicolo. Dopo l’allarme dato da un
passante, i militari della stazione Villafranca
hanno trovato solo
Fraccon e la sua motocicletta. I segni delle
ruote lungo il prato, poi
quel terrapieno dove la
sua corsa incontrollata
è finita, purtroppo ferendolo al collo e uccidendolo sul colpo. Inutili i soccorsi prestati
dai volontari della Croce rossa. La sua salma,
visitata dal medico legale, è stata composta
in serata nella camera
mortuaria del cimitero
di Roatto. Oggi pomeriggio, martedì, alle 15,
saranno celebrati i funerali nella parrocchia
di Berzano.
Maurizio Fraccon fa
parte di una delle fami-
glie più radicate e stimate in paese. Abitava
in centro, in via Rinaldi 6, con la compagna
Veronica. Ma le sue
giornate trascorrevano
di fatto con la sua famiglia, nella falegnameria
fondata da papà Renato
e ora gestita insieme a
lui e al fratello Giovanni, in strada Balegno,
località Valle Ochera.
«Venerdì sera era andato a cena a Moncucco,
alla Trattoria del Frei-
CASTELNUOVO
Ripristinate
due strade
danneggiate
dalle piogge
CASTELNUOVO - Ripristinate con interventi urgenti: strada Collina Margherita, Ranello e Nevissano, fortemente danneggiate dalle piogge
dello scorso 14 maggio.
I lavori, che hanno richiesto una variazione
di bilancio urgente da 27
mila euro, sono stati eseguiti dall’impresa Acquiland, che in alcuni
punti ha realizzato opere
d’ingegneria naturale
con palificazioni sotterranee.
«La situazione più
brutta era a Nevissano –
commenta il sindaco
Giorgio Musso – Un tratto di carreggiata di circa
12 metri è franato completamente. Naturalmente abbiamo anche interessato la Provincia».
sa, con un nostro rappresentante - racconta
proprio il fratello, che
si fa forza per trattenere le lacrime - Verso le
22,15 ha detto che sarebbe tornato a casa, ma come tante altre volte penso abbia deciso di andare a fare un giro tranquillo per godersi il fresco dopo una giornata
afosa: mi raccontava
spesso di queste uscite
che amava fare per rilassarsi prima di torna-
re a casa...».
Fraccon era in sella a
una Harley Davidson
comprata circa tre anni fa. Un mezzo tranquillo, dopo anni trascorsi a cavallo moto
decisamente più sportive e più veloci: le guidava da quando aveva
14 anni. Anche per questo la sua caduta sembra
inspiegabile.
«Qualcosa però dev’essere successo, perché
non ci sono altri mezzi
coinvolti e lui, al fondo
di un rettilineo non ha
fatto la curva ed è andato dritto. Dando un
primo sguardo alla moto mi sembra che la ruota posteriore si sia bloccata, forse c’è stato un
guasto al motore, al
cambio - ipotizza senza
soluzione il fratello Chiederemo che venga
fatta una perizia per capire».
Maurizio Fraccon aveva la passione per i
motori. Quelli su due
ruote, ma anche quelli
in miniatura, montati
sui modellini a scoppio
radiocomandati. «Erano il suo passatempo preferito, faceva gare in tutta Italia - racconta ancora Giovanni Fraccon
- Condivideva questo
hobby con un gruppo di
amici liguri, di Genova,
dove trascorreva spesso
il fine settimana, ma anche con altri appassionati della nostra zona e
di Cavagnolo».
Tanti amici che ricordano Maurizio Fraccon come una «persona
allegrissima e di compagnia». Proprio come
il suo amore, Veronica,
come papà Renato e
POIRINO - Dopo cinquant’anni
avanti così: l’Asl non ce lo consente e le proroghe sono ormai
scadute – lancia l’allarme Elsa Rosa, consigliera della locale sezione dei donatori di
sangue ed anche consigliera
provinciale – Finiamo questo
mese ma a settembre non potremo riprendere in queste condizioni. Da dieci anni il Co-
mune ci promette una nuova
sede, ma ora non dispone i soldi per fare i pochi lavori necessari».
L’Avis dovrebbe andare al
piano terreno della casetta, ora assai malandata, di via Alfazio 5. Nel passato era sede
del Centro Anziani ed ora viene utilizzata per attività po-
Paola Chiara
Lo stabile di via
Alfazio 5 possibile
futura sede Avis.
Sotto il titolo,
l’edificio
di via Indipendenza
che dev’essere
abbandonato
Poirino, Avis verso la chiusura
La vecchia sede non regge
e quella nuova non si sblocca
di attività, a settembre l’Avis
potrebbe ruidurre di molto le
sue attività, se non chiudere.
Motivo: il Comune non ha
10.000 euro per sistemare la
nuova sede. E in marzo è scaduta la nuova proroga all’attività concessa dall’Asl. A inizio mese, poi, l’azienda sanitaria ha inviato una nuova
lettera in cui ricorda che la
sede attuale, in via Indipendenza 48, è fuori norma.
I motivi sono molti. L’ambiente è insufficiente, meno
dei 100 metri quadri richiesti;
è al secondo piano senza ascensore, gli impianti di tutto l’edificio sono fuori norma.
Per adeguarli, ha più volte ricordato il sindaco Sergio Tamagnone, ci vorrebbero più
soldi che a farne uno nuovo e
più funzionale. Tant’è vero
che l’intenzione è di vendere
tutto il palazzo.
«Non possiamo più andare
mamma Lina, il fratello
Giovanni, la cognata
Rosa e il nipotino Davide. E l’intera comunità
di Berzano, che lo vedeva «passare tutti i
giorni», come il sindaco Sergio Teja.
Si stringeranno tutti
intorno a lui oggi pomeriggio. Per l’ultimo
saluto. Per un abbraccio corale in parrocchia
sostenuto dalle parole
di Don Silvano Canta.
meridiane con i bambini.
I lavori da fare sono pochi,
ammette il sindaco: «Ci sono
da costruire alcuni tramezzi
per separare i locali, mettere
alcuni sanitari, sistemare gli
impianti e poco altro. Ma nella situazione attuale non possiamo spendere un euro. Ce lo
impedisce l’ulteriore inaspri-
mento del Patto di stabilità del
governo». E’ indignata Rosa:
«Ma insomma, quanti soldi ci
vogliono? Penso che 5.000 euro sarebbero sufficienti. Eppure non si trovano e così un
servizio utilissimo rischia la
chiusura. Però il sangue serve
e già si fatica a trovare nuovi
donatori». L’unica alterativa
resterebbe un’autoemoteca.
Il sindaco qualche speranza la dà: «Non dico che il lavoro sia annullato. Anzi, proprio
venerdì ho inviato una lettera
all’Asl ripetendo che i locali adatti ci sono e dovremmo poterli attrezzare al più presto.
E’ un intervento solo in attesa.
Non costa neanche molto: pen-
so attorno ai 10.000 euro».
Ma in attesa di che? «Noi i
soldi li abbiamo, ma sono in
capitoli di bilancio ora bloccati. Se in autunno, come pare molto probabile, il governo
allenterà i vincoli sulla spesa,
almeno per i Comuni con i conti a posto come il nostro, potremo procedere. E la sistemazione della nuova sede non richiede molto tempo».
Ma anche questa dovrebbe
essere una soluzione transitoria.
Se infatti la stretta sulle finanze locali si allentasse e
consentisse maggiori spese,
il Comune ha in progetto da
tempo di costruire un nuovo
edificio in piazza Reggimenti
Alpini. Potrebbe ospitare gli
uffici locali dell’Asl, la Croce
Rossa (anch’essa allo stretto
nello stesso palazzotto di via
Indipendenza 48), l’Avis e l’Aidas.
Mario Grieco
Con i Fratelli di Soledad
Giovedì la band torinese apre il Cherium Rock Fest
CHIERI - I Fratelli di Soledad
inaugurano il Cherium
Rock Fest. Giovedì il celebre gruppo ska reggae torinese darà il via all’ottava edizione della rassegna,
organizzata quest’anno dal
22 al 25 luglio all’area Tabasso (ingresso da via fratelli Giordano o da via Vittorio Emanuele).
I Fratelli di Soledad suoneranno a partire dalle
21,30 (ingresso libero). Il
concerto di giovedì è anche
l’occasione per i musicisti
torinesi di presentare il loro ultimo album “Fratelli
senza paura”, il settimo in
vent’anni di carriera.
Il gruppo nasce infatti
nel 1989, dopo una breve
parentesi come “Soledad
Brothers”. Il nome è preso
dal titolo del libro di George Jackson, attivista delle
Black Panthers ucciso nel
1971.
Della band fanno parte
Roberto “Bobo” Boggio
(voce), Giorgio “Zorro” Silvestri e Alberto Vacchiotti (chitarra), Luca “Scasso”
Pisu (basso), Gianluca Vacha (tastiere), Sergio Pollone (batteria), Luigi “Giotto” Napolitano (tromba),
Gabriele Biei (trombone).
Silvestri è l’autore di
quasi tutte le canzoni: il genere è un misto tra ska e
reggae, contaminato dal
combat rock, dal pop e da
testi che trattano argomenti anche a sfondo sociale. Ma sempre visti con
ironia.
Il primo disco in studio
arriva nel 1992, intitolato
“Barzellette e massacri”.
Seguiranno “Gridalo forte” nel ’94, la raccolta di cover “Salviamo il salvabile”
lo stesso anno e “Balli e pistole” nel ’96.
Dopo più di 500 concerti
in tutta la penisola, nel ‘98
il gruppo si scioglie.
Fratelli di Soledad, gruppo torinese ska reggae
Ma dopo quattro anni di
silenzio il gruppo si ricompone e comincia un
tour di 60 date. Alcune so-
no state registrate e nel
giugno 2003 è uscito “Sulla
strada in concerto”.
Ci vorranno altri due an-
ni prima di “Mai Dire
Mai”, il primo disco in studio dopo la riunione.
Infine, l’8 maggio 2010 e-
Municipio
E gli oneri finiscono nell’asfalto
CHIERI - Aumentano gli oneri e il Comune li
utilizza per finanziare le opere. La Giunta
ha approvato una variazione di bilancio da
656 mila euro, che dovrà essere ratificata
dal Consiglio entro luglio.
Spiegano Antonio Vigliani, assessore al
bilancio, e Vincenzo Accardo, responsabile
delle finanze del Comune: «Abbiamo preso
atto dell’incremento degli oneri di urbanizzazione, così abbiamo scelto di non accendere un mutuo per reperire i 500 mila euro necessari alla manutenzione straordinaria delle strade cittadine».
Per ufficializzare questo cambio di strategia, il municipio deve approvare una modifica al bilancio e al Piano delle opere pubbliche. La modifica comporta di destinare
656 mila euro alla manutenzione delle strade e del verde utilizzando gli oneri e parte
dell’avanzo di amministrazione (1 milione
e 630 mila euro). Così la Giunta può conti-
nuare con la politica della riduzione del debito, inaugurata dal predecessore di Vigliani, Federico Feyles. Conferma Accardo:
«L’intenzione è di non accendere nuovi mutui ma di spegnere quelli decisi in passato».
Ma spesso tagli governativi e crisi impongono ai Comuni nuovi debiti per finanziare le opere pubbliche irrinunciabili. La
manutenzione delle vie di Chieri è una di
queste: nel progetto da 500 mila euro si prevede il rifacimento dell’asfalto in alcune delle vie principali della città come strada Baldissero, strada Cambiano e via Roaschia.
Il Comune ha messo a bilancio 500 mila
euro ma nel 2010 potrà utilizzarne solo 150
mila a causa dei vincoli imposti dal Patto di
stabilità. Il resto dei soldi verranno impiegati il prossimo anno quando, sperano in
Comune, nuove costruzioni finanzieranno
altre opere fondamentali attraverso gli oneri di urbanizzazione.
sce “Fratelli senza paura”:
contiene brani inediti ed è
l’album che celebra i
vent’anni di concerti.
Il gruppo torinese è la
prima (e forse la più celebre) attrazione del Cherium 2010. Il quale continuerà, dopo l’esibizione dei
Fratelli, per altri tre giorni.
Venerdì sarà il turno delle cover band. Suoneranno
gli “EiCiDi” (Ac/Dc tribute) e i “Black Diamonds”
(Kiss tribute).
Sabato pomeriggio, invece, ci sarà spazio per alcuni gruppi locali emergenti, tutti provenienti dal
Chierese: a partire dalle 16
saliranno sul palco della
Tabasso gli “Unknown”,
gli “Slow rider” e gli
“Hub”.
La sera (ore 21) toccherà
a “Gli Splendidi”, (cover di
Jovanotti), agli “Oronero”
(cover band di Ligabue), ai
balli dell’associazione
“Make a better world foundation” e agli esercizi di
ginnastica ritmica del
“J.Dance G.roup”.
Domenica si comincerà
alle 15 nella chiesa di
Sant’Antonio: Manuel Signoretto presenterà “Tamburi in preghiera”. Poi, alle 16,15 all’ex Tabasso, Walter Calloni presenterà il seminario “Energia attraverso i tamburi”. Quindi,
alle 18,30, un’altra conferenza, curata proprio dalla Steam Project, dal titolo
“Diversamente ritmo”. Seguirà un concerto dei
Drum Theatre, gruppo di
percussionisti disabili e
non.
Concluderanno il festival, dalle 21, i Reunion, i
quali proporranno uno
spettacolo latin jazz con la
partecipazione del batterista Carmelo Contino.
F.G.
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CHIERI E DINTORNI
MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 55
9
Visita ai druidi nel bosco poirinese
Ai Marocchi un’area con piante sacre ai Celti, su cui gli antichi leggevano l’oroscopo
POIRINO - Sono soltanto degli
alberelli. Però custodiscono la conoscenza e le suggestioni dei druidi, maghi
e sapienti che legavano le
forze della natura alla vita
degli antichi Celti.
Questo vuole essere il
“Bosco di Passatempo” ai
Marocchi: un’area di 5.000
metri quadrati con piante
sacre, su cui l’antico popolo leggeva l’oroscopo degli
uomini. La loro era una cultura orale, completamente
radicata nei tempi e nei ritmi della natura. Le piante
ad alto fusto erano abbinate ai periodi dell’anno solare e dunque ai nati nei vari
periodi.
Ed era una cultura guidata da una concezione circolare del tempo, la più ancestrale: tutto nasce, cresce
e muore in un movimento
infinito che ripete se stesso, fino alla reincarnazione. Per loro non avevano
senso concetti come “progresso” o “sviluppo”, su cui
si fonda l’uomo occidentale moderno. Infatti il mondo romano, con il suo progresso tecnologico e sociale, li distrusse.
«Per questo il nome è Passatempo. Anche il suo simbolo sarà studiato partendo
dal triplo cerchio celtico che
simboleggia l’unione di passato, presente e futuro», introduce nel bosco Mariangela Marocco, titolare dell’agriturismo Fricandò in
via Nino Costa, su cui si affaccia ispirata ai Celti.
L’idea è nata due anni fa:
«Due attori ci hanno regalato un pero e un melo e l’ anno seguente due ciliegi, che
ora fanno da sentinelle a un
anfiteatro di alberi. Sono regali insoliti. Abbiamo pensato di unire il messaggio
di attenzione per l’ambiente
a qualcosa di più coinvolgente per i visitatori».
Oltre alle ventun piante
dell’oroscopo celtico, ne sono state messe altre per
creare spazi; una sorta di
piazzetta si apre in mezzo a
salici, pioppi e cipressi.
«Con questi tre tipi di quinte differenti si creeranno atmosfere uniche per ambientare letture e rappresenta-
zioni», accenna Marocco.
Si è pensato anche ai
bambini, perché trenta alberi di nocciolo definiscono la sagoma di una piazzetta che sarà dedicata alle
attività con i più piccoli e
per questo già chiamata
“Cip e Ciop”, in onore ai
due noti scoiattoli della Di-
sney. «Speriamo che il bosco
diventi davvero una casa per
gli scoiattoli. Contatteremo
anche la Lipu per sapere se
vi sono progetti per il ripopolamento di alcune specie
di uccelli».
Il bosco, che confina con
una strada sterrata, sarà delimitato per metà da una sie-
pe che costituirà anche una
barriera naturale contro il
freddo dell’inverno. «Ci sono ancora tanti particolari
da sistemare, ma la parte
più grossa è fatta», mostra
Marocco.
Lo zio Bartolomeo Quattrocolo, di casa a Cascina
San Carlo, è stato nomina-
to “guardiano del bosco”: è
lui a controllare che le
piante non patiscano il freddo, abbiano abbastanza acqua e quali necessitano di
potatura: «Il bosco sorge su
un terreno che drena bene.
Fino ad una decina di anni
fa qui c’era una peschiera,
poi è stata riportata tanta
terra per coprirla – spiega il
65enne, esperto potatore d
amante delle piante con fiori - Questi alberi vogliono un
terreno per lo più asciutto:
prima di piantarli, in alcuni punti, abbiamo calcolato
una lieve pendenza per quelli più delicati perché ogni albero ha le sue esigenze».
Il primo disegno del bosco è stato fatto da un architetto, ma il progetto ha
subito modifiche per avvicinarsi a un aspetto più rustico e naturale, senza dimenticare le esigenze delle
varie essenze. «Per fare un
esempio, il carpino si trova
bene vicino all’ulivo, ma non
PIANTE & UMORI - Dal sogno malinconico del salice alla commozione e al sacrificio del profumatissimo tiglio
Gli antichi celti associavano
ai giorni dell’anno un albero, le cui virtù avrebbero influito sui nati.
Quercia (21 MARZO): - esprime un carattere ragionevole
e coraggioso.
Betulla (24 GIUGNO): - incarna l’equilibrio e ha una
naturale eleganza.
Ulivo (23 SETTEMBRE): - ama
le buone maniere, disprezza
violenza e gelosia.
Faggio (22 DICEMBRE): - è un
“ragioniere” che sa ben organizzare vita e carriera.
Abete (2-11 GENNAIO E 5-14 LUGLIO): - personalità misteriosa e di umore mutevole, amante del bello ed ambizioso.
Olmo (2-24 GENNAIO E 15-25
LUGLIO): - tende a dirigere, non
a obbedire, e in amore è un
compagno fedele e generoso.
Cipresso (25 GENNAIO-3 FEBBRAIO E 26 LUGLIO-4 AGOSTO): - fedele, forte e molto passionale.
Pioppo (4-8 FEBBRAIO, 1°-14
MAGGIO, 5-13 AGOSTO E 3-11 NOVEMBRE): - è affidabile e ha in-
clinazione per la filosofia e
le arti.
Bagolaro (9-18 FEBBRAIO E 1423 AGOSTO): - gli piace la vita
affascinante e farsi notare.
Pino (19-9 FEBBRAIO E 24 AGOSTO-2 SETTEMBRE): - s’innamora facilmente.
Salice (1-10 MARZO E 3-12 SET-
Da sinistra, in
senso
orario:Mariangela
Marocco, titolare
dell’agriturismo
Fricandò,
Bartolomeo
Quattrocolo,
“guardiano del
bosco”; speciale
protezione per
l’ulivo,
suggestiva
inquadratura
invernale di un
albero, spettacoli
folcloristici sui
Celti
Ogni giorno un albero, ogni albero una virtù
Secondo i celti, la quercia esprime il coraggio, l’abete il mistero, il cipresso la fedeltà
TEMBRE): - è di solito malin-
conico, viaggiatore e sognatore.
Tiglio (11-20 MARZO E 13-22
SETTEMBRE): - si commuove
con facilità e si sacrifica per
gli altri.
Nocciòlo (22-31 MARZO E 24
SETTEMBRE-3 OTTOBRE): - tollerante, sensibile ma talvolta
capriccioso.
Corniolo (1-10 APRILE E 4-13
OTTOBRE): - esuberante, intuitivo e idealista.
Acero (11 AL 20 APRILE E 14-23
OTTOBRE): - sicuro di sé e fantasioso.
Noce (21-30 APRILE E 24 OTTOBRE-2 NOVEMBRE): - ama sorprendere e non accetta compromessi.
Castagno (5-24 MAGGIO E 1221 NOVEMBRE): - è la personificazione dell’onestà ma tende
a irritarsi.
Frassino (25 MAGGIO-3 GIUGNO E 22 NOVEMBRE-1° DICEMBRE):
- ambizioso e impulsivo sen-
za temere le critiche.
Carpino (4-13 GIUGNO E 2-11
DICEMBRE): - ha spirito imprenditoriale e grazia.
Fico (14-23 GIUGNO E 12-21 DICEMBRE): - pratico, testardo e
pigro con un forte senso dell’umorismo.
Melo (25 GIUGNO-4 LUGLIO E 23
DICEMBRE-1° GENNAIO) - cerca
l’amore in ogni aspetto della
vita, è fragile ma sa risollevarsi.
al salice. E l’ulivo non deve
essere molto esposto, perché
va protetto dal gelo d’inverno».
Tutti potranno accedere
al Bosco di Passatempo gratuitamente. Ci saranno orari di apertura e si potrà
visitare anche su prenotazione: «L’organizzazione è
ancora da definire, ma vogliamo trovare un modo per
controllo l’afflusso di persone. A chi entra sarà dato il
decalogo con le regole per rispettare l’area – accenna
Marocco – Su ogni albero,
sarà poi messo un cartello
per illustrare le caratteristiche caratteriali di chi è nato
sotto quella pianta secondo
l’oroscopo celtico».
Tra gli alberi sarà creato
un percorso guidato. «Diventerà un’oasi per passeggiare e leggere in tranquillità. Per questo, accanto a ogni pianta, posizioneremo una panchina in legno».
In scaletta c’è anche il
coinvolgimento delle scuole in attività didattiche; le
visite guidate si dovranno
prenotare. In autunno potrebbero partire le prime iniziative nel bosco. Per esempio un incontro con una
grafologa che, al termine
del percorso, proporrà il test dell’albero per interpretare la propria personalità
come avrebbe magari fatto
un druido dalla barba bianca.
Intanto, tra chi ha saputo che il bosco sta prendendo forma, c’è anche chi ha
già chiesto di poter portare
li il proprio albero di Natale: «Stiamo pensando se realizzare uno spazio-riposo
per abeti e pini – immagina
Marocco – Calmi, facciamo
un passo alla volta. Però,
certo che sarebbe bello ricostruire un villaggio di Natale...».
Sara Bauducco
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Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CHIERI E DINTORNI 11
MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 55
ALBERGHI
I LIMITI
alternativi
Purtroppo manca
una buona informazione
da parte dei Comuni
e della Provincia
I gestori dei B&B
si aspetterebbero
più collaborazione
CHIERI - Una famosa canzo-
ne per bambini comincia
così: «Aggiungi un posto a
tavola, che c’è un amico in
più». Sono le parole d’ordine dei bed and breakfast
(dall’inglese: letto e prima colazione) che operano nel territorio
di Chieri e dintorni.
A metà strada
fra l’albergo e la
casa dove si vive
tutti i giorni, il
bed and breakfast punta sull’accoglienza, ma anche sull’intimità
e sullo star bene
del cliente fra le cose semplici. Niente parcheggi
affollati, quindi, niente acsnensori super moderni
con specchi e musica in
sottofondo, niente corridoi
interminabili con centinaia di stanze tutte uguali.
Perché nel bed and
breakfast il turista non è
un numero, ma una persona, con la quale si può perfino stringere un’amicizia
che lo condurrà di nuovo
dove ha trovato semplicità
e simpatia. Unico problema: tanta gente non sa ancora che il fenomeno B&B
esiste anche nel Chierese.
E pensare che in Gran Bretagna (e non solo) accade
da sempre che le famiglie
con una o due stanze in più
a disposizione, le cedano
in affitto ai viaggiatori per
una o più notti.
«L’esperienza insegna
che durante un viaggio è
bello sentirsi ben accolti in
un luogo», spiega Anna Danielato, 53 anni, proprietaria di Sogno nel Verde, a
Pino Torinese. «Desideriamo che le persone, quando arrivano, respirino aria
di casa. Spesso ci sediamo
con i nostri ospiti per chiacchierare e bere un caffè. Offriamo consigli sulle visite
nei dintorni, ascoltiamo i
loro racconti, diventiamo
noi stessi una parte di quelle storie che, chissà, magari riferiranno ad altri con
piacere».
Elisabetta ed Enrico Rubiola, 40 anni, proprietari
dell’Arzigà di Chieri, raccontano: «L’idea deriva
dall’esperienza all’estero
che abbiamo fatto. Arzigà
in piemontese significa “rischiato”. La nostra è un’avventura in cui ci siamo impegnati accogliendo tutti i
rischi e le gioie che comporta. Ci piace condividere
spazi della nostra casa con
altre persone. Ascoltare il
bagaglio di avventure ed esperienze che si portano
dietro. Confrontarci. Possiamo definirlo un hobby,
una passione. Abbiamo cominciato con le Olimpiadi
del 2006. La prima esperienza è forse stata la più
bella. Abbiamo accolto per
15 giorni i genitori del portiere svedese di hockey che
ha poi vinto la medaglia
d’oro. In Italia non capita
spesso di vedere i parenti di
un famoso giocatore di calcio dormire in una semplice casa familiare. All’estero invece il Bed and Breakfast è molto più diffuso».
L’origine dell’attività risale al mondo anglosassone. Pian piano si è diffusa
nei vari paesi d’Europa, in
particolare la Francia, fino ad arrivare anche in Italia. «Quello che mi piace
di più è stare a contatto con
realtà di passaggio - rivela
Silvana Delbosco,62 anni,
titolare del Bric San Lorenzo a Poirino - Dare ospitalità fa parte della mia
educazione. Io e mio fratello abbiamo cominciato questa attività dopo la morte
dei nostri genitori, sette anni fa. Lavoravamo en-
con il desiderio di mostrare le bellezze del territorio:
«La nostra casa si trova in
un posto molto tranquillo
immerso nel verde - spiega
Maria nella Cappelline, 71
anni, descrivendo
la propria Cascina nel Bosco, a
Vernone - Non abbiamo vicini di casa. Non si vede un
tetto fino a Moncucco. Far vedere
a qualcun altro
questo paradiso è
una grande emozione. Fa piacere
sentirsi dire che è
un bel posto. Io e
mio marito abbiamo cominciato dieci anni
fa. Volevamo ricavare un
minimo di reddito che ci
permettesse di mantenere
la cascina, che risale al
1700. In realtà non viene
molta gente».
Silvana Delbosco conferma: «Ci sono pochi clienti. Solo in seguito all’ostensione della sindone a
Torino è arrivato qualche
turista».
La smentisce Giuseppe
Rosa, 60 anni, proprietario
del Bed and Breakfast Via
Torino 54 a Trofarello: «La
nostra attività funziona bene, ci sono parecchi clienti.
Ad esempio con il salone del
libro, abbiamo avuto tutti
i fine settimana prenotati».
La tipologia dei clienti è
molto varia: «Accogliamo
famiglie, studentesse universitarie, operai e turisti
stranieri - spiega Silvana
Delbosco - Siamo contattati soprattutto da chi non ama l’esperienza degli alberghi, dove le persone sono considerate poco più che
un numero».
La fama del Bed and
Breakfast Sogno nel Verde si è particolarmente diffusa nel Veneto, da cui arrivano la maggior parte
degli ospiti: «Mentre dall’estero abbiamo poco riscontro, sembra che nel Veneto ci siano molte persone
interessate a visitare questo piccolo angolo di mondo
- spiega Elisa Danielato Spesso i clienti alla fine socializzano tra loro. C’è stato un periodo in cui l’ospedale Villa Pia ci ha mandato alcuni familiari di pazienti che non sapevano dove alloggiare. In quel momento di sofferenza così
difficile per loro siamo serviti come punto di riferimento e di appoggio».
Elisabetta ed Enrico Rubiola rivelano con piacere
come a volte si instaurino
amicizie che durano a dispetto del tempo e della distanza: «Molti ritornano
qui più volte, e così inevitabilmente ci ritroviamo
tutti insieme a bere un caffè
e a fare due chiacchere».
Interviene Giuseppe Rosa: «Nel 2006 una coppia di
olandesi si è fermata qui
due settimane. Da allora
tornano a trovarci spesso,
portando anche parenti e amici».
Il problema principale
che affligge un po’ tutti i
Bed and Breakfast della zona è la poca informazione
divulgata dagli enti del turismo, dalla Provincia e
dai Comuni, da cui ci si aspetterebbe una maggior
collaborazione, visti gli alti costi degli investimenti
pubblicitari su siti internet e riviste specializzate.
Per il futuro, le opinioni
sono concordi: continuare
sulla strada dell’accoglienza senza trascurare le
piccole cose. «E perché no?
- conclude Elisa Danielato
- Magari anche uno scambio con albergatori come
noi che hanno la stessa attività da altre parti del
mondo».
Si chiama bed and breakfast
un po’ casa e un po’ hotel
Nuova ospitalità in crescita nel Chierese
Dall’alto: il
Bed and
Breakfast “Via
Torino 54”, di
Trofarello;
“Cascina nel
Bosco” di
Vernone;
Giuseppe
Rosa, titolare
di “Via Torino
54”; Silvana
Belbosco
seduta
davanti al suo
“Bric San
Lorenzo” a
Poirino;
l’ingresso
dell’“Arzigà”
di Chieri
trambi a Torino, ma sapevamo che non potevamo lasciare la casa vuota, così ci
è venuta quest’idea. Ab-
biamo entrambi una relazione molto aperta con gli
altri, non siamo vincolati
dalla paura di mettere a di-
sposizione la casa a persone estranee».
Il piacere dell’accoglienza spesso si mescola
“B&B” DEL CHIERESEX
Dove sono e quanto costano
Ed ecco una veloce panoramica su prezzi e caratteristiche principali di al cuni
“B&B” del Chierese.
Il Bed and Breakfast “Sogno Nel Verde” si trova a Pino Torinese, in Via Casaverde 31: il prezzo, 60 euro per la camera
matrimoniale e 40 euro per la singola. La
colazione, compresa nel servizio, comprende frutta fresca di stagione e torte fatte in casa.
Il Bed and Breakfast “Bric San Lorenzo” di Poirino, in Via Cavour 47, consiste in una casa di campagna indipendente con parcheggio, accesso disabili e
giardino.
Consiglio per i buongustai: le uova fresche. Prezzi: 45 euro a notte per 2 persone, 35 euro per il singolo.
Il Bed and Breakfast “Via Torino 54”,
a Trofarello, dispone di due stanze da letto, “voglia d’oriente” e “il classico”, un
salotto dotato di spazi per la lettura, un bagno, un locale cucina. La camera singola
costa 35 euro a notte, la doppia 60 euro per
due persone. Per i bambini da 0 a 6 anni
l’alloggio è gratis, tra i 7 e i 12 anni viene
fatto il 50 % di sconto.
Il Bed and Breakfast “Cascina nel bo-
sco” si trova a Vernone, una piccola frazione di Marentino, in località Cascina
Pianta. E’ una cascina dell’800 con una
camera con due letti e un bagno, fornita
di parcheggio e grande giardino. Non c’è
radio né TV, solo natura e silenzio. Le tariffe sono variabili in base alla stagione
e vanno da un minimo di 25 a un massimo di 35 euro a persona per camera doppia, un minimo di 40 a un massimo di 45
euro per camera doppia a uso singolo. Il
periodo minimo di soggiorno è di due notti.
Il Bed and Breakfast “Arzigà”, a Chieri, in Strada Della Rezza 109, dispone di
quattro posti letto in camere doppie e singole. Le stanze sono dotate di bagno interno con doccia e asciugacapelli, balcone riservato con vista sulla campagna, aria condizionata e tv.
La struttura è anche dotata di un soggiorno con tv satellitare e di libreria e offre ai suoi ospiti spazi esterni e biciclette per escursioni.
Per colazione vengono serviti cibi dolci e salati, a seconda delle preferenze degli ospiti.Per la camera singola il prezzo
è di 35 euro, per la doppia di 60 euro.
Margherita Ghibaudi
• LINEA 30 • ORARIO LUGLIO E AGOSTO • LINEA 30 •
Strutture frequentate da gente di ogni età, anche stranieri
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CRONACA CITTADINA 13
VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 56
Tre sindaci preoccupati per i
tagli ai bilanci dei loro
Comuni.
A sinistra: Andrea Biglia
primo cittadino di Pino
Torinese.
Sotto il titolo da sinistra: i
colleghi Maurizio Tomeo di
Trofarello e Francesco
Lancione di Chieri
Massacrati dalla manovra
Tagli, fino al 13% a Pino. Insorgono i Comuni del Chierese
Consiglio comunale
urbanistica al centro
Il Consiglio comunale vota gno. Al ritorno delle vala variante 20. Nella sedu- canze, quindi, ci saranno
ta prevista dalle 19,30 di molte mie interrogazioni».
L’esponente di Chieri
giovedì, uno dei punti principali sarà proprio l’ap- Futura lascia così la scena
provazione della variante a Moderati e Pd: i primi
parziale al Piano regolato- chiedono notizie sui lavore. Ma si discuterà anche ri previsti in strada Andedi due piani convenziona- zeno (asfaltatura e passeti, una modifica di 656 mi- rella pedonale sul rio Rala al bilancio 2010 e l’alie- vetta); il secondo presenta
nazione di strada del Rita- otto interrogazioni e tratta temi come le piste ciclano.
Quest’ultimo punto è in- bili, la mensa e il personatrecciato a uno dei Pec: il le comunale: si chiedono
municipio vuole vendere informazioni alla Giunta,
parte di strada del Ritano per esempio, sulle dichiaalla “Big Mat De Tomma- razioni rese al Corriere da
si”, azienda che sta realiz- Vincenzo Caivano. Il conzando la sua nuova sede al- sigliere dell’Udc considel’incrocio tra strada Pada- rava: «Non sappiamo se i
na Inferiore e la circon- dipendenti lavorano con o
vallazione cittadina. Il Pia- contro di noi».
Il Pd presenta anche un
no esecutivo convenzionaordine del giorno e una
to verrà modificato.
Altro argomento forte, mozione: con il primo, prola variazione di bilancio: il posto insieme ai Moderati, si richiede
Consiglio
di spostare il
dovrà ratifimonumento
care quanto
alle vittime
deciso dalla
del lavoro da
Giunta, cioè
piazza Cal’utilizzo devour ai giargli oneri di
dini davanti
urbanizzaall’ex Tabaszione per fiso, più visinanziare la
bile rispetto
manutenalla posiziozione di verne attuale. Ide e strade.
noltre i due
In precegruppi di opdenza
si
Il vice sindaco Sodano
posizione
prevedeva
l’accensione di un mutuo chiedono di intitolare una
ma un incremento impre- via ai caduti sul posto di lavisto degli oneri lo rende voro.
La mozione del Pd, insuperfluo.
L’ultimo punto sarà vece, riguarda il giardino
quello, probabilmente, più pubblico di via San Giordibattuto: la variante par- gio: si chiede alla Giunta
ziale 20 al Piano regolato- di mantenerlo anche in care. Si discuterà di aliena- so di alienazione di Palazzioni, cubature e il riuti- zo Diverio e dell’immobile
lizzo di ex hotel che chie- al civico 19.
Presenta una mozione e
dono di diventare case di
un ordine del giorno anche
riposo.
Oltre ai punti presenta- Pino Iannò, capogruppo
ti dalla Giunta, il Consiglio della Lista per Chieri e cridi giovedì e venerdì con- ticato nell’ultima seduta
tiene anche alcune mozio- per il litigio con il vicesindaco Luigi Sodano. Il prini e interrogazioni.
Colpisce, in primis, l’as- mo documento, firmato ansenza di interrogazioni del- che dal consigliere Angelo
lo “specialista” Raffaele Rubatto, chiede di realizFurgiuele, il quale spiega: zare parcheggi riservati ai
«Avrei tanti temi da af- motocicli; l’ordine del giorfrontare, ma adesso ci sono no, invece, punta a impele ferie: se le mie proposte gnare il sindaco e la Giunvenissero accolte, il Comu- ta a definire un programne non potrebbe comunque ma di manifestazioni e iprovvedere. Meglio atten- niziative in occasione dei
dere settembre, in modo da festeggiamenti per i 150 andare risposte immediate ai ni dell’Unità d’Italia, precittadini che hanno biso- visti per il 2011.
Per una volta sono tutti d’accordo, sindaci di centrodestra e di centrosinistra: un
coro di “no” da tutto il Chierese si alza contro la nuova
manovra finanziaria del Governo e i tagli previsti nei
trasferimenti agli enti locali
e le ulteriori restrizioni sul
rispetto del Patto di stabilità.
Dalle prime stime, nel
prossimo biennio le percentuali dei tagli sui bilanci dei
Comuni Chieresi potrebbero
oscillare da un minimo del
5% ad un massimo del 10,
con punte anche del 12-13%
come nel caso di Pino Torinese. Soltanto Santena sembrerebbe uscire indenne da
quella che si potrebbe rivelare una vera e propria Waterloo per gli enti locali.
I Comuni, infatti, sono
stretti in una morsa: da una
parte, la riduzione dei trasferimenti statali e, dall’altra, i vincoli sempre più
stretti del Patto di stabilità
interno, che ogni ente è chiamato a rispettare.
Quest’ultimo è uno strumento voluto dalla Comunità
europea per controllare l’indebitamento dei Comuni,
che ogni anno non possono
spendere più di quanto incassato. Sono quindi costretti a utilizzare per opere
e investimenti solo la liquidità in entrata nei 12 mesi;
per cifre superiori si rischia
lo sforamento del Patto, mentre quello che non viene utilizzato deve essere accantonato e non può più essere u-
sato l’anno seguente.
«La situazione è davvero
pesante – esordisce Michele
Mammolito, primo cittadino
di Cambiano, che fa parte di
una coalizione di centrodestra – Oltre a questa manovra, stiamo già subendo un
bel danno dalla decisione di
togliere l’Ici per la prima casa». Benedetto Nicotra, sindaco PdL di Santena, condivide la posizione del collega
e aggiunge: «Ci stiamo trasformando in prestatori d’opera e in questo modo non
possiamo più amministrare e
garantire servizi. Chi sta a
Roma prima di fare il ministro dovrebbe avere un’esperienza come amministratore
per capire le nostre problematiche. Invece dimostrano
incapacità e incompetenza.
Dovrebbero istituire un tavolo di discussione con le piccole-medie comunità». Una posizione particolarmente dura, nonostante a Santena
l’impatto della manovra dovrebbe sentirsi meno che altrove, con un taglio sui bilanci 2011-2012 dello 0,6%, una contrazione dei trasferimenti pari a 44.000 euro all’anno e l’obbligo di risparmiare “solo” 440.000 euro
all’anno per rispettare il Patto di stabilità.
La realtà dei fatti è che se
il Governo proseguisse lungo
la strada intrapresa, molti
enti locali fino al 2012 non potranno più garantire una serie di servizi, come la manutenzione di strade, scuole ed
edifici. «Se non si fanno investimenti non aumenta la
ricchezza dei Comuni – sottolinea Maurizio Tomeo, primo cittadino di Trofarello,
appartenente al centrodestra
– Sulla spesa corrente abbiamo già tagliato tutto il possibile. Anche gli stipendi dei dipendenti comunali, una quarantina, sono stati ridotti all’osso. Le difficoltà si ripercuoteranno su infrastrutture,
strade, edilizia scolastica, servizi sociali».
È particolarmente preoccupato Andrea Biglia, sindaco di centrosinistra a Pino
Torinese: «Fino a qualche anno fa eravamo un Comune super virtuoso, con solo il 7%
delle entrate provenienti da
TONINO SIDARIX
«Lega Nord? Ben più delle ronde»
«La Lega non è soltanto “ronde”». Il capogruppo
in Consiglio Tonino Sidari (due settimane fa,
per errore, il “Corriere” aveva attribuito la carica a Gian Pietro Toaldo) rivendica le attività
svolte nel primo anno di mandato: «Si parla
sempre del nostro impegno per le ronde, che effettivamente sono un cavallo di battaglia da anni. Ma ce ne sono altri, e tutti utili alla città».
Orti urbani, dissipatori di rifiuti e trasmissione delle pratiche attraverso la posta elettronica certificata: sono le iniziativa rivendicate dal consigliere, delegato alla Semplificazione e all’efficienza amministrativa.
L’iniziativa a cui Sidari tiene di più sono gli
orti urbani, destinati ad anziani e ad attività
didattiche: «In accordo con la Giunta, sono riuscito a ottenere di partire con i lavori a settembre. Investiremo i primi 20 mila euro per il livellamento del terreno e la preparazione dei
viottoli di collegamento all’interno dell’area
prevista a Fontaneto. Ho battuto i pugni proprio
perché ritengo importante questo progetto, utile a scuole e anziani».
Già attiva un’altra iniziativa promossa dal
capogruppo leghista: «E’ possibile trasmettere
in formato elettronico via posta certificata: richieste, documentazioni e istanze che non necessitano del bollo».
La trasmissione deve avvenire via Pec (Posta elettronica certificata) all’indirizzo del Comune [email protected] che provvede in automatico a trasmettere al mittente la
ricevuta (che per legge sostituisce la raccomandata A/R).
Aggiunge Sidari: «Per denunce d’inizio attività e integrazioni, per esempio, il sistema è già
attivo e permette di risparmiare in diritti e risorse umane. A breve vedremo se sarà possibile far valere questo sistema anche per i documenti che necessitano del bollo».
Altra idea del consigliere, in fase embrionale, riguarda i dissipatori di rifiuti umidi:
«Sto lavorando con Smat e altri interlocutori
per fare un esperimento che prevede l’installazione, per un anno, dei dissipatori sotto il lavello. L’umido verrebbe polverizzato e inviato
al depuratore di Fontaneto. Sono convinto che
porterebbe grossi vantaggi ambientali ed economici: gli utenti riceverebbero sgravi sulla bolletta».
Sidari guarda anche a obiettivi politici, locali e non: «Per esempio, siamo a favore dell’acqua pubblica. E puntiamo a modificare la
Ztl: il Movimento Giovani Padani ha presentato una proposta che la Lega chierese appoggia in pieno».
Roma, oggi ci hanno trasformato in un ente che dipende
quasi esclusivamente dai trasferimenti statali. L’Ici per
noi rappresentava un’entrata molto pesante, pari al 60%
del bilancio. Oltretutto, non
possiamo neanche contare
sull’addizionale Irpef».
Nel Comune collinare l’effetto della manovra potrebbe essere davvero pesante: i
tagli sui bilanci si stimano
del 9% nel 2011 e quasi del
12% l’anno successivo, con
una riduzione dei trasferimenti di oltre 500.000 euro all’anno, la stessa cifra che si
dovrà accantonare per non
sforare il Patto di stabilità.
«Se la finanziaria venisse approvata così com’è oggi, po-
tremmo chiudere i battenti –
scuote la testa Biglia – Abbiamo già cercato di diminuire
le spese. Ora dovremo capire
come recuperare risorse. Non
possiamo vivere soltanto di
multe, e non è giusto tagliare
su certi servizi. Inoltre, le entrate per le urbanizzazioni sono ridotte all’osso per via della crisi».
Per protestare contro il
Governo il sindaco ha deciso di aderire all’iniziativa
“Comuni al buio, paghiamo
sempre noi” e stasera, venerdì, dalle 22 a mezzanotte
spegnerà le luci di via Molina e via Folis.
Particolarmente difficile
la situazione di Poirino: la ricostruzione della scuola del-
l’infanzia che nel 2009 era
stata distrutta da un incendio causerà lo sforamento del
Patto di stabilità per una cifra pari a 1.500.000 euro
Con il nuovo provvedimento del Governo, il Comune andrebbe incontro al
rischio di subire un taglio
nei trasferimenti pari alla
stessa cifra. «Fino all’anno
scorso chi non rispettava il
Patto riceveva “solo” un’ammenda di qualche migliaia di
euro – spiega Sergio Tamagnone, sindaco di Poirino,
che fa parte di una coalizione di centrodestra – Con la
nuova manovra, invece, i tagli nei trasferimenti sono direttamente proporzionali all’entità dello sforamento: se
non ho rispettato il Patto per
1.500.000 euro, lo Stato mi
darà 1.500.000 in meno».
Tamagnone è però speranzoso che qualcosa possa
ancora cambiare: «L’Associazione nazionale Comuni italiani ha fatto una serie di
richieste, il mio auspicio è che
il Governo possa accentarne
almeno qualcuna. Una di queste chiede che le spese di edilizia scolastica non vengano
considerate nel Patto di stabilità: se venisse accolta gran
parte dei nostri problemi sarebbero risolti. L’altra è che
vengano riconosciuti come
virtualmente incassati i crediti che le Regioni hanno nei
confronti degli enti locali».
Il sindaco di centrodestra
Francesco Lancione, in carica a Chieri da poco più di un
anno, ha le idee chiare sul da
farsi: «Bisogna rimboccarsi
le maniche e cercare di risparmiare il più possibile.
Per recuperare risorse potremmo vendere e valorizzare
gli immobili comunali. Ma il
vero problema è quello del
Patto di stabilità: non è possibile avere un capitale in casa e non poterlo utilizzare».
Proprio a causa del Patto di
stabilità, Chieri nel biennio
2011-2012 dovrà risparmiare
oltre 3 milioni all’anno. Inoltre andrà incontro a un
taglio sui bilanci del 4% per
il 2011 e del 6,2% per il 2012,
con i trasferimenti statali
che si ridurranno di oltre 1
milione di euro all’anno.
Daniele Marucco
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
CRONACA CITTADINA 15
VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 56
L’accesso semplice si aggira sui dieci euro. Impianti all’aperto a Chieri (due), Riva, Pino, Villastellone, Poirino
Giochi e
nuotate
nelle
piscine di
tutto il
Chierese. A
destra:
massaggi
d’acqua
alla Moby
Dick
ESTATE
in acqua
Il caldo asfissiante di questi
giorni porta al tutto esaurito nelle piscine del Chierese. Soprattutto il sabato e domenica, ma anche in settimana nel tardo pomeriggio,
quando all’uscita dagli uffici in molti si concedono una
nuotata rigenerante. E dall’anno scorso è aumentata
l’offerta delle strutture nel
Chierese, con l’apertura dei
nuovissimi impianti di Poirino e Villastellone.
Per chi ancora dovrà resistere alla canicola fino ad
agosto e per coloro che non
avranno la possibilità di andare in villeggiatura, l’estate 2010 si presenta come la
più ricca nell’opportunità di
scelta delle piscine più congeniali o con i prezzi più accessibili. In pochi minuti
d’automobile ci si può tranquillamente trovare a bordo
vasca di una delle due strutture di Chieri, oppure alla
Moby Dick di Pino Torinese
o alla piscina di Riva; in alternativa ci sono quelle di
Villastellone, Poirino o Pecetto.
«La stagione quest’anno è
cominciata più tardi a causa
del freddo e del maltempo - tira un primo bilancio della
stagione Michelangelo Lazzaro, titolare dello Zero
Club in strada Baldissero
66 - Fino al 20 giugno abbiamo avuto poca gente, poi
è scoppiato il caldo: da quel
momento, l’afflusso di persone è stato superiore al 2009».
Una tendenza che si riscontra in tutte le piscine del
Chierese. «Se continua a fa-
Il mare sotto casa
Prezzi e offerte nelle piscine del Chierese
re così caldo, a settembre potremo brindare», esclama
soddisfatto Luca Longo, responsabile della piscina di
Poirino, che da inizio giugno
ha già registrato oltre 5.000
ingressi.
Allo Zero Club di Chieri
la novità di quest’anno è la
piscina per bambini, che si
aggiunge alla semiolimpionica già presente da anni.
L’orario d’apertura è dalle
12 alle 19 il lunedì e dalle 10
alle 19 tutti gli altri giorni.
Il costo per i non soci è di 11
euro il lunedì, 13 da martedì
a venerdì e 15 il fine settimana; per i soci rispettivamente 8, 10 e 12 euro. Dopo le
15 viene applicata una riduzione di 2 euro, così come
per gli under 12; i bambini
sotto i 6 anni pagano 3 euro.
Lettini e ombrelloni sono
gratuiti fino ad esaurimen-
to. Viene offerta anche la
possibilità di organizzare feste serali a bordo vasca. Per
informazioni: 347-463.11.60.
La giornata principale per
andare in piscina rimane la
domenica, con giovani e famiglie che prendono d’assalto lettini e vasche per concedersi qualche ora di svago, relax e un po’ di tintarella. «Addirittura a inizio
luglio abbiamo dovuto bloccare gli ingressi perché era
tutto pieno», riferiscono Davide Dabene e Romina Pitzus, gestori della Splash in
via San Silvestro 29. In settimana, invece, le piscine diventano il posto prediletto
di bambini e giovanissimi,
soprattutto la mattina.
Sono molteplici le proposte per l’estate dai diversi
impianti sparsi sul territorio, occasioni da cogliere per
chi non potrà andare in va- so solo in certi momenti delcanza.
la giornata, come mattina,
Alla Splash di Chieri si pomeriggio o nella pausa
possono trovare una vasca pranzo.
da 22 metri e un’altra per
Vengono organizzati anbambini, poi il prato, i letti- che corsi di acquagym e nuoni, gli ombrelloni e una to per bambini. «Domenica
spiaggia artifi25 luglio ci sarà una festa in
ciale. La strutpiscina dalle
CHI CI VA
tura è aperta
19 a mezzatutti i giorni in
notte, con
Giovanissimi e bimbi
orario 9,30-19;
musica,
durante la settimana,
da lunedì a vecocktail e
famiglie
e
ragazzi
nerdì il costo
grigliata:
vengono in massa
per i non soci è
l’ingresso è
sabato e domenica
di 10 euro al
gratuito –
a caccia di svago
giorno e il fine
anticipa Dasettimana 11;
e di un po’di tintarella vide Dabene
per i soci ridell’Associaspettivamente
zione “Sport
7 e 8 euro. Il
da urlo” che
prezzo del lettino è di 1,50 eu- insieme a “Chieri sport 97”
ro.
gestisce l’impianto – A FerSono previsti sconti per ragosto poi faremo una grigli over 65 e under 12, oltre gliata con giochi in piscina,
a riduzioni in caso d’ingres- mentre a fine mese ci sarà la
festa di chiusura della stagione». Per informazioni:
011-947.06.28, 349-300.44.31,
[email protected]
Tra le proposte di Chieri
rimane la piscina comunale
coperta Rari Nantes, in via
Fea 1, adatta più che altro
per chi vuole solo farsi una
nuotata: rimarrà aperta fino a fine luglio, poi chiuderà
i battenti per manutenzioni
fino al 22 agosto. Per informazioni: 011-941.28.05.
Tra gli impianti più importanti nei Comuni dei dintorni c’è sicuramente la
Moby Dick di Pino Torinese, in via Valle Miglioretti 28. È la struttura più
grande, con una piscina relax con idromassaggio e sali del Mar Morto, due vasche
per i bambini, una dotata pure di scivoli, una piscina semiolimpionica per il nuoto
libero, il bagno turco, bagno
scozzese, percorso Kneipp,
parco e solarium. Il lunedì è
aperta in orario 12-19, mentre il resto della settimana
10,30-19. «Quest’anno abbiamo una serie di novità - illustra il titolare Marcello Calemme - Una passerella immersa nella vasca principale
con massaggio riflessogeno
ai piedi, una sessantina di lettini con nebulizzatori d’acqua e un abbonamento speciale per il mese di agosto». Il
costo d’ingresso è di 15 euro
da lunedì a venerdì e 20 euro il fine settimana; per gli
under 12 rispettivamente 12
e 16 euro. Dopo le 15,30 il
prezzo del biglietto intero è
di 10 euro in settimana e 12
il sabato e domenica. Per
informazioni: 011-811.10.12.
Alla piscina Victoria Ivest di Riva di Chieri, in
via Faustina Mazzeti, si
può nuotare, prendere il sole e giocare a beach volley.
Il vantaggio rispetto agli altri impianti è l’apertura serale. «Siamo aperti fino alle
23, a volte vengono organizzate feste a bordo vasca - spiega Williams Verdiani, amministratore della struttura
- Per la prima volta, l’attività
di questa piscina non chiuderà a settembre ma proseguirà in autunno e inverno,
grazie alla nuova copertura
telescopica che abbiamo realizzato».
L’impianto è aperto da lunedì a venerdì in orario 1023, mentre sabato e domenica 9,30-23. Il costo è di 9 euro
al giorno nel corso della settimana e di 7 per il ridotto;
11 euro al giorno nel weekend e 9 il ridotto. Dalle 15 in
poi, da lunedì a venerdì, vie-
ne applicata una riduzione
di 1 euro e 50, mentre il fine
settimana è di 2 euro. In serata il prezzo è di 5 euro.
Info011-946.40.56,
339105.03.39.
Alla Villasport di Villastellone, in corso Savona
60, si può trovare una piscina semiolimpionica e una per bambini, un prato di
2.500 metri quadrati e un po’
d’animazione per i più piccoli.
È aperta dalle 10 alle 19, il
costo è di 8 euro al giorno in
settimana, 11 euro il sabato
e la domenica. «Abbiamo anche sconti per le famiglie: due
genitori più un figlio pagano
20 euro in settimana e 26 il
week-end; con due figli costa
25 euro in settimana e 31 sabato e domenica - snocciola
Cristian Donetti, titolare
della struttura, che da inizio
giugno ha staccato 3.500 tagliandi d’ingresso - Qui offriamo anche la possibilità
di organizzare feste private
la sera». Per informazioni:
011-969.65.05.
Alla nuova piscina di Poirino, in via Carlo Alberto
Dalla Chiesa 11, c’è una vasca semiolimpionica, una piscina per bambini e una idromassaggio.
L’impianto è aperto tutti
i giorni dalle 10,30 alle 19,30.
Il costo d’ingresso è il più
basso di tutto il Chierese: in
settimana 6 euro al giorno e
8 euro sabato e domenica; il
ridotto è rispettivamente di
5 e 6 euro; i bambini fino a 3
anni non pagano. Per tutta
l’estate vengono organizzati corsi di nuoto, acquagym
e idrobike. Per informazioni: 011-943.08.78.
Allo Sporting Club 77 di
Pecetto, in strada Chieri
34, è possibile nuotare fino
all’ora di cena. Lunedì è aperta in orario 12-21, da martedì a venerdì 9-21 e il fine
settimana 9-19. «Programmiamo corsi di nuoto e attività diacquagym – illustra
Carlo Valfré, uno dei titolari del club – Finché il tempo
ce lo permetterà, cercheremo
di tenere scoperta la piscina».
Info 011-860.99.05.
Daniele Marucco
Rassegna stampa
Luglio 2010
Comune di Poirino
CORRIERE DI CHIERI
38 NEI DINTORNI
VILLANOVA - Alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, oppure
“accompagnati” da coltelli
proibiti. Sono cinque le persone denunciate nella notte
tra venerdì e sabato, durante
i controlli stradali eseguiti dai
carabinieri di Villanova.
R. D., villanovese di 41 anni, deve rispondere di guida
in stato d’ebbrezza. Fermato
al volante di una Opel Astra,
sulla strada regionale 10 che
attraversa Dusino San Mi-
PRALORMO
Scivola
all’autunno
la rinascita
del lago
PRALORMOL’estate passerà
senza poter inaugurare il ritorno alla vita del lago della
Spina: slittano a fine ottobre la
chiusura del cantiere di messa in sicurezza dell’area del
bacino e l’inaugurazione dell’invaso. L’impresa catanese
Tecnis non ce l’ha fatta a rispettare i tempi previsti a gennaio 2009, quand’erano cominciati ai lavori. Secondo il
cronoprogramma, avrebbe
dovuto terminare gli interventi entro l’estate.
Sono diverse le ragioni per
cui si è accumulato questo ritardo. «Le ripetute nevicate degli ultimi inverni hanno rallentato i lavori – è la motivazione del sindaco Lorenzo Fogliato – Nel 2009 abbiamo raggiunto a Pralormo 80 centimetri di manto nevoso, mentre
quest’anno ci sono stati 40 giorni ininterrotti di neve».
Ma non c’è solo questo: l’ingegnere Pier Giorgio Perelli,
che non troppo velatamente
punta il dito sull’impresa che
sta realizzando gli interventi:
«Mi hanno fatto un po’ disperare... Comunque siamo quasi
alla fine».
L’opera di messa in sicurezza del lago ha un costo di
circa 3 milioni e mezzo di euro, di cui 600.000 stanziati dalla Regione e il resto dal Ministero per le Infrastrutture, attraverso la Protezione Civile.
Numerosi i lavori di una
certa entità eseguiti in questi
mesi: il più importante è stato la realizzazione di un particolare “sfioratore a calice”,
una costruzione in cemento
armato che è stata posta in uno degli angoli dell’invaso e avrà il compito di canalizzare
le acque del lago quando supereranno la soglia di attenzione. Le acque verranno così indirizzate attraverso una
vasca di pompaggio verso il
rio Riserasco e il rio Torto,
con vantaggi per l’agricoltura visto il recupero delle acque in pressione.
«È in corso il ripristino della galleria della gronda di
Montà e del rio Riserasco – illustra Perelli – Questi interventi serviranno al Consorzio
Chierese-Astigiano per distribuire le acque del lago agli agricoltori della zona ed eventualmente sfruttarle per creare aree per coltivazioni di pregio».
Sono state realizzate anche
altre due gallerie di scarico del
lago con immissione nel Torrente Banna e nel Rio Verde,
passando sotto la strada statale 29. A breve verranno abbattuti gli arbusti e le pianticelle all’interno dell’invaso, in
modo da consentire al lago di
riempirsi senza problemi con
l’arrivo delle piogge autunnali. Grazie a questi interventi, dopo più di quindici anni il lago della Spina potrà tornare al suo stato originario,
quello precedente all’alluvione del 1994, quando rischiò di
tracimare e la diga fu sbrecciata per oltre 80 metri rendendo insicura tutta l’area.
Nei dieci anni successivi
vennero presentati alcuni progetti di recupero, senza mai
essere approvati. Gli unici interventi eseguiti furono il parziale svuotamento dell’invaso
e un ripristino dello sbarramento per mettere provvisoriamente in sicurezza il bacino. Poi il Comune di Pralormo prese in carico la concessione per lo sfruttamento del
lago e venne realizzato l’attuale progetto. Finalmente,
nell’ottobre del 2008 arrivò
l’affidamento dell’appalto alla Tecnis e a gennaio dell’anno scorso cominciarono i lavori.
Daniele Marucco
VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 56
Ubriachi alla guida
provocano incidenti
chele, aveva un tasso alcolemico di 0,71, poco superiore al
limite consentito. Quanto basta per il ritiro della patente.
Stessi provvedimenti per
G. Z., ventenne di Monale, anche lui controllato a Dusino
alla guida di una Toyota Yaris: l’etilometro è salito a 1,38.
Il record è però di A. C., villanovese di 27 anni fermato al
volante di un autocarro Fiat
Ducato: il suo tasso alcolemico era di 1,93. I militari non
hanno però potuto sequestrargli il mezzo solo perché
intestato ad altri.
Guida sotto gli effetti degli
stupefacenti G. R., 35enne di
Montechiaro denunciato a seguito di un incidente avvenuto a Dusino, all’angolo tra
via Umberto I e via alle Poste.
L’uomo, in sella a una moto-
cicletta Kawasaki, si è scontrato con un Ford Transit ed
è stato portato all’ospedale di
Asti con ferite guaribili in 30
giorni. Sottoposto ad analisi,
è però risultato positivo ai
cannabinoidi.
Deve invece rispondere di
porto abusivo di oggetti atti a
offendere Z. P., camionista polacco di 52 anni, fermato a Villafranca: sul suo mezzo nascondeva un coltello a serramanico.
POIRINO - Un’estate lirica per
Poirino grazie all’associazione Vissi d’Arte.
Domani, sabato, alle 21 nel
giardino di Cà Delbosco in via
dell’Ospedale, andrà in scena
“Il barbiere di Siviglia” di
Gioacchino Rossini. L’opera,
di inizio 1800, racconta l’amore tra il conte d’Almaviva
e la bella Rosina, promessa
sposa del suo tutore don Bartolo. Ma grazie a Figaro, barbiere e factotum della città, il
Figaro canta a Cà Delbosco
Un agosto lirico per i poirinesi
conte riuscirà a coronare il
suo sogno d’amore. Figaro è
intepretato da Lorenzo Battagion, Rosina è Barbara Fasol,
il conte d’Almaviva è Andrea
Bragiotto, don Bartolo è Valter Carignano e don Basilio è
Riccardo Ristori. Regia di Ettore Lalli, direzione artistica
a cura di Susy Dardo e Valentina Oddenino. Ingresso 13
euro, 10 per i tesserati all’as-
sociazione.
La lirica torna poi sabato
31 luglio con la “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni.
Lo spettacolo avrà lo stesso costo e sarà messo in scena sempre nel giardino di Cà Delbosco. Interpreti dell’opera saranno Susy Dardo, Roberto
Costi, Jae Hong Park, Marta
Leung Kwing Chung e Licia
Stara, regia di Ettore Lalli, di-
rezione artistica di Susy Dardo, direzione tecnica di Valentina Oddenino.
Il 26 agosto la grande opera
sarà in scena invece in uno
dei suoi templi mondiali, l’Arena di Verona. L’associazione organizza un pullman con
partenza alle 7 e rientro in nottata. Costo di circa 55 euro, iscrizioni entro il 31 luglio al
333-235.43.82.
Ultimo appuntamento estivo con l’opera è il master di
tecnica vocale che si terrà a
Poirino dal 29 al 31 agosto, per
principianti ed esperti. Sarà
tenuto da Susy Dardo con la
presenza di Aurelio De Vicaris, specialista in foniatria. La
sede e l’orario è ancora da definire. Quota di partecipazione 150 euro, più 25 di iscrizione. Informazioni al 333235.43.82 o [email protected].
Passi carrai: ancora troppi i furbi
Ultime settimane per pagare il tributo a Poirino. Poi arriveranno le multe
POIRINO - Solo un centinaio i
poirinesi che hanno regolarizzato i passi carrai. Sono
passati quattro mesi da quando il municipio ha avviato la
campagna informativa per la
messa norma degli accessi privati sulle strade pubbliche. C’è
tempo fino al 30 settembre per
mettersi in regola, ma molti
mancano all’appello. Dal 1° ottobre partiranno controlli e
multe salate.
«In queste cose tutti si muovono solo all’ultimo momento
– analizza Piero Becchio, responsabile dell’ufficio tecnico
– Non abbiamo numeri precisi, ma possiamo dire che, prima di questa campagna informativa, erano circa 350 i passi
carrai già autorizzati, mentre
un centinaio sono quelli registrati nell’ultimo periodo. Stimiamo che ne manchi qualche
centinaio».
Oggetto della regolarizzazione sono tutti gli accessi privati, utilizzati dai veicoli, su
strade pubbliche nel concentrico di Poirino e nelle frazioni maggiori come Marocchi,
Avatanei, Favari, Masio, Torre Valgorrera, Tetto Cellaro,
Becchio, Cascina Rubina. Sono esclusi dal provvedimento
i passaggi pedonali e le immissioni delle strade dei campi.
Entro il 30 settembre tutti i
passi carrai dovranno esibire
un cartello con il divieto di sosta rilasciato dall’ufficio tecnico comunale. «Tutti i segnali
sono numerati e devono essere
rilasciati dal Comune, quelli
“fai da te” sono illegali e punti con il massimo dell’ammenda – ricordava in primavera
Cavagliato, comandante della
polizia territoriale – Tutte le
uscite su strada predisposte per
il passaggio dei veicoli sono
soggette alla norma, anche se
non vengono mai utilizzate.
L’alternativa in questo caso è
la chiusura del passaggio».
Chiusura che va dichiarata ufficialmente all’ufficio tecnico
e poi attuata bloccando l’acc-
cesso in modo definitivo.
Per mettersi in regola con
la norma del codice della strada bisogna presentare domanda con marca da bollo da
14,62 presso l’ufficio tecnico di
via Cesare Rossi 12. Insieme
alla domanda è necessario
presentare l’attestato di versamento di 20 euro, tramite
bollettino postale disponibile
presso l’ufficio stesso, per i diritti di segreteria. Altri 30 euro dovranno invece essere versati al ritiro dell’autorizzazione, o sempre tramite bolletti-
no, come rimborso spesa per
il cartello che dovrà poi essere affisso sul passo carrabile.
«Tale somma non è una tassa, ma una “regolarizzazione”
prevista dal Codice della strada – sottolinea Cavagliato – È
anche un modo per aiutare il
Sorpresi a Villanova
In manette i predoni dei rottami venuti da Poirino
POIRINO - Predatori di ferro e rottami al-
l’assalto dell’isola ecologica nascosta
tra le campagne di strada San Paolo a
Villanova. Li hanno sorpresi e arrestati i carabinieri del nucleo radiomobile di Villanova, grazie alla segnalazione di un passante che lunedì
ha visto due uomini armeggiare attorno all’area di conferimento.
Erano circa le 19, il sole era ancora
alto, ma i ladri agivano convinti di passare inosservati. A selezionare ed asportare rottami erano due giovani già
noti alle forze dell’ordine: Nicolae Dulea, ventisettenne romeno residente a
Poirino in via Panizza 8, e il connazionale Marian Rosca, 23 anni, anche
lui di casa a Poirino in via Arpino 36.
Avevano già portato fuori dalla recinzione diverso materiale ed erano in
procinto di caricarlo sul Renault Traffic di proprietà di Dulea. Sono però stati bloccati dalla pattuglia del radiomobile che li ha arrestati e trasferiti
nel carcere di Quarto d’Asti. L’accusa
nei loro confronti è di concorso in furto aggravato.
lavoro dei vigili: se per esempio
un’auto blocca un passaggio
non segnalato con il cartello
autorizzato, noi non possiamo
rimuoverla».
Chi non si metterà in regola andrà incontro a una sanzione tra 38 e 389 euro, come
previsto dalla norma del 1996.
Norma mai fatta rispettare
dall’ex sindaco Avataneo: «La
definizione di “passo carraio”
è piuttosto ampia e comprende
anche quelli agricoli – ricordava l’ex primo cittadino in
un consiglio comunale di dieci anni fa – Considerato il numero degli accessi agricoli, su
un territorio come il nostro è
impensabile applicare una simile normativa».
Anche l’attuale sindaco Sergio Tamagnone è al corrente
dell’impossibilità di applicare tale balzello a tutte uscite
dei campi. Per questo motivo
ha circoscritto la norma solo
ai centri maggiori presenti nel
territorio comunale, escludendo proprio i passaggi utilizzati dai trattori. Una situazione non del tutto chiara e
che non può però definirisi
priva di interpretazioni personali.
E non è neanche chiaro se
in futuro questa regolarizzazione si trasformerà in tassa
di possesso. Una quota quindi da pagare annualmente per
ogni passaggio carraio denunciato registrato. «Per ora
non abbiamo ipotizzato questa
eventualità, cosa che invece accade a Torino – è chiaro Tamagnone – Certo è che continueranno a esserci tagli per i
Comuni, prima di inventarci
delle tasse nuove utilizzeremo
quelle che già esistono da altre
parti».
Moreno Strazza
Parla don Perlo
«Tanti immigrati
Una sola bancarella cento giorni dopo l’avvio. «Non molliamo» e nessun centro»
Marocchi: il mercato è in agonia
POIRINO - Il mercato del mer-
coledì pomeriggio agonizza.
In queste settimane, causa il
gran caldo, è sospeso. Al primo appuntamento, a fine aprile, erano presenti quattordici ambulanti. L’ultima
volta che avrebbe dovuto
svolgersi, due mercoledì fa,
di banchetti ce n’era uno solo. Sono bastati quattro mesi
per il crollo verticale.
La richiesta della gente pareva ci fosse. In quasi trecento avevano firmato una
petizione avviata da Mariangela Marocco dell’agriturismo Fricandò, l’autunno
scorso. Il posto, la piazzetta
davanti alla scuola materna
di via Maria Grosso, sembrava adatto: c’è qualche possibilità di parcheggiare e può
richiamare gente di passaggio perché si vede dalla strada regionale.
Parevano adatti anche
giorno e orario: il mercoledì
pomeriggio, quando molti
negozi sono chiusi.
Allora, perché sta fallendo? Per ora non se lo spiega
l’assessore: «Volevo capirlo
incontrando gli ambulanti
ma la riunione è slittata alla
prossima settimana. La funzionaria che se ne occupa ed
alcuni dei commercianti interessati sono in ferie. Cercheremo di capire se sia il caso di
proseguire l’esperimento».
Perché di esperimento si
tratta. Che dovrebbe terminare il 30 settembre. «Ma ogni novità ha bisogno di un
tempo ragionevole per entrare nelle abitudini della gente
– protesta Marocco – Forse sei
mesi non sono abbastanza».
Ma l’assessore è disposta
a proseguire il tentativo: «Se
si pensa che serva più tempo,
per il Comune non c’è nessun
problema: possiamo anche
andare avanti fino a fine anno. Sempre che vengano gli
ambulanti. Lo scopriremo solo nei prossimi giorni».
Marocco poi punta il dito
anche contro la mancanza di
attrezzature: «Il posto è giusto, ma non ci sono un gabinetto decente né una colonnina per l’elettricità. Senza queste alcuni banchetti di generi
alimentari non possono lavorare»
Novara sostiene che il Comune non può fare di più
trattandosi di un esperimen-
to: «Abbiamo messo un gabinetto chimico, ma non possiamo spendere soldi per un
allacciamento elettrico che
POIRINO - Il fallimento del mer-
cato dei Marocchi arriva insieme alla chiusura del centro d’incontro di via della
Margherita. E sette mesi dopo
lo scioglimento dell’associazione Marocchiaperti, che per
quattro anni ha tentato, pressoché invano, di organizzare
qualche evento culturale.
Nel recente passato è fallito un altro tentativo di avviare un mercato settimanale, ed
hanno chiuso per mancanza
di pazienti due ambulatori
medici.
La settimana scorsa, l’assessore Delfina Novara (marocchese da vent’anni) e Aldo
Rubbonello (per quattro anni
presidente di Marocchiaperti)
hanno sostenuto che i fallimenti dipendano dal fatto che
questa è una frazione-dormitorio.
Proprio non ci sta Mariangela Marocco, proprietaria
dell’agriturismo Fricandò:
«Non è vero. Non si può addossare alla gente la colpa dei
fallimenti del centro d’incontro o del mercato. Non ci sentiamo un dormitorio: ci sono
una farmacia, la materna e la
scuola elementare, un alberghetto e due ristoranti fre-
serve per pochi mesi. Ha un
costo fisso notevole, che lo si
usi o no. D’altra parte se un
ambulante ha interesse, lavo-
ra anche con un generatore,
come fanno quando ci sono feste e sagre. Gli attacchi non ci
sono neanche tutti in piazza
«Ma non dite
che la frazione
è un dormitorio»
Mariangela Marocco e Carlo Bosio. In alto, il primo giorno
del mercato, lo scorso 21 aprile
quentati anche da gente che arriva da lontano». Non solo.
Anche l’agriturismo Fricandò fa la sua parte: «Non
vorrei parlarne perché sembra
che voglia farmi pubblicità,
ma ormai da qualche tempo
organizzo un “salotto letterario” di incontri con scrittori ed
attori. Abbiamo fondato il Ma-
ria Paiato Fans Club, in onore di un’ottima attrice pluripremiata in Italia. E anche alcune gite culturali. La risposta della gente c’è. Alle serate
vengono 40-60 persone. Quattro anni fa per uno spettacolo
teatrale nel nostro cortile abbiamo avuto 480 spettatori».
E’ arrabbiato anche Carlo
Italia».
Dunque il vero motivo sarebbe che gli ambulanti si sono presto stancati perché la
Bosio, ex consigliere comunale, che ha la sua azienda
nella borgata: «Dire che i Marocchi sono un dormitorio è offensivo. Fin dall’inizio era evidente che il centro d’incontro
era troppo grosso e nel posto
sbagliato, in mezzo alle case.
La gente non ha voglia di sentire tutte le sere la confusione
di chi gioca a calcetto. Ed i ragazzini, anche se si tratta solo
di pochi soldi per l’assicurazione, non vogliono pagare per
giocare in un posto che era loro. Quella era un’area comunale su cui doveva sorgere un
giardino o qualcosa di simile.
Ma da usare gratis».
Bosio conclude polemicamente: «L’errore è stato fatto
dalla Polisportiva (nella quale c’era anche Novara), poi i
costi sono raddoppiati e il peso s’è scaricato sul Comune. E
ora i cittadini pagano». Il rimborso del mutuo contratto dalla Polisportiva che ha costruito il centro e poi s’è sciolta, infatti, è ora a carico del
Comune che c’è fatto garante
dell’associazione. «Quel posto
è troppo grosso e le spese non
coprono i costi. La gente della
borgata non ha nessuna colpa».
gente non ci andava, come
hanno sostenuto alcuni alla
riunione quadrimestrale della borgata?
I pareri sono opposti. «Per
quel che ne so, passata la novità, la gente non ci andava».
sostiene l’assessore. «Quando sono andata io, di gente ne
ho vista», ribatte Marocco.
Nella frazione più d’uno ha
detto che i prezzi erano alti
… «E’ la voce che girava nella borgata. Ma penso che chi
ha chiesto un mercato qui non
abbia considerato che molta
gente lavora a Torino e Moncalieri e tornando a casa passa davanti a molti centri commerciali con supermercati. E,
d’altra parte, c’è il Basko della Clessidra di Santena a 5
minuti di auto», argomenta
Novara.
Non ha certezze Marocco:
«Non so se fosse caro. Non posso né confermare né smentire.
Penso piuttosto che non si sia
tenuto conto che siamo in una
frazione rurale: forse un banchetto di sementi e attrezzi agricoli, o per l’abbigliamento
qualcosa di adatto per chi vive in campagna, non cose per
i giovani che spesso vanno nei
centri commerciali fuori dal
paese»
Fra i colpevoli del tracollo
ci sarebbe anche il tempo, secondo Marocco: «La primavera è stata molto piovosa e adesso il gran caldo: tutte condizioni che non invogliano ad
andare al mercato. O a tenere un banchetto aperto sapendo di guadagnare ben poco».
Ma il tempo potrebbe non
aiutare neanche nei prossimi mesi, secondo l’assessore:
«Possiamo anche proseguire
con l’esperimento, ma mi chiedo chi possa andare lì quando in autunno il buio cala presto e magari c’è la nebbia...
Primavera ed estate erano il
periodo migliore».
Scarso interesse della gente, prezzi alti, tempo avverso. Probabilmente tutto vero.
Ma già dieci anni fa un esperimento analogo è fallito
in cinque mesi. Allora si disse che non andava bene il posto, via del Lobetto. Ora si è
provato nel luogo più in vista. Ma il risultato non è cambiato.
Mario Grieco
POIRINO - I Marocchi un dorcase sono molto sparse. Ora
mitorio? In qualche modo più che mai. Se prendiamo
sì. Ma soprattutto una bor- come centro la chiesa, che
gata cresciuta troppo in effettivamente una volta efretta. Così giudica la sua ra nel cuore della frazione,
frazione don Michele Perlo, ci sono case nel raggio di un
da 55 anni parroco della chilometro.
Dunque non c’è la claschiesa Martiri di Maria.
«Effettivamente sono mol- sica vita del paese?
Stento proprio a dirlo.
tissimi quelli che lavorano
fuori, a Torino, Moncalieri, Manca un centro vero e proChieri; so di una signora che prio. Anzi, ce ne sono due o
lavora a Ivrea. Quindi tor- tre: quello originario attornano a casa solo alla sera. no alla chiesa (ma anche
Ma non bisogna esagerare. questo spezzato in due dalGente che resta qui ce n’è: la strada regionale), l’altro
molte mogli, nonni, pensio- a ridosso dell’incrocio con
via del Lobetto, dove ci sonati, ragazzini».
Se la vita sociale è scar- no i negozi, e volendo un
sa, secondo don Perlo, i terzo attorno alla scuola emotivi sono due: una cre- lementare. Però il resto delscita troppo rapida e l’a- le abitazioni sono lontane,
nella campagna».
bitato molto sparso.
Dunque la comunità...
Fino agli anni Ottanta i
Una volta c’era. Caspita
residenti erano circa 350.
Un numero non variato se c’era! E gravitava tutto
granché nei decenni prece- attorno alla chiesa. Si facevano feste, gidenti. Poi, in
te, spettacoli
tre mesi sono
teatrali. E quearrivate 700
sto si rifletteva
persone quananche sulla vido l’impresa
ta
civile.
Vezzaro di
Tant’è vero
Chieri ha coche ci sono stastruito quelle
ti parecchi sinsette palazzidaci dei Mane di tre piani
rocchi. Non socon tre scale
lo: la scuola eciascuna, prolementare dal
prio quelle at1846 fino al
torno alla zo1932 è stata nel
na del centro
saloncino della
d’incontro di
parrocchia.
via della MarDon Michele Perlo
Anche questo
gherita.
era un motivo di aggregaCon quale impatto?
E’ chiaro che con un’im- zione. Poi è stata spostata
migrazione così massiccia, nella villetta dove ora c’è la
di gente che arriva da tutte materna e solo nel 1984 è
le parti d’Italia, l’integra- stata costruito l’edificio atzione non è né facile né ra- tuale. L’ha dovuto fare lo
pida. Forse, perché ci sia un stesso costruttore Vezzaro
vero amalgama ci vorran- come oneri di urbanizzazione per tutte le palazzine
no ancora trent’anni.
Un altro incremento che aveva fatto.
Ma già una volta il cennotevole c’è stato più di
tro originario era tagliarecente.
Cinque anni fa eravamo to a metà dalla strada.
Il nucleo più vecchio era
già arrivatia quota 1.100,
ma ora siamo saliti a 1300, attorno a via Nino Costa.
con una certa prevalenza di Ma anche la zona di Tetto
Nuovo e Case Nuove, daldonne.
Altro motivo della l’altra parte della strada ufrantumazione sociale è na volta statale raccoglieva
i marocchesi di nascita. E
la vastità della borgata.
Oltre all’abitato lungo la tutto quanto ruotava attorstrada regionale, ci sono u- no alla chiesa. Dopo l’imna cinquantina di cascine migrazione massiccia di
ormai quasi tutte riadatta- trent’anni fa, molto è camte e diventate case civili. Le biato.
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