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S. Pezzica
Dott. Dott.ssa Sara Pezzica Universita' di Firenze Iperattività à Associazione Italiana Disturbi di Attenzione Iperattivit (AIDAI) Toscana e-mail: [email protected] Aspetti educativi Quantità di tempo Pelham, et al. 1988 Interazioni positive Genitorialità Chronis et al., 2004 Comportamento Comandi chiari ed efficaci del bambino Autostima Stormont 2002 stress percepito +Anastopolous et al. 1993 = Purdie et al. (2002) =Corcoran e Dattalo (2006). PARET TRAIIG Pisterman, 1992; Weinberg, 1999 COMPONENTI ASSOCIATE ALL’EFFICACIA DEL PARENT TRAINING UN PROGRAMMA MANUALIZZATO NON GARANTISCE L’EFFICACIA DEL PROGRAMMA Westen et al. (2004). Psychological Bulletin, 130, 631–663. L’EFFICACIA DELL’INTERVENTO E’ SUBORDINATA ALLA SCELTA DELLE STRATEGIE Kaminski et al. (2008) J Abnorm Child Psychol 36:567–589 COMPONENTI ASSOCIATE ALL’EFFICACIA DEL PARENT TRAINING Kaminski et al. J Abnorm Child Psychol (2008) 36:567–589 ACCEDERE ALLA VISIONE DEL MONDO OBIETTIVI ANALIZZARE QUALI SIANO I TEMI RICORRENTI DI GENITORI DI BAMBINI CON ADHD CHE SI APPRESTANO A PARTECIPARE AD UN GRUPPO DI PARENT TRAINING VALUTARE SE E COME SI MODIFICHINO A SEGUITO DEL PERCORSO Madri (n 8) Padri (n 8) età 31-48 (M 36) 36-51 (m38) Scuola Second 1° 1 3 Scuola Second 2° 7 5 Età dei figli 7-10 Diagnosi PRINCIPALE ADHD IL GRUPPO DI PARENT TRAINING Intervento Manualizzato (Vio, Marzocchi, Offredi, 1999) condotto in ottica cognitivo evolutiva 9 INCONTRI DI 2 ORE A CADENZA SETTIMANALE o QUINDICINALE Dott.ssa Sara Pezzica SCHEMA INCONTRI STRUMENTI AUTOCARATTERIZZAZIONE L' Autocaratterizzazione è uno strumento di matrice costruttivista (Kelly, 1955, Armezzani et al. 2002), che consiste in un protocollo in cui viene chiesto al soggetto di scrivere in terza persona un “bozzetto” del proprio carattere. AUTOCARATTERIZZAZIONE 1 Kelly, 1955 “Vorrei che scrivesse un bozzetto del suo essere genitore, proprio come se fosse il personaggio principale di una commedia. Lo scriva come potrebbe scriverlo un amico che fosse molto benevolo con lei e che la conoscesse molto intimamente, forse meglio di chiunque l'abbia realmente conosciuta. Si ricordi di scriverlo in terza persona: per esempio cominci dicendo “X Y è......” Cominci dicendo X Y è un babbo/mamma ...... Riadattato da Pezzica, (2011) Disturbi di Attenzione e Iperattività, vol. 7(1), 104-107 AUTOCARATTERIZZAZIONE 2 Scopo: conoscere e comprendere le modalità con cui una persona struttura il suo mondo, dà forma e significato. Metodo: lascia che il genitore manifesti i significati nella sua libera espressione senza categorie precostituite LA CODIFICA FRASI SOGGETTO Frase di apertura o frasi che danno inizio alle varie sequenze. Le frasi di apertura del discorso “ rappresentano il terreno più sicuro da usare come punto di partenza” e hanno “il maggior livello di generalità” (Kelly 1955, p331). Sono pertanto considerato costrutti (costrutti che organizzano la struttura) sovraordinati LA CODIFICA AREE CONTESTUALI “le aree scelte sono quelle in cui il cliente vede abbastanza incertezza da rendere l’esplorazione interessante e abbastanza struttura da renderla dotata di significato” (Kelly, 1955, p.334). Sono le aree in cui lo scrivente indica le aree che sente personali e possono distinguerlo dagli altri LA CODIFICA LA A CHIUSURA Il periodo con cui si sceglie di terminare l’autodescrizione, è considerata far riferimento al “tema più profondo e, a volte, meno chiaramente definito”. Può fornire elementi significativi ai fini della costruzione della relazione e del progetto terapeutico (Kelly, 1955). ALABAMA PARENTING QUESTIONNAIRE (Frick 1991) Adattamento italiano Ingrassia & Benedetto (2005, 2012) L’APQ è un questionario self report di 42 item suddivisi in 5 scale - più sette item aggiuntivi (Altre pratiche) - riferite a comuni pratiche educative genitoriali: Coinvolgimento (10 item) Parenting positivo (6 item) Scarsa supervisione - monitoring (10 item) Disciplina incoerente (6 item) Punizione fisica (3 item). Scala Disturbi di Attenzione e Iperattività Insegnanti Genitori Cornoldi et al. 1996 Attenzione (9 item) Iperattività/impulsività (9 item) ANALISI STATISTICHE Aree Contestuali: Analisi del testo mediante il software Atlas.ti Confronto t1 e t2 presenza/assenza aree contestuali, χ2 Confronto t1 e t2 APQ e Sdag/Sdai, t test per campioni indipendenti RISULTATI 1) I TEMI RICORRENTI 2) IL CAMBIAMENTO TEMI RICORRENTI (AREE CONTESTUALI) ASPETTI EMOTIVI: EMOZIONI POSITIVE (ORGOGLIO, GIOIA) EMOZIONI NEGATIVE (APPRENSIONE, RABBIA) SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA: TENTATIVO DI DARE UN SIGNIFICATO AI COMPORTAMENTI ALLA LUCE DELLE SOTTOSTANTI INTENZIONI, STATI MENTALI (FONAGY, 2002) ED EMOTIVI. AUTONOMIA: DESIDERIO DI TENERE A FRENO LA PROPRIA APPRENSIONE E “LASCIARE ESPLORARE” ESPLORARE” TEMPO: PRESENZA O ASSENZA ASPETTI LUDICI NELLA RELAZIONE. GIOCARE INSIEME, VACANZE ASPETTI NORMATIVI: DEFINIZIONE DI REGOLE O ASSENZA DI REGOLE (PERMISSIVO) P < 0,01 P < 0,01 P < 0,05 FRASE DI APERTURA-PADRI T0 T1 Passaggio Da ruolo sociale a genitoriale + sintonizzazione Da ruolo personale a ruolo genitoriale x Emozioni positive Ruolo genitoriale + risorse x FRASE DI APERTURA-MADRI T0 Passaggio T1 Ridefinizione positiva del ruolo Dimensione emotiva positiva personale e genitoriale x x Ridefinizione positiva del ruolo x coppia FRASE DI CHIUSURA-PADRI T0 Passaggio T1 RICONOSCIM BISOGNI FIGLIO COINVOLGIMENTO RIFLESSIONE SUL RUOLO GENITORIALE BISOGNI Da generale a personale x T0 T1 FRASE DI CHIUSURA-MADRI X RICENTRAME NTO SULLA RELAZIONE DA ESTERNO A INTERNO X AUTONOMIA IN DIVENIRE FIGLIO COME ALTRO DA ME CONCLUSIONI 1) I TEMI CENTRALI PROPOSTI DAI GENITORI SI ORIENTANO SU: EMOZIONI, ASPETTI NORMATIVI E SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA 2) IL PARENT TRAINING NASCE COME INTERVENTO SUGLI ASPETTI EDUCATIVI CONSIDERANDO LA GENITORIALITA’ UNA FUNZIONE PIENAMENTE ACQUISITA. L’ANALISI DELLE FRASI SOGGETTO DIMOSTRA L’UTILITA’ DEL PARENT TRAINING IN UN PASSAGGIO ANCORA PRECEDENTE , OVVERO LA RIAPPROPRIAZIONE DELLA PROPRIA FUNZIONE GENITORIALE (PADRI>MADRI) MADRI ACQUISIZIONE DI MAGGIORE SICUREZZA 3) FRASI DI CHIUSURA SONO MAGGIORMENTE PERSONALIZZATE CONCLUSIONI 2 AUTOCARATTERIZZAZIONE PUO’ AIUTARE L’OPERATORE NELLA COSTRUZIONE DI ESPERIENZE EDUCATIVE MAGGIORMENTE CALIBRATE SU “QUEL GENITORE”. PUO’ ESSERE UN SUPPLEMENTO PER COMPRENDERE E AVERE UNA CHIAVE DI LETTURA DI CIO’ CHE AVVIENE TRA GENITORE E BAMBINO E DEL PERCORSO DI CAMBIAMENTO CHE IL GENITORE STA AFFRONTANDO