01 intro 02 micidiale 03 dove sei tu 04 faresti con - i
by user
Comments
Transcript
01 intro 02 micidiale 03 dove sei tu 04 faresti con - i
01 INTRO 05 31/08 02 MICIDIALE 06 MALE 04 FARESTI 08 NON 03 DOVE SEI TU CON ME 07 PACE 09 ROAR FEAT. PATRICK BENIFEI DI ME DOVREI ESSERE QUI 10 TAXI 11 NON CI SEI PIù 12 09:30 FEAT. JOHNNY MARSIGLIA 13 FAVOLE π 2015 Macro Beats under exclusive licence to Universal Music Italia srl © 2015 Macro Beats All rights reserved. Unauthorized copying, reproduction, hiring, lending, public performance and broadcasting prohibited. Made in the E.U. LC 01846 Universal Music 00602547200648 INTRO la mia vita è la tua musica e cresco con lei vicina è un pò come se masticassi il vetro cercando posti per mangiare e bere birra fredda ho capito che il palco è la tua casa Ci siamo detti “vaffanculo, muori!” ci vediamo sotto al palco, come le volte prima distratto da come siamo stati tutti bagnati, incastrati in una coperta e anche oggi quel palco l’hai divelto di spalle, diamanti, carati a fare cose assurde, parlare a gesti senza mai tradurre e pensare che solitamente quando spiegarsi è un miscuglio di sguardi sbagliati sarai per me come pepsi quando la beve fuller io sul palco mi diverto tra sconosciuti, che dormono abbracciati andiamo piano che sto male nelle curve tipo le gang, tipo gli spacciatori ho ancora in tasca un paio di caricatori RIT ho detto a mamma che è finita, e pa’ domanda se ho la fila fuori ma vorrei file al Fila Forum con tre dischi fuori DOVE SEI TU non so com’è ma so che ti starei dentro tanto poi vomito comunque metto gli stessi jeans anche se ne ho altri mille nuovi Ti è mai crollato il mondo addosso? per almeno i prossimi giorni mi sono innamorato una volta esco sempre di qui sperando tuoni non posso, finire col perdermi in ogni posto prossimi ciao, prossimi bronci tu non lo so non te l’ho mai chiesto mai, oh mai, io dimenticherò e non mi sembra di cambiare anche se dicono che dagli errori qui l’asfalto è grigio, qui l’asfalto è nostro prossimi tutto apposto, prossimi imbrogli ma c’ho messo un po’ per tornare me stesso ciò che ho fatto per stare qui (x2) c’è solamente da imparare a farne nuovi qui l’asfaLto è un filo, se non spargo inchiostro e mi manca l’ispirazione, senza le idee come la mia canzone aggrappato alle pareti in marmo FARESTI CON ME dimenticarsi l’amore per ricordarsi il sesso PACE a volte il tempo ruba l’immaginazione di un esistenza per cui vale la pena scordarlo RIT: Faresti con me, faresti con me tu non ricordi quasi niente della prima sera E rimaniamo a guardarci come se fossimo cercando un risultato a costo di impazzire che siamo liberi di stare a guardare soltanto Quello che non faresti con nessun altro (x4) io ero impacciato ed il mio stomaco si contorceva liberi di andare via in un attimo al posto di sparire, e rifarsi una vita altrove questo tramonto che si porta via tutto quest’anno pensavo “adesso la bacio, sai che ci vuole scappi prima tu o sparisco io? Non siamo niente io e te e devo stare calmo, io che nel caos non parlo ehy, io sono più incasinato di come vedi è tutto il giorno che ti spio dal telefono che me ne frega”, ma in queste cose faccio pena E rimaniamo a parlarci senza le sillabe ma parlo del caos soltanto meno tranquillo di ciò che credi tutti quei like che fai mi pesano perchè non so se immaginarti per sempre al mio fianco per ogni corsa che fai, io faccio un giro senza i freni non penso sia mai stato più patetico RIT: Cercherò di immaginaRE com’è perché non vedo con le luci sopra il palco che quasi non mi sento più piedi cercando di prenderla easy, divento isterico non essere triste e non vivere come vivrai e tutti aspettano il momento in cui sbaglio e a volte serve più coraggio come restare serio se mi fai il solletico quando te ne andrai, ma non te ne andrai dicono “dai, muori” diviso tra chi mi detesta A stare immobili a guardarsi da qui (qui) mi vedi al club e sto dicendo “club” per dire e chi mi fa i cuori, nella tempesta dei risultati e dei favori stavo pensando di prenderti come ostaggio che a me quel posto più che un club sembra un porcile Per come mi guardi Ora il letto è un chilometro io torno sempre con un classico, i got five on it per farmi scudo coi nostri mercoledì starai pensando che ci faccio in mezzo alle ragazzine dovresti chiedermi più spesso come sto ora metto quel pezzo, da un pezzo è il mio solito perdonami, sono un onesto tra i cleptomani io sto pensando che mi piacciono le sfide e se mi va di fare qualcosa più tardi ogni pezzo di me è fuori posto MICIDIALE sono un passante alla festa dei condomini e ti ho visto ballare in pratica addosso a quel tipo sto uscendo adesso da lavoro spero di incontrarti sparso nel nostro post-atomico Non fa più caldo da quando l’ho detto io eh, per ogni sosta che fai, io passo cinque notti insonni e ho l’areonautica nell’intestino e il fumo ma poi finisco a bere una cosa con gli altri mi sposto attonito, esplodo, rispondo a tono non è più tanto sul fatto che meglio io provano a indovinare cosa sogni che mi storpia il viso, vorrei parlarti del fatto non ci diciamo molto più di ciò che ci serve sto sporcando il mantello da re di chi si paragona a Dio, amen discorsi insoliti esplosi nelle risate che non sei mia, ma forse è il caso che io vada via dai, chi vuoi chi ci sente sono uscito per strada a buttare via il trono se cerchi, vedo di farmi trovare mi scotti e scopri, mi spogli, mi fai sudare che ho gli occhi come bob rifo ai tuoi amici non racconti quasi niente stai molto meglio così, stai molto meglio sono distratto dalla gente che mi applaude noi, tendiamo a farci le serate a quasi vomitare colpito, affondare dentro te è come affogare a me, i miei amici mi sfottono quasi sempre molto meglio che dirsi di sì e dopo accontentarsi e chi ti da cosa? in cambio di una ragione invece che dirci “ti amo non mi lasciare” dentro la piscina di un Four Seasons appartati e mezzi ubriachi, io con le mani dentro di accontentarsi per prendersi un poco di tempo con tutti i comfort e l’odore di granito i tuoi pensieri attillati, a dilatare il tempo tu vuoi la vita che sogni e che vai e non lo so se l’ho capito, se tipo giocando a chi arriva per primo ad ogni appuntamento io qui è una vita che sogno il momento con lo zaino, come andassimo in campeggio non puoi capire che bene mi fai tu resta qua, non andare chissà dove se tu stai bene ed io muoio da dentro farai fatica a camminare come tu puoi tenerti l’orgoglio, gli anelli lyrical mozart, e pecco di presunzione quando rappo il beat è il letto di una camera d’albergo RIT: Dimmi dove sei tu, dai non farmi stare sveglio sfarzosa, da cui posso ordinarmi un Mc Donalds sto quasi male per te (x2) il mio nome nella ceralacca rit e che fatica non trovarsi più nel letto RIT mangiarci le unghie, le mani e fingere di essere più forti e andare via, non siamo niente io e te RIT: E non è detto che sia così facile rimanere con l’immagine di te, in lacrime che non c’è pace La novità dentro l’hip hop in cui non c’era l’acca ED IO Dovevo farci caso, ora mi chiedo cose a caso sul palco piovono le tipe come fossero sabbia nelle clessidre tipo come faccio a sbatterci senza spaccarmi il naso? Ti leverei le mutande mentre proviamo a dirci quando un paio di vans nuove e i bracciali, coperte e guanciali si muovono le matite, da sole sopra la carta abbiamo tutti mille vite e le ferite al lato che ci è sfuggita la situazione di mano ti spaccano dietro il tallone scoperte le carte si gioca a tre sette il mondo si inchina ai piedi di chi canta e come niente stiamo a lite e so che l’hai notato e forse è meglio non sentirsi io scrivo così tanti fatti miei che non mi frega di chi parla sai stare in equilibrio, dove l’hai imparato? ti toccherei mentre mi urli contro, che mi scoperei il mondo non sono il re di niente, ho giusto il tempo tra una cosa e l’altra comunque sai, per me è diverso essendo alto e impostato che è un misto di “fanculo” e “sei uno stronzo” di oscurarvi le luci della ribalta ho il baricentro spostato e se ti sembro scostante hai l’aria tiepida, di chi non fa una piega MALE DI ME tra strette di mano coi nostri avversari RIT se non torno a casa, vado quasi sempre altrove con la gente sbagliata e la sveglia puntata ogni 24 ore è perché tante volte mi sono scostato e non vuole fare la predica o i numeri o l’aritmetica RIT: parlano tutti male di me, li sento bisbigliare RIT: E non importa quanta strada hai fatto ho fatto sacrifici e sai mi è costato non so se dirti che hai un bel culo o che vorrei mentre mi invento il suono di chi si chiede ancora il perchè quanto hai sognato, e in quanti ti hanno detto “hai spaccato” ricucire cicatrici al costato e non mi faccio mai vedere tu fossi proprio addosso a me come una steadycam parlano tutti male di te, li senti bisbigliare Portami, dove non c’è il sole riavvolgi e rifai da capo, ogni mia parola è un posto ma una volta mostrato, non puoi non capire non posso rifare ciò che conosci mentre ti inventi il suono per, diventi un suono dove è buio di giorno ed il tempo non passa in cui nessuno è mai stato e DA cui non sono mai tornato che il passato, mi ha smostrato che lo so già quanti ricordi Tu non provarci, non ti avvicinare, avvicinare (x4) o tu sei più brava a farmi tacere e quante domande dovresti porti Il mondo scoppierà in pace ti hanno detto che devi passare la vita con certe persone questa musica è micidiale, micidiale (x4) questa musica è mia o il karma in questa stanza mi ha fatto un piacere, vado cerchiamo il bagno e con le mani tienimi i polsi il mondo scoppierà e basta ma si passa la vita a cercare di farsi una vita migliore volevi un bacio ma mi sono spostato per terra le mie Vans e le tue Roshe quando mi vedi sul palco ti piace sento gli occhi addosso, di chi sente le nostre parole quando ti vedo sul palco mi passa di chi sente che posso farmi male ogni volta star da cinque minuti, con la folla di figlie che giocano sporco, ogni volta che crollo coi padri che aspettano fuori seduti serate passate a convincersi ancora che tutto sia stabile Sognando di essere qualcuno, conosco quasi a memoria il sapore sono un bastardo, lasciami solo a sbagliare da capo di essere stato lasciato dietro queste quinte al buio RIT. RIT (x2) e non basta tenersi la mano per dirsi di avere ragione ad osservare gli altri dentro al fumo io rimango qui, distratto da me intossicarsi di euforia senza capire un tubo disperso sull’autobus che portava a casa Se non mi chiamerai, io non ti chiamerò e la musica vera nel trita rifiuti tu torna a colpirmi se pensi che ancora nostalgici scomparsi tra i pionieri io rimango qui, distratto da Te, E so che mi cercherai, so che mi cercherai e diglielo agli altri che sono all’altezza una volta qui tremerà tutto lo stabile fanno la guerra sopra i social vestiti da messaggeri disperso sull’autobus che portava a casa tua Ma tu mi chiamerai, ed io ti chiamerò particolari vi sfuggono come se fossero le promesse mai mantenute oppure mantenute male intristiti che ho smesso ieri di farmi dire dagli altri portava a casa tua ma so che tu cercherai di più antilopi sul parabrezza le tue foto io non le ho tenute, tu che le hai tenute a fare? sto facendo la strada in salita non ti ho potuta amare quanto posso allontanarmi, non vedi quanto caldo posso sopportare adesso che sanno a memoria quasi ogni verso RIT RIT e da qua vedo solo la vetta avvicinarsi Scappi dove vuoi per dirmi “sei il migliore, è grazie a te se sono questo Ed è impossibile portarsi addosso il peso 31/08 parli male di me, però poi mi abbracci ma dopo torni qua, torni qua, torni e continua, che sei una medicina, ogni volta che fai una rima trovarsi al posto giusto e uscirne illeso Per come sono fatto io, lo mollerei il lavoro per te posso darti una mano ma poi ti arrangi il bus sul quale sto viaggiando si inclina” a volte il gusto è amaro, a volte è acceso ma andrei girando in danimarca in alberghi a una stella noi, non siamo fatti per stare simpatici a tutti quanti che aspettano che io finisca un pezzo coi passi pesanti su chi mi disprezza RIT (x2) NON DOVREI ESSERE QUI RIT: E non so, voglio rivederti in faccia siamo tipo zombie, come i cramberries mi ricuciranno col metallo, punti di sutura Perdo tempo a tenermi Starei per sempre qui in manette Se ti rivedrò, tu non vuoi vedermi mai ci vedi e gridi “halleluia, halle berry” i segni che porto addosso hanno rimosso il grosso strette le persone, che quasi gioiscono tra draghi e feste, io vi attraverserò Non so se vederti, ma so che mi rivedrai freschissimi come il pesce in puglia non sono morto di paura, ora sono un coraggioso che quasi quasi quando scompari Lascerei tutto com’è, quello che ho fatto perché Perché so, voglio rivederti coi loghi enormi sulla maglia come una pattuglia figlio di puttana stronzo di natura nessuno ti ha visto, nessuno ci ha fatto caso Io non vorrei essere qui, non dovrei essere che ti rivedrò, tu non vuoi vedermi mai ogni parola ti suona come un ingiuria o questo è quello che dici tu e così spesso puoi essere andato in Egitto, per me Io non vorrei essere qui, non dovrei Non so se vederti, ma so che mi rivedrai dobbiamo andare in fretta furia, vediamo se c’è un che quasi mi convinci, che quasi vinci non ci vuole una svolta, ma un imprevisto e così adesso potrei sentirmi meglio è sleale, ogni insulto qui è mentale E fare i conti con la sorte, ma sono sveglio se rimani coi piedi per terra sei un fallito e riesco a sentire i battiti del cuore, della notte se diventi un mito sei un infame Dicono “Mecna, quanto spacchi, cazzo sei il futuro Non trovi le chiavi di casa, sei già ubriaca io non ascolto la tua roba ed io parlo come se avessi lasciato un bagaglio al Plaza ma la tipa che mi fotto ti darebbe il culo scusa il disordine “ma no dovresti vedere da me” NON CI SEI PIù la mia testa è piena ma leggera, una leggenda io ho costruito, disfatto e inasprito riusciamo a farci una foto, che gliela mando su whatSAPp? sembra un terremoto è che qui sotto passa il 3 Ti ricordi il caldo in metro a New York, il cielo di luglio la borsa piena di cambiamenti è una nuova era se fossi rimasto giù, sarei stato lo stesso un figo sei un mito, madò, lo giuro” dovrei, pensare ad altro e non al fatto che ribalterei l’odore del supreme store, le maglie, l’autunno o sono solo i postumi della scorsa sera? tutti vogliono i soldi di qualcuno dicono “Mecna se la tira, lo leggi il suo twitter? i tuoi pensieri per dividerli coi miei quel posto magico sotto il ponte di Brooklyn brain-storming, la routine vuole notti insonni senza sforzi per farli, senza l’ombra ma quanto si innervosisce?” mi sei così vicina e io ti vorrei come vicina il pezzo di Woodkid, che ci svegliava mentre dormivamo nudi prima delle 06:00 giro un pò di Lemon Haze di un posto sicuro, sempre all’oscuro dicono che quasi ogni pezzo di rap italiano spacca sai che sballo non dover prendere il taxi la mattina? ricordi il freddo quella mattina presto a Zurigo e mi dico “J, dormi” good night nell’ombra degli altri, non raccontarmi di come ma il problema è quando finisce che aspetti? tirala fuori una birra o faccio se ci penso troppo ho freddo ancora adesso dicono “mister”, dicono “fra”, dicono “frate” che sudi un casino e incomincio a berti ricordo quando abbiamo litigato a parigi in hotel Ore 09:30, sono fermo tra queste lenzuola mi salutano di brutto alle serate vuoi della musica? ce l’ho e le paragoneresti perché era lo stesso in cui stetti con la mia ex e la luce non entra, sento i pezzi di me come se avessimo mai mangiato INSIEME o fatto pace alla Coca Cola in quei negozi sempre aperti jay z e kanye west, che bomba di live farsi frasi spezzate sul tuo parabrezza dopo quel pezzo avevi pianto, ti chiesi “cos’hai?” mo’ che farsi la guerra è normale quei pezzi contro chi li fate? RIT (x4) ce l’hai fatta, perché qua stiamo noi e basta noi e basta, noi e basta rit a disagio come molti altri rapper Provo a scomparire ma la notte, tu “non lo so, ma sai la sensazione più che non starci senza, più che starci a spogliare Sembra un pò assurdo ma più provo a rifletterci ma il mio disagio è stare con gli altri rapper non mi fotte niente se non ci sei tu è non voler stare in un posto diverso da dove stai” più che starci a cambiare a vicendA, So come più mi prendo male (prendo male) a cercare di dire una cosa figa che dicono i rapper Ho i pensieri in fila e quando sei con me te lo ricordi quando il tempo ci sembrava fermo, poi ci muovemmo sai giocare a disfarmi la calma per tot ore Non so se andarci incontro RIT: Io non vorrei essere qui, non dovrei essere vanno giù come il domino, NON PUOI scomparire nella notte la tua testa era fuori dal letto, quasi sul pavimento sto pensandoti in mezzo alla folla o nascondermi per il gran finale Io non vorrei essere qui, non dovrei tanto già lo sai come va giurammo amore eterno, era pieno inverno che gridi “sto benone”, devi urlare di più non capisco ma ancora non smette di nevicarci dentro non senti che cazzo di rumore? pregherei tu non raccontarmi le tue favole per vedere la sagoma tua dietro il portone che non ci credo più qui in manette tra draghi e feste, io vi attraverserò (x2) RIT (x2) Dicono “Mecna, sei un venduto, che cos’è sto spot? RIT: Vorrei disegnare un posto dove non ci sei tu in un quarto d’ora d’angoscia con la pioggia fuori ma non odiavi l’estate? che voce c’hai? TAXI dove non ci sei tu, dove non ci sei più che scroscia, non ho pile nella mia torcia e non credo quello sia hip hop, vedi, non vali molto Se mi vedi in faccia sembra che io faccia le gare e non doverti dire “oh, ma dove cazzo vai? e sto cercando un’uscita diversa impara dai tuoi colleghi, hanno più fan di te sono sconvolto come col sole alle otto di sera con l’ora legale con chi cazzo sei? cosa ci fai là? oh, ma tu che da quella in cui perderei con la forza e sai com’è, suonano nei locali pieni” prendo il cappotto che spero in un temporale cazzo vuoi da me? dimmi che cazzo vuoi da me” e senza farlo apposta, sei dalla parte opposta Dicono “Corrado, dovresti farmi il logo che sei bravo tanto la birra la bevi anche in un locale Io mi ricordo di montagne a settembre Io che ti ho accarezzata ed ho accarezzato il fondo però non ho soldi, vabè lo sai ci conosciamo non mi rompere i coglioni, non vedi che sto parlando Stampate sulla pelle, la texture di questa vita a volte, vita o morte, come l’ansia a parte che tu ci metti un secondo con i miei amici sparpagliati sopra il banco? del divano rosso in pelle, la testa che girava le prime volte, prima che io ritorni in me, prima che ormai che c’hai preso la mano” senza bicchieri attaccati alla spillatrice della Nastro tipo, sai come i cartoni? che girano io ritorni oltre, prima che tu ritorni in te “non c’hai preso”, dicono “e non ci prenderai azzurri come quando vince il calcio le stelle quando te ne vai di fuori tu ritorni forse per quanto hai frainteso, che cazzo di problemi c’hai?” pareri, palesi, parliamo in paresi, foggiani, malesi e ti ricordi quella pioggia giù in strada dicono “adesso che hai venduto quattro dischi milano, scortesi, parli di mente, allora siamo gli atleti io mi lamentavo, che invece di parlarci, noi fumiamo FAVOLE non so se saluterai” ed io se rido è pure assai che fanno il salto in alto più lungo dei tuoi pensieri e invece di distrarci, ci studiavamo Come fai, a non risalire dicono “che lagna, sempre le stesse le cose non c’è moda che tenga, il rap qui non c’entra al tramonto con due bud ad agosto sull’Ontario dalla corrente che ti ha spinto così in basso di cui parla, se non è rap non ci riguarda” sappiamo stare in piedi anche se ci mancano i pezzi come Jenga dicesti “sai, voglio andare via da milano Non so come, sbarazzarmi di te chiedono “pensi di buttarti nella mischia guarda che è un ora che c’hai gli occhi su quella vuoi venire con me? lo sai che insieme ce la facciamo Come mai, non mi cerchi più prima o poi o resti a fare la guardia?” guarda che quella da un’ora ha gli occhi su me lo sai che insieme ce la facciamo, ora che hai smesso di forzare ogni sorriso se stiamo insieme ce la facc...” Non so come, liberarmi di te RIT (x4) RIT. Taxi, chiamiamo un taxi sono davanti casa tua ma ora ci vivono altri chiamiamo un taxi che ci porti via (che ci porti via) tu sei lontana dall’Italia e stai provando RIT: Noi non abbiamo niente più da dividere ROAR feat. patrick benifei Taxi, volevo un taxi, volevo un taxi per portarci via a scordarci, io invece sembro stare bene più è COMPLICATO e meno sembra difficile Il modo in cui parli mi fa ammaliare, mi fa ammalare in questo locale solo cazzi, taxi non mi volto e mi guardo avanti, anche se quasi quanto fermare il tempo come dopo una sudata, una corsa nel temporale taxi che ci porti via (che ci porti via), taxi, taxi, taxi eravamo i più fighi di tutti quanti a ogni stronzata che fai agli esami di stato, fanculo tutto, mi vado a sbronzare Gli occhi crepati come porcellana RIT Non raccontarmi le tue favole, favole (x4) alla tua, alla mia, alla mia, alla tua fuori contesto e spesso fuori trama alla tua, alla mia, alla nostra, casa tua, casa mia tipo d’estate al sole con il pile di lana 09:30 feat. johnny marsiglia casa tua, casomai, casa mia, è in quella via, cosa costa? tipo la testa che gira come la marjuana Ore 09:30 nel mio orologio fermo e gli altri ci guardano, tipo “guarda quelli” come i tornelli in metropolitana fuori e buio e la notte scorre lenta Sembra un pò assurdo ma più provo a rifletterci spendiamo cinquanta in bevande ed acquerelli passala, dai passala e scommettiamo e non c’è nessuno, è una notte nel deserto più mi prendo male, prendo male e guardami negli occhi o non lo so ti perdi? che svolti un poco di passera? tu non ci sei ed io mi sento Non so se andarci incontro mi fai gridare “Roar” come Katy Perry c’è casino in giro, e se c’è casino dovrei farcela come chi ha già sofferto, e spera che stavolta o nascondermi per il gran finale prendiamo una birra o facciamo pausa che c’è fila guance bordeaux tipo hooligans dell’Arsenal le botte non le senta, cosa ho? potremmo metterci tutta la vita, i tipi delle rose Burberry, brandelli, zainetti e cappelli Ho solo ferite sulla mia pelle scura tu non raccontarmi le tue favole dicono che sei una figa, eh, io lo sapevo già da prima long island, giù a berli, scappiamo, ciao belli la mia pelle si fa più dura, finirà che che non ci credo più sono gasato, come dopo la prova orale tu non raccontarmi le tue favole che non ci credo più 01 Intro (C. Grilli, A. Barbara) Prodotto da Iamseife 02 Micidiale (C. Grilli, M. Pistella, F. Rigon, P. Catoni) Prodotto da The Ceasars 03 Dove sei tu (C. Grilli, A. Cianci, A. Barbara, M. Ferrario) Prodotto da Iamseife & LvnAr Additional vocals: Alessandro Cianci 04 Faresti con me (C. Grilli, A. Cianci, S. Lo Iacono) Prodotto da Big Joe Additional vocals: Alessandro Cianci 05 31/08 (C. Grilli, A. Cianci, G. Mazzucato) Prodotto da Yakamoto Kotzuga Talkbox: Alessandro Cianci 06 Male di me (C. Grilli, A. Cianci, S. Lo Iacono) Prodotto da Big Joe Additional vocals: Alessandro Cianci 07 Pace (C. Grilli, M. Lo Valvo) Prodotto da Lazy Ants Additional vocals: Alessandro Cianci 08 Non dovrei essere qui (C. Grilli, A. Cianci, A. Barbara, M. Ferrario) Prodotto da Iamseife & Lvnar ADDITIONAL PRODUCTION: ALESSANDRO CIANCI 09 Roar (feat. Patrick Benifei) (C. Grilli, P. Benifei, D. Piva) Prodotto da Pasta 10 Taxi (C. Grilli, A. Cianci, A. Barbara) Prodotto da Iamseife PIANO: Alessandro Cianci 11 Non ci sei più (C. Grilli, C. Tschurtschenthaler) Prodotto da Clefco Additional vocals: Alessandro Cianci 12 09:30 (feat. Johnny Marsiglia) (C. Grilli, G. Marsiglia, J. Hilpold) Prodotto da Fid Mella 13 Favole (C. Grilli, A. Cianci, L. Pace) Prodotto da The Night Skinny π Produzione Esecutiva: Marco “Macro” Losso per Macro Beats 2015 Macro Beats under exclusive licence to Universal Music Italia srl © 2015 Macro Beats CREATIVE SUPERVISION: ALESSANDRO CIANCI • REGISTRATO & MIXATO DA LUCA “TNS” PACE @ EDEN GARDEN STUDIO (MILANO) • MASTERIZZATO DA SQUARTA @ RUGBEATS STUDIO (ROMA) • Tranne “favole” masterizzata da LUCA “TNS” PACE e fabrizio banchellini @ eden garden studio (milano) • EDIZIONI MUSICALI: tutte le canzoni © Warner chappell music italiana srl • tranne “micidiale” © Warner chappell music italiana srl/ ceasarprod publishing • “roar” © Warner chappell music italiana srl/ oyez srl • “favole” © Warner chappell music italiana srl / brioche edizioni musicali srl Art direction: Corrado Grilli, Federico Grassi, Pietro Cocco • FOTO still-life: Pietro Cocco • Foto Mecna: Tommaso Gesuato • grafica, impaginazione & “laska” logo: Corrado Grilli Promozione & Marketing: SMC Italia • Management: Filippo Giorgi - [email protected] MECNAMUSIC.COM FACEBOOK.COM/MECNA INSTAGRAM:@MECNA TWITTER:@MECNA [email protected]