Marciume nero del cavolo, una batteriosi delle brassicacee
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Marciume nero del cavolo, una batteriosi delle brassicacee
Marciume nero del cavolo, una batteriosi delle brassicacee Scheda tecnica Autori: Hanspeter Buser, Werner Heller, Brigitte Baur In questi ultimi anni l’importanza del marciume nero provocato da Xanthomonas campestris pv. campestris nelle colture di diverse specie di brassicacee (crocifere) è in continuo aumento. Si tratta di una batteriosi vascolare, i cui sintomi secondari sono appassimenti e marciumi. Nel corso di estati caldo-umide le diminuzioni di resa possono essere fonte d’importanti perdite finanziarie. Nei cavolfiori possono apparire macchie nere nel corimbo. L’attitudine alla conservazione dei cavoli immagazzinati per il consumo invernale e dei cavoli rapa può essere difficoltosa (Crüger et al., 2002). Biologia Xanthomonas campestris pv. campestris è un battere specifico delle brassicacee. Penetra nelle piante attraverso ferite che possono essere state causate da attrezzi, morsi d’insetti, grandine o ustioni da concime. Anche gli stomi situati ai bordi delle foglie possono permettere la penetrazione dei batteri e la loro diffusione nella pianta. Con temperature da 25 a 31°C e in condizioni di elevata umidità i batteri si moltiplicano a grande velocità e, attraverso i loro flagelli, si diffondono rapidamente negli xilemi della pianta. Se le condizioni meteorologiche sono favorevoli, l’espansione della malattia nella coltura diventa di carattere epidemico. Marciume nero con le sue caratteristiche strisce su piccioli di foglia di cavolfiore (foto: J. Rüegg, ACW) Lo Xanthomonas può sopravvivere fino a due anni nei residui colturali e fino a 48 ore nel suolo. Ma certe avventizie appartenenti alla famiglia delle brassicacee, soprattutto la borsa del pastore comune (Capsella bursa-pastoris), possono servire da ospite al patogeno e così assicurare la sua persistenza nel campo. La malattia può essere trasmessa anche tramite il seme. Sintomi I cotiledoni delle giovani piante infette sono sovente bordati di nero. I batteri colonizzano e occludono i vasi conduttori delle piante, causando nelle giovani foglie l’apparizione di zone con nervature nere. Nella successiva evoluzione sono molto caratteristiche le zone necrotiche a forma di V di colore giallomarrone sui bordi delle foglie. La crescita delle piante è più ridotta, spesso su un solo lato. Allo stadio terminale, le fasce vascolari dell’asse principale formano un anello di colore nero. Sintomi della malattia su pianta di cavolfiore (foto: J. Rüegg, ACW) Scheda tecnica | Marciume nero del cavolo A fine estate è possibile l’apparizione di marciumi umidi favoriti dalla presenza di batteri patogeni secondari. E’ spesso difficile distinguere in campo tra sintomi di un attacco da Xanthomonas e quelli di altre malattie come Alternaria brassicae o brassicicola. Sensibilità di diverse specie di brassicacee Molto sensibili (perdita totale possibile) Mediamente sensibili Poco o non sensibili cavolfiore, romanesco, cavolo rapa, cavoli cappuccio • Dare preferenza a un sistema d’irrigazione localizzata (a goccia) all’aspersione sulla coltura. Un’unica pianta proveniente da un seme infetto può contaminare un gran numero di altre giovani piante tramite l’irrigazione per aspersione. • Controllare e combattere sistematicamente già in vivaio i parassiti (in particolare la mosca del cavolo). • Allevare in compartimenti separati le giovani piante, ottenute da lotti diversi di semente. broccoletti, cavolini di Bruxelles, ramolaccio, rapanello, rucola Cavolo cinese, cavolo piuma, cavoli verdi, crescione, rafano Altre specie sono conosciute come ospiti della malattia: la borsa del pastore (erba raperina), iberis campestre (erba storna), il rafano oleifero, la colza e la senape. Misure preventive L’esperienza ha mostrato che non bastano limitate disposizioni per evitare un attacco e per rendere il patogeno inoffensivo. Se vogliamo mantenere una coltura sana fino al suo completamento e, per quanto possibile, garantire la sua piena resa, è necessario prendere in considerazione diverse misure. Pianificazione • Mantenere una rotazione più lunga possibile tra colture di brassicacee (crocifere). Le colture precoci di cavoli mostrano raramente sintomi, ma potendo essere portatrici della malattia, possono trasmettere l’infezione alle colture successive. • Rinunciare a sovesci a base di brassicacee (p.es. specie di senape, ravizzone, rafano oleifero). • In tutte le colture, le infestanti della famiglia delle brassicacee devono essere eliminate. • Evitare umidità stagnante nel suolo. • Scegliere parcelle adeguate (senza zone d’ombra, senza superfici esposte e sprovviste di frangivento). • Evitare il compattamento del suolo e depressioni delle superfici. Semente e varietà: • Considerare la sensibilità varietale. A causa della durata relativamente lunga tra l’infezione e l’insorgenza dei sintomi, le colture a crescita lenta sono più esposte di quelle a crescita rapida. • Utilizzare sempre semente sana e certificata, anche se essa non garantisce una protezione assoluta contro gli attacchi! Preferire la semente disinfettata al vapore. Essere prudenti nell’uso di campioni di semente di nuove varietà in fase di prova o di specie rare di brassicacee. Verificare i dati presenti sugli imballaggi della semente (numero del lotto, ecc.) e conservare un campione di semente nell’imballaggio originale chiuso. Vivaio: • Ridurre a un minimo i rischi di disseminazione attraverso l’acqua d’irrigazione (aspersione). • Evitare impianti ad alta densità (per esempio con "Speedys"). 2 Sintomi della malattia su un cavolo bianco al momento del laraccolta (foto: W. Heller, ACW) Già le piantine (qui, un cavolfiore) possono essere fortemente danneggiato (foto: J.Kreiselmaier, DLRRheinpfalz, Neustadt) Scheda tecnica | Marciume nero del cavolo Piantagione, semina: Se prima della piantagione le piante sono immerse in acqua, esiste un forte rischio di trasmissione di infezioni. Alla piantagione una buona compressione della terra sulle radici rispettivamente sul seme assicura un buon sviluppo di piantine e germogli. Il pericolo di infezioni primarie è ridotto, se si evitano alle piante situazioni di stress nel corso della loro crescita (siccità, ferite causate da insetti). Igiene in campo: • Ridurre la pressione d’infestazione dei parassiti, patogeni e avventizie, eliminando scrupolosamente i residui di colture e le avventizie. • Triturare il meglio possibile i residui colturali (passare lentamente con il trituratore (taarup o fresatrice) e interrarli superficialmente, in modo da favorire la loro rapida degradazione. Per saperne di più Crüger G., 2002. Pflanzenschutz im Gemüsebau, Verlag Eugen Ulmer, Stuttgart. Rimmer, S. R., Shattuck V. I. & Buchwaldt, L.; 2007. Diseases caused by Bacteria; Black Rot In: Compendium of Brassica Diseases, APS Press, St. Paul. Schlaghecken J. & Kreiselmaier J., 2007. Xanthomonas – das grosse Problem in Kohlkulturen!, http://www.hortigate.de Focolaio di piante attaccate in un campo di cavoli bianchi (foto: Hp. Buser) Page „Xanthomonas campestris pv. campestris“. In: Hortipendium, das grüne Lexikon. Bearbeitungsstand: 16. Januar 2012 URL: http://www.hortipendium.de/index.php?title=Xanthomonas_ca mpestris_pv._campestris&oldid=40792 Lavori colturali in campo: • Rispettare le norme concernenti concimazione, lavori colturali e applicazione di erbicidi e prodotti fitosanitari. • Prevenire e combattere sistematicamente le avventizie, in modo particolare le brassicacee (crocifere) in campo e nelle immediate vicinanze. • Rincalzare attentamente la base delle piante: questo favorisce la formazione di radici avventizie, migliora il vigore e la stabilità delle piante. • Non ferire le piante. • Se possibile, eseguire i lavori colturali con colture asciutte. • Irrigare sufficientemente alla piantagione, oppure immediatamente dopo, e durante la fase di crescita iniziale. • Non irrigare con vento forte. • Non irrigare quando vi è una forte guttazione. Editore Extension Orticoltura, Stazione di ricerca Changins-Wädenswil ACW www.cultures-maraicheres.agroscope.ch Copyright Stazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW Riproduzione autorizzata indicando le fonti 3