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01 intro 02 micidiale 03 dove sei tu 04 faresti con - i

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01 intro 02 micidiale 03 dove sei tu 04 faresti con - i
01 INTRO
05 31/08
02 MICIDIALE
06 MALE
04 FARESTI
08 NON
03 DOVE
SEI TU
CON ME
07 PACE
09 ROAR FEAT. PATRICK BENIFEI
DI ME
DOVREI ESSERE QUI
10 TAXI
11 NON
CI SEI PIù
12 09:30 FEAT. JOHNNY MARSIGLIA
13 FAVOLE
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Made in the E.U. LC 01846
Universal Music 00602547200648
INTRO
la mia vita è la tua musica e cresco con lei vicina
è un pò come se masticassi il vetro
cercando posti per mangiare e bere birra fredda
ho capito che il palco è la tua casa
Ci siamo detti “vaffanculo, muori!”
ci vediamo sotto al palco, come le volte prima
distratto da come siamo stati
tutti bagnati, incastrati in una coperta
e anche oggi quel palco l’hai divelto
di spalle, diamanti, carati
a fare cose assurde, parlare a gesti senza mai tradurre
e pensare che solitamente
quando spiegarsi è un miscuglio di sguardi sbagliati
sarai per me come pepsi quando la beve fuller
io sul palco mi diverto
tra sconosciuti, che dormono abbracciati
andiamo piano che sto male nelle curve
tipo le gang, tipo gli spacciatori
ho ancora in tasca un paio di caricatori
RIT
ho detto a mamma che è finita, e pa’ domanda se ho la fila fuori
ma vorrei file al Fila Forum con tre dischi fuori
DOVE SEI TU
non so com’è ma so che ti starei dentro
tanto poi vomito comunque
metto gli stessi jeans anche se ne ho altri mille nuovi
Ti è mai crollato il mondo addosso?
per almeno i prossimi giorni
mi sono innamorato una volta
esco sempre di qui sperando tuoni
non posso, finire col perdermi in ogni posto
prossimi ciao, prossimi bronci
tu non lo so non te l’ho mai chiesto
mai, oh mai, io dimenticherò
e non mi sembra di cambiare anche se dicono che dagli errori
qui l’asfalto è grigio, qui l’asfalto è nostro
prossimi tutto apposto, prossimi imbrogli
ma c’ho messo un po’ per tornare me stesso
ciò che ho fatto per stare qui (x2)
c’è solamente da imparare a farne nuovi
qui l’asfaLto è un filo, se non spargo inchiostro
e mi manca l’ispirazione, senza le idee come la mia canzone
aggrappato alle pareti in marmo
FARESTI CON ME
dimenticarsi l’amore per ricordarsi il sesso
PACE
a volte il tempo ruba l’immaginazione
di un esistenza per cui vale la pena scordarlo
RIT: Faresti con me, faresti con me
tu non ricordi quasi niente della prima sera
E rimaniamo a guardarci come se fossimo
cercando un risultato a costo di impazzire
che siamo liberi di stare a guardare soltanto
Quello che non faresti con nessun altro (x4)
io ero impacciato ed il mio stomaco si contorceva
liberi di andare via in un attimo
al posto di sparire, e rifarsi una vita altrove
questo tramonto che si porta via tutto quest’anno
pensavo “adesso la bacio, sai che ci vuole
scappi prima tu o sparisco io? Non siamo niente io e te
e devo stare calmo, io che nel caos non parlo
ehy, io sono più incasinato di come vedi
è tutto il giorno che ti spio dal telefono
che me ne frega”, ma in queste cose faccio pena
E rimaniamo a parlarci senza le sillabe
ma parlo del caos soltanto
meno tranquillo di ciò che credi
tutti quei like che fai mi pesano
perchè non so se immaginarti per sempre al mio fianco
per ogni corsa che fai, io faccio un giro senza i freni
non penso sia mai stato più patetico
RIT: Cercherò di immaginaRE com’è
perché non vedo con le luci sopra il palco
che quasi non mi sento più piedi
cercando di prenderla easy, divento isterico
non essere triste e non vivere come vivrai
e tutti aspettano il momento in cui sbaglio
e a volte serve più coraggio
come restare serio se mi fai il solletico
quando te ne andrai, ma non te ne andrai
dicono “dai, muori” diviso tra chi mi detesta
A stare immobili a guardarsi da qui (qui)
mi vedi al club e sto dicendo “club” per dire
e chi mi fa i cuori, nella tempesta dei risultati e dei favori
stavo pensando di prenderti come ostaggio
che a me quel posto più che un club sembra un porcile
Per come mi guardi
Ora il letto è un chilometro
io torno sempre con un classico, i got five on it
per farmi scudo coi nostri mercoledì
starai pensando che ci faccio in mezzo alle ragazzine
dovresti chiedermi più spesso come sto
ora metto quel pezzo, da un pezzo è il mio solito
perdonami, sono un onesto tra i cleptomani
io sto pensando che mi piacciono le sfide
e se mi va di fare qualcosa più tardi
ogni pezzo di me è fuori posto
MICIDIALE
sono un passante alla festa dei condomini
e ti ho visto ballare in pratica addosso a quel tipo
sto uscendo adesso da lavoro spero di incontrarti
sparso nel nostro post-atomico
Non fa più caldo da quando l’ho detto io
eh, per ogni sosta che fai, io passo cinque notti insonni
e ho l’areonautica nell’intestino e il fumo
ma poi finisco a bere una cosa con gli altri
mi sposto attonito, esplodo, rispondo a tono
non è più tanto sul fatto che meglio io
provano a indovinare cosa sogni
che mi storpia il viso, vorrei parlarti del fatto
non ci diciamo molto più di ciò che ci serve
sto sporcando il mantello da re
di chi si paragona a Dio, amen
discorsi insoliti esplosi nelle risate
che non sei mia, ma forse è il caso che io vada via
dai, chi vuoi chi ci sente
sono uscito per strada a buttare via il trono
se cerchi, vedo di farmi trovare
mi scotti e scopri, mi spogli, mi fai sudare
che ho gli occhi come bob rifo
ai tuoi amici non racconti quasi niente
stai molto meglio così, stai molto meglio
sono distratto dalla gente che mi applaude
noi, tendiamo a farci le serate a quasi vomitare
colpito, affondare dentro te è come affogare
a me, i miei amici mi sfottono quasi sempre
molto meglio che dirsi di sì e dopo accontentarsi
e chi ti da cosa? in cambio di una ragione
invece che dirci “ti amo non mi lasciare”
dentro la piscina di un Four Seasons
appartati e mezzi ubriachi, io con le mani dentro
di accontentarsi per prendersi un poco di tempo
con tutti i comfort e l’odore di granito
i tuoi pensieri attillati, a dilatare il tempo
tu vuoi la vita che sogni e che vai
e non lo so se l’ho capito, se tipo
giocando a chi arriva per primo ad ogni appuntamento
io qui è una vita che sogno il momento
con lo zaino, come andassimo in campeggio
non puoi capire che bene mi fai
tu resta qua, non andare chissà dove
se tu stai bene ed io muoio da dentro
farai fatica a camminare come
tu puoi tenerti l’orgoglio, gli anelli
lyrical mozart, e pecco di presunzione
quando rappo il beat è il letto di una camera d’albergo
RIT: Dimmi dove sei tu, dai non farmi stare sveglio
sfarzosa, da cui posso ordinarmi un Mc Donalds
sto quasi male per te (x2)
il mio nome nella ceralacca
rit
e che fatica non trovarsi più nel letto
RIT
mangiarci le unghie, le mani e fingere
di essere più forti e andare via, non siamo niente io e te
RIT: E non è detto che sia così facile
rimanere con l’immagine di te, in lacrime che non c’è pace
La novità dentro l’hip hop in cui non c’era l’acca
ED IO Dovevo farci caso, ora mi chiedo cose a caso
sul palco piovono le tipe come fossero sabbia nelle clessidre
tipo come faccio a sbatterci senza spaccarmi il naso?
Ti leverei le mutande mentre proviamo a dirci
quando un paio di vans nuove
e i bracciali, coperte e guanciali
si muovono le matite, da sole sopra la carta
abbiamo tutti mille vite e le ferite al lato
che ci è sfuggita la situazione di mano
ti spaccano dietro il tallone
scoperte le carte si gioca a tre sette
il mondo si inchina ai piedi di chi canta
e come niente stiamo a lite e so che l’hai notato
e forse è meglio non sentirsi
io scrivo così tanti fatti miei che non mi frega di chi parla
sai stare in equilibrio, dove l’hai imparato?
ti toccherei mentre mi urli contro, che mi scoperei il mondo
non sono il re di niente, ho giusto il tempo tra una cosa e l’altra
comunque sai, per me è diverso essendo alto e impostato
che è un misto di “fanculo” e “sei uno stronzo”
di oscurarvi le luci della ribalta
ho il baricentro spostato e se ti sembro scostante
hai l’aria tiepida, di chi non fa una piega
MALE DI ME
tra strette di mano coi nostri avversari
RIT
se non torno a casa, vado quasi sempre altrove
con la gente sbagliata e la sveglia puntata ogni 24 ore
è perché tante volte mi sono scostato
e non vuole fare la predica o i numeri o l’aritmetica
RIT: parlano tutti male di me, li sento bisbigliare
RIT: E non importa quanta strada hai fatto
ho fatto sacrifici e sai mi è costato
non so se dirti che hai un bel culo o che vorrei
mentre mi invento il suono di chi si chiede ancora il perchè
quanto hai sognato, e in quanti ti hanno detto “hai spaccato”
ricucire cicatrici al costato e non mi faccio mai vedere
tu fossi proprio addosso a me come una steadycam
parlano tutti male di te, li senti bisbigliare
Portami, dove non c’è il sole
riavvolgi e rifai da capo, ogni mia parola è un posto
ma una volta mostrato, non puoi non capire
non posso rifare ciò che conosci
mentre ti inventi il suono per, diventi un suono
dove è buio di giorno ed il tempo non passa
in cui nessuno è mai stato e DA cui non sono mai tornato
che il passato, mi ha smostrato
che lo so già quanti ricordi
Tu non provarci, non ti avvicinare, avvicinare (x4)
o tu sei più brava a farmi tacere
e quante domande dovresti porti
Il mondo scoppierà in pace
ti hanno detto che devi passare la vita con certe persone
questa musica è micidiale, micidiale (x4) questa musica è mia
o il karma in questa stanza mi ha fatto un piacere, vado
cerchiamo il bagno e con le mani tienimi i polsi
il mondo scoppierà e basta
ma si passa la vita a cercare di farsi una vita migliore
volevi un bacio ma mi sono spostato
per terra le mie Vans e le tue Roshe
quando mi vedi sul palco ti piace
sento gli occhi addosso, di chi sente le nostre parole
quando ti vedo sul palco mi passa
di chi sente che posso farmi male ogni volta
star da cinque minuti, con la folla di figlie
che giocano sporco, ogni volta che crollo
coi padri che aspettano fuori seduti
serate passate a convincersi ancora che tutto sia stabile
Sognando di essere qualcuno, conosco quasi a memoria il sapore
sono un bastardo, lasciami solo a sbagliare da capo
di essere stato lasciato dietro queste quinte al buio
RIT.
RIT (x2)
e non basta tenersi la mano per dirsi di avere ragione
ad osservare gli altri dentro al fumo
io rimango qui, distratto da me
intossicarsi di euforia senza capire un tubo
disperso sull’autobus che portava a casa
Se non mi chiamerai, io non ti chiamerò
e la musica vera nel trita rifiuti
tu torna a colpirmi se pensi che ancora
nostalgici scomparsi tra i pionieri
io rimango qui, distratto da Te,
E so che mi cercherai, so che mi cercherai
e diglielo agli altri che sono all’altezza
una volta qui tremerà tutto lo stabile
fanno la guerra sopra i social vestiti da messaggeri
disperso sull’autobus che portava a casa tua
Ma tu mi chiamerai, ed io ti chiamerò
particolari vi sfuggono come se fossero
le promesse mai mantenute oppure mantenute male
intristiti che ho smesso ieri di farmi dire dagli altri
portava a casa tua
ma so che tu cercherai di più
antilopi sul parabrezza
le tue foto io non le ho tenute, tu che le hai tenute a fare?
sto facendo la strada in salita
non ti ho potuta amare
quanto posso allontanarmi, non vedi quanto caldo
posso sopportare adesso che sanno a memoria quasi ogni verso
RIT
RIT
e da qua vedo solo la vetta avvicinarsi
Scappi dove vuoi
per dirmi “sei il migliore, è grazie a te se sono questo
Ed è impossibile portarsi addosso il peso
31/08
parli male di me, però poi mi abbracci
ma dopo torni qua, torni qua, torni
e continua, che sei una medicina, ogni volta che fai una rima
trovarsi al posto giusto e uscirne illeso
Per come sono fatto io, lo mollerei il lavoro per te
posso darti una mano ma poi ti arrangi
il bus sul quale sto viaggiando si inclina”
a volte il gusto è amaro, a volte è acceso
ma andrei girando in danimarca in alberghi a una stella
noi, non siamo fatti per stare simpatici a tutti quanti
che aspettano che io finisca un pezzo
coi passi pesanti su chi mi disprezza
RIT (x2)
NON DOVREI ESSERE QUI
RIT: E non so, voglio rivederti
in faccia siamo tipo zombie, come i cramberries
mi ricuciranno col metallo, punti di sutura
Perdo tempo a tenermi
Starei per sempre qui in manette
Se ti rivedrò, tu non vuoi vedermi mai
ci vedi e gridi “halleluia, halle berry”
i segni che porto addosso hanno rimosso il grosso
strette le persone, che quasi gioiscono
tra draghi e feste, io vi attraverserò
Non so se vederti, ma so che mi rivedrai
freschissimi come il pesce in puglia
non sono morto di paura, ora sono un coraggioso
che quasi quasi quando scompari
Lascerei tutto com’è, quello che ho fatto perché
Perché so, voglio rivederti
coi loghi enormi sulla maglia come una pattuglia
figlio di puttana stronzo di natura
nessuno ti ha visto, nessuno ci ha fatto caso
Io non vorrei essere qui, non dovrei essere
che ti rivedrò, tu non vuoi vedermi mai
ogni parola ti suona come un ingiuria
o questo è quello che dici tu e così spesso
puoi essere andato in Egitto, per me
Io non vorrei essere qui, non dovrei
Non so se vederti, ma so che mi rivedrai
dobbiamo andare in fretta furia, vediamo se c’è un
che quasi mi convinci, che quasi vinci
non ci vuole una svolta, ma un imprevisto
e così adesso potrei sentirmi meglio
è sleale, ogni insulto qui è mentale
E fare i conti con la sorte, ma sono sveglio
se rimani coi piedi per terra sei un fallito
e riesco a sentire i battiti del cuore, della notte
se diventi un mito sei un infame
Dicono “Mecna, quanto spacchi, cazzo sei il futuro
Non trovi le chiavi di casa, sei già ubriaca
io non ascolto la tua roba
ed io parlo come se avessi lasciato un bagaglio al Plaza
ma la tipa che mi fotto ti darebbe il culo
scusa il disordine “ma no dovresti vedere da me”
NON CI SEI PIù
la mia testa è piena ma leggera, una leggenda
io ho costruito, disfatto e inasprito
riusciamo a farci una foto, che gliela mando su whatSAPp?
sembra un terremoto è che qui sotto passa il 3
Ti ricordi il caldo in metro a New York, il cielo di luglio
la borsa piena di cambiamenti è una nuova era
se fossi rimasto giù, sarei stato lo stesso un figo
sei un mito, madò, lo giuro”
dovrei, pensare ad altro e non al fatto che ribalterei
l’odore del supreme store, le maglie, l’autunno
o sono solo i postumi della scorsa sera?
tutti vogliono i soldi di qualcuno
dicono “Mecna se la tira, lo leggi il suo twitter?
i tuoi pensieri per dividerli coi miei
quel posto magico sotto il ponte di Brooklyn
brain-storming, la routine vuole notti insonni
senza sforzi per farli, senza l’ombra
ma quanto si innervosisce?”
mi sei così vicina e io ti vorrei come vicina
il pezzo di Woodkid, che ci svegliava mentre dormivamo nudi
prima delle 06:00 giro un pò di Lemon Haze
di un posto sicuro, sempre all’oscuro
dicono che quasi ogni pezzo di rap italiano spacca
sai che sballo non dover prendere il taxi la mattina?
ricordi il freddo quella mattina presto a Zurigo
e mi dico “J, dormi” good night
nell’ombra degli altri, non raccontarmi di come
ma il problema è quando finisce
che aspetti? tirala fuori una birra o faccio
se ci penso troppo ho freddo ancora adesso
dicono “mister”, dicono “fra”, dicono “frate”
che sudi un casino e incomincio a berti
ricordo quando abbiamo litigato a parigi in hotel
Ore 09:30, sono fermo tra queste lenzuola
mi salutano di brutto alle serate
vuoi della musica? ce l’ho e le paragoneresti
perché era lo stesso in cui stetti con la mia ex
e la luce non entra, sento i pezzi di me
come se avessimo mai mangiato INSIEME o fatto pace
alla Coca Cola in quei negozi sempre aperti
jay z e kanye west, che bomba di live
farsi frasi spezzate sul tuo parabrezza
dopo quel pezzo avevi pianto, ti chiesi “cos’hai?”
mo’ che farsi la guerra è normale
quei pezzi contro chi li fate?
RIT (x4)
ce l’hai fatta, perché qua stiamo noi e basta
noi e basta, noi e basta
rit
a disagio come molti altri rapper
Provo a scomparire ma la notte,
tu “non lo so, ma sai la sensazione
più che non starci senza, più che starci a spogliare
Sembra un pò assurdo ma più provo a rifletterci
ma il mio disagio è stare con gli altri rapper
non mi fotte niente se non ci sei tu
è non voler stare in un posto diverso da dove stai”
più che starci a cambiare a vicendA, So come
più mi prendo male (prendo male)
a cercare di dire una cosa figa che dicono i rapper
Ho i pensieri in fila e quando sei con me
te lo ricordi quando il tempo ci sembrava fermo, poi ci muovemmo
sai giocare a disfarmi la calma per tot ore
Non so se andarci incontro
RIT: Io non vorrei essere qui, non dovrei essere
vanno giù come il domino, NON PUOI scomparire nella notte
la tua testa era fuori dal letto, quasi sul pavimento
sto pensandoti in mezzo alla folla
o nascondermi per il gran finale
Io non vorrei essere qui, non dovrei
tanto già lo sai come va
giurammo amore eterno, era pieno inverno
che gridi “sto benone”, devi urlare di più non capisco
ma ancora non smette di nevicarci dentro
non senti che cazzo di rumore? pregherei
tu non raccontarmi le tue favole
per vedere la sagoma tua dietro il portone
che non ci credo più
qui in manette tra draghi e feste, io vi attraverserò (x2)
RIT (x2)
Dicono “Mecna, sei un venduto, che cos’è sto spot?
RIT: Vorrei disegnare un posto dove non ci sei tu
in un quarto d’ora d’angoscia con la pioggia fuori
ma non odiavi l’estate? che voce c’hai?
TAXI
dove non ci sei tu, dove non ci sei più
che scroscia, non ho pile nella mia torcia
e non credo quello sia hip hop, vedi, non vali molto
Se mi vedi in faccia sembra che io faccia le gare
e non doverti dire “oh, ma dove cazzo vai?
e sto cercando un’uscita diversa
impara dai tuoi colleghi, hanno più fan di te
sono sconvolto come col sole alle otto di sera con l’ora legale
con chi cazzo sei? cosa ci fai là? oh, ma tu che
da quella in cui perderei con la forza
e sai com’è, suonano nei locali pieni”
prendo il cappotto che spero in un temporale
cazzo vuoi da me? dimmi che cazzo vuoi da me”
e senza farlo apposta, sei dalla parte opposta
Dicono “Corrado, dovresti farmi il logo che sei bravo
tanto la birra la bevi anche in un locale
Io mi ricordo di montagne a settembre
Io che ti ho accarezzata ed ho accarezzato il fondo
però non ho soldi, vabè lo sai ci conosciamo
non mi rompere i coglioni, non vedi che sto parlando
Stampate sulla pelle, la texture
di questa vita a volte, vita o morte, come l’ansia
a parte che tu ci metti un secondo
con i miei amici sparpagliati sopra il banco?
del divano rosso in pelle, la testa che girava
le prime volte, prima che io ritorni in me, prima che
ormai che c’hai preso la mano”
senza bicchieri attaccati alla spillatrice della Nastro
tipo, sai come i cartoni? che girano
io ritorni oltre, prima che tu ritorni in te
“non c’hai preso”, dicono “e non ci prenderai
azzurri come quando vince il calcio
le stelle quando te ne vai di fuori
tu ritorni forse
per quanto hai frainteso, che cazzo di problemi c’hai?”
pareri, palesi, parliamo in paresi, foggiani, malesi
e ti ricordi quella pioggia giù in strada
dicono “adesso che hai venduto quattro dischi
milano, scortesi, parli di mente, allora siamo gli atleti
io mi lamentavo, che invece di parlarci, noi fumiamo
FAVOLE
non so se saluterai” ed io se rido è pure assai
che fanno il salto in alto più lungo dei tuoi pensieri
e invece di distrarci, ci studiavamo
Come fai, a non risalire
dicono “che lagna, sempre le stesse le cose
non c’è moda che tenga, il rap qui non c’entra
al tramonto con due bud ad agosto sull’Ontario
dalla corrente che ti ha spinto così in basso
di cui parla, se non è rap non ci riguarda”
sappiamo stare in piedi anche se ci mancano i pezzi come Jenga
dicesti “sai, voglio andare via da milano
Non so come, sbarazzarmi di te
chiedono “pensi di buttarti nella mischia
guarda che è un ora che c’hai gli occhi su quella
vuoi venire con me? lo sai che insieme ce la facciamo
Come mai, non mi cerchi più
prima o poi o resti a fare la guardia?”
guarda che quella da un’ora ha gli occhi su me
lo sai che insieme ce la facciamo,
ora che hai smesso di forzare ogni sorriso
se stiamo insieme ce la facc...”
Non so come, liberarmi di te
RIT (x4)
RIT. Taxi, chiamiamo un taxi
sono davanti casa tua ma ora ci vivono altri
chiamiamo un taxi che ci porti via (che ci porti via)
tu sei lontana dall’Italia e stai provando
RIT: Noi non abbiamo niente più da dividere
ROAR feat. patrick benifei
Taxi, volevo un taxi, volevo un taxi per portarci via
a scordarci, io invece sembro stare bene
più è COMPLICATO e meno sembra difficile
Il modo in cui parli mi fa ammaliare, mi fa ammalare
in questo locale solo cazzi, taxi
non mi volto e mi guardo avanti, anche se
quasi quanto fermare il tempo
come dopo una sudata, una corsa nel temporale
taxi che ci porti via (che ci porti via), taxi, taxi, taxi
eravamo i più fighi di tutti quanti
a ogni stronzata che fai
agli esami di stato, fanculo tutto, mi vado a sbronzare
Gli occhi crepati come porcellana
RIT
Non raccontarmi le tue favole, favole (x4)
alla tua, alla mia, alla mia, alla tua
fuori contesto e spesso fuori trama
alla tua, alla mia, alla nostra, casa tua, casa mia
tipo d’estate al sole con il pile di lana
09:30 feat. johnny marsiglia
casa tua, casomai, casa mia, è in quella via, cosa costa?
tipo la testa che gira come la marjuana
Ore 09:30 nel mio orologio fermo
e gli altri ci guardano, tipo “guarda quelli”
come i tornelli in metropolitana
fuori e buio e la notte scorre lenta
Sembra un pò assurdo ma più provo a rifletterci
spendiamo cinquanta in bevande ed acquerelli
passala, dai passala e scommettiamo
e non c’è nessuno, è una notte nel deserto
più mi prendo male, prendo male
e guardami negli occhi o non lo so ti perdi?
che svolti un poco di passera?
tu non ci sei ed io mi sento
Non so se andarci incontro
mi fai gridare “Roar” come Katy Perry
c’è casino in giro, e se c’è casino dovrei farcela
come chi ha già sofferto, e spera che stavolta
o nascondermi per il gran finale
prendiamo una birra o facciamo pausa che c’è fila
guance bordeaux tipo hooligans dell’Arsenal
le botte non le senta, cosa ho?
potremmo metterci tutta la vita, i tipi delle rose
Burberry, brandelli, zainetti e cappelli
Ho solo ferite sulla mia pelle scura
tu non raccontarmi le tue favole
dicono che sei una figa, eh, io lo sapevo già da prima
long island, giù a berli, scappiamo, ciao belli
la mia pelle si fa più dura, finirà che
che non ci credo più
sono gasato, come dopo la prova orale
tu non raccontarmi le tue favole
che non ci credo più
01 Intro
(C. Grilli, A. Barbara)
Prodotto da Iamseife
02 Micidiale
(C. Grilli, M. Pistella, F. Rigon, P. Catoni)
Prodotto da The Ceasars
03 Dove sei tu
(C. Grilli, A. Cianci, A. Barbara, M. Ferrario)
Prodotto da Iamseife & LvnAr
Additional vocals: Alessandro Cianci
04 Faresti con me
(C. Grilli, A. Cianci, S. Lo Iacono)
Prodotto da Big Joe
Additional vocals: Alessandro Cianci
05 31/08
(C. Grilli, A. Cianci, G. Mazzucato)
Prodotto da Yakamoto Kotzuga
Talkbox: Alessandro Cianci
06 Male di me
(C. Grilli, A. Cianci, S. Lo Iacono)
Prodotto da Big Joe
Additional vocals: Alessandro Cianci
07 Pace
(C. Grilli, M. Lo Valvo)
Prodotto da Lazy Ants
Additional vocals: Alessandro Cianci
08 Non dovrei essere qui
(C. Grilli, A. Cianci, A. Barbara, M. Ferrario)
Prodotto da Iamseife & Lvnar
ADDITIONAL PRODUCTION: ALESSANDRO CIANCI
09 Roar (feat. Patrick Benifei)
(C. Grilli, P. Benifei, D. Piva)
Prodotto da Pasta
10 Taxi
(C. Grilli, A. Cianci, A. Barbara)
Prodotto da Iamseife
PIANO: Alessandro Cianci
11 Non ci sei più
(C. Grilli, C. Tschurtschenthaler)
Prodotto da Clefco
Additional vocals: Alessandro Cianci
12 09:30 (feat. Johnny Marsiglia)
(C. Grilli, G. Marsiglia, J. Hilpold)
Prodotto da Fid Mella
13 Favole
(C. Grilli, A. Cianci, L. Pace)
Prodotto da The Night Skinny
π
Produzione Esecutiva: Marco “Macro” Losso per Macro Beats
2015 Macro Beats under exclusive licence to Universal Music Italia srl © 2015 Macro Beats
CREATIVE SUPERVISION: ALESSANDRO CIANCI • REGISTRATO & MIXATO DA LUCA “TNS” PACE @ EDEN GARDEN STUDIO (MILANO) • MASTERIZZATO DA SQUARTA @ RUGBEATS STUDIO (ROMA) • Tranne “favole” masterizzata da LUCA “TNS” PACE e fabrizio banchellini @ eden garden studio (milano) • EDIZIONI MUSICALI:
tutte le canzoni © Warner chappell music italiana srl • tranne “micidiale” © Warner chappell music italiana srl/ ceasarprod publishing • “roar” © Warner chappell music italiana srl/ oyez srl • “favole” © Warner chappell music italiana srl / brioche edizioni musicali srl
Art direction: Corrado Grilli, Federico Grassi, Pietro Cocco • FOTO still-life: Pietro Cocco • Foto Mecna: Tommaso Gesuato • grafica, impaginazione & “laska” logo: Corrado Grilli
Promozione & Marketing: SMC Italia • Management: Filippo Giorgi - [email protected]
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