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Progetto Albergo Sociale Diffuso
Allegato B : parte integrante della proposta di Deliberazione di Giunta Comunale n. prog. Informatico: 2594 Composto da n. 23 pagine Il Direttore del Settore Anziani e Residenzialità Giuseppe Salvato (f.to digitalmente) ALBERGO SOCIALE DIFFUSO Un progetto di housing sociale attraverso il riutilizzo degli alloggi sottosoglia nel patrimonio comunale Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità ALBERGO SOCIALE DIFFUSO - Un progetto di housing sociale attraverso il riutilizzo degli alloggi sottosoglia nel patrimonio comunale Introduzione La riorganizzazione dei servizi e della spesa sociale e la valorizzazione sociale del patrimonio pubblico. A seguito dell’approvazione del Piano di Sviluppo del Welfare del Comune di Milano, elaborato dalla Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute con la collaborazione del CERGAS Bocconi, si è avviata una profonda riorganizzazione dei servizi e della spesa sociale. In quel percorso, tra gli altri, si è costituito un gruppo di lavoro trasversale ai diversi settori della Direzione Centrale denominato “Residenzialità Temporanea” che ha sviluppato l’analisi dei servizi esistenti e della spesa sostenuta. Ne è emerso che il Comune di Milano opera attraverso una rete di centri e di spazi che si occupano di dare una risposta alla varie necessità di assistenza e accoglienza per persone che si trovano permanentemente o momentaneamente in una situazione di disagio abitativo e sociale. Le soluzioni individuate dall’amministrazione pubblica, e tuttora operanti, possono rientrare nelle seguenti tipologie di intervento: • Servizi ad alta intensità assistenziale, pensati per accogliere persone e famiglie in grave stato di fragilità e disagio. Sono Comunità e Centri con un presidio continuo di personale ed offerta di percorsi socio-sanitari intensivi a supporto dell’utenza (RSA, RSD, ecc.). • Servizi di prima accoglienza o bassa soglia, rivolti a utenti in condizione di estrema emarginazione, offrono, per periodi molto brevi, sostegno immediato ai bisogni primari (centri di accoglienza, mense, dormitori, ...). 2 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità • Servizi di seconda e terza accoglienza, offrono ospitalità in alloggi per periodi pari o superiori all’anno, si rivolgono in prevalenza a persone singole o a nuclei familiari in situazione di parziale autosufficienza socio-economica. Per ragioni diverse, di tipo storico, culturale e normativo negli anni si è fatto maggiore ricorso alla prima e seconda formula di assistenza, a causa di un’offerta carente di soluzioni a bassa intensità assistenziale di seconda e terza accoglienza che soffrono della mancanza di un modello efficiente di gestione degli spazi e delle richieste. I diversi settori della Direzione Centrale Politiche Sociali hanno negli anni sviluppato differenti modalità di gestione di tali soluzioni abitative, in alcuni casi affidati in gestione ad enti del terzo settore mentre in altri in gestione diretta dei servizi, ed hanno consolidato esperienze peculiari con costi diversi per l’amministrazione in assenza di un quadro condiviso. In tale contesto è andata poi progressivamente e, negli ultimi tempi, rapidamente modificandosi la tipologia stessa di utenti di queste soluzioni residenziali a causa di una sempre maggiore richiesta di abitazioni da parte dei cittadini non necessariamente bisognosi di un intervento di tipo sociale nella accezione tradizionale. Si pensi ad esempio al notevole incremento di casi di “sfratti”1 le cui conseguenze impattano anche sui servizi sociali che si trovano ad affrontare nuovi e molti bisogni con risposte, poche, di tipo tradizionale. L’analisi - svolta in collaborazione con il CERGAS Bocconi - delle modalità di accoglienza per persone con un minor grado di fragilità (con disagio temporaneo, in momentanea difficoltà economica, sotto sfratto, ecc.) ha fatto emergere l’impatto negativo dell’insufficiente offerta di soluzioni abitative temporanee, consistente principalmente in: 1 Secondo i dati pubblicati dal Ministero degli Interni per il 2011 sono state sloggiate 64mila famiglie (56mila per morosità) e 124mila sono, invece, le richieste di esecuzione forzata. Per quell’anno il tasso di morosità arriva quasi al 90% del totale delle nuove sentenze emesse. Tra le grandi città spiccano i dati di Torino (2523 sfratti per morosità) Napoli (1557 in città e 1255 nel resto della Provincia), e Roma che con 4678 provvedimenti è la città più colpita. Il maggior numero si registra in Lombardia ove si contano 12922 sfratti in totale di cui 3059 per morosità e 8487 per altra causa. Nella sola Milano sono stati emessi 5097 provvedimenti del tribunale, 1115 dei quali per morosità. 3 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità • INSERIMENTO NON NECESSARIO, accoglienza in centri ad alta intensità assistenziale di persone con disagi sociali lievi e/o temporanei. • INSERIMENTO PROLUNGATO, mancanza di una soluzione abitativa e assistenziale leggera e alternativa e di un percorso all’autonomia, con relativi problemi di ricambio dell’utenza e transitorietà dei processi. In relazione ai nuclei monoparentali con minore a carico si stima un’accoglienza inappropriata nel 32% dei casi con un inevitabile impiego poco efficiente delle risorse economiche disponibili. In particolare, si tratta di nuclei monogenitoriali che hanno subito uno sfratto da abitazione privata. In relazione agli anziani si tratta di persone prive di abitazione e che, in assenza di diverse soluzioni abitative, vengono collocate in una residenza sanitaria assistenziale. Si stima che circa il 10% all’anno dei circa 700 inserimenti in RSA sia dovuto all’assenza di soluzioni alternative. Eguale ragionamento vale per le Strutture dedicate agli adulti all’interno delle quali, per assenza di soluzioni alternative, vengono inseriti soggetti anziani ultrasessantacinquenni. Le caratteristiche di maggiore fragilità fisica comportano un disagio per l’anziano che deve adeguarsi ad orari di funzionamento della Struttura e a standard della medesima che sono definiti sulla base di persone adulte, completamente attive e che durante il giorno debbono uscire per lavoro o per la ricerca dello stesso. Altra inappropriatezza deriva dall’inserimento di soggetti giovani che hanno fatto un percorso progettuale all’interno di Strutture di bassa soglia e che sarebbero quindi pronti a gestirsi in autonomia ma che vi permangono non essendovi appartamenti accessibili per il reddito ancora modesto di cui dispongono ( derivante da tirocini con borsa lavoro o da lavori precari e part time ). Complessivamente si stima che il fenomeno riguardi circa un quinto degli inserimenti. 4 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Tipologia di utenti N. utenti in carico ai servizi per domanda di residenzialità Anziani 2742* 70 10% € 55 con madre 365 118 32% € 90 Viale Ortles 472 70 15% € 16 Piano Freddo 1900 300 16% € 8 Minori Adulti % utenti collocati N. utenti impropriamente per inappropriati mancanza di soluzione alternativa Costo medio pro-capite pro-die Fonte: Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute, dati riferiti all’anno 2012. *Dato di stock anno 2011: numero posti letto in RSA. Nell’anno 2011 sono stati inseriti nelle strutture residenziali per anziani al alta intensità assistenziale circa 700 nuovi utenti. L’Amministrazione Comunale, in particolare la Direzione Centrale Casa, sta promuovendo numerose iniziative di valorizzazione dei propri quartieri. Una di queste riguarda la razionalizzazione ed il riutilizzo degli alloggi cosiddetti sottosoglia, da tempo non più utilizzabili per l’assegnazione alla graduatoria ERP. A partire da una mappatura a livello cittadino diverse sono le linee di intervento attraverso le quali si intende valorizzare questa parte del comparto abitativo di proprietà comunale. La mappatura finora svolta prende in considerazione varie forme di sottoutilizzo, che per diverse ragioni non rientrano strettamente nell’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), ma che fanno direttamente riferimento agli stessi spazi e quartieri. Lo stato di abbandono di questi locali tende ad acuire fattori come degrado e insicurezza nei quartieri, sia da un punto di vista percettivo, sia da quello legato a pratiche di illegalità. 5 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Oltre agli alloggi sottosoglia (unità abitative con superficie utile inferiore a 28,80 mq non utilizzabili tramite le normali graduatorie dell’Edilizia Residenziale Pubblica), sono quindi in corso analisi anche su spazi di proprietà comunale adibiti ad usi diversi da quello abitativo (situati ai piani terra dei quartieri e destinati ad uso commerciale, artigianale o socio-ricreativo)e gli spazi di servizio al condominio (es. portinerie) laddove si riscontri un inutilizzo. L’obiettivo prioritario di questa mappatura è stato quello di contribuire alla costruzione di un’offerta abitativa rivolta alla domanda proveniente da soggetti appartenenti a nuove fasce di bisogno che alimentano l’emergenza abitativa –soprattutto temporanea- (ad es. persone sole con minori a carico, nuclei sottoposti a procedure di sfratto esecutivo, giovani alla ricerca di una propria autonomia abitativa, lavoratori a termine, ecc.), ricercando forme gestionali appropriate e valorizzando dal punto di vista sociale (oltre che immobiliare) gli immobili ed i quartieri ERP di proprietà comunale. Nel contempo è l’occasione per progettare e inserire nuovi servizi/opportunità, favorendo un lavoro con le risorse progettuali locali già esistenti e consolidando sinergie e progetti di rete rispetto a potenzialità/problematiche specifiche. Il tema della valorizzazione sociale del patrimonio pubblico può assumere infatti una dimensione di carattere urbano sulla base di un quadro conoscitivo costruito attraverso l’integrazione di diverse fonti informative, sulle potenzialità di tale patrimonio in un’ottica di sistema, attraverso la costruzione di uno o più scenari di utilizzo in un momento di contrazione degli investimenti, di distanza tra la domanda abitativa sociale e l’offerta comunale, e di scarse opportunità strutturali per quartieri. Il progetto Albergo sociale diffuso Il progetto Albergo sociale diffuso intende pertanto mettere a sistema gli alloggi sottosoglia non interessati da interventi di recupero (come si dirà meglio più avanti) in uno scenario che ne permetta un utilizzo efficiente e razionale per dare risposta a bisogni abitativi di tipo sociale. Un’offerta diffusa territorialmente e con modalità gestionali che integrino la disponibilità abitativa, la valorizzazione della stessa attraverso forme efficaci di temporaneità, l’accompagnamento sociale e il riutilizzo dei piani terra sfitti per nuovi servizi di quartiere. 6 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Per rispondere a domande di residenzialità temporanea che tendenzialmente non trova risposta nei bandi di assegnazione di alloggi ERP, costituita da persone che non sono in condizioni di fortissima precarietà, ma che spesso non sono in grado di sostenere i costi del mercato privato milanese della casa. Per queste persone la questione abitativa rappresenta un grave fattore di rischio di fronte ad eventi imprevisti (uno sfratto, una separazione familiare, o la fine di una coabitazione) ed un elemento di freno (nell’autonomizzazione dei giovani, nello spostamento per motivi di studio e di lavoro, nei progetti genitoriali). L’Albergo sociale diffuso costituisce una possibilità in quanto permette di contribuire all’avvio di iniziative atte a diversificare pratiche e popolazioni all’interno dei quartieri, ma anche alla valorizzazione dei piani terra e spazi condominiali da assegnare ad attori sociali promotori di attività di sviluppo locale, utili anche per una sostenibilità economica del progetto. Un progetto che vede integrazione di funzioni, spazi, soggetti e che ha visto fin da principio più parti dell’Amministrazione comunale collaborare con altre istituzioni ed enti. Finalità del progetto Le principali finalità del progetto Albergo sociale diffuso si possono riassumere nei seguenti punti salienti: - creare un’offerta di residenzialità temporanea efficace individuando percorsi definiti di fuoriuscita verso altre soluzioni più stabili; - inserire nuove opportunità nei quartieri con il riutilizzo degli spazi ai pianti terra; - creare ricadute positive nei quartieri ERP sia in termini di mix sociale oltre che funzionale; - sperimentare un modello gestionale della residenzialità temporanea capace di fare del “breve periodo” una risorsa per la città; - produrre un risparmio economico sulla gestione delle soluzioni di residenzialità temporanea destinata a categorie in stato momentaneo di bisogno (es. nucleo sottoposti a sfratto); - qualificare e valorizzare quelle risorse immobiliari del patrimonio edilizio comunale sottoutilizzate; - riutilizzo di parte dei risparmi per la qualificazione dei servizi di accompagnamento alla residenzialità temporanea; 7 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità - individuazione di un business plan per una gestione economicamente sostenibile nel tempo. Contesto generale Gli alloggi sottosoglia (ovvero unità abitative inferiori a 28,80mq) all’interno del patrimonio comunale sono in totale n.392, sparsi in molteplici e diversificate situazioni contestuali: la più grande concentrazione si ha nel quartiere ERP di Quarto Oggiaro (nella zona 8, al confine Nord della città) dove sono collocati 217 appartamenti di piccole dimensioni; sono inoltre presenti altre cospicue aggregazioni di tali unità presso il q.re Ponti (zona 4 a sud ovest), i quartieri Cà Granda Nord e Monterotondo (zona 9 Niguarda), gli complessi di via Borsieri/Confalonieri (zona 9 Garibaldi/Isola) e nei quartieri storici di via Solari 40 e v.le Lombardia 65. La restante parte sono unità sparse nella città tra la periferia (es. via Pinerolo) e il centro storico (es. c.so Garibaldi). Tali unità mostrano un utilizzo piuttosto eterogeneo da parte del Comune, sedimentatosi nel tempo e derivante da scelte estemporanee che hanno riguardato, a seconda dei momenti, zone e quartieri diversi. Queste unità sono in parte interessate da progetti di recupero al fine di renderli utilizzabili, a seconda dei casi, per le assegnazioni da graduatoria ERP (attraverso il loro accorpamento) e/o per la sperimentazione di forme diverse di gestione e di risposta a nuove e differenti fasce di bisogno abitativo. Nel primo caso, per quanto riguarda gli ambiti di Quarto Oggiaro (vie Lopez/Pascarella) e via Solari 40, è stato stipulato un Accordo di Programma con il Ministero delle Infrastrutture che cofinanzia al 50% gli interventi di riqualificazione complessiva comprendendo anche il recupero delle unità sottosoglia presenti attraverso il loro accorpamento. Per gli alloggi attualmente abitati, sono in corso in entrambi i quartieri le operazioni di mobilità degli inquilini al fine di avviare i lavori entro la fine dell’anno. A Quarto Oggiaro la mobilità interesserà anche unità in uso a Dar Casa e Fond. S. Carlo con le quali sono in corso appositi accordi per l’individuazione di alloggi sostitutivi di equivalente metratura. 8 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Per quanto riguarda la seconda tipologia di interventi già in corso, si fa riferimento al progetto denominato Ospitalità solidale, è localizzato tra i quartieri Ponti (via Del Turchino) e Niguarda che gode di un finanziamento nazionale del Dipartimento della Gioventù. Tale progetto di riutilizzo prevede interventi di ristrutturazione che non modificano la superficie, per la creazione di un’offerta abitativa da destinare ai giovani e propone un modello gestionale che prevede anche iniziative di vicinato solidale con il coinvolgimento degli utenti a beneficio dei quartieri. Infine, in presenza di unità adiacenti, negli appalti relativi al recupero degli alloggi sfitti, alcuni alloggi sottosoglia sono stati accorpati portandoli alle superfici minime necessarie e assegnati alla graduatoria ERP. Pertanto, ad oggi, le unità non interessate dagli interventi di cui sopra, sono in totale 173, così distribuiti: assegnati Unità sottosoglia senza previsioni liberi COMUNE ALTRI occ. abus. totali 54 87 15 17 173 Negli 87 alloggi abitati da assegnatari del Comune, vivono per lo più nuclei composti di persone singole, ma un quarto degli stessi (22 alloggi) presentano casi di sovraffollamento. Nella tabella successiva viene invece messa in evidenza la presenza di anziani soli (circa la metà degli abitanti). n. componenti n. alloggi % 1 65 75% 2 12 14% 9 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri >3 10 Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità 11% 87 QUARTO OGGIARO 8 Q.RE PONTI 8 NIGUARDA 9 ISOLA 7 CENTRO 5 ALTRI Q.RI 2 43 (49.5%) totale In totale , ad oggi, gli appartamenti liberi e senza previsioni di trasformazione o utilizzo sono 54, distribuiti nella città come mostrato nella tabella che segue QUARTO OGGIARO 29 Q.RE PONTI 3 NIGUARDA 6 ISOLA 9 CENTRO 4 ALTRI Q.RI 3 totale 54 La ricostruzione del “sistema sottosoglia” del patrimonio comunale è stato possibile grazie ad un impegnativo lavoro di riordino delle informazioni presenti sul sistema informatico comunale, integrato e aggiornato attraverso sopralluoghi mirati in ogni singolo alloggio. Tali attività hanno così permesso una collaborazione tra DC Casa e Politecnico di Milano che, nell’ambito dell’iniziativa Polisocial, ha dotato il progetto di una prima struttura di GIS al fine di integrare le informazioni sulle unità immobiliari con quelle sui nuclei famigliari e metterle in relazione con una prima banca dati di servizi pubblici di quartiere. 10 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Un progetto di valorizzazione del patrimonio conoscitivo sugli alloggi di proprietà comunale sta rendendo possibile la costruzione di uno strumento in grado di analizzare, interrogare e rappresentare in modo continuamente aggiornato ed efficace le informazioni in possesso del Comune. Si è infatti avviata la realizzazione di un sistema informativo geografico dedicato, relativo a tre famiglie del patrimonio di proprietà comunale (alloggi sottosoglia, spazi per servizi nei quartieri, portinerie) che possa consentire una lettura di sistema, multi scalare (dalla scala urbana a quella del quartiere dell’edilizia pubblica) del fenomeno. Tali prime operazioni consentono di localizzare i singoli alloggi nel punto corrispondente al numero civico di pertinenza e, al contempo, di mantenere tutte le informazioni associate al singolo alloggio, ricavate dall’anagrafica comunale tra cui, il piano, la denominazione del quartiere dell’edilizia pubblica a cui appartiene, lo stato di occupazione, l’eventuale presenza di un progetto di recupero, la superficie. L’identificazione univoca di ciascun alloggio consente l’aggiornamento delle caratteristiche degli alloggi, l’integrazione di altre informazioni che si dovessero rendere disponibili nel tempo, ad esempio sullo stato di conservazione o sugli occupanti e sulle caratteristiche di ogni contesto. I nuclei di progetto Sulla base delle informazioni elaborate relativamente alle unità immobiliari libere e quindi già disponibili, la prima fase pilota del progetto potrà avvenire attraverso l’attivazione di tre nuclei territoriali di offerta. Tali nuclei sono stati individuati dopo un attento lavoro di selezione delle unità libere, eseguito attraverso un incrocio tra le informazioni presenti nel sistema Sepa e appositi sopralluoghi in loco. Tale lavoro ha permesso di comprendere quali siano gli ambiti con maggiore concentrazione di unità disponibili da subito ma anche valutando quali siano, in prospettiva, i quartieri in cui molto più probabilmente si potrà procedere, con aggiunte successive di unità immobiliari, ad implementare l’offerta qualora il modello gestionale fornisse risultati positivi. 11 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità 12 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità >Isola Garibaldi: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 INDIRIZZO BORSIERI PIETRO BORSIERI PIETRO BORSIERI PIETRO BORSIERI PIETRO GARIBALDI GARIBALDI GARIBALDI GARIBALDI GARIBALDI MADONNINA MADONNINA 5 12 12 12 91 91 91 91 91 6 6 COD. U.I. 0100005010400U015 0100002020100C011 0100002020200C025 0100002020300C039 030003402020UN002 030003402020UN003 030003402030UN008 030003402040UN013 030003402030UN007 0100008010300A015 0100008010300A014 TIPOLOGIA Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio S.U. 26,6 28,13 28,13 28,13 27,25 27,32 27,63 28,12 28,51 27,46 27,47 S. CONV. 32,62 35,03 35,24 35,36 33,47 33,57 33,78 34,34 34,91 35,99 35,63 PIANO Fuori terra 03 Terra Fuori terra 01 Fuori terra 02 Fuori terra 01 Fuori terra 01 Fuori terra 02 Fuori terra 03 Fuori terra 02 Fuori terra 02 Fuori terra 02 INT. 00U 00C 00C 00C UN UN UN UN UN 00A 00A STATO Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera 13 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità 14 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità >Niguarda: 1 2 3 4 5 USD INDIRIZZO DEMONTE DEMONTE MONTE ROTONDO MONTE ROTONDO MONTE ROTONDO DEMONTE USD DEMONTE COD. U.I. 8 0100014440200A012 8 0100014440200A002 10 0100026050200Q118 10 0100026050300Q124 10 0100026050400Q131 8 0100014444200A00C TIPOLOGIA Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Portineria 8 Laboratorio/ portineria 159,75 0100014440100000B S.U. 23,40 23,47 26,73 26,73 26,80 40,45 S. CONV. 30,13 30,21 33,81 33,81 33,90 48,54 PIANO Fuori terra 01 Fuori terra 01 Fuori terra 01 Fuori terra 02 Fuori terra 04 Mezzanino 01 INT. 00A 00A 00Q 00Q 00Q 00A STATO Libera Libera Libera Libera Libera Libera 155,44 Terra B Libera 15 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità 16 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità >Quarto Oggiaro: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 INDIRIZZO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO LOPEZ SABATINO VITTANI DI LORENZO 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 6 9 COD. U.I. 0300009050800E173 0300009054200E144 0300009050600G237 0300009050700G241 0300009050200E149 0300009054200E145 0300009040900D140 0300009044200D108 0300009040300A009 0300009040800A029 0300009040900A033 0300009040300A008 0300009024200F102 0300009020400F113 0300009024200F101 0300009020400F114 0300009020500F117 0300027034200F103 0300028014200A001 TIPOLOGIA Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio Alloggio S.U. 21,87 21,98 22,00 22,00 22,39 22,43 22,45 22,45 22,47 22,47 22,47 22,51 23,13 23,26 23,4 23,44 23,45 26,73 28,21 S. CONV. 23,36 23,55 23,5 23,5 23,89 23,94 24,01 24,01 23,99 23,99 23,99 24,1 25,65 25,91 25,94 26,04 25,91 33,67 35,56 PIANO Fuori terra 07 Mezzanino 01 Fuori terra 05 Fuori terra 06 Fuori terra 01 Mezzanino 01 Fuori terra 08 Mezzanino 01 Fuori terra 02 Fuori terra 07 Fuori terra 08 Fuori terra 02 Mezzanino 01 Fuori terra 03 Mezzanino 01 Fuori terra 03 Fuori terra 04 Mezzanino 01 Mezzanino 01 INT. E E G G E E D D A A A A F F F F F F A STATO Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera Libera 17 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità 18 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Le unità immobiliari Gli alloggi disponibili per essere utilizzati in questa prima fase pilota del progetto, potranno essere 35, con condizioni manutentive diverse (ma comunque tutti da ristrutturare più o meno pesantemente), individuate precisamente nelle allegate schede per singolo quartiere e singola unità. Al fine di integrare sia dal punto di vista funzionale che da quello gestionale il patrimonio da destinare agli obiettivi del progetto, sono state inoltre individuate altre potenziali risorse derivanti da quelle unità ad uso diverso dal residenziale, site ai piani terra dei quartieri che, risultando in stato di abbandono potranno invece essere valorizzate attraverso il loro riutilizzo con la finalità di promuovere e sviluppare nuove funzioni di servizio, a supporto del progetto e a beneficio dei contesti locali. Alla luce delle informazioni sinora raccolte attraverso i sopralluoghi effettuati, al momento si stima che, mediamente, il costo per rendere fruibile ogni singolo alloggio (ristrutturazione, arredo, ecc) possa essere preventivato in 15.000 euro (cf. Studio di fattibilità FHS). Modalità di gestione Il progetto intende implementare, in una ottica di rete tra pubblico e privato, azioni di sistema a favore dell'autonomia abitativa e lavorativa dei destinatari con un approccio fondato sull'attivazione delle risorse personali e della capacità dell'autonomia ed autodeterminazione con un diretto coinvolgimento e attivazione della persona nella definizione del percorso introducendo processi di monitoraggio e valutazione a garanzia del miglioramento continuo del sistema. In relazione a ciascuno dei target individuati, l’accoglienza sarà per un tempo limitato con una durata variabile a seconda del progetto individuale ma, di norma, non dovrà superare i 18 mesi. Il Soggetto Gestore degli appartamenti selezionerà l’utenza privilegiando i target di riferimento più sopra indicati. L’assegnazione temporanea dell’alloggio potrà avvenire, però, anche per il tramite dei servizi sociali di riferimento che selezioneranno l’utenza le cui caratteristiche risulteranno coerenti con le finalità del progetto. In tali casi l’Amministrazione Comunale adotterà gli strumenti convenzionali vigenti. 19 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità In tal caso sarà indispensabile la collaborazione con la Direzione Centrale Casa per identificare, al momento della selezione dei destinatari del progetto, i soggetti che presentano i requisiti per l’assegnazione di alloggi ERP e definire processi che consentano loro di accedere all’abitazione definitiva entro il termine del periodo di permanenza presso l’abitazione “sottosoglia”. Sarà dunque necessario procedere congiuntamente nell’ottica dell’esplorazione di nuovi modelli organizzativi condivisi tra le due Direzioni Centrali interessate, specialmente in relazione alle modalità di assegnazione in deroga. Peraltro, la definizione di procedure di collaborazione tra i diversi settori dell’Amministrazione sarà uno dei fattori critici di successo perché consentirà di rispettare criteri di efficacia e di efficienza nella programmazione degli inserimenti. In questi casi, all’assegnazione temporanea dell’alloggio “sottosoglia”, quale strumento di risposta a un temporaneo disagio abitativo, sarà affiancato un percorso di accompagnamento sociale, di maggiore o minore intensità a seconda del caso, definito dal servizio sociale inviante insieme all’ente gestore che consentirà all’utente di rafforzare la propria capacità di autonomia in vista della successiva indipendenza abitativa. Il lavoro integrato tra il Servizio comunale inviante e l’Ente che effettuerà l’accompagnamento sociale sarà garanzia di un attento monitoraggio delle singole situazioni dei beneficiari che permetterà di intervenire prontamente laddove necessario, sia con azioni di supporto specifico collegando la persona ai diversi servizi del territorio, sia per ricercare soluzioni abitative diverse qualora il percorso di inclusione sociale prospettato necessitasse di opportune revisioni. Dovrà anche essere definita la quota di compartecipazione al servizio da parte dell’utente, che potrà contribuire al costo del servizio, proporzionalmente alla propria condizione economica, nell’ottica però di un percorso di accompagnamento all’autonomia. Gli spazi a servizio Negli spazi non residenziali inutilizzati presso i piani terra dei palazzi interessati dal progetto, potranno essere individuati attività funzionali al progetto e utili ai quartieri. 20 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Relazioni con il contesto: il progetto per i quartieri e i quartieri per il progetto Il percorso di accompagnamento sociale per gli utenti sarà garantito da servizi affidati ad enti del terzo settore con adeguata esperienza in materia e con la supervisione degli uffici invianti. Saranno, peraltro, messe in rete a favore di questo specifico progetto ulteriori risorse dell’amministrazione quali, ad esempio, servizi educativi per i minori (asili, scuole materne, centri diurni, ecc.). A titolo di esempio si evidenzia come, in relazione al target “mamme con bambini di età inferiore ai 6 anni” sarà possibile coinvolgere i servizi educativi al fine di garantire una riserva di posti negli asili nido e nelle materne che consentano di sviluppare specifici percorsi educativi nei confronti dei minori e permettano così all’adulto di sviluppare il proprio percorso verso l’autonomia grazie all’intervento dei servizi sociali del territorio e dell’ente gestore. Allo stesso modo, in una logica di ricomposizione delle risorse “sociali” della città, non solo di quelle proprie dell’amministrazione, il progetto avrà l’obiettivo di mettere in rete tutte le opportunità già esistenti sui territori di riferimento. A tal fine saranno mappate le risorse (pubbliche e private) esistenti sul territorio ove si trovano gli appartamenti e, quindi, si identificherà il target utente da assegnare al singolo appartamento così da garantire il massimo e più efficace coinvolgimento delle reti formali e informali già esistenti. A tal fine si farà ricorso al “censimento del sociale” già prodotto dalla Direzione Centrale Politiche Sociali e al lavoro in corso ad opera del Politecnico, come si dirà nel paragrafo seguente. Possibili ulteriori azioni di sperimentazione e qualificazione del progetto: il contributo del Politecnico di Milano Nelle fasi di analisi preliminare che ha permesso di giungere alla definizione del progetto Albergo sociale diffuso il Comune di Milano ha potuto contare anche sulla collaborazione con il Politecnico di Milano attraverso l’iniziativa di responsabilità sociale Polisocial. Tale collaborazione ha contribuito a costruire alcune visioni e specifici ambiti di intervento grazie al lavoro svolto da quattro gruppi di docenti provenienti da diversi campi disciplinari attraverso l’attivazione di appositi laboratori didattici relativi a: Design degli interni (progetti per l’allestimento degli alloggi), Analisi dati e cartografia (costruzione di un 21 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità prototipo GIS specifico), Design dei servizi (le reti di quartiere e i servizi collaborativi), Analisi urbana (relazioni tra contesti e città). I risultati di questa contributo sono stati resi pubblici con una mostra presso il quartiere Umanitaria di via Solari 40 durante il FuoriSalone 2014 e con la pubblicazione “Vuoti a Rendere” ne “I Quaderni di Polisocial”). Le attività di cui sopra hanno permesso di individuare possibili ulteriori specifici campi operativi concreti per qualificare ancora di più il progetto Albergo sociale diffuso, determinando, rispetto a questi, un particolare interesse sia per l’Amministrazione Comunale (in particolare per le due direzioni coinvolte), sia per il Politecnico di Milano, sia per il futuro gestore: - la ricerca di soluzioni economiche e di qualità per gli arredi e le dotazioni interne dei mini alloggi, a cura del Dipartimento di Design; - l’implementazione di un sistema informativo per una ‘gestione territoriale’ degli alloggi sottosoglia, a cura del Laboratorio Analisi dati e cartografia –DAStU. L’obiettivo forte del progetto nel suo complesso e delle collaborazioni che questo prevede, è la sperimentazione di attività integrate per la gestione di una piccola parte del patrimonio che in poco tempo potrebbero consolidarsi andando a costituire un modello replicabile in altri contesti e ampliabile ad altre parti del patrimonio immobiliare pubblico. Incrementalità del progetto: possibili implementazioni Il ‘comparto sottosoglia’ quindi, se visto nel suo insieme e in una visione sistemica, costituisce una risorsa in quanto a possibilità di contribuire all’avvio di iniziative atte a diversificare l’offerta di residenzialità temporanea. È un comparto del patrimonio residenziale comunale contenuto e quindi monitorabile e gestibile con progetti diversi, conosciuto e quindi idoneo ad essere messo utilmente in gioco secondo le circostanze più funzionali ad una sua valorizzazione, anche perché svincolabile più facilmente dalla disciplina tradizionale di assegnazione. 22 Direzione Centrale Casa Settore Politiche per la Casa e Valorizzazione sociale spazi Servizio Valorizzazione sociale quartieri Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Anziani e Residenzialità Dai monitoraggi effettuati nell’ultimo semestre attraverso Sepa, emerge che è una porzione di patrimonio che subisce un progressivo svuotamento soprattutto a causa della ridotta dimensione degli alloggi che rende gli stessi una difficile soluzione abitativa permanente. Un ulteriore elemento a favore del progetto così come presentato, riguarda la possibilità di un suo sviluppo incrementale e progressivo attraverso il quale realizzare risultati a breve termine (progetto pilota) utili ad orientare gli sviluppi successivi sugli altri alloggi sottosoglia man mano che si renderanno disponibili, in modo da andare a realizzare un Albergo sociale diffuso nella città. La rete dei partners Comune di Milano - D.C. Politiche Sociali e Cultura della Salute e D.C. Casa e Demanio Fondazione Cariplo Fondazione Housing Sociale 23