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AGENTI CHIMICI LAVORARE IN SICUREZZA 3INTRODUZIONE 3 INTRODUZIONE 4AGENTICHIMICI:DEFINIZIONI 4 AGENTI CHIMICI: DEFINIZIONI 6AGENTICHIMICIPERICOLOSILanormativadiriferimento 6 AGENTI CHIMICI PERICOLOSI La normativa di riferimento 7AGENTICHIMICIPERICOLOSITA’ 7 AGENTI CHIMICI PERICOLOSITA’ 9AGENTICHIMICI:D.Lgs.81/2008,TitoloIX 9 AGENTI CHIMICI: D.Lgs. 81/2008, Titolo IX 12AGENTICHIMICI-lasorveglianzasanitaria 12 AGENTI CHIMICI - la sorveglianza sanitaria 13AGENTICHIMICI-PERICOLO(perlasalute) 13 AGENTI CHIMICI - PERICOLO (per la salute) 17AGENTICHIMICI-Limitidiesposizioneprofessionale 17 AGENTI CHIMICI - Limiti di esposizione professionale 19 ETICHETTATURA 19ETICHETTATURA 20 CAMBIANO QUINDI LE ETICHETTE! 20CAMBIANOQUINDILEETICHETTE! 25TABELLADICORRISPONDENZADEISIMBOLIEDEIPITTOGRAMMI 25 INDICAZIONI DI PERICOLO E DI PRUDENZA 28 FRASIDIRISCHIOECONSIGLIDIPRUDENZA 35 TABELLA DI CORRISPONDENZA DEI SIMBOLI E DEI PITTOGRAMMI 37 CODICIDIINDICAZIONE 39 SCHEDA DATI DI SICUREZZA 41TABELLADICORRISPONDENZADEISIMBOLIEDEIPITTOGRAMMI SEZIONE 1 - Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 47 42 SEZIONE 2 - Identificazione dei pericoli 51 43 SCHEDADATIDISICUREZZA SEZIONE 3 - Compilazione/informazioni sugli ingredienti 53SEZIONE1-Identificazionedellasostanzaodellamiscelaedellasocietà/impresa 44 SEZIONE 4 - Misure di primo soccorso 54SEZIONE2-Identificazionedeipericoli 45 SEZIONE 5 - Misure antincendio 55SEZIONE3-Compilazione/informazionisugliingredienti 46 SEZIONE 6 - Misure in caso di rilascio accidentale 56SEZIONE4-Misurediprimosoccorso 47 SEZIONE 7 - Manipolazione e immagazzinamento 57SEZIONE5-Misureantincendio 48 SEZIONE 8 - Controllo dell’esposizione/protezione individuale 58SEZIONE6-Misureincasodirilascioaccidentale 49 SEZIONE 9 - Proprietà fisiche e chimiche 59SEZIONE7-Manipolazioneeimmagazzinamento 50 SEZIONE 10 - Stabilità e reattività 60SEZIONE8-Controllodell’esposizione/protezioneindividuale 51 SEZIONE 11 - Informazioni tossicologiche 61SEZIONE9-Proprietàfisicheechimiche 52 SEZIONE 12 - Informazioni ecologiche 62SEZIONE10-Stabilitàereattività 53 SEZIONE 13 - Considerazioni sullo smaltimento 63SEZIONE11-Informazionitossicologiche 54 SEZIONE 14 - Informazioni sul trasporto 64SEZIONE12-Informazioniecologiche 55 SEZIONE 15 - Informazioni sulla regolamentazione 65SEZIONE13-Considerazionisullosmaltimento 56 SEZIONE 16 - Altre informazioni 66SEZIONE14-Informazionisultrasporto 57 SCENARIO ESPOSITIVO 67SEZIONE15-Informazionisullaregolamentazione 68SEZIONE16-Altreinformazioni 1 58 IMPIEGO DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI 70 IMPIEGODIAGENTICHIMICIPERICOLOSI 60 INCOMPATIBILITA’ TRA GLI AGENTI CHIMICI 72 INCOMPATIBILITA’TRAGLIAGENTICHIMICI 61 ESEMPI 73 ESEMPI 62 DPI - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 74 DPI-DISPOSITIVIDIPROTEZIONEINDIVIDUALE 64 REQUISISTI ESSENZIALI DI SALUTE E SICUREZZA 76 REQUISISTIESSENZIALIDISALUTEESICUREZZA 67 SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA 79 SEGNALETICADISALUTEESICUREZZA 71 NUOVA NORMATIVA 84 FORMAZIONEEADDESTRAMENTO 72 FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO 85 INSINTESI 73 IN SINTESI 83 “DODECALOGO” 74 “DODECALOGO” aggiornato ai Regolamenti CE 1907/2006 e 1272/2008 (REACH e CLP) a cura di: Pierluigi Bertoldo, Virginio Galimberti, Franco Rossi 2 INTRODUZIONE Gli agenti chimici sono presenti in molti prodotti utilizzati quotidianamente, ad esempio detergenti, tessuti, farmaci, mobili, ecc. Essi vengono utilizzati non soltanto dai lavoratori dell’industria che li produce, ma anche e soprattutto da quelli dei settori che li utilizzano quali: costruzioni edili, metallurgico, lavorazione del legno, industria automobilistica, tessile, alimentare, agricoltura, comparti dell’informatica, dei rifiuti, delle pulizie ecc. Nel 2006 l’Unione Europea (UE) ha aggiornato la legislazione in materia di sostanze chimiche ed emanato il Regolamento REACH, che istituisce un sistema integrato di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. Scopo di tale sistema è migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente, mantenendo la competitività e rafforzando lo spirito di innovazione dell’industria chimica europea. È stata, inoltre, istituita un’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA), con sede ad Helsinki, incaricata della gestione e del coordinamento dei processi previsti dalle nuove normative sulle sostanze chimiche. Successivamente, nel 2008, è stato emanato il Regolamento CLP che si propone di armonizzare nell’Unione Europea le informazioni sui pericoli e sulla tossicità associata ai prodotti chimici. Ciò per innalzare ulteriormente il livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. Parallelamente, con il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. è stata rivista la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro; resta compito del datore di lavoro valutare approfonditamente il rischio derivante dall’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo. 3 ETICHETTATURA Le etichette dei prodotti chimici sono un’importante fonte di informazione sulla loro pericolosità. I prodotti chimici sono etichettati allo scopo di informarci sui rischi a cui siamo esposti e sui danni a cui possiamo andare incontro per la nostra salute, per l’ambiente e per i nostri beni. Oltre che i pericoli, le etichette ci indicano anche le precauzioni da prendere per l'utilizzo, conservazione e smaltimento dei prodotti chimici e su cosa fare in caso di incidente o infortunio causati dal loro uso. Come si legge un’etichetta ATTENZIONE LA REGOLAMENTAZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEI PRODOTTI CHIMICI PERICOLOSI E’ CAMBIATA! 19 CAMBIANO QUINDI LE ETICHETTE! Già a partire dal dicembre 2010 le etichette hanno cominciato ad essere modificate. SIMBOLI DI PERICOLO PITTOGRAMMI DI PERICOLO T+ T Xn Xi C N F+ F O E 20 RegolamentoCEn.1272/2008eRegolamentoUEn.453/2010 INDICAZIONE DI PERICOLO H (Hazard) H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. H203 Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d’aria o di proiezione. H204 Pericolo di incendio o di proiezione. H205 Pericolo di esplosione di massa in caso d’incendio. H220 Gas altamente infiammabile. H221 Gas infiammabile. H222 Aerosol altamente infiammabile. H223 Aerosol infiammabile. H224 Liquido e vapori altamente infiammabili. H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili. H226 Liquido e vapori infiammabili. H228 Solido infiammabile. H240 Rischio di esplosione per riscaldamento. H241 Rischio d’incendio o di esplosione per riscaldamento. H242 Rischio d’incendio per riscaldamento. H250 Spontaneamente infiammabile all’aria. H251 Autoriscaldante; può infiammarsi. H252 Autoriscaldante in grandi quantità; può infiammarsi. H260 A contatto con l’acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente. H261 A contatto con l’acqua libera gas infiammabili. H270 Può provocare o aggravare un incendio; comburente. H271 Può provocare un incendio o un’esplosione; molto comburente. H272 Può aggravare un incendio; comburente. H280 Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato. H281 Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche. H290 Può essere corrosivo per i metalli. 25 INDICAZIONE DI PERICOLO SUPPLEMENTARI EUH001 Esplosivo allo stato secco. EUH006 Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria. EUH014 Reagisce violentemente con l’acqua. EUH018 Durante l’uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile. EUH019 Può formare perossidi esplosivi. EUH029 A contatto con l’acqua libera un gas tossico. EUH031 A contatto con acidi libera un gas tossico. EUH032 A contatto con acidi libera un gas altamente tossico. EUH044 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. EUH059 Pericoloso per lo strato di ozono. EUH066 L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. EUH070 Tossico per contatto oculare. EUH071 Corrosivo per le vie respiratorie. EUH201 Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o succhiati dai bambini. EUH201A Attenzione! Contiene piombo. EUH202 Cianoacrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Tenere fuori dalla portata dei bambini. EUH203 Contiene cromo (VI). Può provocare una reazione allergica. EUH204 Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica. EUH205 Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica. EUH206 Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono formarsi gas pericolosi (cloro). EUH207 Attenzione! Contiene cadmio. Durante l’uso si sviluppano fumi pericolosi. Leggere le informazioni fornite dal fabbricante.Rispettare le disposizioni di sicurezza. EUH208 Contiene <denominazione della sostanza sensibilizzante>. Può provocare una reazione allergica. EUH209 Può diventare facilmente infiammabile durante l’uso. EUH209A Può diventare infiammabile durante l’uso. EUH210 Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta. EUH401 Per evitare rischi per la salute umana e per l’ambiente, seguire le istruzioni per l’uso. 28 CONSIGLI DI PRUDENZA P101 In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l’etichetta del prodotto. P102 Tenere fuori dalla portata dei bambini. P103 Leggere l’etichetta prima dell’uso. P201 Procurarsi istruzioni specifiche prima dell’uso. P202 Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze. P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere /superfici riscaldate - Non fumare. P211 Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione. P220 Tenere/conservare lontano da indumenti/......./ materiali combustibili. P221 Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili.... P222 Evitare il contatto con l’aria. P223 Evitare qualsiasi contatto con l’acqua: pericolo di reazione violenta e di infiammazione spontanea. Mantenere umido con.... P230 Manipolare in atmosfera di gas inerte P231 P231 + Manipolare in atmosfera di gas inerte. Tenere al riparo dall’umidità. P232 P232 Proteggere dall’umidità. P233 Tenere il recipiente ben chiuso. P234 Conservare soltanto nel contenitore originale. Conservare in luogo fresco. P235 P235 + Tenere in luogo fresco. Proteggere dai raggi solari. P410 P240 Mettere a terra / a massa il contenitore e il dispositivo ricevente. P241 Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d’illuminazione .... P242 Utilizzare solo utensili antiscintillamento. P243 Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche. P244 Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio. P250 Evitare le abrasioni /gli urti/..../gli attriti. 29 SCHEDADATIDISICUREZZA Come leggerla, capirla e adeguarsi E’ LA CARTA DI IDENTITA’ DI UNA SOSTANZA CHIMICA La scheda di sicurezza deve essere quindi letta e consultata prima dell’inizio di una qualunque operazione di manipolazione. Novità : gli “scenari espositivi” Alcune schede di sicurezza contengono come allegato gli “scenari espositivi” per gli usi della sostanza. Gli Scenari Espositivi contengono informazioni aggiuntive per consentire l’uso “sicuro” della sostanza. La SDS è obbligatoriamente costituita da 16 punti, che devono essere rispettati. I punti costituenti una SDS sono riportati di seguito. 1 identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa; 2 identificazione dei pericoli; 3 composizione/informazioni sugli ingredienti; 4 misure di pronto soccorso; 5 misure di lotta antincendio; 6 misure in caso di rilascio accidentale; 7 manipolazione e immagazzinamento; 8 controlli dell’esposizione/protezione individuale; 9 proprietà fisiche e chimiche; 10 stabilità e reattività; 11 informazioni tossicologiche; 12 informazioni ecologiche; 13 considerazioni sullo smaltimento; 14 informazioni sul trasporto; 15 informazioni sulla regolamentazione; 16 altre informazioni. 39 - allegato (se previsto), lo/gli scenario/ri di esposizione considerato/ ti parte integrale della SDS É opportuno che la scheda, in formato cartaceo o elettronico, sia a disposizione dei lavoratori sul luogo di utilizzo del prodotto in modo che possa essere consultata direttamente , sia nelle normali condizioni di impiego che in caso di emergenza. Ogni sezione della scheda fornisce informazioni su un aspetto specifico del prodotto: caratteristiche, conservazione, utilizzo, precauzioni d’uso, smaltimento, ecc. 40 INCOMPATIBILITÀ TRA GLI AGENTI CHIMICI L’incompatibilità tra gli agenti chimici è uno degli aspetti critici nella prevenzione dei fenomeni accidentali. Gravi incidenti, spesso ricorrenti, potrebbero essere del tutto evitati impedendo il contatto accidentale fra sostanze incompatibili. Nella tabella a pag. seguente si riportano alcuni esempi riguardanti prodotti di largo impiego nei luoghi di lavoro. 60 ESEMPI CATEGORIA - SOSTANZA INCOMPATIBILITÀ Comburenti Infiammabili e comb stibili Acetilene Rame, argento, cloro Ossigeno Oli e grassi, idrogeno, tutti gli infiammabil Carburo di calcio Acqua Acqua ossigenata Cianuri Acidi forti Acido nitrico Ipocloriti Solfuri Metalli alcalini e altri metalli (litio, sodio, potassio, zinco, alluminio... e loro composti) CONSEGUENZA Incendio - esplosione Incendio - esplosione Incendio - esplosione Sviluppo di acetilene Incendio - esplosione Rame, cromo, ferro, in- Decomposizione, fiammabili e combustibil incendio - esplosione Acidi Formazione di acido cianidrico Basi concentrate Decomposizione, esotermia Rame, ottone, metalli Formazione di compesanti posti nitrosi tossici Acidi Formazione di cloro o composti tossici Acidi Formazione di acido solfidric Acqua Reazione violenta incendio - esplosione Anche in questo caso la conoscenza del pericolo facilita l’adozione delle necessarie cautele: depositi separati e ben identificati, impianti dedicati e collegamenti intercettati, recipienti e tubazioni etichettati, controlli e specifiche procedure operative di lavoro in sicurezza, impiego di materiali compatibili, ... 61 DPI-DISPOSITIVIDIPROTEZIONEINDIVIDUALE Il principio fondamentale per la prevenzione dai rischi per la sicurezza e la salute consiste nel privilegiare gli interventi di natura tecnica e organizzativa direttamente alla fonte, sull’ambiente, sulle macchine o attrezzature di lavoro impiegate. I Dispositivi di Protezione Individuale -DPI- devono essere impiegati quando i rischi non possono essere adeguatamente evitati, ridotti o fronteggiati con misure tecniche di prevenzione, da mezzi e sistemi di protezione collettiva o da diversi metodi e procedimenti di lavoro e organizzazione. I DPI devono anche essere indossati in caso di emergenza o esposizione anomala non prevedibile. Non possono essere alternativi ai sistemi di prevenzione tecnicamente fattibili, ma solo integrativi per i rischi residui o occasionali, quali ad esempio la manutenzione straordinaria. I criteri di scelta dei DPI derivano da un raffronto a carattere specialistico fra: - requisiti richiesti in conseguenza dell’analisi dei rischi ambientali; - caratteristiche delle sostanze; - modalità di impiego e di esposizione degli addetti. Protezione obbligatoria degli occhi Casco protezione obbligatorio 62 Protezione obbligatoria dell’udito FORMAZIONEEADDESTRAMENTO Il D.Lgs 81/2008 prevede obblighi di formazione e addestramento sugli agenti chimici pericolosi presenti sul lavoro per: tutti i lavoratori; i lavoratori addetti ai servizi di emergenza; i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; gli addetti e il responsabile del servizio aziendale di prevenzione; il datore di lavoro che intende svolgere in prima persona le funzioni di responsabile del servizio aziendale o di primo soccorso o di lotta antincendio (solo nei casi in cui la legge lo consente); qualsiasi altra persona che acceda per motivi professionali o occasionali. Il decreto prevede l’obbligo di addestramento adeguato e specifico in caso di attrezzature e/o in presenza di rischi particolari. Conoscenze (sapere) Gli obiettivi della formazione vanno collocati in tre aree di apprendimento Capacità (sapere fare) Atteggiamenti (sapere essere) IN MEDIA UNA PERSONA APPRENDE - il 10% di ciò che legge e il 20% di ciò che ascolta - il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che ascolta e vede - l’80% di ciò che discute e sperimenta 72 Trimestrale dell’Associazione Ambiente e Lavoro fondato da Rino Pavanello 5,00 Euro - Mini-Manuale, supplemento a Dossier Ambiente n° 111/2015 Editore e Proprietà Associazione Ambiente e Lavoro Direttore Responsabile: Cristina Pecchioli Stampa: Grafiche Riga via Repubblica 9 23841 Annone Brianza (LC) Direzione e Redazione: Via Palmanova, 24, 20132 Milano tel. 02 27007164 - 02 26223120 Fax 02 25706238 - 02 26223130 www.amblav.it - [email protected] Registrazione n° 646 del 13/6/88 del Tribunale di Monza (MI) Iscrizione R.O.C. n° 5443 del 30/11/2001 Realizzazione grafica: Studio Calabiana - www.calabiana.it Illustrazioni: Ombretta Dell’Acqua Aggiornamenti grafici: C.S.E. sas Associazione Ambiente e Lavoro Via Palmanova, 24, 20132 Milano PRECISAZIONE: È vietata la riproduzione o la memorizzazione di questo supplemento a Dossier Ambiente anche parziale e su qualsiasi supporto e per tutti i paesi. Dossier Ambiente e l’Associazione Ambiente e Lavoro declinano ogni responsabilità per i possibili errori od omissioni, nonché per eventuali danni risultanti dall’uso delle informazioni contenute nella rivista. Il sottoscritto ................................................................................................................................... dichiara di ricevere gratuitamente da ................................................................................................................................... il Mini-Manuale “AGENTI CHIMICI: LAVORARE IN SICUREZZA”, il cui copyright è e rimane di proprietà dell’Associazione Ambiente e Lavoro. Città Data ................................................................................................................................... Firma di chi riceve ................................................................................................................................... 80