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Percorso Cadelbosco Sopra - Coviolo
Y Istituto Superiore Tecnico Agrario “Antonio Zanelli”, Reggio Emilia Enrico Camellini è amante della vita agreste, nel tempo libero naviga in Internet ed esce con gli amici. Percorso Cadelbosco Sopra - Coviolo Se ti rechi in provincia di Reggio Emilia a Cadelbosco di Sopra, precisamente in via Camillo Prampolini, puoi notare un lungo rettilineo circondato dalla campagna. Questo è l'inizio del viaggio che compio quasi ogni mattina per raggiungere la fermata dell'autobus. Lungo questo percorso puoi osservare abitazioni costituite in prevalenza da case moderne, ma anche da case coloniche ristrutturate, estesi campi coltivati per lo più a vigneti, disposti in lunghe file come soldati che per molti mesi all'anno improvvisamente ti appaiono nella nebbia della pianura padana. Alla fine di questo tratto di strada, un grosso deposito di traversine per ferrovie prodotte dalla Coopsette, cooperativa di costruzioni che un tempo si chiamava "La Fratellanza", interrompe il paesaggio agrario, ma testimonia un altro aspetto della nostre terre: l'idea di lavoro e solidarietà che ha caratterizzato la storia del '900 dalle nostre parti. Arrivi quindi sulla Statale 63, strada che attraversa tutta la provincia di Reggio, dal f iume Po fino al passo del Cerreto. Se aspetti il pullman, ti consiglio di prenderlo alla fermata vicina al negozio di giardinaggio, anch'io lo prendo sempre lì, perché sale sempre gente simpatica con la quale è facile fare amicizia. Proseguendo il viaggio, puoi notare un vecchio borgo di case: è il borgo di Zurco, una frazione di Cadelbosco di Sopra. Gli anziani che abitano a Zurco raccontano come la frazione sia stata fondata da una comunità di zingari ungheresi e come questi avessero sempre grosse quantità di vino senza possedere una vite per produrlo e allo stesso modo avessero sempre la farina senza seminare un campo di grano. Per queste furbizie e forse anche per qualche furto, gli abitanti di 33 Y Percorso Cadelbosco Sopra - Coviolo Zurco sono sempre stati chiamati "Magiari". Il viaggio continua percorrendo una strada caratterizzata da una lunga fila di platani che scorrono sulla tua destra come in una vecchia pellicola cinematograf ica.Dopo un chilometro, sempre dallo stesso lato, puoi notare un campanile, è quello della Chiesa Parrocchiale di Cadelbosco, dedicata a san Celestino. Nel progetto iniziale doveva essere alto almeno il doppio, ma per mancanza di fondi l'architetto e i muratori furono licenziati prima del tempo, lasciandolo così, un po' tozzo e tronco. Percorsi ancora tre chilometri arrivi a Villa Sesso, piccolo paesino caratterizzato da un borgo antico ai margini della strada e, oggi ancor più, da un agglomerato di condomini che nascondono il paesaggio. Poi la fila dei platani riprende e ti accompagna fino alle porte di Reggio, dove si interrompe. Qui attraversi un tratto di città che una volta era caratterizzata da alcune fabbriche storiche, come il 34 Y Percorso Cadelbosco Sopra - Coviolo calzificio Bloch, e che oggi si presenta con nuovi insediamenti residenziali, negozi, bar, ristoranti e marciapiedi sempre affollati di gente. Arrivi così alla "Caserma Zucchi", che un tempo era una caserma militare, mentre oggi è sede dell'Università di Modena e Reggio. La caserma Zucchi è anche un'autostazione, perché da lì partono molti pullman con diverse destinazioni. Se vuoi arrivare alla mia scuola, devi salire sul numero ventotto che ti porta a Coviolo, una piccola località alla periferia di Reggio. Così viaggerai lungo un percorso di palazzi, nuovi condomini e attività commerciali, fino ad arrivare in via Fratelli Rosselli, dove c'è la sede dell'Istituto Agrario Zanelli, che è appunto la scuola che frequento molto volentieri, perché molto rispondente al mio progetto di vita futura. 35