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Verbale Riunione del 15 Dicembre 2015

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Verbale Riunione del 15 Dicembre 2015
VERBALE DI RIUNIONE
COMITATO DI INDIRIZZO
CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE BIOLOGICHE
Doc. adottato a partire dal
01.02.2006< rev 11.11.2009
DATA DI EMISSIONE DEL VERBALE: 17 Dicembre 2015
PRESENTI:
RAPPRESENTANTI PARTI SOCIALI
DOCENTI
STUDENTI
Dott. Carlo Murgia
Dott.ssa Deborah Nuvoli
Dott.ssa M. Laura Pitzalis
Prof.ssa Laura Dazzi
Dott.ssa Maria Cecilia Loi
Prof. Antonio Pusceddu
Prof.ssa Marina Quartu
Prof.ssa Mariangela Serra
Prof. Enzo Tramontano
Dott. Mauro Congiu
Maria Carmela Meloni
RAPPRESENTANTI PARTI SOCIALI
DOCENTI
STUDENTI
Dott. Luciano Atzori
Dott. Manuele Liciardi
Sig. Mauro Manca
Dott. Francesco Piredda
Dott.ssa Maria Serafina Ristaldi
Dott. Giancarlo Tonon
Dott.ssa Serenella Cabiddu
Stefano Francesco Farci
DOCENTI
STUDENTI
ASSENTI GIUSTIFICATI:
ASSENTI:
RAPPRESENTANTI PARTI SOCIALI
Dott. Renato Murgia
Dott. Giuseppe Serra
VERBALE DI RIUNIONE N° 01/15
INIZIO RIUNIONE : ORE 15,30
TERMINE RIUNIONE : ORE 16,50
Presiede la prof.ssa Marina Quartu
Segretario: Dott.ssa Maria Cecilia Loi
Ordine del giorno:
1. Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della
produzione di beni e servizi, delle professioni
2. Varie ed eventuali
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COMITATO DI INDIRIZZO
CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE BIOLOGICHE
Doc. adottato a partire dal
01.02.2006< rev 11.11.2009
Punto 1.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della
produzione di beni e servizi, delle professioni
La Prof.ssa Quartu, Coordinatore della Classe verticale, su richiesta dei presenti che hanno già ricevuto per
email i piani di studio dei corsi di studio (CdS) L-13 e LM-6, illustra le modifiche ai progetti formativi fatte in
funzione del parere del CI acquisito ad Aprile 2014.
A) ESIGENZE FORMATIVE ACQUISITE AD APRILE 2014:
Ai fini della facilitazione dei laureati per la frequenza di tirocini formativi post-laurea e, in generale, per
l’ingresso nel MdL le parti interessate esterne avevano espresso l’esigenza formativa di:
a) metodologie statistiche per il controllo della significatività dei dati di laboratorio,
b) controllo della qualità (secondo la norma UNI CEI ENISO/IEC 17025 dei laboratori di analisi),
c) conoscenza di base sulla sicurezza dei laboratori e relativa normativa (Decreto Legislativo n. 81 del
9.04.2008),
d) conoscenza delle procedure di gestione dei rifiuti.
Gli studenti avevano manifestato l’esigenza di acquisire competenze che permettano loro di sviluppare la
capacità nell'interpretare l’offerta del mondo del lavoro, sfruttando le possibilità offerte dalle Attività
formative a scelta.
B) ADEGUAMENTI DEI PIANI DI STUDIO ALLE ESIGENZE FORMATIVE
a) La statistica è già presente nella laurea triennale come insegnamento di base, parte dell’esame di
Matematica e Statistica. In risposta all’esigenza avanzato nel corso dello scorso incontro si è provveduto
ad inserire la statistica nelle lauree magistrali (LM) e, in particolare: l’insegnamento di Metodologie
Statistiche e Applicazioni per la ricerca, è stato già inserito al primo anno della LM in Neuropsicobiologia;
un insegnamento di Biostatistica è stato attivato nella LM in Bio-Ecologia Marina. Gli studenti della LM in
Biologia Cellulare e Molecolare, il cui piano di studio non permette tuttora nuove attivazioni, saranno
indirizzati a frequentare tali insegnamenti.
b), c), d) Per tali competenze viene rinnovato di anno in anno l’accordo con l’Ordine Nazionale dei Biologi
che tiene gratuitamente un corso di 30 ore di lezione, aperto ai laureandi e ai laureati, e finalizzato alla
preparazione della seconda prova scritta dell’esame di Stato: dei 75 candidati all’Esame di stato 2015 il
95% ha frequentato il corso.
C) INTERVENTI
DOTT.SSA DEBORAH NUVOLI – BIOLOGA RESPONSABILE DI LABORATORIO E ASSICURAZIONE QUALITÀ PRESSO 3ALATTE ARBOREA. Siamo ben lieti di accogliere, come già facciamo, laureandi per il tirocinio formativo nei nostri
laboratori, ai quali forniamo possibilità di esperienze diversificate. Ci si rende conto comunque che
rimangono sempre delle carenze formative sui sistemi di gestione e controllo di qualità, e sulla normativa
nazionale ed europea nei differenti ambiti, carenze che vengono colmate solo in parte dal breve periodo di
tirocinio. Tuttavia, se da un lato è chiaro che è difficile far acquisire tutte queste competenze durante il
percorso di laurea, allo stesso modo è chiaro che il corso di studio non può preparare gli studenti ad
acquisire capacità di immediatezza decisionale che spesso è richiesta in laboratorio o responsabilità piena
della gestione di un laboratorio: queste competenze si acquisiscono solo con l’esperienza.
DOTT. CARLO MURGIA – ZOOLOGO LIBERO PROFESSIONISTA, SETTORE MONITORAGGIO E TUTELA AMBIENTALE.
L’offerta lavorativa nel mondo della libera professione in campo ambientale vede in questi ultimi dieci anni
un declino che porta i ragazzi a deviare verso altre direzioni, proprio perché non c’è richiesta. E’ difficile
anche conoscere le opportunità legate alle varie aziende perché le richieste di nuova forza lavoro sono
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veramente poche. In campo ambientale, con la chiusura delle Province, ci si trova in una fase di transizione e
non è ancora chiaro se la gestione dell’ambiente andrà in capo alla Regione o ai Comuni opportunamente
consorziati. Le Province con i piani faunistici e simili davano delle opportunità ai biologi. Anche l’Ente Foreste
della RAS potrebbe fornire esperienze sia nel lavoro di campo sia in laboratorio. E’ però importante che i
laureati non si limitino a cercare opportunità in campo regionale ma si aprano all’Europa, conoscano le
opportunità che la Comunità Europea fornisce, imparando a progettare per poi partecipare alle chiamate
progettuali, quali quella dei progetti LIFE. E’ anche necessario coltivare l’auto-imprenditorialità e
l’acquisizione di dimestichezza e duttilità nell’uso delle nuove metodiche di rilevamento legate a tecnologie
avanzate, quali ad esempio i droni utili per il rilevamento terrestre e il monitoraggio ambientale.
DOTT.SSA MARIA LAURA PITZALIS – BIOLOGO RESPONSABILE PRESSO IL LABORATORIO ANALISI CHIMICO BIOLOGICHE
GALENO S.A.S. CAGLIARI.
La figura professionale del Biologo ha recentemente perso di definizione in quanto nuove competenze
professionali, non ultima la figura del Tecnico di Laboratorio laureato nella Facoltà di Medicina, si
sovrappongono in parte a quelle del Biologo. Tuttavia, la dott.ssa Pitzalis ritiene che il Biologo, con la sua
preparazione e le sue competenze di base, sia la figura idonea per la gestione di un laboratorio dal punto di
vista analitico-strumentale e di capacità di interpretare in maniera integrata i dati che derivano da indagini
multiple. Ai laureati servirebbe un corso di Laboratorio di base che permetta l’acquisizione di tali
competenze.
Nonostante tuttora la sanità pubblica (e tantomeno quella privata) non dia prospettive occupazionali al
Biologo, ritiene importante che i laureati in Scienze Biologiche debbano acquisire dimestichezza non solo
nell’uso delle strumentazioni analitiche, ma anche avere competenze laboratoriali adeguate, capacità di
interpretare i risultati forniti dalle macchine e, soprattutto, capacità di interpretare tali risultati in maniera
integrata.
STUDENTI
Il mondo del lavoro è sconosciuto agli studenti della laurea triennale, mentre hanno una maggiore
conoscenza delle opportunità delle lauree magistrali e dei dottorati di ricerca. L’aspetto dell’autoimprenditorialità non è conosciuto.
Si apre un’ampia discussione alla quale partecipano i Proff. Pusceddu, Serra, Dazzi, Tramontano, Loi, Quartu
alla fine della quale emerge che:
 La promozione di una didattica dedicata alle nuove tecnologie avanzate è gioco-forza legata alle
competenze di docenti.
 Gli studenti non hanno ancora maturato l’esigenza di lanciarsi nella progettualità europea. Tale discorso
inizia ad essere affrontato mediante seminari specifici nei percorsi formativi di terzo livello, come ad es. il
dottorato di ricerca.
 L’autoimprenditorialità è un tema che l’ateneo già sviluppa con progetti specifici quali il Contamination
Lab ed è importante rendere consapevoli gli studenti dell’importanza di tali esperienze.
 Il percorso 3+2 non è sufficiente ad assicurare l’ingresso nel mondo del lavoro nel territorio nazionale, né
in quello regionale. L’autoimprenditorialità non è diffusa tra i laureati LM-6 che, per un certo numero,
preferiscono rimanere nell’ambito della ricerca e concorrere per posizioni di PhD nei paesi europei ed
extraeuropei.
 Per venire incontro all’esigenza formativa di conoscenza delle strumentazioni analitiche e
dell’interpretazione integrata dei dati di laboratorio viene accolta favorevolmente la proposta di fare un
censimento delle metodiche e strumentazioni utilizzate nelle diverse aziende sarde sulle quali
convergono i tirocinanti delle lauree L-13 e LM-6 e invitare i docenti competenti a utilizzare la lista per
inserire nelle loro lezioni e/o attività di laboratorio dei moduli didattici di metodologie applicate.
 Da uno scambio di opinioni con gli studenti, emerge l’evidenza che i ragazzi non sanno sicuramente come
affrontare un colloquio di lavoro: si propone, sulla base di esperienze pregresse presso altre università
nazionali, di chiedere alle aziende di rendersi disponibili a coinvolgere gli studenti in una simulazione di
colloquio di lavoro.
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 Dare maggior peso formativo all’attività seminariale dell’Ordine dei Biologi, proponendo, dietro
compilazione da parte degli studenti di un breve questionario di valutazione finale, di attribuire 3 CFU a
coloro che seguono le 30 ore del corso di preparazione per l’Esame di Stato.
 Promuovere la frequenza dei tirocini facoltativi, già presenti tra le attività formative a scelta e ai quali
possono essere attribuiti fino a 6 CFU, presso aziende esterne.
La riunione si chiude con l’intervento, pienamente condiviso, della Dott.ssa Nuvoli, che sottolinea come a
suo parere sia importante che gli studenti acquisiscano una buona preparazione di base con una buona
flessibilità mentale che permetterà loro di inserirsi in qualsiasi settore e di gestire laboratori coinvolti in
diversi ambiti biologici.
In conclusione, si discute sulla data della prossima riunione del CI e si conviene che:
le riunioni in presenza del CI della Classe verticale si terranno, a regime, ogni 18 mesi circa e comunque
ogniqualvolta si presenti l’esigenza di effettuare cambi di regolamento e/o manifesto che implichino una
modulazione dell’offerta formativa della classe.
Punto 2. Varie ed eventuali
Non ci sono varie ed eventuali da discutere.
La seduta è chiusa alle ore 16,50.
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