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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE RENDE

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE RENDE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
RENDE - QUATTROMIGLIA
PRIMARIA –INFANZIA-SECONDARIA I° GRADO
Via Buenos Aires -87036 –Rende (CS)
Tel/Fax0984/839008
e-mail –[email protected]
Dirigente Scolastico
prof.ssa Franca Lucia Perri
Dirigente Scolastico
prof.ssa Franca Lucia Perri
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Pag. 06
Pag. 06
Pag. 10
Pag. 12
Premessa
Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al collegio Docenti
Stralcio Legge 107/2015
Proposta di miglioramento allegata all’atto di indirizzo per il POFT 2015/2018
Pag. 15
Pag. 15
Pag. 16
Pag. 16
Pag. 17
Pag. 18
Pag. 18
Pag. 19
Pag. 19
Pag. 20
Pag. 20
Il progetto dell’offerta formativa
Il POF nella scuola dell’autonomia
Dal POF al PTOF
Il PTOF in sintesi
Presentazione dell’ istituto
Contesto territoriale e socio-economico dell’Istituto
Dimensione socio-economica del territorio
Le scuole che fanno parte dell’Istituto
Situazione scolastica a.s 2015/2016
Situazione docenti a.s 2015/2016
Le classi dell’istituto a.s 2015/2016
Pag. 22
Pag. 23
Pag. 24
Pag. 24
I valori fondanti dell’istituto comprensivo
Mission
Vision
Rapporti con il territorio e reti di scuole
Pag. 27
Pag. 28
Pag. 30
Pag. 33
Pag. 34
Pag. 36
Organigramma della scuola
Risorse professionali e strumentali
Risorse umane
Funzionigramma area didattica
Codice deontologico dei docenti
Gestione delle risorse
IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE DEL SISTEMA-SCUOLA
FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO
SCELTE ORGANIZZATIVE
ORGANICO POTENZIATO
Pag. 38 Fabbisogno dei posti comuni e di sostegno
Pag. 38 Posti comuni e di sostegno Scuola dell’infanzia,Primaria e secondaria di 1° grado
Pag. 41 Fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa Scuola dell’infanzia,Primaria e
secondaria di 1° grado
Pag. 43 Fabbisogno dei posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario
Pag. 44
Pag. 44
Pag. 44
Pag. 45
Pag. 45
Pag. 45
Pag. 45
Pag. 46
Pag. 46
Pag. 47
Pag. 48
SCELTE CURRICOLARI
Il curricolo
Progettazione del curricolo
Fondamenti normativi
POF e curricolo
Apprendere ad apprendere
Stili di apprendimento
Competenze
Il profilo in uscita
La didattica secondo un modello cognitivista
La didattica per progetti
La didattica per problemi
Pag. 48
Pag. 49
Pag. 50
Pag. 51
7)
Pag.52
Pag. 54
Pag. 55
Pag. 56
Pag. 57
Pag. 57
Pag. 59
Pag. 63
Pag. 66
8)
La didattica laboratoriale
Curricolo verticale dell’’istituto
Curricolo verticale e competenze di cittadinanza
Curricolo locale
SCELTE FORMATIVE
Organizzazione della progettazione didattico-disciplinare
Scelte formative
Scelte educative
Analisi dei bisogni
Obiettivi formativi
Progettazione didattica
I Dipartimenti
PAI- piano annuale per l’inclusività
La valutazione degli apprendimenti
RAV – Rapporto di Autovalutazione.
PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE
Pag. 71 Progettualità
Progetti curricolari
Pag. 72 Progetto Accoglienza
Pag. 72 Progetto Continuità e Orientamento
Pag. 73 Progetto Orientamento
Pag. 75 Progetto Visite guidate e viaggi d’istruzione
Pag. 75 Progetto Scuola sicura
Pag. 76 Progetto Lettura
Pag. 77 Progetto Educazione alla “Legalità”
Pag. 77 Progetto educazione alla salute e alla socializzazione responsabile
Pag. 78 Progetto educazione ambientale
Pag. 78 Progetto alimentazione
Pag. 79 Progetto educazione affettiva
Pag. 79 Progetto Inclusione e Integrazione
Pag. 83 Potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche
Pag. 84 Laboratori curricolari –Scuola dell’infanzia
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Attività integrative e aggiuntive - progettazione extracurricolo
Pag. 85 Progetto Recupero – Rafforzamento disciplinare
Pag. 85 Progetto Azzeramento Disciplinare
Pag. 86 Progetto di Potenziamento della lingua inglese,spagnola,francese
Pag. 87 Progetto di lingua inglese
Pag. 87 Progetto di Potenziamento competenze musicali
Pag. 88 Progetto di drammatizzazione
Pag. 88 Progetto di Potenziamento competenze digitali
Pag. 89 Progetto di Potenziamento competenze in lingua madre
Pag. 90 Progetto di Potenziamento delle competenze logico-matematiche
Pag. 91 Progetto di Potenziamento delle competenze linguistiche L1/L2 CLIL
Pag. 92 PON –Programmazione 2014-2020
9)
SCELTE METODOLOGICHE ORGANIZZATIVE
Pag. 93 Scelte metodologiche
Pag. 94 Forme di flessibilità oraria nella programmazione triennale
10)
11)
SCUOLA E TERRITORIO
Pag. 96 Finalità delle azioni integrate scuola-territorio
Pag. 98 Attività progettuali condivise
Area Ambiente-Territorio
Pag. 99 1. Progetto Giardini in comune
Pag. 99 2. Progetto Il RiMuseum per la scuola
Pag. 100 3. Progetto Tip-Tap campagna eco-solidale per la raccolta della plastica
Pag. 100 4. Progetto un Giardino per gli uccelli
Area Sport-Territorio
Pag. 101 1. Progetto Una Regione in movimento
Pag. 101 2. Progetto Crescere imparando ad educare il corpo
Pag. 102 3. Progetto Lo sport in classe
Pag. 102 4. Progetto Corri,pedala, corri
Pag. 102 5. Progetto Corri,salta,impara
Pag. 103 6. Progetto Giochi Sportivi Studenteschi
Pag. 103 7. Progetto Scuola Special Olympics
Area Linguistica-Espressiva
Pag. 103 1. Progetto Lettura
Pag. 104 2. Progetto Educazione sentimentale nelle scuole
Pag. 104 3. Progetto Teatro Inscena Insieme
Area Legalità -Territorio
Pag. 105 1. Progetto Legalità
Area Socialità
Pag. 105 1.Progetto Socialità
Area Scientifica-Territorio
Pag. 106 1.Progetto La città di Pitagora
Pag. 106 Scuola-Famiglia: Come lavorare insieme
Pag. 108
Pag. 109
Pag. 109
Pag. 110
Pag. 111
Pag. 113
Pag.119
Pag. 122
Pag. 123
Pag. 124
Pag. 125
Pag. 126
Pag. 128
12)
Pag.131
Pag. 132
Pag. 133
Pag. 133
Pag. 134
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Costituzione della Scuola Secondaria di I° grado
Finalità
Organizzazione didattico-educativa
Percorso di studio - Orario della attività didattiche curriculari
Scuola ad indirizzo musicale
Curricolo verticale per competenze
Valutazione
Indicatori per l’attribuzione del voto di comportamento
Indicatori per la valutazione degli apprendimenti
Prove di verifica , tipologia delle prove di verifica e numero minimo per quadrimestre
Misurazione
Criteri si ammissione alla classe successiva
Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo
Patto educativo di corresponsabilità
SCUOLA PRIMARIA
Costituzione della Scuola Primaria
Finalità
Organizzazione didattico - educativa
Percorso di studio - Orario della attività didattiche curricolari
Curricolo verticale della scuola primaria
Valutazione
Pag. 162 Indicatori per l’attribuzione del voto di comportamento
Pag. 164 Indicatori per la valutazione degli apprendimenti
Pag. 165 Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria
Pag. 168 Patto educativo di corresponsabilità
SCUOLA DELL’INFANZIA
13)
Pag.172
Pag.173
Pag.177
Pag.178
Pag.178
Pag.178
Pag.179
Pag.185
Pag.189
Organizzazione scolastica
Costituzione della Scuola dell’infanzia
Finalità
Scelte educative
Bisogni formativi
Obiettivi formativi
Il curricolo della scuola dell’infanzia – I campi d’esperienza
Scelte educative e metodologiche
Patto educativo di corresponsabilità
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO
15)
Pag.190 Formazione del personale scolastico definite in coerenza con il PTOF e con i risultati del Piano di
miglioramento
16)
Pag.194
L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO PER PROMUOVERE LO SVILUPPO MIGLIORATIVO
“Sognavo di poter un giorno fondare una scuola in cui si potesse apprendere senza annoiarsi, e si fosse stimolati a porre
dei problemi e a discuterli; una scuola in cui non si dovessero sentire risposte non sollecitate a domande non poste; in cui
non si dovesse studiare al fine di superare gli esami”
(K.Popper, La ricerca non ha fine)
PREMESSA
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Franca Lucia Perri dell’Istituto Comprensivo “G. Falcone” di Rende-Quattromiglia, in
conformità con il D. Lg. n. 165/2001, assegna gli obiettivi da conseguire e impartisce direttive di massima con il
presente Atto di Indirizzo e con la proposta del Piano di Miglioramento. In essi sono contenute le linee di fondo e gli
orientamenti attuativi in ordine al Piano dell'Offerta Formativa e, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati
miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e di sviluppo specificando nel contempo l’identità del nostro istituto sul
territorio.
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE ex Art.1, Comma 14,LEGGE N.107/2015 TRIENNIO 2016/17, 2017-18 e 2018-19.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
- il D.P.R. n.297/94 ;
- il D.P.R. n. 275/99;
- il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo edidattico della Scuola
dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N.
112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2009, N. 133 ;
- gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ;
- l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
- la Legge n. 107/2015;
PRESO ATTO
che l’Art.1 della Legge 107/2015 , ai commi12-17, prevede che:
- le istituzioni scolastiche predispongano entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di
riferimento, il piano triennale dell’Offerta ;
- il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per l’attività della Scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
-
il piano dovrà essere approvato dal Consiglio d’istituto;
il Piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato
ed all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
- una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti. Il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati
della Scuola;
TENUTO CONTO
- delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art.1, c.4 DPR20.03.2009
n.89, secondo i criteri indicati dal DM 254 del 16.11.2012);
- delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;
- degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni
scolastici ;
- delle risultanze del processo di Autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto diAutovalutazione;
PREMESSO
- che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge
n.107/2015;
- che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, sui contenuti
indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che
devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il
Collegio dei Docenti è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
- che le competenze del Collegio dei Docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U.297/74, di
successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:
 elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275e della Legge di
Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (Piano triennale dell’Offerta Formativa) ) elaborato dal Collegio sulla
base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;
 adeguamento della progettazione didattica alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare
(art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);
 adozione delle iniziative per il sostegno agli alunni diversamente abili e ai figli di lavoratori stranieri(art. 7 comma
2 lett. m e n T.U.),
 adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009,
Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli
alunni stranieri 2014);
 studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni,su iniziativa dei docenti
della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7comma 2 lett. o T.U.);
 identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 eart. 37 del CCNI
31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle
cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;
 delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di
insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento;
EMANA
Il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara
all’esterno la propria identità, ma quale programma completo e coerente di strutturazione precipua del curricolo, di
attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo ,promozione e valorizzazione delle
risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a
tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono.
Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, l’identificazione, la motivazione, il
clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la
partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di
tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla
dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di
compiti ordinari, anche se fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabili all’implementazione di
un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di
canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività
dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.
Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il
triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.
Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni.
 L’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per
rispondere alle reali esigenze dell’utenza., pertanto nel POFT dovranno essere inserire azioni progettuali che
consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi del RAV, e in particolare la “Diminuzione della fascia di
voto più bassa negli esami di scuola secondaria di primo grado”, tramite i processi descritti nel RAV stesso;
 L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma
facendo anche riferimento alla “vision” e “mission” condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché al
patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine dell’Istituto
Comprensivo “G.Falcone” Quattromiglia di Rende
E’ necessario:
• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto;
pertanto nel PTOF dovranno essere inserite azioni sia didattiche sia di aggiornamento e formazione, che consentano il
consolidamento e il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale, rafforzando l’identità dell’ Istituto
Comprensivo.
• strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni
Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni
(LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere
conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.
Da ciò deriva la necessità di:
 migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio(curricolo del singolo
studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola,curricolo d’istituto);
 superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da
contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza
europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari(comunicazione in lingua madre, comunicazione in
lingue straniere, competenze logico-matematiche,competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad
imparare, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);
 operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle
direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;
 monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi
potenziali DSA/ BES/ dispersione);
A tal fine
 Inserire nel POFT azioni progettuali che prevedano strategie inclusive, approcci laboratoriali, e flessibilità
organizzativa e didattica (gruppi di lavoro, rimodulazione oraria, “ didattica capovolta”, peer education, etc.);
 Privilegiare nel PTOF interventi che rispondano alle esigenze specifiche dell’Istituto comprensivo, connotato in
particolare dalla presenza di alunni BES (quindi laboratori e progetti di Italiano di recupero, di sostegno allo
studio e di inclusione ecc );
 Intervenire su casi di dispersione scolastica e/o di abbandono;
 Prevedere, nella definizione delle concrete azioni didattiche e formative, riferimenti al Regolamento di Istituto, al
Regolamento disciplinare e al Patto di corresponsabilità;
 Delineare in maniera puntuale le Scelte Educative dell’Istituto in rifermento ai tre ordini di Scuola ( Infanzia,
Primaria e Secondaria di Primo Grado);
 Delineare in materia puntuale le scelte didattiche ed organizzative in riferimento ai tre ordini di Scuola,
(progettazione per competenze, per mappe concettuali per sfondo integratore( Scuola dell’Infanzia);
 Definire in maniera puntuale quali progetti rientrano nel PTOF in riferimento ai tre ordini di Scuola( Infanzia.
Primaria e Secondaria di Primo Grado) alla luce dei punti precedenti, in particolare in un’ottica di verticalità e
omogeneità di scelte educative, fatta salva la possibilità di adattamento annuale del PTOF









Rielaborare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF;
Migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie
delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i
risultati conseguiti;
Promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;
Generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
Migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
Sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica;
Implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,progetti;
Operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Questo per consentire:
 la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni ,normative;
 la creazione di un’offerta formativa sempre più verificabile e passibile di aggiustamenti;
 la valorizzazione dell’identità specifica della comunità e l’integrazione vicendevolmente arricchente e funzionale
(mediante la promozione del patrimonio storico, artistico,culturale, della sua conoscenza e l’impegno per la sua
valorizzazione) coniugate ad una dimensione irrinunciabile di apertura alla dimensione europea e globale.
il Piano dovrà pertanto includere in riferimento a ciascun dei tre ordini di Scuola
 l'offerta formativa,
 il curricolo verticale caratterizzante;
 le attività progettuali;
 i regolamenti;
 e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s
nonché:
 iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di
primo soccorso (Legge n. 107/15 comma 16),
attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12),
 definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, lotta alla violenza di genere e alle
discriminazioni, (con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione),
 percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti
(Legge n. 107/15 comma 29),
 azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2,
 azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il Piano Nazionale per
la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58),
 descrizione dei rapporti con il territorio.
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
- gli indirizzi del DS e le priorità del RAV
- il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa,(comma2)
- il fabbisogno di ATA (comma3)
- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali
- il piano di miglioramento (riferito al RAV)
- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
Nel PTOF, pertanto vanno individuati i progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare i docenti dell’organico del
potenziamento, definendo le aree disciplinari da coinvolgere .
Si dovrà tener conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi
e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.
Per tutti i progetti e le attività previsti nel PTOF, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende
intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi
utilizzati o da utilizzare per rilevarli.
Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili e qualitativi, cioè fondati su
descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti .
Il PTOF dovrà essere predisposto a cura delle Funzioni Strumentali, operanti in sinergia con gli altri docenti nominati
nel Gruppo di Progetto e consegnato entro il mese di gennaio 2016, per essere portato all’esame del Collegio dei
Docenti e del Consiglio di Istituto.
Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che
favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni.
Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi
cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modificato e integrato. il Dirigente
Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che con entusiasmo si possa lavorare insieme
per il miglioramento della nostra scuola.
Il Dirigente
Franca Lucia Perri
STRALCIO LEGGE 107/2015
Si riportano qui di seguito i commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta Formativa
Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili.
E’ certamente indispensabile che si proceda ad una lettura integrale della nuova norma.
Comma 7
Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e,
comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico
dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a
iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli OBIETTIVI
FORMATIVI INDIVIDUATI come prioritari tra i seguenti:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language
integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle
tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei
e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo trale culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità
nonché della solidarietà e della curadei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento
delleconoscenze in materia giuridica ed economico finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare
riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti
praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico
e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
m)potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del
territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni
adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricercail 18 dicembre 2014;
n) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare
l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
o) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi
di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli
studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi elaboratori per studenti di
cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con
l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di
riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività
formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti
in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di
ottobre.
13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico
assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca gli esiti
della verifica.
14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999,n. 275, è sostituito dal
seguente:Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). –
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta
formativa, rivedibile annualmente. Il piano e il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale eprogettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativa e organizzativa che le
singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi,determinati a livello nazionale
a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale,sociale ed economico della realtà locale, tenendo
conto della programmazione territorialedell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni
metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le
discipline tali da coprire:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli
insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli eagli spazi di flessibilità, nonché del numero di
alunni con disabilita, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a
legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico eausiliario, nel rispetto dei
limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119,
tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di
infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80.
4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione
e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.
5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le
diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei
pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli
studenti..
15. All'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, come sostituito dal comma 14 del presente articolo, si provvede nel
limite massimo della dotazione organica complessiva del personale docente di cui al comma 201 del presente articolo.
16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole
di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate
dall'articolo 5, comma 2,del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15
ottobre2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decretolegge n. 93 del 2013.
17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle
famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel
Portale unico di cui al comma 136.Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale.
29. Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e iniziative diretti
all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché la valorizzazione del merito scolastico e
dei talenti. A tale fine, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e di quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del
Ministrodella pubblica istruzione 1° febbraio 2001, n. 44, possono essere utilizzati anche finanziamenti esterni.
60. Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli tecnicoprofessionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'occupabilità attraverso la partecipazione, anche in qualità di
soggetti cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università,
associazioni,fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private, per il raggiungimento
dei seguenti obiettivi:
a) orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva,
culturale e sociale di ciascun territorio;
b) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati;
c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orarioscolastico.
PROPOSTA PIANO DI MIGLIORAMENTO
Allegato all’Atto di Indirizzo per il PTOF 2015/2018
(Nota MIUR Prot. n.11236 del 9 ottobre 2015 e Legge 107/2015)
Il Piano di Miglioramento (di seguito PdM)previsto dalla Legge 107/2015 prende in considerazione gli esiti del Rapporto di
Autovalutazione .
1) Definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, tenendo conto dei risultati delle
 Rilevazioni INVALSI ed in particolare dei seguenti aspetti:
- accrescere le abilità di svolgimento delle prove di verifica di tipo strutturato;
- migliorare i risultati conseguiti nelle prove nazionali;
- stimolare le capacità metacognitive;
- sviluppare l'approccio scientifico alle discipline di studio.
2) Predisporre una progettazione triennale con la partecipazione degli OOCC alle decisioni della scuola organizzando le
attività sui principi della diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, sull’integrazione e miglior utilizzo
delle tecnologie per la piena realizzazione del curricolo della scuola, il potenziamento dei saperi e delle competenze con le
forme di flessibilità organizzativa e didattica previste dal DPR 275/99.
3) Riservare attenzione ai diversi stili cognitivi degli alunni predisponendo progettazioni fondate su didattiche di matrice
cognitivista.
Gli obiettivi di processo che la Scuola prende in considerazione sono prioritariamente i seguenti:
 Curricolo, progettazione e valutazione: progettazione di un curricolo verticale e creazione di modelli comuni di
progettazione e valutazione ;
Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento degli apprendimenti , si terrà conto dei risultati delle
rilevazioni INVALSI considerando le criticità emerse, in particolare per la scuola primaria e secondaria di 1°
grado la variabilità di punteggi tra classi parallele.
 Ambiente di apprendimento: su questo obiettivo va ad inserirsi la formazione dei docenti finalizzata
all’acquisizione di più efficaci strategie didattiche per l’inclusione diffusa su tutta la classe.
Il redigendo piano di miglioramento affidato, ai fini dell’elaborazione, al Gruppo di Progetto per l’elaborazione del PTOF
e del PDM interno, dovrà essere centrato sui seguenti obiettivi:
a)modalità di programmazione per competenze, nel rispetto dei traguardi contenuti nelle indicazioni nazionali
(predisponendo materiali per la progettazione adeguati a tale finalità);
b) strutturazione di prove oggettive finalizzate a poter riscontrare il feedback degli apprendimenti a diversi livelli;
c) metodologie didattiche inclusive con particolare riferimento a modalità innovative di gestione della classe;
d) formazione dei docenti per creare momenti di incontro e utile confronto tra i diversi livelli.
Come la documentazione pubblicata sul portale INDIRE suggerisce si ritiene di poter proporre uno schema di piano
incentrato sulle seguenti fasi:
1) Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nell’ultima sezione del Rav;
2) Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti;
3) Pianificare gli obiettivi di processo individuati;
4) Valutare condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Gruppo di Valutazione
Siamo pertanto chiamati a pianificare un’azione mirata a modificare il quadro emerso dal RAV senza la pretesa di poter
conseguire un miglioramento in tutte le priorità che abbiamo evidenziato.
Sarà dunque necessario concentrarci sulla scelta degli obiettivi e sulla pianificazione delle azioni da compiere per evitare
dispersioni e perdite di vantaggi.
Pertanto rispetto agli esiti del RAV si propone di operare una scelta degli obiettivi dando priorità a quelli di seguito
descritti:
 Miglioramento dei livelli di inclusività della scuola attraverso:
o Strategie di gestione della classe;
o Metodologie didattiche in grado di raggiungere i bisogni specifici degli alunni;
o Utilizzo efficiente di tutti gli spazi educativi;
o Formazione del personale docente e non docente.
 Miglioramento dei risultati scolastici attraverso:
o Potenziamento dei tempi di recupero delle competenze di base specialmente verso gli alunni che necessitano di
percorsi individualizzati in relazione a bisogni educativi speciali;
o Flessibilità dei tempi di apprendimento ;
o Ricorso alla diffusione delle prove oggettive al fine di poter acquisire dati autovalutativi sui livelli raggiunti dagli alunni.
Il Gruppo di Progetto si incaricherà di scegliere un modello di PdM da implementare e da condurre.
Ai fini dell’efficacia degli esiti di quanto premesso, sarà necessario prevedere momenti di condivisione anche in
considerazione del fatto che un vero processo di miglioramento investe aspetti culturali che possono essere implementati
solo attraverso la condivisione e la diffusione delle buone pratiche e della conoscenza dei processi.
Il Dirigente
Franca Lucia Perri
FAMIGLIA
SCUOLA
TERRITORIO
ANNI SCOLASTICI
2016/’17 2017/’18 2018/’19
Dirigente Scolastico : prof.ssa Franca Lucia Perri
IL PROGETTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Premessa
La scuola odierna vive storicamente nella società cognitiva e globalizzata, ciò determina funzioni complesse: educare e
istruire le nuove generazioni attraverso saperi fondanti, che devono orientare alla lettura critica della realtà e permettere
acquisizione di saperi nuovi in maniera autonoma, per rispondere sempre con coerenza, convinzione, creatività, pensiero
critico e attraverso un utilizzo attento delle competenze personali alle richieste che la società impone a livello individuale
e sociale.
E’ diventata improrogabile la necessità di modificare complessivamente il modo di fare scuola.
La scuola deve:
 essere efficace, più adatta ai ragazzi “nuovi”,
 offrire percorsi flessibili e motivanti che permettano ad ogni alunno di acquisire competenze indispensabili per
vivere in modo attento, consapevole e critico nel nostro tempo,
 creare accanto ad insegnamenti disciplinari spazi trasversali di apprendimento in cui l’operatività, intesa come
progettualità e stimolo ad esplorare e ricercare servano a sviluppare competenze nuove come:
responsabilità, autonomia, autovalutazione, comunicazione, partecipazione, capacità di risolvere problemi
anche in situazioni di incertezza.
Queste riflessioni sui processi di trasformazione della società, unite ad un attento esame di come si presentano oggi i
ragazzi a scuola, hanno indotto ognuno di noi a ripensare al modo di essere docenti e ad esprimere con chiarezza ciò che
la nostra scuola si impegna a fare, per offrire a tutti gli studenti significative esperienze di responsabilità, di solidarietà, di
passione per lo studio e la cultura.
Noi ci impegniamo a:
1. Trovare un nuovo modello per la realizzazione del processo di insegnamento-apprendimento , superando la logica
della progettazione per ambiti separati, concretizzando i percorsi formativi degli alunni con l’apporto di tutte le
componenti della scuola;
2. Trovare un linguaggio comune condiviso da tutti;
3. Ricercare nuclei concettuali fondanti che governino l’elaborazione, la conservazione e la costruzione dei saperi
disciplinari;
4. Definire le competenze;
5. Stimolare la capacità di iniziativa e di ricerca dei docenti, ampliandone gli ambiti di competenza e arricchendone le
professionalità;
6. Rendere la scuola un ambiente motivante, aggregante, piacevole e gratificante.
7. Predisporre un progetto educativo finalizzato alla costruzione di scuola intesa come luogo del saper essere, del
saper conoscere, del saper fare, del saper stare insieme.
8. Rendere la nostra scuola più vicina alle istanze della società ;
9. Rispondere alle esigenze della società digitali.
Nel PTOF vengono in tale ottica indicate le scelte formative e metodologiche dell’Istituto, le scelte curricolari e
didattiche, le soluzioni organizzative e le scelte amministrativo – finanziarie, le modalità e gli strumenti di Valutazione.
IL POF NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA
Afferma l’art. 3 del REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA di cui al D.P.R. 275/1999 che “Il Piano è il documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia …
è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma
dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche
di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità”.
Il documento si pone, dunque, come documento di sintesi della complessa, articolata e dinamica attività
programmatoria delle singole scuole, che pongono così in essere un’organizzazione educativa e didattica flessibile,
personalizzata, diversificata sul territorio e nell’ambito di una stessa scuola, ma non per questo meno attenta ad
assicurare il perseguimento delle mete formative assegnate alla scuola.
Rappresenta, di conseguenza, lo strumento essenziale, fondamentale, di base, per assicurare il perseguimento delle
mete formative assegnate alle scuole, in termini di piena formazione della persona umana, da realizzare nel rispetto delle
identità personali, sociali, culturali e professionali dei singoli alunni, come tale offre il quadro di riferimento complessivo,
entro il quale debbono muoversi i docenti, sia individualmente che collegialmente.
In tale ottica il collegio dei docenti dell’IC Quattromiglia ha inteso la costruzione di tale documento quale:
POF-AUTONOMIA
↓
Strumento per:
Organizzazione flessibile tempo scuola
Valorizzazione competenze professionali
Usare al meglio le disponibilità finanziarie
↓
Risorsa per :
Attivare interventi formativi individualizzati
Privilegiare gli interessi, le capacità e le vocazioni dei singoli
Agevolare l’inserimento degli alunni nel contesto sociale in cui viviamo
Fornire strumenti per tracciare un concreto progetto di vita
↓
Strutturazione di percorsi formativi per:
Aggregazione di discipline in aree e/o ambiti disciplinari-progetti trasversali (coordinamento di più aree educazionali)
Sviluppo e implementazione di metodologie sempre più focalizzate sul processo insegnamento-apprendimento per:
1) Migliorare il processo di insegnamento-apprendimento e renderlo più rispondente alle aspettative degli allievi;
2) Valorizzare le risorse umane, professionali e strumentali disponibili, per conseguire una migliore qualità del
servizio e renderlo più efficace ed efficiente;
3) Creare un ambiente sereno, accogliente, ricco di stimoli, col giusto senso della disciplina, per garantire il
benessere psicofisico dei singoli, indispensabile allo svolgimento di una vita e di una attività scolastica proficua (clima
sociale positivo).
DAL POF AL POFT
Con la legge del 13 luglio n. 107 sulla Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, viene sostituito l’art. 3
del D.P.R. n. 275/99 – Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche – con il Piano
triennale dell’Offerta Formativa, ( PTOF) rivedibile annualmente
Il piano è da intendersi quale documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole
adottano nell'ambito della loro autonomia. È il documento programmatico capace di dare risposte coerenti sulla base di
una lettura condivisa dei bisogni formativi presenti sul territorio, con l'impegno di tutti gli attori della rete locale a
costruire un sistema educativo - formativo integrato.
IL PTOF IN SINTESI
Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'Offerta
Formativa, rivedibile annualmente.
Esso è:
 Documento fondamentale costitutivo l’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica
 Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa E’ coerente con gli obiettivi
generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi
 Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale
 Tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa
 Riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità






Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato successivamente alla compilazione del RAV
Elabora il potenziamento dell’Offerta Formativa
Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale
Programma le attività formative rivolte al personale Docente e ATA
Presenta il fabbisogno di :
Posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia;
Posti per il potenziamento dell'offerta formativa;
Posti del personale ATA
Presenta il fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali e sussidi multimediali.
PRESENTAZIONE ISTITUTO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’infanzia – Scuola Primaria –
Scuola Secondaria di 1° Grado
- 87036 RENDE – Quattromiglia (Cs )
Codice meccanografico
dell'istituto
Ordine di scuola
Via
Cap e Città
Provincia
Telefono
Fax
Indirizzo di posta elettronica
Indirizzo web
CSIC87900V
Istituto Comprensivo
Buenos Aires - Villaggio Europa
87036 - Rende
COSENZA
0984/839008
0984/839008
[email protected]
http://www.icrendequattromiglia.gov.it
CONTESTO TERRITORIALE DELL’ISTITUTO
Le scuole dell’Istituto Comprensivo di Quattromiglia operano nel comune di Rende che comprende un vasto territorio
costituito da un’area collinare con gli insediamenti abitativi di Arcavacata e del Centro storico, e diverse zone
pianeggianti: Roges,Commenda, Quattromiglia, Saporito, S. Agostino e Santo Stefano che sono quartieri cittadini moderni.
Il territorio è delimitato a est dal fiume Crati, a sud dai torrenti Campagnano e Surdo, a nord dai Comuni di San Vincenzo
la Costa,San Fili e Montalto Uffugo e a ovest dalle montagne Serre consentine. L'economia prevalente è il terziario
tradizionale, (edilizia, commercio, impiego nelle pubbliche amministrazioni) con la presenza di libere professioni e di
piccole e medie imprese produttive ed artigianali.
Rende può definirsi paese moderno ad economia di servizi con una stratificazione sociale del ceto medio prevalente, ma
con la presenza anche del ceto agricolo ed artigiano e di quello medio-alto di recente formazione.
Nel territorio rendese, ruolo di primaria importanza sia dal punto di vista culturale sia economico ha avuto la presenza
dell'Università della Calabria che, localizzata nel territorio di Arcavacata, ha reso necessario, da parte del Comune di
Rende, l'adozione di varie iniziative in ordine ad un piano urbanistico che consentisse un interscambio socio-culturale tra
la città universitaria e i cittadini rendesi.
DIMENSIONE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO
Famiglia / genitori / alunni
Gli alunni provengono dal ceto medio-alto, infatti sul territorio è presente un maggior numero di diplomati e laureati; ne
consegue che gli alunni sono seguiti dalle stesse famiglie. L’atteggiamento degli utenti verso la scuola, pertanto, è vigile,
attento, disponibile ed interessato. La quasi totalità degli alunni vive situazioni familiari serene, per cui i rapporti
interpersonali sono abbastanza positivi. È presente pure una piccola comunità di extracomunitari che, apparentemente,
sembra inserita nel tessuto sociale. Sul territorio non si evidenziano casi di dispersione scolastica perché il trasporto è
assicurato, l’ubicazione centrale dei diversi plessi offre infatti alle famiglie la possibilità di usufruire di un servizio agevole
sia a carattere privato, per la comoda raggiungibilità dei plessi scolastici, sia a carattere pubblico,per la messa a
disposizione di scuolabus comunali.
La realtà socio-culturale ed economica è eterogenea ed è caratterizzata da:
• forte espansione edilizia residenziale e commerciale;
• incremento della popolazione, anche a carattere non stabile;
• progressiva scomparsa delle attività tradizionali;
• evoluzione del commercio e della piccola industria;
• progressivo innalzamento del livello culturale e delle attese delle famiglie sulla scuola;
• forte dinamicità economica e sociale;
• presenza di strutture politiche, socio-culturali, assistenziali e di sviluppo;
• presenza dell’UNICAL (Università degli Studi della Calabria).
LE SCUOLE CHE FANNO PARTE DEL TERRITORIO
L’Istituto Comprensivo Quattromiglia è stato costituito nell’anno scolastico 1999/2000 dall’unione di tre ordini di scuola,
ognuno con una propria peculiarità e una storia già ricca di esperienze e di ricerche . A decorrere dall’anno scolastico
2012/13 l’Istituto è stato oggetto di un nuovo Piano di Dimensionamento approvato dalla Regione Calabria ( 14/02/2012)
che costituisce l’attuale fisionomia formata da:
 N. Quattro sedi di scuola dell’Infanzia
 N. Quattro sedi di scuola Primaria
 N. Quattro sedi di scuola Secondaria di 1°grado “Giovanni Falcone”.
L’Istituto risulta, pertanto, costituto dai seguenti 12 plessi, ubicati tutti nel Comune di Rende
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Scuola dell’Infanzia – Villaggio Europa – C/da Tocci
Scuola dell’Infanzia– Via Todaro – Parco Giorcelli- Quattromiglia
Scuola dell’Infanzia – C/da Arcavacata
Scuola dell’Infanzia - C/da Santo Stefano
Scuola Primaria Villaggio Europa
Scuola Primaria sede Piscine – Quattromiglia
Scuola Primaria - C/da Santo Stefano – Rende
Scuola Primaria – C/da Arcavacata – Rende
Scuola Secondaria di 1°grado Villaggio Europa – Via Buenos Aires
Scuola Secondaria di 1° grado sede Piscine – Quattromiglia – Via Leonardo Da Vinci
Scuola Secondaria di 1°grado - C/da Santo Stefano
Scuola Secondaria di 1°grado - C/da Arcavacata
SITUAZIONE SCOLASTICA 2015 / 2016
SCUOLA DELL’INFANZIA
1
Villaggio Europa
4 Sezioni
93 alunni
2
Via Todaro – Parco Giorcelli - Quattromiglia di Rende
4Sezioni
86 alunni
3
Santo Stefano di Rende
2 Sezioni
54 alunni
4
Arcavacata di Rende
3 Sezioni
61 alunni
13 Sezioni
294 alunni
Totale
SCUOLA PRIMARIA
5
Villaggio Europa
12 classi
266 alunni
6
Via Leonardo da Vinci- ( Piscine) Quattromiglia
13 classi
295 alunni
7
Santo Stefano di Rende
8 classi
125 alunni
8
Arcavacata di Rende
5 classi
38 classi
78 alunni
Totale
764 alunni
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
9
Villaggio Europa
12 classi
333 alunni
10
Via Leonardo da Vinci - ( Piscine) Quattromiglia
9 classi
210 alunni
11
Santo Stefano di Rende
3 classi
48 alunni
12
Arcavacata di Rende
3 classi
47 alunni
27 classi
638 alunni
Totale
TOTALE ALUNNI 1696 alunni
SITUAZIONE DOCENTI 2015 / 2016
INSEGNANTI SCUOLA INFANZIA
N.
29
( titol.+ sostegno + religione )
INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA
N.
73
( titol. + religione + sostegno)
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
N.
64
( titol. + religione + sostegno)
TOTALE DOCENTI N°166
LE CLASSI 2015 / 2016
Scuola Primaria
Scuola Primaria
Scuola Primaria
Scuola Primaria
Villaggio Europa
Quattromiglia
Arcavacata
Santo Stefano
1°
1A
1B
1C
1A
1B
2°
2A
2B
2C
2A
2B
3°
3A
3B
3A
3B
4°
4A
4B
4A
5°
5A
5B
5A
1C
1A
1A
1B
2A
2A
3C
3A
3A
3B
4B
4C
4A
4A
4B
5B
5C
5A
5A
Scuola dell’Infanzia
Scuola dell’Infanzia
Scuola dell’Infanzia
Scuola dell’Infanzia
Villaggio Europa
Quattromiglia
Arcavacata
Santo Stefano
1A
1A
2B
2A
2A
3B
3A
3A
1A
1A
2A
2B
3A
3A
Scuola secondaria I° grado
Scuola
Quattromiglia
grado
SEDE CENTRALE- PISCINE
secondaria
I° Scuola secondaria I° grado
Santo Stefano
Arcavacata
1A
1B
1C
1D
1E
1G
IF
1I
1H
2A
2B
2C
2D
2E
2G
II F
2I
2H
3A
3B
3C
3D
3E
3G
III F
3I
3H
L’ISTITUTO COMPRENSIVO RAPPRESENTA:
- L’AMBIENTE ideale per realizzare un efficace coordinamento dei tre ordini della scuola di base: scuola dell’infanzia,
scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado, per rendere possibile una reale comunicazione ed un dialogo
interprofessionale tra operatori scolastici di diverso livello;
- LA GARANZIA di una maggiore continuità nel percorso evolutivo degli alunni con conseguenti vantaggi per la
valorizzazione delle loro potenzialità e l’acquisizione di un bagaglio organico di conoscenze e competenze.
I VALORI FONDANTI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO
La nostra scuola si impegna ad essere un ambiente educativo di apprendimento che si fonda sui seguenti valori:
VALORE DELLA CONOSCENZA: inteso come costruzione di abilità e competenze.
Promuovere l’apprendimento, inteso non solo come fase preparatoria iniziale ma soprattutto come predisposizione al
cambiamento continuo, potenziando la dimensione cognitiva e metacognitiva per consentire un progressivo
adeguamento delle capacità delle persone alle sfide sociali ed economiche del contesto globalizzato
nel quale viviamo.
VALORE DELLA PERSONA: come singolarità, unicità e irripetibilità caratterizzanti l’essere persona.
La stessa Costituzione se ne fa garante riconoscendo i diritti inviolabili dell’uomo e chiedendo di rimuovere gli ostacoli
che ne impediscono il pieno sviluppo.
Questi stessi diritti sono alla base della Dichiarazione Internazionale dei Diritti del Fanciullo del 1989 e inoltre sono
rintracciabili sia nelle prescrizioni fissate dal Consiglio Europeo di Lisbona del 2000, sia nel Trattato di Maastricht del
dicembre2004.
Crescita, sviluppo e promozione della persona sono obiettivi perseguiti dalle più recenti normative scolastiche: è
prioritario assicurare ad ogni alunno il successo formativo e la propria forma di eccellenza cognitiva, promuovendo
aspirazioni e motivazioni.
VALORE DELLA RELAZIONE: criterio indiscutibile per garantire efficienza ed efficacia nell’apprendimento è la conoscenza
globale dell’alunno, del suo stile sia cognitivo che relazionale. Ogni apprendimento avviene in un clima di affettività e di
assertività, nel quale vanno stimolati cooperazione, integrazione, curiosità e pensiero divergente; dove, tramite una seria
autorevolezza formativa sia assicurato il rispetto delle regole condivise e della disciplina per esercitare il diritto-dovere di
cittadinanza.
VALORE DELLE DISCIPLINE : i contenuti disciplinari diventano forti nella misura in cui sono significativi, cioè
contestualizzati e diretti alla costruzione del pensiero.
Non sono il fine ma il mezzo per favorire la costruzione della conoscenza.
Le Nuove Indicazioni, a tale proposito, affermano che nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado
l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare di
contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività didattiche significative nelle quali gli
strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si intrecciano tra loro.
Rafforzando trasversalità e interconnessioni più ampie, è assicurata l’unitarietà dell’insegnamento.
VALORE DELLA COLLEGIALITA’: si esplica negli incontri di programmazione educativa e didattica, nei Consigli di Classe e
Interclasse e nel Collegio dei Docenti.
VALORE DELLA CONTINUITA’: i docenti degli anni-ponte organizzano incontri per il passaggio di informazioni e
documentazioni al fine di rendere effettivo il principio della valorizzazione delle competenze e delle esperienze pregresse
di ciascun alunno, rispetto alle quali si decideranno i successivi percorsi educativi e didattici.
VALORE DELLA CITTADINANZA: “l’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che
consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscono forme di
cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione
consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare
la convivenza civile” (Nuove Indicazioni).
L’Istituto Comprensivo “G. Falcone” Quattromiglia si pone come obiettivi, giudicati strategici, quelli di promuovere lo
sviluppo armonico e integrale della persona; di favorire il benessere dello studente, la sua realizzazione umana e
culturale, attraverso l’acquisizione di competenze ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale
anche per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientandolo così, nelle scelte fondamentali della vita.
L’azione educativa è, pertanto, finalizzata alla seguente mission
MISSION
La nostra mission si identifica con il mandato istituzionale che la Costituzione attribuisce alle Istituzioni della
Repubblica (art.3): “rimuovere gli ostacoli (...) che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana”, nel completo rispetto della libertà di insegnamento (art. 33
C.I.) e garantendo totale accoglienza, affinché sia attuato il principio secondo il quale “la scuola è aperta a tutti”
(art. 34C.I.).
La nostra mission vede al centro la persona in crescita, che deve essere curata nella sua formazione intellettuale,
affettiva, morale e civile; nel contesto della società, la scuola deve riguadagnare spazio e centralità, superando il
gap che la vede oggi come un “mondo a parte” rispetto al “mondo fuori”.
Nostro compito primario è infatti “Accogliere,formare,orientare tra esperienza e innovazione”
In tale ottica si lavorerà attraverso:
 Promozione di percorsi educativi generali e differenziati per favorire la crescita culturale ed assicurare il successo
scolastico di tutti e di ciascuno;
 Promozione di specifici percorsi progettuali atti a sviluppare le competenze di base, a ridurre le criticità
riscontrate nelle prove Invalsi e a garantire anche i traguardi di eccellenza;
 Realizzazione di progetti per l’arricchimento dell’Offerta formativa – PON 2014-2020;
 Realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche con il supporto delle nuove tecnologie, tali da garantire ad
ogni alunno una prestazione qualificata ed ispirata a metodologie e tecniche didattiche aggiornate;
 Creazione di opportunità formative attraverso strutture di “Rete”, iniziative che coinvolgano tutta la comunità
educativa: famiglie, Enti locali, Associazioni, altre Agenzie educative presenti sul territorio;
 Promozione di incontri per la Continuità e l’Orientamento.
Le suddette attività saranno finalizzate a promuovere i quattro tipi fondamentali di apprendimento, tra loro
interconnessi, che sono i quattro pilastri sui quali si basa l'azione educativa e la mission dell’Istituto:
IMPARARE A CONOSCERE
IMPARARE A FARE
cioè acquisire gli strumenti
della comprensione,
l’educazione deve riuscire a
creare nell’individuo il gusto
e i fondamenti per
apprendere nel corso
dell’intera esistenza
in modo tale da essere capaci di
agire creativamente nel proprio
ambiente,l’educazione deve
riuscire a far acquisire la
competenza di affrontare una
varietà di situazioni e di
lavorare in gruppo
IMPARARE A VIVERE
insieme,in modo da partecipare e
collaborare attivamente
all'interno di un contesto fatto di
relazioni comunitarie,
l’educazione deve sviluppare i
valori del pluralismo, della
reciproca comprensione e della
pace
IMPARARE AD ESSERE
un percorso che deriva
dall'evoluzione degli altri tre,
l’educazione non deve trascurare
alcun aspetto del potenziale di una
persona mettendola in grado di
agire con una crescente capacità di
autonomia, di giudizio e di
responsabilità personale
VISION
Partendo da quanto espresso nella “mission”, l’IC “Giovanni Falcone” di Rende-Quattromiglia
 è comunità educante tesa allo sviluppo del capitale umano, consapevole che attraverso pratiche didattiche
innovative l’alunno interiorizza meglio gli apprendimenti;
 è riferimento sul territorio per la promozione di cultura e salute;
 è parte integrante di una più vasta comunità che ne condivida i valori, la mission e la vision attraverso la
stesura del Patto educativo;
 attiva processi di autovalutazione e miglioramento;
 attiva percorsi di apertura al territorio.
Ogni sforzo è proiettato:
 alla formazione della società del futuro, in una prospettiva internazionale;
 a generare un modo nuovo di fare scuola con il supporto sistematico delle nuove tecnologie;
 a creare senso di collaborazione e di appartenenza nei docenti per la condivisione di modelli e obiettivi
comuni;
 a formare studenti consapevoli del proprio successo formativo;
 a migliorare la condivisione educativa e la partecipazione con le famiglie.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO E RETI DI SCUOLE
L’Istituto collabora attivamente con il territorio allo scopo di arricchire ed integrare l’Offerta Formativa e di rispondere
adeguatamente alle richieste della nostra società, sempre più complessa e pluriculturale.
La scuola si avvale delle opportunità istruttivo-culturali offerte da:
 Amministrazione Comunale in un’ottica di alleanza tra l’autonomia locale e le autonomie scolastiche, per valorizzare
e mettere in comune esperienze, competenze e risorse umane e strutturali;
 Biblioteca Comunale, che collabora con la scuola nell’attuazione di progetti educativi e didattici e che organizza
attività culturali:
 Partecipazioni a concorsi;
 Visite alla biblioteca;
 Laboratori creativi;
 ASP;
 Associazioni culturali;
 Associazioni sportive.
 Associazioni di Volontariato
 Associazioni Genitori
 Associazioni ambientali
L’Istituto è Scuola Capofila di una Rete di Scuole per la realizzazione di un Progetto Teatrale finanziato dal MIUR .
Fanno parte della rete :
L’Università della Calabria, gli Istituti Comprensivi di Torano-Lattarico-Montalto Taverna-Dipignano. Sono stati siglati
Protocolli di Intesa con il Liceo Pitagora di Rende e con il Comune di Rende per la realizzazione di un Polo
Multimediale Territoriale.
Sono stati siglati protocolli di Intesa con il Tribunale di Cosenza Camera Minorile per la realizzazione di progetti
finalizzati alla prevenzione del Cyberbullismo e dei rischi del WEB
Sono stati siglati i protocolli di intesa con l’associazione AGE , con l’IRSEF –Lazio per la promozione di attività formative.
Sono stati siglati Protocolli di Intesa con l’Università della Calabria, l’istituto è polo per la realizzazione dei TFA relativi a
tutte le classi di Concorso Scuola Secondaria di 1° grado e per i Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e
Scienze dell’educazione
Gli accordi di rete perseguono le seguenti finalità
 Realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune il miglioramento della qualità complessiva del
servizio scolastico, lo sviluppo dell’innovazione , sperimentazione e ricerca didattica ed educativa, lo sviluppo
delle risorse umane mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio;
 Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali e delle competenze professionali, anche mediante l’uso
sinergico delle risorse esistenti all’interno della Rete e l’acquisizione di nuove, attraverso progetti ed iniziative
comuni;
 Sostenere l’uso intelligente e produttivo delle nuove tecnologie sia per rendere sempre più aperti, diretti e
agevoli i canali di comunicazione e di accesso all’informazione per l’utenza interna ed esterna, sia per realizzare
un sistema di formazione a distanza;
 Sviluppare in modo omogeneo ed efficace l’integrazione del servizio scolastico con gli altri servizi sociali e culturali
svolti da enti pubblici e privati allo scopo di determinare il rafforzamento dell’azione formativa delle scuole e lo
sviluppo culturale e sociale del territorio;
 Costituire un sistema territoriale integrato che possa favorire una graduale riduzione delle variabili che generano i
fenomeni di disagio e dispersione scolastica
RISORSE
ORGANIGRAMMA
ORGANIZZAZIONE
INTERNA
DIRIGENTE
PIANO ANNUALE
DELLE ATTIVITA’
SCOLASTICO
COLLABORATORI
DEL DS
PIANO ORARIO
ORARIO RICEVIMENTO
D.S.G.A.
ASSEGNAZIONE
DOCENTI ALLE CLASSI
FUNZIONI
STRUMENTALI
DISCIPLINE DI
STUDIO
ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA
Il Dirigente
nomina
Collaboratore
vicario
Coordinatore
di plesso
Staff
organizzativo
Collegio Docenti
delibera e si
articola
Consigli di classe
e coordinatori
CdC
GRUPPI
disciplinari
Staff didattico
Il Dirigente scolastico
presiede
Staff didattico
(può delegare)
Collegio docenti
Consigli di classe(può
delegare il
coordinatore del
Consiglio)
RISORSE PROFESSIONALI E STRUMENTALI
ORGANIZZAZIONE INTERNA




La struttura organizzativa dell’Istituto si caratterizza per i seguenti aspetti:
PLURALITA’ di LUOGHI e SOGGETTI - individuali e collegiali - in cui si esercitano PROCESSI DECISIONALI e di
CONTROLLO (DECENTRAMENTO DECISIONALE);
Individuazione di STRUTTURE (STAFF di DIREZIONE) e RUOLI di COORDINAMENTO (docenti coordinatori di
Dipartimento e docenti coordinatori di classe, docenti responsabili Laboratori), docenti incaricati delle funzioni
strumentali,
Docenti coordinatori di plesso e vicario per il rafforzamento delle RESPONSABILITA' e la COERENZA complessiva delle
singole azioni-iniziative
STRUTTURAZIONE TEMPI
↓
o



Tempi strutturati secondo la CM n° 63/2009
Scuola dell’infanzia 40 ore settimanali
Scuola primaria 30 ore settimanali
Scuola secondaria di 1° grado 30 ore settimanali
 Unità oraria di 60 minuti;
RISORSE
RISORSE PROFESSIONALI






Lavoro collegiale dei docenti
Disponibilità dei docenti alla sperimentazione e all’innovazione didattica e all’autoaggiornamento professionale
Raccordo fra i docenti dei tre ordini per garantire unitarietà al processo di insegnamento/apprendimento per la
realizzazione di un curricolo verticale
Rapporto costante fra docenti e famiglie
Collaborazione del personale A.T.A. per l’attuazione del POFT
Ciò consente la progettazione e la realizzazione didattico-educativa di varie attività, strutturate per rispondere ai
bisogni specifici oltre che per ampliare le opportunità formative, che permettono agli allievi di esprimere attitudini e
realizzare il successo apprenditivo e formativo.
RISORSE STRUMENTALI

Nell’erogazione del servizio scolastico le risorse strumentali (qualità degli ambienti, attrezzature, materiale
didattico,laboratori, …) assumono un’importanza notevole: la stessa qualità ed efficacia dell’azione formativa e
didattica sono fortemente condizionate dalla quantità e qualità delle risorse strumentali disponibili. Un aspetto
fondamentale della gestione è pertanto dato dall’individuazione e dalla scelta ragionata e finalizzata delle risorse
strumentali necessarie a supportare la strategia definita nel PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE. La gestione
delle risorse strumentali deve assumere come scopo la loro valorizzazione ed essere orientata alle seguenti
caratteristiche di qualità:



FINALIZZAZIONE : scelta ed uso delle risorse coerenti con le mete, gli obiettivi, le attività previsti nel P.O.F.T.
FUNZIONALITA’ : capacità delle risorse di soddisfare bisogni ed esigenze degli alunni, dei docenti, di tutto il personale
e di supportare la realizzazione del Piano in tutte le sue articolazioni.
CONSERVAZIONE : cura nell’uso delle risorse strumentali, manutenzione e sistemazione idonea ad evitare danni e
deterioramenti. La Scuola è dotata dei seguenti spazi laboratoriali.
LABORATORI








Laboratori di informatica
Laboratorio musicale
Laboratorio Linguistici
Laboratorio Scientifico
Dotazione LIM in tutte le classi
Strumenti audio-visivi
Biblioteche
Spazi interni ed esterni per attività progettuali
RISORSE CULTURALI TERRITORIALI






Centro storico Rende
Centro storico Cosenza
Musei e Biblioteche
Unical
Associazioni culturali e di volontariato
Scuole del territorio
RISORSE ECONOMICHE




Fondo dell’Istituzione Scolastica
Finanziamenti da Progetti PON – POR
Aree a rischio-finanziamento ministeriale
Legge 440
RISORSE UMANE
La scuola dell’autonomia necessita dell’apporto di tutti i soggetti che ne fanno parte: attraverso una cooperazione
intrinseca che si origina in modo informale tra professionisti che collaborano per il conseguimento di obiettivi comuni e
condivisi, una comunicazione estesa a tutta la comunica educante, una conoscenza condivisa di priorità e obiettivi di
processo, un processo continuo di costruzione della comunità professionale.
L’autonomia scolastica comporta inoltre necessariamente la responsabilizzazione di tutti i soggetti, con istituzione di
meccanismi di rilevazione ed apprezzamento dei risultati.
Dalla funzionalità di tale relazione dipende la qualità del servizio scolastico: appare palese il fatto che le competenze di un
soggetto possono esprimersi eccellentemente solo in seno ad un contesto efficiente, e per riflesso, se la qualità del
contesto è efficace, il soggetto ne trae beneficio esplicando il meglio si sé e delle proprie risorse. Appare pertanto
necessario che entrambe le componenti, risorse umane (competenze) e organizzazione, esprimano il massimo delle
proprie possibilità, interagendo in un’ottica sistemica dalla quale scaturisce la qualità del servizio scolastico.
Le risorse umane, sono costituite dall’insieme dei soggetti che operano nell’Istituto e che contribuiscono a condurre la
complessa attività della scuola: Dirigenti, insegnanti, personale ATA. Tali soggetti, hanno ruoli e compiti differenti
sebbene debbano cooperare in modo organico per giungere all’obiettivo comune che è quello della formazione della
nuova generazione. Il personale è di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica. La
condizione che ci si pone affinché l’organizzazione funzioni e raggiunga i suoi obiettivi, è quella di chiarire la definizione
dei ruoli e distinguere i compiti specifici che tali soggetti coinvolti nell’attività formativa devono svolgere.
Le risorse umane, da gestire all’interno della nostra scuola sono costituite da:
-Dirigente scolastico;
-Docenti
-DSGA;
- Personale ATA ( Amministrativi e collaboratori scolastici) .
Dirigente scolastico. Egli deve essere in grado di creare soggetti capaci di appropriarsi del sapere, in tale obiettivo che si
prefigge, deve guidare gli altri attori coinvolti nell’attività educativa, in quanto egli è colui che detiene la “mission” della
scuola, egli è inoltre garante delle decisioni collegiali. Il suo compito è quello di far rispettare le decisioni democratiche, di
valutare i risultati che l’organizzazione scolastica produce, valutando gli eventuali insuccessi e stimolando e valorizzando
creativamente il soggetto fornendogli gli strumenti utili per giungere ad una maggiore autonomia.
Docenti. Essi devono essere caratterizzati da una vera e propria vocazione all’insegnamento, devono possedere ottime
competenze relazionali e conoscitive capaci non solo di essere esplicate, ma anche di essere fertilmente trasmesse.
Inoltre devono rispettare i principi del codice deontologico di seguito elencati ed esplicitati in apposita sezione del PTOF
-L’etica verso la professione.
-L’etica verso gli allievi.
-L’etica verso i colleghi.
-L’etica verso l’istituzione scolastica.
--L’etica nelle relazioni con i genitori e con il contesto esterno.
DSGA - ATA Amministrativi : assolvono alle funzioni amministrative e contabili
ATA - Collaboratori Scolastici: I collaboratori scolastici, sono indispensabili poiché attraverso la loro persona passa
l’informazione richiesta dall’utenza. Il personale ATA, deve sentirsi coinvolto nella “mission della scuola”, mostrando
degli atteggiamenti accoglienti tali da far capire ai genitori che entrano nella Scuola , che si sta entrando in un luogo
Istituzionale preposto alla formazione( Educazione ed istruzione)
. Il collaboratore scolastico, deve essere messo in una situazione tale che gli consenta di capire quanto la sua
collaborazione sia utile al funzionamento dell’istituzione scolastica, affinché da tale situazione, ne tragga gratificazione e
autorealizzazione
L’Istituto Comprensivo Quattromiglia è organizzato secondo una logica di sviluppo del capitale umano e di integrazione
dei processi organizzativi.
Sulla base di tali presupposti, l’azione di valorizzazione delle risorse umane e delle relative competenze da parte del DS si
esprime attraverso:
- la funzione operativa, per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’organizzazione;
- la funzione formativa, per il miglioramento della qualità del servizio attraverso lo sviluppo delle potenzialità del
personale scolastico.
Essa investe inoltre sia l’ambito individuale sia quello collegiale:
a) ambito individuale:
- conoscenza e considerazione delle competenze del personale, certificati mediante fascicolo personale/curriculum vitae,
per favorire percorsi di crescita che producano miglioramenti sul piano professionale e sociale;
- riconoscimento delle qualità individuali e professionali (tra cui i progressi effettivi nell’apprendimento e il successo
scolastico degli allievi affidati), delle capacità comunicative e di miglioramento del contesto, della disponibilità a lavorare
in team attraverso l’attribuzione di compiti, con verifica “sul campo”;
- valorizzazione delle competenze professionali specifiche mediante assegnazione di deleghe o incarichi di coordinamento
di gruppi di lavoro o per compiti particolari, con avvicendamento o rotazione degli incaricati;
- affidamento di specifici incarichi sulla base delle particolari competenze evidenziate, con formalizzazione degli ambiti di
responsabilità;
- attribuzione di livelli di autonomia all’interno di una pluralità di soluzioni concordate;
- promozione dell’assunzione di compiti e responsabilità, in modo da favorire l’autonomia progettuale e operativa, con
libera esposizione del proprio lavoro;
b) ambito collegiale:
- sviluppo del senso di appartenenza all’istituzione scolastica;
- strutturazione di situazioni organizzative che scaturiscono da decisioni negoziate o partecipate;
- attivazione di efficaci canali di informazione per la motivazione del personale scolastico;
- attivazione e finalizzazione di situazioni collegiali che valorizzino collaboratori, responsabili, coordinatori, funzioni
strumentali, gruppi di lavoro, con riconoscimento collegiale delle competenze esibite e dell’attività svolta;
- attivazione di forme efficaci e funzionali di formazione in servizio.
Il funzionigramma d’Istituto esprime chiaramente le modalità di valorizzazione delle competenze possedute dal
personale, che si esplicitano in un sistema strutturato di incarichi (individuali e di gruppo) rapportato ai processi
fondamentali, alla struttura organizzativa della scuola, alle esigenze scaturenti dal POF, alle esigenze della struttura
amministrativa funzionale al controllo di gestione. Le funzioni sono individuate in apposita comunicazione, le attività sono
retribuite secondo quanto indicato dalla Contrattazione di Istituto.
La composizione dello staff e le funzioni delegate sono chiare e note a tutti i membri dell’organizzazione, affinché possano
compiersi i necessari raccordi organizzativi tra i soggetti che coordinano e i soggetti che erogano il servizio.
Ogni rapporto di collaborazione presuppone l’individuazione del merito. A partire dall’a.s. 2016-17 l’Istituto si avvarrà di
strumenti oggettivi e misurabili, oltre alla formazione e all’autoformazione certificabile.
Il personale affidatario di incarico parteciperà annualmente al processo di Rendicontazione della Gestione,
predisponendo la Relazione relativa alla propria Funzione. Nella rendicontazione saranno riportati gli esiti conseguiti in
relazione ad indicatori quantitativi (rendicontazione di tutte le attività svolte e delle riunioni o incontri effettuati..) ed
indicatori qualitativi (positività/criticità dell’organizzazione, risultati finali misurabili, gradimento
studenti/famiglie/utenza…).
In tale contesto riveste particolarmente importanza la formazione del personale in rapporto alla acquisizione e alla
valorizzazione delle competenze, leva strategica per lo sviluppo professionale, per il necessario sostegno agli obiettivi di
cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane.
In considerazione del fatto che l’Autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche è, prioritariamente, autonomia di
“ricerca, sperimentazione e sviluppo”, si ritiene che la formazione e l’aggiornamento costituiscano premessa
indispensabile alla qualità del servizio progettato ed erogato. In tal senso vengono e verranno promosse tutte le iniziative
e le opportunità giudicate coerenti con la progettazione di Istituto e con i bisogni che, via via, emergeranno anche in
relazione ai processi di riforma e al cambiamento istituzionale.
Nell’a.s. 2015-16 sono stati progettati:
- interventi innovativi per la promozione delle competenze digitali Piano PSND ;
- interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio
(BES);
- interventi finalizzati al miglioramento della didattica ( Didattica per competenze)
AMBITI ATTRIBUZIONI DI INCARICHI E GESTIONE DELLE RISORE INTERNE ALLA SCUOLA- Docenti
-
Staff organizzativo di istituto
Collaboratori del Dirigente
Funzioni Strumentali al POF
Nucleo di Autovalutazione - NAV
Nucleo Interno di Valutazione – NIV
Coordinatori di Classe e di Sezione
Coordinatori dei dipartimenti disciplinari
Responsabili di Sede
Funzioni strumentali per l’integrazione scolastica
Responsabili dei Laboratori
Coordinatori Attività strumento musicale e direttore orchestra
Nucleo per l’elaborazione del PTOF
FUNZIONIGRAMMA AREA DIDATTICA
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
STAFF DIRIGENZALE



Dirigente Scolastico: prof.ssa Franca Lucia Perri
1° Collaboratore della Dirigenza : prof. Antonio Cataldi
2° Collaboratore della Dirigenza: prof.ssa Gemma Mari
RESPONSABILI NEI PLESSI E/O NELLE SEZIONI STACCATE
3.
4.
SCUOLE
DOCENTI
Scuola dell’Infanzia Villaggio Europa
Ferragina Adelina–Filice Anna
Scuola dell’Infanzia – Via Todaro – Parco Giorgelli- Giraldi Rachele - DeVito Caterina
Quattromiglia
Scuola dell’Infanzia Santo Stefano
Ferrara Laura - Nigro Angelina
Scuola dell’Infanzia – Arcavacata
Sicilia Lucia – Campanella Anna
5.
6.
7.
8.
Scuola Primaria Villaggio Europa – Quattromiglia
Scuola Primaria sede Piscine – Quattromiglia
Scuola Primaria – Arcavacata
Scuola Primaria Santo Stefano
1.
2.
9. Scuola Secondaria di 1° grado Sede centrale
10. Scuola Secondaria di 1° grado plesso Piscine
11. Scuola Secondaria di 1°Grado - Arcavacata
12. Scuola Secondaria di 1°grado - Santo Stefano
Altomare Loredana - Matilde Lappano
Pisano Bombina Grazia – Esposito Serafina
Ruffolo Giuliana
Perri Anna – Lico Maria Luisa
Cataldi Antonio - Mari Gemma
Marano Umile - Marano Pietro
Romano Romana- Praino Silvana
Cundari Mirella - Ferraro Sara
Ufficio di Segreteria


Gli uffici di Segreteria sono situate nella sede centrale di Via Buenos Aires ed occupano uno spazio sufficiente per le
attrezzature necessarie all’espletamento delle funzioni.
Direttore dei servizi generali ed amministrativi: dott.ssa Francesca Martino
1.
Assistenti Amministrativi: Buccieri Emma - Le Piane Eugenia- Palermo Giulio - Pellicanò Miriam - Prete Dino-
Rocchetti Tiziana - Taranto Franco
CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI
PREMESSA
Per codice deontologico (dottrina del dovere), oggi s’intende l’insieme di determinati doveri etici nell’ambito di una
professione.
Nel documento finale della Commissione codice deontologico costituita con DM del 2/11 / 2001 si legge che le finalità
della Commissione sono : quelle di definire criteri per un codice deontologico del personale della scuola che consenta alla
categoria di vedere tutelata la propria dignità, sia personale che professionale, anche al fine di potenziare la qualità del
sistema scolastico.
Quindi si può affermare che un codice deontologico costituisce la garanzia essenziale per tutelare la docenza, il suo valore
e il suo prestigio professionale.
Il codice deontologico colloca la professione docente in una posizione di confronto internazionale;
- stabilisce una nuova identità alla professione insegnante nell’ottica di un codice etico;
valorizza la professione nella prospettiva di elevati standard professionali;
- rispetta a e tutela l’autonomia degli insegnanti; si lega alla libertà progettuale ed educativa del processo
d’insegnamento; coinvolge ogni scuola al rispetto del territorio di cui fa parte.
La professione docente è alla base di tutte le altre professionalità e non può assolutamente confondersi con altre
professioni, come è stato fatto per lungo tempo, in Italia gli insegnanti non sono mai stati considerati professionisti ma
semplici impiegati civili dello Stato.
I principi etici sono alla base del servizio scolastico, non si può insegnare trasmettendo solo nozioni, informazioni,
strumenti senza educare la persona.
La persona è l’elemento che deve essere considerato come fine e senso di tutto il processo educativo e formativo
dell’insegnamento-apprendimento.
Gli elementi costitutivi della professione docente non possono quindi, fondarsi solo sulla didattica, sul sapere disciplinare
e sul saperlo trasmettere o aggiornare, ma debbono fare riferimento all’interazione reale, al rapporto tra persone.
E’ nella scuola che si selezionano e si sviluppano quelle competenze tecniche, culturali, relazionali, il cui vero sviluppo
renderà possibile tutte le altre professionalità in tutti i campi sociali.
Il servizio, la funzione che la scuola svolge non può essere equiparato a nessun altro, anzi è al di sopra in quanto:
a) E’ alla base di ogni altra funzione;
b) E’ incentrato sulle persone vive, dinamiche, in continua evoluzione e coinvolge gli anni decisivi della formazione, della
crescita e dell’identità;.
c) I principi etici sono alla base di tutta la sua opera;.
Il Codice Deontologico si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,alla Conferenza Internazionale sui Diritti
dell’infanzia e al bene sociale indicato nella nostra Costituzione: la libertà l’uguaglianza, la solidarietà, la non violenza, la
libertà d’insegnamento, il diritto di apprendere, il diritto di educare, la responsabilità nel diritto della professione.
Soprattutto l’etica e il valore della responsabilità si afferma come principio base del Codice Deontologico dei docenti .
PRINCIPI
· L’etica verso la professione.
· L’etica verso gli allievi.
· L’etica verso i colleghi.
· L’etica verso l’istituzione scolastica.
· L’etica nelle relazioni con i genitori e con il contesto esterno.
ETICA DEL DOCENTE VERSO LA PROFESSIONE
IL docente :
E’ un professionista della formazione, valorizza la professione docente e ne
tutela la dignità sostenendo il principio dell’autonomia professionale.
Migliora continuamente la propria professionalità con conoscenze e competenze teoriche, operative, sociali.
- Valorizza la professione docente attraverso forme di aggiornamento e autoaggiornamento.
- Si auto-valuta e riconosce e sostiene i meriti propri ed altrui.
- Evita nell’azione educativa e nelle relazioni umane i rischi della burocratizzazione e della collegialità puramente formale.
- Privilegia il confronto attraverso la ricerca di pareri ed aiuti anche esterni.
- E’ libero da imposizioni di natura ideologica e religiosa
ETICA DEL DOCENTE VERSO GLI ALUNNI
Il docente :
Rispetta i diritti fondamentali dell’allievo secondo la Costituzione Italiana e la Convenzione Internazionale sui diritti
dell’infanzia.
Non fa discriminazioni per appartenenza etnica, sesso, credo politico e religioso, condizioni sociali e culturali,
provenienza familiare.
- Rispetta e valorizza le differenze sensibilizzando i suoi alunni.
- Fa conoscere agli allievi i diversi punti di vista sulle questioni trattate, rispettando il pluralismo delle idee.
- Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo promuovendo la sua autostima, si adopera perché raggiunga
significativi traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia, alle competenze.
- Individua le inclinazioni dell’allievo e favorisce l’orientamento verso quei settori della conoscenza e della vita pratica che
più corrispondono.
- Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività.
Lo coinvolge nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune e lo rende consapevole degli obiettivi da
raggiungere nelle attività scolastiche.
- Promuove sia lo spirito di collaborazione che il valore del merito, considerando la solidarietà e la competizione come
valori non contrapposti.
- Ascolta l’allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo riguardano.
-Mantiene la riservatezza su tutto ciò che apprende e non rivela ad altri fatti o episodi che possano violare la sua sfera
privata, fatta eccezione per i colleghi di sezione, modulo, classe.
- Assiste l’allievo se la sua integrità fisica o morale è minacciata.
- Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità, e trasparenza, non giudica in maniera definitiva.
- Presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento, modificando la propria azione educativa in
relazione
ai risultati.
- Nella valutazione finale, valuta con obiettività ed imparzialità le conoscenze e le competenze acquisite da ciascun
alunno in base agli standard concordati, senza qualsiasi condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale
ed economico.
- Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante ma non trascura né il recupero di quelli in
difficoltà né la valorizzazione delle eccellenze .
L’ETICA DEL DOCENTE VERSO I COLLEGHI
Il docente :
- Collabora con i colleghi e scambia le esperienze didattiche più significative.
- Lavora in team per progettare e coordinare l’azione educativa, sviluppa il coordinamento disciplinare ed
interdisciplinare, elabora criteri omogenei di valutazione.
Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi e ne accoglie i pareri evitando di rendere
pubbliche eventuali divergenze.
- Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neoassunti.
L’ETICA DEL DOCENTE VERSO L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Il Docente :
Crea nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, non accetta atteggiamenti discriminatori o
lassisti.
- Promuove il rispetto reciproco delle persone, dei ruoli e delle mansioni per favorire in ciascuna componente
professionale il senso di appartenenza alla propria istituzione scolastica.
- Costruisce, insieme a tutte le figure professionali presenti nell’istituzione scolastica, una buona immagine della scuola
e la fa apprezzare a tutta la collettività.
-
L’ETICA DEL DOCENTE VERSO I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO
Il docente :
- Collabora con i genitori sul piano educativo, favorisce una varietà di comunicazioni formali ed informali per sviluppare
un clima costruttivo fra famiglia e scuola.
- Si astiene da ogni forma di discriminazione riguardo la nazionalità, l’appartenenza etnica, l’opinione politica, religiosa,
il livello economico e sociale, l’infermità od altro.
- Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi, illustra e motiva i risultati, favorisce il confronto, considera
attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni attinenti alla specifica sfera di
competenza tecnico-professionale della docenza.
- Collabora con altri professionisti (psicologi, medici, assistenti sociali, logopedisti, ecc.)per affrontare situazioni
particolari di malessere degli allievi che richiedono l’intervento di diverse competenze professionali.
- Partecipa per quanto possibile, al miglioramento dell’ambiente e all’integrazione della scuola nel territorio, attraverso
l’utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive.
- Conosce il contesto sociale e produttivo al fine della preparazione e dell’orientamento scolastico degli allievi.
GESTIONE DELLE RISORSE
RISORSE FINANZIARIE
La gestione dei fondi d’istituto, per il conseguimento delle finalità che la scuola si prefigge, si fonda sul rispetto delle leggi,
dei regolamenti e delle varie disposizioni normative.
I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna alla scuola si riferiscono a:
1. fondo di funzionamento;
2. fondi aree a rischio e a forte processo immigratorio (art. 9 CCNL);
3. fondi per la formazione dei docenti legge 440/ 97
I suddetti fondi vengono utilizzati:
-per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione
allegati ai progetti stessi, previa contrattazione integrativa di istituto;
-per garantire il normale funzionamento amministrativo generale;
-per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’IC.
I fondi vengono distribuiti fra le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado dell’Istituto con criteri proporzionali
che tengono conto sia del numero delle classi che del numero degli alunni, avendo riguardo alla presenza di alunni
stranieri e di alunni con handicap e salvaguardando comunque la necessità di assegnare alle scuole di piccole dimensioni
fondi sufficienti per il funzionamento ordinario.
Inoltre, l'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a:
-Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che coinvolgono
reti di Scuole ;
-Provincia e Regione per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale
Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti pubblici e
privati che prevedono l'erogazione di servizi remunerati all’interno dell'istituzione scolastica.
Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano
dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene:
-assicurazione alunni
-viaggi di istruzione e uscite e didattiche;
-attività sportive;
-attività teatrali e cinematografiche;
-altre attività di arricchimento del curricolo (laboratori musicali, concerti, cori, ecc…);
In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e non devono
costituire motivo di esclusione dalle attività programmate.
Per quanto riguarda le modalità di monitoraggio, dopo la fase preliminare dell’accertamento delle varie esigenze da parte
del Collegio dei Docenti e l’approvazione del Consiglio d’Istituto, vengono attivate le procedure necessarie per una
corretta gestione dei fondi, sotto il coordinamento e il controllo del Dirigente Scolastico per quanto concerne impegni di
spesa, espletamento di gare, verifica del materiale acquistato e consegna dello stesso alle varie scuole. I fondi d’Istituto
sono pertanto gestiti in relazione alle esigenze emergenti nel contesto socio – economico -culturale del territorio
Le risorse del FIS sono per lo più finalizzate alla realizzazione delle seguenti attività:
(1) Potenziare l’attività curricolare in tutto l’Istituto con progetti specifici:
a) Il supporto di progetti mirati ed integrati nella programmazione educativo/didattica – (Educazione
motoria, Educazione musicale, informatica, attività teatrale, orientamento)
b) L’inserimento di insegnamenti aggiuntivi – Insegnamento della lingua inglese nelle Scuole dell’infanzia e
laboratori linguistici e/o scientifico-matematici nella Scuola secondaria di primo grado.
c) Interventi mirati finalizzati al recupero, al consolidamento ed al potenziamento degli alunni mediante
progetti concordati dai singoli Consigli di classe e team docenti per valorizzare le eccellenze e recuperare i
soggetti in difficoltà.
Le risorse provenienti dalla Legge 440/
d) Interventi per la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
Le risorse provenienti da Progetti PON FESR e/o POR Calabria sono utilizzate per:
(2) Potenziare il patrimonio delle attrezzature e dei sussidi didattici e audiovisivi necessari allo svolgimento
dell’attività didattica in tutti i plessi.
Le scelte progettuali espresse nel POFT del nostro istituto saranno perseguite attraverso l’organico dell’autonomia
funzionale alle finalità delineate, alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, ritenute maggiormente
significative per garantire un qualificato servizio di istruzione e formazione.
In riferimento all’Art. 3 DPR 275/1999 novellato dal comma 14 dell’art.1 della legge 107/2015
 ORGANICO POTENZIATO
l’ORGANICO includerà:
- il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno;
-il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (i docenti che saranno immessi in ruolo
nella fase C, assegnati alle scuole e i quali saranno i diretti interessati a svolgere le attività programmate);
-
il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare;
il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali.
1.FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO
A. Posti comuni e di sostegno:
SCUOLA INFANZIA
Scuola
dell’infanzia
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Motivazione: definita in base
al piano delle sezioni previste
ed alle loro caratteristiche
a.s. 2016-17: n.
Posto comune
26
Posto di sostegno
05 rapporti 1/1
Art.3, comma 3
a.s. 2017-18: n.
26
_
a.s. 2018-19: n.
26
_
Rel.Cat
Ore
n.19.30
13 sezioni funzionanti a
tempo pieno ( 40 ore
settimanali).
SCUOLA PRIMARIA
Annualità
Scuola Primaria
a.s. 2016-17:
TOTALE
Docenti n. 50 + N.
19 Sostegno
a.s. 2017-18: n.
Fabbisogno per il triennio
Posto
comune
45
Posto di
Inglese
05
-
_
Posto
di
sostegno
19
Motivazione: definita in base
al numero delle classi ed al
tempo scuola previsto
Rel.Cat.
78 ore
39 classi funzionanti a 30 ore
settimanali con n. 3 ore per
classe di Lingua Inglese
a.s. 2018-19: n.
-
_
L’IC Quattromiglia comprende n. 4 sedi di Scuola Primaria e n. 4 sedi di Scuola Secondaria di 1° grado ubicate in n.
quattro quartieri del comune di Rende che abbracciano territori ampi serviti da scuolabus che trasportano
contemporaneamente gli alunni frequentanti la Scuola Secondaria di 1° grado, il cui tempo- scuola obbligatorio è
definito dal Ministero in trenta ore settimanali e gli alunni della Scuola Primaria . La Scuola Primaria deve
obbligatoriamente adeguarsi al tempo –scuola della Secondaria di 1° grado ( 30 ore) al fine di non far rimanere
incustoditi per ½ ora al giorno gli alunni al termine delle attività didattiche, circostanza che si verificherebbe se
l’organizzazione scolastica fosse struttura in n. 27 ore settimanali.
Tale organizzazione scolastica è funzionante nell’Istituto a decorrere dall’anno scol. 2010/11
Anno Scol. 2016/17 e successivi
N. 39 classi, funzionanti per 30 ore settimanali
Totale fabbisogno settimanale: N. 1170 ore
Numero ore di Religione Cattolica 39x 2 ore
Totale ore 78
Totale fabbisogno settimanale N. 1170 ore - 78 ore di 1092: 22 ore per docente = 49 docenti + 14 ore
R.C = 1092 ore
Arrotondato a n.50 docenti
Di cui n. 5 docenti lingua inglese
N. ore di inglese settimanali per classe N .tre
Totale fabbisogno 39 x3 = 117 ore settimanali di
Lingua Inglese ovvero N. 5 docenti + N. 7 ore
N. 7 ore saranno coperte dal docente posto
comune ( vedi sopra arrotondamento)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
Classe
di
concorso/
sostegno
A043
Posti/ore
a.s. 2016-17
Posti/ore
a.s. 2017-18
Posti/ore
a.s. 2018-19
15
15
15
A059
09
09
09
A245
Francese
01
-
-
A345
Inglese
06
-
-
01
A445
Spagnolo
Motivazione definita in riferimento al
piano delle classi previste e alle loro
caratteristiche
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
N. 6 classi con seconda lingua
comunitaria Francese per n. 2 ore
settimanali per classe
- Riduzione per lingua straniera meno
richiesta dalle famiglie- Cattedra priva
di titolare come previsto dal D. M. n.
331/98 Art 30.2
N. 15 classi funzionanti per n. tre ore
settimanali . N. 45 ore
N. 12 classi
funzionanti con
potenziamento per n. 5 ore settimanali
. N. 60 ore
Totale generale n. 45 +60 = 105 ore
settimanali
n. 9 classi con seconda lingua
comunitaria Spagnolo per n. 2 ore
settimanali
per classe
A028
Arte
ed
immagine
03
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
A033
Tecnologia
03
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
A032
Musica
A030
Ed. Fisica
03
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
AG77
01
1 Corso di Flauto
01
1 Corso di Pianoforte
01
1 Corso di Chitarra
01
1 Corso di Clarinetto
RELIGIONE
Cattolica
A00
Sostegno EH
A00
Sostegno DH
1 Posto + 9 ore
13
27 classi funzionanti per 30 ore
settimanali
Art.3 Comma,3
03
Art.3 Comma,3
A00
Sostegno CH
01
Art.3 Comma,3
03
AJ77
AB77
AC77
Al fine di realizzare una scuola come laboratorio permanente di ricerca e per rispondere alle esigenze formative
progettate nel PTOF viene richiesta la seguente dotazione di organico per il potenziamento
2. FABBISOGNO DEI POSTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’ ORGANICO POTENZIATO viene richiesto per le finalità previste dalla legge n. 107/2015, tenendo conto in modo
particolare delle nostre priorità delineate nel nostro RAV, dei traguardi di competenza, dei bisogni formativi degli
alunni e delle sollecitazione delle famiglie e della comunità locale.
Ai docenti dunque, che andranno a far parte dell’organico potenziato, in riferimento alla Nota Miur 30549 del 21
settembre2015, spetterà svolgere, nell’ambito del nostro istituto, interventi mirati al miglioramento dell’offerta
formativa e per la qualificazione del servizio scolastico.
Si evidenzia che per la scuola dell’infanzia , consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi
3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti, per cui vengono richiesti posti
di potenziamento in riferimento ai Bisogni educativi speciali.
SCUOLA DELL’ INFANZIA Sezioni N. 13
Docenti
Motivazione
Competenze Richieste
Campo
potenziamento
N. 2
Integrazione Scolastica alunni BES
Competenze
su didattica inclusiva e
didattica Speciale
N.1 lettera I)
di
SCUOLA PRIMARIA CLASSI N. 39
Docenti
N. 2
Motivazione
Migliorare
i
Competenze
Azioni da
Richieste
attivare
didattica
della
Lingua
risultati delle prove
italiana e didattica della
INVALSI
matematica
Campi di potenziamento
Percorsi
N.3
lettera
b)
potenziamento
personalizzati
competenze matematico-logiche e
scientifiche
N. 2-lettera a)
Valorizzazione competenze in lingua
italiana
N. 1
N. 1
Ampliare il tempo
lingua madre inglese
Ampliamento
N.2-lettera a)
Scuola Potenziare la
Tempo Scuola -
Potenziamento
Lingua inglese con
Potenziamento
mediante l’utilizzo della metodologia
metodologia CLIL
Lingua
CLIL
Integrazione
Scolastica
Inglese-
N.1 lettera n) potenziamento del
lingua inglese
tempo scolastico
Potenziamento
N. 1 –lettera I)
inclusione
con DSA
scolastica.
Speciale
inglese
Certificazioni
Didattica inclusiva alunni
e didattica
lingua
Interventi
personalizzati
alunni DSA
N. 1
Potenziamento
Esperto
Attività motorie
Motorie
in
Scienze
Potenziamento
N. 5 lettera g)
dell’attività psico
-motoria
SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO- CLASSI N. 27
Classe
N
Motivazione
Concors
Doce
o
nti.
A0 43
n. 2
Azioni
da
attivare
Interventi
per
Attività
in
orario
migliorare i risultati
pomeridiano
delle prove invalsi -
migliorare
Utilizzazione
delle Prove Invalsi
per
per
i
Competenze
Campo di
Richieste
potenziamento
Didattica
della
Lingua Italiana
risultati
N.3 lettera b)
Potenziamento competenze
matematico-logiche
e
scientifiche
supplenze
N. 2-lettera a)
Valorizzazione competenze in
lingua italiana
A245
N.
ore
6
Completamento
Certificazione
Cattedra
DELF
docente
Lingua Francese
curricolare di Lingua
Francese con n. 12
ore
A 345
Apertura
N.
1
Scuola
pomeridiana
Doce
Potenziamento
Lingua
Inglese
Lingua Inglese
Con
N.2 lettera a) – N.1 lettera
n)
certificazione KET
nte
A059
n. 2
Interventi per
Attività in orario
Didattica delle
migliorare i livelli di
aggiuntivo
Scienze e della
apprendimento degli
Flessibilità del gruppo
Matematica
studenti ed i
classe
Formazione su
risultati delle prove
metodologie
Invalsi
didattiche
Potenziamento delle
innovative
N. 3 lettera q) e lettera n)
eccellenze
A033
n.1
Attività
Flessibilità del gruppo
Esperto In
N.6 lettera h9
laboratoriali per
classe. Attività
didattica digitale
potenziamento laboratoriale
promuovere lo
pomeridiana
e linguaggi di
Sviluppo competenze digitali
sviluppo delle
programmazione
competenze digitali
- Piano Digitale PNSD
A00
n.1
Didattica Inclusiva
Attività di supporto
Esperto in
Alunni DSA
agli alunni DSA
metodologie
N.1 –lettera d)-lettera p)
didattica
Inclusiva DSA
AL77
1
Potenziare
Docente
N.4 lettera c) potenziamento
l’organico di
Strumento
nella pratica e cultura
strumento musicale
Musicale
musicale
per far fronte alle
:Tromba
richieste degli alunni
della Scuola
Secondaria
AM77
1
Potenziare l’organico
Attività da realizzare
Docente
N.4 lettera c) potenziamento
di strumento
nella scuola Primaria
strumento
nella pratica e cultura
musicale :Violino
musicale
musicale
3. FABBISOGNO RELATIVO AI POSTI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO,
TECNICO E AUSILIARE
PERSONALE IN SERVIZIO
A.S. 2015/2016
Assistenti
N. 07
Amministrativi
Collaboratori scolastici N. 23
FABBISOGNO PERSONALE
Previsione
2016/19
ESIGENZE
N.7 Assistenti amministrativi
N. 25 Collaboratori scolastici
Garantire la
collaboratori
dell’infanzia
presenza
nella
di due
Scuola
IL CURRICOLO
“Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni Nazionali 2012
costituiscono un quadro di riferimento delle scelte affidate alla progettazione delle scuole. In questo senso sono un
testo volutamente aperto che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare tenendo conto
dei bisogni di sviluppo degli alunni , delle aspettative della società, delle risorse disponibili all’interno della scuola e
del territorio”.
“Il cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa è il curricolo, che viene predisposto dalla comunità professionale
nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni e la sua elaborazione è il terreno su cui si misura
concretamente la capacità progettuale di ogni scuola”.
Nozione di Curricolo:
L’educazione è un processo complesso di trasmissione culturale e di orientamento personale. Si impara in un
contesto sociale (situazione storica, rapporti interpersonali), mediante l’ausilio di strumenti ( materiali e
simbolici)e mediante l’acquisizione di contenuti e abilità, che attivano e promuovono processi di rielaborazione
(aspetto fondante della complessità dell’attività scolastica).
Il Curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che lo studente compie, processo unitario che non
dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi.
“Il restituire all’autonomia della scuola la piena responsabilità didattica non significa legittimare qualsiasi
impostazione pedagogica, metodologica, organizzativa, valutativa. Le finalità del processo formativo, le competenze
da sviluppare, gli obiettivi di apprendimento da garantire sono definiti con chiarezza nelle Indicazioni ed hanno piena
forza prescrittivi, il che implica che le autonome scelte curricolari delle istituzioni scolastiche devono essere coerenti
con tali prioritari riferimenti. Le impostazioni metodologiche e didattiche non possono essere prescritte
centralisticamente, ma è evidente che le diverse scelte possibili, e che attengono al campo della libertà didattica e
della ricerca, devono essere orientate a rispondere ai bisogni fondamentali di apprendimento e di senso degli alunni.
Non è pertanto vincolante l’adozione di una particolare forma progettuale rispetto ad altre possibili e diverse, ma è
vincolante che le progettazioni dei percorsi didattici siano orientati a sviluppare le competenze fondamentali, a
garantire il raggiungimento degli standard stabiliti”.
PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO
La Scuola considera le caratteristiche dei singoli alunni come un punto di forza e di valorizzazione su cui fondare la
progettazione del curricolo e la costruzione di percorsi formativi diversificati che rendano possibile per tutti , quel
passaggio dall’imparare facendo alla capacità di riflettere e formalizzare l’esperienza (espressione di una formazione
matura) che consente di utilizzare gli strumenti culturali come chiavi di lettura della realtà.
Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità di ogni studente vuol dire anche aiutare i ragazzi a mettere in
relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi: della storia territoriale, del
nostro Paese, della storia europea e dell’umanità; perché la SCUOLA è il luogo in cui il presente è elaborato
nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto(G.B. Vico)
FONDAMENTI NORMATIVI e processi di definizione del curricolo
Già nel ’99 il Regolamento dell’Autonomia emanato con il DPR 275, ha attribuito alle scuole il compito e la
responsabilità di definire il Curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, vale a dire del “documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, (che) esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito
della loro autonomia … coerente con gli obiettivi generali ed educativi … determinati a livello nazionale”
Le Indicazioni per il Curricolo del 2007 e del 2012 , invitando le scuole a confrontarsi con l’innovazione sempre più
necessaria per mettere i nostri alunni al passo dei coetanei europei, hanno reso ancora più urgente l’obbligo di
definire il curricolo dell’istituto: integrando le istanze nazionali con le istanze del territorio, precisando le scelte
relative alla flessibilità, tenendo conto delle diverse esigenze formative, della necessità di garantire efficaci azioni di
continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, proponendo possibilità di opzioni.
POF E CURRICOLO
Nel Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99) il curricolo rappresenta il cuore didattico del Piano dell’Offerta
Formativa che la comunità professionale è chiamata a predisporre per i propri alunni; ma, come suggeriscono le
Indicazioni, è anche il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale della scuola per rispondere ai
bisogni di tutti e di ciascuno organizzando e descrivendo l’intero percorso formativo .
Il curricolo, quindi, non è semplicemente l’elenco dei contenuti disciplinari scanditi progressivamente nei diversi anni
di corso: quasi un piccolo programma organizzato dalla scuola anziché dal Ministero. È invece un percorso nel quale
si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali curando, in ugual misura, l’unitarietà dell’offerta e la
specificità dei diversi momenti evolutivi nei quali si svolge l’avventura dell’apprendimento. L’Istituito Comprensivo
Quattromiglia elabora un documento in progress finalizzato alla realizzazione di un Curricolo Verticale tra i tre ordini
di Scuola ( Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°Grado) Tutte le discipline concorrono allo sviluppo delle competenze
chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento e dal Consiglio Europeo e assunte dalle Indicazioni
Nazionali come “orizzonte di riferimento verso cui tendere”.
APPRENDERE AD APPRENDERE
I diversi obiettivi definiti nel curricolo possono essere riassunti nell’unico obiettivo che, prioritariamente, l’IC
Quattromiglia persegue attraverso tutte le sue attività e iniziative:
fornire agli alunni le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire le mappe dei saperi, per renderle
costantemente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti.
Non tanto le conoscenze per se stesse sono dunque perseguite, quanto l’elaborazione degli strumenti di conoscenza
necessari ad osservare, analizzare e comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli
studenti si troveranno a vivere e ad operare. Riconoscere di non sapere, ma sapere cosa cercare, dove e come
individuare le fonti della conoscenza, quali strumenti utilizzare per osservare e comprendere, quali modalità per
ricostruire la conoscenza che manca: questa è la capacità di apprendere ad apprendere, la competenza
fondamentale che la “società della conoscenza” impone di fornire a ciascuno dei ragazzi che frequentano la scuola.
Questa è la competenza che i docenti dei tre ordini di Scuola che compongono l’IC Quattromiglia intendono fornire
a ciascuno degli alunni frequentanti .
STILI DI APPRENDIMENTO
Per personalizzare l’azione didattico/educativa è necessario individuare lo stile di apprendimento di ciascun alunno
che può essere:
 Sistematico (procede a piccoli passi, considera tutti gli elementi che ha a disposizione).
 Intuitivo (formula ipotesi di cui ricerca velocemente una conferma).








Imitativo.
Globale (privilegia la visione di insieme).
Analitico (si sofferma sui dettagli).
Impulsivo (fornisce immediatamente la risposta senza una sufficiente elaborazione dell’informazione).
Cognitivo/riflessivo (valuta attentamente la situazione).
Verbale (preferisce attività basate sul codice linguistico).
Autonomo/creativo.
Dipendente dal campo (subisce la pressione e i condizionamenti del contesto in cui opera).
COMPETENZE
La progettazione didattica ha quindi lo scopo di contestualizzare e rendere concreti i traguardi di competenza che,
posti al termine degli snodi più significativi del percorso curricolare, rappresentano anche per gli insegnanti un
chiaro punto di riferimento, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo
integrale dell’alunno attraverso la valorizzazione simbolica dei momenti di passaggio che segnano le fondamentali
tappe di apprendimento e di crescita per ogni studente.
Nella scuola le capacità personali degli alunni diventano competenze personali grazie agli interventi di mediazione
didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi, nelle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità. Le
competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze
più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per
la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune.
La Scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del
primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di
certificazioni
IL PROFILO IN USCITA
Al momento di definire il nostro percorso formativo, prima di tutto ci siamo domandati quale fosse la mèta da
raggiungere e quale dovesse essere il profilo dei nostri alunni una volta che lo avessero completato: Cosa devono
sapere? Cosa devono saper fare? e, soprattutto, Come devono essere? In quali valori dovranno riconoscersi? Quali
comportamenti dovranno aver acquisito? Cosa si aspettano da loro gli adulti con cui avranno a che fare?
Certo, siamo consapevoli che l’obbligo di istruzione si estende ormai fino al secondo anno della scuola superiore, ma
siamo convinti che la continuità tra i vari gradi del percorso è fondamentale e l’offerta del primo ciclo non può
andare in una direzione diversa dal profilo che è stato definito a conclusione dell’obbligo scolastico.
Poiché l’analisi di questo profilo conferma che tutta la formazione scolastica è indirizzata allo sviluppo delle
competenze, abbiamo utilizzato lo stesso criterio per definire il profilo in uscita dei nostri alunni individuando i saperi
essenziali e le competenze da certificare a conclusione della classe quinta della scuola primaria e della classe terza. Si
tratta di competenze funzionali (la capacità di utilizzare le conoscenze in modo consapevole per affrontare e risolvere
compiti e problemi in specifici contesti della vita quotidiana) e di competenze personali, quelle che caratterizzano il
nostro modo di essere e di agire nelle relazioni con gli altri
LA DIDATTICA secondo un modello cognitivista
La ricerca educativa e didattica condotta ci dice che i traguardi formativi possono essere raggiunti solo attraverso una
proposta formativa che non si limiti alla trasmissione delle conoscenze presentate in modo sequenziale e lineare (lo
svolgimento dei vecchi programmi ministeriali, per intenderci, anche se riproposti come curricoli disciplinari dalle
singole Istituzioni Scolastiche), ma supporti la maturazione delle competenze: sistema complesso di conoscenze,
abilità, atteggiamenti e comportamenti da costruire in egual misura attraverso situazioni formative motivanti e
ricche di stimoli.
Occorrono proposte didattiche molto diversificate, cui corrispondono diverse denominazioni (la didattica per
progetti, per problemi, per mappe concettuali …), che tuttavia suppongono un unico passaggio fondamentale dalla
programmazione dell’insegnamento alla progettazione dell’apprendimento Rispetto a campi di saperi in continua
espansione, che spesso diventano obsoleti in un breve volgere di anni, non è più sufficiente pensare a gruppi limitati
e predefiniti di contenuti da trasferire per accumulo, in modo sequenziale e lineare, a chi deve incontrarli per la prima
volta: come sosteneva già A. Agazzi, è più importante “suscitare le potenze apprenditive … guardare al processo con
cui la nozione viene appresa, scoperta, configurata e quasi creata dalla mente di chi pensa” e investire “sui processi
di espansione delle forme diverse di apprendimento per incontrare tutti quei contenuti che risultano essenziali per il
proprio sviluppo o per lo sviluppo del proprio apprendimento” (Guasti, 2002)1, perché imparare ad imparare è più
importante che imparare una certa quantità di contenuti ed è l’unico modo per tenere saldamente in mano le chiavi
del proprio futuro attraverso processi di formazione che si estendono lungo tutto l’arco della vita
Insegnamento e apprendimento: due ottiche a confronto
Matrice Tassonomica Comportamentista
Matrice Cognitivista
“Dato un repertorio di contenuti da
trasmettere, qual è il modo più funzionale
per trasmetterlo?”
“Date alcune competenze da far acquisire
ad un soggetto (conoscenze da far utilizzare;
abilità da far esercitare; comportamenti da
far assumere) qual è il percorso che questi
dovrà compiere?”
Chi progetta insegnamento pone al centro
del processo l’informazione e programma
quasi
esclusivamente
le
proprie
operazioni, ritenendo che il trasferimento
d’informazione e Io “studio” siano di per
sé una garanzia di apprendimento.
Chi progetta apprendimento pone al centro
del processo colui che deve apprendere,
progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni
da fargli compiere, le facilitazioni da
mettergli a disposizione, le situazioni di test
con cui fargli prendere coscienza della
strada che ha compiuto
Il processo di lavoro: garantisce l’unità
dell’apprendimento, costituita da dinamismi
della mente e procedure per penetrare
all’interno delle concettualizzazioni formali.
La didattica: modi per insegnare
efficacemente, utilizzando strategie di
comunicazione adeguate.
Unità didattica: è la prassi di segmentare
un campo vasto d’informazione in campi
limitati, facilmente esplorabili, sequenziati
in maniera logica e/o cronologica.
Unità di apprendimento: è la progettazione
di attività e situazioni formative che
concorrono a costruire il curricolo della
scuola e il Piano Personalizzato dell’alunno
Tra le due matrici , è la seconda quella che ci interessa perché pone palesemente il focus dell’azione didattica sulla
progettazione dell’apprendimento. Mentre infatti l’insegnamento è, per sua natura, il trasferimento di conoscenze
definite a priori programmandone la sequenza logica e segmentando in campi limitati un campo di informazioni più
vasto per facilitarne l’acquisizione; l’apprendimento ha a che fare con il qui ed ora, con la verifica puntuale dei
bisogni formativi di quel gruppo di alunni e con la progettazione di situazioni formative idonee a conquistare
traguardi di competenza attraverso l’uso appropriato di conoscenze e la messa in campo di comportamenti adeguati
allo scopo.
LA DIDATTICA PER PROGETTI
Nella nostra Scuola , dunque, i “progetti” non rappresentano un elemento collaterale, aggiuntivo o estraneo al
curricolo “ufficiale” realizzato nelle classi; e, soprattutto, non sottraggono tempo allo sviluppo delle conoscenze e
delle abilità perché, viceversa, utilizzando le discipline come grandi contenitori cui attingere per acquisire le
conoscenze necessarie alla realizzazione dei prodotti (esito concreto e visibile dei progetti proposti ai ragazzi), sono
essi stesi una parte essenziale e fondante del curricolo, uno dei modi attraverso i quali i diversi contenuti vengono
presentati agli alunni: scomposti dalla tradizionale linearità e ricomposti intorno ai “compiti” il più possibile ”reali”
con cui cerchiamo di modificare la piccola porzione di realtà cui ci rivolgiamo, per suscitare la motivazione ad
apprendere, dare senso al processo di apprendimento, aprire le finestre della mente disponendola ad accogliere
nuove conoscenze, mettere i nostri ragazzi in relazione con la realtà extrascolastica.
LA DIDATTICA PER PROBLEMI
La stessa cosa vale quando parliamo della “didattica per problemi”. Organizzare la didattica intorno a temi e
problemi significa ricreare, in maniera artificiale ma verosimile, le condizioni in cui le conoscenze si sono manifestate
o avrebbero potuto manifestarsi, organizzare l’attività della classe come una sorta di “microsocietà scientifica” in cui
gli allievi, a partire da ciò che sanno e dai mezzi che hanno a disposizione cercano di “scoprire” una conoscenza che,
non nuova in assoluto, è tuttavia nuova per loro: quello che conta, in questo tipo di proposta formativa, è il lavoro
intellettuale che i ragazzi mettono in campo per acquisire un sapere che, seppur già strutturato e codificato in
precedenza, è autenticamente nuovo per chi lo ricostruisce in una sorta di “laboratorio della riflessione” dove si
impara a pensare tenendo conto di tutti i possibili punti di vista.
Quando proponiamo un problema ai ragazzi, infatti, non intendiamo solo porre una domanda per la quale
aspettiamo una risposta; intendiamo piuttosto “aprire una prospettiva” che, mettendo in dubbio un aspetto della
realtà (osservabile o astratta che essa sia), si trasforma in “progetto di ricerca”. Il problema posto ai ragazzi così non
è solo uno strumento funzionale all’apprendimento di specifici contenuti, ma un elemento che dà senso a tutti i
contenuti all’interno di una certa prospettiva disciplinare e che, pertanto, ne regola l’apprendimento.
L’insegnamento per problemi diventa, in altre parole, un “insegnamento matematico” per la matematica, “storico”
per la storia, e così via, in quanto utilizza le modalità di problematizzazione e di sistematizzazione proprie di queste
discipline. È un allenamento del pensiero per trovare soluzioni coese, coerenti e, possibilmente, originali ai problemi
della conoscenza e della vita quotidiana.
LA DIDATTICA LABORATORIALE
Parlando della didattica laboratoriale, infine, non ci riferiamo solo a quelle attività che vengono definite laboratori e
sono collocate in spazi e tempi organizzati nell’orario delle lezioni: prima di essere un luogo fisico o uno spazio
attrezzato, il laboratorio è un luogo mentale e un modo di considerare il processo di insegnamento-apprendimento
per cui non solo gli alunni sono sempre dei protagonisti attivi di tale processo, ma utilizzano l’ambiente di
apprendimento come un luogo di ricerca dove è sempre possibile fare domande e ricevere risposte che inducono
altre domande; dove l’apprendimento è una scoperta continua basata sull’indagine, la riflessione, il confronto; dove
la collaborazione e il dialogo sono elementi fondamentali per trovare le risposte giuste e le soluzioni migliori per il
problema che viene affrontato; dove il sapere e il saper fare sono due facce della stessa medaglia; dove la
manipolazione non è solo operare con le mani, ma usare la mente per osservare, confrontare, comprendere e
produrre innovazione
IL CURRICOLO DELLA SCUOLA
All'interno degli elementi proposti dalle Indicazioni Nazionali (cultura - scuola persona - traguardi per lo sviluppo
delle competenze - obiettivi di apprendimento), i DIPARTIMENTI dell’ “Istituto G. Falcone “ hanno elaborato
un’offerta formativa inserita in una logica curricolare, espressa attraverso il Curricolo d’istituto che è parte
integrante del P.O.F.T, in cui vengono esplicitati i percorsi, i contenuti, i metodi, i tempi, le strategie operative, i
criteri e gli strumenti di verifica/valutazione, relativamente ai traguardi di competenza in uscita che delineano il
Profilo dello Studente
curriculo
d'istituto
curriculo
verticale
disciplinare
curricolo
verticale
trasversale
curricolo locale
CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO
Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati, nell’ambito degli incontri dipartimentali a
inizio anno scolastico, dei gruppi di lavoro. Dal confronto tra i docenti e da un’attenta analisi delle Nuove
IndicazioniMinisteriali per il Curricolo della Scuola dell‘Infanzia e del Primo ciclo d’istruzione è emersa l’ evidenza di
una serie di innegabili vantaggi derivanti da un curricolo verticale condiviso efficace ed efficiente al contesto.
continuità territoriale
condizione ottimale
per garantire la
continuità dinamica
dei contenuti
utilizzazione
funzionale delle
risorse
professionali
curricolo
verticale
realizzaione della
continuità educativametodologica-didattica
impianto
organizzativo
unitario
Una soluzione di verticalità e continuità che nasce dall‘esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un
percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il
quale, pur nei cambiamenti evolutive nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.
Il modello di possibile traduzione operativa che il nostro Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione preventiva di
obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che appartengono al curricolo dei tre ordini
dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili,e che
garantiscano la continuità e l‟organicità del percorso formativo.
CURRICOLO VERTICALE E COMPETENZE DI CITTADINANZA
In coerenza con il quadro delle competenze-chiave per l'apprendimento permanente definito dal Parlamento Europeo
e dal Consiglio dell'Unione Europea, i docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto hanno elaborato una progettazione
educativo-didattica per nuclei tematici trasversali, riconducibili allo sviluppo di competenze in ambito sociorelazionale, scientifico-ambientale e storico-culturale stabilendo, per ognuno di essi, percorsi, strategie operative e
competenze in uscita.
COMPETENZE CHIAVE
Comunicazione
lingua
nella
madre
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
Utilizza
un
repertorio
linguistico adeguato alle
esperienze
ed
agli
apprendimenti compiuti nei
diversi campi d’esperienza.
Padroneggia la lingua italiana ed
interagisce sul piano linguistico con
diversi
interlocutori
Comprende
messaggi di genere diverso.
SCUOLA SECONDARIA PRIMOGRADO
Padroneggia la lingua italiana in forma
orale e scritta ed interagisce sul piano
linguistico nei vari contesti culturali e
sociali.
Comunicazione nelle lingue
straniere
Mostra curiosità ed interesse E’ in grado di esprimersi a livello Interagisce
in
diverse
situazioni
nell’affrontare
situazioni elementare in lingua inglese ed comunicative in lingua inglese e affronta
nuove.
affrontare
una
comunicazione una comunicazione essenziale in una
essenziale.
seconda
lingua
europea
(francese/spagnolo).
Competenze matematiche
scientifiche tecnologiche e
scientifiche tecnologiche
Mostra curiosità ed
interesse,pone domande
e confronta ipotesi e
spiegazioni.
Analizza dati e fatti della
realtà,sperimenta,
sviluppa
e
applica il pensiero matematico e il
“problem solving” nella vita
quotidiana.
Padroneggia le tecniche di calcolo
ed applica la logica nei problemi.
Analizza dati e fatti sapendo
identificare tesi ed ipotesi
Competenza digitale
Mostra interesse per le
nuove tecnologie.
Ha buone competenze digitali ed
utilizza le tecnologie informatiche
per lo studio e la ricerca.
Utilizza le tecnologie dell’Informazione
e della Comunicazione per lo studio,la
ricerca e la comunicazione in rete.
Imparare a imparare
Utilizza le attività ludiche
ed il materiale di gioco
per nuove possibilità
d’azione e di conoscenza.
Interagisce con gli altri
rispettando le principali
regole sociali.
Possiede
un
patrimoni
odi
conoscenze di base ed è capace di
impegnarsi in nuovi apprendimenti
anche in modo autonomo.
Rispetta le regole fondamentali
della convivenza civile. Agisce
consapevolmente ponendosi in
maniera positiva verso gli altri.
Organizza il proprio apprendimento
attraverso
l’acquisizione,
l’elaborazione ed il consolidamento
di nuovi apprendimenti.
Partecipa in modo costruttivo ed
efficace alla vita sociale e civile.
Spirito d’iniziativa e di
imprenditorialità
Dialoga,si
progetta.
Ha spirito d’iniziativa e collabora
attivamente in gruppo.
Dimostra originalità e spirito di
iniziativa traducendo le idee in
azioni.
Consapevolezza ed espressione culturale
Mostra creatività nelle
proprie attività artistiche
ed espressive.
Coltiva interessi culturali e sviluppa
le proprie potenzialità nei campi
espressivi ed artistici
Si impegna in campi espressivi ed
artistici in relazione alle proprie
inclinazioni coltivando e sviluppando
potenzialità e talenti.
Competenze sociali e civiche
confronta
e
CURRICOLO LOCALE
L’art. 8 del D.P.R. 275/1999 assegna alle scuole la possibilità di determinare una quota del curricolo obbligatorio,
scegliendo liberamente discipline e attività da proporre nel proprio piano dell’offerta formativa al fine di:
- valorizzare il pluralismo culturale e territoriale, pur nel rispetto del carattere unitario del sistema di
istruzione, garantito dalla quota definita a livellonazionale;
- rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze formative degli alunni, che si determinano e si
manifestano nel rapporto con il proprio contesto divita;
- tenere conto delle esigenze e delle richieste delle famiglie, degli enti locali e, in generale, dei contesti
sociali, culturali ed economici del territorio di appartenenza delle singolescuole.
La necessità di destinare una quota del monte ore annuo ad attività legate al territorio nasce dal bisogno emergente negli
individui di riappropriarsi delle proprie radici locali rispetto ad una società globalizzata che, in un’ottica di relazioni ormai
di livello planetario, tende ad annullarle, assimilando e uniformando consumi, abitudini, stili divita.
Conoscere, riconoscere, ricostruire e valorizzare il proprio patrimonio culturale infatti può condurre ad apprezzare la
propria storia (personale, familiare, sociale) per essere così aperti alla conoscenza di quella degli altri, in una cultura del
confronto e dello scambio che si basi sui presupposti della convivenza civile edemocratica. La scuola quindi deve “andare
verso” il territorio per conoscerlo. Per assolvere questo compito educativo, è indispensabile un rapporto costante tra
scuola e territorio, perché quest’ultimo è il contesto da cui provengono i bisogni formativi che la scuola è chiamata a
soddisfare.
Pertanto, collaborare con tutti i soggetti del proprio contesto, lavorare per rispondere alle esigenze sociali
evidenziate, è un fattore di successo per un’istituzione scolastica che voglia essere significativa nella vita dei suoi
studenti.
Il curricolo locale “non è una parte del curricolo di scuola, ma la sua dimensione di contestualizzazione”.In questa ottica il
“curricolo locale” non significa necessariamente curricolo costituito dagli aspetti che caratterizzano quel particolare
territorio ma piuttosto l’insieme dei percorsi formativi che definiscono le “strutture di connessione” tra la dimensione
locale e quella più ampia riferita ai saperi universali.
Il nostro Istituto opera dinamicamente dedicando al curricolo locale il 20% del monte orario di ogni ordine di scuola,
attivando iniziative attraverso reti, accordi, convenzioni, collaborazioni con associazioni, enti, agenzie formative
territoriali affinché tutti collaborino alla realizzazione di un’offerta formativa che abbia sul territorio positive ricadute
sociali, culturali ed economiche.
Vengono altresì realizzate attività destinate alla conoscenza e allo studio del territorio e dell’ambiente naturale in cui
opera l’Istituto attraverso visite guidate/viaggi d’istruzione
SCELTE FORMATIVE
l sistema educativo di istruzione e formazione è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel
rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel
quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e
secondo i principi sanciti dalla Costituzione
(Legge 28 marzo 2003, n. 53).
In questa prospettiva l’Istituto si propone di realizzare interventi di educazione, di formazione e di istruzione adeguati al
contesto operativo, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, per sviluppare le
potenzialità di ciascuno e garantire l’inclusione e il successo formativo nel rispetto delle normative vigenti.
Il fine generale che l’Istituto Comprensivo Rende Quattromiglia si propone è la formazione di un soggetto
consapevole, competente, solidale e autonomo, un soggetto che prenda coscienza di una realtà sociale sempre più
mutevole e della propria identità per potersi orientare nelle scelte future attraverso:
1. L’Educazione tesa alla formazione di atteggiamenti
2. L’Istruzione mirata alla formazione di conoscenze e abilità
3. La Formazione finalizzata allo sviluppo di competenze
il Collegio, per arricchire le Scelte formative e di conseguenza ristrutturare quelle educative curricolari ed organizzative,
ha tenuto conto dei seguenti documenti Indicazioni per il Curricolo
 Indicazioni per il Curricolo
 Documento “Assi culturali”
 Piano di informazione sul percorso di Istruzione e Formazione 2010
Il Piano di informazione sul percorso di Istruzione e Formazione 2010 vede nella scuola un punto di riferimento per il
raggiungimento degli obiettivi fissati e, in tale ottica, si richiede alle varie istituzioni scolastiche di diventare luogo di
diffusione dei documenti e di promozione di iniziative di discussione, confronto, ricerca e proposta.
In particolare il Piano della Regione Calabria pone l’accento sul compito della scuola che “è quello di educare, di
formare il cittadino di domani, creando occasioni di crescita, di dibattito, di proposte, mettendo a disposizione le
proprie risorse umane, professionali, strumentali e strutturali, per suscitare nella società momenti di cittadinanza
attiva e consapevole”.
La nostra azione progettuale nasce proprio da questo compito estremamente difficile , complesso, ma fondante e
significativo che la scuola ha e che è diventato oggi, nella società cognitiva (E. Morin), ineludibile.
Si tratta di dare consistenza a ciò che viene definito il “Civismo Europeo”: acquisire consapevolezza critica della
strutturazione civica.
Riteniamo che sia necessario far vivere il “civismo europeo” fin dalla preadolescenza, per sostanziare
consapevolezza della necessità della comprensione reciproca e di scambi culturali, economici e sociali in clima di
solidarietà e di stima.
Tenuto conto di tali intendimenti, condivisi collegialmente, sono precisati i seguenti obiettivi formativi, che andranno ad
arricchire e completare le scelte formative già effettuate negli anni precedenti e che concretizzano la finalità ultima del
nostro Istituto.
• Consapevolezza critica della strutturazione civica
• Precisazione di forme e caratteri delle nostre istituzioni civili
• “Impulso morale” a realizzare la propria personalità in armonia con l’adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica, sociale
• Coscienza civica europea attraverso saperi che diano “memoria storica europea”, convincimenti sulla necessità della
solidarietà politica ed economica
• Conoscenza dei diritti e dei doveri del cittadino europeo
• Conoscenza ed accettazione delle diversità ed avvio alla cultura della multinazionalità.
Tale posizione educativa si ricollega alla scelta di fondo del nostro Istituto, chiaramente evidenziata dal nome “G.
Falcone”, che è quella di costruire percorsi formativi fortemente ispirati alla cultura della “Legalità”.
La crescita è, infatti, assunzione di responsabilità, è capacità di scelta responsabile, alla luce di punti di riferimento
valoriali forti, che danno consistenza a ciò che si vuole, che si cerca, che si pensa di realizzare.
I punti di riferimento sono dati dal riconoscere “chi siamo”, “dove viviamo”, “cosa vogliamo”, “cosa ci rende parte di una
società territoriale , nazionale , mondiale”.
In questo cammino di ricerca, di scoperta, di riflessione, di interiorizzazione l’adolescente va guidato dalla famiglia,
dalla scuola, dal territorio, dallo Stato e tale cammino va fatto tutti insieme : ognuno avrà compiti e funzioni, ma il
tracciato è e deve essere comune. Occorre individuare con attenzione i momenti di questo cammino da fare insieme e
trovare integrazione negli intenti, differenziando responsabilità e compiti. Sicuramente famiglia, scuola e territorio
devono darsi la mano in maniera forte, devono individuare i bisogni e trovare risposte coerenti.
I giovani fanno sempre più fatica a muoversi in un mondo in cui i confini tra legalità e illegalità appaiono sempre più
sfumati, in un mondo che non offre certezza, i cui valori più appariscenti sono il denaro , il successo, la competizione. La
risposta è spesso un rifugiarsi in se stessi, un diffondersi della cultura del sospetto, della diffidenza, un aumento del senso
di solitudine, un profondo disagio. Vivere, inoltre, in un territorio molto esteso, qual è quello di Rende, nato da uno
sviluppo edilizio strutturato, ma in continua espansione , con quartieri piuttosto vasti e quindi portatori di realtà diverse ,
crea la necessità di sostanziare “identità”, “appartenenza” al territorio, vale a dire riconoscerne la struttura e la
connotazione storico-culturale e sociale, soprattutto nell’adolescente. Sapere dove si vive, quali sono le strutture che
rendono la convivenza libera e solidale, quali sono le realtà economiche, sociali e culturali a cui si può fare riferimento, di
cui si dispone, quali sono i legami in termini di tradizioni, quali patrimoni si posseggono a livello artistico-storico e
ambientale, significa senza dubbio sostanziare in maniera concreta e quindi coerente, la necessità di convivere con
giustizia, libertà, uguaglianza, per fondare concretamente la speranza di mantenere vivo ciò che la storia ci ha
consegnato in termini di conquiste e di dare impulso ad un domani in cui il rispetto umano, sociale, ambientale sia
sempre più diffuso, reale, ineludibile.
Riteniamo, dunque che educare alla legalità sia un bisogno formativo forte, comprensivo di aspetti che, a livello diverso,
costituiscono la sostanza del curricolo della nostra scuola, la cui finalità è far maturare personalità libere e forti
cognitivamente, capaci di dare vita a una società realmente democratica .
Legalità è allora :
 Dare saperi forti a livello linguistico-comunicativo, storico-scientifico-tecnologico, logico-matematico, che
permetteranno la decodifica responsabile di ogni messaggio e risposte coerenti ed efficaci.

Conoscere, per viverle in maniera condivisa, responsabile, autonoma, le regole della convivenza civile così
come il Territorio le ha rese concrete attraverso i servizi sociali ,ma anche essere consapevoli di come ognuno
può difenderle e trasmetterle all’interno del proprio gruppo.
 Individuare concretamente ciò che ognuno personalmente e giornalmente può fare nello studio, nel gioco, per
strada, con gli amici, per far sì che ciò che è giusto e ci rende liberi, donandoci la speranza del domani , diventi
realtà.
 Diffondere la cultura del diritto, sviluppare il senso della legalità significa rendere chiara e consapevole la
formazione di cittadini liberi, soggetti responsabili del proprio progetto di vita e di quello della società tutta.
Appare evidente quanto sia fondante un lavoro serio e preciso di analisi, riflessione , interiorizzazione su percorsi di
conoscenza che permettano di acquisire tutte quelle competenze che rendono solidali e autonomi , nel rispetto di sé,
degli altri e dell’ambiente antropico e naturale. Significa strutturare percorsi di apprendimento all’interno dei vari ambiti
disciplinari, che oltre a permettere acquisizione di saperi ed esercizio di abilità, consentano di realizzare gli obiettivi
formativi funzionali ad una crescita umana coerente e responsabile
SCELTE EDUCATIVE
LE FINALITÀ EDUCATIVE
Per finalità educative s’intendono gli esiti di carattere generale al cui raggiungimento concorre la scuola, in un rapporto di
continuità tra scuola dell’infanzia, primaria ,secondaria di primo grado, in collaborazione con la famiglia, gli alunni ed in
sintonia con il contesto territoriale.
Linee educative: Scuola dell’Infanzia
Secondo le Indicazioni per il Curricolo del 2012 la Scuola dell'infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione,
che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. Nelle sue
diverse espressioni, ha prodotto sperimentazioni, ricerche e contributi che costituiscono un patrimonio pedagogico
riconosciuto in Europa e nel Mondo.
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo “ dell’identità,
dell’autonomia, della competenza della cittadinanza ” .
Linee educative: primaria e secondaria di primo grado
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado.
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre
istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene
l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del
sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola
accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza
attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura” .
In particolare, la scuola primaria “mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali. Agli studenti che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive,
affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che,
attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse
per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.”
La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Nella scuola secondaria di
primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle
conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato ”.
Le finalità che la scuola intende perseguire sono orientate a promuovere:
 LA MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ
 LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
 LO SVILUPPO DEL SENSO SOCIALE
 LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
 L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
di ogni singolo allievo; esse derivano dalla visione del bambino/ragazzo come soggetto attivo, impegnato in un processo
di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura.
La MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ impone alla scuola il necessario radicamento degli atteggiamenti di sicurezza, di
autostima e di equilibrio affettivo.
L’AUTONOMIA è un percorso che il bambino/ragazzo ha già da tempo intrapreso in ambito familiare: alla scuola il
compito di orientarlo perché possa compiere scelte autonome in ambienti e contesti diversi.
Le COMPETENZE vengono favorite nel momento in cui la scuola incentiva le occasioni per far emergere le potenzialità di
sviluppo di ciascuno, valorizzando conoscenze e vissuti individuali, attraverso
proposte educative e didattiche stimolanti.
L'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA esprime l'esigenza di una formazione che possa continuare nell'intero arco della
vita. Nell'ambito di una collaborazione tra la scuola e gli attori extrascolastici, in primo luogo la famiglia, viene promossa
la condivisione di regole e di valori sui quali si fonda la società in cui viviamo.
L’Istituto pone così le basi per la formazione di un cittadino europeo capace di partecipare positivamente al percorso di
sviluppo della società moderna, promuovendo la cultura nel territorio.
La CENTRALITA’ dell’attività formativa ed educativa viene attribuita quindi all’alunno ed al suo DIRITTO a manifestare il
proprio potenziale massimo, nel rispetto delle regole della convivenza democratica
La scuola sviluppa la propria azione educativa per:
 promuovere lo sviluppo ed il raggiungimento degli obiettivi formativo pedagogico- didattici
aiutando gli alunni a dare un senso al proprio apprendere, offrendo figure professionali adulte disponibili a
seguire e valorizzare il processo di crescita;
 promuovere il benessere personale inteso come acquisizione di una buona autostima e realizzazione di relazioni
sociali soddisfacenti; in particolare prevenire e contrastare il bullismo e ogni forma di violenza diffondendo una
cultura della legalità e del rispetto reciproco;
 prevenire fenomeni di disagio garantendo pari opportunità educativo formative anche attraverso una continua
riflessione sui modelli culturali e di relazione, sulla reciprocità di rapporti;
 agevolare l’inserimento di alunni stranieri in sinergia con gli enti territoriali e altri referenti attraverso
convenzioni e progetti specifici, per favorire sia il successo formativo sia l’integrazione tra diverse culture ;
 promuovere un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili, con progetti di integrazione
rispettosi delle specifiche potenzialità, volti ad un graduale sviluppo e recupero di competenze e padronanze nei
vari ambiti educativo-didattici
 favorire un iter formativo unitario attraverso collegamenti e percorsi didattici fra le tre scuole: dell’Infanzia,
Primaria, Secondaria di I° grado;
 favorire la qualità del servizio scolastico con progetti di Istituto, nel rispetto
delle tappe evolutive degli alunni;
 sensibilizzare ad una visione europea della scuola: promuovere collegamenti con altri paesi attraverso
progettazioni su tematiche comuni, utilizzando anche le nuove tecnologie.
ANALISI DEI BISOGNI
I docenti rilevano nella popolazione scolastica dell’Istituto alcuni bisogni specifici:
 bisogno di ORIENTAMENTO
che comporta la necessità di attuare un percorso formativo che, attraverso percorsi
di consapevolezza di sé e della realtà circostante porti ad acquisire atteggiamenti autonomi, e adeguati nelle previsioni e
nelle scelte;
 bisogno di INCLUSIONE NELLA SCUOLA E NEL TERRITORIO
cui rispondere con itinerari formativi e didattici che promuovano la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione delle
diversità individuali, sociali e culturali
bisogno di STIMOLARE LA MOTIVAZIONE SCOLASTICA, a cui la scuola deve rispondere mirando al successo formativo
di ciascuno e proponendo un curricolo che utilizzi i metodi, i contenuti, le attività e i sussidi più funzionali:
- sul piano cognitivo, all’acquisizione di solide competenze, ivi comprese quelle inerenti alle conoscenze e all’uso della
lingua inglese e delle nuove tecnologie;
- sul piano affettivo-motivazionale, alla creazione di un clima positivo e accogliente, che favorisca il benessere psicofisico, l’interesse e la motivazione ad apprendere, l’autostima e l’autonomia;
- sul piano relazionale, allo sviluppo della capacità di interagire e collaborare con i
compagni ed i docenti, di assumere responsabilità personali e sociali;
 bisogno di CONTINUITÀ del processo educativo che rende necessario operare il debito raccordo pedagogico,
curricolare ed organizzativo tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado, per
garantire un percorso formativo organico e completo, strutturato
secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite e assicuri inoltre l’interazione tra i
diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno.
La Continuità educativa sottolinea la necessità di uno stretto legame e di un continuo dialogo tra i diversi sistemi,
condizione indispensabile per garantire che il passaggio da un contesto esperienziale ad un altro assuma quella rilevanza
pedagogica, capace di rafforzare e arricchire le competenze del bambino.
Per operare in tal senso, i docenti dei diversi ordini di scuola hanno condiviso :
- un’idea di verticalità che fa riferimento non solo alla dimensione dei saperi e dei contenuti, ma anche e , soprattutto,
all’acquisizione graduale di abilità, attitudini e competenze, in relazione ai livelli di sviluppo evolutivo dell’alunno;
- un’idea di curricolo verticale come curricolo a spirale, con il passaggio dal modello di apprendimento
lineare/sequenziale a quello di apprendimento come processo ciclico e dinamico in cui tutto si formula e riformula,
arricchendosi in continuazione.
A Tal fine la Scuola progetta itinerari formativi finalizzati a:
 Predisposizione di una didattica curricolare innovativa, attenta a stili e tempi di apprendimento differenziati;
 Valorizzazione e potenziamento delle abilità e competenze di base di ciascun alunno, con riferimento anche agli
esiti delle Prove Nazionali INVALSI;
 Inserimento ed integrazione degli alunni diversamente abili e/o appartenenti ad altre culture;
 Attivazione di strategie mirate alla prevenzione dei disagi e al recupero degli svantaggi;
 Valorizzazione delle eccellenze, tenendo conto della molteplicità delle intelligenze;
 Conoscenza delle Lingue comunitarie per un corretto inserimento nel contesto europeo;
 Orientamento in vista delle scelte formative future;
 Conoscenza, valorizzazione e trasmissione della cultura locale.
 Collaborazione con Associazioni Sportive, Agenzie Educative e Enti territoriali per promuovere una corretta
fruizione del tempo libero e una adeguata formazione alla vita relazionale, nell’ottica della costruzione di una
“Comunità educante integrata”.
OBIETTIVI FORMATIVI
Per rispondere ai peculiari bisogni degli alunni l’Istituto ha individuato i seguenti
OBIETTIVI FORMATIVI :
 Educare alla convivenza civile all’interno della classe, strutturando capacità di confronto e accettazione e
competenza nel lavorare in gruppo
 Essere consapevoli della propria identità personale e culturale, e saper combattere pregiudizi espressi, in
qualsiasi forma, verso qualunque “diversità”.
 Prendere coscienza dei diritti di tutti gli uomini per promuovere la cultura della legalità , solidarietà, rispetto
come vero atto di pace, in quanto rifiuto di ogni forma di violenza.
 Favorire l’acquisizione degli elementi che consentono di essere cittadino oggi.
 Aiutare a capire/riflettere su alcuni fenomeni sociali positivi ( patrimonio comune della res-pubblica, sistema dei
servizi sociali, associazioni di volontariato , associazioni di difesa dei diritti, il sistema educativo, i valori della
cultura e dell’arte, la memoria storica di un popolo).
 Aiutare a capire/riflettere su alcuni fenomeni sociali negativi (bullismo, microcriminalità, terrorismo, degrado
ambientale, mancato riconoscimento dei valori sociali e culturali dovuto a carenze di istruzione e formazione,
criminalità di stampo mafioso).
 Fornire elementi per accrescere la fiducia verso chi propone le regole ed ha il compito di garantirne il rispetto
(genitori, docenti, Enti, forze dell’ordine).
 Promuovere e valorizzare la possibilità di essere, oltre che spettatori , attori corresponsabili delle spirali sociali
positive.
Come indicato dalla Legge107 /2015 , l’Istituto finalizza il PTOF a conseguire gli obiettivi formativi attraverso
sviluppo e potenziamento di:
 - competenze linguistiche;
 - competenze matematico-logiche e scientifiche;
 - competenze nella pratica e nella cultura musicale e artistica;
 - competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;
 - comportamenti responsabili ispirati a legalità, sostenibilità ambientale;
 - alfabetizzazione all’arte, all’uso dei media;
 - discipline motorie e comportamenti ispirati a uno stile di vita sano;
 - competenze digitali e uso consapevole dei social network;
 - metodologie laboratoriali;
 - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, lotta al bullismo, anche a quello informatico; inclusione
scolastica e diritto allo studio dei BES;
 - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
 grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;
 - percorsi formativi personalizzati ;
 - sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli alunni
PROGETTAZIONE DIDATTICA
I docenti organizzano la progettazione didattico-educativa nel rispetto della specificità di ciascun ordine di scuola,
fondando la loro azione formativa sull’osservazione e l’analisi dei bisogni emersi.
La costruzione del profilo educativo e culturale dello studente e la strutturazione dei progetti ad esso relativi, utilizzano
obiettivi formativi e obiettivi specifici di apprendimento che si diramano nelle diverse discipline (saperi) e nelle diverse
educazioni (valori).
-
-
ATTIVITA’ ORGANIZZATIVA DI PROGETTAZIONE
Nel momento in cui la scuola dell’autonomia supera la rigida organizzazione delle classi, dei calendari, degli orari … e
assume un’organizzazione flessibile, anche per muoversi secondo le proprie “opzioni metodologiche”, è necessario
concordare con gli altri docenti i tempi, i modi e le forme delle attività educative e didattiche.
Pertanto, così come il POFT è il frutto del lavoro collegiale di tutti i docenti della scuola, ciascuno dei quali è chiamato ad
offrire il proprio specifico e qualificato apporto personale, anche la Progettazione didattica annuale vede coinvolti
l’intera comunità educante.
La Progettazione didattica annuale è stata intesa come progettazione unitaria di tutte le attività educative e didattiche
che riguardano le classi parallele. Gli interventi educativi e didattici, relativi alle diverse discipline, sono stati armonizzati
ed integrati in un progetto formativo unitario, in una logica di continuità, di coerenza, di integrazione, che è stato
sviluppato attraverso l’articolazione di specifici percorsi di apprendimento scanditi in tre fasi: progettazione, realizzazione
e controllo. Attraverso l’organizzazione di un modello unico si sono espressi i vari aspetti del processo formativo
cercando di:
operare per competenze disciplinari e di cittadinanza;
integrare gli obiettivi delle diverse discipline nella prospettiva della formazione unitaria della personalità;
prevedere obiettivi formativi trasversali, da intendere non come obiettivi che si aggiungono agli obiettivi disciplinari, ma
come obiettivi comuni: conoscenze, capacità ed atteggiamenti in una prospettiva inter e multidisciplinare;
prevedere l’apprendimento unitario, cioè l’obiettivo formativo per eccellenza che presiede alla trasformazione delle
capacità in competenze attraverso la valorizzazione delle conoscenze e le abilità;
prevedere criteri metodologico-didattici coerenti che tengano tutti parimenti presenti i livelli di sviluppo e di
apprendimento, i ritmi e gli stili di apprendimento che, nei singoli alunni, possono anche essere diversificati relativamente
alle varie discipline e attività didattiche;
prevedere criteri di controllo e di valutazione.
I DIPARTIMENTI
L’Istituto Comprensivo “G. Falcone” Rende-Quattromiglia incentra la progettazione curricolare sulla seguente
articolazione collegiale:
Dipartimenti per aree disciplinari (Area umanistica- espressiva; Area linguistica; Area scientifico-matematicotecnologico-motoria;) i cui compiti sono:
 elaborare il curricolo verticale, dalla dimensione generale agli aspetti operativi;
 elaborare forme di programmazione disciplinare (linee comuni) strutturate in unità di apprendimento;
 definire prove comuni di accertamento delle competenze per classi parallele;
 sperimentare e diffondere metodologie di intervento didattico;
 condividere e scegliere i “materiali-supporti” didattici più opportuni;
 definire azioni di integrazione nei piani individualizzati e personalizzati per gli alunni diversamente abili e dsa;
 progettare interventi di recupero e potenziamento delle strutture logico-cognitive;
 condividere collegialmente gli strumenti per la valutazione delle competenze(rubriche valutative e compiti di
prestazione) e altre modalità valutative;
 rilevare i bisogni professionali formativi ed elaborare idonei Piani ed iniziative.
Nell’ambito dei Dipartimenti vengono espresse le finalità relativi alle aree:
AREA LINGUE STRANIERE (Inglese, Francese/Spagnolo )
 ampliare gli orizzonti culturali degli alunni;
 favorire la lettura, la comprensione e l’interpretare di testi linguistici di vario genere;
 sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti;
 progettare corsi di potenziamento per migliorare le competenze, anche al fine del rilascio delle certificazioni
internazionali.
AREA LINGUE STRANIERE (Inglese, Francese/Spagnolo )
 ampliare gli orizzonti culturali degli alunni;
 favorire la lettura, la comprensione e l’interpretare di testi linguistici di vario genere;
 sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti;
 progettare corsi di potenziamento per migliorare le competenze, anche al fine del rilascio delle certificazioni
internazionali.
AREA UMANISTICA – ESPRESSIVA: Italiano, Storia, Geografia, Musica, Arte e Immagine, Religione
 favorire la lettura, la comprensione ed l’interpretazione di testi scritti di vario genere;
 potenziare l’impiego appropriato della lingua italiana nei vari contesti e per scopi diversi;
 sviluppare e potenziare le capacità di ascoltare, comprendere, utilizzare le diverse simbologie, relazioni e
modalità dell’universo sonoro e musicale;
 conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione artistica, attraverso lo studio delle opere,
degli autori e delle correnti di pensiero più significativi;
 favorire una cultura religiosa per la formazione del proprio pensiero;
 favorire la conoscenza di eventi, personaggi ed elementi che hanno caratterizzato la storia dell’umanità;
 favorire la conoscenza fenomeni e sistemi antropofisici in una visione dinamica di tutti gli elementi variabili,
naturali ed umani, che concorrono a configurare l'assetto del territorio.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA: Matematica, Scienze, Tecnologia, Educazione Fisica
 educare alla consapevolezza del valore della cultura matematico-scientifico-tecnologico per analizzare,
interpretare, elaborare fatti e problemi della realtà;
 promuovere l'acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive,
di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile
Nelle riunioni dipartimentali è stata elaborata una progettazione comune per classi parallele, sulla base di un modello
unico elaborato dal team dei docenti.
Le progettazioni dei tre ordini di scuola sono pubblicate sul sito Web della scuola.
PAI- PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate."
 ICF (International Classification of Functioning) OMS 2002: nuovo modello diagnostico che, ponendo
l’attenzione al profilo di funzionamento e all’analisi di contesto, consente di individuare i BES che
un alunno, con continuità o per un periodo della sua vita, può manifestare per motivi fisici, biologici, fisiologici,
ma anche psicologici o sociali.
 Legge 170/ 08/10/2010- Disturbi specifici di Apprendimento : concretizzando i principi di personalizzazione
dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003, introduce il PDP (Piano Didattico Personalizzato) e la “presa
in carico” dell’alunno da parte di ciascun docente curricolare.
 Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: definisce gli “strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013:BisogniEducativi Speciali (BES) fornisce le indicazioni operative per
attuare, all’interno
delle singole istituzioni scolastiche, quanto previsto dalla Direttiva Ministeriale.
 Nota Ministeriale del 22 novembre 2013: fornisce chiarimenti in merito agli strumenti di intervento
per alunni con Bisogni Educativi Speciali – anno scolastico 2013/2014.
 Nota Ministeriale del 27 giugno 2013: precisa gli scopi del Piano annuale per l’inclusività (PAI)
all’interno del P.O.F.
PIANO PER L’INCLUSIVITA’
Le linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa mettono in evidenza che il concetto di Bisogni Educativi
Speciali (BES) si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello ICF(International Classification of
Functioning, disability and health - ICF) inerente la classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute
come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).
Si tratta di bisogni particolari, più o meno stabili o transitori, che evidenziano la necessità e l’importanza di percorsi
educativo-didattici il più possibile efficaci ed individualizzati che sappiano cogliere in tempo le differenze e le difficoltà di
ogni singolo alunno.
Aree individuate per la classificazione dei Bisogni Educativi Speciali:
Area della disabilità (L. 104/1992)
Disturbi evolutivi specifici (DSA; deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria;
ADHD)
Area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
La scuola italiana, fin dal 1977 (con la legge n. 517 che segna l’inizio dell’integrazione scolastica e successivamente con la
L.104/92), rappresenta un modello di scuola inclusiva a cui si riferiscono i paesi dell’Unione Europea e non solo.
La legge quadro, però, prevede il diritto alle provvidenze e alle misure previste, compreso l’insegnante di sostegno, solo
per le problematiche riferibili al manuale diagnostico ICD-10 utilizzato dai Servizi Sociosanitari pubblici italiani per la
certificazione ai sensi della L.104/92.
Per contro, oggi, la complessità delle classi - riflesso anche della complessità delle attuali dinamiche socioeconomiche e
culturali - appare sempre più evidente; l’area dello svantaggio scolastico non si limita infatti alla disabilità, ma comprende
anche i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, identificandosi come area dei
BES (Bisogni Educativi Speciali o Special Educational Need.
La scuola, pertanto, è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una pluralità di studenti che
manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze nonché con
disturbi del comportamento stabili o transitori.
L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i segnali di disagio, ma
anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato competente per affrontare un percorso
positivo per i loro figli, e dall'utilizzo di mirati strumenti diagnostici in età evolutiva. Un approccio integrato, scuola famiglia – servizi sanitari, consente di assumere un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali
assumono una correlazione con lo stato di salute dell’individuo.
Il nostro Istituto, applicando le disposizioni normative attuali ( C.M. n. 8 del 6 Marzo 2013), ha predisposto il Piano di
Inclusione, relativo alla presenza degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), comprendente “svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”, al fine di realizzare il diritto all’apprendimento per
tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento,
richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di
disabilità e di DSA,è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti indicare in quali altri casi sia
opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP),
che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata
, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Obiettivi
Al fine di agevolare e dare sistematicità alle procedure volte all’inclusione di tutti i bisogni educativi degli alunni, l’Istituto
si impegna ad effettuare le seguenti attività:
- Costituzione del Gruppo di Lavoro per l’inclusione GLI in collaborazione con l’ASP;
- Monitoraggio nell’ambito degli incontri per la programmazione e nei consigli di classe, delle situazioni emerse
per effetto delle osservazioni dei docenti;
- Comunicazione alle famiglie delle situazione emerse e condivisione delle linee di intervento nei confronti degli
alunni con la scuola, la famiglia e gli operatori ASP;
- Pianificazione di un programma di intervento, attraverso la compilazione del PDI e/o del P.D.P., anche con
l’eventuale collaborazione di esperti esterni ( ASP /o privati)per personalizzare gli apprendimenti;
- Utilizzo del materiale didattico , strutturato e multimediale in dotazione all’Istituto per predisporre interventi
per predisporre strategie di intervento;
Adozione di metodologie( es, cooperative learning) che permettano ai docenti di strutturare attività
“mettendosi dal punto di vista di tutti”;
- Raccolta delle “buone prassi” effettuate nelle classi, socializzandole ai colleghi, con lo scopo di creare una “banca”
di strumenti didattici da utilizzare in analoghe situazioni di difficoltà;
- Condivisione periodica all’interno dei Consigli di intersezione, di classe e del GLI delle problematiche emerse
all’interno delle singole situazioni ;
- Monitoraggio e valutazione al termine dell’anno scolastico del livello di inclusività raggiunto al fine di migliorare
le criticità emerse;
- Formazione continua del personale docente con esperti del settore in riferimento alle problematiche della
diversa abilità e dei DSA .
- Adozione di Testi scolastici che prevedano la dotazione di strumenti specifici per gli alunni con DSA
- Acquisto di programmi multimediali specifici e di strumenti multimediali da utilizzare a supporto degli alunni
con DSA
Ogni team docente predisporrà un piano di intervento, condiviso anche dalla famiglia, in cui verranno inserite indicazioni
per metodologie, strategie, percorsi di intervento e modalità di valutazione, relativamente agli alunni diversamente abili,
agli alunni con bisogni educativi speciali presenti all’interno delle singole classi e per gli altri alunni della classe.
Le indicazioni conterranno percorsi inclusivi che terranno conto anche del clima della classe e delle metodologie di
intervento per affrontare l’inclusione degli alunni adottando un “denominatore comune”.
Alunni diversamente abili
Gli strumenti operativi di cui si dispone sono: Diagnosi funzionale, Profilo dinamico funzionale (P.D.F.),Piano educativo
personalizzato (P.E.P.). Sulla base del P.D.F. è elaborato il P.E.P. alla cui stesura collaborano i docenti della classe, l’insegnante specializzato, gli operatori dell’Azienda Sanitaria e i genitori.
Per la stesura del P.E.P. si tiene conto della conoscenza dell’alunno attraverso l’osservazione, la lettura della diagnosi
funzionale e dei dati anamnestici, l’individuazione dei bisogni; delle risorse disponibili.
Tutto ciò permette ai docenti di giungere ad una conoscenza preliminare per avviare il processo
d’integrazione scolastica.
Il P.E.P. comprende:
La scelta dei traguardi per lo sviluppo delle competenze le metodologie da adottare , gli strumenti da utilizzare;
Oltre agli aspetti sopra indicati, ci si prefigge di raggiungere anche i seguenti obiettivi trasversali:
- sviluppo della socializzazione;
- capacità comunicativa ed espressiva;
- conoscenza di sé e sviluppo dell’autonomia;
- presa di coscienza di se in rapporto con l’altro, con l’ambiente, con gli oggetti;
- scoperta del proprio “ io” interiore;
- sviluppo della creatività del “sentire”;
- capacità di osservazione e riflessione;
- capacità di ascolto.
Fondamentale sarà un corretto e costruttivo rapporto scuola-famiglia.
Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione
La scelta degli obiettivi d’apprendimento
Gli obiettivi d’apprendimento sono l’astrazione concettuale delle conoscenze e delle abilita. Essi saranno
commisurati alle effettive potenzialità dell’alunno diversamente abile
Contenuti e attività saranno scelti tenendo conto degli obiettivi d’apprendimento programmati.
La Scuola ha aderito al Progetto Scuola di Special Olympics
Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per persone, ragazzi ed
adulti, con disabilità intellettiva, ma soprattutto è un programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed
eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti
e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati.
In particolare il Progetto Scuola di Special Olympics prende avvio dal percorso formativo denominato SO GET INTO IT,
indirizzato a tutti gli ordini e gradi di scuola, che persegue l’obiettivo generale di Special Olympics di promuovere ed
educare alla conoscenza della diversa abilità per evidenziarla come risorsa per la società.
Si rimanda al Progetto “ Integrazione ed Inclusione” ed al progetto Special Olympics
ALUNNI STRANIERI COME RISORSA
Il fenomeno dell’immigrazione, negli ultimi anni, ha continuato ad assumere dimensioni e connotazioni tali da rendere
necessario, da parte della scuola, una attenta considerazione ed una serie di interventi atti da un lato a garantire
l’esercizio del diritto all’istruzione e dall’altro a valorizzare le risorse provenienti da culture favorendo così scambi di
civiltà.
Le esperienze maturate in questi anni hanno mostrato che spesso gli alunni stranieri incontrano problemi, anche
notevoli, legati sia alle competenze linguistiche che alle differenze culturali. Le difficoltà derivate dalla non conoscenza
della lingua italiana non consentono agli alunni stranieri, infatti, di esprimere esigenze personali, di assimilare contenuti,
di apprendere ruoli sociali e di conseguenza di sperimentare modelli di comportamento funzionale. Per educarli, quindi,
ad una efficace comunicazione è necessario rimuovere prima di tutto l’ostacolo dell’incompetenza linguistica, per
consentire loro di inserirsi fattivamente nel contesto classe e nel territorio in cui vivono.
In tal senso l’’Istituto Comprensivo Rende - Quattromiglia si propone come luogo di incontro, di accettazione e di
integrazione offrendo uguali opportunità formative e valorizzando le diversità siano esse religiose, che culturali ed etniche
L’azione educativa del nostro istituto, è infatti, finalizzata a:
 comprendere la ricchezza delle diverse culture
 acquisire il senso della propria identità culturale
 scoprire il valore delle tradizioni dei diversi popoli
 comprendere il valore del dialogo tra le diverse culture
 comunicare usando linguaggi e tecniche differenti (verbale e non verbale)
 favorire l’aspetto relazionale
secondo un’articolazione che si sviluppa a diversi livelli: Accoglienza attraverso la
 raccolta di informazioni e dati sugli alunni
 raccolta di dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica
 attivazione di tecniche metodologiche e didattiche atte a creare un clima relazionale di recupero e di dialogo
 creazione di contatti con le famiglie
 individuazione dei bisogni specifici di apprendimento
 osservazione/valutazione delle competenze all'ingresso
Alfabetizzazione linguistica

attivazione di percorsi didattici individualizzati ( se necessari).

rilettura dei punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di intercultura all'interno del
normale lavoro in classe

miglioramento dell'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana

intervento nel recupero delle difficoltà scolastiche anche attraverso segnalazione degli alunni nei corsi di
rafforzamento linguistico che la scuola attiva durante l’anno scolastico
Programmare l’inclusione
Per assicurare agli studenti di nazionalità non italiana, soprattutto se di recente immigrazione e di ingresso nella scuola in
corso d’anno, la possibilità di seguire un efficace processo di insegnamento-apprendimento – e quindi una loro effettiva
integrazione – le nostra scuola attiverà, utilizzando le risorse che saranno messe a disposizione dalla Legge 440/97, dal
FIS, e con opportune scelte di priorità nella finalizzazione delle disponibilità finanziarie relative alle aree a forte processo
migratorio, le seguenti misure per curvare la metodologia alle esigenze degli alunni attraverso la predisposizione di Piani
didattici personalizzati:
moduli intensivi, laboratori linguistici, percorsi personalizzati di lingua italiana per gruppi di livello sia in orario curricolare
(anche in ore di insegnamento di altre discipline) sia in corsi pomeridiani realizzati grazie all’arricchimento dell’offerta
formativa) tesi a promuovere la conoscenza dell’italiano funzionale allo scambio interpersonale e la comprensioneproduzione della lingua italiana per studiare-
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
VALUTAZIONE
=
ATTRIBUIRE VALORE
PRINCIPI GENERALI
La scuola pone la valutazione come una delle fasi fondamentali del percorso educativo. Attraverso il processo valutativo si
completa infatti la formazione di ogni singolo alunno,sia in senso disciplinare che personale.
Valutare assume un significato complessivo che coinvolge l’intero processo di maturazione dell’alunno per tutto il suo iter
scolastico.
La valutazione, che dovrebbe essere per il docente l’atto conclusivo di un processo di insegnamento- apprendimento è
per l’alunno invece l’inizio del suo personale percorso meta cognitivo, che lo porterà a completare e migliorare la sua
formazione.
La valutazione assume la funzione di strumento fondamentale, insieme alla progettazione, per migliorare la qualità
dell'intervento didattico .E’ una procedura continua e sistematica ed assume una funzione regolativa dei processi di
apprendimento/insegnamento e, a livello formativo, di verifica continua degli apprendimenti individuali.
Una corretta valutazione prevedere:
-a conoscenza delle caratteristiche d’ingresso degli alunni;
- l’osservazione del comportamento degli alunni nei diversi momenti dell’itinerario formativo;
- il controllo della validità delle proposte didattiche nel loro complesso (obiettivi/contenuti);
- L’organizzazione delle valutazioni formative e l’offerta di possibilità di recupero e di sostegno.
Il DPR n.275 recita:
[….]La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun
alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche
in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della
formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni
periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta
formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99.
La Valutazione degli apprendimenti
La Legge 53/2003 ha articolato il primo ciclo di istruzione in periodi didattici così distinti:
N. 3 bienni [(2^ e 3^), (4^ e 5^) di Scuola Primaria e (1^ e 2^) di Scuola secondaria di 1° grado
N. 2 monoenni [1° anno di Scuola Primaria e 3° anno di Scuola secondaria di 1° grado].
Nella Scuola la valutazione è legata ai Periodi Didattici.
Il P.D. costituisce l’arco di tempo che si distende fra la valutazione esterna – all’avvio del periodo curata dall’INVALSI – e
la valutazione interna, ad opera dei docenti della classe. La valutazione iniziale (diagnostica) e la valutazione conclusiva
(sommativa) rappresenteranno la valenza formativa dell’intervallo temporale, definito Periodo Didattico.
La Legge n. 53/2003 ha distinto la valutazione in tre tipologie:
1.Valutazione esterna obbligatoria a cura del servizio nazionale (INVALSI) per le classi II e V primaria, I secondaria di I
grado. La partecipazione alla rilevazione nazionale degli apprendimenti degli studenti, come previsto dall’art. 1, comma e
del D. Legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 ottobre 2007, n. 176, rientra, anche ai
sensi dell’art. 51 c. 2 della legge 35/2012, nell’attività ordinaria d’istituto.
In tal modo, la scuola può ottenere informazioni sugli apprendimenti distinti per ciascuna classe e comparabili con la
situazione del sistema nel suo complesso.
2. Valutazione interna (apprendimento e comportamento) con la certificazione delle competenze a
cura dei docenti, così strutturata:
- Valutazione iniziale o diagnostica
- Valutazione in itinere o formativa
- Valutazione intermedia o sommativa (I quadrimestre)
- Valutazione finale o sommativa (II quadrimestre).
3. La valutazione per la certificazione finale: Esame di Stato conclusivo del I ciclo.
L’intreccio tra valutazione dell’Istituzione scolastica e valutazione nazionale evidenzierà l’intenzione di un controllo
assiduo da parte dello Stato sui processi formativi attivati nelle Scuole ed in quest’ottica va visto l’Esame di Stato situato
con funzione sommativa al termine del ciclo scolastico . Si evince che la valutazione dovrà essere necessariamente
strutturata come un processo sistematico e continuo fondato su criteri precisi, condivisi e soprattutto approvati
collegialmente. Dovrà misurare sia le prestazioni dell’alunno che l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’Offerta
Formativa, che fornire le basi per un giudizio di valore che consentirà di prendere migliori decisioni sul piano pedagogico
(valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa, che è certificativocomunicativa).
In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti la Scuola ha individuato modalità e criteri di valutazione degli
alunni condivisi (D.P.R. 275/99, art. 4).Partendo dall’accezione specifica del termine criterio, che è usato per indicare
ambiti specifici di osservazione selezionati al fine di osservare l’apprendimento degli alunni e le fasi del loro sviluppo, il
Collegio dei docenti ha deliberato specifici criteri articolati in indicatori e descrittori. Al contempo i suddetti criteri di
verifica e di valutazione sono utilizzati dai Consigli di Classe come regole da rispettare nelle pratiche valutative. In tal
senso, criteri e modalità di verifica costituiscono un modello operativo la cui funzione è quella di fornire orientamenti
certi ai docenti del nostro Istituto impegnati
nelle attività di verifica e valutazione.
La verifica degli apprendimenti
La verifica costituisce un momento di rilevazione il più possibile oggettivo e quantitativamente misurabile.
Strumenti di verifica
Le prove di verifica sono strutturate in modo da risultare costante, regolare e programmate su tutte le componenti e le
attività del processo formativo.
La verifica didattica dovrà garantire:
- il continuo adeguamento dei processi di insegnamento – apprendimento alle richieste degli allievi, alle reali possibilità,
alle loro diversità;
- la promozione di stili di apprendimento diversi;
- il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione;
- l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità;
- la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento;
- la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte.
Tipologia degli strumenti di verifica
- Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative;
- Questionari;
- Prove scritte soggettive (prove descrittive);
- Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto);
- Prove scritte semistrutturate;
- Esercitazioni grafiche.
La verifica su tutte le componenti del processo formativo misurerà la coesione, la collaborazione,
la disponibilità, l’incisività, la tempestività e l’apertura ai bisogni.
La strutturazione delle prove di verifica garantirà la presenza dei seguenti elementi:
- precisione, cioè la prova dovrà essere costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di
obiettivi ben definiti;
-validità, cioè la prova dovrà essere costruita in modo da osservare le abilità da accertare;
- attendibilità, cioè la prova dovrà essere riproducibile.
I risultati delle verifiche, anche orali, andranno comunicati agli alunni, in ottemperanza all’art. 22 della
legge 241/90 (accesso ai documenti amministrativi anche parziali e interni) e al Regolamento sulla
Valutazione n. 122/09.
Tempi
1. Valutazione esterna (INVALSI)
La valutazione esterna si articolerà in tre momenti:
maggio: prova preliminare di lettura (II primaria) e prova d’Italiano (II e V primaria);
maggio: prova di Matematica (II e V primaria) e questionario studente (V primaria);
maggio: prova di Matematica, prova d’Italiano e questionario studente (II secondaria di secondo
grado);
giugno: prova di Matematica, prova d’Italiano (III secondaria di primo grado – Prova nazionale
all’interno dell’esame di Stato).
2. Valutazione interna
Valutazione iniziale o diagnostica (Settembre-Ottobre): I test d’ingresso, definiti in sede di dipartimenti disciplinari, si
svolgeranno contemporaneamente nelle classi parallele nei primi giorni di scuola e serviranno per individuare il livello di
partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero ed a definire
le fasce di livello da inserire nei piani di lavoro di classe.
I risultati delle prove saranno utilizzati non per valutare il profitto, ma per accertare abilità e rilevare prerequisiti; lo
scopo è quello di acquisire informazioni non solo sul singolo allievo, ma sull’intera classe.
Valutazione in itinere o formativa è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di
apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare
eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di riallineamento/potenziamento. Non prevede nessuna
forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e
compensativo.
Valutazione intermedia/finale o sommativa consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente nei
due periodi quadrimestrali adottati dal Collegio dei Docenti. Pertanto, i Consigli di classe e interclasse avranno sistemi di
riferimento omogenei sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.
- (Fine I quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta con compilazione della scheda
personale relativa al 1° quadrimestre notificata alle famiglie entro i primi 15 giorni di febbraio;
-(Fine II quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta per valutare abilità,
conoscenze, competenze acquisite alla fine dell’anno, con compilazione della scheda personale relativa al 2° quadrimestre
notificata alle famiglie nel mese di giugno
Per la rilevazione degli apprendimenti ogni insegnante adotta schede, questionari, griglie, interrogazioni, conversazioni,
attività grafico-pittoriche, con l’obiettivo di rendere tali strumenti il più possibile condivisi e oggettivi.
La valutazione si trasforma in comunicazione nel momento in cui gli insegnanti informano le famiglie del quadro relativo
al processo formativo dell’alunno, rilevato durante l’insieme delle procedure messe in atto.
Nella scuola dell’infanzia le modalità di comunicazione sono le seguenti:
-consigli di intersezione: si tengono in date programmate con i rappresentanti dei genitori per discutere problemi
educativi ed organizzativi
-colloqui: si tengono in date programmate e ogni volta che insegnanti e/o genitori ne facciano richiesta.
Nella scuola primaria le modalità di comunicazione sono le seguenti:
-consigli di interclasse: si tengono in date programmate con i rappresentanti dei genitori per discutere problemi educativi
ed organizzativi;
-colloqui: si tengono in date programmate e ogni volta che insegnanti e/o genitori ne facciano richiesta.
Nella scuola secondaria di I grado le modalità di comunicazione sono le seguenti:
-consigli di classe: si tengono in date programmate con i rappresentanti dei genitori per discutere problemi educativi ed
organizzativi;
-colloqui: si tengono in date programmate e ogni volta che insegnanti e/o genitori ne facciano richiesta.
Nello specifico si rimanda alla lettura dei criteri di valutazione, allegati al POF, approvati dal Collegio dei
doceti nei nel triennio di riferimento.
RAV- NUOVO PUNTO DI PARTENZA
RIFERIMENTI



LEGGE 107/2015 (art.1 comma1)
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE elaborato nel corso dell’anno scolastico 2014/2015 (vedi “Scuola in
chiaro”)
PIANO DI MIGLIORAMENTO ( in allegato)
Il nostro Istituto Comprensivo, in linea con la normativa vigente e con le indicazioni del MIUR, ha avviato un'attività di
analisi e di valutazione interna, partendo dalla lettura e dalla riflessione su dati ed informazioni che ha portato alla
compilazione e all'invio del Rapporto di autovalutazione (RAV). Esso mette in evidenza i punti di forza e le criticità del
nostro Istituto relativamente al contesto, agli esiti e ai processi, porta alla definizione degli obiettivi di processo e
permette di individuare le priorità da seguire per un effettivo miglioramento.
CRITICITÀ EMERSE NEL RAV E RIESAME DEL CURRICOLO VERTICALE
Dall’analisi delle criticità emerse dal rapporto di autovalutazione RAV, relative agli ESITI DEGLI STUDENTI con specifico
riferimento alla
 Somministrazione di prove di valutazione standardizzate e per classi parallele
è emersa la necessità di un:
1. Incremento significativo dei momenti di analisi relativi alla rivisitazione del curricolo
verticale, revisione della programmazione comune per ambiti disciplinari/discipline,
all’organizzazione di prove comuni nonché, alla valutazione basata sulle prove
strutturate per classi parallele, che garantiscano lo sviluppo di quelle competenze
necessarie a migliorare i livelli di apprendimento richiesti dai Quadri di Riferimento
dell’Invalsi
Ciò ha indotto i componenti del gruppo di lavoro a riesaminare il curricolo e a interrogarsi criticamente sui seguenti
punti
sensibili:
 necessità di riconoscere comunemente il valore del curricolo nell’organizzazione dei suoi diversi aspetti
 opportunità di riflettere sull’acquisizione di competenze di base, da parte degli allievi per migliorare i livelli di
apprendimento
 necessità di una formazione qualitativamente avanzata dei docenti responsabili del processo formativo rispetto
alle nuove metodologie di insegnamento-apprendimento
 ampliamento del dibattito sulle modalità e i criteri di valutazione formativa e di autovalutazione;
In relazione a ciò, il gruppo di lavoro ritiene necessario porsi come nucleo di ascolto e di raccordo tra il curricolo e le
azioni proposte nel PDM attraverso:
 individuazione di un referente all’interno di ogni ordine di scuola
 potenziamento delle relazioni tra i docenti dei tre ordini di scuola, al fine di condividere materiali,
stimolare la riflessione, proporre strategie condivise e soluzioni migliorative e innovative per affrontare le
problematiche emerse.
 ELEMENTI DI PROBLEMATICITÀ
 la permanenza, in alcuni settori, di un metodo d’insegnamento tradizionale ormai poco efficace nell’attuale
realtà scolastica, sociale e culturale;
 la poca disponibilità da parte di alcuni docenti a recepire nella scuola buone pratiche e metodologie didattiche
innovative, prodotte negli ultimi anni a seguito degli investimenti di energie professionali e finanziarie, e impiegate per
il rinnovamento;
 la presenza di un organico piano di formazione e di aggiornamento non ancora del tutto sufficiente;
 la conoscenza non sempre completa, da parte dei docenti, di informazioni sull'acquisizione di conoscenze, abilità,
competenze da parte dei singoli studenti, durante e alla fine del processo formativo.
Tra le criticità che hanno contribuito ad ostacolare l’innovazione didattica nell’ambito della formazione di base si
evidenziano:
problemi di professionalità relativi a progettazione, gestione e valutazione
problemi di accordi in verticale in modo reciproco ed integrato, di contenuti relativi alla progettazione ed
all’organizzazione di specifici percorsi d’apprendimento
 COME MIGLIORARE
Si è convinti che la progettazione di un percorso continuo per l’allievo implica necessariamente la necessità di
sviluppare l’idea di verticalità, di fare scuola “Per tutti … con tutti” (PDM), di gestire la complessità, di introdurre
metodologie innovative (condivisione e gestione di buone pratiche), di incrementare l’operatività anche attraverso
l’utilizzo di strumenti e tecniche stimolanti, di creare le condizioni per un ambiente dialogico - cooperativo, di
sviluppare l’attività di ricerca partecipativa di conoscenze, osservazioni e scoperte.
Sotto questo aspetto il curricolo verticale DOVREBBE
 creare condizioni, in cui sia possibile attivare e mettere a sistema buone pratiche di
insegnamento/apprendimento in coerenza con gli obiettivi complessivi suggeriti dalle Indicazioni
 stimolare innovazioni sul piano metodologico e dell’organizzazione formativa delle discipline, da interpretare
nella loro versione a banda larga, per facilitare connessioni, rapporti, consapevolezze
 dare la possibilità di costituire dei veri e propri laboratori di ricerca, dove si elaborano, in piena autonomia e
dignità culturale, modelli di indagine e di sperimentazione, soprattutto legati al curricolo
Al fine del perseguimento di tali finalità, anche alla luce degli obiettivi formativi prioritari individuati dal c.7 art.1 della
legge 107/2015 l’azione formativa del nostro curricolo, dovrà indirizzarsi verso il conseguimento dei seguenti obiettivi

costruzione di strumenti che aiutino tutti i docenti, da quelli della scuola dell’infanzia a quelli della scuola
secondaria di primo grado a progettare e realizzare una significativa e innovativa didattica che sviluppi nuove
competenze negli studenti

miglioramento delle competenze relazionali che consentano ai singoli docenti dei tre ordini di scuola, attraverso
il dialogo ed il confronto costante di promuovere un’azione professionale comune e sinergica, che abbandoni
l’isolamento e sia più rispondente ai bisogni dei “soggetti che apprendono”

miglioramento delle competenze collaborative per la progettazione e la realizzazione del curricolo e delle
attività didattiche

miglioramento della condivisione di obiettivi comuni per la realizzazione coerente e continua del curricolo
scolastico degli alunni, che devono essere guidati, nei tre ordini di scuola, in un cammino graduale, progressivo,
organico, sistematico, continuo ed ininterrotto, che possa dirsi realmente concluso solo al termine del primo ciclo
di istruzione

miglioramento della condivisione di pratiche, strumenti e procedure valutative per competenze che indichino
con chiarezza le prospettive didattiche di intervento, ma consentano anche di affrontare il problema della messa
a norma degli attuali modelli di valutazione e certificazione degli esiti – per conoscenze e abilità disciplinari;
miglioramento negli alunni delle competenze in lingua italiana e in ambito logico matematico da parte di tutto
il personale docente che sarà chiamato ad attuare una profonda riflessione sulle azioni fondamentali da adottare
per favorire il conseguimento delle competenze di base in ITALIANO e MATEMATICA dei discenti, non solo per
rispondere a un’esigenza strategicamente definita, ma anche per lavorare nell’ottica di una concreta continuità
degli apprendimenti, al fine di colmare la frattura che si riscontra nel passaggio da un ordine di scuola all’altro e
per il raggiungimento dell’equità degli esiti.

CRITICITÀ EMERSE NEL RAV E REVISIONE DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVADIDATTICA
In coerenza con il piano di miglioramento, formulato sulla base del R.A.V., occorre procedere alla revisione della
progettazione didattico – educativa in riferimento alle azioni formative previste per gli ESITI DEGLI STUDENTI ( PDM
Sez. 2)
 Somministrazione di prove di valutazione standardizzate e per classi parallele
1. Incremento significativo dei momenti di analisi relativi alla rivisitazione del curricolo
verticale, revisione della programmazione comune per ambiti disciplinari/ discipline,
all’organizzazione di prove comuni nonché, alla valutazione basata sulle prove strutturate
per classi parallele, che garantiscano lo sviluppo di quelle competenze necessarie a
migliorare i livelli di apprendimento richiesti dai Quadri di Riferimento dell’Invalsi
Dal momento che si sono condivisi e adottati protocolli comuni documentati per la gestione dell’attività didattica, la
revisione porta a riflettere solo su alcuni aspetti da migliorare, esprimibili attraverso le seguenti azioni:
-
Intensificare la collaborazione tra insegnanti nella progettazione didattica, ma soprattutto nella valutazione
in team delle prove strutturate per classi parallele;
-
Pianificare momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione.
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO che si produce in allegato interviene su:
Area 1- ESITI DEGLI STUDENTI
PRIORITA’: ottenere esiti più uniformi nei vari plessi riguardo alle prove standardizzate nazionali.
AZIONI: Stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le classi di scuola primaria per
italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e
di valutazione, creando una griglia comune di valutazione.
2. Somministrare le prove, secondo i criteri Invalsi
3. Confrontare i risultati, soprattutto tra i plessi con lo stesso background famigliare e similitudini di contesto scolastico
OBIETTIVI MISURABILI:
1. Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova somministrata, con uno scarto del 5% tra classi con lo stesso
background famigliare e contesto scolastico.
2. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un’azione didattica più incisiva e condivisa.
Area 2 - OBIETTIVI DI PROCESSO
Subarea CURRICOLO ED OFFERTA FORMATIVA
PRIORITA’: elaborare un curricolo verticale di italiano e matematica, articolato per competenze, “comprovate capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio o di lavoro e nello sviluppo
professionale e personale con responsabilità ed autonomia” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 23 aprile 2008, quadro europeo delle qualifiche e dei titoli).
AZIONI: 1. A.S. 15/16 Coinvolgere i docenti in un progetto di formazione sulla progettazione didattica per competenze,
interrogandosi su questioni cruciali:
- quali tipi di conoscenze e abilità sono imprescindibili nello sviluppo della competenza
- quali percorsi di insegnamento/apprendimento (lezione frontale, didattica ribaltata, learning by doing, apprendimento
peer to peer, role playing, problem solving, e-learning…) sono più efficaci per far sì che ogni studente divenga
consapevole del proprio apprendimento, autonomo nell’implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le
motivazioni
2. A.S. 16/17 Elaborare il curricolo verticale di italiano e matematica, da approfondita analisi dei contenuti disciplinari,
nella quali si integri la considerazione delle diverse modalità con cui ogni studente li apprende e da una particolare
attenzione al contesto:
- contenuti espliciti
- metodologie d’insegnamento
- strutturazione del percorso scolastico
- Mettere in atto la nuova progettazione con incontri periodici di verifica tra i docenti
OBIETTIVI MISURABILI
1. Avvenuta formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla didattica per competenze, con ricaduta
sull’azione didattica quotidiana (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi)
2. Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra primaria e secondaria, per alunni con B.E.S. o per il
potenziamento delle competenze musicali
3. Miglioramento negli apprendimenti degli studenti, puntando soprattutto sulla capacità di formalizzazione (verbale o
scritta) dei procedimenti adottati nella risoluzione dei quesiti proposti
PROGETTI D’ISTITUTO
PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE
Sulla base delle finalità generali e dell’identità culturale in cui si riconosce l’Istituto Comprensivo “G.
Falcone”,viene definita la programmazione dell’offerta formativa triennale che, ai sensi del comma 2 della
legge 107, serve per “il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e
per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle
realtà locali”.
Nello specifico la PROGETTUALITÀ TRIENNALE DELL’ISTITUTO dovrà indirizzarsi verso il conseguimento dei
seguenti OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI:
 valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia (CLIL)
Content language integrated learning;
 potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
 potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte;
 sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;
 sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
 potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano;
 sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
 potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
 prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico;
 valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e
le imprese.
È da premettere che molti progetti da inserire annualmente nel Piano Triennale sono in continuità con quelli già
espressi nel POF
Si proseguirà con i PROGETTI CURRICOLARI di
1. Accoglienza
2. Continuità e Orientamento
3. Orientamento
4. Visite guidate e viaggi di istruzione
5. Scuola sicura
6. Progetto lettura
7. Progetto alla Legalità
8. Educazione alla salute e alla socializzazione responsabile
9. Educazione Ambientale
10. Progetto “ Alimentazione”
11. Progetto “ Educazione affettiva “
12. Progetto inserimento alunni diversamente abili e integrazione
In aggiunta:
13. Progetti di potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche –(PDM :“LaborItaliano” -
“MatematicaMente”) che saranno di seguito espressi nel loro sviluppo progettuale.
Obiettivi Formativi
 Conoscere persone e ambienti della scuola
 Sentirsi accolti nel nuovo ambiente
 Percepire di far parte di una comunità
 Superare paure e timori
 Scoprire che gli altri vivono sensazioni simili alle proprie
 Imparare giocando
 Rispettare semplici regole di comportamento
Durata e Destinatari Mesi di settembre/ottobre- Tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia, della Primaria e
Secondaria di 1° grado
Risorse Umane Tutti i docenti di scuola dell’Infanzia, della Primaria e Secondaria di 1° grado; collaboratori
scolastici.
Risorse logistiche e organizzative Locali scolastici, spazi esterni alle strutture scolastiche.
Monitoraggio : questionari, attività di presentazione.
Obiettivi Formativi
 Favorire l’integrazione dell’alunno nell’ambiente scolastico
 Sviluppare un’immagine positiva e realistica di se stessi e delle proprie capacità.
 Sviluppare competenze cognitive, emotive e relazionali finalizzate ad una maggiore consapevolezza
nell’affrontare difficoltà e situazioni nuove.
 Acquisire la capacità di costruire un più maturo progetto di vita personale.
 Assicurare un continuum di opportunità educative a tutti gli alunni per favorire un armonico sviluppo
della personalità.
Durata e Destinatari L’intero anno scolastico - Alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
Risorse Umane Docenti delle classi ponte dell’Istituto Comprensivo
Risorse logistiche e organizzative
 Incontri fra docenti per la programmazione di attività e iniziative comuni
 Incontri con i genitori degli alunni in entrata per comunicazioni riguardanti l’organizzazione didattica
 Incontri tra gli alunni delle classi ponte coinvolti in attività, visite guidate, progetti comuni.
 Allestimento delle giornate di accoglienza
 Attività informative relative al percorso di orientamento(Open Day)
 Attività formative mediante giochi di gruppo,spunti di riflessione finalizzati allo sviluppo di competenze
orientative,utilizzo di questionari per l’autovalutazione
 Visite fra i vari plessi dell’istituto comprensivo
 Informazione analitica relativa agli istituti superiori e alle procedure d’iscrizione.
Monitoraggio La verifica delle attività svolte avverrà con la somministrazione di questionari, momenti di
discussione e successiva valutazione della riuscita scolastica .
L’orientamento rientra fra le finalità della scuola Secondaria di 1° grado: orientare vuol dire favorire lo sviluppo
di ogni allievo ponendolo nelle condizioni di definire coerentemente la propria identità. La conoscenza di sé
consolida le capacità decisionali, permettendo al ragazzo di fare scelte realistiche nell’immediato futuro.
L’attività di orientamento deve quindi interessare tutta l’azione didattica quotidiana e deve servire a
preparare il giovane a compiere scelte responsabili.
Il regolamento per l’attuazione della Legge 9/99 sull’innalzamento dell’obbligo scolastico — D.P.R. 323/99 —
prevede che la scuola sec. di 1° grado contribuisca al perseguimento degli obiettivi della legge stessa. Così recita
l’art. 3 del regolamento:
1. La scuola media contribuisce, nel quadro delle sue finalità istituzionali, al perseguimento degli
obiettivi indicati dalla Legge sull’elevamento dell’obbligo, potenziando le valenze orientative delle
discipline e le iniziative volte a consentire agli alunni scelte più confacenti alla propria personalità e al
proprio progetto di vita.
2. Nei tre anni della scuola media […] la formazione orientativa si realizza anche attraverso attività a
carattere trasversale con il concorso di più discipline, finalizzate a promuovere capacità di lavoro in
comune e a sviluppare la conoscenza critica dei principali temi del contesto culturale contemporaneo.
3. Nel terzo anno, in particolare, il Consiglio di classe programma e realizza interventi diretti a
consolidare le conoscenze disciplinari di base e a rinforzare le capacità e le competenze, per favorire il
successo formativo e per mettere lo studente in condizione di compiere scelte adeguate ai propri
interessi e alle proprie potenzialità.
4. La programmazione curricolare può prevedere […] moduli che presentino le caratteristiche essenziali
degli indirizzi delle scuole secondarie superiori […] anche con il concorso dei docenti delle scuole
secondarie superiori collegate in rete con la scuola media.
5. Le istituzioni scolastiche […] promuovono le iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali
presenti nel territorio, a sostegno delle scelte, relative al percorso formativo successivo e attivano i
necessari rapporti con i genitori per un loro coinvolgimento nel processo di orientamento. A tal fine
vengono organizzati incontri annuali degli alunni e dei loro genitori con gli organi competenti operanti
sul territorio.
L’orientamento nell’ultimo anno dell’obbligo scolastico
La Legge 9/99 sancisce l’elevazione dell’obbligo scolastico di due anni a partire dall’anno scolastico 1999-2000.
Per quanto attiene all’orientamento è utile riportare il comma 3 dell’articolo 1 della Legge:
3. Nell’ultimo anno dell’obbligo di istruzione […] le istituzioni scolastiche prevedono sia iniziative
formative sui principali temi della cultura, della società e della scienza contemporanee, volte a favorire
l’esercizio del senso critico dell’alunno, sia iniziative di orientamento al fine di combattere la
dispersione, di consentire agli alunni le scelte più confacenti alla propria personalità e al proprio
progetto di vita e di agevolare, ove necessario, il passaggio dell’alunno dall’uno all’altro degli specifici
indirizzi della scuola secondaria superiore.
A livello didattico-educativo occorre:
a) motivare tutti gli allievi, favorendone l’esercizio del senso critico anche attraverso apposite
iniziative formative sui principali temi della cultura, della società e della scienza contemporanee;
b) promuovere condizioni favorevoli, anche attraverso una adeguata
personalizzazione del
curricolo, al pieno sviluppo delle potenzialità educative degli alunni la cui integrazione per
ragioni culturali, sociali e linguistiche presenta particolari difficoltà;
c)individuare attitudini e propensioni
Finalità
 Far emergere sia nella mediazione didattica che nella scelta dei saperi gli aspetti formativi delle
discipline , che sostanziano la crescita culturale , ma anche e soprattutto quella umana
 Apertura al confronto e al dialogo per la conoscenza di sé e degli altri
 Conoscenza del territorio e delle sue strutture sociali – culturali-economiche

Interpretazione di fatti e fenomeni che la quotidianità ci consegna , per avviare opportune riflessioni
che possano sostanziare coerentemente la crescita umana e sociale di ogni ragazzo
 Riconoscere impegni e obblighi che conseguono alle scelte
 Assumersi responsabilità in riferimento ad attività scolastiche o di vita sociale – familiare-amicale
 Conoscere in maniera coerente i percorsi di studio dei vari indirizzi degli Istituti Superiori di 2° grado , e
individuare le prospettive professionali a cui ogni indirizzo orienta.
Obiettivi del percorso rivolto agli alunni
1. Ai fini della conoscenza di sé:
 saper riconoscere, sulla base delle proprie esperienze scolastiche ed extrascolastiche, attitudini,
predisposizioni ed interessi utili ad una scelta ponderata, consapevole e motivata del percorso
formativo futuro; presa di coscienza e gestione dei propri limiti.
2. Ai fini di un’adeguata conoscenza dell’offerta formativa degli istituti superiori e dei centri di formazione
professionale:
 saper utilizzare correttamente uno strumento di consultazione;
 conoscere i percorsi dopo l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado;
 saper riflettere sulla correlazione tra materie scolastiche e aree disciplinari e fra queste e interessi
personali;
 conoscenza della realtà territoriale.
Attività del percorso svolto con gli alunni
1. Ai fini della conoscenza di sé: giochi orientativi strutturati - letture a tema - questionari volti a focalizzare
l’attenzione sulla conoscenza di sé, sulle attitudini personali e l'autostima - discussioni guidate - colloqui
orientativi individuali
2. Ai fini di un’adeguata conoscenza dell’offerta formativa degli istituti superiori e dei centri di formazione
professionale:
 spiegazione circostanziata della differenza intercorrente tra istruzione e formazione professionale con
specifico riferimento alla situazione nella Provincia di Cosenza
 illustrazione con supporti di vario genere dell’offerta formativa del territorio e della regione
 attività in collaborazione con gli istituti e le scuole e/o altre agenzie operanti sul territorio:
o visite
o laboratori
o interventi di esperti esterni
o incontri/stand informativi
o comunicazione e spiegazione delle giornate di “scuola aperta”
3. Progetti ponte e percorsi personalizzati (disabili, stranieri, alunni a rischio di abbandono)
Iniziative rivolte alle famiglie
 Eventuali colloqui individuali con i docenti.
 Comunicazione del consiglio orientativo elaborato dal Consiglio di Classe.
Periodo e tempi d’attuazione
 Orientamento alla conoscenza del sé- percorsi strutturati da attuare nei tre anni
 Orientamento alla conoscenza del contesto socio-economico-culturale locale e nazionale- percorsi
strutturati da attuare nei tre anni
 Orientamento scolastico da attuare nei tre anni
Docenti referenti per i vari ambiti
 Attività in classe (tutti i docenti coinvolti)
 Attività in collaborazione con le scuole rivolte agli alunni e alle famiglie
 Attività di coordinamento delle iniziative progettuali (coordinatori di classe e FS)
Valutazione del percorso e delle scelte orientative (a cura del Consiglio di Classe)
 Modalità:
o rilievo delle scelte operate dagli alunni e delle effettive iscrizioni
o stesura del consiglio orientativo
o esame dei risultati conseguiti dagli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di
secondo grado e verifica della coerenza di tali risultati con le scelte operate.
 Strumenti:
o griglie strutturate
 Tempi: dicembre- giugno dell’anno scolastico in corso
Anche la progettazione dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche dovrà inserirsi
sempre di più all’ interno della progettazione d’istituto triennale, realizzandosi come
concreta esperienza sul campo
Obiettivi Formativi
 Conoscere gli aspetti paesaggistici, monumentali e culturali del paese in cui si vive
 Educare alla condivisione di esperienze formative al di fuori dell’ambiente scolastico
 Migliorare la socializzazione fra alunni, alunni e docenti,docenti e docenti
 Favorire comportamenti di responsabilizzazione individuale e di gruppo
 Allargare e consolidare le conoscenze a vantaggio di un complessivo arricchimento culturale
 Promuovere lo sviluppo del senso estetico
Durata e Destinatari : intero anno scolastico – Alunni di scuola primaria, dell’infanzia e secondaria I grado
Risorse Umane:docenti dell’Istituto Comprensivo
Risorse logistiche e organizzative: la scelta delle mete sarà effettuata dalla commissione di lavoro sulla
base delle indicazioni che, a partire dal mese di ottobre, verranno dai consigli di classe e di interclasse.
Successivamente si procederà con la raccolta delle adesioni, ricerca dati, organizzazione dell’iter e delle attività
connesse, indagini di mercato, redazione di materiale informativo in collaborazione con gli alunni, definizione
della documentazione necessaria.
Monitoraggio:questionari sull’esperienza vissuta, sull’organizzazione, sulla qualità dell’attività svolta; relazioni
finali; lavori di gruppo
VISITE GUIDATE
Si svolgono nell'arco di una mattinata o eccezionalmente di una giornata per visite a musei o mostre, per
manifestazioni culturali o di interesse professionale. Il Dirigente Scolastico autorizza tali uscite, su richiesta del
docente coordinatore di classe, purché siano inserite nella programmazione approvata dal Consiglio di classe.
Per ogni quadrimestre i CdC possono programmare tre uscite didattiche. Ogni Consiglio di classe deciderà di
partecipare a mostre, spettacoli o altre manifestazioni che il territorio potrebbe offrire nel corso dell’anno e che
potrebbero risultare particolarmente interessanti, in funzione dei percorsi formativi attivati nelle classi.
VIAGGI D’ISTRUZIONE
I viaggi di istruzione, della durata di una o più giornate sono da considerarsi parte integrante dell'attività
didattica, e sono finalizzati ad una migliore conoscenza del patrimonio artistico/ambientale dell’Italia o scambi
di tipo culturale. Devono essere programmati dal Consiglio di classe. A tale scopo, il Dirigente Scolastico
incaricherà un’apposita commissione di docenti che, anche sulla scorta delle esperienze realizzate in
precedenza, e di eventuali suggerimenti dei colleghi, individuerà alcuni possibili itinerari a cui i consigli di classe
faranno riferimento per la programmazione dell’iniziativa.
Obiettivi Formativi
 Conoscere gli eventi naturali con i quali convivere per prevedere e prevenire i pericoli
 Sviluppare negli alunni una coscienza civica finalizzata alla collaborazione e alla solidarietà attraverso
l’acquisizione consapevole di modelli comportamentali
 Evitare comportamenti inopportuni e agire correttamente in situazioni di emergenza, rispettando i
ruoli prestabiliti
 Sviluppare capacità di autocontrollo
 Saper riconoscere specifici linguaggi iconici e non, da utilizzare in momenti di emergenza reali o
simulati.
Durata e Destinatari L’intero anno scolastico – Tutti gli alunni dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado
Risorse Umane Tutti i docenti, responsabili di plesso per la sicurezza, referente del progetto, personale non
docente.
Risorse logistiche e organizzative:
Attività informativa su eventi calamitosi riferiti al territorio; rilevazione e illustrazione di fattori di rischio a casa
e a scuola; assunzione di comportamenti corretti in caso di evacuazione di locali; simulazione di evacuazione dei
locali; orientamento e movimento in situazione di difficoltà visiva; consolidamento e potenziamento
dell’equilibrio e del coraggio; dimostrazione di interventi di primo soccorso e conoscenza delle posizioni di
sicurezza; attuazione di giochi scolastici finalizzati al progetto.
Monitoraggio Prove di evacuazione
Il progetto si rivolgerà gli alunni di tutte le classi della scuola secondaria di I grado e sarà finalizzato al
miglioramento delle competenze espressive, sia scritte che orali, degli studenti, alla luce dei risultati delle
prove Invalsi e degli obiettivi di miglioramento individuati dal Rapporto di autovalutazione elaborato dalla
scuola
Obiettivi Formativi
 Diffondere tra i giovani l’abitudine e il gusto per la lettura intesa come fonte di piacere, di
arricchimento culturale e di crescita personale
 Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
Obiettivi specifici
 Educare all’ascolto;
 Promuovere la lettura ad alta voce;
 Potenziare tecniche e strategie di lettura attiva;
 Creare situazioni motivanti per sollecitare la curiosità e il piacere di leggere;
 Indurre gli alunni a diventare lettori “forti”, abituali;
 Promuovere un approccio trasversale al libro che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo-emotivi;
 Condividere l’esperienza della lettura e favorire il confronto di idee tra giovani lettori;
 Migliorare le abilità comunicativo-espressive mediante la lettura.
Durata Il progetto si articolerà per l’intero anno scolastico; saranno coinvolti gli alunni di tutte le classi della
scuola secondaria di I grado e gli alunni della terza sezione della scuola dell’infanzia
Risorse Umane Docenti d’italiano, docenti di tutte le discipline scolastiche, bibliotecaria, scrittori, autori,
illustratori, attori, registi, genitori, associazioni culturali operanti nel territorio ecc.
Risorse logistiche e organizzative
 Biblioteca, aule scolastiche, Aula Magna.
 Libri in dotazione alla biblioteca scolastica;
 Libri della dotazione personale di alunni e docenti fatti circolare liberamente.
Iniziative del percorso progettuale
 Partecipazione a mostre del libro;
 Lettura dei quotidiani in classe;
 Laboratori di lettura (incontri con autori, editori, illustratori ecc.);
 Tornei di lettura tra le classi;
 Visite alla Biblioteca civica di Rende, Biblioteca civica di Cosenza, Biblioteca Nazionale di Cosenza;
 Visite presso Librerie;
 Visite presso Case editrici;
 Visita all’Archivio di Stato di Cosenza; (percorsi e visite guidate, mostre, laboratori ecc.);
 Adesione a concorsi e progetti sulla lettura provenienti dal territorio;
 Adesione al Progetto “Libriamoci”.
Monitoraggio Somministrazione di schede di recensione dei libri letti; Schede di rilevazione del livello di
gradimento e coinvolgimento degli alunni nelle attività; gruppi di discussione, osservazioni sistematiche durante
le attività.
Obiettivi Formativi
 Prendere coscienza di tutte le forme di illegalità nella società.
 Sviluppare un quadro di valori che mirino a formare una personalità equilibrata, consapevole e
responsabile
 Accrescere l’autostima, rimuovere situazioni di emarginazione, migliorare il successo formativo al fine
di prevenire situazioni di illegalità
 Sviluppare la coscienza civica
 Guidare gli alunni a maturare il rifiuto consapevole della illegalità, della criminalità e della violenza.
 Combattere forme di comportamento prepotente e violento nella scuola(bullismo)
Durata e Destinatari: l’intero anno scolastico – Tutti gli alunni dei tre ordini di scuola
Risorse Umane Tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo, genitori, esperti esterni, rappresentanti istituzionali.
Risorse logistiche e organizzative Analisi di documenti, letture, ricerche, film, documentari, dibattiti, focus
group, lavori artistico-espressivi
Monitoraggio Osservazioni sistematiche, schede di monitoraggio in itinere e finale.
Il progetto è rivolto agli studenti di tutte le classi e ai loro genitori e mira a fornire, con
il coinvolgimento del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS n.4, che propone alla
scuola diverse iniziative di educazione alla salute, informazioni utili all’adozione di stili
di vita sani e positivi.
Obiettivi Formativi
 Prevenire il disagio giovanile
 Prevenire il bullismo
 Prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico
 Promuovere modelli di comportamento finalizzati a perseguire un equilibrato
sviluppo psico-fisico, affettivo e relazionale dell’alunno.
 Far prendere coscienza a ciascun alunno delle proprie responsabilità nel mantenimento nella
salvaguardia della salute.
 Favorire la vita relazionale e di gruppo
 Educare alla prevenzione e al mantenimento della salute fisica e mentale
Durata Intero anno scolastico- Alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
Risorse Umane Tutti i docenti dell’Istituto, alunni, genitori, esperti esterni ,operatori ASL,associazioni locali,
nazionali e internazionali, gruppi di volontariato.
Risorse logistiche e organizzative
Screening medici, educazione alimentare, attività di educazione socio affettiva, sanitaria e sessuale attraverso i
saperi disciplinari, lavori di gruppo, giochi di squadra, visite guidate e viaggi di istruzione, cineforum, centro di
ascolto, corsi di formazione per docenti e genitori.
Monitoraggio test, questionari, incontri periodici, osservazioni sistematiche
Obiettivi Formativi
 Osservare e conoscere le principali caratteristiche degli ambienti naturali del nostro territorio
 Creare una coscienza relativa ai problemi dello sviluppo sostenibile.
 Acquisire corrette norme di comportamento
 Apprezzare il patrimonio naturale ed ambientale
 Sviluppare attività didattiche di osservazione, studio,classificazione e ricerca sul campo
 Acquisire conoscenze specifiche sugli organismi viventi presenti nel proprio territorio.
 Conoscere il rapporto tra uomo e natura nella storia.
 Valorizzare le testimonianze del passato in quanto essenziali perla costruzione di una propria identità.
 Sperimentare esempi di riciclaggio e di raccolta differenziata.
Durata e Destinatari L’intero anno scolastico – Alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
Risorse Umane Docenti, personale ATA, genitori, dirigente scolastico, esperti, consulenti scientifici e tecnici di
della LIPU- CEDAM – UNICAL – Associazione Ambientalistiche
Risorse logistiche e organizzative Lezioni frontali con uso di supporti visivi, schede tecniche, reperti
naturali e visite guidate nel territorio, in aree boschive protette. Le attività sul campo saranno quelle di maggior
interesse in quanto abitueranno gli alunni a percepire il paesaggio attraverso i sensi. Si effettueranno analisi
delle componenti naturali, rilevazioni delle caratteristiche strutturali della vegetazione arborea e delle specie
faunistiche tipiche. Osservazione degli elementi di equilibrio ecologico con conseguente sviluppo del senso di
corresponsabilità nella cura e nella tutela del patrimonio ambientale.
Monitoraggio Osservazioni sistematiche, conversazioni, questionari, relazioni, schede di verifica
“MANGIA GIUSTO MUOVITI CON GUSTO”
Motivazione : L’obiettivo è quello di far riflettere i bambini sull’importanza di una corretta ed adeguata
alimentazione intesa come insieme di comportamenti e di rapporti nei confronti del cibo, che aiuta a difenderci
dalle malattie. La prevenzione a tavola deve iniziare già dall’infanzia e diventare patrimonio della cultura
personale di ogni essere umano. Il progetto si realizza, come da Protocollo d’intesa, con la collaborazione
dell’A.S.P. di Rende al fine di sensibilizzare ed educare bambini e genitori ad una sana e corretta alimentazione.
Obiettivi Formativi
 Riflettere sulle abitudini alimentari per una crescita sana.
 Scoprire gli alimenti più utilizzati per i vari pasti della giornata.
 Sviluppare la consapevolezza delle proprie abitudini alimentari.
 Sperimentare la trasformazione di un prodotto.
 Discriminare attraverso la percezione olfattiva o gustativa.
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia
Risorse Umane: Insegnanti curriculari
Risorse logistiche e organizzative: Sezione,cucina ,atrio, giardino della scuola, supermercato . Materiale
didattico
Monitoraggio :In itinere
Motivazione:Educare alle emozioni, ai sentimenti, all’affettività, all’amore nasce dalla consapevolezza che
osservare e accompagnare nella crescita i bambini per quanto riguarda i loro vissuti emotivi interiori è di
assoluta fondamentale importanza per la complessità e la fragilità che oggi, più di un tempo, necessità di figure
di adulti e di ambienti maturi e significativi.
Finalità:Il progetto, che è l’argomento guida della nostra programmazione ,ha come finalità la coscienza che
tutti i tipi di emozioni concorrono, se armonizzati, alla stessa possibilità di vivere l’amore in tutte le sue forme
attraverso la sperimentazione di un’accoglienza incondizionata.
Obiettivi Formativi
 Riconoscere e rispettare le norme comportamentali e relazionali su cui si fonda l’organizzazione sociale
 Riconoscere ed esprimere sentimenti
 Riconoscere le esigenze dell’altro e comprenderne i bisogni
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti i bambini della scuola dell’infanzia
Risorse Umane: Insegnanti e Famiglia
Monitoraggio:In itinere e finale
L’inclusione e il successo formativo di tutti i nostri alunni sono lo scopo principale della scuola. In modo particolare, la
risposta alle nuove problematiche della disabilità ,dei disturbi specifici di apprendimento e dei bisogni educativi
speciali rappresentano un obiettivo strategico dell’istituto. La scuola attua la piena accoglienza nei loro confronti
consapevole che la diversità è una risorsa e che un’utenza sempre più diversificata che presenta una pluralità di
bisogni formativi,ed un variegato ventaglio di disagi sono l’evoluzione normale di un ambito territoriale in crescita.
Alunni diversamente abili DSA-BES- Alunni stranieri
FINALITA’ GENERALI
Le finalità generali del progetto si ravvisano in due diverse direzioni:
- Favorire una reale ed efficace integrazione nel contesto scolastico attraverso la condivisione da parte di tutti gli
operatori impegnati nelle diverse esperienze
- Potenziare le capacità personali di ogni alunno
Per gli alunni che presentano handicap di gravissima entità, il progetto intende promuovere soprattutto lo
sviluppo dell’autonomia personale e se possibile anche l’autonomia sociale.
Dalle finalità generali si enucleano i seguenti obiettivi specifici:
 Consolidare la coscienza del proprio sé.
 Potenziare l’autostima e la percezione positiva di sé.
 Sviluppare le conoscenze spaziali e le capacità di orientamento nello spazio.
 Sviluppare le conoscenze temporali e le capacità di orientamento nel tempo.
 Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggi.
 Potenziare le autonomie personali e sociali.
METODOLOGIA
La metodologia verterà su cinque aspetti fondamentali:
a) La responsabilità organizzativa: con questo fattore si vuole intendere che la scuola, là dove e’ in atto
l’integrazione, è nelle condizioni di poter modificare gli ambienti architettonici, gli orari di lezione, la
composizione del gruppo classe con attività per classi parallele o in piccoli gruppi, ecc.
b) La presenza di risorse aggiuntive: oltre la comune dotazione di insegnanti curricolari e di sostegno, in funzione
dei bisogni educativi specifici dell’allievo in situazione di handicap, nella classe intervengono anche operatori
con professionalità diverse da quella docente.
c) La cooperazione scuola-famiglia: la partecipazione attiva delle famiglie con le quali si condividono processi
decisionali e scelte operative.
d) Il coinvolgimento diretto del dirigente scolastico: l’integrazione non viene delegata, ma seguita
personalmente dal capo d’istituto.
e)Comportamento cooperativo tra gli insegnanti di sostegno e curricolari: non vi e’ l’esercizio della delega e gli
insegnanti operano come gruppo di conduzione della classe.
Gli insegnanti curricolari e specializzati, dovranno perseguire attivamente un obiettivo comune: l’integrazione
degli alunni con disabilità quali membri della classe. Per raggiungere tale obbiettivo si svilupperà una didattica
flessibile e inclusiva dove all’occorrenza si modificheranno i ruoli degli insegnanti, le routine di classe e le attività
progettuali. La presenza a tempo pieno o parziale dell’insegnante specializzato nella classe significa che gli adulti
coinvolti devono definire come suddividersi e condividere la responsabilità per l’alunno con handicap e i suoi
compagni di classe. Gli scopi e le caratteristiche principali di questi tre tipi di modificazioni si possono
riassumere in:
- Modifiche al ruolo dell’insegnante;
- Modifiche alla routine di classe
- Modifiche alle attività di classe.
Modifiche al ruolo dell’insegnante:
Vengono modificati i ruoli degli insegnanti così che l’alunno appartenga fisicamente alla classe dell’insegnante
curricolare, ma riceva aiuto dall’insegnante specializzato.
Responsabilità dell’insegnante curricolare
- Trattare l’alunno con disabilità in relazione alle sue necessità e ai suoi bisogni.
- Fornire aiuti e adattamenti specifici
- Attuare la gestione della classe attraverso una didattica inclusiva
Responsabilità degli insegnanti specializzati
- Essere di supporto al gruppo classe ed in modo particolare all’alunno in difficoltà
- Adattare i materiali.
- Fornire insegnamento individualizzato.
- Sostenere gli altri studenti e gli insegnanti di classe.
Modifiche alle routine di classe
Vengono modificati le routine di classe e l’ambiente fisico perché l’alunno stia vicino ai compagni.
o Insegnanti e compagni forniscono aiuto fisico e nei compiti, perché l’alunno possa restare con il gruppo.
o Vengono cambiati i tempi e i luoghi delle attività:si attueranno attività in piccoli gruppi e per classi parallele
al fine di perseguire il successo formativo dell’alunno sempre in relazione alle sue capacità.
Modifiche alle attività didattiche
Adattamenti didattici: sono diretti a raggiungere la partecipazione attiva e sociale in classe e a fornire
insegnamento sugli obiettivi di apprendimento individualizzati.
Strategie di partecipazione sociale: mirano a mantenere la connessione con il gruppo tramite la partecipazione
sociale, anche senza arrivare ad una partecipazione didattica attiva.
Attività parallele: permettono di mantenere il collegamento con la lezione di classe, anche se la partecipazione
sociale è minima.
- L’alunno con disabilità svolge la stessa attività dei compagni, ma con metodi, obiettivi, criteri e/o con materiali
modificati.
- L’attività viene programmata e realizzata dal team docente.
- L’alunno con disabilità svolge la stessa attività dei compagni con materiali uguali o adattati.
- L’alunno con disabilità svolge un’attività diversa, ma su un argomento connesso a quello trattato nella lezione
per la classe.
- Le attività sono progettate e condotte dall’insegnante specializzato.
STRATEGIE PER ALUNNI CON D.S.A.
Le persone con DSA, pur presentando normali capacità intellettive, hanno bisogno di essere supportate
con strumenti compensativi e dispensativi nell’ambito dell’attività didattica. Essi evidenziano specifici disturbi di
lettura(DISLESSIA), di scrittura(DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA) e di calcolo (DISCALCULIA).
Pertanto, la nostra istituzione, sensibile al successo formativo di tutti gli alunni, operando nel rispetto della
normativa vigente (Legge 170-2010), elabora Piani Didattici Personalizzati (PDP) in collaborazione con la
famiglia e i servizi Sanitari territoriali e individua le seguenti modalità strategiche d’intervento:
Strategie metodologiche e didattiche
- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi.
- Predisporre azioni di tutoraggio.
- Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti
l’apprendimento (immagini, mappe…).
- Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio(titolo,paragrafi, immagini,…)
- Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo
argomento di studio.
- Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.
- Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”
- Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella
discriminazione delle informazioni essenziali.
- Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo, la riflessione su quello che si fa”;
- Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento negli alunni.
Disturbo specifico di lettura
- Se l’allievo apprende bene con modalità uditive, quindi è facilitato dall’ascolto, usare audiolibri (testi
registrati come quelli in uso per i non vedenti) e libri digitali (libri in formato elettronico che si usano con un
computer; usare formati modificabili);
- Usare testi stampati con ampia interlinea in modo da separare bene una riga di lettura da un’altra ed anche
con spaziatura maggiore tra ciascuna singola parola (con il computer non è un grosso problema);
Fornire un computer portatile e consentirne l’uso attraverso testi modificati o mappe concettuali;
- Usare metodi di insegnamento multi-sensoriali;
- Insegnare ad usare la logica e il ragionamento anziché la memoria;
- Presentare i materiali in piccole unità;
- Usare giochi di comprensione del tipo “individuare le parole-chiave in un testo” cioè le parole che
secondo l’allievo portano le informazioni principali;
- Utilizzare il metodo fonologico (o fonematico) per l’apprendimento della letto-scrittura, evitando il metodo
globale, che pure può essere utilizzato come strumento di approfondimento per sviluppare la capacità di
separazione del continuum della scrittura in unità discrete (parole), poi in sillabe, poi in lettere; pare che
soffermarsi a lungo sul lavoro sillabico possa costituire un aiuto consistente;
- Utilizzare per quanto possibile materiali concreti per insegnare a manipolare le parole scritte
- Utilizzare software didattici con sintesi vocale.
- Disturbo specifico del calcolo
 Utilizzare metodi di insegnamento basati sull’uso di materiale concreto sia strutturato
 Usare modelli visivi di rappresentazione dei passaggi fondamentali dei ragionamenti e dei calcoli
(diagrammi di flusso, mappe concettuali, ecc.)
 Usare carta con spazi già predisposti in modo da favorire l’allineamento e l’incolonnamento, anche
con l’uso di segni particolarmente marcati o di colori diversi;
 Utilizzare il codice colore per evidenziare i punti importanti (ad esempio nel testo di un problema le parole
che portano informazioni di tipo operativo p.e. perde = sottrazione );
 Rappresentare le situazioni sia materialmente, come scenette recitate e con l’uso di materiali, sia con disegni
via via più astratti;
 Consentire l’uso della calcolatrice e del computer o, in età più giovani, del pallottoliere o dell’abaco e
comunque del materiale strutturato
-Disturbo specifico della scrittura: disgrafia e disortografia
Uso della videoscrittura;
Nelle prove scritte valutare il contenuto e non la forma. Evitare di sottolineare tutti gli errori ma solo
quelli più significativi.
Preferire le prove orali a quelle scritte.
Nelle verifiche scritte utilizzare prove a scelta multipla ed esercizi di completamento.
 Mantenere l’esercizio della scrittura manuale ma favorire l’uso di strumenti digitali anche per appunti;
 Non richiedere testi lunghi come elaborazioni, tesine, temi, ma schemi, riassunti, diagrammi, foto
disegni commentati, ecc.
 Eliminare il lavoro di copiatura (il testo del problema viene fornito già scritto – e secondo le modalità prima
descritte – e non copiato dalla lavagna);
 Usare fogli strutturati in modo da facilitare l’allineamento della scrittura o delle operazioni;
 Assegnare compiti attraverso la registrazione su nastro anziché su foglio oppure usare strumenti di
Assistive tecnology (ad esempio gli speciali scanner che leggono un testo e usano una interfaccia vocale per
tradurlo oralmente; sono molto utili gli strumenti per i ciechi o ipovedenti);
 Richiedere, prima della scrittura, la verbalizzazione del pensiero in forma essenziale(due/tre parole alla
volta ), ripetendo una parola alla volta e invitando poi alla scrittura di una parola alla volta;
 Far eseguire esercizi per il coordinamento oculo-manuale e per sviluppare le capacità fino- motorie,come
pure le capacità di coordinamento generale del corpo, di armonia del movimento, di consapevolezza
corporea.
Nell’ambito delle varie discipline l’alunno può essere dispensato:
- dalla lettura ad alta voce;
- dal prendere appunti;
- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni
senza DSA);
- dal copiare dalla lavagna;
- dalla dettatura di testi/o appunti;
- da un eccesivo carico di compiti a casa
- dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;
- dallo studio mnemonico di formule, tabelle;definizioni
- altro ( es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico)
L’alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi:
- libri digitali
- tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe
- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
- risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati,…)
- software didattici free
- computer con sintetizzatore vocale
- vocabolario multimediale
Criteri e modalità di verifica e valutazione
- verifiche orali programmate
- compensazione con prove orali di compiti scritti
- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali,mappe cognitive..)
- valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con
eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale
- prove informatizzate
- valutazione dei progressi in itinere
Percorsi formativi per alunni H, DSA, BES, stranieri e partecipazione ai progetti previsti dal POF
Per il raggiungimento di una didattica inclusiva che prenda in considerazione anche i progetti di vita degli alunni e
ne sviluppi tutte le potenzialità latenti e presenti si stileranno percorsi formativi di supporto alla didattica in
ambito:
- musicale- teatrale- motorio- linguistico - logico-matematico.
I ragazzi diversamente abili, i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento (DSA), i ragazzi con bisogni
educativi speciali (BES) e i ragazzi stranieri parteciperanno a tutti i progetti esplicitati nel POF sia curriculari che
extracurriculari, di recupero e potenziamento attraverso un adattamento di strumenti, materiali, strategie,
tempi per creare il punto di contatto della programmazione individualizzata e personalizzata con quella del
gruppo classe e con le finalità educative-didattiche dei progetti.
Si terrà inoltre sempre in grande considerazione la singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata
identità, delle sue aspirazioni e capacità, delle sue fragilità e degli stili cognitivi per consentire a tutti e a
ciascuno di acquisire adeguate competenze finalizzate al successo formativo. Tali progetti saranno realizzati nel
corso del triennio come arricchimento alla didattica inclusiva, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico
che possano garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni.
Obiettivi formativi : acquisire competenze linguistiche e matematiche per diventare cittadino d’Europa
1. Corso di potenziamento: Italiano
o Consolidare o potenziare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari.
o Potenziare la padronanza della lingua italiana in quanto veicolo di conoscenza.
o Acquisire la conoscenza dei diversi ambiti disciplinari e padroneggiarne i linguaggi specifici.
o Sviluppare, attraverso l’esperienza dei diversi saperi, le attitudini personali e l’autoorientamento operando per sviluppare le potenzialità e consolidare le competenze.
o Potenziare le capacità di comprensione, analisi, sintesi e valutazione.
2. Corso di potenziamento: Matematica
o Potenziare le abilità e le procedure operative anche con l’uso consapevole di strumenti.
o Potenziare le capacità logiche e critiche.
o Acquisire la capacità di trovare percorsi diversi per la risoluzione dello stesso tipo di problema.
o Approfondire la conoscenza per migliorare l’uso dei termini, simboli e linguaggi specifici.
o Migliorare il metodo di lavoro per diventare più autonomi
Durata e Destinatari : L’intero anno scolastico – Alunni scuola primaria e secondaria di I grado
Risorse Umane: Docenti scuola primaria e secondaria di I grado
Risorse logistiche e organizzative: In ogni classe terminale della scuola primaria e secondaria di primo grado,
verranno elaborate e proposte agli alunni n.1 o 2 prove PROVE STRUTTURATE sulla tipologia INVALSI annuali,
predisposte sugli item dell’INVALSI e OCSE PISA, sia per l’italiano e sia per la matematica,
I tempi di consegna delle prove saranno via via ridotti, fino ad arrivare a quelli stabiliti per le prove INVALSI e
OCSE (75 min. per ogni disciplina).La strutturazione delle verifiche avverrà nelle riunioni dei dipartimenti; la
consegna in tempi possibilmente omogenei per tutte le classi e le valutazioni diventeranno oggetto di indagine e
riflessione per attivare opportuni cambiamenti e percorsi alternativi al raggiungimento delle competenze
indicate dall’INVALSI.
Monitoraggio: La valutazione delle prove sarà effettuata con griglie opportunamente predisposte.
Monitoraggio:La valutazione delle prove sarà effettuata con griglie opportunamente predisposte




Il laboratorio è il luogo per fare esperienze reali concrete
Facilita l’ acquisizione di conoscenze e competenze
Matura le capacità di agire, progettare e ricercare, esplorare, riflettere
Potenzia la creatività e la socializzazione
Laboratorio:” Arte in cucina”
Motivazione:L’obiettivo è quello di far riflettere i bambini sull’importanza dell’alimentazione ed offrire lo spunto
alla scoperta del mondo naturale. Un’alimentazione corretta ed adeguata, intesa come insiemi di
comportamenti e di rapporti nei confronti del cibo, aiuta a difenderci dalle malattie. La prevenzione a tavola
deve iniziare già dall’infanzia e diventare patrimonio della cultura personale di ogni essere umano. Mangiare è
un atto ricco di significati che va ben oltre il semplice soddisfacimento fisiologico. Il nostro corpo, infatti, ha
bisogno di tante cose: pasta, carne, pesce formaggio, verdure, legumi ecc. e ognuno di questi alimenti contiene
delle sostanze indispensabili per crescere sano.
Laboratorio pre-scrittura – pre-lettura – pre-calcolo
Motivazione:Il laboratorio ha come obiettivo primario quello di permettere al bambino una graduale
sistematizzazione delle competenze relative alla conoscenza, identificazione e differenziazione dei segni
alfabetici, associati alla riproduzione grafica degli stessi e correlati all’aspetto fonologico della lettura ed a quello
semantico della parola, attraverso giochi linguistici sia a livello orale che grafico. Solo così, nel nuovo contesto
scolastico, l’alunno potrà iniziare un percorso didattico in un clima di serenità, senza traumi, e con quelle
competenze che gli permetteranno di muoversi agevolmente sulla strada dei primi saperi
Laboratorio di cittadinanza attiva
Motivazione:Il laboratorio nasce dalla necessità di far conoscere ai bambini “La Costituzione” e i suoi articoli, i
suoi valori e le regole della comunità Italia, per aiutarli a vivere meglio e costruirsi un futuro con maggiore
consapevolezza, per far rispettare le leggi e farle rispettare da chi non le conosce.
Laboratorio scientifico
Motivazione:Lo scopo di questo laboratorio è quello di far nascere nei bambini una coscienza ecologica e
ambientale. Il percorso avrà come contesto di riferimento il rapporto bambino-ambiente, sviluppato in fasi
argomentative, con una struttura ramificata pluridisciplinare delle attività
.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE E AGGIUNTIVE, PROGETTI EXTRACURRICOLO
In conformità con le finalità dell’Istituto e in coerenza con il piano di miglioramento
formulato sulla base del R.A.V. l’istituto “G. Falcone” ha inteso mettere in atto scelte
progettuali extracurricolari a supporto formativo della didattica curricolare, volte a
garantire il successo formativo e ad ampliare l’offerta formativa; ciò anche per
consentire ad ogni studente di poter accedere a spazi differenziati di attività in cui ognuno possa trovare risorse
formative flessibili ed adeguate alle caratteristichepersonali.
Nell’ambito della progettazione triennale si proseguirà con il
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Progetto “Recupero –Rafforzamento Disciplinare”
Progetto “Azzeramento Disciplinare”
Progetto di Potenziamento In Lingua 2 : Ket- Dele-Delf
Progetto in Lingua Inglese
Potenziamento delle competenze musicali
Progetto di drammatizzazione “Momenti Speciali”
in aggiunta i progetti
7. Potenziamento delle competenze digitali
8. Potenziamento della lingua madre
9. Potenziamento delle competenze logico-matematiche
10. CLIL
11 . PON- Programma Operativo Nazionale
PREVENZIONE DELL'INSUCCESSO
L’Istituto accoglie la proposta avanzata dalla direttiva ministeriale113/2007, che richiama
l'attenzione sulla necessità di favorire il successo scolastico attraversol’azione quotidiana dei
docenti e una costante attenzione alla qualità dell'apprendimento chesignifica anche colmare
per tempo le lacune presenti nella preparazione di base. Sotto quest’ottica verranno
progettati e realizzati corsi di recupero/rafforzamento disciplinare. per consentire l’acquisizione dei saperi
ritenuti fondanti e per il raggiungimento degli obiettivi irrinunciabili. Saranno attivati prioritariamente i corsi
per le seguenti discipline: matematica,italiano, lingua straniera organizzati per classiparallele. I nominativi degli
alunni saranno individuati dai vari consigli di classe e comunicati alle rispettive famiglie per l’opportuna
autorizzazione:
È da sottolineare come le suddette attività elencate rientrino nelle azioni formative previste nel PDM (Sez. 2)
Obiettivi Formativi :
 Acquisire conoscenze e competenze che siano sufficienti a soddisfare i bisogni degli alunni che
presentano difficoltà e incertezze, scarsa motivazione, problemi relazionali
 Migliorare le competenze relazionali
 Recuperare rafforzare conoscenze e abilità nell’area linguistica e logico-matematica
 Acquisire l’uso corretto di strategie e di soluzioni
Durata e Destinatari: Intero anno scolastico –seconde e terze classi della scuola secondaria diI grado
Risorse Umane: Docenti interni di lettere, dilingua straniera, di matematica e scienze della scuola secondaria di
1° grado
Risorse logistiche e organizzative : testi scolastici,sussidi informatici e materiali didattici
Monitoraggio: In itinere e quadrimestrale.
Nel primo periodo dell’anno scolastico, verrannoattivati percorsi curricolari di AZZERAMENTO, che sempre nello
spirito del testo ministeriale, saranno rivolti prioritariamente agli alunni di classe prima e saranno finalizzati a
migliorare il livello degli apprendimenti nelle discipline che fanno registrare carenzepiù diffuse, a partire dalla
lingua italiana, per le sue caratteristiche di trasversalità e dallamatematica, che presenta più ricorrenti elementi
di criticità.
Obiettivi Formativi :
 Soddisfare le esigenze degli alunni che presentano difficoltà organizzative e metodologiche, scarsa
motivazione, problemi relazionali
 Migliorare le competenze relazionali
 Migliorare conoscenze e abilità nell’area linguistica e logico-matematica
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico - tutte le classi prime della scuola secondaria di I grado
Risorse Umane: Docenti interni di lettere, di lingua straniera, di matematica della scuola secondaria di 1° grado
Risorse logistiche e organizzative:Utilizzo di testi scolastici, sussidi informatici e materiali didattici presenti a
scuola o inpossesso dei docenti e/o degli alunni
Monitoraggio: In itinere e finali
Una delle competenze chiave richiesta dall’ U.E. con la risoluzione del Parlamento Europeo del 2006 è quella
della conoscenza delle lingue comunitarie e della consapevolezza della cittadinanza europea.
E’ quindi necessario muoversi in questa dimensione europea dell’ educazione, e in questa ottica emerge la
necessità di proseguire il potenziamento linguistico finalizzato alle certificazioni internazionali.
Obiettivi formativi:
 Potenziare le competenze di ascolto, interazione,lettura scrittura in lingua straniera.
 Acquisire una certificazione degli esiti di apprendimento della lingua 2 riconosciuta a livello
internazionale e documentare in maniera trasparente le qualifiche nell'ambito linguistico.
 Mettere alla prova e confrontare le competenze acquisite nel nostro Istituto con competenze standard
richieste a livello internazionale.
 Motivare all'apprendimento delle lingue straniere imparando a porsi obiettivi per il proprio
apprendimento linguistico e a pianificare le tappe successive.
Durata e Destinatari: Gennaio-Maggio (incontri pomeridiani in date da concordare) -Alunni classi terze della
Secondaria di primo grado
Risorse umane :Docenti di Lingua straniera dell’Istituto
Risorse logistiche e organizzative :Uso di materiale autentico -Esercitazioni con uso di mezzi informatici (LIM,
laboratorio linguistico, cassette registrate da native speakers iscrizione e uso di materiale autentico e da altri siti
in riferimento alle certificazioni).- Incontri con i genitori degli alunni e con gli alunni destinatari del Progetto.Incontri tra i docenti di lingue e i componenti dei consigli di classe di appartenenza degli alunni destinatari del
progetto.
Monitoraggio:La verifica delle attività svolte avverrà tramite la somministrazione di prove di simulazione
dell’esame sia orale che scritto e momenti di discussione e successiva valutazione della riuscita scolastica.
Motivazione:In una realtà multietnica e multiculturale come la nostra l’apprendimento
precoce di una lingua straniera, qual è l’inglese, avvia il bambino alla conoscenza di altre
culture di altri popoli e al loro rispetto.
Finalità:
 Promuovere un atteggiamento positivo verso l’apprendimento di una LS.
 Acquisire abilità linguistiche attraverso strategie ludiche in situazioni comunicative reali.
 Favorire le capacità di ascolto
 Sviluppare le abilità di memorizzazione e concentrazione
Obiettivi formativi :
 Riconoscere e riprodurre i suoni della LS
 Ascoltare e comprendere sequenze della LS
- Riconoscere, interpretare e mimare espressioni, stati d’animo, e azioni quotidiane -- Comprendere e
memorizzare vocaboli e semplici frasi nella LS,
Durata e Destinatari: Gennaio/ Maggio. Alunni che frequentano la III sezione di Scuola dell’Infanzia.
Metodologia : L’approccio metodologico si fonderà sulla valorizzazione del gioco come risorsa per favorire la
motivazione dei bambini e farà riferimento alla metodologia del Total Phisical Response.
Attività: Le modalità di lavoro prevedono l’utilizzo di materiale vario (cartaceo, audio e video, uso di pupazzi,
attività di role- play, flash cards, giochi strutturati e non).
Da molti anni gli esperti di pedagogia hanno dimostrato l'importanza della musica nell'educazione dei giovani in
quanto permette un armonioso sviluppo psicofisco, contribuisce a migliorare le relazioni tra coetanei,potenzia la
loro intelligenza e sviluppa la creatività. La musica come si evince nelle Indicazioni Nazionali risulta essere “una
componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e
tradizionale propizio all’attivazione dei processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di
conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, alo sviluppo del
senso di appartenenza a una comunità nonché all’interazione tra culture diverse”.
Sotto questo aspetto la nostra scuola si è attivata con l’istituzione del Corso ad Indirizzo Musicale accompagnata
dalla presenzadell’orchestra “G.Falcone” che si è sempre distinta in questi anni ed ha ricevuto importanti
riconoscimenti partecipando a numerosi concorsi ottenendo premi Nazionali.
È in ogni modo previsto un ulteriore potenziamento delle attività nell’ambito della progettazione triennale con
l’inserimento di due strumenti musicali:tromba e percussioni, con l’intento di incrementare ancora di più una
partecipazione attiva e condivisa.
Obiettivi formativi :
 promuovere, valorizzare e orientare gli alunni che nel test d’ingresso o nel percorso già effettuato,
hanno dimostrato di possedere particolari capacità attitudinali allo studio dello strumento
 promuovere l’uso del linguaggio musicale quale importante mezzo per esprimere sentimenti e stati
d’animo attraverso l’arte dei suoni
Durata e Destinatari: intero anno scolastico – tutti gli/le alunni/e che dimostreranno interesse ed impegno
regolari e attitudini musicali tali da poter eseguire un programma della durata richiesta
Risorse umane :Docenti interni di musica, di strumento musicale e Docenti AI77 e AL77
Risorse logistiche e organizzative: partecipazione a manifestazioni econcorsi musicali(sia individuali che
di orchestra) per gli/le alunni/e delle classi ad indirizzomusicale
Monitoraggio:produzione di brani individuali o di orchestra
Motivazione: Questo progetto si propone di valorizzare feste, tradizioni e momenti particolarmente sentiti dai
bambini tenendo conto delle loro vere esigenze rivolte allo scambio con gli altri,al gioco, alla socialità, alla
crescita delle competenze comunicative.
Obiettivi Formativi:
- Avvio alla conoscenza della propria identità culturale mediante l’incontro con elementi culturali della
propria comunità.
- Riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozioni.
- Promuovere lo sviluppo di atteggiamenti corretti verso le tradizioni legate all’ambiente di appartenenza.
- Memorizzare canti, poesie e filastrocche legate ai vari avvenimenti
- Favorire la Comunicazione attraverso mediatori analogici
Durata e Destinatari: Intero anno scolastico. Tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia
Risorse umane:Insegnanti curriculari
Risorse logistiche ed organizzative: Sezione, salone,auditorium. Sussidi informatici e materiale didattico.
Monitoraggio: In itinere
PROGETTO : Competenze Digitali
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
OBIETTIVO DI PROCESSO
COMPETENZE DIGITALI
 Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare
riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole
dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro.
 Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio.
 Alfabetizzazione digitale.
 Introduzione al pensiero logico e computazionale.
 Familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche.
 Sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva.
Scuola Primaria Classi III –IV- V
Conoscere il pensiero computazionale di base.
Conoscere i componenti hardware di un computer.
Il sistema operativo a interfaccia grafica.
Conoscere i Software applicativi: elaborare testi, grafici, presentazioni in
ambiente semplificato.
Scoprire il Web e il Coding. Primi passi con l’ambiente Scratch.
Scuola Secondaria
Introdurre i fondamenti di informatica e il Coding. Dal Logo allo Scratch.
Elaborare testi.
Elaborare fogli di calcolo.
Elaborare presentazioni.
Primi approcci alla comunicazione in rete.
SITUAZIONE SU CUI INTERVENIRE
Il laboratorio affonda le sue basi sugli elementi d’informatica come fattori
TRAGUARDI DI RISULTATO
ATTIVITA’ PREVISTE
RISORSE FINANZIARIE
RISORSE UMANE - AREA
ALRE RISORSE NECESSARIE
INDICATORI UTILIZZATI
STATI DI AVANZAMENTO
DESTINATARI
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
TRAGUARDI DI RISULTATO
OBIETTIVO DI PROCESSO
SITUAZIONE SU CUI INTERVENIRE
ATTIVITA’ PREVISTE
essenziali per la crescita e lo sviluppo di competenze interdisciplinari
nell’alunno .
Le competenze digitali assumono un carattere trasversale, permettendo di
potenziare l’apprendimento non solo delle abilità informatiche, ma di tutte
le discipline, anche attraverso la metodologia laboratoriale.
Organizzazione di laboratori a piccoli gruppi per iniziare a conoscere le
basilari metodologie e tecniche della programmazione, dell’algoritmica e
della rappresentazione dei dati, come risorsa concettuale utile ad acquisire
e a saper usare competenze e abilità generali di problem solving.
software e materiali di consumo
Risorse umane (ore) / area
A033 spiccate competenze in ambito informatico
8 ore settimanali scuola primaria
12 ore settimanali scuola secondaria
Docente potenziamento A033
Laboratori d’informatica con almeno 10 postazioni fisse dotate di Pc con
sistema operativo Windows, Pacchetto Office, connessione di rete,
connessione internet.
Lim o videoproiettore interattivo con Pc fisso/portatile collegato, software
di gestione e controllo Pc Studenti.
Produzione di elaborati digitali
Griglie di osservazione sulla conoscenza della componentistica e loro
funzioni.
Il progetto inizierà a settembre 2016
Alunni Scuola Secondaria di 1° Grado ed Alunni Scuola Primaria .
“LaborItaliano”
Miglioramento delle competenze in lingua italiana degli studenti delle classi
terminali dei due ordini di scuola. Introduzione di prove di valutazione
comunie per classi parallele.
Sviluppo delle abilità e competenze richieste dalle Indicazioni Nazionali,
dalle Istituzioni Europee, dalle indagini OCSE-PISA, dal Quadro di
Riferimento per l’Italiano elaborato dall’INVALSI..
Promuovere un continuo miglioramento dei percorsi formativi negli allievi
coinvolti nella sperimentazione garantendo anche la valorizzazione delle
eccellenze.Allineamento dei criteri di valutazione delle prove utilizzate dai
docenti e uso condiviso delle prove comuni
Necessità d’intervento
1. Sugli studenti che hanno fatto registrare valori inferiori alle medie di
riferimento in Italiano;
2. Sugli studenti che si attestano nelle fasce di livello 1 e 3 delle prove
Invalsi.
3. Sulla varianza rilevata tra le classi, in particolare, della scuola primaria.
4.
Sperimentazione di ambienti di apprendimento destrutturati rispetto al
RISORSE FINANZIARIE
RISORSE UMANE - AREA
ALRE RISORSE NECESSARIE
INDICATORI UTILIZZATI
STATI DI AVANZAMENTO
DESTINATARI
gruppo classe e incentrati su didattica attiva e/o laboratoriale (lavoro di
gruppo (“cooperative learning”), tutoring, tutoring fra pari, metodo Jigsaw)
e con attività dedicate all’approfondimento della lingua italiana, elemento
essenziale della formazione culturale di ogni studente e base
indispensabile per l’acquisizione e la crescita di tutte le conoscenze e
competenze.
Attività su testi funzionali e su testi creativi.
Produzione di materiali multimediali sull’attività svolta.
Partecipazione a competizioni che si riferiscono alla lingua italiana.
Risorse umane (ore) / area A043
Docente potenziamento A043
Aule, spazi laboratoriali, utilizzo delle LIM in dotazione e delle postazioni
informatiche,Internet (utilizzo di risorse in rete).
Prove standardizzate di Italiano strutturate dal docente della disciplina.
Test e giochi linguistici.
Il miglioramento atteso nel corso del progetto è la riduzione, in
percentuale crescente, del gap formativo tra le classi dell’Istituto e le
medie di riferimento nelle prove nazionali Invalsi.
Gli alunni delle classi terminali della scuola primaria e secondaria di 1°
grado.
La difficoltà nel conseguimento di obiettivi degli studenti dell’istituto Falcone paragonabili a quelli europei
nell’ambito dell’apprendimento della Matematica, emersa nel RAV analizzando i risultati delle prove
standardizzate INVALSI, si presentacomeunaspettocherichiedeun’attenzioneparticolarenellanostrascuola.
Nel PDM si è sono espresse le azioni formative programmate atte a rafforzare e potenziare competenze
specifiche sia attraverso i già citati corsi curricolari (somministrazione di prove invalsi) sia attraverso la
partecipazione ai corsi PON programmazione 2024-2020 e sia attraverso la realizzazione di corsi
extracurricolari di recupero e potenziamento.
DENOMINAZIONE DEL PRO- MatematicaMente
GETTO
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
-miglioramento delle competenze logico-matematiche
-introduzione di prove comuni standardizzate per classi parallele
TRAGUARDI DI RISULTATO
-sviluppo delle abilità e competenze richieste dalle Indicazioni Nazionali,
dalle Istituzioni Europee, dalle Indagini OCSE-PISA, dal quadro di
riferimento per la matematica elaborate dall’INVALSI
OBIETTIVO DI PROCESSO
- miglioramento negli apprendimenti degli alunni coinvolti nella
sperimentazione
- allineamento dei criteri di valutazione delle prove utilizzate dai docenti e
uso condiviso delle prove comuni
SITUAZIONE SU CUI INTER- - in alcune classi gli studenti hanno fatto registrare valori inferiori alle
VENIRE
medie di riferimento in matematica
- in determinate classi, gli studenti si collocato nella 1a e 3a livelli di
apprendimento
- nella scuola primaria in particolare, si rileva una varianza tra le classi
ATTIVITA’ PREVISTE
- sperimentazione di ambienti di apprendimento destrutturati rispetto al
classico gruppo classe e incentrati su didattica attiva e/o laboratoriale e
RISORSE FINANZIARIE
RISORSE UMANE - AREA
ALRE RISORSE NECESSARIE
INDICATORI UTILIZZATI
STATI DI AVANZAMENTO
DESTINATARI
con attività dedicata all’approfondimento della matematica;
-produzione di materiali multimediali sull’attività svolta;
-partecipazione a “Gare di Matematica” promosse dall’UNICAL o altro
Ente
Risorse umane (ore) / area matematica A059
Un docente dell’organico di potenziamento utilizzato per attività di
formazione - A059
Aule -Spazi laboratori - Utilizzo delle LIM in dotazione e delle postazioni
informatiche, (internet utilizzo di risorse in rete)
Prove standardizzate strutturate – Test e Giochi matematici
Il miglioramento atteso è lo sviluppo negli allievi della capacità di cooperazione e collaborazione per migliorare le capacità di apprendimento attivo e
creativo
Gli alunni delle classi terminali della Scuola Primaria e della Scuola
secondaria di primo grado
C.L.I.L. (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico che punta alla costruzione di
competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di
conoscenze disciplinari. L’approccio C.L.I.L., infatti, persegue il duplice obiettivo di essere focalizzato sia sulla
disciplina insegnata, sia sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera che fa da
targetveicolare.
Viste le sue caratteristiche, il C.L.I.L. potenzia nellostudente:
- una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua stranieratarget,
- maggiore spendibilità delle competenze linguistiche acquisite, specialmente in attività pratiche,
- maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell’istruzione e nel lavoro.
PROGETTO : Lingua e contenuti:oggetto di apprendimento
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
TRAGUARDI DI RISULTATO
OBIETTIVO DI PROCESSO
SITUAZIONE SU CUI INTERVENIRE
Lingua e contenuti:oggetto di apprendimento
Favorire un approccio educativobilingue in cui lo studio di un
contenuto accademico è unito all’uso eall’apprendimento di una
lingua straniera.
Potenziare abilità e competenze in L2 per uno sviluppo integrato di
lingua e contenuti.
Costruire una conoscenza ed una visione interculturale.
Dare opportunità concrete per studiare il medesimo contenuto da
diverse prospettive.
Facilitare l’apprendimento attraverso l’utilizzo di strategie innovative
quali learning by doing,cooperativelearning.
Aumenta la motivazione dei discenti e la fiducia sia nelle lingue sia
nella materia che viene insegnata.
Realizzare un apprendimento significativo che abbia un substrato
contenutistico forte legato alle materieche vengono insegnate a
scuola. Gli studenti sono esposti a più lingua straniera e, soprattutto,
ATTIVITA’ PREVISTE
RISORSE FINANZIARIE
RISORSE UMANE - AREA
ALTRE RISORSE NECESSARIE
INDICATORI UTILIZZATI
STATI DI AVANZAMENTO
DESTINATARI
imparano una lingua mettendo in pratica subito ciò che stanno
imparando in quella lingua.
Attività di Reading e successivamente di Speaking /writing .
Lavoro a coppia e di gruppo
Adattare i contenuti sia in termini di lessico che di strutture
Risorse umane area A345 .Software specifici. Materiale di consumo
Docente Potenziamento A345.
Utilizzo di computer e LIM in dotazione. Uso frequente di supporti
non verbali per favorire la comprensione dei concetti.
Prove strutturate .Questionari. Dibattiti in classe
Il miglioramento atteso è lo sviluppo negli allievi della capacità di
cooperazione e collaborazione per migliorare le capacità di
apprendimento attivo e creativo.
Gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado.
La scuola dovrà continuare a cogliere tutte le opportunità offerte dalla partecipazione ai Bandi del Programma
operativo nazionale. Partendo dal Rapporto di Autovalutazione, mediante la predisposizione di un PDM ( Piano
di Miglioramento ), su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità sarà possibile costituire l’insieme delle
proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle
della comunità di riferimento.
Si cercherà di implementare l’offerta Formativa dell’istituto attraverso gli interventi previsti dalla
Programmazione dei Fondi Strutturali Europei:
ASSE I- ISTRUZIONE: volto a migliorare la qualità del sistema di istruzione e a favorire l’innalzamento e
l’adeguamento delle competenze, promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi e ai
processi di apprendimento permanente
ASSE II – INFRASTRUTTURE PER L’ISTRUZIONE: finalizzato a promuovere e sostenere l’istruzione e la
qualificazione professionale e la formazione permanente con azioni finalizzate ad aumentare l’attrattività della
scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli
ambienti di apprendimento, garantendo spazi adeguati agli approcci innovativi della didattica
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi dell’offerta formativa e per rendere efficaci ed efficienti le
azioni che la scuola intende realizzare, l’istituto ha orientato le scelte metodologiche su specifici punti
ritenuti indispensabili:
Progettazione:
attività educative e didattiche strutturate e progettate su percorsi aperti per dar modo a tutti di
raggiungere gli obiettivipreposti.
Programmazione plurisettimanale e flessibile:
dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante
l'articolazione del gruppo della classe
Personalizzazione:
attività che prestano attenzione, anche attraverso la disponibilità al dialogo educativo, alle
diverse identità e culture per offrire a ciascun alunno gli stimoli necessari alla propriacrescita.
Gradualità:
attività progettate distribuite nel corso dell’anno e che procedono secondo un percorso che
tiene conto dei ritmi di apprendimento e dei livelli diconoscenza.
Unitarietàdell’apprendimento:
attività educativo-didattiche come occasioni per sviluppare in maniera armonica e unitaria le
capacità (intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose) di
ciascuno, attraverso un raccordo fra discipline a livello di temi, problemi, nuclei esperienziali e
progetti.
Problematizzazione e ricerca:
elaborazione e la conquista dei concetti attraverso esperienze reali e potenziali nell’ambito di
percorsi programmati, ma aperti. Vengono potenziate la curiosità e la spinta ad esplorare e a
capire, la motivazione a mettere alla prova il proprio pensiero. Partendo dalle prime intuizioni
e sollecitando l’alunno con domande mirate, lo si induce a riconoscere i problemi e a
cercaresoluzioni.
Creatività:
valorizzazione e potenziamentodella creatività, quale risorsa privilegiata nei suoi aspetti
cognitivi, estetici, relazionali, affinché diventi stimolo e strumento diconoscenza.
Valorizzazione delle risorseumane:
valorizzazione delle capacità individuali e specifiche delle risorse umane utilizzate per
arricchire l’offerta formativa..
Tutoring:
spazi e materiali strutturati all’interno dei laboratori che agevolano le attività di gruppo e
favoriscono la dinamica del reciproco aiuto ed arricchimento tra gli alunni di età e di
competenzediverse.
Collaborazione:
docentiche concorrono collegialmente alla riuscita del progetto educativo generale al quale
prendono significativamente parte famiglie, esperti, altre scuole, enti e associazioniterritoriali;
docenti che favoriscono atteggiamenti cooperativi e collaborativi tra alunni nello svolgimento di
tutte leattività.
FORME DI FLESSIBILITÀ NELLA PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa finalizzati ad unavalorizzazione delle risorse
professionali
SCUOLADELL’INFANZIA
FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA
ORGANIZZAZIONE
CATTEDRA AMPLIAMENTO
OFFERTA
DOCENTE E TEMPO SCUOLA FORMATIVAGENERATA
DOCENTE
La flessibilità oraria è adottata nei L’orario del tempo scuola del I progetti proposti per sezioni
casi in cui la attività e i progetti docente è di 25 ore di parallele sono finalizzati al
proposti
per
l’ampliamento insegnamento
potenziamento delle abilità
dell’offerta formativa vengono
primarie per sviluppare le preorganizzati in orarioscolastico
competenze
SCUOLAPRIMARIA
FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA
La flessibilità oraria è adottata nei
casi
in
cui
l’attivita
dei
progettiproposti per l’ampliamento
dell’offerta formativa vengono
organizzati in orario scolastico,
nelle discipline di lingua Italiana,
matematicaelingua Inglese nel
corsodel
quinquennio.
ORGANIZZAZIONE
CATTEDRA
DOCENTE E TEMPO SCUOLA
DOCENTE
L’orario del tempo scuoladel
docente è di 22 oredi
insegnamento e 2di
programmazione didatti ca.
AMPLIAMENTO
OFFERTA
FORMATIVAGENERATA
I progetti proposti al
potenziamentodell’offerta
formativa, riguardano gruppidi
classi, sia in orizzontale che in
verticale, sono finalizzati al
potenziamento delle discipline di
base.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA
ORGANIZZAZIONE
CATTEDRA
DOCENTE E TEMPO SCUOLA
DOCENTE
La flessibilità oraria è adottata nei L’orario di cattedra e il tempo
casi in cui la attività e i progetti scuola di ogni docente è
proposti
per
l’ampliamento articolato su 18 oresettimanali.
dell’offerta formativa vengono
organizzati in orarioscolastico
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
GENERATA
I progetti realizzati in orario
scolastico, approvati dai vari organi
collegiali, riguardano tutte le classi in
parallelo o in verticale, dello stesso
ordine di scuola e sono riferiti
prevalentemente all’areadel
 Recupero/potenziamento
delle
abilità
in
italiano,matematica,inglese.

FINALITÀ DELLE AZIONI INTEGRATE SCUOLA-TERRITORIO
Finalità delle azioni integrate Scuola -territorio
 Favorire la cittadinanza attiva, consapevole e responsabile
 Favorire la costruzione del senso di legalità
 Promuovere legami cooperativi tra scuola e territorio per costruire un tessuto sociale integrato
 Favorire la condivisione di buone pratiche relative a stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente
 Progettare azioni che promuovano l’apprendimento permanente
 Promuovere la cultura della sicurezza
Linee di indirizzo integrate Scuola -Territorio
Le azioni condivise Scuola-Territorio si fondano sui seguenti valori:











cultura, come mezzo di crescita intellettuale e sociale;
cittadinanza, come senso di appartenenza e di impegno civile;
libertà, come autonomia di pensiero e assenza da condizionamenti e pregiudizi;
giustizia, come rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno;
solidarietà, come impegno personale nella vita sociale e partecipazione al bene comune;
responsabilità, come correttezza nei comportamenti e nelle azioni;
pace, come pratica del dialogo e rifiuto di ogni violenza;
uguaglianza, come spirito di comprensione e di cooperazione interculturale;
salute, come rispetto del proprio corpo e assunzione di corretti stili di vita;
sostenibilità, come cura e difesa dell’ambiente e dei suoi ecosistemi;
speranza, come pensiero positivo e costruttivo.
Obiettivi delle azioni integrate Scuola –Territorio







Creare una legame efficace ed efficiente tra scuola, famiglia e territorio
Rispondere ai bisogni formativi della comunità locale
Attivare percorsi formativi per il miglioramento delle competenze chiave di cittadinanza previste dalla
Comunità Europea
Attuare interventi per promuovere il successo scolastico di tutti gli allievi con particolare attenzione
agli allievi diversamente abili o in situazione di svantaggio
Creare percorsi di orientamento per valorizzare potenzialità,interessi e aspirazioni personali
Sostenere una mobilità gradualmente autonoma degli allievi e offrire opportunità per praticare
attività sportive
Realizzare azioni volte a migliorare le relazioni con l’ambiente e la sostenibilità ambientale
SERVIZI
 Esistono sul territorio collegamenti vari tramite mezzi di trasporto quali autobus
 Servizi sociali
 Centri associativi e d’incontro a carattere culturale, sportivo, ricreativo,religiose, naturalistico ambientale
 Sanità
RISORSE UMANE
ASSOCIAZIONI
DI
VOLONTARIATO
COMUNE
DI RENDE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
SERVIZI
DOCENTI
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
SOCIALI
SCUOLA
TERRITORIO
DI RENDE
ASSOCIAZIONI
ALLIEVI
GENITORI E
FAMIGLIE
AZIENDA
SANITARIA
SPORTIVE
ESPERTI
ESTERNI
Accordi di rete, protocolli d’intesa e collaborazioni
 Regione Calabria
 Provincia di Cosenza
 Comune di Rende
 Università degli Studi della Calabria (UNICAL)
 Istituti secondari di II grado della città e della provincia
 Asl comune di Rende
 Associazioni sportive
 Associazione Genitori Educante
 Parrocchie presenti nel territorio
 Musei del territorio
PROVINCIA DI
COSENZA
UNICAL
ATTIVITÀ PROGETTUALI CONDIVISE
Scuola-Territorio
Il POFT è il documento programmatico che attesta l’identità culturale e progettuale condivisa dalle scuole del
territorio di Rende, dall’Amministrazione Comunale e da altre agenzie formative presenti sul territorio. Esso
definisce la capacità di costruire un sistema educativo integrato per dare risposte coerenti ai bisogni formativi
rilevati.
Pertanto sarà ulteriormente potenziato il processo educativo - formativo che si basa su un sistema
capacedipermetterelacostruzionedipercorsiunitari,attraversolacoerenzadisviluppoela condivisione di obiettivi
integrati, attraverso il potenziamento dell'offerta e la diversificazione delle scelte; implementando, così, una
efficiente e completa rete educativo - formativa territoriale.
In linea con quanto espresso, l’Istituto prosegue nello sviluppo della progettualità già avviata:
 AREA TERRITORIO-AMBIENTE:
 Progetto: Giardini in comune
 Progetto: Il RiMUSEUM per la scuola
 Progetto: TIPTAP-campagna eco solidale per la raccolta di tappi di plastica
 Progetto:Un giardino per gli uccelli
 AREA SPORT -TERRITORIO:
 Progetto Regionale “Una Regione in Movimento”
 Progetto “Crescere imparando ad educare il corpo”
 Progetto “Lo sport in classe”
 Progetto Regionale “Corri pedala corri: il Duathlon è per tutti”
 Progetto Regionale Corri, salta&impara
 AREA LINGUISTICA -ESPRESSIVA:
 Progetto Lettura
 Progetto: Educazione sentimentale nelle scuole
 Progetto Teatro “In Scena Insieme”
 AREA LEGALITA’-TERRITORIO
Progetto con Camera Minorile CS
 AREA SCIENTIFICA-TERRITORIO
Progetto : “La Città di Pitagora”
 AREA SOCIALITA’-TERRITORIO
Progetti in collaborazione con AGE di Rende e il centro Roberta Lanzino
1.Progetto: Giardini in comune
A cura dell’Associazione “I giardini di Eva” in collaborazione con la seguente rete di enti:
 l’istituto Comprensivo Giovanni Falcone, di Rende,
 l’istituto Comprensivo di Mendicino,
 l’Associazione MEDiterranean MEDIA,
 l’associazione di volontariato Erbanetta,
 il CSV della provincia di Cosenza,
 il Comune di Rende,
 il Comune di Mendicino,
 il Liceo artistico di Cosenza.
Obiettivi Formativi: avvicinare gli studenti alla difesa e alla valorizzazione dei beni comuni.
Nella nostra società, tutta incentrata nella difesa della proprietà privata,spesso si tralasciano e si trascurano gli
spazi comuni che in periferia di frequente diventano terra di nessuno. I ragazzi saranno invitati ed accompagnati
a prendersi cura di questi spazi,osservandone la bellezza e contribuendo concretamente alla loro
valorizzazione,attraverso l’organizzazione di eventi che prevedono la messa a dimora di alberi, arbusti, semi,
nonché il riciclo ed interventi di Street art. Inoltre, durante l’anno scolastico saranno invitati a verificare lo stato
delle cose, in modo da monitorare il territorio, prendersi cura delle piante messe a dimora e verificare che non
siano avvenuti atti vandalici. Queste azioni concrete hanno un alto valore simbolico, poiché insegnano ai ragazzi
a diventare nel tempo antenne sociali ed essere parte della cittadinanza attiva del territorio in cui vivono.
Infine, attraverso queste pratiche gli studenti potranno:
Conoscere il territorio e gli ambienti naturali circostanti
Acquisire una coscienza che li predisponga verso una cittadinanza attiva
Sviluppare un comportamento civile e sensibile alle problematiche ambientali
Acquisire conoscenze specifiche in campo botanico
Sperimentare buone pratiche
Durata : Il progetto pilota ha durata annuale, ma è possibile programmare attività educative e sperimentali di
durata triennale.
Destinatari: alunni scuola secondaria di 1° grado –docenti-genitori
Risorse umane: Docenti, genitori, esperti, volontari.
Risorse logistiche ed organizzative : I giardini di Eva , il CSV e le scuole metteranno a disposizione la
strumentazione tecnica gratuitamente. I giardini di Eva cureranno l’organizzazione
attraverso uno staff di volontari.
Monitoraggio :Osservazioni sistematiche, schede di rilevazione e confronti con tra i soggetti
coinvolti garantiranno il monitoraggio del progetto e la valutazione dell'efficacia
delle azioni proposte
2. Progetto: Il RiMUSEUM per la scuola
A cura dell’UNICAL
“Il RImuseum per la scuola” - Museo per lʼAmbiente di Rende (Cs)
Il RImuseum è lʼ unico museo in Italia dedicato interamente al tema dei rifiuti;ha il compito di stimolare nuovi
comportamenti individuali e lʼadozione singola e collettiva di buone pratiche ecologiche:“dalla fase della
produzione del rifiuto a quella dello smaltimento, fino a considerare lʼimpatto che questo problema ha sulla vita
dellʼuomo e sullʼorganizzazione del suo modello sociale”.
Obiettivi Formativi:
- Costruire una più stretta connessione tra il mondo della scuola e quello della cultura museale per
favorire la progettazione comune.
-
Diffondere una maggiore sensibilità allo sviluppo sostenibile legandolo alla specificità territoriale
Favorire la maturazione di una coscienza critica e la sensibilità per le tematiche artistiche, storiche,
archeologiche e ambientali.
- Promuovere la scoperta delle radici culturali del territorio,nel contesto storico e ambientale,per
collegare le esperienze del passato con quelle del presente,promuovendo nel contempo occasioni di
incontro tra culture
- Promuovere l’apprendimento dell’evoluzione sociale,storico-culturale e del ruolo svolto nell’ambiente
naturale
Durata e Destinatari:l’intero anno scolastico - Alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo
grado
Risorse umane : Dirigente scolastico -Docenti- Operatori museali
Risorse logistiche e organizzative:Attività preparatorie e di approfondimento in classe - Percorsi attivi e
laboratori di approfondimento nel museo.
Monitoraggio:Questionari, discussioni, osservazioni sistematiche.
3. Progetto: TIP-TAP-campagna eco solidale per la raccolta di tappi di plastica”
L’Istituto “G. Falcone” da anni è impegnato in campagne di sensibilizzazioni per la raccolta differenziata dei
rifiuti cooperando con istituti scolastici, enti e associazioni territoriali. Per molti anni l’Istituto ha collaborato
con il “Consorzio Valle Crati” s.p.a di Rende, e tuttora con la “Calabria Maceri “che ha attivato, nei diversi plessi
dell’istituto, un sistema di gestione dei rifiuti orientato al recupero e alla raccolta differenziata della carta. Negli
anni 2008/2009 e 2009/2010, la scuola secondaria di 1grado ha collaborato con l’Istituto Professionale di Stato
per i Servizi Sociali di Cosenza per la raccolta dell’alluminio. Negli anni 2009/2010 - 2010/2011 ha aderito al
Progetto Solidarietà : raccogli i tappi di plastica … e la solidarietà raggiunge i villaggi della Tanzania, in
collaborazione con un' Associazione di Volontariato il “Centro Mondialità Sviluppo Reciproco”, e nel 2011- 2012,
si è continuata la raccolta dei tappi di plastica in collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD)
di Cosenza
Nel corrente anno scolastico l’istituto sostiene la proposta progettuale TIPTAP -campagna eco solidale per la
raccolta di tappi di plastica” a cura dell’Associazione Trentatrè, con cui intende proseguire nel prossimo triennio
A cura dell’Associazione Trentatre – Onlus assieme
 alla Provincia di Cosenza,
 all’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza,
 al Comune di Cosenza,
 al Consorzio Valle Crati,
 alla società Ecologia Oggi spa
 alla Fondazione per il Tuo Cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi
Obiettivi formativi:
- Favorire una sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti
- Educare alle buone pratiche civiche e all’esperienza del riuso e del riciclo delle materie prime attraverso
anche il loro valore economico
- Aiutare l’associazione ONLUS ad acquistare dei defibrillatori cardiaci da donare alle scuole
Durata e Destinatari:adesione alle varie edizioni annuali ( adesione 2a edizione per l’anno scol. 2015- 2016) –
alunni scuola infanzia-primaria e secondaria di primo grado
Risorse umane: tutto il personale scolastico, alunni,docenti, genitori
Risorse logistiche e organizzative: Attività di raccolta dei “tappi” di polietilene – Pe Monitoraggio:Questionari, discussioni, osservazioni.
4. Progetto: Un giardino per gli uccelli
A cura della LIPU (Lega Italiana protezione Uccelli- di Rende Cs)
La LIPU è presente a Rende dal 1986 dove svolge attività di conservazione e protezione della natura. Sin dalla
sua istituzione si è caratterizzata per il suo impegno a favore della causa protezionistica,fondamentale in una
regione come la Calabria,così ricca dal punto di vista naturalistico e perciò tanto più bisognosa di una puntuale
opera di sensibilizzazione.
Obiettivi Formativi:
- diffondere tra i ragazzi la conoscenza e il rispetto per l’ambiente attraverso la promozione di nuovi
comportamenti e stili di vita, cercando di fare emergere sul territorio una cultura dell’ambiente che
consideri l’uomo come parte integrante della natura
Durata : Il progetto pilota ha durata annuale, ma è possibile programmare attivitàsperimentali di durata
triennale.
Destinatari: alunni scuola Primaria e Scuola secondaria di 1° grado
Risorse umane: esperti -alunni-docenti
Risorse logistiche ed organizzative:lezioni interattive e attività sperimentali in campo
Monitoraggio: Questionari, discussioni, osservazioni.
POTENZIAMENTO DELLA PRATICA SPORTIVA
IL MIUR insieme al
 Comitato Olimpico Nazionale Italiano -CONI
 Comitato Italiano Paraolimpico - CIP
 Ufficio Scolastico Regionale
 Centro Universitario Sportivo - CUS - Universitá della Calabria
 Federazione Italiana Triathlon
ha proposto dei progetti allo scopo di avvicinare all’attività motoria il maggior numero di studenti contribuendo
ad abbattere le barriere economiche che ostacolano,in alcuni casi, l’accesso alla pratica sportiva. L’obiettivo
comune è far sì che la pratica di un’attività motoria diventi costante nel tempo e sia una disciplina motivante
che stimoli ad assumere stili di vita corretti e favorisca,anche, lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica
dell’inclusione sociale.
Pertanto,in quest’ottica,l’Istituto Comprensivo ha aderito ai seguenti progetti:
1. Progetto Regionale “Una Regione in Movimento”
Obiettivi formativi:
 Garantire che in ogni scuola vengano effettivamente svolte le ore obbligatorie curricolari di attività
motoria per consentire ad ogni bambino, attraverso una serie di proposte ed esperienze di movimento,
dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione
neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico
sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico.
 Far sì che l’attività motoria sia strumento privilegiato attraverso il quale promuovere
l’apprendimento,fornendo suggerimenti e competenze varie agli insegnanti
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico - Docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria
Risorse Umane:Staff tecnico dell’Ufficio EMFS
Risorse logistiche e organizzative: Momenti informativi presso le palestre di diversi Istituti Scolastici del
Territorio.
2. Progetto“Crescere imparando ad educare il corpo”
Protocollo d’Intesa con il C.U.S Calabria
Il C.U.S offre a tutti gli studenti del territorio luoghi privilegiati di aggregazione positiva e spazi operativi in cui lo
sport non è finalizzato all’agonismo e alla competizione,ma orientato al recupero e al potenziamento delle
abilità di ogni alunno attraverso un percorso individualizzato e guidato .
Obiettivi formativi:

Sensibilizzare i bambini e gli adolescenti verso i valori fondamentali dello sport: il rispetto delle regole,
dell’insegnante/istruttore ,dei compagni, degli avversari.

Promuovere la cooperazione,il senso di appartenenza,la capacità di superamento di un ostacolo in vista di
una meta,favorendo una maggiore interazione corpo-mente.

Esplorare lo spazio,conoscere i proprio corpo,comunicare e relazionarsi con gli altri.

Favorire la socializzazione e l’integrazione attraverso il lavoro di squadra e di gruppo.
Durata e Destinatari:Tutto l’anno scolastico - Alunni delle classi 4° e 5° della Scuola Primaria e a quelli di tutto il
ciclo della Scuola Secondaria di primo grado.
Risorse Umane: Docenti di Educazione Fisica-Tecnici federali/Educatori.
Risorse logistiche e organizzative:impianti sportivi. Le attività sportive si svolgeranno una volta a settimana
durante le ore di Educazione Fisica e presso gli impianti sportivi dell’UNICAL .
Monitoraggio: Momenti di competizione-verifica tra classi della stessa scuola.
3. Progetto “Lo sport in classe”
proposto dal MIUR con il CONI e il sostegno del Comitato italiano paraolimpico
Obiettivi formativi:

Valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nella scuola primaria

Inclusione degli alunni con BES e disabilità
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico - Alunni di tutte le classi della Scuola Primaria.
Risorse Umane:Docenti titolari delle classi con il supporto di un Tutor sportivo-Docenti referenti per
l’educazione fisica di plesso.
Risorse logistiche e organizzative:locali scolastici .Si prevedono “Giochi di primavera nel mese di Marzo e
“Giochi di fine anno scolastico in occasione della settimana dello sport scolastico,programmata dal
29/5/2016 al 4/6/2016.
4. Progetto Regionale Corri pedala corri: il Duathlon è per tutti
proposto dalla Federazione Italiana Triathlon
Obiettivi formativi:
 Valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva
 Avvio ad uno sport multidisciplinare in cui la corsa e il ciclismo si alternano senza soluzione di continuità.
Durata e Destinatari: alunni delle classi 4 e 5 della Scuola Primaria
Risorse Umane:Docenti .Referenti regionali della federazione Triathlon
Risorse logistiche e organizzative: Comitato regionale Triathlon. Campi di atletica omologati
5.Progetto “CORRI, SALTA & IMPARA””
Motivazione:“Il movimento, strumento di apprendimento, azione, relazione, comunicazione ed espressione
crea possibilità di crescita, cognitiva ed emotiva insieme e concorre alla finalità della scuola dell’Infanzia di
promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e di avviarli alla
cittadinanza”
Il Progetto attua il protocollo di intesa siglato con il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della
Regione Calabria ed è parte del percorso congiunto scuola e Sanità.
OBIETTIVI FORMATIVI:
-Valorizzare il corpo come strumento di azione, conoscenza, relazione, comunicazione ed espressione.
-Utilizzare il corpo in maniera espressiva
-Condividere i bisogni nel gruppo attraverso il movimento.
-Condividere i bisogni nel gruppo attraverso il movimento.
Durata e Destinatari: Aprile/ Maggio - Alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia
Risorse umane: Docenti Scuola dell’Infanzia
Risorse logistiche ed organizzative: Salone, giardino, palestra; materiale didattico
Monitoraggio: In itinere e manifestazione finale al Palazzetto dello sport di Cs
6.Progetto Giochi Sportivi Studenteschi
Il progetto viene organizzato e realizzato con la collaborazione del C.O.N.I., delle Federazioni Sportive
Provinciali, degli Enti Locali. Priorità fondamentale è la trasmissione dei principi di una cultura sportiva
portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo
dell’aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza.
Obiettivi Formativi:
 Migliorare le qualità individuali: impegno, disciplina, autostima, autocontrollo, favorendo il gusto e il
piacere di fare attività motorie
 Promuovere i valori etici che sono alla base della convivenza civile, condividendo con altri esperienze di
gruppo
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Alunni della Scuola Secondaria di primo grado.
Risorse logistiche e organizzative:Strutture adiacenti l’edificio scolastico delle scuole-Palestra-Campo sportivo
Partecipazione a gare con il coinvolgimento di altre scuole del territorio.
7.Progetto “Progetto Scuola Special Olympics”
Il progetto in collaborazione con l’Associazione Special Olympics Italia,Ente di promozione sociale e sportiva
riconosciuto dal CONI ,ha come priorità fondamentale promuovere ed educare alla conoscenza della diversa
abilità per evidenziarla come risorsa per la società.
Obiettivi Formativi:
 Fornire esperienze di integrazione pratica con attività che portano alla stretta collaborazione tra alunni
con e senza abilità attraverso o sport inteso come esperienza formativa e di gioco.
 Organizzare eventi e manifestazioni sportive che mirino a valorizzare l’autodeterminazione e l’autostima
della persona con disabilità intellettiva,per il miglioramento della qualità della vita.
 Stimolare un dialogo costruttivo tra le famiglie degli alunni con e senza disabilità.
Durata e Destinatari: Intero anno scolastico. Alunni con disabilità intellettiva.
Risorse logistiche e organizzative:Docenti di sostegno e di Educazione Fisica dell’Istituto.
1.Progetto Lettura
Protocollo d’Intesa con il COMUNE DI RENDE
Obiettivi formativi:
 Incentivare la pratica della lettura
 Educare al valore sociale del libro inteso come strumento di crescita personale.
 Diffondere la conoscenza del sistema bibliotecario
 Conoscere il patrimonio storico- culturale dei testi antichi
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni dell’Istituto
Risorse logistiche e organizzative:Biblioteche comunali
2.Progetto Educazione sentimentale nelle scuole
A cura dell’Associazione MEDiterranean MEDIA in collaborazione con la seguente rete di enti:
 l’istituto Comprensivo di Rende, Giovanni Falcone,
 l’istituto Comprensivo di Mendicino,
 l’Associazione I giardini di Eva,
 l’Associazione di volontariato Erbanetta,
 il CSV della provincia di Cosenza,
 il Comune di Rende,
 il Comune di Mendicino,
 il Liceo artistico di Cosenza.
Obiettivi formativi:
Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare gli studenti, gli insegnanti e i genitori al tema dell’educazione
sentimentale nelle scuole. I fatti di cronaca ci riportano un mondo violento in cui i casi di femminicidio si
moltiplicano, insieme ai casi di bullismo e di cyber aggressioni. Crediamo, invece, sia opportuno affrontare i temi
della relazione tra i generi e dei suoi conflitti, il rapporto con le differenze culturali, religiose con estrema
delicatezza, senza generare allarmismi; avvicinando i ragazzi e mettendoli in situazione di agio, organizzando
letture condivise di testi, proiezioni di filmati e slide, con una modalità che favorisca il confronto e la
discussione.
L’associazione MEDiterranean MEDIA, nata nel 1994, ha sperimentato nel tempo letture di fiabe, percorsi
conoscitivi sulle differenze di genere che stimolano la conversazione tra i ragazzi in maniera serena, e
contribuiscono a l’emersione di problematiche creando un clima tranquillo e di condivisione.
Gli insegnati e i genitori saranno coinvolti durante tutto il percorso formativo, con incontri di classe ed
individuali.
Durante l’anno scolastico saranno invitati a verificare lo stato delle cose, in modo da monitorare il percorso,
prendendosi cura dei ragazzi e dei genitori in difficoltà, e supportando le insegnanti.
Durante il percorso i soggetti coinvolti potranno:
 Conoscere le tematiche connesse alla differenza di genere
 Acquisire consapevolezza dell’importanza dell’educazione sentimentale
 Sviluppare un comportamento civile e sensibile nei confronti delle differenze di genere
 Acquisire conoscenze specifiche in campo educativo
 Sperimentare buone pratiche
Durata: Il progetto pilota ha durata annuale, ma è possibile programmare attività educative e sperimentali di
durata triennale.
Destinatari:gli alunni delle scuola secondaria di 1° grado, gli insegnanti e i genitori
Risorse umane: Esperti, docenti, genitori.
Risorse logistiche ed organizzative: MEDiterranean MEDIA, CSV.
Monitoraggio:Osservazioni sistematiche, schede di rilevazione e confronti con tra i soggetti coinvolti
garantiranno il monitoraggio del progetto e la valutazione dell'efficacia delle azioni proposte
3.Progetto TEATRO “INSCENA INSIEME”
Progetto Teatro in rete proposto dal MIUR in collaborazione con
Teatro UNICAL
Istituto Comprensivo Scuola Capofila
Obiettivi formativi:
 Favorire la scoperta di se stessi,del proprio corpo e dei propri strumenti espressivi
 Accrescere gli atteggiamenti di autostima e fiducia in se stessi.
 Prevenire il disagio infantile e scoraggiare atteggiamenti di bullismo


Acquisire consapevolezza delle proprie e altrui emozioni sviluppando capacità empatiche
Comprendere il valore dell’altro come persona nella sua diversità accrescendo la capacità di relazione e
cooperazione e nel gruppo.
 Stimolare la creatività e la fantasia attraverso l’uso di linguaggi figurativi e mimico-gestuali.
 Rafforzare la conoscenza della lingua inglese e sollecitare interesse verso la cultura e le tradizioni di altri
popoli.
Durata e Destinatari:alunni dell’ultimo anno della Scuola d’Infanzia, primo e ultimo anno della primaria e primo
anno della scuola secondaria di primo grado.
Risorse umane:Docenti interni dell’Istituto
Risorse logistiche e organizzative:spazi messi a disposizione dalle singole istituzioni scolastiche.Manifestazione
finale presso uno dei teatri dell’UNICAL.
Monitoraggio:Osservazione dei comportamenti degli alunni sia durante l’attuazione del percorso,sia in fase
finale.
1.Progetto LEGALITÀ
In collaborazione con la Camera Minorile “Giuseppe Mazzotta” di Cosenza
Obiettivi Formativi:
 Acquisire conoscenze in ambito civile ,penale e amministrativo dei propri diritti/doveri di persona
minorenne ,di soggetto frequentante la scuola,di soggetto che interagisce con altre persone minori e co.
 Rendere consapevole l’alunno delle proprie capacità,anche di reazione ,delle conseguenze lecite/illecite
della propria condotta con gli altri e di quella posta in essere da altri nei suoi confronti
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni e i Docenti dell’Istituto, operatori scolastici.
Risorse umane:Docenti interni dell’Istituto. Esperti esterni.
Risorse logistiche e organizzative:Contesti scolastici ed extrascolastici. Contesti laboratoriali.
Monitoraggio: Questionari-Discussioni su tematiche svolte-Quiz, materiale didattico e multimediale.
1.Progetto SOCIALITÀ
In collaborazione con AGE di Rende e Centro Lanzino
Obiettivi Formativi:
 educare gli adolescenti alla sessualità e all’affettività prevenendo e contrastando qualsiasi forma di
violenza di genere” e mettere in atto adeguate strategie di educazione alla salute.
 Guidare i genitori ad acquisire una formazione sui temi riguardanti l’affettività e la sessualità, incluso le
tematiche riguardanti l’identità e il rispetto di genere.
Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni e i genitori
Risorse umane: Esperti esterni. Volontari delle associazioni.
Risorse logistiche e organizzative:Contesti scolastici ed extrascolastici. Contesti laboratoriali.
Monitoraggio: Questionari-Discussioni su tematiche svolte-Materiale didattico e multimediale.
1. PROGETTO “LA CITTÀ DI PITAGORA”
In Rete con il Liceo Scientifico Pitagora di Rende per la diffusione della cultura scientifica.
Obiettivi Formativi:
 Diffondere la cultura tecnico-scientifica e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico di interesse storico
 Attivare nuove istituzioni e città-centri delle Scienze e delle Tecniche sul’intero territorio nazionale.
 Sperimentare nuove metodologie per una efficace didattica della scienza e della storia della scienza con
particolare attenzione per l’impiego delle nuove tecnologie.
 Migliorare l’utilizzo dei laboratori scientifici e degli strumenti multimediali.
Durata e Destinatari: Intero anno scolastico. Gli alunni dell’Istituto.
Risorse umane: Docenti della scuola di primo e secondo grado.
Risorse logistiche e organizzative:Spazi scolastici delle scuole interessate
La famiglia è il contesto più influente nello sviluppo affettivo e cognitivo degli alunni: appare quindi evidente la
centralità di un dialogo costruttivo fra soggetti educativi diversi che, pur nella peculiarità del loro ruolo,
concorrono alla formazione della stessa persona. Nella diversità di stili di vita, di cultura, di scelte religiose, le
famiglie sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di
scambi comunicativi e di responsabilità condivise. Grande importanza assumono quindi i termini di
collaborazione e partecipazione, sanciti dalla nascita degli Organi Collegiali che individuano le modalità con cui
si lavora insieme in vista del raggiungimento di obiettivi comuni.
L'istituto Comprensivo G. Falcone ha da sempre favorito un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco,
coinvolgendo le famiglie nella condivisione delle finalità educative e nella progettazione.
A tal fine organizza









incontri assembleari di classe con i genitori, finalizzati all’illustrazione delle funzioni del Consiglio di
classe, di interclasse e di intersezione e all’elezione dei genitori rappresentanti.
colloqui individuali dei docenti con le famiglie
incontri a scadenza bimestrale per informare sui processi d’apprendimento dei singoli alunni
consegna del documento di valutazione a fine quadrimestre
consegna scheda del consiglio orientativo
tempestiva comunicazione per problematiche disciplinari e/o didattiche
preavviso della non ammissione alla classe successiva tramite comunicazione scritta
colloqui individuali con il Dirigente Scolastico o Collaboratori del Dirigente in orario scolastico e non,
previo appuntamento
coinvolgimento dei genitori in iniziative di animazione e di solidarietà
 partecipazione agli Organi Collegiali
VILLAGGIO EUROPA - QUATTROMIGLIA
SANTO STEFANO - ARCAVACATA
Dirigente Scolastico: prof.ssa Franca Lucia Perri
La Scuola Secondaria di 1° grado “G. FALCONE” ha
come fonte di ispirazione gli artt. 3, 33 e 34 della
Costituzione Italiana
COSTITUZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. FALCONE”
La scuola secondaria di 1° grado comprende la:

Scuola secondaria di 1°grado”G. Falcone”(sede centrale) Via Buenos Ayres

Scuola secondaria di 1° grado”G. Falcone” sede Piscine

Scuola secondaria di 1° grado Santo Stefano

Scuola secondaria di 1° grado Arcavacata
La Scuola Secondaria 1° Grado Rende Quattromiglia è situata nel verde di
due Parchi l’uno in Villaggio Europa a Quattromiglia di Rende (sede
centrale) e l’altro, sede succursale, in località Piscine. Zona di espansione
urbana e vicina all’area universitaria, essa è collegata anche, con una
buona viabilità, ai nuovi centri abitativi non molto distanti, che fanno
capo ai comuni di Castiglione C. e di Montalto Uffugo. L’ubicazione
centrale della scuola offre alle famiglie la possibilità di usufruire di un
servizio agevole sia a carattere privato, per la comoda raggiungibilità dei
plessi scolastici, sia a carattere pubblica per la messa a disposizione di
Scuola- bus comunali
Arcavacata
La Scuola Secondaria 1° Grado “Santo Stefano e Arcavacata” è situata in
zone ad espansione abitativa e con strada di collegamento con l’Università
della Calabria.
Santo Stefano
FINALITÀ
La scuola secondaria di primo grado è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al
rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale, organizza e accresce le conoscenze e le abilità, anche in
relazione alla tradizione culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione
didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; sviluppa progressivamente le
competenze e le capacità di scelta degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di
istruzione e di formazione.
La scuola secondaria di primo grado si basa su quattro elementi fondamentali :
1) Il senso dell’esperienza: la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento,
fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue
potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in
relazione alle attese.
2) Alfabetizzazione culturale di base: la scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza
l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione
e rappresentazione del mondo.
3) La cittadinanza: l’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che
consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che
favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza
sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo dell’etica della responsabilità.
L’ambiente di apprendimento: relazioni sociali.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA
L’organizzazione della scuola secondaria di primo grado si attuerà sulla base dei criteri dettati dal Collegio dei
Docenti e ratificati dal Consiglio di Istituto e degli indirizzi indicati dal Regolamento in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche (D.P.R. n° 275 dell’8/03/99). Si effettuerà tenendo presente il pluralismo culturale, le
scelte delle famiglie e le realtà locali e metterà in luce i criteri relativi alla progettazione e conduzione
dell’attività didattica offrendo un indirizzo metodologico che consenta l’armonica realizzazione del progetto
educativo generale.
Nell’individuazione degli obiettivi generali e specifici, saranno prese in considerazione le indicazioni nazionali.
Gli obiettivi specifici sono strutturati nelle seguenti discipline di insegnamento:
italiano, storia e geografia, matematica, scienze, tecnologia, inglese, seconda linguacomunitaria, arte e
immagine, musica, educazione fisica, religione.
L’educazione alla cittadinanza e costituzione, quella stradale,ambientale, alla salute,alimentare e all’affettività
non costituiscono un’attività a se stante, ma siconcretizzano in una offerta di attività educative e didattiche
unitarie a cuiconcorrono i docenti del gruppo classe.
L’orario obbligatorio delle lezioni di 30 ore settimanali permette di raggiungere gliobiettivi per realizzare il
Profilo educativo, culturale e professionale atteso per laconclusione del primo ciclo.
PERCORSO DI STUDIO
DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO E QUADRO ORARIO
TEMPO SCUOLA 30 UNITA’ ORARIE SETTIMANALI DI 60’ CON 2 LINGUE STRANIERE:
INGLESE + FRANCESE / INGLESE + SPAGNOLO
DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO
CLASSE 1a
CLASSE 2a
CLASSE 3a
ITALIANO, STORIA e GEOGRAFIA
9
9
9
APPROFONDIMENTO MATERIE LETTERARIE
1
1
1
3
3
3
2
2
2
MATEMATICA e SCIENZE
6
6
6
TECNOLOGIA
2
2
2
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
MUSICA
2
2
2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2
2
2
RELIGIONE CATTOLICA
1
1
1
30
30
30
1a LINGUA STRANIERA (INGLESE)
5 ore nelle classi con inglese potenziato
2a
LINGUA
STRANIERA
(FRANCESE
o
SPAGNOLO)
TOTALI
ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE CURRICOLARI
Orario
Scuola secondaria I° grado
Scuola secondaria I° grado
delle
Sede Piscine
Sede centrale (Villaggio Europa)
lezioni
Arcavacata - Santo Stefano
1° ora
08.25 – 09.25
1° ora
08.20 – 09.20
2° ora
09.25 –10.25
2° ora
09.20 –10.20
3° ora
10.25 – 11.10
3° ora
10.20 –11,05
Break
11.10 –11.25
break
11.05 –11.20
4°ora
11.25 –12.25
4°ora
11.20 –12.20
5° ora
12.25 - 13.25
5° ora
12.20 -13.20
SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE
Presso la Scuola Secondaria di 1° Grado G. Falcone è
attivato il Corso ad Indirizzo Musicale, un tempo-scuola
che prevede, accanto alle discipline curricolari, l’insegnamento di uno strumento musicale. Lo studio dello
strumento non ha finalità specialistiche ma “si colloca nel
quadro del progetto complessivo di formazione della
persona secondo i principi generali della scuola media in
modo da fornire agli alunni, destinati a crescere in un
mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della
musica come veicolo di comunicazione, una maggiore
capacità di lettura attiva e critica della realtà nonché una
ulteriore opportunità di conoscenza e di espressione e un
contributo al senso di appartenenza sociale.”(DM 6/8/99)
Come funziona:
Gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano
manifestato la volontà di frequentare il corso
ad Indirizzo Musicale sosterranno una
semplice prova orientativo attitudinale che si
tiene generalmente nel mese di marzo,
presso la sede Centrale di Via Buenos Aires .
Per sostenere tale prova non sono richieste
conoscenze musicali specifiche. Gli alunni
della Classe che si verrà così a
formare, saranno ripartiti in quattro gruppi
per l’insegnamento di quattro diversi
strumenti musicali: Chitarra Classica, Flauto
traverso, Pianoforte e Clarinetto . Gli alunni
indicheranno lo strumento prescelto in
ordine di preferenza.
L’orario settimanale prevede, oltre alle due
ore di Musica comuni a tutte le classi della
scuola media, una lezione individuale di
Strumento e due ore circa di musica
d’insieme (orchestra scolastica). L’insegnamento di Strumento Musicale avrà una
valutazione di profitto riportata sulla Scheda
di Valutazione, al pari di tutte le altre
discipline.
Costi:
La frequenza del Corso ad Indirizzo Musicale non comporta
alcun costo aggiuntivo. Restano tuttavia a carico della famiglia
le spese per l’acquisto o il noleggio dello strumento.
Le attività:
Nel corso degli anni l’orchestra della scuola ha
partecipato a rassegne e concorsi per orchestre
scolastiche a livello provinciale, regionale e
nazionale riportando successi significativi
CURRICOLO IN VERTICALE PER COMPETENZE
Classe PRIMA
Italiano
 Raccontare oralmente esperienze personali ordinandole in base ad un criterio logico e cronologico.
 Riferire su argomenti di studio
 Applicare tecniche di lettura silenziosa ed espressiva
 Usare in modo funzionale le parti di un manuale di studio
 Riconoscere e identificare e testi letterari di vario tipo
 Riconoscere ed applicare procedure di ideazione, pianificazione, revisione di un testo
 Produrre testi scritti coerenti e corretti rapportandoli allo scopo ed al destinatario
 Riconoscere gli elementi base di una frase complessa
Storia
 Usare fonti diverse per ricavare informazioni
 Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte
 Schematizzare in mappe e grafici le diverse informazioni
 Riconoscere aspetti e strutture relative ai periodi storici studiati
 Utilizzare le competenze apprese per comprendere problemi ecologici , interculturali, e di convivenza civile.
 Produrre testi utilizzando le informazioni apprese attraverso fonti diverse
Geografia
 Riconoscere utilizzare le strutture logiche della disciplina per agire nel territorio
 Individuare rapporti di interdipendenza fra fatti e fenomeni
 Leggere,interpretare,utilizzare vari tipi di carte, strumenti e metodi di rappresentazione per muoversi
consapevolmente in un territorio.
 Utilizzare nella comunicazione delle informazioni termini adatti e specifici
Prima Lingua straniera: Inglese
 Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano
 Leggere globalmente testi per trovare informazioni specifiche.
 Descrivere con semplici frasi il proprio vissuto
 Interagire in una conversazione ponendo domande e scambiando idee ed informazioni
 Scrivere semplici testi utilizzando un lessico appropriato
Seconda Lingua Straniera: Francese /Spagnolo
 Interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a contesti di vita sociale
 Utilizzare semplici funzioni comunicative
 Scrivere testi semplici, comprensibili nel messaggio
Matematica
 Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali interi utilizzando strumenti adatti alla situazione e agli
obiettivi di apprendimento da raggiungere (fogli di calcolo ecc,)
 Rappresentare i numeri naturali su una retta orientata .
 Eseguire mentalmente semplici calcoli utilizzando le proprietà delle operazioni
 Formulare ipotesi e previsioni sui risultati di una operazione e/o di situazioni problematiche
 Riconoscere ed utilizzare le proprietà delle potenze
 Scomporre i numeri in fattori primi e calcolare M.C.M e M.C.D.
 Eseguire semplici espressioni numeriche utilizzando parentesi e convenzioni sulla precedenza delle
operazioni.
 Usare le espressioni numeriche come mezzo di risoluzione di un problema.
 Denominare, descrivere, disegnare e rappresentare, utilizzando strumenti appropriati, le figure
geometriche.
 Identificaredefinizioni e proprietà significative delle principali figure piane.
 Riconoscere le figure piane e riprodurle in scala
 Applicare procedimenti e tecniche operative
Scienze
 Effettuare semplici esperimenti e descrivere ordinatamente procedimenti e tecniche di realizzazione.
 Individuare caratteristiche e proprietà della materia
 Riconoscere le proprietà dell’atmosfera, dell’aria, dell’acqua
 Descrivere cosa è e come si forma un suolo
 Confrontare l’evoluzione della storia naturale con quella della storia umana
 Individuare relazioni uomo- ambiente
 Definire un essere vivente e le sue caratteristiche
 Individuare le caratteristiche della struttura base dei viventi: la cellula
 Individuare l’unità e la diversità dei viventi anche attraverso esperienze di laboratorio
Tecnologia
 Riconoscere, analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto esaminato
 Riconoscere e caratterizzare l’evoluzione nel tempo e gli eventuali problemi legati all’impiego di utensili e
macchine
 Riconoscere le proprietà fondamentali dei materiali e del ciclo produttivo ad essi collegato
 Osservare ed eseguire la rappresentazione grafica di un oggetto
 Utilizzare nella rappresentazione di un oggetto le regole dell’assonometria e delle proiezioni ortogonali
 Progettare semplici oggetti da realizzare in laboratorio
 Eseguire rilievi sul campo
 Comprendere problemi legati alla produzione di energia
 Riconoscere gli elementi di base che compongono un computer e le relazione tra essi.
 Utilizzare strumenti informatici per elaborare dati, testi, immagini ecc.
 Riconoscere l’utilizzo della rete informatica sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni
Musica
 Decodificare ed utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura
 Riconoscere e decodificare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale
 Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali di diverso
genere
 Comporre, rielaborare brani musicali utilizzando semplici schemi ritmico- melodici
Arte ed immagine
 Utilizzare gli elementi della comunicazione visiva per leggere un semplice messaggio,.
 Osservaree descrivere gli elementi significativi di un’opera d’arte.
 Individuare codici e regole composite presenti nelle opere d’arte
 Identificarele linee essenziali della produzione storico- artistica relativa ad un determinato periodo
 Leggere un’opera d’arte in relazione ai codici artistici ed al periodo storico esaminato
 Riconoscere, analizzare, classificare i beni artistici presenti nel territorio.
 Produrre elaborati personali utilizzando più materiali e tecniche grafico- pittoriche
Educazione fisica
 Riconoscere i principali cambiamenti morfologici e fisiologici del proprio corpo ed applicare determinati
strumenti di lavoro per raggiungere un’efficienza fisica
 Mostrare resistenza e capacità di autocontrollo del proprio corpo
 Applicare schemi e riprodurre forme di movimento
 Utilizzare coordinate spazio-tempo funzionali ad una data situazione sportiva
 Orientarsi nell’ambiente naturale utilizzando strumenti e mappe
 Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimere idee e stati d’animo
 Partecipare in forma propositiva ad un gioco assumendo ruoli diversi e mostrando atteggiamenti
collaborativi
 Applicare stili di vita utili a mantenere un buon stato di salute (alimentazione, sport)
CLASSE SECONDA
Italiano
 Utilizzare differenziare strategie di ascolto
 Raccontare oralmente esperienze personali ordinandole in base ad un criterio logico e cronologico e
selezionando le informazioni secondo uno scopo
 Esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente
 Applicare nella lettura tecniche di supporto alla comunicazione( sottolineature, parole-chiave, ecc.)
 Utilizzare nella lettura strategie differenziate
 Riconoscere le caratteristiche di testi letterari e non
 Applicare procedure di pianificazione, stesura revisione di un testo
 Produrre testi scritti di diverso tipo applicando anche strategie di scrittura creativa
 Riconoscere ed analizzare gli strumenti di una frase complessa
Storia
 Usare fonti diverse per ricavare informazioni su temi definiti
 Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte
 Schematizzare in mappe e grafici le diverse informazioni
 Identificareaspetti e caratteristiche dei periodi storici studiati
 Utilizzare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali, di convivenza civile
 Applicare procedure e tecniche di lavoro in determinati ambienti
 Produrre testi utilizzando le informazioni apprese attraverso fonti diverse
Geografia
 Utilizzare le strutture logiche della disciplina per agire nel territorio
 Individuare rapporti di interdipendenza fra fatti e fenomeni e collegamenti spaziali ed ambientali
 Leggere,interpretare,utilizzare vari tipi di carte, strumenti e metodi di rappresentazione per muoversi
consapevolmente in un territorio.
 Individuare tecniche e strategie di visualizzazione mentale di un ambiente.
 Utilizzare nella comunicazione delle informazioni termini adatti e specifici
Prima Lingua straniera: Inglese
 Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano
 Leggere e comprendere testi diversi per trovare informazioni specifiche.
 Interagire in una conversazione ponendo domande e scambiando idee ed informazioni
 Descrivere aspetti della vita personale e quotidiana utilizzando semplici frasi
 Esprimersi in modo comprensibile utilizzando un lessico adatto alla situazione ed all’interlocutore
 Produrre semplici testi utilizzando un lessico appropriato
Seconda Lingua Straniera: Francese /spagnolo
 Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano
 Interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a contesti di vita sociale
 Utilizzare semplici funzioni comunicative
 Scrivere testi semplici, comprensibili nel messaggio
Matematica
 Identificare ed operare con le quattro operazioni, con le frazioni ed i numeri decimali
 Rappresentare i numeri conosciuti su una retta orientata
 Fare ipotesi e previsioni sui risultarti di un’operazione/o situazioni problematiche
 Riconoscere, descrivere, disegnare e rappresentare, utilizzando strumenti appropriati, le figure
geometriche
 Utilizzare il teorema di Pitagora ed applicarlo in situazioni concrete
 Calcolare perimetro ed area di figure piane
 Applicare algoritmi per la risoluzione di problemi
 Rappresentare, confrontare dati utilizzando le informazioni apprese
Scienze
 Descrivere e comprendere la differenza tra fenomeni fisici e fenomeni chimici
 Eseguire semplici reazioni chimiche e descriverle ordinatamente
 Descrivere organi , apparati e funzioni del corpo umano
 Acquisire il concetto di cambiamento ed evoluzione del corpo umano
 Riconoscere i rischi derivanti da determinati problemi ambientali( rifiuti, inquinamento) sulla propria salute
 Mettere in atto comportamenti di rispetto nei confronti del proprio corpo e dell’ambiente
Tecnologia
 Riconoscere, analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto esaminato
 Caratterizzare l’evoluzione nel tempo e gli eventuali problemi legati all’impiego di utensili e macchine
 Riconoscere le proprietà fondamentali dei materiali e del ciclo produttivo ad essi collegato
 Osservare ed eseguire la rappresentazione grafica di un oggetto
 Utilizzare nella rappresentazione di un oggetto le regole dell’assonometria e delle proiezioni ortogonali
 Progettare semplici oggetti da realizzare in laboratorio
 Eseguire rilievi sul campo
 Caratterizzare problemi legati alla produzione di energia
 Identificare gli elementi di base che compongono un computer e le relazione tra essi.
 Utilizzare strumenti informatici per elaborare dati, testi, immagini ecc.
 Conoscere l’utilizzo della rete informatica sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni
Musica
 Decodificare ed utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura
 Riconoscere e decodificare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale
 Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali di diverso
genere
 Comporre, rielaborare brani musicali utilizzando sia strutture aperte che semplici schemi ritmico- melodici
Arte ed immagine
 Utilizzare gli elementi della comunicazione visiva per leggere a livello connotativo e denotativo messaggi
visivi
 Osservaree descrivere gli elementi significativi di un’opera d’arte.
 Riconoscere codici e regole composite presenti nelle opere d’arte
 Caratterizzare le linee fondamentali della produzione storico- artistica relativa ad un determinato periodo
 Leggere un’opera d’arte in relazione ai codici artistici ed al periodo storico esaminato
 Riconoscere, analizzare, classificare i beni artistici presenti nel territorio.
 Produrre elaborati personali utilizzando più materiali e tecniche grafico- pittoriche
Educazione fisica
 Riconoscere i principali cambiamenti morfologici e fisiologici del proprio corpo ed applicare determinati
strumenti di lavoro per raggiungere un’efficienza fisica
 Mostrare resistenza e capacità di autocontrollo del proprio corpo
 Applicare schemi e riprodurre forme di movimento
 Utilizzare coordinate spazio-tempo funzionali ad una data situazione sportiva
 Orientarsi nell’ambiente naturale utilizzando strumenti e mappe
 Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimere idee e stati d’animo
 Partecipare in forma propositiva ad un gioco assumendo ruoli diversi e mostrando atteggiamenti
collaborativi
 Applicare stili di vita utili a mantenere un buon stato di salute (alimentazione, sport)
CLASSE TERZA
Italiano
 Utilizzare differenziate strategie di ascolto
 Raccontare oralmente esperienze personali usando un registro adeguato all’argomento ed alla situazione
 Esporre le informazioni secondo in ordine prestabilito e coerente
 Caratterizzare testi letterari di vario tipo individuando genere di appartenenza e tecniche narrative usate
dall’autore
 Produrre testi scritti di diverso tipo applicando varie strategie di scrittura( relazione. Sintesi…) ed
organizzandoli anche in forma multimediale ( ipertesti)
 Applicare procedure di pianificazione, stesura. Revisione di un testo
 Riconoscere, analizzare, visualizzare gli elementi di una frase complessa
Storia
 Usare fonti diverse per ricavare informazioni su temi definiti
 Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte
 Schematizzare in mappe e grafici le diverse informazioni
 Riconoscere aspetti e caratteristiche dei periodi storici studiati
 Utilizzare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali, di convivenza civile
 Applicare procedure e tecniche di lavoro in determinati ambienti
 Produrre testi utilizzando le informazioni apprese attraverso fonti diverse
Geografia
 Riconoscere , utilizzare le strutture logiche della disciplina per agire nel territorio



Individuare rapporti di interdipendenza fra fatti e fenomeni
Stabilire collegamenti spaziali ed ambientali
Leggere,interpretare,utilizzare vari tipi di carte, strumenti e metodi di rappresentazione per muoversi
consapevolmente in un territorio.
 Caratterizzare tecniche e strategie di visualizzazione mentale di un ambiente.
 Utilizzare nella comunicazione delle informazioni termini adatti e specifici
Prima Lingua straniera: Inglese
 Identificare i punti essenziali di una comunicazione orale
 Leggere e comprendere testi diversi per trovare informazioni specifiche.
 Interagire in una conversazione ponendo domande e scambiando idee ed informazioni
 Descrivere aspetti della vita personale e quotidiana utilizzando registro linguistico appropriato
 Esprimersi in modo comprensibile utilizzando un lessico adatto alla situazione ed all’interlocutore
 Produrre testi ( biografie, lettere,..)utilizzando un lessico appropriato
Seconda Lingua Straniera: Francese /Spagnolo
 Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano
 Interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a contesti di vita sociale
 Utilizzare semplici funzioni comunicative
 Scrivere testi semplici, comprensibili nel messaggio
Matematica
 Riconoscere, rappresentare, operare con i numeri relativi
 Riconoscere i vari insiemi numerici ed operare con essi
 Costruire,interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere relazioni e proprietà
 Operare con funzioni di proporzionalità diretta ed inversa
 Risolvere le equazioni di primo grado ed utilizzarle per la risoluzione di problemi
 Riconoscere formule per calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza
 Individuare definizioni, formule e proprietà significative delle principali figure tridimensionali e classificarle
sulla base di determinati criteri
 Applicare procedimenti, tecniche operative per il calcolo di superfici e volumi.
 Costruire, interpretare, trasformare formule letterali per esprimere relazioni e proprietà.
 Operare con elementi fondamentali di statistica
 Applicare elementi base per il calcolo delle probabilità
Scienze
 Identificare e caratterizzare la struttura dell’atomo e descriverla con disegni e schemi
 Rappresentare le principali leggi fisiche(moto, magnetismo,energia) e rappresentarle utilizzando
conoscenze algebrico -geometriche
 Effettuare esperimenti raccogliendo e correlando dati
 Osservare e descrivere i più evidenti fenomeni celesti servendosi di determinati strumenti
 Descrivere le caratteristiche dei diversi tipi di roccia e classificale
 Stabilire relazioni tra natura del suolo, rischio idrogeologico, intervento dell’uomo
 Applicare stili di vita adatti ad una gestione corretta del proprio corpo
 Illustrare gli effetti provocarti dal fumo, dall’alcool e dall’uso di sostanze stupefacenti sulla salute
Tecnologia
 Riconoscere, analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto esaminato
 Identificare caratterizzare l’evoluzione nel tempo e gli eventuali problemi legati all’impiego di utensili e
macchine
 Riconoscere le proprietà fondamentali dei materiali e del ciclo produttivo ad essi collegato
 Osservare ed eseguire la rappresentazione grafica di un oggetto
 Utilizzare nella rappresentazione di un oggetto le regole dell’assonometria e delle proiezioni ortogonali
 Progettare semplici oggetti da realizzare in laboratorio
 Eseguire rilievi sul campo
 Caratterizzare problemi legati alla produzione di energia
 Conoscere gli elementi di base che compongono un computer e le relazione tra essi.
 Utilizzare strumenti informatici per elaborare dati, testi, immagini ecc.
 Riconoscere l’utilizzo della rete informatica sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni
Musica



Decodificare ed utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura
Riconoscere e decodificare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale
Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali di diverso
genere
 Comporre, rielaborare brani musicali utilizzando sia strutture aperte che semplici schemi ritmico- melodici
 Interpretare in modo critico opere d’arte musicali
 Progettare un evento musicale utilizzando anche altre forme artistiche( teatro, danza ecc)
 Utilizzare le esperienze musicali come mezzo per orientare la costruzione della propria identità
Arte ed immagine
 Osservaree descrivere gli elementi significativi di un’opera d’arte.
 Riconoscere ed utilizzare gli elementi della comunicazione visiva
 Individuare codici e regole compositive presenti nelle opere d’arte
 Caratterizzare le linee fondamentali della produzione storico-artistica relativa ad un determinato periodo
 Leggere un’opera d’arte in relazione ai codici artistici ed al periodo storico esaminato
 Riconoscere, leggere, classificare i beni artistici presenti nel territorio
 Produrre elaborati personali utilizzando più materiali e tecniche grafico- pittoriche
 Utilizzare più codici per creare messaggi espressivi
Educazione fisica
 Riconoscere i principali cambiamenti morfologici e fisiologici del proprio corpo ed applicare determinati
strumenti di lavoro per raggiungere un’efficienza fisica
 Mostrare resistenza e capacità di autocontrollo del proprio corpo
 Applicare schemi e riprodurre forme di movimento
 Utilizzare coordinate spazio-tempo funzionali ad una data situazione sportiva
 Orientarsi nell’ambiente naturale utilizzando strumenti e mappe
 Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimere idee e stati d’animo
 Partecipare in forma propositiva ad un gioco assumendo ruoli diversi e mostrando atteggiamenti
collaborativi
 Applicare stili di vita utili a mantenere un buon stato di salute (alimentazione, sport)
VALUTAZIONE
INDICATORI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia
di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare
l'articolo 14, commi 1 e 2;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed
integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.
169 che, all'art. 1, istituisce nella scuola l'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione", e all'art. 2 introduce la
"valutazione del comportamento" degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado;
VISTO il Regolamento Valutazione alunni DPR N.122 / 22 Giugno 2009
- PREMESSO –
- che si assume come obiettivo interdisciplinare la formazione di un'etica della responsabilità, della solidarietà,
del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà;
- che la valutazione del comportamento degli studenti risponde alle finalità di:
1. accertare i livelli di consapevolezza raggiunti con specifico riferimento alla cultura e ai valori della
cittadinanza e della convivenza civile;
2. verificare le capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna
istituzione scolastica;
3. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all'interno della comunità scolastica
promovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e, al tempo stesso, con il
rispetto dei propri doveri;
4. dare al voto del comportamento significato e valenza educativa al fine di uniformare le modalità della
valutazione
il Collegio dei Docenti
delibera i seguenti criteri di massima che verranno utilizzati da tutti i consigli di classe per l'assegnazione del
voto di condotta negli scrutini intermedi e finali:
1. il Comportamento e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa;
2. il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di comportamento ;
3. il voto relativo al comportamento viene attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, riunito per gli
scrutini, su proposta del Docente che nella classe ha il maggior numero di ore o dal coordinatore, sentiti
i singoli Docenti, in base all'osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti,
dal Regolamento Disciplinare interno e dal Patto educativo di corresponsabilità. Il Consiglio di Classe
vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all'attribuzione considerando la
prevalenza degli indicatori relativi al singolo voto
INDICATORI :
Frequenza e puntualità
Rispetto del Regolamento d'Istituto
Rispetto delle Consegne didattiche
Rispetto verso gli altri (docenti, non docenti, compagni, materiale altrui)
Rispetto verso l'ambiente (utilizzo responsabile ed appropriato delle strutture e degli spazi)
Rispetto del Regolamento di Disciplina e del Patto Educativo di Corresponsabilità
Ruolo all'interno della classe
Comportamento responsabile ovunque.
Il voto di comportamento proposto di norma dal Docente coordinatore di classe, tiene conto dei criteri
sopraccitati, ma non include alcun automatismo
L'assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di classe che valuta con attenzione le situazioni di ogni
singolo studente e procede all'attribuzione considerando la prevalenza dei descrittori relativi al singolo voto
VOTO 10 – Comportamento sempre ed assolutamente corretto,responsabile e collaborativo sia durante le
attività curricolari che extracurricolari

Frequenza assidua, puntualità in classe

Autonomo, regolare e serio svolgimento delle consegne didattiche

Ruolo propositivo, collaborativo e trainante all'interno della classe,disponibilità alla collaborazione con i
compagni ed i docenti

Comportamento sempre corretto e responsabile nei confronti di tutti i docenti della classe e delle altre
componenti scolastiche

Scrupoloso rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità , del regolamento di Istituto e delle norme
disciplinari

Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica

Utilizzo responsabile del materiale e delle strutture della scuola

Ottima socializzazione
Il voto di condotta 10 presuppone, necessariamente, che lo studente non abbia riportato note e/o sanzioni
disciplinari
VOTO 9- Comportamento corretto che non ha dato luogo a sanzioni o rilievi particolari sia durante le attività
curricolari che extracurricolari

Frequenza assidua, puntualità in classe

Regolare svolgimento delle consegne didattiche

Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe

Comportamento sostanzialmente corretto ed esente da richiami scritti

Rispetto del Patto educativo di Corresponsabilità, del regolamento di disciplina e delle norme disciplinari

Utilizzo corretto del materiale e delle strutture della scuola

Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica

Ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe,equilibrio nei rapporti interpersonali
Il voto di condotta 9 presuppone, necessariamente, che lo studente non abbia riportato note e/o sanzioni
disciplinari
VOTO 8- Comportamento generalmente corretto sia durante le attività curricolari che extracurricolari. In
presenza di richiami verbali ha dimostrato di modificare in positivo il proprio comportamento

frequenza e/o puntualità in classe quasi regolare

svolgimento di norma regolare delle consegne didattiche

ruolo non emergente nel gruppo classe

comportamento generalmente corretto, con eventuali sporadici richiami non gravi.

in presenza di rilievi non gravi ha dimostrato di modificare in positivo il comportamento

lievi infrazioni del Patto di corresponsabilità e del regolamento di disciplina che comportano richiami
verbali

utilizzo non sempre responsabile del materiale e delle strutture della scuola

correttezza nei rapporti interpersonali
Dimostra, pur in presenza di qualche note di richiamo , di aver acquisito rispetto
del Regolamento di Istituto e delle norme disciplinari
VOTO 7- Comportamento che ha dato luogo a note da parte di docenti di disciplina diversa , verbalizzate e
comunicate alla famiglia

frequenza irregolare e/o scarsa puntualità in classe; irregolare giustificazione di assenze e/o ritardi

svolgimento non sempre puntuale e poco approfondito delle consegne didattiche


ruolo non collaborativo nel gruppo classe; disturbo del regolare svolgimento delle lezioni
comportamento non sempre corretto, con episodi limitati e non gravi , di mancato rispetto del
Regolamento di Disciplina
 atteggiamenti talvolta poco rispettosi degli altri e dei loro diritti
 utilizzo non consono del materiale e delle strutture della scuola
VOTO 6- Comportamento poco corretto che ha dato luogo a rilievi e sanzioni gravi verbalizzate e comunicate
alla famiglia

presenza di più richiami scritti, effettuati da docenti di discipline diverse, sul giornale di classe per
reiterate infrazioni disciplinari e sospensione dalle lezioni per periodi inferiori a 15 giorni

inosservanza delle consegne didattiche e/o del regolamento d'istituto

mancanza spesso del materiale scolastico

comportamento nei confronti dei docenti, del personale, dei compagni, poco corretto o irriverente

assenze e ritardi non giustificati

partecipazione disinteressata al dialogo educativo e fonte di disturbo durante le lezioni

comportamenti episodici che violino la dignità e il rispetto della persona (offese verbali, sottrazione di
beni altrui), utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrezzature e /o del cellulare

grave mancanza di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche
(sottrazione e/o danneggiamento),

sottrazione di beni altrui

atti di violenza senza gravi conseguenze
VOTO 5- Comportamento gravemente scorretto
Non ammissione alla classe successiva
Non ammissione all'esame di stato

comportamenti di particolare gravità per i quali il Regolamento d'Istituto o lo Statuto delle Studentesse e
degli Studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. n.
3602/PO del 31/7/2008, preveda l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento
temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 gg.

recidiva nei comportamenti indicati a motivazione dell'attribuzione del cinque

sospensioni dalle lezioni oltre i 15 gg. derivanti anche da uno solo dei seguenti elementi:
5. reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, minacce, uso o spaccio di
sostanze stupefacenti, ingiurie, reati di natura sessuale ) o che creino una concreta situazione di pericolo
per l'incolumità delle persone (allagamenti, incendi ecc.)
6. ogni altro atto penalmente perseguibile e sanzionabile
7. trasgressione della legge sulla violazione della privacy.
Nello scrutinio finale si presuppone che il Consiglio di Classe abbia accertato che lo studente:
a) nel corso dell'anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari che abbiano comportato
una sospensione per un periodo superiore a 15 gg.;
b) successivamente alla irrogazione di sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema
disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare
un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione in ordine alle finalità educative
previste dall'art.1 del D.M. N. 5 del 16/01/2009
La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, va riferita a tutto il periodo di permanenza nella
sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di
essa..
La valutazione del comportamento inferiore a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta
la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo di studi.
Il Consiglio di Classe tiene conto dell'insieme dei comportamenti dello studente, durante il corso dell'anno.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale, non può riferirsi a un singolo episodio, ma deve
scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine
all'intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere
l'attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione i
progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell'anno in relazione alle finalità previste dall'art.
1 del Decreto Ministeriale n. 5 del 16/01/2009.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione periodica ed annuale sarà formulata secondo i seguenti indicatori:
Voto
Livello di raggiungimento degli obiettivi
Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori
10
Ottima capacità di comprensione e di analisi
Corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure
Con
possibilità Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti Esposizione
fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico
della Lode appropriato
Sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche
Autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici
originali e creativi
Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni
Capacità di utilizzare le conoscenze in funzione meta cognitiva
Pieno raggiungimento degli obiettivi.
9
Conoscenze ampie, complete e approfondite
Apprezzabile capacità di comprensione e di analisi
Efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove Orientamento sicuro
nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti
Esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio
specifico appropriato
Competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle
conoscenze acquisite con apporti critici originali
Capacità di operare collegamenti tra discipline
Conoscenza completa dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti
Li sa ordinare,classificare e sintetizzare, esprimendo valutazioni articolate sugli stessi
in diverse situazioni.
Complessivo raggiungimento degli obiettivi.
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale
8
Buona capacità di comprensione e di analisi,
Idonea applicazione di concetti, regole e procedure
Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili
Esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specificoappropriato
Buona correttezza ortografica e grammaticale
Autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali
Padronanza dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti
Capacità di utilizzare le competenze in diverse situazioni.
Raggiungimento degli obiettivi progettati
Conoscenze generalmente complete e sicure
7
Adeguata capacità di comprensione e di analisi
Discreta applicazione di concetti, regole e procedure,
Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti
Esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia,
ma con qualche carenza nel linguaggio specifico
Sufficiente correttezza ortografica e grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle
conoscenze acquisite
Conoscenza completa non sempre approfondita dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi
contesti con parziale autonomia
6
5
4
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi
Elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi
Accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, Orientamento sicuro se
guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema
Esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale
Lessico semplice ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di
rielaborazione delle conoscenze acquisite
Conoscenze generiche e parziali
Modesta capacità di comprensione e di analisi
modesta applicazione di concetti, regole e procedure,
Orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, Esposizione non sempre
lineare e coerente, errori a livello grammaticale,
Repertorio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile
Poca autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Ha appreso i contenuti in maniera superficiale.
Li distingue e li collega tra loro in modo frammentario.
Nella loro applicazione necessita di essere guidato
Conoscenze frammentarie e incomplete
Stentata capacità di comprensione e di analisi
Difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure
Esposizione superficiale e carente a volte confusa ed approssimativa- Gravi errori a livello grammaticale,
povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole
discipline
PROVE DI VERIFICA
Le prove scritte, per le materie che le prevedono, saranno almeno tre per ogni quadrimestre e affinché la
correzione risulti efficace ai fini dell’apprendimento, dovranno essere riconsegnate agli alunni in tempi brevi,
mediamente entro 15 giorni dallo svolgimento.Le prove scritte non dovranno essere più di due al giorno; a tal
fine occorrerà segnare sul registro della classe la data stabilita per la prova, onde consentire agli altri Docenti di
regolarsi di conseguenza.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E NUMERO MINIMO PER
QUADRIMESTRE
ITALIANO
4 elaborati scritti riguardanti: comprensione del
testo,strutturazione di testi secondo consegne,testi
espressivo - personali, attività di riflessione linguistica a livello
morfo-sintattico
STORIA
3 valutazioni orali che possono essere sostituite da
esercitazione scritta
GEOGRAFIA
3 valutazioni orali che possono essere sostituite da
esercitazione scritta
LINGUA STRANIERA
ARTE E IMMAGINE
3 elaborati scritti riguardanti la comprensione e la produzione
del testo e conoscenza delle strutture grammaticali; 2
valutazioni orali di comprensione e produzione
2 elaborati grafici
TECNOLOGIA
2 elaborati grafici e 2 valutazioni di teoria orali o scritte
MUSICA
1 valutazione di produzione vocale o strumentale e 1
interrogazione scritta o orale
MATEMATICA
3 prove scritte
SCIENZE
3 valutazioni scritte o orali a discrezione del docente
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1 valutazione su prove pratiche individuali (media di tutte le
valutazioni)
RELIGIONE
1 valutazione scritta e una valutazione orale
MISURAZIONE
Il voto assegnato alle singole PROVE DI VERIFICA rappresenta la “misura” del livello di apprendimento
realizzato dall’alunno (in quella prova).
La scala di misurazione va dall’1 al 10. Più precisamente, si farà riferimento alla seguente griglia:
VOTO
CONOSCENZE
4
Lacunose e parziali
5
Limitate e superficiali
6
Abbastanza complete ma
non approfondite
7
Complete; se guidato sa
approfondire
8
Complete; con qualche
approfondimento
autonomo
9
Complete,
organiche,
articolate
e
con
approfondimenti autonomi
10
Organiche, approfondite ed
ampliate in modo del tutto
personale
COMPETENZE
Applica le conoscenze minime se guidato, ma con errori. Si
esprime in modo impreciso. Compie analisi lacunose e con errori.
Applica le conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo
impreciso. Compie analisi parziali
Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si
esprime in modo semplice e corretto. Sa individuare elementi e
relazioni con sufficiente correttezza
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più
complessi. Espone in modo corretto e con proprietà linguistica.
Compie analisi corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in
modo completo
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più
complessi. Espone in modo corretto e con proprietà linguistica.
Compie analisi corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in
modo completo
Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a
problemi complessi. Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi
specifici. Compie analisi approfondite e individua correlazioni
precise
Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a
problemi complessi e trova da solo soluzioni migliori. Espone in
modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato
CAPACITÀ
Compie sintesi scorrette
Gestisce con difficoltà
situazioni nuove e semplici
Rielabora sufficientemente
le informazioni e gestisce
situazioni semplici.
Rielabora in modo corretto
le informazioni e gestisce le
situazioni nuove in modo
accettabile
Rielabora in modo corretto
e completo
Rielabora in modo corretto,
completo ed autonomo
Sa
rielaborare
correttamente
ed
approfondire in modo
autonomo
e
critico
situazioni complesse
CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
L’alunno sarà ammesso alla classe successiva se avrà conseguito una valutazione non inferiore a 6 in ogni
disciplina. Nel decidere l’ammissione alla classe successiva il Consiglio di Classe terrà conto del seguente
parametro fondamentale:
L’alunno è potenzialmente in grado di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline
interessate e di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico successivo.
Saranno altresì ammessi alla classe successiva gli alunni che, pur riportando una o più insufficienze,
raggiungeranno una valutazione non inferiore a 6 attraverso approvazione del voto da parte del Consiglio di
Classe.
In coerenza con gli obiettivi formativi e didattici stabiliti in sede di programmazione, il Consiglio di Classe, prima
dell’approvazione del voto di consiglio considererà i seguenti parametri valutativi per l’ammissione alla classe
successiva:
 continuità nell’impegno
 miglioramento conseguito, rilevando e valutando la differenza tra il livello di partenza e il livello finale
 difficoltà personali dell’alunno ad organizzare il proprio studio
 risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola (curricolari ed extracurricolari)
 livello di interesse e di partecipazione
 assiduità nella frequenza
 desiderio di progredire rilevabile in seguito ad uno stimolo diretto
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO
Al termine della Scuola Secondaria di I° grado ogni alunno dovrà raggiungere un traguardo ben definito.
Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari i interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative
(il fare) apprese a scuola o in altre istituzioni formative sono diventate competenze personali di ciascuno.
Un ragazzo sarà competente quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone,utilizza le conoscenze
e le abilità apprese per:





Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
Interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente;
Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, chiedendo aiuto quando accorre;
Porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni
comportamentali esterne, non subirle ma riconoscerle e valutarne i messaggi impliciti negativi e
positivi;
Sapersi orientare ed essere in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e
professionale.
La scuola ha adottato il seguente modello di certificazione
I.C. RENDE – QUATTROMIGLIA
SCUOLA SECONDARIA STATALEDI 1° GRADO
“G. FALCONE”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti
conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato;
CERTIFICANO
L’alunn …………………………………………………. nat ... a …..…………………………… il …………… ha superato
l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di …………….…………..
Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di
studio e nelle attività opzionali e facoltative (1).
COMPETENZE
IN LINGUA
ITALIANA
COMPETENZE
IN INGLESE E
SECONDA
LINGUA
COMUNITARIA
I = INGLESE
F = FRANCESE
S = SPAGNOLO
COMPETENZE
MATEMATICHE
COMPETENZE
SCIENTIFICHE
Iniziale / Elementare: è in grado di riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative, di cogliere il significato
globale e di produrre testi brevi e lineari a prevalente funzione referenziale con l’impiego funzionale dei registri linguistici.
 Intermedio / Maturo: dispone di un repertorio lessicale ampio che impiega in modo appropriato, comprende e produce testi
organizzati e coerenti allo scopo ed al destinatario.
 Finale / Esperto : dispone di un repertorio lessicale ampio che impiega in modo articolato, comprende e produce testi
organizzati e coerenti con i vincoli tematici di scopo e di destinazione, integrando in modo creativo varie funzioni e diversi registri
linguistici; apprezza generi poetici e narrativi.
I F S A1:riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare
bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe
(il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore
parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.
I  F S A2: riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad
es. informazioni sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e diretto
su argomenti familiari ed abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
I  F S B1: è in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che
affronta normalmente a lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in
una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che siano familiari o siano di suo
interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti,sogni,speranze,ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare
spiegazioni su opinioni e progetti.
 Iniziale / Elementare: è in grado di fornire risposte a domande formulate in un contesto familiare, contenenti tutte le
informazioni pertinenti e definite chiaramente. Svolge procedimenti di routine secondo istruzioni dirette. Ricava informazioni
pertinenti da un’unica fonte e comprende un’unica forma di rappresentazione. Applica algoritmi, formule, procedure o convenzioni
fondamentali.
 Intermedio / Maturo: esegue procedure descritte chiaramente, comprese quelle che presuppongono decisioni sequenziali.
Utilizza e interpreta rappresentazioni basate su varie fonti di informazioni ed è in grado di trarne delle conclusioni dirette. Utilizza
correttamente modelli espliciti per situazioni complesse. Sceglie e integra varie forme di rappresentazione e loro collegamento con
aspetti di situazioni reali, argomentando in modo flessibile.
 Finale / Esperto : sviluppa e utilizza modelli per situazioni complesse. Sceglie, confronta e valuta strategie opportune per
affrontare problemi complessi. Utilizza strategicamente forme di rappresentazione adatte e applica conoscenze riferite alle
situazioni. Concettualizza, generalizza e usa informazioni basate su situazioni e problemi complessi. È in grado di collegare diverse
fonti di informazioni e forme di rappresentazione differenti. Sviluppa nuove soluzioni e strategie di gestione di situazioni non
familiari.
 Iniziale / Elementare: osserva la realtà e i fenomeni, estrae informazioni scientifiche e comprende elementi e aspetti
fondamentali. È in grado di identificare un problema, raccogliendo dati ed informazioni. Utilizza e svolge procedimenti di routine
secondo istruzioni dirette.
 Intermedio / Maturo:osserva fatti e fenomeni della realtà con criteri precisi e su obiettivi mirati. È in grado di raccogliere dati
per poi organizzarli in tabelle, grafici eccetera, nella prospettiva di identificare connessioni tra i molteplici aspetti di un fenomeno.
Utilizza correttamente modelli espliciti per situazioni complesse. Interpreta rappresentazioni basate su varie fonti di informazioni
ed è in grado di trarne conclusioni dirette e argomentazioni specifiche.
Finale /Esperto :analizza e interpreta problemi. Utilizza strumenti adeguati, sviluppa sistemi e strategie per la loro soluzione e
verifica. Progetta e impiega strumenti e modelli per la comunicazione. Concettualizza, generalizza e utilizza informazioni basate
su situazioni e fenomeni complessi. È in grado di collegare diverse fonti di informazioni e forme di rappresentazione differenti.
Sa trasporre le competenze acquisite in nuove situazioni.
Voto
COMPETENZE
TECNOLOGICH
E
COMPETENZE
STORICO
GEOGRAFICHE
COMPETENZE
ARTISTICHE
COMPETENZE
MUSICALI
 Iniziale / Elementare:è in grado di generalizzare in vari contesti produttivi gli schemi tecnologici ed i vincoli osservati
nell’ambito delle filiere produttive fondamentali. Impiega correttamente strumenti ed utensili in funzione delle richieste e dei
vincoli. È in grado di creare e leggere immagini in modo mirato i motori di ricerca.
 Intermedio / Maturo: èin grado di riferire sui contenuti studiati e maggiormente rappresentativi dei processi produttivi
fondamentali. Esegue disegni, impiegando strumenti di base. È in grado di utilizzare nelle fasi essenziali la videoscrittura.
 Finale / Esperto: èin grado di riferire organicamente sui contenuti trattati e sui vincoli che caratterizzano le filiere produttive
fondamentali. Usa strumenti di base secondo i protocolli d’impiego. Esegue disegni in maniera autonoma. È in grado di impiegare
la videoscrittura e i principali programmi informatici per archiviazione dati.
 Iniziale / Elementare: individua le peculiari caratteristiche storico-antropologiche e fisico-geografiche, riferendo sui nuclei
maggiormente rappresentativi dei principali contesti storici e ambientali
 Intermedio / Maturo: impiega correttamente gli strumenti cartografici, documentali, cronologici, statistico demografici ed è in
grado di sistemare organicamente dati e relazioni caratterizzanti i contesti storico-geografici. Padroneggia l’uso dei linguaggi
specifici delle discipline
 Finale / Esperto : è in grado di impiegare gli strumenti cartografici, documentali, cronologici, statistico –demografici per
elaborare analisi,sintesi e valutazioni comparate dei contesti storico-geografici, anche d’interesse locale. Padroneggia l’impiego
della documentazione e dell’osservazione per la conoscenza della realtà storiche e geografiche.
 Iniziale / Elementare : individua e riferisce sugli aspetti grafico - cromatici e plastici maggiormente rappresentativi di opere
d’arte e correnti stilistiche. Conosce in maniera essenziale tecniche per produrre elaborati visivi.
 Intermedio / Maturo: è in grado di ricondurre le soluzioni grafico - cromatiche e plastiche maggiormente rappresentative delle
opere d’arte alle opzioni stilistiche ed alle intenzioni comunicative degli autori. Produce elaborati visivi applicando regole, tecniche
e utilizzando diversi materiali.
 Finale /Esperto : è in grado di riconoscere i caratteri grafico - cromatici e plastico connotativi delle principali correnti stilistiche
e collocarvi singole opere. Produce in maniera autonoma e creativa elaborati visivi applicando coerentemente le regole del
linguaggio visivo e utilizzando tecniche e materiali diversi.
 Iniziale / Elementare: è in grado di riprodurre semplici brani musicali o vocali sulla base di notazioni; comprende
nell’essenzialità i significati storici e culturali dei brani ascoltati.
 Intermedio / Maturo: è in grado di eseguire composizioni strumentali o vocali di vario genere, singolarmente o in gruppo,
coglie e analizza l’evoluzione del linguaggio musicale nel tempo.
 Finale / Esperto : è in grado di eseguire in maniera autonoma e creativa brani strumentali e/o vocali sulla base di richieste o
stimoli ; nell’affrontare gli argomenti storici distingue il diverso grado di complessità che li caratterizza.
COMPETENZE
MOTORIE
 Iniziale / Elementare: è in grado di eseguire un repertorio di esercizi di base, di controllare gli schemi motori e posturali
 Intermedio / Maturo: coordina correttamente posture e caricamenti muscolari in conformità con i protocolli
ginnico-sportivi.
 Finale / Esperto : coordina in modo armonioso ed efficace posture e caricamenti muscolari eseguendo movimenti atletici in
funzione delle attese, delle situazioni di gara e dei partners.
COMPETENZE
STRUMENTO
MUSICALE
 Iniziale / Elementare: nella pratica strumentale è in grado di leggere ed usare la semiologia musicale, riconoscere e descrivere
gli elementi fondamentali della sintassi musicale.
 Intermedio / Maturo: nella pratica strumentale è in grado di decodificare i vari aspetti della notazione musicale, di produrre i
suoni in base alle loro caratteristiche dinamiche, di ascoltare gli strumenti coinvolti nella pratica della musica d’insieme.
 Finale /Esperto : nella pratica è in grado di rielaborare una breve composizione musicale, di suonare in ensemble tenendo conto
dell’intonazione e delle difficoltà ritmiche, di codificare e decodificare i messaggi musicali ascoltati ed eseguiti.
---------------------
Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:
- tempo scuola (settimanale complessivo) n.30
- attività opzionali facoltative (quali e quante ore)
attività opzionali facoltative
Strumento musicale
ore
- altre attività significative………………………………………………………………………………………………………
data……………………….
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
…………………………………..
IL PRESIDENTE DI COMMISSIONE
(Prof.ssa Franca Lucia Perri) (Prof.____________________)
……………………………………………..
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ –
Elaborato ai sensi dell’Art.3- DPR N.235/21/11/2007Approvato dal Consiglio di istituto in data 28/10/2010
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende pone a fondamento della propria offerta formativa il proprio impegno non solo a proporre
situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti, ma anche a sostenere gli studenti nei loro atteggiamenti positivi, ad offrire
un’attenzione non occasionale ai bisogni espressi e non espressi,a proporre modelli significativi da cui apprendere valori e
comportamenti.
Altrettanta importanza attribuisce al ruolo genitoriale che sostiene costantemente offrendo il confronto con una Istituzione attenta alle
esigenze delle persone e proponendo momenti di dialogo e di apertura su temi e problemi del quotidiano rapporto con i figli.
Convinti che nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso una forte condivisione di principi, valori, finalità ed obiettivi,
con le famiglie intendiamo stringere un’ alleanza educativa: per costruire il dialogo in un continuo rapporto di scambio, per conoscere
sempre meglio gli interessi e i problemi dei nostri alunni, per sostenere il loro cammino di crescita culturale e civile.
È’ una alleanza che riteniamo indispensabile per i singoli alunni tanto quanto per la società nel suo complesso, se vogliamo arginare il
rischio di una caduta progressiva nell’osservanza delle regole e l’affievolirsi della consapevolezza che la libertà personale si realizza solo
nell’adempimento dei propri doveri e rispettando i diritti dell’altro.
Alle famiglie che hanno scelto di far frequentare ai propri figli le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo di Quattromiglia chiediamo di
riconoscere la scuola come un luogo di crescita civile e culturale della persona nella sua interezza, di condividere il patto educativo che
qui proponiamo e di sostenere i nuclei fondanti della nostra azione educativa instaurando una costruttiva collaborazione con tutti coloro
che compongono la comunità scolastica: il dirigente, i docenti, il personale tutto, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’impegno della scuola: il valore educativo dei provvedimenti disciplinari
L’attenzione dovuta a tutti gli alunni assumerà una veste particolare nei confronti di quei ragazzi che non rispettano le norme del
Regolamento di Istituto, o più semplicemente della civile convivenza, rendendo necessaria l’adozione di provvedimenti disciplinari: basati
su attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (cfr. il DPR 235/07, art. 4, comma 2), tali
provvedimenti sosterranno la funzione educativa, la cultura della legalità, il rispetto della persona umana e delle regole poste a
fondamento della convivenza sociale.
L’impegno della famiglia
Nella prospettiva della forte alleanza che intendiamo sviluppare, chiediamo alle famiglie di sostenere l’azione della scuola per consentirci
di perseguire con successo le finalità educative e formative cui la scuola è istituzionalmente preposta. I doveri e le responsabilità della
scuola e della famiglia, ciascuna nel ruolo che le è proprio, richiedono infatti uno spirito di reciproca collaborazione e una sinergia
virtuosa tra i genitori e le diverse componenti della comunità scolastica nella consapevolezza che la responsabilità di ciascuno non viene
meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza di altri.
Tutto ciò premesso, come richiesto dal D.P.R. 235/07, vengono di seguito esplicitati gli impegni che ciascuno assume attraverso la
sottoscrizione del patto al fine di promuovere la condivisione educativa e la consapevole reciproca conoscenza dei diritti e dei doveri.
1. Tenuto conto di quanto esplicitato nella premessa
1.1. La scuola si impegna a:

Controllare la regolarità nella frequenza delle lezioni comunicando tempestivamente alla famiglia eventuali comportamenti insoliti,
assenze ripetute o saltuarie, ritardi o uscite anticipate troppo frequenti.

Tutelare la sicurezza degli studenti attraverso un’adeguata sorveglianza in tutti i momenti della giornata scolastica per prevenire e
controllare, in collaborazione con le famiglie e le Istituzioni del territorio, fenomeni di bullismo e di vandalismo, e tentativi di
diffusione di sostanze stupefacenti.




Garantire l’uniforme qualità dei processi di apprendimento, in tutte le classi e in tutte le sezioni, creando un clima collaborativo ed
accogliente nel quale i bambini e i ragazzi possano lavorare con serenità e motivazione.
Porre attenzione ai problemi di carattere personale e all’armonico sviluppo della persona, Promuovere la formazione e lo sviluppo di
ogni ragazzo attraverso percorsi diversificati, di recupero o di eccellenza, ma ugualmente orientati a conseguire le competenze e gli
obiettivi di apprendimento esplicitati nel Profilo formativo di uscita allegato al Curricolo.
Informare regolarmente le famiglie sulla situazione scolastica dei figli per affrontare e risolvere insieme eventuali problemi di
apprendimento, sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale, offrire opportunità
di approfondimento che favoriscano il benessere nella scuola e lo sviluppo di tutte le potenzialità.
Dare effettivo seguito alle segnalazioni di disservizio avanzate dalle famiglie e dagli studenti.
1.2. I docenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

Non usare mai in classe il cellulare;


Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato
avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;

Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti;

Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;

Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte

Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte ed orali

Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due scritte e due orali per le
altre discipline) ;

Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva;

Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;

Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero team docente
della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;

Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate
1.3. La famiglia si impegna a:

Tenere alta la condivisione sulle scelte valoriali, operative e organizzative che l’Istituto propone attraverso il Curricolo collaborando
costruttivamente alle azioni messe in campo per conseguire il pieno sviluppo di tutti gli alunni.

Comunicare tempestivamente al docente coordinatore di classe o direttamente al Dirigente eventuali perplessità o contrasti nei
confronti di quanto viene realizzato per individuare i punti di divergenza, confrontarsi sulle possibili soluzioni e trovare nuovi punti di
accordo.

Essere parte attiva nei processi di comunicazione che riguardano le attività della scuola diffondendo in modo positivo le iniziative
intraprese e contribuendo a smentire, fin dal primo insorgere, eventuali dicerie infondate che recano danno alla dignità e
all’immagine della scuola e di quanti vi operano.

Curare che il proprio figlio frequenti regolarmente tutte le lezioni, di mattina e di pomeriggio, rispettando gli orari con puntualità e
svolgendo con cura il lavoro assegnato per casa.

Giustificare tempestivamente le assenze e gli eventuali, occasionali ritardi firmando (per presa visione) le comunicazioni scritte
consegnate allo studente.

Favorire lo sviluppo armonico del proprio figlio informando tempestivamente la scuola all’insorgere di problemi che possano
incidere sui processi di apprendimento, verificando la causa di eventuali difficoltà segnalate dai docenti e collaborando con loro
nella organizzazione del Piano di Studi Personalizzato.

Partecipare ai momenti di incontro e confronto che la scuola organizza per le famiglie segnalando eventuali disservizi;

Segnalare situazioni critiche e fenomeni di bullismo/vandalismo di cui venisse a conoscenza per individuare le responsabilità e
sostenere la soluzione dei problemi in piena collaborazione con i rappresentanti dell’Istituto.
1.4.Lo studente, consapevole che per una crescita autentica e armonica è indispensabile la sua partecipazione attiva al processo
educativo, si impegna a :

Mantenere un comportamento corretto in tutti i momenti della giornata , durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione.

Rispettare docenti e compagni tenendo conto della loro sensibilità, aiutando chi si trova in difficoltà e rispettando tutte le diversità.

Condividere con i docenti le proposte educative e didattiche per sviluppare la consapevolezza di sé, del proprio stile cognitivo e dei
percorsi di apprendimento che meglio rispondono alle proprie esigenze.

Partecipare attivamente al processo educativo per conoscere sempre meglio le proprie caratteristiche, valorizzare le proprie
capacità e costruire un “personale progetto di vita” il più possibile rispondente alle proprie aspirazioni.

Essere protagonista del processo di apprendimento per conoscere in modo approfondito l’ambiente in cui viviamo e i cambiamenti
culturali della nostra società, partecipare in modo attivo alla vita sociale e familiare, sviluppare le competenze indispensabili ad
esercitare il diritto di cittadinanza.

Segnalare tempestivamente le situazioni critiche e i fenomeni di bullismo o vandalismo che si dovessero verificare durante l’orario
scolastico e fuori dalla scuola per facilitare l’azione della scuola volta a contrastare ogni forma di sopraffazione.

Frequentare con regolarità e puntualità tutte le lezioni, di mattina e di pomeriggio, giustificando tempestivamente le assenze ed i
ritardi e riferendo ai genitori le comunicazioni trasmesse dalla scuola.

Conoscere ed osservare tutte le norme stabilite dal Regolamento di Istituto impegnandosi a:

Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;

Non usare mai il cellulare nella scuola;

Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;

Tenere le aule pulite ed ordinate

Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;

Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;

Rispettare i compagni, il personale della scuola;

Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;

Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;

Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;

Favorire la comunicazione scuola/famiglia;

Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti
Lo/a studente/ssa
I Genitori
VILLAGGIO EUROPA - QUATTROMIGLIA
SANTO STEFANO - ARCAVACATA
COSTITUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria comprende i seguenti plessi:

Plesso di Quattromiglia

Plesso di Villaggio Europa

Plesso di Santo Stefano

Plesso di Arcavacata
Villaggio Europa
Quattromiglia
S.Stefano
Arcavacata
La scuola primaria di Villaggio Europa si trova immersa nel verde del
quartiere da cui prende il nome e costituisce con la sede Centrale della
scuola secondaria di I° grado “G. Falcone” un complesso edilizio unico.
La scuola primaria di Quattromiglia sorge nel quartiere omonimo, in un
complesso del quale fa parte la scuola secondaria di I grado delle piscine.
Le due scuole primarie sono situate a valle del comune di Rende, una zona
che negli ultimi anni ha assistito ad una forte urbanizzazione e alla nascita
di attività commerciali e di servizio pubblico che hanno portato ad una
notevole ridefinizione del tessuto sociale e culturale dell’intero territorio
che è bacino di utenza della scuola. Accanto ai bambini che vivono nei
quartieri in cui sorgono gli edifici scolastici, sono molti i bambini dei comuni
limitrofi che frequentano la scuola, perché i loro genitori lavorano nella
zona, o più semplicemente perché si sono trasferiti nei nuovi complessi
edilizi.
Le scuole primarie di S. Stefano ed Arcavacata sorgono a ridosso
dell’Università della Calabria in zone del comune di Rende che fino agli anni
’80 erano prevalentemente rurali e che hanno visto negli ultimi anni una
forte espansione abitativa.
FINALITÀ
La scuola primaria ha le seguenti finalità:
Nello sviluppo della dimensione cognitiva e corporea
 Offrire ai bambini occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base, compresi i codici
digitali dei nuovi media e le autonomie personali
 far sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti e i metodi necessari per apprendere e selezionare le
informazioni, promuovendo la costruzione dei saperi a partire dal loro vissuto e dalle loro esigenze, e
che possano, così, avere accesso al pensiero autonomo
Nello sviluppo della dimensione emotiva ed etica
 mirare alla centralità della persona, tenendo conto di tutte le sue potenzialità e di tutte le sue
caratteristiche.
 riconoscere le diversità, in qualunque forma si manifestino, come valore capace di arricchire sé stessi e
gli altri ed educando alla convivenza attraverso le diverse identità e radici culturali di ogni bambino.
Nello sviluppo della dimensione affettiva e sociale
 porre l’accento sull’importanza della socialità e della socializzazione, sul fatto che la scuola è, e deve
sempre essere, luogo accogliente che favorisce la partecipazione più ampia dei bambini ad un progetto
educativo condiviso
 perseguire l’obiettivo di costruire un’”alleanza educativa” con le famiglie che è davvero preziosa
trattandosi di bambini molto piccoli; ma raccordo deve esserci anche con il territorio circostante,
sostenendo l’interazione, l’integrazione e la condivisione di tutti quei valori che sono propri di una
comunità.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
Gli obiettivi generali del processo formativo per il primo ciclo di istruzione e dunque per la scuola primaria sono
desunti dalle “Indicazioni per il curricolo” (Testo definitivo del Settembre 2012)
La scuola deve tendere a promuovere e consolidare le competenze culturali volte a sviluppare
progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave previste nella Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)
 La comunicazione in madrelingua
 La comunicazione nelle lingue straniere
 La competenza in matematica e l’abilità di applicare il pensiero matematico per risolvere situazioni
quotidiane
 La competenza digitale
 Imparare ad imparare, cioè l’abilità di perseverare nell’apprendimento



Le competenze sociali e civiche
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità, cioè la capacità di tradurre le idee in azione
Consapevolezza ed espressione culturale che riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni
ORGANIZZAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA
L’organizzazione della scuola primaria si attuerà sulla base dei criteri dettati dal Collegio dei Docenti e ratificati
dal Consiglio di Istituto e degli indirizzi indicati dal Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche (D.P.R. n° 275 dell’8/03/99). Si effettuerà tenendo presente il pluralismo culturale, le scelte delle
famiglie e le realtà locali e metterà in luce i criteri relativi alla progettazione e conduzione dell’attività didattica
offrendo un indirizzo metodologico che consenta l’armonica realizzazione del progetto educativo generale.
Nell’individuazione degli obiettivi generali e specifici, saranno prese in considerazione le indicazioni nazionali.
Gli obiettivi specifici sono strutturati nelle seguenti discipline che nella scuola primaria, soprattutto nei primi
anni, hanno connotazione pre-disciplinare ed interdisciplinare:
italiano, storia, geografia, matematica, scienze, tecnologia, inglese, arte e immagine, musica, educazione fisica,
religione
L’educazione alla cittadinanza e costituzione, quella ambientale, alla salute, alimentare, alla legalità e
all’affettività non costituiscono un’attività a se stante, ma si concretizzano in un’offerta di attività educative e
didattiche unitarie e trasversali a cui concorrono tutti i docenti della classe.
L’orario obbligatorio delle lezioni di 30 ore settimanali permette di raggiungere gli obiettivi per realizzare tutte
le competenze attese al termine della scuola primaria.
PERCORSO DI STUDIO
DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO E QUADRO ORARIO
TEMPO SCUOLA 30 ORE SETTIMANALI DI 60’
DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
1a
2a
3a
4a
5a
ITALIANO
8
8
8
8
8
INGLESE
3
3
3
3
3
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
MATEMATICA
8
8
8
8
8
SCIENZE
1
1
1
1
1
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
1
1
MUSICA
1
1
1
1
1
EDUCAZIONE FISICA
1
1
1
1
1
RELIGIONE
2
2
2
2
2
30
30
30
30
30
TOTALI
ORARIO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE CURRICOLARI
Orario
Scuola primaria
delle
lezioni
Classi 1a - 2a- 3a - 4a - 5a
1a ora
8,30 - 9,30
2a
ora
9,30-10,30
break
10,15-10,30
3a ora
10,30-11,30
4a ora
11,30-12,30
5a ora
12,30-13,30
CURRICOLO VERTICALE DELLA SCUOLA PRIMARIA



Competenze per ciascuna classe di scuola primaria (Desunti dalle Indicazioni per il curricolo del
settembre 2012).
Obiettivi specifici di apprendimento
Competenze disciplinari attese al termine della scuola primaria
ITALIANO
CLASSE I
Competenze:
- comprendere le singole informazioni di testi letti personalmente
- comprendere nelle linee generali il contenuto di un testo letto
- raccontare brevi esperienze reali o fantastiche, in forma orale
- ricercare nella propria esperienza idee da comunicare in forma scritta (frasi)
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Per ascoltare
- mantenere l’attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non
verbali (gestualità, mimica, tratti psicologici, immagine, grafica)
- comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati
Per parlare
- intervenire nel dialogo e nella conversazione, in modo ordinato e pertinente
- narrare brevi esperienze personali e racconti fantastici, seguendo un ordine temporale
ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta
Per leggere
-padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione)
-utilizzare tecniche di lettura
-leggere comprendere e memorizzare brevi testi di uso quotidiano e semplici poesie tratte dalla letteratura per
l’infanzia
Per scrivere
-riconoscere e utilizzare i diversi caratteri grafici e l’organizzazione grafica della pagina
-comprendere alcune convenzioni di scrittura: corrispondenza tra fonema e grafema, raddoppiamento delle
consonanti, accento delle parole tronche, elisione, troncamento e scansione in sillabe
-comprendere e utilizzare la funzione dei segni di punteggiatura forte: punto, virgola, punto interrogativo
-scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto curando la successione temporale
-rispettare le convenzioni di scrittura conosciute
CLASSE II
Competenze:
- interpretare e apprezzare la componente sonora (rima, ritmo, intonazione)
- comprendere le informazioni di un testo e i loro collegamenti
- compiere, sulla base del contesto, semplici inferenze
- individuare l’argomento di un testo
- organizzare il parlato in modo adeguato al messaggio da comunicare
- raccogliere idee per descrivere e narrare in base alla lettura della realtà
- pianificare la produzione scritta (anche con fruizione di schemi)
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Per ascoltare
- comprendere il significato di semplici testi orali e scritti riconoscendone la funzione (descrivere, narrare,
regolare …) e individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi…)
- avvalersi di tutte le anticipazioni del testo (contesto, tipo, argomento, titolo) per mantenere l’attenzione,
orientarsi nella comprensione, porsi in modo attivo nell’ascolto
Per parlare
- produrre brevi testi orali di tipo descrittivo, narrativo e regolativo
- interagire nello scambio comunicativo (dialogo collettivo e non, conversazione,discussione …) rispettandone le
regole stabilite
Per leggere
- utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo, ad alta voce, silenziosa, per studio, per ricerca o per
piacere
- ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi
-usare tecniche di memorizzazione di poesie
Per scrivere
- produrre semplici testi descrittivi, narrativi, regolativi
- utilizzare semplici tecniche di auto correzione
- utilizzare convenzioni ortografiche (accento dei monosillabi, elisione, scansione dei nessi consonantici, uso
della lettera “h”, esclamazioni, sovrabbondanza di gruppi di grafemi…
- riconoscere e utilizzare relazioni di connessione lessicale, polisemia, antinomia fra le parole sulla base dei
contesti
- analizzare i nomi, gli articoli e gli aggettivi qualificativi
- descrivere azioni, accadimenti e collocarli nel tempo presente, passato e futuro
- acquisire il concetto di frase (semplice, complessa, nucleare), predicato ed espansioni
CLASSE III
Competenze:
- mantenere l’attenzione in contesti che si avvalgono del solo codice verbale (ascolto e lettura)
- avvalersi del contesto, della presentazione del testo, del titolo e dei sotto titoli per porsi in modo attivo nella
fruizione
- dare risposta ai propri bisogni comunicativi mediante il parlato
- produrre discorsi coesi e coerenti, nel rispetto della tipologia testuale considerata
- raccogliere idee per la scrittura, attraverso la lettura della realtà
- pianificare la produzione scritta, scegliendo le idee tra quelle raccolte
- riflettere, con la guida, sui processi di scrittura, per migliorarli
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Per ascoltare
- avvalersi di tutte le anticipazioni del testo (contesto, tipo, argomento, titolo) per mantenere l’attenzione,
orientarsi nella comprensione, porsi in modo attivo nell’ascolto
Per parlare
- produrre brevi testi orali di tipo descrittivo, narrativo e regolativo
- interagire nello scambio comunicativo (dialogo collettivo e non, conversazione, discussione…) in modo
adeguato alla situazione (per informarsi, richiedere, discutere …)
Per leggere
- utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo, ad alta voce, silenziosa per ricerca, per studio, per
piacere …, rispettandone le regole stabilite
- leggere testi descrittivi e narrativi di storia, mitologia, geografia, scienze
- ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi
- acquisire tecniche di memorizzazione e memorizzazione di poesie
-comprendere il significato di semplici testi orali e scritti e riconoscendone la funzione
- (descrivere, narrare, regolare …) individuandone gli elementi essenziali (personaggi,luoghi, tempi)
Per scrivere
- produrre semplici testi scritti anche di diverso tipo
- utilizzare semplici strategie di autocorrezione
- usare convenzioni ortografiche (accento dei monosillabi, elisione, scansione dei nessi consonantici, uso della
lettera “h”, esclamazioni, sovrabbondanza di gruppi di grafemi …)
- acquisire il concetto di frase (semplice, complessa, nucleare), predicato e argomenti
- comprendere e usare segni di punteggiatura debole e del discorso diretto all’interno di una comunicazione
orale e di un testo scritto
- cogliere il rapporto tra morfologia della parola e significato (derivazione, alterazione …)
- usare la coniugazione del verbo al modo indicativo
- riconoscere e utilizzare i nomi, gli articoli e gli aggettivi qualificativi, aggettivi possessivi, uso dei pronomi
personali
CLASSE IV
Competenze:
- ascoltare con modalità adeguate alla comprensione dell’essenziale
- dare risposta, mediante il parlato, ai propri bisogni comunicativi, secondo modalità articolate in base al
contesto
- produrre discorsi coesi e coerenti, articolati per tipologia testuale e adeguati a scopi e destinatari
- integrare il significato trasmesso dai vari codici
- ricostruire in modo unitario il significato di base di un testo
- confrontarsi con i punti di vista espressi nei testi
- individuare gli scopi del testo
- avvalersi della consapevolezza delle difficoltà incontrate per migliorare la lettura
- scegliere il tipo di testo scritto adeguato al contesto comunicativo
- raccogliere idee per la scrittura, con la lettura soggettiva della realtà e della lettura dei testi
- parafrasare testi poetici
- riflettere sui propri processi di scrittura per migliorarli
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Per ascoltare:
- attuare strategie essenziali dell’ascolto finalizzato e dell’ascolto attivo
- attuare processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto (rendersi conto di non aver capito,
riconoscere una difficoltà)
- riconoscere l’interazione fra testo e contesto
- prestare attenzione all’interlocutore nelle conversazioni e nei dibattiti, comprendere le idee e la sensibilità
altrui e partecipare alle interazioni comunicative
- comprendere semplici testi (derivanti dai principali media: cartoni animati, pubblicità …) cogliendone i
contenuti principali
Per parlare:
- riconoscere le forme più comuni del parlato fonologico: il racconto, il resoconto, la lezione, la spiegazione,
l’esposizione orale
- pianificare e organizzare i contenuti narrativi, descrittivi, informativi, espositivi
- riconoscere alcune forme di comuni di discorso parlato dialogico: l’interrogazione, il dialogo, la conversazione il
dibattito la discussione
- utilizzare i registri linguistici negli scambi comunicativi
- esprimere attraverso il parlato spontaneo, o parzialmente pianificato, pensieri, stati d’animo, affetti,
rispettando l’ordine causale e temporale
- relazionare oralmente su un argomento di studio, un’esperienza o un’attività scolastica o extrascolastica
- dare e ricevere oralmente o per iscritto istruzioni
- organizzare un breve discorso orale utilizzando scalette mentali o scritte
- usare registri linguistici diversi in relazione con il contesto
- partecipare a discussioni di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse
Per leggere:
- riconoscere varietà di forme testuali relative ai differenti generi letterari e non
- utilizzare caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni principali e secondarie, personaggi,tempo, luogo in
testi narrativi, espositivi, descrittivi, informativi
- acquisire alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora
- usare testi multimediali
- comprendere la relazione di significato tra le parole (sinonimia, iper e iponimia, antinomia, parafrasi), in
rapporto alla varietà linguistica: lingua nazionale e dialetti, scritto e parlato, informale e formale
- utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati
- leggere ad alta voce e in maniera espressiva testi di vario tipo individuandone le varie caratteristiche strutturali
e di genere
- comprendere e utilizzare la componente sonora dei testi (timbro, intonazione, intensità,accentazione, pause) e
le figure di suono (rime, assonanze, ritmo) nei testi espressivi e poetici
- consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e/o a progetti di
studio e ricerca (dizionari, atlanti geostorici, testi multimediali)
- ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi
- memorizzare per utilizzare test, dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi)
- rilevare corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua
Per scrivere:
- cogliere differenze essenziali per l’orale e per lo scritto
- riconoscere le funzioni che distinguono le parti del discorso
- acquisire strategie di scritture adeguate al testo da produrre
- pianificare in modo elementare un testo scritto
- utilizzare giochi grafici, fonici, semantici (acrostico, tautogramma, doppi sensi …)
- ricercare le informazioni generali di un testo in funzione di una sintesi
- produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui (autobiografia, biografia,
resoconto …) esporre argomenti noti (relazioni, sintesi…)
- esprimere opinioni o stati d’animo, in forme adeguate alo scopo o al destinatario
- elaborare in modo creativo testi di vario tipo
- attraverso stimoli rendersi conto dei livelli raggiunti e delle difficoltà incontrate nella
fruizione e nella produzione, per migliorare tali processi
- dato un testo orale e/o scritto produrre una sintesi orale e/o scritta efficace e significativa
CLASSE V
Competenze:
- formulare domande e risposte adeguate a richiesta di chiarimento
- riferire, motivando, opinioni, idee, principi personali
- seguire una sequenzialità logica negli interventi orali
- trarre alcune informazioni dall’emittente
- effettuare correttamente letture in base allo scopo
- perfezionare la lettura a voce alta controllando pronuncia, fluidità e espressività
- comprendere in modo analitico il significato di testi di diversa tipologia individuando
struttura e sequenze
- individuare il fuoco dell’informazione
- utilizzare la biblioteca effettuando le proprie scelte
- distinguere forme di lingua comune o settoriale
- produrre testi di diverso con e senza schemi guida
- riassumere autonomamente un testo
- prendere appunti e produrre schemi con connessioni specifiche
- applicare le fasi della produzione: ideazione, pianificazione, realizzazione, revisione
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Per ascoltare:
- attuare strategie essenziali dell’ascolto finalizzato e dell’ascolto attivo
- attuare processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto (rendersi conto di non aver
capito, riconoscere una difficoltà)
- riconoscere l’interazione fra testo e contesto
- prestare attenzione all’interlocutore nelle conversazioni e nei dibattiti, comprendere le idee
e la sensibilità altrui e partecipare alle interazioni comunicative
- comprendere semplici testi (derivanti dai principali media: cartoni animati, pubblicità…) cogliendone i
contenuti principali
Per parlare:
- riconoscere le forme più comuni del parlato fonologico: il racconto, il resoconto, la lezione, la spiegazione,
l’esposizione orale
- pianificare e organizzare i contenuti narrativi, descrittivi, informativi, espositivi
- riconoscere alcune forme di comuni di discorso parlato dialogico: l’interrogazione, il dialogo, la conversazione il
dibattito la discussione
- utilizzare i registri linguistici negli scambi comunicativi
- esprimere attraverso il parlato spontaneo, o parzialmente pianificato, pensieri, stati d’animo, affetti,
rispettando l’ordine causale e temporale
- relazionare oralmente su un argomento di studio, un’esperienza o un’attività scolastica o extrascolastica
- dare e ricevere oralmente o per iscritto istruzioni
- organizzare un breve discorso orale utilizzando scalette mentali o scritte
- usare registri linguistici diversi in relazione con il contesto
- partecipare a discussioni di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse
Per leggere:
-usare varietà di forme testuali relative ai differenti generi letterari e non
- cogliere caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni principali e secondarie, personaggi,tempo, luogo in
testi narrativi, espositivi, descrittivi, informativi
- utilizzare alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora
- produrre testi multimediali
- cogliere relazione di significato tra le parole (sinonimia, iper e iponimia, antinomia, parafrasi), in rapporto alla
varietà linguistica: lingua nazionale e dialetti, scritto e parlato, informale e formale
- utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati
- leggere ad alta voce e in maniera espressiva testi di vario tipo individuandone le varie caratteristiche strutturali
e di genere
- comprendere e utilizzare la componente sonora dei testi (timbro, intonazione, intensità, accentazione, pause)
e le figure di suono (rime, assonanze, ritmo) nei testi espressivi e poetici
- consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e/o a progetti di
studio e ricerca (dizionari, atlanti geostorici, testi multimediali)
- ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi
- memorizzare per utilizzare test, dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi)
- rilevare corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua
Per scrivere:
- cogliere differenze essenziali per l’orale e per lo scritto
- cogliere le funzioni che distinguono le parti del discorso
- adottare strategie di scritture adeguate al testo da produrre
- procedere alla pianificazione elementare di un testo scritto
- utilizzare giochi grafici, fonici, semantici (acrostico, tautogramma, doppi sensi…)
- ricercare le informazioni generali di un testo in funzione di una sintesi
- produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui (autobiografia, biografia,
resoconto…) esporre argomenti noti (relazioni, sintesi…)
- esprimere opinioni o stati d’animo, in forme adeguate alo scopo o al destinatario
- elaborare in modo creativo testi di vario tipo
- attraverso stimoli rendersi conto dei livelli raggiunti e delle difficoltà incontrate nella fruizione e nella
produzione, per migliorare tali processi dato un testo orale e/o scritto produrre una sintesi orale e/o scritta
efficace e significativa
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
A livello morfosintattico:
- utilizzare le parti del discorso e le categorie grammaticali
- utilizzare modalità e procedure per strutturare una frase semplice e per riconoscere gli elementi fondamentali
della frase minima
- utilizzare la funzione del soggetto, del predicato, e delle espansioni
- riconoscere e raccogliere per categorie le parole ricorrenti
- riconoscere in un testo la frase semplice e individuare i rapporti logici tra le parole chela compongono e
veicolano il senso
- operare modifiche sulle parole (derivazione, alterazione, composizione…)
- usare e distinguere i modi, i tempi e le forme verbali
- espandere la frase minima mediante l’aggiunta di elementi di complemento
- riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici…)
- riconoscere e distinguere le varie parti del discorso attuando analisi grammaticale e logica in frasi più o meno
complesse
A livello semantico:
- ampliare il patrimonio lessicale
- riconoscere le relazioni tra le parole (sinonimia, omonimia, polisemia e altro …)
- usare il dizionario
- riconoscere vocaboli, entrati nell’uso comune, provenienti dalle lingue straniere
- riconoscere in un testo alcuni tipici connettivi (temporali, spaziali, logici …)
A livello prosodico e di uso dei registri linguistici:
- utilizzare la punteggiatura come insieme di segni convenzionali che servono a scandire il flusso delle parole e
delle frasi in modo da riprodurre l’intenzione comunicativa, e utilizzarla per la funzione demarcativi ed
espressiva
- utilizzare le pause, l’intonazione, la gestualità come risorse del parlato, i tratti prosodici
- individuare le corrispondenze e le diversità tra la pronuncia dell’italiano regionale e l’italiano standard
A livello storico:
- riconoscere la lingua italiana come sistema in evoluzione continua attraverso il tempo
- analizzare alcuni processi evolutivi del lessico d’uso
ARTE E IMMAGINE
CLASSE I
Competenze:
- riconoscere e utilizzare i colori primari e secondari
- riconoscere e utilizzare le potenzialità espressive dei materiali plastici (argilla, pastelli, carta, tempere…)
- riconoscere le differenze di forma
- riconoscere le relazioni spaziali
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- usare creativamente il colore
- utilizzare il colore per differenziare e riconoscere oggetti
- rappresentare figure tridimensionali con materiali plastici
- riconoscere nella realtà e nella rappresentazione: relazioni spaziali (vicinanza, sopra, sotto,destra, sinistra,
dentro, fuori); rapporto verticale, orizzontale; figure e contesti spaziali
- utilizzare la linea di terra, disegnare la linea di cielo ed inserire elementi del paesaggio fisico tra due linee
- rappresentare figure umane con uno schema corporeo strutturato
- distinguere la figura dallo sfondo
CLASSE II
Competenze:
- riconoscere gli elementi e le differenze del linguaggio visivo
- riconoscere la scala cromatica, coppie di colori complementari
- riconoscere il linguaggio del fumetto: segni, simboli, immagini, onomatopee, nuvolette e
grafemi, caratteristiche dei personaggi e degli ambienti, sequenza logica delle vignette
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio
- utilizzare le tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a
fini espressivi
- distribuire elementi decorativi su una superficie (simmetrie bilaterali e rotatorie)
CLASSE III
Competenze:
- riconoscere gli elementi e le differenze del linguaggio visivo
- riconoscere la scala cromatica, coppie di colori complementari
- riconoscere il linguaggio del fumetto: segni, simboli, immagini, onomatopee, nuvolette e grafemi,
caratteristiche dei personaggi e degli ambienti, sequenza logica delle vignette
- usare il computer: software per disegno
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio
- utilizzare le tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a fini espressivi
- distribuire elementi decorativi su una superficie (simmetrie bilaterali e rotatorie)
- leggere e/o .produrre una storia a fumetti, riconoscendo e facendo interagire i personaggi
- descrivere tutto ciò che si vede in un’opera d’arte,dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni
- riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali
CLASSE IV
Competenze:
- riconoscere elementi di base della comunicazione iconica (rapporti tra immagini, gesti e movimenti,
proposizioni, forme, colori simbolici, espressione del viso, contesti per cogliere la natura e il senso di un testo
visivo)
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- osservare e descrivere in maniera globale un’immagine
- identificare in modo semplice un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento, gli elementi del
linguaggio relativo (linee, colore, distribuzione delle forme, ritmi, configurazioni spaziali, sequenze, metafore,
campi piani …)
- utilizzare tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali su supporti di vario tipo
- individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo
- rielaborare, ricombinare e modificare creativamente disegni e immagini, materiali d’uso,
testi per produrre immagini
- esprimersi e comunicare mediante tecnologie multimediali
- analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico e culturale presenti sul proprio territorio
CLASSE V
Competenze:
- riconoscere elementi di base della comunicazione iconica (rapporti tra immagini, gesti e movimenti,
proposizioni, forme, colori simbolici, espressione del viso, contesti per cogliere la natura e
il senso di un testo visivo)
- riconoscere il concetto di tutela e salvaguardia delle opere d’arte e dei beni ambientali e paesaggistici
del proprio territorio
-riconoscere la funzione del museo: i generi artistici colti lungo un percorso culturale (ritratto, paesaggio,
natura morta)
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- osservare e descrivere in maniera globale un’immagine
- identificare in modo semplice un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento,gli elementi del
linguaggio relativo (linee, colore, distribuzione delle forme, ritmi,configurazioni spaziali, sequenze, metafore,
campi piani…)
- utilizzare tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali su supporti di vario tipo
- individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo
- rielaborare, ricombinare e modificare creativamente disegni e immagini, materiali d’uso,testi per produrre
immagini
- esprimersi e comunicare mediante tecnologie multimediali
- analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico e culturale presenti sul proprio territorio
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini
statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte)
- utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini
attraverso le molteplici tecniche, di materiale e di strumenti diversificati (grafico- espressivi, pittorici, plastici)
- leggere gli aspetti formali di alcune opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da Paesi diversi dal proprio
- riconoscere i principali beni artistico-culturali nel proprio territorio e mettere in atto pratiche di rispetto e
salvaguardia
MUSICA
CLASSE I
Competenze:
- riconoscere la sonorità di ambienti e oggetti naturali e artificiali
- riconoscere e utilizzare tipologie di espressione vocali (parlato, declamato, cantato, recitato…)
- utilizzare filastrocche, non-sense, proverbi, favole, racconti, etc. …
- utilizzare materiali sonori e musiche semplici per attività espressive e motorie
Obiettivi specifici di apprendimento:
Produzione/Percezione:
- utilizzare la voce, il proprio corpo e oggetti vari a partire da stimoli musicali, motori,ambientali e naturali, in
giochi, situazioni, storie e libere attività, per espressioni parlate,recitate, cantate, anche riproducendo e
improvvisando suoni e rumori del paesaggio sonoro
- discriminare e interpretare gli eventi sonori dal vivo o registrati
- attribuire significati a segnali sonori e musicali, a semplici sonorità quotidiane ed eventi naturali
CLASSI II e III
Competenze:
- utilizzare lo strumentario didattico e riconoscere i suoni prodotti da oggetti di uso comune
- riconoscere e utilizzare giochi musicali con l’uso del corpo e della voce
- riconoscere e utilizzare brani musicali di differenti repertori (musiche canti, filastrocche, …) propri dei vissuti
dei bambini
- riconoscere parametri del suono: timbro, intensità, durata, altezza, ritmo, profilo melodico
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Produzione/Percezione:
- eseguire per imitazione, semplici, canti e brani, individualmente e/o in gruppo,
accompagnandosi con oggetti di uso comune e coi diversi suoni che il corpo può produrre,
fin dall’utilizzo dello strumentario didattico, collegandosi alla gestualità e al movimento di tutto il corpo
- riconoscere, descrivere, classificare e memorizzare suoni e d eventi sonori in base ai parametri distintivi, con
particolare riferimento ai suoni dell’ambiente e agli oggetti e strumenti utilizzati nelle attività e alle musiche
ascoltate
CLASSI IV e IV
Competenze:
- riconoscere e utilizzare elementi di base del codice musicale (ritmo, melodia, timbro)
- riconoscere e utilizzare canti, a una voce, di vario genere e provenienza
- riconoscere sistemi di notazione convenzionali e non convenzionali
Obiettivi specifici di Apprendimento:
Produzione/Percezione:
- esprimere graficamente i valori e le note e l’andamento melodico di un frammento musicale mediante sistemi
di notazione tradizionali, grafici o altre forme intuitive, sia in ordine al canto sia all’esecuzione con strumenti
- usare lo strumentario di classe, sperimentando e perseguendo varie modalità di produzione sonora,
improvvisando, imitando o riproducendo per lettura, brevi e semplici brani che utilizzano anche semplici ostinati
ritmico –melodici e prendendo parte a esecuzioni di gruppo
- usare le risorse espressive della vocalità, nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi verbali e
intonando semplici brani monodici, singolarmente e in gruppo
- riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale, mediante l’ascolto di brani di epoche e
generi diversi
- cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate, traducendoli con la parola, l’azione motoria, il
disegno.
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e con riferimento alla
loro fonte
- gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare
se stesso e gli altri
- usare forme di notazione analogiche e codificate
- articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari, eseguirle con la voce,
il corpo e vari strumenti, trasformarle in brevi forme rappresentative
- eseguire da solo o in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture diversi dal
proprio
- riconoscere gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli anche in fase
esecutiva
EDUCAZIONE FISICA
CLASSE I
Competenze:
- riconoscere lo schema corporeo
- riconoscere schemi motori
- avere capacità senso-percettive
- riconoscere la pre acrobatica
- riconoscere l’orientamento
- riconoscere le regole e il fair play
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- sviluppare lo schema corporeo
- sviluppare la capacità di ricevere, classificare ed elaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso
- sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione visiva
- sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione uditiva
- sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione tattile
- sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione cinestetica
- sviluppare la capacità di differenziazione temporale
- consolidare gli schemi motori di base, in particolare: rotolare, strisciare, arrampicarsi
- padroneggiare lo schema corporeo del camminare
- sviluppare lo schema motorio del correre
- sviluppare attraverso esercizi la bilateralità, la lateralizzazione e l’equilibrio
- sviluppare ball handing (trattamento della palla) e percezione delle distanze e della traiettoria
- eseguire la capovolta in avanti
- eseguire esercizi di orientamento con un percorso coordinativo
- riconoscere e applicare correttamente modalità esecutive consapevoli del valore delle regole e del rispetto
reciproco
CLASSE II
Competenze:
- riconoscere le parti del proprio corpo, la differenziazione spazio temporale
- approfondire la conoscenza degli schemi motori
- approfondire la padronanza delle capacità senso-percettive
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- prendere coscienza delle possibilità segmentarie del proprio corpo
- approfondire la capacità di ricevere, classificare ed elaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso
- consolidamento delle capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione visiva
- consolidamento delle capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione uditiva
- consolidamento delle capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione tattile
- sviluppare la capacità di differenziazione spaziale
- sviluppare la capacità di differenziazione temporale di ritmizzazione
- consolidare gli schemi motori di base, in particolare: rotolare, strisciare, camminare, correre e arrampicarsi
- consolidare lo schema corporeo del camminare
- consolidare lo schema motorio del correre
- consolidare la bilateralità, della lateralizzazione e dell’equilibrio statico e dinamico
- consolidare il ball handing (trattamento della palla) e percezione delle distanze e della traiettoria
- consolidare l’esecuzione della capovolta in avanti
- consolidare l’orientamento con un percorso coordinativo
- sviluppare lo schema motorio del salto
- saper guidare il gioco dei compagni con semplici comandi
- eseguire semplici giochi di inseguimento sapendo rispettare le regole e i compagni
CLASSE III
Competenze:
- riconoscere le parti del proprio corpo, la differenziazione spazio temporale
- approfondire la conoscenza degli schemi motori
- approfondire la conoscenza delle capacità senso-percettive
- sviluppare le capacità coordinative generali
- partecipare a giochi rispettando le regole e i compagni
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- consolidare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione visiva
- consolidare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione uditiva
- consolidare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione tattile
- padroneggiare le abilità motorie di base in situazioni diverse
- coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati fra loro (correre, saltare, afferrare, lanciare, calciare)
- saper controllare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e
temporali (contemporaneità, successione e reversibilità)
-riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi
-utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e
sentimenti, anche nella forma della drammatizzazione e della danza
-assumere e controllare in modo consapevole diversificate posture del corpo con finalità espressive
-consolidare la bilateralità, della lateralizzazione e dell’equilibrio statico e dinamico
-consolidare il ball handing (trattamento della palla) e percezione delle distanze e della traiettoria
-partecipare a giochi, staffette, percorsi, giochi di squadra semplici codificati e non, rispettando le regole
stabilite o dagli alunni stessi o dall’insegnante
-consolidare l’esecuzione della capovolta in avanti
-sapersi orientare con l’ausilio di una cartina
-applicare correttamente modalità esecutive di giochi e attività, consapevoli del valore delle regole
-utilizzare in modo appropriato attrezzi e spazi di attività
-percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludico-motoria
CLASSE IV
Competenze:
- riconoscere le parti del proprio corpo
- approfondire la conoscenza degli schemi motori
- sviluppare e consolidare le capacità coordinative generali e speciali
- riconoscere diversi giochi di squadra: tamburello, calcio, minivolley, minibasket
- cogliere lo stretto legame esistente tra gioco, sport e regole
- riconoscere lo stretto rapporto esistente tra benessere e prevenzione, tra salute e benessere
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratori e muscolari) e dei loro cambiamenti in
relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego di forza, resistenza e
velocità all’intensità e alla durata del compito motorio
-consolidare lo schema motorio del calciare, del salto e dell’arrampicarsi
-consolidare la capacità di discriminazione percettiva e di azione e di reazione motoria
-consolidare la capacità di combinazione di alcuni schemi motori sempre più complessi, coordinando vari schemi
di movimento in simultaneità e successione
-riconoscere e valutare traiettorie, distanza, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo
organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri
-consolidare l’equilibrio statico e dinamico
-utilizzare in modo originale e creativo il corpo a fini espressivi (drammatizzazioni, coreografie)
-saper utilizzare i giochi, anche della tradizione popolare, applicandone indicazioni e regole
-partecipare attivamente a giochi sportivi anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la
sconfitta, rispettando le regole, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità
- riconoscere le regole di semplici giochi di squadra: gioco-sport tamburello, calcio, minivolley, minibasket
-assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita
-riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute
CLASSE V
Competenze:
- riconoscere le parti del proprio corpo
- approfondire la conoscenza degli schemi motori
- consolidare le capacità coordinative generali e speciali
- approfondire la conoscenza di diversi giochi di squadra: tamburello, calcio, minivolley, minibasket
- cogliere lo stretto legame esistente tra gioco, sport e regole
- riconoscere lo stretto rapporto esistente tra benessere e prevenzione, tra salute e benessere
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratori e muscolari) e dei loro cambiamenti in
relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego di forza, resistenza e
velocità all’intensità e alla durata del compito motorio
- consolidare lo schema motorio del calciare, del salto e dell’arrampicarsi
- consolidare la capacità di discriminazione percettiva e di azione e di reazione motoria
- consolidare la capacità di combinazione di alcuni schemi motori sempre più complessi, coordinando vari
schemi di movimento in simultaneità e successione
-riconoscere e valutare traiettorie, distanza, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo
organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri
- consolidare lo schema motorio del calciare, del salto e dell’arrampicarsi
-consolidare l’equilibrio statico e dinamico
-utilizzare in modo originale e creativo il corpo a fini espressivi (drammatizzazioni, coreografie)
-saper utilizzare i giochi anche della tradizione popolare, applicandone indicazioni e regole
-partecipare attivamente a giochi sportivi anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la
sconfitta, rispettando le regole, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità
- applicare le regole di semplici giochi di squadra: gioco-sport tamburello, calcio, minivolley, minibasket
- assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita
- riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- usare in forma creativa le modalità espressive attraverso il linguaggio non verbale del
proprio corpo
- rispettare le regole del fair-play
- assumere comportamenti adeguati rispetto alla sicurezza propria e altrui
LINGUA INGLESE
Competenze:
Nella scuola primaria è necessario:
-fare leva sulla plasticità fonica e sulla disponibilità a giocare con la lingua considerando il corpo come strumento
primario di apprendimento
-privilegiare l’esposizione alla lingua orale vissuta attraverso l’esperienza diretta: ascoltare suoni e imitarli
-interpretare parole e messaggi tramite risposte fisiche espresse con il movimento, con attività di TPR (Total
Physical Response) e con il ‘fare’ (eseguire istruzioni, toccare, colorare, ritagliare …).
CLASSE I
Obiettivi specifici di apprendimento:
Ricezione e produzione orale.
- comprendere e rispondere a un saluto, discriminando i diversi momenti della giornata
- chiedere e dire il proprio nome
- riconoscere e nominare i colori
- riconoscere e nominare alcuni animali domestici
- riconoscere e nominare i numeri fino a 10
- identificare e nominare alcuni oggetti scolastici e di arredo dell’aula
- identificare e nominare forme geometriche
- chiedere e dire l’età
- formulare auguri
- ringraziare
- saper riconoscere ed eseguire alcuni comandi e istruzioni
Ricezione scritta (lettura):
- associare il nome scritto all’immagine corrispondente
CLASSE II
Obiettivi specifici di apprendimento:
Ricezione e produzione orale:
- comprendere e rispondere a un saluto
- presentarsi e chiedere il nome
- riconoscere e nominare le parti del volto
- riconoscere e nominare i numeri da uno a dieci
- riconoscere e nominare i colori
- riconoscere e nominare animali domestici
- comprendere ed eseguire istruzioni e procedure
- riconoscere e nominare oggetti scolastici
- porre domande e rispondere circa le loro caratteristiche generali
- fare semplici richieste e chiedere il permesso di fare qualcosa
- dire e chiedere la posizione di un oggetto
- riconoscere e nominare i componenti della famiglia
- presentare i componenti della famiglia
- dire e chiedere l’età
- augurare buon compleanno
- descrivere caratteristiche generali di persone
- riconoscere e nominare capi di vestiario
- esprimere il possesso di oggetti
- descrivere caratteristiche generali di persone ed oggetti
- riconoscere e nominare cibi e bevande
- esprimere sensazioni
- fare semplici richieste
- riconoscere e nominare parti del corpo
- chiedere e comunicare le quantità
- conoscere alcune tradizioni anglosassoni
Ricezione scritta (lettura) e produzione scritta:
- riconoscere il segno grafico corrispondente al lessico presentato e produrre in forma scritta lo stesso
attraverso esercizi di copiatura o di filling
- riconoscere alcune espressioni conversazionali e riprodurre in forma scritta attraverso esercizi di filling
all’interno di fumetti che riproducono situazioni di conversazione note
CLASSE III.
Obiettivi specifici di apprendimento:
Ricezione e produzione orale:
- identificare e nominare animali non domestici
- identificare i numeri fino a 50
- utilizzare il presente indicativo del verbo essere in contesti comunicativi
- comprendere ed eseguire semplici istruzioni
- identificare e nominare i componenti della famiglia
- chiedere e rispondere a domande sull’identità di qualcuno
- identificare e nominare alimenti
- chiedere e dire che cosa piace o non piace
- riferire sui gusti propri e altrui
- identificare e nominare stanze e parti della casa , oggetti e arredi
- chiedere e dire dove si trova una persona
- chiedere a qualcuno come sta
- esprimere una sensazione fisica o stato d’animo
- parlare dello sport preferito
- dire il nome degli ambienti scolastici
- ascoltare e comprendere una descrizione
- chiedere a qualcuno che cosa possiede utilizzando il verbo ‘havegot’
- dire che cosa si possiede
- chiedere quali materie scolastiche si hanno in un determinato giorno della settimana
- chiedere e dire le materie che piacciono o non piacciono
- chiedere a qualcuno quand’è il suo compleanno e dire il mese in cui si festeggia il proprio
- parlare del tempo atmosferico
- parlare della stagione e del mese preferiti
- scoprire aspetti culturali della Gran Bretagna
Ricezione e produzione scritta:
- leggere e scrivere i nomi di animali
- leggere e scrivere i numeri fino a 50
- scrivere il presente indicativo del verbo essere in contesti linguistici adeguati
- descrivere la propria cameretta attraverso l’utilizzo delle preposizioni di luogo
- scrivere il nome degli ambienti scolastici e descrivere la propria scuola
- scrivere il nome delle materie scolastiche
- scrivere un semplice testo su materie e sport preferiti
- completare semplici frasi su argomenti noti
- leggere e completare un testo
- leggere per ricavare informazioni
CLASSE IV
Obiettivi specifici di apprendimento:
Ricezione e produzione orale:
- chiedere da dove viene una persona; dire il proprio paese di provenienza; parlare dei paesi di provenienza di
persone conosciute
- parlare del tempo atmosferico e delle sensazione fisiche ad esso correlate
- usare i punti cardinali per descrivere la posizione di città o paesi
- identificare e dire i numeri da 1 a 100
- identificare e dire i numeri ordinali fino a 10
- chiedere e dire un numero di telefono
- descrivere indumenti al singolare e al plurale; chiedere di chi è un indumento
- dire ciò che piace o non piace; parlare dei gusti di un amico; parlare dei cibi consumati a
pranzo,colazione e cena
- dire il nome di alcuni edifici e negozi; chiedere dove si può acquistare qualcosa; dire ciò di cui si ha bisogno;
dire a che ora apre o chiude un negozio; chiedere e dire quanto costa qualcosa
- chiedere a qualcuno che lavoro fa ; dire che lavoro fa una persona
- descrivere le attività di routine quotidiana; chiedere a che ora si svolge un’azione abituale
- dire che cosa piace fare a una persona
- chiedere e capire informazioni su un percorso da compiere; chiedere e capire la posizione di edifici
- dire il nome di animali selvaggi; dire che cosa sa fare un animale
- chiedere a qualcuno se sa fare qualcosa; dire se si è capaci di fare qualcosa o no
Ricezione e produzione scritta:
- leggere e comprendere un semplice testo attingendo informazioni specifiche richieste
- apprendere attraverso la lettura di un semplice testo, aspetti culturali della Gran Bretagna e
dei paesi anglofoni in generale
- completare un testo con informazioni mancanti
- scrivere un semplice testo secondo un modello dato
CLASSE V
Competenze:
-esplorare il mondo esterno , gli spazi e le realtà lontane
-operare con la lingua in modo sempre più autonomo
-fare scelte linguistiche adatte alle situazioni
-selezionare lessico e strutture note per personalizzarle
-produrre la lingua rispettando ritmo e intonazione.
Obiettivi specifici di apprendimento:
- Ricezione e produzione orale
- Parlare dell’abbigliamento
- chiedere, capire e dire che ora è
- parlare dei giorni e delle materie preferite
- dire ciò che si vuole fare
- dire il nome delle parti del corpo
- descrivere l’aspetto fisico di una persona
- descrivere l’abbigliamento di una persona
- dire cosa sta facendo una persona
- chiedere da dove viene una persona
- dire il proprio paese di provenienza
- chiedere dove si trova una città o un paese
- parlare delle caratteristiche di alcuni animali (dimensione, peso, cibo)
- chiedere, capire e dire dove vivono alcuni animali e cosa sanno fare
- leggere e capire indicazioni, divieti e istruzioni
- chiedere permessi
- rispondere a richieste
- individuare comportamenti adeguati a situazioni e luoghi e parlarne descrivendo ciò che si deve e si può fare e
ciò che non si deve e non si può fare
- descrivere azioni quotidiane
- dire che cosa sta facendo una persona
- parlare dei propri hobbies e passatempi
- chiedere informazioni sugli hobbies e passatempi altrui
- nominare mezzi di trasporto e di quelli utilizzati per raggiungere la scuola
- parlare dell’orario delle lezioni
- chiedere dove ha intenzione di andare in vacanza una persona
- chiedere quando , con quale mezzo e con chi andrà
- chiedere a chi appartiene un oggetto
- dire a chi appartiene un oggetto
- scoprire aspetti culturali della Gran Bretagna
- interpretare un ruolo in una semplice attività di role play
Ricezione e produzione scritta:
- leggere e comprendere un testo attingendo informazioni specifiche richieste
- completare un testo con informazioni mancanti
- apprendere attraverso la lettura di un semplice testo informazioni riguardo alla culturadella Gran Bretagna
- scrivere un semplice testo secondo un modello dato
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
Al termine della scuola primaria gli alunni dovranno avere una competenza linguistica riferibile al livello A1 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e dunque:
-comprendere frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari
-interagire nel gioco e comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di
informazioni semplici e di routine
-descrivere in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono
a bisogni immediati
STORIA
CLASSI I e II
Competenze:
1) Gli indicatori temporali:
- riconoscere gli indicatori temporali
- riconoscere il concetto di periodizzazione
2) L'orologio:
- riconoscere l'orologio e i numeri naturali
3) Gli eventi e le relazioni:
- riconoscere rapporti di casualità fra fatti e situazioni
4) Ieri e oggi:
- riconoscere trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti connesse al trascorrere del tempo
- riconoscere il concetto di periodizzazione
Obiettivi specifici di apprendimento:
1) Riflettere sull'aspetto oggettivo e soggettivo del tempo:
- riconoscere le parti della giornata
- riconoscere e utilizzare gli indicatori temporali convenzionali
- riconoscere l'alternanza delle stagioni
- individuare l'ordine di successione di una serie di eventi
- riordinare gli eventi in successione cronologica
- cogliere la durata delle azioni
- cogliere il significato di ciclicità in un fenomeno naturale
2) Costruire l'orologio:
- leggere l'orologio
- riconoscere la relazione fra ore e attività della giornata
- utilizzare l'orologio per misurare il tempo
3) Individuare la successione di una serie di sequenze per ricostruire un evento:
- consolidare il concetto di successione
- individuare la causa di un evento
- formulare ipotesi per scoprire gli effetti di un evento
- formulare ipotesi per scoprire la causa di un evento noto
- riconoscere i rapporti di successione in una storia
4) Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato:
- osservare e confrontare trasformazioni di ambienti connesse al trascorrere del tempo
- riconoscere il concetto di irreversibilità
- comunicare risultati mediante tabelle e rappresentazioni grafiche
- identificare somiglianze e differenze fra ieri e oggi
CLASSE III
Competenze:
1) La storia personale:
- riconoscere gli indicatori temporali e concetto di periodicizzazione
- riconoscere rapporti di casualità fra fatti e situazioni
- riconoscere le trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti connessi al trascorrere del tempo
2) La storia e le fonti:
- riconoscere gli indicatori temporali
- riconoscere rapporti di casualità fra fatti e situazioni
- riconoscere le trasformazioni di uomini, oggetti ambienti connessi al trascorrere del tempo
- riconoscere miti e leggende delle origini
3) La terra prima dell'uomo:
- riconoscere miti e leggende delle origini
- riconoscere la comparsa della vita sulla terra
- riconoscere l'evoluzione degli esseri viventi
4) La comparsa dell'uomo:
- riconoscere le esperienze umane preistoriche: la comparsa dell'uomo, i cacciatori delle epoche glaciali
5) Il Paleolitico:
- riconoscere le esperienze umane preistoriche: le tappe del Paleolitico
6) Il Neolitico:
- riconoscere le esperienze umane preistoriche: le tappe del Neolitico
7) L'età dei metalli:
- riconoscere il passaggio dell'uomo preistorico all'uomo storico
Obiettivi specifici di apprendimento:
1) Riconoscere diversi tipi di fonte importanti per la storia personale dell'alunno.
- comprendere l'importanza delle fonti e dei ricordi per ricostruire la storia personale
- riconoscere i vari periodi della vita
2) Riconoscere il mito e distinguerlo dal racconto storico:
- riconoscere i diversi tipi di fonte e comprendere il lavoro dello storico
- comprendere l'uso della linea del tempo e il concetto di durata
3) Riconoscere l'origine e la formazione della terra:
- riconoscere la vita sulla terra prima dell'uomo
- riconoscere le caratteristiche generali di alcuni dinosauri e di grandi rettili preistorici
- individuare le cause che determinarono l'estinzione dei dinosauri
- riconoscere l'evoluzione dei mammiferi nell'era terziaria
4) Riconoscere le caratteristiche degli ominidi:
- riconoscere le differenze fra le grandi scimmie e l'uomo
- riconoscere le caratteristiche degli australopitechi
- riconoscere l'evoluzione dell'uomo nella preistoria
5) Riconoscere le tappe più importanti del Paleolitico:
- riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana del Paleolitico
6) Riconoscere le tappe più importanti del Neolitico:
- riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana del Neolitico
7) Riconoscere i periodi dell'Età dei metalli e alcuni concetti base relativi a quest'epoca:
- riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana dell'Età dei metalli
CLASSE IV
Competenze:
-comprendere l’importanza delle diverse civiltà che hanno dato origine alla nostra:
1) Le civiltà della Mesopotamia
2) Le civiltà dell'antico Egitto
3) I popoli del vicino oriente: la civiltà Fenicia e quella Giudaica
4) Le civiltà dell'Antico Oriente: India, Cina
5) Le civiltà del Mar Egeo: Creta e Micene
Obiettivi specifici di Apprendimento:
1) Riconoscere i tratti salienti della civiltà dei Sumeri:
- riconoscere alcuni aspetti della civiltà dei Babilonesi
- riconoscere i tratti salienti delle civiltà degli Assiri
- individuare dove sono le civiltà della Mesopotamia e conoscere l'Iraq di oggi
2) Riconoscere lo sviluppo della civiltà Egizia:
- riconoscere il territorio in cui si sviluppò la civiltà Egizia
- analizzare la struttura della società Egizia
- riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana degli Egizi
- riconoscere l'Egitto di oggi
3) Riconoscere la particolarità della religione degli Ebrei rispetto agli altri popoli
antichi:
- localizzare le colonie dei Fenici e conoscere la loro funzione
- analizzare una nuova forma di scrittura: l'alfabeto fonetico
4) Riconoscere i tratti salienti della civiltà dell'Indo:
- localizzare la civiltà cinese e seguirne lo sviluppo storico
5) Riconoscere le principali caratteristiche della civiltà cretese:
- riconoscere le principali caratteristiche della civiltà micenea
CLASSE V
Competenze
-comprendere l’importanza delle civiltà del Mediterraneo:
1) La civiltà Greca
2) Gli antichi popoli dell'Italia
3) Gli Etruschi
4) La Civiltà Romana
5) Il Cristianesimo
Obiettivi specifici di apprendimento:
1)Riconoscere la civiltà greca
-riconoscere la polis e le colonie
-riconoscere Sparta e Atene
-riconoscere aspetti della vita quotidiana in Grecia
-riconoscere la guerra contro i Persiani
-riconoscere la Grecia classica
-riconoscere la crisi della polis
-riconoscere la Grecia e Alessandro Magno
2)Riconoscere i popoli che vivevano in Italia prima della fondazione di Roma.
3)Riconoscere le tesi sull'origine degli Etruschi:
- riconoscere le attività degli Etruschi
- riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana degli Etruschi
4) Riconoscere le origini storiche di Roma:
- riconoscere la leggenda della nascita di Roma
- riconoscere i tratti salienti di Roma durante la Monarchia
- riconoscere l'ordinamento sociale romano
- riconoscere le vicende storiche della caduta della Monarchia romana
- riconoscere le principali istituzioni di Roma repubblicana
- riconoscere, in sintesi, l'espansione di Roma tra il IV e il III secolo a.C.
- riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana dei Romani nel III secolo a.C.
- riconoscere i numeri romani
- riconoscere i fatti storici relativi agli ultimi tempi della Repubblica romana
- riconoscere le vicende del passato dalla Repubblica all'Impero nella storia di Roma
- riconoscere le principali riforme compiute da Augusto
- leggere una carta storico-geografica che rappresenta l'espansione dell'Impero romano
- riconoscere le cause della crisi dell'Impero romano nel III secolo attraverso la lettura di una mappa
- riconoscere la riorganizzazione dell'Impero romano compiuta da Diocleziano
- comprendere le trasformazioni che investirono l'Impero romano con l'imperatore Costantino
- riconoscere la storia dell'Impero romano da Teodosio alla caduta dell’Impero romano d'Occidente
- approfondire le conoscenze sui Germani attraverso una fonte scritta
5) Riconoscere la predicazione di Gesù di Nazareth
- riconoscere la diffusione del messaggio cristiano per opera dei primi apostoli
- riconoscere l'organizzazione delle prime comunità cristiane
- riconoscere alcune delle cause che portarono alle persecuzioni contro i cristiani
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- riconoscere gli aspetti fondamentali della storia delle antiche civiltà
- ricavare informazioni da fonti di tipo diverso, comprese le carte geo-storiche
- individuare relazioni fra contesto spaziale e azione degli uomini
- organizza le conoscenze sulle civiltà costruendo schemi di sintesi
- comunicare i fatti storici studiati, mettendoli in relazione
- mettere in relazione le civiltà con il patrimonio culturale
- usare le conoscenze del passato per comprendere aspetti del mondo attuale
- prendere coscienza dell’importanza di comportamenti civilmente e socialmente responsabili
GEOGRAFIA
CLASSI I e II
Competenze:
-scoprire e riconoscere le posizioni nello spazio e gli organizzatori spaziali ( sopra, sotto, davanti, dietro, vicino,
lontano)
–scoprire e riconoscere gli spazi vissuti e i comportamenti adeguati alla tutela degli spazi vissuti e all'ambiente
vicino
-rappresentare dei percorsi
-discriminare i principali tipi di paesaggio e gli elementi tipici ed antropici che caratterizzano i paesaggi
-riconoscere il legame tra l'uomo e il territorio, tra l'uomo e le sue attività come parte dell'ambiente e della sua
fruizione comportamenti adeguati alla tutela degli spazi vissuti dell'ambiente vicino
-usare le rappresentazioni cartografiche,
e comprendere il rapporto tra realtà geografica e sua
rappresentazione
Obiettivi specifici di apprendimento:
1) Localizzare oggetti nello spazio in relazione al proprio punto di vista:
- riconoscere la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a
diversi punti di riferimento
2) Riconoscere i diversi spazi della casa:
- scoprire che ogni spazio ha una sua funzione
3) Riconoscere vari percorsi:
- tracciare percorsi
- orientarsi su un reticolo e individuare percorsi
- eseguire le istruzioni date per compiere percorsi interpretando il simbolismo di un
messaggio
4) Mettere in relazione i paesaggi con i relativi ambienti:
- riconoscere gli elementi naturali e quelli antropici in un paesaggio
- conoscere i paesaggi e i relativi animali
5) Mettere in relazione attività lavorative e ambiente in cui si svolgono:
- mettere in relazione gli ambienti con i loro elementi caratteristici
- comprendere che l'inquinamento distrugge la natura e il territorio
6) Avviare al concetto di pianta:
- rappresentare la realtà con i simboli
- disegnare una mappa partendo da simboli dati
- rimpicciolire e/o ingrandire le immagini secondo una regola
CLASSE III
Competenze:
-riconoscere lo spazio e orientarsi: rapporto tra realtà geografica e sua rappresentazione; posizione relativa e
assoluta e sua localizzazione
-saper leggere le carte geografiche: rapporto tra realtà geografica e sua rappresentazione
-possedere i concetti di carta geografica, legenda, scala
- riconoscere gli elementi fisici e antropici dei paesaggi di montagna, di collina, di pianura, del mare, del fiume,
del lago, della città
-riconoscere l’importanza dell'uomo e delle sue attività come parte dell’ambiente della sua fruizione-tutela.
Obiettivi specifici di apprendimento:
1.Utilizzare punti di riferimento e leggere semplici rappresentazioni iconiche o cartografiche
- riconoscere i punti cardinali
2.Acquisire le basi del concetto di scala e di riduzione
- riconoscere piante e mappe come rappresentazioni geografiche di spazi poco estesi
- riconoscere colori e simboli usati nelle carte geografiche
- distinguere le carte geografiche fisiche e politiche
- distinguere e conoscere alcuni tipi di carte tematiche
3.Riconoscere la morfologia della montagna
- riconoscere l'origine delle montagne
- riconoscere le modificazioni apportate dall'uomo alla montagna
- riconoscere la flora e la fauna della montagna
- riconoscere le attività dell'uomo in montagna
- riconoscere la morfologia della collina
- riconoscere l'origine della collina
- riconoscere la flora e la fauna della collina
- riconoscere le attività dell'uomo in collina e i prodotti ricavati dall'allevamento
4.Riconoscere l'origine delle pianure
- riconoscere la flora e la fauna della pianura
- distinguere gli elementi naturali e gli elementi antropici in pianura
- riconoscere le modificazioni apportate dall'uomo in pianura
5.Riconoscere l'ambiente-città e la sua evoluzione storica
- riconoscere alcuni elementi della città e la loro funzione
- riconoscere vie di comunicazione e mezzi di trasporto
- riconoscere le molteplici attività che l'uomo può svolgere in città
6.Riconoscere la morfologia del fiume
- riconoscere la flora e la fauna del fiume
- comprendere a che cosa servono dighe e canali
- riconoscere il rapporto tra l'uomo e il fiume
- riconoscere alcune attività dell'uomo nell'ambiente del fiume
- riconoscere l'origine dei laghi
- riconoscere la flora e la fauna dell'ambiente lacustre
- riconoscere alcune attività dell'uomo nell'ambiente lacustre
7.Riconoscere la morfologia del mare
- distinguere gli elementi naturali da quelli antropici nel paesaggio marino
- riconoscere la flora e la fauna del mare e delle coste
- riconoscere alcune delle attività dell'uomo nell'ambiente marino
CLASSE IV
Competenze::
- utilizzare gli strumenti del geografo per la rappresentazione cartografica, le rappresentazioni tabellari e
grafiche relative a dati geografici
-riconoscere l’importanza del clima nello spazio fisico.
-riconoscere gli elementi fisici e antropici di ciascun paesaggio geografico italiano: il territorio montano e
collinare,la pianura, le acque
-comprendere la rilevanza delle attività lavorative e della popolazione in Italia
Obiettivi specifici di apprendimento:
1) Riconoscere gli strumenti del geografo:
- orientarsi utilizzando i punti cardinali
- orientarsi sulla Terra utilizzando le coordinate geografiche
- comprendere il concetto di riduzione in scala
2) Riconoscere il significato di simboli e colori convenzionali sulla carta geografica.
3) Riconoscere il significato dei termini: tempo, clima, altitudine, latitudine:
- riconoscere i fattori che influenzano la temperatura di un luogo
- riconoscere la posizione geografica dell'Italia sul pianeta Terra
- riconoscere le regioni climatiche della nostra penisola
4) Riconoscere l'uso di termini specifici del linguaggio geografico:
- riconoscere i rilievi italiani: le Alpi
- riconoscere i rilievi italiani: gli Appennini
- riconoscere la flora e la fauna delle Alpi
- riconoscere la flora e la fauna degli Appennini e delle colline
5) Scoprire l'origine geologica delle pianure italiane e saperle individuare sulla carta fisica dell'Italia:
- riconoscere le caratteristiche principali delle pianure dell'Italia
- riconoscere la flora e la fauna della pianura
6) Riconoscere i mari italiani e saperli individuare sulla carta fisica dell'Italia:
- riconoscere le principali caratteristiche fisiche delle coste italiane
- riconoscere le principali isole italiane e saperle individuare sulla carta fisica dell'Italia
- analizzare il corso del fiume
- riconoscere i laghi italiani e la loro origine
7) Riconoscere i settori produttivi e le attività lavorative della popolazione italiano: primario, secondario,
terziario.
8) Riconoscere il significato dei termini: demografia, censimento, densità di popolazione:
- sapere le funzioni del sindaco, dei consiglieri comunali e degli assessori
CLASSE V
Competenze:
-analizzare elementi fisici e antropici della Terra
-analizzare gli elementi antropici dell’Italia, la sua popolazione e la sua economia
-avere il concetto di confine e criteri principali per l'individuazione di regioni italiane
-riconoscere elementi fisici, antropici ed economici delle regioni italiane
Obiettivi specifici di apprendimento:
1)La Terra
-riconoscere la popolazione della terra: le città, demografia, movimenti migratori
-riconoscere i diversi ambienti, le risorse e lo sviluppo
2) Riconoscere la distribuzione e l'andamento della popolazione italiani
- riconoscere le origini della lingua italiana
- riconoscere le religioni presenti in Italia
- riconoscere l'ordinamento politico dello Stato italiano
- riconoscere due piccoli Stati all'interno del territorio italiano
- riconoscere i tre settori produttivi
3) Identificare sulla carta una regione d'Italia e i suoi confini
- riconoscere gli aspetti fisici di una regione: idrografia, clima, flora e fauna
- riconoscere gli aspetti antropici di una regione
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
Lo studio della Geografia, come quello della Storia, svolge un importante ruolo formativo, perché permette
all'alunno di:
-orientarsi nello spazio, di rappresentarlo e di interagire con l'ambiente che lo circonda.
-collocarsi nello spazio riconoscendo e orientando la propria posizione rispetto a quella di altre persone o cose
-imparare ad osservare i vari ambienti, per riconoscerne gli elementi naturali ed antropici;
comprendere i rapporti tra uomo e ambiente
-comprendere che ogni ambiente ha una sua funzione
-cogliere i rapporti tra gli elementi di un ambiente naturale e le attività dell'uomo.
-utilizzare indicatori topologici negli spazi vissuti e nelle rappresentazioni.
Al termine della scuola primaria l’alunno deve possedere le competenze per:
- riconoscere e applicare il concetto di regione geografica allo studio del contesto italiano
- riconoscere e descrivere le principali caratteristiche delle regioni climatiche del territorio italiano e mondiale
- cogliere le interrelazioni tra territorio, sviluppo economico e forme di insediamento
- analizzare fenomeni locali globali, interpretando carte geografiche e tematiche a diversa scala, grafici,
immagini da satellite
- riconoscere le relazioni tra le caratteristiche del territorio e il patrimonio culturale che lo contrassegna
MATEMATICA
CLASSE I
Competenze:
- riconoscere situazioni problematiche legate all’esperienza concreta dell’alunno, sulle quali fondare le nozioni
matematiche
- avere il concetto di numero naturale
- acquisire le abilità di calcolo
- riconoscere progressivamente l’ organizzazione dello spazio attraverso la rappresentazione della realtà fisica
- analizzare e utilizzare le grandezze e i procedimenti di misura
- procedere alla classificazione e all’organizzazione dei dati
- fare domande e trovare le risposte
- costruire varie analisi risolutive
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-riconoscere i numeri naturali fino alle decine
-riconoscere la rappresentazione dei numeri naturali in base dieci
-riconoscere la rappresentazione dei numeri naturali sulla retta
-riconoscere le operazioni di addizione e sottrazione tra i numeri naturali
-riconoscere la posizione degli oggetti nello spazio
-riconoscere alcune semplici figure geometriche del piano e dello spazio
-riconoscere adeguate rappresentazioni grafiche per classificare e ordinare
-contare e confrontare raggruppamenti di oggetti
-leggere e scrivere i numeri naturali sia in cifre e sia in parole, confrontarli e ordinarli
-scomporre e ricomporre i numeri naturali
-localizzare oggetti nello spazio prendendo come riferimento s e stessi, altre persone e oggetti
CLASSE II
Competenze:
- consolidare le conoscenze conseguite l’anno precedente
- passare dal “fare” al “capire” e al “saper essere”
Obiettivi specifici di Apprendimento.
- riconoscere i numeri naturali fino alle centinaia
- riconoscere il valore posizionale delle cifre: il significato e l’uso dello zero
- riconoscere i numeri pari e i numeri dispari
- riconoscere il significato di doppio, metà, triplo, terzo…
- riconoscere le prime figure del piano e dello spazio
- riconoscere adeguate rappresentazioni di dati raccolti
- confrontare e ordinare i numeri naturali, usando anche i simboli
- calcolare il doppio, la metà, il triplo, un terzo…
- calcolare tabelle e tabelline della moltiplicazione
- individuare la posizione di caselle e incroci, su piano quadrettato e rappresentare semplici percorsi
- classificare oggetti, figure, numeri, in base ad una data proprietà
- ordinare elementi in base ad una data grandezza
- organizzare e rappresentare i dati raccolti
- verificare semplici congetture
- individuare gli elementi essenziali di un problema, selezionare le informazioni utili e prospettare la soluzione
- calcolare semplici divisioni
CLASSE III
Competenze:
- riflettere sulle operazioni
- riconoscere le figure solide e piane e far emergere le caratteristiche discriminanti
- affrontare il concetto di misura, a partire dai contesti personali per definire la necessità di una misura
convenzionale e non arbitraria
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere il valore posizionale delle cifre fino al terzo ordine (unità di migliaia)
- riconoscere la tecnica di calcolo delle quattro operazioni dei numeri naturali
- riconoscere alcune proprietà delle operazioni: commutativa e associativa dell’addizione e della moltiplicazione
rispetto alla somma e al prodotto
- riconoscere la frazione come parte
- riconoscerei numeri decimali
- riconoscere la retta e le sue parti
- riconoscere le rette incidenti, parallele e perpendicolari
- riconoscere l’angolo
- riconoscere le simmetrie
- riconoscere rappresentazioni grafiche per rappresentare e ordinare
- riconoscere il sistema monetario
- riconoscere gli eventi certi, possibili, equiprobabili, più e meno probabili
- risolvere problemi in ambiti di esperienze e di studio
CLASSE IV
Competenze:
- approfondire e consolidare le conoscenze, le tecniche e i nuovi approcci ai concetti logico-matematici
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-riconoscere i numeri naturali oltre il mille
-riconoscere le proprietà delle operazioni
-scoprire il significato di multiplo, divisore e numero primo
-riconoscere e confrontare le unità frazionarie
-scrivere le frazioni decimali sotto forma di numeri decimali
-riconoscere i numeri decimali fino al centesimo
-riconoscere il valore posizionale delle cifre, il significato e l’uso dello zero e della virgola
-confrontare e ordinare i numeri decimali
-moltiplicare i numeri naturali e i decimali per 10, 100, 1000
-addizionare e sottrarre numeri decimali
-costruire poligoni e non poligoni
-riconoscere i triangoli e i loro elementi significativi
-riconoscere simmetrie, transazioni e rotazioni
-stabilire equivalenze di figure
-descrivere e classificare angoli misurandone l’ampiezza
-riconoscere adeguate rappresentazioni di dati
-riconoscere e utilizzare le unità del sistema internazionale per la misura di lunghezza, di massa e di capacità
-riconoscere e utilizzare il sistema monetario
-operare con le principali figure geometriche piane, il perimetro e l’area
-risolvere problemi in ambito di esperienze di studio
CLASSE V
Competenze:
- riflettere sulle conoscenze necessarie per affrontare la scuola secondaria di I grado
- verificare le conoscenze conseguite
- operare con i numeri naturali e decimali
- riconoscere il valore posizionale delle cifre nei diversi ambiti d’uso del numero
- riconoscere le figure geometriche piane e solide e operare con esse
- utilizzare in modo pertinente il linguaggio matematico
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- operare i numeri naturali e i numeri decimali fino ai millesimi
- utilizzare tutte le proprietà delle quattro operazioni
- riconoscere e utilizzare le quattro operazioni con i numeri naturali e decimali
- riconoscere la stima e l’arrotondamento
- riconoscere i multipli e i divisori
- riconoscere i numeri primi < 100
- comprendere il significato di numeri interi e di numeri relativi
- operare con le principali figure geometriche con individuazione degli elementi che le caratterizzano
- calcolare il perimetro e l’area
- costruire il piano cartesiano per localizzare punti e figure
- calcolare i casi possibili in situazioni probatorie
- riconoscere le proprietà delle figure geometriche
- riconoscere ed utilizzare il sistema monetario
- individuare il procedimento e la soluzione dei problemi
- confrontare possibili diverse soluzioni di uno stesso problema
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- operare tra i numeri naturali e decimali per iscritto, a mente, con strumenti di calcolo
- risolvere problemi nell’ambito dell’aritmetica facendo uso di strategie diverse
- descrivere e classificare le figure in base a caratteristiche geometriche quali altezze, diagonali,assi di simmetria
- operare su figure usando trasformazioni geometriche
- risolvere problemi nell’ambito geometrico usando la relativa modellizzazione
- utilizzare rappresentazioni di dati adeguate, in situazioni significative, per ricavare informazioni
- costruire ragionamenti e sostenere le proprie tesi
- misurare grandezze e rappresenta misure
- risolvere problemi a partire da dati ottenuti mediante misurazioni
- affrontare, elaborare, risolvere problemi sulle frazioni
SCIENZE
CLASSE I
Competenze:
-osservare ed esplorare attraverso gli organi sensoriali
- raccogliere dei dati per avviare alla procedura ordinata di osservazione
- affrontare anche l’argomento di igiene personale
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere forme di adattamento negli organismi viventi mediante l’uso dei cinque sensi
- riconoscere le parti di un albero
- riconoscere gli animali in base alla loro alimentazione
- riconoscere le funzioni di semplici oggetti
- riconoscere le caratteristiche distintive delle stagioni: il clima
- riconoscere gli elementi fondamentali di alcuni ambienti: prato, mare, montagna
- riconoscere le fasi di preparazione di un alimento: es. il pane
CLASSE II
Competenze:
-codificare e interpretare esperienze
-esplorare attentamente la realtà circostante
-costruire una raccolta di conoscenze su cui riflettere
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere i cambiamenti di stato dell’acqua
- riconoscere le caratteristiche del clima del proprio ambiente
- riconoscere le caratteristiche degli esseri viventi e non
- riconoscere gli animali in relazione alla loro riproduzione
- riconoscere le fasi del ciclo vitale di un organismo vegetale
- riconoscere i cambiamenti indotti dall’uomo sull’ambiente
CLASSE III
Competenze:
- strutturare le competenze specifiche e le procedure operative riutilizzabili in altre
situazioni di vita quotidiana
- eseguire semplici attività sul fenomeno della combustione per trarne gli elementi base, le variabili e
gli effetti, comprendendo anche le norme di sicurezza
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere forme e comportamenti di adattamento all’ambiente
- riconoscere la morfologia di una pianta e la funzione clorofilliana
- riconoscere gli stati della materia
- riconoscere i passaggi di stato provocati dalla variazione di temperatura
- riconoscere le caratteristiche fisiche dell’aria
- riconoscere il ciclo dell’acqua
- riconoscere il rapporto tra produttori, consumatori e decompositori
- riconoscere le principali caratteristiche dei diversi tipi di suolo
- riconoscere trasformazioni del suolo da parte dell’uomo
CLASSE IV
Competenze:
- riconoscere attraverso l’ambiente alcune caratteristiche dei materiali e sperimentare alcune interazioni
- analizzare le caratteristiche di acqua, aria, suolo, calore
- comprendere il tema dell’alimentazione, per capire come avviene nell’uomo e negli animali e di come vi sia
interazione tra tutti i regni della natura
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere la materia e gli stati della materia
- riconoscere:
- l’aria e le sue proprietà
- l’acqua e le sue proprietà
- il suolo e le sue caratteristiche
- acquisire il concetto di calore e di temperatura
- comprendere i cambiamenti prodotti dalla temperatura nei materiali
- riconoscere il Regno delle piante (fotosintesi e respirazione)
- riconoscere il Regno degli animali: vertebrati e invertebrati
- riconoscere i comportamenti degli animali. nutrizione, riproduzione
- riconoscere l’uomo e la sua interazione con la natura
- vivere nella natura:l’ecosistema - l’habitat
- riconoscere produttori, consumatori e decompositori, catene alimentari e reti alimentari
CLASSE V
Competenze:
- riflettere, analizzare e discutere sui diversi fenomeni fisici e chimici che avvengono nell’ambiente circostante
- scoprire il proprio corpo e gli apparati e sistemi che lo compongono
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- riconoscere il corpo umano: cellule, organi e apparati,il sistema scheletrico, il sistema muscolare,l’apparato
respiratorio, l’apparato circolatorio,l’apparato digerente e gli alimenti,l’ apparato escretore e riproduttore,il
sistema nervoso, gli organi di senso
-riconoscere le principali caratteristiche della luce
- riconoscere semplici fenomeni luminosi
- riconoscere l’energia e le fonti e l’utilizzo dell’energia
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- analizzare e descrivere i fenomeni individuandone le manifestazioni più significative
- formulare ipotesi e previsioni e proporre soluzioni operative argomentando le scelte
- rappresentare con le modalità opportune i dati di un’esperienza
- essere consapevoli dell’esistenza di molteplici relazioni che sottendono i fenomeni osservati e proporre dei
modelli
- usare un lessico specifico
- utilizzare le proprie conoscenze in concetti diversi da quelli studiati
- essere consapevoli di alcune strategie che si mettono in atto durante l’apprendimento
TECNOLOGIA
CLASSI I-V
Competenze:
-riconoscere ed analizzare gli interventi e le trasformazioni che l’uomo opera nei confronti dell’ambiente per
garantirsi la soddisfazione dei propri bisogni
-usare il Personal Computer quale strumento con numerose potenzialità:
-produrre elaborati a scopo didattico
-affinare, nelle ultime classi, la possibilità di velocizzare la documentazione con la ricerca di alcune notizie
utilizzando INTERNET.
CLASSE I
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-eseguire semplici rilievi fotografici di ambienti noti
-utilizzare semplici procedure per la preparazione di un alimento
-usare il programma paint
CLASSE II
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-eseguire semplici rilievi fotografici di ambienti noti
-prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe
-approfondire il programma paint
CLASSE III
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio
-smontare semplici oggetti e meccanismi
-eseguire semplici misurazioni di ambienti noti
-riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti
-approfondire il programma painte presentare il programma word
CLASSE IV
Obiettivi specifici di Apprendimento:
-effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni
-pianificare la fabbricazione di un oggetto elencando il materiale occorrente
-eseguire interventi di decorazione, riparazione sul proprio corredo scolastico
-approfondire i programmi word ed excell
-usare in modo corretto internet
CLASSE V
Obiettivi specifici di apprendimento:
-impiegare semplici regole del disegno tecnico per rappresentare oggetti di uso comune
-rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi
-organizzare una gita o una visita usando internet per reperire notizie
-acquisizione del lessico informatico
-approfondire l’uso dei programmi già conosciuti nelle classi precedenti
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
-operare trasformazioni di materiali diversi
-rappresentare dati dell’osservazione in tabelle, mappe, diagrammi, disegni
-usare in modo consapevole e responsabile il Personal Computer
RELIGIONE
CLASSE I
Competenze:
- riconoscere l’importanza del dono della vita
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- scoprire nell’ambiente i segni che richiamano ai cristiani e ai credenti la presenza di Dio Creatore e Padre
- cogliere i segni di riconoscimenti di una chiesa
- cogliere i segni delle feste principali cristiane: il Natale e la Pasqua
- riconoscere la Chiesa come famiglia di Dio che fa memoria di Gesù e del suo passaggio
CLASSI II e III
Competenze:
- riconoscere l’origine del mondo e dell’uomo nel Cristianesimo e nelle altre religioni
- riconoscere l’importanza di figure quali Gesù
- riflettere sulla preghiera come espressione di religiosità
- riflettere sulle feste del nostro calendario: il Natale, la Pasqua
- riconoscere gli aspetti fondamentali della Chiesa e del suo Credo
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di Dio affidato alla responsabilità e
alla libertà dell’uomo
- ricostruire le principali tappe della storia della Salvezza
- cogliere, attraverso alcuni brani evangelici, come Gesù viene incontro alle attese di pace,perdono, giustizia e di
vita eterna
- identificare tra le espressioni delle religioni, la preghiera e, nel Padre Nostro, la specificità della preghiera
cristiana
- rilevare la continua novità della Pasqua Cristiana rispetto alla Pasqua ebraica
- cogliere, attraverso alcuni brani tratti dagli Atti degli Apostoli, la vita della Chiesa delle origini
- riconoscere nella Fede e nei Sacramenti di iniziazione (Battesimo, Confermazione e Eucaristia) gli elementi che
costituiscono la comunità cristiana
CLASSI IV e V
Competenze:
- riflettere sul Cristianesimo e le grandi religioni: la loro origine e il loro sviluppo
- analizzare la Bibbia e i Testi Sacri delle altre religioni
- riflettere su Gesù, che si rivela il Regno di Dio con parole e azioni
- riconoscere i simboli del Cristianesimi anche nell’arte
- riconoscere la Chiesa come popolo di Dio nel mondo: attraverso avvenimenti, persone e strutture
Obiettivi specifici di Apprendimento:
- leggere e interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli
- evidenziare la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali
religioni
- cogliere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili e libere per un personale
progetto di vita
- riconoscere nei santi e nei martiri, di ieri e di oggi, progetti riusciti di vita cristiana
- evidenziare l’apporto che, con la diffusione del Vangelo, la Chiesa ha dato alla società e alla vita di ogni persona
- identificare nei segni espressi dalla Chiesa l’azione dello spirito di Dio, che la costruisce
una e inviata a tutta l’umanità
- individuare significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti
nel corso dei secoli
- rendersi conto che nella comunità ecclesiale c’è una varietà di doni, che si manifesta in diverse vocazioni e
ministeri
- riconoscere in alcuni testi biblici la figura di Maria, presente nella vita del Figlio Gesù e in quella della Chiesa
COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
- riconoscere l’importanza di scegliere liberamente la propria religione
- riconoscersi come portatore di una cultura cristiana e di essere stato cresciuto come cristiano
- riconoscere che il peccato è la scelta del no alla legge di Dio e che porta conseguenze negative nella vita
dell’uomo
- riflettere su chi è Gesù e perché è tanto importante per i cristiani
- riconoscere le scelte di Gesù e il messaggio che portano: di giustizia, pace, amore, perdono e accoglienza verso
tutti
- scoprire l’importanza della propria scelta libera e responsabile per il proprio progetto di vita.
VALUTAZIONE
INDICATORI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia
di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare
l'articolo 14, commi 1 e 2;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed
integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.
169 che, all'art. 1, istituisce nella scuola l'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione", e all'art. 2 introduce la
"valutazione del comportamento" degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado;
VISTO il Regolamento Valutazione alunni DPR N.122 / 22 Giugno 2009
- PREMESSO –
- che si assume come obiettivo interdisciplinare la formazione di un'etica della responsabilità, della solidarietà,
del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà;
- che la valutazione del comportamento degli studenti risponde alle finalità di:
1.accertare i livelli di consapevolezza raggiunti con specifico riferimento alla cultura e ai valori della
cittadinanza e della convivenza civile;
2.verificare le capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna
istituzione scolastica;
3. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all'interno della comunità scolastica
promovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e, al tempo stesso, con il
rispetto dei propri doveri;
4.dare al voto del comportamento significato e valenza educativa
il Collegio dei Docenti
al fine di uniformare le modalità di valutazione delibera i seguenti criteri di massima che verranno utilizzati da
tutti i consigli di classe per l'assegnazione del voto di condotta negli scrutini intermedi e finali:
-il Comportamento e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa;
-il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di comportamento ;
-il voto relativo al comportamento nella Scuola Primaria è espressa dal docente, ovvero collegialmente dai
docenti contitolari della classe attraverso un giudizio formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio
dei docenti, riportato nel documento di valutazione (Art. 8, comma a DPR. 122/2009)
INDICATORI :
Frequenza e puntualità
Rispetto del Regolamento d'Istituto
Rispetto delle Consegne didattiche
Rispetto verso gli altri (docenti, non docenti, compagni, materiale altrui)
Rispetto verso l'ambiente (utilizzo responsabile ed appropriato delle strutture e degli spazi)
Rispetto del Regolamento di Disciplina e del Patto Educativo di Corresponsabilità
Ruolo all'interno della classe
Comportamento responsabile ovunque.
Il voto di comportamento proposto di norma dal Docente coordinatore di classe, tiene conto dei criteri
sopraccitati, ma non include alcun automatismo
L'assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di classe che valuta con attenzione le situazioni di ogni
singolo studente e procede all'attribuzione considerando la prevalenza dei descrittori relativi al singolo giudizio
VALUTAZIONE: OTTIMO – Comportamento sempre ed assolutamente corretto, responsabile e collaborativo
sia durante le attività curricolari che extracurricolari






Ruolo propositivo, collaborativo e trainante all'interno della classe,disponibilità alla collaborazione con i
compagni ed i docenti
Comportamento sempre corretto e responsabile nei confronti di tutti i docenti della classe e delle altre
componenti scolastiche
Scrupoloso rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità , del Regolamento di Istituto e delle norme
disciplinari
Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica
Utilizzo responsabile del materiale e delle strutture della scuola
Ottima socializzazione
VALUTAZIONE: DISTINTO- Comportamento generalmente corretto sia durante le attività curricolari che
extracurricolari. In presenza di richiami verbali ha dimostrato di modificare in positivo il proprio
comportamento






Ruolo positivo nel gruppo classe
Comportamento generalmente corretto
Lievi infrazioni del Patto educativo di Corresponsabilità e del Regolamento di disciplina che comportano
richiami verbali
Utilizzo quasi sempre responsabile del materiale e delle strutture della scuola
Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica
Correttezza nei rapporti interpersonali
VALUTAZIONE: BUONO - Comportamento che ha dato luogo a note da parte di docenti di disciplina diversa ,
verbalizzate e comunicate alla famiglia

Ruolo non sempre collaborativo nel gruppo classe



Comportamento non sempre corretto corretto, con episodi limitati e non gravi di infrazioni del
Regolamento di disciplina
Atteggiamenti talvolta poco rispettosi degli altri e dei loro diritti
Utilizzo non consono del materiale e delle strutture della scuola
VALUTAZIONE: SUFFICIENTE Comportamento poco corretto che ha dato luogo a rilievi e sanzioni gravi
verbalizzate e comunicate alla famiglia







Comportamento nei confronti dei docenti, del personale, dei compagni, poco corretto o irriverente
Assenze e ritardi non giustificati
Partecipazione disinteressata al dialogo educativo e fonte di disturbo durante le lezioni
Comportamenti episodici che violino la dignità e il rispetto della persona (offese verbali, sottrazione di
beni altrui), utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrezzature e /o del cellulare
Grave mancanza di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche
(sottrazione e/o danneggiamento),
Sottrazione di beni altrui
Atti di violenza senza gravi conseguenze
Data la particolare età degli alunni non è prevista una valutazione inferiore a SUFFICIENTE considerato che la
valutazione del comportamento inferiore a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la
non ammissione al successivo anno di corso.
Il Consiglio di Classe tiene conto dell'insieme dei comportamenti dello studente, durante il corso dell'anno.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale, non può riferirsi a un singolo episodio, ma deve
scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine
all'intero anno scolastico.
In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l'attribuzione del voto sul
comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti
realizzati dallo studente nel corso dell'anno in relazione alle finalità previste dall'art. 1 del Decreto Ministeriale
n. 5 del 16/01/2009.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione periodica ed annuale sarà formulata secondo i seguenti indicatori:
Voto
Livello di raggiungimento degli obiettivi
10
Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi
Conoscenze ampie, complete, approfondite, integrate con apporti personali
9
Pieno raggiungimento degli obiettivi.
Conoscenze ampie, complete e approfondite
8
Complessivo raggiungimento degli obiettivi.
Conoscenze sicure, complete
7
Raggiungimento degli obiettivi progettati
Conoscenze generalmente complete e sicure
6
5
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi
Conoscenze generiche e parziali
PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE
I parametri che saranno presi in considerazione sono:
AREA EDUCATIVA
SCUOLA PRIMARIA
-partecipazione alle attività scolastiche
-collaborazione
-rispetto delle regole/comportamento con i compagni e con gli adulti
-impegno
-attenzione
-rispetto delle consegne
-autonomia
AREA COGNITIVA
Abilità tecniche
Abilità logiche
SCUOLA PRIMARIA
-capacità di ascolto, lettura, comprensione
-capacità di esprimersi nei diversi linguaggi verbali e non verbali
-applicazione delle tecniche
-capacità di operare collegamenti
-capacità di esprimersi correttamente
-capacità di osservazione, analisi, riflessione
Il quadro relativo alla valutazione globale della scheda di valutazione viene compilato alla fine del primo e del
secondo quadrimestre, prende in considerazione le competenze maturate mettendo in evidenza la capacità di
autovalutazione, di effettuare scelte responsabili (orientamento), l’autonomia, i progressi registrati nei vari
ambiti disciplinari.La funzione del coordinatore delle attività educative e didattiche, poste in essere dai docenti
della èquipe per la Scuola Primaria, sarà garantita, analogamente a quanto già avviene per la scuola secondaria,
da un docente coordinatore della classe che, in diretto rapporto con il D.S., fungerà da REFERENTE per:
–la costruzione degli strumenti per la raccolta delle informazioni e per la documentazione del percorso
formativo dei singoli alunni (P.S.P.);
-l’ideazione e la realizzazione dei percorsi formativi interdisciplinari;
-la compilazione degli strumenti di progettazione (programmazione di class/team, del singolo docente, unità di
apprendimento);
-la definizione degli aspetti organizzativi del lavoro comune sulla classe (orari/attività, uscite didattiche/viaggi di
istruzione, partecipazione a progetti/manifestazioni, ecc.);
-il coordinamento degli incontri, con i colleghi che operano nella stessa classe, di consultazione, decisione
programmazione (tempi, spazi, circolazione dei materiali, incontri con èquipe psico-pedagogica per gli alunni
disabili, ecc.);
-la presidenza dei Consigli di classe, in assenza del Dirigente Scolastico, è affidata ai coordinatori della classe.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
Al termine della Scuola Primaria ogni alunno dovrà raggiungere un traguardo ben definito.
Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità
operative (il fare) apprese a scuola o in altre istituzioni formative sono diventate competenze personali di
ciascuno.
Un ragazzo che ha frequentato la Scuola Primaria sarà competente quando, come si desume dalle “Indicazioni
nazionali per il curricolo” del 2012, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le
abilità apprese per:


Esprimersi usando la ricchezza dei diversi alfabeti che ha acquisito all’interno di ciascuna disciplina;
Interagire utilizzando in modo libero e consapevole le sue dimensioni cognitive, emotive, affettive,
sociali, corporee, etiche e religiose;


Assumere degli stili cognitivi che gli consentiranno, in futuro, di sviluppare un pensiero riflessivo e
critico;
Porsi in modo attivo e responsabile di fronte alle sollecitazioni esterne in modo da gettare le basi
per diventare cittadino consapevole e responsabile nel suo ambiente e al di fuori di esso.
La scuola, al momento, ha adottato il seguente Certificato delle competenze
Il Dirigente scolastico e il Consiglio di Classe visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dai docenti
CERTIFICANO
che l’alunno/a ……………………………………………..nato/a a …..………………… il ………………
al termine della Classe Quinta della Scuola Primaria
Tenuto conto del percorso scolastico, ha conseguito i seguenti livelli di competenza (2)
Discipline
Lingua
italiana
Inglese
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Livello
•Interagisce negli scambi comunicativi con un registro il più possibile adeguato alla
situazione(dialogo,conversazione,comunicazione) rispettando l’ordine cronologico
e/o logico;
Organizza una breve esposizione su un argomento conosciuto
Legge con espressione esponendo semplici pareri personali. Comprende e
confronta testi diversi inerenti
lo stesso argomento, individuandone il senso
globale e le informazioni principali
Produce testi scritti corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e
lessicale
Comprende espressioni e parole di uso frequente relative ad aree di immediata
priorità.
Comprende testi semplici e brevi su argomenti comuni di tipo concreto.
Interagisce in semplici scambi verbali per soddisfare bisogni di tipo concreto.
Scrive brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati.
Sa esporre le conoscenze storiche acquisite utilizzando termini specifici del
linguaggio storiografico.
Degli eventi che caratterizzano il periodo storico preso in esame l’alunno possiede
i dati narrativi, temporali e spaziali e individua rapporti di correlazione. Li colloca
nello spazio e nel tempo e distingue le diverse fasi di un fenomeno.
Utilizza i binomi locativi, i punti cardinali, le coordinate geografiche
Riconosce nelle carte geografiche tematiche i simboli ed usa il linguaggio specifico
Possiede orientamento spazio-temporale e identificazione intuitiva delle peculiari
caratteristiche fisico antropologiche del territorio.
Sa utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
Sa risolvere semplici problemi
Sa organizzare ed interpretare dati.
Sa confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Sa osservare la realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali.
Riconosce le principali caratteristiche dell’ambiente naturale e antropico.
Ha sviluppato atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale.
Voto
Tecnologia
Arte ed
Immagine
Musica
Educazione
fisica
Sa
organizzare,rappresentare e interpretare i dati relativi a fenomeni
naturali/artificiali
Sa utilizzare strumenti di misura
Conosce il computer e le caratteristiche generali dei nuovi media e degli strumenti
di comunicazione
Sa descrivere , rappresentare e ricostruire aspetti della realtà
ed esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi.
Possiede una conoscenza intuitiva del patrimonio artistico-culturale
del territorio..
Sa utilizzare voci, strumenti e nuove tecnologie sonore, in modo creativo e
consapevole, ampliando le proprie capacità creative.
Sa eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali-strumentali con
particolare attenzione all’intonazione all’accuratezza esecutiva
Sa riconoscere brani musicali di vario genere e stile, in relazione alle culture di
tempi e luoghi diversi
Sa utilizzare gli schemi motori e posturali e le loro interazioni in situazione
combinata e simultanea.
Organizza e partecipa ad attività ludico-sportive di gruppo.
Il piano di studi seguito durante i cinque anni della Scuola Primaria si è caratterizzato per la partecipazione a
tempo scuola settimanale pari a
 30 ore
data……………………….
Il Consiglio di Classe
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Franca Lucia Perri
(1) La valutazione va espressa in decimi
A.
B.
C.
D.
(2) Il livello di competenza è espresso come segue
Livello avanzato- L’alunno affronta compiti di apprendimento e problemi complessi in maniera autonoma, utilizzando con piena
consapevolezza il patrimonio di informazioni,bencomprese e assimilate, e le complete abilità acquisite in situazioni anche non note.
Sa controllare i processi che usa e sa riflettere sulle procedure.
Livello intermedio- L’alunno affronta compiti di apprendimento e problemi in maniera autonoma, utilizzando con discreta
consapevolezza il patrimonio di informazioni assimilate le abilità acquisite anche in situazioni non note. Sa controllare i processi che
usa.
Livello base- L’alunno affronta compiti di apprendimento e semplici problemi in maniera relativamente autonoma, utilizzando con
una basilare consapevolezza il patrimonio di informazioni immagazzinate e le abilità acquisite in situazioni note.
Livello iniziale- L’alunno affronta compiti di apprendimento delimitati e semplici problemi con la guida e con l’ausilio di supporti,
utilizzando, nel quotidiano, le conoscenze e le abilità settoriali e frammentarie acquisite.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Elaborato ai sensi dell’Art.3- DPR N.235/21/11/2007
Approvato dal Consiglio di istituto in data 28/10/2010
SCUOLA PRIMARIA
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende pone a fondamento della propria offerta formativa l’impegno
non solo a proporre situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti, ma anche a sostenere gli studenti nei
loro atteggiamenti positivi, ad offrire un’attenzione non occasionale ai bisogni espressi e non espressi, a
proporre modelli significativi da cui apprendere valori e comportamenti.
Altrettanta importanza attribuisce al ruolo genitoriale che sostiene costantemente offrendo il confronto con
una Istituzione attenta alle esigenze delle persone e proponendo momenti di dialogo e di apertura su temi e
problemi del quotidiano rapporto con i figli.
Convinti che nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso una forte condivisione di principi,
valori, finalità ed obiettivi, con le famiglie intendiamo stringere un’alleanza educativa: per costruire il dialogo in
un continuo rapporto di scambio, per conoscere sempre meglio gli interessi e i problemi dei nostri alunni, per
sostenere il loro cammino di crescita culturale e civile.
È una alleanza che riteniamo indispensabile per i singoli alunni tanto quanto per la società nel suo complesso, se
vogliamo arginare il rischio di una caduta progressiva nell’osservanza delle regole e l’affievolirsi della
consapevolezza che la libertà personale si realizza solo nell’adempimento dei propri doveri e rispettando i diritti
dell’altro.
Alle famiglie che hanno scelto di far frequentare ai propri figli le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo di
Quattromiglia chiediamo di riconoscere la scuola come un luogo di crescita civile e culturale della persona nella
sua interezza, di condividere il patto educativo che qui proponiamo e di sostenere i nuclei fondanti della nostra
azione educativa instaurando una costruttiva collaborazione con tutti coloro che compongono la comunità
scolastica: il dirigente, i docenti, il personale tutto, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.
SCUOLA PRIMARIA
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
 creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle
situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
 perseguire le finalità educative della Scuola e gli obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni
Nazionali
 nel rispetto delle scelte progettuali , delle scelte metodologiche e pedagogiche definite nel Piano
dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di tutti e di ciascuno ;
 procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di
apprendimento, chiarendone le modalità ed i criteri di valutazione e motivandone i risultati;
 comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline
di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento;
 prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare ogni
possibile sinergia con le famiglie.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:





instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro
competenza valutativa;
tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche;
partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali vengono
illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno;
verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le
regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa;
intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di
persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:

considerare i seguenti indicatori di comportamento , responsabilizzandosi in tal senso:

RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari;

CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media;

ATTENZIONE: alle proposte educative dei docenti;

LEALTÀ: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni,nei comportamenti ;

DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare.

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza
civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di
corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del
Regolamento d’Istituto.
I Docenti
I GENITORI
SCUOLA DELL’INFANZIA
VILLAGGIO EUROPA - QUATTROMIGLIA
SANTO STEFANO – ARCAVACATA
Maestra,insegnami il fiore ed il
frutto.
Col tempo, ti insegnerò tutto.
Insegnami fino al profondo dei
mari.
Ti insegno fin dove tu impari.
Insegnami il cielo, più su che si può.
Ti insegno fin dove io so.
E dove non sai? Da lì andiamo
insieme.
Maestra e scolaro, un albero e un
seme.
Insegno ed imparo, insieme perché
io insegno se imparo con te.
" L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possano
utilizzare per cambiare il mondo".
(Nelson Mandela)
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
- La scuola dell’infanzia funziona per 5 giorni a settimana,da lunedì a venerdì dalle ore 8:00 alle ore 16:00 con
servizio mensa e trasporto ad eccezione della Scuola dell’Infanzia di Villaggio Europa che non usufruisce del
servizio trasporto.
ORGANICO FUNZIONALE SCUOLA INFANZIA
Anno scolastico 2015/2016
Scuola
infanzia
N.
Sezioni
Numero
alunni per
plesso
N.
Docenti su
posto
comune
N. Docenti
sostegno
N.
Docenti
Religione
Arcavacata
Quattromiglia
S. Stefano
Villaggio
Europa
Totale
3
4
2
4
61
86
54
92
5
7
4
7
/
3
/
1
1
1
1
2
13
293
23
4
2
SCUOLE DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia di
Quattromiglia si trova
in via Francesco Todaro
È costituita da quattro sezioni
Un accogliente refettorio, uno spazioso salone e
un ampio giardino che circonda l’intero edificio.
Una cucina che garantisce una sana
ed equilibrata alimentazione
La scuola dell’Infanzia di
Santo Stefano è ubicata
in Via Ungheria
È composta da tre ampie sezioni
Un giardino che circonda l’intero edificio scolastico,
un grande salone, uno spazioso refettorio e una cucina
che garantisce una sana ed equilibrata alimentazione
La Scuola dell’Infanzia
di Villaggio Europa
è situata in via G. Rossini
È formata da quattro spaziose sezioni
Un ampio salone con un piccolo palcoscenico
per le varie rappresentazioni, un giardino
attrezzato, uno spazioso refettorio e una cucina
che garantisce una sana ed equilibrata
alimentazione
La Scuola dell’Infanzia
di Arcavacata ha sede in
via Bertoni
È composta da 3 sezioni molto spaziose
Un ampio refettorio e una cucina che garantisce
una sana ed equilibrata alimentazione
FINALITÀ
Le finalità che la scuola dell’infanzia si propone rappresentano l’integrazione tra i bisogni educativi e culturali
che emergono dall’analisi del contesto socio-ambientale in cui si opera e gli obiettivi assegnati dal sistema
scolastico nazionale definiti sia negli Orientamenti del 1991 e sia nella Indicazioni nazionali per i Piani
Personalizzati delle Attività educative (legge di riforma della scuola N° 53/2003) sia Nelle Indicazioni per il
Curricolo
La scuola dell’infanzia si configura come un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti
riflessivi che concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini e contribuisce alla realizzazione del
principio di uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale.
Pur escludendo le impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali, la scuola
dell’infanzia riconosce come connotati essenziali del suo servizio:
-
la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme espressive;
la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti;
il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente
sociale e la cultura.
La scuola dell’infanzia si propone come luogo di incontro, di partecipazione, di cooperazione e si impegna a
garantire la massima promozione possibile di tutte le capacità personali di ogni singolo alunno. Ciò comporta un
notevole impegno da parte della scuola ad investire sul potenziale di crescita dei bambini in rapporto al loro
percorso personale.
Gli obiettivi generali formativi della scuola dell’infanzia si possono sintetizzare in tre punti:
 maturazione dell’identità personale
 conquista dell’autonomia
 sviluppo di adeguate competenze
Negli Orientamenti si considera la scuola come luogo di apprendimento, di socializzazione e di animazione. Tutte
le sue finalità presuppongono ed esigono una visione del bambino che sviluppa gli apprendimenti in un contesto
di stimolazioni strutturate ed organizzate (i campi di esperienza). Tali finalità rendono la scuola dell’infanzia un
ambiente affidabile e fortemente strutturato sotto il profilo culturale, pedagogico e formativo che valorizza le
diversità, sviluppa la capacità critica e di autonomia comportamentale di ogni bambino, promuove la qualità
della vita e afferma e soddisfa i diritti degli alunni.
SCELTE EDUCATIVE
BISOGNI FORMATIVI
Le scuole dell’infanzia dell’istituto comprensivo Rende Quattromiglia rappresentano una realtà istituzionale
che risponde sia alle esigenze assistenziali delle famiglie sia, soprattutto, ai bisogni educativi e formativi che
emergono dall’analisi del contesto socio-culturale-ambientale.
Al fine di garantire la massima promozione possibile di tutte le capacità personali degli alunni (diritto soggettivo
di ogni bambino) la scuola si propone di minimizzare l’azione dei condizionamenti negativi che derivano
dall’ambiente e che si possono sintetizzare nei seguenti punti:
1) carenza di esperienze particolarmente costruttive sotto il profilo della relazionalità e dell’aggregazione.
Poiché le stimolazioni di cui fruiscono la maggior parte degli alunni sono ristrette ne deriva una limitazione che
preclude rapporti e confronti con altri modelli culturali, riduce gli spazi di esperienza, produce schematizzazioni
di linguaggio e quindi rallenta il ritmo e l’intensità dei processi cognitivi.
Bloom ritiene che il 50% dello sviluppo psichico si ha nel periodo che va fino ai 5 anni di vita e quindi si rileva che
la scuola dell’infanzia ha l’importantissima funzione di agire precocemente sui condizionamenti negativi (la cui
rimozione è tanto più efficace quanto più è tempestiva) per promuovere la qualità della vita nel suo complesso.
Proprio per tali motivi le scuole dell’infanzia dell’istituto Comprensivo di Rende Quattromiglia si propongono di
assumere funzione di filtro e di arricchimento nei confronti del contesto socio-ambientale, di affermare
pienamente la sua valenza educativa e formativa, di iperstimolare gli alunni che la frequentano al fine di
recuperare eventuali svantaggi cognitivi e culturali. Per operare efficacemente le insegnanti hanno elaborato
specifici percorsi formativi ed hanno deciso di adottare la didattica laboratoriale che consente, attraverso
percorsi personalizzati, di coinvolgere, motivare, stimolare gli alunni e favorire il raggiungimento degli obiettivi
formativi.
Come evidenziano gli orientamenti del 1991 la “corretta concentrazione dei tempi consentirà di sviluppare
significative esperienze di apprendimento nonché di acquisire e fare proprie le regole fondamentali del vivere in
comunità”. A tal fine nella scuola i tempi di permanenza dei bambini sono così organizzati :
08,00 / 09,00 – Accoglienza – attività di gioco finalizzata ad offrire ai bambini un ambiente sereno e rassicurante.
9.00/9.30 colazione nel refettorio
09,30 / 11,30 – Attività curriculari di sezione e\o attività di laboratorio (alle quali i bambini partecipano a turno a
piccoli gruppi omogenei per età e per livello di apprendimento )
11,30 / 12,00 – Riordino dell’aula e operazioni preliminari al pranzo.
12,15 / 13,00 – Pranzo - vissuto anche come momento educativo, di socializzazione, di comunicazione e di
educazione alla salute.
13,00 / 14,00 – Giochi collettivi e/o attività di laboratorio.
14,00 / 15,30 – Attività curriculari e/o di intersezione.
15,30 / 16,00 – Uscita dei bambini
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi sono traguardi importanti e significativi per la crescita intellettuale di ogni singolo
bambino. La scelta degli O.F. scaturisce dall’analisi del contesto in cui si opera e dalle necessità dei singoli alunni.
Gli O.F, distinti per Campi di Esperienza e per età cronologica degli alunni, individuati dai docenti sono i
seguenti:
CAMPO D’ ESPERIENZA
IL SE’ E L’ALTRO
Questo campo si riferisce al lento e impegnativo processo che
porta ogni bambino alla costruzione della propria identità
nell’interazione con gli altri e a tutte le esperienze che
favoriscono l’acquisizione di norme di comportamento e di
relazione.
Anni tre









Prendere coscienza di sé.
Sviluppare l’autonomia personale.
Esprimere sentimenti ed emozioni.
Comprendere i ruoli degli adulti.
Rispettare le regole del vivere comune.
Affrontare serenamente situazioni nuove.
Collaborare con i compagni.
Sviluppare un corretto atteggiamento nei confronti di culture diverse.
Riconoscere la differenza di genere sessuale
Anni quattro










Condividere valori.
Controllare l’aggressività.
Valutare i propri atteggiamenti nei confronti degli altri.
Avviarsi alla consapevolezza di essere soggetti con diritti e doveri.
Riconoscere e superare le paure.
Sviluppare il senso critico.
Agire per un fine comune.
Riconoscere e rispettare le diversità.
Conoscere usi e costumi di altri popoli.
Rispettare le regole per una corretta convivenza.
Anni cinque





Rafforzare l’autostima.
Conquistare una equilibrata e corretta identità.
Conoscere l’ambiente culturale e le sue tradizioni.
Accettare la diversità.
Intuire i valori morali sui quali si fonda la convivenza umana
CAMPO D’ESPERIENZA:IL CORPO E IL MOVIMENTO
Si riferisce alla corporeità e motricità e promuove la presa di coscienza del corpo inteso come modo di essere
della personalità e condizione per lo sviluppo integrale della persona. I suoi traguardi di sviluppo si realizzano sia
sul piano comunicativo che su quello cognitivo: sviluppo delle capacità senso-percettive-coordinative,
acquisizione della padronanza del proprio corpo, educazione alla salute.
OBIETTIVI FORMATIVI
Anni tre
- Esercitare gli schemi motori di base: strisciare, rotolare, correre, camminare, saltare.
 Salire e scendere le scale.
 Lanciare ed afferrare una palla.
 Stare in equilibrio statico su un piede.
 Camminare seguendo un percorso determinato.
 Camminare sull’asse di equilibrio.
 Camminare evitando ostacoli.
 Indicare le principali parti del corpo su se stesso e sugli altri.
 Conoscere la funzione delle diverse parti del corpo.
 Ricomporre una figura umana scomposta in più parti.
 Localizzare e riconoscere i segmenti del corpo umano.
 Rappresentare graficamente la figura umana.
 Conoscere la dimensione sessuale del proprio corpo.
 Esercitare la coordinazione oculo-motoria e quella oculo-manuale.
 Conoscere e praticare le principali norme di igiene personale, alimentare e ambientale.
Anni quattro





Percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo.
Controllare gli schemi dinamici e posturali di base.
Coordinare il comportamento motore o nell’interazione con l’ambiente.
Utilizzare il corpo come mezzo espressivo e comunicativo.
Gestire il proprio corpo in funzione all’educazione alla salute.
Anni cinque



Percepire e rappresentare mentalmente gli schemi posturali di base.
Padroneggiare gli schemi motori globali.
Riprodurre strutture ritmiche binarie e ternarie.





Rappresentare graficamente la figura umana con più elementi.
Padroneggiare la motricità fine della mano.
Individuare e denominare la parte destra e sinistra del corpo.
Distinguere gli oggetti nello spazio in base alla lateralizzazione.
Conoscere la dimensione sessuale
CAMPO D’ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO
Si riferisce all’esplorazione e alla prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e
artificiale. Il bambino esplora il mondo attraverso i sensi e ciò gli consente di conoscerlo, manipolarlo e di
realizzare con altri un progetto finalizzato alla risoluzione dei problemi.
OBIETTIVI FORMATIVI
Anni tre








Sviluppare la percezione sensoriale per la costruzione di concetti relativi a: temperatura (caldo, freddo,
tiepido), unità bariche (pesante, leggero), unità cromatiche, dimensioni, tatto (liscio, ruvido, morbido),
gusto (dolce, amaro, salato), olfatto, udito (suoni forti, deboli).
Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica.
Percepire i concetti di prima e dopo.
Confrontare grandezze.
Conoscere i concetti di: dentro, fuori, sopra, sotto, linea aperta, linea chiusa.
Raggruppare oggetti e figure dello stesso colore.
Scoprire i concetti topologici di base (vicino, lontano, dentro, fuori).
Cogliere il concetto di alto e basso.
Anni quattro














Contrassegnare graficamente oggetti in base alla qualità indicata dall’insegnante.
Distinguere il sapore dei cibi.
Manipolare i vari materiali per rilevare peso, forma, consistenza.
Distinguere le qualità: leggero, pesante, molle, duro, liscio, ruvido.
Cogliere la successione temporale di alcuni fenomeni naturali.
Intuire i concetti di: prima, adesso, dopo.
Cogliere la ciclicità delle stagioni.
Sapere acquisire i ritmi della giornata e cogliere la scansione del giorno e della notte.
Confrontare, ordinare, stabilire relazioni tra quantità.
Conoscere l’uso di indicatori spaziali.
Riconoscere le forme geometriche.
Cogliere uguaglianze e differenze tra oggetti e raggrupparli sulla base di un attributo dato.
Cogliere il concetto di insieme.
Comprendere i concetti di: lungo, corto, largo, stretto, alto, basso, più, meno.

Padroneggiare i concetti di: sopra, sotto, dentro, fuori, davanti, dietro, vicino, lontano, in mezzo,
intorno.
Anni cinque














Comprendere le relazioni topologiche usando concetti spaziali.
Comprendere le dimensioni spaziali usando concetti di quantità.
Descrivere la differenza tra forme geometriche diverse.
Comprendere concetti temporali.
Comprendere il concetto di classe e di insieme.
Comprendere il concetto di corrispondenza, di appartenenza, di unione, di intersezione, di esclusione
tra insiemi di elementi.
Acquisire concetti relativi alla capacità di ordinare.
Acquisire il concetto di numero cardinale e di quantità.
Acquisire il concetto di addizione e sottrazione per risolvere problemi concreti.
Acquisire concetti di misurazione.
Comprendere il concetto di uguaglianza numerica.
Osservare e registrare lo scorrere del tempo con l’uso del calendario.
Conoscere le differenze essenziali tra gli esseri viventi e quelli non viventi.
Conoscere i cambiamenti nella crescita di persone, animali e piante.
CAMPO D’ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE
È lo specifico campo di esercizio delle capacità comunicative riferite al
linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta attraverso
conversazioni regolate dall’adulto e dall’interazione con i compagni con i
quali si può parlare delle proprie esperienze personali, ascoltare fiabe,
filastrocche, poesie, racconti, fare giochi di parole.
OBIETTIVI FORMATIVI
Anni tre
- Ascoltare narrazioni..
- Esprimersi attraverso la parola.
- Descrivere le proprie esperienze.
- Conversare e dialogare
- Usare il linguaggio per esprimere le proprie emozioni.
- Arricchire il patrimonio lessicale.
- Favorire la comunicazione attraverso l’osservazione di libri illustrati.
Anni quattro.
- Ascoltare, comprendere narrazioni lette di fatti del Vangelo, fiabe, favole, storie.
- Descrivere le proprie esperienze in modo personale e creativo.
- Dialogare, scambiandosi domande, informazioni,impressioni e sentimenti
- Raccontare storie ascoltate ed inventarne altre
- Riconoscere l'esistenza di lingue diverse da quellamaterna.
Anni cinque
- Ascoltare, comprendere e ri-esprimere narrazioni lette di racconti biblici, fiabe, favole, storie, in maniera
personale e creativa.
- Comunicare e descrivere le proprie esperienze.
- Conversare e dialogare usando un lessico gradualmente più adeguato.
. Esprimere verbalmente le proprie emozioni, domande, ragionamenti, pensieri
-Utilizzare il corpo e la voce per imitare perimitare azioni ed inventare storie,
da soli o in gruppo.
- Stimolare il progressivo avvicinarsi alla lingua scritta con
l’utilizzo di immagini
- Riconoscere testi della letteratura per l'infanzia letti da adulti o visti attraverso mass-media e motivare gusti e
preferenze.
-Confrontare la propria lingua materna con altre lingua.
CAMPO D’ ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI
Si riferisce alla promozione, al consolidamento, al potenziamento ed all’ampliamento di tutte le modalità di
espressione e di comunicazione del bambino. Comprende sia le manifestazioni espressive riferite al linguaggio
orale e sia le rappresentazioni iconiche, i linguaggi musicali, sonori, mimico espressivi, drammatici, teatrali e la
comunicazione mediale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Anni tre
 Prestare ascolto ai discorsi degli altri e comprenderne il significato.
 Comunicare verbalmente con gli altri pronunciando correttamente le parole.
 Osservare e descrivere in sequenza semplici immagini.
 Raccontare un breve testo.
 Comprendere il significato delle parole usate.
Comunicazione iconica.


Superamento della fase grafica o degli scarabocchi.
Uso corretto dei colori fondamentali.
Comunicazione grammatico-gestuale.
 Assumere ruoli diversi in semplici drammatizzazioni.
 Mimare comportamenti.
Comunicazione sonoro-musicale.






Riconoscere la voce dei compagni.
Sillabare nomi di persone ed oggetti scandendoli ritmicamente.
Ascoltare e riconoscere i rumori.
Produrre rumori con il corpo.
Distinguere i suoni forti e deboli.
Distinguere i ritmi veloci e lenti.
Anni quattro
 Analizzare e commentare illustrazioni di crescente complessità.
 Descrivere situazioni.
 Acquisire capacità di ascolto e comprensione.
 Comunicare usando strutture linguistiche sempre più complesse.
 Ascoltare e comprendere il contenuto di messaggi, racconti, testi di vario tipo.
Comunicazione iconica.
 Uso funzionale della linea retta.
 Uso dei colori con funzione realistica.
 Capacità di sperimentare tecniche diverse.
Comunicazione grammatico-gestuale.
 Drammatizzare storie con i compagni.
 Mimare con il volto sentimenti di gioia, stupore, dolore…
Comunicazione sonoro-musicale.


Riconoscere i suoni: alti-bassi, lunghi-brevi.
Ripetere la melodia di una canzone usando parole e vocalizzi.
Anni cinque



Promuovere tutte le funzioni della lingua.
Comprendere il significato, le caratteristiche e il contenuto di un messaggio.
Riconoscere i diversi tipi di testo: narrativo (fiabe, favole, racconti), regolativi (ricette, consegne),
poetico (poesie, filastrocche), descrittivo (indovinelli, descrizioni, cronache).
 Giocare con la lingua per riflettere su di essa e sulla sua struttura (metalinguaggi).
Comunicazione iconica.
 Uso appropriato dei colori.
 Sapere collocare schemi su piani differenziati.
Comunicazione grammatico-teatrale.

Sapersi identificare nei vari personaggi durante i giochi simbolici inventando dialoghi adeguati alla
situazione.
Comunicazione sonoro-musicale.




Individuare e conoscere suoni e rumori nell’ambiente.
Inventare ritmi.
Distinguere ritmi veloci e lenti e associarli a movimenti adeguati.
Interpretare canzoni e filastrocche.
Comunicazione mass-mediale.

Educare all’uso critico dell’esperienza televisiva, dei cartoni animati, dei giocattoli tecnologici e degli
strumenti tecnici di uso quotidiano.
PERCORSI DIDATTICI
La legge di Riforma N°53 del 2003 si basa sul concetto di personalizzazione. Questo termine si riferisce a percorsi
che, pur utilizzando una vasta gamma di opportunità, sono finalizzati al raggiungimento di traguardi diversi.
Quindi la personalizzazione sposta l’attenzione dai processi di insegnamento a quelli di apprendimento.
Nella scuola dell’infanzia i piani personalizzati delle attività educative (P.P.A.E.) nascono dall’idea che è
necessario diversificare i percorsi per raggiungere la piena attuazione del diritto allo studio.
L’equipe pedagogica, per elaborare i P.P.A.E. adatti ad ogni singolo alunno, segue un itinerario che si può
sintetizzare nelle seguenti fasi:



L’equipe pedagogica della sezione trasforma gli obiettivi generali del processo educativo in obiettivi
formativi utilizzando gli O.A.(obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni nazionali e nelle indicazioni
per il curricolo).
Gli O.A. vengono contestualizzati in riferimento agli alunni della sezione attraverso la progettazione delle
attività.
La definizione dei percorsi e delle Unità di apprendimento è definita annualmente nel Documento di
Progettazione educativo-didattica
PROFILO FORMATIVO AL TERMINE DELLA SCUOLA DELLA INFANZIA
Le insegnanti che operano nella scuola dell’infanzia dell’ Istituto hanno delineato i profili individuali in uscita
considerando come indicatori di verifica l’acquisizione di conoscenze (sapere), di abilità (saper fare) e le
competenze personali di ciascun alunno.
Dopo aver frequentato per tre anni la scuola dell’infanzia i bambini saranno nella condizione di:
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Riconoscere e rispettare le norme comportamentali e relazionali su cui si fonda l’organizzazione sociale
Riconoscere ed esprimere sentimenti
Riconoscere le esigenze dell’altro e comprenderne i bisogni
Riconoscere i diversi aspetti della propria esperienza motoria consapevoli del valore del corpo inteso come
mezzo attraverso cui si esprime la personalità nel suo complesso.
Organizzare lo spazio grafico (sinistra/destra, alto/basso, lungo/corto, Piccolo/grande).
Spostarsi rispettando le relazioni topologiche riferite a se stessi, agli altri e agli oggetti.
Eseguire movimenti rispettando ordini temporali dati (prima dopo durante).
Riconoscere e tracciare linee curve, orizzontali, verticali, oblique.
Comunicare verbalmente con gli altri utilizzando un linguaggio corretto e lessicalmente evoluto.
Ascoltare e comprendere i discorsi degli altri ed essere in grado di esprimere un giudizio personale.
Comprendere e ricordare il senso generale di una comunicazione (racconto, fiaba, spettacolo televisivo…).
Riflettere sulla lingua e sul significato delle parole.
Contare ed operare con i numeri.
Ordinare, misurare, porre problemi e prospettare soluzioni.
Formulare previsioni di probabilità.
Fare rilevamenti statistici.
Rappresentare successioni, relazioni corrispondenze.
Intuire concetti temporali.
Elaborare concetti matematici attraverso esperienze reali, potenziali, e fantastiche.
Produrre, comprendere e rielaborare messaggi utilizzando codici espressivi diversi.
Leggere e comprendere semplici fenomeni della realtà naturale e artificiale.
Sapere esplorare il proprio ambiente e rappresentare eventi ricorrenti con parole, disegni, schemi.
SCELTE ORGANIZZATIVE E METODOLOGICHE
SCELTE ORGANIZZATIVE: ISCRIZIONE ANTICIPATA
Il collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo ha approvato, l’iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia dei
bambini che compiono tre anni entro il trenta aprile 2017. L’anticipo della frequenza è stato motivato dalle
istanze provenienti dall’utenza e si è reso possibile grazie alla disponibilità del gruppo docente.
SCELTE METODOLOGICHE
Il processo educativo è unitario ma la flessibilità degli interventi didattici valorizza le “diversità” di ogni singolo
alunno e consente di gestire i tempi, le opportunità, le scelte metodologiche e organizzative a favore delle
esigenze di ciascun bambino. Per questo motivo le insegnanti hanno deciso di privilegiare la didattica
laboratoriale che ha come punto di partenza una corretta organizzazione degli spazi ed è finalizzata a rafforzare
le scelte autonome dei bambini, a promuovere relazioni personali significative, a valorizzare il gioco, a dare
rilievo al “fare” costruttivo. I laboratori sono intesi come “situazioni” privilegiate che consentono di passare
dagli obiettivi generali agli obiettivi formativi in modo da favorire specifiche competenze e soprattutto di
personalizzare i percorsi educativi.
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologia didattica privilegiata valorizza un approccio di matrice reticolare/cognitivista e pertanto
considera:
 L’apprendimento come processo interattivo di costruzione e ristrutturazione di conoscenze sulla base di
concetti già esistenti.
 L’esperienza come processo che coinvolge pensiero, azione ed emozioni e consente di passare dai
concetti spontanei a quelli sistematici.
MODALITÀ DI OSSERVAZIONE
PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE
La letteratura contemporanea ci consegna diversi punti di vista sul tema della valutazione che si possono
sintetizzare in due approcci: l’approccio qualitativo e quello quantitativo. Le docenti della scuola dell’infanzia
hanno deciso di adottare i protocolli di osservazione che, a differenza delle scale di valutazione e delle check-list,
registrano sia i dati qualitativi che quelli quantitativi poiché privilegiano la descrizione delle operazioni compiute
dai bambini. Per ogni campo di esperienza sono stati individuati i seguenti indicatori finalizzati a rilevare le
competenze acquisite:
CORPO MOVIMENTO E SALUTE







Quali schemi motori e posturali possiede?
Come riesce a descriverli e a rappresentarli?
Quali schemi motori segmentari possiede?
Come li descrive e li rappresenta graficamente?
Come coordina e padroneggia il proprio schema corporeo?
Conosce la lateralità del proprio corpo?
E’ lateralizzato a destra o a sinistra?
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
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Come distingue le proprietà percettive degli oggetti?
Come le descrive?
Altro….
IL SE’ E L’ALTRO
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Riesce a rispettare le regole della vita scolastica?
Come affronta e risolve i conflitti?
Come rispetta gli altri?
Riesce a collaborare con gli altri per un fine comune?
Accetta il punto di vista degli altri?
Si pone interrogativi sui problemi esistenziali?
Sperimenta esperienze di solidarietà?
Quale atteggiamenti rivela nei confronti della religiosità?
Si identifica con il sesso di appartenenza?
Riconosce la propria identità personale? (chi è, quanti anni ha, chi sono i suoi genitori ecc.)
Come riconosce le sue capacità e i suoi limiti?
Come rispetta le regole di un gioco e le regole della vita comunitaria?
Come dimostra fiducia in se stesso?
Come valuta il risultato del suo operato?
Come si rapporta con gli adulti? (parla spontaneamente di sé, cerca di attirare l’attenzione dell’adulto,
chiede continuamente aiuto all’adulto)
Come si rapporta con i compagni? (ricerca i bambini più grandi, ricerca i bambini più piccoli, ricerca i
coetanei, è scelto dai compagni, è accettato dai compagni, rappresenta la leader-ship)
E’ autonomo?
Come gestisce il proprio corpo? (vestirsi, servizi igienici, pranzo ecc.)
Come utilizza spazi ed oggetti?
Come si muove nello spazio?
Rivela responsabilità verso le proprie cose e i materiali della scuola?
Che stile relazionale ha? (con l’amico del cuore, con i coetanei con gli adulti)
I DISCORSI E LE PAROLE
Ha sviluppato la padronanza d’uso della lingua italiana ?
Si esprime con un linguaggio appropriato ?
Ha sviluppato fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie
domande ,i propri pensieri ?
Sa raccontare , inventare ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie ?
Dialoga, discute, chiede spiegazioni usa il linguaggi per progettare le attività per definire le regole ?
Ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi
campi di esperienze?
Formula ipotesi sulla lingua scritta?
Sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura?
IMMAGINI, SUONI,COLORI
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

Quali linguaggi predilige? (musicale, pittorico, plastico, teatrale)
Quali tecniche pittoriche usa con maggior profitto?
Riesce ad esprimere sul piano grafico eventi, storie, emozioni?
Come partecipa alle attività drammatiche?
Come usa la propria voce nei canti?
Riesce a ritmare con semplici strumenti musicali?
Sa leggere e descrivere immagini?
Quali atteggiamenti assume nei confronti di cartoni animati e programmi televisivi?




Rivela iniziative e creatività nell’uso dei diversi linguaggi?
Come partecipa alle conversazioni di gruppo? (ascolta, comprende, interviene)
Come riesce a spiegare ciò che viene detto o raccontato?
Rivela fiducia nelle proprie capacità comunicative?
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 Quali interessi e curiosità rivela?
 Riconosce e cerca di risolvere problemi?
 Formula ipotesi e fa anticipazioni sui fenomeni osservati?
 Coglie la dimensione temporale degli eventi?
 Quali rappresentazioni simboliche riesce a fare?
 Dimostra rispetto per la natura?
 Sa categorizzare le forme di vita della natura?
 E’ disponibile a modificare le proprie opinioni?
 Comprende le relazioni topologiche?
 Comprende le dimensioni spaziali?
 Riconosce le forme geometriche?
 Si orienta nello spazio?
 Comprende le dimensioni temporali?
 Riesce a classificare per colore, forma e funzione?
 Riesce a ordinare più elementi in seri graduata per lunghezza, larghezza, altezza?
 Comprende il concetto di insieme?
 Riesce a ordinare sequenze?
 Sa numerare e contare diverse quantità?
 Comprende il concetto di addizione e sottrazione?
 Comprende i concetti di comparazione ed equivalenza?
 Altro….
Dai protocolli di osservazione verranno ricavate apposite griglie per le rilevazioni sistematiche. Tramite
l’osservazione la scuola dell’infanzia ha la possibilità di comprendere e interpretare i comportamenti dei
bambini, di contestualizzarli ed analizzarli nei loro significati, di identificare processi aperti da promuovere,
sostenere, rafforzare per consentire ad ogni alunno di dare il meglio delle proprie capacità nelle diverse
situazioni. La raccolta di dati che emergono dall’osservazione sistematica costituirà il portfolio delle competenze
individuali che documenta il percorso di crescita e sviluppo dell’alunno all’interno della scuola e contiene tutti gli
elementi per una migliore conoscenza dei ritmi e dei risultati di maturazione di ciascun bambino.
STILI DI APPRENDIMENTO
Per personalizzare l’azione didattico/educativa è necessario individuare lo stile di apprendimento di ciascun
alunno che può essere:
 Sistematico (procede a piccoli passi, considera tutti gli elementi che ha a disposizione).
 Intuitivo (formula ipotesi di cui ricerca velocemente una conferma).
 Imitativo.
 Globale (privilegia la visione di insieme).
 Analitico (si sofferma sui dettagli).
 Impulsivo (fornisce immediatamente la risposta senza una sufficiente elaborazione dell’informazione).
 Cognitivo/riflessivo (valuta attentamente la situazione).
 Verbale (preferisce attività basate sul codice linguistico).
 Autonomo/creativo.
 Dipendente dal campo (subisce la pressione e i condizionamenti del contesto in cui opera).
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Approvato dal Consiglio di istituto in data 28/10/2010
SCUOLA DELL’INFANZIA
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende pone a fondamento della propria offerta formativa il proprio
impegno non solo a proporre situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti, ma anche a sostenere gli
studenti nei loro atteggiamenti positivi, ad offrire un’attenzione non occasionale ai bisogni espressi e non
espressi,a proporre modelli significativi da cui apprendere, anche per imitazione, valori e comportamenti.
Altrettanta importanza attribuisce al ruolo genitoriale che sostiene costantemente offrendo il confronto con
una Istituzione attenta alle esigenze delle persone e proponendo momenti di dialogo e di apertura su temi e
problemi del quotidiano rapporto con i figli.
Convinti che nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso una forte condivisione di princìpi,
valori, finalità ed obiettivi, con le famiglie intendiamo stringere una e più alleanza educativa: per costruire il
dialogo in un continuo rapporto di scambio, per conoscere sempre meglio gli interessi e i problemi dei nostri
alunni, per sostenere il loro cammino di crescita culturale e civile.
È una alleanza che riteniamo indispensabile per i singoli alunni tanto quanto per la società nel suo complesso, se
vogliamo arginare il rischio di una caduta progressiva nell’osservanza delle regole e l’affievolirsi della
consapevolezza che la libertà personale si realizza solo nell’adempimento dei propri doveri e rispettando i diritti
dell’altro.
Alle famiglie che hanno scelto di far frequentare ai propri figli le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo
Quattromiglia di Rende chiediamo di riconoscere la scuola come un luogo di crescita civile e culturale della
persona nella sua interezza, di condividere il patto educativo che qui proponiamo e di sostenere i nuclei
fondanti della nostra azione educativa instaurando una costruttiva collaborazione con tutti coloro che
compongono la comunità scolastica: il dirigente, i docenti, il personale tutto, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e
responsabilità.
SCUOLA DELL’INFANZIA
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
 creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle
situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
 perseguire le finalità educative e gli obiettivi di apprendimento previsti nelle Indicazioni Nazionali;
 Rispettare le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa,
tutelando il diritto ad apprendere di tutti e di ciascuno;
 comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle attività
didattiche oltre che ad aspetti inerenti il comportamento
 prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi dei bambini, così da ricercare ogni
possibile sinergia con le famiglie.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
 instaurare un dialogo costruttivo con i docenti;
 tenersi aggiornata sule attività della Scuola : impegni, scadenze, iniziative scolastiche;
 partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali vengono
illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno;
 rispettare l’organizzazione scolastica, in particolare riguardo all’orario di entrata e di uscita dei bambini;
 evitare di sostare a scuola per tempi prolungati;
 rispettare la privacy per comunicazioni riguardanti i bambini.
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile,
sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme
con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto.
I Docenti
I GENITORI
Formazione del personale scolastico definite in coerenza con il PTOF e con i risultati del
Piano di miglioramento
La Legge 107/2015, al fine della realizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola
di elaborare un Piano dell'offerta formativa, che preveda anche la progettazione delle azioni formative per il
personale in servizio, il nostro Istituto, in riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Il piano di formazione
del
personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015, assegna
alla formazione in servizio un ruolo strategico perché connessa alla funzione docente e fattore decisivo per la
qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera
Al fine di affiancare e favorire l’adeguamento della didattica alle esigenze di una scuola in continua evoluzione e
trasformazione, l’istituto ha previsto iniziative di formazione/aggiornamento rivolte al personale docente, alla
luce delle direttive ministeriali (comma 124 legge 107), degli obiettivi del POFT e dei risultati
dell’Autovalutazione di Istituto.
Dall’analisi delle criticità emerse nel RAV emerge la necessità di rafforzare le competenze professionali dei
docenti su due aspetti fondamentali, e precisamente sulle:
-strategie e metodologie inclusive ed innovative
-metodologie e le pratiche valutative disciplinari
Nello specifico nel corso del triennio di riferimento si propongono l’organizzazione delle seguenti
attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno
Scolastico:
DOCENTI
- Progettare e valutare per competenze , innovazione didattica e metodologica;
- Progettare il curricolo verticale
- Formazione finalizzata all’acquisizione di competenze digitali;
- Formazione finalizzata allo sviluppo delle competenze linguistiche per promuovere
l’internazionalizzazione del curricolo e la metodologia CLIL;
Formazione sulla sicurezza :Preposto, addetto antincendio e primo soccorso( incluso personale Ata)
Formazione finalizzata alla sviluppo delle competenze digitali
Formazione finalizzata allo sviluppo della didattica per l’inclusione DSA – BES ;
DSGA ed Assistenti Amministrativi
La dematerializzazione dei processi amministrativi
La finalità che si vuole perseguire con il Piano triennale di formazione è quella di rendere i docenti capaci
di gestire classi sempre più multiculturali, di integrare gli studenti con bisogni speciali, di utilizzare
efficacemente le tecnologie per la didattica, di coinvolgere i genitori. Attraverso la formazione
i docenti dovranno essere in grado di abbandonare il modello didattico di matrice tassonomica basato sulla
trasmissione di un sapere codificato ma di adottare un processo di insegnamento- apprendimento di matrice
reticolare- cognitivista finalizzati alla costruzione del sapere e allo sviluppo di modi di pensare (creatività,
pensiero critico, problem-solving, decision-making, capacità di apprendere), metodi di lavoro (tecnologie per la
comunicazione e collaborazione) e abilità per la vita e per lo sviluppo professionale.
Le risorse necessarie per la realizzazione del presente Piano di formazione potranno essere ricercate nelle
Seguenti fonti:
fondi a valere su risorse Formazione della Legge 107/2015;
risorse PON-FSE e fondi “Per la Scuola” 2014/2020;
stanziamenti ordinari del ministero;
Fondi ex L. 440/97;
PIANO DI SVILUPPO DIGITALE ED INNOVAZIONE DIDATTICA
La rivoluzione digitale è tale perché la tecnologia è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente
umana, un mondo che si intreccia con il mondo reale e che determina vere e proprie ristrutturazioni cognitive,
emotive e sociali dell’esperienza, capace di rideterminare la costruzione dell’identità e delle relazioni, nonché il
vissuto dell’esperire.
Senza condizioni veramente abilitanti, ogni idea di innovazione didattica attraverso le tecnologie digitali, e ogni
desiderio di gestione efficiente della vita scolastica, diventa impraticabile, o comunque estremamente faticoso.
Da Qui la necessità che tutte le sedi della scuola siano dotate di un collegamento attraverso una linea ADSL
A tal fine l’IC Quattromiglia ha risposto all’avviso PON del MIUR (prot. n. AOODGEFID/
9635 del 29 luglio 2015) rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o
l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN anche in previsione dell’utilizzo delle fibra ottica. Il
progetto è stato approvato ed è in fase di realizzazione ma rimane il problema connessione alla rete Internet.
A tal fine la Scuola ha siglato un accordo con il Comune di Rende che si assume l’onere della connessione a
mezzo ADSL nelle sedi di Scuola secondaria e di Scuola Primaria
L’implementazione della rete wi-fi e il cablaggio di alcuni plessi permetterà un migliore uso delle
tecnologie e di conseguenza una maggiore spinta verso l’acquisizione di competenze digitali da parte dei
nostri alunni.
In merito ai costi annuali relativi alla rete didattica, che secondo il PNSD dovrebbero prevedere un
finanziamento specifico, è richiesta in questa prima fase una sinergia Con il Comune di Rende.
SPAZI per l’apprendimento
L’educazione nell’era digitale pone al centro i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano ne
consegue che tutti gli spazi della scuola dovranno essere allineati a questa visione di cambiamento, che si basa
su una riconfigurazione funzionale degli ambienti a sostegno di un apprendimento sostenibile e collaborativo.
L’obiettivo a lungo termie del triennio di riferimento è quello di realizzare spazi comuni e ambienti attrezzati
per accompagnare un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di
renderli ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale nella scuola primaria e nella scuola secondaria
di primo grado.
Nel corso dell’a. s. 2015/16
alcun e sedi dell’IC Quattromiglia sono state oggetto di interventi di
ristrutturazione da parte della Scuola con finanziati provenienti dal POR Calabria Asse II Obiettivo C.
Tuttavia da una valutazione complessiva di tutti i plessi si evidenziano ancora diversi fabbisogni a
livello di infrastrutture e di arredi a cui deve far fronte Il Comune di Rende .
La Scuola riserverà particolare attenzione ai fondi previsti dalla Legge 107/2015 per all'attuazione del Piano
Nazionale per la Scuola Digitale rispondendo a tutti gli avvisi e protocolli che il MIUR emanerà al fine di creare
ambienti di apprendimento innovativi.
.
Competenze degli studenti: da nativi digitali a studenti digitali
Si discute ampiamente di quali competenze debbano sviluppare i soggetti in crescita per essere in grado di
affrontare la complessità del mondo contemporaneo. Un elemento cruciale per l’inclusione e la partecipazione
sociale sembra essere la capacità di sfruttare le opportunità messe a disposizione dalla tecnologia, superando gli
usi acritici e superficiali. Per questo si parla di digital literacy e di digital skills, a indicare nuove tipologie di
competenza che prescindano e superino la mera abilità informatica. Queste rinnovate esigenze di
alfabetizzazione chiamano in causa le responsabilità formative della scuola, con particolare
riferimento alle competenze degli insegnanti e all’adeguamento degli strumenti didattici. L’innovazione della
scuola si misura in termini di creatività metodologica e di capacità di reagire al cambiamento sociale.
La competenza digitale è molto di più che l’essere in grado di utilizzare gli strumenti digitali, in quanto si
tratta:
-di collaborare e comunicare in modo efficace;
-di possedere la cultura, la consapevolezza sociale e la comprensione dell’uso delle tecnologie digitali;
-di essere creativi;
-di sapere quando e perché le tecnologie digitali sono appropriate e utili per il compito che
dobbiamo svolgere e quando non lo sono;
-di pensare in modo critico rispetto a tutte le opportunità e le sfide digitali e tecnologiche oggi
presenti (strumenti Web 2.0, social, siti di networking e Wiki o animazione, software di editing,
ecc.)
Ciò significa che per promuovere la competenza digitale è necessario che negli ambienti di apprendimento gli
alunni abbiano la possibilità di utilizzare le tecnologie digitali quando è opportuno e utile; significa incoraggiare
un genere di uso attivo, creativo e critico delle tecnologie digitali; significa passare da un uso dei media fluente e
lasciato al caso ad un uso riflessivo; significa saper rispondere alla domanda se bisogna far si che gli alunni
imparino con la tecnologia o imparino la tecnologia.
Ed è proprio partendo da queste necessità che siamo giunti alla conclusione che per costruire la competenza
digitale a scuola è necessario agire su tre sfere d’azione, che si intersecano:
-quella puramente tecnologica grazie alla quale l’alunno dovrebbe essere competente nel riconoscere le criticità
tecnologiche e le interfacce; nel selezionare la tecnologia adeguata per ciascun compito; nell’operare
logicamente, rappresentare processi simbolici, distinguere tra reale e virtuale.
-quella cognitiva grazie alla quale l’alunno dovrebbe saper trattare (sintetizzare, rappresentare, analizzare) i
testi, i dati, le tabelle e i grafici;
-quella etica grazie alla quale l’alunno dovrebbe saper agire nella sfera dell’educazione alla cittadinanza e del
sociale (rispettare i diritti intellettuali dei materiali reperiti in Internet e l’immagine degli altri, comprendere il
dislivello sociale e tecnologico che può esistere tra paesi,persone, generazioni e il problema dell’accessibilità).
Formazione
La formazione dei docenti deve essere centrata anche sull’innovazione didattica, tenendo conto delle
tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi paradigmi educativi.. Il nostro obiettivo è quello
di passare dalla scuola della trasmissione a quella della costruzione dell’apprendimento.
Per far ciò i docenti devono essere in grado di:
-utilizzare il setting scolastico tecnologico di cui la scuola dispone integrandolo con la didattica quotidiana;
-praticare una didattica curriculare supportata dalle tecnologie per l’insegnamento dei contenuti curricolari;
-progettare attività che prevedano la partecipazione attiva degli studenti, con compiti in cui si richiede loro la
produzione di materiali digitali, la consultazione di fonti diversificate in Rete, la partecipazione a comunità di
pratica online, la risoluzione di problemi autentici;
-offrire attività ricche di momenti di confronto con la realtà e di possibili ponti con l’esperienza pregressa dei
ragazzi.
Scenario futuro e identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento
Considerato che sono le carenze strutturali e infrastrutturali, oltre a quelle formative, il primo limite ad un
utilizzo diffuso di risorse e ambienti digitali, nel corso del triennio di riferimento l’IC Quattromiglia intende
cogliere tutte le possibilità offerte dal Piano nazionale Scuola Digitale del MIUR rispetto alle seguenti azioni:
– usufruire della fibra per banda ultra-larga;
– potenziare il cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan);
– utilizzare eventuali somme stanziate dal MIUR per il canone di connettività per garantire servizi di connettività
di base o evoluta in sinergia con contributi delle famiglie se dovessero rendersi necessari;
-realizzare ambienti per la didattica digitale integrata ;
– collaborare con le famiglie, al fine di prevedere la possibilità di far utilizzare agli alunni dispositivi
elettronici personali durante le attività didattiche in modo efficientemente integrato.
– favorire la crescita professionale in una visione di profilo digitale per ogni docente;
– implementare i servizi per le famiglie connessi con l’uso del registro elettronico
- arricchire il curricolo di Tecnologia delle classi di scuola secondaria di primo grado;
– individuare l’animatore digitale, che avrà il compito di sviluppare una progettualità su tre ambiti: formazione
interna, coinvolgimento della comunità scolastica, creazione di soluzioni innovative.

L’ IC Quattromiglia ha stipulato un accordo di rete con il Liceo scientifico “Pitagora” di Rende
(individuato come scuola capofila) ed ha aderito al bando per la realizzazione di un progetto finalizzato al
potenziamento delle competenze relativamente ai processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica,
di cui all’articolo 3,comma 1,lett. i) del decreto ministeriale n.821 dell’11 ottobre 2013, rivolti al personale
della scuola ed ha aderito al partenariato della rete di scuole per la realizzazione del Progetto Formativo sui
processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica (PNSD), ai sensi dell’art.16,comma 1,lettera f della
legge 8 novembre 2014 n.128.
Si riportano qui di seguito gli obiettivi del PNSD
Citazione comma 58:
c. 58. Il PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE persegue i seguenti obiettivi:
a) realizzazione di attivita' volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione
con universita', associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel rispetto dell'obiettivo di cui al comma 7, lettera h);
b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratori ali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione
delle istituzioni scolastiche;
c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati,
nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni
amministrative del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e
la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;
e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per
l'innovazione digitale nell'amministrazione;
f) potenziamento delle infrastrutture di rete, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole;
g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale
di centri di ricerca e di formazione;
h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la
diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.
c. 59. Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il
coordinamento delle attività di cui al comma 57. Ai docenti può essere affiancato un insegnante tecnico‐pratico.
Dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri
Le pratiche autovalutative, intese come processi attraverso cui un’organizzazione osserva criticamente se stessa
per promuovere il proprio miglioramento, rappresentano uno strumento professionale prezioso per gli
operatori scolastici. Coerentemente, esse costituiscono una delle espressioni più alte dell’autonomia delle
scuole in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato, di apprendere dall’esperienza e di
compiere scelte educative e didattiche in modo consapevole e responsabile.
L’autoanalisi d’istituto costituisce appunto una delle più significative modalità di valutazione interna. Tale
processo si caratterizza come modalità peculiare con cui la scuola assume le proprie responsabilità educative e
rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti, ovvero della sua qualità
La qualità nella scuola si ottiene quando vi è corrispondenza tra la definizione e la realizzazione dell’offerta
formativa. Qualità della scuola significa allora rendere ottimale il servizio offerto a ciascun alunno secondo
parametri di diversificazione e di individualizzazione dell’offerta formativa a seconda degli specifici bisogni di
ognuno e non secondo parametri di standardizzazione di fronte ai quali le differenze individuali risulterebbero
maggiormente accentuate.
Il processo autovalutativo della scuola risulta essere funzionale e strategico su due versanti distinti e
complementari:
- il versante della crescita professionale o dello sviluppo di competenza degli operatori interni (empowerment
personale), in quanto feed-back sulle azioni poste in essere e base per una revisione delle proprie scelte;
- il versante della crescita dell’organizzazione nel suo complesso (learning organization), in quanto opportunità
di confronto della visione interna con termini di riferimento esterni.
Condizione essenziale per garantire ai processi autovalutativi la capacità di promuovere la crescita del sistema
consiste nel non attribuire al sistema di valutazione funzioni sanzionatorie o fiscali, le quali negherebbero di
fatto l’autonomia decisionale delle scuole e mortificherebbero la sua natura professionale e la sua capacità
progettuale e innovativa; occorre incentivare, piuttosto, una cultura della valutazione come processo
promozionale, volto a predisporre, favorire e migliorare lo sviluppo dell’organizzazione.
Con l’attribuzione dell’autonomia alle scuole si è lasciata loro la responsabilità della progettazione e
realizzazione di interventi. Per completare questo processo si è avviata la valutazione del sistema educativo allo
scopo di mettere le scuole in condizione di lavorare per migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli
apprendimenti
L’IC Quattromiglia consapevole della necessità di dotarsi di strumenti di autoanalisi ha aderito al progetto
promosso dall’INVALSI “ Valutazione e miglioramento” ed è stata una delle 400 Scuole campionate in Italia
per la realizzazione del Progetto.
Il Progetto” Valutazione & Miglioramento” si è posto la finalità di promuovere il miglioramento delle scuole
mediante percorsi di valutazione e autovalutazione da realizzare attraverso il confronto tra punti di vista interni
ed esterni alla scuola e l’attivazione di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento
organizzativo.
Il progetto ha favorito la funzione formativa della valutazione attraverso l’analisi dei processi interni, la
restituzione di informazioni alle scuole e la promozione presso le istituzioni scolastiche di pratiche orientate alla
lettura e interpretazione dei feedback ricevuti, al fine di regolare le azioni successive e attivare processi di
miglioramento.
Forte di tale esperienza l’IC Quattromiglia ha elaborato fin dall’anno scolastico 2009/10
un progetto di
autoanalisi di istituto che annualmente mediante questionari sottopone alla valutazione dei genitori e/o
alunni e/o territorio alcuni dei processi attuati dalla scuola .
Il progetto si basa sul presupposto che per valutare una occorre considerare i processi messi in atto per
raggiungere determinati esiti a partire da uno specifico contesto. Per quanto la singola scuola non possa essere
considerata in via esclusiva responsabile degli esiti del suo operato – in termini di conseguenze sui propri
studenti – poiché altri fattori operanti a livelli diversi (individuale dei singoli studenti, familiare,) possono
contribuire a definirli, nondimeno una buona scuola è in grado di articolare e programmare azioni tenendo
conto delle caratteristiche del contesto in cui opera e di porsi degli obiettivi ambiziosi ma allo stesso tempo
realistici.
Il modello per la valutazione prende in considerazione l’ambito didattico organizzativo ed i fattori ritenuti
rilevanti per comprendere il funzionamento scolastico: contesto, risorse umane, i processi e i risultati. .
Ambito didattico – organizzativo
Campi d’indagine:
 il contesto: interazione tra scuola e ambiente socio-culturale del territorio;
 l’input: risorse umane e strutturali di cui dispone la scuola;
 il processo: attività svolta dalla scuola;
 esiti : obiettivi formativi a breve e lungo termine.
Fattori di qualità oggetto di autovalutazione:
Il contesto:
 integrazione servizi scolastici ed extrascolastici;
 partecipazione e coinvolgimento dell’utenza.
L’input: risorse umane
 professionalità docente.
Il processo:
 processi di insegnamento – apprendimento,







saperi – curricolo,
unitarietà dell’insegnamento;
rapporto discipline – esperienze;
verifiche formative;
individualizzazione dei processi formativi;
integrazione dell’esperienze formative;
Gli Esiti
successo scolastico degli alunni.
I contesto è l’ambiente nel quale opera la scuola. Esso non è oggetto di valutazione ma di considerazione in
quanto influenza sia i processi a livello di classe e di scuola, sia gli esiti. Il contesto si caratterizza come un
insieme di vincoli e risorse per la scuola ed è rappresentato da vari indicatori che riguardano: le caratteristiche
fisiche e socio-economiche del territorio; il capitale sociale – ovvero l’insieme delle risorse, delle competenze e
delle istituzioni rilevanti in un territorio in grado di favorire la cooperazione, la partecipazione e l’interazione
sociale; le risorse materiali, economiche e professionali di cui dispone la scuola.
I processi riguardano le prassi operative all’interno della scuola. Essi possono essere osservati a diversi livelli; a
tale proposito sono considerati sia le pratiche educative e didattiche che si realizzano nelle classi e a livello della
singola scuola, sia i processi che caratterizzano l’ambiente organizzativo della scuola nel suo complesso.
Gli esiti si riferiscono ad una pluralità di risultati che non riguardano solo la riuscita scolastica degli studenti ma
più in generale lo sviluppo di competenze di qualità, la promozione di valori e norme collettive congruenti con
una società libera e democratica e la preparazione per il mondo professionale e del lavoro.
Gli strumenti che la scuola utilizza sono :
 indagini sulle aspettative dell’utenza svolta attraverso questionari e attraverso le proposte e richieste
avanzate dai genitori;
 discussioni a livello di team;
 discussioni a livello di collegio dei docenti;
 comparazione a livello di classi – sezioni paralleli;
 uso di questionari a risposte aperte , rivolte a docenti, genitori e alunni;
 valutazioni sui percorsi di apprendimento programmati per riflettere su metodologie, strategie, modelli
di programmazione, organizzazione, al fine di attivare momenti di autoriflessione e di costruzione di
percorsi formativi.
Annualmente saranno oggetto di indagine uno o due fattori.
L’indagine può riguardare i tre ordini di scuola o solo alcuni, può essere estesa a tutte le classi e/o solo al alcune
selezionate con criteri oggettivi
I dati emersi dalle valutazioni saranno elaborati da un gruppo di lavoro costituito dal dirigente scolastico, dai
docenti collaboratori del dirigente scolastico, dai docenti cui sono state assegnate le specifiche funzioni
strumentali e/o da altri docenti designati dal collegio dei docenti. I risultati saranno discussi e utilizzati per il
miglioramento dell’offerta formativa
Il RAV (rapporto di autovalutazione) ha rappresentato un iniziale percorso di riflessione interna alla scuola, ha
fornito una rappresentazione della stessa analizzandone il funzionamento. Costituisce la base per individuare
delle piste di miglioramento per il prossimo triennio; le fasi di attuazione delle stesse hanno trovato
esplicitazione nel PdM che decodifica i tempi, le modalità e risultati attesi attraverso un azione di monitoraggio
continua e complementare.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Franca Lucia Perri
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