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Potere di mercato Potere di mercato

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Potere di mercato Potere di mercato
Lezione n. 11-12
Università degli Studi di Perugia
Corso di Laurea Magistrale in
Scienze della Politica e dell'Amministrazione
I fallimenti del mercato:
lo Stato può fare meglio
ECONOMIA E FINANZA
PUBBLICA
“Nell’atmosfera
Nell atmosfera rarefatta dell’economia
dell economia del
benessere spesso l’ossigeno comincia ad
esaurirsi prima di raggiungere la cima”
(R. Musgrave)
Enza Caruso
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
2
Fallimenti del mercato
Fallimenti del mercato
La violazione del 1° teorema dell’economia del
benessere:
Beni pubblici: i mercati sono incompleti perchè non si
produce tutto ciò che si domanda
Monopolio e concorrenza imperfetta: il mercato è
imperfetto perchè esiste potere di mercato
Esternalità: i mercati sono incompleti perché non si
produce il livello socialmente desiderato
Adverse selection e moral hazard: l’informazione è
imperfetta
Disoccupazione: il mercato non opera secondo le sue
potenzialità
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
Potere di mercato
In concorrenza
4
Potere di mercato
In concorrenza consumatori e produttori non sono in grado di
influenzare il prezzo. L’impresa affronta una curva di domanda
infinitamente elastica e si pone nel punto P=R’=C’. Se la domanda
aumenta per fattori esogeni l’impresa espande la produzione e
consegue un profitto. Nel lungo periodo entrano nuove imprese nel
mercato e il profitto si annulla.
CM
C’
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
3
Il potere di mercato influenza quantità e prezzi di
mercato. Da che dipende?
Insufficiente numero di imprese
Dimensione troppo grande delle imprese
Mancanza di concorrenza potenziale
P
C’LP
Concentrazione di quote di mercato,
mercato assenza di
contendibilità e collusione tacita tra imprese permettono
di fissare un prezzo superiore a quello concorrenziale
incrementando i profitti.
Si possono determinare situazioni di concorrenza
monopolistica, monopolio, monopolio naturale,
monopsonio, oligopolio che impediscono l’efficienza
allocativa.
S1
D2
D1
B
P2
CMLP
S2
B
P2
PROFITTO
P1
P1
A
q1
q2
Q
SLP
C
A
Q1 Q2
Q3
Q
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5
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
6
1
Monopolio
Monopolio: trattazione analitica
Perché il P>C’?
L’impresa affronta una curva di domanda con pendenza negativa. Il
prezzo non è definito dal mercato ma imposto dal monopolista al di sopra
del costo marginale in corrispondenza della quantità in cui R’=C’
A
pm
Nel monopolio P>C’
∂Π ∂P
∂C
=
Q + P(Q) −
∂Q ∂Q
∂Q
∂P
∂C
Q + P(Q) =
∂Q
∂Q
R' = C '
Area Cpp* = disponibilità a
pagare del consumatore
Riduzione
surplus del
consumatore
C
p*
Area ABC = inefficienza o
perdita di benessere del
consumatore
C’=CM
C’
=CM Area Apm0Qm= ricavi
B
∂P
<0
∂Q
P > C'
con
Area Bp*0Qm= costi
D
R’
0
Q
Q*
Qm
Area ABpmp*= profitto del
monopolista
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Monopolio: l’indice di Lerner
Max profitto = differenziare rispetto a Q
Se la domanda è negativamente
più significa
g
al
inclinata, vendere di p
margine applicare un prezzo più basso
non solo all’unità incrementale venduta
ma anche a tutte le altre.
Poiché ΔP/ΔQ <0 ne segue che P>C’.
L’impresa max profitto quando R’=C’.
Il R’ è uguale al P meno qualcosa di
negativo, oppure il P è uguale al C’ più
qualcosa di positivo
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Soluzioni per il monopolio
Quali sono le soluzioni pubbliche in presenza di
monopolio? L’intervento pubblico non è
necessario se il mercato è contendibile…
Riprendiamo l’espressione R’=C’
R' = C ' ⇒
Profitto= differenza tra ricavi e costi
Π = P(Q)Q − C (Q)
Profitto del
monopolista
p
Π = RT − CT
∂P
∂C
Q + P(Q) =
∂Q
∂Q
moltiplichiamo e dividiamo per P
∂P Q
∂C
P + P(Q) =
∂Q P
∂Q
1
P + P = C'
Ep
poiché
Cosa deve fare lo Stato?
promuovere la concorrenza (e.g. normativa
antitrust)
ridurre barriere all’entrata (e.g. più
informazione limitazione dei brevetti,
maggiore regolamentazione della pubblicità)
L’indice di Lerner esplicita il mark up
sul prezzo in funzione dell’elasticità
d ll domanda
della
d
d e misura
i
il potere
t
di
mercato.
Quanto maggiore è l’elasticità della
domanda al prezzo minore è il mark-up.
L’indice di Lerner è un valore
compreso tra 0 e 1:
Ep→- ∞ assenza di potere di mercato;
Ep = - 1 max potere di mercato.
Ep < 0
P − C'
1
=−
>0
P
Ep
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Monopolio naturale
p
Il monopolista fissa il Pm>C’
Area Cpp* = disponibilità a
pagare del consumatore
pm
Area ABp*C= perdita se si
produce Q*
E
p*
0
R’
Qm
D
A
C
Q** Q*
10
Soluzioni per il monopolio naturale
Situazione in cui da un punto di vista tecnico è meglio avere una
sola impresa piuttosto che tante perché l’impresa monopolista
produce a costi medi decrescenti realizzando economie di scala
pn
B
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Q**= garantisce la copertura
dei costi medi ma determina
perdita di surplus
CM
Area CDE = perdita di
surplus del consumatore
C’
Quali sono le soluzioni pubbliche in presenza di
monopolio naturale?
1) Assumere direttamente la produzione pubblica
(soluzione estrema)
2) Regolamentare il mercato per estrapolare la
rendita
First best: imporre al monopolista la produzione nel
punto P=C’ (ottimo sociale) realizzando una perdita
da coprire con un sussidio pagato dallo Stato
Second best: imporre al monopolista la produzione
nel punto P=CM con una perdita di surplus per il
consumatore senza però incorrere in perdite
Q
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2
Fallimenti del mercato
Esternalità
Definizione:
Si ha un’esternalità ogni volta che un individuo
(o un’impresa) compie un’azione che ha effetti
su un altro individuo (o su un’altra impresa)
senza che quest’ultimo paghi o riceva un
indennizzo p
per tali effetti.
Esternalità
Se esiste esternalità l’allocazione delle
risorse non è efficiente
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Esternalità
Se gli effetti conferiscono senza
compensazione un beneficio sociale
(il mk produce in quantità insufficiente)
Consumatore
Consumatore
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Esternalità positive
Otto tipologie di esternalità
Produttore
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pp
P/P: investimenti in ricerca e sviluppo
C/C: il giardino del vicino allieta la mia vista
C/P: investimento in capitale umano
Produttore
esternalità positive
esternalità negative
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16
Esternalità negativa P/P
Esternalità negative
A inquina ⇒ B subisce l'inquinamento
Se gli effetti inducono senza
compensazione un costo sociale
(il mk produce in quantità eccessiva)
CB = CB(QB, QA)
P/C: impresa
p
inquina
q
area residenziale
P/P: impresa industriale inquina attività agricola
C/P: traffico privato rallenta trasporto imprese
C/C: fumatore e non fumatore nello stesso ambiente
con: QA, QB : produzione di A e B
CB
: funzione
f
di costo di B
Il costo di produzione di B dipende dalla
propria quantità e da quella inquinante
prodotta da A tale che
∂CB / ∂ QA > 0
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3
Esternalità negativa P/P
Esternalità negativa P/P
C’sociale = C’A+ KC
Impresa A inquinante
P
KC =QEF
esternalità negativa,
costo sociale
dell’inquinamento
G
K
P
B
Livello efficiente S’=D
Il mercato genera
inefficienza area KGB
C’A
S’ costo marginale sociale
G
S costo marginale privato
K
PE
D=P
B non è pareto
efficiente: il mk fallisce
perché produce troppo
C
Mercato
P
B
PM
C
D beneficio marginale
F
QE
0
E
QI
C’esterno di A
Q
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C’sociale
F
QE
0
QM
Q
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20
La tragedia delle risorse comuni
La tragedia delle risorse comuni
Q=f(N)
Q=f
(N)
Bene pubblico rivale e non escludibile:
P
lago in cui in cui i pescatori svolgono la loro attività: quanto
maggiori sono le barche presenti nel lago tanto minore sarà il
numero dei pesci pescati da ciascuno
Per il singolo la produzione efficiente P’=PM
Il numero ottimale dei pescatori NI
Per la collettività la produzione efficiente P’=C’
Il numero ottimale dei pescatori NE
Ogni individuo deve decidere se:
Impiegarsi in un qualsiasi settore e ricevere
PM=C’→Nmax di pescatori
w ⇒ w > PM
w
Lavorare in proprio sul lago e pescare pesci
P’=C
P’
=C’’
Costo marginale
sociale = privato (w)
PM ⇒ PM > w
Il prodotto totale è funzione del numero dei
pescatori:
Q ⇒ f (N )
0
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La tragedia delle risorse comuni
Q
100
105
PM
10
105/11
Nmax
N pescatori
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Correggere le esternalità?
Dal punto di vista sociale ci interessa considerare
il prodotto marginale ovvero quanto aggiunge un
altro pescatore al prodotto complessivo Q
Dal punto di vista individuale ci interessa il
prodotto medio cioè quello che si ottiene dalla
pesca e non ciò che si aggiunge al prodotto
complessivo
N
10
11
NI NE
21
Come correggere l’inefficienza
prodotta dal mercato?
Soluzioni private
P'
5
Soluzioni pubbliche
L’entrata di un pescatore produce esternalità perché
anche se aumenta Q, diminuisce PM senza che la
perdita sia indennizzata. L’11esimo pescatore porta a
casa in media 105/11 e aggiunge al prodotto totale 5.
Per decidere se entrare nel lago bisogna considerare
il prodotto marginale e non il prodotto medio.
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4
Soluzioni private alle esternalità
Teorema di Coase
Internalizzare le esternalità attraverso la
fusione: e.g acciaieria inquina il fiume dove si
pesca, se si uniscono in un’unica impresa si
produce il livello efficiente
Ricorrere all’ordinamento giuridico per
danno biologico: soluzione costosa che fa
arricchire gli avvocati (e.g.
(e g Processo al
petrolchimico di Marghera)
Teorema di Coase: se esiste una corretta
definizione dei diritti di proprietà e non
esistono costi di transazione è possibile
pervenire ad un accordo che conduce alla
produzione efficiente dietro compensazione
dei costi sociali.
Max guadagno acciaiera 500, l’istallazione di
un filtro costa 200 (in mancanza del quale si
arreca un danno ai pescatori di 400)
Max guadagno pescatori 500, l’istallazione
di un depuratore costa 300
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Matrice payoff
ACCIAIERIA
PESCATORE
Filtro
No filtro
Depuratore
200,300
200,500
No depuratore
500,300
100,500
Impresa ha il diritto di proprietà
Assenza di accordo: impresa guadagna
500 e i pescatori istallano il depuratore
con un profitto di 200 (eq. di Nash).
La soluzione cooperativa è più
profittevole per entrambi e richiede che
l’acciaieria installi il filtro dietro
compensazione fino ad un valore
200<x<300.
Es: compensazione 250, profitto
impresa 550, profitto pescatori 250
Pescatori hanno il diritto di proprietà
Unica soluzione di equilibrio e quella di Nash e
l’impresa è costretta ad installare il filtro
riducendo il suo profitto a 300 (500-200) mentre i
pescatori guadagnano 500
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Teorema di Coase
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Limiti delle soluzioni private
Le esternalità assumono spesso le
caratteristiche di bene pubblico misto
(tragedia delle risorse comuni: aria, acqua
etc.) rispetto alle quali si pone il problema
del free rider
I costi di transazione per raggiungere
ll’accordo
accordo possono essere molto elevati
quando i soggetti coinvolti sono numerosi
Se i diritti di proprietà sono ben definiti e
non ci sono costi di transazione (piccoli
numeri), è possibile pervenire ad un
accordo che corregge l’esternalità dietro
compensazione e permette l’efficiente
allocazione delle risorse.
La compensazione rappresenta il prezzo
dell’esternalità e il diritto di proprietà
definisce la direzione della
compensazione
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Il Teorema di Coase è di difficile applicazione e
per correggere l’esternalità è necessario
l’intervento pubblico: lo Stato applica il suo
potere coercitivo (imposte)
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Soluzioni pubbliche sui prezzi
Soluzioni pubbliche alle esternalità
Soluzioni basate sul mercato che
agiscono sui prezzi
(imposte, sussidi e permessi
negoziabili)
Consideriamo un’impresa che opera in un mercato di
concorrenza perfetta e che produce inquinamento s
Regolamentazioni delle quantità
(standard efficienti basati sui risultati o
sugli input)
1) ASSENZA DI INTERVENTO
s = s (Q )
s = bQ
inquinamento funzione positiva della Q
per semplicità proporzionale a Q secondo
una costante b
Π c = PQ − C (Q ) Profitti impresa
C (Q)
,
Q
∂C (Q)
C 'c =
∂Q
CM c =
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28
29
Costo medio
Costo marginale
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30
5
Assenza di intervento
Soluzioni pubbliche sui prezzi
Assenza di intervento: l’impresa produce nel
punto in cui il prezzo è uguale al costo marginale
senza preoccuparsi dei costi esterni
Impresa: max π quando P=C’
ponendosi in equilibrio di lungo
periodo
Π t = PQ − C (Q ) − ts (Q ), con s (Q ) = bQ Profitti impresa
con imposta
Π t = PQ − C (Q ) − tbQ
Mercato: si .produce Qc (troppo), senza tener
conto dei costi esterni
C’
CM
C’
2) INTRODUZIONE DI UN’IMPOSTA PIGOUVIANA:
t euro per unità b di inquinamento
P
S
C (Q) + tbQ
= CM c + tb,
Q
∂C (Q)
C 't =
+ tb = C ' c +tb
∂Q
CM t =
CM
E
E
P
C’sociale
C’sociale
qc
Costo medio con imposta
Costo marginale con imposta
D
q
Qc
Q
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31
Imposta pigouviana
Soluzioni pubbliche sui prezzi
3) INTRODUZIONE DI UN SUSSIDIO:
v euro per unità di riduzione di inquinamento
rispetto ad un livello s* prefissato
Imposta pigouviana: l’imposta t per unità di inquinamento b (tb) fa
aumentare i costi medi e marginali dell’impresa. Alcune imprese escono
dal mercato e l’offerta si contrae spostandosi a sx. L’aumento del
prezzo induce a consumare meno e nel mercato si raggiunge
l’efficienza paretiana.
Impresa: aumentano i costi medi e marginali,
max π quando P=C’ . Al Pc si produce in
perdita. L’aumento del prezzo riporta l’eq. di Lp
32
v[s * − s (Q )]
Mercato: in E’ si verifica una perdita di
surplus per i consumatori di acciaio (EE’A),
per i produttori (EAB) e un recupero di
efficienza per i danneggiati (EE’G)
Il sussidio v dipende dalla differenza (se
positiva) tra il livello soglia di inquinamento
fissato al livello di produzione di concorrenza e
il livello di produzione effettiva di inquinamento
s (Q ) = bQ
s* = bQ c
S’
C’t
CM
C’
E’
Pt
Π v = PQ − C (Q) + v( s * −bQ)
S
E’
CM c
tb
Pc
P
C’c CM t
A
G
Π = PQ − C (Q) − vbQ + vs *
v=t
v
E
B
Π v = Π t + vs *
C’sociale
D
Il profitto dell’impresa con
sussidio differisce da quello
con imposta per una costante
vs* = vbQc . Se Q=Qc il
sussidio si annulla e il profitto
coincide con quello di
concorrenza
tb
qc=qt
q
Qt
Qc
Q
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33
Sussidio antinquinamento
Soluzioni pubbliche sui prezzi
3) INTRODUZIONE DI UN SUSSIDIO:
∂C
C 'v =
+ vb = C ' c + vb
∂Q
CM v =
C (Q) + vbQ − vs *
= CM t − vs * Costo medio sussidio <
Q
Costo medio imposta
C (Q ) + vbQ − vbQ c
CM v =
Q
CM v = CM c + vb − vb
CM v
≤
>
Sussidio antinquinamento: v=t per unità di inquinamento b (vb) fa
aumentare i costi marginali dell’impresa. Ipotizziamo che Qc > Q e
CMv<CMc che permette di conseguire profitti al Pc. Nuove imprese
entrano nel mercato e l’offerta aumenta spostandosi a dx. La riduzione
del prezzo induce a consumare di più nel mercato con più
inquinamento.
Costo marginale sussidio=imposta
s* = bQ c
Qc
Q
Mercato: Si verifica una aumento di surplus per i
consumatori di acciaio (EE’A), per i produttori
((E’AB)) e un p
perdita di efficienza p
per i danneggiati
gg
(EE’G)
Impresa: i costi marginali
aumentano per vb; i costi medi si
riducono se Qc>Q.
>Q
Costo medio sussidio
può essere minore,
uguale o maggiore al
costo medio di
concorrenza a seconda
del livello di output Q
C’v
CM
C’
P
C’c
S
E
Pc
Pv
CM c
vb
CM v
E
E’
S’
G
A
E’
B
CM c , perQ c ≥< Q
vb
qv
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34
35
qc
D
C’sociale
Q
Qc Qv
Q
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36
6
Soluzioni pubbliche sui prezzi
Soluzioni pubbliche sui prezzi
Riepilogo dei risultati
Costo medio
Assenza di interventi
Imposta
p
pigouviana
pg
sull'inquinamento
Sussidio alla riduzione
dell' inquinamento
Permessi negoziabili:
Hanno la funzione di limitare l’ammontare complessivo
di inquinamento che un’impresa può emettere (es.
un’impresa può produrre il 90% delle emissioni
dell’anno precedente) o anche di un Paese nel suo
complesso (protocollo di Kyoto per la riduzione dei
gas serra prodotti dal biossido di carbonio)
Costo
marginale
C (Q)
Q
C′(Q)
C (Q )
+ tb
Q
C′′(Q) + tb
C
⎛ Q ⎞
C (Q)
⎟
+ vb⎜⎜1 −
Q
Q ⎟⎠
⎝
c
I permessi sono negoziabili perché permettono alle
imprese che hanno un C’ di riduzione
dell’inquinamento inferiore al prezzo di mercato dei
permessi di venderli, e viceversa.
C ′(Q) + vb
Lo Stato infatti in questo caso è interessato al livello
complessivo di inquinamento e non alla produzione
della singola impresa.
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
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37
Soluzioni pubbliche
Soluzioni pubbliche sulle quantità
Se esiste perfetta informazione sui costi
marginali privati e sui benefici
marginali sociali il risultato con la
regolamentazione delle quantità è
equivalente a quello ottenuto con le
imposte
p
pigouviane.
pg
Regolamentazioni delle quantità:
lo Stato impone lo standard di
produzione efficiente
Sulle performance: fissa la quantità
max di produzione
Diversamente, se esiste incertezza sui
costi e benefici, standard e imposte
conducono a risultati diversi sul livello
di efficienza a seconda del lato su cui
si concentra l’incertezza.
Sui fattori produttivi: impone
dispositivi antinquinamento
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
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39
Confronti: perfetta informazione
C’,
B’
k
Costo marginale privato
Beneficio marginale sociale
IE
Costo incerto e beneficio costante: imposta superiore
Sia IE il livello efficiente di
spesa per la riduzione
dell’inquinamento
(abatment). Il C’ privato
aumenta all’aumentare
della spesa, il B’ sociale è
costante (k). Se
l’informazione è perfetta
standard (fisso il livello IE)
e imposte (k euro per unità
di inquinamento) sono
equivalenti.
C’,
B’
Il C’ dell’abatment è
un’informazione in
possesso dell’impresa ma
non dello Stato che può
solo stimarlo. Se il B’
sociale è costante
ll’imposta
imposta è superiore
perché permette di
raggiungere comunque il
livello efficiente IE.
C’ privato vero
C’ privato stimato
k
B’ sociale
Se infatti lo Stato
sovrastima i costi
fisserebbe lo standard al
livello inefficiente I0< IE
Abatment
I0
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40
Confronti: costi incerti
Costi e benefici della riduzione dell'inquinamento
C’ di utilizzare input meno inquinanti
(depuratori, filtri etc)
38
41
IE
Abatment
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
42
7
Confronti: costi incerti
Confronti: costi incerti
Costo incerto e beneficio decrescente:
bisogna comparare le perdite di benessere
Il livello efficiente di
riduzione
dell’inquinamento IE non è
raggiunto né con l’imposta
(al livello I0t si ridurrebbe
troppo) né con la
regolamentazione (al livello
I0R si ridurrebbe troppo
poco). Tuttavia
l’inefficienza determinata
dall’imposta (CDE) è
minore di quella
determinata dalla
regolamentazione (ABE).
C’ privato vero
C’,
B’
C’ privato stimato
A
k
C
E
D
B
B’ sociale
I0R
IE I0t
Costo incerto e beneficio decrescente:
imposta non lineare decrescente con l’abatment
C’,
B’
k0
k1
B’ sociale
I0R I0t IE I1t
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k
B’ sociale vero
B
k0
B’ sociale
stimato
Costo certo e beneficio incerto decrescente
C’ privato vero
Se il beneficio sociale è
sottostimato sia
l’imposta al livello k0 che
la regolamentazione al
livello I0 non permettono
il raggiungimento
i
i
t della
d ll
spesa efficiente di
riduzione
dell’inquinamento IE
C’,
B’
k
k0
B’ sociale
vero
B’ sociale
stimato
I0
IE
I0R
Abatment
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
C’ privato B
B’ sociale B
ITA
IE
Con un'imposta costante
fissata a un livello
intermedio tra le due
situazioni, si indurrebbe un
abatement eccessivo, ITB,
nel caso B e, troppo basso,
ITA, nel caso A.
ITB Abatment
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Abatment
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46
Quanto più rigida è la curva dei B’ sociali e quanto
più elastica è la curva dei C’ di riduzione
dell’inquinamento tanto più è preferibile lo standard
per il raggiungimento del livello efficiente di
riduzione dell’inquinamento
Quanto più elastica è la curva dei B’ sociali e quanto
più rigida è la curva dei C’ di riduzione
dell’inquinamento tanto più è preferibile l’imposta
per il raggiungimento del livello efficiente di
riduzione dell’inquinamento
Con una regolamentazione
sarebbe possibile ottenere
il livello efficiente IE .
k
In altri termini il risultato
non cambia se il
beneficio marginale è
decrescente.
In conclusione
Ente A ha costi e benefici
elevati, ente B ha costi e
benefici bassi.
C’ privato A
Se il beneficio sociale è
sottostimato sia l’imposta
al livello k0 che la
regolamentazione al
livello I0R non permettono
il raggiungimento
i
i
t della
d ll
spesa efficiente di
riduzione
dell’inquinamento IE.
Soluzioni pubbliche
Costo e benefici variabili tra enti
B’ sociale A
IE
45
Confronti: costi e benefici variabili
C’,
B’
44
Confronti: benefici incerti
Costo certo e beneficio costante incerto
C’ privato vero
Abatment
43
Confronti: benefici incerti
C’,
B’
Imposta non lineare
Abatment
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
La superiorità dell’imposta
nell’approssimare il livello
efficiente può essere
recuperata con un’imposta
non lineare tale da
approssimare la curva del
beneficio marginale
sociale. Un’imposta di k0
euro fino al livello I0t, che
si riduce a k1 euro per
livelli superiori a I0t di
abbattimento
dell’inquinamento.
C’ privato vero
C’ privato stimato
47
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
48
8
Cosa abbiamo imparato
Fallimenti del mercato
Potere di mercato
Monopolio e indice di Lerner
Monopolio naturale e soluzioni pubbliche
Esternalità
La tragedia delle risorse comuni
Soluzioni private per correggere le esternalità
Il teorema
t
di Coase
C
Soluzioni pubbliche basate sui prezzi (imposte, sussidi e
permessi negoziabili)
Soluzioni pubbliche basate sulle quantità (regolamentazioni)
Confronti imposte-regolamentazioni
Dove studiare?
P. Bosi, Corso di scienza delle finanze, Cap. 1.
Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016
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9
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