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i vulcani - Prof. Matteo Scapellato
I VULCANI Il vulcano è una frattura della crosta terrestre dalle quale fuoriesce in modo discontinuo il magma. Vulcanologia Scienza che studia i vulcani. Avanti Prof. Matteo Scapellato Il magma si accumula in quella che sarà la camera magmatica del vulcano e sarà spinto verso l'alto dalla pressione creando una frattura nella crosta terrestre. (storiageografia.wordpress.com) I VULCANI L'origine dei vulcani Struttura di un vulcano Classificazione dei vulcani Vulcanismo secondario Tipo di attività di un vulcano Materiali Vulcanici Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Struttura di un vulcano Classificazione dei vulcani Vulcanismo secondario Tipo di attività di un vulcano Materiali Vulcanici Magma Attività effusiva Vulcani esplosiva Vulcani attivi Vulcani quiescenti Vulcani spenti Prof. Matteo Scapellato I VULCANI STRUTTURA DI UN VULCANO Edificio vulcanico Cratere Camino vulcanico Camera magmatica Caldera Prof. Matteo Scapellato I VULCANI EDIFICIO VULCANICO La parte in superficie a forma di cono. La forma dipende dalla composizione del magma e dalla quantità di magma fuoriuscito. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CRATERE È la depressione al vertice del cono da cui fuoriesce il magma durante un'eruzione Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CAMINO VULCANICO Condotto a forma cilindrica o a fessura, attraverso il quale il magma sale verso la superficie terrestre Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CAMERA MAGMATICA Serbatoio di magma, situato a qualche chilometro di profondità, in cui il magma ristagna prima di risalire più in superficie o durante una eruzione Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CALDERA Ampia conca che si forma per sprofondamento della camera magmatica dopo un parziale svuotamento a seguito di un'imponente eruzione. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CLASSIFICAZIONE La classificazione dei vulcani, legata alla composizione del magma, è fatta in base alla Forma e al Tipo di attività Vulcano a scudo Hawaiiano Vulcano a cono o stratovulcano Vulcaniano Vulcano lineare Peleano Stromboliano Islandico Prof. Matteo Scapellato I VULCANI VULCANO A SCUDO Pendenza moderata e ampia estensione; lava fluida e basaltica; attività effusiva. Il più grande è Mauna Loa nelle Hawaii: altezza 10000 m (di cui 6000 sotto il mare), diametro di 250 km. (pendenza media 4%) Vulcano a scudo: Il Monte Fuji, il più famoso vulcano del Giappone Prof. Matteo Scapellato I VULCANI STRATOVULCANO Forma conica; costituito vari strati di lava solidificata: tefrite, riolite, andesite, pomice, lapilli, ceneri vulcaniche. Hanno pendii ripidi (fino a 45°). Attività di tipo effusiva alternata a fasi esplosive. La lava è acida o medio acida. Il Klyuchevskoi (h=4750 m) è il più alto strato vulcano euroasiatico Prof. Matteo Scapellato Stromboli (ME) (h= 926 m, r = 1000 m) I VULCANI VULCANO LINEARE La lava fuoriesce da una frattura nella crosta terrestre,si riversa lateralmente creando un altipiano detto plateau basaltico. Tipico il vulcanismo islandese. La lava è basica L’Islanda è un'isola sulla dorsale medio atlantica. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI STROMBOLIANO Il magma lavico, discretamente fluido, ribolle nel cratere con esplosioni frequenti e lancio di materiale (bombe, lapilli, scorie). La fase effusiva è limitata all'area intorno al cratere. Un'eruzione stromboliana Prof. Matteo Scapellato Stromboli I VULCANI VULCANIANO Il magma è molto viscoso e tende a ostruire il condotto vulcanico, che, per la tensione dei gas, si squarcia con violente esplosioni; colate in genere poco frequenti e poco estese. Rappresentazione di vulcani di tipo vulcaniano (Vesuvio, Vulcano, ...) Prof. Matteo Scapellato I VULCANI HAWAIIANO Eruzione tranquilla senza forti scosse o esplosioni. La lava basica, molto fluida, scorre, anche, per chilometri sui fianchi dei vulcani, che risultano perciò molto estesi, arrotondati e con versanti poco inclinati. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI PELEANO Eruzione di tipo esplosivo in senso orizzontale, al di sotto di un "tappo" formatosi per solidificazione, nel condotto vulcanico, di un magma molto acido e dunque estremamente viscoso. La Pelee, Martinica Nel 1902 una nube ardente eruttata dal vulcano non riuscì ad alzarsi in aria a causa del peso e si trasformò in una valanga di materiale vulcanico che precipitò verso il mare alla velocità di 100 chilometri orari. La Prof. Matteo Scapellato I VULCANI ISLANDICO Le eruzioni di magma basico e ultrabasico avvengono attraverso lunghe fenditure e non da un cratere circolare. Le colate formano degli altopiani basaltici. Al termine di un'eruzione la fessura eruttiva può sparire. Eruzione su un plateau basaltico. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI VULCANI SPENTI Si definiscono spenti i vulcani la cui ultima eruzione risale ad oltre 10mila anni fa. Tra questi ci sono i vulcani Salina, Amiata, Vulsini, Cimini, Vico, Sabatini, Isole Pontine, Roccamonfina e Vulture. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI VULCANI ATTIVI Vulcani attualmente in eruzione o fino a tempi recenti e che possono riprendere l'attività. In Italia sono attivi: Etna, Stromboli, Vesuvio (1944), Campi Flegrei (1538), Ischia (1300), Lipari (VIII sec), Vulcano (1890), Pantelleria (1891), Isola Fernandea (1831). La caldera Flefrea (fonte ingv) Prof. Matteo Scapellato Poco ad ovest del Vesuvio (15km) una serie di rilievi collinari con una elevazione max di 460 m s.l.m. nasconde un pericolo ben più grave. E' l'area vulcanica dei Campi Flegrei, nota per il (bradisismo) che affligge. Il Vulcano Flegreo è uno dei dieci supervulcani esistenti al mondo. I VULCANI VULVANI QUIESCIENTI Vulcani che hanno dato eruzioni negli ultimi 10mila anni, ma che sono in una fase di riposo. Ad esempio i Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria. Il 28/6/ 1831, dopo una serie di scosse, di fronte Agrigento, fu notata una netta colonna di fumo che si innalzava dalla superficie del mare. Il 17 luglio emerse una nuova isola. Essa crebbe rapidamente (h= 270 m e diam.= 1600 m) e nell’agosto 1831 le eruzioni cessarono. Mentre i Francesi, gli Inglesi e gli Spagnoli litigavano per l'annessione, l'isola iniziò a sprofondare. Il 17 dicembre una spedizione borbonica trovò acqua sulfurea e un basso fondale. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI MAGMA Il magma è un materiale denso e viscoso ad alta temperatura (900-1200°) formatosi per fusione di rocce e contenente, anche, gas e vapore acqueo. Il magma costituisce il mantello. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI ATTIVITÀ EFFUSIVA L'attività vulcanica effusiva è caratterizzata da fuoruscita di lava molto fluida, in assenza di fenomeni esplosivi. È tipica dei magmi basaltici e si manifesta con continue e tranquille colate laviche. L'attività effusiva è prevalente nei vulcani hawaiiani e in quelli islandici. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI ATTIVITÀ ESPLOSIVA L'attività esplosiva è caratterizzata dalla fuoriuscita di lava molto viscosa, accompagnata da manifestazioni esplosive. Il magma viene sminuzzato e le rocce circostanti sono rotte in frammenti di tutte le dimensioni. I frammenti, o clasti, eiettati sono detti piroclasti. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI MATERIALI VULCANICI Un vulcano durante la sua attività effusiva ed eruttiva emette i seguenti materiali: Lava Gas Materiali solidi Prof. Matteo Scapellato I VULCANI LAVA La Lava è il materiale fluido emesso dal vulcano; è privo di gas e con una temperatura più bassa di quella del magma. Per lava si intende, anche, la roccia formatosi in superficie dopo il raffreddamento. Uno dei minerali presenti nella lava è la silice (SiO2). In base al contenuto di silice, la lava può essere: Fluida (SiO2>65%) lava basica o ultrabasica: scorre velocemente e più a lungo sulle pendici del vulcano. Vedi vulcani a scudo e islandici Viscosa (SiO2<65%) lava acida: scorre lentamente, si raffredda più velocemente e vicino al cratere. Vedi stratovulcani. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI MATERIALI SOLIDI Durante la fase esplosiva un vulcano emette, anche, dei materiali solidi strappati dal camino: Ceneri la cui dimensione è minore di 2 mm Lapilli se la dimensione è fra 2 mm e 64 mm Bombe vulcaniche se la dimensione supera i 64 mm. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI GAS Un vulcano durante la sua attività emette anche gas, vapori e materiali solidi. I gas sono in prevalenza di idrogeno, anidride carbonica (CO2), anidride solforosa (SO2), anidride solforica (SO3)e vapore acqueo (H2O), acido cloridrico (Hcl), ammoniaca (CH3) Prof. Matteo Scapellato I VULCANI VULCANISMO SECONDARIO Durante l'attività vulcanica e, soprattutto, durante la fase di quiescenza si manifestano altri fenomeni, che consistono nell'emissione di gas e di acqua ad alta temperatura. Questi fenomeni testimoniano che il vulcano non è ancora spento. Fumarole Soffioni Solfatare Mofete Prof. Matteo Scapellato Geyser Acque termali I VULCANI FUMAROLE Le fumarole sono piccole, ma profonde fessure nel suolo nelle quali si ha una risalita di gas emessi a temperature di circa 100°C. Fumarola solforosea, Whakaari/White Island, Nuova Zelanda Prof. Matteo Scapellato Fumarole presso la Solfatara di Pozzuoli I VULCANI SOFFIONI Emissioni di vapore acqueo, a elevata temperatura (per contatto dell'acqua con magma profondo) e pressione (da 1 a 6 atm.), in forma di violenti getti, che possono essere sfruttati come forma di energia geotermica. Famosi i soffioni boraciferi di Larderello (Toscana) Prof. Matteo Scapellato I VULCANI SOLFATARE Le solfatare sono emissioni di vapore acqueo nel quale sono presenti anidride carbonica e grandi quantità di zolfo. Questo fenomeno è tipico nei vulcani in stato di quiescenza o prossimi all'estinzione. Solfatara di Pozzuoli Prof. Matteo Scapellato I VULCANI MOFETA Le mofete sono le ultime manifestazioni gassose dell'attività postvulcanica costituite essenzialmente da anidride carbonica, qualche volta accompagnata da metano e da altri gas. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI GEYSER I geyser sono sorgenti di acqua calda. L'acqua circola in rocce permeabili dirette verso il basso e poi verso l'alto (a forma di sifone), circondate da rocce impermeabili, nei pressi di una camera magmatica. L'acqua e il vapore esplodono in getti periodici alti alcune decine di metri. Prof. Matteo Scapellato I VULCANI ACQUE TERMALI Le acque termali sono affioramenti di acque sotterranee ricche di sali minerali e con una temperatura >20°. Le acque termali si classificano in base alla quantità di sali disciolti e in base temperatura: oligominerali (<0,2 g/l), mediominerali (0,2-1 g/l), minerali (>1g/l). Acque sulfuree di Saturnia (37°C) Prof. Matteo Scapellato Vasca di Leonardo da Vinci, Lombardia I VULCANI L'ORIGINE DEI VULCANI L'origine dei vulcani è legata al movimento delle placche (tettonica a zolle). Le aree vulcaniche si trovano dove: ● due placche convergono (fosse). ● Due placche sono divergenti (dorsali) ● Due placche si muovono orizzontalmente (trasformi) ● Punti caldi (Hotspot) Approfondimento Avanti Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Prof. Matteo Scapellato I VULCANI Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CONVERGENZA FRA PLACCHE OCEANICHE La placca un po' più densa, subduce sotto l'altra lungo una fossa fino a 700 km. Nel mantello si fonde e risale attraverso fratture sotto forma di vulcani, accompagnati da terremoti. Sulla placca rimasta in superficie si forma una serie di vulcani allineati (arco magmatico). L'arco magmatico e la fossa di subduzione formano il sistema arco-fossa (sistema arco-fossa giapponese) Avanti Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CONVERGENZA PLACCHE OCEANICA-CONTINENTALE La placca oceanica sprofonda sotto il continente lungo una fossa oceanica. Dalla fossa verso il continente si verificano terremoti sempre più profondi. La placca che discende fonde e, risalendo una parte solidifica nella crosta continentale, l'altro dà origine a un arco vulcanico andesitico che insieme ai sedimenti della scarpata continentale formano una cordigliera. Avanti Prof. Matteo Scapellato I VULCANI CONVERGENZA PLACCHE CONTINENTALI In questo caso nessuna delle due subduce, perché poco dense. Prima della collisione dei due continenti si ha la subduzione della crosta oceanica intermedia con il continente antistante lungo una fossa, con formazione di un arco magmatico. Quando i due continenti collidono i margini delle placche si frantumano e, insieme ai sedimenti, si accavallano dando origine a una catena montuosa. I vulcani si estinguono, ma rimangono i fenomeni sismici. Prof. Matteo Scapellato Questo pulsante è per tornare alla prima pagina Questo pulsante è per andare alla pagina successiva Questo pulsante è per andare alla pagina precedente Questo pulsante è per tornare al menu Questo pulsante è per avviare un video Alcune immagini, cliccandosi sopra, ti collegano al sito di provenienza