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Federer, eterno ragazzino - Federazione Italiana Tennis

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Federer, eterno ragazzino - Federazione Italiana Tennis
Test racchette
Pro Kennex Ki5
Un’agonistica potente
con l’antishock in più
LA RIVISTA
Anno XI - n.38 - 4 novembre 2015
Pag.22
Federer, eterno ragazzino
Il Pallettaro scende
in campo. E va in tv
Parte lunedì 9 il nuovo programma
di Gene Gnocchi su SuperTennis
“Grazie a tutti voi”:
la lettera di Flavia
Il saluto di Flavia Pennetta
dopo l’ultimo match ufficiale
Pag.6
Pag.14
Maestri al futuro:
qualità e tutele
La FIT sta studiando anche le
problematiche pensionistiche
della categoria
Pag.16
GLI ALTRI CONTENUTI
Un sapore unico Pag.3 - Batch Point: noi e l’Expo
Pag.5 - Circuito Wta: AGArchia al Masters Pag.8 Focus: Taylor Fritz Pag.10 - I numeri della settimana
Pag.12 - Serie A, la quarta giornata Pag.18 - Circuito
Fit-Tpra: Paolicchi nuovo n.1 Pag.20 - Personal coach:
come attaccare subito Pag.21 - La regola del gioco: chi
si ferma è perduto? Pag.24
2
prima pagina
Un sapore unico
di
Enzo Anderloni - Foto Getty Images
P
oteva essere il momento perfetto per chiudere. Hai appena
battuto il tuo rivale storico,
cinque anni più giovane di te
(e non ti riusciva da tre anni). Lo hai
fatto nella finale del torneo di casa
tua, davanti alla tua gente, con una
prestazione di classica bellezza. La
tua, unica e inarrivabile, classica bellezza. Come volevi essere ricordato?
Meglio di così, in un contesto così, è
difficile. Quando ti ricapiterà? Anche
il rito della pizza condivisa con i raccattapalle avrebbe avuto un sapore
unico, indimenticabile.
Per fortuna non l’hai fatto, caro
Roger. Probabilmente avremo dei
nuovi “clasici”, Nadal-Federer come
Real Madrid-Barcellona. L’edizione
n. 35, 36, 37 di un faccia a faccia in
cui tu l’hai spuntata solo 11 volte
contro le 23 vittorie di Rafa, e che
nella storia resterà come l’altra metà della tua epoca, quella in cui hai
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
regalato un’identità unica e invidiabile a questo sport. In questo senso persino la tua ultima trovata è
geniale per originalità. Hai lanciato
un nuovo colpo, la SABR (Sneacky
Attack By Roger), questa rispostaattacco-kamikaze di controbalzo al
servizio avversario, che persino nel
nome è inimitabile. Chiunque provi a riproporlo non potrà chiamarlo
SABR, perché il suo “Sneaky Attack”
non sarà… “By Roger”.
Ciononostante, per un attimo quando ti abbiamo visto esultare nella tua
Basilea, abbiamo pensato a un “effetto Pennetta”. Prima o poi il giorno arriverà e un’uscita di scena bella da
ricordare ce la meritiamo tutti, tu e
noi appassionati di tutto il mondo
che ci dovremo abituare al dopo-te.
Non c’è da stupirsi che tu abbia definito questa vittoria su Rafa la più
bella. Non tutti sanno quanto sia
stato per te difficile e sofferto riuscire a vincere in casa. Hai fallito per
diversi anni da favorito perché hai
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
3
sempre sofferto i risvolti psicologici di questo sport che esteticamente incarni. Da ragazzino a casa tua,
vedevano che eri bravino ma non ti
hanno battezzato subito come un
fenomeno. Anzi, visto il caratterino,
allora tutt’altro che facile, avevano
parecchi dubbi. E sotto gli occhi di
chi ti conosceva bene, hai sempre
fatto fatica a esprimerti, come facciamo noi al torneo sociale, perché
poi tutti ti giudicano (se perdi ti
sfottono…).
Così, una sensazione dolce come
quella dell’1 novembre 2015 te la
auguriamo ancora. E ce la auguriamo
anche noi, perché è stata un grande
spettacolo. Bellezza classica, dicevamo. Che molti hanno potuto godersi
sul divano di casa, gratis, davanti a
SuperTennis Tv, coronamento di un
filotto tennistico clamoroso. La finale
del Masters femminile, lo speciale su
Flavia Pennetta, “el clasico” da Basilea: il tutto senza soluzione di continuità. Che giornata, che bellezza!
PROGETTO GRAFICO
REALIZZAZIONE
Edisport Editoriale Srl
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
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Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
circuito mondiale
La storia infinita
Roger Federer
non smette mai di
crescere, nemmeno
a 34 anni. Lo ha
dimostrato a Basilea,
dove ha vinto per
la 7a volta. E dove
è andato in scena
l’ennesimo capitolo
della saga contro
Nadal. Anche lui
vittima del SABR,
il nuovo colpo
d’attacco inventato
dallo svizzero
di
Roger Federer, n.2
al mondo, vince a 34
anni il titolo n.88
della sua carriera
Piero Valesio - foto Getty Images
O
rmai è doveroso sconfinare
nella fantasia. La quale, come
ben si sa, spesso è un ottimo strumento per immaginare il futuro e disegnare scenari cui
la semplice ragione o anche il calcolo
più complesso non possono ambire.
Che sarà di Roger Federer? O meglio:
quale futuro lo attenderà al momento
del suo addio? Procediamo per esclusione: un ruolo da tenero padre che
segue l’ingresso delle figlie nella pubertà e nell’adolescenza? Un manager
di successo che promuove il proprio
marchio e magari anche quelli degli
ex avversari? Un magnate della beneficenza in stile Graf & Agassi che segue
le iniziative rese possibili dalle donazioni sue e dei suoi soci? Un politico
di successo capace, magari di rendere
più trasparenti le transazioni finanziarie che si succedono nella Confederazione? Cosa farà, alla fin fine, sono
problemi suoi. Ciò che ci interessa in
questa sede è che la sua figura posttennis non potrà che essere qualcosa
di unico e di nuovo. Nonché, ovviamente, di molto diverso dalla figura
del pensionato, o dell’ex campione
che s’inventa coach giusto per sfuggire alla tediosità della pensione. Il tutto
perché Roger è sempre stato, da atleta
a pieno titolo, qualcosa di nuovo.
Sempre qualcosa di nuovo
Su di lui si applica alla perfezione
l’epitaffio che l’astrofisico e scrittore
Arthur Clarke ha chiesto fosse scritto sulla sua tomba: “non è diventato
adulto ma non ha mai smesso di crescere”. Sulla fase adulta di Roger si
può discutere: nessuno più di lui, se
4
lo si guarda con gli occhi del politically correct, è più quadrato: famiglia
stabile e ampia, ricchezza, interessi filantropici etc etc. Ma chi può dire che
nel suo tennis e forse anche in certi
suoi sguardi e suoi atteggiamenti non
sia rimasto parecchio del bambino
che fu? E poi soprattutto: non ha mai
smesso di crescere. Nemmeno a 34
anni quando si è inventato il Sabr certo per l’esigenza di rompere schemi e
concentrazioni avversarie: ma forse
anche per il semplice gusto di non essere ripetitivo, di sottoporre se stesso
circuito mondiale
alla disciplina necessaria per imparare
qualcosa di nuovo.
Un futuro fantastico
Ecco perché il futuro del Federer reduce dal successo di Basilea è quanto
di più stimolante possa esistere per la
fantasia di chi ne segue le vicende in
campo. Assai più dei dubbio che ormai tutti nutrono sulla data del suo
ritiro definitivo: alla fine della prossima stagione, fra due anni con Nadal,
forse mai. Il suo non sarà un post da
ex-atleta: o perlomeno ci si dovrebbe
stupire parecchio se si rivelasse tale.
Capite che quando si ha una prospettiva del genere lambiccarsi il cervello
sulle sue reali possibilità di ri-vincere
uno Slam, Wimbledon o il Masters sono piccola cosa. L’adulto bambino che
c’è in lui (e che a Basilea lo ha portato
a stupire gli astanti affermando che
quella di domenica scorsa “è stata la
vittoria più bella su Rafa”) scalpita
dalla voglia di esprimersi. Forse anche al di là di quanto lui stesso ne sia
conscio. È che il suo crescere non è
sviluppo, ma progresso per dirla con
Pasolini. Per questo la sua storia andrà
oltre il suo tennis.
A Basilea, città natale di Federer, è il 7° sigillo su
12 finali giocate. Questa volta ha battuto l’eterno
rivale Nadal per 6-3 5-7 6-3
La rivalità eterna continua, 34 sfide:
Roger batte Rafa meno di 1 volta su 3
La prima a Miami 2004, l’ultima a Basilea 2015: 11 anni di sfide tra Roger Federer e Rafael Nadal. 34 scontri diretti per una delle più sentite rivalità di tutti i tempi. Le percentuali di vittoria sono
tutte per lo spagnolo, che ha vinto 23 volte (68%), mentre lo svizzero si è dovuto “accontentare”
di 11 successi (32%). Eccole tutte, nel dettaglio.
AnnoTorneo
TurnoVincitore
2015 Basilea, Indoor duro
F Roger Federer 6-3 5-7 6-3
2014 Australian Open, Outdoor duro
SF Rafael Nadal 7-6(4) 6-3 6-3
2013 ATP Finals Londra, Indoor duro
SF Rafael Nadal 7-5 6-3
2013 Masters 1000 Cincinnati, Outdoor duro QF Rafael Nadal 5-7 6-4 6-3
2013 Masters 1000 Roma, terra
F Rafael Nadal 6-1 6-3
2013 Masters 1000 Indian W, Outdoor duro QF Rafael Nadal 6-4 6-2
2012 Masters 1000 Indian W, Outdoor duro SF Roger Federer 6-3 6-4
2012 Australian Open, Outdoor duro
SF Rafael Nadal 6-7(5) 6-2 7-6(5) 6-4
2011 ATP Finals Londra, Indoor duro
RR Roger Federer 6-3 6-0
2011 Roland Garros, terra
F Rafael Nadal 7-5 7-6(3) 5-7 6-1
2011 Masters 1000 Madrid, terra
SF Rafael Nadal 5-7 6-1 6-3
2011 Masters 1000 Miami, Outdoor duro
SF Rafael Nadal 6-3 6-2
2010 ATP Finals Londra, Indoor duro
F Roger Federer 6-3 3-6 6-1
2010 Masters 1000 Madrid, terra
F Rafael Nadal 6-4 7-6(5)
2009 Masters 1000 Madrid, terra
F Roger Federer 6-4 6-4
2009 Australian Open, outdoor duro
F Rafael Nadal 7-5 3-6 7-6(3) 3-6 6-2
2008 Wimbledon, erba
F Rafael Nadal 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(8) 9-7
2008 Roland Garros, terra
F Rafael Nadal 6-1 6-3 6-0
2008 Masters Series Hamburg, terra
F Rafael Nadal 7-5 6-7(3) 6-3
2008 Masters Series Monte-Carlo, terra
F Rafael Nadal 7-5 7-5
2007 Masters Cup Cina, Indoor duro
SF Roger Federer 6-4 6-1
2007 Wimbledon, erba
F Roger Federer 7-6(7) 4-6 7-6(3) 2-6 6-2
2007 Roland Garros, terra
F Rafael Nadal 6-3 4-6 6-3 6-4
2007 Masters Series Hamburg, terra
F Roger Federer 2-6 6-2 6-0
2007 Masters Series Monte-Carlo, terra
F Rafael Nadal 6-4 6-4
2006 Masters Cup Cina, Indoor duro
SF Roger Federer 6-4 7-5
2006 Wimbledon, erba
F Roger Federer 6-0 7-6(5) 6-7(2) 6-3
2006 Roland Garros, terra
F Rafael Nadal 1-6 6-1 6-4 7-6(4)
2006 Masters Series Roma, terra
F Rafael Nadal 6-7(0) 7-6(5) 6-4 2-6 7-6(5)
2006 Masters Series Monte-Carlo, terra
F Rafael Nadal 6-2 6-7(2) 6-3 7-6(5)
2006 Dubai, Outdoor duro
F Rafael Nadal 2-6 6-4 6-4
2005 Roland Garros, terra
SF Rafael Nadal 6-3 4-6 6-4 6-3
2005 Masters Series Miami, Outdoor duro
F Roger Federer 2-6 6-7(4) 76(5) 6-3 6-1
2004 Masters Series Miami, Outdoor duro R32 Rafael Nadal 6-3 6-3
batch-point
Noi e l’Expo
quanto è avvenuto nel nostro mondo grazie alla nuova FIT di Angelo
Binaghi, che ha saputo costruire un decennio di successi e di prosperità
nonostante la negatività del clima che le “sue” prefiche professioniste
continuavano a tentare di spargere, per interesse o per pura e semplice
autoreferenzialità, a suon di menzogne.
Se tanto mi dà tanto - e l’esperienza dimostra che me lo dà - adesso
questa similitudine si estenderà alle conseguenze di quanto è stato fatto
sinora. L’ottimismo che l’Expo ha instillato negli italiani sta già producendo benefici effetti nell’ambito economico, accelerando il ritmo della
ripresa del Paese. E la FIT sta già verificando, cifre alla mano, che il
2016 farà impallidire anche il 2015, l’anno dei miracoli.
Batch
L’Expo di Milano si è chiuso con un grandissimo successo non soltanto
di pubblico ma anche, e soprattutto, di immagine. Molti osservatori sono concordi nel sottolineare come i 21 milioni di visitatori in sei mesi
(media superiore ai 115.000 al giorno) abbiano anche rappresentato il
frutto di un rinnovato senso di orgoglio nazionale, dell’ammirata sorpresa con la quale tutti noi abbiamo scoperto come le litanie delle prefiche
anti-italiane di professione, che ci avevano convinto dell’imminenza di
una figuraccia planetaria, altro non fossero che pura e semplice disinformazione, e che - alla faccia loro - l’Italia aveva saputo dare l’ennesima
prova di che cosa è capace quando crede in ciò che fa.
Voi direte, vabbè, ma che c’entra l’Expo col tennis? C’entra, c’entra.
Perché è evidente il parallelismo fra la splendida impresa milanese e
5
Circuito wta
Il mio grazie a tutti voi
E' passato qualche giorno da quell'ultimo match a Singapore
(giovedì 29 novembre) e Flavia Pennetta ha scelto di salutare
e ringraziare chi le è stato vicino nella sua lunga avventura
nel mondo del tennis con un bella lettera pubblicata sul suo sito web
M
i ci sono voluti una paio di giorni per cercare di
definire come mi sento... In verità ho sempre pensato che il giorno della mia ultima partita mi sarei
sentita triste e malinconica, invece come spesso
succede quando idealizzi qualcosa mi sbagliavo.
Mi sbagliavo perché mi sento bene, serena, come dico spesso
io “mi sento normale” e penso di aver capito il perché: volete
saperlo?? Perché per me questo non è un addio: il tennis è
stato il mio primo grande amore e anche se non sarò più in
campo a lottare per una partita o per un risultato non cambia
il fatto che non ci lasceremo mai. Sono passati 18 anni dalla
mia partenza da Brindisi, ero una bimba di 15 anni che rincorreva il suo sogno.
Una mia cara amica mi ha mandato un sms ieri che credo sia
la descrizione perfetta di quello che ero e quello che oggi, a
33 anni, sono diventata:
“Tu sei stata la ragazzina sfrontata e coraggiosa al limite dell’incoscienza che ho conosciuto più di 15 anni fa.
E ora una donna. Forte. Intensa. E sempre coraggiosa.
Continua a fare sogni meravigliosi. E realizzali tutti...”
Grazie a questo sport ho avuto la fortuna di girare il mondo,
conoscere persone meravigliose che sono diventate un punto fermo nella mia vita.
Un grazie speciale va al mio allenatore storico Gabi, un padre, un amico, un maestro del tennis e ancora di più della
vita.
A Salva, che mi ha dato la forza di andare avanti nei momenti
bui e che ha sempre creduto in me sin dal primo giorno, un
amico, un confidente, un compagno di viaggio unico.
A Max, il mio pelato preferito: ci siamo conosciuti nel 2007
e da quel momento non ci siamo mai più lasciati. Non solo
un grandissimo fisioterapista ma un grande uomo che mi ha
aiutato a crescere e ad avere fiducia in me stessa tra lacrime
e sorrisi, sempre presente e positivo.
A Sergi, per la pazienza che ha avuto in questi 2 anni, per
avermi sopportato tutti i giorni che abbiamo lavorato a migliorare e continuare a crescere anche quando pensavo che
più di tanto non potevo fare... beh Sergi grazie a te sono diventata ancora più forte, potente, resistente.
A Sebas, che mi ha aiutato nella preparazione fisica e con le
sue parole dolci e tranquille mi ha trasmesso molta serenità.
A Ivan, il mio “psicoccolo”: ci siamo conosciuti per caso ma
i tuoi abbracci e i nostri pomeriggi passati con una caffè a
parlare sono stati di grande aiuto per imparare a conoscermi
e accettarmi anche con i miei difetti. Sono i nostri difetti a
renderci speciali!!!
Grazie a Gisella, Francesca, Sara, Roberta, Came per avermi
regalato momenti indimenticabili. Siamo state prima avversarie e poi colleghe per poi diventare amiche, unite dall’ amore per questo sport. Questi anni senza di voi non sarebbero
stati la stessa cosa, siete state la mia famiglia lontano dalla
mia famiglia e per questo non vi ringrazierò mai abbastanza.
Grazie a Fabio per essere al mio fianco, per farmi sentire
amata ogni giorno, per avermi dato quella serenità che mi ha
permesso di fare cose grandi, per accettarmi per quella che
sono, per essere il mio migliore amico e il mio confidente: sei
stata la scoperta più bella e dolce di questi anni!
E un GRAZIE speciale alla mia famiglia che fin da piccola mi
ha permesso di intraprendere questo cammino e seguire i
miei sogni.
Grazie a tutti voi che in questi anni avete tifato per me, avete
pianto e gioito e mi avete fatto sentire speciale. I vostri messaggi in questi giorni sono stati bellissimi, mi avete commossa...ragazzi questo non è un addio ma un nuovo inizio.
Sognate in grande, sorridete sempre e credete in voi stessi
...tutto può diventare realtà.
P.S RAGAZZI MA HO VINTO UNO SLAM???? Verooooooooo???
Pensavo fosse un sogno
Besos y soles a tutti
Flavia Pennetta
6
circuito mondiale
W W W. Z U S T E N N I S . I T
7
circuito mondiale
AGArchia al Masters
Senza Serena
Williams al vertice
può succedere
di tutto.
Non a caso la finale
a Singapore è stata
del tutto inaspettata:
Agnieszka “Aga”
Radwanska ha
battuto Petra Kvitova
e ha vinto il titolo
nonostante le due
sconfitte nel girone.
Una delle quali subita
da Flavia Pennetta
di
1
Agnieszka
Radwanska, polacca
di Cracovia, è oggi
al n.5 del ranking
mondiale
Andrea Nizzero - foto Getty Images
S
i può dire? Le WTA Finals, a parte per Agnieszka Radwanska,
non sono state un successo.
Singapore si è dimostrata piuttosto tiepida nei confronti dell’evento
Wta più importante dell’anno, facendo
riproporre le solite domande sull’opportunità di preferire i soldi freschi
di nuovi sponsor al solito entusiasmo
di luoghi più ricettivi. Per l’ennesima
volta, la formula ha fatto alzare le
sopracciglia a chi ha bene in testa il
concetto di “va avanti chi vince”: in
finale sono andate due giocatrici che
avevano perso due partite su tre nel
round robin. E poi il tennis femminile
conferma i due estremi di cui vive ormai da anni, a parte pochissime eccezioni: in presenza di Serena, non vince
nessuno; in assenza di Serena, vince
chiunque. Per quanto l’incertezza del
risultato sia sempre positiva in una
competizione sportiva, tutto perde di
fascino quando ci si avvicina un po’
troppo all’aleatorietà di una lotteria.
1Che capriole Aga
Come capovolgere una stagione in
tre partite. Meno di una settimana fa,
2
Flavia Pennetta, all’ultima apparizione in
carriera, ha battuto nel round robin proprio
Agnieszka Radwanska, futura vincitrice per
7-6 6-4. La sconfitta per 7-5 6-1 contro Maria
Sharapova le è costata la semifinale. Per
passare le sarebbe bastato vincere un set
8
Agnieszka Radwanska aveva le valige
pronte di fianco alla sua porta d’albergo a Singapore. Sconfitta da Maria
Sharapova e Flavia Pennetta nelle prime due partite delle WTA Finals, fanalino di coda del girone e reduce da
una stagione tutt’altro che brillante,
sembrava pronta per una off-season
da mal di testa e dubbi esistenziali.
Il suo 2015, in cui è sempre apparsa
molto più ‘babbana’ che maga, si sarebbe concluso con una semifinale a
Wimbledon e una vittoria a Tokyo come unici risultati degni di nota. Poco,
per una che punta a vincere Slam e il
cui talento non pone limiti di sorta.
Ma la formula delle WTA Finals, piaccia o meno, può far resuscitare: Halep,
Muguruza e Kvitova battute in fila e
contro pronostico, per vincere il torneo più significativo della sua carriera. Lei si è lasciata trasportare e forse
circuito mondiale
sbatte sempre,
5Masha
contro la... Petra
3
4
5
6
7
8
ha esagerato dicendo: “È il giorno più
importante della mia vita”. Con il tennis femminile perennemente in cerca
di una luce che lo illumini in assenza
dell’astro Serena, la Professoressa Aga
è tornata a ricandidarsi per un ruolo
da campionessa vera.
2La normalità di Flavia
La qualità e l’impegno messi in
campo da Maria Sharapova, nell’ultima partita della carriera di Flavia
Pennetta, sono il miglior complimento che una collega potesse farle. Appena concluso il match, è fuggita dal
campo perché odia le “drama queen”,
le regine del dramma, e le lacrime in
mondovisione. “Mi sento normale, e
non è normale”, ha detto ai microfoni WTA qualche ora dopo. In questi giorni forse avrà avuto modo di
comprendere ed emozionarsi davvero. Quelle parole, però, involontariamente colgono a pieno uno degli
aspetti che ha reso Flavia così grande: la straordinarietà dell’ordinario.
L’ultimo torneo le regala l’ultima vittoria, proprio su Aga Radwanska, che
poi a sorpresa avrebbe portato a casa
la coppa.
di nuovo
3Kvitova
felice, però...
Quando ci si chiede perché il tennis
femminile non abbia padrona al di
fuori di Serena, uno dei luoghi dove
cercare risposta sarebbe la testa della
ceca Petra Kvitova. Forse l’unica con
le armi e la varietà che servirebbero
per minare il dominio dell’americana,
non riesce a trovare la quadratura del
cerchio. Alle indecisioni sul campo si
aggiungono quelle al di fuori, come la
crisi nerissima che l’ha colta dopo gli
Australian Open e che ha rischiato di
spingerla al ritiro. La buona notizia:
sembra di nuovo felice di giocare a
tennis.
la ”millenial”
4Mugu,
già al vertice
Dopo una fase a gironi da campionessa, la spagnola Garbine Muguruza si
è persa nella ragnatela tessutale da
Agnieszka Radwanska in semifinale.
L’occasione era ghiotta e la sconfitta
brucerà, ma la numero 3 della classifica di fine anno può fare i salti di
gioia riguardando al suo 2015. Nata
un anno prima di Eugenie Bouchard,
ha raggiunto il vertice un anno più
tardi: un ritardo benigno, che le ha
dato più consapevolezza e solidità
dell’altra “millenial” del tennis. E per
come il suo fisico ha retto una stagione da 98 partite (doppio compreso), sembra davvero pronta al grande
salto.
9
Se, a fine carriera, Maria Sharapova
dovesse stilare una classifica delle avversarie che più l’hanno messa in difficoltà, Petra Kvitova se la giocherebbe con tutte a parte Serena. Dopo aver
superato la fase a gironi in modo impeccabile, Masha ha sbattuto violentemente contro il tennis mancino della
ceca, facendosi addirittura rimontare
un vantaggio di 5-1 nel secondo set.
La fine di una stagione poco fortunata,
con il titolo degli Internazionali BNL
d’Italia come unico vero sorriso e miglior risultato.
debolezze
6Le
di Simona Halep
Più passa il tempo, più Simona Halep
scopre le sue debolezze. La rumena
due anni fa è arrivata ai piani alti del
tennis come un piccolo uragano, dopo
essersi indurita la scorza con diverse
stagioni vissute nell’ombra. Tecnica sopraffina, gambe instancabili, testa sulle
spalle e predisposizione al sacrificio: a
tutti sembrava di aver visto una nuova
campionessa. Invece è rimasta un’assidua frequentatrice dei piani alti con
una idiosincrasia preoccupante per le
buone occasioni: a Singapore era la
prima testa di serie, decisamente una
contendente per il titolo e in un girone
tutt’altro che di ferro. Dopo la prima
partita dominata, le sarebbe bastato
vincere un set in due incontri per andare in semifinale: ne ha persi quattro
su quattro. La costante c’è ed è facile
da individuare: più è buona e concreta
l’opportunità, meno lo è Simona.
entry Safarova,
7New
occhio per il 2016
Un’altra graditissima new entry, che
nel corso del 2015 ha trovato l’equilibrio di cui il suo talento necessitava. Merito anche di un team rinnovato che finalmente sembra averle fatto
capire che il tennis non è solo stress
e paranoia, ma anche divertimento. Le
sue Finals non sono state memorabili,
come in generale il suo finale di stagione, ma un po’ di consapevolezza in
più e un po’ di ansia in meno potrebbero farci ricordare il suo 2016.
non ha
8Angelique
lasciato il segno
Angelique Kerber era probabilmente
la tennista meno attesa del torneo, dopo un’annata in cui non è andata oltre
il terzo turno in nessuno Slam e con
una qualificazione alle Finals acchiappata in extremis. Eliminata nella fase
a gironi, non ha lasciato il segno nemmeno a Singapore.
focus
Fritz è già grande
Un metro e 85, figlio di tennisti, n.1 junior e vincitore degli Us Open ‘giovani’,
Taylor in ottobre ha vinto il suo 2° challenger prima dei 18 anni, impresa
riuscita a gente come Nadal e Djokovic. E per lui garantisce Sampras
si presenteranno davanti. Quando mi sarò adattato al mondo Atp
saprò pormi nuovi obiettivi, sia di
ranking che di crescita personale”. La solidità mentale è già una
caratteristica peculiare del tennis
di Fritz. Ne è la prova l’incredibile
record sulle palle break annullate
durante il torneo di Sacramento:
34 su 37.
Alessandro Nizegorodcew
Statistiche di Luca Brancher
Foto Getty Images
di
“H
a un grande futuro
davanti a sé, colpisce la palla in maniera incredibile e
il suo diritto è fantastico. Inoltre ha il giusto atteggiamento in
campo, ha voglia di imparare ed
ascoltare”. Musica e parole di Pete Sampras, oggetto della discussione il giovanissimo tennista
yankee Taylor Fritz. Numero 208
delle ultime classifiche Atp, il
neo diciottenne statunitense ha
impressionato nelle ultime settimane conquistando due challenger consecutivi sul cemento di
Sacramento e Farifield ed è finito
sulla bocca di appassionati e addetti ai lavori.
Figlio d’arte - Taylor Fritz nasce
il 28 ottobre 1997 a Rancho Santa
Fe, un piccolo sobborgo residenziale della città di San Diego. Inizia
a giocare all’età di 2 anni grazie
ai genitori, entrambi ex tennisti
professionisti: il padre, Guy Fritz,
è giunto al numero 301 Atp nel
1978 mentre la madre, Kathy May,
ha conquistato lo Us Clay Court
Championships a Indianapolis nel
1976. Crescere a pane e tennis è
inevitabile, una vita da giocatore la diretta conseguenza. “Se non avessi intrapreso la strada del professionismo mi
sarebbe piaciuto tentare con il football
americano”, ha spiegato più volte Fritz,
grande tifoso dei San Diego Chargers e,
per quanto riguardo il calcio europeo,
del Manchester United. Taylor Fritz è
attualmente il numero uno del mondo
under 18. Nel 2015 ha disputato due finali Slam dividendo equamente il bottino con l’amico e connazionale Tommy
Paul (Roland Garros a Paul, Us Open a
Fritz). A livello professionistico si è già
segnalato per due allori challenger, con
prestigiosi successi su tennisti dal buon
valore come Dustin Brown, Pablo Carreno Busta (nella sua unica vittoria Atp a
Nottingham) e Tim Smyczek.
Taylor Fritz, oltre che n.1 del mondo junior,
è il primo di 4 statunitensi ai piani alti
del ranking mondiale Under 18. Dietro al
californiano ci sono Michael Mmoh (n.3),
Tommy Paul (n.5) e Reilly Opelka (n.6). Nel
ranking Atp è n.208
Testa sulle spalle - In tutte le dichiarazioni rilasciate alla stampa Fritz è parso pacato, umile, ma allo stesso tempo
molto convinto dei propri mezzi e degli
obiettivi da raggiungere. “Quest’anno ho
disputato le qualificazioni a New York
grazie a una wild card - ha spiegato nel 2016 conto di partecipare al main
draw grazie alla mia classifica. So cosa
mi aspetta nel tennis di alto livello, ma
non so come reagirò agli ostacoli che mi
10
Maledizioni - John McEnroe su
Donald Young disse nel 1999:
“Questo ragazzo gioca alla stessa
maniera di un altro mancino che
conosco molto bene”. Andy Murray
durante il Roland Garros cinguettò
(e sentenziò) su Caroline Garcia:
“La ragazza che sta giocando contro la Sharapova diventerà numero
1”. Per non parlare di Evonne Goolagong, che dopo aver parlato di
Ashleigh Barty come futura stella del circuito Wta, ha poi visto
la giovane australiana darsi al...
cricket. Queste sono solamente
alcune delle infinite “maledizioni”
lanciate da grandi campioni verso
giovani promesse. La speranza di
Taylor Fritz è che le parole di Pete
Sampras, idolo del giovane californiano, non diventino un incubo come già accaduto per alcune
grandi speranze (poi inesorabilmente mancate) del tennis internazionale. Il sogno è che “l’amico
Fritz” si ritrovi a pagare da bere a Sampras, come solito fare nell’opera lirica
di Pietro Mascagni, di fronte alla coppa
degli Us Open...
La prova del 9:
Fritz come i big
Taylor Fritz è il nono giocatore a vincere due
challenger prima di compiere 18 anni. In questa speciale classifica compaiono, tra gli altri,
Djokovic, Nadal, Del Potro e Gasquet. La finale
di Sacramento contro Jared Donaldson, classe
1995, rappresenta la decima finale più “giovane” della storia del circuito challenger, la numero 1 è Ancic-Nadal ad Amburgo 2003.
11
13
i numeri della settimana
7 maestre senza Slam
I primi 25 italiani del ranking Atp
I primi 25 del ranking Atp
di
Giorgio Spalluto -
foto
Getty Images
7
le tenniste ad aver vinto il Masters senza
essere riuscite prima ad aggiudicarsi uno
Slam. Agnieszka Radwanska (nella foto)
si aggiunge a Evert, vincitrice della prima
edizione nel 1972, Hanika (1982), Sabatini
(1988), Jana Novotná (1997), Clijsters
(2002) e Mauresmo (2005).
0
i tennisti o le tenniste, prima di
Agnieszka Radwanska, ad aver vinto il
Masters con 2 sconfitte nel girone.
5
le vincitrici del Masters a non essere
mai riuscite a occupare la prima posizione
del ranking: Hanika (vincitrice nel 1982),
Sabatini (1988, 1994), Novotna (1997),
Kvitova (2011) e Radwanska (2015).
Queste ultime sono state sono state al
massimo numero 2, ma hanno tutto il tempo
per attaccare la vetta.
12 le finali raggiunte da Roger Federer a
Basilea. È suo il primato di finali raggiunte
in uno stesso torneo, con 2 lunghezze di
vantaggio su Vilas, 10 volte finalista nel
torneo di Buenos Aires.
1
la stagione chiusa da Federer con un
bilancio positivo su Nadal. L’elvetico e lo
spagnolo si sono affrontati almeno una volta
nelle ultime 12 stagioni, con lo svizzero
in grado di chiudere in vantaggio solo nel
2007: 3 vittorie e 2 sconfitte
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Nome (nazionalità)
Novak Djokovic (SRB)
Roger Federer (SUI)
Andy Murray (GBR)
Stan Wawrinka (SUI)
Tomas Berdych (CZE)
Rafael Nadal (ESP)
Kei Nishikori (JPN)
David Ferrer (ESP)
Richard Gasquet (FRA)
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
Marin Cilic (CRO)
Kevin Anderson (RSA)
John Isner (USA)
Milos Raonic (CAN)
Gilles Simon (FRA)
David Goffin (BEL)
Feliciano Lopez (ESP)
Bernard Tomic (AUS)
Dominic Thiem (AUT)
Gael Monfils (FRA)
Ivo Karlovic (CRO)
Fabio Fognini(ITA)
Benoit Paire (FRA)
Roberto Bautista Agut (ESP)
Jack Sock (USA)
Punti
15785
8250
8070
6585
4730
4630
4440
3945
2715
2545
2485
2475
2360
2170
2100
1760
1725
1675
1600
1590
1565
1550
1528
1525
1470
Nome (nazionalità)
Serena Williams (USA)
Simona Halep (ROU)
Garbine Muguruza (ESP)
Maria Sharapova (RUS)
Agnieszka Radwanska (POL)
Petra Kvitova (CZE)
Flavia Pennetta (ITA)
Lucie Safarova (CZE)
Angelique Kerber (GER)
Timea Bacsinszky (SUI)
Venus Williams (USA)
Carla Suarez Navarro (ESP)
Karolina Pliskova (CZE)
Belinda Bencic (SUI)
Roberta Vinci (ITA)
Ana Ivanovic (SRB)
Caroline Wozniacki (DEN)
Sara Errani (ITA)
Madison Keys (USA)
Elina Svitolina (UKR)
Jelena Jankovic (SRB)
Victoria Azarenka (BLR)
Ekaterina Makarova (RUS)
Andrea Petkovic (GER)
Samantha Stosur (AUS)
12
Rank.
22
28
58
68
90
121
158
161
179
197
199
229
233
237
244
253
281
297
298
317
326
336
346
353
356
Nome
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Simone Bolelli
Paolo Lorenzi
Marco Cecchinato
Luca Vanni
Thomas Fabbiano
Andrea Arnaboldi
Matteo Donati
Filippo Volandri
Gianluca Naso
Salvatore Caruso
Riccardo Bellotti
Federico Gaio
Lorenzo Giustino
Alessandro Giannessi
Roberto Marcora
Erik Crepaldi
Matteo Viola
Flavio Cipolla
Alessandro Bega
Gianluigi Quinzi
Gianluca Mager
Edoardo Eremin
Omar Giacalone
Punti
1550
1405
790
725
615
470
362
358
286
256
255
222
219
210
205
197
174
160
159
147
145
136
132
129
129
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Punti
9945
6060
5200
5011
4500
4220
3621
3590
3590
3133
3091
3030
2955
2900
2655
2645
2641
2525
2495
2410
2345
2276
2201
2106
1865
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
Punti
7
Flavia Pennetta
3621
15
Roberta Vinci
2655
18
Sara Errani
2525
34
Camila Giorgi
1325
51
Karin Knapp
1031
112
Francesca Schiavone
541
267
Alberta Brianti
169
271
Martina Caregaro
168
296 Giulia Gatto-Monticone 144
331
Alice Matteucci
117
348
Gioia Barbieri
108
364
Martina Trevisan
99
370
Anastasia Grymalska
96
376
Nastassja Burnett
93
388
Cristiana Ferrando
89
394
Georgia Brescia
88
416
Claudia Giovine
77
467
Gaia Sanesi
60
469
Jessica Pieri
60
474
Alice Balducci
60
484
Corinna Dentoni
57
487
Stefania Rubini
57
491
Bianca Turati
56
495 Anna Giulia Remondina
56
511
Valeria Prosperi
52
il tennis in tv
Lunedì col Pallettaro
G
ene Gnocchi è un pallettaro.
Anzi, è “Il Pallettaro”. Come
il titolo del nuovo programma con cui il comico emiliano
“Il Pallettaro”, nuovo programma di Gene
Gnocchi: lunedì alle 22.45 su SuperTennis Tv
porta sugli schermi di SuperTennis Tv
il tennis amatoriale. Quello di Quarta
categoria e del circuito Fit-Tpra. Lo
farà con uno sguardo speciale, dall’interno. Perché quello che andrà in onda
sul canale numero 64 del digitale terrestre, sul 224 della piattaforma Sky,
sul 30 di TivùSat e in web streaming
su www.supertennis.tv, sarà un diario
di campo. E non solo. “È un programma molto divertente che parla di tennis, ma soprattutto di un sottobosco
del tennis che non è mai abbastanza
considerato”, ha spiegato lo stesso Gene. La prima puntata è in programma
proprio per lunedì 9 novembre alle
22.45. “In ogni torneo ci sono infinite
tipologie di giocatore - continua Gene
-: il giovane universitario, il 35enne
che ha appena cominciato a far partite, l’anziano che magari è tutta una vita che va dal maestro però ancora non
si sente pronto per il match. Insomma,
vicende personali diverse e veramente interessanti”. C’è il mondo del tennis e di chi lo pratica. “Ma c’è anche
un obiettivo reale, il mio obiettivo:
quello di scalare posizioni Atp, pardon Tpra”. Un diario, si diceva, molto
comune: “Credo che in me si possano
riconoscere tantissimi tennisti. Specie
i pallettari, quelli che non concedono
niente allo spettacolo ma sono molto,
molto concreti”.
Elite Wta, domenica
mattina la finale
Una volta era il Masterino. Oggi è il Wta Elite Trophy, riservato alle giocatrici tra la 9a e la 19a posizione mondiale. Si gioca a Zhuhai, nella Cina sudorientale, e SuperTennis lo sta trasmettendo tutto
in diretta, dedicandovi gran parte del palinsesto
mattutino e del primo pomeriggio. Evento da 2.15
milioni di dollari di montepremi, con due italiane al
via tra le 12 ai nastri di partenza (Sara Errani e
Roberta Vinci). Prima dei match, spazio all’approfondimento con gli speciali dallo studio. Si chiude
domenica mattina, l’8 novembre, con la finale programmata per le 9.30. Ovviamente in diretta.
Il mercoledì d’approfondimento: prima Tennis Magazine poi l’Atp
Giovedì 5
Venerdì 6
00:00 - WTA Finals
Singapore
02:00 - Circolando AS
Plebiscito Padova
02:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
04:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
06:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
08:15 - La Voce delle
Regioni
09:15 - Studio LIVE
09:30 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
11:45 - Studio LIVE
12:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
16:00 - Tennis Magazine
16:30 - Magazine ATP
17:00 - News
17:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
19:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
21:00 - News
21:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
22:30 - Circolando AS
Plebiscito Padova
23:00- Kia Trophy Bari
00:00 - La Voce delle
Regioni
01:00 - Magazine ATP
01:30 - WTA Elite Trophy
Zhuhai (replica)
03:30 - WTA Elite Trophy
Zhuhai (replica)
05:30 - WTA Elite Trophy
Zhuhai (replica)
07:15 - Tennis Magazine
07:45 - Studio LIVE
08:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
11:45 - Studio LIVE
12:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
14:00 - ATP 500 Basilea
Finale (replica)
16:30 - Circolando AS
Plebiscito Padova
17:00 - News
17:05 - WTA Elite Trophy
Zhuhai (replica)
19:00 - WTA Elite Trophy
Zhuhai (replica)
21:00 - News
21:05 - WTA Elite Trophy
Zhuhai (replica)
23:00 - WTA Finals
Singapore, Finale
Sabato 7
01:00 - Tennis Magazine
01:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
03:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
05:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
07:30 - WTA Finals
Singapore
09:15 - Studio LIVE
09:30 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
11:45 - Studio LIVE
12:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
14:00 - Tennis Magazine
14:30 - ATP 500 Vienna
(replica)
16:30 - Magazine ATP
17:00 - News
17:05 - WTA Finals
Singapore
19:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
21:00 - News
21:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
23:00 - ATP 500 Basilea
Finale (replica)
Domenica 8
01:00 - Circolando AS
Plebiscito Padova
01:30 - ATP Stoccolma
(replica)
03:00 - ATP Mosca
(replica)
05:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
07:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
08:45 - Studio LIVE
09:00 - LIVE WTA
ELITE TROPH
ZHUHAI Finale
11:00 - Circolando
11:30 - WTA Mosca
(replica)
14:00- Magazine ATP
14:30 - ATP 500
Basilea (replica
16:30 - Tennis Magazine
17:00 - News
17:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai, Finale
(replica)
19:00 - ATP 500
Vienna (replica)
21:00 - News
19:30 - Reloaded
Master 1000 Shanghai
22:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
Lunedì 9
01:00 - Errani vs Garcia,
Fed Cup 2015 1° turno
03:00 - Reloaded Master
1000 Shanghai
04:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
06:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai (replica)
08:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai Finale
(replica)
10:00 - Tennis Magazine
10:30 - ATP 500 Basilea
12:30 - Magazine ATP
13:00 - A. Radwanska vs
Kuznetsova, Fed Cup 1°
turno 2015
15:30 - Pennetta vs
Halep,WTA Finals
Singapore
17:00 - News
17:05 - U. Radwanska vs
Sharapova, Fed Cup 1°
turno 2015
18:30 - Circolando
Plebiscito Padova
19:00 - Federer vs Nadal. ATP Basilea 2015
21:00 - News
21:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai Finale
(replica)
22:45 - Il Pallettaro
23:00 - Giorgi vs Cornet,
Fed Cup 2015 1° turno
Martedì 10
00:30 - Circolando Plebiscito Padova
01:00 - Nadal vs Murray,
ATP Roma 2014
03:30 -Tennis Magazine
04:00 -WTA EliteTrophy
Zhuhai (replica)
06:00 - Suarez Navarro vs
Sharapova,WTA Roma
2015 Finale
08:30 -ATP Basilea
(replica)
10:30 - Errani vs Mladenovic,Fed Cup 2015 1° turno
12:00 - Reloaded Master
1000 Shanghai
13:00 -A.Radwanska vs
Sharapova,Fed Cup 1°
turno 2015
14:30 -WTA EliteTrophy
Zhuhuai
16:30 - Il Pallettaro
17:00 - News
17:05 -Kuznetsova vs Goerges,Fed Cup Semifinale
2015
18:45 - Kia trophy Bari
19:00 -WTA EliteTrophy
Zhuhuai
21:00 - News
21:05 - La Voce delle
Regioni
22:00 -Pennetta vs
Radwanska,WTA Finals
Singapore (replica)
Mercoledì 11
00:00-GiorgiGarcia,Fed
Cup1°turno2015
02:00-SeppivsWawrinka,ATPRoma2012
06:15-IlPallettaro
06:15-ReloadedMaster
1000Shanghai
07:15-DoppioItaliavs
Francia,FedCup1°turno
2015
08:30-Circolando
PlebiscitoPadova
09:00-WTAEliteTrophy
Zhuhai
11:00-GiorgivsS.
Williams,FedCup2015
12:30-TennisMagazine
13:00-SafarovavsGarcia,
FedCupSemifinale2015
15:00-ReloadedMaster
1000Shanghai
16:00-LaVocedelle
Regioni
17:00 - News
17:05-Pavlyuchekovavs
Lisicki,FedCupSemifinale
2015
19:30-FederervsSock,
ATPBasilea2015
20:30-IlPallettaro
21:00 - News
21:05 - Tennis Magazine
21:30 - Magazine ATP
22:00-FederervsNadal.
ATPBasilea2015
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
14
A colpo sicuro
www.cattolica.it
15
16
facciamo il punto
Maestri tutelati
e di qualità:
“Ecco il nuovo
Sistema Italia”
Michelangelo Dell’Edera, numero 1 dell’Istituto Superiore di
Formazione Roberto Lombardi, spiega le iniziative in cantiere
per gli insegnanti di tennis certificati, formati e aggiornati dalla Fit
C
he cosa sta facendo la Fit per
i maestri di tennis? Quelli che
forma e che, da qualche anno,
aggiorna con continuità? Sta
lavorando per costruire un sistema
evoluto, che li tuteli e valorizzi: il Sistema Italia. Si possono sintetizzare
così le parole di Michelangelo Dell’Edera, oggi direttore dell’Istituto Superiore di Formazione ‘Roberto Lombardi’ (noto sotto la sigla di ISF, vale
a dire la ex Scuola Nazionale Maestri).
Per prima cosa si persegue la qualità:
“Perché per allevare giocatori di talento ci vogliono maestri di alto livello”.
Servizi concreti
Per averne sempre a disposizione, nel
maggior numero possibile, la Federtennis e l’ISF hanno seguito strade precise:
“Negli ultimi cinque anni, la FIT ha adottato due strategie - spiega Dell’Edera -. In
primis, offrire servizi in cambio della tassa d’iscrizione”. Cose concrete, dunque:
“Versando la tassa annuale d’iscrizione
all’Albo e agli Elenchi, oltre all’abilitazione a insegnare tennis in circoli affiliati alla FIT, viene offerta gratuitamente la possibilità di accedere ad ‘iCoach’, un’area
del sito ITF dedicata a tutti gli insegnanti,
il cui costo - se fatto privatamente - sarebbe di 100 dollari e che permette di accedere a una vasta gamma di servizi: video
didattici, articoli, e persino la possibilità
di assistere online ai simposi internazionali. È un sito di altissima qualità. Inoltre, offriamo anche la password per poter
accedere all’area tecnica del sito dell’Istituto Superiore di Formazione, dove si
trova moltissimo materiale didattico su
tecnica, tattica, area mentale, comunica-
zione, nozioni motorie, di management
e tanto altro”. Tra i servizi offerti agli insegnanti Fit anche una polizza dedicata.
“Offriamo un’assicurazione che copre sia
determinati infortuni che avvengono in
campo sia nelle trasferte, quando si accompagnano i ragazzi in giro per impegni agonistici. Inoltre offriamo un capo di
abbigliamento che varia di anno in anno,
regolarmente acquistato presso i nostri
sponsor tecnici”.
Formazione più vicina
La seconda strategia cui si faceva riferimento in precedenza punta sempre alla
semplificazione per i maestri e per gli
aspiranti tali. “I corsi di formazione sono
stati calendarizzati in modo tale da non
mettere in difficoltà gli insegnanti”. Difficoltà che potevano essere sia logistiche
che motivazionali. “Fino al 2010 - spiega
Dell’Edera -, ogni aspirante maestro doveva andare 3 mesi a Roma e in più effettuare un tirocinio di 2 mesi. Traduzione: cin-
16
que mesi fuori casa, senza stipendio e con
poche opportunità. Oggi ci vogliono due
anni per diventare maestro, ma c’è un modulo tecnico-tattico da seguire ogni due
mesi. E il tirocinio si può effettuare anche
in periferia, con tutti i vantaggi del caso”.
Sia in termini di costi che di tempistiche.
Aggiornamenti,
regione per regione
Ma formare non è abbastanza. Serve un
rapporto diretto continuativo, fornito
dai corsi d’aggiornamento. Che in realtà
non sarebbero una novità: “L’aggiornamento - spiega Dell’Edera - è sempre stato obbligatorio ma la Federazione non
si era mai preoccupata di organizzare
i corsi. Lo so perché provengo dalla periferia e come insegnante mi lamentavo
del fatto che la mia formazione fosse
stata curata esclusivamente e soltanto
durante il corso di formazione. Così dal
2012 abbiamo maturato l’idea di recarci
in tutte le regioni con cadenza bienna-
facciamo il punto
le (negli anni pari). Abbiamo costruito
una task-force di docenti dell’Istituto
che porta in periferia metodologie e novità”. I vantaggi di questa nuova soluzione? “Costi di trasferta limitati per gli
insegnanti e bassa incidenza sulla loro
attività abituale, perché si svolgono nei
fine settimana”.
Il nuovo corso dei corsi
Contenuti i costi di trasferta, il prezzo dei corsi varia dai 50 ai 70 euro:
“Dipende dal materiale che mettiamo
a disposizione di volta in volta - spiega Dell’Edera -. Anche perché non si
paga tanto il corso in sé quanto il materiale didattico ricevuto. Si tratta di
libri, cartelline, dispense, brochure.
La quota serve esclusivamente per acquistare a un prezzo favorevole quel
materiale che ai singoli costerebbe di
più, e che di fatto consegniamo a tutti
gli insegnanti che partecipano”. Detto
degli ‘anni pari’, negli anni dispari non
va dimenticata l’organizzazione di un
grande evento, a Roma, in corrispondenza degli Internazionali Bnl d’Italia: “Stiamo già lavorando al Simposio
2017 con il Comitato Direttivo dell’ISF
presieduto da Domenico Carnuccio”. A
dimostrazione del fatto che la formazione continua sia una priorità assoluta: “Ci interessa alzare sempre di più
le competenze degli insegnanti italiani, ma per farlo dobbiamo fornire costantemente le migliori e più corrette
informazioni possibili”.
Corpo, mente e cibo
Per ricercare la qualità, nel tennis, serve
anche il fisico. “Stiamo spingendo e valorizzando sempre di più la qualifica del
preparatore fisico, obbligando le scuole
ad avere nel loro organigramma questa
figura. L’attività motoria di base riveste
un’importanza basilare, un giocatore
prima di diventare tale deve essere un
grande atleta”. Ma si continua a lavorare
su proposte formative nuove: “Lanceremo i corsi di formazione per preparatori mentali, un’altra figura determinante
ma che deve essere preparata con grande attenzione. Per tale ragione abbiamo
realizzato un protocollo con l’Ordine
degli Psicologi e i corsi saranno riservati a laureati in psicologia e psicologia
dello sport”. Tecnica, fisico, mente e...
alimentazione: “Verrà inserita anche la
figura dell’educatore alimentare. Anche
in questo caso, la qualità sarà garantita da laureati in medicina e biologia
con competenze specifiche nel campo
dell’alimentazione. Insomma un continuo work in progress sia da un punto di
vista organizzativo che didattico”.
Maestri e dirigenti
Non solo in campo, ma anche fuori,
così che ogni club possa avere le infor-
14 corsi d’aggiornamento
Ecco tutte le date 2016
I Corsi di aggiornamento, che interesseranno tutto il territorio nazionale e saranno
rivolti a tutti gli Insegnanti in possesso di
una delle qualifiche attualmente presenti
nel quadro formativo della FIT, sono finalizzati ad illustrare quanto si sia evoluta
la didattica d’insegnamento del tennis, alla
luce delle più recenti conoscenze di carattere biomeccanico, pedagogico, auxologico
e psicologico. I Corsi hanno cadenza biennale e sono obbligatori per la permanenza
nell’Albo e negli Elenchi, per coloro che
hanno acquisito la qualifica prima del 3112-2014. Gli Insegnanti avranno l’opportunità di scegliere se partecipare al Corso
che si terrà nella propria regione o a quello
che si svolgerà nel Lazio presso il Parco
del Foro Italico, in concomitanza con gli
Internazionali d’Italia.
Corso
data regione
1° Corso 29/30 gennaio Puglia
2° Corso 19/20 febbraio Piemonte e Val D’Aosta
3° Corso 18/19 marzo
Campania
4° Corso 15/16 aprile
Lombardia
5° Corso 06/07 maggio
Lazio (Foro Italico)
6° Corso 13/14 maggio
Marche e Umbria
7° Corso 10/11 giugno
Sicilia e Calabria
8° Corso 29/30 luglio
Abruzzo e Molise
9° Corso 02/03 settembre Liguria
10° Corso 23/24 settembre Sardegna
11° Corso 30 sett /1 ott
Veneto e Friuli V.G.
12° Corso 28/29 ottobre
Toscana
13° Corso 11/12 novembre Trentino Alto Adige
14° Corso 16/17 dicembre Emilia Romagna
Così il tennis entra
nelle scuole elementari
Nella recente conferenza stampa di presentazione del bilancio sociale FIT, il Presidente Binaghi
ha parlato anche di scuole. Non di scuole tennis, ma di scuole in senso stretto: “Già, ci sono ottime
novità: per la prima volta, il Ministero della Pubblica Istruzione ha approvato un nostro progetto per
le scuole elementari. Si chiama ‘Racchette di Classe’: si tratta di un’iniziativa approvata anche dal
CONI ed effettuata in collaborazione con la Federazione Badminton. La FIT sta effettuando un’ulteriore investimento economico che ci consentirà di avvicinare al tennis ancora più bambini dai 6 ai
9 anni. Per la prima volta entreremo nelle scuole in virtù di un progetto approvato, e non in base a
eventuali amicizie dei nostri insegnanti con i dirigenti scolastici”.
mazioni e le nozioni giuste per crescere ed essere più efficiente sotto ogni
aspetto della propria attività: “In questo senso sono importanti i corsi per
dirigenti di primo e secondo livello,
perché vogliamo che anche gli affiliati
siano sempre informati dei nostri progetti”, puntualizza Dell’Edera. Anche
per poter migliorare vari aspetti della vita professionale degli insegnanti,
da quelli fiscali a quelli previdenziali:
“Ogni maestro si è sempre organizzato per conto proprio, ma adesso siamo
una forza importante nel panorama
italiano. Proprio in virtù di ciò la FIT
si sta muovendo in questo senso”.
Al lavoro... sulle pensioni
“Il Presidente sta lavorando in prima
persona”, sottolinea Dell’Edera. Si parla
di pensioni e previdenza per i maestri:
“Sta cercando di individuare le condizioni migliori per trovare la giusta assistenza da offrire agli insegnanti. Posso
dire che il Consiglio Federale si è posto
il problema, anche perché oggi ci sono
i presupposti ideali, ovvero una mole
importante di figure professionali. In
Italia abbiamo circa 8.000 insegnanti
formati dalla FIT. Parlo delle varie qualifiche, preparatori fisici compresi. Il
Presidente sta lavorando alacremente,
anche con alcune assicurazioni, per capire se ci sono altre strade per arrivare
al risultato finale”. La faccenda è complessa e dalle mille sfaccettature ma,
assicura Dell’Edera, “Ci stiamo provando sul serio”.
Incentivi e premi (anche in denaro)
alle migliori scuole tennis d’Italia
Secondo il principio di meritocrazia, ecco la volontà di premiare coloro i quali fanno parlare i risultati:
“Abbiamo creato il Grand Prix delle Scuole Tennis - spiega Dell’Edera - e così attraverso una graduatoria, stilata in base alla qualità prodotta assegnando dei punteggi in base ai convocati nelle varie manifestazioni federali (Coppa delle Province, Coppa Belardinelli, Coppa d’Inverno, convocazioni nelle rappresentative nazionali giovanili...), alle migliori scuole verranno assegnati premi anche in denaro. Premi
sostanziosi”. Qual è la finalità? “Incentivare un’attività che sia basata esclusivamente sulla qualità”.
17
giro d’italia
Corazzata del Forte
Il Tc Italia Forte
dei Marmi non solo
è imbattuto, ma
è l’unica formazione
del massimo
campionato maschile
ancora a punteggio
pieno dopo 4 turni.
Tra le donne, solo
vittorie anche per
il Tc Cagliari. Pareggio
Genova-Prato
di
Filippo Volandri è il n.1
della formazione toscana
di Forte dei Marmi: la
scorsa domenica ha
battuto Pospisil (Castellazzo) per 6-4 6-1
Gioia Barbieri, con Anna Floris e
Cristiana Ferrando è protagonista
della cavalcata del Tc Cagliari
nella Serie A1 femminile
Gabriele Riva
F
orte di nome e di fatto. Solida e
ben attrezzata, la squadra del Tc
Italia Forte dei Marmi è ancora a
punteggio pieno dopo quattro giornate di Serie A1. I toscani, in vetta al
girone 1 e unica formazione a totalizzare un 4 su 4 in avvio in ambito maschile, sono reduci dalla vittoria per
6-0 sui campi del Casale Monferrato.
Non una sfida al vertice, certo, con i
piemontesi ancora fermi al palo, senza
punti in stagione. È dunque l’avvio in
quarta che colpisce, con i successi su
Selva Alta Vigevano e soprattutto sui
romani del Tc Parioli, diretti inseguitori, ora distanziati a quota 7 punti. Un
successo rotondo pure quello (5-1),
nonostante l’impegno in trasferta. La
forza del Tc Italia sta nel roster profondo, come amerebbero dire gli americani, cioè una rosa ampia. Ma anche
e soprattutto nella grande esperienza
di Serie A1 che possono vantare tutti i
singoli. Sulla carta il n.1 è Jan-Lennard
Struff, tedesco n.103 al mondo che
potrebbe diventare utilissimo in ottica seconda fase. Intanto però a stare
in cima alle distinte c’è sempre stato
Filippo Volandri, che non ha mai tradito portandosi a casa tutti i singolari disputati. Il ruolino di marcia parla
chiaro: due soli match persi in tutto
il campionato (uno alla “prima” contro
Casale e uno in trasferta al Parioli), con
tutti e 6 i doppi vinti. Sintomo di una
squadra formata e pensata proprio su
misura di Serie A1. Chimica sulla quale ha inciso anche l’innesto del veneto Matteo Viola, andato a rimpolpare
una rosa già solida che poteva contare
su Walter Trusendi, Daniele Giorgini e
Matteo Marrai, quest’ultimo prodotto
di casa. In più, dopo il pareggio per
3-3 del Parioli a Vigevano (Sporting
Selva Alta), la questione primo posto
sembra archiviata.
Scatto Aniene
Tra gli altri risultati della domenica
spicca l’affermazione perentoria dei
Campioni d’Italia in carica del Circolo
Canottieri Aniene Roma sul Tc Crema.
I lombardi, che condividevano proprio
con i capitolini il primato nel girone
2 a quota 7 e che avevano impattato
all’esordio per 3-3, hanno dovuto lasciare strada con un risultato piuttosto
tondo: un 5-1 che ha concesso solo al
rumeno Adrian Ungur di evitare il cappotto. Cipolla, Berrettini e Santopadre
hanno messo in cassaforte successo
18
e prima piazza nel girone, a due turni
dal termine. Nello stesso girone, prima
vittoria stagionale per la Società Tennis
Bassano (campione d’Italia 2013), che
supera per 4-2 i pugliesi del Ct Maglie.
Vincono le altre big: Prato, nel girone 3,
in trasferta al Tc Schio (Vicenza); il Park
Genova al Tc Sinalunga (Siena) con un
Andrea Arnaboldi sempre più certezza
(battuto Vanni in un match dal sapore
Atp); e il Tc Genova 1893, senza patemi, in casa con Rovereto.
Cagliari a tutto gas
Anche il campionato femminile ha il suo
“Forte”. Si tratta del Tc Cagliari, a quota
12 punti dopo 4 incontri. Dopo il pareggio tra Prato e Genova (2-2), le sarde
sono le uniche ad aver raccolto il bottino pieno: l’ultimo successo è arrivato in
trasferta, sui campi della squadra meno
attrezzata della stagione, vale a dire il
Ct Castellazzo. Un match a senso unico,
senza che mai le emiliane riuscissero a
raggiungere quota 4 in un singolo set.
Quarta giornata: che scontro Arnaboldi-Vanni!
MASCHILE
Girone 1
Sporting Club Selva Alta (Vigevano) - Tennis
Club Parioli ASD (Roma) 3-3
Marcora (S) b. Dustov (P) 6-4 6-4, Caruso (P)
b. Garcia Mredina (S) 6-2 6-1, Baldi (S) b. Fago
(P) 7-6(7) 6-2, Bessire (P) b. Rossanigo (S) 6-2
7-6(4), Dustov/Caruso (P) b. Marcora/Rossanigo
(S) 6-2 6-2, Baldi/Garcia Mredina (S) b. Fago/Bessire (P) 6-2 6-1.
Società Canottieri Casale - Tennis Club Italia
(Forte dei Marmi) 0-6
Volandri (I) b. Pospisil (C) 6-4 6-1, Viola (I) b. Bernardi (C) 6-0 6-0,Trusendi (I) b. Reale (C) 6-1 6-0,
Marrai (I) b. Rustico (C) 6-0 6-0, Giorgini/Marrai
(I) b. Pospisil/Bernardi (C) 6-3 6-0, Grasso/Galvani
(I) b. Massola/Reale (C) 7-5 6-2.
Classifica: 12 TenniClub Italia (Forte dei Marmi), 7
Tennis Club Parioli (Roma), 4 Sporting Club Selva
Alta (Vigevano), 0 Società Canottieri Casale
Classifica: 10 Circolo Canottieri Aniene (Roma),
7 Tennis Club Crema, 4 Società Tennis Bassano, 1
Circolo Tennis Magli
Classifica: 10 Park Tennis Club Genova, 8 Tennis
Club Genova 1893, 3 Tennis Club Sinalunga, 1 Circolo Tennis Rovereto
Girone 3
Circolo Tennis A.T.A. Battisti (Trento) - Due
Ponti S.S.D. (Roma) 1-5
Starace (R) b. G.Pecoraro (T) 7-6(3) 6-4, Azzaro
(R) b. Dellagiacoma (T) 6-3 6-4, Abbruciati (R) b.
P.Pecoraro (T) 6-4 6-4, Sterni (T) b. Teodori (R)
3-6 6-2 6-1, Azzaro/Abbruciati (R) b. Pecoraro/
Pecoraro (T) 6-2 6-3, Starace/Compagnone (R) b.
Dellagiacoma/Sterni (T) 6-4 6-7(3) 12/10.
Tennis Club Schio Arket - Tennis Club Prato 1-5
Mertl (P) b. Giustino (S) 6-4 6-4, Trevisan (P) b. Di
Meo (S) 6-3 6-3, Grassi (P) b. Jurman (S) 6-4 7-6(4),
Stefanini (P) b. Savio (S) 6-0 6-0, Mertl/Crugnola (P)
b. Bosa/Pettinà (S) 6-4 6-1, Jurman/Di Meo (S) b.
Trevisan/Stefanini (P) 6-4 4-6 10/5.
Classifica: 10 Tennis Club Prato, 4 Due Ponti (Roma),
4 A.T.A. Battisti Trento, 4 Tennis Club Schio Arket
FEMMINILE
Girone 1
Circolo del Tennis Castellazzo - Tennis Club Cagliari 0-4
Barbieri (Cag) b. Tcherkes Zade (Cas) 6-2 6-0,
Floris (Cag) b. Terranova (Cas) 6-0 6-2, Ferrando
(Cag) b. Marzano (Cas) 6-3 6-1, Floris/Barbieri
(Cag) b. Tcherkes Zade/Marzano (Cas) 6-1 6-2.
Tennis Club Parioli (Roma) - USD Tennis Beinasco 3-1
Burnett (P) b. Gatto Monticone (B) 6-3 6-1, Di
Giuseppe (P) b. Grymalska (B) 6-3 7-6(4), Touly
(P) b. Turco (B) 6-1 6-2, Pairone/Vasyleva (B) b.
Lombardo/Touly (P) 7-6(5) 6-4.
Classifica: 12 Tennis Club Cagliari, 9 Tennis Club
Parioli (Roma), 3 Tennis Beinasco, 0 Circolo del
Tennis Castellazzo
Girone 2
Società Tennis Bassano - Circolo Tennis Maglie
4-2
Crepaldi (M) b. Sijsling (B) 6-2 7-6(2), Bortolotti
(B) b. Grimolizzi (M) 6-4 6-3, Salviato (B) b. Garzelli (M) 7-6(3) 6-3, Gabrieli (B) b. Portaluri (M)
6-3 6-1, Bortolotti/Sijsling (B) b. Portaluri/Grimolizzi (M) 6-1 6-3. Crepaldi/Garzelli (M) b. Gabrieli/
Salviato (B) 7-6(10) 7-6(9).
Circolo Canottieri Aniene (Roma) - Ricreativa
Tennis Club Crema 5-1
Ungur (C) b. Panfil (A) 6-3 5-7 6-1, Cipolla (A)
b Donati (C) 6-1 6-3, Berrettini (A) b. Mora (C)
6-1 6-0, Santopadre (A) b. Remedi (C) 6-3 6-2,
Berrettini/Cipolla (A) b. Mora/Ungur (C) 6-0 6-0,
Panfil/Santopadre (A) b. Menga/Sinicropi (C) 3-6
6-3 10/8.
Girone 4
Tennis Club Sinalunga - Park Tennis Club Genova 2-4
Arnaboldi (P) b. Vanni (S) 6-3 7-5, Mager (P) b.
Licciardi (S) 7-6(5) 6-3, Ceppellini (P) b. Galuppo (S) 6-3 6-1, Olejniczak (S) b. Prevosto (P) 6-0
7-6(4), Vanni/Olejniczak (S) b. Cappellini/Mager
(P) 6-1 6-1. Arnaboldi/Giannessi (P) b. Fracassi/
Licciardi (S) 6-3 6-1.
Tennis Club Genova 1893 - Circolo Tennis Rovereto 5-1
Eremin (G) b. Oradini (R) 6-1 6-2, Holzer (R) b.
Basso (G) 7-6(9) 6-3, Picco (G) b. Stoppini (R)
6-2 6-1, Motti (G) b. Stoppini (R) 6-1 6-3, Eremin/
Motti (G) b. Stoppini/Vidal (R) 6-0 6-2, Picco/Basso (G) b. Holzaer/Oradini (R) 7-6 6-3.
Girone 2
Tennis Club Prato A.S.D. - Tennis Club Genova
1893 2-2
Brianti (G) b. Camerin (P) 3-6 7-5 6-3, Balducci (G) b. Stefanini (P) 1-6 6-3 6-1, Peoni (P) b.
Samsonova (G) 7-6(5) 6-4, Camerin/Stefanini (P)
b. Brianti/Balducci (G) 7-5 6-1.
Club Tennis Ceriano - Circolo Tennis Albinea 2-2
Gabba (A) b. Sussarello (C) 7-5 6-1, Moroni (C)
b. Dall’Osso (A) 6-1 6-2, Melena (C) b. Filanci (A)
6-1 6-2, Gabba/Dall’Osso (A) b. Moroni/Melena (C)
7-5 4-6 10/8.
Classifica: 10 Tennis Club Prato, 5 Club Tennis Ceriano, 4 Tennis Club Genova 1893, 2 Circolo Tennis Albinea.
Dopo 4 giornate è verosimile pensare
che, visti gli andamenti dei gironi e la
formula d’incrocio per i playoff, Cagliari
possa puntare davvero in alto. Cioè alla
finalissima Scudetto. Parioli permettendo, ovviamente: perché le romane sono
a tre lunghezze nel girone, e con gli in-
croci previsti per le semifinali, la prima
piazza è fondamentale per incrociare
Genova. Se è vero che le ragazze del
Tc 1893 sono campionesse in carica, è
anche vero che hanno avuto una stagione fin qui sfortunata (dentro e fuori dal
campo) e Prato in quell’ottica fa molta
più paura. Le due squadre si sono affrontate proprio domenica scorsa e ne è
uscito un pareggio che consolida la leadership delle toscane, che hanno potuto
anche fare a meno di Corinna Dentoni
(vincitrice del titolo Itf a Santa Margherita di Pula proprio la scorsa domenica).
Giovani: Italia pigliatutto ad Algeri
Nel mese di ottobre - caratterizzato da un sensibile rallentamento dell’attività internazionale - il già robusto carnet azzurro si è arricchito di tre successi nel circuito mondiale under 18. Davvero sorprendenti
i risultati di Algeri. Gli italiani hanno conquistato i titoli di singolare con i diciassettenni Luca Narcisi
(nella foto) e Martina Zerulo (Angiulli Bari), e quello di doppio maschile grazie ai gemelli Giovanni e
Luca Narcisi. Martina, partita nelle vesti di settima testa di serie, ha ribadito la vittoria conquistata a
Palermo; Luca invece ha stracciato ogni pronostico sia perché partiva dal tabellone di qualificazione, sia
perché quello di Algeri era soltanto il quarto torneo ITF giocato in carriera. Trasferta asiatica assolutamente insolita per i giovani italiani ha premiato a Surabaya, in Indonesia, l’azzurro Carlo Donato. Dopo un
piazzamento negli ottavi di finale raggiunto a Giacarta, il sedicenne del Tc Prato ha conquistato il primo
titolo della sua verde carriera internazionale.
Chiuso anche il settimo dei nove super tornei del circuito Under 18, vale a dire la Mayor’s Cup giapponese
di Osaka, dove tra le ragazze ha vinto Mai Hontama, una giapponese di sedici anni e addirittura n.231 del
ranking. Il titolo maschile è andato invece al norvegese Casper Ruud, nato a Oslo nell’ ottobre 1998: in
gennaio aveva compiuto un notevole exploit vincendo in Sud America tre tornei di primo grado e oggi è
n.8 del mondo junior. (Viviano Vespignani)
19
circuito amatoriale fit-tpra
Paolicchi nuovo n.1
Adrian sorpassa Emanuele Brocchi nella classifica generale ed è
il nuovo leader nel ranking. A Praga, per il Master di fine stagione, ci sarà
ma non giocherà. “Non mi ero qualificato, ma non posso perdermi la festa”
La schermata
dedicata al nuovo
n.1 Paolicchi
sul sito
www.tpratennis.it
di
Max Fogazzi
U
na gara pazzesca quella che
per obiettivo ha la conquista della prima posizione del
ranking generale Fit-Tpra.
Una gara che ha vissuto di un nuovo
entusiasmante capitolo, vale a dire il
sorpasso di Adrian Paolocchi ai danni di Emanuele Brocchi e dunque la
salita al trono di un nuovo numero 1.
Tanti sacrifici, molti tornei e un sacco di
voglia di arrivare, sono queste le caratteristiche che i giocatori che vogliono
giungere in alto devono dimostrare di
possedere. E Paolicchi ha dimostrato di
esserne in possesso, tanto quanto di costanza, impegno, fortuna e tecnica. Non
basta essere forti, per arrivare in cima
al ranking, bisogna essere completi.
cuito Fit-Tpra. Secondo molti, era da
tempo il numero 1 designato. E ora lo
è per davvero. Un personaggio che ha
saputo operare una trasformazione
importante che lo ha portato a diventare un re buono, positivo e di estrema
compagnia in perfetto stile Fit-Tpra.
Un podio meritatissimo dunque, quello raggiunto. Risultato che gli apre le
porte della Hall of Fame del tennis
amatoriale tra i calorosi applausi di
tutto il circuito, direzione in primis,
e che premia la sua grande tecnica e
potenza in campo.
Il grande assente
Ma il numero 1, in campo al Master
di Praga, non ci sarà (i numeri 1 sono sì invitati, ma i numeri 1 al primo
di ottobre, e all’epoca in vetta c’era
ancora Brocchi). La sua occasione di
Predestinato
Adrian Paolicchi è da sempre uno dei
giocatori più blasonati dell’intero cir-
Kia Tennis Trophy a Bari,
diamo a Elena quel che è di Elena
Le avevamo tolto una vittoria che si era guadagnata sul campo e con merito. Era stata lei,
Elena Caiazzo (premiata nella foto), ad aggiudicarsi la tappa femminile dell’Angiulli Bari.
La quarta del calendario 2015 del Kia Tennis Trophy, manifestazione dedicata ai giocatori
amatoriali, sotto l’egida del circuito Fit-Tpra, con in palio un viaggio per Melbourne e per gli
Australian Open 2016. Aveva battuto in finale Francesca Solarino, che avevamo erroneamente
indicato come vincitrice, per 9 giochi a 0. Approffittiamo quì per... restituirle il successo.
Adesso, dopo un week-end di pausa, si torna in campo. Archiviate le prime quattro tappe, il
prossimo fine settimana si gioca allo Sporting Club Sassuolo dal 12 al 15 novembre (iscrizioni
gratuite e on-line su www.kiatennistrophy.com). Poi sarà Milano assoluta protagonista, prima
con la tappa finale del Tc Ambrosiano (dal 26 al 29 novembre), poi con il Master conclusivo del
Quanta Club (12-13 dicembre, con vincitori e finalisti di tutte le altre tappe).
20
prendervi parte è sfumata prima per
una manciata di punti su Brocchi, per
l’appunto, poi - costretto al passaggio
attraverso i Royal Master - per “colpa” di Carbone, nella gara della zona
1. Altra occasione persa per volare in
Repubblica Ceca (dal 12 al 15 novembre) quella sciupata in doppio, dove in
coppia con Willo Costa, Paolicchi si è
visto superare in rimonta (da 2-7) dalla coppia Valerio/Bocchi. Attenzione
però, abbiamo detto che non sarà in
campo, non che non sarà a Praga. Perché la sua prenotazione c’è, per essere comunque presente. “Non importa
se quest’anno non sarò un giocatore
del Master, non potevo mancare in
ogni caso a questa festa... Mondiale.
Soprattutto a quella del sabato sera
post-match”. E soprattutto da n.1 del
ranking, aggiungiamo noi.
personal coach
Attaccare forte,
attaccare subito
Dopo aver parlato dell’attaccante da fondo, questa volta ecco
le caratteristiche del giocatore d’attacco puro, che cerca subito
la giocata vincente. Numeri, statistiche e due schemi tattici da utilizzare
Il canadese Milos
Raonic, n.14 Atp, è un
rappresentante della
tipologia di giocatore
“Attacking player”
za, tende a concludere gli scambi con
estrema rapidità.
Le armi letali
Tra le sue principali armi possiamo
considerare il servizio e la grande potenza espressa nei colpi a rimbalzo,
eseguiti privilegiando traiettorie lineari dell’attrezzo per esprimere grande
velocità. La sua statura elevata solitamente gli comporta delle difficoltà negli spostamenti a medio e lungo raggio.
Prova gli schemi
R. Marinuzzi e M. Dell’Edera
I.S.F. Roberto Lombardi
foto Getty Images
di
S
ei un vero “attacking player”, un
giocatore d’attacco? Negli ultimi
anni, in un tennis dove l’aspetto
fisico è sempre più determinante, è
emersa una nuova tipologia di giocatore: si tratta proprio dell’attacking
player. Ottimi interpreti di questa
tipologia di giocatore sono Milos Raonic e John Isner. A livello femminile questa tipologia di giocatore non
è presente anche se Serena Williams,
classificata tra le attaccanti da fondo,
per alcuni versi si avvicina alle caratteristiche dei giocatori appartenenti a
questa categoria.
Scambi rapidi
Il giocatore “attacking player”, come
l’attaccante da fondo, si contraddistingue per un alto numero di colpi
vincenti messi a segno nell’arco di una
partita. Per differenziare queste due
tipologie di giocatore, solitamente si
prendono in considerazione il numero
medio di scambi eseguiti durante un
match. “L’attacking player”, per esaltare i suoi principali punti di forza e
nascondere i suoi punti di debolez-
Ogni “Attacking Player” possiede schemi specifici. Eccone due tra i più utilizzati dai rappresentanti di questo
stile di gioco. Sono simili a quelli
dell’attaccante
da fondo, ma in
questi due casi
c’è sempre l’opzione
dell’approccio a rete.
dallo stesso). Successivamente proverà a eseguire un diritto lungolinea con
l’obiettivo di terminare lo scambio un
colpo vincente o approcciare a rete.
Per eseguire al meglio questo schema
il servizio dovrà essere indirizzato
prendendo come riferimento la linea
laterale del campo.
2
Apri il campo servendo esterno
Il giocatore “attacking player” serve
a uscire da sinistra con l’obiettivo di
eseguire un diritto Inside-In vincente
o un approccio a rete. Ovviamente per
diritto Inside-in si intende la tipologia
di diritto eseguito dal lato del rovescio e indirizzato sul diritto dell’avversario.
1
2
1
Prepara
l’approccio
Il giocatore “attacking player”
serve da destra
a uscire con l’obiettivo di creare un’apertura di
campo laterale
(portare l’avversario a rispondere con i piedi in
corridoio o fuori
Attacking player Atp?
Giganti di due metri
Statura 200,6 cm
Peso
91,3 Kg
Numero di ace
12
Dalle statistiche rilevate nei principali tornei del circuito, % di 1° servizio
62,5
emerge che l’attacking player con il suo servizio devastante % game di servizio vinti 85,3
riesce a ottenere il numero più alto di ace rispetto a tutti i suoi % game di risposta vinti 16,5
colleghi. Inoltre è il giocatore con le percentuali più alte di game vinti al servizio. Di seguito vengono riportati alcuni dati rilevati riguardo ai cosiddetti “Attacking
Player”, i numeri fanno riferimento alla stagione 2014 e riguardano i top 50 delle classifiche ATP.
16
20
21
racchette
Pro Kennex Ki5 300
Una agonistica ideale per colpire di piatto da fondocampo.
Controllo ma anche potenza, un telaio compatto e dotato
di sistema anti-shock Kinetic per la salvaguardia del gomito.
Completa e adatta a più livelli di gioco. Prezzo al pubblico 198 euro
di
Mauro Simoncini
U
na racchetta agonistica a pieno
titolo, nel tennis ruvido di oggi,
con un’anima soft. La Pro Kennex Ki5 è stata rinnovata esteticamente ma non solo. Tipicamente moderna per le caratteristiche strutturali
più importanti (g 300 di peso, 32 cm di
bilanciamento e 100 pollici quadrati di
ovale), selettiva per altre (profilo costante da 22 millimetri), non così comune
per altre ancora (schema corde con 16
verticali e 20 orizzontali). La qualità dei
materiali e soprattutto delle tecnologie
brevettate di Pro Kennex fanno il resto,
rendendo non solo accessibile ma anche
sicura e ultra confortevole la nuova gialla versione della Ki5.
La tecnologia
È la racchetta agonistica più versatile
della Pro Kennex. Non per questo rinuncia al comfort dello storico e brevettato
Il lab
Peso: 305 g Ovale 98 Profilo: 22 mm Bilanciamento:
32,2 cm Rigidità: 67 Inerzia: 318 Potenza: 56 su 100
Controllo: 43 su 100 Maneggevolezza: 75 su 100
(racchetta incordata con sintetico IQ PolyXT, calibro 1,23 alla tensione di 25/24 kg)
In campo
sistema Kinetic, la tecnologia salvagomito di Pro Kennex per assorbire shock
e vibrazioni da impatto. Ci sono all’interno del telaio delle capsule dentro le
quali uno speciale materiale in granuli
(5 grammi totali in questo modello Ki5)
è libero di muoversi per attutire appunto i contraccolpi. La cosiddetta «sabbiolina» di Pro Kennex che si sente distintamente scuotendo le racchette.
Compattezza, stabilità e sicurezza. Sono queste le sensazioni di gioco più immediate con la nuova versione della Pro
Kennex Ki5 da 300 grammi. Comoda da
manovrare, fa venire voglia di picchiare
sin dall’inizio: il controllo resta ottimo
in tutte le situazioni e da tutte le posizioni, di attacco o difesa. E non serve
essere superagonisti o semi professionisti in quanto a tecnica o preparazione
fisica: il telaio è anche potente, la palla
esce facilmente dal piatto corde.
Su tutti eccellono i colpi piatti, meglio ancora se si può sfruttare la palla dell’avversario “incontrandola”. Gira
abbastanza anche il top, mentre il back
raggiunge livelli di precisione molto
buoni, tipici di attrezzi più pesanti e
selettivi. È una racchetta proprio piena,
solida, senza essere proibitiva. Va bene tanto per giocatori classificati e dal
ritmo di gioco alto e “violento” quanto
per giocatori di club, magari un po’ “old
style” nell’impostazione tecnica. Entrambe le categorie potranno giovarsi
di un comfort elevatissimo, vero tratto
distintivo di Pro Kennex. Lo sweetspot
22
è ampio ma se capitasse di non impattare bene la pallina, i contraccolpi negativi per braccia/gomiti o spalle sono
minimizzati.
Il controllo, più di tutto, si manifesta
anche a rete e al servizio. Spingendo a
dovere, il feeling delle battute piatte è
davvero ottimo, anche se sono incisivi
e taglienti anche slice e kick.
Più che una sorpresa, una conferma
oltre le aspettative.
Il pagellone
82/100
Estetica 8
A fondocampo 9
Al volo 8
Servizio 8
Top 8
Back 8
Potenza 8
Controllo 8
Maneggevolezza 8
Comfort 9
Concorrenti
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keep
calm
and
play
la regola del gioco
Chi si ferma è perduto?
Se una palla rimbalza
vicino alla riga
e il giocatore che
la colpisce, dopo il
gesto tecnico, guarda
il segno titubante,
non significa che stia
interrompendo
il gioco. Ma
se l’avversario
lamentasse che
ha interpretato
tale azione come
un’interruzione?
incontro svolto sulla terra. Il controllo
di un segno può essere effettuato sia
sul colpo che ha determinato la fine
di quel punto, che su un qualunque
colpo dello scambio nel caso in cui il
giocatore - a suo rischio e pericolo fermi immediatamente lo scambio, disinteressandosi del gioco, e chieda la
verifica del segno stesso.
Come si procede?
Nel nostro caso Cristian, dopo aver
colpito la palla, guarda titubante l’area dove essa é rimbalzata: di fatto
però questa sua azione non determina necessariamente una sua richiesta
di interruzione né di verifica di un
segno, che deve essere effettuata in
modo chiaro ed immediato (per esempio, anche alzando come molti fanno
l’indice verso l’alto o segnando con
la racchetta un segno). È sicuramente una situazione molto particolare e
delicata da gestire, ma in questo caso
sarà stata corretta la decisione presa
dall’arbitro di assegnare il punto a Cristian, il quale non ha richiesto nessun
controllo di segno, lasciando di fatto
campo libero al suo avversario. Che
non ne ha approfittato.
La situazione
Cristian sta giocando una partita di
singolare contro Carlo.
Che cosa succede?
Un rovescio di Carlo rimbalza molto
vicino alla riga laterale. Cristian colpisce la pallina e poi rimane fermo
a guardare titubante la zona dove la
palla è rimbalzata guardando i segni
per terra. Carlo, vedendo il suo avversario distratto a guardare il segno, tira la palla senza convinzione a rete.
L’arbitro assegna il punto a Cristian: a
quel punto Carlo protesta con l’arbitro
perché secondo lui Cristian ha fermato il gioco.
Il controllo del segno
Come tutti ormai sappiamo, il controllo di un segno avviene solamente
nei campi in terra battuta, dove si può
interrompere il gioco ed effettuare
questa verifica. Da ultimo, nei grandi tornei internazionali, con la nuova
tecnologia introdotta dell’hawk-eye
(occhio di falco), anche sulle superfici
veloci munite di questo sistema, potrà
effettuarsi questo tipo di verifica con
le stesse tempistiche e modalità di un
La regola
in televisione
Non solo on-line. Anche tv, all’interno del
programma Tennis Magazine, in onda in prima visione tutti i mercoledì su SuperTennis,
vengono approfondite e spiegate varie situazioni di gioco grazie all’ausilio di arbitri internazionali. Perché, come suggerisce la rubrica, il tennis è divertimento, ma se conosci
le regole ti diverti di più.
le vostre domande
Invasione del gommino, e se l’arbitro...
Scriveteci all’indirizzo [email protected] e diteci i
vostri dubbi regolamentari. Li sottoporremo ai nostri esperti e vi risponderemo su queste pagine. Questa volta rispondiamo al quesito di Giuliano
Giamberini.
Domanda: Buongiorno, mi riferisco al caso della “Invasione del gommino”
pubblicato sul numero 37 del magazine SuperTennis e più specificatamente
al passaggio sotto il titolo “Ma in pratica...”. Qui si dice che se l’arbitro
non vede chiaramente volare il gommino non sarà possibile applicare la
regola della invasione. Bene. Di fatto, però, succede spesso che anche se
l’arbitro non vede volare il gommino, alla fine dello scambio il giocatore
che lo ha perso si guarda la racchetta e si mette immediatamente alla ri-
cerca del gommino. A questo punto, se l’arbitro non ha ancora pronunciato
il punteggio (deve verificare il colpo di riflesso dopo la conclusione dello
scambio che assegna il punto) una volta che si è accorto del giocatore
che va alla ricerca del gommino, in questo caso può l’arbitro applicare la
regola della invasione?
Risposta: No, non sarà possibile applicare la regola dell’invasione perché se
l’arbitro non vede quando il gommino salta dalla racchetta, non potrà mai
essere in grado di giudicare l’invasione (es: se il gommino salta all’ultimo
colpo tirato dal giocatore, può darsi che il gommino atterri sul campo avversario quando il punto sia già finito, e quindi non potrebbe essere considerato
invasione in nessun caso).
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