Federer, eterno ragazzino - Federazione Italiana Tennis
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Federer, eterno ragazzino - Federazione Italiana Tennis
Test racchette Pro Kennex Ki5 Un’agonistica potente con l’antishock in più LA RIVISTA Anno XI - n.38 - 4 novembre 2015 Pag.22 Federer, eterno ragazzino Il Pallettaro scende in campo. E va in tv Parte lunedì 9 il nuovo programma di Gene Gnocchi su SuperTennis “Grazie a tutti voi”: la lettera di Flavia Il saluto di Flavia Pennetta dopo l’ultimo match ufficiale Pag.6 Pag.14 Maestri al futuro: qualità e tutele La FIT sta studiando anche le problematiche pensionistiche della categoria Pag.16 GLI ALTRI CONTENUTI Un sapore unico Pag.3 - Batch Point: noi e l’Expo Pag.5 - Circuito Wta: AGArchia al Masters Pag.8 Focus: Taylor Fritz Pag.10 - I numeri della settimana Pag.12 - Serie A, la quarta giornata Pag.18 - Circuito Fit-Tpra: Paolicchi nuovo n.1 Pag.20 - Personal coach: come attaccare subito Pag.21 - La regola del gioco: chi si ferma è perduto? Pag.24 2 prima pagina Un sapore unico di Enzo Anderloni - Foto Getty Images P oteva essere il momento perfetto per chiudere. Hai appena battuto il tuo rivale storico, cinque anni più giovane di te (e non ti riusciva da tre anni). Lo hai fatto nella finale del torneo di casa tua, davanti alla tua gente, con una prestazione di classica bellezza. La tua, unica e inarrivabile, classica bellezza. Come volevi essere ricordato? Meglio di così, in un contesto così, è difficile. Quando ti ricapiterà? Anche il rito della pizza condivisa con i raccattapalle avrebbe avuto un sapore unico, indimenticabile. Per fortuna non l’hai fatto, caro Roger. Probabilmente avremo dei nuovi “clasici”, Nadal-Federer come Real Madrid-Barcellona. L’edizione n. 35, 36, 37 di un faccia a faccia in cui tu l’hai spuntata solo 11 volte contro le 23 vittorie di Rafa, e che nella storia resterà come l’altra metà della tua epoca, quella in cui hai DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni regalato un’identità unica e invidiabile a questo sport. In questo senso persino la tua ultima trovata è geniale per originalità. Hai lanciato un nuovo colpo, la SABR (Sneacky Attack By Roger), questa rispostaattacco-kamikaze di controbalzo al servizio avversario, che persino nel nome è inimitabile. Chiunque provi a riproporlo non potrà chiamarlo SABR, perché il suo “Sneaky Attack” non sarà… “By Roger”. Ciononostante, per un attimo quando ti abbiamo visto esultare nella tua Basilea, abbiamo pensato a un “effetto Pennetta”. Prima o poi il giorno arriverà e un’uscita di scena bella da ricordare ce la meritiamo tutti, tu e noi appassionati di tutto il mondo che ci dovremo abituare al dopo-te. Non c’è da stupirsi che tu abbia definito questa vittoria su Rafa la più bella. Non tutti sanno quanto sia stato per te difficile e sofferto riuscire a vincere in casa. Hai fallito per diversi anni da favorito perché hai COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] 3 sempre sofferto i risvolti psicologici di questo sport che esteticamente incarni. Da ragazzino a casa tua, vedevano che eri bravino ma non ti hanno battezzato subito come un fenomeno. Anzi, visto il caratterino, allora tutt’altro che facile, avevano parecchi dubbi. E sotto gli occhi di chi ti conosceva bene, hai sempre fatto fatica a esprimerti, come facciamo noi al torneo sociale, perché poi tutti ti giudicano (se perdi ti sfottono…). Così, una sensazione dolce come quella dell’1 novembre 2015 te la auguriamo ancora. E ce la auguriamo anche noi, perché è stata un grande spettacolo. Bellezza classica, dicevamo. Che molti hanno potuto godersi sul divano di casa, gratis, davanti a SuperTennis Tv, coronamento di un filotto tennistico clamoroso. La finale del Masters femminile, lo speciale su Flavia Pennetta, “el clasico” da Basilea: il tutto senza soluzione di continuità. Che giornata, che bellezza! PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE Edisport Editoriale Srl REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected] circuito mondiale La storia infinita Roger Federer non smette mai di crescere, nemmeno a 34 anni. Lo ha dimostrato a Basilea, dove ha vinto per la 7a volta. E dove è andato in scena l’ennesimo capitolo della saga contro Nadal. Anche lui vittima del SABR, il nuovo colpo d’attacco inventato dallo svizzero di Roger Federer, n.2 al mondo, vince a 34 anni il titolo n.88 della sua carriera Piero Valesio - foto Getty Images O rmai è doveroso sconfinare nella fantasia. La quale, come ben si sa, spesso è un ottimo strumento per immaginare il futuro e disegnare scenari cui la semplice ragione o anche il calcolo più complesso non possono ambire. Che sarà di Roger Federer? O meglio: quale futuro lo attenderà al momento del suo addio? Procediamo per esclusione: un ruolo da tenero padre che segue l’ingresso delle figlie nella pubertà e nell’adolescenza? Un manager di successo che promuove il proprio marchio e magari anche quelli degli ex avversari? Un magnate della beneficenza in stile Graf & Agassi che segue le iniziative rese possibili dalle donazioni sue e dei suoi soci? Un politico di successo capace, magari di rendere più trasparenti le transazioni finanziarie che si succedono nella Confederazione? Cosa farà, alla fin fine, sono problemi suoi. Ciò che ci interessa in questa sede è che la sua figura posttennis non potrà che essere qualcosa di unico e di nuovo. Nonché, ovviamente, di molto diverso dalla figura del pensionato, o dell’ex campione che s’inventa coach giusto per sfuggire alla tediosità della pensione. Il tutto perché Roger è sempre stato, da atleta a pieno titolo, qualcosa di nuovo. Sempre qualcosa di nuovo Su di lui si applica alla perfezione l’epitaffio che l’astrofisico e scrittore Arthur Clarke ha chiesto fosse scritto sulla sua tomba: “non è diventato adulto ma non ha mai smesso di crescere”. Sulla fase adulta di Roger si può discutere: nessuno più di lui, se 4 lo si guarda con gli occhi del politically correct, è più quadrato: famiglia stabile e ampia, ricchezza, interessi filantropici etc etc. Ma chi può dire che nel suo tennis e forse anche in certi suoi sguardi e suoi atteggiamenti non sia rimasto parecchio del bambino che fu? E poi soprattutto: non ha mai smesso di crescere. Nemmeno a 34 anni quando si è inventato il Sabr certo per l’esigenza di rompere schemi e concentrazioni avversarie: ma forse anche per il semplice gusto di non essere ripetitivo, di sottoporre se stesso circuito mondiale alla disciplina necessaria per imparare qualcosa di nuovo. Un futuro fantastico Ecco perché il futuro del Federer reduce dal successo di Basilea è quanto di più stimolante possa esistere per la fantasia di chi ne segue le vicende in campo. Assai più dei dubbio che ormai tutti nutrono sulla data del suo ritiro definitivo: alla fine della prossima stagione, fra due anni con Nadal, forse mai. Il suo non sarà un post da ex-atleta: o perlomeno ci si dovrebbe stupire parecchio se si rivelasse tale. Capite che quando si ha una prospettiva del genere lambiccarsi il cervello sulle sue reali possibilità di ri-vincere uno Slam, Wimbledon o il Masters sono piccola cosa. L’adulto bambino che c’è in lui (e che a Basilea lo ha portato a stupire gli astanti affermando che quella di domenica scorsa “è stata la vittoria più bella su Rafa”) scalpita dalla voglia di esprimersi. Forse anche al di là di quanto lui stesso ne sia conscio. È che il suo crescere non è sviluppo, ma progresso per dirla con Pasolini. Per questo la sua storia andrà oltre il suo tennis. A Basilea, città natale di Federer, è il 7° sigillo su 12 finali giocate. Questa volta ha battuto l’eterno rivale Nadal per 6-3 5-7 6-3 La rivalità eterna continua, 34 sfide: Roger batte Rafa meno di 1 volta su 3 La prima a Miami 2004, l’ultima a Basilea 2015: 11 anni di sfide tra Roger Federer e Rafael Nadal. 34 scontri diretti per una delle più sentite rivalità di tutti i tempi. Le percentuali di vittoria sono tutte per lo spagnolo, che ha vinto 23 volte (68%), mentre lo svizzero si è dovuto “accontentare” di 11 successi (32%). Eccole tutte, nel dettaglio. AnnoTorneo TurnoVincitore 2015 Basilea, Indoor duro F Roger Federer 6-3 5-7 6-3 2014 Australian Open, Outdoor duro SF Rafael Nadal 7-6(4) 6-3 6-3 2013 ATP Finals Londra, Indoor duro SF Rafael Nadal 7-5 6-3 2013 Masters 1000 Cincinnati, Outdoor duro QF Rafael Nadal 5-7 6-4 6-3 2013 Masters 1000 Roma, terra F Rafael Nadal 6-1 6-3 2013 Masters 1000 Indian W, Outdoor duro QF Rafael Nadal 6-4 6-2 2012 Masters 1000 Indian W, Outdoor duro SF Roger Federer 6-3 6-4 2012 Australian Open, Outdoor duro SF Rafael Nadal 6-7(5) 6-2 7-6(5) 6-4 2011 ATP Finals Londra, Indoor duro RR Roger Federer 6-3 6-0 2011 Roland Garros, terra F Rafael Nadal 7-5 7-6(3) 5-7 6-1 2011 Masters 1000 Madrid, terra SF Rafael Nadal 5-7 6-1 6-3 2011 Masters 1000 Miami, Outdoor duro SF Rafael Nadal 6-3 6-2 2010 ATP Finals Londra, Indoor duro F Roger Federer 6-3 3-6 6-1 2010 Masters 1000 Madrid, terra F Rafael Nadal 6-4 7-6(5) 2009 Masters 1000 Madrid, terra F Roger Federer 6-4 6-4 2009 Australian Open, outdoor duro F Rafael Nadal 7-5 3-6 7-6(3) 3-6 6-2 2008 Wimbledon, erba F Rafael Nadal 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(8) 9-7 2008 Roland Garros, terra F Rafael Nadal 6-1 6-3 6-0 2008 Masters Series Hamburg, terra F Rafael Nadal 7-5 6-7(3) 6-3 2008 Masters Series Monte-Carlo, terra F Rafael Nadal 7-5 7-5 2007 Masters Cup Cina, Indoor duro SF Roger Federer 6-4 6-1 2007 Wimbledon, erba F Roger Federer 7-6(7) 4-6 7-6(3) 2-6 6-2 2007 Roland Garros, terra F Rafael Nadal 6-3 4-6 6-3 6-4 2007 Masters Series Hamburg, terra F Roger Federer 2-6 6-2 6-0 2007 Masters Series Monte-Carlo, terra F Rafael Nadal 6-4 6-4 2006 Masters Cup Cina, Indoor duro SF Roger Federer 6-4 7-5 2006 Wimbledon, erba F Roger Federer 6-0 7-6(5) 6-7(2) 6-3 2006 Roland Garros, terra F Rafael Nadal 1-6 6-1 6-4 7-6(4) 2006 Masters Series Roma, terra F Rafael Nadal 6-7(0) 7-6(5) 6-4 2-6 7-6(5) 2006 Masters Series Monte-Carlo, terra F Rafael Nadal 6-2 6-7(2) 6-3 7-6(5) 2006 Dubai, Outdoor duro F Rafael Nadal 2-6 6-4 6-4 2005 Roland Garros, terra SF Rafael Nadal 6-3 4-6 6-4 6-3 2005 Masters Series Miami, Outdoor duro F Roger Federer 2-6 6-7(4) 76(5) 6-3 6-1 2004 Masters Series Miami, Outdoor duro R32 Rafael Nadal 6-3 6-3 batch-point Noi e l’Expo quanto è avvenuto nel nostro mondo grazie alla nuova FIT di Angelo Binaghi, che ha saputo costruire un decennio di successi e di prosperità nonostante la negatività del clima che le “sue” prefiche professioniste continuavano a tentare di spargere, per interesse o per pura e semplice autoreferenzialità, a suon di menzogne. Se tanto mi dà tanto - e l’esperienza dimostra che me lo dà - adesso questa similitudine si estenderà alle conseguenze di quanto è stato fatto sinora. L’ottimismo che l’Expo ha instillato negli italiani sta già producendo benefici effetti nell’ambito economico, accelerando il ritmo della ripresa del Paese. E la FIT sta già verificando, cifre alla mano, che il 2016 farà impallidire anche il 2015, l’anno dei miracoli. Batch L’Expo di Milano si è chiuso con un grandissimo successo non soltanto di pubblico ma anche, e soprattutto, di immagine. Molti osservatori sono concordi nel sottolineare come i 21 milioni di visitatori in sei mesi (media superiore ai 115.000 al giorno) abbiano anche rappresentato il frutto di un rinnovato senso di orgoglio nazionale, dell’ammirata sorpresa con la quale tutti noi abbiamo scoperto come le litanie delle prefiche anti-italiane di professione, che ci avevano convinto dell’imminenza di una figuraccia planetaria, altro non fossero che pura e semplice disinformazione, e che - alla faccia loro - l’Italia aveva saputo dare l’ennesima prova di che cosa è capace quando crede in ciò che fa. Voi direte, vabbè, ma che c’entra l’Expo col tennis? C’entra, c’entra. Perché è evidente il parallelismo fra la splendida impresa milanese e 5 Circuito wta Il mio grazie a tutti voi E' passato qualche giorno da quell'ultimo match a Singapore (giovedì 29 novembre) e Flavia Pennetta ha scelto di salutare e ringraziare chi le è stato vicino nella sua lunga avventura nel mondo del tennis con un bella lettera pubblicata sul suo sito web M i ci sono voluti una paio di giorni per cercare di definire come mi sento... In verità ho sempre pensato che il giorno della mia ultima partita mi sarei sentita triste e malinconica, invece come spesso succede quando idealizzi qualcosa mi sbagliavo. Mi sbagliavo perché mi sento bene, serena, come dico spesso io “mi sento normale” e penso di aver capito il perché: volete saperlo?? Perché per me questo non è un addio: il tennis è stato il mio primo grande amore e anche se non sarò più in campo a lottare per una partita o per un risultato non cambia il fatto che non ci lasceremo mai. Sono passati 18 anni dalla mia partenza da Brindisi, ero una bimba di 15 anni che rincorreva il suo sogno. Una mia cara amica mi ha mandato un sms ieri che credo sia la descrizione perfetta di quello che ero e quello che oggi, a 33 anni, sono diventata: “Tu sei stata la ragazzina sfrontata e coraggiosa al limite dell’incoscienza che ho conosciuto più di 15 anni fa. E ora una donna. Forte. Intensa. E sempre coraggiosa. Continua a fare sogni meravigliosi. E realizzali tutti...” Grazie a questo sport ho avuto la fortuna di girare il mondo, conoscere persone meravigliose che sono diventate un punto fermo nella mia vita. Un grazie speciale va al mio allenatore storico Gabi, un padre, un amico, un maestro del tennis e ancora di più della vita. A Salva, che mi ha dato la forza di andare avanti nei momenti bui e che ha sempre creduto in me sin dal primo giorno, un amico, un confidente, un compagno di viaggio unico. A Max, il mio pelato preferito: ci siamo conosciuti nel 2007 e da quel momento non ci siamo mai più lasciati. Non solo un grandissimo fisioterapista ma un grande uomo che mi ha aiutato a crescere e ad avere fiducia in me stessa tra lacrime e sorrisi, sempre presente e positivo. A Sergi, per la pazienza che ha avuto in questi 2 anni, per avermi sopportato tutti i giorni che abbiamo lavorato a migliorare e continuare a crescere anche quando pensavo che più di tanto non potevo fare... beh Sergi grazie a te sono diventata ancora più forte, potente, resistente. A Sebas, che mi ha aiutato nella preparazione fisica e con le sue parole dolci e tranquille mi ha trasmesso molta serenità. A Ivan, il mio “psicoccolo”: ci siamo conosciuti per caso ma i tuoi abbracci e i nostri pomeriggi passati con una caffè a parlare sono stati di grande aiuto per imparare a conoscermi e accettarmi anche con i miei difetti. Sono i nostri difetti a renderci speciali!!! Grazie a Gisella, Francesca, Sara, Roberta, Came per avermi regalato momenti indimenticabili. Siamo state prima avversarie e poi colleghe per poi diventare amiche, unite dall’ amore per questo sport. Questi anni senza di voi non sarebbero stati la stessa cosa, siete state la mia famiglia lontano dalla mia famiglia e per questo non vi ringrazierò mai abbastanza. Grazie a Fabio per essere al mio fianco, per farmi sentire amata ogni giorno, per avermi dato quella serenità che mi ha permesso di fare cose grandi, per accettarmi per quella che sono, per essere il mio migliore amico e il mio confidente: sei stata la scoperta più bella e dolce di questi anni! E un GRAZIE speciale alla mia famiglia che fin da piccola mi ha permesso di intraprendere questo cammino e seguire i miei sogni. Grazie a tutti voi che in questi anni avete tifato per me, avete pianto e gioito e mi avete fatto sentire speciale. I vostri messaggi in questi giorni sono stati bellissimi, mi avete commossa...ragazzi questo non è un addio ma un nuovo inizio. Sognate in grande, sorridete sempre e credete in voi stessi ...tutto può diventare realtà. P.S RAGAZZI MA HO VINTO UNO SLAM???? Verooooooooo??? Pensavo fosse un sogno Besos y soles a tutti Flavia Pennetta 6 circuito mondiale W W W. Z U S T E N N I S . I T 7 circuito mondiale AGArchia al Masters Senza Serena Williams al vertice può succedere di tutto. Non a caso la finale a Singapore è stata del tutto inaspettata: Agnieszka “Aga” Radwanska ha battuto Petra Kvitova e ha vinto il titolo nonostante le due sconfitte nel girone. Una delle quali subita da Flavia Pennetta di 1 Agnieszka Radwanska, polacca di Cracovia, è oggi al n.5 del ranking mondiale Andrea Nizzero - foto Getty Images S i può dire? Le WTA Finals, a parte per Agnieszka Radwanska, non sono state un successo. Singapore si è dimostrata piuttosto tiepida nei confronti dell’evento Wta più importante dell’anno, facendo riproporre le solite domande sull’opportunità di preferire i soldi freschi di nuovi sponsor al solito entusiasmo di luoghi più ricettivi. Per l’ennesima volta, la formula ha fatto alzare le sopracciglia a chi ha bene in testa il concetto di “va avanti chi vince”: in finale sono andate due giocatrici che avevano perso due partite su tre nel round robin. E poi il tennis femminile conferma i due estremi di cui vive ormai da anni, a parte pochissime eccezioni: in presenza di Serena, non vince nessuno; in assenza di Serena, vince chiunque. Per quanto l’incertezza del risultato sia sempre positiva in una competizione sportiva, tutto perde di fascino quando ci si avvicina un po’ troppo all’aleatorietà di una lotteria. 1Che capriole Aga Come capovolgere una stagione in tre partite. Meno di una settimana fa, 2 Flavia Pennetta, all’ultima apparizione in carriera, ha battuto nel round robin proprio Agnieszka Radwanska, futura vincitrice per 7-6 6-4. La sconfitta per 7-5 6-1 contro Maria Sharapova le è costata la semifinale. Per passare le sarebbe bastato vincere un set 8 Agnieszka Radwanska aveva le valige pronte di fianco alla sua porta d’albergo a Singapore. Sconfitta da Maria Sharapova e Flavia Pennetta nelle prime due partite delle WTA Finals, fanalino di coda del girone e reduce da una stagione tutt’altro che brillante, sembrava pronta per una off-season da mal di testa e dubbi esistenziali. Il suo 2015, in cui è sempre apparsa molto più ‘babbana’ che maga, si sarebbe concluso con una semifinale a Wimbledon e una vittoria a Tokyo come unici risultati degni di nota. Poco, per una che punta a vincere Slam e il cui talento non pone limiti di sorta. Ma la formula delle WTA Finals, piaccia o meno, può far resuscitare: Halep, Muguruza e Kvitova battute in fila e contro pronostico, per vincere il torneo più significativo della sua carriera. Lei si è lasciata trasportare e forse circuito mondiale sbatte sempre, 5Masha contro la... Petra 3 4 5 6 7 8 ha esagerato dicendo: “È il giorno più importante della mia vita”. Con il tennis femminile perennemente in cerca di una luce che lo illumini in assenza dell’astro Serena, la Professoressa Aga è tornata a ricandidarsi per un ruolo da campionessa vera. 2La normalità di Flavia La qualità e l’impegno messi in campo da Maria Sharapova, nell’ultima partita della carriera di Flavia Pennetta, sono il miglior complimento che una collega potesse farle. Appena concluso il match, è fuggita dal campo perché odia le “drama queen”, le regine del dramma, e le lacrime in mondovisione. “Mi sento normale, e non è normale”, ha detto ai microfoni WTA qualche ora dopo. In questi giorni forse avrà avuto modo di comprendere ed emozionarsi davvero. Quelle parole, però, involontariamente colgono a pieno uno degli aspetti che ha reso Flavia così grande: la straordinarietà dell’ordinario. L’ultimo torneo le regala l’ultima vittoria, proprio su Aga Radwanska, che poi a sorpresa avrebbe portato a casa la coppa. di nuovo 3Kvitova felice, però... Quando ci si chiede perché il tennis femminile non abbia padrona al di fuori di Serena, uno dei luoghi dove cercare risposta sarebbe la testa della ceca Petra Kvitova. Forse l’unica con le armi e la varietà che servirebbero per minare il dominio dell’americana, non riesce a trovare la quadratura del cerchio. Alle indecisioni sul campo si aggiungono quelle al di fuori, come la crisi nerissima che l’ha colta dopo gli Australian Open e che ha rischiato di spingerla al ritiro. La buona notizia: sembra di nuovo felice di giocare a tennis. la ”millenial” 4Mugu, già al vertice Dopo una fase a gironi da campionessa, la spagnola Garbine Muguruza si è persa nella ragnatela tessutale da Agnieszka Radwanska in semifinale. L’occasione era ghiotta e la sconfitta brucerà, ma la numero 3 della classifica di fine anno può fare i salti di gioia riguardando al suo 2015. Nata un anno prima di Eugenie Bouchard, ha raggiunto il vertice un anno più tardi: un ritardo benigno, che le ha dato più consapevolezza e solidità dell’altra “millenial” del tennis. E per come il suo fisico ha retto una stagione da 98 partite (doppio compreso), sembra davvero pronta al grande salto. 9 Se, a fine carriera, Maria Sharapova dovesse stilare una classifica delle avversarie che più l’hanno messa in difficoltà, Petra Kvitova se la giocherebbe con tutte a parte Serena. Dopo aver superato la fase a gironi in modo impeccabile, Masha ha sbattuto violentemente contro il tennis mancino della ceca, facendosi addirittura rimontare un vantaggio di 5-1 nel secondo set. La fine di una stagione poco fortunata, con il titolo degli Internazionali BNL d’Italia come unico vero sorriso e miglior risultato. debolezze 6Le di Simona Halep Più passa il tempo, più Simona Halep scopre le sue debolezze. La rumena due anni fa è arrivata ai piani alti del tennis come un piccolo uragano, dopo essersi indurita la scorza con diverse stagioni vissute nell’ombra. Tecnica sopraffina, gambe instancabili, testa sulle spalle e predisposizione al sacrificio: a tutti sembrava di aver visto una nuova campionessa. Invece è rimasta un’assidua frequentatrice dei piani alti con una idiosincrasia preoccupante per le buone occasioni: a Singapore era la prima testa di serie, decisamente una contendente per il titolo e in un girone tutt’altro che di ferro. Dopo la prima partita dominata, le sarebbe bastato vincere un set in due incontri per andare in semifinale: ne ha persi quattro su quattro. La costante c’è ed è facile da individuare: più è buona e concreta l’opportunità, meno lo è Simona. entry Safarova, 7New occhio per il 2016 Un’altra graditissima new entry, che nel corso del 2015 ha trovato l’equilibrio di cui il suo talento necessitava. Merito anche di un team rinnovato che finalmente sembra averle fatto capire che il tennis non è solo stress e paranoia, ma anche divertimento. Le sue Finals non sono state memorabili, come in generale il suo finale di stagione, ma un po’ di consapevolezza in più e un po’ di ansia in meno potrebbero farci ricordare il suo 2016. non ha 8Angelique lasciato il segno Angelique Kerber era probabilmente la tennista meno attesa del torneo, dopo un’annata in cui non è andata oltre il terzo turno in nessuno Slam e con una qualificazione alle Finals acchiappata in extremis. Eliminata nella fase a gironi, non ha lasciato il segno nemmeno a Singapore. focus Fritz è già grande Un metro e 85, figlio di tennisti, n.1 junior e vincitore degli Us Open ‘giovani’, Taylor in ottobre ha vinto il suo 2° challenger prima dei 18 anni, impresa riuscita a gente come Nadal e Djokovic. E per lui garantisce Sampras si presenteranno davanti. Quando mi sarò adattato al mondo Atp saprò pormi nuovi obiettivi, sia di ranking che di crescita personale”. La solidità mentale è già una caratteristica peculiare del tennis di Fritz. Ne è la prova l’incredibile record sulle palle break annullate durante il torneo di Sacramento: 34 su 37. Alessandro Nizegorodcew Statistiche di Luca Brancher Foto Getty Images di “H a un grande futuro davanti a sé, colpisce la palla in maniera incredibile e il suo diritto è fantastico. Inoltre ha il giusto atteggiamento in campo, ha voglia di imparare ed ascoltare”. Musica e parole di Pete Sampras, oggetto della discussione il giovanissimo tennista yankee Taylor Fritz. Numero 208 delle ultime classifiche Atp, il neo diciottenne statunitense ha impressionato nelle ultime settimane conquistando due challenger consecutivi sul cemento di Sacramento e Farifield ed è finito sulla bocca di appassionati e addetti ai lavori. Figlio d’arte - Taylor Fritz nasce il 28 ottobre 1997 a Rancho Santa Fe, un piccolo sobborgo residenziale della città di San Diego. Inizia a giocare all’età di 2 anni grazie ai genitori, entrambi ex tennisti professionisti: il padre, Guy Fritz, è giunto al numero 301 Atp nel 1978 mentre la madre, Kathy May, ha conquistato lo Us Clay Court Championships a Indianapolis nel 1976. Crescere a pane e tennis è inevitabile, una vita da giocatore la diretta conseguenza. “Se non avessi intrapreso la strada del professionismo mi sarebbe piaciuto tentare con il football americano”, ha spiegato più volte Fritz, grande tifoso dei San Diego Chargers e, per quanto riguardo il calcio europeo, del Manchester United. Taylor Fritz è attualmente il numero uno del mondo under 18. Nel 2015 ha disputato due finali Slam dividendo equamente il bottino con l’amico e connazionale Tommy Paul (Roland Garros a Paul, Us Open a Fritz). A livello professionistico si è già segnalato per due allori challenger, con prestigiosi successi su tennisti dal buon valore come Dustin Brown, Pablo Carreno Busta (nella sua unica vittoria Atp a Nottingham) e Tim Smyczek. Taylor Fritz, oltre che n.1 del mondo junior, è il primo di 4 statunitensi ai piani alti del ranking mondiale Under 18. Dietro al californiano ci sono Michael Mmoh (n.3), Tommy Paul (n.5) e Reilly Opelka (n.6). Nel ranking Atp è n.208 Testa sulle spalle - In tutte le dichiarazioni rilasciate alla stampa Fritz è parso pacato, umile, ma allo stesso tempo molto convinto dei propri mezzi e degli obiettivi da raggiungere. “Quest’anno ho disputato le qualificazioni a New York grazie a una wild card - ha spiegato nel 2016 conto di partecipare al main draw grazie alla mia classifica. So cosa mi aspetta nel tennis di alto livello, ma non so come reagirò agli ostacoli che mi 10 Maledizioni - John McEnroe su Donald Young disse nel 1999: “Questo ragazzo gioca alla stessa maniera di un altro mancino che conosco molto bene”. Andy Murray durante il Roland Garros cinguettò (e sentenziò) su Caroline Garcia: “La ragazza che sta giocando contro la Sharapova diventerà numero 1”. Per non parlare di Evonne Goolagong, che dopo aver parlato di Ashleigh Barty come futura stella del circuito Wta, ha poi visto la giovane australiana darsi al... cricket. Queste sono solamente alcune delle infinite “maledizioni” lanciate da grandi campioni verso giovani promesse. La speranza di Taylor Fritz è che le parole di Pete Sampras, idolo del giovane californiano, non diventino un incubo come già accaduto per alcune grandi speranze (poi inesorabilmente mancate) del tennis internazionale. Il sogno è che “l’amico Fritz” si ritrovi a pagare da bere a Sampras, come solito fare nell’opera lirica di Pietro Mascagni, di fronte alla coppa degli Us Open... La prova del 9: Fritz come i big Taylor Fritz è il nono giocatore a vincere due challenger prima di compiere 18 anni. In questa speciale classifica compaiono, tra gli altri, Djokovic, Nadal, Del Potro e Gasquet. La finale di Sacramento contro Jared Donaldson, classe 1995, rappresenta la decima finale più “giovane” della storia del circuito challenger, la numero 1 è Ancic-Nadal ad Amburgo 2003. 11 13 i numeri della settimana 7 maestre senza Slam I primi 25 italiani del ranking Atp I primi 25 del ranking Atp di Giorgio Spalluto - foto Getty Images 7 le tenniste ad aver vinto il Masters senza essere riuscite prima ad aggiudicarsi uno Slam. Agnieszka Radwanska (nella foto) si aggiunge a Evert, vincitrice della prima edizione nel 1972, Hanika (1982), Sabatini (1988), Jana Novotná (1997), Clijsters (2002) e Mauresmo (2005). 0 i tennisti o le tenniste, prima di Agnieszka Radwanska, ad aver vinto il Masters con 2 sconfitte nel girone. 5 le vincitrici del Masters a non essere mai riuscite a occupare la prima posizione del ranking: Hanika (vincitrice nel 1982), Sabatini (1988, 1994), Novotna (1997), Kvitova (2011) e Radwanska (2015). Queste ultime sono state sono state al massimo numero 2, ma hanno tutto il tempo per attaccare la vetta. 12 le finali raggiunte da Roger Federer a Basilea. È suo il primato di finali raggiunte in uno stesso torneo, con 2 lunghezze di vantaggio su Vilas, 10 volte finalista nel torneo di Buenos Aires. 1 la stagione chiusa da Federer con un bilancio positivo su Nadal. L’elvetico e lo spagnolo si sono affrontati almeno una volta nelle ultime 12 stagioni, con lo svizzero in grado di chiudere in vantaggio solo nel 2007: 3 vittorie e 2 sconfitte Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Nome (nazionalità) Novak Djokovic (SRB) Roger Federer (SUI) Andy Murray (GBR) Stan Wawrinka (SUI) Tomas Berdych (CZE) Rafael Nadal (ESP) Kei Nishikori (JPN) David Ferrer (ESP) Richard Gasquet (FRA) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) Marin Cilic (CRO) Kevin Anderson (RSA) John Isner (USA) Milos Raonic (CAN) Gilles Simon (FRA) David Goffin (BEL) Feliciano Lopez (ESP) Bernard Tomic (AUS) Dominic Thiem (AUT) Gael Monfils (FRA) Ivo Karlovic (CRO) Fabio Fognini(ITA) Benoit Paire (FRA) Roberto Bautista Agut (ESP) Jack Sock (USA) Punti 15785 8250 8070 6585 4730 4630 4440 3945 2715 2545 2485 2475 2360 2170 2100 1760 1725 1675 1600 1590 1565 1550 1528 1525 1470 Nome (nazionalità) Serena Williams (USA) Simona Halep (ROU) Garbine Muguruza (ESP) Maria Sharapova (RUS) Agnieszka Radwanska (POL) Petra Kvitova (CZE) Flavia Pennetta (ITA) Lucie Safarova (CZE) Angelique Kerber (GER) Timea Bacsinszky (SUI) Venus Williams (USA) Carla Suarez Navarro (ESP) Karolina Pliskova (CZE) Belinda Bencic (SUI) Roberta Vinci (ITA) Ana Ivanovic (SRB) Caroline Wozniacki (DEN) Sara Errani (ITA) Madison Keys (USA) Elina Svitolina (UKR) Jelena Jankovic (SRB) Victoria Azarenka (BLR) Ekaterina Makarova (RUS) Andrea Petkovic (GER) Samantha Stosur (AUS) 12 Rank. 22 28 58 68 90 121 158 161 179 197 199 229 233 237 244 253 281 297 298 317 326 336 346 353 356 Nome Fabio Fognini Andreas Seppi Simone Bolelli Paolo Lorenzi Marco Cecchinato Luca Vanni Thomas Fabbiano Andrea Arnaboldi Matteo Donati Filippo Volandri Gianluca Naso Salvatore Caruso Riccardo Bellotti Federico Gaio Lorenzo Giustino Alessandro Giannessi Roberto Marcora Erik Crepaldi Matteo Viola Flavio Cipolla Alessandro Bega Gianluigi Quinzi Gianluca Mager Edoardo Eremin Omar Giacalone Punti 1550 1405 790 725 615 470 362 358 286 256 255 222 219 210 205 197 174 160 159 147 145 136 132 129 129 Le prime 25 italiane del ranking Wta Le prime 25 del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Punti 9945 6060 5200 5011 4500 4220 3621 3590 3590 3133 3091 3030 2955 2900 2655 2645 2641 2525 2495 2410 2345 2276 2201 2106 1865 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome Punti 7 Flavia Pennetta 3621 15 Roberta Vinci 2655 18 Sara Errani 2525 34 Camila Giorgi 1325 51 Karin Knapp 1031 112 Francesca Schiavone 541 267 Alberta Brianti 169 271 Martina Caregaro 168 296 Giulia Gatto-Monticone 144 331 Alice Matteucci 117 348 Gioia Barbieri 108 364 Martina Trevisan 99 370 Anastasia Grymalska 96 376 Nastassja Burnett 93 388 Cristiana Ferrando 89 394 Georgia Brescia 88 416 Claudia Giovine 77 467 Gaia Sanesi 60 469 Jessica Pieri 60 474 Alice Balducci 60 484 Corinna Dentoni 57 487 Stefania Rubini 57 491 Bianca Turati 56 495 Anna Giulia Remondina 56 511 Valeria Prosperi 52 il tennis in tv Lunedì col Pallettaro G ene Gnocchi è un pallettaro. Anzi, è “Il Pallettaro”. Come il titolo del nuovo programma con cui il comico emiliano “Il Pallettaro”, nuovo programma di Gene Gnocchi: lunedì alle 22.45 su SuperTennis Tv porta sugli schermi di SuperTennis Tv il tennis amatoriale. Quello di Quarta categoria e del circuito Fit-Tpra. Lo farà con uno sguardo speciale, dall’interno. Perché quello che andrà in onda sul canale numero 64 del digitale terrestre, sul 224 della piattaforma Sky, sul 30 di TivùSat e in web streaming su www.supertennis.tv, sarà un diario di campo. E non solo. “È un programma molto divertente che parla di tennis, ma soprattutto di un sottobosco del tennis che non è mai abbastanza considerato”, ha spiegato lo stesso Gene. La prima puntata è in programma proprio per lunedì 9 novembre alle 22.45. “In ogni torneo ci sono infinite tipologie di giocatore - continua Gene -: il giovane universitario, il 35enne che ha appena cominciato a far partite, l’anziano che magari è tutta una vita che va dal maestro però ancora non si sente pronto per il match. Insomma, vicende personali diverse e veramente interessanti”. C’è il mondo del tennis e di chi lo pratica. “Ma c’è anche un obiettivo reale, il mio obiettivo: quello di scalare posizioni Atp, pardon Tpra”. Un diario, si diceva, molto comune: “Credo che in me si possano riconoscere tantissimi tennisti. Specie i pallettari, quelli che non concedono niente allo spettacolo ma sono molto, molto concreti”. Elite Wta, domenica mattina la finale Una volta era il Masterino. Oggi è il Wta Elite Trophy, riservato alle giocatrici tra la 9a e la 19a posizione mondiale. Si gioca a Zhuhai, nella Cina sudorientale, e SuperTennis lo sta trasmettendo tutto in diretta, dedicandovi gran parte del palinsesto mattutino e del primo pomeriggio. Evento da 2.15 milioni di dollari di montepremi, con due italiane al via tra le 12 ai nastri di partenza (Sara Errani e Roberta Vinci). Prima dei match, spazio all’approfondimento con gli speciali dallo studio. Si chiude domenica mattina, l’8 novembre, con la finale programmata per le 9.30. Ovviamente in diretta. Il mercoledì d’approfondimento: prima Tennis Magazine poi l’Atp Giovedì 5 Venerdì 6 00:00 - WTA Finals Singapore 02:00 - Circolando AS Plebiscito Padova 02:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 04:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 06:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 08:15 - La Voce delle Regioni 09:15 - Studio LIVE 09:30 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI 11:45 - Studio LIVE 12:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI 16:00 - Tennis Magazine 16:30 - Magazine ATP 17:00 - News 17:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 19:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 21:00 - News 21:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 22:30 - Circolando AS Plebiscito Padova 23:00- Kia Trophy Bari 00:00 - La Voce delle Regioni 01:00 - Magazine ATP 01:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 03:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 05:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 07:15 - Tennis Magazine 07:45 - Studio LIVE 08:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI 11:45 - Studio LIVE 12:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI 14:00 - ATP 500 Basilea Finale (replica) 16:30 - Circolando AS Plebiscito Padova 17:00 - News 17:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 19:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 21:00 - News 21:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 23:00 - WTA Finals Singapore, Finale Sabato 7 01:00 - Tennis Magazine 01:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 03:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 05:30 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 07:30 - WTA Finals Singapore 09:15 - Studio LIVE 09:30 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI 11:45 - Studio LIVE 12:00 - LIVE WTA ELITE TROPHY ZHUHAI 14:00 - Tennis Magazine 14:30 - ATP 500 Vienna (replica) 16:30 - Magazine ATP 17:00 - News 17:05 - WTA Finals Singapore 19:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 21:00 - News 21:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 23:00 - ATP 500 Basilea Finale (replica) Domenica 8 01:00 - Circolando AS Plebiscito Padova 01:30 - ATP Stoccolma (replica) 03:00 - ATP Mosca (replica) 05:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 07:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 08:45 - Studio LIVE 09:00 - LIVE WTA ELITE TROPH ZHUHAI Finale 11:00 - Circolando 11:30 - WTA Mosca (replica) 14:00- Magazine ATP 14:30 - ATP 500 Basilea (replica 16:30 - Tennis Magazine 17:00 - News 17:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai, Finale (replica) 19:00 - ATP 500 Vienna (replica) 21:00 - News 19:30 - Reloaded Master 1000 Shanghai 22:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) Lunedì 9 01:00 - Errani vs Garcia, Fed Cup 2015 1° turno 03:00 - Reloaded Master 1000 Shanghai 04:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 06:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai (replica) 08:00 - WTA Elite Trophy Zhuhai Finale (replica) 10:00 - Tennis Magazine 10:30 - ATP 500 Basilea 12:30 - Magazine ATP 13:00 - A. Radwanska vs Kuznetsova, Fed Cup 1° turno 2015 15:30 - Pennetta vs Halep,WTA Finals Singapore 17:00 - News 17:05 - U. Radwanska vs Sharapova, Fed Cup 1° turno 2015 18:30 - Circolando Plebiscito Padova 19:00 - Federer vs Nadal. ATP Basilea 2015 21:00 - News 21:05 - WTA Elite Trophy Zhuhai Finale (replica) 22:45 - Il Pallettaro 23:00 - Giorgi vs Cornet, Fed Cup 2015 1° turno Martedì 10 00:30 - Circolando Plebiscito Padova 01:00 - Nadal vs Murray, ATP Roma 2014 03:30 -Tennis Magazine 04:00 -WTA EliteTrophy Zhuhai (replica) 06:00 - Suarez Navarro vs Sharapova,WTA Roma 2015 Finale 08:30 -ATP Basilea (replica) 10:30 - Errani vs Mladenovic,Fed Cup 2015 1° turno 12:00 - Reloaded Master 1000 Shanghai 13:00 -A.Radwanska vs Sharapova,Fed Cup 1° turno 2015 14:30 -WTA EliteTrophy Zhuhuai 16:30 - Il Pallettaro 17:00 - News 17:05 -Kuznetsova vs Goerges,Fed Cup Semifinale 2015 18:45 - Kia trophy Bari 19:00 -WTA EliteTrophy Zhuhuai 21:00 - News 21:05 - La Voce delle Regioni 22:00 -Pennetta vs Radwanska,WTA Finals Singapore (replica) Mercoledì 11 00:00-GiorgiGarcia,Fed Cup1°turno2015 02:00-SeppivsWawrinka,ATPRoma2012 06:15-IlPallettaro 06:15-ReloadedMaster 1000Shanghai 07:15-DoppioItaliavs Francia,FedCup1°turno 2015 08:30-Circolando PlebiscitoPadova 09:00-WTAEliteTrophy Zhuhai 11:00-GiorgivsS. Williams,FedCup2015 12:30-TennisMagazine 13:00-SafarovavsGarcia, FedCupSemifinale2015 15:00-ReloadedMaster 1000Shanghai 16:00-LaVocedelle Regioni 17:00 - News 17:05-Pavlyuchekovavs Lisicki,FedCupSemifinale 2015 19:30-FederervsSock, ATPBasilea2015 20:30-IlPallettaro 21:00 - News 21:05 - Tennis Magazine 21:30 - Magazine ATP 22:00-FederervsNadal. ATPBasilea2015 NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali 14 A colpo sicuro www.cattolica.it 15 16 facciamo il punto Maestri tutelati e di qualità: “Ecco il nuovo Sistema Italia” Michelangelo Dell’Edera, numero 1 dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi, spiega le iniziative in cantiere per gli insegnanti di tennis certificati, formati e aggiornati dalla Fit C he cosa sta facendo la Fit per i maestri di tennis? Quelli che forma e che, da qualche anno, aggiorna con continuità? Sta lavorando per costruire un sistema evoluto, che li tuteli e valorizzi: il Sistema Italia. Si possono sintetizzare così le parole di Michelangelo Dell’Edera, oggi direttore dell’Istituto Superiore di Formazione ‘Roberto Lombardi’ (noto sotto la sigla di ISF, vale a dire la ex Scuola Nazionale Maestri). Per prima cosa si persegue la qualità: “Perché per allevare giocatori di talento ci vogliono maestri di alto livello”. Servizi concreti Per averne sempre a disposizione, nel maggior numero possibile, la Federtennis e l’ISF hanno seguito strade precise: “Negli ultimi cinque anni, la FIT ha adottato due strategie - spiega Dell’Edera -. In primis, offrire servizi in cambio della tassa d’iscrizione”. Cose concrete, dunque: “Versando la tassa annuale d’iscrizione all’Albo e agli Elenchi, oltre all’abilitazione a insegnare tennis in circoli affiliati alla FIT, viene offerta gratuitamente la possibilità di accedere ad ‘iCoach’, un’area del sito ITF dedicata a tutti gli insegnanti, il cui costo - se fatto privatamente - sarebbe di 100 dollari e che permette di accedere a una vasta gamma di servizi: video didattici, articoli, e persino la possibilità di assistere online ai simposi internazionali. È un sito di altissima qualità. Inoltre, offriamo anche la password per poter accedere all’area tecnica del sito dell’Istituto Superiore di Formazione, dove si trova moltissimo materiale didattico su tecnica, tattica, area mentale, comunica- zione, nozioni motorie, di management e tanto altro”. Tra i servizi offerti agli insegnanti Fit anche una polizza dedicata. “Offriamo un’assicurazione che copre sia determinati infortuni che avvengono in campo sia nelle trasferte, quando si accompagnano i ragazzi in giro per impegni agonistici. Inoltre offriamo un capo di abbigliamento che varia di anno in anno, regolarmente acquistato presso i nostri sponsor tecnici”. Formazione più vicina La seconda strategia cui si faceva riferimento in precedenza punta sempre alla semplificazione per i maestri e per gli aspiranti tali. “I corsi di formazione sono stati calendarizzati in modo tale da non mettere in difficoltà gli insegnanti”. Difficoltà che potevano essere sia logistiche che motivazionali. “Fino al 2010 - spiega Dell’Edera -, ogni aspirante maestro doveva andare 3 mesi a Roma e in più effettuare un tirocinio di 2 mesi. Traduzione: cin- 16 que mesi fuori casa, senza stipendio e con poche opportunità. Oggi ci vogliono due anni per diventare maestro, ma c’è un modulo tecnico-tattico da seguire ogni due mesi. E il tirocinio si può effettuare anche in periferia, con tutti i vantaggi del caso”. Sia in termini di costi che di tempistiche. Aggiornamenti, regione per regione Ma formare non è abbastanza. Serve un rapporto diretto continuativo, fornito dai corsi d’aggiornamento. Che in realtà non sarebbero una novità: “L’aggiornamento - spiega Dell’Edera - è sempre stato obbligatorio ma la Federazione non si era mai preoccupata di organizzare i corsi. Lo so perché provengo dalla periferia e come insegnante mi lamentavo del fatto che la mia formazione fosse stata curata esclusivamente e soltanto durante il corso di formazione. Così dal 2012 abbiamo maturato l’idea di recarci in tutte le regioni con cadenza bienna- facciamo il punto le (negli anni pari). Abbiamo costruito una task-force di docenti dell’Istituto che porta in periferia metodologie e novità”. I vantaggi di questa nuova soluzione? “Costi di trasferta limitati per gli insegnanti e bassa incidenza sulla loro attività abituale, perché si svolgono nei fine settimana”. Il nuovo corso dei corsi Contenuti i costi di trasferta, il prezzo dei corsi varia dai 50 ai 70 euro: “Dipende dal materiale che mettiamo a disposizione di volta in volta - spiega Dell’Edera -. Anche perché non si paga tanto il corso in sé quanto il materiale didattico ricevuto. Si tratta di libri, cartelline, dispense, brochure. La quota serve esclusivamente per acquistare a un prezzo favorevole quel materiale che ai singoli costerebbe di più, e che di fatto consegniamo a tutti gli insegnanti che partecipano”. Detto degli ‘anni pari’, negli anni dispari non va dimenticata l’organizzazione di un grande evento, a Roma, in corrispondenza degli Internazionali Bnl d’Italia: “Stiamo già lavorando al Simposio 2017 con il Comitato Direttivo dell’ISF presieduto da Domenico Carnuccio”. A dimostrazione del fatto che la formazione continua sia una priorità assoluta: “Ci interessa alzare sempre di più le competenze degli insegnanti italiani, ma per farlo dobbiamo fornire costantemente le migliori e più corrette informazioni possibili”. Corpo, mente e cibo Per ricercare la qualità, nel tennis, serve anche il fisico. “Stiamo spingendo e valorizzando sempre di più la qualifica del preparatore fisico, obbligando le scuole ad avere nel loro organigramma questa figura. L’attività motoria di base riveste un’importanza basilare, un giocatore prima di diventare tale deve essere un grande atleta”. Ma si continua a lavorare su proposte formative nuove: “Lanceremo i corsi di formazione per preparatori mentali, un’altra figura determinante ma che deve essere preparata con grande attenzione. Per tale ragione abbiamo realizzato un protocollo con l’Ordine degli Psicologi e i corsi saranno riservati a laureati in psicologia e psicologia dello sport”. Tecnica, fisico, mente e... alimentazione: “Verrà inserita anche la figura dell’educatore alimentare. Anche in questo caso, la qualità sarà garantita da laureati in medicina e biologia con competenze specifiche nel campo dell’alimentazione. Insomma un continuo work in progress sia da un punto di vista organizzativo che didattico”. Maestri e dirigenti Non solo in campo, ma anche fuori, così che ogni club possa avere le infor- 14 corsi d’aggiornamento Ecco tutte le date 2016 I Corsi di aggiornamento, che interesseranno tutto il territorio nazionale e saranno rivolti a tutti gli Insegnanti in possesso di una delle qualifiche attualmente presenti nel quadro formativo della FIT, sono finalizzati ad illustrare quanto si sia evoluta la didattica d’insegnamento del tennis, alla luce delle più recenti conoscenze di carattere biomeccanico, pedagogico, auxologico e psicologico. I Corsi hanno cadenza biennale e sono obbligatori per la permanenza nell’Albo e negli Elenchi, per coloro che hanno acquisito la qualifica prima del 3112-2014. Gli Insegnanti avranno l’opportunità di scegliere se partecipare al Corso che si terrà nella propria regione o a quello che si svolgerà nel Lazio presso il Parco del Foro Italico, in concomitanza con gli Internazionali d’Italia. Corso data regione 1° Corso 29/30 gennaio Puglia 2° Corso 19/20 febbraio Piemonte e Val D’Aosta 3° Corso 18/19 marzo Campania 4° Corso 15/16 aprile Lombardia 5° Corso 06/07 maggio Lazio (Foro Italico) 6° Corso 13/14 maggio Marche e Umbria 7° Corso 10/11 giugno Sicilia e Calabria 8° Corso 29/30 luglio Abruzzo e Molise 9° Corso 02/03 settembre Liguria 10° Corso 23/24 settembre Sardegna 11° Corso 30 sett /1 ott Veneto e Friuli V.G. 12° Corso 28/29 ottobre Toscana 13° Corso 11/12 novembre Trentino Alto Adige 14° Corso 16/17 dicembre Emilia Romagna Così il tennis entra nelle scuole elementari Nella recente conferenza stampa di presentazione del bilancio sociale FIT, il Presidente Binaghi ha parlato anche di scuole. Non di scuole tennis, ma di scuole in senso stretto: “Già, ci sono ottime novità: per la prima volta, il Ministero della Pubblica Istruzione ha approvato un nostro progetto per le scuole elementari. Si chiama ‘Racchette di Classe’: si tratta di un’iniziativa approvata anche dal CONI ed effettuata in collaborazione con la Federazione Badminton. La FIT sta effettuando un’ulteriore investimento economico che ci consentirà di avvicinare al tennis ancora più bambini dai 6 ai 9 anni. Per la prima volta entreremo nelle scuole in virtù di un progetto approvato, e non in base a eventuali amicizie dei nostri insegnanti con i dirigenti scolastici”. mazioni e le nozioni giuste per crescere ed essere più efficiente sotto ogni aspetto della propria attività: “In questo senso sono importanti i corsi per dirigenti di primo e secondo livello, perché vogliamo che anche gli affiliati siano sempre informati dei nostri progetti”, puntualizza Dell’Edera. Anche per poter migliorare vari aspetti della vita professionale degli insegnanti, da quelli fiscali a quelli previdenziali: “Ogni maestro si è sempre organizzato per conto proprio, ma adesso siamo una forza importante nel panorama italiano. Proprio in virtù di ciò la FIT si sta muovendo in questo senso”. Al lavoro... sulle pensioni “Il Presidente sta lavorando in prima persona”, sottolinea Dell’Edera. Si parla di pensioni e previdenza per i maestri: “Sta cercando di individuare le condizioni migliori per trovare la giusta assistenza da offrire agli insegnanti. Posso dire che il Consiglio Federale si è posto il problema, anche perché oggi ci sono i presupposti ideali, ovvero una mole importante di figure professionali. In Italia abbiamo circa 8.000 insegnanti formati dalla FIT. Parlo delle varie qualifiche, preparatori fisici compresi. Il Presidente sta lavorando alacremente, anche con alcune assicurazioni, per capire se ci sono altre strade per arrivare al risultato finale”. La faccenda è complessa e dalle mille sfaccettature ma, assicura Dell’Edera, “Ci stiamo provando sul serio”. Incentivi e premi (anche in denaro) alle migliori scuole tennis d’Italia Secondo il principio di meritocrazia, ecco la volontà di premiare coloro i quali fanno parlare i risultati: “Abbiamo creato il Grand Prix delle Scuole Tennis - spiega Dell’Edera - e così attraverso una graduatoria, stilata in base alla qualità prodotta assegnando dei punteggi in base ai convocati nelle varie manifestazioni federali (Coppa delle Province, Coppa Belardinelli, Coppa d’Inverno, convocazioni nelle rappresentative nazionali giovanili...), alle migliori scuole verranno assegnati premi anche in denaro. Premi sostanziosi”. Qual è la finalità? “Incentivare un’attività che sia basata esclusivamente sulla qualità”. 17 giro d’italia Corazzata del Forte Il Tc Italia Forte dei Marmi non solo è imbattuto, ma è l’unica formazione del massimo campionato maschile ancora a punteggio pieno dopo 4 turni. Tra le donne, solo vittorie anche per il Tc Cagliari. Pareggio Genova-Prato di Filippo Volandri è il n.1 della formazione toscana di Forte dei Marmi: la scorsa domenica ha battuto Pospisil (Castellazzo) per 6-4 6-1 Gioia Barbieri, con Anna Floris e Cristiana Ferrando è protagonista della cavalcata del Tc Cagliari nella Serie A1 femminile Gabriele Riva F orte di nome e di fatto. Solida e ben attrezzata, la squadra del Tc Italia Forte dei Marmi è ancora a punteggio pieno dopo quattro giornate di Serie A1. I toscani, in vetta al girone 1 e unica formazione a totalizzare un 4 su 4 in avvio in ambito maschile, sono reduci dalla vittoria per 6-0 sui campi del Casale Monferrato. Non una sfida al vertice, certo, con i piemontesi ancora fermi al palo, senza punti in stagione. È dunque l’avvio in quarta che colpisce, con i successi su Selva Alta Vigevano e soprattutto sui romani del Tc Parioli, diretti inseguitori, ora distanziati a quota 7 punti. Un successo rotondo pure quello (5-1), nonostante l’impegno in trasferta. La forza del Tc Italia sta nel roster profondo, come amerebbero dire gli americani, cioè una rosa ampia. Ma anche e soprattutto nella grande esperienza di Serie A1 che possono vantare tutti i singoli. Sulla carta il n.1 è Jan-Lennard Struff, tedesco n.103 al mondo che potrebbe diventare utilissimo in ottica seconda fase. Intanto però a stare in cima alle distinte c’è sempre stato Filippo Volandri, che non ha mai tradito portandosi a casa tutti i singolari disputati. Il ruolino di marcia parla chiaro: due soli match persi in tutto il campionato (uno alla “prima” contro Casale e uno in trasferta al Parioli), con tutti e 6 i doppi vinti. Sintomo di una squadra formata e pensata proprio su misura di Serie A1. Chimica sulla quale ha inciso anche l’innesto del veneto Matteo Viola, andato a rimpolpare una rosa già solida che poteva contare su Walter Trusendi, Daniele Giorgini e Matteo Marrai, quest’ultimo prodotto di casa. In più, dopo il pareggio per 3-3 del Parioli a Vigevano (Sporting Selva Alta), la questione primo posto sembra archiviata. Scatto Aniene Tra gli altri risultati della domenica spicca l’affermazione perentoria dei Campioni d’Italia in carica del Circolo Canottieri Aniene Roma sul Tc Crema. I lombardi, che condividevano proprio con i capitolini il primato nel girone 2 a quota 7 e che avevano impattato all’esordio per 3-3, hanno dovuto lasciare strada con un risultato piuttosto tondo: un 5-1 che ha concesso solo al rumeno Adrian Ungur di evitare il cappotto. Cipolla, Berrettini e Santopadre hanno messo in cassaforte successo 18 e prima piazza nel girone, a due turni dal termine. Nello stesso girone, prima vittoria stagionale per la Società Tennis Bassano (campione d’Italia 2013), che supera per 4-2 i pugliesi del Ct Maglie. Vincono le altre big: Prato, nel girone 3, in trasferta al Tc Schio (Vicenza); il Park Genova al Tc Sinalunga (Siena) con un Andrea Arnaboldi sempre più certezza (battuto Vanni in un match dal sapore Atp); e il Tc Genova 1893, senza patemi, in casa con Rovereto. Cagliari a tutto gas Anche il campionato femminile ha il suo “Forte”. Si tratta del Tc Cagliari, a quota 12 punti dopo 4 incontri. Dopo il pareggio tra Prato e Genova (2-2), le sarde sono le uniche ad aver raccolto il bottino pieno: l’ultimo successo è arrivato in trasferta, sui campi della squadra meno attrezzata della stagione, vale a dire il Ct Castellazzo. Un match a senso unico, senza che mai le emiliane riuscissero a raggiungere quota 4 in un singolo set. Quarta giornata: che scontro Arnaboldi-Vanni! MASCHILE Girone 1 Sporting Club Selva Alta (Vigevano) - Tennis Club Parioli ASD (Roma) 3-3 Marcora (S) b. Dustov (P) 6-4 6-4, Caruso (P) b. Garcia Mredina (S) 6-2 6-1, Baldi (S) b. Fago (P) 7-6(7) 6-2, Bessire (P) b. Rossanigo (S) 6-2 7-6(4), Dustov/Caruso (P) b. Marcora/Rossanigo (S) 6-2 6-2, Baldi/Garcia Mredina (S) b. Fago/Bessire (P) 6-2 6-1. Società Canottieri Casale - Tennis Club Italia (Forte dei Marmi) 0-6 Volandri (I) b. Pospisil (C) 6-4 6-1, Viola (I) b. Bernardi (C) 6-0 6-0,Trusendi (I) b. Reale (C) 6-1 6-0, Marrai (I) b. Rustico (C) 6-0 6-0, Giorgini/Marrai (I) b. Pospisil/Bernardi (C) 6-3 6-0, Grasso/Galvani (I) b. Massola/Reale (C) 7-5 6-2. Classifica: 12 TenniClub Italia (Forte dei Marmi), 7 Tennis Club Parioli (Roma), 4 Sporting Club Selva Alta (Vigevano), 0 Società Canottieri Casale Classifica: 10 Circolo Canottieri Aniene (Roma), 7 Tennis Club Crema, 4 Società Tennis Bassano, 1 Circolo Tennis Magli Classifica: 10 Park Tennis Club Genova, 8 Tennis Club Genova 1893, 3 Tennis Club Sinalunga, 1 Circolo Tennis Rovereto Girone 3 Circolo Tennis A.T.A. Battisti (Trento) - Due Ponti S.S.D. (Roma) 1-5 Starace (R) b. G.Pecoraro (T) 7-6(3) 6-4, Azzaro (R) b. Dellagiacoma (T) 6-3 6-4, Abbruciati (R) b. P.Pecoraro (T) 6-4 6-4, Sterni (T) b. Teodori (R) 3-6 6-2 6-1, Azzaro/Abbruciati (R) b. Pecoraro/ Pecoraro (T) 6-2 6-3, Starace/Compagnone (R) b. Dellagiacoma/Sterni (T) 6-4 6-7(3) 12/10. Tennis Club Schio Arket - Tennis Club Prato 1-5 Mertl (P) b. Giustino (S) 6-4 6-4, Trevisan (P) b. Di Meo (S) 6-3 6-3, Grassi (P) b. Jurman (S) 6-4 7-6(4), Stefanini (P) b. Savio (S) 6-0 6-0, Mertl/Crugnola (P) b. Bosa/Pettinà (S) 6-4 6-1, Jurman/Di Meo (S) b. Trevisan/Stefanini (P) 6-4 4-6 10/5. Classifica: 10 Tennis Club Prato, 4 Due Ponti (Roma), 4 A.T.A. Battisti Trento, 4 Tennis Club Schio Arket FEMMINILE Girone 1 Circolo del Tennis Castellazzo - Tennis Club Cagliari 0-4 Barbieri (Cag) b. Tcherkes Zade (Cas) 6-2 6-0, Floris (Cag) b. Terranova (Cas) 6-0 6-2, Ferrando (Cag) b. Marzano (Cas) 6-3 6-1, Floris/Barbieri (Cag) b. Tcherkes Zade/Marzano (Cas) 6-1 6-2. Tennis Club Parioli (Roma) - USD Tennis Beinasco 3-1 Burnett (P) b. Gatto Monticone (B) 6-3 6-1, Di Giuseppe (P) b. Grymalska (B) 6-3 7-6(4), Touly (P) b. Turco (B) 6-1 6-2, Pairone/Vasyleva (B) b. Lombardo/Touly (P) 7-6(5) 6-4. Classifica: 12 Tennis Club Cagliari, 9 Tennis Club Parioli (Roma), 3 Tennis Beinasco, 0 Circolo del Tennis Castellazzo Girone 2 Società Tennis Bassano - Circolo Tennis Maglie 4-2 Crepaldi (M) b. Sijsling (B) 6-2 7-6(2), Bortolotti (B) b. Grimolizzi (M) 6-4 6-3, Salviato (B) b. Garzelli (M) 7-6(3) 6-3, Gabrieli (B) b. Portaluri (M) 6-3 6-1, Bortolotti/Sijsling (B) b. Portaluri/Grimolizzi (M) 6-1 6-3. Crepaldi/Garzelli (M) b. Gabrieli/ Salviato (B) 7-6(10) 7-6(9). Circolo Canottieri Aniene (Roma) - Ricreativa Tennis Club Crema 5-1 Ungur (C) b. Panfil (A) 6-3 5-7 6-1, Cipolla (A) b Donati (C) 6-1 6-3, Berrettini (A) b. Mora (C) 6-1 6-0, Santopadre (A) b. Remedi (C) 6-3 6-2, Berrettini/Cipolla (A) b. Mora/Ungur (C) 6-0 6-0, Panfil/Santopadre (A) b. Menga/Sinicropi (C) 3-6 6-3 10/8. Girone 4 Tennis Club Sinalunga - Park Tennis Club Genova 2-4 Arnaboldi (P) b. Vanni (S) 6-3 7-5, Mager (P) b. Licciardi (S) 7-6(5) 6-3, Ceppellini (P) b. Galuppo (S) 6-3 6-1, Olejniczak (S) b. Prevosto (P) 6-0 7-6(4), Vanni/Olejniczak (S) b. Cappellini/Mager (P) 6-1 6-1. Arnaboldi/Giannessi (P) b. Fracassi/ Licciardi (S) 6-3 6-1. Tennis Club Genova 1893 - Circolo Tennis Rovereto 5-1 Eremin (G) b. Oradini (R) 6-1 6-2, Holzer (R) b. Basso (G) 7-6(9) 6-3, Picco (G) b. Stoppini (R) 6-2 6-1, Motti (G) b. Stoppini (R) 6-1 6-3, Eremin/ Motti (G) b. Stoppini/Vidal (R) 6-0 6-2, Picco/Basso (G) b. Holzaer/Oradini (R) 7-6 6-3. Girone 2 Tennis Club Prato A.S.D. - Tennis Club Genova 1893 2-2 Brianti (G) b. Camerin (P) 3-6 7-5 6-3, Balducci (G) b. Stefanini (P) 1-6 6-3 6-1, Peoni (P) b. Samsonova (G) 7-6(5) 6-4, Camerin/Stefanini (P) b. Brianti/Balducci (G) 7-5 6-1. Club Tennis Ceriano - Circolo Tennis Albinea 2-2 Gabba (A) b. Sussarello (C) 7-5 6-1, Moroni (C) b. Dall’Osso (A) 6-1 6-2, Melena (C) b. Filanci (A) 6-1 6-2, Gabba/Dall’Osso (A) b. Moroni/Melena (C) 7-5 4-6 10/8. Classifica: 10 Tennis Club Prato, 5 Club Tennis Ceriano, 4 Tennis Club Genova 1893, 2 Circolo Tennis Albinea. Dopo 4 giornate è verosimile pensare che, visti gli andamenti dei gironi e la formula d’incrocio per i playoff, Cagliari possa puntare davvero in alto. Cioè alla finalissima Scudetto. Parioli permettendo, ovviamente: perché le romane sono a tre lunghezze nel girone, e con gli in- croci previsti per le semifinali, la prima piazza è fondamentale per incrociare Genova. Se è vero che le ragazze del Tc 1893 sono campionesse in carica, è anche vero che hanno avuto una stagione fin qui sfortunata (dentro e fuori dal campo) e Prato in quell’ottica fa molta più paura. Le due squadre si sono affrontate proprio domenica scorsa e ne è uscito un pareggio che consolida la leadership delle toscane, che hanno potuto anche fare a meno di Corinna Dentoni (vincitrice del titolo Itf a Santa Margherita di Pula proprio la scorsa domenica). Giovani: Italia pigliatutto ad Algeri Nel mese di ottobre - caratterizzato da un sensibile rallentamento dell’attività internazionale - il già robusto carnet azzurro si è arricchito di tre successi nel circuito mondiale under 18. Davvero sorprendenti i risultati di Algeri. Gli italiani hanno conquistato i titoli di singolare con i diciassettenni Luca Narcisi (nella foto) e Martina Zerulo (Angiulli Bari), e quello di doppio maschile grazie ai gemelli Giovanni e Luca Narcisi. Martina, partita nelle vesti di settima testa di serie, ha ribadito la vittoria conquistata a Palermo; Luca invece ha stracciato ogni pronostico sia perché partiva dal tabellone di qualificazione, sia perché quello di Algeri era soltanto il quarto torneo ITF giocato in carriera. Trasferta asiatica assolutamente insolita per i giovani italiani ha premiato a Surabaya, in Indonesia, l’azzurro Carlo Donato. Dopo un piazzamento negli ottavi di finale raggiunto a Giacarta, il sedicenne del Tc Prato ha conquistato il primo titolo della sua verde carriera internazionale. Chiuso anche il settimo dei nove super tornei del circuito Under 18, vale a dire la Mayor’s Cup giapponese di Osaka, dove tra le ragazze ha vinto Mai Hontama, una giapponese di sedici anni e addirittura n.231 del ranking. Il titolo maschile è andato invece al norvegese Casper Ruud, nato a Oslo nell’ ottobre 1998: in gennaio aveva compiuto un notevole exploit vincendo in Sud America tre tornei di primo grado e oggi è n.8 del mondo junior. (Viviano Vespignani) 19 circuito amatoriale fit-tpra Paolicchi nuovo n.1 Adrian sorpassa Emanuele Brocchi nella classifica generale ed è il nuovo leader nel ranking. A Praga, per il Master di fine stagione, ci sarà ma non giocherà. “Non mi ero qualificato, ma non posso perdermi la festa” La schermata dedicata al nuovo n.1 Paolicchi sul sito www.tpratennis.it di Max Fogazzi U na gara pazzesca quella che per obiettivo ha la conquista della prima posizione del ranking generale Fit-Tpra. Una gara che ha vissuto di un nuovo entusiasmante capitolo, vale a dire il sorpasso di Adrian Paolocchi ai danni di Emanuele Brocchi e dunque la salita al trono di un nuovo numero 1. Tanti sacrifici, molti tornei e un sacco di voglia di arrivare, sono queste le caratteristiche che i giocatori che vogliono giungere in alto devono dimostrare di possedere. E Paolicchi ha dimostrato di esserne in possesso, tanto quanto di costanza, impegno, fortuna e tecnica. Non basta essere forti, per arrivare in cima al ranking, bisogna essere completi. cuito Fit-Tpra. Secondo molti, era da tempo il numero 1 designato. E ora lo è per davvero. Un personaggio che ha saputo operare una trasformazione importante che lo ha portato a diventare un re buono, positivo e di estrema compagnia in perfetto stile Fit-Tpra. Un podio meritatissimo dunque, quello raggiunto. Risultato che gli apre le porte della Hall of Fame del tennis amatoriale tra i calorosi applausi di tutto il circuito, direzione in primis, e che premia la sua grande tecnica e potenza in campo. Il grande assente Ma il numero 1, in campo al Master di Praga, non ci sarà (i numeri 1 sono sì invitati, ma i numeri 1 al primo di ottobre, e all’epoca in vetta c’era ancora Brocchi). La sua occasione di Predestinato Adrian Paolicchi è da sempre uno dei giocatori più blasonati dell’intero cir- Kia Tennis Trophy a Bari, diamo a Elena quel che è di Elena Le avevamo tolto una vittoria che si era guadagnata sul campo e con merito. Era stata lei, Elena Caiazzo (premiata nella foto), ad aggiudicarsi la tappa femminile dell’Angiulli Bari. La quarta del calendario 2015 del Kia Tennis Trophy, manifestazione dedicata ai giocatori amatoriali, sotto l’egida del circuito Fit-Tpra, con in palio un viaggio per Melbourne e per gli Australian Open 2016. Aveva battuto in finale Francesca Solarino, che avevamo erroneamente indicato come vincitrice, per 9 giochi a 0. Approffittiamo quì per... restituirle il successo. Adesso, dopo un week-end di pausa, si torna in campo. Archiviate le prime quattro tappe, il prossimo fine settimana si gioca allo Sporting Club Sassuolo dal 12 al 15 novembre (iscrizioni gratuite e on-line su www.kiatennistrophy.com). Poi sarà Milano assoluta protagonista, prima con la tappa finale del Tc Ambrosiano (dal 26 al 29 novembre), poi con il Master conclusivo del Quanta Club (12-13 dicembre, con vincitori e finalisti di tutte le altre tappe). 20 prendervi parte è sfumata prima per una manciata di punti su Brocchi, per l’appunto, poi - costretto al passaggio attraverso i Royal Master - per “colpa” di Carbone, nella gara della zona 1. Altra occasione persa per volare in Repubblica Ceca (dal 12 al 15 novembre) quella sciupata in doppio, dove in coppia con Willo Costa, Paolicchi si è visto superare in rimonta (da 2-7) dalla coppia Valerio/Bocchi. Attenzione però, abbiamo detto che non sarà in campo, non che non sarà a Praga. Perché la sua prenotazione c’è, per essere comunque presente. “Non importa se quest’anno non sarò un giocatore del Master, non potevo mancare in ogni caso a questa festa... Mondiale. Soprattutto a quella del sabato sera post-match”. E soprattutto da n.1 del ranking, aggiungiamo noi. personal coach Attaccare forte, attaccare subito Dopo aver parlato dell’attaccante da fondo, questa volta ecco le caratteristiche del giocatore d’attacco puro, che cerca subito la giocata vincente. Numeri, statistiche e due schemi tattici da utilizzare Il canadese Milos Raonic, n.14 Atp, è un rappresentante della tipologia di giocatore “Attacking player” za, tende a concludere gli scambi con estrema rapidità. Le armi letali Tra le sue principali armi possiamo considerare il servizio e la grande potenza espressa nei colpi a rimbalzo, eseguiti privilegiando traiettorie lineari dell’attrezzo per esprimere grande velocità. La sua statura elevata solitamente gli comporta delle difficoltà negli spostamenti a medio e lungo raggio. Prova gli schemi R. Marinuzzi e M. Dell’Edera I.S.F. Roberto Lombardi foto Getty Images di S ei un vero “attacking player”, un giocatore d’attacco? Negli ultimi anni, in un tennis dove l’aspetto fisico è sempre più determinante, è emersa una nuova tipologia di giocatore: si tratta proprio dell’attacking player. Ottimi interpreti di questa tipologia di giocatore sono Milos Raonic e John Isner. A livello femminile questa tipologia di giocatore non è presente anche se Serena Williams, classificata tra le attaccanti da fondo, per alcuni versi si avvicina alle caratteristiche dei giocatori appartenenti a questa categoria. Scambi rapidi Il giocatore “attacking player”, come l’attaccante da fondo, si contraddistingue per un alto numero di colpi vincenti messi a segno nell’arco di una partita. Per differenziare queste due tipologie di giocatore, solitamente si prendono in considerazione il numero medio di scambi eseguiti durante un match. “L’attacking player”, per esaltare i suoi principali punti di forza e nascondere i suoi punti di debolez- Ogni “Attacking Player” possiede schemi specifici. Eccone due tra i più utilizzati dai rappresentanti di questo stile di gioco. Sono simili a quelli dell’attaccante da fondo, ma in questi due casi c’è sempre l’opzione dell’approccio a rete. dallo stesso). Successivamente proverà a eseguire un diritto lungolinea con l’obiettivo di terminare lo scambio un colpo vincente o approcciare a rete. Per eseguire al meglio questo schema il servizio dovrà essere indirizzato prendendo come riferimento la linea laterale del campo. 2 Apri il campo servendo esterno Il giocatore “attacking player” serve a uscire da sinistra con l’obiettivo di eseguire un diritto Inside-In vincente o un approccio a rete. Ovviamente per diritto Inside-in si intende la tipologia di diritto eseguito dal lato del rovescio e indirizzato sul diritto dell’avversario. 1 2 1 Prepara l’approccio Il giocatore “attacking player” serve da destra a uscire con l’obiettivo di creare un’apertura di campo laterale (portare l’avversario a rispondere con i piedi in corridoio o fuori Attacking player Atp? Giganti di due metri Statura 200,6 cm Peso 91,3 Kg Numero di ace 12 Dalle statistiche rilevate nei principali tornei del circuito, % di 1° servizio 62,5 emerge che l’attacking player con il suo servizio devastante % game di servizio vinti 85,3 riesce a ottenere il numero più alto di ace rispetto a tutti i suoi % game di risposta vinti 16,5 colleghi. Inoltre è il giocatore con le percentuali più alte di game vinti al servizio. Di seguito vengono riportati alcuni dati rilevati riguardo ai cosiddetti “Attacking Player”, i numeri fanno riferimento alla stagione 2014 e riguardano i top 50 delle classifiche ATP. 16 20 21 racchette Pro Kennex Ki5 300 Una agonistica ideale per colpire di piatto da fondocampo. Controllo ma anche potenza, un telaio compatto e dotato di sistema anti-shock Kinetic per la salvaguardia del gomito. Completa e adatta a più livelli di gioco. Prezzo al pubblico 198 euro di Mauro Simoncini U na racchetta agonistica a pieno titolo, nel tennis ruvido di oggi, con un’anima soft. La Pro Kennex Ki5 è stata rinnovata esteticamente ma non solo. Tipicamente moderna per le caratteristiche strutturali più importanti (g 300 di peso, 32 cm di bilanciamento e 100 pollici quadrati di ovale), selettiva per altre (profilo costante da 22 millimetri), non così comune per altre ancora (schema corde con 16 verticali e 20 orizzontali). La qualità dei materiali e soprattutto delle tecnologie brevettate di Pro Kennex fanno il resto, rendendo non solo accessibile ma anche sicura e ultra confortevole la nuova gialla versione della Ki5. La tecnologia È la racchetta agonistica più versatile della Pro Kennex. Non per questo rinuncia al comfort dello storico e brevettato Il lab Peso: 305 g Ovale 98 Profilo: 22 mm Bilanciamento: 32,2 cm Rigidità: 67 Inerzia: 318 Potenza: 56 su 100 Controllo: 43 su 100 Maneggevolezza: 75 su 100 (racchetta incordata con sintetico IQ PolyXT, calibro 1,23 alla tensione di 25/24 kg) In campo sistema Kinetic, la tecnologia salvagomito di Pro Kennex per assorbire shock e vibrazioni da impatto. Ci sono all’interno del telaio delle capsule dentro le quali uno speciale materiale in granuli (5 grammi totali in questo modello Ki5) è libero di muoversi per attutire appunto i contraccolpi. La cosiddetta «sabbiolina» di Pro Kennex che si sente distintamente scuotendo le racchette. Compattezza, stabilità e sicurezza. Sono queste le sensazioni di gioco più immediate con la nuova versione della Pro Kennex Ki5 da 300 grammi. Comoda da manovrare, fa venire voglia di picchiare sin dall’inizio: il controllo resta ottimo in tutte le situazioni e da tutte le posizioni, di attacco o difesa. E non serve essere superagonisti o semi professionisti in quanto a tecnica o preparazione fisica: il telaio è anche potente, la palla esce facilmente dal piatto corde. Su tutti eccellono i colpi piatti, meglio ancora se si può sfruttare la palla dell’avversario “incontrandola”. Gira abbastanza anche il top, mentre il back raggiunge livelli di precisione molto buoni, tipici di attrezzi più pesanti e selettivi. È una racchetta proprio piena, solida, senza essere proibitiva. Va bene tanto per giocatori classificati e dal ritmo di gioco alto e “violento” quanto per giocatori di club, magari un po’ “old style” nell’impostazione tecnica. Entrambe le categorie potranno giovarsi di un comfort elevatissimo, vero tratto distintivo di Pro Kennex. Lo sweetspot 22 è ampio ma se capitasse di non impattare bene la pallina, i contraccolpi negativi per braccia/gomiti o spalle sono minimizzati. Il controllo, più di tutto, si manifesta anche a rete e al servizio. Spingendo a dovere, il feeling delle battute piatte è davvero ottimo, anche se sono incisivi e taglienti anche slice e kick. Più che una sorpresa, una conferma oltre le aspettative. Il pagellone 82/100 Estetica 8 A fondocampo 9 Al volo 8 Servizio 8 Top 8 Back 8 Potenza 8 Controllo 8 Maneggevolezza 8 Comfort 9 Concorrenti Babolat Pure Control - Head Graphene Radical MP 98 - Wilson Blade 98 - Yonex Ezone DR 98 keep calm and play la regola del gioco Chi si ferma è perduto? Se una palla rimbalza vicino alla riga e il giocatore che la colpisce, dopo il gesto tecnico, guarda il segno titubante, non significa che stia interrompendo il gioco. Ma se l’avversario lamentasse che ha interpretato tale azione come un’interruzione? incontro svolto sulla terra. Il controllo di un segno può essere effettuato sia sul colpo che ha determinato la fine di quel punto, che su un qualunque colpo dello scambio nel caso in cui il giocatore - a suo rischio e pericolo fermi immediatamente lo scambio, disinteressandosi del gioco, e chieda la verifica del segno stesso. Come si procede? Nel nostro caso Cristian, dopo aver colpito la palla, guarda titubante l’area dove essa é rimbalzata: di fatto però questa sua azione non determina necessariamente una sua richiesta di interruzione né di verifica di un segno, che deve essere effettuata in modo chiaro ed immediato (per esempio, anche alzando come molti fanno l’indice verso l’alto o segnando con la racchetta un segno). È sicuramente una situazione molto particolare e delicata da gestire, ma in questo caso sarà stata corretta la decisione presa dall’arbitro di assegnare il punto a Cristian, il quale non ha richiesto nessun controllo di segno, lasciando di fatto campo libero al suo avversario. Che non ne ha approfittato. La situazione Cristian sta giocando una partita di singolare contro Carlo. Che cosa succede? Un rovescio di Carlo rimbalza molto vicino alla riga laterale. Cristian colpisce la pallina e poi rimane fermo a guardare titubante la zona dove la palla è rimbalzata guardando i segni per terra. Carlo, vedendo il suo avversario distratto a guardare il segno, tira la palla senza convinzione a rete. L’arbitro assegna il punto a Cristian: a quel punto Carlo protesta con l’arbitro perché secondo lui Cristian ha fermato il gioco. Il controllo del segno Come tutti ormai sappiamo, il controllo di un segno avviene solamente nei campi in terra battuta, dove si può interrompere il gioco ed effettuare questa verifica. Da ultimo, nei grandi tornei internazionali, con la nuova tecnologia introdotta dell’hawk-eye (occhio di falco), anche sulle superfici veloci munite di questo sistema, potrà effettuarsi questo tipo di verifica con le stesse tempistiche e modalità di un La regola in televisione Non solo on-line. Anche tv, all’interno del programma Tennis Magazine, in onda in prima visione tutti i mercoledì su SuperTennis, vengono approfondite e spiegate varie situazioni di gioco grazie all’ausilio di arbitri internazionali. Perché, come suggerisce la rubrica, il tennis è divertimento, ma se conosci le regole ti diverti di più. le vostre domande Invasione del gommino, e se l’arbitro... Scriveteci all’indirizzo [email protected] e diteci i vostri dubbi regolamentari. Li sottoporremo ai nostri esperti e vi risponderemo su queste pagine. Questa volta rispondiamo al quesito di Giuliano Giamberini. Domanda: Buongiorno, mi riferisco al caso della “Invasione del gommino” pubblicato sul numero 37 del magazine SuperTennis e più specificatamente al passaggio sotto il titolo “Ma in pratica...”. Qui si dice che se l’arbitro non vede chiaramente volare il gommino non sarà possibile applicare la regola della invasione. Bene. Di fatto, però, succede spesso che anche se l’arbitro non vede volare il gommino, alla fine dello scambio il giocatore che lo ha perso si guarda la racchetta e si mette immediatamente alla ri- cerca del gommino. A questo punto, se l’arbitro non ha ancora pronunciato il punteggio (deve verificare il colpo di riflesso dopo la conclusione dello scambio che assegna il punto) una volta che si è accorto del giocatore che va alla ricerca del gommino, in questo caso può l’arbitro applicare la regola della invasione? Risposta: No, non sarà possibile applicare la regola dell’invasione perché se l’arbitro non vede quando il gommino salta dalla racchetta, non potrà mai essere in grado di giudicare l’invasione (es: se il gommino salta all’ultimo colpo tirato dal giocatore, può darsi che il gommino atterri sul campo avversario quando il punto sia già finito, e quindi non potrebbe essere considerato invasione in nessun caso). 24 Su SuperTennis è sempre l’ora del grande tennis! Solo con SuperTennis TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Davis Cup by BNP Paribas, Fed Cup by BNP Paribas, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo. canale in tutta Italia 64 canale in alta definizione 224 canale 30 In streaming su www.supertennis.tv