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SVIZZERITUDINE: REALTÀ O ALIBI?
PROGRAMMA GIOVANI a cura del Festival Diritti Um ani Lugano SVIZZERITUDINE: REALTÀ O ALIBI? Io e gli Altri Mercoledì 14 ottobre 2015 | ore 9.00 | CineStar Lugano Obiettivi della scheda: fornire al docente gli spunti utili per introdurre gli studenti al tema che sarà affrontato il 14 ottobre partendo dalla visione del film Die Schweizermacher. Fornire consigli di lettura e di approfondimento. Preparare le classi al dibattito. I diritti umani: I diritti umani sono definiti per proteggere gli aspetti fondamentali dell’essere umano contro l’arbitrio del potere, in pace come in guerra e sono elencati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10 dicembre 1948. Essi sono universali e inalienabili. Il riconoscimento della dignità e dei diritti uguali e inalienabili di tutti gli individui costituisce la base della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. TEMA Attraverso un divertente classico del cinema svizzero si affrontano temi molto attuali dell’identità e dell’integrazione. Una sfilza di stereotipi bastano a definire un’identità? È realistico affermare che saper fare la fondue ed essere puntuali per potersi dire “svizzeri”? SCHEDA FILM Titolo: Die Schweizermacher - I Fabbricasvizzeri Regista: Rolf Lyssy Paese, anno di produzione, durata: Svizzera, 1978, 107’ Lingua: svizzero tedesco, sottotitoli in italiano Questo classico del cinema svizzero racconta le vicende dei poliziotti Bodmer e Fischer che controllano in modo un po’ caricaturale il grado di integrazione dei candidati alla cittadinanza svizzera. Ma ben presto la ricerca del particolare che potrebbe invalidare la domanda – la ballerina dell’est non ha messo le tendine alle finestre - e l’amplificazione degli stereotipi – la famiglia italiana che mangia tutti i giorni spaghetti - sfiorano l’assurdo, in una commedia ironica che porta a riflettere su cosa significhi, allora come oggi, essere svizzeri… SCHEDA DIBATTITO Partecipano al dibattito: Franco Zam belloni Jasm in Basic filosofo direttrice Festival Diritti Umani Dibattito condotto da: Mauro Arrigoni, membro del CICR, membro del consiglio della Fondazione Diritti Umani 1 PROGRAMMA GIOVANI a cura del Festival Diritti Um ani Lugano APPROFOND IMENTO Ogni persona sviluppa la propria identità componendola di due elementi: quello individuale e quello collettivo. L’identità personale è data dal carattere, dalla storia individuale, dall’educazione ricevuta. Ma noi siamo animali sociali: abbiamo bisogno di un gruppo di appartenenza. La coscienza dell’io si declina sempre all’interno della comunità alla quale si sa di appartenere. Che cosa crea questa appartenenza? La lingua e la cultura comune, in primo luogo; la condivisione di valori, tradizioni, gusti nei quali mi riconosco e che riconosco in coloro tra i quali vivo. Ma l’identità non è mai qualcosa di statico, fisso e definitivo; come la personalità, è un processo in divenire. Ed è anche un rapporto dialettico: un amico ticinese mi diceva, tempo fa: “Quando vado in Italia, mi sento svizzero; quando vado a Berna mi sento ticinese.”. Ecco: è questa l’identità composita della quale siamo fatti. Ora, consideriamo un fattore importante: se qualcuno desidera conoscerci, per fargli sapere chi siamo parliamo di noi e finiamo per raccontargli la nostra storia. L’io è, in gran parte, la sua storia. La stessa cosa vale per una nazione: senza una storia comune, una tradizione condivisa, princípi e valori affini, non si può appartenere a una comunità: si rimane sempre stranieri. Ecco perché, nell’accoglienza agli immigrati, si insiste tanto sull’integrazione. Voglio che sia chiaro: favorire l’integrazione del diverso non vuol dire: “Tu sei diverso, ma non preoccuparti: ti farò diventare come me.”. Questa non è integrazione, ma disintegrazione della personalità altrui. Occorre invece pensare: “Tu sei diverso da me, ma non importa: diventeremo amici.”. Ossia: vogliamo trovare punti d’incontro, avvicinarci l’un l’altro rispettando le reciproche diversità. Ma se non parlassi dei problemi e delle ombre del domani quanto ho detto sarebbe solo retorica. I problemi sono molti: mi limito a tre: - - - Incontrarsi e diventare amici è possibile solo se questa volontà è reciproca. Ma quando il gruppo etnico immigrato cresce di numero, tende a chiudersi in una comunità a parte e si sforza sempre meno di integrarsi nella cultura ospite. E, da parte del Paese ospitante, possono così crescere ostilità e diffidenza verso gli “invasori”. Noi stessi apparteniamo sempre meno ad una comunità: la cultura del passato era relativamente statica, e questo favoriva la trasmissione di generazione in generazione; oggi siamo confrontati – virtualmente o per i frequenti spostamenti – con informazioni che piovono da tutti i continenti e con culture eterogenee. Anche gli stili di vita conoscono cambiamenti rapidissimi. La tradizione così perde di forza e le radici s’indeboliscono. Siamo una società liquida (Bauman), dove l’individualismo prevale sulla comunità. La solitudine è il prezzo che paghiamo. La solitudine è debolezza. Tutto lascia pensare che queste tre tendenze si rafforzeranno negli anni futuri; e sono molti gli studiosi che vi vedono fattori di instabilità che potrebbero produrre gravi crisi. La crisi che verrà – io la ritengo probabile – sarà il banco di prova delle giovani generazioni: allora si vedrà se i valori della nostra tradizione culturale sono abbastanza radicati da sostenere l’urto della crisi. Testo a cura del prof. Franco Zambelloni 2 PROGRAMMA GIOVANI a cura del Festival Diritti Um ani Lugano SPUNTI DI RIFLESSIONE PER ATTIVITÀ DA SVOLGERE PRIMA DEL FESTIVAL Discussione con gli studenti e le studentesse per far emergere quali siano le loro opinioni e la loro percezione del fenomeno. Questa parte può essere proposta come lavoro di gruppo, ogni gruppo di scute su domande differenti e poi è chiamato a esporre le proprie idee. A partire da quanto emerso dalla discussione e dalle questioni rimaste aperte, approfondire i temi e portare le domande al momento di riflessione che seguirà il film PROPOSTA DI DOMANDE GUIDA GENERALI Ø Come sono nati i diritti umani? Ø Quali sono i diritti umani protetti a livello internazionale? Ø Universalità dei diritti dell’uomo? Ø Quali convenzioni ha ratificato la Svizzera? (www.amnesty.ch - Documenti/Temi) GLOSSARIO – FACCIAMO CHIAREZZA Discutere insieme o a piccoli gruppi il significato dei seguenti termini: come vengono utilizzati, sono utilizzati nel modo giusto? Presentare quanto emerso dalla discussione al resto della classe. Nazionalità (Nazione/Stato) Patria Svizzeritudine Assimilazione / Integrazione Etnia - etnico Identità Interculturalità - Educazione interculturale Melting pot, ovvero l'insalata etnica Multiculturalità Pregiudizio / Stereotipo Razzismo LA MAPPA DEGLI STEREOTIPI Questa attività serve a far riflettere i ragazzi sul fatto che gli stereotipi danno immagini poco realistiche delle persone e che spesso siamo abituati ad utilizzare stereotipi per descrivere gli altri. http://www.amnesty.it/flex/files/9/d/a/D.d768527996e63cfd4c59/Amnesty_Discriminazione_Intro. pdf Fonte: Amnesty, Percorsi didattici contro la discriminazione, p. 21 PUNTI DI VISTA L’attività vuol far riflettere i ragazzi su come il punto di vista dell’altro non sia proprio quello che ci aspettiamo. http://www.amnesty.it/flex/files/9/d/a/D.d768527996e63cfd4c59/Amnesty_Discriminazione_Intro. pdf Fonte: Amnesty, Percorsi didattici contro la discriminazione, p. 28 COSA È SUCCESSO VERAMENTE? L’attività vuole evidenziare come le personali opinioni di un giornalista possano rendere diverse le stesse noti-‐ zie di cronaca. http://www.amnesty.it/flex/files/9/d/a/D.d768527996e63cfd4c59/Amnesty_Discriminazione_Intro. pdf Fonte: Amnesty, Percorsi didattici contro la discriminazione, p. 7 3 PROGRAMMA GIOVANI a cura del Festival Diritti Um ani Lugano FONTI E ULTERIORE MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Sul tema dei Diritti umani (www.amnesty.ch/scuole) Ø Testo integrale della Dichiarazione Universale Ø Storia e Struttura della Dichiarazione Universale Ø Versione semplificata della Dichiarazione Universale Letture consigliate sul tema identità Marco AIME, Identità, Bruno Mondadori, Milano 2013 Marco AIME, Eccessi di culture, Einaudi, Torino 2004 Zygmunt BAUMAN, Dentro la globalizzazione, Laterza, Roma-Bari 2001 Zygmunt BAUMAN, Intervista sull’identità, Laterza, Roma-Bari 2012 Zygmunt BAUMAN, Lo spettro dei barbari, Ed. Bevivino, Milano-Roma 2010 Maurizio BETTINI, Contro le radici. Tradizione, identità, memoria, il Mulino, Bologna 2012 Federico CHABOD, L’idea di nazione, Laterza, Bari 1967 Norbert ELIAS, La società degli individui, il Mulino, Bologna 1990 Jonathan HAIDT, Menti tribali, Ed. Codice, Torino 2014 Anna OLIVERIO-FERRARIS, La ricerca dell’identità, Ed. Giunti, Firenze 2010 Francesco REMOTTI, L’ossessione identitaria, Laterza, Roma-Bari 2013 PROPOSTE DI COLLABORAZIONE Il Festival Diritti Umani è un’occasione di riflessione sul tema dei diritti umani. La manifestazione non vuole però essere un evento isolato ma uno stimolo per mantenere vivo l’interesse e la riflessione dei giovani su questo tema. Siamo volentieri a disposizione per collaborare all'organizzazione di incontri o altre attività nelle sedi scolastiche, offrendo possibili contributi quali: A. Selezione di film, fiction o documentari di riconosciuta qualità B. Testimonianze di persone impegnate in attività umanitarie o di aiuto allo sviluppo C. Contatti con ONG attive nel settore e presenti in Ticino D. Documentazione selezionata sui singoli temi di interesse. Le occasioni di incontro potrebbero essere quelle collegate a giornate o ricorrenze internazionali oppure locali, quali ad esempio: 10 dicembre: Giornata dei diritti umani 18 dicembre: Giornata dei migranti 26 gennaio: Giornata della memoria 8 marzo: Giornata della donna 21 marzo: Settimana contro il razzismo Gradiremmo anche poter disporre di un contatto con i responsabili dell'organizzazione delle giornate autogestite, in modo da poter esaminare possibili collaborazioni sulle tematiche suddette o comunque affini. Festival Ditti Umani Lugano www.festivaldirittiumani.ch - [email protected] 4