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viaggio nell`isola misteriosa - pdf

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viaggio nell`isola misteriosa - pdf
Federazione
[email protected]
Italiana
Cinema
d’Essai
INTERPRETI:
Josh Hutcherson,
Dwayne Johnson,
Michael Caine, Vanessa
Hudgens, Kristin Davis
SCENEGGIATURA:
Brian Gunn,
Mark Gunn
FOTOGRAFIA:
David Tattersall
MUSICHE:
Andrew Lockington
MONTAGGIO:
David Rennie
SCENOGRAFIA:
Bill Boes
DISTRIBUZIONE:
Warner Bros. Pictures
Italia
NAZIONALITA’:
Usa, 2012
DURATA: 94 Min.
[email protected]
wwww.spettacoloveneto.it
Associazione
Generale
Italiana
dello Spettacolo
di Brad Peyton
PRESENTAZIONE E CRITICA
E' difficile rimanere insensibili al fascino dell'avventura.
Specialmente se la nostra vita reale ci sembra banale, ordinaria,
decisamente deludente. E specialmente se la letteratura, dove
spesso ci rifugiamo per eclissare momentaneamente la
quotidianità che mal sopportiamo, ci offre così tanti esempi di
esistenze che varrebbero la pena di essere vissute ben più della
nostra. E' questa la situazione in cui versa Sean, inquieto
adolescente che, tra un tuffo e l'altro nelle piscine dei vicini in
sella alla sua moto, non è ancora riuscito a trovare un modo per
venire a patti con la sua nuova situazione familiare, comprensiva
di un patrigno difficile da ignorare (soprattutto a causa della
mole, che è quella ben nota di Dwayne Johnson).
Ma sarà proprio Hank a risultargli indispensabile nella risoluzione
di quel mistero destinato a rivelarsi soltanto l'inizio della tanto agognata avventura che
Sean aspettava da una vita. Il ragazzo ha infatti captato un segnale radio in codice, che
Hank si dimostra essere in grado di decifrare grazie alla propria militanza nei Marines:
convinto che il messaggio provenga dal nonno paterno, scomparso da parecchi anni, Sean
tanto dirà e farà da partire, patrigno al seguito, alla volta di una sperduta, o forse persino
inesistente, isola nell'Oceano Pacifico. Ottenuto un passaggio da Gabato, pilota di
elicotteri dall'indubbia verve umoristica ma dalla ben meno certa professionalità, e dalla
sua bella figlia Kailani, i quattro scopriranno che non solo giungere a destinazione non è
così semplice, ma che ancor meno scontato è il ritorno a casa. Se non altro l'isola
misteriosa esiste, ed è anche il luogo in cui risulta domiciliato Alexander, nonno di Sean:
non fosse che sta per sprofondare nel bel mezzo dell'oceano, sarebbe davvero il posto
ideale per ripercorrere le imprese narrate da Verne, Stevenson e Swift nei loro immortali
romanzi.
Si, perché Brad Peyton, qui alla sua seconda prova come regista non si è fatto mancare
proprio nulla: tra elefanti miniaturizzati, insetti assortiti di gargantuesche dimensioni,
antiche città scomparse e manufatti leggendari, c'è di che soddisfare largamente gli
appetiti dei più appassionati fruitori di letteratura fantascientifica. Lontano dall'essere
realizzato in maniera tecnicamente ineccepibile dal punto di vista dell'animazione e del
realismo di modelli poligonali e texture, VIAGGIO NELL'ISOLA MISTERIOSA sa però
sfruttare la tecnologia stereoscopica a proprio vantaggio, aumentando il dinamismo e il
grado di coinvolgimento di parecchie sequenze grazie a un uso intelligente delle
potenzialità dell'ambiente immaginifico in cui si svolge l'azione. Questo, insieme all'ironia
con la quale sono vivacizzati molti dei dialoghi, demandata per lo più a uno spiccato botta
e risposta tra Hank e Alexander. […] VIAGGIO NELL'ISOLA MISTERIOSA non lascerà
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di Brad Peyton
comunque insoddisfatto chi è alla ricerca di un po' di intrattenimento senza pretese,
accompagnato da una certa dose di comicità.
(http://www.movieplayer.it)
Fra le tante invenzioni straordinarie attribuite ai viaggi letterari di Jules Verne, dovremmo
annoverare anche i parchi divertimento e i film d'avventura. Da Méliès a Disneyland, le
intuizioni dello scrittore francese dispensano ancora oggi impulsi per suscitare stupore ed
eccitazione tanto al cinema che al luna park, in modo particolare in un momento in cui il
3D vede convergere le due forme di attrazione. Dopo il Viaggio al centro della Terra con
Brendan Fraser (che ha inaugurato la moda delle avventure stereoscopiche), questo
Viaggio nell'isola misteriosa è un seguito spurio che attua lo stesso modello di avventura
ingenua e puramente infantile. Ancora una volta, non una trasposizione tecnologicamente
avanzata delle avventure di Verne, ma un'escursione fra i riferimenti più noti dei suoi
romanzi e di quelli di altri scrittori del fantastico di fine Ottocento: il Nautilus del Capitano
Nemo, un vulcano d'oro, insetti giganti, elefanti minuscoli, perfino un anziano Allan
Quatermain interpretato da Michael Caine. Le storie si assottigliano fino a diventare i punti
su una mappa da percorrere assieme a un idolo dei giovani americani come Dwayne
Johnson. L'ex wrestler un tempo noto come The Rock è la guida ideale di questa
operazione spettacolare che non si propone tanto come invito alla lettura, quanto come
una frenetica corsa su di un'isola che conta tanti riferimenti letterari ma che somiglia
moltissimo alla Pandora di Avatar.
(http://www.mymovies.it)
Il senso di meraviglia che si prova durante la visione della pellicola di Brad Peyton è
qualcosa di eccezionale. Se infatti il film parte fiacco e con qualche punta di ridicolo – con
un Johnson tutore culturista e acculturato, col sorriso finto da buon padre putativo
inflazionato nel cinema americano – dall’arrivo sull’isola in poi si trasforma in
un’esperienza visiva straordinaria. Il trionfo di colori e di creature meravigliose, tra insetti
giganti, api utilizzate come aeroplani e un inseguimento volante ispirato chiaramente ad
Avatar , l’isola misteriosa è un luogo che affascina, colpisce a cattura, come del resto lo fu
Pandora di Cameron. Ora, come allora, il 3D ha finalmente un senso di esistere, il quanto
giova sia alla profondità dell’immagine sia all’effetto straordinario per il quale a volte
sembra che alcune creature letteralmente fuoriescano dallo schermo. La fotografia di
David Tattersall è una gioia per gli occhi dello spettatore, che viene avvolto ed estasiato da
ogni singolo frame, che si tratti della foresta, del cielo o delle profondità subacquee. Ma è
sufficiente? Tutto dipende dal target a cui ci si rivolge. Perché per un adulto la trama è
veramente troppo semplice, fin banale a tratti, mentre per un ragazzo questo film può
essere un’ottima fonte di divertimento, distrazione e anche di insegnamento morale, forse
troppo accentuato ed edulcorato in Disney style , con un happy ending scontato e un
viaggio futuro ancora da programmare. Viaggio nell’isola misteriosa non si limita infatti
all’azione e all’avventura, ma è anche un’occasione per rinforzare rapporti affettivi, per
riscoprire valori familiari e per un viaggio interiore, prima che sull’isola.
(www.persinsala.it)
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