L`anno venturo ricorre il centenario della nascita del pugile Ulderico
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L`anno venturo ricorre il centenario della nascita del pugile Ulderico
Esuli e Rimasti 29 LA VOCE DEL POPOLO SABATO, 11 agosto 2012 Rodolfo Decleva ricorda con dovizia di particolari per la nostra rubrica l’illustre sportivo e la sua carriera L’anno venturo ricorre il centenario della nascita del pugile Ulderico Sergo Ulderico Sergo era nato a Fiume nel 1913 e da esule el se gaveva sistemado prima a Trieste e a Mantova, per poi emigrar nei Stati Uniti dove el xe morto nel 1967 a Cleveland. Mi gavevo vissudo tuta la atmosfera splendida dele vitorie del nostro “Rico”, ma questo solo dopo le Olimpiadi de Berlino, dato che alora gavevo solo 7 anni, e non quando la popolarità del Sergo la era al massimo tra i diletanti, dove el xe stado campion d’Italia e d’Europa, agiudicandose per ben 3 volte anca el Guanto d’Oro, prestigioso trofeo american. La sua fama la era cressuda subito dopo el Oro dele Olimpiadi quando – passado al professionismo nela categoria dei pesi “Gallo” – lui gaveva scominziado con sucesso la scalada al titolo italian e a quel europeo. Tuta la mularia erimo davanti al ingresso dela balconada del Teatro “Fenice” una ora prima che scominziassi la serata de box indove altri boxeri diletanti i deveva far de cornice al combatimento clou del Sergo come i fradei Barbadoro, Andressi, Stella, va de schivarse, la andava a Zivcovich, Persoglia, Buch- fermarse drita e come calamitada sul suo pugno, che berger, e altri. ENTRADE DE STRAFORO purtropo non el gaveva poPer noi muli era una vergo- tenza, ma era lo stesso imgna pagar el bilieto de ingres- portante, perché nela box so e stessa roba era per an- contava i colpi. Baterse nei professionisti dar a veder la “Fiumana” del Rudi Volk giogar a Cantrida, era impresa ben diversa che e quando arivava la massa de contro i diletanti, indove che gente, non era difizile per noi le riprese era apena 3 contro muleti scampar drento soto le 12 de questa categoria, e del naso del strazabilieti, che per questo el boxer el deveva magari el ciudeva tuti i due gaver resistenza e fiato. oci mentre che noi credevimo UN MAGO DE VELOCITÀ de fregarlo. Sergo nol becava pugni perFiume era diventada una ché el era un mago a evitar piaza che organizava incon- i colpi e con la sua granda tri de box tra i più importan- velocità el tirava uppercut, ti in Italia, con i protagonisti sventole e direti, e in un atide quela volta a scominziar mo el spariva ala reazion del dal Carnera per finir con el aversario, e in questo modo nostro Mario Dobrez, ora- el supliva ala mancanza de mai al tramonto, e in pale- alungo, perché lui non el stra de Via Bovio noi mula- era alto de statura. E anca ria erimo abonadi per cucar el fiato non el andava mal: drento verso le sete de sera, quel che bastava fin l’ultiquando che era i alenamen- ma ripresa, quando la meriti, per spiar el grande Sergo tata vittoria ghe vegniva ase i altri protagonisti de quel segnada senza obiezion da momento magico sportivo parte del aversario de turno o del suo secondo, tanto neta fiuman. UN POPOLO DI CAZZOT- era la sua superiorità. VitoTATORI Come che se entrava rie nete e schiacianti, degne in palestra, me ricordo che de un grando campion. La “Vedetta d’Italia” lo bisognava calarese un diese scalini e me colpiva una esaltava e non la vedeva grossa scrita sul muro “Vo- l’ora che i tempi de avanzagliamo un popolo di cazzot- mento nela graduatoria natatori”, con soto la firma in- zional dei valori i se riduconfondibile de Mussolini, cessi, per poder finalmente e drento tuti i era impegnadi sfidar per el titolo el fenoin alenamento, i saltava cola meno, ma mejo dir el teror corda, i bateva el pungibal e de quei tempi, che se ciamaqualchedun boxava anca sul va Gino Bondavalli, de Reggio Emilia. ring. Era anca stada publicada In combatimento, i aversari del nostro idolo non i - in funzion del primo inconesisteva, perché un dopo tro contro del boxer emilian l’altro lui li spazetava con - una breve storia dela carieuna facilità sorprendente ra sportiva de Sergo, che la era andada a ruba, e ricordo nele dodici riprese. Sergo era molto tecnico, che in copertiva era la foto velocissimo e quando che dela vitoria conquistada sul partiva el suo destro la fa- ring de Berlino, dove el nero cia del aversario, che zerca- american Jackie Wilson ve- A cura di Roberto Palisca Ulderico Sergo gniva presentado con una alteza sproporzionada per ingrandir la impresa del nostro campion: Sergo era el picio Davide, vitorioso sul gigante Golia, che era el Wilson. Me par che se gà fato almeno tre incontri SergoBondavalli tra Fiume e Reggio Emilia, ma mai el nostro campion el xe riussido a vinzer, lassandone sempre molto delusi. UN MATCH INDIMENTICABILE El primo incontro el era finido sconfito ai punti per Sergo, mentre el secondo era finido ala pari con el titolo conservado da Bondavalli. E non era andado mejo gnanca el ultimo, con la nostra massima delusion, perché in tuti i incontri, fino ala decima ripresa, puntualmente Sergo era stado in testa nei puntegi, ma poi nele ultime riprese el gaveva cedudo nela fatica e perché ghe mancava el fiato. Specialmente nel incontro per el titolo europeo, indove le riprese era stade 15. Ma che spetacolo quele prime diese riprese: girandole, sventole, mordi e fuggi, schiva e rispondi: un Sergo, veloce come un fulmine, imprendibile e colpidor de precision. Pecà che sula sua strada el gabi trovado un osso duro come el Bondavalli; ghe sarìa bastado gaver el pugno micidial che gaveva el Stella, quando che el gaveva fulminado el campion del mondo Enekes, ungarese, oro a Los Angeles nei pesi “piuma”. Secondo el Annuario della boxe italiana 2010, a Ulderico Sergo vien acreditadi in campo professionistico 18 incontri, dei quali 7 vinti, 7 persi e 4 paregiadi, ma per noi fiumani lui era sempre vitorioso. Rudi Decleva Conquistò la medaglia d’oro alle olimpiadi di Berlino del 1936 Ricerca dell’ANVGD sul campione fiumano Un collaboratore dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sta effettuando una ricerca storica sulla vita del pugile fiumano Ulderico Sergo (Fiume 1913 - Cleveland 1967), medaglia d’oro alle olimpiadi di Berlino del 1936. Ha trovato una discreta quantità di materiale ed ha ricostruito buona parte della carriera sportiva grazie agli articoli dei giornali dell’epoca. Dato che il prossimo anno ne ricorre il centenario della nascita sarebbe comunque auspicale avere anche altre notizie ed informazioni, sopratutto di carattere personale, su questo personaggio per completarne l’immagine Pugile dalla straordinaria carriera dilettantistica, campione europeo nei Pesi gallo a Budapest nel 1934, Berlino 1936 (titolo conseguente alla vittoria olimpica), Milano 1937 e Dublino 1939, vincitore per quattro volte del Guanto d’oro a Chicago dal 1935 al 1939, Ulderico Sergo, vinse a Berlino 1936 l’oro olimpico. In quegli anni era dipendente della raffineria petroli fiumana e lavorava nel reparto diretto da Eugenio Menczer, padre di quell’Erico che molti anni dopo diventerà uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema italiano. “La medaglia d’oro di pugilato nei pesi gallo – scriverà infatti nel suo libro intitolato “Una vita messa a fuoco, il noto Erico Menczer – la vinse un dipendente dell’azienda di Una foto che ritrae il pugile fiumano durante la premiazione alle Olimpiadi di Berlino del 1936 mio padre, Ulderico Sergo. In ufficio erano tutti euforici, la notizia apparve su tutti i giornali e ne parlò a lungo la radio“. All’epoca Sergo ebbe occasione di misurarsi con i migliori Pesi gallo e Pesi piuma contemporanei, quali Gino Bondavalli, Guido Ferracin, Gino Cattaneo e Alvaro Cerasani. Fece parte della Nazionale italiana per 24 volte dal 1932 (a Praga) al 1939 (a Trieste). Successivamente fu esule a Trieste e a Mantova, per poi emigrare negli Stati Uniti, a Cleveland, dove morì nel 1967 per aver ingerito funghi avvelenati che lui stes- so aveva raccolto. Potrebbe essere importante avere anche notizie dai suoi discendenti, che tuttora risiedono nella zona di Cleveland, ma che non è stato ancora possibile contattare. Invitiamo di conseguenza chiunque fosse in grado di fornire dati utili alla ricerca, anche a livello di semplice testimonianza, di scrivere a [email protected] o alla Sede nazionale dell’ANVGD - Via Leopoldo Serra 32 - Roma 00143, fornendo tutto ciò di cui è a conoscenza. A chi sarà così gentile da collaborare, gli autori della ricerca invieranno una copia della stesura finale del lavoro.