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il microfono
I Microfoni Questo specialissimo apparecchio per molti appare uno stumento oscuro; non conoscerlo può essere una grave lacuna ed è per questo che dedichiamo un capitolo alla sua comprensione. Un buon microfono è uno strumento delicato e per avere il massimo delle prestazioni occorre saperne gli impieghi e le principali caratteristiche. Esistono due principali famiglie di microfoni: DINAMICI e a CONDENSATORE. • • DINAMICO è quel microfono equipaggiato con un trasduttore (la parte che trasforma le onde sonore in variazioni proporzionali del segnale elettrico) fatto con lo stesso principio fisico dell'altoparlante. Una delicata e sensibile membrana, unita ad una bobina, lavora all'interno di un magnete.Ogni spostamento della membrana dovuto alla variazione della pressione dell'aria causata dai suoni, viene tradotto in un segnale elettrico proporzionale. Pregi: robustezza, collaudata affidabilità, buona qualità, silenziosità nel maneggio ed economia di acquisto. Difetti:Soffrono di una certa inerzia per la rilevazione di suoni molto deboli e non hanno una regolarità nella risposta in frequenza, ne consegue che i fabbricanti hanno sviluppato diversi modelli con caratteristiche specifiche per i vari strumenti e le voci. CONDENSATORE è quel microfono equipaggiato con un trasduttore che applica il principio del condensatore. Ogni spostamento della membrana del microfono, sottile come un'ala di farfalla, fa variare la capacità di un particolare condensatore che in uscita rende segnali elettrici proporzionali al suono captato. Pregi: Straordinaria qualità di ripresa, linearità nella risposta in frequenza: è il microfono professionale per eccellenza, capace di registrare qualsiasi strumento con resa autentica e fedele. In genere ha anche la possibilità di scegliere la polarità della ripresa per mezzo di un piccolo switch posto sul corpo del microfono. Difetti: I microfoni a condensatore sono molto costosi e delicati. Necessitano di una alimentazione chiamata Phantom (48 volt continua), di solito fornita solo da mixer di pregio. PARLIAMO DEL DIAGRAMMA POLARE DEI MICROFONI In scena su un palco o in sala prove, tra casse spia ed amplificatori, i rientri degli altri strumenti sono sempre in agguato sul vostro beneamato microfono che, poverino, dovrebbe ignorare tutti i suoni eccettuato quello emesso dal vostro strumento o dalla vostra voce. Magari!... In realtà, al massimo si riescono ad attenuare i suoni che non sono davanti alla capsula del microfono, ed è già qualcosa; il resto è in mano ai tecnici del suono (quando ci sono!). La qualità che determina questa capacità è la direzionalità del microfono. Esistono infatti varie tipologie di microfono, che sono costruite in modo da avere una sensibilità diversa rispetto ai suoni provenienti dalle varie direzioni (vedi figura). Vediamo le più importanti Omnidirezionale significa che è ugualmente sensibile a tutti i suoni, indipendentemente dall’angolo di provenienza Cardioide significa che quel microfono ha una direzionalità a forma di cuore: i suoni all'interno di questo spazio sono captati, mentre al di fuori vengono notevolmente attenuati. Ipercardioide significa che questa caratteristica polare è ancora più spinta. Polarità ad otto: Significa che dinanzi al microfono esistono due aree di captazione direzionale. Si utilizza questa polarità, ad esempio, nelle radio in presenza di due speaker. Principali Diagrammi Polari. Quasi tutti i microfoni in commercio presentano un disegno semplificato di questo diagramma vicino alla capsula per consentire la rapida individuazione della sua tipologia. La stragrande maggioranza dei microfoni in commercio sono di tipo DINAMICO CARDIOIDE, SUPERCARDIOIDE O IPERCARDIOIDE. Questo tipo di microfono, nelle sue realizzazioni più prestigiose di fabbricanti capaci come Shure, AKG ed altri, di solito unisce grande flessibilità di uso, robustezza ed affidabilità, oltre ad una qualità che soddisfa anche le registrazioni più accurate. La risposta in frequenza di un microfono dinamico ha però una “finestra” limitata come già detto e, soprattutto, varia abbastanza sensibilmente a seconda della frequenza del suono (risposta in frequenza non lineare). Questa caratteristica, insieme ad altre caratteristiche quali la sensibilità alla pressione sonora (transiente) e la presenza e l’intensità dell’effetto prossimità, definiscono l’utilizzo specifico che ogni costruttore consiglia per quel dato microfono. Nel catalogo di ogni fabbricante, tra i microfoni dinamici direzionali troveremo quindi tre tipologie di massima: 1. Microfoni destinati alla grancassa,, costruiti con una considerevole superficie della capsula, come il D112 della AKG, e dotati di una grande robustezza. 2. Microfoni idonei alla ripresa di strumenti musicali dal registro medio e alto. Capsula con superficie media, come lo Shure SM57, utilizzato per rullante, per le chitarre e strumenti vari. 3. Microfoni per il canto, di solito a forma di cono gelato, con caratteristiche particolarmente adatte alla voce. Molti di questi presentano anche uno spiccato effetto di prossimità; la risposta in frequenza alle frequenze basse aumenterà esponenzialmente avvicinando la sorgente sonora alla capsula. Un classico è lo Shure SM 58. Da Sx a Dx: AKG D112; Shure SM57; Shure SM58 Norme Generali sull’uso dei microfoni • Diminuire il più possibile la distanza dalla sorgente sonora che vogliamo riprendere. • Utilizzare a nostro favore il diagramma polare di ogni microfono, mantenendo la sorgente all’interno dell’angolo di massima efficienza del microfono, meglio se si riesce, in genere, a mantenerlo perpendicolare in asse. • Per lo stesso motivo, cercare di porre il microfono in modo che l’angolo di MINORE efficienza sia in corrispondenza dei monitor • Cercare di mantenere la distanza tra il microfono e la sorgente fissa il più possibile • MAI puntare il microfono direttamente verso i monitors o le casse • MAI picchiare direttamente su una capsula per vedere se il microfono è acceso • Un microfono è uno strumento abbastanza delicato che, soprattutto, teme l’umidità. Riponete i microfoni nelle loro scatole appena possibile e non gettate via il sacchettino anti-umido che di solito contengono. Un microfono costa parecchio, ma se lo trattiamo come si deve ci durerà per una vita intera, letteralmente! L’argomento microfoni che in questo corso è stato affrontato in modo forzatamente superficiale, verrà ripreso e ampliato nelle lezioni di Tecnologia Avanzata; durante le quali si entrerà più nello specifico, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei microfoni, i rudimenti sulle tecniche di microfonaggio e quant’altro serva nella pratica ad un musicista che si trovi a dover affrontare una serata senza avere supporto tecnico.