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Caterina Cecchino
XVI^ GIORNATA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO organizzata dalla Commissione Provinciale per la sicurezza sul lavoro LA GESTIONE EFFICACE DEI RISCHI E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Dr.ssa Caterina Cecchino U.O.C. Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro Direttore M.Rita Aiani Aumentare i livelli di occupazione e prolungare la vita lavorativa sono importanti obiettivi delle politiche europee e nazionali sin dalla fine degli anni novanta L’Italia è uno dei paesi più vecchi del mondo: la speranza di vita media oggi è di 79,1 anni per gli uomini e 84,3 per le donne. Il rapporto di dipendenza in relazione all’età (rapporto tra le persone con più di 65 anni e quelle di età compresa tra 20 e 65 anni) è attualmente pari al 29% e si stima che supererà il 60% nel 2050, raggiungendo il 58% entro il 2025. INVECCHIAMENTO E WHP Il D.Lgs. 81/08 ha previsto la gestione del lavoro e di tutta la persona-lavoratore Art.28: La valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per i lavoratori anche connessi all’età Art.18 comma 1 lett. c): il DL nell’affidare i compiti ai lavoratori tiene conto tiene conto delle condizioni in rapporto alla loro salute Art.15 comma 1 lett. m): eventualmente adibendo il lavoratore a altra mansione adatta Art.25: il MC collabora alla predisposizione delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psicofisica del lavoratore nonché all’attuazione e alla valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute I cambiamenti delle capacità funzionali dovuti all'età non sono uniformi in quanto esistono differenze individuali di stile di vita, alimentazione, forma fisica, predisposizione genetica alle malattie, livello di istruzione e lavoro. Sulla salute in età più avanzata influiscono anche i comportamenti correlati alla salute tenuti in precedenza. L'ambiente di lavoro svolge un ruolo fondamentale nella promozione di uno stile di vita sano e di attività che servono a prevenire la riduzione delle capacità funzionali, contribuendo quindi a mantenere la capacità lavorativa. I luoghi di lavoro costituiscono contesti ideali per promuovere iniziative di miglioramento degli stili di vita individuali, in quanto rappresentano MICROCOSMI in cui le persone passano gran parte della propria vita e dove sono presenti forti dinamiche relazionali, ed è noto che i comportamenti e le abitudini dannose risentono molto di dinamiche relazionali. RETE WHP Il concetto di Promozione della Salute nei contesti occupazionali (Workplace Health Promotion o WHP) presuppone che un’azienda non solo attui tutte le misure per prevenire infortuni e malattie professionali ma si impegni anche ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare la propria salute, riducendo i fattori di rischio generali e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche. La Rete WHP è “una moderna strategia aziendale, che tende a prevenire le malattie da lavoro (ivi comprese quelle ad esso correlate, gli incidenti, gli infortuni, le malattie professionali, lo stress, i rischi psicosociali), ad elevare i determinanti della promozione della salute e del benessere della forza lavoro” (Dichiarazione di Lussemburgo 2007) lavoratori più sani meno assenteismo meno costi sociali INVECCHIAMENTO E DVR Alcune capacità funzionali, principalmente fisiche e sensoriali, diminuiscono per effetto del naturale processo di invecchiamento. Con l'età si accumulano anche l'esperienza lavorativa e le competenze. Molti attributi, come la saggezza, il pensiero strategico, la percezione olistica e la capacità di giudizio, aumentano o emergono per la prima volta con l'avanzare dell'età. La valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) [...] deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari [...] e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza [...] nonchè quelli connessi con le differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri paesi, e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro. (Art. 28 comma 1 D.Lgs.81/08: Oggetto della valutazione dei rischi) possibili cambiamenti delle capacità funzionali devono essere presi in considerazione nella valutazione dei rischi per far fronte a tali cambiamenti devono essere modificati l'ambiente di lavoro i compiti lavorativi Per esempio, deve essere prestata maggiore attenzione ai requisiti di capacità fisica del lavoro, ai pericoli connessi al lavoro a turnazione, al lavoro in condizioni di temperatura elevata, al rumore ecc. Una buona progettazione del luogo di lavoro è vantaggiosa per tutti i gruppi di età anche se è mirata ai lavoratori più anziani. COSA CONSIDERARE PER UN BUON DVR Uso di apparecchiature e di altre tecnologie di assistenza. Limitazione del sollevamento di carichi pesanti e dei compiti fisicamente impegnativi. Adeguata ergonomia di strumenti, apparecchiature e mobili. Adeguata progettazione del luogo di lavoro per ridurre al minimo ad esempio la probabilità di cadute. Considerazione dell'esigenza di un recupero, per esempio attraverso brevi pause o pause più frequenti. Organizzazione di turni di lavoro, per esempio utilizzando un ‘sistema di turnazione a rotazione rapida’ Ridefinizione dei compiti lavorativi. Rotazione dei compiti lavorativi. Formazione e informazione sui rischi lavorativi (es. sulle tecniche adeguate di sollevamento e di trasporto). QUAL È IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE? (ART.25 COMMA 1 LETT. A) Il medico competente deve: 1. 2. 3. 4. 5. Controllare tutti i fattori di rischio Collaborare alla valutazione (DVR) tenendo in considerazione la classe di lavoratori anziani Collaborare all’organizzazione del lavoro (considerando anche l’ambiente di lavoro e i compiti assegnati) Gestire le idoneità lavorative ed il reinserimento del lavoratore anziano Promuovere corretti stili di vita nei lavoratori giovani e nei lavoratori anziani Punto di vista nuovo si incontrano interessi e vantaggi di lavoratori e aziende e convergono verso la condivisione di una responsabilità sociale che può/deve trovare nell’organizzazione sociale un interlocutore privilegiato e collaborante il medico competente Medico del lavoro diventa un consulente globale Perché conosce i problemi: collabora alla valutazione dei rischi (tenendo conto non solo dei rischi “classici” per la loro eliminazione e/o riduzione) e promuove il benessere psico-fisico Perché conosce le persone: sorveglianza sanitaria Perché ha un rapporto fiduciale con tutti gli attori protagonisti SITUAZIONI LAVORATIVE RISULTATE PIÙ DIFFICILI DA SOSTENERE CON L’AVANZARE DELL’ETÀ Gesto fisico Effettuare sforzi fisici importanti Restare a lungo in piedi Assumere o mantenere posture scomode Essere sottoposti a pressioni temporali Essere interrotti nel proprio lavoro Fare più cose contemporaneamente il giovane dovrà sopperire all’anziano sia per rischi fisici che mentali: arto superiore/colonna se il giovane copre il turno (anche notturno) dell’anziano, come possiamo promuovere un corretto stile di vita che prevede una “sana” attività fisica? stress lavoro correlato se il giovane lavora al posto dell’anziano sarà richiesta una performance maggiore? LAVORATORE ANZIANO:COSA SI DEVE TUTELARE? Del lavoratore anziano si devono tutelare: Alta professionalità Alto background culturale Alta capacità gestionale ha autorevolezza e può fare da tutor Le capacità del lavoratore anziano vanno sfruttate per far crescere il giovane problemi: sono poche le mansioni di tutor o mentor aumentare mansioni come addetti accoglienza o addetti all’addestramento CONCLUSIONI Il calo della quota di giovani che accederanno al mondo del lavoro nei prossimi anni sarà accompagnato da un aumento significativo della percentuale di lavoratori più anziani tra la forza lavoro. I datori di lavoro dovranno contare sempre più su lavoratori anziani Da alcuni studi si evince che i lavoratori più anziani sono più dediti al luogo di lavoro. In genere, le competenze, l'esperienza e la maturità dei lavoratori più anziani sono superiori ai possibili problemi quali l'aumento delle patologie legate all'età. Mentre nel giovane gli infortuni prevalgono per mano e occhio nell’anziano prevalgono i disturbi alla schiena anche per sovraccarico cumulativo nel tempo Tali misure comprendono il miglioramento delle condizioni di lavoro, una più adeguata gestione dell'età e la promozione della capacità lavorativa durante l'intera vita Il lavoratore giovane che entra sano nel mondo del lavoro….. ……..dovrà essere il lavoratore anziano che esce sano dal mondo del lavoro su questo argomento si trovano molti inviti, proclami, citazioni….ma meno esperienze dettagliate e concrete che generalmente riguardano grandi imprese Prendiamo il caso dello stabilimento della Bmw a Dingolfing: qui lavorano 4mila persone, over 50, e dal 2007 l'azienda ha adottato un modello organizzativo che punta a conciliare gli obiettivi ambiziosi di produttività con la tipologia di lavoro e le esigenze di chi non è più giovane. Un esperimento premiato dai risultati: la produzione è cresciuta del 7%! Tuttavia qualcosa si muove Esperienza Ospedale S. Anna Como