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Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e

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Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e
Multigiornalismi e il potere della
parola. Il caso della cronaca nera
Dal potere ai poteri
Il potere non è uno… esso è plurimo, legione come I
demoni.
“Il potere è presente nei meccanismi più sottili dello
scambio sociale: non solo nello stato, nelle classi, nei
gruppi, e ancora nelle mode, le opinioni correnti, gli
spettacoli, I giochi, gli sport, le informazioni, le relazioni
familiari e private e persino nelle spinte liberatrici che
cercano di contestarlo” (Barthes, 1978)
“Il potere è il parassita di un organismo trans-sociale,
legato alla storia intera dell’uomo, ….il linguaggio – o per
essere più precisi, la sua espressione obbligata: la
lingua”.
Pagina 2
Lingua e potere
• La lingua mi obbliga a enunciare un’azione
ponendomi come soggetto, così che da quel
momento ciò che faccio sarà conseguenza di
ciò che sono, mi obbliga a scegliere tra
maschile e femminile, m’impone di
impegnarmi con l’altro attraverso il “voi/lei” e il
“tu”, non ho il diritto di lasciare imprecisato il
mio rapporto affettivo o sociale.
Pagina 3
Lingua e potere
• La lingua è potere perché mi obbliga a usare
stereotipi
• La via d’uscita: Foucault in “Sorvegliare e
punire”
… Il potere lo si eserciti piuttosto che lo si
possieda.. Non è solo dominio, repressione e
interdizione: è anche incitamento al discorso e
produzione di sapere
Pagina 4
E la lingua e il linguaggio del giornalismo
italiano delle ultime stagioni?
IL CASO DELLA CRONACA NERA
Pagina 5
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Tra patemizzazione, vetrinizzazione del sociale e
stereotipi*
• Il crimine ha sempre fornito al sistema mediale materiale e
storie da presentare e vendere al pubblico, ma la prospettiva
oggi dominante è quella dell’intrattenimento e del linguaggio
visuale tipico della tv;
• La tendenza attuale è quella di dare origine ad immagini,
definizioni, stereotipi e sul comportamento criminale e sulla
sua stessa definizione, tanto da influenzare il modo in cui il
pubblico percepisce la presenza del crimine nella società.
Pagina 2
*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Tra partemizzazione, vetrinizzazione del sociale e
stereotipi*
• Tuttavia, la rappresentazione mediatica della criminalità non
rappresenta in modo coerente i dati ufficiali sulla criminalità;
• Vengono presentati soprattutto i crimini più violenti, come
stupri ed omicidi;
• I criminali, che diventano sempre sempre più crudeli, sono di
solito giovani maschi sebbene siano le donne a dare vita a
news dramas sempre più teatralizzanti;
• I discorsi mediali si rendono colpevoli di un annichilimento
simbolico nei confronti delle donne (Tuchman, 1978) e anche
se sono gli umoni a commettere più reati, i media sono più
interessati alle donne, sulla base di ruoli socialmente costruiti
(es. se coinvolta in aggressioni a bambini, la colpevole viene
demonizzata ed assume i caratteri di una strega non-umana)
Pagina 2
*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
2005-2010- Le notizie, la percezione e i reati nei tg
italiani
trend
Pagina 8
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, rilevazione dell’Osservatorio di Pavia 2010
… E i crimini collettivi
• L’informazione italiana enfatizza spesso i crimini legati
all’eccesso, all’atroce, allo scabroso con una particolare
attenzione verso gli aspetti più morbosi, i dettagli più macabri.
• L’enfatizzazione degli episodi criminali genera un profondo
senso di incertezza nel pubblico, dove l’oscura indeterminatezza
appare riconoscibile quando si incarna nella brutalità gratuita che
caratterizza il crimine efferato.
• I grandi casi di cronaca nera “funzionano” nella misura in cui
vengono presentati e percepiti come minacce all’esistenza e alla
quotidianità delle persone comuni: “può succedere anche a te”.
Pagina 9
La percezione della criminalità
• Secondo lei c’è maggiore o minore criminalità in Italia rispetto a
cinque anni fa?
valori percentuali
Pagina 10
I reati in Italia
• Negli ultimi anni:
- confronto dati 1997-98 / 2008-09: sono diminuiti i furti nella prima
casa (dal 2,1 all’1,1%) , di auto (dal 3,6 all’1,7%), di oggetti dalle
automobili (dal 4 al 2,1%);
- confronto dati 2002 / 2008-09: è aumentata la preoccupazione di
subire scippi o borseggi (dal 44,2 al 48,1%), rapine e aggressioni
(dal 43 al 47,6%) e violenze sessuali (dal 36,3 al 42,7%).
• Gli autori di scippi, rapine e aggressioni sono in maggioranza
maschi, con meno di 40 anni. Solo in un terzo dei casi sono
stranieri.
• Le vittime di borseggi e scippi sono prevalentemente donne, mentre
sono gli uomini a subire maggiormente rapine e aggressioni. I più
colpiti sono i giovani di 14-24 anni.
Fonte - Rapporto Istat 2010, Reati, vittime, percezione della sicurezza, anni 2008-2009
Pagina 11
Quale cronaca?
• La criminalità è presente sui media in maniera “seriale”, ripetuta
ogni sera come ad occupare una sorta di rubrica.
• Se i media europei* sembrano soprattutto prediligere i “casi
criminali” che si distinguono per efferatezza ed eccezionalità, nei
nostri tg vi è maggiore attenzione per la criminalità comune e la
“serializzazione” dei casi mediatici.
• Il registro dei media, incline ad emozionare e ad appassionare,
non aiuta il pubblico ad un’adeguata comprensione del problema
della criminalità: lo riduce a semplice devianza individuale.
• La televisione sembra riflettere in modo deformato la realtà
sociale, proponendo una narrazione della criminalità
probabilmente distante dal reale, ma più accattivante.
* Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, rilevazione dell’Osservatorio di Pavia 2010
Pagina 12
Cronaca nera e tv
• L’attenzione crescente per i reati da parte dei media di
informazione italiani tra settembre e dicembre del 2007 sembra
calare nei primi sei mesi del 2008, ma non ritorna ai livelli
precedenti.
• L’andamento tra le reti televisive è simile, ma cambia in parte
l’intensità del fenomeno probabilmente per le diverse scelte
editoriali.
• I grandi casi mediatici suscitano interesse, ma probabilmente è
l’enfasi sulla criminalità comune che, riguardando potenzialmente
tutti, può contribuire maggiormente a suscitare inquietudine.
• Allo stesso tempo le statistiche sui reati in Italia evidenziano che il
loro numero si mantiene sostanzialmente stabile o in lieve
diminuzione.
Pagina 13
L’informazione in nero
• L’aumento di insicurezza è da considerare anche in relazione
alle percezioni alimentate dai media, ad un’informazione che
quando può stimola ansie e angosce, ricorrendo dunque ad
una specifica retorica e ad un linguaggio capace di colpire
l’immaginazione.
• La continua narrazione del male si è rivelata un processo
inarrestabile, forse anche per la possibilità che il diversivo
della paura finisca per svolgere una funzione rassicurante
per il pubblico in tempi di crisi.
• I casi di nera sono in grado di generare vere e proprie bolle
mediatiche, caratterizzate da una copertura ampia e
prolungata nel tempo anche in assenza di vere notizie.
Pagina 14
I casi criminali nei telegiornali…
tg Rai, Mediaset – prime time, 1 gennaio 2002- 31 dicembre 2010 valori assoluti
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Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, rilevazione dell’Osservatorio di Pavia 2010
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Dalla realtà alla tragedia*
• La tv ha alterato l’informazione con un’impostazione di un
framework tipico dell’intrattenimento che ha spinto a
trasformare tutto in qualcosa da guardare: il giornalismo
stesso non offre più news-resoconti di eventi, ma ricostruzioni
drammatizzate di realtà in cui permangono l’impatto visivo,
l’impianto narrativo della storia e la forma di presentazione
diventa il contenuto significativo: news drama (Lance
Bennett), prodotti giornalistici lontani dai canoni
tradizionali in cui prevale la produzione di storie visuali,
brevi, ricche di elementi emotivi, più compatibili con il
mezzo televisivo che con la realtà.
Pagina 2
*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Dalla realtà alla tragedia*
• All’eccessivo successo dei formati e dell’organizzazione della
tv sarebbero imputabili la banalizzazione dei contenuti, il
predominio degli eccessi spettacolari e conflittuali, la
selezione di temi e fatti di cronaca che si presentano meglio
alla teatralizzazione dei personaggi e la radicalizzazione nella
rappresentazione di fenomeni come i comportamenti criminali.
«La realtà è che ci si trova davanti ad una narrazione
stilizzata, stereotipata di una ristretta porzione della
realtà»
M. A. Polesana, Criminality show. La costruzione mediatica del colpevole,
Carocci, Roma, 2010.
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*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Il Criminality show*
• Recente affermazione della logica dell’iperbole e del
sensazionalismo come criterio di rappresentazione della
realtà: nasce il criminality show (spettazolarizzazione delle
disgrazie e dell’incidente);
• La copertura informativa di eventi come la strage di Erba o il
delitto di Cogne, segnala anche in Italia gli eccessi di un
giornalismo che tratta i fatti reali con la logica del reality show,
offrendo storie con evidenti richiami mitici, drammatizzazione
e serializzazione attraverso il linguaggio della fiction: il crimine
diventa un evento ri-costruito per attrarre l’attenzione fino ad
essere assimilato al telefilm
Pagina 2
*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Il Criminality show*
• Il giornalismo televisivo presenta le storie divise sui crimini
divise in tre parti:
1. Il presentatore, sempre più divo-personaggio, annuncia
che un crimine ha avuto luogo;
2. Lo spettatore viene portato sul luogo del delitto;
3. L’attenzione si incentra sull’identità del colpevole e sulle
indagini.
• I fatti vengono presentati attraverso stereotipi e villanis,
vittime e finali drammatici: il focus su episodi
riconducibili al Caso crudele o a un individuo colpevole
senza il minimo riferimento al contesto socioculturale dei
protagonisti, di cui si offrono ritratti criminali semplicistici
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*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Il Criminality show*
• L’audience viene intrattenuta attraverso l’uso di attori,
inquadrature, musiche e luci dall’effetto drammatizzante;
• Emerge un mondo violento e popolato di individui inclini al
crimine che devono essere catturati dal poliziotto-eroe.
• Anche l’infotainment può rientrare in un genere di pseudoinformazione sul crimine, che presenta ricostruzioni. Questi
eventi, udienza dopo udienza, danno vita ad un reportage
infinito, a metà tra cronaca e intrattenimento in cui i media
diventano protagonisti, arena di dibattito e creatori di eroi,
antieroi e divi.
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*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
«Il delitto efferato respinge ed attrae, sconvolge la
quotidianità rassicurante ed i media
contribuiscono non solo a creare orrore ma anche
stupore per l’efferatezza o la curiosità sui
colpevoli: la cronaca nera racconta il Male banale
e spiazzante della quotidianità, spinge il pubblico
a confrontarsi con la paura […] trasforma
l’episodio in storia da raccontare […] che
assicurano la tensione dell’attesa nel seguire le
tappe delle indagini attraverso le varie ‘puntate’»*
F. Rizzuto
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*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Il Criminality show*
• Il criminality show mutua e affina gli elementi del reality: si
tratta di una formula in cui lo spazio televisivo si fa
apparentemente luogo di celebrazioni della realtà con il crollo
del muro tra spazio privato e spazio sociale;
• La simulazione si presenta come realtà e prende e pretende
di essere vissuta come tale, opacizzando i confini tra vero,
verosimile e simulato.
• Nella tv di oggi le telecamere non si spengono mai e viene
messa in scena l’interiorità dei singoli: nel criminality show gli
elementi del reality sono presenti e adattati alla
rappresentazione di un evento realmente accaduto.
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*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
DALLE NEWS ALLE NEWS DRAMA
Il Criminality show: struttura tipica*
• Il luogo: solitamente una cittadina di provincia sconosciuta;
• La casa: il posto dove solitamente avviene il delitto;
• I protagonisti:
–
–
–
–
Il conduttore;
Gli esperti e gli ospiti;
Il cast di legali e parenti;
La giuria popolare
• Il collegamento;
• Il metodo delle nomination per arrivare al colpevole;
• Le santificazioni e le stigmatizzazioni sono costruite attraverso
la strategia dell’allusione e dell’implicito;
• Orrore, identificazione, paura e idea che il Male sia tra di noi.
Pagina 2
*M. Morcellini (a cura di), Neogiornalismo. Tra crisi e Rete, come
cambia il sistema dell’informazione, Milano, Mondadori, 2011.
Bibliografia essenziale
• Altheide D., Crea ting Fear: News and the Construction of Crisi,
Aldine De Gruyter, 2002.
• Goffman E., Frame Analysis. L’organizzazione dell’esperienza,
Armando Editore, Roma, 2001.
• Morcellini M., Il nero della cronaca nera. Il crimine efferato nella
lente dei media, in “Psicologia contemporanea” n. 212,
marzo/aprile 2009.
• Morcellini M., Neogiornalismo. Tra crisi e rete, come cambia il
sistema dell’informazione, Mondadori Univeristà, Milano, 2011.
• Pozzato M., Leader, Oracoli, assassini. Analisi semiotica
dell’informazione, Carocci, Roma, 2005.
• Propp V., Morfologia della fiaba, Enaudi, Torino, 1988.
Pagina 24
Cronaca: quali fatti?
Più risalto ai crimini, meno al processo
Fatto con migranti protagonisti
Atto criminoso o reato
Fatto con Italiani protagonisti
Iter giudiziario, operazione forze
dell’ordine
Fatto con migranti protagonisti
Fatto con Italiani protagonisti
Fatto con migranti protagonisti
Calamità, incidenti, morti, malori,
suicidi, Arrivi, sbarchi, respingimenti
Fatto con Italiani protagonisti
Politica, dibattito pubblico, governo e
norme
Descrizione, racconto, inchiesta o
storia (non c’è un vero evento)
Fatto con migranti protagonisti
Altri fatti
0,0%
10,0%
20,0%
Ricerca nazionale su immigrazione e asilo
nei media italiani, 2009.
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
Pagina 25
Cronaca nera: quali reati?
Più lesioni, violenza sessuale e sequestri
Omicidio
Migranti
Italiani
Violazioni codice della strada
Migranti
Italiani
Lesioni dolose
Migranti
Italiani
Associazione per delinquere
Migranti
Italiani
Furto + rapina + borseggio + scippo
Migranti
Italiani
Violenza sessuale (compresa su
minori)
Migranti
Italiani
Corruzione e concussione
Migranti
Italiani
Oltraggio a un pubblico ufficiale
Italiani
Minaccia
Migranti
Italiani
Sequestro
Migranti
Italiani
Contraffazione
Migranti
Italiani
Sfruttamento e favoreggiamento della
prostituzione
Migranti
Italiani
Tratta di esseri umani
Migranti
0,0%
10,0%
20,0%
Ricerca nazionale su immigrazione e asilo
nei media italiani, 2009.
30,0%
40,0%
50,0%
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Telegiornali. Totale: 235 servizi.
Connessioni e spiegazioni
Basta la nazionalità
Ad una tendenza su fatti di cronaca
simili ("ennesimo episodio"...)
Una tendenza su fatti di cronaca nella
stessa zona
All'appartenenza ad un gruppo etnico
/paese
All'appartenenza ad uno status
giuridico (regolare/irregolare, recidiva,
indulto, mancata espulsione…)
Non italiani
Italiani
Non italiani
Italiani
Non italiani
Italiani
Non italiani
Italiani
Non italiani
All'immigrazione in generale
Italiani
0,00%
20,00%
Ricerca nazionale su immigrazione e asilo
nei media italiani, 2009.
40,00%
60,00%
80,00%
Pagina 27
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