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Presentazione di PowerPoint
Piano delle Valutazioni
dei programmi operativi
FESR e FSE 2014-2020
della Regione Piemonte
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
INTRODUZIONE
In attuazione dei Regolamenti e delle Linee Guida della Commissione
Europea per il periodo di programmazione 2014-2020, la Regione Piemonte
adotta il Piano delle Valutazioni (PdV) quale strumento di organizzazione e
gestione unitaria della funzione di valutazione dei P.O.R. FSE FESR.
Il PdV costituisce lo strumento attraverso il quale la Regione Piemonte
rende pubblico ed esplicito l’impegno dell’Amministrazione regionale sulle
attività di valutazione che verranno realizzate a valere sul periodo di
programmazione 2014-2020.
Il PdV definisce i processi valutativi attivabili sui POR cofinanziati con le
risorse FESR e FSE e contiene l’elenco delle attività di valutazione che
verranno realizzate nell’ambito di tali programmi.
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
OBIETTIVI DEL PIANO
Gli obiettivi dell’attività di valutazione sono specificati nel Reg. UE 1013/2013,
artt. 54 e seguenti:
• Migliorare la qualità della progettazione e dell’esecuzione dei programmi;
• Individuare punti di forza e di debolezza nel corso dell’attuazione;
• Verificarne la capacità di raggiungere risultati e impatti;
• Contribuire al ridisegno delle politiche pubbliche.
Il PdV della Regione Piemonte quindi:
• Supporta la qualità delle valutazioni;
• Facilita e incentiva l’utilizzo delle valutazioni da parte delle AdG;
• Facilita gli scambi di conoscenza e di buone pratiche;
• Contribuisce al disegno e all’implementazione di programmi e policy evidencebased, sulla base dei risultati delle valutazioni;
• Costituisce un quadro di riferimento entro il quale programmare valutazioni di
impatto;
• Assicura un’adeguata copertura finanziaria per la realizzazione delle attività di
valutazione.
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
INTEGRAZIONE, FLESSIBILITA’ E PRA
Il Piano - favorendo una migliore programmazione delle attività - consente
alle due AdG coinvolte di evitare duplicazioni e di coordinare le valutazioni.
Facilitando così l’integrazione dei POR FESR e FSE nel perseguimento dei
risultati attesi e al rafforzamento del ruolo delle attività di valutazione in
seno al Comitato di Sorveglianza congiunto.
Il Piano di Valutazione, si configura come un “documento aperto”, da
aggiornarsi in fase di attuazione dei Programmi; tenendo conto di quanto
potrà emergere in corso d’opera.
Il Piano tiene conto anche del PRA della Regione Piemonte, che prevede
per la valutazione alcuni obiettivi di miglioramento:
• contribuire al miglioramento dei sistemi informativi e di monitoraggio,
includendovi le informazioni propedeutiche alle valutazioni;
• rafforzare la sinergia tra la valutazione e la gestione dei programmi per
favorire un uso più sistematico degli esiti valutativi;
• introdurre e gestire valutazioni di impatto di nuovi interventi in corso;
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
RESPONSABILE DEL PIANO
La Regione Piemonte con il Piano stabilisce le regole organizzative e
decisionali per la gestione e Il coordinamento delle attività di valutazione
previste nell’ambito dei POR 2014-2020 FESR e FSE (tenendo conto del PSR
2014-2020), e predispone le modalità di individuazione degli attori coinvolti
in tale processo.
All’interno del Piano, vengono inoltre determinati ruoli e funzioni di tali
attori, regolandone le modalità di interazione e coordinamento.
L’attività di coordinamento e gestione del Piano di Valutazione è svolta dal
Responsabile del Piano in collaborazione con il Gruppo di Pilotaggio del
Piano. L’Amministrazione regionale individua come Responsabile del Piano di
Valutazione il Direttore del Nucleo di Valutazione e Verifica degli
Investimenti Pubblici (Nuval).
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
GRUPPO DI PILOTAGGIO
Per l’attuazione del Piano è previsto un Gruppo di Pilotaggio che:
• garantisca l’unitarietà dell’attività di valutazione e la sua integrazione con
la programmazione regionale e con i soggetti responsabili della gestione dei
programmi operativi;
• definisca e strutturi le attività di valutazione, garantendone la
corrispondenza con i fabbisogni conoscitivi, la qualità e la diffusione dei
risultati;
• coinvolga e ottenga il sostegno dei principali portatori di interessi nelle
fasi di definizione, attuazione e aggiornamento del Piano.
Il GdP è costituito dal Responsabile del Piano, da un rappresentante di ciascuna
Autorità di Gestione dei singoli POR, dal responsabile della Strategia di
Specializzazione Intelligente (S3), da uno o più membri del Nucleo di Valutazione e
Verifica degli Investimenti Pubblici (Nuval), almeno un rappresentante dell’IRES
Piemonte e dell’Autorità Ambientale, un rappresentante della Commissione
regionale per le Pari Opportunità, un rappresentante del CSI e di Finpiemonte e dal
responsabile regionale della Comunicazione. A questi si possono aggiungere esperti
esterni.
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COMPITI DEL GRUPPO DI PILOTAGGIO
Il Gruppo di Pilotaggio (con il supporto tecnico del Nuval):
• propone gli aggiornamenti del Piano al Responsabile del Piano;
• individua le esigenze valutative e aggiorna la lista delle attività di
valutazione previste e definisce le domande di valutazione;
• traduce le domande in prodotti valutativi e predispone il mandato
valutativo;
• verifica i collegamenti tra sistemi di monitoraggio e processo di
valutazione;
• predispone i documenti finalizzati ad analizzare e illustrare la qualità del
processo valutativo e dei rapporti di valutazione;
• sviluppa la diffusione e la comunicazione dei risultati delle valutazioni.
Le attività di valutazione che verranno realizzate terranno inoltre conto
delle esigenze conoscitive e valutative che potranno emergere nelle diverse
sedi partenariali e in particolare nel CdS congiunto FESR-FSE.
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SISTEMI INFORMATIVI – ELENCO DELLE ATTIVITA’
I sistemi informativi dei Fondi SIE sono uno degli ambiti di miglioramento
individuati dal PRA. Per la prossima programmazione l’obiettivo a cui
tendere è il rafforzamento dell’interoperabilità dei sistemi informativi e
delle basi dati regionali, rendendoli più funzionali alle necessità di
gestione, monitoraggio e valutazione.
Il Piano inoltre contiene un primo elenco di attività di valutazione, da
considerarsi provvisorio perché l’approccio - anche per il periodo 20142020 - è quello della valutazione on going, nel quale le attività valutative
seguono la programmazione e la realizzazione degli interventi e vengono
individuate e affidate a partire dalle esigenze conoscitive che si possono
manifestare in qualunque momento del ciclo di programmazione.
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ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE – POR FESR 1/2
Il Piano prevede per il POR FESR diversi tipi di attività di valutazione
A. analisi di processo: che riguardano la funzionalità, lo stato di attuazione e
l’adeguatezza gestionale delle modalità operative di perseguimento degli
obiettivi delle Misure.
B. analisi di coerenza rispetto all’obiettivo: finalizzata a far emergere, anche
mediante l’utilizzo di indicatori, le realizzazioni e i risultati ottenuti dagli
interventi previsti dal programma.
C.
analisi di impatto (quantitativa): diretta a far emergere, grazie all’impiego
di adeguate metodologie (es. l’approccio controfattuale), gli effetti “netti”
degli interventi realizzati, nonché a fornire indicazioni utili a giudicare il
“successo” degli interventi rispetto agli obiettivi e ai beneficiari previsti e
alle ricadute indirette e/o impreviste.
D. analisi di approfondimento (qualitativa): finalizzata a fornire specifici
approfondimenti conoscitivi su una selezione di soggetti coinvolti e di
progetti finanziati (da realizzare con interviste dirette-CATI,
somministrazione di questionari, focus dedicati, etc.).
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ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE – POR FESR 2/2
Le analisi di processo e le analisi di coerenza rispetto all’obiettivo
interesseranno tutte le Misure del POR, mentre per i due ulteriori livelli di
valutazione individuati, è stata al momento prevista un’ipotesi di attribuzione
degli Obiettivi Tematici (OT):
• Valutazione Quantitativa  Analisi di impatto: Poli di Innovazione (OT1),
Sostegno agli investimenti (OT3)
• Valutazione Qualitativa  Start-up innovative (OT1), Industrializzazione dei
risultati della ricerca (OT1), Piattaforme Tecnologiche (OT1), Accesso al credito
(OT3), Azioni trasversali con il POR-FSE, Miglioramento delle condizioni e degli
standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione
(OT5 e OT6).
Ogni singola politica di intervento potrà essere indagata utilizzando più
metodologie di valutazione e che potranno essere adottate tecniche di analisi
integrate su aspetti particolarmente importanti delle azioni di sviluppo.
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE – POR FSE 1/2
Per il FSE il Piano di valutazione ipotizza alcune linee di attività, che tendono ad
accomunare in un unico intervento più linee di programmazione:
1) Percorsi formativi per l’inserimento lavorativo rivolti ai giovani e attività di
sostegno correlate, in una logica di riduzione dei fenomeni di dispersione.
Le attività valutative dovrebbero dar conto del grado di conseguimento degli
obiettivi previsti in due linee di intervento mirate sulla condizione giovanile, sia
in ordine all’efficacia delle attività formative rispetto ai percorsi scolastici
ordinari, sia in relazione al rafforzamento del livello di occupabilità dei giovani
interessati.
2) Sostegno alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo e rafforzamento delle
imprese sociali e del terzo settore
In questa fase della programmazione, appare utile svolgere approfondimenti su
esperienze analoghe svolte nella precedente programmazione, al fine di
capitalizzare le conoscenze sulle modalità di intervento più consolidate, ma
anche di fornire un utile feedback sulle attività di carattere innovativo e
sperimentale realizzate.
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ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE – POR FSE 2/2
3) Formazione a domanda individuale e formazione continua aziendale
E’ una tematica di grande rilevanza, rientrante nell’ampio filone del lifelong
learning e dei processi di adattamento dei lavoratori alle innovazioni
organizzative e tecnologiche, che sollecita una specifica indagine, per certi versi
di natura sperimentale, volta a cogliere gli effetti delle iniziative realizzate e
l’efficacia degli investimenti che le hanno sostenute in relazione ai risultati
attesi, in termini di accrescimento delle competenze e delle prospettive di
crescita professionale dei partecipanti, ma anche in riferimento all’efficacia dei
processi di mobilità occupazionale e di reinserimento lavorativo attivati.
4) Rafforzamento dei servizi per la prima infanzia e dei servizi rivolti a famiglie
con soggetti non autosufficienti - Processi di empowerment delle persone
maggiormente vulnerabili e sostegno a persone in condizioni di temporanea
difficoltà economica
Si prevede con questa azione di monitorare ed analizzare alcuni interventi su
priorità di investimento legate all’inclusione attiva e al contrasto alla povertà,
dove sono richieste soluzioni innovative e complesse, che sappiano integrare le
politiche sociali con le politiche del lavoro.
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ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE TRASVERSALE
Secondo il modello di governance previsto dal Piano, le decisioni definitive
sulle attività da realizzare dovranno essere discusse all’interno del Gruppo
di Pilotaggio, che avrà il compito di individuare e definire attività di
valutazione «integrata» o trasversale tra le diverse fonti finanziamento,
che permettano di cogliere la capacità dei diversi programmi e strumenti di
intervento regionali di concorrere al raggiungimento degli obiettivi comuni.
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LE ATTIVITA’ IN CORSO – POR FESR
“Un progetto sulla valutazione delle misure di innovazione”
Nel corso dei primi mesi del 2016 è stata avviata un’attività finalizzata a:
• Realizzare un’indagine di valutazione dell’efficacia e dell’impatto di misure di
.
incentivazione dell’innovazione alle PMI basate su Bandi relativi alla
programmazione 2007-2013 e riproposte nella programmazione 2014-2020,
al fine di sviluppare un modello di valutazione standard e offrire spunti di
miglioramento per il futuro
• Realizzare un modello d’indagine sull’innovazione su un campione di PMI
manifatturiere a oggi, da riproporre per un confronto annuale o biennale con
survey successive, anche in seguito a politiche di incentivazione. Per realizzare
tale indagine è stato fatto riferimento alla “Community Innovation Survey
(CIS)” di Eurostat, in modo da ottenere risposte standard e permettere un
confronto tra i risultati del Piemonte e altri territori europei su una metrica
standard.
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MISURE OGGETTO DELL’INDAGINE
1.
2.
3.
Sostegno all’innovazione (Bando PMI e Micro)
Misura Manunet I e II – Bandi ricerca e sviluppo transnazionale in
ambito manifatturiero
Misura Crosstextnet – Bandi ricerca e sviluppo transnazionale in
ambito tessile
METODO DELLA RICERCA
1.
Survey online finalizzata a raccogliere informazioni quantitative e
qualitative con campione di controllo controfattuale
2.
Analisi dei bilanci dei campioni delle imprese beneficiarie e non
beneficiarie.
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
SURVEY
Il questionario è stato indirizzato a 600 imprese beneficiarie di incentivi
all’innovazione della programmazione 2007-2013, su misure riproposte
(con miglioramenti) nella nuova programmazione con ddomande sul
modello organizzativo interno di innovazione - CIS; domande sulla fruizione
dell’incentivo, su accessibilità, fruibilità e spesa dell’incentivo; impatti
quantitativi e impatti secondari e qualitativi.
Il questionario per il gruppo di controllo è stato inviato a 1.200 imprese
scelte sulla base di caratteristiche che le rendessero omogenee con il
campione dei beneficiari. Le domande hanno riguardato il modello
organizzativo interno di innovazione – CIS
All’indagine hanno risposto 409 imprese beneficiarie e 202 imprese non
beneficiarie.
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“Un progetto sulla valutazione delle misure di innovazione”
PRIMI RISULTATI EMERSI DALL’ANALISI DEI BENEFICIARI 1/2
Sul fatturato:
•
Per il 57% delle imprese beneficiarie gli incentivi hanno permesso la
realizzazione di un progetto “strategico” per l’azienda
•
Oltre un terzo delle imprese ha avuto accesso ad altri bandi anche di
altre amministrazioni;
•
Nel 71% dei casi, il fatturato
dell’investimento incentivato
è
cresciuto
per
effetto
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“Un progetto sulla valutazione delle misure di innovazione”
PRIMI RISULTATI EMERSI DALL’ANALISI DEI BENEFICIARI 2/2
Oltre alla crescita del fatturato, gli incentivi hanno avuto effetto sull’area
di mercato e non solo…
•
Avviato attività di ricerca o innovazione rese poi permanentI (35%)
•
Aperto nuovi mercati o aperto nuovi sbocchi commerciali (29%)
•
Portato alla assunzione o stabilizzazione di personale (20%)
… anche sulla capacità di cooperare:
•
La ricerca svolta in modalità cooperativa determina relazioni stabili e
ha ormai una certa importanza: il 9% delle PMI ha accordi con Centri
di ricerca, mentre l’11% li ha con le Università.
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LE ATTIVITA’ IN CORSO – POR FSE
“Valutare la capacità di sostenere la creazione di imprese solide»
Tra le piste di valutazione individuate dal Piano unitario compare anche
quella dedicata al sostegno alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo.
La prima valutazione predisposta sul FSE avrà dunque l’obiettivo
di valutare l’impatto dei Percorsi Integrati per la creazione
d’impresa gestiti a livello provinciale
Già a partire dal ciclo di programmazione 2000-2006 in Piemonte è stata
finanziata, con risorse del FSE, la nascita di sportelli provinciali che hanno
il compito di aiutare coloro che hanno un’idea imprenditoriale a
comprendere le reali potenzialità di tale idea e, nel caso ne valga la pena, a
costituire un’impresa che abbia chance di competere sul mercato.
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I NUMERI DEL PRECEDENTE CICLO DI PROGRAMMAZIONE
Tra l’ottobre del 2008 e il dicembre del 2015 i contatti gestiti dagli Sportelli
presenti nell’intero territorio regionale sono stati circa 54.000.
Nello stesso periodo il percorso intrapreso ha portato alla predisposizione
di poco più di 3000 business plan e alla nascita di circa 2500 imprese
DATI COMPLESSIVI PROVINCE - 01/10/2008 – 31/12/2015
CONTATTI
54.297
ACCOLTI – PROGETTI
18.150
ACCOLTI – SOGGETTI
23.742
BUSINESS PLAN
3.051
IMPRESE
2.494
OCCUPAZIONE DIRETTA (n. imprenditori) *
3.200
Dati messi a disposizione della Direzione regionale Coesione Sociale
Settore Politiche del Lavoro
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ALCUNE DELLE POSSIBILI DOMANDE DI VALUTAZIONE
In che misura la partecipazione a percorsi integrati d’impresa ha condotto alla
nascita di imprese solide? Con performance aziendali almeno pari (o
superiori) a quelle presenti sul mercato indipendentemente dall’intervento
regionale?
In che misura l’intervento dello sportello ha impedito la nascita di imprese con
scarse probabilità di successo? Cioè ha limitato i casi di “chiusure annunciate”,
rendendo più consapevoli gli aspiranti imprenditori dei limiti delle loro idee?
Un modo per cercare risposta
gli effetti dell’intervento su:
- tasso di sopravvivenza
dinamica occupazionale
a
queste
domande
è
indagare
Una prima valutazione di questo tipo è stata condotta nel 2014 con
riferimento soltanto alla provincia di Torino dall’Associazione per lo Sviluppo
della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche
“La valutazione di Mettersi in Proprio in Provincia di Torino”
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
GUARDIAMO SOLO AL TASSO DI SOPRAVVIVENZA
Sfruttando la disponibilità dei dati ISTAT è stata calcolata la sopravvivenza a 5 anni
delle imprese MIP nella finestra temporale 2005-2010; la sopravvivenza a 4 anni
per la finestra 2006-2010 e la sopravvivenza a 3 anni per la finestra 2007-2010.
Imprese MIP
2005
2006
2007
2005
2006
2007
2008
2009
2010
100%
98,5%
100,0%
94,1%
95,7%
100,0%
92,6%
86,3%
92,7%
82,4%
78,6%
87,9%
80,9%
75,2%
82,3%
Se si confrontano questi dati con un gruppo di imprese gemelle (scelte in base ad
una procedura definita di abbinamento statistico) si evidenzia come la performance
aziendale espressa in termini di sopravvivenza è maggiore per le imprese MIP.
Di circa 25 punti percentuali dopo 5 anni dalla nascita!
Imprese gemelle (no MIP)
2005
2006
2007
2005
100%
2006
77,9%
100%
2007
72,1%
82,1%
100%
2008
64,7%
69,2%
84,7%
2009
58,8%
61,5%
78,2%
2010
55,9%
56,4%
69,4%
PIEMONTE - FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020
La valutazione programmata amplierà questo studio rispetto al:
- periodo di riferimento (fino al 2015)
- campo di osservazione (tutto il territorio regionale)
- variabili risultato considerate
Questa valutazione verrà proposta dall’AdG FSE (in collaborazione con IRES
Piemonte e Asvapp) al CRIE (Centre for Research on Impact Evaluation) della
Commissione Europea, nell’ambito dell’iniziativa “Data Fitness Initiative for
Counterfactual Impact Evaluation”.
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