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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE RENDE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE RENDE - QUATTROMIGLIA PRIMARIA –INFANZIA-SECONDARIA I° GRADO Via Buenos Aires -87036 –Rende (CS) Tel/Fax0984/839008 e-mail –[email protected] Dirigente Scolastico prof.ssa Franca Lucia Perri Dirigente Scolastico prof.ssa Franca Lucia Perri 1) 2) 3) 4) 5) 6) Pag. 06 Pag. 06 Pag. 10 Pag. 12 Premessa Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al collegio Docenti Stralcio Legge 107/2015 Proposta di miglioramento allegata all’atto di indirizzo per il POFT 2015/2018 Pag. 15 Pag. 15 Pag. 16 Pag. 16 Pag. 17 Pag. 18 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 19 Pag. 20 Pag. 20 Il progetto dell’offerta formativa Il POF nella scuola dell’autonomia Dal POF al PTOF Il PTOF in sintesi Presentazione dell’ istituto Contesto territoriale e socio-economico dell’Istituto Dimensione socio-economica del territorio Le scuole che fanno parte dell’Istituto Situazione scolastica a.s 2015/2016 Situazione docenti a.s 2015/2016 Le classi dell’istituto a.s 2015/2016 Pag. 22 Pag. 23 Pag. 24 Pag. 24 I valori fondanti dell’istituto comprensivo Mission Vision Rapporti con il territorio e reti di scuole Pag. 27 Pag. 28 Pag. 30 Pag. 33 Pag. 34 Pag. 36 Organigramma della scuola Risorse professionali e strumentali Risorse umane Funzionigramma area didattica Codice deontologico dei docenti Gestione delle risorse IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE DEL SISTEMA-SCUOLA FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO SCELTE ORGANIZZATIVE ORGANICO POTENZIATO Pag. 38 Fabbisogno dei posti comuni e di sostegno Pag. 38 Posti comuni e di sostegno Scuola dell’infanzia,Primaria e secondaria di 1° grado Pag. 41 Fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa Scuola dell’infanzia,Primaria e secondaria di 1° grado Pag. 43 Fabbisogno dei posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario Pag. 44 Pag. 44 Pag. 44 Pag. 45 Pag. 45 Pag. 45 Pag. 45 Pag. 46 Pag. 46 Pag. 47 Pag. 48 SCELTE CURRICOLARI Il curricolo Progettazione del curricolo Fondamenti normativi POF e curricolo Apprendere ad apprendere Stili di apprendimento Competenze Il profilo in uscita La didattica secondo un modello cognitivista La didattica per progetti La didattica per problemi Pag. 48 Pag. 49 Pag. 50 Pag. 51 7) Pag.52 Pag. 54 Pag. 55 Pag. 56 Pag. 57 Pag. 57 Pag. 59 Pag. 63 Pag. 66 8) La didattica laboratoriale Curricolo verticale dell’’istituto Curricolo verticale e competenze di cittadinanza Curricolo locale SCELTE FORMATIVE Organizzazione della progettazione didattico-disciplinare Scelte formative Scelte educative Analisi dei bisogni Obiettivi formativi Progettazione didattica I Dipartimenti PAI- piano annuale per l’inclusività La valutazione degli apprendimenti RAV – Rapporto di Autovalutazione. PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Pag. 71 Progettualità Progetti curricolari Pag. 72 Progetto Accoglienza Pag. 72 Progetto Continuità e Orientamento Pag. 73 Progetto Orientamento Pag. 75 Progetto Visite guidate e viaggi d’istruzione Pag. 75 Progetto Scuola sicura Pag. 76 Progetto Lettura Pag. 77 Progetto Educazione alla “Legalità” Pag. 77 Progetto educazione alla salute e alla socializzazione responsabile Pag. 78 Progetto educazione ambientale Pag. 78 Progetto alimentazione Pag. 79 Progetto educazione affettiva Pag. 79 Progetto Inclusione e Integrazione Pag. 83 Potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche Pag. 84 Laboratori curricolari –Scuola dell’infanzia AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Attività integrative e aggiuntive - progettazione extracurricolo Pag. 85 Progetto Recupero – Rafforzamento disciplinare Pag. 85 Progetto Azzeramento Disciplinare Pag. 86 Progetto di Potenziamento della lingua inglese,spagnola,francese Pag. 87 Progetto di lingua inglese Pag. 87 Progetto di Potenziamento competenze musicali Pag. 88 Progetto di drammatizzazione Pag. 88 Progetto di Potenziamento competenze digitali Pag. 89 Progetto di Potenziamento competenze in lingua madre Pag. 90 Progetto di Potenziamento delle competenze logico-matematiche Pag. 91 Progetto di Potenziamento delle competenze linguistiche L1/L2 CLIL Pag. 92 PON –Programmazione 2014-2020 9) SCELTE METODOLOGICHE ORGANIZZATIVE Pag. 93 Scelte metodologiche Pag. 94 Forme di flessibilità oraria nella programmazione triennale 10) 11) SCUOLA E TERRITORIO Pag. 96 Finalità delle azioni integrate scuola-territorio Pag. 98 Attività progettuali condivise Area Ambiente-Territorio Pag. 99 1. Progetto Giardini in comune Pag. 99 2. Progetto Il RiMuseum per la scuola Pag. 100 3. Progetto Tip-Tap campagna eco-solidale per la raccolta della plastica Pag. 100 4. Progetto un Giardino per gli uccelli Area Sport-Territorio Pag. 101 1. Progetto Una Regione in movimento Pag. 101 2. Progetto Crescere imparando ad educare il corpo Pag. 102 3. Progetto Lo sport in classe Pag. 102 4. Progetto Corri,pedala, corri Pag. 102 5. Progetto Corri,salta,impara Pag. 103 6. Progetto Giochi Sportivi Studenteschi Pag. 103 7. Progetto Scuola Special Olympics Area Linguistica-Espressiva Pag. 103 1. Progetto Lettura Pag. 104 2. Progetto Educazione sentimentale nelle scuole Pag. 104 3. Progetto Teatro Inscena Insieme Area Legalità -Territorio Pag. 105 1. Progetto Legalità Area Socialità Pag. 105 1.Progetto Socialità Area Scientifica-Territorio Pag. 106 1.Progetto La città di Pitagora Pag. 106 Scuola-Famiglia: Come lavorare insieme Pag. 108 Pag. 109 Pag. 109 Pag. 110 Pag. 111 Pag. 113 Pag.119 Pag. 122 Pag. 123 Pag. 124 Pag. 125 Pag. 126 Pag. 128 12) Pag.131 Pag. 132 Pag. 133 Pag. 133 Pag. 134 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Costituzione della Scuola Secondaria di I° grado Finalità Organizzazione didattico-educativa Percorso di studio - Orario della attività didattiche curriculari Scuola ad indirizzo musicale Curricolo verticale per competenze Valutazione Indicatori per l’attribuzione del voto di comportamento Indicatori per la valutazione degli apprendimenti Prove di verifica , tipologia delle prove di verifica e numero minimo per quadrimestre Misurazione Criteri si ammissione alla classe successiva Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo Patto educativo di corresponsabilità SCUOLA PRIMARIA Costituzione della Scuola Primaria Finalità Organizzazione didattico - educativa Percorso di studio - Orario della attività didattiche curricolari Curricolo verticale della scuola primaria Valutazione Pag. 162 Indicatori per l’attribuzione del voto di comportamento Pag. 164 Indicatori per la valutazione degli apprendimenti Pag. 165 Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria Pag. 168 Patto educativo di corresponsabilità SCUOLA DELL’INFANZIA 13) Pag.172 Pag.173 Pag.177 Pag.178 Pag.178 Pag.178 Pag.179 Pag.185 Pag.189 Organizzazione scolastica Costituzione della Scuola dell’infanzia Finalità Scelte educative Bisogni formativi Obiettivi formativi Il curricolo della scuola dell’infanzia – I campi d’esperienza Scelte educative e metodologiche Patto educativo di corresponsabilità PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO 15) Pag.190 Formazione del personale scolastico definite in coerenza con il PTOF e con i risultati del Piano di miglioramento 16) Pag.194 L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO PER PROMUOVERE LO SVILUPPO MIGLIORATIVO “Sognavo di poter un giorno fondare una scuola in cui si potesse apprendere senza annoiarsi, e si fosse stimolati a porre dei problemi e a discuterli; una scuola in cui non si dovessero sentire risposte non sollecitate a domande non poste; in cui non si dovesse studiare al fine di superare gli esami” (K.Popper, La ricerca non ha fine) PREMESSA Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Franca Lucia Perri dell’Istituto Comprensivo “G. Falcone” di Rende-Quattromiglia, in conformità con il D. Lg. n. 165/2001, assegna gli obiettivi da conseguire e impartisce direttive di massima con il presente Atto di Indirizzo e con la proposta del Piano di Miglioramento. In essi sono contenute le linee di fondo e gli orientamenti attuativi in ordine al Piano dell'Offerta Formativa e, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e di sviluppo specificando nel contempo l’identità del nostro istituto sul territorio. ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE ex Art.1, Comma 14,LEGGE N.107/2015 TRIENNIO 2016/17, 2017-18 e 2018-19. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI - il D.P.R. n.297/94 ; - il D.P.R. n. 275/99; - il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo edidattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2009, N. 133 ; - gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ; - l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; - la Legge n. 107/2015; PRESO ATTO che l’Art.1 della Legge 107/2015 , ai commi12-17, prevede che: - le istituzioni scolastiche predispongano entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell’Offerta ; - il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per l’attività della Scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; - il piano dovrà essere approvato dal Consiglio d’istituto; il Piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato ed all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; - una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti. Il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della Scuola; TENUTO CONTO - delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art.1, c.4 DPR20.03.2009 n.89, secondo i criteri indicati dal DM 254 del 16.11.2012); - delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012; - degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici ; - delle risultanze del processo di Autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto diAutovalutazione; PREMESSO - che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015; - che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il Collegio dei Docenti è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; - che le competenze del Collegio dei Docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U.297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a: elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (Piano triennale dell’Offerta Formativa) ) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; adeguamento della progettazione didattica alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99); adozione delle iniziative per il sostegno agli alunni diversamente abili e ai figli di lavoratori stranieri(art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.), adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014); studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni,su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7comma 2 lett. o T.U.); identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 eart. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi; delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento; EMANA Il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma quale programma completo e coerente di strutturazione precipua del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo ,promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono. Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, l’identificazione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, anche se fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017. Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni. L’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza., pertanto nel POFT dovranno essere inserire azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi del RAV, e in particolare la “Diminuzione della fascia di voto più bassa negli esami di scuola secondaria di primo grado”, tramite i processi descritti nel RAV stesso; L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento alla “vision” e “mission” condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché al patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine dell’Istituto Comprensivo “G.Falcone” Quattromiglia di Rende E’ necessario: • rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; pertanto nel PTOF dovranno essere inserite azioni sia didattiche sia di aggiornamento e formazione, che consentano il consolidamento e il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale, rafforzando l’identità dell’ Istituto Comprensivo. • strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Da ciò deriva la necessità di: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola,curricolo d’istituto); superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari(comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche,competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); A tal fine Inserire nel POFT azioni progettuali che prevedano strategie inclusive, approcci laboratoriali, e flessibilità organizzativa e didattica (gruppi di lavoro, rimodulazione oraria, “ didattica capovolta”, peer education, etc.); Privilegiare nel PTOF interventi che rispondano alle esigenze specifiche dell’Istituto comprensivo, connotato in particolare dalla presenza di alunni BES (quindi laboratori e progetti di Italiano di recupero, di sostegno allo studio e di inclusione ecc ); Intervenire su casi di dispersione scolastica e/o di abbandono; Prevedere, nella definizione delle concrete azioni didattiche e formative, riferimenti al Regolamento di Istituto, al Regolamento disciplinare e al Patto di corresponsabilità; Delineare in maniera puntuale le Scelte Educative dell’Istituto in rifermento ai tre ordini di Scuola ( Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado); Delineare in materia puntuale le scelte didattiche ed organizzative in riferimento ai tre ordini di Scuola, (progettazione per competenze, per mappe concettuali per sfondo integratore( Scuola dell’Infanzia); Definire in maniera puntuale quali progetti rientrano nel PTOF in riferimento ai tre ordini di Scuola( Infanzia. Primaria e Secondaria di Primo Grado) alla luce dei punti precedenti, in particolare in un’ottica di verticalità e omogeneità di scelte educative, fatta salva la possibilità di adattamento annuale del PTOF Rielaborare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF; Migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; Promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione; Generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; Migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; Sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; Implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,progetti; Operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. Questo per consentire: la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni ,normative; la creazione di un’offerta formativa sempre più verificabile e passibile di aggiustamenti; la valorizzazione dell’identità specifica della comunità e l’integrazione vicendevolmente arricchente e funzionale (mediante la promozione del patrimonio storico, artistico,culturale, della sua conoscenza e l’impegno per la sua valorizzazione) coniugate ad una dimensione irrinunciabile di apertura alla dimensione europea e globale. il Piano dovrà pertanto includere in riferimento a ciascun dei tre ordini di Scuola l'offerta formativa, il curricolo verticale caratterizzante; le attività progettuali; i regolamenti; e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s nonché: iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15 comma 16), attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12), definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni, (con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione), percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29), azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2, azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58), descrizione dei rapporti con il territorio. Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare: - gli indirizzi del DS e le priorità del RAV - il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa,(comma2) - il fabbisogno di ATA (comma3) - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali - il piano di miglioramento (riferito al RAV) - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Nel PTOF, pertanto vanno individuati i progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare i docenti dell’organico del potenziamento, definendo le aree disciplinari da coinvolgere . Si dovrà tener conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel PTOF, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili e qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti . Il PTOF dovrà essere predisposto a cura delle Funzioni Strumentali, operanti in sinergia con gli altri docenti nominati nel Gruppo di Progetto e consegnato entro il mese di gennaio 2016, per essere portato all’esame del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto. Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modificato e integrato. il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che con entusiasmo si possa lavorare insieme per il miglioramento della nostra scuola. Il Dirigente Franca Lucia Perri STRALCIO LEGGE 107/2015 Si riportano qui di seguito i commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili. E’ certamente indispensabile che si proceda ad una lettura integrale della nuova norma. Comma 7 Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli OBIETTIVI FORMATIVI INDIVIDUATI come prioritari tra i seguenti: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo trale culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della curadei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delleconoscenze in materia giuridica ed economico finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; m)potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricercail 18 dicembre 2014; n) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; o) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi elaboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento. 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. 13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca gli esiti della verifica. 14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999,n. 275, è sostituito dal seguente:Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). – 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano e il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale eprogettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi,determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale,sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territorialedell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli eagli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilita, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico eausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto. 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti.. 15. All'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, come sostituito dal comma 14 del presente articolo, si provvede nel limite massimo della dotazione organica complessiva del personale docente di cui al comma 201 del presente articolo. 16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2,del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decretolegge n. 93 del 2013. 17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136.Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale. 29. Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti. A tale fine, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e di quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministrodella pubblica istruzione 1° febbraio 2001, n. 44, possono essere utilizzati anche finanziamenti esterni. 60. Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli tecnicoprofessionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'occupabilità attraverso la partecipazione, anche in qualità di soggetti cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni,fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio; b) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati; c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orarioscolastico. PROPOSTA PIANO DI MIGLIORAMENTO Allegato all’Atto di Indirizzo per il PTOF 2015/2018 (Nota MIUR Prot. n.11236 del 9 ottobre 2015 e Legge 107/2015) Il Piano di Miglioramento (di seguito PdM)previsto dalla Legge 107/2015 prende in considerazione gli esiti del Rapporto di Autovalutazione . 1) Definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, tenendo conto dei risultati delle Rilevazioni INVALSI ed in particolare dei seguenti aspetti: - accrescere le abilità di svolgimento delle prove di verifica di tipo strutturato; - migliorare i risultati conseguiti nelle prove nazionali; - stimolare le capacità metacognitive; - sviluppare l'approccio scientifico alle discipline di studio. 2) Predisporre una progettazione triennale con la partecipazione degli OOCC alle decisioni della scuola organizzando le attività sui principi della diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, sull’integrazione e miglior utilizzo delle tecnologie per la piena realizzazione del curricolo della scuola, il potenziamento dei saperi e delle competenze con le forme di flessibilità organizzativa e didattica previste dal DPR 275/99. 3) Riservare attenzione ai diversi stili cognitivi degli alunni predisponendo progettazioni fondate su didattiche di matrice cognitivista. Gli obiettivi di processo che la Scuola prende in considerazione sono prioritariamente i seguenti: Curricolo, progettazione e valutazione: progettazione di un curricolo verticale e creazione di modelli comuni di progettazione e valutazione ; Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento degli apprendimenti , si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI considerando le criticità emerse, in particolare per la scuola primaria e secondaria di 1° grado la variabilità di punteggi tra classi parallele. Ambiente di apprendimento: su questo obiettivo va ad inserirsi la formazione dei docenti finalizzata all’acquisizione di più efficaci strategie didattiche per l’inclusione diffusa su tutta la classe. Il redigendo piano di miglioramento affidato, ai fini dell’elaborazione, al Gruppo di Progetto per l’elaborazione del PTOF e del PDM interno, dovrà essere centrato sui seguenti obiettivi: a)modalità di programmazione per competenze, nel rispetto dei traguardi contenuti nelle indicazioni nazionali (predisponendo materiali per la progettazione adeguati a tale finalità); b) strutturazione di prove oggettive finalizzate a poter riscontrare il feedback degli apprendimenti a diversi livelli; c) metodologie didattiche inclusive con particolare riferimento a modalità innovative di gestione della classe; d) formazione dei docenti per creare momenti di incontro e utile confronto tra i diversi livelli. Come la documentazione pubblicata sul portale INDIRE suggerisce si ritiene di poter proporre uno schema di piano incentrato sulle seguenti fasi: 1) Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nell’ultima sezione del Rav; 2) Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti; 3) Pianificare gli obiettivi di processo individuati; 4) Valutare condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Gruppo di Valutazione Siamo pertanto chiamati a pianificare un’azione mirata a modificare il quadro emerso dal RAV senza la pretesa di poter conseguire un miglioramento in tutte le priorità che abbiamo evidenziato. Sarà dunque necessario concentrarci sulla scelta degli obiettivi e sulla pianificazione delle azioni da compiere per evitare dispersioni e perdite di vantaggi. Pertanto rispetto agli esiti del RAV si propone di operare una scelta degli obiettivi dando priorità a quelli di seguito descritti: Miglioramento dei livelli di inclusività della scuola attraverso: o Strategie di gestione della classe; o Metodologie didattiche in grado di raggiungere i bisogni specifici degli alunni; o Utilizzo efficiente di tutti gli spazi educativi; o Formazione del personale docente e non docente. Miglioramento dei risultati scolastici attraverso: o Potenziamento dei tempi di recupero delle competenze di base specialmente verso gli alunni che necessitano di percorsi individualizzati in relazione a bisogni educativi speciali; o Flessibilità dei tempi di apprendimento ; o Ricorso alla diffusione delle prove oggettive al fine di poter acquisire dati autovalutativi sui livelli raggiunti dagli alunni. Il Gruppo di Progetto si incaricherà di scegliere un modello di PdM da implementare e da condurre. Ai fini dell’efficacia degli esiti di quanto premesso, sarà necessario prevedere momenti di condivisione anche in considerazione del fatto che un vero processo di miglioramento investe aspetti culturali che possono essere implementati solo attraverso la condivisione e la diffusione delle buone pratiche e della conoscenza dei processi. Il Dirigente Franca Lucia Perri FAMIGLIA SCUOLA TERRITORIO ANNI SCOLASTICI 2016/’17 2017/’18 2018/’19 Dirigente Scolastico : prof.ssa Franca Lucia Perri IL PROGETTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Premessa La scuola odierna vive storicamente nella società cognitiva e globalizzata, ciò determina funzioni complesse: educare e istruire le nuove generazioni attraverso saperi fondanti, che devono orientare alla lettura critica della realtà e permettere acquisizione di saperi nuovi in maniera autonoma, per rispondere sempre con coerenza, convinzione, creatività, pensiero critico e attraverso un utilizzo attento delle competenze personali alle richieste che la società impone a livello individuale e sociale. E’ diventata improrogabile la necessità di modificare complessivamente il modo di fare scuola. La scuola deve: essere efficace, più adatta ai ragazzi “nuovi”, offrire percorsi flessibili e motivanti che permettano ad ogni alunno di acquisire competenze indispensabili per vivere in modo attento, consapevole e critico nel nostro tempo, creare accanto ad insegnamenti disciplinari spazi trasversali di apprendimento in cui l’operatività, intesa come progettualità e stimolo ad esplorare e ricercare servano a sviluppare competenze nuove come: responsabilità, autonomia, autovalutazione, comunicazione, partecipazione, capacità di risolvere problemi anche in situazioni di incertezza. Queste riflessioni sui processi di trasformazione della società, unite ad un attento esame di come si presentano oggi i ragazzi a scuola, hanno indotto ognuno di noi a ripensare al modo di essere docenti e ad esprimere con chiarezza ciò che la nostra scuola si impegna a fare, per offrire a tutti gli studenti significative esperienze di responsabilità, di solidarietà, di passione per lo studio e la cultura. Noi ci impegniamo a: 1. Trovare un nuovo modello per la realizzazione del processo di insegnamento-apprendimento , superando la logica della progettazione per ambiti separati, concretizzando i percorsi formativi degli alunni con l’apporto di tutte le componenti della scuola; 2. Trovare un linguaggio comune condiviso da tutti; 3. Ricercare nuclei concettuali fondanti che governino l’elaborazione, la conservazione e la costruzione dei saperi disciplinari; 4. Definire le competenze; 5. Stimolare la capacità di iniziativa e di ricerca dei docenti, ampliandone gli ambiti di competenza e arricchendone le professionalità; 6. Rendere la scuola un ambiente motivante, aggregante, piacevole e gratificante. 7. Predisporre un progetto educativo finalizzato alla costruzione di scuola intesa come luogo del saper essere, del saper conoscere, del saper fare, del saper stare insieme. 8. Rendere la nostra scuola più vicina alle istanze della società ; 9. Rispondere alle esigenze della società digitali. Nel PTOF vengono in tale ottica indicate le scelte formative e metodologiche dell’Istituto, le scelte curricolari e didattiche, le soluzioni organizzative e le scelte amministrativo – finanziarie, le modalità e gli strumenti di Valutazione. IL POF NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA Afferma l’art. 3 del REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA di cui al D.P.R. 275/1999 che “Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia … è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità”. Il documento si pone, dunque, come documento di sintesi della complessa, articolata e dinamica attività programmatoria delle singole scuole, che pongono così in essere un’organizzazione educativa e didattica flessibile, personalizzata, diversificata sul territorio e nell’ambito di una stessa scuola, ma non per questo meno attenta ad assicurare il perseguimento delle mete formative assegnate alla scuola. Rappresenta, di conseguenza, lo strumento essenziale, fondamentale, di base, per assicurare il perseguimento delle mete formative assegnate alle scuole, in termini di piena formazione della persona umana, da realizzare nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali dei singoli alunni, come tale offre il quadro di riferimento complessivo, entro il quale debbono muoversi i docenti, sia individualmente che collegialmente. In tale ottica il collegio dei docenti dell’IC Quattromiglia ha inteso la costruzione di tale documento quale: POF-AUTONOMIA ↓ Strumento per: Organizzazione flessibile tempo scuola Valorizzazione competenze professionali Usare al meglio le disponibilità finanziarie ↓ Risorsa per : Attivare interventi formativi individualizzati Privilegiare gli interessi, le capacità e le vocazioni dei singoli Agevolare l’inserimento degli alunni nel contesto sociale in cui viviamo Fornire strumenti per tracciare un concreto progetto di vita ↓ Strutturazione di percorsi formativi per: Aggregazione di discipline in aree e/o ambiti disciplinari-progetti trasversali (coordinamento di più aree educazionali) Sviluppo e implementazione di metodologie sempre più focalizzate sul processo insegnamento-apprendimento per: 1) Migliorare il processo di insegnamento-apprendimento e renderlo più rispondente alle aspettative degli allievi; 2) Valorizzare le risorse umane, professionali e strumentali disponibili, per conseguire una migliore qualità del servizio e renderlo più efficace ed efficiente; 3) Creare un ambiente sereno, accogliente, ricco di stimoli, col giusto senso della disciplina, per garantire il benessere psicofisico dei singoli, indispensabile allo svolgimento di una vita e di una attività scolastica proficua (clima sociale positivo). DAL POF AL POFT Con la legge del 13 luglio n. 107 sulla Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, viene sostituito l’art. 3 del D.P.R. n. 275/99 – Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche – con il Piano triennale dell’Offerta Formativa, ( PTOF) rivedibile annualmente Il piano è da intendersi quale documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. È il documento programmatico capace di dare risposte coerenti sulla base di una lettura condivisa dei bisogni formativi presenti sul territorio, con l'impegno di tutti gli attori della rete locale a costruire un sistema educativo - formativo integrato. IL PTOF IN SINTESI Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'Offerta Formativa, rivedibile annualmente. Esso è: Documento fondamentale costitutivo l’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale Tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa Riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato successivamente alla compilazione del RAV Elabora il potenziamento dell’Offerta Formativa Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale Programma le attività formative rivolte al personale Docente e ATA Presenta il fabbisogno di : Posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia; Posti per il potenziamento dell'offerta formativa; Posti del personale ATA Presenta il fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali e sussidi multimediali. PRESENTAZIONE ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado - 87036 RENDE – Quattromiglia (Cs ) Codice meccanografico dell'istituto Ordine di scuola Via Cap e Città Provincia Telefono Fax Indirizzo di posta elettronica Indirizzo web CSIC87900V Istituto Comprensivo Buenos Aires - Villaggio Europa 87036 - Rende COSENZA 0984/839008 0984/839008 [email protected] http://www.icrendequattromiglia.gov.it CONTESTO TERRITORIALE DELL’ISTITUTO Le scuole dell’Istituto Comprensivo di Quattromiglia operano nel comune di Rende che comprende un vasto territorio costituito da un’area collinare con gli insediamenti abitativi di Arcavacata e del Centro storico, e diverse zone pianeggianti: Roges,Commenda, Quattromiglia, Saporito, S. Agostino e Santo Stefano che sono quartieri cittadini moderni. Il territorio è delimitato a est dal fiume Crati, a sud dai torrenti Campagnano e Surdo, a nord dai Comuni di San Vincenzo la Costa,San Fili e Montalto Uffugo e a ovest dalle montagne Serre consentine. L'economia prevalente è il terziario tradizionale, (edilizia, commercio, impiego nelle pubbliche amministrazioni) con la presenza di libere professioni e di piccole e medie imprese produttive ed artigianali. Rende può definirsi paese moderno ad economia di servizi con una stratificazione sociale del ceto medio prevalente, ma con la presenza anche del ceto agricolo ed artigiano e di quello medio-alto di recente formazione. Nel territorio rendese, ruolo di primaria importanza sia dal punto di vista culturale sia economico ha avuto la presenza dell'Università della Calabria che, localizzata nel territorio di Arcavacata, ha reso necessario, da parte del Comune di Rende, l'adozione di varie iniziative in ordine ad un piano urbanistico che consentisse un interscambio socio-culturale tra la città universitaria e i cittadini rendesi. DIMENSIONE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO Famiglia / genitori / alunni Gli alunni provengono dal ceto medio-alto, infatti sul territorio è presente un maggior numero di diplomati e laureati; ne consegue che gli alunni sono seguiti dalle stesse famiglie. L’atteggiamento degli utenti verso la scuola, pertanto, è vigile, attento, disponibile ed interessato. La quasi totalità degli alunni vive situazioni familiari serene, per cui i rapporti interpersonali sono abbastanza positivi. È presente pure una piccola comunità di extracomunitari che, apparentemente, sembra inserita nel tessuto sociale. Sul territorio non si evidenziano casi di dispersione scolastica perché il trasporto è assicurato, l’ubicazione centrale dei diversi plessi offre infatti alle famiglie la possibilità di usufruire di un servizio agevole sia a carattere privato, per la comoda raggiungibilità dei plessi scolastici, sia a carattere pubblico,per la messa a disposizione di scuolabus comunali. La realtà socio-culturale ed economica è eterogenea ed è caratterizzata da: • forte espansione edilizia residenziale e commerciale; • incremento della popolazione, anche a carattere non stabile; • progressiva scomparsa delle attività tradizionali; • evoluzione del commercio e della piccola industria; • progressivo innalzamento del livello culturale e delle attese delle famiglie sulla scuola; • forte dinamicità economica e sociale; • presenza di strutture politiche, socio-culturali, assistenziali e di sviluppo; • presenza dell’UNICAL (Università degli Studi della Calabria). LE SCUOLE CHE FANNO PARTE DEL TERRITORIO L’Istituto Comprensivo Quattromiglia è stato costituito nell’anno scolastico 1999/2000 dall’unione di tre ordini di scuola, ognuno con una propria peculiarità e una storia già ricca di esperienze e di ricerche . A decorrere dall’anno scolastico 2012/13 l’Istituto è stato oggetto di un nuovo Piano di Dimensionamento approvato dalla Regione Calabria ( 14/02/2012) che costituisce l’attuale fisionomia formata da: N. Quattro sedi di scuola dell’Infanzia N. Quattro sedi di scuola Primaria N. Quattro sedi di scuola Secondaria di 1°grado “Giovanni Falcone”. L’Istituto risulta, pertanto, costituto dai seguenti 12 plessi, ubicati tutti nel Comune di Rende 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Scuola dell’Infanzia – Villaggio Europa – C/da Tocci Scuola dell’Infanzia– Via Todaro – Parco Giorcelli- Quattromiglia Scuola dell’Infanzia – C/da Arcavacata Scuola dell’Infanzia - C/da Santo Stefano Scuola Primaria Villaggio Europa Scuola Primaria sede Piscine – Quattromiglia Scuola Primaria - C/da Santo Stefano – Rende Scuola Primaria – C/da Arcavacata – Rende Scuola Secondaria di 1°grado Villaggio Europa – Via Buenos Aires Scuola Secondaria di 1° grado sede Piscine – Quattromiglia – Via Leonardo Da Vinci Scuola Secondaria di 1°grado - C/da Santo Stefano Scuola Secondaria di 1°grado - C/da Arcavacata SITUAZIONE SCOLASTICA 2015 / 2016 SCUOLA DELL’INFANZIA 1 Villaggio Europa 4 Sezioni 93 alunni 2 Via Todaro – Parco Giorcelli - Quattromiglia di Rende 4Sezioni 86 alunni 3 Santo Stefano di Rende 2 Sezioni 54 alunni 4 Arcavacata di Rende 3 Sezioni 61 alunni 13 Sezioni 294 alunni Totale SCUOLA PRIMARIA 5 Villaggio Europa 12 classi 266 alunni 6 Via Leonardo da Vinci- ( Piscine) Quattromiglia 13 classi 295 alunni 7 Santo Stefano di Rende 8 classi 125 alunni 8 Arcavacata di Rende 5 classi 38 classi 78 alunni Totale 764 alunni SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 9 Villaggio Europa 12 classi 333 alunni 10 Via Leonardo da Vinci - ( Piscine) Quattromiglia 9 classi 210 alunni 11 Santo Stefano di Rende 3 classi 48 alunni 12 Arcavacata di Rende 3 classi 47 alunni 27 classi 638 alunni Totale TOTALE ALUNNI 1696 alunni SITUAZIONE DOCENTI 2015 / 2016 INSEGNANTI SCUOLA INFANZIA N. 29 ( titol.+ sostegno + religione ) INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA N. 73 ( titol. + religione + sostegno) DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N. 64 ( titol. + religione + sostegno) TOTALE DOCENTI N°166 LE CLASSI 2015 / 2016 Scuola Primaria Scuola Primaria Scuola Primaria Scuola Primaria Villaggio Europa Quattromiglia Arcavacata Santo Stefano 1° 1A 1B 1C 1A 1B 2° 2A 2B 2C 2A 2B 3° 3A 3B 3A 3B 4° 4A 4B 4A 5° 5A 5B 5A 1C 1A 1A 1B 2A 2A 3C 3A 3A 3B 4B 4C 4A 4A 4B 5B 5C 5A 5A Scuola dell’Infanzia Scuola dell’Infanzia Scuola dell’Infanzia Scuola dell’Infanzia Villaggio Europa Quattromiglia Arcavacata Santo Stefano 1A 1A 2B 2A 2A 3B 3A 3A 1A 1A 2A 2B 3A 3A Scuola secondaria I° grado Scuola Quattromiglia grado SEDE CENTRALE- PISCINE secondaria I° Scuola secondaria I° grado Santo Stefano Arcavacata 1A 1B 1C 1D 1E 1G IF 1I 1H 2A 2B 2C 2D 2E 2G II F 2I 2H 3A 3B 3C 3D 3E 3G III F 3I 3H L’ISTITUTO COMPRENSIVO RAPPRESENTA: - L’AMBIENTE ideale per realizzare un efficace coordinamento dei tre ordini della scuola di base: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado, per rendere possibile una reale comunicazione ed un dialogo interprofessionale tra operatori scolastici di diverso livello; - LA GARANZIA di una maggiore continuità nel percorso evolutivo degli alunni con conseguenti vantaggi per la valorizzazione delle loro potenzialità e l’acquisizione di un bagaglio organico di conoscenze e competenze. I VALORI FONDANTI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO La nostra scuola si impegna ad essere un ambiente educativo di apprendimento che si fonda sui seguenti valori: VALORE DELLA CONOSCENZA: inteso come costruzione di abilità e competenze. Promuovere l’apprendimento, inteso non solo come fase preparatoria iniziale ma soprattutto come predisposizione al cambiamento continuo, potenziando la dimensione cognitiva e metacognitiva per consentire un progressivo adeguamento delle capacità delle persone alle sfide sociali ed economiche del contesto globalizzato nel quale viviamo. VALORE DELLA PERSONA: come singolarità, unicità e irripetibilità caratterizzanti l’essere persona. La stessa Costituzione se ne fa garante riconoscendo i diritti inviolabili dell’uomo e chiedendo di rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno sviluppo. Questi stessi diritti sono alla base della Dichiarazione Internazionale dei Diritti del Fanciullo del 1989 e inoltre sono rintracciabili sia nelle prescrizioni fissate dal Consiglio Europeo di Lisbona del 2000, sia nel Trattato di Maastricht del dicembre2004. Crescita, sviluppo e promozione della persona sono obiettivi perseguiti dalle più recenti normative scolastiche: è prioritario assicurare ad ogni alunno il successo formativo e la propria forma di eccellenza cognitiva, promuovendo aspirazioni e motivazioni. VALORE DELLA RELAZIONE: criterio indiscutibile per garantire efficienza ed efficacia nell’apprendimento è la conoscenza globale dell’alunno, del suo stile sia cognitivo che relazionale. Ogni apprendimento avviene in un clima di affettività e di assertività, nel quale vanno stimolati cooperazione, integrazione, curiosità e pensiero divergente; dove, tramite una seria autorevolezza formativa sia assicurato il rispetto delle regole condivise e della disciplina per esercitare il diritto-dovere di cittadinanza. VALORE DELLE DISCIPLINE : i contenuti disciplinari diventano forti nella misura in cui sono significativi, cioè contestualizzati e diretti alla costruzione del pensiero. Non sono il fine ma il mezzo per favorire la costruzione della conoscenza. Le Nuove Indicazioni, a tale proposito, affermano che nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività didattiche significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si intrecciano tra loro. Rafforzando trasversalità e interconnessioni più ampie, è assicurata l’unitarietà dell’insegnamento. VALORE DELLA COLLEGIALITA’: si esplica negli incontri di programmazione educativa e didattica, nei Consigli di Classe e Interclasse e nel Collegio dei Docenti. VALORE DELLA CONTINUITA’: i docenti degli anni-ponte organizzano incontri per il passaggio di informazioni e documentazioni al fine di rendere effettivo il principio della valorizzazione delle competenze e delle esperienze pregresse di ciascun alunno, rispetto alle quali si decideranno i successivi percorsi educativi e didattici. VALORE DELLA CITTADINANZA: “l’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile” (Nuove Indicazioni). L’Istituto Comprensivo “G. Falcone” Quattromiglia si pone come obiettivi, giudicati strategici, quelli di promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona; di favorire il benessere dello studente, la sua realizzazione umana e culturale, attraverso l’acquisizione di competenze ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale anche per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientandolo così, nelle scelte fondamentali della vita. L’azione educativa è, pertanto, finalizzata alla seguente mission MISSION La nostra mission si identifica con il mandato istituzionale che la Costituzione attribuisce alle Istituzioni della Repubblica (art.3): “rimuovere gli ostacoli (...) che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”, nel completo rispetto della libertà di insegnamento (art. 33 C.I.) e garantendo totale accoglienza, affinché sia attuato il principio secondo il quale “la scuola è aperta a tutti” (art. 34C.I.). La nostra mission vede al centro la persona in crescita, che deve essere curata nella sua formazione intellettuale, affettiva, morale e civile; nel contesto della società, la scuola deve riguadagnare spazio e centralità, superando il gap che la vede oggi come un “mondo a parte” rispetto al “mondo fuori”. Nostro compito primario è infatti “Accogliere,formare,orientare tra esperienza e innovazione” In tale ottica si lavorerà attraverso: Promozione di percorsi educativi generali e differenziati per favorire la crescita culturale ed assicurare il successo scolastico di tutti e di ciascuno; Promozione di specifici percorsi progettuali atti a sviluppare le competenze di base, a ridurre le criticità riscontrate nelle prove Invalsi e a garantire anche i traguardi di eccellenza; Realizzazione di progetti per l’arricchimento dell’Offerta formativa – PON 2014-2020; Realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche con il supporto delle nuove tecnologie, tali da garantire ad ogni alunno una prestazione qualificata ed ispirata a metodologie e tecniche didattiche aggiornate; Creazione di opportunità formative attraverso strutture di “Rete”, iniziative che coinvolgano tutta la comunità educativa: famiglie, Enti locali, Associazioni, altre Agenzie educative presenti sul territorio; Promozione di incontri per la Continuità e l’Orientamento. Le suddette attività saranno finalizzate a promuovere i quattro tipi fondamentali di apprendimento, tra loro interconnessi, che sono i quattro pilastri sui quali si basa l'azione educativa e la mission dell’Istituto: IMPARARE A CONOSCERE IMPARARE A FARE cioè acquisire gli strumenti della comprensione, l’educazione deve riuscire a creare nell’individuo il gusto e i fondamenti per apprendere nel corso dell’intera esistenza in modo tale da essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente,l’educazione deve riuscire a far acquisire la competenza di affrontare una varietà di situazioni e di lavorare in gruppo IMPARARE A VIVERE insieme,in modo da partecipare e collaborare attivamente all'interno di un contesto fatto di relazioni comunitarie, l’educazione deve sviluppare i valori del pluralismo, della reciproca comprensione e della pace IMPARARE AD ESSERE un percorso che deriva dall'evoluzione degli altri tre, l’educazione non deve trascurare alcun aspetto del potenziale di una persona mettendola in grado di agire con una crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità personale VISION Partendo da quanto espresso nella “mission”, l’IC “Giovanni Falcone” di Rende-Quattromiglia è comunità educante tesa allo sviluppo del capitale umano, consapevole che attraverso pratiche didattiche innovative l’alunno interiorizza meglio gli apprendimenti; è riferimento sul territorio per la promozione di cultura e salute; è parte integrante di una più vasta comunità che ne condivida i valori, la mission e la vision attraverso la stesura del Patto educativo; attiva processi di autovalutazione e miglioramento; attiva percorsi di apertura al territorio. Ogni sforzo è proiettato: alla formazione della società del futuro, in una prospettiva internazionale; a generare un modo nuovo di fare scuola con il supporto sistematico delle nuove tecnologie; a creare senso di collaborazione e di appartenenza nei docenti per la condivisione di modelli e obiettivi comuni; a formare studenti consapevoli del proprio successo formativo; a migliorare la condivisione educativa e la partecipazione con le famiglie. RAPPORTI CON IL TERRITORIO E RETI DI SCUOLE L’Istituto collabora attivamente con il territorio allo scopo di arricchire ed integrare l’Offerta Formativa e di rispondere adeguatamente alle richieste della nostra società, sempre più complessa e pluriculturale. La scuola si avvale delle opportunità istruttivo-culturali offerte da: Amministrazione Comunale in un’ottica di alleanza tra l’autonomia locale e le autonomie scolastiche, per valorizzare e mettere in comune esperienze, competenze e risorse umane e strutturali; Biblioteca Comunale, che collabora con la scuola nell’attuazione di progetti educativi e didattici e che organizza attività culturali: Partecipazioni a concorsi; Visite alla biblioteca; Laboratori creativi; ASP; Associazioni culturali; Associazioni sportive. Associazioni di Volontariato Associazioni Genitori Associazioni ambientali L’Istituto è Scuola Capofila di una Rete di Scuole per la realizzazione di un Progetto Teatrale finanziato dal MIUR . Fanno parte della rete : L’Università della Calabria, gli Istituti Comprensivi di Torano-Lattarico-Montalto Taverna-Dipignano. Sono stati siglati Protocolli di Intesa con il Liceo Pitagora di Rende e con il Comune di Rende per la realizzazione di un Polo Multimediale Territoriale. Sono stati siglati protocolli di Intesa con il Tribunale di Cosenza Camera Minorile per la realizzazione di progetti finalizzati alla prevenzione del Cyberbullismo e dei rischi del WEB Sono stati siglati i protocolli di intesa con l’associazione AGE , con l’IRSEF –Lazio per la promozione di attività formative. Sono stati siglati Protocolli di Intesa con l’Università della Calabria, l’istituto è polo per la realizzazione dei TFA relativi a tutte le classi di Concorso Scuola Secondaria di 1° grado e per i Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e Scienze dell’educazione Gli accordi di rete perseguono le seguenti finalità Realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune il miglioramento della qualità complessiva del servizio scolastico, lo sviluppo dell’innovazione , sperimentazione e ricerca didattica ed educativa, lo sviluppo delle risorse umane mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio; Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali e delle competenze professionali, anche mediante l’uso sinergico delle risorse esistenti all’interno della Rete e l’acquisizione di nuove, attraverso progetti ed iniziative comuni; Sostenere l’uso intelligente e produttivo delle nuove tecnologie sia per rendere sempre più aperti, diretti e agevoli i canali di comunicazione e di accesso all’informazione per l’utenza interna ed esterna, sia per realizzare un sistema di formazione a distanza; Sviluppare in modo omogeneo ed efficace l’integrazione del servizio scolastico con gli altri servizi sociali e culturali svolti da enti pubblici e privati allo scopo di determinare il rafforzamento dell’azione formativa delle scuole e lo sviluppo culturale e sociale del territorio; Costituire un sistema territoriale integrato che possa favorire una graduale riduzione delle variabili che generano i fenomeni di disagio e dispersione scolastica RISORSE ORGANIGRAMMA ORGANIZZAZIONE INTERNA DIRIGENTE PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICO COLLABORATORI DEL DS PIANO ORARIO ORARIO RICEVIMENTO D.S.G.A. ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI FUNZIONI STRUMENTALI DISCIPLINE DI STUDIO ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA Il Dirigente nomina Collaboratore vicario Coordinatore di plesso Staff organizzativo Collegio Docenti delibera e si articola Consigli di classe e coordinatori CdC GRUPPI disciplinari Staff didattico Il Dirigente scolastico presiede Staff didattico (può delegare) Collegio docenti Consigli di classe(può delegare il coordinatore del Consiglio) RISORSE PROFESSIONALI E STRUMENTALI ORGANIZZAZIONE INTERNA La struttura organizzativa dell’Istituto si caratterizza per i seguenti aspetti: PLURALITA’ di LUOGHI e SOGGETTI - individuali e collegiali - in cui si esercitano PROCESSI DECISIONALI e di CONTROLLO (DECENTRAMENTO DECISIONALE); Individuazione di STRUTTURE (STAFF di DIREZIONE) e RUOLI di COORDINAMENTO (docenti coordinatori di Dipartimento e docenti coordinatori di classe, docenti responsabili Laboratori), docenti incaricati delle funzioni strumentali, Docenti coordinatori di plesso e vicario per il rafforzamento delle RESPONSABILITA' e la COERENZA complessiva delle singole azioni-iniziative STRUTTURAZIONE TEMPI ↓ o Tempi strutturati secondo la CM n° 63/2009 Scuola dell’infanzia 40 ore settimanali Scuola primaria 30 ore settimanali Scuola secondaria di 1° grado 30 ore settimanali Unità oraria di 60 minuti; RISORSE RISORSE PROFESSIONALI Lavoro collegiale dei docenti Disponibilità dei docenti alla sperimentazione e all’innovazione didattica e all’autoaggiornamento professionale Raccordo fra i docenti dei tre ordini per garantire unitarietà al processo di insegnamento/apprendimento per la realizzazione di un curricolo verticale Rapporto costante fra docenti e famiglie Collaborazione del personale A.T.A. per l’attuazione del POFT Ciò consente la progettazione e la realizzazione didattico-educativa di varie attività, strutturate per rispondere ai bisogni specifici oltre che per ampliare le opportunità formative, che permettono agli allievi di esprimere attitudini e realizzare il successo apprenditivo e formativo. RISORSE STRUMENTALI Nell’erogazione del servizio scolastico le risorse strumentali (qualità degli ambienti, attrezzature, materiale didattico,laboratori, …) assumono un’importanza notevole: la stessa qualità ed efficacia dell’azione formativa e didattica sono fortemente condizionate dalla quantità e qualità delle risorse strumentali disponibili. Un aspetto fondamentale della gestione è pertanto dato dall’individuazione e dalla scelta ragionata e finalizzata delle risorse strumentali necessarie a supportare la strategia definita nel PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE. La gestione delle risorse strumentali deve assumere come scopo la loro valorizzazione ed essere orientata alle seguenti caratteristiche di qualità: FINALIZZAZIONE : scelta ed uso delle risorse coerenti con le mete, gli obiettivi, le attività previsti nel P.O.F.T. FUNZIONALITA’ : capacità delle risorse di soddisfare bisogni ed esigenze degli alunni, dei docenti, di tutto il personale e di supportare la realizzazione del Piano in tutte le sue articolazioni. CONSERVAZIONE : cura nell’uso delle risorse strumentali, manutenzione e sistemazione idonea ad evitare danni e deterioramenti. La Scuola è dotata dei seguenti spazi laboratoriali. LABORATORI Laboratori di informatica Laboratorio musicale Laboratorio Linguistici Laboratorio Scientifico Dotazione LIM in tutte le classi Strumenti audio-visivi Biblioteche Spazi interni ed esterni per attività progettuali RISORSE CULTURALI TERRITORIALI Centro storico Rende Centro storico Cosenza Musei e Biblioteche Unical Associazioni culturali e di volontariato Scuole del territorio RISORSE ECONOMICHE Fondo dell’Istituzione Scolastica Finanziamenti da Progetti PON – POR Aree a rischio-finanziamento ministeriale Legge 440 RISORSE UMANE La scuola dell’autonomia necessita dell’apporto di tutti i soggetti che ne fanno parte: attraverso una cooperazione intrinseca che si origina in modo informale tra professionisti che collaborano per il conseguimento di obiettivi comuni e condivisi, una comunicazione estesa a tutta la comunica educante, una conoscenza condivisa di priorità e obiettivi di processo, un processo continuo di costruzione della comunità professionale. L’autonomia scolastica comporta inoltre necessariamente la responsabilizzazione di tutti i soggetti, con istituzione di meccanismi di rilevazione ed apprezzamento dei risultati. Dalla funzionalità di tale relazione dipende la qualità del servizio scolastico: appare palese il fatto che le competenze di un soggetto possono esprimersi eccellentemente solo in seno ad un contesto efficiente, e per riflesso, se la qualità del contesto è efficace, il soggetto ne trae beneficio esplicando il meglio si sé e delle proprie risorse. Appare pertanto necessario che entrambe le componenti, risorse umane (competenze) e organizzazione, esprimano il massimo delle proprie possibilità, interagendo in un’ottica sistemica dalla quale scaturisce la qualità del servizio scolastico. Le risorse umane, sono costituite dall’insieme dei soggetti che operano nell’Istituto e che contribuiscono a condurre la complessa attività della scuola: Dirigenti, insegnanti, personale ATA. Tali soggetti, hanno ruoli e compiti differenti sebbene debbano cooperare in modo organico per giungere all’obiettivo comune che è quello della formazione della nuova generazione. Il personale è di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica. La condizione che ci si pone affinché l’organizzazione funzioni e raggiunga i suoi obiettivi, è quella di chiarire la definizione dei ruoli e distinguere i compiti specifici che tali soggetti coinvolti nell’attività formativa devono svolgere. Le risorse umane, da gestire all’interno della nostra scuola sono costituite da: -Dirigente scolastico; -Docenti -DSGA; - Personale ATA ( Amministrativi e collaboratori scolastici) . Dirigente scolastico. Egli deve essere in grado di creare soggetti capaci di appropriarsi del sapere, in tale obiettivo che si prefigge, deve guidare gli altri attori coinvolti nell’attività educativa, in quanto egli è colui che detiene la “mission” della scuola, egli è inoltre garante delle decisioni collegiali. Il suo compito è quello di far rispettare le decisioni democratiche, di valutare i risultati che l’organizzazione scolastica produce, valutando gli eventuali insuccessi e stimolando e valorizzando creativamente il soggetto fornendogli gli strumenti utili per giungere ad una maggiore autonomia. Docenti. Essi devono essere caratterizzati da una vera e propria vocazione all’insegnamento, devono possedere ottime competenze relazionali e conoscitive capaci non solo di essere esplicate, ma anche di essere fertilmente trasmesse. Inoltre devono rispettare i principi del codice deontologico di seguito elencati ed esplicitati in apposita sezione del PTOF -L’etica verso la professione. -L’etica verso gli allievi. -L’etica verso i colleghi. -L’etica verso l’istituzione scolastica. --L’etica nelle relazioni con i genitori e con il contesto esterno. DSGA - ATA Amministrativi : assolvono alle funzioni amministrative e contabili ATA - Collaboratori Scolastici: I collaboratori scolastici, sono indispensabili poiché attraverso la loro persona passa l’informazione richiesta dall’utenza. Il personale ATA, deve sentirsi coinvolto nella “mission della scuola”, mostrando degli atteggiamenti accoglienti tali da far capire ai genitori che entrano nella Scuola , che si sta entrando in un luogo Istituzionale preposto alla formazione( Educazione ed istruzione) . Il collaboratore scolastico, deve essere messo in una situazione tale che gli consenta di capire quanto la sua collaborazione sia utile al funzionamento dell’istituzione scolastica, affinché da tale situazione, ne tragga gratificazione e autorealizzazione L’Istituto Comprensivo Quattromiglia è organizzato secondo una logica di sviluppo del capitale umano e di integrazione dei processi organizzativi. Sulla base di tali presupposti, l’azione di valorizzazione delle risorse umane e delle relative competenze da parte del DS si esprime attraverso: - la funzione operativa, per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’organizzazione; - la funzione formativa, per il miglioramento della qualità del servizio attraverso lo sviluppo delle potenzialità del personale scolastico. Essa investe inoltre sia l’ambito individuale sia quello collegiale: a) ambito individuale: - conoscenza e considerazione delle competenze del personale, certificati mediante fascicolo personale/curriculum vitae, per favorire percorsi di crescita che producano miglioramenti sul piano professionale e sociale; - riconoscimento delle qualità individuali e professionali (tra cui i progressi effettivi nell’apprendimento e il successo scolastico degli allievi affidati), delle capacità comunicative e di miglioramento del contesto, della disponibilità a lavorare in team attraverso l’attribuzione di compiti, con verifica “sul campo”; - valorizzazione delle competenze professionali specifiche mediante assegnazione di deleghe o incarichi di coordinamento di gruppi di lavoro o per compiti particolari, con avvicendamento o rotazione degli incaricati; - affidamento di specifici incarichi sulla base delle particolari competenze evidenziate, con formalizzazione degli ambiti di responsabilità; - attribuzione di livelli di autonomia all’interno di una pluralità di soluzioni concordate; - promozione dell’assunzione di compiti e responsabilità, in modo da favorire l’autonomia progettuale e operativa, con libera esposizione del proprio lavoro; b) ambito collegiale: - sviluppo del senso di appartenenza all’istituzione scolastica; - strutturazione di situazioni organizzative che scaturiscono da decisioni negoziate o partecipate; - attivazione di efficaci canali di informazione per la motivazione del personale scolastico; - attivazione e finalizzazione di situazioni collegiali che valorizzino collaboratori, responsabili, coordinatori, funzioni strumentali, gruppi di lavoro, con riconoscimento collegiale delle competenze esibite e dell’attività svolta; - attivazione di forme efficaci e funzionali di formazione in servizio. Il funzionigramma d’Istituto esprime chiaramente le modalità di valorizzazione delle competenze possedute dal personale, che si esplicitano in un sistema strutturato di incarichi (individuali e di gruppo) rapportato ai processi fondamentali, alla struttura organizzativa della scuola, alle esigenze scaturenti dal POF, alle esigenze della struttura amministrativa funzionale al controllo di gestione. Le funzioni sono individuate in apposita comunicazione, le attività sono retribuite secondo quanto indicato dalla Contrattazione di Istituto. La composizione dello staff e le funzioni delegate sono chiare e note a tutti i membri dell’organizzazione, affinché possano compiersi i necessari raccordi organizzativi tra i soggetti che coordinano e i soggetti che erogano il servizio. Ogni rapporto di collaborazione presuppone l’individuazione del merito. A partire dall’a.s. 2016-17 l’Istituto si avvarrà di strumenti oggettivi e misurabili, oltre alla formazione e all’autoformazione certificabile. Il personale affidatario di incarico parteciperà annualmente al processo di Rendicontazione della Gestione, predisponendo la Relazione relativa alla propria Funzione. Nella rendicontazione saranno riportati gli esiti conseguiti in relazione ad indicatori quantitativi (rendicontazione di tutte le attività svolte e delle riunioni o incontri effettuati..) ed indicatori qualitativi (positività/criticità dell’organizzazione, risultati finali misurabili, gradimento studenti/famiglie/utenza…). In tale contesto riveste particolarmente importanza la formazione del personale in rapporto alla acquisizione e alla valorizzazione delle competenze, leva strategica per lo sviluppo professionale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane. In considerazione del fatto che l’Autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche è, prioritariamente, autonomia di “ricerca, sperimentazione e sviluppo”, si ritiene che la formazione e l’aggiornamento costituiscano premessa indispensabile alla qualità del servizio progettato ed erogato. In tal senso vengono e verranno promosse tutte le iniziative e le opportunità giudicate coerenti con la progettazione di Istituto e con i bisogni che, via via, emergeranno anche in relazione ai processi di riforma e al cambiamento istituzionale. Nell’a.s. 2015-16 sono stati progettati: - interventi innovativi per la promozione delle competenze digitali Piano PSND ; - interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio (BES); - interventi finalizzati al miglioramento della didattica ( Didattica per competenze) AMBITI ATTRIBUZIONI DI INCARICHI E GESTIONE DELLE RISORE INTERNE ALLA SCUOLA- Docenti - Staff organizzativo di istituto Collaboratori del Dirigente Funzioni Strumentali al POF Nucleo di Autovalutazione - NAV Nucleo Interno di Valutazione – NIV Coordinatori di Classe e di Sezione Coordinatori dei dipartimenti disciplinari Responsabili di Sede Funzioni strumentali per l’integrazione scolastica Responsabili dei Laboratori Coordinatori Attività strumento musicale e direttore orchestra Nucleo per l’elaborazione del PTOF FUNZIONIGRAMMA AREA DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2015-2016 STAFF DIRIGENZALE Dirigente Scolastico: prof.ssa Franca Lucia Perri 1° Collaboratore della Dirigenza : prof. Antonio Cataldi 2° Collaboratore della Dirigenza: prof.ssa Gemma Mari RESPONSABILI NEI PLESSI E/O NELLE SEZIONI STACCATE 3. 4. SCUOLE DOCENTI Scuola dell’Infanzia Villaggio Europa Ferragina Adelina–Filice Anna Scuola dell’Infanzia – Via Todaro – Parco Giorgelli- Giraldi Rachele - DeVito Caterina Quattromiglia Scuola dell’Infanzia Santo Stefano Ferrara Laura - Nigro Angelina Scuola dell’Infanzia – Arcavacata Sicilia Lucia – Campanella Anna 5. 6. 7. 8. Scuola Primaria Villaggio Europa – Quattromiglia Scuola Primaria sede Piscine – Quattromiglia Scuola Primaria – Arcavacata Scuola Primaria Santo Stefano 1. 2. 9. Scuola Secondaria di 1° grado Sede centrale 10. Scuola Secondaria di 1° grado plesso Piscine 11. Scuola Secondaria di 1°Grado - Arcavacata 12. Scuola Secondaria di 1°grado - Santo Stefano Altomare Loredana - Matilde Lappano Pisano Bombina Grazia – Esposito Serafina Ruffolo Giuliana Perri Anna – Lico Maria Luisa Cataldi Antonio - Mari Gemma Marano Umile - Marano Pietro Romano Romana- Praino Silvana Cundari Mirella - Ferraro Sara Ufficio di Segreteria Gli uffici di Segreteria sono situate nella sede centrale di Via Buenos Aires ed occupano uno spazio sufficiente per le attrezzature necessarie all’espletamento delle funzioni. Direttore dei servizi generali ed amministrativi: dott.ssa Francesca Martino 1. Assistenti Amministrativi: Buccieri Emma - Le Piane Eugenia- Palermo Giulio - Pellicanò Miriam - Prete Dino- Rocchetti Tiziana - Taranto Franco CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI PREMESSA Per codice deontologico (dottrina del dovere), oggi s’intende l’insieme di determinati doveri etici nell’ambito di una professione. Nel documento finale della Commissione codice deontologico costituita con DM del 2/11 / 2001 si legge che le finalità della Commissione sono : quelle di definire criteri per un codice deontologico del personale della scuola che consenta alla categoria di vedere tutelata la propria dignità, sia personale che professionale, anche al fine di potenziare la qualità del sistema scolastico. Quindi si può affermare che un codice deontologico costituisce la garanzia essenziale per tutelare la docenza, il suo valore e il suo prestigio professionale. Il codice deontologico colloca la professione docente in una posizione di confronto internazionale; - stabilisce una nuova identità alla professione insegnante nell’ottica di un codice etico; valorizza la professione nella prospettiva di elevati standard professionali; - rispetta a e tutela l’autonomia degli insegnanti; si lega alla libertà progettuale ed educativa del processo d’insegnamento; coinvolge ogni scuola al rispetto del territorio di cui fa parte. La professione docente è alla base di tutte le altre professionalità e non può assolutamente confondersi con altre professioni, come è stato fatto per lungo tempo, in Italia gli insegnanti non sono mai stati considerati professionisti ma semplici impiegati civili dello Stato. I principi etici sono alla base del servizio scolastico, non si può insegnare trasmettendo solo nozioni, informazioni, strumenti senza educare la persona. La persona è l’elemento che deve essere considerato come fine e senso di tutto il processo educativo e formativo dell’insegnamento-apprendimento. Gli elementi costitutivi della professione docente non possono quindi, fondarsi solo sulla didattica, sul sapere disciplinare e sul saperlo trasmettere o aggiornare, ma debbono fare riferimento all’interazione reale, al rapporto tra persone. E’ nella scuola che si selezionano e si sviluppano quelle competenze tecniche, culturali, relazionali, il cui vero sviluppo renderà possibile tutte le altre professionalità in tutti i campi sociali. Il servizio, la funzione che la scuola svolge non può essere equiparato a nessun altro, anzi è al di sopra in quanto: a) E’ alla base di ogni altra funzione; b) E’ incentrato sulle persone vive, dinamiche, in continua evoluzione e coinvolge gli anni decisivi della formazione, della crescita e dell’identità;. c) I principi etici sono alla base di tutta la sua opera;. Il Codice Deontologico si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,alla Conferenza Internazionale sui Diritti dell’infanzia e al bene sociale indicato nella nostra Costituzione: la libertà l’uguaglianza, la solidarietà, la non violenza, la libertà d’insegnamento, il diritto di apprendere, il diritto di educare, la responsabilità nel diritto della professione. Soprattutto l’etica e il valore della responsabilità si afferma come principio base del Codice Deontologico dei docenti . PRINCIPI · L’etica verso la professione. · L’etica verso gli allievi. · L’etica verso i colleghi. · L’etica verso l’istituzione scolastica. · L’etica nelle relazioni con i genitori e con il contesto esterno. ETICA DEL DOCENTE VERSO LA PROFESSIONE IL docente : E’ un professionista della formazione, valorizza la professione docente e ne tutela la dignità sostenendo il principio dell’autonomia professionale. Migliora continuamente la propria professionalità con conoscenze e competenze teoriche, operative, sociali. - Valorizza la professione docente attraverso forme di aggiornamento e autoaggiornamento. - Si auto-valuta e riconosce e sostiene i meriti propri ed altrui. - Evita nell’azione educativa e nelle relazioni umane i rischi della burocratizzazione e della collegialità puramente formale. - Privilegia il confronto attraverso la ricerca di pareri ed aiuti anche esterni. - E’ libero da imposizioni di natura ideologica e religiosa ETICA DEL DOCENTE VERSO GLI ALUNNI Il docente : Rispetta i diritti fondamentali dell’allievo secondo la Costituzione Italiana e la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia. Non fa discriminazioni per appartenenza etnica, sesso, credo politico e religioso, condizioni sociali e culturali, provenienza familiare. - Rispetta e valorizza le differenze sensibilizzando i suoi alunni. - Fa conoscere agli allievi i diversi punti di vista sulle questioni trattate, rispettando il pluralismo delle idee. - Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo promuovendo la sua autostima, si adopera perché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia, alle competenze. - Individua le inclinazioni dell’allievo e favorisce l’orientamento verso quei settori della conoscenza e della vita pratica che più corrispondono. - Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività. Lo coinvolge nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune e lo rende consapevole degli obiettivi da raggiungere nelle attività scolastiche. - Promuove sia lo spirito di collaborazione che il valore del merito, considerando la solidarietà e la competizione come valori non contrapposti. - Ascolta l’allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo riguardano. -Mantiene la riservatezza su tutto ciò che apprende e non rivela ad altri fatti o episodi che possano violare la sua sfera privata, fatta eccezione per i colleghi di sezione, modulo, classe. - Assiste l’allievo se la sua integrità fisica o morale è minacciata. - Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità, e trasparenza, non giudica in maniera definitiva. - Presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento, modificando la propria azione educativa in relazione ai risultati. - Nella valutazione finale, valuta con obiettività ed imparzialità le conoscenze e le competenze acquisite da ciascun alunno in base agli standard concordati, senza qualsiasi condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale ed economico. - Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante ma non trascura né il recupero di quelli in difficoltà né la valorizzazione delle eccellenze . L’ETICA DEL DOCENTE VERSO I COLLEGHI Il docente : - Collabora con i colleghi e scambia le esperienze didattiche più significative. - Lavora in team per progettare e coordinare l’azione educativa, sviluppa il coordinamento disciplinare ed interdisciplinare, elabora criteri omogenei di valutazione. Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi e ne accoglie i pareri evitando di rendere pubbliche eventuali divergenze. - Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neoassunti. L’ETICA DEL DOCENTE VERSO L’ISTITUZIONE SCOLASTICA Il Docente : Crea nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, non accetta atteggiamenti discriminatori o lassisti. - Promuove il rispetto reciproco delle persone, dei ruoli e delle mansioni per favorire in ciascuna componente professionale il senso di appartenenza alla propria istituzione scolastica. - Costruisce, insieme a tutte le figure professionali presenti nell’istituzione scolastica, una buona immagine della scuola e la fa apprezzare a tutta la collettività. - L’ETICA DEL DOCENTE VERSO I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO Il docente : - Collabora con i genitori sul piano educativo, favorisce una varietà di comunicazioni formali ed informali per sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola. - Si astiene da ogni forma di discriminazione riguardo la nazionalità, l’appartenenza etnica, l’opinione politica, religiosa, il livello economico e sociale, l’infermità od altro. - Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi, illustra e motiva i risultati, favorisce il confronto, considera attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni attinenti alla specifica sfera di competenza tecnico-professionale della docenza. - Collabora con altri professionisti (psicologi, medici, assistenti sociali, logopedisti, ecc.)per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi che richiedono l’intervento di diverse competenze professionali. - Partecipa per quanto possibile, al miglioramento dell’ambiente e all’integrazione della scuola nel territorio, attraverso l’utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive. - Conosce il contesto sociale e produttivo al fine della preparazione e dell’orientamento scolastico degli allievi. GESTIONE DELLE RISORSE RISORSE FINANZIARIE La gestione dei fondi d’istituto, per il conseguimento delle finalità che la scuola si prefigge, si fonda sul rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle varie disposizioni normative. I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna alla scuola si riferiscono a: 1. fondo di funzionamento; 2. fondi aree a rischio e a forte processo immigratorio (art. 9 CCNL); 3. fondi per la formazione dei docenti legge 440/ 97 I suddetti fondi vengono utilizzati: -per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi, previa contrattazione integrativa di istituto; -per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; -per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’IC. I fondi vengono distribuiti fra le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado dell’Istituto con criteri proporzionali che tengono conto sia del numero delle classi che del numero degli alunni, avendo riguardo alla presenza di alunni stranieri e di alunni con handicap e salvaguardando comunque la necessità di assegnare alle scuole di piccole dimensioni fondi sufficienti per il funzionamento ordinario. Inoltre, l'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a: -Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che coinvolgono reti di Scuole ; -Provincia e Regione per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti pubblici e privati che prevedono l'erogazione di servizi remunerati all’interno dell'istituzione scolastica. Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene: -assicurazione alunni -viaggi di istruzione e uscite e didattiche; -attività sportive; -attività teatrali e cinematografiche; -altre attività di arricchimento del curricolo (laboratori musicali, concerti, cori, ecc…); In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate. Per quanto riguarda le modalità di monitoraggio, dopo la fase preliminare dell’accertamento delle varie esigenze da parte del Collegio dei Docenti e l’approvazione del Consiglio d’Istituto, vengono attivate le procedure necessarie per una corretta gestione dei fondi, sotto il coordinamento e il controllo del Dirigente Scolastico per quanto concerne impegni di spesa, espletamento di gare, verifica del materiale acquistato e consegna dello stesso alle varie scuole. I fondi d’Istituto sono pertanto gestiti in relazione alle esigenze emergenti nel contesto socio – economico -culturale del territorio Le risorse del FIS sono per lo più finalizzate alla realizzazione delle seguenti attività: (1) Potenziare l’attività curricolare in tutto l’Istituto con progetti specifici: a) Il supporto di progetti mirati ed integrati nella programmazione educativo/didattica – (Educazione motoria, Educazione musicale, informatica, attività teatrale, orientamento) b) L’inserimento di insegnamenti aggiuntivi – Insegnamento della lingua inglese nelle Scuole dell’infanzia e laboratori linguistici e/o scientifico-matematici nella Scuola secondaria di primo grado. c) Interventi mirati finalizzati al recupero, al consolidamento ed al potenziamento degli alunni mediante progetti concordati dai singoli Consigli di classe e team docenti per valorizzare le eccellenze e recuperare i soggetti in difficoltà. Le risorse provenienti dalla Legge 440/ d) Interventi per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. Le risorse provenienti da Progetti PON FESR e/o POR Calabria sono utilizzate per: (2) Potenziare il patrimonio delle attrezzature e dei sussidi didattici e audiovisivi necessari allo svolgimento dell’attività didattica in tutti i plessi. Le scelte progettuali espresse nel POFT del nostro istituto saranno perseguite attraverso l’organico dell’autonomia funzionale alle finalità delineate, alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, ritenute maggiormente significative per garantire un qualificato servizio di istruzione e formazione. In riferimento all’Art. 3 DPR 275/1999 novellato dal comma 14 dell’art.1 della legge 107/2015 ORGANICO POTENZIATO l’ORGANICO includerà: - il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno; -il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (i docenti che saranno immessi in ruolo nella fase C, assegnati alle scuole e i quali saranno i diretti interessati a svolgere le attività programmate); - il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare; il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. 1.FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO A. Posti comuni e di sostegno: SCUOLA INFANZIA Scuola dell’infanzia Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: definita in base al piano delle sezioni previste ed alle loro caratteristiche a.s. 2016-17: n. Posto comune 26 Posto di sostegno 05 rapporti 1/1 Art.3, comma 3 a.s. 2017-18: n. 26 _ a.s. 2018-19: n. 26 _ Rel.Cat Ore n.19.30 13 sezioni funzionanti a tempo pieno ( 40 ore settimanali). SCUOLA PRIMARIA Annualità Scuola Primaria a.s. 2016-17: TOTALE Docenti n. 50 + N. 19 Sostegno a.s. 2017-18: n. Fabbisogno per il triennio Posto comune 45 Posto di Inglese 05 - _ Posto di sostegno 19 Motivazione: definita in base al numero delle classi ed al tempo scuola previsto Rel.Cat. 78 ore 39 classi funzionanti a 30 ore settimanali con n. 3 ore per classe di Lingua Inglese a.s. 2018-19: n. - _ L’IC Quattromiglia comprende n. 4 sedi di Scuola Primaria e n. 4 sedi di Scuola Secondaria di 1° grado ubicate in n. quattro quartieri del comune di Rende che abbracciano territori ampi serviti da scuolabus che trasportano contemporaneamente gli alunni frequentanti la Scuola Secondaria di 1° grado, il cui tempo- scuola obbligatorio è definito dal Ministero in trenta ore settimanali e gli alunni della Scuola Primaria . La Scuola Primaria deve obbligatoriamente adeguarsi al tempo –scuola della Secondaria di 1° grado ( 30 ore) al fine di non far rimanere incustoditi per ½ ora al giorno gli alunni al termine delle attività didattiche, circostanza che si verificherebbe se l’organizzazione scolastica fosse struttura in n. 27 ore settimanali. Tale organizzazione scolastica è funzionante nell’Istituto a decorrere dall’anno scol. 2010/11 Anno Scol. 2016/17 e successivi N. 39 classi, funzionanti per 30 ore settimanali Totale fabbisogno settimanale: N. 1170 ore Numero ore di Religione Cattolica 39x 2 ore Totale ore 78 Totale fabbisogno settimanale N. 1170 ore - 78 ore di 1092: 22 ore per docente = 49 docenti + 14 ore R.C = 1092 ore Arrotondato a n.50 docenti Di cui n. 5 docenti lingua inglese N. ore di inglese settimanali per classe N .tre Totale fabbisogno 39 x3 = 117 ore settimanali di Lingua Inglese ovvero N. 5 docenti + N. 7 ore N. 7 ore saranno coperte dal docente posto comune ( vedi sopra arrotondamento) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO Classe di concorso/ sostegno A043 Posti/ore a.s. 2016-17 Posti/ore a.s. 2017-18 Posti/ore a.s. 2018-19 15 15 15 A059 09 09 09 A245 Francese 01 - - A345 Inglese 06 - - 01 A445 Spagnolo Motivazione definita in riferimento al piano delle classi previste e alle loro caratteristiche 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali N. 6 classi con seconda lingua comunitaria Francese per n. 2 ore settimanali per classe - Riduzione per lingua straniera meno richiesta dalle famiglie- Cattedra priva di titolare come previsto dal D. M. n. 331/98 Art 30.2 N. 15 classi funzionanti per n. tre ore settimanali . N. 45 ore N. 12 classi funzionanti con potenziamento per n. 5 ore settimanali . N. 60 ore Totale generale n. 45 +60 = 105 ore settimanali n. 9 classi con seconda lingua comunitaria Spagnolo per n. 2 ore settimanali per classe A028 Arte ed immagine 03 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali A033 Tecnologia 03 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali A032 Musica A030 Ed. Fisica 03 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali AG77 01 1 Corso di Flauto 01 1 Corso di Pianoforte 01 1 Corso di Chitarra 01 1 Corso di Clarinetto RELIGIONE Cattolica A00 Sostegno EH A00 Sostegno DH 1 Posto + 9 ore 13 27 classi funzionanti per 30 ore settimanali Art.3 Comma,3 03 Art.3 Comma,3 A00 Sostegno CH 01 Art.3 Comma,3 03 AJ77 AB77 AC77 Al fine di realizzare una scuola come laboratorio permanente di ricerca e per rispondere alle esigenze formative progettate nel PTOF viene richiesta la seguente dotazione di organico per il potenziamento 2. FABBISOGNO DEI POSTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’ ORGANICO POTENZIATO viene richiesto per le finalità previste dalla legge n. 107/2015, tenendo conto in modo particolare delle nostre priorità delineate nel nostro RAV, dei traguardi di competenza, dei bisogni formativi degli alunni e delle sollecitazione delle famiglie e della comunità locale. Ai docenti dunque, che andranno a far parte dell’organico potenziato, in riferimento alla Nota Miur 30549 del 21 settembre2015, spetterà svolgere, nell’ambito del nostro istituto, interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa e per la qualificazione del servizio scolastico. Si evidenzia che per la scuola dell’infanzia , consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti, per cui vengono richiesti posti di potenziamento in riferimento ai Bisogni educativi speciali. SCUOLA DELL’ INFANZIA Sezioni N. 13 Docenti Motivazione Competenze Richieste Campo potenziamento N. 2 Integrazione Scolastica alunni BES Competenze su didattica inclusiva e didattica Speciale N.1 lettera I) di SCUOLA PRIMARIA CLASSI N. 39 Docenti N. 2 Motivazione Migliorare i Competenze Azioni da Richieste attivare didattica della Lingua risultati delle prove italiana e didattica della INVALSI matematica Campi di potenziamento Percorsi N.3 lettera b) potenziamento personalizzati competenze matematico-logiche e scientifiche N. 2-lettera a) Valorizzazione competenze in lingua italiana N. 1 N. 1 Ampliare il tempo lingua madre inglese Ampliamento N.2-lettera a) Scuola Potenziare la Tempo Scuola - Potenziamento Lingua inglese con Potenziamento mediante l’utilizzo della metodologia metodologia CLIL Lingua CLIL Integrazione Scolastica Inglese- N.1 lettera n) potenziamento del lingua inglese tempo scolastico Potenziamento N. 1 –lettera I) inclusione con DSA scolastica. Speciale inglese Certificazioni Didattica inclusiva alunni e didattica lingua Interventi personalizzati alunni DSA N. 1 Potenziamento Esperto Attività motorie Motorie in Scienze Potenziamento N. 5 lettera g) dell’attività psico -motoria SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO- CLASSI N. 27 Classe N Motivazione Concors Doce o nti. A0 43 n. 2 Azioni da attivare Interventi per Attività in orario migliorare i risultati pomeridiano delle prove invalsi - migliorare Utilizzazione delle Prove Invalsi per per i Competenze Campo di Richieste potenziamento Didattica della Lingua Italiana risultati N.3 lettera b) Potenziamento competenze matematico-logiche e scientifiche supplenze N. 2-lettera a) Valorizzazione competenze in lingua italiana A245 N. ore 6 Completamento Certificazione Cattedra DELF docente Lingua Francese curricolare di Lingua Francese con n. 12 ore A 345 Apertura N. 1 Scuola pomeridiana Doce Potenziamento Lingua Inglese Lingua Inglese Con N.2 lettera a) – N.1 lettera n) certificazione KET nte A059 n. 2 Interventi per Attività in orario Didattica delle migliorare i livelli di aggiuntivo Scienze e della apprendimento degli Flessibilità del gruppo Matematica studenti ed i classe Formazione su risultati delle prove metodologie Invalsi didattiche Potenziamento delle innovative N. 3 lettera q) e lettera n) eccellenze A033 n.1 Attività Flessibilità del gruppo Esperto In N.6 lettera h9 laboratoriali per classe. Attività didattica digitale potenziamento laboratoriale promuovere lo pomeridiana e linguaggi di Sviluppo competenze digitali sviluppo delle programmazione competenze digitali - Piano Digitale PNSD A00 n.1 Didattica Inclusiva Attività di supporto Esperto in Alunni DSA agli alunni DSA metodologie N.1 –lettera d)-lettera p) didattica Inclusiva DSA AL77 1 Potenziare Docente N.4 lettera c) potenziamento l’organico di Strumento nella pratica e cultura strumento musicale Musicale musicale per far fronte alle :Tromba richieste degli alunni della Scuola Secondaria AM77 1 Potenziare l’organico Attività da realizzare Docente N.4 lettera c) potenziamento di strumento nella scuola Primaria strumento nella pratica e cultura musicale :Violino musicale musicale 3. FABBISOGNO RELATIVO AI POSTI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARE PERSONALE IN SERVIZIO A.S. 2015/2016 Assistenti N. 07 Amministrativi Collaboratori scolastici N. 23 FABBISOGNO PERSONALE Previsione 2016/19 ESIGENZE N.7 Assistenti amministrativi N. 25 Collaboratori scolastici Garantire la collaboratori dell’infanzia presenza nella di due Scuola IL CURRICOLO “Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni Nazionali 2012 costituiscono un quadro di riferimento delle scelte affidate alla progettazione delle scuole. In questo senso sono un testo volutamente aperto che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare tenendo conto dei bisogni di sviluppo degli alunni , delle aspettative della società, delle risorse disponibili all’interno della scuola e del territorio”. “Il cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa è il curricolo, che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni e la sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni scuola”. Nozione di Curricolo: L’educazione è un processo complesso di trasmissione culturale e di orientamento personale. Si impara in un contesto sociale (situazione storica, rapporti interpersonali), mediante l’ausilio di strumenti ( materiali e simbolici)e mediante l’acquisizione di contenuti e abilità, che attivano e promuovono processi di rielaborazione (aspetto fondante della complessità dell’attività scolastica). Il Curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che lo studente compie, processo unitario che non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi. “Il restituire all’autonomia della scuola la piena responsabilità didattica non significa legittimare qualsiasi impostazione pedagogica, metodologica, organizzativa, valutativa. Le finalità del processo formativo, le competenze da sviluppare, gli obiettivi di apprendimento da garantire sono definiti con chiarezza nelle Indicazioni ed hanno piena forza prescrittivi, il che implica che le autonome scelte curricolari delle istituzioni scolastiche devono essere coerenti con tali prioritari riferimenti. Le impostazioni metodologiche e didattiche non possono essere prescritte centralisticamente, ma è evidente che le diverse scelte possibili, e che attengono al campo della libertà didattica e della ricerca, devono essere orientate a rispondere ai bisogni fondamentali di apprendimento e di senso degli alunni. Non è pertanto vincolante l’adozione di una particolare forma progettuale rispetto ad altre possibili e diverse, ma è vincolante che le progettazioni dei percorsi didattici siano orientati a sviluppare le competenze fondamentali, a garantire il raggiungimento degli standard stabiliti”. PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO La Scuola considera le caratteristiche dei singoli alunni come un punto di forza e di valorizzazione su cui fondare la progettazione del curricolo e la costruzione di percorsi formativi diversificati che rendano possibile per tutti , quel passaggio dall’imparare facendo alla capacità di riflettere e formalizzare l’esperienza (espressione di una formazione matura) che consente di utilizzare gli strumenti culturali come chiavi di lettura della realtà. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità di ogni studente vuol dire anche aiutare i ragazzi a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi: della storia territoriale, del nostro Paese, della storia europea e dell’umanità; perché la SCUOLA è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto(G.B. Vico) FONDAMENTI NORMATIVI e processi di definizione del curricolo Già nel ’99 il Regolamento dell’Autonomia emanato con il DPR 275, ha attribuito alle scuole il compito e la responsabilità di definire il Curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, vale a dire del “documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, (che) esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia … coerente con gli obiettivi generali ed educativi … determinati a livello nazionale” Le Indicazioni per il Curricolo del 2007 e del 2012 , invitando le scuole a confrontarsi con l’innovazione sempre più necessaria per mettere i nostri alunni al passo dei coetanei europei, hanno reso ancora più urgente l’obbligo di definire il curricolo dell’istituto: integrando le istanze nazionali con le istanze del territorio, precisando le scelte relative alla flessibilità, tenendo conto delle diverse esigenze formative, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, proponendo possibilità di opzioni. POF E CURRICOLO Nel Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99) il curricolo rappresenta il cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa che la comunità professionale è chiamata a predisporre per i propri alunni; ma, come suggeriscono le Indicazioni, è anche il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale della scuola per rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno organizzando e descrivendo l’intero percorso formativo . Il curricolo, quindi, non è semplicemente l’elenco dei contenuti disciplinari scanditi progressivamente nei diversi anni di corso: quasi un piccolo programma organizzato dalla scuola anziché dal Ministero. È invece un percorso nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali curando, in ugual misura, l’unitarietà dell’offerta e la specificità dei diversi momenti evolutivi nei quali si svolge l’avventura dell’apprendimento. L’Istituito Comprensivo Quattromiglia elabora un documento in progress finalizzato alla realizzazione di un Curricolo Verticale tra i tre ordini di Scuola ( Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°Grado) Tutte le discipline concorrono allo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento e dal Consiglio Europeo e assunte dalle Indicazioni Nazionali come “orizzonte di riferimento verso cui tendere”. APPRENDERE AD APPRENDERE I diversi obiettivi definiti nel curricolo possono essere riassunti nell’unico obiettivo che, prioritariamente, l’IC Quattromiglia persegue attraverso tutte le sue attività e iniziative: fornire agli alunni le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire le mappe dei saperi, per renderle costantemente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Non tanto le conoscenze per se stesse sono dunque perseguite, quanto l’elaborazione degli strumenti di conoscenza necessari ad osservare, analizzare e comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e ad operare. Riconoscere di non sapere, ma sapere cosa cercare, dove e come individuare le fonti della conoscenza, quali strumenti utilizzare per osservare e comprendere, quali modalità per ricostruire la conoscenza che manca: questa è la capacità di apprendere ad apprendere, la competenza fondamentale che la “società della conoscenza” impone di fornire a ciascuno dei ragazzi che frequentano la scuola. Questa è la competenza che i docenti dei tre ordini di Scuola che compongono l’IC Quattromiglia intendono fornire a ciascuno degli alunni frequentanti . STILI DI APPRENDIMENTO Per personalizzare l’azione didattico/educativa è necessario individuare lo stile di apprendimento di ciascun alunno che può essere: Sistematico (procede a piccoli passi, considera tutti gli elementi che ha a disposizione). Intuitivo (formula ipotesi di cui ricerca velocemente una conferma). Imitativo. Globale (privilegia la visione di insieme). Analitico (si sofferma sui dettagli). Impulsivo (fornisce immediatamente la risposta senza una sufficiente elaborazione dell’informazione). Cognitivo/riflessivo (valuta attentamente la situazione). Verbale (preferisce attività basate sul codice linguistico). Autonomo/creativo. Dipendente dal campo (subisce la pressione e i condizionamenti del contesto in cui opera). COMPETENZE La progettazione didattica ha quindi lo scopo di contestualizzare e rendere concreti i traguardi di competenza che, posti al termine degli snodi più significativi del percorso curricolare, rappresentano anche per gli insegnanti un chiaro punto di riferimento, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno attraverso la valorizzazione simbolica dei momenti di passaggio che segnano le fondamentali tappe di apprendimento e di crescita per ogni studente. Nella scuola le capacità personali degli alunni diventano competenze personali grazie agli interventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi, nelle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. La Scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di certificazioni IL PROFILO IN USCITA Al momento di definire il nostro percorso formativo, prima di tutto ci siamo domandati quale fosse la mèta da raggiungere e quale dovesse essere il profilo dei nostri alunni una volta che lo avessero completato: Cosa devono sapere? Cosa devono saper fare? e, soprattutto, Come devono essere? In quali valori dovranno riconoscersi? Quali comportamenti dovranno aver acquisito? Cosa si aspettano da loro gli adulti con cui avranno a che fare? Certo, siamo consapevoli che l’obbligo di istruzione si estende ormai fino al secondo anno della scuola superiore, ma siamo convinti che la continuità tra i vari gradi del percorso è fondamentale e l’offerta del primo ciclo non può andare in una direzione diversa dal profilo che è stato definito a conclusione dell’obbligo scolastico. Poiché l’analisi di questo profilo conferma che tutta la formazione scolastica è indirizzata allo sviluppo delle competenze, abbiamo utilizzato lo stesso criterio per definire il profilo in uscita dei nostri alunni individuando i saperi essenziali e le competenze da certificare a conclusione della classe quinta della scuola primaria e della classe terza. Si tratta di competenze funzionali (la capacità di utilizzare le conoscenze in modo consapevole per affrontare e risolvere compiti e problemi in specifici contesti della vita quotidiana) e di competenze personali, quelle che caratterizzano il nostro modo di essere e di agire nelle relazioni con gli altri LA DIDATTICA secondo un modello cognitivista La ricerca educativa e didattica condotta ci dice che i traguardi formativi possono essere raggiunti solo attraverso una proposta formativa che non si limiti alla trasmissione delle conoscenze presentate in modo sequenziale e lineare (lo svolgimento dei vecchi programmi ministeriali, per intenderci, anche se riproposti come curricoli disciplinari dalle singole Istituzioni Scolastiche), ma supporti la maturazione delle competenze: sistema complesso di conoscenze, abilità, atteggiamenti e comportamenti da costruire in egual misura attraverso situazioni formative motivanti e ricche di stimoli. Occorrono proposte didattiche molto diversificate, cui corrispondono diverse denominazioni (la didattica per progetti, per problemi, per mappe concettuali …), che tuttavia suppongono un unico passaggio fondamentale dalla programmazione dell’insegnamento alla progettazione dell’apprendimento Rispetto a campi di saperi in continua espansione, che spesso diventano obsoleti in un breve volgere di anni, non è più sufficiente pensare a gruppi limitati e predefiniti di contenuti da trasferire per accumulo, in modo sequenziale e lineare, a chi deve incontrarli per la prima volta: come sosteneva già A. Agazzi, è più importante “suscitare le potenze apprenditive … guardare al processo con cui la nozione viene appresa, scoperta, configurata e quasi creata dalla mente di chi pensa” e investire “sui processi di espansione delle forme diverse di apprendimento per incontrare tutti quei contenuti che risultano essenziali per il proprio sviluppo o per lo sviluppo del proprio apprendimento” (Guasti, 2002)1, perché imparare ad imparare è più importante che imparare una certa quantità di contenuti ed è l’unico modo per tenere saldamente in mano le chiavi del proprio futuro attraverso processi di formazione che si estendono lungo tutto l’arco della vita Insegnamento e apprendimento: due ottiche a confronto Matrice Tassonomica Comportamentista Matrice Cognitivista “Dato un repertorio di contenuti da trasmettere, qual è il modo più funzionale per trasmetterlo?” “Date alcune competenze da far acquisire ad un soggetto (conoscenze da far utilizzare; abilità da far esercitare; comportamenti da far assumere) qual è il percorso che questi dovrà compiere?” Chi progetta insegnamento pone al centro del processo l’informazione e programma quasi esclusivamente le proprie operazioni, ritenendo che il trasferimento d’informazione e Io “studio” siano di per sé una garanzia di apprendimento. Chi progetta apprendimento pone al centro del processo colui che deve apprendere, progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni da fargli compiere, le facilitazioni da mettergli a disposizione, le situazioni di test con cui fargli prendere coscienza della strada che ha compiuto Il processo di lavoro: garantisce l’unità dell’apprendimento, costituita da dinamismi della mente e procedure per penetrare all’interno delle concettualizzazioni formali. La didattica: modi per insegnare efficacemente, utilizzando strategie di comunicazione adeguate. Unità didattica: è la prassi di segmentare un campo vasto d’informazione in campi limitati, facilmente esplorabili, sequenziati in maniera logica e/o cronologica. Unità di apprendimento: è la progettazione di attività e situazioni formative che concorrono a costruire il curricolo della scuola e il Piano Personalizzato dell’alunno Tra le due matrici , è la seconda quella che ci interessa perché pone palesemente il focus dell’azione didattica sulla progettazione dell’apprendimento. Mentre infatti l’insegnamento è, per sua natura, il trasferimento di conoscenze definite a priori programmandone la sequenza logica e segmentando in campi limitati un campo di informazioni più vasto per facilitarne l’acquisizione; l’apprendimento ha a che fare con il qui ed ora, con la verifica puntuale dei bisogni formativi di quel gruppo di alunni e con la progettazione di situazioni formative idonee a conquistare traguardi di competenza attraverso l’uso appropriato di conoscenze e la messa in campo di comportamenti adeguati allo scopo. LA DIDATTICA PER PROGETTI Nella nostra Scuola , dunque, i “progetti” non rappresentano un elemento collaterale, aggiuntivo o estraneo al curricolo “ufficiale” realizzato nelle classi; e, soprattutto, non sottraggono tempo allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità perché, viceversa, utilizzando le discipline come grandi contenitori cui attingere per acquisire le conoscenze necessarie alla realizzazione dei prodotti (esito concreto e visibile dei progetti proposti ai ragazzi), sono essi stesi una parte essenziale e fondante del curricolo, uno dei modi attraverso i quali i diversi contenuti vengono presentati agli alunni: scomposti dalla tradizionale linearità e ricomposti intorno ai “compiti” il più possibile ”reali” con cui cerchiamo di modificare la piccola porzione di realtà cui ci rivolgiamo, per suscitare la motivazione ad apprendere, dare senso al processo di apprendimento, aprire le finestre della mente disponendola ad accogliere nuove conoscenze, mettere i nostri ragazzi in relazione con la realtà extrascolastica. LA DIDATTICA PER PROBLEMI La stessa cosa vale quando parliamo della “didattica per problemi”. Organizzare la didattica intorno a temi e problemi significa ricreare, in maniera artificiale ma verosimile, le condizioni in cui le conoscenze si sono manifestate o avrebbero potuto manifestarsi, organizzare l’attività della classe come una sorta di “microsocietà scientifica” in cui gli allievi, a partire da ciò che sanno e dai mezzi che hanno a disposizione cercano di “scoprire” una conoscenza che, non nuova in assoluto, è tuttavia nuova per loro: quello che conta, in questo tipo di proposta formativa, è il lavoro intellettuale che i ragazzi mettono in campo per acquisire un sapere che, seppur già strutturato e codificato in precedenza, è autenticamente nuovo per chi lo ricostruisce in una sorta di “laboratorio della riflessione” dove si impara a pensare tenendo conto di tutti i possibili punti di vista. Quando proponiamo un problema ai ragazzi, infatti, non intendiamo solo porre una domanda per la quale aspettiamo una risposta; intendiamo piuttosto “aprire una prospettiva” che, mettendo in dubbio un aspetto della realtà (osservabile o astratta che essa sia), si trasforma in “progetto di ricerca”. Il problema posto ai ragazzi così non è solo uno strumento funzionale all’apprendimento di specifici contenuti, ma un elemento che dà senso a tutti i contenuti all’interno di una certa prospettiva disciplinare e che, pertanto, ne regola l’apprendimento. L’insegnamento per problemi diventa, in altre parole, un “insegnamento matematico” per la matematica, “storico” per la storia, e così via, in quanto utilizza le modalità di problematizzazione e di sistematizzazione proprie di queste discipline. È un allenamento del pensiero per trovare soluzioni coese, coerenti e, possibilmente, originali ai problemi della conoscenza e della vita quotidiana. LA DIDATTICA LABORATORIALE Parlando della didattica laboratoriale, infine, non ci riferiamo solo a quelle attività che vengono definite laboratori e sono collocate in spazi e tempi organizzati nell’orario delle lezioni: prima di essere un luogo fisico o uno spazio attrezzato, il laboratorio è un luogo mentale e un modo di considerare il processo di insegnamento-apprendimento per cui non solo gli alunni sono sempre dei protagonisti attivi di tale processo, ma utilizzano l’ambiente di apprendimento come un luogo di ricerca dove è sempre possibile fare domande e ricevere risposte che inducono altre domande; dove l’apprendimento è una scoperta continua basata sull’indagine, la riflessione, il confronto; dove la collaborazione e il dialogo sono elementi fondamentali per trovare le risposte giuste e le soluzioni migliori per il problema che viene affrontato; dove il sapere e il saper fare sono due facce della stessa medaglia; dove la manipolazione non è solo operare con le mani, ma usare la mente per osservare, confrontare, comprendere e produrre innovazione IL CURRICOLO DELLA SCUOLA All'interno degli elementi proposti dalle Indicazioni Nazionali (cultura - scuola persona - traguardi per lo sviluppo delle competenze - obiettivi di apprendimento), i DIPARTIMENTI dell’ “Istituto G. Falcone “ hanno elaborato un’offerta formativa inserita in una logica curricolare, espressa attraverso il Curricolo d’istituto che è parte integrante del P.O.F.T, in cui vengono esplicitati i percorsi, i contenuti, i metodi, i tempi, le strategie operative, i criteri e gli strumenti di verifica/valutazione, relativamente ai traguardi di competenza in uscita che delineano il Profilo dello Studente curriculo d'istituto curriculo verticale disciplinare curricolo verticale trasversale curricolo locale CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati, nell’ambito degli incontri dipartimentali a inizio anno scolastico, dei gruppi di lavoro. Dal confronto tra i docenti e da un’attenta analisi delle Nuove IndicazioniMinisteriali per il Curricolo della Scuola dell‘Infanzia e del Primo ciclo d’istruzione è emersa l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi derivanti da un curricolo verticale condiviso efficace ed efficiente al contesto. continuità territoriale condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti utilizzazione funzionale delle risorse professionali curricolo verticale realizzaione della continuità educativametodologica-didattica impianto organizzativo unitario Una soluzione di verticalità e continuità che nasce dall‘esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutive nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Il modello di possibile traduzione operativa che il nostro Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili,e che garantiscano la continuità e l‟organicità del percorso formativo. CURRICOLO VERTICALE E COMPETENZE DI CITTADINANZA In coerenza con il quadro delle competenze-chiave per l'apprendimento permanente definito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea, i docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto hanno elaborato una progettazione educativo-didattica per nuclei tematici trasversali, riconducibili allo sviluppo di competenze in ambito sociorelazionale, scientifico-ambientale e storico-culturale stabilendo, per ognuno di essi, percorsi, strategie operative e competenze in uscita. COMPETENZE CHIAVE Comunicazione lingua nella madre SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Utilizza un repertorio linguistico adeguato alle esperienze ed agli apprendimenti compiuti nei diversi campi d’esperienza. Padroneggia la lingua italiana ed interagisce sul piano linguistico con diversi interlocutori Comprende messaggi di genere diverso. SCUOLA SECONDARIA PRIMOGRADO Padroneggia la lingua italiana in forma orale e scritta ed interagisce sul piano linguistico nei vari contesti culturali e sociali. Comunicazione nelle lingue straniere Mostra curiosità ed interesse E’ in grado di esprimersi a livello Interagisce in diverse situazioni nell’affrontare situazioni elementare in lingua inglese ed comunicative in lingua inglese e affronta nuove. affrontare una comunicazione una comunicazione essenziale in una essenziale. seconda lingua europea (francese/spagnolo). Competenze matematiche scientifiche tecnologiche e scientifiche tecnologiche Mostra curiosità ed interesse,pone domande e confronta ipotesi e spiegazioni. Analizza dati e fatti della realtà,sperimenta, sviluppa e applica il pensiero matematico e il “problem solving” nella vita quotidiana. Padroneggia le tecniche di calcolo ed applica la logica nei problemi. Analizza dati e fatti sapendo identificare tesi ed ipotesi Competenza digitale Mostra interesse per le nuove tecnologie. Ha buone competenze digitali ed utilizza le tecnologie informatiche per lo studio e la ricerca. Utilizza le tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per lo studio,la ricerca e la comunicazione in rete. Imparare a imparare Utilizza le attività ludiche ed il materiale di gioco per nuove possibilità d’azione e di conoscenza. Interagisce con gli altri rispettando le principali regole sociali. Possiede un patrimoni odi conoscenze di base ed è capace di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Rispetta le regole fondamentali della convivenza civile. Agisce consapevolmente ponendosi in maniera positiva verso gli altri. Organizza il proprio apprendimento attraverso l’acquisizione, l’elaborazione ed il consolidamento di nuovi apprendimenti. Partecipa in modo costruttivo ed efficace alla vita sociale e civile. Spirito d’iniziativa e di imprenditorialità Dialoga,si progetta. Ha spirito d’iniziativa e collabora attivamente in gruppo. Dimostra originalità e spirito di iniziativa traducendo le idee in azioni. Consapevolezza ed espressione culturale Mostra creatività nelle proprie attività artistiche ed espressive. Coltiva interessi culturali e sviluppa le proprie potenzialità nei campi espressivi ed artistici Si impegna in campi espressivi ed artistici in relazione alle proprie inclinazioni coltivando e sviluppando potenzialità e talenti. Competenze sociali e civiche confronta e CURRICOLO LOCALE L’art. 8 del D.P.R. 275/1999 assegna alle scuole la possibilità di determinare una quota del curricolo obbligatorio, scegliendo liberamente discipline e attività da proporre nel proprio piano dell’offerta formativa al fine di: - valorizzare il pluralismo culturale e territoriale, pur nel rispetto del carattere unitario del sistema di istruzione, garantito dalla quota definita a livellonazionale; - rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze formative degli alunni, che si determinano e si manifestano nel rapporto con il proprio contesto divita; - tenere conto delle esigenze e delle richieste delle famiglie, degli enti locali e, in generale, dei contesti sociali, culturali ed economici del territorio di appartenenza delle singolescuole. La necessità di destinare una quota del monte ore annuo ad attività legate al territorio nasce dal bisogno emergente negli individui di riappropriarsi delle proprie radici locali rispetto ad una società globalizzata che, in un’ottica di relazioni ormai di livello planetario, tende ad annullarle, assimilando e uniformando consumi, abitudini, stili divita. Conoscere, riconoscere, ricostruire e valorizzare il proprio patrimonio culturale infatti può condurre ad apprezzare la propria storia (personale, familiare, sociale) per essere così aperti alla conoscenza di quella degli altri, in una cultura del confronto e dello scambio che si basi sui presupposti della convivenza civile edemocratica. La scuola quindi deve “andare verso” il territorio per conoscerlo. Per assolvere questo compito educativo, è indispensabile un rapporto costante tra scuola e territorio, perché quest’ultimo è il contesto da cui provengono i bisogni formativi che la scuola è chiamata a soddisfare. Pertanto, collaborare con tutti i soggetti del proprio contesto, lavorare per rispondere alle esigenze sociali evidenziate, è un fattore di successo per un’istituzione scolastica che voglia essere significativa nella vita dei suoi studenti. Il curricolo locale “non è una parte del curricolo di scuola, ma la sua dimensione di contestualizzazione”.In questa ottica il “curricolo locale” non significa necessariamente curricolo costituito dagli aspetti che caratterizzano quel particolare territorio ma piuttosto l’insieme dei percorsi formativi che definiscono le “strutture di connessione” tra la dimensione locale e quella più ampia riferita ai saperi universali. Il nostro Istituto opera dinamicamente dedicando al curricolo locale il 20% del monte orario di ogni ordine di scuola, attivando iniziative attraverso reti, accordi, convenzioni, collaborazioni con associazioni, enti, agenzie formative territoriali affinché tutti collaborino alla realizzazione di un’offerta formativa che abbia sul territorio positive ricadute sociali, culturali ed economiche. Vengono altresì realizzate attività destinate alla conoscenza e allo studio del territorio e dell’ambiente naturale in cui opera l’Istituto attraverso visite guidate/viaggi d’istruzione SCELTE FORMATIVE l sistema educativo di istruzione e formazione è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione (Legge 28 marzo 2003, n. 53). In questa prospettiva l’Istituto si propone di realizzare interventi di educazione, di formazione e di istruzione adeguati al contesto operativo, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, per sviluppare le potenzialità di ciascuno e garantire l’inclusione e il successo formativo nel rispetto delle normative vigenti. Il fine generale che l’Istituto Comprensivo Rende Quattromiglia si propone è la formazione di un soggetto consapevole, competente, solidale e autonomo, un soggetto che prenda coscienza di una realtà sociale sempre più mutevole e della propria identità per potersi orientare nelle scelte future attraverso: 1. L’Educazione tesa alla formazione di atteggiamenti 2. L’Istruzione mirata alla formazione di conoscenze e abilità 3. La Formazione finalizzata allo sviluppo di competenze il Collegio, per arricchire le Scelte formative e di conseguenza ristrutturare quelle educative curricolari ed organizzative, ha tenuto conto dei seguenti documenti Indicazioni per il Curricolo Indicazioni per il Curricolo Documento “Assi culturali” Piano di informazione sul percorso di Istruzione e Formazione 2010 Il Piano di informazione sul percorso di Istruzione e Formazione 2010 vede nella scuola un punto di riferimento per il raggiungimento degli obiettivi fissati e, in tale ottica, si richiede alle varie istituzioni scolastiche di diventare luogo di diffusione dei documenti e di promozione di iniziative di discussione, confronto, ricerca e proposta. In particolare il Piano della Regione Calabria pone l’accento sul compito della scuola che “è quello di educare, di formare il cittadino di domani, creando occasioni di crescita, di dibattito, di proposte, mettendo a disposizione le proprie risorse umane, professionali, strumentali e strutturali, per suscitare nella società momenti di cittadinanza attiva e consapevole”. La nostra azione progettuale nasce proprio da questo compito estremamente difficile , complesso, ma fondante e significativo che la scuola ha e che è diventato oggi, nella società cognitiva (E. Morin), ineludibile. Si tratta di dare consistenza a ciò che viene definito il “Civismo Europeo”: acquisire consapevolezza critica della strutturazione civica. Riteniamo che sia necessario far vivere il “civismo europeo” fin dalla preadolescenza, per sostanziare consapevolezza della necessità della comprensione reciproca e di scambi culturali, economici e sociali in clima di solidarietà e di stima. Tenuto conto di tali intendimenti, condivisi collegialmente, sono precisati i seguenti obiettivi formativi, che andranno ad arricchire e completare le scelte formative già effettuate negli anni precedenti e che concretizzano la finalità ultima del nostro Istituto. • Consapevolezza critica della strutturazione civica • Precisazione di forme e caratteri delle nostre istituzioni civili • “Impulso morale” a realizzare la propria personalità in armonia con l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale • Coscienza civica europea attraverso saperi che diano “memoria storica europea”, convincimenti sulla necessità della solidarietà politica ed economica • Conoscenza dei diritti e dei doveri del cittadino europeo • Conoscenza ed accettazione delle diversità ed avvio alla cultura della multinazionalità. Tale posizione educativa si ricollega alla scelta di fondo del nostro Istituto, chiaramente evidenziata dal nome “G. Falcone”, che è quella di costruire percorsi formativi fortemente ispirati alla cultura della “Legalità”. La crescita è, infatti, assunzione di responsabilità, è capacità di scelta responsabile, alla luce di punti di riferimento valoriali forti, che danno consistenza a ciò che si vuole, che si cerca, che si pensa di realizzare. I punti di riferimento sono dati dal riconoscere “chi siamo”, “dove viviamo”, “cosa vogliamo”, “cosa ci rende parte di una società territoriale , nazionale , mondiale”. In questo cammino di ricerca, di scoperta, di riflessione, di interiorizzazione l’adolescente va guidato dalla famiglia, dalla scuola, dal territorio, dallo Stato e tale cammino va fatto tutti insieme : ognuno avrà compiti e funzioni, ma il tracciato è e deve essere comune. Occorre individuare con attenzione i momenti di questo cammino da fare insieme e trovare integrazione negli intenti, differenziando responsabilità e compiti. Sicuramente famiglia, scuola e territorio devono darsi la mano in maniera forte, devono individuare i bisogni e trovare risposte coerenti. I giovani fanno sempre più fatica a muoversi in un mondo in cui i confini tra legalità e illegalità appaiono sempre più sfumati, in un mondo che non offre certezza, i cui valori più appariscenti sono il denaro , il successo, la competizione. La risposta è spesso un rifugiarsi in se stessi, un diffondersi della cultura del sospetto, della diffidenza, un aumento del senso di solitudine, un profondo disagio. Vivere, inoltre, in un territorio molto esteso, qual è quello di Rende, nato da uno sviluppo edilizio strutturato, ma in continua espansione , con quartieri piuttosto vasti e quindi portatori di realtà diverse , crea la necessità di sostanziare “identità”, “appartenenza” al territorio, vale a dire riconoscerne la struttura e la connotazione storico-culturale e sociale, soprattutto nell’adolescente. Sapere dove si vive, quali sono le strutture che rendono la convivenza libera e solidale, quali sono le realtà economiche, sociali e culturali a cui si può fare riferimento, di cui si dispone, quali sono i legami in termini di tradizioni, quali patrimoni si posseggono a livello artistico-storico e ambientale, significa senza dubbio sostanziare in maniera concreta e quindi coerente, la necessità di convivere con giustizia, libertà, uguaglianza, per fondare concretamente la speranza di mantenere vivo ciò che la storia ci ha consegnato in termini di conquiste e di dare impulso ad un domani in cui il rispetto umano, sociale, ambientale sia sempre più diffuso, reale, ineludibile. Riteniamo, dunque che educare alla legalità sia un bisogno formativo forte, comprensivo di aspetti che, a livello diverso, costituiscono la sostanza del curricolo della nostra scuola, la cui finalità è far maturare personalità libere e forti cognitivamente, capaci di dare vita a una società realmente democratica . Legalità è allora : Dare saperi forti a livello linguistico-comunicativo, storico-scientifico-tecnologico, logico-matematico, che permetteranno la decodifica responsabile di ogni messaggio e risposte coerenti ed efficaci. Conoscere, per viverle in maniera condivisa, responsabile, autonoma, le regole della convivenza civile così come il Territorio le ha rese concrete attraverso i servizi sociali ,ma anche essere consapevoli di come ognuno può difenderle e trasmetterle all’interno del proprio gruppo. Individuare concretamente ciò che ognuno personalmente e giornalmente può fare nello studio, nel gioco, per strada, con gli amici, per far sì che ciò che è giusto e ci rende liberi, donandoci la speranza del domani , diventi realtà. Diffondere la cultura del diritto, sviluppare il senso della legalità significa rendere chiara e consapevole la formazione di cittadini liberi, soggetti responsabili del proprio progetto di vita e di quello della società tutta. Appare evidente quanto sia fondante un lavoro serio e preciso di analisi, riflessione , interiorizzazione su percorsi di conoscenza che permettano di acquisire tutte quelle competenze che rendono solidali e autonomi , nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente antropico e naturale. Significa strutturare percorsi di apprendimento all’interno dei vari ambiti disciplinari, che oltre a permettere acquisizione di saperi ed esercizio di abilità, consentano di realizzare gli obiettivi formativi funzionali ad una crescita umana coerente e responsabile SCELTE EDUCATIVE LE FINALITÀ EDUCATIVE Per finalità educative s’intendono gli esiti di carattere generale al cui raggiungimento concorre la scuola, in un rapporto di continuità tra scuola dell’infanzia, primaria ,secondaria di primo grado, in collaborazione con la famiglia, gli alunni ed in sintonia con il contesto territoriale. Linee educative: Scuola dell’Infanzia Secondo le Indicazioni per il Curricolo del 2012 la Scuola dell'infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. Nelle sue diverse espressioni, ha prodotto sperimentazioni, ricerche e contributi che costituiscono un patrimonio pedagogico riconosciuto in Europa e nel Mondo. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo “ dell’identità, dell’autonomia, della competenza della cittadinanza ” . Linee educative: primaria e secondaria di primo grado Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura” . In particolare, la scuola primaria “mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Agli studenti che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.” La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato ”. Le finalità che la scuola intende perseguire sono orientate a promuovere: LA MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA LO SVILUPPO DEL SENSO SOCIALE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA di ogni singolo allievo; esse derivano dalla visione del bambino/ragazzo come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura. La MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ impone alla scuola il necessario radicamento degli atteggiamenti di sicurezza, di autostima e di equilibrio affettivo. L’AUTONOMIA è un percorso che il bambino/ragazzo ha già da tempo intrapreso in ambito familiare: alla scuola il compito di orientarlo perché possa compiere scelte autonome in ambienti e contesti diversi. Le COMPETENZE vengono favorite nel momento in cui la scuola incentiva le occasioni per far emergere le potenzialità di sviluppo di ciascuno, valorizzando conoscenze e vissuti individuali, attraverso proposte educative e didattiche stimolanti. L'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA esprime l'esigenza di una formazione che possa continuare nell'intero arco della vita. Nell'ambito di una collaborazione tra la scuola e gli attori extrascolastici, in primo luogo la famiglia, viene promossa la condivisione di regole e di valori sui quali si fonda la società in cui viviamo. L’Istituto pone così le basi per la formazione di un cittadino europeo capace di partecipare positivamente al percorso di sviluppo della società moderna, promuovendo la cultura nel territorio. La CENTRALITA’ dell’attività formativa ed educativa viene attribuita quindi all’alunno ed al suo DIRITTO a manifestare il proprio potenziale massimo, nel rispetto delle regole della convivenza democratica La scuola sviluppa la propria azione educativa per: promuovere lo sviluppo ed il raggiungimento degli obiettivi formativo pedagogico- didattici aiutando gli alunni a dare un senso al proprio apprendere, offrendo figure professionali adulte disponibili a seguire e valorizzare il processo di crescita; promuovere il benessere personale inteso come acquisizione di una buona autostima e realizzazione di relazioni sociali soddisfacenti; in particolare prevenire e contrastare il bullismo e ogni forma di violenza diffondendo una cultura della legalità e del rispetto reciproco; prevenire fenomeni di disagio garantendo pari opportunità educativo formative anche attraverso una continua riflessione sui modelli culturali e di relazione, sulla reciprocità di rapporti; agevolare l’inserimento di alunni stranieri in sinergia con gli enti territoriali e altri referenti attraverso convenzioni e progetti specifici, per favorire sia il successo formativo sia l’integrazione tra diverse culture ; promuovere un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili, con progetti di integrazione rispettosi delle specifiche potenzialità, volti ad un graduale sviluppo e recupero di competenze e padronanze nei vari ambiti educativo-didattici favorire un iter formativo unitario attraverso collegamenti e percorsi didattici fra le tre scuole: dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I° grado; favorire la qualità del servizio scolastico con progetti di Istituto, nel rispetto delle tappe evolutive degli alunni; sensibilizzare ad una visione europea della scuola: promuovere collegamenti con altri paesi attraverso progettazioni su tematiche comuni, utilizzando anche le nuove tecnologie. ANALISI DEI BISOGNI I docenti rilevano nella popolazione scolastica dell’Istituto alcuni bisogni specifici: bisogno di ORIENTAMENTO che comporta la necessità di attuare un percorso formativo che, attraverso percorsi di consapevolezza di sé e della realtà circostante porti ad acquisire atteggiamenti autonomi, e adeguati nelle previsioni e nelle scelte; bisogno di INCLUSIONE NELLA SCUOLA E NEL TERRITORIO cui rispondere con itinerari formativi e didattici che promuovano la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali bisogno di STIMOLARE LA MOTIVAZIONE SCOLASTICA, a cui la scuola deve rispondere mirando al successo formativo di ciascuno e proponendo un curricolo che utilizzi i metodi, i contenuti, le attività e i sussidi più funzionali: - sul piano cognitivo, all’acquisizione di solide competenze, ivi comprese quelle inerenti alle conoscenze e all’uso della lingua inglese e delle nuove tecnologie; - sul piano affettivo-motivazionale, alla creazione di un clima positivo e accogliente, che favorisca il benessere psicofisico, l’interesse e la motivazione ad apprendere, l’autostima e l’autonomia; - sul piano relazionale, allo sviluppo della capacità di interagire e collaborare con i compagni ed i docenti, di assumere responsabilità personali e sociali; bisogno di CONTINUITÀ del processo educativo che rende necessario operare il debito raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado, per garantire un percorso formativo organico e completo, strutturato secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite e assicuri inoltre l’interazione tra i diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno. La Continuità educativa sottolinea la necessità di uno stretto legame e di un continuo dialogo tra i diversi sistemi, condizione indispensabile per garantire che il passaggio da un contesto esperienziale ad un altro assuma quella rilevanza pedagogica, capace di rafforzare e arricchire le competenze del bambino. Per operare in tal senso, i docenti dei diversi ordini di scuola hanno condiviso : - un’idea di verticalità che fa riferimento non solo alla dimensione dei saperi e dei contenuti, ma anche e , soprattutto, all’acquisizione graduale di abilità, attitudini e competenze, in relazione ai livelli di sviluppo evolutivo dell’alunno; - un’idea di curricolo verticale come curricolo a spirale, con il passaggio dal modello di apprendimento lineare/sequenziale a quello di apprendimento come processo ciclico e dinamico in cui tutto si formula e riformula, arricchendosi in continuazione. A Tal fine la Scuola progetta itinerari formativi finalizzati a: Predisposizione di una didattica curricolare innovativa, attenta a stili e tempi di apprendimento differenziati; Valorizzazione e potenziamento delle abilità e competenze di base di ciascun alunno, con riferimento anche agli esiti delle Prove Nazionali INVALSI; Inserimento ed integrazione degli alunni diversamente abili e/o appartenenti ad altre culture; Attivazione di strategie mirate alla prevenzione dei disagi e al recupero degli svantaggi; Valorizzazione delle eccellenze, tenendo conto della molteplicità delle intelligenze; Conoscenza delle Lingue comunitarie per un corretto inserimento nel contesto europeo; Orientamento in vista delle scelte formative future; Conoscenza, valorizzazione e trasmissione della cultura locale. Collaborazione con Associazioni Sportive, Agenzie Educative e Enti territoriali per promuovere una corretta fruizione del tempo libero e una adeguata formazione alla vita relazionale, nell’ottica della costruzione di una “Comunità educante integrata”. OBIETTIVI FORMATIVI Per rispondere ai peculiari bisogni degli alunni l’Istituto ha individuato i seguenti OBIETTIVI FORMATIVI : Educare alla convivenza civile all’interno della classe, strutturando capacità di confronto e accettazione e competenza nel lavorare in gruppo Essere consapevoli della propria identità personale e culturale, e saper combattere pregiudizi espressi, in qualsiasi forma, verso qualunque “diversità”. Prendere coscienza dei diritti di tutti gli uomini per promuovere la cultura della legalità , solidarietà, rispetto come vero atto di pace, in quanto rifiuto di ogni forma di violenza. Favorire l’acquisizione degli elementi che consentono di essere cittadino oggi. Aiutare a capire/riflettere su alcuni fenomeni sociali positivi ( patrimonio comune della res-pubblica, sistema dei servizi sociali, associazioni di volontariato , associazioni di difesa dei diritti, il sistema educativo, i valori della cultura e dell’arte, la memoria storica di un popolo). Aiutare a capire/riflettere su alcuni fenomeni sociali negativi (bullismo, microcriminalità, terrorismo, degrado ambientale, mancato riconoscimento dei valori sociali e culturali dovuto a carenze di istruzione e formazione, criminalità di stampo mafioso). Fornire elementi per accrescere la fiducia verso chi propone le regole ed ha il compito di garantirne il rispetto (genitori, docenti, Enti, forze dell’ordine). Promuovere e valorizzare la possibilità di essere, oltre che spettatori , attori corresponsabili delle spirali sociali positive. Come indicato dalla Legge107 /2015 , l’Istituto finalizza il PTOF a conseguire gli obiettivi formativi attraverso sviluppo e potenziamento di: - competenze linguistiche; - competenze matematico-logiche e scientifiche; - competenze nella pratica e nella cultura musicale e artistica; - competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; - comportamenti responsabili ispirati a legalità, sostenibilità ambientale; - alfabetizzazione all’arte, all’uso dei media; - discipline motorie e comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; - competenze digitali e uso consapevole dei social network; - metodologie laboratoriali; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, lotta al bullismo, anche a quello informatico; inclusione scolastica e diritto allo studio dei BES; - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale; - percorsi formativi personalizzati ; - sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli alunni PROGETTAZIONE DIDATTICA I docenti organizzano la progettazione didattico-educativa nel rispetto della specificità di ciascun ordine di scuola, fondando la loro azione formativa sull’osservazione e l’analisi dei bisogni emersi. La costruzione del profilo educativo e culturale dello studente e la strutturazione dei progetti ad esso relativi, utilizzano obiettivi formativi e obiettivi specifici di apprendimento che si diramano nelle diverse discipline (saperi) e nelle diverse educazioni (valori). - - ATTIVITA’ ORGANIZZATIVA DI PROGETTAZIONE Nel momento in cui la scuola dell’autonomia supera la rigida organizzazione delle classi, dei calendari, degli orari … e assume un’organizzazione flessibile, anche per muoversi secondo le proprie “opzioni metodologiche”, è necessario concordare con gli altri docenti i tempi, i modi e le forme delle attività educative e didattiche. Pertanto, così come il POFT è il frutto del lavoro collegiale di tutti i docenti della scuola, ciascuno dei quali è chiamato ad offrire il proprio specifico e qualificato apporto personale, anche la Progettazione didattica annuale vede coinvolti l’intera comunità educante. La Progettazione didattica annuale è stata intesa come progettazione unitaria di tutte le attività educative e didattiche che riguardano le classi parallele. Gli interventi educativi e didattici, relativi alle diverse discipline, sono stati armonizzati ed integrati in un progetto formativo unitario, in una logica di continuità, di coerenza, di integrazione, che è stato sviluppato attraverso l’articolazione di specifici percorsi di apprendimento scanditi in tre fasi: progettazione, realizzazione e controllo. Attraverso l’organizzazione di un modello unico si sono espressi i vari aspetti del processo formativo cercando di: operare per competenze disciplinari e di cittadinanza; integrare gli obiettivi delle diverse discipline nella prospettiva della formazione unitaria della personalità; prevedere obiettivi formativi trasversali, da intendere non come obiettivi che si aggiungono agli obiettivi disciplinari, ma come obiettivi comuni: conoscenze, capacità ed atteggiamenti in una prospettiva inter e multidisciplinare; prevedere l’apprendimento unitario, cioè l’obiettivo formativo per eccellenza che presiede alla trasformazione delle capacità in competenze attraverso la valorizzazione delle conoscenze e le abilità; prevedere criteri metodologico-didattici coerenti che tengano tutti parimenti presenti i livelli di sviluppo e di apprendimento, i ritmi e gli stili di apprendimento che, nei singoli alunni, possono anche essere diversificati relativamente alle varie discipline e attività didattiche; prevedere criteri di controllo e di valutazione. I DIPARTIMENTI L’Istituto Comprensivo “G. Falcone” Rende-Quattromiglia incentra la progettazione curricolare sulla seguente articolazione collegiale: Dipartimenti per aree disciplinari (Area umanistica- espressiva; Area linguistica; Area scientifico-matematicotecnologico-motoria;) i cui compiti sono: elaborare il curricolo verticale, dalla dimensione generale agli aspetti operativi; elaborare forme di programmazione disciplinare (linee comuni) strutturate in unità di apprendimento; definire prove comuni di accertamento delle competenze per classi parallele; sperimentare e diffondere metodologie di intervento didattico; condividere e scegliere i “materiali-supporti” didattici più opportuni; definire azioni di integrazione nei piani individualizzati e personalizzati per gli alunni diversamente abili e dsa; progettare interventi di recupero e potenziamento delle strutture logico-cognitive; condividere collegialmente gli strumenti per la valutazione delle competenze(rubriche valutative e compiti di prestazione) e altre modalità valutative; rilevare i bisogni professionali formativi ed elaborare idonei Piani ed iniziative. Nell’ambito dei Dipartimenti vengono espresse le finalità relativi alle aree: AREA LINGUE STRANIERE (Inglese, Francese/Spagnolo ) ampliare gli orizzonti culturali degli alunni; favorire la lettura, la comprensione e l’interpretare di testi linguistici di vario genere; sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; progettare corsi di potenziamento per migliorare le competenze, anche al fine del rilascio delle certificazioni internazionali. AREA LINGUE STRANIERE (Inglese, Francese/Spagnolo ) ampliare gli orizzonti culturali degli alunni; favorire la lettura, la comprensione e l’interpretare di testi linguistici di vario genere; sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; progettare corsi di potenziamento per migliorare le competenze, anche al fine del rilascio delle certificazioni internazionali. AREA UMANISTICA – ESPRESSIVA: Italiano, Storia, Geografia, Musica, Arte e Immagine, Religione favorire la lettura, la comprensione ed l’interpretazione di testi scritti di vario genere; potenziare l’impiego appropriato della lingua italiana nei vari contesti e per scopi diversi; sviluppare e potenziare le capacità di ascoltare, comprendere, utilizzare le diverse simbologie, relazioni e modalità dell’universo sonoro e musicale; conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione artistica, attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi; favorire una cultura religiosa per la formazione del proprio pensiero; favorire la conoscenza di eventi, personaggi ed elementi che hanno caratterizzato la storia dell’umanità; favorire la conoscenza fenomeni e sistemi antropofisici in una visione dinamica di tutti gli elementi variabili, naturali ed umani, che concorrono a configurare l'assetto del territorio. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA: Matematica, Scienze, Tecnologia, Educazione Fisica educare alla consapevolezza del valore della cultura matematico-scientifico-tecnologico per analizzare, interpretare, elaborare fatti e problemi della realtà; promuovere l'acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile Nelle riunioni dipartimentali è stata elaborata una progettazione comune per classi parallele, sulla base di un modello unico elaborato dal team dei docenti. Le progettazioni dei tre ordini di scuola sono pubblicate sul sito Web della scuola. PAI- PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate." ICF (International Classification of Functioning) OMS 2002: nuovo modello diagnostico che, ponendo l’attenzione al profilo di funzionamento e all’analisi di contesto, consente di individuare i BES che un alunno, con continuità o per un periodo della sua vita, può manifestare per motivi fisici, biologici, fisiologici, ma anche psicologici o sociali. Legge 170/ 08/10/2010- Disturbi specifici di Apprendimento : concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003, introduce il PDP (Piano Didattico Personalizzato) e la “presa in carico” dell’alunno da parte di ciascun docente curricolare. Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: definisce gli “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Circolare Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013:BisogniEducativi Speciali (BES) fornisce le indicazioni operative per attuare, all’interno delle singole istituzioni scolastiche, quanto previsto dalla Direttiva Ministeriale. Nota Ministeriale del 22 novembre 2013: fornisce chiarimenti in merito agli strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali – anno scolastico 2013/2014. Nota Ministeriale del 27 giugno 2013: precisa gli scopi del Piano annuale per l’inclusività (PAI) all’interno del P.O.F. PIANO PER L’INCLUSIVITA’ Le linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa mettono in evidenza che il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello ICF(International Classification of Functioning, disability and health - ICF) inerente la classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). Si tratta di bisogni particolari, più o meno stabili o transitori, che evidenziano la necessità e l’importanza di percorsi educativo-didattici il più possibile efficaci ed individualizzati che sappiano cogliere in tempo le differenze e le difficoltà di ogni singolo alunno. Aree individuate per la classificazione dei Bisogni Educativi Speciali: Area della disabilità (L. 104/1992) Disturbi evolutivi specifici (DSA; deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; ADHD) Area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale La scuola italiana, fin dal 1977 (con la legge n. 517 che segna l’inizio dell’integrazione scolastica e successivamente con la L.104/92), rappresenta un modello di scuola inclusiva a cui si riferiscono i paesi dell’Unione Europea e non solo. La legge quadro, però, prevede il diritto alle provvidenze e alle misure previste, compreso l’insegnante di sostegno, solo per le problematiche riferibili al manuale diagnostico ICD-10 utilizzato dai Servizi Sociosanitari pubblici italiani per la certificazione ai sensi della L.104/92. Per contro, oggi, la complessità delle classi - riflesso anche della complessità delle attuali dinamiche socioeconomiche e culturali - appare sempre più evidente; l’area dello svantaggio scolastico non si limita infatti alla disabilità, ma comprende anche i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, identificandosi come area dei BES (Bisogni Educativi Speciali o Special Educational Need. La scuola, pertanto, è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una pluralità di studenti che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze nonché con disturbi del comportamento stabili o transitori. L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i segnali di disagio, ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato competente per affrontare un percorso positivo per i loro figli, e dall'utilizzo di mirati strumenti diagnostici in età evolutiva. Un approccio integrato, scuola famiglia – servizi sanitari, consente di assumere un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali assumono una correlazione con lo stato di salute dell’individuo. Il nostro Istituto, applicando le disposizioni normative attuali ( C.M. n. 8 del 6 Marzo 2013), ha predisposto il Piano di Inclusione, relativo alla presenza degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), comprendente “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”, al fine di realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA,è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata , le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Obiettivi Al fine di agevolare e dare sistematicità alle procedure volte all’inclusione di tutti i bisogni educativi degli alunni, l’Istituto si impegna ad effettuare le seguenti attività: - Costituzione del Gruppo di Lavoro per l’inclusione GLI in collaborazione con l’ASP; - Monitoraggio nell’ambito degli incontri per la programmazione e nei consigli di classe, delle situazioni emerse per effetto delle osservazioni dei docenti; - Comunicazione alle famiglie delle situazione emerse e condivisione delle linee di intervento nei confronti degli alunni con la scuola, la famiglia e gli operatori ASP; - Pianificazione di un programma di intervento, attraverso la compilazione del PDI e/o del P.D.P., anche con l’eventuale collaborazione di esperti esterni ( ASP /o privati)per personalizzare gli apprendimenti; - Utilizzo del materiale didattico , strutturato e multimediale in dotazione all’Istituto per predisporre interventi per predisporre strategie di intervento; Adozione di metodologie( es, cooperative learning) che permettano ai docenti di strutturare attività “mettendosi dal punto di vista di tutti”; - Raccolta delle “buone prassi” effettuate nelle classi, socializzandole ai colleghi, con lo scopo di creare una “banca” di strumenti didattici da utilizzare in analoghe situazioni di difficoltà; - Condivisione periodica all’interno dei Consigli di intersezione, di classe e del GLI delle problematiche emerse all’interno delle singole situazioni ; - Monitoraggio e valutazione al termine dell’anno scolastico del livello di inclusività raggiunto al fine di migliorare le criticità emerse; - Formazione continua del personale docente con esperti del settore in riferimento alle problematiche della diversa abilità e dei DSA . - Adozione di Testi scolastici che prevedano la dotazione di strumenti specifici per gli alunni con DSA - Acquisto di programmi multimediali specifici e di strumenti multimediali da utilizzare a supporto degli alunni con DSA Ogni team docente predisporrà un piano di intervento, condiviso anche dalla famiglia, in cui verranno inserite indicazioni per metodologie, strategie, percorsi di intervento e modalità di valutazione, relativamente agli alunni diversamente abili, agli alunni con bisogni educativi speciali presenti all’interno delle singole classi e per gli altri alunni della classe. Le indicazioni conterranno percorsi inclusivi che terranno conto anche del clima della classe e delle metodologie di intervento per affrontare l’inclusione degli alunni adottando un “denominatore comune”. Alunni diversamente abili Gli strumenti operativi di cui si dispone sono: Diagnosi funzionale, Profilo dinamico funzionale (P.D.F.),Piano educativo personalizzato (P.E.P.). Sulla base del P.D.F. è elaborato il P.E.P. alla cui stesura collaborano i docenti della classe, l’insegnante specializzato, gli operatori dell’Azienda Sanitaria e i genitori. Per la stesura del P.E.P. si tiene conto della conoscenza dell’alunno attraverso l’osservazione, la lettura della diagnosi funzionale e dei dati anamnestici, l’individuazione dei bisogni; delle risorse disponibili. Tutto ciò permette ai docenti di giungere ad una conoscenza preliminare per avviare il processo d’integrazione scolastica. Il P.E.P. comprende: La scelta dei traguardi per lo sviluppo delle competenze le metodologie da adottare , gli strumenti da utilizzare; Oltre agli aspetti sopra indicati, ci si prefigge di raggiungere anche i seguenti obiettivi trasversali: - sviluppo della socializzazione; - capacità comunicativa ed espressiva; - conoscenza di sé e sviluppo dell’autonomia; - presa di coscienza di se in rapporto con l’altro, con l’ambiente, con gli oggetti; - scoperta del proprio “ io” interiore; - sviluppo della creatività del “sentire”; - capacità di osservazione e riflessione; - capacità di ascolto. Fondamentale sarà un corretto e costruttivo rapporto scuola-famiglia. Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione La scelta degli obiettivi d’apprendimento Gli obiettivi d’apprendimento sono l’astrazione concettuale delle conoscenze e delle abilita. Essi saranno commisurati alle effettive potenzialità dell’alunno diversamente abile Contenuti e attività saranno scelti tenendo conto degli obiettivi d’apprendimento programmati. La Scuola ha aderito al Progetto Scuola di Special Olympics Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva, ma soprattutto è un programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati. In particolare il Progetto Scuola di Special Olympics prende avvio dal percorso formativo denominato SO GET INTO IT, indirizzato a tutti gli ordini e gradi di scuola, che persegue l’obiettivo generale di Special Olympics di promuovere ed educare alla conoscenza della diversa abilità per evidenziarla come risorsa per la società. Si rimanda al Progetto “ Integrazione ed Inclusione” ed al progetto Special Olympics ALUNNI STRANIERI COME RISORSA Il fenomeno dell’immigrazione, negli ultimi anni, ha continuato ad assumere dimensioni e connotazioni tali da rendere necessario, da parte della scuola, una attenta considerazione ed una serie di interventi atti da un lato a garantire l’esercizio del diritto all’istruzione e dall’altro a valorizzare le risorse provenienti da culture favorendo così scambi di civiltà. Le esperienze maturate in questi anni hanno mostrato che spesso gli alunni stranieri incontrano problemi, anche notevoli, legati sia alle competenze linguistiche che alle differenze culturali. Le difficoltà derivate dalla non conoscenza della lingua italiana non consentono agli alunni stranieri, infatti, di esprimere esigenze personali, di assimilare contenuti, di apprendere ruoli sociali e di conseguenza di sperimentare modelli di comportamento funzionale. Per educarli, quindi, ad una efficace comunicazione è necessario rimuovere prima di tutto l’ostacolo dell’incompetenza linguistica, per consentire loro di inserirsi fattivamente nel contesto classe e nel territorio in cui vivono. In tal senso l’’Istituto Comprensivo Rende - Quattromiglia si propone come luogo di incontro, di accettazione e di integrazione offrendo uguali opportunità formative e valorizzando le diversità siano esse religiose, che culturali ed etniche L’azione educativa del nostro istituto, è infatti, finalizzata a: comprendere la ricchezza delle diverse culture acquisire il senso della propria identità culturale scoprire il valore delle tradizioni dei diversi popoli comprendere il valore del dialogo tra le diverse culture comunicare usando linguaggi e tecniche differenti (verbale e non verbale) favorire l’aspetto relazionale secondo un’articolazione che si sviluppa a diversi livelli: Accoglienza attraverso la raccolta di informazioni e dati sugli alunni raccolta di dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica attivazione di tecniche metodologiche e didattiche atte a creare un clima relazionale di recupero e di dialogo creazione di contatti con le famiglie individuazione dei bisogni specifici di apprendimento osservazione/valutazione delle competenze all'ingresso Alfabetizzazione linguistica attivazione di percorsi didattici individualizzati ( se necessari). rilettura dei punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di intercultura all'interno del normale lavoro in classe miglioramento dell'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana intervento nel recupero delle difficoltà scolastiche anche attraverso segnalazione degli alunni nei corsi di rafforzamento linguistico che la scuola attiva durante l’anno scolastico Programmare l’inclusione Per assicurare agli studenti di nazionalità non italiana, soprattutto se di recente immigrazione e di ingresso nella scuola in corso d’anno, la possibilità di seguire un efficace processo di insegnamento-apprendimento – e quindi una loro effettiva integrazione – le nostra scuola attiverà, utilizzando le risorse che saranno messe a disposizione dalla Legge 440/97, dal FIS, e con opportune scelte di priorità nella finalizzazione delle disponibilità finanziarie relative alle aree a forte processo migratorio, le seguenti misure per curvare la metodologia alle esigenze degli alunni attraverso la predisposizione di Piani didattici personalizzati: moduli intensivi, laboratori linguistici, percorsi personalizzati di lingua italiana per gruppi di livello sia in orario curricolare (anche in ore di insegnamento di altre discipline) sia in corsi pomeridiani realizzati grazie all’arricchimento dell’offerta formativa) tesi a promuovere la conoscenza dell’italiano funzionale allo scambio interpersonale e la comprensioneproduzione della lingua italiana per studiare- LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI VALUTAZIONE = ATTRIBUIRE VALORE PRINCIPI GENERALI La scuola pone la valutazione come una delle fasi fondamentali del percorso educativo. Attraverso il processo valutativo si completa infatti la formazione di ogni singolo alunno,sia in senso disciplinare che personale. Valutare assume un significato complessivo che coinvolge l’intero processo di maturazione dell’alunno per tutto il suo iter scolastico. La valutazione, che dovrebbe essere per il docente l’atto conclusivo di un processo di insegnamento- apprendimento è per l’alunno invece l’inizio del suo personale percorso meta cognitivo, che lo porterà a completare e migliorare la sua formazione. La valutazione assume la funzione di strumento fondamentale, insieme alla progettazione, per migliorare la qualità dell'intervento didattico .E’ una procedura continua e sistematica ed assume una funzione regolativa dei processi di apprendimento/insegnamento e, a livello formativo, di verifica continua degli apprendimenti individuali. Una corretta valutazione prevedere: -a conoscenza delle caratteristiche d’ingresso degli alunni; - l’osservazione del comportamento degli alunni nei diversi momenti dell’itinerario formativo; - il controllo della validità delle proposte didattiche nel loro complesso (obiettivi/contenuti); - L’organizzazione delle valutazioni formative e l’offerta di possibilità di recupero e di sostegno. Il DPR n.275 recita: [….]La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99. La Valutazione degli apprendimenti La Legge 53/2003 ha articolato il primo ciclo di istruzione in periodi didattici così distinti: N. 3 bienni [(2^ e 3^), (4^ e 5^) di Scuola Primaria e (1^ e 2^) di Scuola secondaria di 1° grado N. 2 monoenni [1° anno di Scuola Primaria e 3° anno di Scuola secondaria di 1° grado]. Nella Scuola la valutazione è legata ai Periodi Didattici. Il P.D. costituisce l’arco di tempo che si distende fra la valutazione esterna – all’avvio del periodo curata dall’INVALSI – e la valutazione interna, ad opera dei docenti della classe. La valutazione iniziale (diagnostica) e la valutazione conclusiva (sommativa) rappresenteranno la valenza formativa dell’intervallo temporale, definito Periodo Didattico. La Legge n. 53/2003 ha distinto la valutazione in tre tipologie: 1.Valutazione esterna obbligatoria a cura del servizio nazionale (INVALSI) per le classi II e V primaria, I secondaria di I grado. La partecipazione alla rilevazione nazionale degli apprendimenti degli studenti, come previsto dall’art. 1, comma e del D. Legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 ottobre 2007, n. 176, rientra, anche ai sensi dell’art. 51 c. 2 della legge 35/2012, nell’attività ordinaria d’istituto. In tal modo, la scuola può ottenere informazioni sugli apprendimenti distinti per ciascuna classe e comparabili con la situazione del sistema nel suo complesso. 2. Valutazione interna (apprendimento e comportamento) con la certificazione delle competenze a cura dei docenti, così strutturata: - Valutazione iniziale o diagnostica - Valutazione in itinere o formativa - Valutazione intermedia o sommativa (I quadrimestre) - Valutazione finale o sommativa (II quadrimestre). 3. La valutazione per la certificazione finale: Esame di Stato conclusivo del I ciclo. L’intreccio tra valutazione dell’Istituzione scolastica e valutazione nazionale evidenzierà l’intenzione di un controllo assiduo da parte dello Stato sui processi formativi attivati nelle Scuole ed in quest’ottica va visto l’Esame di Stato situato con funzione sommativa al termine del ciclo scolastico . Si evince che la valutazione dovrà essere necessariamente strutturata come un processo sistematico e continuo fondato su criteri precisi, condivisi e soprattutto approvati collegialmente. Dovrà misurare sia le prestazioni dell’alunno che l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’Offerta Formativa, che fornire le basi per un giudizio di valore che consentirà di prendere migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa, che è certificativocomunicativa). In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti la Scuola ha individuato modalità e criteri di valutazione degli alunni condivisi (D.P.R. 275/99, art. 4).Partendo dall’accezione specifica del termine criterio, che è usato per indicare ambiti specifici di osservazione selezionati al fine di osservare l’apprendimento degli alunni e le fasi del loro sviluppo, il Collegio dei docenti ha deliberato specifici criteri articolati in indicatori e descrittori. Al contempo i suddetti criteri di verifica e di valutazione sono utilizzati dai Consigli di Classe come regole da rispettare nelle pratiche valutative. In tal senso, criteri e modalità di verifica costituiscono un modello operativo la cui funzione è quella di fornire orientamenti certi ai docenti del nostro Istituto impegnati nelle attività di verifica e valutazione. La verifica degli apprendimenti La verifica costituisce un momento di rilevazione il più possibile oggettivo e quantitativamente misurabile. Strumenti di verifica Le prove di verifica sono strutturate in modo da risultare costante, regolare e programmate su tutte le componenti e le attività del processo formativo. La verifica didattica dovrà garantire: - il continuo adeguamento dei processi di insegnamento – apprendimento alle richieste degli allievi, alle reali possibilità, alle loro diversità; - la promozione di stili di apprendimento diversi; - il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione; - l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità; - la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento; - la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte. Tipologia degli strumenti di verifica - Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative; - Questionari; - Prove scritte soggettive (prove descrittive); - Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto); - Prove scritte semistrutturate; - Esercitazioni grafiche. La verifica su tutte le componenti del processo formativo misurerà la coesione, la collaborazione, la disponibilità, l’incisività, la tempestività e l’apertura ai bisogni. La strutturazione delle prove di verifica garantirà la presenza dei seguenti elementi: - precisione, cioè la prova dovrà essere costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di obiettivi ben definiti; -validità, cioè la prova dovrà essere costruita in modo da osservare le abilità da accertare; - attendibilità, cioè la prova dovrà essere riproducibile. I risultati delle verifiche, anche orali, andranno comunicati agli alunni, in ottemperanza all’art. 22 della legge 241/90 (accesso ai documenti amministrativi anche parziali e interni) e al Regolamento sulla Valutazione n. 122/09. Tempi 1. Valutazione esterna (INVALSI) La valutazione esterna si articolerà in tre momenti: maggio: prova preliminare di lettura (II primaria) e prova d’Italiano (II e V primaria); maggio: prova di Matematica (II e V primaria) e questionario studente (V primaria); maggio: prova di Matematica, prova d’Italiano e questionario studente (II secondaria di secondo grado); giugno: prova di Matematica, prova d’Italiano (III secondaria di primo grado – Prova nazionale all’interno dell’esame di Stato). 2. Valutazione interna Valutazione iniziale o diagnostica (Settembre-Ottobre): I test d’ingresso, definiti in sede di dipartimenti disciplinari, si svolgeranno contemporaneamente nelle classi parallele nei primi giorni di scuola e serviranno per individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero ed a definire le fasce di livello da inserire nei piani di lavoro di classe. I risultati delle prove saranno utilizzati non per valutare il profitto, ma per accertare abilità e rilevare prerequisiti; lo scopo è quello di acquisire informazioni non solo sul singolo allievo, ma sull’intera classe. Valutazione in itinere o formativa è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di riallineamento/potenziamento. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo. Valutazione intermedia/finale o sommativa consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente nei due periodi quadrimestrali adottati dal Collegio dei Docenti. Pertanto, i Consigli di classe e interclasse avranno sistemi di riferimento omogenei sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi. - (Fine I quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta con compilazione della scheda personale relativa al 1° quadrimestre notificata alle famiglie entro i primi 15 giorni di febbraio; -(Fine II quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta per valutare abilità, conoscenze, competenze acquisite alla fine dell’anno, con compilazione della scheda personale relativa al 2° quadrimestre notificata alle famiglie nel mese di giugno Per la rilevazione degli apprendimenti ogni insegnante adotta schede, questionari, griglie, interrogazioni, conversazioni, attività grafico-pittoriche, con l’obiettivo di rendere tali strumenti il più possibile condivisi e oggettivi. La valutazione si trasforma in comunicazione nel momento in cui gli insegnanti informano le famiglie del quadro relativo al processo formativo dell’alunno, rilevato durante l’insieme delle procedure messe in atto. Nella scuola dell’infanzia le modalità di comunicazione sono le seguenti: -consigli di intersezione: si tengono in date programmate con i rappresentanti dei genitori per discutere problemi educativi ed organizzativi -colloqui: si tengono in date programmate e ogni volta che insegnanti e/o genitori ne facciano richiesta. Nella scuola primaria le modalità di comunicazione sono le seguenti: -consigli di interclasse: si tengono in date programmate con i rappresentanti dei genitori per discutere problemi educativi ed organizzativi; -colloqui: si tengono in date programmate e ogni volta che insegnanti e/o genitori ne facciano richiesta. Nella scuola secondaria di I grado le modalità di comunicazione sono le seguenti: -consigli di classe: si tengono in date programmate con i rappresentanti dei genitori per discutere problemi educativi ed organizzativi; -colloqui: si tengono in date programmate e ogni volta che insegnanti e/o genitori ne facciano richiesta. Nello specifico si rimanda alla lettura dei criteri di valutazione, allegati al POF, approvati dal Collegio dei doceti nei nel triennio di riferimento. RAV- NUOVO PUNTO DI PARTENZA RIFERIMENTI LEGGE 107/2015 (art.1 comma1) RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE elaborato nel corso dell’anno scolastico 2014/2015 (vedi “Scuola in chiaro”) PIANO DI MIGLIORAMENTO ( in allegato) Il nostro Istituto Comprensivo, in linea con la normativa vigente e con le indicazioni del MIUR, ha avviato un'attività di analisi e di valutazione interna, partendo dalla lettura e dalla riflessione su dati ed informazioni che ha portato alla compilazione e all'invio del Rapporto di autovalutazione (RAV). Esso mette in evidenza i punti di forza e le criticità del nostro Istituto relativamente al contesto, agli esiti e ai processi, porta alla definizione degli obiettivi di processo e permette di individuare le priorità da seguire per un effettivo miglioramento. CRITICITÀ EMERSE NEL RAV E RIESAME DEL CURRICOLO VERTICALE Dall’analisi delle criticità emerse dal rapporto di autovalutazione RAV, relative agli ESITI DEGLI STUDENTI con specifico riferimento alla Somministrazione di prove di valutazione standardizzate e per classi parallele è emersa la necessità di un: 1. Incremento significativo dei momenti di analisi relativi alla rivisitazione del curricolo verticale, revisione della programmazione comune per ambiti disciplinari/discipline, all’organizzazione di prove comuni nonché, alla valutazione basata sulle prove strutturate per classi parallele, che garantiscano lo sviluppo di quelle competenze necessarie a migliorare i livelli di apprendimento richiesti dai Quadri di Riferimento dell’Invalsi Ciò ha indotto i componenti del gruppo di lavoro a riesaminare il curricolo e a interrogarsi criticamente sui seguenti punti sensibili: necessità di riconoscere comunemente il valore del curricolo nell’organizzazione dei suoi diversi aspetti opportunità di riflettere sull’acquisizione di competenze di base, da parte degli allievi per migliorare i livelli di apprendimento necessità di una formazione qualitativamente avanzata dei docenti responsabili del processo formativo rispetto alle nuove metodologie di insegnamento-apprendimento ampliamento del dibattito sulle modalità e i criteri di valutazione formativa e di autovalutazione; In relazione a ciò, il gruppo di lavoro ritiene necessario porsi come nucleo di ascolto e di raccordo tra il curricolo e le azioni proposte nel PDM attraverso: individuazione di un referente all’interno di ogni ordine di scuola potenziamento delle relazioni tra i docenti dei tre ordini di scuola, al fine di condividere materiali, stimolare la riflessione, proporre strategie condivise e soluzioni migliorative e innovative per affrontare le problematiche emerse. ELEMENTI DI PROBLEMATICITÀ la permanenza, in alcuni settori, di un metodo d’insegnamento tradizionale ormai poco efficace nell’attuale realtà scolastica, sociale e culturale; la poca disponibilità da parte di alcuni docenti a recepire nella scuola buone pratiche e metodologie didattiche innovative, prodotte negli ultimi anni a seguito degli investimenti di energie professionali e finanziarie, e impiegate per il rinnovamento; la presenza di un organico piano di formazione e di aggiornamento non ancora del tutto sufficiente; la conoscenza non sempre completa, da parte dei docenti, di informazioni sull'acquisizione di conoscenze, abilità, competenze da parte dei singoli studenti, durante e alla fine del processo formativo. Tra le criticità che hanno contribuito ad ostacolare l’innovazione didattica nell’ambito della formazione di base si evidenziano: problemi di professionalità relativi a progettazione, gestione e valutazione problemi di accordi in verticale in modo reciproco ed integrato, di contenuti relativi alla progettazione ed all’organizzazione di specifici percorsi d’apprendimento COME MIGLIORARE Si è convinti che la progettazione di un percorso continuo per l’allievo implica necessariamente la necessità di sviluppare l’idea di verticalità, di fare scuola “Per tutti … con tutti” (PDM), di gestire la complessità, di introdurre metodologie innovative (condivisione e gestione di buone pratiche), di incrementare l’operatività anche attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche stimolanti, di creare le condizioni per un ambiente dialogico - cooperativo, di sviluppare l’attività di ricerca partecipativa di conoscenze, osservazioni e scoperte. Sotto questo aspetto il curricolo verticale DOVREBBE creare condizioni, in cui sia possibile attivare e mettere a sistema buone pratiche di insegnamento/apprendimento in coerenza con gli obiettivi complessivi suggeriti dalle Indicazioni stimolare innovazioni sul piano metodologico e dell’organizzazione formativa delle discipline, da interpretare nella loro versione a banda larga, per facilitare connessioni, rapporti, consapevolezze dare la possibilità di costituire dei veri e propri laboratori di ricerca, dove si elaborano, in piena autonomia e dignità culturale, modelli di indagine e di sperimentazione, soprattutto legati al curricolo Al fine del perseguimento di tali finalità, anche alla luce degli obiettivi formativi prioritari individuati dal c.7 art.1 della legge 107/2015 l’azione formativa del nostro curricolo, dovrà indirizzarsi verso il conseguimento dei seguenti obiettivi costruzione di strumenti che aiutino tutti i docenti, da quelli della scuola dell’infanzia a quelli della scuola secondaria di primo grado a progettare e realizzare una significativa e innovativa didattica che sviluppi nuove competenze negli studenti miglioramento delle competenze relazionali che consentano ai singoli docenti dei tre ordini di scuola, attraverso il dialogo ed il confronto costante di promuovere un’azione professionale comune e sinergica, che abbandoni l’isolamento e sia più rispondente ai bisogni dei “soggetti che apprendono” miglioramento delle competenze collaborative per la progettazione e la realizzazione del curricolo e delle attività didattiche miglioramento della condivisione di obiettivi comuni per la realizzazione coerente e continua del curricolo scolastico degli alunni, che devono essere guidati, nei tre ordini di scuola, in un cammino graduale, progressivo, organico, sistematico, continuo ed ininterrotto, che possa dirsi realmente concluso solo al termine del primo ciclo di istruzione miglioramento della condivisione di pratiche, strumenti e procedure valutative per competenze che indichino con chiarezza le prospettive didattiche di intervento, ma consentano anche di affrontare il problema della messa a norma degli attuali modelli di valutazione e certificazione degli esiti – per conoscenze e abilità disciplinari; miglioramento negli alunni delle competenze in lingua italiana e in ambito logico matematico da parte di tutto il personale docente che sarà chiamato ad attuare una profonda riflessione sulle azioni fondamentali da adottare per favorire il conseguimento delle competenze di base in ITALIANO e MATEMATICA dei discenti, non solo per rispondere a un’esigenza strategicamente definita, ma anche per lavorare nell’ottica di una concreta continuità degli apprendimenti, al fine di colmare la frattura che si riscontra nel passaggio da un ordine di scuola all’altro e per il raggiungimento dell’equità degli esiti. CRITICITÀ EMERSE NEL RAV E REVISIONE DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVADIDATTICA In coerenza con il piano di miglioramento, formulato sulla base del R.A.V., occorre procedere alla revisione della progettazione didattico – educativa in riferimento alle azioni formative previste per gli ESITI DEGLI STUDENTI ( PDM Sez. 2) Somministrazione di prove di valutazione standardizzate e per classi parallele 1. Incremento significativo dei momenti di analisi relativi alla rivisitazione del curricolo verticale, revisione della programmazione comune per ambiti disciplinari/ discipline, all’organizzazione di prove comuni nonché, alla valutazione basata sulle prove strutturate per classi parallele, che garantiscano lo sviluppo di quelle competenze necessarie a migliorare i livelli di apprendimento richiesti dai Quadri di Riferimento dell’Invalsi Dal momento che si sono condivisi e adottati protocolli comuni documentati per la gestione dell’attività didattica, la revisione porta a riflettere solo su alcuni aspetti da migliorare, esprimibili attraverso le seguenti azioni: - Intensificare la collaborazione tra insegnanti nella progettazione didattica, ma soprattutto nella valutazione in team delle prove strutturate per classi parallele; - Pianificare momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO che si produce in allegato interviene su: Area 1- ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITA’: ottenere esiti più uniformi nei vari plessi riguardo alle prove standardizzate nazionali. AZIONI: Stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le classi di scuola primaria per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando una griglia comune di valutazione. 2. Somministrare le prove, secondo i criteri Invalsi 3. Confrontare i risultati, soprattutto tra i plessi con lo stesso background famigliare e similitudini di contesto scolastico OBIETTIVI MISURABILI: 1. Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova somministrata, con uno scarto del 5% tra classi con lo stesso background famigliare e contesto scolastico. 2. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un’azione didattica più incisiva e condivisa. Area 2 - OBIETTIVI DI PROCESSO Subarea CURRICOLO ED OFFERTA FORMATIVA PRIORITA’: elaborare un curricolo verticale di italiano e matematica, articolato per competenze, “comprovate capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio o di lavoro e nello sviluppo professionale e personale con responsabilità ed autonomia” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, quadro europeo delle qualifiche e dei titoli). AZIONI: 1. A.S. 15/16 Coinvolgere i docenti in un progetto di formazione sulla progettazione didattica per competenze, interrogandosi su questioni cruciali: - quali tipi di conoscenze e abilità sono imprescindibili nello sviluppo della competenza - quali percorsi di insegnamento/apprendimento (lezione frontale, didattica ribaltata, learning by doing, apprendimento peer to peer, role playing, problem solving, e-learning…) sono più efficaci per far sì che ogni studente divenga consapevole del proprio apprendimento, autonomo nell’implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le motivazioni 2. A.S. 16/17 Elaborare il curricolo verticale di italiano e matematica, da approfondita analisi dei contenuti disciplinari, nella quali si integri la considerazione delle diverse modalità con cui ogni studente li apprende e da una particolare attenzione al contesto: - contenuti espliciti - metodologie d’insegnamento - strutturazione del percorso scolastico - Mettere in atto la nuova progettazione con incontri periodici di verifica tra i docenti OBIETTIVI MISURABILI 1. Avvenuta formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla didattica per competenze, con ricaduta sull’azione didattica quotidiana (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi) 2. Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra primaria e secondaria, per alunni con B.E.S. o per il potenziamento delle competenze musicali 3. Miglioramento negli apprendimenti degli studenti, puntando soprattutto sulla capacità di formalizzazione (verbale o scritta) dei procedimenti adottati nella risoluzione dei quesiti proposti PROGETTI D’ISTITUTO PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Sulla base delle finalità generali e dell’identità culturale in cui si riconosce l’Istituto Comprensivo “G. Falcone”,viene definita la programmazione dell’offerta formativa triennale che, ai sensi del comma 2 della legge 107, serve per “il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”. Nello specifico la PROGETTUALITÀ TRIENNALE DELL’ISTITUTO dovrà indirizzarsi verso il conseguimento dei seguenti OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia (CLIL) Content language integrated learning; potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese. È da premettere che molti progetti da inserire annualmente nel Piano Triennale sono in continuità con quelli già espressi nel POF Si proseguirà con i PROGETTI CURRICOLARI di 1. Accoglienza 2. Continuità e Orientamento 3. Orientamento 4. Visite guidate e viaggi di istruzione 5. Scuola sicura 6. Progetto lettura 7. Progetto alla Legalità 8. Educazione alla salute e alla socializzazione responsabile 9. Educazione Ambientale 10. Progetto “ Alimentazione” 11. Progetto “ Educazione affettiva “ 12. Progetto inserimento alunni diversamente abili e integrazione In aggiunta: 13. Progetti di potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche –(PDM :“LaborItaliano” - “MatematicaMente”) che saranno di seguito espressi nel loro sviluppo progettuale. Obiettivi Formativi Conoscere persone e ambienti della scuola Sentirsi accolti nel nuovo ambiente Percepire di far parte di una comunità Superare paure e timori Scoprire che gli altri vivono sensazioni simili alle proprie Imparare giocando Rispettare semplici regole di comportamento Durata e Destinatari Mesi di settembre/ottobre- Tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia, della Primaria e Secondaria di 1° grado Risorse Umane Tutti i docenti di scuola dell’Infanzia, della Primaria e Secondaria di 1° grado; collaboratori scolastici. Risorse logistiche e organizzative Locali scolastici, spazi esterni alle strutture scolastiche. Monitoraggio : questionari, attività di presentazione. Obiettivi Formativi Favorire l’integrazione dell’alunno nell’ambiente scolastico Sviluppare un’immagine positiva e realistica di se stessi e delle proprie capacità. Sviluppare competenze cognitive, emotive e relazionali finalizzate ad una maggiore consapevolezza nell’affrontare difficoltà e situazioni nuove. Acquisire la capacità di costruire un più maturo progetto di vita personale. Assicurare un continuum di opportunità educative a tutti gli alunni per favorire un armonico sviluppo della personalità. Durata e Destinatari L’intero anno scolastico - Alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Risorse Umane Docenti delle classi ponte dell’Istituto Comprensivo Risorse logistiche e organizzative Incontri fra docenti per la programmazione di attività e iniziative comuni Incontri con i genitori degli alunni in entrata per comunicazioni riguardanti l’organizzazione didattica Incontri tra gli alunni delle classi ponte coinvolti in attività, visite guidate, progetti comuni. Allestimento delle giornate di accoglienza Attività informative relative al percorso di orientamento(Open Day) Attività formative mediante giochi di gruppo,spunti di riflessione finalizzati allo sviluppo di competenze orientative,utilizzo di questionari per l’autovalutazione Visite fra i vari plessi dell’istituto comprensivo Informazione analitica relativa agli istituti superiori e alle procedure d’iscrizione. Monitoraggio La verifica delle attività svolte avverrà con la somministrazione di questionari, momenti di discussione e successiva valutazione della riuscita scolastica . L’orientamento rientra fra le finalità della scuola Secondaria di 1° grado: orientare vuol dire favorire lo sviluppo di ogni allievo ponendolo nelle condizioni di definire coerentemente la propria identità. La conoscenza di sé consolida le capacità decisionali, permettendo al ragazzo di fare scelte realistiche nell’immediato futuro. L’attività di orientamento deve quindi interessare tutta l’azione didattica quotidiana e deve servire a preparare il giovane a compiere scelte responsabili. Il regolamento per l’attuazione della Legge 9/99 sull’innalzamento dell’obbligo scolastico — D.P.R. 323/99 — prevede che la scuola sec. di 1° grado contribuisca al perseguimento degli obiettivi della legge stessa. Così recita l’art. 3 del regolamento: 1. La scuola media contribuisce, nel quadro delle sue finalità istituzionali, al perseguimento degli obiettivi indicati dalla Legge sull’elevamento dell’obbligo, potenziando le valenze orientative delle discipline e le iniziative volte a consentire agli alunni scelte più confacenti alla propria personalità e al proprio progetto di vita. 2. Nei tre anni della scuola media […] la formazione orientativa si realizza anche attraverso attività a carattere trasversale con il concorso di più discipline, finalizzate a promuovere capacità di lavoro in comune e a sviluppare la conoscenza critica dei principali temi del contesto culturale contemporaneo. 3. Nel terzo anno, in particolare, il Consiglio di classe programma e realizza interventi diretti a consolidare le conoscenze disciplinari di base e a rinforzare le capacità e le competenze, per favorire il successo formativo e per mettere lo studente in condizione di compiere scelte adeguate ai propri interessi e alle proprie potenzialità. 4. La programmazione curricolare può prevedere […] moduli che presentino le caratteristiche essenziali degli indirizzi delle scuole secondarie superiori […] anche con il concorso dei docenti delle scuole secondarie superiori collegate in rete con la scuola media. 5. Le istituzioni scolastiche […] promuovono le iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali presenti nel territorio, a sostegno delle scelte, relative al percorso formativo successivo e attivano i necessari rapporti con i genitori per un loro coinvolgimento nel processo di orientamento. A tal fine vengono organizzati incontri annuali degli alunni e dei loro genitori con gli organi competenti operanti sul territorio. L’orientamento nell’ultimo anno dell’obbligo scolastico La Legge 9/99 sancisce l’elevazione dell’obbligo scolastico di due anni a partire dall’anno scolastico 1999-2000. Per quanto attiene all’orientamento è utile riportare il comma 3 dell’articolo 1 della Legge: 3. Nell’ultimo anno dell’obbligo di istruzione […] le istituzioni scolastiche prevedono sia iniziative formative sui principali temi della cultura, della società e della scienza contemporanee, volte a favorire l’esercizio del senso critico dell’alunno, sia iniziative di orientamento al fine di combattere la dispersione, di consentire agli alunni le scelte più confacenti alla propria personalità e al proprio progetto di vita e di agevolare, ove necessario, il passaggio dell’alunno dall’uno all’altro degli specifici indirizzi della scuola secondaria superiore. A livello didattico-educativo occorre: a) motivare tutti gli allievi, favorendone l’esercizio del senso critico anche attraverso apposite iniziative formative sui principali temi della cultura, della società e della scienza contemporanee; b) promuovere condizioni favorevoli, anche attraverso una adeguata personalizzazione del curricolo, al pieno sviluppo delle potenzialità educative degli alunni la cui integrazione per ragioni culturali, sociali e linguistiche presenta particolari difficoltà; c)individuare attitudini e propensioni Finalità Far emergere sia nella mediazione didattica che nella scelta dei saperi gli aspetti formativi delle discipline , che sostanziano la crescita culturale , ma anche e soprattutto quella umana Apertura al confronto e al dialogo per la conoscenza di sé e degli altri Conoscenza del territorio e delle sue strutture sociali – culturali-economiche Interpretazione di fatti e fenomeni che la quotidianità ci consegna , per avviare opportune riflessioni che possano sostanziare coerentemente la crescita umana e sociale di ogni ragazzo Riconoscere impegni e obblighi che conseguono alle scelte Assumersi responsabilità in riferimento ad attività scolastiche o di vita sociale – familiare-amicale Conoscere in maniera coerente i percorsi di studio dei vari indirizzi degli Istituti Superiori di 2° grado , e individuare le prospettive professionali a cui ogni indirizzo orienta. Obiettivi del percorso rivolto agli alunni 1. Ai fini della conoscenza di sé: saper riconoscere, sulla base delle proprie esperienze scolastiche ed extrascolastiche, attitudini, predisposizioni ed interessi utili ad una scelta ponderata, consapevole e motivata del percorso formativo futuro; presa di coscienza e gestione dei propri limiti. 2. Ai fini di un’adeguata conoscenza dell’offerta formativa degli istituti superiori e dei centri di formazione professionale: saper utilizzare correttamente uno strumento di consultazione; conoscere i percorsi dopo l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado; saper riflettere sulla correlazione tra materie scolastiche e aree disciplinari e fra queste e interessi personali; conoscenza della realtà territoriale. Attività del percorso svolto con gli alunni 1. Ai fini della conoscenza di sé: giochi orientativi strutturati - letture a tema - questionari volti a focalizzare l’attenzione sulla conoscenza di sé, sulle attitudini personali e l'autostima - discussioni guidate - colloqui orientativi individuali 2. Ai fini di un’adeguata conoscenza dell’offerta formativa degli istituti superiori e dei centri di formazione professionale: spiegazione circostanziata della differenza intercorrente tra istruzione e formazione professionale con specifico riferimento alla situazione nella Provincia di Cosenza illustrazione con supporti di vario genere dell’offerta formativa del territorio e della regione attività in collaborazione con gli istituti e le scuole e/o altre agenzie operanti sul territorio: o visite o laboratori o interventi di esperti esterni o incontri/stand informativi o comunicazione e spiegazione delle giornate di “scuola aperta” 3. Progetti ponte e percorsi personalizzati (disabili, stranieri, alunni a rischio di abbandono) Iniziative rivolte alle famiglie Eventuali colloqui individuali con i docenti. Comunicazione del consiglio orientativo elaborato dal Consiglio di Classe. Periodo e tempi d’attuazione Orientamento alla conoscenza del sé- percorsi strutturati da attuare nei tre anni Orientamento alla conoscenza del contesto socio-economico-culturale locale e nazionale- percorsi strutturati da attuare nei tre anni Orientamento scolastico da attuare nei tre anni Docenti referenti per i vari ambiti Attività in classe (tutti i docenti coinvolti) Attività in collaborazione con le scuole rivolte agli alunni e alle famiglie Attività di coordinamento delle iniziative progettuali (coordinatori di classe e FS) Valutazione del percorso e delle scelte orientative (a cura del Consiglio di Classe) Modalità: o rilievo delle scelte operate dagli alunni e delle effettive iscrizioni o stesura del consiglio orientativo o esame dei risultati conseguiti dagli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di secondo grado e verifica della coerenza di tali risultati con le scelte operate. Strumenti: o griglie strutturate Tempi: dicembre- giugno dell’anno scolastico in corso Anche la progettazione dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche dovrà inserirsi sempre di più all’ interno della progettazione d’istituto triennale, realizzandosi come concreta esperienza sul campo Obiettivi Formativi Conoscere gli aspetti paesaggistici, monumentali e culturali del paese in cui si vive Educare alla condivisione di esperienze formative al di fuori dell’ambiente scolastico Migliorare la socializzazione fra alunni, alunni e docenti,docenti e docenti Favorire comportamenti di responsabilizzazione individuale e di gruppo Allargare e consolidare le conoscenze a vantaggio di un complessivo arricchimento culturale Promuovere lo sviluppo del senso estetico Durata e Destinatari : intero anno scolastico – Alunni di scuola primaria, dell’infanzia e secondaria I grado Risorse Umane:docenti dell’Istituto Comprensivo Risorse logistiche e organizzative: la scelta delle mete sarà effettuata dalla commissione di lavoro sulla base delle indicazioni che, a partire dal mese di ottobre, verranno dai consigli di classe e di interclasse. Successivamente si procederà con la raccolta delle adesioni, ricerca dati, organizzazione dell’iter e delle attività connesse, indagini di mercato, redazione di materiale informativo in collaborazione con gli alunni, definizione della documentazione necessaria. Monitoraggio:questionari sull’esperienza vissuta, sull’organizzazione, sulla qualità dell’attività svolta; relazioni finali; lavori di gruppo VISITE GUIDATE Si svolgono nell'arco di una mattinata o eccezionalmente di una giornata per visite a musei o mostre, per manifestazioni culturali o di interesse professionale. Il Dirigente Scolastico autorizza tali uscite, su richiesta del docente coordinatore di classe, purché siano inserite nella programmazione approvata dal Consiglio di classe. Per ogni quadrimestre i CdC possono programmare tre uscite didattiche. Ogni Consiglio di classe deciderà di partecipare a mostre, spettacoli o altre manifestazioni che il territorio potrebbe offrire nel corso dell’anno e che potrebbero risultare particolarmente interessanti, in funzione dei percorsi formativi attivati nelle classi. VIAGGI D’ISTRUZIONE I viaggi di istruzione, della durata di una o più giornate sono da considerarsi parte integrante dell'attività didattica, e sono finalizzati ad una migliore conoscenza del patrimonio artistico/ambientale dell’Italia o scambi di tipo culturale. Devono essere programmati dal Consiglio di classe. A tale scopo, il Dirigente Scolastico incaricherà un’apposita commissione di docenti che, anche sulla scorta delle esperienze realizzate in precedenza, e di eventuali suggerimenti dei colleghi, individuerà alcuni possibili itinerari a cui i consigli di classe faranno riferimento per la programmazione dell’iniziativa. Obiettivi Formativi Conoscere gli eventi naturali con i quali convivere per prevedere e prevenire i pericoli Sviluppare negli alunni una coscienza civica finalizzata alla collaborazione e alla solidarietà attraverso l’acquisizione consapevole di modelli comportamentali Evitare comportamenti inopportuni e agire correttamente in situazioni di emergenza, rispettando i ruoli prestabiliti Sviluppare capacità di autocontrollo Saper riconoscere specifici linguaggi iconici e non, da utilizzare in momenti di emergenza reali o simulati. Durata e Destinatari L’intero anno scolastico – Tutti gli alunni dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado Risorse Umane Tutti i docenti, responsabili di plesso per la sicurezza, referente del progetto, personale non docente. Risorse logistiche e organizzative: Attività informativa su eventi calamitosi riferiti al territorio; rilevazione e illustrazione di fattori di rischio a casa e a scuola; assunzione di comportamenti corretti in caso di evacuazione di locali; simulazione di evacuazione dei locali; orientamento e movimento in situazione di difficoltà visiva; consolidamento e potenziamento dell’equilibrio e del coraggio; dimostrazione di interventi di primo soccorso e conoscenza delle posizioni di sicurezza; attuazione di giochi scolastici finalizzati al progetto. Monitoraggio Prove di evacuazione Il progetto si rivolgerà gli alunni di tutte le classi della scuola secondaria di I grado e sarà finalizzato al miglioramento delle competenze espressive, sia scritte che orali, degli studenti, alla luce dei risultati delle prove Invalsi e degli obiettivi di miglioramento individuati dal Rapporto di autovalutazione elaborato dalla scuola Obiettivi Formativi Diffondere tra i giovani l’abitudine e il gusto per la lettura intesa come fonte di piacere, di arricchimento culturale e di crescita personale Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica Obiettivi specifici Educare all’ascolto; Promuovere la lettura ad alta voce; Potenziare tecniche e strategie di lettura attiva; Creare situazioni motivanti per sollecitare la curiosità e il piacere di leggere; Indurre gli alunni a diventare lettori “forti”, abituali; Promuovere un approccio trasversale al libro che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo-emotivi; Condividere l’esperienza della lettura e favorire il confronto di idee tra giovani lettori; Migliorare le abilità comunicativo-espressive mediante la lettura. Durata Il progetto si articolerà per l’intero anno scolastico; saranno coinvolti gli alunni di tutte le classi della scuola secondaria di I grado e gli alunni della terza sezione della scuola dell’infanzia Risorse Umane Docenti d’italiano, docenti di tutte le discipline scolastiche, bibliotecaria, scrittori, autori, illustratori, attori, registi, genitori, associazioni culturali operanti nel territorio ecc. Risorse logistiche e organizzative Biblioteca, aule scolastiche, Aula Magna. Libri in dotazione alla biblioteca scolastica; Libri della dotazione personale di alunni e docenti fatti circolare liberamente. Iniziative del percorso progettuale Partecipazione a mostre del libro; Lettura dei quotidiani in classe; Laboratori di lettura (incontri con autori, editori, illustratori ecc.); Tornei di lettura tra le classi; Visite alla Biblioteca civica di Rende, Biblioteca civica di Cosenza, Biblioteca Nazionale di Cosenza; Visite presso Librerie; Visite presso Case editrici; Visita all’Archivio di Stato di Cosenza; (percorsi e visite guidate, mostre, laboratori ecc.); Adesione a concorsi e progetti sulla lettura provenienti dal territorio; Adesione al Progetto “Libriamoci”. Monitoraggio Somministrazione di schede di recensione dei libri letti; Schede di rilevazione del livello di gradimento e coinvolgimento degli alunni nelle attività; gruppi di discussione, osservazioni sistematiche durante le attività. Obiettivi Formativi Prendere coscienza di tutte le forme di illegalità nella società. Sviluppare un quadro di valori che mirino a formare una personalità equilibrata, consapevole e responsabile Accrescere l’autostima, rimuovere situazioni di emarginazione, migliorare il successo formativo al fine di prevenire situazioni di illegalità Sviluppare la coscienza civica Guidare gli alunni a maturare il rifiuto consapevole della illegalità, della criminalità e della violenza. Combattere forme di comportamento prepotente e violento nella scuola(bullismo) Durata e Destinatari: l’intero anno scolastico – Tutti gli alunni dei tre ordini di scuola Risorse Umane Tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo, genitori, esperti esterni, rappresentanti istituzionali. Risorse logistiche e organizzative Analisi di documenti, letture, ricerche, film, documentari, dibattiti, focus group, lavori artistico-espressivi Monitoraggio Osservazioni sistematiche, schede di monitoraggio in itinere e finale. Il progetto è rivolto agli studenti di tutte le classi e ai loro genitori e mira a fornire, con il coinvolgimento del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS n.4, che propone alla scuola diverse iniziative di educazione alla salute, informazioni utili all’adozione di stili di vita sani e positivi. Obiettivi Formativi Prevenire il disagio giovanile Prevenire il bullismo Prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico Promuovere modelli di comportamento finalizzati a perseguire un equilibrato sviluppo psico-fisico, affettivo e relazionale dell’alunno. Far prendere coscienza a ciascun alunno delle proprie responsabilità nel mantenimento nella salvaguardia della salute. Favorire la vita relazionale e di gruppo Educare alla prevenzione e al mantenimento della salute fisica e mentale Durata Intero anno scolastico- Alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Risorse Umane Tutti i docenti dell’Istituto, alunni, genitori, esperti esterni ,operatori ASL,associazioni locali, nazionali e internazionali, gruppi di volontariato. Risorse logistiche e organizzative Screening medici, educazione alimentare, attività di educazione socio affettiva, sanitaria e sessuale attraverso i saperi disciplinari, lavori di gruppo, giochi di squadra, visite guidate e viaggi di istruzione, cineforum, centro di ascolto, corsi di formazione per docenti e genitori. Monitoraggio test, questionari, incontri periodici, osservazioni sistematiche Obiettivi Formativi Osservare e conoscere le principali caratteristiche degli ambienti naturali del nostro territorio Creare una coscienza relativa ai problemi dello sviluppo sostenibile. Acquisire corrette norme di comportamento Apprezzare il patrimonio naturale ed ambientale Sviluppare attività didattiche di osservazione, studio,classificazione e ricerca sul campo Acquisire conoscenze specifiche sugli organismi viventi presenti nel proprio territorio. Conoscere il rapporto tra uomo e natura nella storia. Valorizzare le testimonianze del passato in quanto essenziali perla costruzione di una propria identità. Sperimentare esempi di riciclaggio e di raccolta differenziata. Durata e Destinatari L’intero anno scolastico – Alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Risorse Umane Docenti, personale ATA, genitori, dirigente scolastico, esperti, consulenti scientifici e tecnici di della LIPU- CEDAM – UNICAL – Associazione Ambientalistiche Risorse logistiche e organizzative Lezioni frontali con uso di supporti visivi, schede tecniche, reperti naturali e visite guidate nel territorio, in aree boschive protette. Le attività sul campo saranno quelle di maggior interesse in quanto abitueranno gli alunni a percepire il paesaggio attraverso i sensi. Si effettueranno analisi delle componenti naturali, rilevazioni delle caratteristiche strutturali della vegetazione arborea e delle specie faunistiche tipiche. Osservazione degli elementi di equilibrio ecologico con conseguente sviluppo del senso di corresponsabilità nella cura e nella tutela del patrimonio ambientale. Monitoraggio Osservazioni sistematiche, conversazioni, questionari, relazioni, schede di verifica “MANGIA GIUSTO MUOVITI CON GUSTO” Motivazione : L’obiettivo è quello di far riflettere i bambini sull’importanza di una corretta ed adeguata alimentazione intesa come insieme di comportamenti e di rapporti nei confronti del cibo, che aiuta a difenderci dalle malattie. La prevenzione a tavola deve iniziare già dall’infanzia e diventare patrimonio della cultura personale di ogni essere umano. Il progetto si realizza, come da Protocollo d’intesa, con la collaborazione dell’A.S.P. di Rende al fine di sensibilizzare ed educare bambini e genitori ad una sana e corretta alimentazione. Obiettivi Formativi Riflettere sulle abitudini alimentari per una crescita sana. Scoprire gli alimenti più utilizzati per i vari pasti della giornata. Sviluppare la consapevolezza delle proprie abitudini alimentari. Sperimentare la trasformazione di un prodotto. Discriminare attraverso la percezione olfattiva o gustativa. Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia Risorse Umane: Insegnanti curriculari Risorse logistiche e organizzative: Sezione,cucina ,atrio, giardino della scuola, supermercato . Materiale didattico Monitoraggio :In itinere Motivazione:Educare alle emozioni, ai sentimenti, all’affettività, all’amore nasce dalla consapevolezza che osservare e accompagnare nella crescita i bambini per quanto riguarda i loro vissuti emotivi interiori è di assoluta fondamentale importanza per la complessità e la fragilità che oggi, più di un tempo, necessità di figure di adulti e di ambienti maturi e significativi. Finalità:Il progetto, che è l’argomento guida della nostra programmazione ,ha come finalità la coscienza che tutti i tipi di emozioni concorrono, se armonizzati, alla stessa possibilità di vivere l’amore in tutte le sue forme attraverso la sperimentazione di un’accoglienza incondizionata. Obiettivi Formativi Riconoscere e rispettare le norme comportamentali e relazionali su cui si fonda l’organizzazione sociale Riconoscere ed esprimere sentimenti Riconoscere le esigenze dell’altro e comprenderne i bisogni Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti i bambini della scuola dell’infanzia Risorse Umane: Insegnanti e Famiglia Monitoraggio:In itinere e finale L’inclusione e il successo formativo di tutti i nostri alunni sono lo scopo principale della scuola. In modo particolare, la risposta alle nuove problematiche della disabilità ,dei disturbi specifici di apprendimento e dei bisogni educativi speciali rappresentano un obiettivo strategico dell’istituto. La scuola attua la piena accoglienza nei loro confronti consapevole che la diversità è una risorsa e che un’utenza sempre più diversificata che presenta una pluralità di bisogni formativi,ed un variegato ventaglio di disagi sono l’evoluzione normale di un ambito territoriale in crescita. Alunni diversamente abili DSA-BES- Alunni stranieri FINALITA’ GENERALI Le finalità generali del progetto si ravvisano in due diverse direzioni: - Favorire una reale ed efficace integrazione nel contesto scolastico attraverso la condivisione da parte di tutti gli operatori impegnati nelle diverse esperienze - Potenziare le capacità personali di ogni alunno Per gli alunni che presentano handicap di gravissima entità, il progetto intende promuovere soprattutto lo sviluppo dell’autonomia personale e se possibile anche l’autonomia sociale. Dalle finalità generali si enucleano i seguenti obiettivi specifici: Consolidare la coscienza del proprio sé. Potenziare l’autostima e la percezione positiva di sé. Sviluppare le conoscenze spaziali e le capacità di orientamento nello spazio. Sviluppare le conoscenze temporali e le capacità di orientamento nel tempo. Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggi. Potenziare le autonomie personali e sociali. METODOLOGIA La metodologia verterà su cinque aspetti fondamentali: a) La responsabilità organizzativa: con questo fattore si vuole intendere che la scuola, là dove e’ in atto l’integrazione, è nelle condizioni di poter modificare gli ambienti architettonici, gli orari di lezione, la composizione del gruppo classe con attività per classi parallele o in piccoli gruppi, ecc. b) La presenza di risorse aggiuntive: oltre la comune dotazione di insegnanti curricolari e di sostegno, in funzione dei bisogni educativi specifici dell’allievo in situazione di handicap, nella classe intervengono anche operatori con professionalità diverse da quella docente. c) La cooperazione scuola-famiglia: la partecipazione attiva delle famiglie con le quali si condividono processi decisionali e scelte operative. d) Il coinvolgimento diretto del dirigente scolastico: l’integrazione non viene delegata, ma seguita personalmente dal capo d’istituto. e)Comportamento cooperativo tra gli insegnanti di sostegno e curricolari: non vi e’ l’esercizio della delega e gli insegnanti operano come gruppo di conduzione della classe. Gli insegnanti curricolari e specializzati, dovranno perseguire attivamente un obiettivo comune: l’integrazione degli alunni con disabilità quali membri della classe. Per raggiungere tale obbiettivo si svilupperà una didattica flessibile e inclusiva dove all’occorrenza si modificheranno i ruoli degli insegnanti, le routine di classe e le attività progettuali. La presenza a tempo pieno o parziale dell’insegnante specializzato nella classe significa che gli adulti coinvolti devono definire come suddividersi e condividere la responsabilità per l’alunno con handicap e i suoi compagni di classe. Gli scopi e le caratteristiche principali di questi tre tipi di modificazioni si possono riassumere in: - Modifiche al ruolo dell’insegnante; - Modifiche alla routine di classe - Modifiche alle attività di classe. Modifiche al ruolo dell’insegnante: Vengono modificati i ruoli degli insegnanti così che l’alunno appartenga fisicamente alla classe dell’insegnante curricolare, ma riceva aiuto dall’insegnante specializzato. Responsabilità dell’insegnante curricolare - Trattare l’alunno con disabilità in relazione alle sue necessità e ai suoi bisogni. - Fornire aiuti e adattamenti specifici - Attuare la gestione della classe attraverso una didattica inclusiva Responsabilità degli insegnanti specializzati - Essere di supporto al gruppo classe ed in modo particolare all’alunno in difficoltà - Adattare i materiali. - Fornire insegnamento individualizzato. - Sostenere gli altri studenti e gli insegnanti di classe. Modifiche alle routine di classe Vengono modificati le routine di classe e l’ambiente fisico perché l’alunno stia vicino ai compagni. o Insegnanti e compagni forniscono aiuto fisico e nei compiti, perché l’alunno possa restare con il gruppo. o Vengono cambiati i tempi e i luoghi delle attività:si attueranno attività in piccoli gruppi e per classi parallele al fine di perseguire il successo formativo dell’alunno sempre in relazione alle sue capacità. Modifiche alle attività didattiche Adattamenti didattici: sono diretti a raggiungere la partecipazione attiva e sociale in classe e a fornire insegnamento sugli obiettivi di apprendimento individualizzati. Strategie di partecipazione sociale: mirano a mantenere la connessione con il gruppo tramite la partecipazione sociale, anche senza arrivare ad una partecipazione didattica attiva. Attività parallele: permettono di mantenere il collegamento con la lezione di classe, anche se la partecipazione sociale è minima. - L’alunno con disabilità svolge la stessa attività dei compagni, ma con metodi, obiettivi, criteri e/o con materiali modificati. - L’attività viene programmata e realizzata dal team docente. - L’alunno con disabilità svolge la stessa attività dei compagni con materiali uguali o adattati. - L’alunno con disabilità svolge un’attività diversa, ma su un argomento connesso a quello trattato nella lezione per la classe. - Le attività sono progettate e condotte dall’insegnante specializzato. STRATEGIE PER ALUNNI CON D.S.A. Le persone con DSA, pur presentando normali capacità intellettive, hanno bisogno di essere supportate con strumenti compensativi e dispensativi nell’ambito dell’attività didattica. Essi evidenziano specifici disturbi di lettura(DISLESSIA), di scrittura(DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA) e di calcolo (DISCALCULIA). Pertanto, la nostra istituzione, sensibile al successo formativo di tutti gli alunni, operando nel rispetto della normativa vigente (Legge 170-2010), elabora Piani Didattici Personalizzati (PDP) in collaborazione con la famiglia e i servizi Sanitari territoriali e individua le seguenti modalità strategiche d’intervento: Strategie metodologiche e didattiche - Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi. - Predisporre azioni di tutoraggio. - Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe…). - Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio(titolo,paragrafi, immagini,…) - Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio. - Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline. - Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” - Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali. - Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”; - Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento negli alunni. Disturbo specifico di lettura - Se l’allievo apprende bene con modalità uditive, quindi è facilitato dall’ascolto, usare audiolibri (testi registrati come quelli in uso per i non vedenti) e libri digitali (libri in formato elettronico che si usano con un computer; usare formati modificabili); - Usare testi stampati con ampia interlinea in modo da separare bene una riga di lettura da un’altra ed anche con spaziatura maggiore tra ciascuna singola parola (con il computer non è un grosso problema); Fornire un computer portatile e consentirne l’uso attraverso testi modificati o mappe concettuali; - Usare metodi di insegnamento multi-sensoriali; - Insegnare ad usare la logica e il ragionamento anziché la memoria; - Presentare i materiali in piccole unità; - Usare giochi di comprensione del tipo “individuare le parole-chiave in un testo” cioè le parole che secondo l’allievo portano le informazioni principali; - Utilizzare il metodo fonologico (o fonematico) per l’apprendimento della letto-scrittura, evitando il metodo globale, che pure può essere utilizzato come strumento di approfondimento per sviluppare la capacità di separazione del continuum della scrittura in unità discrete (parole), poi in sillabe, poi in lettere; pare che soffermarsi a lungo sul lavoro sillabico possa costituire un aiuto consistente; - Utilizzare per quanto possibile materiali concreti per insegnare a manipolare le parole scritte - Utilizzare software didattici con sintesi vocale. - Disturbo specifico del calcolo Utilizzare metodi di insegnamento basati sull’uso di materiale concreto sia strutturato Usare modelli visivi di rappresentazione dei passaggi fondamentali dei ragionamenti e dei calcoli (diagrammi di flusso, mappe concettuali, ecc.) Usare carta con spazi già predisposti in modo da favorire l’allineamento e l’incolonnamento, anche con l’uso di segni particolarmente marcati o di colori diversi; Utilizzare il codice colore per evidenziare i punti importanti (ad esempio nel testo di un problema le parole che portano informazioni di tipo operativo p.e. perde = sottrazione ); Rappresentare le situazioni sia materialmente, come scenette recitate e con l’uso di materiali, sia con disegni via via più astratti; Consentire l’uso della calcolatrice e del computer o, in età più giovani, del pallottoliere o dell’abaco e comunque del materiale strutturato -Disturbo specifico della scrittura: disgrafia e disortografia Uso della videoscrittura; Nelle prove scritte valutare il contenuto e non la forma. Evitare di sottolineare tutti gli errori ma solo quelli più significativi. Preferire le prove orali a quelle scritte. Nelle verifiche scritte utilizzare prove a scelta multipla ed esercizi di completamento. Mantenere l’esercizio della scrittura manuale ma favorire l’uso di strumenti digitali anche per appunti; Non richiedere testi lunghi come elaborazioni, tesine, temi, ma schemi, riassunti, diagrammi, foto disegni commentati, ecc. Eliminare il lavoro di copiatura (il testo del problema viene fornito già scritto – e secondo le modalità prima descritte – e non copiato dalla lavagna); Usare fogli strutturati in modo da facilitare l’allineamento della scrittura o delle operazioni; Assegnare compiti attraverso la registrazione su nastro anziché su foglio oppure usare strumenti di Assistive tecnology (ad esempio gli speciali scanner che leggono un testo e usano una interfaccia vocale per tradurlo oralmente; sono molto utili gli strumenti per i ciechi o ipovedenti); Richiedere, prima della scrittura, la verbalizzazione del pensiero in forma essenziale(due/tre parole alla volta ), ripetendo una parola alla volta e invitando poi alla scrittura di una parola alla volta; Far eseguire esercizi per il coordinamento oculo-manuale e per sviluppare le capacità fino- motorie,come pure le capacità di coordinamento generale del corpo, di armonia del movimento, di consapevolezza corporea. Nell’ambito delle varie discipline l’alunno può essere dispensato: - dalla lettura ad alta voce; - dal prendere appunti; - dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); - dal copiare dalla lavagna; - dalla dettatura di testi/o appunti; - da un eccesivo carico di compiti a casa - dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; - dallo studio mnemonico di formule, tabelle;definizioni - altro ( es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico) L’alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi: - libri digitali - tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe - calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante - computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner - risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati,…) - software didattici free - computer con sintetizzatore vocale - vocabolario multimediale Criteri e modalità di verifica e valutazione - verifiche orali programmate - compensazione con prove orali di compiti scritti - uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali,mappe cognitive..) - valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale - prove informatizzate - valutazione dei progressi in itinere Percorsi formativi per alunni H, DSA, BES, stranieri e partecipazione ai progetti previsti dal POF Per il raggiungimento di una didattica inclusiva che prenda in considerazione anche i progetti di vita degli alunni e ne sviluppi tutte le potenzialità latenti e presenti si stileranno percorsi formativi di supporto alla didattica in ambito: - musicale- teatrale- motorio- linguistico - logico-matematico. I ragazzi diversamente abili, i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento (DSA), i ragazzi con bisogni educativi speciali (BES) e i ragazzi stranieri parteciperanno a tutti i progetti esplicitati nel POF sia curriculari che extracurriculari, di recupero e potenziamento attraverso un adattamento di strumenti, materiali, strategie, tempi per creare il punto di contatto della programmazione individualizzata e personalizzata con quella del gruppo classe e con le finalità educative-didattiche dei progetti. Si terrà inoltre sempre in grande considerazione la singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni e capacità, delle sue fragilità e degli stili cognitivi per consentire a tutti e a ciascuno di acquisire adeguate competenze finalizzate al successo formativo. Tali progetti saranno realizzati nel corso del triennio come arricchimento alla didattica inclusiva, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che possano garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni. Obiettivi formativi : acquisire competenze linguistiche e matematiche per diventare cittadino d’Europa 1. Corso di potenziamento: Italiano o Consolidare o potenziare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari. o Potenziare la padronanza della lingua italiana in quanto veicolo di conoscenza. o Acquisire la conoscenza dei diversi ambiti disciplinari e padroneggiarne i linguaggi specifici. o Sviluppare, attraverso l’esperienza dei diversi saperi, le attitudini personali e l’autoorientamento operando per sviluppare le potenzialità e consolidare le competenze. o Potenziare le capacità di comprensione, analisi, sintesi e valutazione. 2. Corso di potenziamento: Matematica o Potenziare le abilità e le procedure operative anche con l’uso consapevole di strumenti. o Potenziare le capacità logiche e critiche. o Acquisire la capacità di trovare percorsi diversi per la risoluzione dello stesso tipo di problema. o Approfondire la conoscenza per migliorare l’uso dei termini, simboli e linguaggi specifici. o Migliorare il metodo di lavoro per diventare più autonomi Durata e Destinatari : L’intero anno scolastico – Alunni scuola primaria e secondaria di I grado Risorse Umane: Docenti scuola primaria e secondaria di I grado Risorse logistiche e organizzative: In ogni classe terminale della scuola primaria e secondaria di primo grado, verranno elaborate e proposte agli alunni n.1 o 2 prove PROVE STRUTTURATE sulla tipologia INVALSI annuali, predisposte sugli item dell’INVALSI e OCSE PISA, sia per l’italiano e sia per la matematica, I tempi di consegna delle prove saranno via via ridotti, fino ad arrivare a quelli stabiliti per le prove INVALSI e OCSE (75 min. per ogni disciplina).La strutturazione delle verifiche avverrà nelle riunioni dei dipartimenti; la consegna in tempi possibilmente omogenei per tutte le classi e le valutazioni diventeranno oggetto di indagine e riflessione per attivare opportuni cambiamenti e percorsi alternativi al raggiungimento delle competenze indicate dall’INVALSI. Monitoraggio: La valutazione delle prove sarà effettuata con griglie opportunamente predisposte. Monitoraggio:La valutazione delle prove sarà effettuata con griglie opportunamente predisposte Il laboratorio è il luogo per fare esperienze reali concrete Facilita l’ acquisizione di conoscenze e competenze Matura le capacità di agire, progettare e ricercare, esplorare, riflettere Potenzia la creatività e la socializzazione Laboratorio:” Arte in cucina” Motivazione:L’obiettivo è quello di far riflettere i bambini sull’importanza dell’alimentazione ed offrire lo spunto alla scoperta del mondo naturale. Un’alimentazione corretta ed adeguata, intesa come insiemi di comportamenti e di rapporti nei confronti del cibo, aiuta a difenderci dalle malattie. La prevenzione a tavola deve iniziare già dall’infanzia e diventare patrimonio della cultura personale di ogni essere umano. Mangiare è un atto ricco di significati che va ben oltre il semplice soddisfacimento fisiologico. Il nostro corpo, infatti, ha bisogno di tante cose: pasta, carne, pesce formaggio, verdure, legumi ecc. e ognuno di questi alimenti contiene delle sostanze indispensabili per crescere sano. Laboratorio pre-scrittura – pre-lettura – pre-calcolo Motivazione:Il laboratorio ha come obiettivo primario quello di permettere al bambino una graduale sistematizzazione delle competenze relative alla conoscenza, identificazione e differenziazione dei segni alfabetici, associati alla riproduzione grafica degli stessi e correlati all’aspetto fonologico della lettura ed a quello semantico della parola, attraverso giochi linguistici sia a livello orale che grafico. Solo così, nel nuovo contesto scolastico, l’alunno potrà iniziare un percorso didattico in un clima di serenità, senza traumi, e con quelle competenze che gli permetteranno di muoversi agevolmente sulla strada dei primi saperi Laboratorio di cittadinanza attiva Motivazione:Il laboratorio nasce dalla necessità di far conoscere ai bambini “La Costituzione” e i suoi articoli, i suoi valori e le regole della comunità Italia, per aiutarli a vivere meglio e costruirsi un futuro con maggiore consapevolezza, per far rispettare le leggi e farle rispettare da chi non le conosce. Laboratorio scientifico Motivazione:Lo scopo di questo laboratorio è quello di far nascere nei bambini una coscienza ecologica e ambientale. Il percorso avrà come contesto di riferimento il rapporto bambino-ambiente, sviluppato in fasi argomentative, con una struttura ramificata pluridisciplinare delle attività . ATTIVITÀ INTEGRATIVE E AGGIUNTIVE, PROGETTI EXTRACURRICOLO In conformità con le finalità dell’Istituto e in coerenza con il piano di miglioramento formulato sulla base del R.A.V. l’istituto “G. Falcone” ha inteso mettere in atto scelte progettuali extracurricolari a supporto formativo della didattica curricolare, volte a garantire il successo formativo e ad ampliare l’offerta formativa; ciò anche per consentire ad ogni studente di poter accedere a spazi differenziati di attività in cui ognuno possa trovare risorse formative flessibili ed adeguate alle caratteristichepersonali. Nell’ambito della progettazione triennale si proseguirà con il 1. 2. 3. 4. 5. 6. Progetto “Recupero –Rafforzamento Disciplinare” Progetto “Azzeramento Disciplinare” Progetto di Potenziamento In Lingua 2 : Ket- Dele-Delf Progetto in Lingua Inglese Potenziamento delle competenze musicali Progetto di drammatizzazione “Momenti Speciali” in aggiunta i progetti 7. Potenziamento delle competenze digitali 8. Potenziamento della lingua madre 9. Potenziamento delle competenze logico-matematiche 10. CLIL 11 . PON- Programma Operativo Nazionale PREVENZIONE DELL'INSUCCESSO L’Istituto accoglie la proposta avanzata dalla direttiva ministeriale113/2007, che richiama l'attenzione sulla necessità di favorire il successo scolastico attraversol’azione quotidiana dei docenti e una costante attenzione alla qualità dell'apprendimento chesignifica anche colmare per tempo le lacune presenti nella preparazione di base. Sotto quest’ottica verranno progettati e realizzati corsi di recupero/rafforzamento disciplinare. per consentire l’acquisizione dei saperi ritenuti fondanti e per il raggiungimento degli obiettivi irrinunciabili. Saranno attivati prioritariamente i corsi per le seguenti discipline: matematica,italiano, lingua straniera organizzati per classiparallele. I nominativi degli alunni saranno individuati dai vari consigli di classe e comunicati alle rispettive famiglie per l’opportuna autorizzazione: È da sottolineare come le suddette attività elencate rientrino nelle azioni formative previste nel PDM (Sez. 2) Obiettivi Formativi : Acquisire conoscenze e competenze che siano sufficienti a soddisfare i bisogni degli alunni che presentano difficoltà e incertezze, scarsa motivazione, problemi relazionali Migliorare le competenze relazionali Recuperare rafforzare conoscenze e abilità nell’area linguistica e logico-matematica Acquisire l’uso corretto di strategie e di soluzioni Durata e Destinatari: Intero anno scolastico –seconde e terze classi della scuola secondaria diI grado Risorse Umane: Docenti interni di lettere, dilingua straniera, di matematica e scienze della scuola secondaria di 1° grado Risorse logistiche e organizzative : testi scolastici,sussidi informatici e materiali didattici Monitoraggio: In itinere e quadrimestrale. Nel primo periodo dell’anno scolastico, verrannoattivati percorsi curricolari di AZZERAMENTO, che sempre nello spirito del testo ministeriale, saranno rivolti prioritariamente agli alunni di classe prima e saranno finalizzati a migliorare il livello degli apprendimenti nelle discipline che fanno registrare carenzepiù diffuse, a partire dalla lingua italiana, per le sue caratteristiche di trasversalità e dallamatematica, che presenta più ricorrenti elementi di criticità. Obiettivi Formativi : Soddisfare le esigenze degli alunni che presentano difficoltà organizzative e metodologiche, scarsa motivazione, problemi relazionali Migliorare le competenze relazionali Migliorare conoscenze e abilità nell’area linguistica e logico-matematica Durata e Destinatari:Intero anno scolastico - tutte le classi prime della scuola secondaria di I grado Risorse Umane: Docenti interni di lettere, di lingua straniera, di matematica della scuola secondaria di 1° grado Risorse logistiche e organizzative:Utilizzo di testi scolastici, sussidi informatici e materiali didattici presenti a scuola o inpossesso dei docenti e/o degli alunni Monitoraggio: In itinere e finali Una delle competenze chiave richiesta dall’ U.E. con la risoluzione del Parlamento Europeo del 2006 è quella della conoscenza delle lingue comunitarie e della consapevolezza della cittadinanza europea. E’ quindi necessario muoversi in questa dimensione europea dell’ educazione, e in questa ottica emerge la necessità di proseguire il potenziamento linguistico finalizzato alle certificazioni internazionali. Obiettivi formativi: Potenziare le competenze di ascolto, interazione,lettura scrittura in lingua straniera. Acquisire una certificazione degli esiti di apprendimento della lingua 2 riconosciuta a livello internazionale e documentare in maniera trasparente le qualifiche nell'ambito linguistico. Mettere alla prova e confrontare le competenze acquisite nel nostro Istituto con competenze standard richieste a livello internazionale. Motivare all'apprendimento delle lingue straniere imparando a porsi obiettivi per il proprio apprendimento linguistico e a pianificare le tappe successive. Durata e Destinatari: Gennaio-Maggio (incontri pomeridiani in date da concordare) -Alunni classi terze della Secondaria di primo grado Risorse umane :Docenti di Lingua straniera dell’Istituto Risorse logistiche e organizzative :Uso di materiale autentico -Esercitazioni con uso di mezzi informatici (LIM, laboratorio linguistico, cassette registrate da native speakers iscrizione e uso di materiale autentico e da altri siti in riferimento alle certificazioni).- Incontri con i genitori degli alunni e con gli alunni destinatari del Progetto.Incontri tra i docenti di lingue e i componenti dei consigli di classe di appartenenza degli alunni destinatari del progetto. Monitoraggio:La verifica delle attività svolte avverrà tramite la somministrazione di prove di simulazione dell’esame sia orale che scritto e momenti di discussione e successiva valutazione della riuscita scolastica. Motivazione:In una realtà multietnica e multiculturale come la nostra l’apprendimento precoce di una lingua straniera, qual è l’inglese, avvia il bambino alla conoscenza di altre culture di altri popoli e al loro rispetto. Finalità: Promuovere un atteggiamento positivo verso l’apprendimento di una LS. Acquisire abilità linguistiche attraverso strategie ludiche in situazioni comunicative reali. Favorire le capacità di ascolto Sviluppare le abilità di memorizzazione e concentrazione Obiettivi formativi : Riconoscere e riprodurre i suoni della LS Ascoltare e comprendere sequenze della LS - Riconoscere, interpretare e mimare espressioni, stati d’animo, e azioni quotidiane -- Comprendere e memorizzare vocaboli e semplici frasi nella LS, Durata e Destinatari: Gennaio/ Maggio. Alunni che frequentano la III sezione di Scuola dell’Infanzia. Metodologia : L’approccio metodologico si fonderà sulla valorizzazione del gioco come risorsa per favorire la motivazione dei bambini e farà riferimento alla metodologia del Total Phisical Response. Attività: Le modalità di lavoro prevedono l’utilizzo di materiale vario (cartaceo, audio e video, uso di pupazzi, attività di role- play, flash cards, giochi strutturati e non). Da molti anni gli esperti di pedagogia hanno dimostrato l'importanza della musica nell'educazione dei giovani in quanto permette un armonioso sviluppo psicofisco, contribuisce a migliorare le relazioni tra coetanei,potenzia la loro intelligenza e sviluppa la creatività. La musica come si evince nelle Indicazioni Nazionali risulta essere “una componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e tradizionale propizio all’attivazione dei processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, alo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità nonché all’interazione tra culture diverse”. Sotto questo aspetto la nostra scuola si è attivata con l’istituzione del Corso ad Indirizzo Musicale accompagnata dalla presenzadell’orchestra “G.Falcone” che si è sempre distinta in questi anni ed ha ricevuto importanti riconoscimenti partecipando a numerosi concorsi ottenendo premi Nazionali. È in ogni modo previsto un ulteriore potenziamento delle attività nell’ambito della progettazione triennale con l’inserimento di due strumenti musicali:tromba e percussioni, con l’intento di incrementare ancora di più una partecipazione attiva e condivisa. Obiettivi formativi : promuovere, valorizzare e orientare gli alunni che nel test d’ingresso o nel percorso già effettuato, hanno dimostrato di possedere particolari capacità attitudinali allo studio dello strumento promuovere l’uso del linguaggio musicale quale importante mezzo per esprimere sentimenti e stati d’animo attraverso l’arte dei suoni Durata e Destinatari: intero anno scolastico – tutti gli/le alunni/e che dimostreranno interesse ed impegno regolari e attitudini musicali tali da poter eseguire un programma della durata richiesta Risorse umane :Docenti interni di musica, di strumento musicale e Docenti AI77 e AL77 Risorse logistiche e organizzative: partecipazione a manifestazioni econcorsi musicali(sia individuali che di orchestra) per gli/le alunni/e delle classi ad indirizzomusicale Monitoraggio:produzione di brani individuali o di orchestra Motivazione: Questo progetto si propone di valorizzare feste, tradizioni e momenti particolarmente sentiti dai bambini tenendo conto delle loro vere esigenze rivolte allo scambio con gli altri,al gioco, alla socialità, alla crescita delle competenze comunicative. Obiettivi Formativi: - Avvio alla conoscenza della propria identità culturale mediante l’incontro con elementi culturali della propria comunità. - Riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozioni. - Promuovere lo sviluppo di atteggiamenti corretti verso le tradizioni legate all’ambiente di appartenenza. - Memorizzare canti, poesie e filastrocche legate ai vari avvenimenti - Favorire la Comunicazione attraverso mediatori analogici Durata e Destinatari: Intero anno scolastico. Tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia Risorse umane:Insegnanti curriculari Risorse logistiche ed organizzative: Sezione, salone,auditorium. Sussidi informatici e materiale didattico. Monitoraggio: In itinere PROGETTO : Competenze Digitali DENOMINAZIONE DEL PROGETTO PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE OBIETTIVO DI PROCESSO COMPETENZE DIGITALI Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. Alfabetizzazione digitale. Introduzione al pensiero logico e computazionale. Familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche. Sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva. Scuola Primaria Classi III –IV- V Conoscere il pensiero computazionale di base. Conoscere i componenti hardware di un computer. Il sistema operativo a interfaccia grafica. Conoscere i Software applicativi: elaborare testi, grafici, presentazioni in ambiente semplificato. Scoprire il Web e il Coding. Primi passi con l’ambiente Scratch. Scuola Secondaria Introdurre i fondamenti di informatica e il Coding. Dal Logo allo Scratch. Elaborare testi. Elaborare fogli di calcolo. Elaborare presentazioni. Primi approcci alla comunicazione in rete. SITUAZIONE SU CUI INTERVENIRE Il laboratorio affonda le sue basi sugli elementi d’informatica come fattori TRAGUARDI DI RISULTATO ATTIVITA’ PREVISTE RISORSE FINANZIARIE RISORSE UMANE - AREA ALRE RISORSE NECESSARIE INDICATORI UTILIZZATI STATI DI AVANZAMENTO DESTINATARI DENOMINAZIONE DEL PROGETTO PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE TRAGUARDI DI RISULTATO OBIETTIVO DI PROCESSO SITUAZIONE SU CUI INTERVENIRE ATTIVITA’ PREVISTE essenziali per la crescita e lo sviluppo di competenze interdisciplinari nell’alunno . Le competenze digitali assumono un carattere trasversale, permettendo di potenziare l’apprendimento non solo delle abilità informatiche, ma di tutte le discipline, anche attraverso la metodologia laboratoriale. Organizzazione di laboratori a piccoli gruppi per iniziare a conoscere le basilari metodologie e tecniche della programmazione, dell’algoritmica e della rappresentazione dei dati, come risorsa concettuale utile ad acquisire e a saper usare competenze e abilità generali di problem solving. software e materiali di consumo Risorse umane (ore) / area A033 spiccate competenze in ambito informatico 8 ore settimanali scuola primaria 12 ore settimanali scuola secondaria Docente potenziamento A033 Laboratori d’informatica con almeno 10 postazioni fisse dotate di Pc con sistema operativo Windows, Pacchetto Office, connessione di rete, connessione internet. Lim o videoproiettore interattivo con Pc fisso/portatile collegato, software di gestione e controllo Pc Studenti. Produzione di elaborati digitali Griglie di osservazione sulla conoscenza della componentistica e loro funzioni. Il progetto inizierà a settembre 2016 Alunni Scuola Secondaria di 1° Grado ed Alunni Scuola Primaria . “LaborItaliano” Miglioramento delle competenze in lingua italiana degli studenti delle classi terminali dei due ordini di scuola. Introduzione di prove di valutazione comunie per classi parallele. Sviluppo delle abilità e competenze richieste dalle Indicazioni Nazionali, dalle Istituzioni Europee, dalle indagini OCSE-PISA, dal Quadro di Riferimento per l’Italiano elaborato dall’INVALSI.. Promuovere un continuo miglioramento dei percorsi formativi negli allievi coinvolti nella sperimentazione garantendo anche la valorizzazione delle eccellenze.Allineamento dei criteri di valutazione delle prove utilizzate dai docenti e uso condiviso delle prove comuni Necessità d’intervento 1. Sugli studenti che hanno fatto registrare valori inferiori alle medie di riferimento in Italiano; 2. Sugli studenti che si attestano nelle fasce di livello 1 e 3 delle prove Invalsi. 3. Sulla varianza rilevata tra le classi, in particolare, della scuola primaria. 4. Sperimentazione di ambienti di apprendimento destrutturati rispetto al RISORSE FINANZIARIE RISORSE UMANE - AREA ALRE RISORSE NECESSARIE INDICATORI UTILIZZATI STATI DI AVANZAMENTO DESTINATARI gruppo classe e incentrati su didattica attiva e/o laboratoriale (lavoro di gruppo (“cooperative learning”), tutoring, tutoring fra pari, metodo Jigsaw) e con attività dedicate all’approfondimento della lingua italiana, elemento essenziale della formazione culturale di ogni studente e base indispensabile per l’acquisizione e la crescita di tutte le conoscenze e competenze. Attività su testi funzionali e su testi creativi. Produzione di materiali multimediali sull’attività svolta. Partecipazione a competizioni che si riferiscono alla lingua italiana. Risorse umane (ore) / area A043 Docente potenziamento A043 Aule, spazi laboratoriali, utilizzo delle LIM in dotazione e delle postazioni informatiche,Internet (utilizzo di risorse in rete). Prove standardizzate di Italiano strutturate dal docente della disciplina. Test e giochi linguistici. Il miglioramento atteso nel corso del progetto è la riduzione, in percentuale crescente, del gap formativo tra le classi dell’Istituto e le medie di riferimento nelle prove nazionali Invalsi. Gli alunni delle classi terminali della scuola primaria e secondaria di 1° grado. La difficoltà nel conseguimento di obiettivi degli studenti dell’istituto Falcone paragonabili a quelli europei nell’ambito dell’apprendimento della Matematica, emersa nel RAV analizzando i risultati delle prove standardizzate INVALSI, si presentacomeunaspettocherichiedeun’attenzioneparticolarenellanostrascuola. Nel PDM si è sono espresse le azioni formative programmate atte a rafforzare e potenziare competenze specifiche sia attraverso i già citati corsi curricolari (somministrazione di prove invalsi) sia attraverso la partecipazione ai corsi PON programmazione 2024-2020 e sia attraverso la realizzazione di corsi extracurricolari di recupero e potenziamento. DENOMINAZIONE DEL PRO- MatematicaMente GETTO PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE -miglioramento delle competenze logico-matematiche -introduzione di prove comuni standardizzate per classi parallele TRAGUARDI DI RISULTATO -sviluppo delle abilità e competenze richieste dalle Indicazioni Nazionali, dalle Istituzioni Europee, dalle Indagini OCSE-PISA, dal quadro di riferimento per la matematica elaborate dall’INVALSI OBIETTIVO DI PROCESSO - miglioramento negli apprendimenti degli alunni coinvolti nella sperimentazione - allineamento dei criteri di valutazione delle prove utilizzate dai docenti e uso condiviso delle prove comuni SITUAZIONE SU CUI INTER- - in alcune classi gli studenti hanno fatto registrare valori inferiori alle VENIRE medie di riferimento in matematica - in determinate classi, gli studenti si collocato nella 1a e 3a livelli di apprendimento - nella scuola primaria in particolare, si rileva una varianza tra le classi ATTIVITA’ PREVISTE - sperimentazione di ambienti di apprendimento destrutturati rispetto al classico gruppo classe e incentrati su didattica attiva e/o laboratoriale e RISORSE FINANZIARIE RISORSE UMANE - AREA ALRE RISORSE NECESSARIE INDICATORI UTILIZZATI STATI DI AVANZAMENTO DESTINATARI con attività dedicata all’approfondimento della matematica; -produzione di materiali multimediali sull’attività svolta; -partecipazione a “Gare di Matematica” promosse dall’UNICAL o altro Ente Risorse umane (ore) / area matematica A059 Un docente dell’organico di potenziamento utilizzato per attività di formazione - A059 Aule -Spazi laboratori - Utilizzo delle LIM in dotazione e delle postazioni informatiche, (internet utilizzo di risorse in rete) Prove standardizzate strutturate – Test e Giochi matematici Il miglioramento atteso è lo sviluppo negli allievi della capacità di cooperazione e collaborazione per migliorare le capacità di apprendimento attivo e creativo Gli alunni delle classi terminali della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo grado C.L.I.L. (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. L’approccio C.L.I.L., infatti, persegue il duplice obiettivo di essere focalizzato sia sulla disciplina insegnata, sia sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera che fa da targetveicolare. Viste le sue caratteristiche, il C.L.I.L. potenzia nellostudente: - una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua stranieratarget, - maggiore spendibilità delle competenze linguistiche acquisite, specialmente in attività pratiche, - maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell’istruzione e nel lavoro. PROGETTO : Lingua e contenuti:oggetto di apprendimento DENOMINAZIONE DEL PROGETTO PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE TRAGUARDI DI RISULTATO OBIETTIVO DI PROCESSO SITUAZIONE SU CUI INTERVENIRE Lingua e contenuti:oggetto di apprendimento Favorire un approccio educativobilingue in cui lo studio di un contenuto accademico è unito all’uso eall’apprendimento di una lingua straniera. Potenziare abilità e competenze in L2 per uno sviluppo integrato di lingua e contenuti. Costruire una conoscenza ed una visione interculturale. Dare opportunità concrete per studiare il medesimo contenuto da diverse prospettive. Facilitare l’apprendimento attraverso l’utilizzo di strategie innovative quali learning by doing,cooperativelearning. Aumenta la motivazione dei discenti e la fiducia sia nelle lingue sia nella materia che viene insegnata. Realizzare un apprendimento significativo che abbia un substrato contenutistico forte legato alle materieche vengono insegnate a scuola. Gli studenti sono esposti a più lingua straniera e, soprattutto, ATTIVITA’ PREVISTE RISORSE FINANZIARIE RISORSE UMANE - AREA ALTRE RISORSE NECESSARIE INDICATORI UTILIZZATI STATI DI AVANZAMENTO DESTINATARI imparano una lingua mettendo in pratica subito ciò che stanno imparando in quella lingua. Attività di Reading e successivamente di Speaking /writing . Lavoro a coppia e di gruppo Adattare i contenuti sia in termini di lessico che di strutture Risorse umane area A345 .Software specifici. Materiale di consumo Docente Potenziamento A345. Utilizzo di computer e LIM in dotazione. Uso frequente di supporti non verbali per favorire la comprensione dei concetti. Prove strutturate .Questionari. Dibattiti in classe Il miglioramento atteso è lo sviluppo negli allievi della capacità di cooperazione e collaborazione per migliorare le capacità di apprendimento attivo e creativo. Gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado. La scuola dovrà continuare a cogliere tutte le opportunità offerte dalla partecipazione ai Bandi del Programma operativo nazionale. Partendo dal Rapporto di Autovalutazione, mediante la predisposizione di un PDM ( Piano di Miglioramento ), su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità sarà possibile costituire l’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. Si cercherà di implementare l’offerta Formativa dell’istituto attraverso gli interventi previsti dalla Programmazione dei Fondi Strutturali Europei: ASSE I- ISTRUZIONE: volto a migliorare la qualità del sistema di istruzione e a favorire l’innalzamento e l’adeguamento delle competenze, promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi e ai processi di apprendimento permanente ASSE II – INFRASTRUTTURE PER L’ISTRUZIONE: finalizzato a promuovere e sostenere l’istruzione e la qualificazione professionale e la formazione permanente con azioni finalizzate ad aumentare l’attrattività della scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento, garantendo spazi adeguati agli approcci innovativi della didattica Per il raggiungimento degli obiettivi formativi dell’offerta formativa e per rendere efficaci ed efficienti le azioni che la scuola intende realizzare, l’istituto ha orientato le scelte metodologiche su specifici punti ritenuti indispensabili: Progettazione: attività educative e didattiche strutturate e progettate su percorsi aperti per dar modo a tutti di raggiungere gli obiettivipreposti. Programmazione plurisettimanale e flessibile: dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe Personalizzazione: attività che prestano attenzione, anche attraverso la disponibilità al dialogo educativo, alle diverse identità e culture per offrire a ciascun alunno gli stimoli necessari alla propriacrescita. Gradualità: attività progettate distribuite nel corso dell’anno e che procedono secondo un percorso che tiene conto dei ritmi di apprendimento e dei livelli diconoscenza. Unitarietàdell’apprendimento: attività educativo-didattiche come occasioni per sviluppare in maniera armonica e unitaria le capacità (intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose) di ciascuno, attraverso un raccordo fra discipline a livello di temi, problemi, nuclei esperienziali e progetti. Problematizzazione e ricerca: elaborazione e la conquista dei concetti attraverso esperienze reali e potenziali nell’ambito di percorsi programmati, ma aperti. Vengono potenziate la curiosità e la spinta ad esplorare e a capire, la motivazione a mettere alla prova il proprio pensiero. Partendo dalle prime intuizioni e sollecitando l’alunno con domande mirate, lo si induce a riconoscere i problemi e a cercaresoluzioni. Creatività: valorizzazione e potenziamentodella creatività, quale risorsa privilegiata nei suoi aspetti cognitivi, estetici, relazionali, affinché diventi stimolo e strumento diconoscenza. Valorizzazione delle risorseumane: valorizzazione delle capacità individuali e specifiche delle risorse umane utilizzate per arricchire l’offerta formativa.. Tutoring: spazi e materiali strutturati all’interno dei laboratori che agevolano le attività di gruppo e favoriscono la dinamica del reciproco aiuto ed arricchimento tra gli alunni di età e di competenzediverse. Collaborazione: docentiche concorrono collegialmente alla riuscita del progetto educativo generale al quale prendono significativamente parte famiglie, esperti, altre scuole, enti e associazioniterritoriali; docenti che favoriscono atteggiamenti cooperativi e collaborativi tra alunni nello svolgimento di tutte leattività. FORME DI FLESSIBILITÀ NELLA PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa finalizzati ad unavalorizzazione delle risorse professionali SCUOLADELL’INFANZIA FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA ORGANIZZAZIONE CATTEDRA AMPLIAMENTO OFFERTA DOCENTE E TEMPO SCUOLA FORMATIVAGENERATA DOCENTE La flessibilità oraria è adottata nei L’orario del tempo scuola del I progetti proposti per sezioni casi in cui la attività e i progetti docente è di 25 ore di parallele sono finalizzati al proposti per l’ampliamento insegnamento potenziamento delle abilità dell’offerta formativa vengono primarie per sviluppare le preorganizzati in orarioscolastico competenze SCUOLAPRIMARIA FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA La flessibilità oraria è adottata nei casi in cui l’attivita dei progettiproposti per l’ampliamento dell’offerta formativa vengono organizzati in orario scolastico, nelle discipline di lingua Italiana, matematicaelingua Inglese nel corsodel quinquennio. ORGANIZZAZIONE CATTEDRA DOCENTE E TEMPO SCUOLA DOCENTE L’orario del tempo scuoladel docente è di 22 oredi insegnamento e 2di programmazione didatti ca. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVAGENERATA I progetti proposti al potenziamentodell’offerta formativa, riguardano gruppidi classi, sia in orizzontale che in verticale, sono finalizzati al potenziamento delle discipline di base. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA ORGANIZZAZIONE CATTEDRA DOCENTE E TEMPO SCUOLA DOCENTE La flessibilità oraria è adottata nei L’orario di cattedra e il tempo casi in cui la attività e i progetti scuola di ogni docente è proposti per l’ampliamento articolato su 18 oresettimanali. dell’offerta formativa vengono organizzati in orarioscolastico AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA GENERATA I progetti realizzati in orario scolastico, approvati dai vari organi collegiali, riguardano tutte le classi in parallelo o in verticale, dello stesso ordine di scuola e sono riferiti prevalentemente all’areadel Recupero/potenziamento delle abilità in italiano,matematica,inglese. FINALITÀ DELLE AZIONI INTEGRATE SCUOLA-TERRITORIO Finalità delle azioni integrate Scuola -territorio Favorire la cittadinanza attiva, consapevole e responsabile Favorire la costruzione del senso di legalità Promuovere legami cooperativi tra scuola e territorio per costruire un tessuto sociale integrato Favorire la condivisione di buone pratiche relative a stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente Progettare azioni che promuovano l’apprendimento permanente Promuovere la cultura della sicurezza Linee di indirizzo integrate Scuola -Territorio Le azioni condivise Scuola-Territorio si fondano sui seguenti valori: cultura, come mezzo di crescita intellettuale e sociale; cittadinanza, come senso di appartenenza e di impegno civile; libertà, come autonomia di pensiero e assenza da condizionamenti e pregiudizi; giustizia, come rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno; solidarietà, come impegno personale nella vita sociale e partecipazione al bene comune; responsabilità, come correttezza nei comportamenti e nelle azioni; pace, come pratica del dialogo e rifiuto di ogni violenza; uguaglianza, come spirito di comprensione e di cooperazione interculturale; salute, come rispetto del proprio corpo e assunzione di corretti stili di vita; sostenibilità, come cura e difesa dell’ambiente e dei suoi ecosistemi; speranza, come pensiero positivo e costruttivo. Obiettivi delle azioni integrate Scuola –Territorio Creare una legame efficace ed efficiente tra scuola, famiglia e territorio Rispondere ai bisogni formativi della comunità locale Attivare percorsi formativi per il miglioramento delle competenze chiave di cittadinanza previste dalla Comunità Europea Attuare interventi per promuovere il successo scolastico di tutti gli allievi con particolare attenzione agli allievi diversamente abili o in situazione di svantaggio Creare percorsi di orientamento per valorizzare potenzialità,interessi e aspirazioni personali Sostenere una mobilità gradualmente autonoma degli allievi e offrire opportunità per praticare attività sportive Realizzare azioni volte a migliorare le relazioni con l’ambiente e la sostenibilità ambientale SERVIZI Esistono sul territorio collegamenti vari tramite mezzi di trasporto quali autobus Servizi sociali Centri associativi e d’incontro a carattere culturale, sportivo, ricreativo,religiose, naturalistico ambientale Sanità RISORSE UMANE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO COMUNE DI RENDE DIRIGENTE SCOLASTICO SERVIZI DOCENTI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI SOCIALI SCUOLA TERRITORIO DI RENDE ASSOCIAZIONI ALLIEVI GENITORI E FAMIGLIE AZIENDA SANITARIA SPORTIVE ESPERTI ESTERNI Accordi di rete, protocolli d’intesa e collaborazioni Regione Calabria Provincia di Cosenza Comune di Rende Università degli Studi della Calabria (UNICAL) Istituti secondari di II grado della città e della provincia Asl comune di Rende Associazioni sportive Associazione Genitori Educante Parrocchie presenti nel territorio Musei del territorio PROVINCIA DI COSENZA UNICAL ATTIVITÀ PROGETTUALI CONDIVISE Scuola-Territorio Il POFT è il documento programmatico che attesta l’identità culturale e progettuale condivisa dalle scuole del territorio di Rende, dall’Amministrazione Comunale e da altre agenzie formative presenti sul territorio. Esso definisce la capacità di costruire un sistema educativo integrato per dare risposte coerenti ai bisogni formativi rilevati. Pertanto sarà ulteriormente potenziato il processo educativo - formativo che si basa su un sistema capacedipermetterelacostruzionedipercorsiunitari,attraversolacoerenzadisviluppoela condivisione di obiettivi integrati, attraverso il potenziamento dell'offerta e la diversificazione delle scelte; implementando, così, una efficiente e completa rete educativo - formativa territoriale. In linea con quanto espresso, l’Istituto prosegue nello sviluppo della progettualità già avviata: AREA TERRITORIO-AMBIENTE: Progetto: Giardini in comune Progetto: Il RiMUSEUM per la scuola Progetto: TIPTAP-campagna eco solidale per la raccolta di tappi di plastica Progetto:Un giardino per gli uccelli AREA SPORT -TERRITORIO: Progetto Regionale “Una Regione in Movimento” Progetto “Crescere imparando ad educare il corpo” Progetto “Lo sport in classe” Progetto Regionale “Corri pedala corri: il Duathlon è per tutti” Progetto Regionale Corri, salta&impara AREA LINGUISTICA -ESPRESSIVA: Progetto Lettura Progetto: Educazione sentimentale nelle scuole Progetto Teatro “In Scena Insieme” AREA LEGALITA’-TERRITORIO Progetto con Camera Minorile CS AREA SCIENTIFICA-TERRITORIO Progetto : “La Città di Pitagora” AREA SOCIALITA’-TERRITORIO Progetti in collaborazione con AGE di Rende e il centro Roberta Lanzino 1.Progetto: Giardini in comune A cura dell’Associazione “I giardini di Eva” in collaborazione con la seguente rete di enti: l’istituto Comprensivo Giovanni Falcone, di Rende, l’istituto Comprensivo di Mendicino, l’Associazione MEDiterranean MEDIA, l’associazione di volontariato Erbanetta, il CSV della provincia di Cosenza, il Comune di Rende, il Comune di Mendicino, il Liceo artistico di Cosenza. Obiettivi Formativi: avvicinare gli studenti alla difesa e alla valorizzazione dei beni comuni. Nella nostra società, tutta incentrata nella difesa della proprietà privata,spesso si tralasciano e si trascurano gli spazi comuni che in periferia di frequente diventano terra di nessuno. I ragazzi saranno invitati ed accompagnati a prendersi cura di questi spazi,osservandone la bellezza e contribuendo concretamente alla loro valorizzazione,attraverso l’organizzazione di eventi che prevedono la messa a dimora di alberi, arbusti, semi, nonché il riciclo ed interventi di Street art. Inoltre, durante l’anno scolastico saranno invitati a verificare lo stato delle cose, in modo da monitorare il territorio, prendersi cura delle piante messe a dimora e verificare che non siano avvenuti atti vandalici. Queste azioni concrete hanno un alto valore simbolico, poiché insegnano ai ragazzi a diventare nel tempo antenne sociali ed essere parte della cittadinanza attiva del territorio in cui vivono. Infine, attraverso queste pratiche gli studenti potranno: Conoscere il territorio e gli ambienti naturali circostanti Acquisire una coscienza che li predisponga verso una cittadinanza attiva Sviluppare un comportamento civile e sensibile alle problematiche ambientali Acquisire conoscenze specifiche in campo botanico Sperimentare buone pratiche Durata : Il progetto pilota ha durata annuale, ma è possibile programmare attività educative e sperimentali di durata triennale. Destinatari: alunni scuola secondaria di 1° grado –docenti-genitori Risorse umane: Docenti, genitori, esperti, volontari. Risorse logistiche ed organizzative : I giardini di Eva , il CSV e le scuole metteranno a disposizione la strumentazione tecnica gratuitamente. I giardini di Eva cureranno l’organizzazione attraverso uno staff di volontari. Monitoraggio :Osservazioni sistematiche, schede di rilevazione e confronti con tra i soggetti coinvolti garantiranno il monitoraggio del progetto e la valutazione dell'efficacia delle azioni proposte 2. Progetto: Il RiMUSEUM per la scuola A cura dell’UNICAL “Il RImuseum per la scuola” - Museo per lʼAmbiente di Rende (Cs) Il RImuseum è lʼ unico museo in Italia dedicato interamente al tema dei rifiuti;ha il compito di stimolare nuovi comportamenti individuali e lʼadozione singola e collettiva di buone pratiche ecologiche:“dalla fase della produzione del rifiuto a quella dello smaltimento, fino a considerare lʼimpatto che questo problema ha sulla vita dellʼuomo e sullʼorganizzazione del suo modello sociale”. Obiettivi Formativi: - Costruire una più stretta connessione tra il mondo della scuola e quello della cultura museale per favorire la progettazione comune. - Diffondere una maggiore sensibilità allo sviluppo sostenibile legandolo alla specificità territoriale Favorire la maturazione di una coscienza critica e la sensibilità per le tematiche artistiche, storiche, archeologiche e ambientali. - Promuovere la scoperta delle radici culturali del territorio,nel contesto storico e ambientale,per collegare le esperienze del passato con quelle del presente,promuovendo nel contempo occasioni di incontro tra culture - Promuovere l’apprendimento dell’evoluzione sociale,storico-culturale e del ruolo svolto nell’ambiente naturale Durata e Destinatari:l’intero anno scolastico - Alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado Risorse umane : Dirigente scolastico -Docenti- Operatori museali Risorse logistiche e organizzative:Attività preparatorie e di approfondimento in classe - Percorsi attivi e laboratori di approfondimento nel museo. Monitoraggio:Questionari, discussioni, osservazioni sistematiche. 3. Progetto: TIP-TAP-campagna eco solidale per la raccolta di tappi di plastica” L’Istituto “G. Falcone” da anni è impegnato in campagne di sensibilizzazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti cooperando con istituti scolastici, enti e associazioni territoriali. Per molti anni l’Istituto ha collaborato con il “Consorzio Valle Crati” s.p.a di Rende, e tuttora con la “Calabria Maceri “che ha attivato, nei diversi plessi dell’istituto, un sistema di gestione dei rifiuti orientato al recupero e alla raccolta differenziata della carta. Negli anni 2008/2009 e 2009/2010, la scuola secondaria di 1grado ha collaborato con l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali di Cosenza per la raccolta dell’alluminio. Negli anni 2009/2010 - 2010/2011 ha aderito al Progetto Solidarietà : raccogli i tappi di plastica … e la solidarietà raggiunge i villaggi della Tanzania, in collaborazione con un' Associazione di Volontariato il “Centro Mondialità Sviluppo Reciproco”, e nel 2011- 2012, si è continuata la raccolta dei tappi di plastica in collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) di Cosenza Nel corrente anno scolastico l’istituto sostiene la proposta progettuale TIPTAP -campagna eco solidale per la raccolta di tappi di plastica” a cura dell’Associazione Trentatrè, con cui intende proseguire nel prossimo triennio A cura dell’Associazione Trentatre – Onlus assieme alla Provincia di Cosenza, all’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, al Comune di Cosenza, al Consorzio Valle Crati, alla società Ecologia Oggi spa alla Fondazione per il Tuo Cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Obiettivi formativi: - Favorire una sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti - Educare alle buone pratiche civiche e all’esperienza del riuso e del riciclo delle materie prime attraverso anche il loro valore economico - Aiutare l’associazione ONLUS ad acquistare dei defibrillatori cardiaci da donare alle scuole Durata e Destinatari:adesione alle varie edizioni annuali ( adesione 2a edizione per l’anno scol. 2015- 2016) – alunni scuola infanzia-primaria e secondaria di primo grado Risorse umane: tutto il personale scolastico, alunni,docenti, genitori Risorse logistiche e organizzative: Attività di raccolta dei “tappi” di polietilene – Pe Monitoraggio:Questionari, discussioni, osservazioni. 4. Progetto: Un giardino per gli uccelli A cura della LIPU (Lega Italiana protezione Uccelli- di Rende Cs) La LIPU è presente a Rende dal 1986 dove svolge attività di conservazione e protezione della natura. Sin dalla sua istituzione si è caratterizzata per il suo impegno a favore della causa protezionistica,fondamentale in una regione come la Calabria,così ricca dal punto di vista naturalistico e perciò tanto più bisognosa di una puntuale opera di sensibilizzazione. Obiettivi Formativi: - diffondere tra i ragazzi la conoscenza e il rispetto per l’ambiente attraverso la promozione di nuovi comportamenti e stili di vita, cercando di fare emergere sul territorio una cultura dell’ambiente che consideri l’uomo come parte integrante della natura Durata : Il progetto pilota ha durata annuale, ma è possibile programmare attivitàsperimentali di durata triennale. Destinatari: alunni scuola Primaria e Scuola secondaria di 1° grado Risorse umane: esperti -alunni-docenti Risorse logistiche ed organizzative:lezioni interattive e attività sperimentali in campo Monitoraggio: Questionari, discussioni, osservazioni. POTENZIAMENTO DELLA PRATICA SPORTIVA IL MIUR insieme al Comitato Olimpico Nazionale Italiano -CONI Comitato Italiano Paraolimpico - CIP Ufficio Scolastico Regionale Centro Universitario Sportivo - CUS - Universitá della Calabria Federazione Italiana Triathlon ha proposto dei progetti allo scopo di avvicinare all’attività motoria il maggior numero di studenti contribuendo ad abbattere le barriere economiche che ostacolano,in alcuni casi, l’accesso alla pratica sportiva. L’obiettivo comune è far sì che la pratica di un’attività motoria diventi costante nel tempo e sia una disciplina motivante che stimoli ad assumere stili di vita corretti e favorisca,anche, lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale. Pertanto,in quest’ottica,l’Istituto Comprensivo ha aderito ai seguenti progetti: 1. Progetto Regionale “Una Regione in Movimento” Obiettivi formativi: Garantire che in ogni scuola vengano effettivamente svolte le ore obbligatorie curricolari di attività motoria per consentire ad ogni bambino, attraverso una serie di proposte ed esperienze di movimento, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico. Far sì che l’attività motoria sia strumento privilegiato attraverso il quale promuovere l’apprendimento,fornendo suggerimenti e competenze varie agli insegnanti Durata e Destinatari:Intero anno scolastico - Docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria Risorse Umane:Staff tecnico dell’Ufficio EMFS Risorse logistiche e organizzative: Momenti informativi presso le palestre di diversi Istituti Scolastici del Territorio. 2. Progetto“Crescere imparando ad educare il corpo” Protocollo d’Intesa con il C.U.S Calabria Il C.U.S offre a tutti gli studenti del territorio luoghi privilegiati di aggregazione positiva e spazi operativi in cui lo sport non è finalizzato all’agonismo e alla competizione,ma orientato al recupero e al potenziamento delle abilità di ogni alunno attraverso un percorso individualizzato e guidato . Obiettivi formativi: Sensibilizzare i bambini e gli adolescenti verso i valori fondamentali dello sport: il rispetto delle regole, dell’insegnante/istruttore ,dei compagni, degli avversari. Promuovere la cooperazione,il senso di appartenenza,la capacità di superamento di un ostacolo in vista di una meta,favorendo una maggiore interazione corpo-mente. Esplorare lo spazio,conoscere i proprio corpo,comunicare e relazionarsi con gli altri. Favorire la socializzazione e l’integrazione attraverso il lavoro di squadra e di gruppo. Durata e Destinatari:Tutto l’anno scolastico - Alunni delle classi 4° e 5° della Scuola Primaria e a quelli di tutto il ciclo della Scuola Secondaria di primo grado. Risorse Umane: Docenti di Educazione Fisica-Tecnici federali/Educatori. Risorse logistiche e organizzative:impianti sportivi. Le attività sportive si svolgeranno una volta a settimana durante le ore di Educazione Fisica e presso gli impianti sportivi dell’UNICAL . Monitoraggio: Momenti di competizione-verifica tra classi della stessa scuola. 3. Progetto “Lo sport in classe” proposto dal MIUR con il CONI e il sostegno del Comitato italiano paraolimpico Obiettivi formativi: Valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nella scuola primaria Inclusione degli alunni con BES e disabilità Durata e Destinatari:Intero anno scolastico - Alunni di tutte le classi della Scuola Primaria. Risorse Umane:Docenti titolari delle classi con il supporto di un Tutor sportivo-Docenti referenti per l’educazione fisica di plesso. Risorse logistiche e organizzative:locali scolastici .Si prevedono “Giochi di primavera nel mese di Marzo e “Giochi di fine anno scolastico in occasione della settimana dello sport scolastico,programmata dal 29/5/2016 al 4/6/2016. 4. Progetto Regionale Corri pedala corri: il Duathlon è per tutti proposto dalla Federazione Italiana Triathlon Obiettivi formativi: Valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva Avvio ad uno sport multidisciplinare in cui la corsa e il ciclismo si alternano senza soluzione di continuità. Durata e Destinatari: alunni delle classi 4 e 5 della Scuola Primaria Risorse Umane:Docenti .Referenti regionali della federazione Triathlon Risorse logistiche e organizzative: Comitato regionale Triathlon. Campi di atletica omologati 5.Progetto “CORRI, SALTA & IMPARA”” Motivazione:“Il movimento, strumento di apprendimento, azione, relazione, comunicazione ed espressione crea possibilità di crescita, cognitiva ed emotiva insieme e concorre alla finalità della scuola dell’Infanzia di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e di avviarli alla cittadinanza” Il Progetto attua il protocollo di intesa siglato con il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria ed è parte del percorso congiunto scuola e Sanità. OBIETTIVI FORMATIVI: -Valorizzare il corpo come strumento di azione, conoscenza, relazione, comunicazione ed espressione. -Utilizzare il corpo in maniera espressiva -Condividere i bisogni nel gruppo attraverso il movimento. -Condividere i bisogni nel gruppo attraverso il movimento. Durata e Destinatari: Aprile/ Maggio - Alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia Risorse umane: Docenti Scuola dell’Infanzia Risorse logistiche ed organizzative: Salone, giardino, palestra; materiale didattico Monitoraggio: In itinere e manifestazione finale al Palazzetto dello sport di Cs 6.Progetto Giochi Sportivi Studenteschi Il progetto viene organizzato e realizzato con la collaborazione del C.O.N.I., delle Federazioni Sportive Provinciali, degli Enti Locali. Priorità fondamentale è la trasmissione dei principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza. Obiettivi Formativi: Migliorare le qualità individuali: impegno, disciplina, autostima, autocontrollo, favorendo il gusto e il piacere di fare attività motorie Promuovere i valori etici che sono alla base della convivenza civile, condividendo con altri esperienze di gruppo Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Alunni della Scuola Secondaria di primo grado. Risorse logistiche e organizzative:Strutture adiacenti l’edificio scolastico delle scuole-Palestra-Campo sportivo Partecipazione a gare con il coinvolgimento di altre scuole del territorio. 7.Progetto “Progetto Scuola Special Olympics” Il progetto in collaborazione con l’Associazione Special Olympics Italia,Ente di promozione sociale e sportiva riconosciuto dal CONI ,ha come priorità fondamentale promuovere ed educare alla conoscenza della diversa abilità per evidenziarla come risorsa per la società. Obiettivi Formativi: Fornire esperienze di integrazione pratica con attività che portano alla stretta collaborazione tra alunni con e senza abilità attraverso o sport inteso come esperienza formativa e di gioco. Organizzare eventi e manifestazioni sportive che mirino a valorizzare l’autodeterminazione e l’autostima della persona con disabilità intellettiva,per il miglioramento della qualità della vita. Stimolare un dialogo costruttivo tra le famiglie degli alunni con e senza disabilità. Durata e Destinatari: Intero anno scolastico. Alunni con disabilità intellettiva. Risorse logistiche e organizzative:Docenti di sostegno e di Educazione Fisica dell’Istituto. 1.Progetto Lettura Protocollo d’Intesa con il COMUNE DI RENDE Obiettivi formativi: Incentivare la pratica della lettura Educare al valore sociale del libro inteso come strumento di crescita personale. Diffondere la conoscenza del sistema bibliotecario Conoscere il patrimonio storico- culturale dei testi antichi Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni dell’Istituto Risorse logistiche e organizzative:Biblioteche comunali 2.Progetto Educazione sentimentale nelle scuole A cura dell’Associazione MEDiterranean MEDIA in collaborazione con la seguente rete di enti: l’istituto Comprensivo di Rende, Giovanni Falcone, l’istituto Comprensivo di Mendicino, l’Associazione I giardini di Eva, l’Associazione di volontariato Erbanetta, il CSV della provincia di Cosenza, il Comune di Rende, il Comune di Mendicino, il Liceo artistico di Cosenza. Obiettivi formativi: Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare gli studenti, gli insegnanti e i genitori al tema dell’educazione sentimentale nelle scuole. I fatti di cronaca ci riportano un mondo violento in cui i casi di femminicidio si moltiplicano, insieme ai casi di bullismo e di cyber aggressioni. Crediamo, invece, sia opportuno affrontare i temi della relazione tra i generi e dei suoi conflitti, il rapporto con le differenze culturali, religiose con estrema delicatezza, senza generare allarmismi; avvicinando i ragazzi e mettendoli in situazione di agio, organizzando letture condivise di testi, proiezioni di filmati e slide, con una modalità che favorisca il confronto e la discussione. L’associazione MEDiterranean MEDIA, nata nel 1994, ha sperimentato nel tempo letture di fiabe, percorsi conoscitivi sulle differenze di genere che stimolano la conversazione tra i ragazzi in maniera serena, e contribuiscono a l’emersione di problematiche creando un clima tranquillo e di condivisione. Gli insegnati e i genitori saranno coinvolti durante tutto il percorso formativo, con incontri di classe ed individuali. Durante l’anno scolastico saranno invitati a verificare lo stato delle cose, in modo da monitorare il percorso, prendendosi cura dei ragazzi e dei genitori in difficoltà, e supportando le insegnanti. Durante il percorso i soggetti coinvolti potranno: Conoscere le tematiche connesse alla differenza di genere Acquisire consapevolezza dell’importanza dell’educazione sentimentale Sviluppare un comportamento civile e sensibile nei confronti delle differenze di genere Acquisire conoscenze specifiche in campo educativo Sperimentare buone pratiche Durata: Il progetto pilota ha durata annuale, ma è possibile programmare attività educative e sperimentali di durata triennale. Destinatari:gli alunni delle scuola secondaria di 1° grado, gli insegnanti e i genitori Risorse umane: Esperti, docenti, genitori. Risorse logistiche ed organizzative: MEDiterranean MEDIA, CSV. Monitoraggio:Osservazioni sistematiche, schede di rilevazione e confronti con tra i soggetti coinvolti garantiranno il monitoraggio del progetto e la valutazione dell'efficacia delle azioni proposte 3.Progetto TEATRO “INSCENA INSIEME” Progetto Teatro in rete proposto dal MIUR in collaborazione con Teatro UNICAL Istituto Comprensivo Scuola Capofila Obiettivi formativi: Favorire la scoperta di se stessi,del proprio corpo e dei propri strumenti espressivi Accrescere gli atteggiamenti di autostima e fiducia in se stessi. Prevenire il disagio infantile e scoraggiare atteggiamenti di bullismo Acquisire consapevolezza delle proprie e altrui emozioni sviluppando capacità empatiche Comprendere il valore dell’altro come persona nella sua diversità accrescendo la capacità di relazione e cooperazione e nel gruppo. Stimolare la creatività e la fantasia attraverso l’uso di linguaggi figurativi e mimico-gestuali. Rafforzare la conoscenza della lingua inglese e sollecitare interesse verso la cultura e le tradizioni di altri popoli. Durata e Destinatari:alunni dell’ultimo anno della Scuola d’Infanzia, primo e ultimo anno della primaria e primo anno della scuola secondaria di primo grado. Risorse umane:Docenti interni dell’Istituto Risorse logistiche e organizzative:spazi messi a disposizione dalle singole istituzioni scolastiche.Manifestazione finale presso uno dei teatri dell’UNICAL. Monitoraggio:Osservazione dei comportamenti degli alunni sia durante l’attuazione del percorso,sia in fase finale. 1.Progetto LEGALITÀ In collaborazione con la Camera Minorile “Giuseppe Mazzotta” di Cosenza Obiettivi Formativi: Acquisire conoscenze in ambito civile ,penale e amministrativo dei propri diritti/doveri di persona minorenne ,di soggetto frequentante la scuola,di soggetto che interagisce con altre persone minori e co. Rendere consapevole l’alunno delle proprie capacità,anche di reazione ,delle conseguenze lecite/illecite della propria condotta con gli altri e di quella posta in essere da altri nei suoi confronti Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni e i Docenti dell’Istituto, operatori scolastici. Risorse umane:Docenti interni dell’Istituto. Esperti esterni. Risorse logistiche e organizzative:Contesti scolastici ed extrascolastici. Contesti laboratoriali. Monitoraggio: Questionari-Discussioni su tematiche svolte-Quiz, materiale didattico e multimediale. 1.Progetto SOCIALITÀ In collaborazione con AGE di Rende e Centro Lanzino Obiettivi Formativi: educare gli adolescenti alla sessualità e all’affettività prevenendo e contrastando qualsiasi forma di violenza di genere” e mettere in atto adeguate strategie di educazione alla salute. Guidare i genitori ad acquisire una formazione sui temi riguardanti l’affettività e la sessualità, incluso le tematiche riguardanti l’identità e il rispetto di genere. Durata e Destinatari:Intero anno scolastico. Tutti gli alunni e i genitori Risorse umane: Esperti esterni. Volontari delle associazioni. Risorse logistiche e organizzative:Contesti scolastici ed extrascolastici. Contesti laboratoriali. Monitoraggio: Questionari-Discussioni su tematiche svolte-Materiale didattico e multimediale. 1. PROGETTO “LA CITTÀ DI PITAGORA” In Rete con il Liceo Scientifico Pitagora di Rende per la diffusione della cultura scientifica. Obiettivi Formativi: Diffondere la cultura tecnico-scientifica e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico di interesse storico Attivare nuove istituzioni e città-centri delle Scienze e delle Tecniche sul’intero territorio nazionale. Sperimentare nuove metodologie per una efficace didattica della scienza e della storia della scienza con particolare attenzione per l’impiego delle nuove tecnologie. Migliorare l’utilizzo dei laboratori scientifici e degli strumenti multimediali. Durata e Destinatari: Intero anno scolastico. Gli alunni dell’Istituto. Risorse umane: Docenti della scuola di primo e secondo grado. Risorse logistiche e organizzative:Spazi scolastici delle scuole interessate La famiglia è il contesto più influente nello sviluppo affettivo e cognitivo degli alunni: appare quindi evidente la centralità di un dialogo costruttivo fra soggetti educativi diversi che, pur nella peculiarità del loro ruolo, concorrono alla formazione della stessa persona. Nella diversità di stili di vita, di cultura, di scelte religiose, le famiglie sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. Grande importanza assumono quindi i termini di collaborazione e partecipazione, sanciti dalla nascita degli Organi Collegiali che individuano le modalità con cui si lavora insieme in vista del raggiungimento di obiettivi comuni. L'istituto Comprensivo G. Falcone ha da sempre favorito un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco, coinvolgendo le famiglie nella condivisione delle finalità educative e nella progettazione. A tal fine organizza incontri assembleari di classe con i genitori, finalizzati all’illustrazione delle funzioni del Consiglio di classe, di interclasse e di intersezione e all’elezione dei genitori rappresentanti. colloqui individuali dei docenti con le famiglie incontri a scadenza bimestrale per informare sui processi d’apprendimento dei singoli alunni consegna del documento di valutazione a fine quadrimestre consegna scheda del consiglio orientativo tempestiva comunicazione per problematiche disciplinari e/o didattiche preavviso della non ammissione alla classe successiva tramite comunicazione scritta colloqui individuali con il Dirigente Scolastico o Collaboratori del Dirigente in orario scolastico e non, previo appuntamento coinvolgimento dei genitori in iniziative di animazione e di solidarietà partecipazione agli Organi Collegiali VILLAGGIO EUROPA - QUATTROMIGLIA SANTO STEFANO - ARCAVACATA Dirigente Scolastico: prof.ssa Franca Lucia Perri La Scuola Secondaria di 1° grado “G. FALCONE” ha come fonte di ispirazione gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana COSTITUZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. FALCONE” La scuola secondaria di 1° grado comprende la: Scuola secondaria di 1°grado”G. Falcone”(sede centrale) Via Buenos Ayres Scuola secondaria di 1° grado”G. Falcone” sede Piscine Scuola secondaria di 1° grado Santo Stefano Scuola secondaria di 1° grado Arcavacata La Scuola Secondaria 1° Grado Rende Quattromiglia è situata nel verde di due Parchi l’uno in Villaggio Europa a Quattromiglia di Rende (sede centrale) e l’altro, sede succursale, in località Piscine. Zona di espansione urbana e vicina all’area universitaria, essa è collegata anche, con una buona viabilità, ai nuovi centri abitativi non molto distanti, che fanno capo ai comuni di Castiglione C. e di Montalto Uffugo. L’ubicazione centrale della scuola offre alle famiglie la possibilità di usufruire di un servizio agevole sia a carattere privato, per la comoda raggiungibilità dei plessi scolastici, sia a carattere pubblica per la messa a disposizione di Scuola- bus comunali Arcavacata La Scuola Secondaria 1° Grado “Santo Stefano e Arcavacata” è situata in zone ad espansione abitativa e con strada di collegamento con l’Università della Calabria. Santo Stefano FINALITÀ La scuola secondaria di primo grado è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale, organizza e accresce le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione. La scuola secondaria di primo grado si basa su quattro elementi fondamentali : 1) Il senso dell’esperienza: la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. 2) Alfabetizzazione culturale di base: la scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. 3) La cittadinanza: l’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo dell’etica della responsabilità. L’ambiente di apprendimento: relazioni sociali. ORGANIZZAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA L’organizzazione della scuola secondaria di primo grado si attuerà sulla base dei criteri dettati dal Collegio dei Docenti e ratificati dal Consiglio di Istituto e degli indirizzi indicati dal Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. n° 275 dell’8/03/99). Si effettuerà tenendo presente il pluralismo culturale, le scelte delle famiglie e le realtà locali e metterà in luce i criteri relativi alla progettazione e conduzione dell’attività didattica offrendo un indirizzo metodologico che consenta l’armonica realizzazione del progetto educativo generale. Nell’individuazione degli obiettivi generali e specifici, saranno prese in considerazione le indicazioni nazionali. Gli obiettivi specifici sono strutturati nelle seguenti discipline di insegnamento: italiano, storia e geografia, matematica, scienze, tecnologia, inglese, seconda linguacomunitaria, arte e immagine, musica, educazione fisica, religione. L’educazione alla cittadinanza e costituzione, quella stradale,ambientale, alla salute,alimentare e all’affettività non costituiscono un’attività a se stante, ma siconcretizzano in una offerta di attività educative e didattiche unitarie a cuiconcorrono i docenti del gruppo classe. L’orario obbligatorio delle lezioni di 30 ore settimanali permette di raggiungere gliobiettivi per realizzare il Profilo educativo, culturale e professionale atteso per laconclusione del primo ciclo. PERCORSO DI STUDIO DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO E QUADRO ORARIO TEMPO SCUOLA 30 UNITA’ ORARIE SETTIMANALI DI 60’ CON 2 LINGUE STRANIERE: INGLESE + FRANCESE / INGLESE + SPAGNOLO DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO CLASSE 1a CLASSE 2a CLASSE 3a ITALIANO, STORIA e GEOGRAFIA 9 9 9 APPROFONDIMENTO MATERIE LETTERARIE 1 1 1 3 3 3 2 2 2 MATEMATICA e SCIENZE 6 6 6 TECNOLOGIA 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 MUSICA 2 2 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 30 30 30 1a LINGUA STRANIERA (INGLESE) 5 ore nelle classi con inglese potenziato 2a LINGUA STRANIERA (FRANCESE o SPAGNOLO) TOTALI ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE CURRICOLARI Orario Scuola secondaria I° grado Scuola secondaria I° grado delle Sede Piscine Sede centrale (Villaggio Europa) lezioni Arcavacata - Santo Stefano 1° ora 08.25 – 09.25 1° ora 08.20 – 09.20 2° ora 09.25 –10.25 2° ora 09.20 –10.20 3° ora 10.25 – 11.10 3° ora 10.20 –11,05 Break 11.10 –11.25 break 11.05 –11.20 4°ora 11.25 –12.25 4°ora 11.20 –12.20 5° ora 12.25 - 13.25 5° ora 12.20 -13.20 SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE Presso la Scuola Secondaria di 1° Grado G. Falcone è attivato il Corso ad Indirizzo Musicale, un tempo-scuola che prevede, accanto alle discipline curricolari, l’insegnamento di uno strumento musicale. Lo studio dello strumento non ha finalità specialistiche ma “si colloca nel quadro del progetto complessivo di formazione della persona secondo i principi generali della scuola media in modo da fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, una maggiore capacità di lettura attiva e critica della realtà nonché una ulteriore opportunità di conoscenza e di espressione e un contributo al senso di appartenenza sociale.”(DM 6/8/99) Come funziona: Gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di frequentare il corso ad Indirizzo Musicale sosterranno una semplice prova orientativo attitudinale che si tiene generalmente nel mese di marzo, presso la sede Centrale di Via Buenos Aires . Per sostenere tale prova non sono richieste conoscenze musicali specifiche. Gli alunni della Classe che si verrà così a formare, saranno ripartiti in quattro gruppi per l’insegnamento di quattro diversi strumenti musicali: Chitarra Classica, Flauto traverso, Pianoforte e Clarinetto . Gli alunni indicheranno lo strumento prescelto in ordine di preferenza. L’orario settimanale prevede, oltre alle due ore di Musica comuni a tutte le classi della scuola media, una lezione individuale di Strumento e due ore circa di musica d’insieme (orchestra scolastica). L’insegnamento di Strumento Musicale avrà una valutazione di profitto riportata sulla Scheda di Valutazione, al pari di tutte le altre discipline. Costi: La frequenza del Corso ad Indirizzo Musicale non comporta alcun costo aggiuntivo. Restano tuttavia a carico della famiglia le spese per l’acquisto o il noleggio dello strumento. Le attività: Nel corso degli anni l’orchestra della scuola ha partecipato a rassegne e concorsi per orchestre scolastiche a livello provinciale, regionale e nazionale riportando successi significativi CURRICOLO IN VERTICALE PER COMPETENZE Classe PRIMA Italiano Raccontare oralmente esperienze personali ordinandole in base ad un criterio logico e cronologico. Riferire su argomenti di studio Applicare tecniche di lettura silenziosa ed espressiva Usare in modo funzionale le parti di un manuale di studio Riconoscere e identificare e testi letterari di vario tipo Riconoscere ed applicare procedure di ideazione, pianificazione, revisione di un testo Produrre testi scritti coerenti e corretti rapportandoli allo scopo ed al destinatario Riconoscere gli elementi base di una frase complessa Storia Usare fonti diverse per ricavare informazioni Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte Schematizzare in mappe e grafici le diverse informazioni Riconoscere aspetti e strutture relative ai periodi storici studiati Utilizzare le competenze apprese per comprendere problemi ecologici , interculturali, e di convivenza civile. Produrre testi utilizzando le informazioni apprese attraverso fonti diverse Geografia Riconoscere utilizzare le strutture logiche della disciplina per agire nel territorio Individuare rapporti di interdipendenza fra fatti e fenomeni Leggere,interpretare,utilizzare vari tipi di carte, strumenti e metodi di rappresentazione per muoversi consapevolmente in un territorio. Utilizzare nella comunicazione delle informazioni termini adatti e specifici Prima Lingua straniera: Inglese Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano Leggere globalmente testi per trovare informazioni specifiche. Descrivere con semplici frasi il proprio vissuto Interagire in una conversazione ponendo domande e scambiando idee ed informazioni Scrivere semplici testi utilizzando un lessico appropriato Seconda Lingua Straniera: Francese /Spagnolo Interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a contesti di vita sociale Utilizzare semplici funzioni comunicative Scrivere testi semplici, comprensibili nel messaggio Matematica Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali interi utilizzando strumenti adatti alla situazione e agli obiettivi di apprendimento da raggiungere (fogli di calcolo ecc,) Rappresentare i numeri naturali su una retta orientata . Eseguire mentalmente semplici calcoli utilizzando le proprietà delle operazioni Formulare ipotesi e previsioni sui risultati di una operazione e/o di situazioni problematiche Riconoscere ed utilizzare le proprietà delle potenze Scomporre i numeri in fattori primi e calcolare M.C.M e M.C.D. Eseguire semplici espressioni numeriche utilizzando parentesi e convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Usare le espressioni numeriche come mezzo di risoluzione di un problema. Denominare, descrivere, disegnare e rappresentare, utilizzando strumenti appropriati, le figure geometriche. Identificaredefinizioni e proprietà significative delle principali figure piane. Riconoscere le figure piane e riprodurle in scala Applicare procedimenti e tecniche operative Scienze Effettuare semplici esperimenti e descrivere ordinatamente procedimenti e tecniche di realizzazione. Individuare caratteristiche e proprietà della materia Riconoscere le proprietà dell’atmosfera, dell’aria, dell’acqua Descrivere cosa è e come si forma un suolo Confrontare l’evoluzione della storia naturale con quella della storia umana Individuare relazioni uomo- ambiente Definire un essere vivente e le sue caratteristiche Individuare le caratteristiche della struttura base dei viventi: la cellula Individuare l’unità e la diversità dei viventi anche attraverso esperienze di laboratorio Tecnologia Riconoscere, analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto esaminato Riconoscere e caratterizzare l’evoluzione nel tempo e gli eventuali problemi legati all’impiego di utensili e macchine Riconoscere le proprietà fondamentali dei materiali e del ciclo produttivo ad essi collegato Osservare ed eseguire la rappresentazione grafica di un oggetto Utilizzare nella rappresentazione di un oggetto le regole dell’assonometria e delle proiezioni ortogonali Progettare semplici oggetti da realizzare in laboratorio Eseguire rilievi sul campo Comprendere problemi legati alla produzione di energia Riconoscere gli elementi di base che compongono un computer e le relazione tra essi. Utilizzare strumenti informatici per elaborare dati, testi, immagini ecc. Riconoscere l’utilizzo della rete informatica sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni Musica Decodificare ed utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura Riconoscere e decodificare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali di diverso genere Comporre, rielaborare brani musicali utilizzando semplici schemi ritmico- melodici Arte ed immagine Utilizzare gli elementi della comunicazione visiva per leggere un semplice messaggio,. Osservaree descrivere gli elementi significativi di un’opera d’arte. Individuare codici e regole composite presenti nelle opere d’arte Identificarele linee essenziali della produzione storico- artistica relativa ad un determinato periodo Leggere un’opera d’arte in relazione ai codici artistici ed al periodo storico esaminato Riconoscere, analizzare, classificare i beni artistici presenti nel territorio. Produrre elaborati personali utilizzando più materiali e tecniche grafico- pittoriche Educazione fisica Riconoscere i principali cambiamenti morfologici e fisiologici del proprio corpo ed applicare determinati strumenti di lavoro per raggiungere un’efficienza fisica Mostrare resistenza e capacità di autocontrollo del proprio corpo Applicare schemi e riprodurre forme di movimento Utilizzare coordinate spazio-tempo funzionali ad una data situazione sportiva Orientarsi nell’ambiente naturale utilizzando strumenti e mappe Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimere idee e stati d’animo Partecipare in forma propositiva ad un gioco assumendo ruoli diversi e mostrando atteggiamenti collaborativi Applicare stili di vita utili a mantenere un buon stato di salute (alimentazione, sport) CLASSE SECONDA Italiano Utilizzare differenziare strategie di ascolto Raccontare oralmente esperienze personali ordinandole in base ad un criterio logico e cronologico e selezionando le informazioni secondo uno scopo Esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente Applicare nella lettura tecniche di supporto alla comunicazione( sottolineature, parole-chiave, ecc.) Utilizzare nella lettura strategie differenziate Riconoscere le caratteristiche di testi letterari e non Applicare procedure di pianificazione, stesura revisione di un testo Produrre testi scritti di diverso tipo applicando anche strategie di scrittura creativa Riconoscere ed analizzare gli strumenti di una frase complessa Storia Usare fonti diverse per ricavare informazioni su temi definiti Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte Schematizzare in mappe e grafici le diverse informazioni Identificareaspetti e caratteristiche dei periodi storici studiati Utilizzare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali, di convivenza civile Applicare procedure e tecniche di lavoro in determinati ambienti Produrre testi utilizzando le informazioni apprese attraverso fonti diverse Geografia Utilizzare le strutture logiche della disciplina per agire nel territorio Individuare rapporti di interdipendenza fra fatti e fenomeni e collegamenti spaziali ed ambientali Leggere,interpretare,utilizzare vari tipi di carte, strumenti e metodi di rappresentazione per muoversi consapevolmente in un territorio. Individuare tecniche e strategie di visualizzazione mentale di un ambiente. Utilizzare nella comunicazione delle informazioni termini adatti e specifici Prima Lingua straniera: Inglese Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano Leggere e comprendere testi diversi per trovare informazioni specifiche. Interagire in una conversazione ponendo domande e scambiando idee ed informazioni Descrivere aspetti della vita personale e quotidiana utilizzando semplici frasi Esprimersi in modo comprensibile utilizzando un lessico adatto alla situazione ed all’interlocutore Produrre semplici testi utilizzando un lessico appropriato Seconda Lingua Straniera: Francese /spagnolo Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano Interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a contesti di vita sociale Utilizzare semplici funzioni comunicative Scrivere testi semplici, comprensibili nel messaggio Matematica Identificare ed operare con le quattro operazioni, con le frazioni ed i numeri decimali Rappresentare i numeri conosciuti su una retta orientata Fare ipotesi e previsioni sui risultarti di un’operazione/o situazioni problematiche Riconoscere, descrivere, disegnare e rappresentare, utilizzando strumenti appropriati, le figure geometriche Utilizzare il teorema di Pitagora ed applicarlo in situazioni concrete Calcolare perimetro ed area di figure piane Applicare algoritmi per la risoluzione di problemi Rappresentare, confrontare dati utilizzando le informazioni apprese Scienze Descrivere e comprendere la differenza tra fenomeni fisici e fenomeni chimici Eseguire semplici reazioni chimiche e descriverle ordinatamente Descrivere organi , apparati e funzioni del corpo umano Acquisire il concetto di cambiamento ed evoluzione del corpo umano Riconoscere i rischi derivanti da determinati problemi ambientali( rifiuti, inquinamento) sulla propria salute Mettere in atto comportamenti di rispetto nei confronti del proprio corpo e dell’ambiente Tecnologia Riconoscere, analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto esaminato Caratterizzare l’evoluzione nel tempo e gli eventuali problemi legati all’impiego di utensili e macchine Riconoscere le proprietà fondamentali dei materiali e del ciclo produttivo ad essi collegato Osservare ed eseguire la rappresentazione grafica di un oggetto Utilizzare nella rappresentazione di un oggetto le regole dell’assonometria e delle proiezioni ortogonali Progettare semplici oggetti da realizzare in laboratorio Eseguire rilievi sul campo Caratterizzare problemi legati alla produzione di energia Identificare gli elementi di base che compongono un computer e le relazione tra essi. Utilizzare strumenti informatici per elaborare dati, testi, immagini ecc. Conoscere l’utilizzo della rete informatica sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni Musica Decodificare ed utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura Riconoscere e decodificare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali di diverso genere Comporre, rielaborare brani musicali utilizzando sia strutture aperte che semplici schemi ritmico- melodici Arte ed immagine Utilizzare gli elementi della comunicazione visiva per leggere a livello connotativo e denotativo messaggi visivi Osservaree descrivere gli elementi significativi di un’opera d’arte. Riconoscere codici e regole composite presenti nelle opere d’arte Caratterizzare le linee fondamentali della produzione storico- artistica relativa ad un determinato periodo Leggere un’opera d’arte in relazione ai codici artistici ed al periodo storico esaminato Riconoscere, analizzare, classificare i beni artistici presenti nel territorio. Produrre elaborati personali utilizzando più materiali e tecniche grafico- pittoriche Educazione fisica Riconoscere i principali cambiamenti morfologici e fisiologici del proprio corpo ed applicare determinati strumenti di lavoro per raggiungere un’efficienza fisica Mostrare resistenza e capacità di autocontrollo del proprio corpo Applicare schemi e riprodurre forme di movimento Utilizzare coordinate spazio-tempo funzionali ad una data situazione sportiva Orientarsi nell’ambiente naturale utilizzando strumenti e mappe Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimere idee e stati d’animo Partecipare in forma propositiva ad un gioco assumendo ruoli diversi e mostrando atteggiamenti collaborativi Applicare stili di vita utili a mantenere un buon stato di salute (alimentazione, sport) CLASSE TERZA Italiano Utilizzare differenziate strategie di ascolto Raccontare oralmente esperienze personali usando un registro adeguato all’argomento ed alla situazione Esporre le informazioni secondo in ordine prestabilito e coerente Caratterizzare testi letterari di vario tipo individuando genere di appartenenza e tecniche narrative usate dall’autore Produrre testi scritti di diverso tipo applicando varie strategie di scrittura( relazione. Sintesi…) ed organizzandoli anche in forma multimediale ( ipertesti) Applicare procedure di pianificazione, stesura. Revisione di un testo Riconoscere, analizzare, visualizzare gli elementi di una frase complessa Storia Usare fonti diverse per ricavare informazioni su temi definiti Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte Schematizzare in mappe e grafici le diverse informazioni Riconoscere aspetti e caratteristiche dei periodi storici studiati Utilizzare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali, di convivenza civile Applicare procedure e tecniche di lavoro in determinati ambienti Produrre testi utilizzando le informazioni apprese attraverso fonti diverse Geografia Riconoscere , utilizzare le strutture logiche della disciplina per agire nel territorio Individuare rapporti di interdipendenza fra fatti e fenomeni Stabilire collegamenti spaziali ed ambientali Leggere,interpretare,utilizzare vari tipi di carte, strumenti e metodi di rappresentazione per muoversi consapevolmente in un territorio. Caratterizzare tecniche e strategie di visualizzazione mentale di un ambiente. Utilizzare nella comunicazione delle informazioni termini adatti e specifici Prima Lingua straniera: Inglese Identificare i punti essenziali di una comunicazione orale Leggere e comprendere testi diversi per trovare informazioni specifiche. Interagire in una conversazione ponendo domande e scambiando idee ed informazioni Descrivere aspetti della vita personale e quotidiana utilizzando registro linguistico appropriato Esprimersi in modo comprensibile utilizzando un lessico adatto alla situazione ed all’interlocutore Produrre testi ( biografie, lettere,..)utilizzando un lessico appropriato Seconda Lingua Straniera: Francese /Spagnolo Utilizzare espressioni e frasi di uso quotidiano Interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a contesti di vita sociale Utilizzare semplici funzioni comunicative Scrivere testi semplici, comprensibili nel messaggio Matematica Riconoscere, rappresentare, operare con i numeri relativi Riconoscere i vari insiemi numerici ed operare con essi Costruire,interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere relazioni e proprietà Operare con funzioni di proporzionalità diretta ed inversa Risolvere le equazioni di primo grado ed utilizzarle per la risoluzione di problemi Riconoscere formule per calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza Individuare definizioni, formule e proprietà significative delle principali figure tridimensionali e classificarle sulla base di determinati criteri Applicare procedimenti, tecniche operative per il calcolo di superfici e volumi. Costruire, interpretare, trasformare formule letterali per esprimere relazioni e proprietà. Operare con elementi fondamentali di statistica Applicare elementi base per il calcolo delle probabilità Scienze Identificare e caratterizzare la struttura dell’atomo e descriverla con disegni e schemi Rappresentare le principali leggi fisiche(moto, magnetismo,energia) e rappresentarle utilizzando conoscenze algebrico -geometriche Effettuare esperimenti raccogliendo e correlando dati Osservare e descrivere i più evidenti fenomeni celesti servendosi di determinati strumenti Descrivere le caratteristiche dei diversi tipi di roccia e classificale Stabilire relazioni tra natura del suolo, rischio idrogeologico, intervento dell’uomo Applicare stili di vita adatti ad una gestione corretta del proprio corpo Illustrare gli effetti provocarti dal fumo, dall’alcool e dall’uso di sostanze stupefacenti sulla salute Tecnologia Riconoscere, analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto esaminato Identificare caratterizzare l’evoluzione nel tempo e gli eventuali problemi legati all’impiego di utensili e macchine Riconoscere le proprietà fondamentali dei materiali e del ciclo produttivo ad essi collegato Osservare ed eseguire la rappresentazione grafica di un oggetto Utilizzare nella rappresentazione di un oggetto le regole dell’assonometria e delle proiezioni ortogonali Progettare semplici oggetti da realizzare in laboratorio Eseguire rilievi sul campo Caratterizzare problemi legati alla produzione di energia Conoscere gli elementi di base che compongono un computer e le relazione tra essi. Utilizzare strumenti informatici per elaborare dati, testi, immagini ecc. Riconoscere l’utilizzo della rete informatica sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni Musica Decodificare ed utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura Riconoscere e decodificare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali di diverso genere Comporre, rielaborare brani musicali utilizzando sia strutture aperte che semplici schemi ritmico- melodici Interpretare in modo critico opere d’arte musicali Progettare un evento musicale utilizzando anche altre forme artistiche( teatro, danza ecc) Utilizzare le esperienze musicali come mezzo per orientare la costruzione della propria identità Arte ed immagine Osservaree descrivere gli elementi significativi di un’opera d’arte. Riconoscere ed utilizzare gli elementi della comunicazione visiva Individuare codici e regole compositive presenti nelle opere d’arte Caratterizzare le linee fondamentali della produzione storico-artistica relativa ad un determinato periodo Leggere un’opera d’arte in relazione ai codici artistici ed al periodo storico esaminato Riconoscere, leggere, classificare i beni artistici presenti nel territorio Produrre elaborati personali utilizzando più materiali e tecniche grafico- pittoriche Utilizzare più codici per creare messaggi espressivi Educazione fisica Riconoscere i principali cambiamenti morfologici e fisiologici del proprio corpo ed applicare determinati strumenti di lavoro per raggiungere un’efficienza fisica Mostrare resistenza e capacità di autocontrollo del proprio corpo Applicare schemi e riprodurre forme di movimento Utilizzare coordinate spazio-tempo funzionali ad una data situazione sportiva Orientarsi nell’ambiente naturale utilizzando strumenti e mappe Utilizzare il linguaggio del corpo per esprimere idee e stati d’animo Partecipare in forma propositiva ad un gioco assumendo ruoli diversi e mostrando atteggiamenti collaborativi Applicare stili di vita utili a mantenere un buon stato di salute (alimentazione, sport) VALUTAZIONE INDICATORI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l'articolo 14, commi 1 e 2; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 che, all'art. 1, istituisce nella scuola l'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione", e all'art. 2 introduce la "valutazione del comportamento" degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado; VISTO il Regolamento Valutazione alunni DPR N.122 / 22 Giugno 2009 - PREMESSO – - che si assume come obiettivo interdisciplinare la formazione di un'etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà; - che la valutazione del comportamento degli studenti risponde alle finalità di: 1. accertare i livelli di consapevolezza raggiunti con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; 2. verificare le capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; 3. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all'interno della comunità scolastica promovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e, al tempo stesso, con il rispetto dei propri doveri; 4. dare al voto del comportamento significato e valenza educativa al fine di uniformare le modalità della valutazione il Collegio dei Docenti delibera i seguenti criteri di massima che verranno utilizzati da tutti i consigli di classe per l'assegnazione del voto di condotta negli scrutini intermedi e finali: 1. il Comportamento e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa; 2. il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di comportamento ; 3. il voto relativo al comportamento viene attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, su proposta del Docente che nella classe ha il maggior numero di ore o dal coordinatore, sentiti i singoli Docenti, in base all'osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento Disciplinare interno e dal Patto educativo di corresponsabilità. Il Consiglio di Classe vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all'attribuzione considerando la prevalenza degli indicatori relativi al singolo voto INDICATORI : Frequenza e puntualità Rispetto del Regolamento d'Istituto Rispetto delle Consegne didattiche Rispetto verso gli altri (docenti, non docenti, compagni, materiale altrui) Rispetto verso l'ambiente (utilizzo responsabile ed appropriato delle strutture e degli spazi) Rispetto del Regolamento di Disciplina e del Patto Educativo di Corresponsabilità Ruolo all'interno della classe Comportamento responsabile ovunque. Il voto di comportamento proposto di norma dal Docente coordinatore di classe, tiene conto dei criteri sopraccitati, ma non include alcun automatismo L'assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di classe che valuta con attenzione le situazioni di ogni singolo studente e procede all'attribuzione considerando la prevalenza dei descrittori relativi al singolo voto VOTO 10 – Comportamento sempre ed assolutamente corretto,responsabile e collaborativo sia durante le attività curricolari che extracurricolari Frequenza assidua, puntualità in classe Autonomo, regolare e serio svolgimento delle consegne didattiche Ruolo propositivo, collaborativo e trainante all'interno della classe,disponibilità alla collaborazione con i compagni ed i docenti Comportamento sempre corretto e responsabile nei confronti di tutti i docenti della classe e delle altre componenti scolastiche Scrupoloso rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità , del regolamento di Istituto e delle norme disciplinari Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica Utilizzo responsabile del materiale e delle strutture della scuola Ottima socializzazione Il voto di condotta 10 presuppone, necessariamente, che lo studente non abbia riportato note e/o sanzioni disciplinari VOTO 9- Comportamento corretto che non ha dato luogo a sanzioni o rilievi particolari sia durante le attività curricolari che extracurricolari Frequenza assidua, puntualità in classe Regolare svolgimento delle consegne didattiche Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe Comportamento sostanzialmente corretto ed esente da richiami scritti Rispetto del Patto educativo di Corresponsabilità, del regolamento di disciplina e delle norme disciplinari Utilizzo corretto del materiale e delle strutture della scuola Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica Ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe,equilibrio nei rapporti interpersonali Il voto di condotta 9 presuppone, necessariamente, che lo studente non abbia riportato note e/o sanzioni disciplinari VOTO 8- Comportamento generalmente corretto sia durante le attività curricolari che extracurricolari. In presenza di richiami verbali ha dimostrato di modificare in positivo il proprio comportamento frequenza e/o puntualità in classe quasi regolare svolgimento di norma regolare delle consegne didattiche ruolo non emergente nel gruppo classe comportamento generalmente corretto, con eventuali sporadici richiami non gravi. in presenza di rilievi non gravi ha dimostrato di modificare in positivo il comportamento lievi infrazioni del Patto di corresponsabilità e del regolamento di disciplina che comportano richiami verbali utilizzo non sempre responsabile del materiale e delle strutture della scuola correttezza nei rapporti interpersonali Dimostra, pur in presenza di qualche note di richiamo , di aver acquisito rispetto del Regolamento di Istituto e delle norme disciplinari VOTO 7- Comportamento che ha dato luogo a note da parte di docenti di disciplina diversa , verbalizzate e comunicate alla famiglia frequenza irregolare e/o scarsa puntualità in classe; irregolare giustificazione di assenze e/o ritardi svolgimento non sempre puntuale e poco approfondito delle consegne didattiche ruolo non collaborativo nel gruppo classe; disturbo del regolare svolgimento delle lezioni comportamento non sempre corretto, con episodi limitati e non gravi , di mancato rispetto del Regolamento di Disciplina atteggiamenti talvolta poco rispettosi degli altri e dei loro diritti utilizzo non consono del materiale e delle strutture della scuola VOTO 6- Comportamento poco corretto che ha dato luogo a rilievi e sanzioni gravi verbalizzate e comunicate alla famiglia presenza di più richiami scritti, effettuati da docenti di discipline diverse, sul giornale di classe per reiterate infrazioni disciplinari e sospensione dalle lezioni per periodi inferiori a 15 giorni inosservanza delle consegne didattiche e/o del regolamento d'istituto mancanza spesso del materiale scolastico comportamento nei confronti dei docenti, del personale, dei compagni, poco corretto o irriverente assenze e ritardi non giustificati partecipazione disinteressata al dialogo educativo e fonte di disturbo durante le lezioni comportamenti episodici che violino la dignità e il rispetto della persona (offese verbali, sottrazione di beni altrui), utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrezzature e /o del cellulare grave mancanza di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche (sottrazione e/o danneggiamento), sottrazione di beni altrui atti di violenza senza gravi conseguenze VOTO 5- Comportamento gravemente scorretto Non ammissione alla classe successiva Non ammissione all'esame di stato comportamenti di particolare gravità per i quali il Regolamento d'Istituto o lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. n. 3602/PO del 31/7/2008, preveda l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 gg. recidiva nei comportamenti indicati a motivazione dell'attribuzione del cinque sospensioni dalle lezioni oltre i 15 gg. derivanti anche da uno solo dei seguenti elementi: 5. reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, minacce, uso o spaccio di sostanze stupefacenti, ingiurie, reati di natura sessuale ) o che creino una concreta situazione di pericolo per l'incolumità delle persone (allagamenti, incendi ecc.) 6. ogni altro atto penalmente perseguibile e sanzionabile 7. trasgressione della legge sulla violazione della privacy. Nello scrutinio finale si presuppone che il Consiglio di Classe abbia accertato che lo studente: a) nel corso dell'anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari che abbiano comportato una sospensione per un periodo superiore a 15 gg.; b) successivamente alla irrogazione di sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione in ordine alle finalità educative previste dall'art.1 del D.M. N. 5 del 16/01/2009 La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, va riferita a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa.. La valutazione del comportamento inferiore a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo di studi. Il Consiglio di Classe tiene conto dell'insieme dei comportamenti dello studente, durante il corso dell'anno. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale, non può riferirsi a un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all'intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l'attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell'anno in relazione alle finalità previste dall'art. 1 del Decreto Ministeriale n. 5 del 16/01/2009. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione periodica ed annuale sarà formulata secondo i seguenti indicatori: Voto Livello di raggiungimento degli obiettivi Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori 10 Ottima capacità di comprensione e di analisi Corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure Con possibilità Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti Esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico della Lode appropriato Sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche Autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni Capacità di utilizzare le conoscenze in funzione meta cognitiva Pieno raggiungimento degli obiettivi. 9 Conoscenze ampie, complete e approfondite Apprezzabile capacità di comprensione e di analisi Efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti Esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato Competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali Capacità di operare collegamenti tra discipline Conoscenza completa dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti Li sa ordinare,classificare e sintetizzare, esprimendo valutazioni articolate sugli stessi in diverse situazioni. Complessivo raggiungimento degli obiettivi. Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale 8 Buona capacità di comprensione e di analisi, Idonea applicazione di concetti, regole e procedure Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili Esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specificoappropriato Buona correttezza ortografica e grammaticale Autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali Padronanza dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti Capacità di utilizzare le competenze in diverse situazioni. Raggiungimento degli obiettivi progettati Conoscenze generalmente complete e sicure 7 Adeguata capacità di comprensione e di analisi Discreta applicazione di concetti, regole e procedure, Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti Esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico Sufficiente correttezza ortografica e grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite Conoscenza completa non sempre approfondita dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti con parziale autonomia 6 5 4 Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi Elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi Accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, Orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema Esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale Lessico semplice ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite Conoscenze generiche e parziali Modesta capacità di comprensione e di analisi modesta applicazione di concetti, regole e procedure, Orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, Esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, Repertorio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile Poca autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite. Ha appreso i contenuti in maniera superficiale. Li distingue e li collega tra loro in modo frammentario. Nella loro applicazione necessita di essere guidato Conoscenze frammentarie e incomplete Stentata capacità di comprensione e di analisi Difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure Esposizione superficiale e carente a volte confusa ed approssimativa- Gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline PROVE DI VERIFICA Le prove scritte, per le materie che le prevedono, saranno almeno tre per ogni quadrimestre e affinché la correzione risulti efficace ai fini dell’apprendimento, dovranno essere riconsegnate agli alunni in tempi brevi, mediamente entro 15 giorni dallo svolgimento.Le prove scritte non dovranno essere più di due al giorno; a tal fine occorrerà segnare sul registro della classe la data stabilita per la prova, onde consentire agli altri Docenti di regolarsi di conseguenza. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E NUMERO MINIMO PER QUADRIMESTRE ITALIANO 4 elaborati scritti riguardanti: comprensione del testo,strutturazione di testi secondo consegne,testi espressivo - personali, attività di riflessione linguistica a livello morfo-sintattico STORIA 3 valutazioni orali che possono essere sostituite da esercitazione scritta GEOGRAFIA 3 valutazioni orali che possono essere sostituite da esercitazione scritta LINGUA STRANIERA ARTE E IMMAGINE 3 elaborati scritti riguardanti la comprensione e la produzione del testo e conoscenza delle strutture grammaticali; 2 valutazioni orali di comprensione e produzione 2 elaborati grafici TECNOLOGIA 2 elaborati grafici e 2 valutazioni di teoria orali o scritte MUSICA 1 valutazione di produzione vocale o strumentale e 1 interrogazione scritta o orale MATEMATICA 3 prove scritte SCIENZE 3 valutazioni scritte o orali a discrezione del docente SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 valutazione su prove pratiche individuali (media di tutte le valutazioni) RELIGIONE 1 valutazione scritta e una valutazione orale MISURAZIONE Il voto assegnato alle singole PROVE DI VERIFICA rappresenta la “misura” del livello di apprendimento realizzato dall’alunno (in quella prova). La scala di misurazione va dall’1 al 10. Più precisamente, si farà riferimento alla seguente griglia: VOTO CONOSCENZE 4 Lacunose e parziali 5 Limitate e superficiali 6 Abbastanza complete ma non approfondite 7 Complete; se guidato sa approfondire 8 Complete; con qualche approfondimento autonomo 9 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi 10 Organiche, approfondite ed ampliate in modo del tutto personale COMPETENZE Applica le conoscenze minime se guidato, ma con errori. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi lacunose e con errori. Applica le conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice e corretto. Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente correttezza Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Espone in modo corretto e con proprietà linguistica. Compie analisi corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in modo completo Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Espone in modo corretto e con proprietà linguistica. Compie analisi corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in modo completo Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi. Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfondite e individua correlazioni precise Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi e trova da solo soluzioni migliori. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato CAPACITÀ Compie sintesi scorrette Gestisce con difficoltà situazioni nuove e semplici Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce situazioni semplici. Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le situazioni nuove in modo accettabile Rielabora in modo corretto e completo Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA L’alunno sarà ammesso alla classe successiva se avrà conseguito una valutazione non inferiore a 6 in ogni disciplina. Nel decidere l’ammissione alla classe successiva il Consiglio di Classe terrà conto del seguente parametro fondamentale: L’alunno è potenzialmente in grado di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate e di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico successivo. Saranno altresì ammessi alla classe successiva gli alunni che, pur riportando una o più insufficienze, raggiungeranno una valutazione non inferiore a 6 attraverso approvazione del voto da parte del Consiglio di Classe. In coerenza con gli obiettivi formativi e didattici stabiliti in sede di programmazione, il Consiglio di Classe, prima dell’approvazione del voto di consiglio considererà i seguenti parametri valutativi per l’ammissione alla classe successiva: continuità nell’impegno miglioramento conseguito, rilevando e valutando la differenza tra il livello di partenza e il livello finale difficoltà personali dell’alunno ad organizzare il proprio studio risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola (curricolari ed extracurricolari) livello di interesse e di partecipazione assiduità nella frequenza desiderio di progredire rilevabile in seguito ad uno stimolo diretto CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO Al termine della Scuola Secondaria di I° grado ogni alunno dovrà raggiungere un traguardo ben definito. Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari i interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese a scuola o in altre istituzioni formative sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo sarà competente quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone,utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; Interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente; Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, chiedendo aiuto quando accorre; Porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne, non subirle ma riconoscerle e valutarne i messaggi impliciti negativi e positivi; Sapersi orientare ed essere in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e professionale. La scuola ha adottato il seguente modello di certificazione I.C. RENDE – QUATTROMIGLIA SCUOLA SECONDARIA STATALEDI 1° GRADO “G. FALCONE” IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato; CERTIFICANO L’alunn …………………………………………………. nat ... a …..…………………………… il …………… ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di …………….………….. Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio e nelle attività opzionali e facoltative (1). COMPETENZE IN LINGUA ITALIANA COMPETENZE IN INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA I = INGLESE F = FRANCESE S = SPAGNOLO COMPETENZE MATEMATICHE COMPETENZE SCIENTIFICHE Iniziale / Elementare: è in grado di riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative, di cogliere il significato globale e di produrre testi brevi e lineari a prevalente funzione referenziale con l’impiego funzionale dei registri linguistici. Intermedio / Maturo: dispone di un repertorio lessicale ampio che impiega in modo appropriato, comprende e produce testi organizzati e coerenti allo scopo ed al destinatario. Finale / Esperto : dispone di un repertorio lessicale ampio che impiega in modo articolato, comprende e produce testi organizzati e coerenti con i vincoli tematici di scopo e di destinazione, integrando in modo creativo varie funzioni e diversi registri linguistici; apprezza generi poetici e narrativi. I F S A1:riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare. I F S A2: riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e diretto su argomenti familiari ed abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. I F S B1: è in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti,sogni,speranze,ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti. Iniziale / Elementare: è in grado di fornire risposte a domande formulate in un contesto familiare, contenenti tutte le informazioni pertinenti e definite chiaramente. Svolge procedimenti di routine secondo istruzioni dirette. Ricava informazioni pertinenti da un’unica fonte e comprende un’unica forma di rappresentazione. Applica algoritmi, formule, procedure o convenzioni fondamentali. Intermedio / Maturo: esegue procedure descritte chiaramente, comprese quelle che presuppongono decisioni sequenziali. Utilizza e interpreta rappresentazioni basate su varie fonti di informazioni ed è in grado di trarne delle conclusioni dirette. Utilizza correttamente modelli espliciti per situazioni complesse. Sceglie e integra varie forme di rappresentazione e loro collegamento con aspetti di situazioni reali, argomentando in modo flessibile. Finale / Esperto : sviluppa e utilizza modelli per situazioni complesse. Sceglie, confronta e valuta strategie opportune per affrontare problemi complessi. Utilizza strategicamente forme di rappresentazione adatte e applica conoscenze riferite alle situazioni. Concettualizza, generalizza e usa informazioni basate su situazioni e problemi complessi. È in grado di collegare diverse fonti di informazioni e forme di rappresentazione differenti. Sviluppa nuove soluzioni e strategie di gestione di situazioni non familiari. Iniziale / Elementare: osserva la realtà e i fenomeni, estrae informazioni scientifiche e comprende elementi e aspetti fondamentali. È in grado di identificare un problema, raccogliendo dati ed informazioni. Utilizza e svolge procedimenti di routine secondo istruzioni dirette. Intermedio / Maturo:osserva fatti e fenomeni della realtà con criteri precisi e su obiettivi mirati. È in grado di raccogliere dati per poi organizzarli in tabelle, grafici eccetera, nella prospettiva di identificare connessioni tra i molteplici aspetti di un fenomeno. Utilizza correttamente modelli espliciti per situazioni complesse. Interpreta rappresentazioni basate su varie fonti di informazioni ed è in grado di trarne conclusioni dirette e argomentazioni specifiche. Finale /Esperto :analizza e interpreta problemi. Utilizza strumenti adeguati, sviluppa sistemi e strategie per la loro soluzione e verifica. Progetta e impiega strumenti e modelli per la comunicazione. Concettualizza, generalizza e utilizza informazioni basate su situazioni e fenomeni complessi. È in grado di collegare diverse fonti di informazioni e forme di rappresentazione differenti. Sa trasporre le competenze acquisite in nuove situazioni. Voto COMPETENZE TECNOLOGICH E COMPETENZE STORICO GEOGRAFICHE COMPETENZE ARTISTICHE COMPETENZE MUSICALI Iniziale / Elementare:è in grado di generalizzare in vari contesti produttivi gli schemi tecnologici ed i vincoli osservati nell’ambito delle filiere produttive fondamentali. Impiega correttamente strumenti ed utensili in funzione delle richieste e dei vincoli. È in grado di creare e leggere immagini in modo mirato i motori di ricerca. Intermedio / Maturo: èin grado di riferire sui contenuti studiati e maggiormente rappresentativi dei processi produttivi fondamentali. Esegue disegni, impiegando strumenti di base. È in grado di utilizzare nelle fasi essenziali la videoscrittura. Finale / Esperto: èin grado di riferire organicamente sui contenuti trattati e sui vincoli che caratterizzano le filiere produttive fondamentali. Usa strumenti di base secondo i protocolli d’impiego. Esegue disegni in maniera autonoma. È in grado di impiegare la videoscrittura e i principali programmi informatici per archiviazione dati. Iniziale / Elementare: individua le peculiari caratteristiche storico-antropologiche e fisico-geografiche, riferendo sui nuclei maggiormente rappresentativi dei principali contesti storici e ambientali Intermedio / Maturo: impiega correttamente gli strumenti cartografici, documentali, cronologici, statistico demografici ed è in grado di sistemare organicamente dati e relazioni caratterizzanti i contesti storico-geografici. Padroneggia l’uso dei linguaggi specifici delle discipline Finale / Esperto : è in grado di impiegare gli strumenti cartografici, documentali, cronologici, statistico –demografici per elaborare analisi,sintesi e valutazioni comparate dei contesti storico-geografici, anche d’interesse locale. Padroneggia l’impiego della documentazione e dell’osservazione per la conoscenza della realtà storiche e geografiche. Iniziale / Elementare : individua e riferisce sugli aspetti grafico - cromatici e plastici maggiormente rappresentativi di opere d’arte e correnti stilistiche. Conosce in maniera essenziale tecniche per produrre elaborati visivi. Intermedio / Maturo: è in grado di ricondurre le soluzioni grafico - cromatiche e plastiche maggiormente rappresentative delle opere d’arte alle opzioni stilistiche ed alle intenzioni comunicative degli autori. Produce elaborati visivi applicando regole, tecniche e utilizzando diversi materiali. Finale /Esperto : è in grado di riconoscere i caratteri grafico - cromatici e plastico connotativi delle principali correnti stilistiche e collocarvi singole opere. Produce in maniera autonoma e creativa elaborati visivi applicando coerentemente le regole del linguaggio visivo e utilizzando tecniche e materiali diversi. Iniziale / Elementare: è in grado di riprodurre semplici brani musicali o vocali sulla base di notazioni; comprende nell’essenzialità i significati storici e culturali dei brani ascoltati. Intermedio / Maturo: è in grado di eseguire composizioni strumentali o vocali di vario genere, singolarmente o in gruppo, coglie e analizza l’evoluzione del linguaggio musicale nel tempo. Finale / Esperto : è in grado di eseguire in maniera autonoma e creativa brani strumentali e/o vocali sulla base di richieste o stimoli ; nell’affrontare gli argomenti storici distingue il diverso grado di complessità che li caratterizza. COMPETENZE MOTORIE Iniziale / Elementare: è in grado di eseguire un repertorio di esercizi di base, di controllare gli schemi motori e posturali Intermedio / Maturo: coordina correttamente posture e caricamenti muscolari in conformità con i protocolli ginnico-sportivi. Finale / Esperto : coordina in modo armonioso ed efficace posture e caricamenti muscolari eseguendo movimenti atletici in funzione delle attese, delle situazioni di gara e dei partners. COMPETENZE STRUMENTO MUSICALE Iniziale / Elementare: nella pratica strumentale è in grado di leggere ed usare la semiologia musicale, riconoscere e descrivere gli elementi fondamentali della sintassi musicale. Intermedio / Maturo: nella pratica strumentale è in grado di decodificare i vari aspetti della notazione musicale, di produrre i suoni in base alle loro caratteristiche dinamiche, di ascoltare gli strumenti coinvolti nella pratica della musica d’insieme. Finale /Esperto : nella pratica è in grado di rielaborare una breve composizione musicale, di suonare in ensemble tenendo conto dell’intonazione e delle difficoltà ritmiche, di codificare e decodificare i messaggi musicali ascoltati ed eseguiti. --------------------- Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a: - tempo scuola (settimanale complessivo) n.30 - attività opzionali facoltative (quali e quante ore) attività opzionali facoltative Strumento musicale ore - altre attività significative……………………………………………………………………………………………………… data………………………. IL DIRIGENTE SCOLASTICO ………………………………….. IL PRESIDENTE DI COMMISSIONE (Prof.ssa Franca Lucia Perri) (Prof.____________________) …………………………………………….. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ – Elaborato ai sensi dell’Art.3- DPR N.235/21/11/2007Approvato dal Consiglio di istituto in data 28/10/2010 PREMESSA L’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende pone a fondamento della propria offerta formativa il proprio impegno non solo a proporre situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti, ma anche a sostenere gli studenti nei loro atteggiamenti positivi, ad offrire un’attenzione non occasionale ai bisogni espressi e non espressi,a proporre modelli significativi da cui apprendere valori e comportamenti. Altrettanta importanza attribuisce al ruolo genitoriale che sostiene costantemente offrendo il confronto con una Istituzione attenta alle esigenze delle persone e proponendo momenti di dialogo e di apertura su temi e problemi del quotidiano rapporto con i figli. Convinti che nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso una forte condivisione di principi, valori, finalità ed obiettivi, con le famiglie intendiamo stringere un’ alleanza educativa: per costruire il dialogo in un continuo rapporto di scambio, per conoscere sempre meglio gli interessi e i problemi dei nostri alunni, per sostenere il loro cammino di crescita culturale e civile. È’ una alleanza che riteniamo indispensabile per i singoli alunni tanto quanto per la società nel suo complesso, se vogliamo arginare il rischio di una caduta progressiva nell’osservanza delle regole e l’affievolirsi della consapevolezza che la libertà personale si realizza solo nell’adempimento dei propri doveri e rispettando i diritti dell’altro. Alle famiglie che hanno scelto di far frequentare ai propri figli le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo di Quattromiglia chiediamo di riconoscere la scuola come un luogo di crescita civile e culturale della persona nella sua interezza, di condividere il patto educativo che qui proponiamo e di sostenere i nuclei fondanti della nostra azione educativa instaurando una costruttiva collaborazione con tutti coloro che compongono la comunità scolastica: il dirigente, i docenti, il personale tutto, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’impegno della scuola: il valore educativo dei provvedimenti disciplinari L’attenzione dovuta a tutti gli alunni assumerà una veste particolare nei confronti di quei ragazzi che non rispettano le norme del Regolamento di Istituto, o più semplicemente della civile convivenza, rendendo necessaria l’adozione di provvedimenti disciplinari: basati su attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (cfr. il DPR 235/07, art. 4, comma 2), tali provvedimenti sosterranno la funzione educativa, la cultura della legalità, il rispetto della persona umana e delle regole poste a fondamento della convivenza sociale. L’impegno della famiglia Nella prospettiva della forte alleanza che intendiamo sviluppare, chiediamo alle famiglie di sostenere l’azione della scuola per consentirci di perseguire con successo le finalità educative e formative cui la scuola è istituzionalmente preposta. I doveri e le responsabilità della scuola e della famiglia, ciascuna nel ruolo che le è proprio, richiedono infatti uno spirito di reciproca collaborazione e una sinergia virtuosa tra i genitori e le diverse componenti della comunità scolastica nella consapevolezza che la responsabilità di ciascuno non viene meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza di altri. Tutto ciò premesso, come richiesto dal D.P.R. 235/07, vengono di seguito esplicitati gli impegni che ciascuno assume attraverso la sottoscrizione del patto al fine di promuovere la condivisione educativa e la consapevole reciproca conoscenza dei diritti e dei doveri. 1. Tenuto conto di quanto esplicitato nella premessa 1.1. La scuola si impegna a: Controllare la regolarità nella frequenza delle lezioni comunicando tempestivamente alla famiglia eventuali comportamenti insoliti, assenze ripetute o saltuarie, ritardi o uscite anticipate troppo frequenti. Tutelare la sicurezza degli studenti attraverso un’adeguata sorveglianza in tutti i momenti della giornata scolastica per prevenire e controllare, in collaborazione con le famiglie e le Istituzioni del territorio, fenomeni di bullismo e di vandalismo, e tentativi di diffusione di sostanze stupefacenti. Garantire l’uniforme qualità dei processi di apprendimento, in tutte le classi e in tutte le sezioni, creando un clima collaborativo ed accogliente nel quale i bambini e i ragazzi possano lavorare con serenità e motivazione. Porre attenzione ai problemi di carattere personale e all’armonico sviluppo della persona, Promuovere la formazione e lo sviluppo di ogni ragazzo attraverso percorsi diversificati, di recupero o di eccellenza, ma ugualmente orientati a conseguire le competenze e gli obiettivi di apprendimento esplicitati nel Profilo formativo di uscita allegato al Curricolo. Informare regolarmente le famiglie sulla situazione scolastica dei figli per affrontare e risolvere insieme eventuali problemi di apprendimento, sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale, offrire opportunità di approfondimento che favoriscano il benessere nella scuola e lo sviluppo di tutte le potenzialità. Dare effettivo seguito alle segnalazioni di disservizio avanzate dalle famiglie e dagli studenti. 1.2. I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; Non usare mai in classe il cellulare; Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola; Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore; Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte ed orali Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due scritte e due orali per le altre discipline) ; Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero team docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate 1.3. La famiglia si impegna a: Tenere alta la condivisione sulle scelte valoriali, operative e organizzative che l’Istituto propone attraverso il Curricolo collaborando costruttivamente alle azioni messe in campo per conseguire il pieno sviluppo di tutti gli alunni. Comunicare tempestivamente al docente coordinatore di classe o direttamente al Dirigente eventuali perplessità o contrasti nei confronti di quanto viene realizzato per individuare i punti di divergenza, confrontarsi sulle possibili soluzioni e trovare nuovi punti di accordo. Essere parte attiva nei processi di comunicazione che riguardano le attività della scuola diffondendo in modo positivo le iniziative intraprese e contribuendo a smentire, fin dal primo insorgere, eventuali dicerie infondate che recano danno alla dignità e all’immagine della scuola e di quanti vi operano. Curare che il proprio figlio frequenti regolarmente tutte le lezioni, di mattina e di pomeriggio, rispettando gli orari con puntualità e svolgendo con cura il lavoro assegnato per casa. Giustificare tempestivamente le assenze e gli eventuali, occasionali ritardi firmando (per presa visione) le comunicazioni scritte consegnate allo studente. Favorire lo sviluppo armonico del proprio figlio informando tempestivamente la scuola all’insorgere di problemi che possano incidere sui processi di apprendimento, verificando la causa di eventuali difficoltà segnalate dai docenti e collaborando con loro nella organizzazione del Piano di Studi Personalizzato. Partecipare ai momenti di incontro e confronto che la scuola organizza per le famiglie segnalando eventuali disservizi; Segnalare situazioni critiche e fenomeni di bullismo/vandalismo di cui venisse a conoscenza per individuare le responsabilità e sostenere la soluzione dei problemi in piena collaborazione con i rappresentanti dell’Istituto. 1.4.Lo studente, consapevole che per una crescita autentica e armonica è indispensabile la sua partecipazione attiva al processo educativo, si impegna a : Mantenere un comportamento corretto in tutti i momenti della giornata , durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione. Rispettare docenti e compagni tenendo conto della loro sensibilità, aiutando chi si trova in difficoltà e rispettando tutte le diversità. Condividere con i docenti le proposte educative e didattiche per sviluppare la consapevolezza di sé, del proprio stile cognitivo e dei percorsi di apprendimento che meglio rispondono alle proprie esigenze. Partecipare attivamente al processo educativo per conoscere sempre meglio le proprie caratteristiche, valorizzare le proprie capacità e costruire un “personale progetto di vita” il più possibile rispondente alle proprie aspirazioni. Essere protagonista del processo di apprendimento per conoscere in modo approfondito l’ambiente in cui viviamo e i cambiamenti culturali della nostra società, partecipare in modo attivo alla vita sociale e familiare, sviluppare le competenze indispensabili ad esercitare il diritto di cittadinanza. Segnalare tempestivamente le situazioni critiche e i fenomeni di bullismo o vandalismo che si dovessero verificare durante l’orario scolastico e fuori dalla scuola per facilitare l’azione della scuola volta a contrastare ogni forma di sopraffazione. Frequentare con regolarità e puntualità tutte le lezioni, di mattina e di pomeriggio, giustificando tempestivamente le assenze ed i ritardi e riferendo ai genitori le comunicazioni trasmesse dalla scuola. Conoscere ed osservare tutte le norme stabilite dal Regolamento di Istituto impegnandosi a: Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; Non usare mai il cellulare nella scuola; Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; Tenere le aule pulite ed ordinate Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i compagni, il personale della scuola; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione scuola/famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti Lo/a studente/ssa I Genitori VILLAGGIO EUROPA - QUATTROMIGLIA SANTO STEFANO - ARCAVACATA COSTITUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria comprende i seguenti plessi: Plesso di Quattromiglia Plesso di Villaggio Europa Plesso di Santo Stefano Plesso di Arcavacata Villaggio Europa Quattromiglia S.Stefano Arcavacata La scuola primaria di Villaggio Europa si trova immersa nel verde del quartiere da cui prende il nome e costituisce con la sede Centrale della scuola secondaria di I° grado “G. Falcone” un complesso edilizio unico. La scuola primaria di Quattromiglia sorge nel quartiere omonimo, in un complesso del quale fa parte la scuola secondaria di I grado delle piscine. Le due scuole primarie sono situate a valle del comune di Rende, una zona che negli ultimi anni ha assistito ad una forte urbanizzazione e alla nascita di attività commerciali e di servizio pubblico che hanno portato ad una notevole ridefinizione del tessuto sociale e culturale dell’intero territorio che è bacino di utenza della scuola. Accanto ai bambini che vivono nei quartieri in cui sorgono gli edifici scolastici, sono molti i bambini dei comuni limitrofi che frequentano la scuola, perché i loro genitori lavorano nella zona, o più semplicemente perché si sono trasferiti nei nuovi complessi edilizi. Le scuole primarie di S. Stefano ed Arcavacata sorgono a ridosso dell’Università della Calabria in zone del comune di Rende che fino agli anni ’80 erano prevalentemente rurali e che hanno visto negli ultimi anni una forte espansione abitativa. FINALITÀ La scuola primaria ha le seguenti finalità: Nello sviluppo della dimensione cognitiva e corporea Offrire ai bambini occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base, compresi i codici digitali dei nuovi media e le autonomie personali far sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti e i metodi necessari per apprendere e selezionare le informazioni, promuovendo la costruzione dei saperi a partire dal loro vissuto e dalle loro esigenze, e che possano, così, avere accesso al pensiero autonomo Nello sviluppo della dimensione emotiva ed etica mirare alla centralità della persona, tenendo conto di tutte le sue potenzialità e di tutte le sue caratteristiche. riconoscere le diversità, in qualunque forma si manifestino, come valore capace di arricchire sé stessi e gli altri ed educando alla convivenza attraverso le diverse identità e radici culturali di ogni bambino. Nello sviluppo della dimensione affettiva e sociale porre l’accento sull’importanza della socialità e della socializzazione, sul fatto che la scuola è, e deve sempre essere, luogo accogliente che favorisce la partecipazione più ampia dei bambini ad un progetto educativo condiviso perseguire l’obiettivo di costruire un’”alleanza educativa” con le famiglie che è davvero preziosa trattandosi di bambini molto piccoli; ma raccordo deve esserci anche con il territorio circostante, sostenendo l’interazione, l’integrazione e la condivisione di tutti quei valori che sono propri di una comunità. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA Gli obiettivi generali del processo formativo per il primo ciclo di istruzione e dunque per la scuola primaria sono desunti dalle “Indicazioni per il curricolo” (Testo definitivo del Settembre 2012) La scuola deve tendere a promuovere e consolidare le competenze culturali volte a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave previste nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE) La comunicazione in madrelingua La comunicazione nelle lingue straniere La competenza in matematica e l’abilità di applicare il pensiero matematico per risolvere situazioni quotidiane La competenza digitale Imparare ad imparare, cioè l’abilità di perseverare nell’apprendimento Le competenze sociali e civiche Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità, cioè la capacità di tradurre le idee in azione Consapevolezza ed espressione culturale che riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni ORGANIZZAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA L’organizzazione della scuola primaria si attuerà sulla base dei criteri dettati dal Collegio dei Docenti e ratificati dal Consiglio di Istituto e degli indirizzi indicati dal Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. n° 275 dell’8/03/99). Si effettuerà tenendo presente il pluralismo culturale, le scelte delle famiglie e le realtà locali e metterà in luce i criteri relativi alla progettazione e conduzione dell’attività didattica offrendo un indirizzo metodologico che consenta l’armonica realizzazione del progetto educativo generale. Nell’individuazione degli obiettivi generali e specifici, saranno prese in considerazione le indicazioni nazionali. Gli obiettivi specifici sono strutturati nelle seguenti discipline che nella scuola primaria, soprattutto nei primi anni, hanno connotazione pre-disciplinare ed interdisciplinare: italiano, storia, geografia, matematica, scienze, tecnologia, inglese, arte e immagine, musica, educazione fisica, religione L’educazione alla cittadinanza e costituzione, quella ambientale, alla salute, alimentare, alla legalità e all’affettività non costituiscono un’attività a se stante, ma si concretizzano in un’offerta di attività educative e didattiche unitarie e trasversali a cui concorrono tutti i docenti della classe. L’orario obbligatorio delle lezioni di 30 ore settimanali permette di raggiungere gli obiettivi per realizzare tutte le competenze attese al termine della scuola primaria. PERCORSO DI STUDIO DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO E QUADRO ORARIO TEMPO SCUOLA 30 ORE SETTIMANALI DI 60’ DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO CLASSE CLASSE CLASSE CLASSE CLASSE 1a 2a 3a 4a 5a ITALIANO 8 8 8 8 8 INGLESE 3 3 3 3 3 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 8 8 8 8 8 SCIENZE 1 1 1 1 1 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 MUSICA 1 1 1 1 1 EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1 RELIGIONE 2 2 2 2 2 30 30 30 30 30 TOTALI ORARIO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE CURRICOLARI Orario Scuola primaria delle lezioni Classi 1a - 2a- 3a - 4a - 5a 1a ora 8,30 - 9,30 2a ora 9,30-10,30 break 10,15-10,30 3a ora 10,30-11,30 4a ora 11,30-12,30 5a ora 12,30-13,30 CURRICOLO VERTICALE DELLA SCUOLA PRIMARIA Competenze per ciascuna classe di scuola primaria (Desunti dalle Indicazioni per il curricolo del settembre 2012). Obiettivi specifici di apprendimento Competenze disciplinari attese al termine della scuola primaria ITALIANO CLASSE I Competenze: - comprendere le singole informazioni di testi letti personalmente - comprendere nelle linee generali il contenuto di un testo letto - raccontare brevi esperienze reali o fantastiche, in forma orale - ricercare nella propria esperienza idee da comunicare in forma scritta (frasi) Obiettivi specifici di Apprendimento: Per ascoltare - mantenere l’attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali (gestualità, mimica, tratti psicologici, immagine, grafica) - comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati Per parlare - intervenire nel dialogo e nella conversazione, in modo ordinato e pertinente - narrare brevi esperienze personali e racconti fantastici, seguendo un ordine temporale ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta Per leggere -padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) -utilizzare tecniche di lettura -leggere comprendere e memorizzare brevi testi di uso quotidiano e semplici poesie tratte dalla letteratura per l’infanzia Per scrivere -riconoscere e utilizzare i diversi caratteri grafici e l’organizzazione grafica della pagina -comprendere alcune convenzioni di scrittura: corrispondenza tra fonema e grafema, raddoppiamento delle consonanti, accento delle parole tronche, elisione, troncamento e scansione in sillabe -comprendere e utilizzare la funzione dei segni di punteggiatura forte: punto, virgola, punto interrogativo -scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto curando la successione temporale -rispettare le convenzioni di scrittura conosciute CLASSE II Competenze: - interpretare e apprezzare la componente sonora (rima, ritmo, intonazione) - comprendere le informazioni di un testo e i loro collegamenti - compiere, sulla base del contesto, semplici inferenze - individuare l’argomento di un testo - organizzare il parlato in modo adeguato al messaggio da comunicare - raccogliere idee per descrivere e narrare in base alla lettura della realtà - pianificare la produzione scritta (anche con fruizione di schemi) Obiettivi specifici di Apprendimento: Per ascoltare - comprendere il significato di semplici testi orali e scritti riconoscendone la funzione (descrivere, narrare, regolare …) e individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi…) - avvalersi di tutte le anticipazioni del testo (contesto, tipo, argomento, titolo) per mantenere l’attenzione, orientarsi nella comprensione, porsi in modo attivo nell’ascolto Per parlare - produrre brevi testi orali di tipo descrittivo, narrativo e regolativo - interagire nello scambio comunicativo (dialogo collettivo e non, conversazione,discussione …) rispettandone le regole stabilite Per leggere - utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo, ad alta voce, silenziosa, per studio, per ricerca o per piacere - ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi -usare tecniche di memorizzazione di poesie Per scrivere - produrre semplici testi descrittivi, narrativi, regolativi - utilizzare semplici tecniche di auto correzione - utilizzare convenzioni ortografiche (accento dei monosillabi, elisione, scansione dei nessi consonantici, uso della lettera “h”, esclamazioni, sovrabbondanza di gruppi di grafemi… - riconoscere e utilizzare relazioni di connessione lessicale, polisemia, antinomia fra le parole sulla base dei contesti - analizzare i nomi, gli articoli e gli aggettivi qualificativi - descrivere azioni, accadimenti e collocarli nel tempo presente, passato e futuro - acquisire il concetto di frase (semplice, complessa, nucleare), predicato ed espansioni CLASSE III Competenze: - mantenere l’attenzione in contesti che si avvalgono del solo codice verbale (ascolto e lettura) - avvalersi del contesto, della presentazione del testo, del titolo e dei sotto titoli per porsi in modo attivo nella fruizione - dare risposta ai propri bisogni comunicativi mediante il parlato - produrre discorsi coesi e coerenti, nel rispetto della tipologia testuale considerata - raccogliere idee per la scrittura, attraverso la lettura della realtà - pianificare la produzione scritta, scegliendo le idee tra quelle raccolte - riflettere, con la guida, sui processi di scrittura, per migliorarli Obiettivi specifici di Apprendimento: Per ascoltare - avvalersi di tutte le anticipazioni del testo (contesto, tipo, argomento, titolo) per mantenere l’attenzione, orientarsi nella comprensione, porsi in modo attivo nell’ascolto Per parlare - produrre brevi testi orali di tipo descrittivo, narrativo e regolativo - interagire nello scambio comunicativo (dialogo collettivo e non, conversazione, discussione…) in modo adeguato alla situazione (per informarsi, richiedere, discutere …) Per leggere - utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo, ad alta voce, silenziosa per ricerca, per studio, per piacere …, rispettandone le regole stabilite - leggere testi descrittivi e narrativi di storia, mitologia, geografia, scienze - ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi - acquisire tecniche di memorizzazione e memorizzazione di poesie -comprendere il significato di semplici testi orali e scritti e riconoscendone la funzione - (descrivere, narrare, regolare …) individuandone gli elementi essenziali (personaggi,luoghi, tempi) Per scrivere - produrre semplici testi scritti anche di diverso tipo - utilizzare semplici strategie di autocorrezione - usare convenzioni ortografiche (accento dei monosillabi, elisione, scansione dei nessi consonantici, uso della lettera “h”, esclamazioni, sovrabbondanza di gruppi di grafemi …) - acquisire il concetto di frase (semplice, complessa, nucleare), predicato e argomenti - comprendere e usare segni di punteggiatura debole e del discorso diretto all’interno di una comunicazione orale e di un testo scritto - cogliere il rapporto tra morfologia della parola e significato (derivazione, alterazione …) - usare la coniugazione del verbo al modo indicativo - riconoscere e utilizzare i nomi, gli articoli e gli aggettivi qualificativi, aggettivi possessivi, uso dei pronomi personali CLASSE IV Competenze: - ascoltare con modalità adeguate alla comprensione dell’essenziale - dare risposta, mediante il parlato, ai propri bisogni comunicativi, secondo modalità articolate in base al contesto - produrre discorsi coesi e coerenti, articolati per tipologia testuale e adeguati a scopi e destinatari - integrare il significato trasmesso dai vari codici - ricostruire in modo unitario il significato di base di un testo - confrontarsi con i punti di vista espressi nei testi - individuare gli scopi del testo - avvalersi della consapevolezza delle difficoltà incontrate per migliorare la lettura - scegliere il tipo di testo scritto adeguato al contesto comunicativo - raccogliere idee per la scrittura, con la lettura soggettiva della realtà e della lettura dei testi - parafrasare testi poetici - riflettere sui propri processi di scrittura per migliorarli Obiettivi specifici di Apprendimento: Per ascoltare: - attuare strategie essenziali dell’ascolto finalizzato e dell’ascolto attivo - attuare processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto (rendersi conto di non aver capito, riconoscere una difficoltà) - riconoscere l’interazione fra testo e contesto - prestare attenzione all’interlocutore nelle conversazioni e nei dibattiti, comprendere le idee e la sensibilità altrui e partecipare alle interazioni comunicative - comprendere semplici testi (derivanti dai principali media: cartoni animati, pubblicità …) cogliendone i contenuti principali Per parlare: - riconoscere le forme più comuni del parlato fonologico: il racconto, il resoconto, la lezione, la spiegazione, l’esposizione orale - pianificare e organizzare i contenuti narrativi, descrittivi, informativi, espositivi - riconoscere alcune forme di comuni di discorso parlato dialogico: l’interrogazione, il dialogo, la conversazione il dibattito la discussione - utilizzare i registri linguistici negli scambi comunicativi - esprimere attraverso il parlato spontaneo, o parzialmente pianificato, pensieri, stati d’animo, affetti, rispettando l’ordine causale e temporale - relazionare oralmente su un argomento di studio, un’esperienza o un’attività scolastica o extrascolastica - dare e ricevere oralmente o per iscritto istruzioni - organizzare un breve discorso orale utilizzando scalette mentali o scritte - usare registri linguistici diversi in relazione con il contesto - partecipare a discussioni di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse Per leggere: - riconoscere varietà di forme testuali relative ai differenti generi letterari e non - utilizzare caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni principali e secondarie, personaggi,tempo, luogo in testi narrativi, espositivi, descrittivi, informativi - acquisire alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora - usare testi multimediali - comprendere la relazione di significato tra le parole (sinonimia, iper e iponimia, antinomia, parafrasi), in rapporto alla varietà linguistica: lingua nazionale e dialetti, scritto e parlato, informale e formale - utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati - leggere ad alta voce e in maniera espressiva testi di vario tipo individuandone le varie caratteristiche strutturali e di genere - comprendere e utilizzare la componente sonora dei testi (timbro, intonazione, intensità,accentazione, pause) e le figure di suono (rime, assonanze, ritmo) nei testi espressivi e poetici - consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e/o a progetti di studio e ricerca (dizionari, atlanti geostorici, testi multimediali) - ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi - memorizzare per utilizzare test, dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi) - rilevare corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua Per scrivere: - cogliere differenze essenziali per l’orale e per lo scritto - riconoscere le funzioni che distinguono le parti del discorso - acquisire strategie di scritture adeguate al testo da produrre - pianificare in modo elementare un testo scritto - utilizzare giochi grafici, fonici, semantici (acrostico, tautogramma, doppi sensi …) - ricercare le informazioni generali di un testo in funzione di una sintesi - produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui (autobiografia, biografia, resoconto …) esporre argomenti noti (relazioni, sintesi…) - esprimere opinioni o stati d’animo, in forme adeguate alo scopo o al destinatario - elaborare in modo creativo testi di vario tipo - attraverso stimoli rendersi conto dei livelli raggiunti e delle difficoltà incontrate nella fruizione e nella produzione, per migliorare tali processi - dato un testo orale e/o scritto produrre una sintesi orale e/o scritta efficace e significativa CLASSE V Competenze: - formulare domande e risposte adeguate a richiesta di chiarimento - riferire, motivando, opinioni, idee, principi personali - seguire una sequenzialità logica negli interventi orali - trarre alcune informazioni dall’emittente - effettuare correttamente letture in base allo scopo - perfezionare la lettura a voce alta controllando pronuncia, fluidità e espressività - comprendere in modo analitico il significato di testi di diversa tipologia individuando struttura e sequenze - individuare il fuoco dell’informazione - utilizzare la biblioteca effettuando le proprie scelte - distinguere forme di lingua comune o settoriale - produrre testi di diverso con e senza schemi guida - riassumere autonomamente un testo - prendere appunti e produrre schemi con connessioni specifiche - applicare le fasi della produzione: ideazione, pianificazione, realizzazione, revisione Obiettivi specifici di Apprendimento: Per ascoltare: - attuare strategie essenziali dell’ascolto finalizzato e dell’ascolto attivo - attuare processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto (rendersi conto di non aver capito, riconoscere una difficoltà) - riconoscere l’interazione fra testo e contesto - prestare attenzione all’interlocutore nelle conversazioni e nei dibattiti, comprendere le idee e la sensibilità altrui e partecipare alle interazioni comunicative - comprendere semplici testi (derivanti dai principali media: cartoni animati, pubblicità…) cogliendone i contenuti principali Per parlare: - riconoscere le forme più comuni del parlato fonologico: il racconto, il resoconto, la lezione, la spiegazione, l’esposizione orale - pianificare e organizzare i contenuti narrativi, descrittivi, informativi, espositivi - riconoscere alcune forme di comuni di discorso parlato dialogico: l’interrogazione, il dialogo, la conversazione il dibattito la discussione - utilizzare i registri linguistici negli scambi comunicativi - esprimere attraverso il parlato spontaneo, o parzialmente pianificato, pensieri, stati d’animo, affetti, rispettando l’ordine causale e temporale - relazionare oralmente su un argomento di studio, un’esperienza o un’attività scolastica o extrascolastica - dare e ricevere oralmente o per iscritto istruzioni - organizzare un breve discorso orale utilizzando scalette mentali o scritte - usare registri linguistici diversi in relazione con il contesto - partecipare a discussioni di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse Per leggere: -usare varietà di forme testuali relative ai differenti generi letterari e non - cogliere caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni principali e secondarie, personaggi,tempo, luogo in testi narrativi, espositivi, descrittivi, informativi - utilizzare alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora - produrre testi multimediali - cogliere relazione di significato tra le parole (sinonimia, iper e iponimia, antinomia, parafrasi), in rapporto alla varietà linguistica: lingua nazionale e dialetti, scritto e parlato, informale e formale - utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati - leggere ad alta voce e in maniera espressiva testi di vario tipo individuandone le varie caratteristiche strutturali e di genere - comprendere e utilizzare la componente sonora dei testi (timbro, intonazione, intensità, accentazione, pause) e le figure di suono (rime, assonanze, ritmo) nei testi espressivi e poetici - consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e/o a progetti di studio e ricerca (dizionari, atlanti geostorici, testi multimediali) - ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi - memorizzare per utilizzare test, dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi) - rilevare corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua Per scrivere: - cogliere differenze essenziali per l’orale e per lo scritto - cogliere le funzioni che distinguono le parti del discorso - adottare strategie di scritture adeguate al testo da produrre - procedere alla pianificazione elementare di un testo scritto - utilizzare giochi grafici, fonici, semantici (acrostico, tautogramma, doppi sensi…) - ricercare le informazioni generali di un testo in funzione di una sintesi - produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui (autobiografia, biografia, resoconto…) esporre argomenti noti (relazioni, sintesi…) - esprimere opinioni o stati d’animo, in forme adeguate alo scopo o al destinatario - elaborare in modo creativo testi di vario tipo - attraverso stimoli rendersi conto dei livelli raggiunti e delle difficoltà incontrate nella fruizione e nella produzione, per migliorare tali processi dato un testo orale e/o scritto produrre una sintesi orale e/o scritta efficace e significativa COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA A livello morfosintattico: - utilizzare le parti del discorso e le categorie grammaticali - utilizzare modalità e procedure per strutturare una frase semplice e per riconoscere gli elementi fondamentali della frase minima - utilizzare la funzione del soggetto, del predicato, e delle espansioni - riconoscere e raccogliere per categorie le parole ricorrenti - riconoscere in un testo la frase semplice e individuare i rapporti logici tra le parole chela compongono e veicolano il senso - operare modifiche sulle parole (derivazione, alterazione, composizione…) - usare e distinguere i modi, i tempi e le forme verbali - espandere la frase minima mediante l’aggiunta di elementi di complemento - riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici…) - riconoscere e distinguere le varie parti del discorso attuando analisi grammaticale e logica in frasi più o meno complesse A livello semantico: - ampliare il patrimonio lessicale - riconoscere le relazioni tra le parole (sinonimia, omonimia, polisemia e altro …) - usare il dizionario - riconoscere vocaboli, entrati nell’uso comune, provenienti dalle lingue straniere - riconoscere in un testo alcuni tipici connettivi (temporali, spaziali, logici …) A livello prosodico e di uso dei registri linguistici: - utilizzare la punteggiatura come insieme di segni convenzionali che servono a scandire il flusso delle parole e delle frasi in modo da riprodurre l’intenzione comunicativa, e utilizzarla per la funzione demarcativi ed espressiva - utilizzare le pause, l’intonazione, la gestualità come risorse del parlato, i tratti prosodici - individuare le corrispondenze e le diversità tra la pronuncia dell’italiano regionale e l’italiano standard A livello storico: - riconoscere la lingua italiana come sistema in evoluzione continua attraverso il tempo - analizzare alcuni processi evolutivi del lessico d’uso ARTE E IMMAGINE CLASSE I Competenze: - riconoscere e utilizzare i colori primari e secondari - riconoscere e utilizzare le potenzialità espressive dei materiali plastici (argilla, pastelli, carta, tempere…) - riconoscere le differenze di forma - riconoscere le relazioni spaziali Obiettivi specifici di Apprendimento: - usare creativamente il colore - utilizzare il colore per differenziare e riconoscere oggetti - rappresentare figure tridimensionali con materiali plastici - riconoscere nella realtà e nella rappresentazione: relazioni spaziali (vicinanza, sopra, sotto,destra, sinistra, dentro, fuori); rapporto verticale, orizzontale; figure e contesti spaziali - utilizzare la linea di terra, disegnare la linea di cielo ed inserire elementi del paesaggio fisico tra due linee - rappresentare figure umane con uno schema corporeo strutturato - distinguere la figura dallo sfondo CLASSE II Competenze: - riconoscere gli elementi e le differenze del linguaggio visivo - riconoscere la scala cromatica, coppie di colori complementari - riconoscere il linguaggio del fumetto: segni, simboli, immagini, onomatopee, nuvolette e grafemi, caratteristiche dei personaggi e degli ambienti, sequenza logica delle vignette Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio - utilizzare le tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a fini espressivi - distribuire elementi decorativi su una superficie (simmetrie bilaterali e rotatorie) CLASSE III Competenze: - riconoscere gli elementi e le differenze del linguaggio visivo - riconoscere la scala cromatica, coppie di colori complementari - riconoscere il linguaggio del fumetto: segni, simboli, immagini, onomatopee, nuvolette e grafemi, caratteristiche dei personaggi e degli ambienti, sequenza logica delle vignette - usare il computer: software per disegno Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio - utilizzare le tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a fini espressivi - distribuire elementi decorativi su una superficie (simmetrie bilaterali e rotatorie) - leggere e/o .produrre una storia a fumetti, riconoscendo e facendo interagire i personaggi - descrivere tutto ciò che si vede in un’opera d’arte,dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni - riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali CLASSE IV Competenze: - riconoscere elementi di base della comunicazione iconica (rapporti tra immagini, gesti e movimenti, proposizioni, forme, colori simbolici, espressione del viso, contesti per cogliere la natura e il senso di un testo visivo) Obiettivi specifici di Apprendimento: - osservare e descrivere in maniera globale un’immagine - identificare in modo semplice un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento, gli elementi del linguaggio relativo (linee, colore, distribuzione delle forme, ritmi, configurazioni spaziali, sequenze, metafore, campi piani …) - utilizzare tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali su supporti di vario tipo - individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo - rielaborare, ricombinare e modificare creativamente disegni e immagini, materiali d’uso, testi per produrre immagini - esprimersi e comunicare mediante tecnologie multimediali - analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico e culturale presenti sul proprio territorio CLASSE V Competenze: - riconoscere elementi di base della comunicazione iconica (rapporti tra immagini, gesti e movimenti, proposizioni, forme, colori simbolici, espressione del viso, contesti per cogliere la natura e il senso di un testo visivo) - riconoscere il concetto di tutela e salvaguardia delle opere d’arte e dei beni ambientali e paesaggistici del proprio territorio -riconoscere la funzione del museo: i generi artistici colti lungo un percorso culturale (ritratto, paesaggio, natura morta) Obiettivi specifici di Apprendimento: - osservare e descrivere in maniera globale un’immagine - identificare in modo semplice un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento,gli elementi del linguaggio relativo (linee, colore, distribuzione delle forme, ritmi,configurazioni spaziali, sequenze, metafore, campi piani…) - utilizzare tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali su supporti di vario tipo - individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo - rielaborare, ricombinare e modificare creativamente disegni e immagini, materiali d’uso,testi per produrre immagini - esprimersi e comunicare mediante tecnologie multimediali - analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico e culturale presenti sul proprio territorio COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) - utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso le molteplici tecniche, di materiale e di strumenti diversificati (grafico- espressivi, pittorici, plastici) - leggere gli aspetti formali di alcune opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da Paesi diversi dal proprio - riconoscere i principali beni artistico-culturali nel proprio territorio e mettere in atto pratiche di rispetto e salvaguardia MUSICA CLASSE I Competenze: - riconoscere la sonorità di ambienti e oggetti naturali e artificiali - riconoscere e utilizzare tipologie di espressione vocali (parlato, declamato, cantato, recitato…) - utilizzare filastrocche, non-sense, proverbi, favole, racconti, etc. … - utilizzare materiali sonori e musiche semplici per attività espressive e motorie Obiettivi specifici di apprendimento: Produzione/Percezione: - utilizzare la voce, il proprio corpo e oggetti vari a partire da stimoli musicali, motori,ambientali e naturali, in giochi, situazioni, storie e libere attività, per espressioni parlate,recitate, cantate, anche riproducendo e improvvisando suoni e rumori del paesaggio sonoro - discriminare e interpretare gli eventi sonori dal vivo o registrati - attribuire significati a segnali sonori e musicali, a semplici sonorità quotidiane ed eventi naturali CLASSI II e III Competenze: - utilizzare lo strumentario didattico e riconoscere i suoni prodotti da oggetti di uso comune - riconoscere e utilizzare giochi musicali con l’uso del corpo e della voce - riconoscere e utilizzare brani musicali di differenti repertori (musiche canti, filastrocche, …) propri dei vissuti dei bambini - riconoscere parametri del suono: timbro, intensità, durata, altezza, ritmo, profilo melodico Obiettivi specifici di Apprendimento: Produzione/Percezione: - eseguire per imitazione, semplici, canti e brani, individualmente e/o in gruppo, accompagnandosi con oggetti di uso comune e coi diversi suoni che il corpo può produrre, fin dall’utilizzo dello strumentario didattico, collegandosi alla gestualità e al movimento di tutto il corpo - riconoscere, descrivere, classificare e memorizzare suoni e d eventi sonori in base ai parametri distintivi, con particolare riferimento ai suoni dell’ambiente e agli oggetti e strumenti utilizzati nelle attività e alle musiche ascoltate CLASSI IV e IV Competenze: - riconoscere e utilizzare elementi di base del codice musicale (ritmo, melodia, timbro) - riconoscere e utilizzare canti, a una voce, di vario genere e provenienza - riconoscere sistemi di notazione convenzionali e non convenzionali Obiettivi specifici di Apprendimento: Produzione/Percezione: - esprimere graficamente i valori e le note e l’andamento melodico di un frammento musicale mediante sistemi di notazione tradizionali, grafici o altre forme intuitive, sia in ordine al canto sia all’esecuzione con strumenti - usare lo strumentario di classe, sperimentando e perseguendo varie modalità di produzione sonora, improvvisando, imitando o riproducendo per lettura, brevi e semplici brani che utilizzano anche semplici ostinati ritmico –melodici e prendendo parte a esecuzioni di gruppo - usare le risorse espressive della vocalità, nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi verbali e intonando semplici brani monodici, singolarmente e in gruppo - riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale, mediante l’ascolto di brani di epoche e generi diversi - cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate, traducendoli con la parola, l’azione motoria, il disegno. COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e con riferimento alla loro fonte - gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri - usare forme di notazione analogiche e codificate - articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari, eseguirle con la voce, il corpo e vari strumenti, trasformarle in brevi forme rappresentative - eseguire da solo o in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture diversi dal proprio - riconoscere gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli anche in fase esecutiva EDUCAZIONE FISICA CLASSE I Competenze: - riconoscere lo schema corporeo - riconoscere schemi motori - avere capacità senso-percettive - riconoscere la pre acrobatica - riconoscere l’orientamento - riconoscere le regole e il fair play Obiettivi specifici di Apprendimento: - sviluppare lo schema corporeo - sviluppare la capacità di ricevere, classificare ed elaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso - sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione visiva - sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione uditiva - sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione tattile - sviluppare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione cinestetica - sviluppare la capacità di differenziazione temporale - consolidare gli schemi motori di base, in particolare: rotolare, strisciare, arrampicarsi - padroneggiare lo schema corporeo del camminare - sviluppare lo schema motorio del correre - sviluppare attraverso esercizi la bilateralità, la lateralizzazione e l’equilibrio - sviluppare ball handing (trattamento della palla) e percezione delle distanze e della traiettoria - eseguire la capovolta in avanti - eseguire esercizi di orientamento con un percorso coordinativo - riconoscere e applicare correttamente modalità esecutive consapevoli del valore delle regole e del rispetto reciproco CLASSE II Competenze: - riconoscere le parti del proprio corpo, la differenziazione spazio temporale - approfondire la conoscenza degli schemi motori - approfondire la padronanza delle capacità senso-percettive Obiettivi specifici di Apprendimento: - prendere coscienza delle possibilità segmentarie del proprio corpo - approfondire la capacità di ricevere, classificare ed elaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso - consolidamento delle capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione visiva - consolidamento delle capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione uditiva - consolidamento delle capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione tattile - sviluppare la capacità di differenziazione spaziale - sviluppare la capacità di differenziazione temporale di ritmizzazione - consolidare gli schemi motori di base, in particolare: rotolare, strisciare, camminare, correre e arrampicarsi - consolidare lo schema corporeo del camminare - consolidare lo schema motorio del correre - consolidare la bilateralità, della lateralizzazione e dell’equilibrio statico e dinamico - consolidare il ball handing (trattamento della palla) e percezione delle distanze e della traiettoria - consolidare l’esecuzione della capovolta in avanti - consolidare l’orientamento con un percorso coordinativo - sviluppare lo schema motorio del salto - saper guidare il gioco dei compagni con semplici comandi - eseguire semplici giochi di inseguimento sapendo rispettare le regole e i compagni CLASSE III Competenze: - riconoscere le parti del proprio corpo, la differenziazione spazio temporale - approfondire la conoscenza degli schemi motori - approfondire la conoscenza delle capacità senso-percettive - sviluppare le capacità coordinative generali - partecipare a giochi rispettando le regole e i compagni Obiettivi specifici di Apprendimento: - consolidare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione visiva - consolidare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione uditiva - consolidare le capacità senso-percettive, in particolare la discriminazione tattile - padroneggiare le abilità motorie di base in situazioni diverse - coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati fra loro (correre, saltare, afferrare, lanciare, calciare) - saper controllare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) -riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi -utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nella forma della drammatizzazione e della danza -assumere e controllare in modo consapevole diversificate posture del corpo con finalità espressive -consolidare la bilateralità, della lateralizzazione e dell’equilibrio statico e dinamico -consolidare il ball handing (trattamento della palla) e percezione delle distanze e della traiettoria -partecipare a giochi, staffette, percorsi, giochi di squadra semplici codificati e non, rispettando le regole stabilite o dagli alunni stessi o dall’insegnante -consolidare l’esecuzione della capovolta in avanti -sapersi orientare con l’ausilio di una cartina -applicare correttamente modalità esecutive di giochi e attività, consapevoli del valore delle regole -utilizzare in modo appropriato attrezzi e spazi di attività -percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludico-motoria CLASSE IV Competenze: - riconoscere le parti del proprio corpo - approfondire la conoscenza degli schemi motori - sviluppare e consolidare le capacità coordinative generali e speciali - riconoscere diversi giochi di squadra: tamburello, calcio, minivolley, minibasket - cogliere lo stretto legame esistente tra gioco, sport e regole - riconoscere lo stretto rapporto esistente tra benessere e prevenzione, tra salute e benessere Obiettivi specifici di Apprendimento: -acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratori e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego di forza, resistenza e velocità all’intensità e alla durata del compito motorio -consolidare lo schema motorio del calciare, del salto e dell’arrampicarsi -consolidare la capacità di discriminazione percettiva e di azione e di reazione motoria -consolidare la capacità di combinazione di alcuni schemi motori sempre più complessi, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione -riconoscere e valutare traiettorie, distanza, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri -consolidare l’equilibrio statico e dinamico -utilizzare in modo originale e creativo il corpo a fini espressivi (drammatizzazioni, coreografie) -saper utilizzare i giochi, anche della tradizione popolare, applicandone indicazioni e regole -partecipare attivamente a giochi sportivi anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità - riconoscere le regole di semplici giochi di squadra: gioco-sport tamburello, calcio, minivolley, minibasket -assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita -riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute CLASSE V Competenze: - riconoscere le parti del proprio corpo - approfondire la conoscenza degli schemi motori - consolidare le capacità coordinative generali e speciali - approfondire la conoscenza di diversi giochi di squadra: tamburello, calcio, minivolley, minibasket - cogliere lo stretto legame esistente tra gioco, sport e regole - riconoscere lo stretto rapporto esistente tra benessere e prevenzione, tra salute e benessere Obiettivi specifici di Apprendimento: -acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratori e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego di forza, resistenza e velocità all’intensità e alla durata del compito motorio - consolidare lo schema motorio del calciare, del salto e dell’arrampicarsi - consolidare la capacità di discriminazione percettiva e di azione e di reazione motoria - consolidare la capacità di combinazione di alcuni schemi motori sempre più complessi, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione -riconoscere e valutare traiettorie, distanza, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri - consolidare lo schema motorio del calciare, del salto e dell’arrampicarsi -consolidare l’equilibrio statico e dinamico -utilizzare in modo originale e creativo il corpo a fini espressivi (drammatizzazioni, coreografie) -saper utilizzare i giochi anche della tradizione popolare, applicandone indicazioni e regole -partecipare attivamente a giochi sportivi anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità - applicare le regole di semplici giochi di squadra: gioco-sport tamburello, calcio, minivolley, minibasket - assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita - riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - usare in forma creativa le modalità espressive attraverso il linguaggio non verbale del proprio corpo - rispettare le regole del fair-play - assumere comportamenti adeguati rispetto alla sicurezza propria e altrui LINGUA INGLESE Competenze: Nella scuola primaria è necessario: -fare leva sulla plasticità fonica e sulla disponibilità a giocare con la lingua considerando il corpo come strumento primario di apprendimento -privilegiare l’esposizione alla lingua orale vissuta attraverso l’esperienza diretta: ascoltare suoni e imitarli -interpretare parole e messaggi tramite risposte fisiche espresse con il movimento, con attività di TPR (Total Physical Response) e con il ‘fare’ (eseguire istruzioni, toccare, colorare, ritagliare …). CLASSE I Obiettivi specifici di apprendimento: Ricezione e produzione orale. - comprendere e rispondere a un saluto, discriminando i diversi momenti della giornata - chiedere e dire il proprio nome - riconoscere e nominare i colori - riconoscere e nominare alcuni animali domestici - riconoscere e nominare i numeri fino a 10 - identificare e nominare alcuni oggetti scolastici e di arredo dell’aula - identificare e nominare forme geometriche - chiedere e dire l’età - formulare auguri - ringraziare - saper riconoscere ed eseguire alcuni comandi e istruzioni Ricezione scritta (lettura): - associare il nome scritto all’immagine corrispondente CLASSE II Obiettivi specifici di apprendimento: Ricezione e produzione orale: - comprendere e rispondere a un saluto - presentarsi e chiedere il nome - riconoscere e nominare le parti del volto - riconoscere e nominare i numeri da uno a dieci - riconoscere e nominare i colori - riconoscere e nominare animali domestici - comprendere ed eseguire istruzioni e procedure - riconoscere e nominare oggetti scolastici - porre domande e rispondere circa le loro caratteristiche generali - fare semplici richieste e chiedere il permesso di fare qualcosa - dire e chiedere la posizione di un oggetto - riconoscere e nominare i componenti della famiglia - presentare i componenti della famiglia - dire e chiedere l’età - augurare buon compleanno - descrivere caratteristiche generali di persone - riconoscere e nominare capi di vestiario - esprimere il possesso di oggetti - descrivere caratteristiche generali di persone ed oggetti - riconoscere e nominare cibi e bevande - esprimere sensazioni - fare semplici richieste - riconoscere e nominare parti del corpo - chiedere e comunicare le quantità - conoscere alcune tradizioni anglosassoni Ricezione scritta (lettura) e produzione scritta: - riconoscere il segno grafico corrispondente al lessico presentato e produrre in forma scritta lo stesso attraverso esercizi di copiatura o di filling - riconoscere alcune espressioni conversazionali e riprodurre in forma scritta attraverso esercizi di filling all’interno di fumetti che riproducono situazioni di conversazione note CLASSE III. Obiettivi specifici di apprendimento: Ricezione e produzione orale: - identificare e nominare animali non domestici - identificare i numeri fino a 50 - utilizzare il presente indicativo del verbo essere in contesti comunicativi - comprendere ed eseguire semplici istruzioni - identificare e nominare i componenti della famiglia - chiedere e rispondere a domande sull’identità di qualcuno - identificare e nominare alimenti - chiedere e dire che cosa piace o non piace - riferire sui gusti propri e altrui - identificare e nominare stanze e parti della casa , oggetti e arredi - chiedere e dire dove si trova una persona - chiedere a qualcuno come sta - esprimere una sensazione fisica o stato d’animo - parlare dello sport preferito - dire il nome degli ambienti scolastici - ascoltare e comprendere una descrizione - chiedere a qualcuno che cosa possiede utilizzando il verbo ‘havegot’ - dire che cosa si possiede - chiedere quali materie scolastiche si hanno in un determinato giorno della settimana - chiedere e dire le materie che piacciono o non piacciono - chiedere a qualcuno quand’è il suo compleanno e dire il mese in cui si festeggia il proprio - parlare del tempo atmosferico - parlare della stagione e del mese preferiti - scoprire aspetti culturali della Gran Bretagna Ricezione e produzione scritta: - leggere e scrivere i nomi di animali - leggere e scrivere i numeri fino a 50 - scrivere il presente indicativo del verbo essere in contesti linguistici adeguati - descrivere la propria cameretta attraverso l’utilizzo delle preposizioni di luogo - scrivere il nome degli ambienti scolastici e descrivere la propria scuola - scrivere il nome delle materie scolastiche - scrivere un semplice testo su materie e sport preferiti - completare semplici frasi su argomenti noti - leggere e completare un testo - leggere per ricavare informazioni CLASSE IV Obiettivi specifici di apprendimento: Ricezione e produzione orale: - chiedere da dove viene una persona; dire il proprio paese di provenienza; parlare dei paesi di provenienza di persone conosciute - parlare del tempo atmosferico e delle sensazione fisiche ad esso correlate - usare i punti cardinali per descrivere la posizione di città o paesi - identificare e dire i numeri da 1 a 100 - identificare e dire i numeri ordinali fino a 10 - chiedere e dire un numero di telefono - descrivere indumenti al singolare e al plurale; chiedere di chi è un indumento - dire ciò che piace o non piace; parlare dei gusti di un amico; parlare dei cibi consumati a pranzo,colazione e cena - dire il nome di alcuni edifici e negozi; chiedere dove si può acquistare qualcosa; dire ciò di cui si ha bisogno; dire a che ora apre o chiude un negozio; chiedere e dire quanto costa qualcosa - chiedere a qualcuno che lavoro fa ; dire che lavoro fa una persona - descrivere le attività di routine quotidiana; chiedere a che ora si svolge un’azione abituale - dire che cosa piace fare a una persona - chiedere e capire informazioni su un percorso da compiere; chiedere e capire la posizione di edifici - dire il nome di animali selvaggi; dire che cosa sa fare un animale - chiedere a qualcuno se sa fare qualcosa; dire se si è capaci di fare qualcosa o no Ricezione e produzione scritta: - leggere e comprendere un semplice testo attingendo informazioni specifiche richieste - apprendere attraverso la lettura di un semplice testo, aspetti culturali della Gran Bretagna e dei paesi anglofoni in generale - completare un testo con informazioni mancanti - scrivere un semplice testo secondo un modello dato CLASSE V Competenze: -esplorare il mondo esterno , gli spazi e le realtà lontane -operare con la lingua in modo sempre più autonomo -fare scelte linguistiche adatte alle situazioni -selezionare lessico e strutture note per personalizzarle -produrre la lingua rispettando ritmo e intonazione. Obiettivi specifici di apprendimento: - Ricezione e produzione orale - Parlare dell’abbigliamento - chiedere, capire e dire che ora è - parlare dei giorni e delle materie preferite - dire ciò che si vuole fare - dire il nome delle parti del corpo - descrivere l’aspetto fisico di una persona - descrivere l’abbigliamento di una persona - dire cosa sta facendo una persona - chiedere da dove viene una persona - dire il proprio paese di provenienza - chiedere dove si trova una città o un paese - parlare delle caratteristiche di alcuni animali (dimensione, peso, cibo) - chiedere, capire e dire dove vivono alcuni animali e cosa sanno fare - leggere e capire indicazioni, divieti e istruzioni - chiedere permessi - rispondere a richieste - individuare comportamenti adeguati a situazioni e luoghi e parlarne descrivendo ciò che si deve e si può fare e ciò che non si deve e non si può fare - descrivere azioni quotidiane - dire che cosa sta facendo una persona - parlare dei propri hobbies e passatempi - chiedere informazioni sugli hobbies e passatempi altrui - nominare mezzi di trasporto e di quelli utilizzati per raggiungere la scuola - parlare dell’orario delle lezioni - chiedere dove ha intenzione di andare in vacanza una persona - chiedere quando , con quale mezzo e con chi andrà - chiedere a chi appartiene un oggetto - dire a chi appartiene un oggetto - scoprire aspetti culturali della Gran Bretagna - interpretare un ruolo in una semplice attività di role play Ricezione e produzione scritta: - leggere e comprendere un testo attingendo informazioni specifiche richieste - completare un testo con informazioni mancanti - apprendere attraverso la lettura di un semplice testo informazioni riguardo alla culturadella Gran Bretagna - scrivere un semplice testo secondo un modello dato COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA Al termine della scuola primaria gli alunni dovranno avere una competenza linguistica riferibile al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e dunque: -comprendere frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari -interagire nel gioco e comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine -descrivere in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati STORIA CLASSI I e II Competenze: 1) Gli indicatori temporali: - riconoscere gli indicatori temporali - riconoscere il concetto di periodizzazione 2) L'orologio: - riconoscere l'orologio e i numeri naturali 3) Gli eventi e le relazioni: - riconoscere rapporti di casualità fra fatti e situazioni 4) Ieri e oggi: - riconoscere trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti connesse al trascorrere del tempo - riconoscere il concetto di periodizzazione Obiettivi specifici di apprendimento: 1) Riflettere sull'aspetto oggettivo e soggettivo del tempo: - riconoscere le parti della giornata - riconoscere e utilizzare gli indicatori temporali convenzionali - riconoscere l'alternanza delle stagioni - individuare l'ordine di successione di una serie di eventi - riordinare gli eventi in successione cronologica - cogliere la durata delle azioni - cogliere il significato di ciclicità in un fenomeno naturale 2) Costruire l'orologio: - leggere l'orologio - riconoscere la relazione fra ore e attività della giornata - utilizzare l'orologio per misurare il tempo 3) Individuare la successione di una serie di sequenze per ricostruire un evento: - consolidare il concetto di successione - individuare la causa di un evento - formulare ipotesi per scoprire gli effetti di un evento - formulare ipotesi per scoprire la causa di un evento noto - riconoscere i rapporti di successione in una storia 4) Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato: - osservare e confrontare trasformazioni di ambienti connesse al trascorrere del tempo - riconoscere il concetto di irreversibilità - comunicare risultati mediante tabelle e rappresentazioni grafiche - identificare somiglianze e differenze fra ieri e oggi CLASSE III Competenze: 1) La storia personale: - riconoscere gli indicatori temporali e concetto di periodicizzazione - riconoscere rapporti di casualità fra fatti e situazioni - riconoscere le trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti connessi al trascorrere del tempo 2) La storia e le fonti: - riconoscere gli indicatori temporali - riconoscere rapporti di casualità fra fatti e situazioni - riconoscere le trasformazioni di uomini, oggetti ambienti connessi al trascorrere del tempo - riconoscere miti e leggende delle origini 3) La terra prima dell'uomo: - riconoscere miti e leggende delle origini - riconoscere la comparsa della vita sulla terra - riconoscere l'evoluzione degli esseri viventi 4) La comparsa dell'uomo: - riconoscere le esperienze umane preistoriche: la comparsa dell'uomo, i cacciatori delle epoche glaciali 5) Il Paleolitico: - riconoscere le esperienze umane preistoriche: le tappe del Paleolitico 6) Il Neolitico: - riconoscere le esperienze umane preistoriche: le tappe del Neolitico 7) L'età dei metalli: - riconoscere il passaggio dell'uomo preistorico all'uomo storico Obiettivi specifici di apprendimento: 1) Riconoscere diversi tipi di fonte importanti per la storia personale dell'alunno. - comprendere l'importanza delle fonti e dei ricordi per ricostruire la storia personale - riconoscere i vari periodi della vita 2) Riconoscere il mito e distinguerlo dal racconto storico: - riconoscere i diversi tipi di fonte e comprendere il lavoro dello storico - comprendere l'uso della linea del tempo e il concetto di durata 3) Riconoscere l'origine e la formazione della terra: - riconoscere la vita sulla terra prima dell'uomo - riconoscere le caratteristiche generali di alcuni dinosauri e di grandi rettili preistorici - individuare le cause che determinarono l'estinzione dei dinosauri - riconoscere l'evoluzione dei mammiferi nell'era terziaria 4) Riconoscere le caratteristiche degli ominidi: - riconoscere le differenze fra le grandi scimmie e l'uomo - riconoscere le caratteristiche degli australopitechi - riconoscere l'evoluzione dell'uomo nella preistoria 5) Riconoscere le tappe più importanti del Paleolitico: - riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana del Paleolitico 6) Riconoscere le tappe più importanti del Neolitico: - riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana del Neolitico 7) Riconoscere i periodi dell'Età dei metalli e alcuni concetti base relativi a quest'epoca: - riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana dell'Età dei metalli CLASSE IV Competenze: -comprendere l’importanza delle diverse civiltà che hanno dato origine alla nostra: 1) Le civiltà della Mesopotamia 2) Le civiltà dell'antico Egitto 3) I popoli del vicino oriente: la civiltà Fenicia e quella Giudaica 4) Le civiltà dell'Antico Oriente: India, Cina 5) Le civiltà del Mar Egeo: Creta e Micene Obiettivi specifici di Apprendimento: 1) Riconoscere i tratti salienti della civiltà dei Sumeri: - riconoscere alcuni aspetti della civiltà dei Babilonesi - riconoscere i tratti salienti delle civiltà degli Assiri - individuare dove sono le civiltà della Mesopotamia e conoscere l'Iraq di oggi 2) Riconoscere lo sviluppo della civiltà Egizia: - riconoscere il territorio in cui si sviluppò la civiltà Egizia - analizzare la struttura della società Egizia - riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana degli Egizi - riconoscere l'Egitto di oggi 3) Riconoscere la particolarità della religione degli Ebrei rispetto agli altri popoli antichi: - localizzare le colonie dei Fenici e conoscere la loro funzione - analizzare una nuova forma di scrittura: l'alfabeto fonetico 4) Riconoscere i tratti salienti della civiltà dell'Indo: - localizzare la civiltà cinese e seguirne lo sviluppo storico 5) Riconoscere le principali caratteristiche della civiltà cretese: - riconoscere le principali caratteristiche della civiltà micenea CLASSE V Competenze -comprendere l’importanza delle civiltà del Mediterraneo: 1) La civiltà Greca 2) Gli antichi popoli dell'Italia 3) Gli Etruschi 4) La Civiltà Romana 5) Il Cristianesimo Obiettivi specifici di apprendimento: 1)Riconoscere la civiltà greca -riconoscere la polis e le colonie -riconoscere Sparta e Atene -riconoscere aspetti della vita quotidiana in Grecia -riconoscere la guerra contro i Persiani -riconoscere la Grecia classica -riconoscere la crisi della polis -riconoscere la Grecia e Alessandro Magno 2)Riconoscere i popoli che vivevano in Italia prima della fondazione di Roma. 3)Riconoscere le tesi sull'origine degli Etruschi: - riconoscere le attività degli Etruschi - riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana degli Etruschi 4) Riconoscere le origini storiche di Roma: - riconoscere la leggenda della nascita di Roma - riconoscere i tratti salienti di Roma durante la Monarchia - riconoscere l'ordinamento sociale romano - riconoscere le vicende storiche della caduta della Monarchia romana - riconoscere le principali istituzioni di Roma repubblicana - riconoscere, in sintesi, l'espansione di Roma tra il IV e il III secolo a.C. - riconoscere alcuni aspetti della vita quotidiana dei Romani nel III secolo a.C. - riconoscere i numeri romani - riconoscere i fatti storici relativi agli ultimi tempi della Repubblica romana - riconoscere le vicende del passato dalla Repubblica all'Impero nella storia di Roma - riconoscere le principali riforme compiute da Augusto - leggere una carta storico-geografica che rappresenta l'espansione dell'Impero romano - riconoscere le cause della crisi dell'Impero romano nel III secolo attraverso la lettura di una mappa - riconoscere la riorganizzazione dell'Impero romano compiuta da Diocleziano - comprendere le trasformazioni che investirono l'Impero romano con l'imperatore Costantino - riconoscere la storia dell'Impero romano da Teodosio alla caduta dell’Impero romano d'Occidente - approfondire le conoscenze sui Germani attraverso una fonte scritta 5) Riconoscere la predicazione di Gesù di Nazareth - riconoscere la diffusione del messaggio cristiano per opera dei primi apostoli - riconoscere l'organizzazione delle prime comunità cristiane - riconoscere alcune delle cause che portarono alle persecuzioni contro i cristiani COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - riconoscere gli aspetti fondamentali della storia delle antiche civiltà - ricavare informazioni da fonti di tipo diverso, comprese le carte geo-storiche - individuare relazioni fra contesto spaziale e azione degli uomini - organizza le conoscenze sulle civiltà costruendo schemi di sintesi - comunicare i fatti storici studiati, mettendoli in relazione - mettere in relazione le civiltà con il patrimonio culturale - usare le conoscenze del passato per comprendere aspetti del mondo attuale - prendere coscienza dell’importanza di comportamenti civilmente e socialmente responsabili GEOGRAFIA CLASSI I e II Competenze: -scoprire e riconoscere le posizioni nello spazio e gli organizzatori spaziali ( sopra, sotto, davanti, dietro, vicino, lontano) –scoprire e riconoscere gli spazi vissuti e i comportamenti adeguati alla tutela degli spazi vissuti e all'ambiente vicino -rappresentare dei percorsi -discriminare i principali tipi di paesaggio e gli elementi tipici ed antropici che caratterizzano i paesaggi -riconoscere il legame tra l'uomo e il territorio, tra l'uomo e le sue attività come parte dell'ambiente e della sua fruizione comportamenti adeguati alla tutela degli spazi vissuti dell'ambiente vicino -usare le rappresentazioni cartografiche, e comprendere il rapporto tra realtà geografica e sua rappresentazione Obiettivi specifici di apprendimento: 1) Localizzare oggetti nello spazio in relazione al proprio punto di vista: - riconoscere la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di riferimento 2) Riconoscere i diversi spazi della casa: - scoprire che ogni spazio ha una sua funzione 3) Riconoscere vari percorsi: - tracciare percorsi - orientarsi su un reticolo e individuare percorsi - eseguire le istruzioni date per compiere percorsi interpretando il simbolismo di un messaggio 4) Mettere in relazione i paesaggi con i relativi ambienti: - riconoscere gli elementi naturali e quelli antropici in un paesaggio - conoscere i paesaggi e i relativi animali 5) Mettere in relazione attività lavorative e ambiente in cui si svolgono: - mettere in relazione gli ambienti con i loro elementi caratteristici - comprendere che l'inquinamento distrugge la natura e il territorio 6) Avviare al concetto di pianta: - rappresentare la realtà con i simboli - disegnare una mappa partendo da simboli dati - rimpicciolire e/o ingrandire le immagini secondo una regola CLASSE III Competenze: -riconoscere lo spazio e orientarsi: rapporto tra realtà geografica e sua rappresentazione; posizione relativa e assoluta e sua localizzazione -saper leggere le carte geografiche: rapporto tra realtà geografica e sua rappresentazione -possedere i concetti di carta geografica, legenda, scala - riconoscere gli elementi fisici e antropici dei paesaggi di montagna, di collina, di pianura, del mare, del fiume, del lago, della città -riconoscere l’importanza dell'uomo e delle sue attività come parte dell’ambiente della sua fruizione-tutela. Obiettivi specifici di apprendimento: 1.Utilizzare punti di riferimento e leggere semplici rappresentazioni iconiche o cartografiche - riconoscere i punti cardinali 2.Acquisire le basi del concetto di scala e di riduzione - riconoscere piante e mappe come rappresentazioni geografiche di spazi poco estesi - riconoscere colori e simboli usati nelle carte geografiche - distinguere le carte geografiche fisiche e politiche - distinguere e conoscere alcuni tipi di carte tematiche 3.Riconoscere la morfologia della montagna - riconoscere l'origine delle montagne - riconoscere le modificazioni apportate dall'uomo alla montagna - riconoscere la flora e la fauna della montagna - riconoscere le attività dell'uomo in montagna - riconoscere la morfologia della collina - riconoscere l'origine della collina - riconoscere la flora e la fauna della collina - riconoscere le attività dell'uomo in collina e i prodotti ricavati dall'allevamento 4.Riconoscere l'origine delle pianure - riconoscere la flora e la fauna della pianura - distinguere gli elementi naturali e gli elementi antropici in pianura - riconoscere le modificazioni apportate dall'uomo in pianura 5.Riconoscere l'ambiente-città e la sua evoluzione storica - riconoscere alcuni elementi della città e la loro funzione - riconoscere vie di comunicazione e mezzi di trasporto - riconoscere le molteplici attività che l'uomo può svolgere in città 6.Riconoscere la morfologia del fiume - riconoscere la flora e la fauna del fiume - comprendere a che cosa servono dighe e canali - riconoscere il rapporto tra l'uomo e il fiume - riconoscere alcune attività dell'uomo nell'ambiente del fiume - riconoscere l'origine dei laghi - riconoscere la flora e la fauna dell'ambiente lacustre - riconoscere alcune attività dell'uomo nell'ambiente lacustre 7.Riconoscere la morfologia del mare - distinguere gli elementi naturali da quelli antropici nel paesaggio marino - riconoscere la flora e la fauna del mare e delle coste - riconoscere alcune delle attività dell'uomo nell'ambiente marino CLASSE IV Competenze:: - utilizzare gli strumenti del geografo per la rappresentazione cartografica, le rappresentazioni tabellari e grafiche relative a dati geografici -riconoscere l’importanza del clima nello spazio fisico. -riconoscere gli elementi fisici e antropici di ciascun paesaggio geografico italiano: il territorio montano e collinare,la pianura, le acque -comprendere la rilevanza delle attività lavorative e della popolazione in Italia Obiettivi specifici di apprendimento: 1) Riconoscere gli strumenti del geografo: - orientarsi utilizzando i punti cardinali - orientarsi sulla Terra utilizzando le coordinate geografiche - comprendere il concetto di riduzione in scala 2) Riconoscere il significato di simboli e colori convenzionali sulla carta geografica. 3) Riconoscere il significato dei termini: tempo, clima, altitudine, latitudine: - riconoscere i fattori che influenzano la temperatura di un luogo - riconoscere la posizione geografica dell'Italia sul pianeta Terra - riconoscere le regioni climatiche della nostra penisola 4) Riconoscere l'uso di termini specifici del linguaggio geografico: - riconoscere i rilievi italiani: le Alpi - riconoscere i rilievi italiani: gli Appennini - riconoscere la flora e la fauna delle Alpi - riconoscere la flora e la fauna degli Appennini e delle colline 5) Scoprire l'origine geologica delle pianure italiane e saperle individuare sulla carta fisica dell'Italia: - riconoscere le caratteristiche principali delle pianure dell'Italia - riconoscere la flora e la fauna della pianura 6) Riconoscere i mari italiani e saperli individuare sulla carta fisica dell'Italia: - riconoscere le principali caratteristiche fisiche delle coste italiane - riconoscere le principali isole italiane e saperle individuare sulla carta fisica dell'Italia - analizzare il corso del fiume - riconoscere i laghi italiani e la loro origine 7) Riconoscere i settori produttivi e le attività lavorative della popolazione italiano: primario, secondario, terziario. 8) Riconoscere il significato dei termini: demografia, censimento, densità di popolazione: - sapere le funzioni del sindaco, dei consiglieri comunali e degli assessori CLASSE V Competenze: -analizzare elementi fisici e antropici della Terra -analizzare gli elementi antropici dell’Italia, la sua popolazione e la sua economia -avere il concetto di confine e criteri principali per l'individuazione di regioni italiane -riconoscere elementi fisici, antropici ed economici delle regioni italiane Obiettivi specifici di apprendimento: 1)La Terra -riconoscere la popolazione della terra: le città, demografia, movimenti migratori -riconoscere i diversi ambienti, le risorse e lo sviluppo 2) Riconoscere la distribuzione e l'andamento della popolazione italiani - riconoscere le origini della lingua italiana - riconoscere le religioni presenti in Italia - riconoscere l'ordinamento politico dello Stato italiano - riconoscere due piccoli Stati all'interno del territorio italiano - riconoscere i tre settori produttivi 3) Identificare sulla carta una regione d'Italia e i suoi confini - riconoscere gli aspetti fisici di una regione: idrografia, clima, flora e fauna - riconoscere gli aspetti antropici di una regione COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA Lo studio della Geografia, come quello della Storia, svolge un importante ruolo formativo, perché permette all'alunno di: -orientarsi nello spazio, di rappresentarlo e di interagire con l'ambiente che lo circonda. -collocarsi nello spazio riconoscendo e orientando la propria posizione rispetto a quella di altre persone o cose -imparare ad osservare i vari ambienti, per riconoscerne gli elementi naturali ed antropici; comprendere i rapporti tra uomo e ambiente -comprendere che ogni ambiente ha una sua funzione -cogliere i rapporti tra gli elementi di un ambiente naturale e le attività dell'uomo. -utilizzare indicatori topologici negli spazi vissuti e nelle rappresentazioni. Al termine della scuola primaria l’alunno deve possedere le competenze per: - riconoscere e applicare il concetto di regione geografica allo studio del contesto italiano - riconoscere e descrivere le principali caratteristiche delle regioni climatiche del territorio italiano e mondiale - cogliere le interrelazioni tra territorio, sviluppo economico e forme di insediamento - analizzare fenomeni locali globali, interpretando carte geografiche e tematiche a diversa scala, grafici, immagini da satellite - riconoscere le relazioni tra le caratteristiche del territorio e il patrimonio culturale che lo contrassegna MATEMATICA CLASSE I Competenze: - riconoscere situazioni problematiche legate all’esperienza concreta dell’alunno, sulle quali fondare le nozioni matematiche - avere il concetto di numero naturale - acquisire le abilità di calcolo - riconoscere progressivamente l’ organizzazione dello spazio attraverso la rappresentazione della realtà fisica - analizzare e utilizzare le grandezze e i procedimenti di misura - procedere alla classificazione e all’organizzazione dei dati - fare domande e trovare le risposte - costruire varie analisi risolutive Obiettivi specifici di Apprendimento: -riconoscere i numeri naturali fino alle decine -riconoscere la rappresentazione dei numeri naturali in base dieci -riconoscere la rappresentazione dei numeri naturali sulla retta -riconoscere le operazioni di addizione e sottrazione tra i numeri naturali -riconoscere la posizione degli oggetti nello spazio -riconoscere alcune semplici figure geometriche del piano e dello spazio -riconoscere adeguate rappresentazioni grafiche per classificare e ordinare -contare e confrontare raggruppamenti di oggetti -leggere e scrivere i numeri naturali sia in cifre e sia in parole, confrontarli e ordinarli -scomporre e ricomporre i numeri naturali -localizzare oggetti nello spazio prendendo come riferimento s e stessi, altre persone e oggetti CLASSE II Competenze: - consolidare le conoscenze conseguite l’anno precedente - passare dal “fare” al “capire” e al “saper essere” Obiettivi specifici di Apprendimento. - riconoscere i numeri naturali fino alle centinaia - riconoscere il valore posizionale delle cifre: il significato e l’uso dello zero - riconoscere i numeri pari e i numeri dispari - riconoscere il significato di doppio, metà, triplo, terzo… - riconoscere le prime figure del piano e dello spazio - riconoscere adeguate rappresentazioni di dati raccolti - confrontare e ordinare i numeri naturali, usando anche i simboli - calcolare il doppio, la metà, il triplo, un terzo… - calcolare tabelle e tabelline della moltiplicazione - individuare la posizione di caselle e incroci, su piano quadrettato e rappresentare semplici percorsi - classificare oggetti, figure, numeri, in base ad una data proprietà - ordinare elementi in base ad una data grandezza - organizzare e rappresentare i dati raccolti - verificare semplici congetture - individuare gli elementi essenziali di un problema, selezionare le informazioni utili e prospettare la soluzione - calcolare semplici divisioni CLASSE III Competenze: - riflettere sulle operazioni - riconoscere le figure solide e piane e far emergere le caratteristiche discriminanti - affrontare il concetto di misura, a partire dai contesti personali per definire la necessità di una misura convenzionale e non arbitraria Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere il valore posizionale delle cifre fino al terzo ordine (unità di migliaia) - riconoscere la tecnica di calcolo delle quattro operazioni dei numeri naturali - riconoscere alcune proprietà delle operazioni: commutativa e associativa dell’addizione e della moltiplicazione rispetto alla somma e al prodotto - riconoscere la frazione come parte - riconoscerei numeri decimali - riconoscere la retta e le sue parti - riconoscere le rette incidenti, parallele e perpendicolari - riconoscere l’angolo - riconoscere le simmetrie - riconoscere rappresentazioni grafiche per rappresentare e ordinare - riconoscere il sistema monetario - riconoscere gli eventi certi, possibili, equiprobabili, più e meno probabili - risolvere problemi in ambiti di esperienze e di studio CLASSE IV Competenze: - approfondire e consolidare le conoscenze, le tecniche e i nuovi approcci ai concetti logico-matematici Obiettivi specifici di Apprendimento: -riconoscere i numeri naturali oltre il mille -riconoscere le proprietà delle operazioni -scoprire il significato di multiplo, divisore e numero primo -riconoscere e confrontare le unità frazionarie -scrivere le frazioni decimali sotto forma di numeri decimali -riconoscere i numeri decimali fino al centesimo -riconoscere il valore posizionale delle cifre, il significato e l’uso dello zero e della virgola -confrontare e ordinare i numeri decimali -moltiplicare i numeri naturali e i decimali per 10, 100, 1000 -addizionare e sottrarre numeri decimali -costruire poligoni e non poligoni -riconoscere i triangoli e i loro elementi significativi -riconoscere simmetrie, transazioni e rotazioni -stabilire equivalenze di figure -descrivere e classificare angoli misurandone l’ampiezza -riconoscere adeguate rappresentazioni di dati -riconoscere e utilizzare le unità del sistema internazionale per la misura di lunghezza, di massa e di capacità -riconoscere e utilizzare il sistema monetario -operare con le principali figure geometriche piane, il perimetro e l’area -risolvere problemi in ambito di esperienze di studio CLASSE V Competenze: - riflettere sulle conoscenze necessarie per affrontare la scuola secondaria di I grado - verificare le conoscenze conseguite - operare con i numeri naturali e decimali - riconoscere il valore posizionale delle cifre nei diversi ambiti d’uso del numero - riconoscere le figure geometriche piane e solide e operare con esse - utilizzare in modo pertinente il linguaggio matematico Obiettivi specifici di Apprendimento: - operare i numeri naturali e i numeri decimali fino ai millesimi - utilizzare tutte le proprietà delle quattro operazioni - riconoscere e utilizzare le quattro operazioni con i numeri naturali e decimali - riconoscere la stima e l’arrotondamento - riconoscere i multipli e i divisori - riconoscere i numeri primi < 100 - comprendere il significato di numeri interi e di numeri relativi - operare con le principali figure geometriche con individuazione degli elementi che le caratterizzano - calcolare il perimetro e l’area - costruire il piano cartesiano per localizzare punti e figure - calcolare i casi possibili in situazioni probatorie - riconoscere le proprietà delle figure geometriche - riconoscere ed utilizzare il sistema monetario - individuare il procedimento e la soluzione dei problemi - confrontare possibili diverse soluzioni di uno stesso problema COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - operare tra i numeri naturali e decimali per iscritto, a mente, con strumenti di calcolo - risolvere problemi nell’ambito dell’aritmetica facendo uso di strategie diverse - descrivere e classificare le figure in base a caratteristiche geometriche quali altezze, diagonali,assi di simmetria - operare su figure usando trasformazioni geometriche - risolvere problemi nell’ambito geometrico usando la relativa modellizzazione - utilizzare rappresentazioni di dati adeguate, in situazioni significative, per ricavare informazioni - costruire ragionamenti e sostenere le proprie tesi - misurare grandezze e rappresenta misure - risolvere problemi a partire da dati ottenuti mediante misurazioni - affrontare, elaborare, risolvere problemi sulle frazioni SCIENZE CLASSE I Competenze: -osservare ed esplorare attraverso gli organi sensoriali - raccogliere dei dati per avviare alla procedura ordinata di osservazione - affrontare anche l’argomento di igiene personale Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere forme di adattamento negli organismi viventi mediante l’uso dei cinque sensi - riconoscere le parti di un albero - riconoscere gli animali in base alla loro alimentazione - riconoscere le funzioni di semplici oggetti - riconoscere le caratteristiche distintive delle stagioni: il clima - riconoscere gli elementi fondamentali di alcuni ambienti: prato, mare, montagna - riconoscere le fasi di preparazione di un alimento: es. il pane CLASSE II Competenze: -codificare e interpretare esperienze -esplorare attentamente la realtà circostante -costruire una raccolta di conoscenze su cui riflettere Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere i cambiamenti di stato dell’acqua - riconoscere le caratteristiche del clima del proprio ambiente - riconoscere le caratteristiche degli esseri viventi e non - riconoscere gli animali in relazione alla loro riproduzione - riconoscere le fasi del ciclo vitale di un organismo vegetale - riconoscere i cambiamenti indotti dall’uomo sull’ambiente CLASSE III Competenze: - strutturare le competenze specifiche e le procedure operative riutilizzabili in altre situazioni di vita quotidiana - eseguire semplici attività sul fenomeno della combustione per trarne gli elementi base, le variabili e gli effetti, comprendendo anche le norme di sicurezza Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere forme e comportamenti di adattamento all’ambiente - riconoscere la morfologia di una pianta e la funzione clorofilliana - riconoscere gli stati della materia - riconoscere i passaggi di stato provocati dalla variazione di temperatura - riconoscere le caratteristiche fisiche dell’aria - riconoscere il ciclo dell’acqua - riconoscere il rapporto tra produttori, consumatori e decompositori - riconoscere le principali caratteristiche dei diversi tipi di suolo - riconoscere trasformazioni del suolo da parte dell’uomo CLASSE IV Competenze: - riconoscere attraverso l’ambiente alcune caratteristiche dei materiali e sperimentare alcune interazioni - analizzare le caratteristiche di acqua, aria, suolo, calore - comprendere il tema dell’alimentazione, per capire come avviene nell’uomo e negli animali e di come vi sia interazione tra tutti i regni della natura Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere la materia e gli stati della materia - riconoscere: - l’aria e le sue proprietà - l’acqua e le sue proprietà - il suolo e le sue caratteristiche - acquisire il concetto di calore e di temperatura - comprendere i cambiamenti prodotti dalla temperatura nei materiali - riconoscere il Regno delle piante (fotosintesi e respirazione) - riconoscere il Regno degli animali: vertebrati e invertebrati - riconoscere i comportamenti degli animali. nutrizione, riproduzione - riconoscere l’uomo e la sua interazione con la natura - vivere nella natura:l’ecosistema - l’habitat - riconoscere produttori, consumatori e decompositori, catene alimentari e reti alimentari CLASSE V Competenze: - riflettere, analizzare e discutere sui diversi fenomeni fisici e chimici che avvengono nell’ambiente circostante - scoprire il proprio corpo e gli apparati e sistemi che lo compongono Obiettivi specifici di Apprendimento: - riconoscere il corpo umano: cellule, organi e apparati,il sistema scheletrico, il sistema muscolare,l’apparato respiratorio, l’apparato circolatorio,l’apparato digerente e gli alimenti,l’ apparato escretore e riproduttore,il sistema nervoso, gli organi di senso -riconoscere le principali caratteristiche della luce - riconoscere semplici fenomeni luminosi - riconoscere l’energia e le fonti e l’utilizzo dell’energia COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - analizzare e descrivere i fenomeni individuandone le manifestazioni più significative - formulare ipotesi e previsioni e proporre soluzioni operative argomentando le scelte - rappresentare con le modalità opportune i dati di un’esperienza - essere consapevoli dell’esistenza di molteplici relazioni che sottendono i fenomeni osservati e proporre dei modelli - usare un lessico specifico - utilizzare le proprie conoscenze in concetti diversi da quelli studiati - essere consapevoli di alcune strategie che si mettono in atto durante l’apprendimento TECNOLOGIA CLASSI I-V Competenze: -riconoscere ed analizzare gli interventi e le trasformazioni che l’uomo opera nei confronti dell’ambiente per garantirsi la soddisfazione dei propri bisogni -usare il Personal Computer quale strumento con numerose potenzialità: -produrre elaborati a scopo didattico -affinare, nelle ultime classi, la possibilità di velocizzare la documentazione con la ricerca di alcune notizie utilizzando INTERNET. CLASSE I Obiettivi specifici di Apprendimento: -eseguire semplici rilievi fotografici di ambienti noti -utilizzare semplici procedure per la preparazione di un alimento -usare il programma paint CLASSE II Obiettivi specifici di Apprendimento: -eseguire semplici rilievi fotografici di ambienti noti -prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe -approfondire il programma paint CLASSE III Obiettivi specifici di Apprendimento: -leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio -smontare semplici oggetti e meccanismi -eseguire semplici misurazioni di ambienti noti -riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti -approfondire il programma painte presentare il programma word CLASSE IV Obiettivi specifici di Apprendimento: -effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni -pianificare la fabbricazione di un oggetto elencando il materiale occorrente -eseguire interventi di decorazione, riparazione sul proprio corredo scolastico -approfondire i programmi word ed excell -usare in modo corretto internet CLASSE V Obiettivi specifici di apprendimento: -impiegare semplici regole del disegno tecnico per rappresentare oggetti di uso comune -rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi -organizzare una gita o una visita usando internet per reperire notizie -acquisizione del lessico informatico -approfondire l’uso dei programmi già conosciuti nelle classi precedenti COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA -operare trasformazioni di materiali diversi -rappresentare dati dell’osservazione in tabelle, mappe, diagrammi, disegni -usare in modo consapevole e responsabile il Personal Computer RELIGIONE CLASSE I Competenze: - riconoscere l’importanza del dono della vita Obiettivi specifici di Apprendimento: - scoprire nell’ambiente i segni che richiamano ai cristiani e ai credenti la presenza di Dio Creatore e Padre - cogliere i segni di riconoscimenti di una chiesa - cogliere i segni delle feste principali cristiane: il Natale e la Pasqua - riconoscere la Chiesa come famiglia di Dio che fa memoria di Gesù e del suo passaggio CLASSI II e III Competenze: - riconoscere l’origine del mondo e dell’uomo nel Cristianesimo e nelle altre religioni - riconoscere l’importanza di figure quali Gesù - riflettere sulla preghiera come espressione di religiosità - riflettere sulle feste del nostro calendario: il Natale, la Pasqua - riconoscere gli aspetti fondamentali della Chiesa e del suo Credo Obiettivi specifici di Apprendimento: - comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di Dio affidato alla responsabilità e alla libertà dell’uomo - ricostruire le principali tappe della storia della Salvezza - cogliere, attraverso alcuni brani evangelici, come Gesù viene incontro alle attese di pace,perdono, giustizia e di vita eterna - identificare tra le espressioni delle religioni, la preghiera e, nel Padre Nostro, la specificità della preghiera cristiana - rilevare la continua novità della Pasqua Cristiana rispetto alla Pasqua ebraica - cogliere, attraverso alcuni brani tratti dagli Atti degli Apostoli, la vita della Chiesa delle origini - riconoscere nella Fede e nei Sacramenti di iniziazione (Battesimo, Confermazione e Eucaristia) gli elementi che costituiscono la comunità cristiana CLASSI IV e V Competenze: - riflettere sul Cristianesimo e le grandi religioni: la loro origine e il loro sviluppo - analizzare la Bibbia e i Testi Sacri delle altre religioni - riflettere su Gesù, che si rivela il Regno di Dio con parole e azioni - riconoscere i simboli del Cristianesimi anche nell’arte - riconoscere la Chiesa come popolo di Dio nel mondo: attraverso avvenimenti, persone e strutture Obiettivi specifici di Apprendimento: - leggere e interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli - evidenziare la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni - cogliere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili e libere per un personale progetto di vita - riconoscere nei santi e nei martiri, di ieri e di oggi, progetti riusciti di vita cristiana - evidenziare l’apporto che, con la diffusione del Vangelo, la Chiesa ha dato alla società e alla vita di ogni persona - identificare nei segni espressi dalla Chiesa l’azione dello spirito di Dio, che la costruisce una e inviata a tutta l’umanità - individuare significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli - rendersi conto che nella comunità ecclesiale c’è una varietà di doni, che si manifesta in diverse vocazioni e ministeri - riconoscere in alcuni testi biblici la figura di Maria, presente nella vita del Figlio Gesù e in quella della Chiesa COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA - riconoscere l’importanza di scegliere liberamente la propria religione - riconoscersi come portatore di una cultura cristiana e di essere stato cresciuto come cristiano - riconoscere che il peccato è la scelta del no alla legge di Dio e che porta conseguenze negative nella vita dell’uomo - riflettere su chi è Gesù e perché è tanto importante per i cristiani - riconoscere le scelte di Gesù e il messaggio che portano: di giustizia, pace, amore, perdono e accoglienza verso tutti - scoprire l’importanza della propria scelta libera e responsabile per il proprio progetto di vita. VALUTAZIONE INDICATORI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l'articolo 14, commi 1 e 2; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 che, all'art. 1, istituisce nella scuola l'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione", e all'art. 2 introduce la "valutazione del comportamento" degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado; VISTO il Regolamento Valutazione alunni DPR N.122 / 22 Giugno 2009 - PREMESSO – - che si assume come obiettivo interdisciplinare la formazione di un'etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà; - che la valutazione del comportamento degli studenti risponde alle finalità di: 1.accertare i livelli di consapevolezza raggiunti con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; 2.verificare le capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; 3. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all'interno della comunità scolastica promovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e, al tempo stesso, con il rispetto dei propri doveri; 4.dare al voto del comportamento significato e valenza educativa il Collegio dei Docenti al fine di uniformare le modalità di valutazione delibera i seguenti criteri di massima che verranno utilizzati da tutti i consigli di classe per l'assegnazione del voto di condotta negli scrutini intermedi e finali: -il Comportamento e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa; -il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di comportamento ; -il voto relativo al comportamento nella Scuola Primaria è espressa dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe attraverso un giudizio formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione (Art. 8, comma a DPR. 122/2009) INDICATORI : Frequenza e puntualità Rispetto del Regolamento d'Istituto Rispetto delle Consegne didattiche Rispetto verso gli altri (docenti, non docenti, compagni, materiale altrui) Rispetto verso l'ambiente (utilizzo responsabile ed appropriato delle strutture e degli spazi) Rispetto del Regolamento di Disciplina e del Patto Educativo di Corresponsabilità Ruolo all'interno della classe Comportamento responsabile ovunque. Il voto di comportamento proposto di norma dal Docente coordinatore di classe, tiene conto dei criteri sopraccitati, ma non include alcun automatismo L'assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di classe che valuta con attenzione le situazioni di ogni singolo studente e procede all'attribuzione considerando la prevalenza dei descrittori relativi al singolo giudizio VALUTAZIONE: OTTIMO – Comportamento sempre ed assolutamente corretto, responsabile e collaborativo sia durante le attività curricolari che extracurricolari Ruolo propositivo, collaborativo e trainante all'interno della classe,disponibilità alla collaborazione con i compagni ed i docenti Comportamento sempre corretto e responsabile nei confronti di tutti i docenti della classe e delle altre componenti scolastiche Scrupoloso rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità , del Regolamento di Istituto e delle norme disciplinari Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica Utilizzo responsabile del materiale e delle strutture della scuola Ottima socializzazione VALUTAZIONE: DISTINTO- Comportamento generalmente corretto sia durante le attività curricolari che extracurricolari. In presenza di richiami verbali ha dimostrato di modificare in positivo il proprio comportamento Ruolo positivo nel gruppo classe Comportamento generalmente corretto Lievi infrazioni del Patto educativo di Corresponsabilità e del Regolamento di disciplina che comportano richiami verbali Utilizzo quasi sempre responsabile del materiale e delle strutture della scuola Rispetto degli altri e dell’Istituzione Scolastica Correttezza nei rapporti interpersonali VALUTAZIONE: BUONO - Comportamento che ha dato luogo a note da parte di docenti di disciplina diversa , verbalizzate e comunicate alla famiglia Ruolo non sempre collaborativo nel gruppo classe Comportamento non sempre corretto corretto, con episodi limitati e non gravi di infrazioni del Regolamento di disciplina Atteggiamenti talvolta poco rispettosi degli altri e dei loro diritti Utilizzo non consono del materiale e delle strutture della scuola VALUTAZIONE: SUFFICIENTE Comportamento poco corretto che ha dato luogo a rilievi e sanzioni gravi verbalizzate e comunicate alla famiglia Comportamento nei confronti dei docenti, del personale, dei compagni, poco corretto o irriverente Assenze e ritardi non giustificati Partecipazione disinteressata al dialogo educativo e fonte di disturbo durante le lezioni Comportamenti episodici che violino la dignità e il rispetto della persona (offese verbali, sottrazione di beni altrui), utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrezzature e /o del cellulare Grave mancanza di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche (sottrazione e/o danneggiamento), Sottrazione di beni altrui Atti di violenza senza gravi conseguenze Data la particolare età degli alunni non è prevista una valutazione inferiore a SUFFICIENTE considerato che la valutazione del comportamento inferiore a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione al successivo anno di corso. Il Consiglio di Classe tiene conto dell'insieme dei comportamenti dello studente, durante il corso dell'anno. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale, non può riferirsi a un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all'intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l'attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell'anno in relazione alle finalità previste dall'art. 1 del Decreto Ministeriale n. 5 del 16/01/2009. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione periodica ed annuale sarà formulata secondo i seguenti indicatori: Voto Livello di raggiungimento degli obiettivi 10 Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi Conoscenze ampie, complete, approfondite, integrate con apporti personali 9 Pieno raggiungimento degli obiettivi. Conoscenze ampie, complete e approfondite 8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi. Conoscenze sicure, complete 7 Raggiungimento degli obiettivi progettati Conoscenze generalmente complete e sicure 6 5 Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi Conoscenze generiche e parziali PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE I parametri che saranno presi in considerazione sono: AREA EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA -partecipazione alle attività scolastiche -collaborazione -rispetto delle regole/comportamento con i compagni e con gli adulti -impegno -attenzione -rispetto delle consegne -autonomia AREA COGNITIVA Abilità tecniche Abilità logiche SCUOLA PRIMARIA -capacità di ascolto, lettura, comprensione -capacità di esprimersi nei diversi linguaggi verbali e non verbali -applicazione delle tecniche -capacità di operare collegamenti -capacità di esprimersi correttamente -capacità di osservazione, analisi, riflessione Il quadro relativo alla valutazione globale della scheda di valutazione viene compilato alla fine del primo e del secondo quadrimestre, prende in considerazione le competenze maturate mettendo in evidenza la capacità di autovalutazione, di effettuare scelte responsabili (orientamento), l’autonomia, i progressi registrati nei vari ambiti disciplinari.La funzione del coordinatore delle attività educative e didattiche, poste in essere dai docenti della èquipe per la Scuola Primaria, sarà garantita, analogamente a quanto già avviene per la scuola secondaria, da un docente coordinatore della classe che, in diretto rapporto con il D.S., fungerà da REFERENTE per: –la costruzione degli strumenti per la raccolta delle informazioni e per la documentazione del percorso formativo dei singoli alunni (P.S.P.); -l’ideazione e la realizzazione dei percorsi formativi interdisciplinari; -la compilazione degli strumenti di progettazione (programmazione di class/team, del singolo docente, unità di apprendimento); -la definizione degli aspetti organizzativi del lavoro comune sulla classe (orari/attività, uscite didattiche/viaggi di istruzione, partecipazione a progetti/manifestazioni, ecc.); -il coordinamento degli incontri, con i colleghi che operano nella stessa classe, di consultazione, decisione programmazione (tempi, spazi, circolazione dei materiali, incontri con èquipe psico-pedagogica per gli alunni disabili, ecc.); -la presidenza dei Consigli di classe, in assenza del Dirigente Scolastico, è affidata ai coordinatori della classe. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Al termine della Scuola Primaria ogni alunno dovrà raggiungere un traguardo ben definito. Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese a scuola o in altre istituzioni formative sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo che ha frequentato la Scuola Primaria sarà competente quando, come si desume dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo” del 2012, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: Esprimersi usando la ricchezza dei diversi alfabeti che ha acquisito all’interno di ciascuna disciplina; Interagire utilizzando in modo libero e consapevole le sue dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose; Assumere degli stili cognitivi che gli consentiranno, in futuro, di sviluppare un pensiero riflessivo e critico; Porsi in modo attivo e responsabile di fronte alle sollecitazioni esterne in modo da gettare le basi per diventare cittadino consapevole e responsabile nel suo ambiente e al di fuori di esso. La scuola, al momento, ha adottato il seguente Certificato delle competenze Il Dirigente scolastico e il Consiglio di Classe visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dai docenti CERTIFICANO che l’alunno/a ……………………………………………..nato/a a …..………………… il ……………… al termine della Classe Quinta della Scuola Primaria Tenuto conto del percorso scolastico, ha conseguito i seguenti livelli di competenza (2) Discipline Lingua italiana Inglese Storia Geografia Matematica Scienze Livello •Interagisce negli scambi comunicativi con un registro il più possibile adeguato alla situazione(dialogo,conversazione,comunicazione) rispettando l’ordine cronologico e/o logico; Organizza una breve esposizione su un argomento conosciuto Legge con espressione esponendo semplici pareri personali. Comprende e confronta testi diversi inerenti lo stesso argomento, individuandone il senso globale e le informazioni principali Produce testi scritti corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e lessicale Comprende espressioni e parole di uso frequente relative ad aree di immediata priorità. Comprende testi semplici e brevi su argomenti comuni di tipo concreto. Interagisce in semplici scambi verbali per soddisfare bisogni di tipo concreto. Scrive brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite utilizzando termini specifici del linguaggio storiografico. Degli eventi che caratterizzano il periodo storico preso in esame l’alunno possiede i dati narrativi, temporali e spaziali e individua rapporti di correlazione. Li colloca nello spazio e nel tempo e distingue le diverse fasi di un fenomeno. Utilizza i binomi locativi, i punti cardinali, le coordinate geografiche Riconosce nelle carte geografiche tematiche i simboli ed usa il linguaggio specifico Possiede orientamento spazio-temporale e identificazione intuitiva delle peculiari caratteristiche fisico antropologiche del territorio. Sa utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, rappresentandole anche sotto forma grafica Sa risolvere semplici problemi Sa organizzare ed interpretare dati. Sa confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Sa osservare la realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali. Riconosce le principali caratteristiche dell’ambiente naturale e antropico. Ha sviluppato atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale. Voto Tecnologia Arte ed Immagine Musica Educazione fisica Sa organizzare,rappresentare e interpretare i dati relativi a fenomeni naturali/artificiali Sa utilizzare strumenti di misura Conosce il computer e le caratteristiche generali dei nuovi media e degli strumenti di comunicazione Sa descrivere , rappresentare e ricostruire aspetti della realtà ed esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi. Possiede una conoscenza intuitiva del patrimonio artistico-culturale del territorio.. Sa utilizzare voci, strumenti e nuove tecnologie sonore, in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità creative. Sa eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali-strumentali con particolare attenzione all’intonazione all’accuratezza esecutiva Sa riconoscere brani musicali di vario genere e stile, in relazione alle culture di tempi e luoghi diversi Sa utilizzare gli schemi motori e posturali e le loro interazioni in situazione combinata e simultanea. Organizza e partecipa ad attività ludico-sportive di gruppo. Il piano di studi seguito durante i cinque anni della Scuola Primaria si è caratterizzato per la partecipazione a tempo scuola settimanale pari a 30 ore data………………………. Il Consiglio di Classe Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Franca Lucia Perri (1) La valutazione va espressa in decimi A. B. C. D. (2) Il livello di competenza è espresso come segue Livello avanzato- L’alunno affronta compiti di apprendimento e problemi complessi in maniera autonoma, utilizzando con piena consapevolezza il patrimonio di informazioni,bencomprese e assimilate, e le complete abilità acquisite in situazioni anche non note. Sa controllare i processi che usa e sa riflettere sulle procedure. Livello intermedio- L’alunno affronta compiti di apprendimento e problemi in maniera autonoma, utilizzando con discreta consapevolezza il patrimonio di informazioni assimilate le abilità acquisite anche in situazioni non note. Sa controllare i processi che usa. Livello base- L’alunno affronta compiti di apprendimento e semplici problemi in maniera relativamente autonoma, utilizzando con una basilare consapevolezza il patrimonio di informazioni immagazzinate e le abilità acquisite in situazioni note. Livello iniziale- L’alunno affronta compiti di apprendimento delimitati e semplici problemi con la guida e con l’ausilio di supporti, utilizzando, nel quotidiano, le conoscenze e le abilità settoriali e frammentarie acquisite. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Elaborato ai sensi dell’Art.3- DPR N.235/21/11/2007 Approvato dal Consiglio di istituto in data 28/10/2010 SCUOLA PRIMARIA PREMESSA L’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende pone a fondamento della propria offerta formativa l’impegno non solo a proporre situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti, ma anche a sostenere gli studenti nei loro atteggiamenti positivi, ad offrire un’attenzione non occasionale ai bisogni espressi e non espressi, a proporre modelli significativi da cui apprendere valori e comportamenti. Altrettanta importanza attribuisce al ruolo genitoriale che sostiene costantemente offrendo il confronto con una Istituzione attenta alle esigenze delle persone e proponendo momenti di dialogo e di apertura su temi e problemi del quotidiano rapporto con i figli. Convinti che nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso una forte condivisione di principi, valori, finalità ed obiettivi, con le famiglie intendiamo stringere un’alleanza educativa: per costruire il dialogo in un continuo rapporto di scambio, per conoscere sempre meglio gli interessi e i problemi dei nostri alunni, per sostenere il loro cammino di crescita culturale e civile. È una alleanza che riteniamo indispensabile per i singoli alunni tanto quanto per la società nel suo complesso, se vogliamo arginare il rischio di una caduta progressiva nell’osservanza delle regole e l’affievolirsi della consapevolezza che la libertà personale si realizza solo nell’adempimento dei propri doveri e rispettando i diritti dell’altro. Alle famiglie che hanno scelto di far frequentare ai propri figli le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo di Quattromiglia chiediamo di riconoscere la scuola come un luogo di crescita civile e culturale della persona nella sua interezza, di condividere il patto educativo che qui proponiamo e di sostenere i nuclei fondanti della nostra azione educativa instaurando una costruttiva collaborazione con tutti coloro che compongono la comunità scolastica: il dirigente, i docenti, il personale tutto, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. SCUOLA PRIMARIA LA SCUOLA SI IMPEGNA A: creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; perseguire le finalità educative della Scuola e gli obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni Nazionali nel rispetto delle scelte progettuali , delle scelte metodologiche e pedagogiche definite nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di tutti e di ciascuno ; procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità ed i criteri di valutazione e motivandone i risultati; comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento; prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche; partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno; verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa; intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: considerare i seguenti indicatori di comportamento , responsabilizzandosi in tal senso: RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari; CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media; ATTENZIONE: alle proposte educative dei docenti; LEALTÀ: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni,nei comportamenti ; DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto. I Docenti I GENITORI SCUOLA DELL’INFANZIA VILLAGGIO EUROPA - QUATTROMIGLIA SANTO STEFANO – ARCAVACATA Maestra,insegnami il fiore ed il frutto. Col tempo, ti insegnerò tutto. Insegnami fino al profondo dei mari. Ti insegno fin dove tu impari. Insegnami il cielo, più su che si può. Ti insegno fin dove io so. E dove non sai? Da lì andiamo insieme. Maestra e scolaro, un albero e un seme. Insegno ed imparo, insieme perché io insegno se imparo con te. " L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possano utilizzare per cambiare il mondo". (Nelson Mandela) ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA - La scuola dell’infanzia funziona per 5 giorni a settimana,da lunedì a venerdì dalle ore 8:00 alle ore 16:00 con servizio mensa e trasporto ad eccezione della Scuola dell’Infanzia di Villaggio Europa che non usufruisce del servizio trasporto. ORGANICO FUNZIONALE SCUOLA INFANZIA Anno scolastico 2015/2016 Scuola infanzia N. Sezioni Numero alunni per plesso N. Docenti su posto comune N. Docenti sostegno N. Docenti Religione Arcavacata Quattromiglia S. Stefano Villaggio Europa Totale 3 4 2 4 61 86 54 92 5 7 4 7 / 3 / 1 1 1 1 2 13 293 23 4 2 SCUOLE DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia di Quattromiglia si trova in via Francesco Todaro È costituita da quattro sezioni Un accogliente refettorio, uno spazioso salone e un ampio giardino che circonda l’intero edificio. Una cucina che garantisce una sana ed equilibrata alimentazione La scuola dell’Infanzia di Santo Stefano è ubicata in Via Ungheria È composta da tre ampie sezioni Un giardino che circonda l’intero edificio scolastico, un grande salone, uno spazioso refettorio e una cucina che garantisce una sana ed equilibrata alimentazione La Scuola dell’Infanzia di Villaggio Europa è situata in via G. Rossini È formata da quattro spaziose sezioni Un ampio salone con un piccolo palcoscenico per le varie rappresentazioni, un giardino attrezzato, uno spazioso refettorio e una cucina che garantisce una sana ed equilibrata alimentazione La Scuola dell’Infanzia di Arcavacata ha sede in via Bertoni È composta da 3 sezioni molto spaziose Un ampio refettorio e una cucina che garantisce una sana ed equilibrata alimentazione FINALITÀ Le finalità che la scuola dell’infanzia si propone rappresentano l’integrazione tra i bisogni educativi e culturali che emergono dall’analisi del contesto socio-ambientale in cui si opera e gli obiettivi assegnati dal sistema scolastico nazionale definiti sia negli Orientamenti del 1991 e sia nella Indicazioni nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività educative (legge di riforma della scuola N° 53/2003) sia Nelle Indicazioni per il Curricolo La scuola dell’infanzia si configura come un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini e contribuisce alla realizzazione del principio di uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale. Pur escludendo le impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali, la scuola dell’infanzia riconosce come connotati essenziali del suo servizio: - la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme espressive; la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti; il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura. La scuola dell’infanzia si propone come luogo di incontro, di partecipazione, di cooperazione e si impegna a garantire la massima promozione possibile di tutte le capacità personali di ogni singolo alunno. Ciò comporta un notevole impegno da parte della scuola ad investire sul potenziale di crescita dei bambini in rapporto al loro percorso personale. Gli obiettivi generali formativi della scuola dell’infanzia si possono sintetizzare in tre punti: maturazione dell’identità personale conquista dell’autonomia sviluppo di adeguate competenze Negli Orientamenti si considera la scuola come luogo di apprendimento, di socializzazione e di animazione. Tutte le sue finalità presuppongono ed esigono una visione del bambino che sviluppa gli apprendimenti in un contesto di stimolazioni strutturate ed organizzate (i campi di esperienza). Tali finalità rendono la scuola dell’infanzia un ambiente affidabile e fortemente strutturato sotto il profilo culturale, pedagogico e formativo che valorizza le diversità, sviluppa la capacità critica e di autonomia comportamentale di ogni bambino, promuove la qualità della vita e afferma e soddisfa i diritti degli alunni. SCELTE EDUCATIVE BISOGNI FORMATIVI Le scuole dell’infanzia dell’istituto comprensivo Rende Quattromiglia rappresentano una realtà istituzionale che risponde sia alle esigenze assistenziali delle famiglie sia, soprattutto, ai bisogni educativi e formativi che emergono dall’analisi del contesto socio-culturale-ambientale. Al fine di garantire la massima promozione possibile di tutte le capacità personali degli alunni (diritto soggettivo di ogni bambino) la scuola si propone di minimizzare l’azione dei condizionamenti negativi che derivano dall’ambiente e che si possono sintetizzare nei seguenti punti: 1) carenza di esperienze particolarmente costruttive sotto il profilo della relazionalità e dell’aggregazione. Poiché le stimolazioni di cui fruiscono la maggior parte degli alunni sono ristrette ne deriva una limitazione che preclude rapporti e confronti con altri modelli culturali, riduce gli spazi di esperienza, produce schematizzazioni di linguaggio e quindi rallenta il ritmo e l’intensità dei processi cognitivi. Bloom ritiene che il 50% dello sviluppo psichico si ha nel periodo che va fino ai 5 anni di vita e quindi si rileva che la scuola dell’infanzia ha l’importantissima funzione di agire precocemente sui condizionamenti negativi (la cui rimozione è tanto più efficace quanto più è tempestiva) per promuovere la qualità della vita nel suo complesso. Proprio per tali motivi le scuole dell’infanzia dell’istituto Comprensivo di Rende Quattromiglia si propongono di assumere funzione di filtro e di arricchimento nei confronti del contesto socio-ambientale, di affermare pienamente la sua valenza educativa e formativa, di iperstimolare gli alunni che la frequentano al fine di recuperare eventuali svantaggi cognitivi e culturali. Per operare efficacemente le insegnanti hanno elaborato specifici percorsi formativi ed hanno deciso di adottare la didattica laboratoriale che consente, attraverso percorsi personalizzati, di coinvolgere, motivare, stimolare gli alunni e favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi. Come evidenziano gli orientamenti del 1991 la “corretta concentrazione dei tempi consentirà di sviluppare significative esperienze di apprendimento nonché di acquisire e fare proprie le regole fondamentali del vivere in comunità”. A tal fine nella scuola i tempi di permanenza dei bambini sono così organizzati : 08,00 / 09,00 – Accoglienza – attività di gioco finalizzata ad offrire ai bambini un ambiente sereno e rassicurante. 9.00/9.30 colazione nel refettorio 09,30 / 11,30 – Attività curriculari di sezione e\o attività di laboratorio (alle quali i bambini partecipano a turno a piccoli gruppi omogenei per età e per livello di apprendimento ) 11,30 / 12,00 – Riordino dell’aula e operazioni preliminari al pranzo. 12,15 / 13,00 – Pranzo - vissuto anche come momento educativo, di socializzazione, di comunicazione e di educazione alla salute. 13,00 / 14,00 – Giochi collettivi e/o attività di laboratorio. 14,00 / 15,30 – Attività curriculari e/o di intersezione. 15,30 / 16,00 – Uscita dei bambini OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi sono traguardi importanti e significativi per la crescita intellettuale di ogni singolo bambino. La scelta degli O.F. scaturisce dall’analisi del contesto in cui si opera e dalle necessità dei singoli alunni. Gli O.F, distinti per Campi di Esperienza e per età cronologica degli alunni, individuati dai docenti sono i seguenti: CAMPO D’ ESPERIENZA IL SE’ E L’ALTRO Questo campo si riferisce al lento e impegnativo processo che porta ogni bambino alla costruzione della propria identità nell’interazione con gli altri e a tutte le esperienze che favoriscono l’acquisizione di norme di comportamento e di relazione. Anni tre Prendere coscienza di sé. Sviluppare l’autonomia personale. Esprimere sentimenti ed emozioni. Comprendere i ruoli degli adulti. Rispettare le regole del vivere comune. Affrontare serenamente situazioni nuove. Collaborare con i compagni. Sviluppare un corretto atteggiamento nei confronti di culture diverse. Riconoscere la differenza di genere sessuale Anni quattro Condividere valori. Controllare l’aggressività. Valutare i propri atteggiamenti nei confronti degli altri. Avviarsi alla consapevolezza di essere soggetti con diritti e doveri. Riconoscere e superare le paure. Sviluppare il senso critico. Agire per un fine comune. Riconoscere e rispettare le diversità. Conoscere usi e costumi di altri popoli. Rispettare le regole per una corretta convivenza. Anni cinque Rafforzare l’autostima. Conquistare una equilibrata e corretta identità. Conoscere l’ambiente culturale e le sue tradizioni. Accettare la diversità. Intuire i valori morali sui quali si fonda la convivenza umana CAMPO D’ESPERIENZA:IL CORPO E IL MOVIMENTO Si riferisce alla corporeità e motricità e promuove la presa di coscienza del corpo inteso come modo di essere della personalità e condizione per lo sviluppo integrale della persona. I suoi traguardi di sviluppo si realizzano sia sul piano comunicativo che su quello cognitivo: sviluppo delle capacità senso-percettive-coordinative, acquisizione della padronanza del proprio corpo, educazione alla salute. OBIETTIVI FORMATIVI Anni tre - Esercitare gli schemi motori di base: strisciare, rotolare, correre, camminare, saltare. Salire e scendere le scale. Lanciare ed afferrare una palla. Stare in equilibrio statico su un piede. Camminare seguendo un percorso determinato. Camminare sull’asse di equilibrio. Camminare evitando ostacoli. Indicare le principali parti del corpo su se stesso e sugli altri. Conoscere la funzione delle diverse parti del corpo. Ricomporre una figura umana scomposta in più parti. Localizzare e riconoscere i segmenti del corpo umano. Rappresentare graficamente la figura umana. Conoscere la dimensione sessuale del proprio corpo. Esercitare la coordinazione oculo-motoria e quella oculo-manuale. Conoscere e praticare le principali norme di igiene personale, alimentare e ambientale. Anni quattro Percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo. Controllare gli schemi dinamici e posturali di base. Coordinare il comportamento motore o nell’interazione con l’ambiente. Utilizzare il corpo come mezzo espressivo e comunicativo. Gestire il proprio corpo in funzione all’educazione alla salute. Anni cinque Percepire e rappresentare mentalmente gli schemi posturali di base. Padroneggiare gli schemi motori globali. Riprodurre strutture ritmiche binarie e ternarie. Rappresentare graficamente la figura umana con più elementi. Padroneggiare la motricità fine della mano. Individuare e denominare la parte destra e sinistra del corpo. Distinguere gli oggetti nello spazio in base alla lateralizzazione. Conoscere la dimensione sessuale CAMPO D’ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO Si riferisce all’esplorazione e alla prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e artificiale. Il bambino esplora il mondo attraverso i sensi e ciò gli consente di conoscerlo, manipolarlo e di realizzare con altri un progetto finalizzato alla risoluzione dei problemi. OBIETTIVI FORMATIVI Anni tre Sviluppare la percezione sensoriale per la costruzione di concetti relativi a: temperatura (caldo, freddo, tiepido), unità bariche (pesante, leggero), unità cromatiche, dimensioni, tatto (liscio, ruvido, morbido), gusto (dolce, amaro, salato), olfatto, udito (suoni forti, deboli). Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica. Percepire i concetti di prima e dopo. Confrontare grandezze. Conoscere i concetti di: dentro, fuori, sopra, sotto, linea aperta, linea chiusa. Raggruppare oggetti e figure dello stesso colore. Scoprire i concetti topologici di base (vicino, lontano, dentro, fuori). Cogliere il concetto di alto e basso. Anni quattro Contrassegnare graficamente oggetti in base alla qualità indicata dall’insegnante. Distinguere il sapore dei cibi. Manipolare i vari materiali per rilevare peso, forma, consistenza. Distinguere le qualità: leggero, pesante, molle, duro, liscio, ruvido. Cogliere la successione temporale di alcuni fenomeni naturali. Intuire i concetti di: prima, adesso, dopo. Cogliere la ciclicità delle stagioni. Sapere acquisire i ritmi della giornata e cogliere la scansione del giorno e della notte. Confrontare, ordinare, stabilire relazioni tra quantità. Conoscere l’uso di indicatori spaziali. Riconoscere le forme geometriche. Cogliere uguaglianze e differenze tra oggetti e raggrupparli sulla base di un attributo dato. Cogliere il concetto di insieme. Comprendere i concetti di: lungo, corto, largo, stretto, alto, basso, più, meno. Padroneggiare i concetti di: sopra, sotto, dentro, fuori, davanti, dietro, vicino, lontano, in mezzo, intorno. Anni cinque Comprendere le relazioni topologiche usando concetti spaziali. Comprendere le dimensioni spaziali usando concetti di quantità. Descrivere la differenza tra forme geometriche diverse. Comprendere concetti temporali. Comprendere il concetto di classe e di insieme. Comprendere il concetto di corrispondenza, di appartenenza, di unione, di intersezione, di esclusione tra insiemi di elementi. Acquisire concetti relativi alla capacità di ordinare. Acquisire il concetto di numero cardinale e di quantità. Acquisire il concetto di addizione e sottrazione per risolvere problemi concreti. Acquisire concetti di misurazione. Comprendere il concetto di uguaglianza numerica. Osservare e registrare lo scorrere del tempo con l’uso del calendario. Conoscere le differenze essenziali tra gli esseri viventi e quelli non viventi. Conoscere i cambiamenti nella crescita di persone, animali e piante. CAMPO D’ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE È lo specifico campo di esercizio delle capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta attraverso conversazioni regolate dall’adulto e dall’interazione con i compagni con i quali si può parlare delle proprie esperienze personali, ascoltare fiabe, filastrocche, poesie, racconti, fare giochi di parole. OBIETTIVI FORMATIVI Anni tre - Ascoltare narrazioni.. - Esprimersi attraverso la parola. - Descrivere le proprie esperienze. - Conversare e dialogare - Usare il linguaggio per esprimere le proprie emozioni. - Arricchire il patrimonio lessicale. - Favorire la comunicazione attraverso l’osservazione di libri illustrati. Anni quattro. - Ascoltare, comprendere narrazioni lette di fatti del Vangelo, fiabe, favole, storie. - Descrivere le proprie esperienze in modo personale e creativo. - Dialogare, scambiandosi domande, informazioni,impressioni e sentimenti - Raccontare storie ascoltate ed inventarne altre - Riconoscere l'esistenza di lingue diverse da quellamaterna. Anni cinque - Ascoltare, comprendere e ri-esprimere narrazioni lette di racconti biblici, fiabe, favole, storie, in maniera personale e creativa. - Comunicare e descrivere le proprie esperienze. - Conversare e dialogare usando un lessico gradualmente più adeguato. . Esprimere verbalmente le proprie emozioni, domande, ragionamenti, pensieri -Utilizzare il corpo e la voce per imitare perimitare azioni ed inventare storie, da soli o in gruppo. - Stimolare il progressivo avvicinarsi alla lingua scritta con l’utilizzo di immagini - Riconoscere testi della letteratura per l'infanzia letti da adulti o visti attraverso mass-media e motivare gusti e preferenze. -Confrontare la propria lingua materna con altre lingua. CAMPO D’ ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI Si riferisce alla promozione, al consolidamento, al potenziamento ed all’ampliamento di tutte le modalità di espressione e di comunicazione del bambino. Comprende sia le manifestazioni espressive riferite al linguaggio orale e sia le rappresentazioni iconiche, i linguaggi musicali, sonori, mimico espressivi, drammatici, teatrali e la comunicazione mediale. OBIETTIVI FORMATIVI Anni tre Prestare ascolto ai discorsi degli altri e comprenderne il significato. Comunicare verbalmente con gli altri pronunciando correttamente le parole. Osservare e descrivere in sequenza semplici immagini. Raccontare un breve testo. Comprendere il significato delle parole usate. Comunicazione iconica. Superamento della fase grafica o degli scarabocchi. Uso corretto dei colori fondamentali. Comunicazione grammatico-gestuale. Assumere ruoli diversi in semplici drammatizzazioni. Mimare comportamenti. Comunicazione sonoro-musicale. Riconoscere la voce dei compagni. Sillabare nomi di persone ed oggetti scandendoli ritmicamente. Ascoltare e riconoscere i rumori. Produrre rumori con il corpo. Distinguere i suoni forti e deboli. Distinguere i ritmi veloci e lenti. Anni quattro Analizzare e commentare illustrazioni di crescente complessità. Descrivere situazioni. Acquisire capacità di ascolto e comprensione. Comunicare usando strutture linguistiche sempre più complesse. Ascoltare e comprendere il contenuto di messaggi, racconti, testi di vario tipo. Comunicazione iconica. Uso funzionale della linea retta. Uso dei colori con funzione realistica. Capacità di sperimentare tecniche diverse. Comunicazione grammatico-gestuale. Drammatizzare storie con i compagni. Mimare con il volto sentimenti di gioia, stupore, dolore… Comunicazione sonoro-musicale. Riconoscere i suoni: alti-bassi, lunghi-brevi. Ripetere la melodia di una canzone usando parole e vocalizzi. Anni cinque Promuovere tutte le funzioni della lingua. Comprendere il significato, le caratteristiche e il contenuto di un messaggio. Riconoscere i diversi tipi di testo: narrativo (fiabe, favole, racconti), regolativi (ricette, consegne), poetico (poesie, filastrocche), descrittivo (indovinelli, descrizioni, cronache). Giocare con la lingua per riflettere su di essa e sulla sua struttura (metalinguaggi). Comunicazione iconica. Uso appropriato dei colori. Sapere collocare schemi su piani differenziati. Comunicazione grammatico-teatrale. Sapersi identificare nei vari personaggi durante i giochi simbolici inventando dialoghi adeguati alla situazione. Comunicazione sonoro-musicale. Individuare e conoscere suoni e rumori nell’ambiente. Inventare ritmi. Distinguere ritmi veloci e lenti e associarli a movimenti adeguati. Interpretare canzoni e filastrocche. Comunicazione mass-mediale. Educare all’uso critico dell’esperienza televisiva, dei cartoni animati, dei giocattoli tecnologici e degli strumenti tecnici di uso quotidiano. PERCORSI DIDATTICI La legge di Riforma N°53 del 2003 si basa sul concetto di personalizzazione. Questo termine si riferisce a percorsi che, pur utilizzando una vasta gamma di opportunità, sono finalizzati al raggiungimento di traguardi diversi. Quindi la personalizzazione sposta l’attenzione dai processi di insegnamento a quelli di apprendimento. Nella scuola dell’infanzia i piani personalizzati delle attività educative (P.P.A.E.) nascono dall’idea che è necessario diversificare i percorsi per raggiungere la piena attuazione del diritto allo studio. L’equipe pedagogica, per elaborare i P.P.A.E. adatti ad ogni singolo alunno, segue un itinerario che si può sintetizzare nelle seguenti fasi: L’equipe pedagogica della sezione trasforma gli obiettivi generali del processo educativo in obiettivi formativi utilizzando gli O.A.(obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni nazionali e nelle indicazioni per il curricolo). Gli O.A. vengono contestualizzati in riferimento agli alunni della sezione attraverso la progettazione delle attività. La definizione dei percorsi e delle Unità di apprendimento è definita annualmente nel Documento di Progettazione educativo-didattica PROFILO FORMATIVO AL TERMINE DELLA SCUOLA DELLA INFANZIA Le insegnanti che operano nella scuola dell’infanzia dell’ Istituto hanno delineato i profili individuali in uscita considerando come indicatori di verifica l’acquisizione di conoscenze (sapere), di abilità (saper fare) e le competenze personali di ciascun alunno. Dopo aver frequentato per tre anni la scuola dell’infanzia i bambini saranno nella condizione di: Riconoscere e rispettare le norme comportamentali e relazionali su cui si fonda l’organizzazione sociale Riconoscere ed esprimere sentimenti Riconoscere le esigenze dell’altro e comprenderne i bisogni Riconoscere i diversi aspetti della propria esperienza motoria consapevoli del valore del corpo inteso come mezzo attraverso cui si esprime la personalità nel suo complesso. Organizzare lo spazio grafico (sinistra/destra, alto/basso, lungo/corto, Piccolo/grande). Spostarsi rispettando le relazioni topologiche riferite a se stessi, agli altri e agli oggetti. Eseguire movimenti rispettando ordini temporali dati (prima dopo durante). Riconoscere e tracciare linee curve, orizzontali, verticali, oblique. Comunicare verbalmente con gli altri utilizzando un linguaggio corretto e lessicalmente evoluto. Ascoltare e comprendere i discorsi degli altri ed essere in grado di esprimere un giudizio personale. Comprendere e ricordare il senso generale di una comunicazione (racconto, fiaba, spettacolo televisivo…). Riflettere sulla lingua e sul significato delle parole. Contare ed operare con i numeri. Ordinare, misurare, porre problemi e prospettare soluzioni. Formulare previsioni di probabilità. Fare rilevamenti statistici. Rappresentare successioni, relazioni corrispondenze. Intuire concetti temporali. Elaborare concetti matematici attraverso esperienze reali, potenziali, e fantastiche. Produrre, comprendere e rielaborare messaggi utilizzando codici espressivi diversi. Leggere e comprendere semplici fenomeni della realtà naturale e artificiale. Sapere esplorare il proprio ambiente e rappresentare eventi ricorrenti con parole, disegni, schemi. SCELTE ORGANIZZATIVE E METODOLOGICHE SCELTE ORGANIZZATIVE: ISCRIZIONE ANTICIPATA Il collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo ha approvato, l’iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia dei bambini che compiono tre anni entro il trenta aprile 2017. L’anticipo della frequenza è stato motivato dalle istanze provenienti dall’utenza e si è reso possibile grazie alla disponibilità del gruppo docente. SCELTE METODOLOGICHE Il processo educativo è unitario ma la flessibilità degli interventi didattici valorizza le “diversità” di ogni singolo alunno e consente di gestire i tempi, le opportunità, le scelte metodologiche e organizzative a favore delle esigenze di ciascun bambino. Per questo motivo le insegnanti hanno deciso di privilegiare la didattica laboratoriale che ha come punto di partenza una corretta organizzazione degli spazi ed è finalizzata a rafforzare le scelte autonome dei bambini, a promuovere relazioni personali significative, a valorizzare il gioco, a dare rilievo al “fare” costruttivo. I laboratori sono intesi come “situazioni” privilegiate che consentono di passare dagli obiettivi generali agli obiettivi formativi in modo da favorire specifiche competenze e soprattutto di personalizzare i percorsi educativi. METODOLOGIA DIDATTICA La metodologia didattica privilegiata valorizza un approccio di matrice reticolare/cognitivista e pertanto considera: L’apprendimento come processo interattivo di costruzione e ristrutturazione di conoscenze sulla base di concetti già esistenti. L’esperienza come processo che coinvolge pensiero, azione ed emozioni e consente di passare dai concetti spontanei a quelli sistematici. MODALITÀ DI OSSERVAZIONE PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE La letteratura contemporanea ci consegna diversi punti di vista sul tema della valutazione che si possono sintetizzare in due approcci: l’approccio qualitativo e quello quantitativo. Le docenti della scuola dell’infanzia hanno deciso di adottare i protocolli di osservazione che, a differenza delle scale di valutazione e delle check-list, registrano sia i dati qualitativi che quelli quantitativi poiché privilegiano la descrizione delle operazioni compiute dai bambini. Per ogni campo di esperienza sono stati individuati i seguenti indicatori finalizzati a rilevare le competenze acquisite: CORPO MOVIMENTO E SALUTE Quali schemi motori e posturali possiede? Come riesce a descriverli e a rappresentarli? Quali schemi motori segmentari possiede? Come li descrive e li rappresenta graficamente? Come coordina e padroneggia il proprio schema corporeo? Conosce la lateralità del proprio corpo? E’ lateralizzato a destra o a sinistra? Come distingue le proprietà percettive degli oggetti? Come le descrive? Altro…. IL SE’ E L’ALTRO Riesce a rispettare le regole della vita scolastica? Come affronta e risolve i conflitti? Come rispetta gli altri? Riesce a collaborare con gli altri per un fine comune? Accetta il punto di vista degli altri? Si pone interrogativi sui problemi esistenziali? Sperimenta esperienze di solidarietà? Quale atteggiamenti rivela nei confronti della religiosità? Si identifica con il sesso di appartenenza? Riconosce la propria identità personale? (chi è, quanti anni ha, chi sono i suoi genitori ecc.) Come riconosce le sue capacità e i suoi limiti? Come rispetta le regole di un gioco e le regole della vita comunitaria? Come dimostra fiducia in se stesso? Come valuta il risultato del suo operato? Come si rapporta con gli adulti? (parla spontaneamente di sé, cerca di attirare l’attenzione dell’adulto, chiede continuamente aiuto all’adulto) Come si rapporta con i compagni? (ricerca i bambini più grandi, ricerca i bambini più piccoli, ricerca i coetanei, è scelto dai compagni, è accettato dai compagni, rappresenta la leader-ship) E’ autonomo? Come gestisce il proprio corpo? (vestirsi, servizi igienici, pranzo ecc.) Come utilizza spazi ed oggetti? Come si muove nello spazio? Rivela responsabilità verso le proprie cose e i materiali della scuola? Che stile relazionale ha? (con l’amico del cuore, con i coetanei con gli adulti) I DISCORSI E LE PAROLE Ha sviluppato la padronanza d’uso della lingua italiana ? Si esprime con un linguaggio appropriato ? Ha sviluppato fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande ,i propri pensieri ? Sa raccontare , inventare ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie ? Dialoga, discute, chiede spiegazioni usa il linguaggi per progettare le attività per definire le regole ? Ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienze? Formula ipotesi sulla lingua scritta? Sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura? IMMAGINI, SUONI,COLORI Quali linguaggi predilige? (musicale, pittorico, plastico, teatrale) Quali tecniche pittoriche usa con maggior profitto? Riesce ad esprimere sul piano grafico eventi, storie, emozioni? Come partecipa alle attività drammatiche? Come usa la propria voce nei canti? Riesce a ritmare con semplici strumenti musicali? Sa leggere e descrivere immagini? Quali atteggiamenti assume nei confronti di cartoni animati e programmi televisivi? Rivela iniziative e creatività nell’uso dei diversi linguaggi? Come partecipa alle conversazioni di gruppo? (ascolta, comprende, interviene) Come riesce a spiegare ciò che viene detto o raccontato? Rivela fiducia nelle proprie capacità comunicative? LA CONOSCENZA DEL MONDO Quali interessi e curiosità rivela? Riconosce e cerca di risolvere problemi? Formula ipotesi e fa anticipazioni sui fenomeni osservati? Coglie la dimensione temporale degli eventi? Quali rappresentazioni simboliche riesce a fare? Dimostra rispetto per la natura? Sa categorizzare le forme di vita della natura? E’ disponibile a modificare le proprie opinioni? Comprende le relazioni topologiche? Comprende le dimensioni spaziali? Riconosce le forme geometriche? Si orienta nello spazio? Comprende le dimensioni temporali? Riesce a classificare per colore, forma e funzione? Riesce a ordinare più elementi in seri graduata per lunghezza, larghezza, altezza? Comprende il concetto di insieme? Riesce a ordinare sequenze? Sa numerare e contare diverse quantità? Comprende il concetto di addizione e sottrazione? Comprende i concetti di comparazione ed equivalenza? Altro…. Dai protocolli di osservazione verranno ricavate apposite griglie per le rilevazioni sistematiche. Tramite l’osservazione la scuola dell’infanzia ha la possibilità di comprendere e interpretare i comportamenti dei bambini, di contestualizzarli ed analizzarli nei loro significati, di identificare processi aperti da promuovere, sostenere, rafforzare per consentire ad ogni alunno di dare il meglio delle proprie capacità nelle diverse situazioni. La raccolta di dati che emergono dall’osservazione sistematica costituirà il portfolio delle competenze individuali che documenta il percorso di crescita e sviluppo dell’alunno all’interno della scuola e contiene tutti gli elementi per una migliore conoscenza dei ritmi e dei risultati di maturazione di ciascun bambino. STILI DI APPRENDIMENTO Per personalizzare l’azione didattico/educativa è necessario individuare lo stile di apprendimento di ciascun alunno che può essere: Sistematico (procede a piccoli passi, considera tutti gli elementi che ha a disposizione). Intuitivo (formula ipotesi di cui ricerca velocemente una conferma). Imitativo. Globale (privilegia la visione di insieme). Analitico (si sofferma sui dettagli). Impulsivo (fornisce immediatamente la risposta senza una sufficiente elaborazione dell’informazione). Cognitivo/riflessivo (valuta attentamente la situazione). Verbale (preferisce attività basate sul codice linguistico). Autonomo/creativo. Dipendente dal campo (subisce la pressione e i condizionamenti del contesto in cui opera). PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Approvato dal Consiglio di istituto in data 28/10/2010 SCUOLA DELL’INFANZIA PREMESSA L’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende pone a fondamento della propria offerta formativa il proprio impegno non solo a proporre situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti, ma anche a sostenere gli studenti nei loro atteggiamenti positivi, ad offrire un’attenzione non occasionale ai bisogni espressi e non espressi,a proporre modelli significativi da cui apprendere, anche per imitazione, valori e comportamenti. Altrettanta importanza attribuisce al ruolo genitoriale che sostiene costantemente offrendo il confronto con una Istituzione attenta alle esigenze delle persone e proponendo momenti di dialogo e di apertura su temi e problemi del quotidiano rapporto con i figli. Convinti che nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso una forte condivisione di princìpi, valori, finalità ed obiettivi, con le famiglie intendiamo stringere una e più alleanza educativa: per costruire il dialogo in un continuo rapporto di scambio, per conoscere sempre meglio gli interessi e i problemi dei nostri alunni, per sostenere il loro cammino di crescita culturale e civile. È una alleanza che riteniamo indispensabile per i singoli alunni tanto quanto per la società nel suo complesso, se vogliamo arginare il rischio di una caduta progressiva nell’osservanza delle regole e l’affievolirsi della consapevolezza che la libertà personale si realizza solo nell’adempimento dei propri doveri e rispettando i diritti dell’altro. Alle famiglie che hanno scelto di far frequentare ai propri figli le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo Quattromiglia di Rende chiediamo di riconoscere la scuola come un luogo di crescita civile e culturale della persona nella sua interezza, di condividere il patto educativo che qui proponiamo e di sostenere i nuclei fondanti della nostra azione educativa instaurando una costruttiva collaborazione con tutti coloro che compongono la comunità scolastica: il dirigente, i docenti, il personale tutto, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. SCUOLA DELL’INFANZIA LA SCUOLA SI IMPEGNA A: creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; perseguire le finalità educative e gli obiettivi di apprendimento previsti nelle Indicazioni Nazionali; Rispettare le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di tutti e di ciascuno; comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle attività didattiche oltre che ad aspetti inerenti il comportamento prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi dei bambini, così da ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: instaurare un dialogo costruttivo con i docenti; tenersi aggiornata sule attività della Scuola : impegni, scadenze, iniziative scolastiche; partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno; rispettare l’organizzazione scolastica, in particolare riguardo all’orario di entrata e di uscita dei bambini; evitare di sostare a scuola per tempi prolungati; rispettare la privacy per comunicazioni riguardanti i bambini. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto. I Docenti I GENITORI Formazione del personale scolastico definite in coerenza con il PTOF e con i risultati del Piano di miglioramento La Legge 107/2015, al fine della realizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell'offerta formativa, che preveda anche la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio, il nostro Istituto, in riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Il piano di formazione del personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015, assegna alla formazione in servizio un ruolo strategico perché connessa alla funzione docente e fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera Al fine di affiancare e favorire l’adeguamento della didattica alle esigenze di una scuola in continua evoluzione e trasformazione, l’istituto ha previsto iniziative di formazione/aggiornamento rivolte al personale docente, alla luce delle direttive ministeriali (comma 124 legge 107), degli obiettivi del POFT e dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto. Dall’analisi delle criticità emerse nel RAV emerge la necessità di rafforzare le competenze professionali dei docenti su due aspetti fondamentali, e precisamente sulle: -strategie e metodologie inclusive ed innovative -metodologie e le pratiche valutative disciplinari Nello specifico nel corso del triennio di riferimento si propongono l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno Scolastico: DOCENTI - Progettare e valutare per competenze , innovazione didattica e metodologica; - Progettare il curricolo verticale - Formazione finalizzata all’acquisizione di competenze digitali; - Formazione finalizzata allo sviluppo delle competenze linguistiche per promuovere l’internazionalizzazione del curricolo e la metodologia CLIL; Formazione sulla sicurezza :Preposto, addetto antincendio e primo soccorso( incluso personale Ata) Formazione finalizzata alla sviluppo delle competenze digitali Formazione finalizzata allo sviluppo della didattica per l’inclusione DSA – BES ; DSGA ed Assistenti Amministrativi La dematerializzazione dei processi amministrativi La finalità che si vuole perseguire con il Piano triennale di formazione è quella di rendere i docenti capaci di gestire classi sempre più multiculturali, di integrare gli studenti con bisogni speciali, di utilizzare efficacemente le tecnologie per la didattica, di coinvolgere i genitori. Attraverso la formazione i docenti dovranno essere in grado di abbandonare il modello didattico di matrice tassonomica basato sulla trasmissione di un sapere codificato ma di adottare un processo di insegnamento- apprendimento di matrice reticolare- cognitivista finalizzati alla costruzione del sapere e allo sviluppo di modi di pensare (creatività, pensiero critico, problem-solving, decision-making, capacità di apprendere), metodi di lavoro (tecnologie per la comunicazione e collaborazione) e abilità per la vita e per lo sviluppo professionale. Le risorse necessarie per la realizzazione del presente Piano di formazione potranno essere ricercate nelle Seguenti fonti: fondi a valere su risorse Formazione della Legge 107/2015; risorse PON-FSE e fondi “Per la Scuola” 2014/2020; stanziamenti ordinari del ministero; Fondi ex L. 440/97; PIANO DI SVILUPPO DIGITALE ED INNOVAZIONE DIDATTICA La rivoluzione digitale è tale perché la tecnologia è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente umana, un mondo che si intreccia con il mondo reale e che determina vere e proprie ristrutturazioni cognitive, emotive e sociali dell’esperienza, capace di rideterminare la costruzione dell’identità e delle relazioni, nonché il vissuto dell’esperire. Senza condizioni veramente abilitanti, ogni idea di innovazione didattica attraverso le tecnologie digitali, e ogni desiderio di gestione efficiente della vita scolastica, diventa impraticabile, o comunque estremamente faticoso. Da Qui la necessità che tutte le sedi della scuola siano dotate di un collegamento attraverso una linea ADSL A tal fine l’IC Quattromiglia ha risposto all’avviso PON del MIUR (prot. n. AOODGEFID/ 9635 del 29 luglio 2015) rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN anche in previsione dell’utilizzo delle fibra ottica. Il progetto è stato approvato ed è in fase di realizzazione ma rimane il problema connessione alla rete Internet. A tal fine la Scuola ha siglato un accordo con il Comune di Rende che si assume l’onere della connessione a mezzo ADSL nelle sedi di Scuola secondaria e di Scuola Primaria L’implementazione della rete wi-fi e il cablaggio di alcuni plessi permetterà un migliore uso delle tecnologie e di conseguenza una maggiore spinta verso l’acquisizione di competenze digitali da parte dei nostri alunni. In merito ai costi annuali relativi alla rete didattica, che secondo il PNSD dovrebbero prevedere un finanziamento specifico, è richiesta in questa prima fase una sinergia Con il Comune di Rende. SPAZI per l’apprendimento L’educazione nell’era digitale pone al centro i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano ne consegue che tutti gli spazi della scuola dovranno essere allineati a questa visione di cambiamento, che si basa su una riconfigurazione funzionale degli ambienti a sostegno di un apprendimento sostenibile e collaborativo. L’obiettivo a lungo termie del triennio di riferimento è quello di realizzare spazi comuni e ambienti attrezzati per accompagnare un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Nel corso dell’a. s. 2015/16 alcun e sedi dell’IC Quattromiglia sono state oggetto di interventi di ristrutturazione da parte della Scuola con finanziati provenienti dal POR Calabria Asse II Obiettivo C. Tuttavia da una valutazione complessiva di tutti i plessi si evidenziano ancora diversi fabbisogni a livello di infrastrutture e di arredi a cui deve far fronte Il Comune di Rende . La Scuola riserverà particolare attenzione ai fondi previsti dalla Legge 107/2015 per all'attuazione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale rispondendo a tutti gli avvisi e protocolli che il MIUR emanerà al fine di creare ambienti di apprendimento innovativi. . Competenze degli studenti: da nativi digitali a studenti digitali Si discute ampiamente di quali competenze debbano sviluppare i soggetti in crescita per essere in grado di affrontare la complessità del mondo contemporaneo. Un elemento cruciale per l’inclusione e la partecipazione sociale sembra essere la capacità di sfruttare le opportunità messe a disposizione dalla tecnologia, superando gli usi acritici e superficiali. Per questo si parla di digital literacy e di digital skills, a indicare nuove tipologie di competenza che prescindano e superino la mera abilità informatica. Queste rinnovate esigenze di alfabetizzazione chiamano in causa le responsabilità formative della scuola, con particolare riferimento alle competenze degli insegnanti e all’adeguamento degli strumenti didattici. L’innovazione della scuola si misura in termini di creatività metodologica e di capacità di reagire al cambiamento sociale. La competenza digitale è molto di più che l’essere in grado di utilizzare gli strumenti digitali, in quanto si tratta: -di collaborare e comunicare in modo efficace; -di possedere la cultura, la consapevolezza sociale e la comprensione dell’uso delle tecnologie digitali; -di essere creativi; -di sapere quando e perché le tecnologie digitali sono appropriate e utili per il compito che dobbiamo svolgere e quando non lo sono; -di pensare in modo critico rispetto a tutte le opportunità e le sfide digitali e tecnologiche oggi presenti (strumenti Web 2.0, social, siti di networking e Wiki o animazione, software di editing, ecc.) Ciò significa che per promuovere la competenza digitale è necessario che negli ambienti di apprendimento gli alunni abbiano la possibilità di utilizzare le tecnologie digitali quando è opportuno e utile; significa incoraggiare un genere di uso attivo, creativo e critico delle tecnologie digitali; significa passare da un uso dei media fluente e lasciato al caso ad un uso riflessivo; significa saper rispondere alla domanda se bisogna far si che gli alunni imparino con la tecnologia o imparino la tecnologia. Ed è proprio partendo da queste necessità che siamo giunti alla conclusione che per costruire la competenza digitale a scuola è necessario agire su tre sfere d’azione, che si intersecano: -quella puramente tecnologica grazie alla quale l’alunno dovrebbe essere competente nel riconoscere le criticità tecnologiche e le interfacce; nel selezionare la tecnologia adeguata per ciascun compito; nell’operare logicamente, rappresentare processi simbolici, distinguere tra reale e virtuale. -quella cognitiva grazie alla quale l’alunno dovrebbe saper trattare (sintetizzare, rappresentare, analizzare) i testi, i dati, le tabelle e i grafici; -quella etica grazie alla quale l’alunno dovrebbe saper agire nella sfera dell’educazione alla cittadinanza e del sociale (rispettare i diritti intellettuali dei materiali reperiti in Internet e l’immagine degli altri, comprendere il dislivello sociale e tecnologico che può esistere tra paesi,persone, generazioni e il problema dell’accessibilità). Formazione La formazione dei docenti deve essere centrata anche sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi paradigmi educativi.. Il nostro obiettivo è quello di passare dalla scuola della trasmissione a quella della costruzione dell’apprendimento. Per far ciò i docenti devono essere in grado di: -utilizzare il setting scolastico tecnologico di cui la scuola dispone integrandolo con la didattica quotidiana; -praticare una didattica curriculare supportata dalle tecnologie per l’insegnamento dei contenuti curricolari; -progettare attività che prevedano la partecipazione attiva degli studenti, con compiti in cui si richiede loro la produzione di materiali digitali, la consultazione di fonti diversificate in Rete, la partecipazione a comunità di pratica online, la risoluzione di problemi autentici; -offrire attività ricche di momenti di confronto con la realtà e di possibili ponti con l’esperienza pregressa dei ragazzi. Scenario futuro e identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento Considerato che sono le carenze strutturali e infrastrutturali, oltre a quelle formative, il primo limite ad un utilizzo diffuso di risorse e ambienti digitali, nel corso del triennio di riferimento l’IC Quattromiglia intende cogliere tutte le possibilità offerte dal Piano nazionale Scuola Digitale del MIUR rispetto alle seguenti azioni: – usufruire della fibra per banda ultra-larga; – potenziare il cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan); – utilizzare eventuali somme stanziate dal MIUR per il canone di connettività per garantire servizi di connettività di base o evoluta in sinergia con contributi delle famiglie se dovessero rendersi necessari; -realizzare ambienti per la didattica digitale integrata ; – collaborare con le famiglie, al fine di prevedere la possibilità di far utilizzare agli alunni dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche in modo efficientemente integrato. – favorire la crescita professionale in una visione di profilo digitale per ogni docente; – implementare i servizi per le famiglie connessi con l’uso del registro elettronico - arricchire il curricolo di Tecnologia delle classi di scuola secondaria di primo grado; – individuare l’animatore digitale, che avrà il compito di sviluppare una progettualità su tre ambiti: formazione interna, coinvolgimento della comunità scolastica, creazione di soluzioni innovative. L’ IC Quattromiglia ha stipulato un accordo di rete con il Liceo scientifico “Pitagora” di Rende (individuato come scuola capofila) ed ha aderito al bando per la realizzazione di un progetto finalizzato al potenziamento delle competenze relativamente ai processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica, di cui all’articolo 3,comma 1,lett. i) del decreto ministeriale n.821 dell’11 ottobre 2013, rivolti al personale della scuola ed ha aderito al partenariato della rete di scuole per la realizzazione del Progetto Formativo sui processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica (PNSD), ai sensi dell’art.16,comma 1,lettera f della legge 8 novembre 2014 n.128. Si riportano qui di seguito gli obiettivi del PNSD Citazione comma 58: c. 58. Il PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE persegue i seguenti obiettivi: a) realizzazione di attivita' volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con universita', associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel rispetto dell'obiettivo di cui al comma 7, lettera h); b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratori ali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca; d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti; e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione; f) potenziamento delle infrastrutture di rete, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole; g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione; h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici. c. 59. Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle attività di cui al comma 57. Ai docenti può essere affiancato un insegnante tecnico‐pratico. Dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri Le pratiche autovalutative, intese come processi attraverso cui un’organizzazione osserva criticamente se stessa per promuovere il proprio miglioramento, rappresentano uno strumento professionale prezioso per gli operatori scolastici. Coerentemente, esse costituiscono una delle espressioni più alte dell’autonomia delle scuole in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato, di apprendere dall’esperienza e di compiere scelte educative e didattiche in modo consapevole e responsabile. L’autoanalisi d’istituto costituisce appunto una delle più significative modalità di valutazione interna. Tale processo si caratterizza come modalità peculiare con cui la scuola assume le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti, ovvero della sua qualità La qualità nella scuola si ottiene quando vi è corrispondenza tra la definizione e la realizzazione dell’offerta formativa. Qualità della scuola significa allora rendere ottimale il servizio offerto a ciascun alunno secondo parametri di diversificazione e di individualizzazione dell’offerta formativa a seconda degli specifici bisogni di ognuno e non secondo parametri di standardizzazione di fronte ai quali le differenze individuali risulterebbero maggiormente accentuate. Il processo autovalutativo della scuola risulta essere funzionale e strategico su due versanti distinti e complementari: - il versante della crescita professionale o dello sviluppo di competenza degli operatori interni (empowerment personale), in quanto feed-back sulle azioni poste in essere e base per una revisione delle proprie scelte; - il versante della crescita dell’organizzazione nel suo complesso (learning organization), in quanto opportunità di confronto della visione interna con termini di riferimento esterni. Condizione essenziale per garantire ai processi autovalutativi la capacità di promuovere la crescita del sistema consiste nel non attribuire al sistema di valutazione funzioni sanzionatorie o fiscali, le quali negherebbero di fatto l’autonomia decisionale delle scuole e mortificherebbero la sua natura professionale e la sua capacità progettuale e innovativa; occorre incentivare, piuttosto, una cultura della valutazione come processo promozionale, volto a predisporre, favorire e migliorare lo sviluppo dell’organizzazione. Con l’attribuzione dell’autonomia alle scuole si è lasciata loro la responsabilità della progettazione e realizzazione di interventi. Per completare questo processo si è avviata la valutazione del sistema educativo allo scopo di mettere le scuole in condizione di lavorare per migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti L’IC Quattromiglia consapevole della necessità di dotarsi di strumenti di autoanalisi ha aderito al progetto promosso dall’INVALSI “ Valutazione e miglioramento” ed è stata una delle 400 Scuole campionate in Italia per la realizzazione del Progetto. Il Progetto” Valutazione & Miglioramento” si è posto la finalità di promuovere il miglioramento delle scuole mediante percorsi di valutazione e autovalutazione da realizzare attraverso il confronto tra punti di vista interni ed esterni alla scuola e l’attivazione di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento organizzativo. Il progetto ha favorito la funzione formativa della valutazione attraverso l’analisi dei processi interni, la restituzione di informazioni alle scuole e la promozione presso le istituzioni scolastiche di pratiche orientate alla lettura e interpretazione dei feedback ricevuti, al fine di regolare le azioni successive e attivare processi di miglioramento. Forte di tale esperienza l’IC Quattromiglia ha elaborato fin dall’anno scolastico 2009/10 un progetto di autoanalisi di istituto che annualmente mediante questionari sottopone alla valutazione dei genitori e/o alunni e/o territorio alcuni dei processi attuati dalla scuola . Il progetto si basa sul presupposto che per valutare una occorre considerare i processi messi in atto per raggiungere determinati esiti a partire da uno specifico contesto. Per quanto la singola scuola non possa essere considerata in via esclusiva responsabile degli esiti del suo operato – in termini di conseguenze sui propri studenti – poiché altri fattori operanti a livelli diversi (individuale dei singoli studenti, familiare,) possono contribuire a definirli, nondimeno una buona scuola è in grado di articolare e programmare azioni tenendo conto delle caratteristiche del contesto in cui opera e di porsi degli obiettivi ambiziosi ma allo stesso tempo realistici. Il modello per la valutazione prende in considerazione l’ambito didattico organizzativo ed i fattori ritenuti rilevanti per comprendere il funzionamento scolastico: contesto, risorse umane, i processi e i risultati. . Ambito didattico – organizzativo Campi d’indagine: il contesto: interazione tra scuola e ambiente socio-culturale del territorio; l’input: risorse umane e strutturali di cui dispone la scuola; il processo: attività svolta dalla scuola; esiti : obiettivi formativi a breve e lungo termine. Fattori di qualità oggetto di autovalutazione: Il contesto: integrazione servizi scolastici ed extrascolastici; partecipazione e coinvolgimento dell’utenza. L’input: risorse umane professionalità docente. Il processo: processi di insegnamento – apprendimento, saperi – curricolo, unitarietà dell’insegnamento; rapporto discipline – esperienze; verifiche formative; individualizzazione dei processi formativi; integrazione dell’esperienze formative; Gli Esiti successo scolastico degli alunni. I contesto è l’ambiente nel quale opera la scuola. Esso non è oggetto di valutazione ma di considerazione in quanto influenza sia i processi a livello di classe e di scuola, sia gli esiti. Il contesto si caratterizza come un insieme di vincoli e risorse per la scuola ed è rappresentato da vari indicatori che riguardano: le caratteristiche fisiche e socio-economiche del territorio; il capitale sociale – ovvero l’insieme delle risorse, delle competenze e delle istituzioni rilevanti in un territorio in grado di favorire la cooperazione, la partecipazione e l’interazione sociale; le risorse materiali, economiche e professionali di cui dispone la scuola. I processi riguardano le prassi operative all’interno della scuola. Essi possono essere osservati a diversi livelli; a tale proposito sono considerati sia le pratiche educative e didattiche che si realizzano nelle classi e a livello della singola scuola, sia i processi che caratterizzano l’ambiente organizzativo della scuola nel suo complesso. Gli esiti si riferiscono ad una pluralità di risultati che non riguardano solo la riuscita scolastica degli studenti ma più in generale lo sviluppo di competenze di qualità, la promozione di valori e norme collettive congruenti con una società libera e democratica e la preparazione per il mondo professionale e del lavoro. Gli strumenti che la scuola utilizza sono : indagini sulle aspettative dell’utenza svolta attraverso questionari e attraverso le proposte e richieste avanzate dai genitori; discussioni a livello di team; discussioni a livello di collegio dei docenti; comparazione a livello di classi – sezioni paralleli; uso di questionari a risposte aperte , rivolte a docenti, genitori e alunni; valutazioni sui percorsi di apprendimento programmati per riflettere su metodologie, strategie, modelli di programmazione, organizzazione, al fine di attivare momenti di autoriflessione e di costruzione di percorsi formativi. Annualmente saranno oggetto di indagine uno o due fattori. L’indagine può riguardare i tre ordini di scuola o solo alcuni, può essere estesa a tutte le classi e/o solo al alcune selezionate con criteri oggettivi I dati emersi dalle valutazioni saranno elaborati da un gruppo di lavoro costituito dal dirigente scolastico, dai docenti collaboratori del dirigente scolastico, dai docenti cui sono state assegnate le specifiche funzioni strumentali e/o da altri docenti designati dal collegio dei docenti. I risultati saranno discussi e utilizzati per il miglioramento dell’offerta formativa Il RAV (rapporto di autovalutazione) ha rappresentato un iniziale percorso di riflessione interna alla scuola, ha fornito una rappresentazione della stessa analizzandone il funzionamento. Costituisce la base per individuare delle piste di miglioramento per il prossimo triennio; le fasi di attuazione delle stesse hanno trovato esplicitazione nel PdM che decodifica i tempi, le modalità e risultati attesi attraverso un azione di monitoraggio continua e complementare. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Franca Lucia Perri