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Chim Farm 11 2015-2016 bis

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Chim Farm 11 2015-2016 bis
Chimica Farmaceutica
Ottimizzazione Lead
 Ottimizzazione delle interazione con il target
 Ottimizzazione dell’accesso al target
Ottimizzare le sue
caratteristiche farmacologiche

Farmacodinamica
 Farmacocinetica
Ottimizzazione Lead
Ottimizzazione dell’accesso al target
 Modulazione chimica e chimico-fisica

I prodotti con la migliore affinità per il bersaglio non è
necessariamente il migliore farmaco da usare
 Spesso prodotti molto attivi in vitro sono inattivi in vivo
Caratteristiche farmacocinetiche
FARMACOCINETICA
Studio dell'attività dei farmaci nel corpo per un periodo di
tempo, inclusi i processi di assorbimento, distribuzione,
localizzazione nei tessuti, biotrasformazione e escrezione di
esso.
 Le caratteristiche di Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo
ed Eliminazione/Escrezione (ADME) sono proprietà importanti
da considerare nello sviluppo di nuovi agenti terapeutici.
 Molti composti che pur arrivano ai trials clinici di fase I-III
devono essere abbandonati, spesso per problemi riconducibili
alle proprietà ADME.
 Anche la tossicità è un fattore importante ed è a sua volta
correlato alle proprietà ADME.
3
Dose di farmaco
somministrato
Assorbimento
Concentrazione
farmaco
circolazione
sistemica
Concentrazione
farmaco sito
d’azione
Farmaco nel
tessuto di
distribuzione
Distribuzione
Eliminazione
Farmaco
metabolizzato o
eliminato
Tossicità
EFFETTO
FARMACOLOGICO
RISPOSTA
CLINICA
Efficacia
F
A
R
M
A
C
E
U
T
I
C
A
F
A
R
M
A
C
O
C
I
N
E
T
I
C
A
F
A
R
M
A
C
O
D
I
N
A
M
I
C
A
ASSORBIMENTO DEI FARMACI
il processo per mezzo del quale un
farmaco passa dal sito di
somministrazione alla circolazione sistemica
L’assorbimento è un parametro di fondamentale importanza
nella progettazione di nuovi farmaci
Al momento c’è una netta tendenza ad ottenere candidati
farmaci che presentino un buon assorbimento dopo
somministrazione orale, nella speranza che ciò si rifletta in una
buona biodisponibilità orale
5
Processi che consentono l’assorbimento
dei farmaci
 Fattori dipendenti dell’esposizione:
 dose,
 via di somministrazione,
 durata del contatto con la superficie assorbente
 Fattori dipendenti dal farmaco




dimensioni e forma molecolare
solubilità in acqua e lipidi
grado di ionizzazione
solubilità in acqua e lipidi della forma ionizzata
 Fattori dipendenti dalle membrane cellulari
 Composizione: % Componenti e natura dei componenti
 Spessore
VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALI
ENDOVENA
INTRAMUSCOLO
SOTTOCUTANEA
100% assorbimento
effetti immediati
Assorbimento:
rapido per le soluzioni
acquose
lento e prolungato per le
preparazioni a lento
rilascio
Assorbimento:
rapido per le soluzioni
acquose
lento e prolungato per le
preparazioni a lento
rilascio
Utilizzata in emergenza
possono essere iniettati
grossi volumi
si possono somministrare
sostanze irritanti diluite (KCl)
Si possono utilizzare volumi
moderati
si utilizza per somministrare
sostanze oleose
è utilizzata per soluzioni
insolubili e per l’impianto di
pellet solidi
7
VIE DI SOMMINISTRAZIONE ENTERALI
PER OS
RETTALE
SUBLINGUALE
assorbimento
variabile, che dipende
da molti fattori
gli effetti compaiono
dopo almeno 45-60
minuti
è la via più economica
e più sicura
possibilità di utilizzo di
PREPARAZIONI
RETARD
assorbimento
variabile e incompleto
ha una latenza
d’azione minore
rispetto alla via per os
assorbimento rapido
l’effetto compare
dopo pochi minuti
utilizzata in emergenza
evita l’effetto di primo
passaggio
8
MECCANISMI MOLECOLARI ATTRAVERSO CUI PUO’ AVVENIRE IL
PASSAGGIO DI FARMACI ATTRAVERSO LA MEMBRANA PLASMATICA
Processi di
diffusione
Le molecole diffonde
da una regione ad alta
concentrazione
ad una regione a più bassa
concentrazione
PARAMETRI DIFFUSIONE PASSIVA
 CHIMICO-FISICI DELLA MOLECOLA




Peso molecolare (pm),
Diffusibilitá
Liposolubilitá
Grado di dissociazione
 CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE,
ANATOMICHE E
PATOLOGICHE DEL PAZIENTE
DIFFUSIBILITÁ attraverso le membrane è un termine che a
sua volta include altri parametri e il tutto viene spiegato con la
LEGGE DI FICK.
dQ/dT = D x P x A (C1-C2) / e
dQ/dT= velocità di diffusione (quantità di farmaco assorbito nell'unità di tempo)
D = coefficiente di diffusione (capacità del farmaco di diffondere in base alle
sua proprietà)
K = coefficiente di ripartizione (cioè se il farmaco è più idrosolubile o
liposolubile)
A = indica la superficie della zona di assorbimento
(C1-C2) = indica la concentrazione del farmaco ai lati della membrane
e = indica lo spessore della membrana
COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE
E’ molto importante IL GRADO DI SOLUBILITÁ del farmaco nel doppio strato
lipidico, misurata dal coefficiente di ripartizione che indica come un farmaco si
distribuisce in una soluzione contenente H2O e olio:
COEFFICIENTE DI
RIPARTIZIONE
Se > 1
Se < 1
[farmaco] nella fase oleosa
= ----------------------------------[farmaco] nella fase acquosa
il farmaco è lipofilo e diffonde facilmente
il farmaco è idrofilo e non diffonde facilmente
GRADO DI DISSOCIAZIONE
Un importante fattore di cui tener
conto in relazione alla permeazione
delle membrane è che molti farmaci
sono acidi o basi deboli e, dunque,
esistono sia in forma ionizzata che
non ionizzata.
Processi di trasporto carrier-mediato
Diffusione facilitata
Trasporto attivo
Il trasporto avviene contro un
gradiente di concentrazione e
consume ATP
Il trasporto avviene
secondo
un gradiente
di concentrazione
Esempi di molecole trasportate da carrier
•
•
•
•
•
•
ioni inorganici,
amminoacidi,
monosaccaridi,
vitamine,
ormoni,
penicillamina.
L’endocitosi consiste nell’invaginazione di parte della membrana
che, dopo aver inglobato la molecola, si richiude formando un
vacuolo che migra nella membrana, si riapre dal lato opposto
liberando la sostanza.
Questo meccanismo avviene per molte macromolecole, vitamine
e grassi
Riassumendo, l’entità dell’assorbimento di un farmaco
dipende dal suo pKa, dalla sua lipofilia e dal pH del mezzo.
Questi 3 parametri sono tra loro correlati nella cosiddetta
ipotesi della ripartizione in funzione del pH
Oltre alle proprietà del farmaco, sono da considerarsi
anche le caratteristiche delle membrana o del tessuto da
attraversare
 Il tratto gastro intestinaIe, come altre epiteli (orale, rettale, alveolare)
si comporta come una barriera lipofila
 Acidi e basi sono assorbiti di preferenza in forma in dissociata
 La maggior parte dei farmaci è assorbita per diffusione passiva
 La velocità di assorbimento e la quantità di farmaco assorbita sono
correlate al coefficiente di ripartizione: maggiore è la liposolubilità
maggiore è l’assorbimento
 Acidi deboli e farmaci neutri possono essere assorbiti nello stomaco,
ma non le basi.
LA BARRIERA
EMATOENCEFALICA
La barriera ematoencefalica ha caratteristiche morfologiche e funzionali tali di permette
l’ingresso nel liquido interstiziale cerebrale di sostanza capace di diffondere
liberamente attraverso le membrane o di essere trasportata attivamente (trasportatori
specifici o endocitosi mediata da recettori) Analogamente, vi sono trasportatori
deputati alla rimozione di aminoacidi e sostanze tossiche
Nel SNC possono quindi penetrare soltanto:
 farmaci con un adeguato coefficiente di distribuzione
(direttamente dipendente dal coefficiente di ripartizione)
 farmaci capaci di utilizzare i sistemi di trasporto
presenti a livello della barriera ematoencefalica
Lo stato di impermeabilità è ridotto a livello dei plessi
coroidei e di altre regioni periventricolari, dove hanno
normalmente luogo i processi di filtrazione e secrezione.
Inoltre, l’impermeabilità della barriera è ridotta in corso di
infiammazione e infezione (meningite).
 ASSORBIMENTO POLMONARE
(gas, vapori e liquidi volatili)
 L’inalazione è la via di somministrazione per anestetici
gassosi e sostanze volatili.
 Il polmone agisce come sito di somministrazione e di eliminazione
 I farmaci usati per i loro effetti sul polmone sono dati per via
inalatoria, di solito come aerosol
 Glucocorticoidi (beclometasone) e broncodilatatori (salbutamolo)
raggiungono elevate concentrazioni locali con minimizzazione degli
effetti collaterali.
 Cellule epiteliali degli alveoli ed endotelio dei capillari
sono ampiamente fenestrati
 Flusso ematico elevato
 Coefficiente di ripartizione liquido/gas maggiore
Placenta
Può essere attraversata da piccole molecole lipofile
Enzimi del metabolismo nel feto poco attivi
Escrezione renale non efficiente
Tossicità nel feto
PARAMETRI FARMACOCINETICI
Area sotto la curva (AUC) misura la quantità di farmaco
immodificato che raggiunge la circolazione sistemica dopo
somministrazione di una determinata dose, ed è direttamente
proporzionale alla quantità di farmaco assorbito
DETERMINAZIONE DELL’AUC
METODO DEI TRAPEZOIDI PER
CALCOLARE L’AUC
La velocità di assorbimento varia a seconda della via
di somministrazione utilizzata
Il picco di concentrazione
plasmatica di un farmaco dipende
dalla velocità di assorbimento: più
lento è l’assorbimento, più basso è
il picco plasmatico
La concentrazione plasmatica di un
farmaco nell’unità di tempo dipende
dalla differenza tra la quantità
assorbita e la quantità eliminata
concentrazione plasmatica digossina (ug/ml)
VARIABILITA’ FARMACOCINETICA
3
2
A
1
B
C
D
0
1
2
3
4
5
tempo (ore)
Il grafico mostra
l’andamento della
concentrazione
plasmatica di
digossina in seguito
a somministrazione
allo stesso soggetto
di 4 formulazioni
commerciali di
digossina prodotta
da 3 ditte diverse (B
e C sono
formulazioni
prodotte dalla
stessa ditta)
LA DIVERSA BIODISPONIBILITA’ PROVOCA PICCHI PLASMATICI DIVERSI
SIA IN TERMINI QUANTITATIVI CHE TEMPORALI
Biodisponibilità
La biodisponibilità è definita come la frazione di dose di un
farmaco (F) che raggiunge la circolazione sistemica e
la velocità con cui questo avviene
F = Quantità di farmaco nella circolazione sistemica/
Dose somministrata
Poiché l’area sotto la curva “concentrazione plasmatica vs. tempo”
(AUC) è una misura della concentrazione del farmaco nella
circolazione sistemica, la biodisponibilità è di solito definita come:
F = AUC/Dose
DETERMINAZIONE DELLA
BIODISPONIBILITA’
Si confrontano i livelli plasmatici di un farmaco dopo somministrazione
(es: os) con i livelli plasmatici che si ottengono con la somministrazione
endovenosa, mediante la quale passa in circolo la totalità del farmaco.
DISTRIBUZIONE DEI FARMACI
Processo mediante il quale un
farmaco passa da un distretto corporeo all’altro fino a
raggiungere il sito d’azione
Processo di ripartizione in tre fasi liquide:
- Plasma
 Il plasma rappresenta circa il 4.5% del peso
corporeo.
- Fluidi extracellulari  I fluidi extracellulari comprendono: fluido
interstiziale (16%) e linfa (1.2%).
- Fluidi intracellulari
 I fluidi intracellulari (30-40%) sono la somma
di tutti i contenuti fluidi delle cellule.
I fluidi transcellulari (2.5%) comprendono i fluidi cerebrospinale,
intraoculare, peritoneale, pleurale e sinoviale
Fattori che influenzano la distribuzione
di un farmaco
 Caratteristiche fisico-chimiche del farmaco
 Legame della molecola alle proteine plasmatiche
(protein binding)
 Irrorazione degli organi
 Affinità specifica dei tessuti
Alla somministrazione
Farmaco idrosolubile
Plasma
Cellule
Farmaco liposolubile
Plasma
Cellule
All’equilibrio
Legame alle proteine
(protein binding)
 Soprattutto alle albumine
 Il farmaco legato non attraversa le membrane
 Equilibrio dinamico tra parte libera e legata
Le molecole di farmaco
esistono in forma legata o
libera in ciascun
compartimento, ma solo le
molecole libere possono
muoversi tra compartimenti
 L’albumina plasmatica è la più importante proteina
coinvolta in questi processi di binding ai farmaci; anche
b-globulina e a-glicoproteina legano alcuni farmaci.
Plasma
Acqua Extracellulare
Proteine Tissutali
Proteine Plasmatiche
Drug
Albumina -------------------- Acidi
a1-glicoproteina acida ----- Basi
Globuline -------------------- Steroidi
 Un complesso proteina-farmaco può causare fenomeni di accumulo
 per l’elevata affinità del farmaco ad un tessuto, ad esempio al tessuto
lipidico quando
a. el farmaco è molto lipofilo (anestetici locali)
b. il farmaco è abbastanza lipofilo ed è somministrato cronicamente
(benzodiazepine)
 perché il farmaco si lega ai costituenti di un tessuto (tetracicline)
 Un complesso proteina-farmaco rallenta il metabolismo e
l’eliminazione del farmaco.
 La competizione tra farmaci per binding alle proteine può causare
interazioni clinicamente rilevanti.
PARAMETRI FARMACOCINETICI
Volume di distribuzione
Volume di fluido richiesto per contenere
la quantità totale, Q, di farmaco nel corpo
alla stessa concentrazione presente nel plasma, Cp
Vd = Q/Cp
Volume 
10 mg
 1L
10 mg/L
Volume 
10mg
 10 L
1mg / L
Volume di distribuzione
 Indica la distribuzione del farmaco nell’organismo
o Più la concentrazione plasmatica di un farmaco è elevata, più il
valore numerico del Vd sarà piccolo, ad indicare che il farmaco
è scarsamente distribuito
o Al contrario, una bassa concentrazione plasmatica rispetto alla
dose indicherà che il farmaco si è distribuito in altri distretti
dell’organismo ed avrà quindi un elevato volume di distribuzione
 È influenzato dalla capacità di attraversare le membrane
biologiche
 Grado di ionizzazione
 Liposolubilità
 Peso molecolare
METABOLISMO DEI FARMACI
Il metabolismo è l’insieme di trasformazione chimiche
che il farmaco subisce all’interno dell’organismo =
BIOTRASFORMAZIONE
Questa trasformazione ha come scopo la
conversione delle sostanze in composti più polari e di
norma più idrosolubili, aumentandone la facilità di
escrezione
39
DOVE AVVIENE LA BIOTRASFORMAZIONE?
Sebbene ogni tessuto sia dotato di una certa capacità di metabolizzare i
farmaci, il FEGATO è la sede principale del metabolismo
Anche altri tessuti come POLMONI, INTESTINO e RENE hanno una attività
metabolizzante significativa.
40
Reazioni di fase I
Le reazioni di fase I o di FUNZIONALIZZAZIONE hanno la finalità di
inserire o mettere in evidenza nella molecola gruppi funzionali come -OH, NH2, -COOH
OSSIDAZIONE:
idrossilazione aromatica
idrossilazione in catena laterale
deaminazione
N-ossidazione
N-idrossilazione
RIDUZIONE:
azoriduzione
nitroriduzione
alcool deidrogenasi
glutatione reduttasi
idrolisi di esteri
idrolisi di amidi
IDROLISI:
I farmaci più liposolubili saranno più soggetti a questo tipo di reazioni
REAZIONI DI FASE I
Le reazioni di fase I dipendono, fondamentalmente, da una catena
enzimatica di trasporto di elettroni che ha come terminale il citocromo
P450 (CYP450)
Il reticolo endoplasmatico liscio a livello epatico e/o in tessuti
extraepatici (tratto gastrointestinale renale, polmonare, cute e SNC)
contiene un importante gruppo di enzimi ossidativi noti come “Ossidasi
a funzione mista” o “mono-ossigenasi” i quali richiedono:
NADPH
O2
42
Citocromo P450
METABOLISMO OSSIDATIVO
Il P450 contenente l’ione ferrico
(Fe3+) si lega al farmaco (DH),
riceve un elettrone dall’enzima
NADPH-P450 riduttasi che
riduce il Ferro a Fe2+, si
combina con l’ossigeno
molecolare, un protone e un
secondo elettrone per formare il
complesso Fe2+OOH-DH.
Il gruppo (FeO)3+ estrae un
atomo di idrogeno da DH con
formazione di un paio di radicali
liberi dalla breve durata,
liberazione dal complesso del
farmaco ossidato (DOH) e
rigenerazione dell’enzima P450.
Reazioni di fase I
Ossidazioni
Ossidazioni al carbonio
Carbonio sp3
Ossidazione di
catene alifatiche
N,O,S- Dealchilazione
Ibuprofen
Metabolita principale
Esempi
Deamminazione ossidativa
Carbonio sp2
NIH rearrangement
Ossidazioni di molecole contenenti N
Ossidazioni di molecole contenenti S
CLORPROMAZINA
Neuroleptico
Riduzioni
DANTROLENE
ipertermia maligna
Idrolisi
PROCAINA
Anestetico
PROCAINAMMIDE
Aritmie
REAZIONI DI FASE II
Le reazioni di fase II o di CONIUGAZIONE sono reazioni enzimatiche di biosintesi
per mezzo delle quali un composto esogeno o un metabolita derivato dalle reazioni
di fase I si lega in modo covalente con una molecola endogena.
Reazioni di sintesi
CONIUGAZIONE a glucuronide
esteri glucuronidici
amidi glucuronidiche
CONIUGAZIONE A PEPTIDE
reazione con glicina taurina
METILAZIONE
N-metilazione
O-metilazione
ACETILAZIONE
CONIUGAZIONE A SOLFATO
In generale i coniugati sono molecole polari facilmente eliminabili.
Glucuronidazione
Coniugazioni con solfati
Coniugazioni con glutatione
Coniugazioni con aminoacidi
Metilazione
Acetilazioni
METABOLISMO DEI FARMACI
La biotrasformazione di un farmaco può portare alla
formazione di:
metaboliti inattivi
metaboliti attivi dotati di spettro farmacologico uguale
a quello del composto d’origine
metaboliti attivi dotati di spettro farmacologico diverso
da quello del composto di origine
metaboliti tossici
OGNI FARMACO PUO’ DARE ORIGINE A PIU’ DI UN METABOLITA
63
Metaboliti attivi dotati di spettro farmacologico uguale a
quello del composto d’origine: l’esempio del diazepam
La benzodiazepina DIAZEPAM
genera due metaboliti dotati
della stessa attività
farmacologica: OXAZEPAM
e NORDIAZEPAM.
L’emivita dell’oxazepam è circa
¼ di quella del diazepam
L’emivita del nordiazepam è circa
il doppio di quella del diazepam.
La durata d’azione del diazepam dipende
quindi da quale dei due composti viene
generato dal corredo di enzimi del paziente
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Metaboliti tossici: l’esempio del paracetamolo
Il PARACETAMOLO è un farmaco
antiinfiammatorio che viene
biotrasformato in un metabolita
tossico, il parabenzochinone.
Se il paracetamolo viene
somministrato a dosi terapeutiche
il metabolita tossico viene
coniugato con il glutatione ed
eliminato.
Se il paracetamolo viene
somministrato a dosi troppo
elevate, il metabolita tossico,
dopo aver saturato tutto il
glutatione disponibile, si lega alle
proteine degli epatociti e causa
epatotossicità
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Apertura dell’epossido da parte di altri nucleofili
EFFETTO DI PRIMO PASSAGGIO o ELIMINAZIONE
(metabolismo) PRESISTEMICO
PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SI HA LA
RIMOZIONE DEL FARMACO AD OPERA DEL FEGATO
Dopo somministrazione orale molti farmaci sono assorbiti dall’intestino tenue e
subito trasportati attraverso la vena porta al fegato dove subiscono una notevole
metabolizzazione
L’effetto di primo passaggio può limitare così notevolmente la biodisponibilità di un
farmaco somministrato per via orale da costringere ad impiegare altre vie di
somministrazione
Es: gli anestetici locali se somministrati per os vengono metabolizzati ed inattivati in
sede epatica. L’uso di questi farmaci prevede solo somministrazione parenterali
che permette di evitare il filtro epatico prima di raggiungere la circolazione sistemica
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FATTORI CHE MODIFICANO IL METABOLISMO DI
UN FARMACO
FATTORI LEGATI AL FARMACO
Liposolubilità e idrosolubilità
FATTORI NON LEGATI AL FARMACO
Sesso: il metabolismo è maggiore nel maschio che non nella femmina
Patologie concomitanti
Età
Assunzioni di altri farmaci (induttori e inibitori del P450)
Cibo: la carne alla brace attiva il sistema enzimatico microsomiale epatico
causando aumento del metabolismo della teofillina
Variabilità genetica (Polimorfismo genico)
ESCREZIONE DEI FARMACI
il processo per mezzo del quale un
farmaco viene eliminato dall’organismo
L’escrezione può avvenire
attraverso i reni con l’urina
attraverso il dotto biliare e l’intestino con le feci
Meno importanti sono l’eliminazione per via polmonare
(anestetici generali volatili) e quella attraverso la pelle
Etere etilico e stricnina sono esempi di farmaci rapidamente
eliminati attraverso l’urina senza andare incontro a fenomeni di
accumulo o a trasformazioni metaboliche
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ESCREZIONE DEI FARMACI ESPRESSA
COME CLEARANCE PLASMATICA
La CLEARANCE PLASMATICA O TOTALE esprime la capacità
complessiva dell’organismo di eliminare irreversibilmente un
farmaco ed è data dalla somma della singole clearance degli organi
che concorrono all’eliminazione del farmaco (fegato, rene, polmoni,
ecc.)
CLEARANCE totale =
velocità di eliminazione
concentrazione plasmatica
Velocità di eliminazione= la somma di tutti i processi di metabolismo ed
escrezione
Tempo di emivita (t1/2)
 Il t1/2 indica il tempo necessario affinché la concentrazione plasmatica di un
farmaco si dimezzi (ovvero si riduca del 50%)
 Il t1/2 non dipende dalla dose somministrata.
 Il t1/2 di un farmaco è inversamente proporzionale alla sua clearance e
direttamente proporzionale al suo volume di distribuzione
t1/2= 0,693xVd/ Cl
Clearance
 Eliminazione completa di un farmaco indipendentemente dalla
via di somministrazione
 Cl = volume di liquido depurato dal farmaco nell’unità di
tempo (ml/min/kg)
 Dipende dal t1/2 e dal Vd
Emivita di un farmaco
N° di Frazione di
t½
farmaco rimanente
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
100%
50%
25%
12.5%
6.25%
3.125%
1.56%
0.78%
0.39%
0.195%
0.0975%
*** Sono necessarie 10 emivite
per eliminare il 99,9%***
Necessario per determinare:
Quanto tempo è necessario affinché
venga raggiunta la condizione di stato
stazionario
 Quanto tempo è necessario affinché
l’organismo elimini completamente il
farmaco (tempi di sospensione, durata
dell’effetto benefico o tossico)
 Permette di stimare l’intervallo più
opportuno di somministrazione di dosaggi
ripetuti (Intervalli fra le dose)
PRINCIPALI PARAMETRI FARMACOCINETICI
Cmax: concentrazione massima
Tmax: tempo per raggiungere la Cmax
AUC: area sotto la curva
Misura diretta
Misura diretta
AUC = g *h /l
F%: biodisponibilità
t½: tempo necessario perché la concentrazione
plasmatica si riduca della metà t1/2= 0,693xVd/ Cl = h
Vd: volume di distribuzione Vd = dose /C0= mg/kg/g/l= l/kg
Cl: clearance (quantità di farmaco eliminata nell’unità
di tempo) Cl=Dose/AUC = ( g /kg)/( g*h)/l = l/h/kg
Grafico di base per valutare le implicazioni terapeutiche dei
parametri farmacocinetici.
Proprietà farmacocinetiche ideali di un farmaco
Da una prospettiva di marketing
 Deve essere efficaci con un dossaggio una volta / die
 Uno o due dosi dovrebbero essere sicure ed efficace in
tutti gli individui
 Nessuna rettifica di dosaggio dovrebbe essere richiesto
con dosi multiple.
Proprietà farmacocinetiche ideali di un farmaco
Da una prospettiva di clinica
 Una dose dovrebbe dare la concentrazioni plasmatiche coerenti
in tutti gli individui (pazienti).
 Nessun variabilità nel metabolismo
 L'escrezione dovrebbe avvenire attraverso entrambi i
meccanismi renale ed epatico per quelli pazienti con problemi
epatici o renali
 Rapido nella insorgenza di azione
 Clerance abbastanza alta; il composto viene rimosso dal corpo
velocemente se si osservano effetti collaterali spiacevoli.
 Nessun accumulo
 Nessuna interazione con farmaci somministrati a causa di
 Alto Binding Protein
 Metabolismo (induzione o inibizione)
 Interferenze con escrezione
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